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LeStrade n.1562 novembre 2020

GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi

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Come proteggere gli ostacoli fissi

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24<br />

25 LS<br />

European ITS Platform<br />

La gestione<br />

dell’innovazione<br />

Fabrizio Apostolo<br />

COME LE AUTHORITY STRADALI EUROPEE POSSONO CONTRIBUIRE<br />

AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI COMUNITARI DELLA SOSTENIBILITÀ<br />

E DELL’APPRODO ALL’ERA DIGITALE? PER ESEMPIO PROPRIO LAVORANDO<br />

INTENSAMENTE, ARMONICAMENTE E SAGGIAMENTE SULLA DIFFUSIONE,<br />

NELLE PROPRIE RETI, DEI SISTEMI INTELLIGENTI DI TRASPORTO. SE NE<br />

È PARLATO NEL CORSO DI UN WEBINAR EU EIP, CON ASECAP E CEDR,<br />

A CUI LESTRADE HA PARTECIPATO.<br />

1<br />

© www.smartcitiesworld.net/<br />

1. Digitalizzazione e trasporti:<br />

se n’è occupato il primo di<br />

una serie di nuovi webinar EU<br />

EIP, l’European ITS Platform<br />

2. I relatori del seminario<br />

del 3 <strong>novembre</strong> scorso<br />

3. Data strategy: una priorità<br />

per l’Europa<br />

2<br />

Buoni esempi di impiego nel campo della digitalizzazione<br />

dei trasporti. Quelli che stanno per essere tradotti<br />

in un “manuale d’uso” molto atteso nel settore,<br />

anche perché significativamente animato da un lato da<br />

spirito pratico, dall’altro da comunanza di finalità a livello<br />

europeo. Proprio l’ITS Handbook for Road Operator, anzi,<br />

meglio, il suo iter di elaborazione, è stato il punto di partenza<br />

di un interessante webinar organizzato all’European ITS<br />

Platform lo scorso 3 <strong>novembre</strong>, il primo di una serie (per<br />

ulteriori info: its-platform.eu). Quello di arrivo: una riflessione<br />

a tutto campo su una serie di obiettivi strategici a cui<br />

la comunità tecnica e istituzionale può e deve mirare (anche<br />

e soprattutto attraverso l’uso intelligente e mirato della<br />

tecnologia) dal miglioramento degli standard ambientali<br />

alla riduzione dell’incidentalità su strada.<br />

La cornice è quella della “missione verde” dell’Unione Europea<br />

(Green Deal), con in testa la Commissione e gli Stati Membri,<br />

e della sua contestuale accelerazione sul digitale (Europe<br />

Fit for the Digital Age), due grandi “password” che diventano<br />

leve di primo livello anche e soprattutto in tempi di pandemia.<br />

3<br />

Gli interpreti del web-meeting, tutti di primo piano: Roberto<br />

Arditi, direttore scientifico di SINA e moderatore dell’evento;<br />

Edoardo Felici, DG MOVE Unit B. 4; Orestis Giamarelos,<br />

BASt (Federal Highway Research Institute); Tobias Reiff, anch’egli<br />

BASt (Federal Highway Research Institute) nonché coordinatore<br />

del progetto “Handbook”; Malika Seddi, segretario<br />

generale e CEO dell’ASECAP, l’associazione europea delle<br />

concessionarie autostradali a pedaggio - asecap.com; Serge<br />

Van Dam, advisor del Rijkswaterstaat (Ministero delle infrastrutture<br />

e gestione delle acque dei Paesi Bassi) panelist<br />

anche in rappresentanza del CEDR, la conferenza dei direttori<br />

europei di strade (cedr.eu). Un panel ristretto, come si<br />

può notare, ma altamente rappresentativo sia dell’impegno<br />

qualitativo che sugli ITS stanno profondendo - e non da oggi<br />

- primarie organizzazioni stradali europee, sia delle “quantità”<br />

degli attori in campo e sul pezzo, a loro volta responsabili<br />

del coordinamento di altri attori, di altre filiere collegate,<br />

come ha sottolineato opportunamente, tra gli altri, proprio<br />

Malika Seddi, che ha dato voce alle concessionarie autostradali<br />

in quanto luoghi naturali di networking e connettività, in<br />

questo caso sempre più pivot di nuova mobilità, basti pensare<br />

al coinvolgimento nella partita Smart Road di operatori<br />

di settori quali l’automotive, le telecomunicazioni o l’energia.<br />

Patto “green&digital”<br />

Ma gli opeatori stradali d’Europa, puntando su digitalizzazione<br />

e gestione del traffico, quale contributo possono offrire al<br />

Green Deal continentale? È questa la prima domanda rivolta<br />

preliminarmente dagli organizzatori all’intera platea degli<br />

iscritti al webinar le cui risposte sono state sintetizzate da<br />

Orestis Giamarelos. Gli operatori - è una delle risposte possibile<br />

- possono contribuirvi attraverso il miglioramento dei<br />

propri servizi, che avranno come effetto proprio un aumento<br />

della sostenibilità ambientale, target raggiunto anche lavorando,<br />

naturalmente, sulla gestione della fluidità del traffico<br />

e della sicurezza stradale (più sicurezza uguale dunque an-<br />

Infrastrutture<br />

Infrastrutture<br />

11/<strong>2020</strong> leStrade<br />

11/<strong>2020</strong>

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