LeStrade n.1562 novembre 2020
GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi
GALLERIE
Gli avanzamenti dei trafori alpini
ROAD SAFETY
Come proteggere gli ostacoli fissi
- No tags were found...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
44<br />
45 LS<br />
Tunnel Innovativi<br />
Galleria sperimentale<br />
nella laguna veneta<br />
PRESENTIAMO IL RESOCONTO INGEGNERISTICO DI UN’INFRASTRUTTURA<br />
SOTTERRANEA INEDITA DELLA NUOVA VARIANTE DI CAMPALTO ALLA SS 14: UNA<br />
GALLERIA NATURALE IN SABBIE FINI REALIZZATA SOTTO FALDA E IN PRESENZA<br />
DI TRAFFICO. PER RIUSCIRE NELL’IMPRESA, LA PROGETTAZIONE HA MESSO IN<br />
CAMPO UNA SERIE DI METODOLOGIE INNOVATIVE CHE ANDIAMO A DETTAGLIARE<br />
IN QUESTO CONTRIBUTO ESCLUSIVO.<br />
La statale “SS 14-Triestina”, si configura come una strada<br />
di collegamento tra i più importanti centri della provincia<br />
di Venezia, caratterizzata da importanti volumi di<br />
traffico, sia di lunga percorrenza sia locali, in relazione ai quali<br />
le caratteristiche attuali del tracciato e della sede stradale non<br />
appaiono più sufficienti. La variante di Campalto alla SS 14 è<br />
territorialmente individuabile quale un passante Est-Ovest al<br />
centro abitato di Campalto, dello sviluppo di circa 2 km, destinato<br />
a intercettare il traffico di attraversamento avente origine<br />
e destinazione al di fuori delle pertinenze urbane, evitando<br />
ripercussioni sulla viabilità locale e consentirà di allontanare il<br />
traffico di attraversamento dalla viabilità di quartiere e locale<br />
e di collegare il centro di Venezia con l’area aeroportuale.<br />
Inquadramento generale<br />
L’opera è costata 46 milioni di euro come investimento complessivo<br />
ed è stata realizzata in quattro anni, tra il 2016 e il<br />
<strong>2020</strong>, e consentirà di ridurre l’impatto del traffico automobilistico<br />
su Campalto, fluidificando la viabilità, i collegamenti con<br />
l’aeroporto e con gli snodi commerciali e produttivi della zona.<br />
La realizzazione del bypass ha comportato anche il completamento<br />
dell’asse principale della variante con nuove rotatorie<br />
e i collegamenti stradali con la viabilità locale. L’infrastruttura<br />
inoltre è caratterizzata da una galleria naturale in ambito<br />
urbano sperimentale nelle modalità realizzative e tecnologicamente<br />
innovative, utilizzata come sottoattraversamento a<br />
servizio della quale sono state predisposte anche le rampe di<br />
Alessandro Focaracci<br />
Amministratore<br />
e Direttore Tecnico<br />
Prometeoengineering.it Srl<br />
Paolo Pujia<br />
Direttore Tecnico<br />
e Procuratore<br />
Intercantieri Vittadello SpA<br />
Corrado Mattozzi<br />
Project engineer<br />
Prometeoengineering.it Srl<br />
3a. Rappresentazione 3D delo<br />
sottoattraversamento<br />
approccio alla galleria naturale, lato est ed ovest, per una lunghezza<br />
complessiva di circa 840 m. Il sottosuolo del settore<br />
della pianura veneta all’interno del quale ricadono le opere, è<br />
costituito da terreni appartenenti al bacino sedimentario pleistocenico-olocenico<br />
veneto, di scarso addensamento e consistenza.<br />
Essi rientrano nel gruppo delle terre a granulometria<br />
fine, comprendendo termini che vanno dal basso verso l’alto,<br />
dalle argille, con varia incidenza di frazione limosa e sabbiosa,<br />
ai limi, alle sabbie fini, alle terre organiche tipiche della laguna<br />
veneta. Nello specifico il progetto si innesta nel seguente<br />
contesto stratigrafico particolarmente difficoltoso sia dal punto<br />
di vista geologico che idrogeologico: al di sotto del piano<br />
campagna è presente uno strato di spessore variabile da 1 a<br />
3a<br />
3 m rappresentato da terreni di copertura e di natura limosa;<br />
a seguire si rileva la presenza di uno strato di spessore 7÷10<br />
m di terreni di natura prevalentemente incoerente costituiti<br />
da sabbie a granulometria variabile da fine a media con l’aumentare<br />
della profondità. Quindi al di sotto del banco di materiale<br />
sabbioso e sino alla profondità di 33÷33,5 m dal p.c.<br />
si incontrano terreni di natura prevalentemente coesiva mediamente<br />
consistenti costituiti da argille limose e sabbiose.<br />
All’interno di questo strato sono presenti frequenti intercalazioni<br />
di limo sabbioso e sabbie fini limose con spessore variabile<br />
da 0,5 m a 2 m circa e grado di addensamento medio.<br />
L’area in oggetto inoltre e caratterizzata da un sistema multifalde:<br />
il modello idrogeologico generale elaborato considera<br />
una prima falda superficiale nei terreni di riporto e nel primo<br />
orizzonte deposizionale sabbioso-limoso più superficiale che<br />
non sempre è stato rilevato con continuità. Successivamente<br />
è stata individuata la prima falda che alloggia all’interno<br />
delle sabbie fini che rappresenta il primo vero e proprio orizzonte<br />
incoerente dotato di una certa continuità spaziale. Più<br />
in profondità si trova la seconda falda in corrispondenza delle<br />
alternanze di orizzonti sabbie fini e limi e limi sabbiosi e argillosi<br />
sede di un acquifero confinato dotato di spessori e continuità<br />
spaziale di una certa rilevanza.<br />
Caratteristiche dell’opera<br />
Il tracciato è costruito interamente in nuova sede con una sezione<br />
stradale di categoria “C1-extraurbana secondaria” ed<br />
è dotato di una piattaforma larga circa 10,50 m; l’asse incontra<br />
la viabilità comunale di via Gobbi la cui interferenza<br />
Gallerie<br />
1<br />
3b<br />
1. La galleria naturale<br />
completa di impianti<br />
Tracciato della variante<br />
di Campalto<br />
3b. Rappresentazione 3D delle coronelle<br />
esterne e delle centine<br />
Gallerie<br />
11/<strong>2020</strong> leStrade<br />
11/<strong>2020</strong>