La Subfornitura N° 5 Ottobre 2020
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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Bimestrale - anno XI - n°5 ottobre <strong>2020</strong><br />
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la ubfornitura<br />
Pag. 10<br />
ATTUALITÀ<br />
Macchine utensili:<br />
la ripresa nel 2021<br />
Pag. 34<br />
COMPONENTI<br />
Soluzioni innovative per<br />
una laminazione 4.0<br />
Pag. 42<br />
STRUMENTAZIONE<br />
Il futuro delle soluzioni<br />
di misura<br />
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SOMMARIO<br />
anno XI - n. 5 <strong>Ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />
06<br />
20<br />
26<br />
L’eccellente lavorabilità apre nuovi mercati<br />
alle leghe senza piombo<br />
<strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce duramente l’industria<br />
meccanica italiana<br />
<strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />
della produzione di tubi<br />
28<br />
Una entry level compatta e intelligente<br />
34<br />
Soluzioni innovative per una laminazione 4.0<br />
Arriva in Italia il futuro delle soluzioni di misura<br />
42<br />
Editoriale<br />
• Una strategia per la ricostruzione (A. Bignami)........4<br />
Storia di copertina<br />
• L’eccellente lavorabilità apre nuovi mercati alle<br />
leghe senza piombo (A. Bignami)................................6<br />
Attualità<br />
• Macchine utensili: la ripresa nel 2021......................10<br />
• Notizie attualità.............................................................14<br />
• <strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce duramente l’industria<br />
meccanica italiana.......................................................20<br />
• Notizie attualità.............................................................22<br />
Appuntamenti<br />
• Notizie appuntamenti...................................................25<br />
Energia<br />
• <strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />
della produzione di tubi...............................................26<br />
Macchine Utensili<br />
• Una entry level compatta e intelligente...................28<br />
• Notizie macchine utensili............................................30<br />
• Notizie utensili...............................................................31<br />
Sicurezza e Manutenzione<br />
• Notizie sicurezza...........................................................32<br />
• Notizie manutenzione..................................................33<br />
Componenti<br />
• Soluzioni innovative<br />
per una laminazione 4.0 (S. Vinto).............................34<br />
• Notizie componenti......................................................39<br />
Software<br />
• Notizie software............................................................40<br />
Automazione/ Strumentazione<br />
• Arriva in Italia il futuro delle soluzioni<br />
di misura (E. De Vecchis)............................................42<br />
• Notizie automazione/strumentazione........................44<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti......................................................48<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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EDITORIALE<br />
di Alessandro Bignami<br />
UNA STRATEGIA PER LA RICOSTRUZIONE<br />
meccanica, come gli altri settori chiave del<br />
Paese, getta lo sguardo al 2021, quando cioè dovrebbe<br />
L’industria<br />
verificarsi una più solida ripresa, dopo il <strong>2020</strong> sconvolto<br />
dal Covid-19. Non si tratta solo del forzato ottimismo da parte<br />
di chi non vede come le cose possano ulteriormente peggiorare<br />
rispetto ai picchi negativi di quest’anno. Le previsioni vengono<br />
in realtà dagli uffici studi delle maggiori istituzioni del settore,<br />
che probabilmente contano anche sul fatto che vaccini e nuove<br />
cure, come quelle basate sugli anticorpi monoclonali, potrebbero<br />
allentare notevolmente la morsa opprimente del virus, a partire<br />
dalla prossima primavera. Le risorse economiche che saranno<br />
messe a disposizione con il Recovery Plan vengono inoltre<br />
considerate come un potenziale volano per la crescita.<br />
L’economia stava già dando segnali di vitalità alla fine<br />
dell’estate, con un rimbalzo della produzione industriale che<br />
nel terzo trimestre ha superato le aspettative e che lasciava<br />
ben sperare per una ripartenza decisa. Ma la seconda ondata<br />
di contagi che ha aggredito anche l’Italia ha spento gran parte<br />
delle scintille di entusiasmo che cominciavano ad accendersi.<br />
A differenza però del lockdown di questa primavera, le aziende<br />
appaiono meno disorientate e impreparate. Per molte il flusso<br />
degli ordini non si è interrotto neppure a ottobre, nonostante<br />
il montare dell’epidemia lungo tutta la penisola. Nessun<br />
operatore si azzarda a cercare di indovinare cosa accadrà da<br />
qui a pochi mesi e la preoccupazione per la tenuta economica<br />
della propria attività resta grande. Tuttavia si avverte anche<br />
un atteggiamento di fiducia e di intraprendenza. Di fronte<br />
ai limiti di spostamento e alle incognite dell’inverno si<br />
anticipa l’esecuzione degli ordini in casa, impegnando il più<br />
possibile il personale, spesso già provato da mesi di cassa<br />
integrazione, oppure si rifornisce il magazzino per rispondere<br />
tempestivamente al cliente in caso di ulteriori periodi di<br />
restrizioni e blocchi. In uno scenario di tale incertezza non può<br />
esserci alcuna panificazione serena, naturalmente. Ma il tessuto<br />
produttivo del Paese, pur sfiancato, non è stato sradicato dalla<br />
violenza del virus. Ora serve una strategia chiara a medio-lungo<br />
termine da parte del governo, finalizzata alla ricostruzione<br />
economica, che superi la stagione dei bonus, pur indispensabili<br />
alla tenuta sociale del Paese, e che tenga conto dei settori<br />
più pesantemente colpiti, anche rispetto alla concorrenza<br />
internazionale, come quello delle piccole e medie aziende<br />
metalmeccaniche.<br />
4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong> www.interprogettied.com
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STORIA DI COPERTINA<br />
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Eural Gnutti supera<br />
ogni aspettativa nelle<br />
prestazioni delle leghe<br />
di alluminio ecosostenibili,<br />
offrendo al contempo<br />
elevate caratteristiche<br />
meccaniche e un alto<br />
livello di lavorabilità.<br />
Mentre l’iniziativa<br />
anti-dumping della<br />
Commissione Europea<br />
riaccende gli investimenti<br />
nel Vecchio Continente.<br />
L’eccellente lavorabilità<br />
apre nuovi mercati alle<br />
leghe senza piombo<br />
di Alessandro Bignami<br />
Dopo aver contenuto la flessione nei<br />
mesi del lockdown, che ha colpito<br />
duramente il settore meccanico<br />
legato in particolare all’automotive, Eural<br />
Gnutti riparte con numeri incoraggianti,<br />
che dovrebbero confermarsi negli ultimi<br />
mesi dell’anno. <strong>La</strong> società lombarda – di<br />
importanza internazionale nella produzione<br />
di barre trafilate, estruse e profilati in<br />
leghe di alluminio – guarda con grande<br />
fiducia all’iniziativa della Commissione<br />
Europea che, attraverso una politica di<br />
misure anti-dumping, intende reagire alle<br />
vendite sottocosto dei produttori cinesi,<br />
che negli ultimi anni hanno messo in crisi<br />
il settore. Un provvedimento considerato<br />
da Giorgio Di Betta, Direttore Commerciale<br />
di Eural, “una svolta epocale per il mercato<br />
“L’UE ha accolto la posizione<br />
di noi produttori, decidendo<br />
una misura antidumping verso gli estrusi<br />
cinesi, che va dal 30,4%<br />
al 44% e che si somma<br />
agli attuali dazi del 7,5%”<br />
europeo dell’alluminio”. Intanto l’azienda<br />
ha lanciato la sua terza lega senza piombo,<br />
la 2077 LF, che accompagna alle elevate<br />
caratteristiche meccaniche un’eccellente<br />
lavorabilità.<br />
Giorgio Di Betta, come è andata finora<br />
l’azienda in questo difficile <strong>2020</strong>?<br />
Eural è stata quasi sempre operativa,<br />
anche se in modo contingentato nel corso<br />
del lockdown, periodo in cui le richieste<br />
non sono comunque mai mancate. Certo,<br />
è stato un semestre difficile. Pur essendo,<br />
il nostro, un prodotto trasversale destinato<br />
a diversi settori, la quota dell’automotive<br />
incide molto sul fatturato. Il blocco di quel<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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settore industriale durato quasi tre mesi<br />
si è fatto inevitabilmente sentire. Tuttavia<br />
siamo riusciti a reggere il colpo, abbiamo<br />
resistito piuttosto bene. <strong>La</strong> contrazione nel<br />
periodo gennaio-luglio rispetto all’anno<br />
scorso è stata di circa il 20%, tutto sommato<br />
contenuta rispetto a quanto si stava<br />
prospettando.<br />
Quali numeri prevedete per la fine<br />
dell’anno?<br />
Abbiamo rivisto in positivo le proiezioni,<br />
alla luce di un mercato che a settembre è<br />
sembrato più vivace di quanto ci aspettassimo.<br />
Anche se qualche sentore lo avevamo<br />
avuto: nonostante un luglio e un agosto<br />
abbastanza calmi, diversi clienti ci avevano<br />
preannunciato che l’aria stava cambiando.<br />
Siamo convinti che la crescita da qui a fine<br />
anno sarà piuttosto intensa. Ora speriamo<br />
che il trend si confermi.<br />
Giorgio Di Betta,<br />
Sales Director di<br />
Eural Gnutti<br />
Il dato è stato attentamente verificato<br />
dalla CE, con analisi sul campo. Pensi<br />
che da gennaio a luglio <strong>2020</strong>, periodo in<br />
cui gli scambi sulla rotta asiatica si sono<br />
interrotti per alcuni mesi a causa della<br />
pandemia, dalla Cina sono arrivate quasi<br />
260 mila tonnellate di estrusi in alluminio.<br />
Mentre il mercato calava per tutti, Pechino<br />
guadagnava quote di mercato nel settore<br />
europeo di oltre il 9%. <strong>La</strong> situazione era<br />
insostenibile. È chiaro che il provvedimento<br />
della Commissione rappresenterà una<br />
svolta che, per il mondo dell’alluminio,<br />
non esito a definire epocale. E i benefici<br />
già si avvertono, come indicano i segnali<br />
incoraggianti di settembre.<br />
<strong>La</strong> chiusura del mercato Usa agli<br />
estrusi cinesi ha contribuito a deviare<br />
la sovrapproduzione made in China<br />
verso l’Europa?<br />
È proprio una delle motivazioni che hanno<br />
indotto noi produttori ad avanzare la richiesta<br />
di un intervento da parte della Commissione<br />
Europea. Gli Stati Uniti, già ai tempi<br />
della presidenza Obama, chiusero le porte<br />
con pesanti barriere tariffarie al materiale<br />
estruso proveniente dalla Cina, in seguito<br />
alla dimostrazione di frodi effettuate dal<br />
più grande player cinese del settore. Ciò<br />
ha portato Pechino a scaricare la propria<br />
sovrapproduzione sul Vecchio Continente,<br />
con prezzi talmente bassi da deprimere<br />
il mercato e gli investimenti delle aziende<br />
europee. Siamo contenti che la Commissione<br />
abbia avuto il coraggio di affrontare<br />
il problema. E lo ha fatto con un grande<br />
lavoro di investigazione, al fine di confermare<br />
con dati oggettivi le ragioni esposte<br />
dai produttori. L’introduzione delle misure<br />
anti-dumping darà nuova linfa al mercato<br />
europeo e contribuirà a sbloccare gli<br />
investimenti fermi da anni. L’Europa potrà<br />
rimettere in gioco la sua qualità produttiva<br />
in un comparto in espansione come quello<br />
dell’alluminio.<br />
Le previsioni ora possono essere<br />
riviste in positivo?<br />
Senz’altro. D’altronde l’alluminio è sempre<br />
È un segnale importante e non scontato<br />
in questo momento…<br />
Sì, ma ci sono anche delle ragioni solide<br />
che giustificano l’ottimismo. <strong>La</strong> Commissione<br />
Europea ha avviato l’iter che<br />
sfocerà nell’applicazione di una politica di<br />
misure anti-dumping sull’import di estrusi<br />
in alluminio dalla Cina, reagendo così in<br />
modo concreto e determinato all’offensiva<br />
del dumping commerciale che negli ultimi<br />
anni ha pesantemente danneggiato le<br />
produzioni europee. L’esecutivo guidato<br />
dal Commissario Ursula Von der Leyen<br />
ha accolto e fatto sua la posizione di<br />
noi produttori, decidendo una misura<br />
antidumping che va dal 30,4% al 44%,<br />
che si somma agli attuali dazi del 7,5%.<br />
Sopra:<br />
composizione<br />
chimica della<br />
nuova lega senza<br />
piombo 2077.<br />
A fianco: il<br />
truciolo ottenuto<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7
STORIA DI COPERTINA<br />
“<strong>La</strong> 2077 è il tassello che mancava<br />
nelle leghe senza piombo, perché unisce<br />
alle elevate caratteristiche meccaniche<br />
un’eccellente lavorabilità”<br />
più richiesto, anche come alternativa a metalli<br />
e plastiche in molte applicazioni. È un materiale<br />
leggero con caratteristiche meccaniche<br />
elevate ed è in grado di rispondere alle<br />
crescenti richieste di sostenibilità ambientale<br />
grazie alle nuove leghe atossiche senza<br />
piombo, che oggi consentono lavorazioni ad<br />
altissima velocità, grazie all’evoluzione tecnologica.<br />
Questi avanzamenti hanno portato<br />
l’alluminio a entrare in mercati inediti, come il<br />
packaging cosmetico, che ne sta apprezzando<br />
le potenzialità estetiche, la leggerezza e<br />
la lavorabilità. Come dicevo, l’ottimismo per<br />
i prossimi anni è giustificato.<br />
Le leghe senza piombo sono destinate<br />
quindi a crescere?<br />
Sì, anche perché le normative ambientali<br />
saranno sempre più numerose e stringenti<br />
e punteranno molto sull’eliminazione degli<br />
elementi tossici da leghe e materiali. Oggi le<br />
alternative ecologiche ci sono e consentono<br />
di fare produzioni su larghissima scala. Penso<br />
alla nostra lega 6026 Lead Free, che ha<br />
superato per volumi tutte le altre leghe della<br />
serie 6000 prodotta da Eural. A questa si<br />
aggiungono la 2033 LF e poi la recentissima<br />
2077 LF, di cui nel febbraio <strong>2020</strong> abbiamo<br />
<strong>La</strong> copertina<br />
del manuale<br />
appena<br />
pubblicato<br />
da Eural, che<br />
contiene i consigli<br />
di lavorazione<br />
per le leghe<br />
senza piombo<br />
dell’azienda<br />
lanciato la gamma dei trafilati. <strong>La</strong> 2077 era<br />
il tassello che ci mancava nelle leghe senza<br />
piombo, perché unisce alle elevate caratteristiche<br />
meccaniche un’eccellente lavorabilità.<br />
Grazie all’esperienza maturata nello sviluppo<br />
delle prime due leghe senza piombo (6026 e<br />
2033), abbiamo compiuto un passo ulteriore,<br />
ottenendo la terza e ultima lega, appunto la<br />
2077 LF, che ha caratteristiche meccaniche<br />
e lavorabilità paragonabili alle migliori leghe<br />
con il piombo, e garantisce un carico di<br />
rottura minimo di 490 Mpa. Le prove di<br />
truciolabilità sono straordinarie, superiori alle<br />
nostre stesse aspettative. Questa lega crea<br />
sostanzialmente un nuovo mercato per le<br />
serie senza piombo.<br />
Questo obiettivo è stato raggiunto<br />
grazie al lavoro della vostra ricerca<br />
e sviluppo?<br />
<strong>La</strong> R&S di Eural ha svolto un’attività eccezionale<br />
in questi anni, come mostrano i<br />
risultati. <strong>La</strong> lega 6026 LF è oggi di gran<br />
lunga la più venduta al mondo tra le<br />
senza piombo. <strong>La</strong> 2033 LF è sul mercato<br />
da non più di 2 anni e ha già fatto molta<br />
strada. E la 2077 LF, come dicevo, ci<br />
aprirà altri mercati, tra cui alcuni che non<br />
avevamo ancora esplorato. Penso perfino<br />
a settori che finora ricorrevano ad acciai<br />
comuni ed ottone, e scartavano l’alluminio<br />
perché giudicato poco lavorabile.<br />
Questa lega ci sorprenderà.<br />
In quali settori state osservando dei<br />
segnali incoraggianti?<br />
L’industria dell’automotive, che è stata<br />
quella ad aver sofferto di più, sta ripartendo.<br />
Anche la meccanica in genere<br />
sta ricominciando a muoversi. Un<br />
canale importante che per noi si sta<br />
riaprendo, dopo essere stato a lungo<br />
dominato dai prodotti cinesi, è quello<br />
del commercio, che presto, in virtù del<br />
provvedimento della Commissione, ricomincerà<br />
ad acquistare massicciamente<br />
in Europa.<br />
Come stanno andando le vostre attività<br />
all’estero?<br />
Eural è presente con proprie strutture<br />
negli Stati Uniti e in Germania. Eural<br />
Usa ha una sede commerciale a Chicago<br />
e una logistica nel New Jersey, dove il<br />
nostro materiale è stoccato e pronto per<br />
la vendita. Eural Deutschland ha una sede<br />
commerciale a Stoccarda. <strong>La</strong> presenza<br />
all’estero si sta dimostrando efficace,<br />
dando luogo a una penetrazione nei<br />
mercati locali ben superiore rispetto ai<br />
paesi seguiti a distanza. Ciò si deve al<br />
capillare lavoro tecnico-commerciale sul<br />
territorio svolto da operatori qualificati<br />
che sono riusciti a farsi accogliere negli<br />
stabilimenti di case automobilistiche e<br />
OEM, al fine di spiegare nel dettaglio le<br />
caratteristiche dei nostri prodotti e testarli<br />
sul posto. Un compito difficile che sta<br />
dando esiti importanti. Tanto che non è<br />
da escludere, per il futuro, l’apertura di<br />
altre sedi Eural nel mondo.<br />
8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
L’ASSEMBLEA DEI COSTRUTTORI<br />
Il <strong>2020</strong> ha segnato il<br />
crollo degli investimenti,<br />
non solo in Italia, ma<br />
le previsioni per il 2021<br />
danno speranza. Barbara<br />
Colombo è la nuova<br />
presidente di Ucimu:<br />
“Spero che la mia nomina<br />
ispiri molte donne a<br />
impegnarsi nel settore<br />
meccanico”.<br />
Macchine utensili:<br />
la ripresa nel 2021<br />
Nel 2019 l’industria italiana costruttrice<br />
di macchine utensili è risultata quarta<br />
tra i produttori e quarta anche nella<br />
classifica degli esportatori, scalzata dalla Cina<br />
che le ha sottratto lo storico terzo posto.<br />
Resta invece invariato il quinto posto nella<br />
classifica dei paesi consumatori, a conferma<br />
dell’importanza del mercato italiano nello<br />
scenario internazionale.<br />
Archiviato un 2019 non certo brillante, il<br />
<strong>2020</strong> ha segnato il crollo degli investimenti in<br />
macchine utensili, in Italia e all’estero, ma la<br />
ripresa dei consumi è prevista già nel 2021.<br />
Questo, in sintesi, è il quadro illustrato lo<br />
scorso primo ottobre dal presidente uscente<br />
di Ucimu - Sistemi per produrre Massimo<br />
Carboniero, in occasione dell’annuale<br />
assemblea dei soci, a cui sono intervenuti<br />
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria,<br />
e Marco Fortis, economista e vicepresidente<br />
di Fondazione Edison.<br />
2019: PRODUZIONE IN LIEVE CALO<br />
Secondo i dati di consuntivo elaborati dal<br />
Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu,<br />
nel 2019 la produzione di sole macchine<br />
utensili si è attestata a 5.890 milioni di<br />
euro, registrando un calo del 3,8% rispetto<br />
al 2018. Il risultato è stato determinato principalmente<br />
dalla riduzione delle consegne<br />
dei costruttori sul mercato interno, scese,<br />
del 6,5%, a 2.526 milioni. Più contenuto è<br />
risultato il calo dell’export che si è attestato<br />
a 3.364 milioni di euro, l’1,7% in meno<br />
rispetto all’anno precedente.<br />
Nel 2019, principali mercati di sbocco dell’offerta<br />
italiana sono risultati: Stati Uniti (421<br />
milioni, +19%), Germania (376 milioni,<br />
-4,7%), Cina (303 milioni, -11%), Francia<br />
(234 milioni, +2,8%), Polonia (173 milioni,<br />
-24,5%), Spagna (144 milioni, -0,1%), Russia<br />
(119 milioni, +19,4%), India (99 milioni,<br />
+17,4%).<br />
In calo il consumo che, sceso del 7,5%, a<br />
3.970 milioni di euro, interrompe il trend di<br />
crescita che durava da quattro anni.<br />
<strong>2020</strong>: IN ARRETRAMENTO I<br />
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI<br />
Duramente provata dalla crisi sanitaria<br />
esplosa nei primi mesi dell’anno, l’industria<br />
italiana di settore, nel <strong>2020</strong>, vede un pesante<br />
arretramento per tutti i principali indicatori<br />
economici.<br />
Come emerge dalle stime elaborate dal Centro<br />
Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, la<br />
produzione di sole macchine utensili dovrebbe<br />
calare, del 34,6%, a 3.850 milioni di<br />
euro. L’export scenderà del 27,2% a 2.450<br />
milioni di euro.<br />
In particolare, secondo l’elaborazione<br />
Ucimu dei dati ISTAT, nel periodo gennaio-giugno<br />
<strong>2020</strong>, principali mercati di<br />
sbocco dell’offerta italiana sono risultati:<br />
Stati Uniti (152 milioni di euro, -18,2%),<br />
Germania (113 milioni di euro, -39%),<br />
Cina (105 milioni di euro, -36,4%), Francia<br />
(73 milioni di euro, -39%), Spagna<br />
(48,6 milioni di euro, -28,4%).<br />
Il crollo del consumo interno, stimato in<br />
calo del 43,3% a 2.250 milioni di euro,<br />
avrà un pesante impatto sulle consegne dei<br />
costruttori italiani sul mercato interno il cui<br />
valore si fermerà a 1.400 milioni di euro,<br />
pari al 44,6% in meno rispetto al 2019.<br />
Altrettanto decisa sarà la riduzione, a fine<br />
anno, delle importazioni che si attesteranno<br />
a un valore di 850 milioni di euro, pari al<br />
41,1% in meno rispetto all’anno precedente.<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
2021: LA DOMANDA MONDIALE<br />
CRESCERÀ<br />
Le previsioni elaborate (in settembre <strong>2020</strong>)<br />
dall’istituto econometrico Oxford Economics<br />
rilevano invece una decisa ripresa degli investimenti<br />
in tecnologie di produzione già a<br />
partire dal 2021 in tutte le aree del mondo.<br />
Nel 2021 la domanda mondiale di macchine<br />
utensili crescerà a 58,9 miliardi di euro<br />
2017 2018 2019 <strong>2020</strong>* 2018 2019 <strong>2020</strong>*<br />
Produzione/ 5.491 6.125 5.890 3.850 11,5% -3,8% -34,6%<br />
Production<br />
Esportazioni/ 3.165 3.423 3.364 2.450 8,1% -1,7% -27,2%<br />
Exports<br />
Consegne sul mercato interno/ 2.326 2.702 2.526 1.400 16,2% -6,5% -44,6%<br />
Deliveries on domestic market<br />
Importazioni/ 1.369 1.592 1.444 850 16,3% -9,3% -41,1%<br />
Imports<br />
Consumo/ 3.695 4.294 3.970 2.250 16,2% -7,5% -43,3%<br />
Consumption<br />
Saldo commerciale/ 1.796 1.831 1.920 1.600 1,9% 4,9% -16,7%<br />
Trade balance<br />
Import/Consumo 37,0% 37,1% 36,4% 37,8%<br />
Import on consumption<br />
Export/Produzione 57,6% 55,9% 57,1% 63,6%<br />
Export on production<br />
*stime<br />
Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE/ Studies Department UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE<br />
settembre <strong>2020</strong><br />
L'INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE<br />
ITALIAN MACHINE TOOL INDUSTRY<br />
VALORI/VALUES<br />
(in milioni di Euro/in Millions Euro)<br />
/\ PREZZI CORRENTI/<br />
/\ CURRENT PRICES<br />
Uno scorcio della<br />
platea e del<br />
tavolo dei relatori<br />
alla recente<br />
assemblea di<br />
Ucimu - Sistemi<br />
per produrre<br />
Le previsioni<br />
elaborate (a<br />
settembre <strong>2020</strong>)<br />
dall’istituto<br />
econometrico<br />
Oxford Economics<br />
rilevano una<br />
ripresa degli<br />
investimenti<br />
internazionali<br />
in tecnologie di<br />
produzione già a<br />
partire dal 2021<br />
(+15,1%). Il trend positivo continuerà anche<br />
nel triennio consecutivo in modo costante:<br />
63,3 miliardi di euro nel 2022 (+7,5%), 66,4<br />
miliardi nel 2023 (+4,9%), 68,8 miliardi nel<br />
2024 (+3,6%).<br />
Con un incremento del consumo, pari al<br />
20,6%, a 16.555 milioni di euro, l’Europa<br />
nel 2021 risulterà l’area più vivace rispetto<br />
al resto del mondo. Occorre però considerare<br />
che l’Europa è l’area che ha sofferto maggiormente<br />
nel biennio 2019-<strong>2020</strong>.<br />
Con riferimento all’Italia, dopo il pesante<br />
arretramento registrato nel biennio 2019-<br />
<strong>2020</strong>, nel 2021 il consumo di macchine<br />
utensili tornerà a crescere attestandosi a<br />
3.111 milioni di euro, il 38,2% in più rispetto<br />
al <strong>2020</strong>.<br />
“Per questa ragione – ha commentato il<br />
presidente uscente Carboniero – occorre<br />
un piano ragionato di intervento a stimolo<br />
e sostegno degli investimenti in nuove<br />
tecnologie di produzione. Il processo di trasformazione<br />
digitale avviato da ormai un<br />
quinquennio non è certo concluso e, anzi, si<br />
è in parte arrestato in questi mesi di emergenza<br />
sanitaria. È invece importante che la<br />
trasformazione in atto continui e raggiunga<br />
anche quelle imprese che fino ad ora sono<br />
rimaste escluse.<br />
“In questo senso il Recovery Fund varato<br />
ora dall’Europa è la migliore e più grande<br />
occasione per scegliere la via della crescita e<br />
dello sviluppo del nostro paese. Alle autorità<br />
di governo chiediamo di ragionare attentamente<br />
sull’utilizzo e l’allocazione delle risorse<br />
che spettano al nostro paese, affinché non<br />
solo siano indirizzate – come è richiesto – a<br />
provvedimenti per lo sviluppo, ma affinché sia<br />
fatta una scelta oculata dando precedenza<br />
a quelli realmente attivatori della crescita<br />
del sistema economico del paese. È questo<br />
il caso dei provvedimenti per l’innovazione<br />
e la competitività. Occorre proseguire, ben<br />
oltre il <strong>2020</strong>, con il Piano Transizione 4.0<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
Ha partecipato<br />
all’assemblea<br />
anche Carlo<br />
Bonomi,<br />
presidente di<br />
Confindustria<br />
guardando alle esperienze di successo della<br />
Germania”.<br />
NON TUTTO PUÒ ESSERE FATTO VIA<br />
WEB CHAT<br />
Se l’innovazione è il primo driver dello sviluppo<br />
delle aziende del settore, il secondo è<br />
quello dell’internazionalizzazione, tema oggi<br />
legato a doppio filo a quello della digital<br />
distanza e alla manutenzione predittiva – è<br />
altrettanto vero che questa attività non può<br />
prescindere dal presidio diretto dei mercati e<br />
dal momento di incontro tra le persone. Non<br />
tutto può essere fatto in web chat.<br />
“ll blocco e, ora, le limitazioni alla mobilità<br />
imposte da questa emergenza, stanno<br />
fortemente condizionando l’operato delle<br />
aziende sui mercati esteri e questo è un grave<br />
Per la prima volta una donna alla guida di UCIMU<br />
che di fatto permette il credito di imposta<br />
sui macchinari acquisiti nell’anno in corso”.<br />
LE NUOVE TECNOLOGIE RICHIEDONO<br />
NUOVE CONOSCENZE<br />
Nuove tecnologie impongono nuove conoscenze<br />
e trainano una vera e propria rivoluzione<br />
non solo della produzione ma anche<br />
dei processi. Tutto questo ha a che fare con<br />
l’aggiornamento del personale impiegato<br />
in azienda.<br />
Molto più che in altri sistemi economici,<br />
l’Italia si regge su un sistema di Pmi, per lo<br />
più di proprietà e a gestione familiare, ne<br />
deriva quindi che il fattore umano sia ancor<br />
più determinante per il successo della stessa<br />
impresa. “A questo proposito noi costruttori<br />
di macchine utensili proponiamo di rivedere il<br />
provvedimento sulla formazione 4.0, affinché<br />
nel calcolo del credito di imposta sia compreso<br />
non solo il costo del personale impegnato<br />
nella formazione per le ore di aggiornamento<br />
svolte ma anche il costo dei formatori, l’aspetto<br />
più oneroso, specialmente per una<br />
Pmi”, dicono i soci di Ucimu.<br />
Oltre alla formazione continua è poi importante<br />
considerare anche la formazione di<br />
base e, in particolare, la formazione tecnica<br />
di base, troppo spesso bistrattata e sottovalutata.<br />
In un paese che è afflitto dal 30% di disoccupazione<br />
giovanile, nel settore dei beni<br />
strumentali è ancora difficile trovare giovani<br />
risorse preparate ad operare su macchine di<br />
ultima generazione: meccatronici, elettronici,<br />
informatici ed esperti in tecnologie della<br />
produzione. “Si tratta di un deficit scolastico<br />
gravissimo che va in ogni modo colmato”,<br />
spiegano ad Ucimu. “Le autorità di governo<br />
devono lavorare al potenziamento degli ITS,<br />
“Sono onorata ed emozionata per questo incarico. Spero che la mia nomina possa ispirare tante<br />
altre donne a impegnarsi in un settore, quello della meccanica, che è decisamente stimolante”.<br />
Questo il primo commento di Barbara Colombo, la nuova presidente di Ucimu - Sistemi per<br />
produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, per il<br />
biennio <strong>2020</strong>-2021. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci di inizio ottobre.<br />
È amministratore delegato di FICEP Spa, con sede a Gazzada Schianno (VA), azienda di famiglia alla<br />
terza generazione che è leader nella produzione di macchine utensili per lavorare i profili di acciaio<br />
e la lamiera e per lo stampaggio a caldo.<br />
Nominata nel 2008 membro del Consiglio Direttivo di Ucimu, dal 2015 ad oggi è stata vice presidente<br />
dell’associazione. Nel biennio 2007-2009, è stata membro del Consiglio Generale di Univa,<br />
Unione Industriali della provincia di Varese e, nel biennio 2017-2018, del Consiglio Generale di<br />
Federmeccanica.<br />
Dal 2019 fa parte della delegazione italiana di Cecimo, l’Associazione delle industrie europee della<br />
macchina utensile e, da giugno <strong>2020</strong>, ne è il tesoriere.<br />
<strong>La</strong>ureata in Economia aziendale, con indirizzo in Finanza aziendale, presso l’Università Luigi Bocconi<br />
di Milano, Barbara Colombo ha conseguito il Master in Corporate Finance di SDA Bocconi.<br />
Passaggio del<br />
timone: la nuova<br />
presidente di<br />
Ucimu Barbara<br />
Colombo con<br />
il presidente<br />
uscente Massimo<br />
Carboniero<br />
transformation, in grado di abilitare funzionalità<br />
e servizi utili per le nostre imprese, da<br />
sempre grandi esportatrici.<br />
Se è vero che le tecnologie digitali sono sistemi<br />
di abilitazione dell’attività di internazionalizzazione<br />
– ad esempio alla manutenzione a<br />
danno per un settore che esporta più della<br />
metà della produzione nazionale”, si legge<br />
in una nota dell’associazione. “Per questo<br />
abbiamo chiesto, nel rispetto delle norme<br />
sanitarie, di ragionare su una possibile revisione<br />
delle procedure da mantenere nel caso<br />
di trasferte, oggi fortemente frenate dalla<br />
necessità di rispettare periodi di quarantena<br />
al rientro dall’estero. Il blocco dei dipendenti<br />
per 14 giorni diviene un problema di difficile<br />
gestione perché rischia di paralizzare<br />
l’attività aziendale a causa della mancanza<br />
di personale. In questo modo, al problema<br />
della crisi della domanda degli investimenti<br />
dovuta al contesto, va ad aggiungersi quello<br />
dell’impossibilità di procedere con il lavoro<br />
che c’è. In tema fieristico, apprezziamo il<br />
supporto garantito dalle autorità di governo<br />
attraverso il Patto per l’Export con cui SACE<br />
e SIMEST affiancano le imprese garantendo<br />
anche contributi a fondo perduto a quelle<br />
che decidono di partecipare a fiere in Italia<br />
e all’estero”.<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
INDAGINE ACIMALL<br />
Tecnologie per legno-arredo: tiene l’export<br />
L’indagine trimestrale svolta dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione<br />
confindustriale che rappresenta il comparto su un campione statistico<br />
significativo – annuncia i dati relativi al periodo luglio-settembre <strong>2020</strong><br />
raccontano quanto sta accadendo nel comparto delle tecnologie del<br />
legno-arredo. In termini generali gli ordini di macchine e utensili per<br />
il legno-arredo segnano un calo più contenuto rispetto alle attese, a<br />
testimonianza di un certo miglioramento della situazione economica<br />
paragonata ai trimestri precedenti, fortemente condizionati dal periodo<br />
di lockdown. Un dato dal quale emerge che il sistema produttivo<br />
della filiera ha trovato le modalità necessarie per andare avanti, in<br />
un contesto nel quale appare evidente il forte supporto che il ricorso<br />
agli strumenti di comunicazione digitale stanno fornendo alle imprese,<br />
una dinamica la cui efficacia è direttamente proporzionale alle competenze<br />
disponibili nelle aziende e costruite negli ultimi anni, oltre che<br />
agli investimenti fatti su questo versante. Webinar, demo on line e<br />
“conversazioni digitali” permettono alle imprese di mantenere vive le<br />
relazioni sui mercati esteri, ribadendo la propria competitività ai clienti<br />
di tutto il mondo attenti alle qualità del “made in Italy”. Strumenti che<br />
hanno una forte valenza anche sul mercato domestico, dove si avverte<br />
in modo consistente una contrazione della domanda che non potrà<br />
che essere mitigata dagli incentivi alle imprese che l’intero sistema<br />
produttivo invoca a gran voce. Venendo ai numeri possiamo dire<br />
che le tecnologie per il legno-arredo segnano un -10,1% degli ordini<br />
rispetto allo stesso trimestre 2019, in linea con il dato che caratterizza<br />
l’universo delle macchine utensili. Diminuiscono del 32,3% gli ordini<br />
dal mercato interno, a fronte di un migliore andamento della domanda<br />
internazionale, che cala solo dell’1%.<br />
Un andamento complessivo reso meno pesante dalla constatazione<br />
che gli ordini sono comunque cresciuti di oltre 40 punti percentuali<br />
rispetto al drammatico periodo aprile-giugno <strong>2020</strong>.<br />
L’indagine trimestrale Acimall rivela anche che il carnet ordini è pari a<br />
3,1 mesi (erano 2,4 nel trimestre precedente), con un aumento dei prezzi<br />
dall’inizio del <strong>2020</strong> dello 0,6. Il calo del fatturato, rispetto all’analogo<br />
trimestre 2019, è del 9,5%, un altro dato “confortante” se confrontato<br />
con il -29,8% registrato nel trimestre precedente.<br />
L’indagine qualitativa per il prossimo periodo segnala che il 47% degli<br />
intervistati indica un trend di produzione positivo, mentre il 18% propende<br />
per un andamento in calo; il restante 35% prevede una sostanziale<br />
stabilità. L’occupazione sarà stabile secondo il 65% del campione,<br />
mentre il 29% si attende un calo e solo il 6% pensa possa crescere.<br />
Giacenze stabili per il 65% degli intervistati, in aumento per il 6% e in<br />
flessione per il restante 29%.<br />
PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE<br />
Melchioni Ready entra nel mondo della meccanica<br />
Allo scopo di rispondere a nuove richieste<br />
e offrire un servizio rapido sempre<br />
allineato alle esigenze di mercato, l’ecommerce<br />
Melchioni Ready si espande<br />
verso il mondo della manutenzione<br />
meccanica ampliando il proprio catalogo<br />
prodotti con 22.000 nuovi codici,<br />
raggiungendo la quota complessiva di<br />
50.000 referenze disponibili.<br />
Uno dei punti di forza di Melchioni<br />
Ready è la rapidità di consegna degli<br />
ordini, una condizione garantita anche<br />
per i nuovi prodotti a catalogo: molti<br />
codici sono stoccati in Italia e reperibili<br />
in 24 ore, la rimanenza è ordinabile e<br />
disponibile nel giro di 5 giorni.<br />
<strong>La</strong> nuova gamma dedicata al settore<br />
della manutenzione meccanica include<br />
prodotti abrasivi, varie tipologie di<br />
utensili, strumenti per la misurazione,<br />
dispositivi di protezione individuale,<br />
abbigliamento da lavoro, strumenti per<br />
la perforazione.<br />
“Questo importante ampliamento dell’offerta<br />
permette a Melchioni Ready di<br />
accedere a 22.000 prodotti a condizioni<br />
competitive, sia di primari brand (3M,<br />
Bahco, Dewalt, Facom, Hertel, Knipex,<br />
Mitutoyo, Stanley, UVEX, Wera) sia di un<br />
vasto range di private label di elevata<br />
qualità. Il nostro obiettivo è di supportare<br />
le esigenze dei nostri clienti con<br />
un servizio di prima classe, rapido ed<br />
efficiente”, ha commentato Maurizio<br />
Candura, amministratore delegato di<br />
Melchioni Ready.<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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NOMINE<br />
Leopoldo Destro presidente di Assindustria Venetocentro<br />
Il consiglio generale di Assindustria<br />
Venetocentro, riunitosi<br />
in presenza lo scorso primo<br />
ottobre all’Auditorium Fondazione<br />
Cassamarca a Treviso,<br />
ha designato, a norma di Statuto,<br />
Leopoldo Destro quale<br />
candidato alla presidenza di<br />
Assindustria Venetocentro<br />
per il quadriennio <strong>2020</strong>-2024<br />
con l’84% dei voti favorevoli.<br />
Il voto è avvenuto a scrutinio<br />
segreto.<br />
A norma di Statuto, la candidatura<br />
di Leopoldo Destro<br />
è stata sottoposta per l’elezione<br />
all’Assemblea dei<br />
Soci, chiamata ad eleggere<br />
il primo presidente unitario di<br />
Assindustria Venetocentro,<br />
a seguito della conclusione<br />
del mandato della presidente<br />
Maria Cristina Piovesana e<br />
del presidente Massimo Finco<br />
che si sono alternati alla guida<br />
nel biennio 2018-<strong>2020</strong>.<br />
Amministratore delegato<br />
dell’azienda di famiglia<br />
Leopoldo Destro, nato a Valdagno<br />
nel 1973, vive a Padova, è<br />
sposato, ha due figli. <strong>La</strong>ureato<br />
in Scienze politiche, indirizzo<br />
economico all’Università di<br />
Padova. Attualmente è amministratore<br />
delegato e socio di<br />
riferimento di Aristoncavi Spa,<br />
azienda di famiglia fondata<br />
nel 1958, rappresentando con<br />
il fratello Andrea la seconda<br />
generazione. L’interesse<br />
per la ricerca e lo sviluppo<br />
tecnologico e per le strategie<br />
commerciali hanno connotato<br />
l’intero percorso professionale<br />
di Leopoldo Destro, iniziato<br />
in Marzotto USA e proseguito<br />
in B.Ticino Spa, società leader<br />
nella produzione di materiale<br />
elettrico e domotica.<br />
Tanti incarichi istituzionali<br />
Leopoldo Destro è stato<br />
membro di giunta e del<br />
consiglio generale di Confindustria<br />
Padova dal 2015.<br />
Attualmente è vicepresidente<br />
di Assindustria Venetocentro<br />
con delega al Centro Studi e<br />
allo Sport e dal 2015 è presidente<br />
di Assindustria Sport<br />
Padova dopo esserne stato<br />
consigliere dal 2011. È membro<br />
sia del consiglio generale<br />
di Assindustria Venetocentro<br />
sia del consiglio generale di<br />
Confindustria.<br />
Nel sistema di rappresentanza<br />
ha svolto anche i<br />
seguenti incarichi: membro<br />
del consiglio generale di<br />
Federazione ANIE (aderente<br />
a Confindustria, rappresenta<br />
le imprese elettrotecniche<br />
ed elettroniche); componente<br />
del comitato direttivo<br />
AICE (Associazione Italiana<br />
Industrie Cavi e Conduttori<br />
elettrici) della Federazione<br />
ANIE; rappresentante PMI<br />
AICE (Associazione Italiana<br />
Industrie Cavi e Conduttori<br />
Elettrici) nel consiglio generale<br />
di Federazione ANIE.<br />
www.interprogettied.com 15
ATTUALITÀ<br />
MACHINE CONTROLLER E PLC<br />
Partnership tra Yaskawa e Phoenix Contact<br />
Yaskawa, produttore di soluzioni<br />
di motion control, robotica<br />
e azionamenti a velocità<br />
variabile, e Phoenix Contact,<br />
produttore di soluzioni<br />
di automazione, annunciano<br />
un accordo per l’impiego di<br />
PLCnext Technology di Phoenix<br />
Contact nello sviluppo<br />
della prossima generazione<br />
di machine controller e PLC<br />
destinati a concretizzare il<br />
concetto i3-Mechatronics di<br />
Yaskawa.<br />
L’obiettivo comune a entrambe<br />
le società è quello di offrire un<br />
ecosistema di automazione<br />
industriale aperto e pronto per<br />
il futuro. In questo contesto,<br />
Phoenix Contact ha concesso<br />
in licenza il suo ambiente runtime<br />
di PLCnext Technology a<br />
Yaskawa e si è resa disponibile<br />
per ulteriori sviluppi congiunti.<br />
Yaskawa considera PLCnext<br />
Technology come la piattaforma<br />
software di automazione<br />
industriale con maggiori<br />
caratteristiche di apertura tra<br />
quelle oggi disponibili, capace<br />
di combinare programmazione<br />
IEC61131-3, linguaggi<br />
di programmazione moderni,<br />
hardware e software dedicati<br />
alla safety e soluzioni di security<br />
per il sistema di controllo.<br />
Utilizzerà dunque PLCnext<br />
Technology per migliorare e<br />
sviluppare ulteriormente la<br />
sua offerta di prodotti per il<br />
controllo macchina.<br />
PLCnext Technology è l’ecosistema<br />
aperto per l’automazione<br />
industriale di Phoenix<br />
Contact. Combinando una<br />
tecnologia di controllo aperta,<br />
un software di engineering<br />
modulare e una community<br />
online, questa soluzione consente<br />
un facile adattamento<br />
a requisiti in costante evoluzione<br />
e un uso efficiente dei<br />
pacchetti software attuali e<br />
futuri. Con uno store digitale<br />
di applicazioni software e<br />
l’integrazione sistematica nel<br />
cloud, PLCnext Technology è<br />
in grado di affrontare le sfide<br />
del mondo IoT.<br />
“Sono lieto dell’ulteriore<br />
intensificarsi del rapporto<br />
commerciale che unisce le<br />
nostre aziende da lunga data<br />
e con reciproca fiducia, così<br />
come dell’espansione della<br />
nostra partnership nel campo<br />
della tecnologia di controllo<br />
industriale”, ha commentato<br />
Bruno Schnekenburger, CEO e<br />
presidente di Yaskawa Europe.<br />
“L’apertura dell’ecosistema<br />
PLCnext abilita una tecnologia<br />
di automazione altamente<br />
flessibile, sicura e moderna”,<br />
ha aggiunto Ulrich Leidecker,<br />
President della Business Area<br />
Industrial Management and<br />
Automation (IMA) di Phoenix<br />
Contact. “<strong>La</strong> partnership tecnologica<br />
con Yaskawa è una<br />
pietra miliare per il settore<br />
dell’automazione, perché più<br />
sono numerosi i partner in un<br />
ecosistema di automazione<br />
aperto, più esso acquista valore<br />
ed utilità per ogni singolo<br />
partecipante”.<br />
“<strong>La</strong> combinazione di PLCnext<br />
Technology con i collaudati<br />
sistemi di motion control e il<br />
robusto hardware dei controller<br />
Yaskawa creerà una piattaforma<br />
di controllo aperta,<br />
flessibile e potente, basata su<br />
comprovati toolbox PLCopen<br />
per il controllo di logica, macchina<br />
e robot delta e antropomorfi”,<br />
ha spiegato invece<br />
John Payne, Senior Vice President<br />
of Motion per Yaskawa<br />
America. “Potenzierà inoltre<br />
la gamma di tecnologie di<br />
controllo Yaskawa con soluzioni<br />
per la network safety e<br />
la security dei sistemi di controllo”.<br />
Da sinistra: Florian Rouby-<br />
Giraud, presidente di<br />
Lubrilog; Pierre Duhot,<br />
direttore generale di<br />
Total Lubrifiants; Pascal<br />
Clément, direttore<br />
generale di Lubrilog<br />
LUBRIFICANTI SINTETICI<br />
Total acquisisce Lubrilog<br />
Total Lubrifiants, quarto operatore<br />
mondiale nel settore dei<br />
lubrificanti, acquisisce Lubrilog<br />
Sas. Azienda francese con sede<br />
a Romans-sur-Isère, Lubrilog è<br />
specializzata nella formulazione e<br />
produzione di lubrificanti sintetici<br />
ad alte prestazioni. Realizza prodotti<br />
all’avanguardia progettati<br />
per soddisfare le esigenze dei<br />
clienti e adatti a un ampio spettro<br />
di vincoli tecnici estremi.<br />
Questa acquisizione creerà valore<br />
sia per Total che per i suoi<br />
clienti.<br />
<strong>La</strong> profonda esperienza di Lubrilog<br />
in applicazioni critiche in<br />
alcuni settori chiave, come l’estrazione<br />
mineraria, la produzione<br />
di cemento e materiali, rafforzerà<br />
la posizione di Total Lubrifiants<br />
nel settore dei lubrificanti industriali.<br />
Grazie a questa nuova offerta,<br />
Total Lubrifiants amplia il proprio<br />
portafoglio di prodotti di fascia<br />
alta per offrire ai propri clienti<br />
una soluzione completamente<br />
integrata su scala globale.<br />
“Sono felice di dare il benvenuto<br />
a Lubrilog nel team dei lubrificanti<br />
Total”, ha commentato Pierre<br />
Duhot, direttore generale di Total<br />
Lubrifiants.<br />
“In tutto il mondo, i nostri ingegneri<br />
e team potranno utilizzare il<br />
know-how e l’esperienza di Lubrilog<br />
a vantaggio dei clienti. Queste<br />
gamme di prodotti sono anche in<br />
linea con la strategia climatica di<br />
Total e con l’ambizione del Gruppo<br />
di raggiungere la neutralità del<br />
carbonio entro il 2050 e ridurre<br />
l’impronta di carbonio dei suoi<br />
clienti”.<br />
16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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Il movimento è il futuro di ogni città.<br />
The Moving experience is the heart of every future city.<br />
Le mouvement est le futur de toutes les villes.<br />
Die Bewegung ist Zukunft für alle Städte.<br />
Sede Legale (Registered Office):<br />
20126 Milano - Via S. Uguzzone, 5 - Tel. +39 02 89409841 - Fax +39 02 89409575<br />
Uffici Commerciali e Stabilimento (Sales Department and Workshop):<br />
24030 Carvico (Bg) - Via Conte Morlani, 13 - Tel. +39 035 438811 - Fax +39 035 794163<br />
www.mollificio.lombardo.molle.com - molle@molle.com -<br />
SCAN WITH YOUR PHONE FOR VIDEO
ATTUALITÀ<br />
SALDATURA E GAS TECNICI<br />
Aron festeggia 10 anni e inaugura un nuovo store<br />
Taglio del nastro per il nuovo<br />
store di Aron, Joint Venture del<br />
Gruppo Air Liquide specializzata<br />
nel settore della saldatura e dei<br />
gas tecnici, attiva sul territorio<br />
lombardo.<br />
Presso il nuovo store, che sorge<br />
su un’area di 10.000 m2 che ospita<br />
anche la nuova sede aziendale,<br />
i clienti – principalmente professionisti<br />
e artigiani – potranno<br />
trovare una vasta gamma di prodotti,<br />
dalla saldatura ai materiali<br />
criogenici, fino alla utensileria<br />
e i tool di antinfortunistica. Nel<br />
corso degli anni, infatti, Aron ha<br />
ampliato i propri servizi, dalla<br />
distribuzione industriale alla<br />
fornitura e manutenzione di gas<br />
tecnici, dalla saldatura alle ricariche<br />
alimentari di CO2, sino alla<br />
realizzazione di impianti.<br />
Nei due giorni di open day per<br />
l’inaugurazione de nuovo store,<br />
sono stati allestiti diversi stand<br />
dove è stato possibile assistere<br />
a dimostrazioni sul campo,<br />
come le applicazioni di taglio<br />
plasma, e testare con mano<br />
attrezzature e prodotti in vendita<br />
nello showroom, ad esempio<br />
le più avanzate saldatrici oggi<br />
in commercio, con il supporto<br />
di specialisti che hanno illustrato<br />
le maggiori innovazioni<br />
del settore.<br />
COMPETENCE CENTER<br />
Cisco diventa partner di MADE<br />
Cisco annuncia di essere partner tecnologico di<br />
MADE, il Competence Center guidato dal Politecnico<br />
di Milano con la collaborazione di Inail, Università<br />
di Bergamo, Brescia e Pavia, e supportato da un<br />
importante finanziamento da parte del Ministero<br />
dello Sviluppo Economico, il cui scopo è offrire alle<br />
piccole e medie imprese del territorio nazionale<br />
servizi di orientamento, formazione e trasferimento<br />
tecnologico nell’ambito Industry 4.0.<br />
MADE si propone come interlocutore tecnico a cui<br />
le aziende possono non solo rivolgersi per gestire<br />
attività di innovazione, di trasferimento tecnologico,<br />
di ricerca applicata e assistenza durante l’implementazione<br />
delle tecnologie 4.0, ma anche per ricevere<br />
un affiancamento idoneo per riconsiderare i propri<br />
modelli organizzativi, quelli di business e gli aspetti<br />
strategici migliori per mantenere elevato il proprio<br />
livello competitivo.<br />
Grazie a un innovativo hub di 2000 m 2 , la cui infrastruttura<br />
di rete è abilitata dalle tecnologie di networking<br />
e sicurezza di Cisco, spazi per co-working<br />
e riunioni, e alle aule per la formazione, MADE è un<br />
importante punto di riferimento per le imprese di<br />
tutto il territorio nazionale che vogliono competere<br />
grazie alle tecnologie digitali applicate al manifatturiero,<br />
innovando e digitalizzando i propri processi<br />
produttivi.<br />
Una sfida che Cisco coglie con entusiasmo mettendo<br />
a disposizione del centro e delle imprese italiane il<br />
proprio know-how, le proprie competenze e le proprie<br />
tecnologie in ambito Industrial Network e Collaboration<br />
per favorire la conoscenza e permettere la<br />
realizzazione di progetti innovativi per l’Industria 4.0.<br />
“Siamo lieti di entrare a far parte di questo innovativo<br />
Competence Center e di fornire il nostro contributo<br />
per supportare le imprese italiane che vogliono sfruttare<br />
le numerose opportunità di innovazione offerte<br />
dal digitale”, ha commentato Michele Dalmazzoni<br />
Collaboration and Industry Digitization Leader di<br />
Cisco EMEAR South. “C’è bisogno di conoscenza,<br />
consapevolezza e coraggio per affrontare la ripartenza<br />
dopo il periodo di profonda instabilità che<br />
abbiamo affrontato e per continuare il percorso di<br />
digitalizzazione in ottica Industry 4.0. E il digitale è<br />
una leva importante”.<br />
“Il know-how garantito da Cisco, nuovo partner di<br />
MADE, costituisce un ulteriore tassello a favore delle<br />
Pmi manifatturiere che guardano al nostro Competence<br />
center per apprendere e implementare la<br />
tecnologia 4.0 all’interno delle loro realtà produttive<br />
ed essere così sempre più competitive sul mercato”,<br />
ha dichiarato Marco Taisch, presidente del Consiglio<br />
di amministrazione di MADE. “<strong>La</strong> formalizzazione di<br />
questa partnership è stata la naturale conclusione<br />
della condivisione di valori e obiettivi che accomunano<br />
MADE e Cisco”.<br />
Cisco sarà presente nel competence center con una<br />
propria isola tecnologica in cui le imprese potranno<br />
sperimentare i benefici offerte dalle tecnologie<br />
Cisco per l’Industry 4.0 e ricevere il supporto e la<br />
consulenza di esperti dell’azienda, oltre a partecipare<br />
a specifiche attività di formazione e informazione<br />
promosse da MADE.<br />
18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
AVVICENDAMENTI<br />
Nuova direzione commerciale e business unit per Rittal<br />
Massimo Pedrina, direttore<br />
commerciale di Rittal Spa, è<br />
andato in pensione dal primo<br />
ottobre <strong>2020</strong> dopo 20 anni di<br />
carriera in azienda, condotta<br />
con grandi professionalità,<br />
competenza e responsabilità.<br />
Pedrina ha contribuito alla<br />
crescita della filiale italiana,<br />
consolidando una struttura di<br />
vendita che oggi rappresenta<br />
l’eccellenza di Rittal sul<br />
mercato e che permette di<br />
mantenere salda la primaria<br />
posizione dell’azienda.<br />
“Oltre al riconoscimento di<br />
Rittal, a Massimo Pedrina<br />
desidero porgere un ringraziamento<br />
personale per tutte<br />
le attività strategiche che ha<br />
saputo svolgere al mio fianco<br />
ed in sinergia con l’azienda”,<br />
ha commentato Marco Villa,<br />
Managing Director di Rittal<br />
Spa. “Guardando al futuro,<br />
all’evoluzione dei mercati e al<br />
continuo apporto innovativo<br />
che la nostra azienda mette<br />
in campo, ho voluto nominare,<br />
quale nuovo direttore<br />
commerciale, nel segno della<br />
continuità aziendale, l’ingegner<br />
Massimiliano Miazzi”.<br />
Rittal Spa ha visto anche<br />
nascere la nuova Business<br />
Unit “Energy and Power<br />
Solutions” che, al fianco<br />
delle già esistenti Business<br />
Massimo Pedrina<br />
Unit “Industrial Enclosures”<br />
(IE) ed “Information Technology”<br />
(IT) sarà dedicata allo<br />
sviluppo del promettente<br />
mercato dell’energia in Italia.<br />
“<strong>La</strong> guida di tutte le nostre<br />
Business Unit – prosegue<br />
Villa – viene raggruppata<br />
sotto un’unica responsabilità<br />
e affidata ad Alessio<br />
Nava, in Rittal da 16<br />
Alessio Nava<br />
Massimiliano Miazzi<br />
anni e già direttore della<br />
BU Information Technology.<br />
Un incarico di grande rilevanza<br />
per la nostra azienda<br />
al quale Nava, forte della<br />
sua comprovata esperienza,<br />
professionalità e visione<br />
innovativa, saprà dare il giusto<br />
impulso per garantire il<br />
raggiungimento degli obiettivi<br />
pianificati”.<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
Carbonitrurazione<br />
Tempra e rinvenimento<br />
Sottoraffreddamento<br />
Normalizzazione<br />
Ricottura normale e in bianco<br />
Sabbiatura<br />
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />
Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
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n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
19
ATTUALITÀ<br />
L’ANALISI<br />
Persi oltre 4,5 miliardi<br />
di euro di fatturato<br />
nel <strong>2020</strong>: la pandemia<br />
ha determinato un calo<br />
significativo per tutti<br />
i settori rappresentati<br />
da Anima.<br />
<strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce<br />
duramente l’industria<br />
meccanica italiana<br />
<strong>La</strong> crisi determinata dal Coronavirus<br />
fa crollare il fatturato dell’industria<br />
meccanica italiana: -9,4%, per un<br />
fatturato totale di 44,5 miliardi di euro<br />
nel <strong>2020</strong>. Si ritorna, così, a valori di<br />
produzione simili a quelli del 2016. I<br />
risultati elaborati dall’Ufficio Studi di<br />
Anima Confindustria, che rappresenta<br />
la meccanica italiana, parlano di un<br />
settore in crisi: basti pensare che solo<br />
nel 2019 il fatturato era di 49,1 miliardi<br />
di euro. Il numero di addetti del settore,<br />
che nel 2019 superava le 221.300 unità,<br />
è calato di -0,4%.<br />
“I numeri sono sicuramente preoccupanti,<br />
nonostante una ripresa della<br />
produzione negli ultimi mesi”, dice<br />
il presidente di Anima Confindustria,<br />
Marco Nocivelli. “A gravare soprattutto<br />
la battuta d’arresto del lockdown che<br />
ha visto troppi macchinari spegnersi<br />
in troppe aziende. Il calo di oltre 4,5<br />
miliardi di fatturato significa fabbriche<br />
che rischiano di chiudere, o che hanno<br />
già chiuso, e la conseguente perdita di<br />
posti di lavoro. Oggi le misure ‘a pioggia’<br />
potrebbero non essere sufficienti per<br />
chi è in difficoltà, e non essenziali per<br />
gli altri. Come far ripartire il motore in<br />
maniera efficace? Evitando iniziative<br />
tattiche poco incisive a livello nazionale<br />
e poco rilevanti sul fronte della produttività<br />
generale.<br />
Per ripartire veramente, abbiamo bisogno<br />
di misure massicce in pochi ambiti<br />
in grado di generare valore a cascata e<br />
far ripartire il Treno Italia sui binari della<br />
sostenibilità produttiva e con un’energia<br />
basata su velocità ed efficienza”.<br />
IL DETTAGLIO SETTORE<br />
PER SETTORE<br />
Nel dettaglio dei settori, la produzione di<br />
energia scende a 15,05 miliardi di euro<br />
(-7,4%). Hanno un grosso impatto in questo<br />
calo le esportazioni (-9,9%), con gravi perdite<br />
all’estero per turbine a gas (1,49 miliardi,<br />
-17,5%) e turbine a vapore (-21,9%),<br />
motori a combustione interna (-18,0%) e<br />
pompe (1,45 miliardi, -11,3%). Si prevedono<br />
perdite contenute per il montaggio degli<br />
impianti industriali sul fatturato <strong>2020</strong> (3,62<br />
miliardi, -2,3%). Fanno eccezione in questo<br />
comparto gli strumenti di misura per gas,<br />
carburanti ed acqua, che non registrano<br />
variazioni rispetto al 2019 (1,02 miliardi<br />
di fatturato).<br />
“I comparti dell’oil&gas e della produzione<br />
di energia – dichiara Nocivelli – stanno<br />
subendo l’effetto collaterale della pandemia<br />
dovuto alla minore richiesta di combustibili,<br />
dato che interi stati hanno subito il blocco,<br />
o quantomeno il rallentamento, delle<br />
produzioni e del lavoro per settimane. Il<br />
comparto dell’energia soffrirà la mancanza<br />
di nuove commesse <strong>2020</strong> insieme al prezzo<br />
del petrolio a livelli bassissimi che creeranno<br />
difficoltà nel 2021. In questo caso le nostre<br />
tecnologie nel <strong>2020</strong> caleranno del 7,4%,<br />
ma sappiamo già che c’è un grosso rischio<br />
di peggioramento per l’anno prossimo”.<br />
Il comparto della logistica e movimentazione<br />
registra un calo del 13,8% con un<br />
valore di produzione che si attesta intorno<br />
a 4,84 miliardi di euro. Per gli impianti ed<br />
apparecchi per il sollevamento e trasporto è<br />
previsto un fatturato di 2,7 miliardi di euro<br />
(-15%), anche i carrelli industriali semoventi<br />
20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
perdono circa il 15% (1,4 miliardi). Meglio<br />
per le scaffalature industriali, in calo del<br />
4,1% ma con un valore export che rimane<br />
stabile sui 415 milioni di euro.<br />
<strong>La</strong> produzione di tecnologie alimentari sembra<br />
essere il settore maggiormente colpito,<br />
con una perdita del 13,5% sul fatturato<br />
<strong>2020</strong> (4,55 miliardi): pesa il -15,7% delle<br />
esportazioni. Scendono sotto il miliardo le<br />
attrezzature frigorifere per il commercio<br />
(900 milioni, -11,3%), sotto i 200 milioni<br />
le macchine ed impianti per molini (-20,9%)<br />
e quelle per la trasformazione della frutta<br />
(-15,1%). Per quanto riguarda l’export,<br />
-18,5% per gli articoli casalinghi (485 milioni<br />
di euro), -14,9% le macchine da caffè<br />
espresso (315 milioni di euro).<br />
“Oggi viviamo una situazione di crisi in<br />
cui c’è grandissima variabilità tra i diversi<br />
settori”, afferma il presidente di Anima<br />
EXPORT - milioni euro<br />
Meccanica rappresentata da ANIMA<br />
INVESTIMENTI - milioni euro<br />
PRODUZIONE - milioni euro<br />
OCCUPAZIONE - numero di addetti<br />
EXPORT - milioni euro<br />
OCCUPAZIONE - numero di addetti<br />
Confindustria. “Chi è rimasto agganciato<br />
a una filiera attiva durante il lockdown<br />
ha contenuto le perdite, altri sono ripartiti<br />
lentamente, ma per chi fa parte, ad esempio,<br />
del mondo Ho.Re.Ca., come nel caso delle<br />
nostre tecnologie dedicate alla produzione<br />
alimentare che hanno subito un calo del<br />
I DATI DELLA MECCANICA ITALIANA<br />
Meccanica rappresentata da ANIMA<br />
I DATI DELLA MECCANICA ITALIANA<br />
PRODUZIONE - milioni euro<br />
2018<br />
1.170<br />
48.711<br />
221.107<br />
28.397<br />
INVESTIMENTI *previsioni - milioni Ufficio euro Studi ANIMA per 1.170 il <strong>2020</strong> 1.190<br />
221.107<br />
*previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />
2019<br />
1.190<br />
49.183<br />
221.321<br />
28.712<br />
221.321<br />
<strong>2020</strong>*<br />
1.184<br />
44.542<br />
220.460<br />
25.508<br />
1.184<br />
220.460<br />
I SETTORI RAPPRESENTATI DA ANIMA<br />
19/18 %<br />
1,7<br />
1,0<br />
0,1<br />
1,1<br />
1,7<br />
0,1<br />
Il presidente di<br />
Anima Confindustria,<br />
Marco Nocivelli: “Per<br />
ripartire veramente,<br />
abbiamo bisogno<br />
di misure massicce<br />
in pochi ambiti in<br />
grado di generare<br />
valore a cascata”<br />
20/19 %<br />
TOTALE 49.182,90 44.542,20 -9,4 28.712,30 25.507,70 -11,2<br />
221.321 220.460 -0,4<br />
Macchine ed impianti per la produzione di energia<br />
e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio<br />
16.260,60 15.051,20 -7,4 9.681,70 8.725,30 -9,9<br />
81.607 81.467 -0,2<br />
Andamento impianti industriali dei settori della meccanica<br />
Produzione Esportazione Occupazione<br />
rappresentati da Federazione ANIMA<br />
2019 <strong>2020</strong>* 20/19 2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />
2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />
Logistica e movimentazione delle merci 5.612,80<br />
mln euro<br />
4.840,00<br />
mln euro<br />
-13,8<br />
%<br />
2.050,00<br />
mln euro<br />
1.813,00<br />
mln euro<br />
-11,6<br />
%<br />
25.025<br />
unità<br />
24.420<br />
unità<br />
-2,4<br />
%<br />
TOTALE 49.182,90 44.542,20 -9,4 28.712,30 25.507,70 -11,2<br />
221.321 220.460 -0,4<br />
Tecnologie<br />
Macchine ed<br />
ed<br />
impianti<br />
attrezzature<br />
per la<br />
per<br />
produzione<br />
prodotti alimentari<br />
di energia<br />
5.261,00 4.552,00 -13,5 3.487,00 2.938,00 -15,7<br />
23.198 23.082 -0,5<br />
e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio<br />
16.260,60 15.051,20 -7,4 9.681,70 8.725,30 -9,9<br />
81.607 81.467 -0,2<br />
impianti industriali<br />
Tecnologie e prodotti per l'industria 3.155,00 2.935,00 -7,0 2.527,00 2.312,00 -8,5<br />
Logistica e movimentazione delle merci 5.612,80 4.840,00 -13,8 2.050,00 1.813,00 -11,6<br />
Impianti, macchine e prodotti per l'edilizia 15.477,00 14.032,00 -9,3 10.046,70 8.909,30 -11,3<br />
Tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari 5.261,00 4.552,00 -13,5 3.487,00 2.938,00 -15,7<br />
Macchine ed impianti per la sicurezza dell'uomo e<br />
Tecnologie dell'ambiente<br />
3.416,50 3.132,00 -8,3 919,90 810,10 -11,9<br />
e prodotti per l'industria 3.155,00 2.935,00 -7,0 2.527,00 2.312,00 -8,5<br />
Impianti, macchine e prodotti per l'edilizia 15.477,00 14.032,00 -9,3 10.046,70 8.909,30 -11,3<br />
Macchine ed impianti per la sicurezza dell'uomo e<br />
dell'ambiente<br />
2018<br />
48.711<br />
28.397<br />
2019<br />
49.183<br />
28.712<br />
<strong>2020</strong>*<br />
44.542<br />
25.508<br />
I SETTORI RAPPRESENTATI DA ANIMA<br />
Andamento dei settori della meccanica<br />
rappresentati da Federazione ANIMA<br />
2019 <strong>2020</strong>* 20/19 2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />
mln euro mln euro % mln euro mln euro %<br />
*previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />
3.416,50 3.132,00 -8,3 919,90 810,10 -11,9<br />
19/18 %<br />
Produzione Esportazione Occupazione<br />
1,0<br />
1,1<br />
20/19 %<br />
-9,4<br />
-11,2<br />
-0,5<br />
-9,4<br />
-0,4<br />
-11,2<br />
-0,5<br />
-0,4<br />
2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />
unità unità %<br />
11.500 11.500 0,0<br />
25.025 24.420 -2,4<br />
56.025 56.025 0,0<br />
23.198 23.082 -0,5<br />
23.966 23.966 0,0<br />
11.500 11.500 0,0<br />
56.025 56.025 0,0<br />
23.966 23.966 0,0<br />
13,5%, sembra che la ripresa sia molto<br />
lunga e difficoltosa”.<br />
Il fatturato <strong>2020</strong> delle Tecnologie e prodotti<br />
per l’Industria dovrebbe attestarsi sui<br />
2,94 miliardi (-7%), subendo quindi perdite<br />
leggermente più contenute rispetto ad altri<br />
settori. Le previsioni per il comparto della<br />
saldatura e taglio parlano di un settore stabile<br />
sui 1,21 miliardi di fatturato nel <strong>2020</strong>,<br />
mentre gli impianti di finitura perdono il<br />
3,6%. Pesa il dato alla voce “export” dei<br />
forni industriali, passati da 1,16 miliardi di<br />
euro nel 2019 ai 955 milioni di quest’anno.<br />
<strong>2020</strong> in negativo anche per Edilizia e<br />
Infrastrutture: -9,3% con 14,03 miliardi di<br />
fatturato previsto dall’Ufficio Studi Anima.<br />
Macchine edili, stradali, minerarie ed affini<br />
segnano -14,9% (2,35 miliardi); -4,6%<br />
per apparecchi e componenti per impianti<br />
termici (2,08 miliardi di euro), tenute in<br />
buona parte dal mercato interno. Valvole<br />
e rubinetti registrano -10,3% con 6,75<br />
miliardi di euro di fatturato nel <strong>2020</strong>: un<br />
calo che vede come voce principale i circa<br />
550 milioni di euro non incassati dall’export.<br />
“Come Anima Confindustria, abbiamo<br />
spinto fortemente lo strumento degli<br />
incentivi per far ripartire l’edilizia pubblica<br />
e privata – aggiunge Nocivelli – liberandolo<br />
dalla burocrazia eccessiva e dai tanti<br />
distinguo, come nel caso del superbonus<br />
110%. Coerente con una visione europea<br />
di efficienza energetica e riduzione<br />
dell’impatto ambientale, mettendo in<br />
pratica i principi del Green New Deal.<br />
Oggi più che mai, con un calo delle tecnologie<br />
per l’edilizia e le infrastrutture pari<br />
al -9,3%, la ricerca dell’efficienza deve<br />
essere finalizzata a raggiungere quella<br />
semplicità burocratica che consenta di<br />
mettere effettivamente in atto gli ottimi<br />
incentivi approvati dal governo“.<br />
Chiude l’analisi il comparto delle macchine<br />
ed impianti per la sicurezza dell’uomo e<br />
dell’ambiente, con un fatturato a fine anno<br />
intorno ai 3,13 miliardi di euro (-8,4%).<br />
Stabili gli impianti per il trattamento dei<br />
rifiuti, in calo impianti e apparecchi per la<br />
depurazione di acque reflue (-5,2%, 235<br />
milioni di euro) e materiali antincendio (1<br />
miliardo, -6,5%). Il comparto più penalizzato<br />
riguarda le serrature, ferramenta e<br />
maniglie, che scendono a 1,4 miliardi di<br />
euro nel <strong>2020</strong> (-11,7%).<br />
www.interprogettied.com *previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />
n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21
ATTUALITÀ<br />
CYBERSECURITY<br />
Rockwell Automation acquisisce Oylo<br />
Rockwell Automation, esperta di automazione industriale<br />
e nella trasformazione digitale, annuncia l’acquisizione<br />
di Oylo, azienda privata specializzata in servizi<br />
di industrial cybersecurity con sede a Barcellona, in<br />
Spagna. Oylo eroga un’ampia gamma di servizi e soluzioni<br />
per la sicurezza informatica industriale (ICS) che<br />
includono assessment, implementazioni chiavi in mano,<br />
servizi gestiti e risposta agli incidenti.<br />
“Oggi, con l’introduzione di dispositivi intelligenti connessi<br />
a livello di fabbrica, è più che mai indispensabile<br />
disporre di una strategia di sicurezza informatica estesa<br />
che abbracci la tecnologia operativa industriale (OT)<br />
così come quella dell’informazione (IT)”, ha dichiarato<br />
Frank Kulaszewicz, senior vice president, Lifecycle<br />
Services di Rockwell Automation. “Il nostro impegno<br />
nell’accompagnare i clienti verso il successo della<br />
loro Connected Enterprise, associato alla profonda<br />
esperienza nel settore che Oylo apporta a Rockwell<br />
Automation, accelererà ulteriormente la nostra capacità<br />
di fornire questa competenza a livello globale”.<br />
L’expertise di Oylo nella cybersecurity OT va ad integrarsi<br />
e completare la competenza in ambito sicurezza<br />
IT ottenuta con la recente acquisizione di Avnet Data<br />
Security.<br />
“Continueremo a servire i nostri clienti e partner e, nel<br />
contempo, espanderemo i nostri servizi alle aziende<br />
di tutto il mondo”, ha aggiunto Eduardo Di Monte,<br />
fondatore e CEO di Oylo. Oylo farà parte del segmento<br />
operativo Lifecycle Services.<br />
IMPIANTI VERNICIATURA AUTO<br />
GeikoTaikisha rileva 3 società in Europa<br />
GeicoTaikisha, esperta nella produzione di impianti automatizzati<br />
per la verniciatura delle scocche delle auto, conclude l’acquisizione<br />
di 3 società. L’operazione, iniziata in uno dei momenti<br />
più bui del settore automotive per via della pandemia globale,<br />
si è conclusa con successo. L’azienda ha deciso di sfruttare<br />
il periodo di difficoltà per guardare oltre e trovarsi pronta alla<br />
ripresa dei mercati; nel 2009 investendo tutto il possibile in<br />
ricerca e sviluppo con l’inaugurazione del Pardis Innovation<br />
Centre, oggi con l’acquisizione di tre società.<br />
“Ci rendiamo conto che la situazione attuale è piena di incertezze<br />
ma investire ancor di più nei momenti di difficoltà è parte<br />
del nostro DNA perché sentiamo che sia il nostro dovere verso<br />
i nostri Stakeholders e il loro futuro”, ha commentato Daryush<br />
Arabnia, Chairman, presidente & CEO del Gruppo GeicoTaikisha.<br />
L’acquisizione riguarda J-PM, società di ingegneria di servizi<br />
tecnologici e project management, con sede a Stoccarda in<br />
Germania; la società PSP – con la branch russa – dedicata<br />
all’area elettrica controls e la società croata SAC specializzata<br />
nello sviluppo di soluzioni software e IT per rendere gli impianti<br />
“intelligenti” in ottica 4.0. Con il nuovo assetto societario, le<br />
tre società daranno origine a GeicoTaikisha Germany (J-PM)<br />
e GeicoTaikisha Controls (PSP e SAC).<br />
L’operazione consentirà all’azienda di rafforzare la leadership<br />
di mercato, soprattutto nei confronti dei clienti tedeschi con<br />
cui collabora già da diversi anni. Parallelamente, GeicoTaikisha<br />
acquisirà non solo competenze interne ma anche capacità di<br />
network con partner e fornitori con cui le tre società collaborano<br />
già oggi in tutto il mondo.<br />
“<strong>La</strong>vorando insieme a GeicoTaikisha da 5 anni e conoscendoci<br />
bene, siamo convinti di diventare ancor più forti nel futuro perché<br />
siamo complementari a livello tecnologico e commerciale”,<br />
ha dichiarato Reiner Koch, MD di JPM.<br />
“Siamo entusiasti di diventare parte di un gruppo così importante<br />
come GeicoTaikisha con dei valori così vicini pur essendo dei<br />
paesi diversi”, ha aggiunto Damir Kovacevic, MD di PSP & SAC.<br />
“Acquisire J-PM, PSP e SAC rientra nella visione strategica<br />
di GeicoTaikisha che, fin dal lontano 2014, anno di costituzione<br />
di J-PM, ha riconosciuto l’importanza della Germania come<br />
mercato trainante per la crescita e la ripresa dell’automotive”,<br />
ha dichiarato Daryush Arabnia, neo Chairman, presidente e<br />
amministratore delegato di GeicoTaikisha.<br />
“Esattamente come successe dopo la crisi del 2008, quando<br />
si decise di investire in ricerca e sviluppo con la realizzazione<br />
del Pardis Innovation Centre, oggi GeicoTaikisha si ritrova a<br />
compiere gli stessi passi”, ha concluso Daryush Arabnia.<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Materiali <strong>La</strong>vorati:<br />
• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />
• Inconel628, Alloy, Monel<br />
• Acciai comuni da costruzione;<br />
• Acciai speciali;<br />
• Acciai automatici e leghe leggere;<br />
• Materiali plastici.<br />
<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />
• Tornitura da barra fino a Ф65<br />
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />
• Produzione ingranaggi e dentatura<br />
• Piccoli assemblaggi di precisione<br />
F.lli Locatelli s.r.l.<br />
meccanica di precisione dal 1967<br />
Settori di sbocco:<br />
• Aeronautico e navale<br />
• Costruttori di macchine/impianti<br />
• Elettromeccanico<br />
• Illuminotecnica<br />
• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />
• Settore Petrolchimico<br />
• Valvole e piccoli gruppi premontati<br />
• Ruote dentate e ingranaggi<br />
• Medicale<br />
• Settore alimentare<br />
F.lli locatelli s.r.l.<br />
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />
Info e contatti: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it
ATTUALITÀ<br />
UN NETWORK CON 3.000 REALTÀ<br />
Nasce InnovUP, l’ecosistema delle start up italiane<br />
Il presidente di InnovUP<br />
Angelo Colletta<br />
InnovUp - Startup & Tech Italian Ecosystem, la nuova<br />
associazione dell’ecosistema italiano delle startup e<br />
dell’innovazione, nasce forte di un network che promuove<br />
oltre 3.000 realtà dell’ecosistema e come sintesi<br />
della storia di due tra le associazioni più conosciute<br />
del settore, APSTI (Associazione dei Parchi Scientifici<br />
e Tecnologici) attiva già dalla metà degli anni ‘90, e<br />
Italia Startup (Associazione italiana delle startup e<br />
dell’innovazione), nata nel 2012 a valle del varo dello<br />
Startup Act italiano.<br />
InnovUp rappresenta la filiera italiana dell’innovazione,<br />
in Italia e all’estero, con grande attenzione alle giovani<br />
imprese innovative dalla fase del primo sviluppo (all’interno<br />
di università, centri di ricerca, parchi scientifici,<br />
centri di innovazione) a quelle di crescita e consolidamento<br />
(tramite ulteriori attività di ricerca, sviluppo<br />
dei processi produttivi, accesso al mercato, round di<br />
finanziamento, exit o quotazione in Borsa).<br />
<strong>La</strong> nuova entità è frutto dell’integrazione tra due realtà<br />
associative complementari: APSTI (che riunisce 20 Parchi<br />
scientifici e tecnologici per un totale di 150 centri<br />
di ricerca ed oltre 3.500 imprese ospitate) presidia le<br />
componenti della ricerca&sviluppo, del trasferimento<br />
tecnologico, della crescita dell’impresa innovativa e del<br />
radicamento territoriale, mentre Italia Startup ha in sé in<br />
primis le startup e – al loro fianco – tutti i soggetti che<br />
le sostengono, con oltre 200 tra acceleratori/incubatori,<br />
corporate, scale up e abilitatori associati.<br />
InnovUp punta a ridurre la frammentazione del settore<br />
accogliendo tutti i soggetti che si riconoscono nel<br />
nuovo progetto di rappresentanza e contemporaneamente<br />
punta a rafforzare la presenza territoriale e<br />
internazionale attraverso la valorizzazione di tutte le<br />
categorie degli associati, coerentemente con quanto<br />
previsto dal recente decreto Rilancio approvato dal<br />
Governo e dal Parlamento (con la definizione del Fondo<br />
per il trasferimento tecnologico, il potenziamento del<br />
Fondo nazionale innovazione e il rifinanziamento del<br />
Fondo Smart&Start) che assegna un ruolo importante<br />
alla contaminazione tra l’ecosistema delle startup e PMI<br />
innovative con il sistema delle grandi imprese nazionali<br />
e internazionali.<br />
“Da oggi Italia Startup e i suoi soci potranno consolidare<br />
le proprie iniziative mirate a creare un ambiente<br />
favorevole alla nascita e crescita delle startup e PMI<br />
innovative, rafforzando le relazioni di rete a livello<br />
nazionale ed internazionale” ha commentato Angelo<br />
Coletta, presidente di InnovUp.<br />
“<strong>La</strong> fusione porterà nuova linfa ai progetti già in essere<br />
sia in termini di dinamica interna che come potenzialità<br />
di proiezione esterna dell’attività dei gruppi”.<br />
“I Parchi scientifici e tecnologici associati ad APSTI<br />
rappresentano una risorsa di sistema che opera con un<br />
forte radicamento territoriale per stimolare l’innovazione<br />
e la crescita delle imprese innovative. L’integrazione<br />
con i soci di Italia Startup rappresenta il completamento<br />
di un’ideale filiera di supporto all’innovazione, dall’idea<br />
al mercato”, ha aggiunto Fabrizio Conicella, vicepresidente<br />
di InnovUp.<br />
INTRALOGISTICA<br />
Steffen Flender nuovo ad di Interroll Automation<br />
Steffen Flender è stato nominato amministratore<br />
delegato (Managing Director) di Interroll Automation<br />
GmbH con decorrenza dal primo<br />
ottobre <strong>2020</strong>. Il 41enne Flender ha<br />
assunto la responsabilità della sede<br />
di Sinsheim, in Germania, e del relativo<br />
Centro di eccellenza globale<br />
dedicato agli smistatori. In questa<br />
posizione, riporterà a Jens Strüwing,<br />
vicepresidente esecutivo di Interroll<br />
Products & Technology e membro<br />
del consiglio di amministrazione del<br />
gruppo Interroll.<br />
L’esperienza professionale di Flender<br />
comprende oltre 20 anni di gestione<br />
dei prodotti e del portafoglio per il settore dei sistemi<br />
e dei componenti per veicoli ferroviari di Bombardier<br />
Transportation, da ultimo come responsabile della<br />
Business Unit e vicepresidente Key Account e Project<br />
Portfolio Management. Flender ha conseguito una laurea<br />
in amministrazione aziendale tecnica e un master<br />
in economia aziendale presso la St. Gallen Business<br />
School e l’Università di Klagenfurt.<br />
“Non vedo l’ora di lavorare con<br />
Steffen Flender. Con la sua lunga<br />
esperienza maturata nel settore dei<br />
componenti e dei servizi ad essi<br />
associati, la sua attenzione per le<br />
esigenze della clientela e la sua<br />
pluriennale esperienza nella pianificazione<br />
di progetti, Flender ha<br />
le competenze più adatte per contribuire<br />
a plasmare il futuro della<br />
nostra sede di Sinsheim”, afferma<br />
Strüwing.<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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APPUNTAMENTI<br />
L’AGENDA<br />
Fornitore Offresi<br />
18-20 febbraio 2021<br />
Erba (CO)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
Samoter<br />
3-7 marzo 2021<br />
Verona<br />
www.samoter.it<br />
EuroBLECH<br />
9-12 marzo 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
Global Industrie<br />
16-21 marzo 2021<br />
Lione, Francia<br />
www.global-industrie.com<br />
MECFOR<br />
25-27 marzo 2021<br />
Parma<br />
www.ucimu.it<br />
Hannover Messe<br />
12-16 aprile 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
PMTS<br />
13-15 aprile 2021<br />
Cleveland, Ohio, Usa<br />
www.pmts.com<br />
Aluminium<br />
18-20 maggio 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.aluminium-messe.com/en<br />
Fastener Fair Stuttgart<br />
18-20 maggio 2021<br />
Stoccarda, Germania<br />
www.fastenerfair.com<br />
Metav<br />
23-26 marzo 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
SPS Italia<br />
www.metav.com<br />
25-27 maggio 2021<br />
Parma<br />
Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina www.spsitalia.it<br />
1<br />
<strong>La</strong>miera<br />
26-29 maggio 2021<br />
Milano<br />
www.lamiera.net<br />
Subcon<br />
14-16 settembre 2021<br />
Birmingham, UK<br />
www.subconshow.co.uk<br />
AMB<br />
15-19 settembre 2021<br />
Stoccarda, Germania<br />
www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />
Micronora<br />
21-24 settembre 2021<br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
EMO Milano<br />
4-9 ottobre 2021<br />
Milano<br />
www.ucimu.it<br />
IZB<br />
5-7 ottobre 2021<br />
Wolfsburg<br />
www.izb-online.com<br />
Nortec<br />
25-28 gennaio 2022<br />
Amburgo, Germania<br />
www.nortec-hamburg.de<br />
Samuexpo<br />
3-5 febbraio 2022<br />
Pordenone<br />
www.samuexpo.com<br />
SHK Essen<br />
8-11 marzo 2022<br />
Essen, Germania<br />
www.shkessen.de<br />
Autopromotec<br />
25-28 maggio 2022<br />
Bologna<br />
www.autopromotec.com<br />
IMTS<br />
12-17 settembre 2022<br />
Chicago<br />
www.imts.com<br />
OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />
Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />
PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />
Quality Expertise Efficiency Reliability<br />
3 Frese e centri di lavoro CNC<br />
fino a 3000x820x720 mm<br />
3 Alesatrice con tavola girevole<br />
dim. 1550x1000x1200 mm<br />
3 Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />
3 Rettifica universale<br />
e tangenziale<br />
3 Taglio LASER 3000 W<br />
formato 3000x1500 mm<br />
3 Reparto assemblaggi<br />
meccanici<br />
3 Sala metrologica di controllo<br />
3 Ufficio Tecnico per<br />
progettazione e sviluppo disegni<br />
3 Carpenteria meccanica leggera<br />
tramite la consociata FABER<br />
Sede Principale/Headquarters<br />
3 Operazioni complementari<br />
di foratura, filettatura, stozzatura<br />
Trattamenti di protezione<br />
superficiale e termici<br />
Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />
3 CNC milling machines and<br />
machining centers up to<br />
3000x820x720 mm<br />
3 Rotary-table boring machine,<br />
capacity 1550x1000x1200 mm<br />
3 CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />
machining diam. max 940 mm<br />
3 Universal and Horizontal grinders<br />
3 LASER cutting machine - 3000 W,<br />
capacity range 3000x1500 mm<br />
3 Mechanical assembly department<br />
3 Metrological control room<br />
3 Engineering Department for project<br />
design and development<br />
3 Light structural steelwork via the<br />
subsidiary FABER<br />
3 Additional drilling, threading and<br />
slotting operations<br />
Protective surface and thermal/heat<br />
treatments<br />
Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />
ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />
COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />
Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />
EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />
PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25
ENERGIA<br />
CASE STUDY<br />
L’impianto<br />
di cogenerazione<br />
di E.ON avviato presso<br />
il sito Mannesmann<br />
di Costa Volpino riduce<br />
del 30% i consumi<br />
dello stabilimento,<br />
contribuendo<br />
a evitare l’emissione<br />
in atmosfera di 3.000<br />
tonnellate di CO 2<br />
ogni anno.<br />
Nello stabilimento Mannesmann<br />
di Costa Volpino (BG) è stato<br />
avviato un impianto di cogenerazione<br />
della potenza di 1,5 MW<br />
che produce energia elettrica e termica<br />
necessari al processo produttivo. <strong>La</strong><br />
scelta della cogenerazione, che permette<br />
di ridurre la bolletta fino al 30% e<br />
in modo proporzionale le emissioni climalteranti,<br />
rientra nel percorso aziendale<br />
verso la sostenibilità ambientale.<br />
L’impianto, contrattualizzato con E.ON<br />
in forma di servizio, infatti, contribuisce<br />
a ridurre la carbon footprint dell’azienda<br />
riducendo i consumi, elettrificando<br />
il calore e aumentando la quota di<br />
energia rinnovabile.<br />
LA COGENERAZIONE<br />
COME SERVIZIO<br />
Da un punto di vista contrattuale, in<br />
linea con le strategie Mannesmann di<br />
outsourcing delle attività che non siano<br />
core business, è stata scelta la cogenerazione<br />
in forma di servizio di E.ON. Nessun<br />
investimento iniziale da parte dell’azienda<br />
manifatturiera, ma un contratto<br />
di servizio della durata di 10 anni che<br />
prevede la fornitura dell’energia elettrica<br />
e termica necessari allo stabilimento.<br />
È l’operatore energetico a occuparsi di<br />
tutto, dalla progettazione del sistema di<br />
cogenerazione alla fase realizzativa, inclu-<br />
<strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />
della produzione di tubi<br />
se le procedure di autorizzazione, fino<br />
alla gestione dell’impianto che preleva<br />
gas naturale dalla rete e lo converte in<br />
energia elettrica e termica che vengono<br />
forniti al cliente a tariffe convenienti. Una<br />
piccola centrale elettrica E.ON collocata<br />
presso gli stabilimenti produttivi di Mannesmann,<br />
che non dovendosi occupare<br />
direttamente del sistema di cogenerazione,<br />
né da un punto di vista economico<br />
né da un punto di vista gestionale, potrà<br />
concentrare le risorse economiche sul suo<br />
core business. Numerosi i vantaggi: la<br />
possibilità di liberare risorse economiche<br />
che, anziché essere investite in un impianto<br />
energetico, possono essere destinate al<br />
core business aziendale; assenza dei rischi<br />
derivanti dalla proprietà e dalla gestione<br />
dell’impianto, come minori prestazioni,<br />
minor produzione e minori rendimenti.<br />
CARATTERISTICHE TECNICHE<br />
DELL’IMPIANTO E SITUAZIONE<br />
LOGISTICA<br />
<strong>La</strong> nuova centrale, che permette di<br />
ridurre le emissioni di CO 2<br />
di circa<br />
3.000 tonnellate ogni anno è basata su<br />
un motore cogenerativo a combustione<br />
interna alimentato a gas naturale<br />
da 1.501 kWel. <strong>La</strong> potenza termica<br />
nominale in immissione all’impianto<br />
è pari a circa 3.674 kWth, con un<br />
rendimento elettrico lordo al carico<br />
massimo pari a circa il 40,85% e un<br />
rendimento potenziale totale di circa<br />
82%. L’impianto di cogenerazione è<br />
costituito da un package “Combined<br />
Heat and Power” (CHP), che comprende:<br />
un motore endotermico alimentato<br />
a gas naturale, un generatore di vapore<br />
a recupero (GVR), atto a produrre<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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Per il suo stabilimento di Costa Volpino (BG), Mannesmann ha scelto la cogenerazione<br />
in forma di servizio di E.ON, che non richiede investimenti iniziali per l’azienda<br />
manifatturiera, ma un contratto della durata di 10 anni che prevede la fornitura<br />
dell’energia elettrica e termica necessari alla produzione<br />
vapore a partire dal calore residuo<br />
sensibile dei gas combusti. Prima del<br />
rilascio in atmosfera i fumi sono trattati<br />
con un sistema SCR (Selective Catalytic<br />
Reduction-riduzione catalitica selettiva),<br />
una tecnologia che consente di<br />
rimuovere gli ossidi di azoto dai gas<br />
di combustione e le emissioni monitorate<br />
costantemente con un Sistema di<br />
Analisi Emissioni.<br />
Da un punto di vista logistico lo stabilimento<br />
si trova in un’area industriale<br />
condivisa con altre realtà, fra cui il<br />
gruppo Tenaris, di cui in passato ha<br />
fatto parte, sul confine fra Brescia e<br />
Bergamo e divisa tra le municipalità<br />
di Pisogne e Costa Volpino. Le complicazioni<br />
burocratiche conseguenti sono<br />
un esempio di quanto le vicissitudini<br />
storiche dei siti produttivi possano<br />
impattare su aspetti amministrativi e<br />
operativi, e dell’importanza di affidarsi<br />
a operatori energetici che propongono<br />
la cogenerazione con il modello ESCo,<br />
assumendosi quindi tutti gli oneri burocratici.<br />
UNO STORICO TUBIFICIO<br />
Salzgitter Mannesmann Stainless Tubes<br />
Italia è uno dei principali produttori di<br />
tubi senza saldatura in acciaio inossidabile<br />
e leghe a base di nichel, con<br />
una storia che risale alla fine del XIX<br />
secolo quando i fratelli Max e Reinhard<br />
Mannesmann ottennero il primo<br />
brevetto mondiale per aver inventato<br />
un procedimento per la laminazione<br />
di tubi di acciaio inossidabile senza<br />
saldatura.<br />
Nel corso degli anni il posizionamento<br />
della società nelle attività di export fu<br />
consolidato e si espanse grazie alla<br />
acquisizione del tubificio Mannesmann<br />
di <strong>La</strong>ndore, in Galles, e grazie alla<br />
costituzione di un tubificio Mannesmann<br />
a Dalmine, in Italia. A partire<br />
dal 1955 il gruppo ha avuto un’interessante<br />
espansione e diversificazione<br />
in altri settori, e nel 1990 ha dato<br />
vita a una delle prime aziende per<br />
lo sviluppo di una rete di telefonia<br />
cellulare, acquisita da Vodafone nel<br />
2000 in una storica battaglia di borsa.<br />
Le radici storiche della Mannesmann,<br />
ovvero le attività di produzione di tubi,<br />
furono quindi vendute alla Salzgitter<br />
AG, che ancora oggi le gestisce sotto<br />
il marchio Mannesmann. L’azienda<br />
oggi produce i suoi tubi a Remscheid,<br />
in Germania, nonché in Francia, Italia<br />
e Stati Uniti. Lo stabilimento di Costa<br />
Volpino è specializzato nella trafilatura<br />
a freddo di tubi con piccoli diametri<br />
esterni (dai 6 ai 90 millimetri), utilizzati<br />
per strumentazione per scambiatori<br />
di calore e per caldaie.<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27
MACCHINE UTENSILI<br />
CENTRI DI LAVORO<br />
L’innovativa soluzione<br />
di Emco amplia il campo<br />
di lavoro consentendo<br />
di integrare due torrette<br />
a 12 o 16 stazioni,<br />
restando compatta.<br />
Ed è dotata di un<br />
assistente di processo<br />
digitale e di un sistema<br />
di automazione facile<br />
da gestire.<br />
Il basamento macchina e la geometria<br />
della slitta dell’Hyperturn 45 G3<br />
di Emco sono stati ridisegnati per<br />
allargare il campo di lavoro e ottenere<br />
un più ampio spazio per la torretta e<br />
consentire l’integrazione di una torretta<br />
a 16 stazioni e una più ampia corsa<br />
in Y di +/- 40 mm. <strong>La</strong> macchina resta<br />
compatta, e il basamento inclinato<br />
di 72° supporta bene le richieste di<br />
ergonomia con caduta trucioli ottimale.<br />
In più, Emco offre soluzioni olistiche<br />
per l’automazione delle macchine<br />
utensili, come ad esempio “Turn/Mill<br />
Assist”, una soluzione di automazione<br />
standardizzata presentata alla EMO di<br />
Hannover. Si tratta della soluzione più<br />
compatta per il carico e lo scarico delle<br />
macchine di tornitura e fresatura Emco.<br />
Come entry-level della serie Hyperturn,<br />
il nuovo Hyperturn 45 G3 convince con<br />
la distanza tra le punte aumentata a<br />
760 mm per la lavorazione senza collisione<br />
con due torrette. L’area di lavoro<br />
ampliata offre spazio a sufficienza per<br />
l’integrazione di torrette BMT a 12 o<br />
16 stazioni. Con la sua interfaccia di<br />
precisione per il cambio utensile rapido<br />
e la trasmissione diretta per la potente<br />
fresatura di pezzi complessi, diventa<br />
una scelta eccellente. Il mandrino a<br />
trasmissione diretta raffreddato ad<br />
acqua ha una potenza di 8 kW; esso<br />
Una entry level compatta<br />
e intelligente<br />
Nella foto sopra:<br />
Hyperturn 45 G3<br />
con Turn/Mill-<br />
Assist<br />
AUTOMAZIONE FLESSIBILE<br />
Una soluzione di automazione completa<br />
di Emco offre una tecnologia<br />
sofisticata e qualità, e della filosofia<br />
dell’automazione “tutto da una singola<br />
fonte” e relativa implementazione<br />
tecnica. Turn/Mill-Assist di Emco è<br />
la soluzione completa più compatta<br />
quando si parla di carico e scarico di<br />
macchine di tornitura e fresatura Emco.<br />
Turn/Mill-Assist si distingue soprattutto<br />
per la facilità di utilizzo.<br />
Grazie al controllo intuitivo per principianti,<br />
l’utilizzatore riesce a mettersi<br />
subito al lavoro, ottimizzando l’efficompie<br />
operazioni di foratura e fresatura<br />
fino a 12.000 giri/min ed offre una<br />
coppia di 20 Nm. <strong>La</strong> stabile interfaccia<br />
BMT assicura una lunga durata degli<br />
utensili. Soprattutto, fornisce all’utilizzatore<br />
maggiori possibilità in termini<br />
di lavorazione del pezzo o incremento<br />
della produttività.<br />
Emconnect, l’assistente digitale per il<br />
controllo dei processi di produzione,<br />
è compreso nella dotazione standard<br />
della macchina. Emconnect è un assistente<br />
di processo digitale per l’integrazione<br />
completa delle applicazioni<br />
specifiche del sistema e di quelle del<br />
cliente per il controllo del flusso produttivo.<br />
Dato che le sequenze operative si<br />
concentrano sull’utilizzatore e le sue<br />
richieste, è possibile creare processi<br />
operativi più efficienti senza perdere il<br />
filo di tutte le eccezionali operatività<br />
della macchina nelle diverse modalità<br />
operative.<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Grazie al controllo<br />
intuitivo per<br />
principianti,<br />
l’operatore può<br />
passare facilmente<br />
nella fase di<br />
implementazione,<br />
incrementando<br />
l’efficienza di<br />
processo, il<br />
rendimento e la<br />
flessibilità<br />
Questo modello<br />
è caratterizzato<br />
da due tavole<br />
di impilamento<br />
servo-controllate<br />
capaci di impilare<br />
grandi quantità<br />
sia di grezzi che di<br />
pezzi lavorati<br />
nare la soluzione con un caricatore di<br />
barre HT 45 G3 con Turn/Mill-Assist.<br />
UN DESIGN INNOVATIVO<br />
Il riposizionamento del marchio – che<br />
si riflette anche nello slogan “beyond<br />
standard” – viene ora implementato<br />
anche nel design delle macchine. Come<br />
ambasciatrici centrali del marchio, le<br />
macchine ora mostrano un nuovo look.<br />
Il miglioramento si nota in diversi cambiamenti<br />
di stile: al fine di assicurare<br />
efficacia di processo, facilità d’uso e<br />
una disposizione semplice, le aree di<br />
maggiore interazione della macchina<br />
(come l’area di lavoro) sono state evidenziate<br />
sia nel colore che nella forma.<br />
Il pannello operatore ha un’omogenea<br />
superficie in alluminio, un controllo<br />
regolabile ergonomicamente ed un’interfaccia<br />
utente intuitiva. L’alloggiamento<br />
presenta un design essenziale e<br />
preciso. Contorni semplici ed elementi<br />
di congiunzione precisi, danno al prodotto<br />
un aspetto di qualità superiore.<br />
Per tener traccia delle diverse classi di<br />
cienza, la redditività e la flessibilità.<br />
<strong>La</strong>vorare diventa effettivamente più<br />
semplice; i clienti potranno beneficiare<br />
di una maggiore durata della macchina<br />
ed avranno una soluzione estremamente<br />
flessibile grazie ad un’ampia gamma<br />
di applicazioni relative al peso e al<br />
tipo di pezzo.<br />
Con la serie Turn/Mill-Assist, Emco<br />
offre tre diversi standard di soluzioni<br />
di automazione, ognuna delle quali<br />
ha delle caratteristiche peculiari. Ogni<br />
modello – Turn/Mill-Assist Essential<br />
e Turn/Mill-Assist 200/270 – offre<br />
un’ampia gamma di robot payload,<br />
di opzioni e di espansioni di moduli.<br />
Turn/Mill-Assist è un sistema semplice<br />
e affidabile attualmente. Ecco i<br />
suoi punti di forza: è flessibile (design<br />
unico della pinza, diversi tipi di pinze,<br />
ugello dell’aria incorporato, riconoscimento<br />
pezzo; è facile da gestire e<br />
intelligente (interfaccia grafica utente<br />
intuitiva, tempi brevi di installazione e<br />
conversione, touch screen), ha grande<br />
capacità in poco spazio (nessuna griglia<br />
richiesta, impilamento del pezzo),<br />
è molto compatto.<br />
<strong>La</strong> serie Turn/Mill di Emco include<br />
un’ampia gamma di prodotti standard,<br />
opzioni standard ed espansioni<br />
modulari. Con questi componenti, ogni<br />
operatore può configurare la propria<br />
soluzione di automazione su misura:<br />
sono disponibili funzionalità aggiuntive,<br />
come unità di tornitura, dispositivi<br />
per posizionare i pezzi finiti sui pallet<br />
o un’estensione dell’asse per la movimentazione<br />
di componenti come parti<br />
di albero. È possibile anche far funzio-<br />
prodotto, i livelli di prezzo e le opzioni<br />
sono anch’essi differenziati dal design.<br />
Il valore di riconoscimento di macchine<br />
tecnologicamente avanzate ed<br />
ergonomiche è ampiamente garantito<br />
dal design della nuova famiglia di<br />
prodotti Emco.<br />
Anche il design delle macchine è pensato<br />
per trasmettere la decisione consapevole<br />
dell’azienda di andare oltre<br />
ciò che è standard e perciò rispettare<br />
il proprio impegno di qualità, massima<br />
precisione ed efficienza nelle lavorazioni<br />
di tornitura e fresatura.<br />
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MACCHINE UTENSILI<br />
del guidalama evita deviazioni<br />
della lama.<br />
Power S6 e S8 sono state progettate<br />
per lavorare con lame<br />
in metallo duro, per ottenere<br />
prestazioni elevate in termini<br />
di finitura e velocità di taglio.<br />
<strong>La</strong> velocità di taglio è variabile<br />
(da 20 a 100 mt/min). <strong>La</strong> spazzola<br />
puliscilama motorizzata<br />
tiene il dente della lama sempre<br />
pulito, prolungando la vita<br />
dell’impianto.<br />
Numerosi sono gli accessori<br />
disponibili per queste segatrici:<br />
lubrificatore minimale<br />
che deposita un sottilissimo<br />
velo d’olio direttamente sul<br />
dente della lama; riduttrice di<br />
pressione morse che modula<br />
la forza di chiusura per non<br />
deformare o segnare i materiale<br />
in taglio, consigliato<br />
soprattutto per il taglio di tubi<br />
di basso spessore o profilati<br />
in lega leggera; morse idrauliche<br />
mobili con una corsa di<br />
avanzamento di 300 mm per<br />
un posizionamento visuale di<br />
precisione della barra al taglio;<br />
tracciatore laser per una più<br />
SISTEMI DI TAGLIO<br />
Segatrici semiautomatiche su colonne per impieghi gravosi<br />
ISTech, azienda produttrice<br />
di sistemi automatizzati per<br />
il taglio dei metalli, attiva da<br />
oltre 25 anni e specializzata in<br />
soluzioni compatibili con i principi<br />
di Industria 4.0, presenta<br />
le segatrici semiautomatiche<br />
Power S6 e 68, due elementi<br />
di spicco della serie Power S.<br />
Ideali per effettuare tagli in<br />
piccole serie su materiali difficili<br />
o di grandi dimensioni,<br />
le segatrici Power S6 e S8<br />
offrono prestazioni di taglio di<br />
prim’ordine grazie alle misure<br />
lama adottate (rispettivamente<br />
77750 x 54 x 1,6 mm e 9150<br />
x 67 x 1,6 mm), al sistema di<br />
discesa su colonne e al potente<br />
gruppo motore (la potenza<br />
del motore rotazione lama è<br />
di 7,5 kW per la Power S6 e<br />
11 per la Power S8).<br />
L’arco scorre su colonne di<br />
guida cromate che rendono le<br />
macchine robuste e potenti,<br />
garantendo risultati ineccepibili<br />
anche con i materiali più<br />
duri.<br />
Un pannello di controllo con<br />
pulsanti, selettori e touch screen<br />
a colori rendono l’utilizzo<br />
facile e intuitivo. Il tendilama<br />
automatico garantisce il corretto<br />
tensionamento del nastro;<br />
il posizionamento automatico<br />
semplice tracciatura di taglio,<br />
ideale per chi taglia pezzi<br />
irregolari; evacuatore trucioli<br />
motorizzato per trasportare i<br />
trucioli fuori dall’area di lavoro;<br />
rulliere folli in struttura elettrosaldata,<br />
disponibili anche con<br />
magazzino appoggio barre.<br />
L’elevata capacità di taglio (620<br />
x 700 mm per la S6, 820 x 020<br />
mm per la S8) e la notevole<br />
stabilità (4200 kg e 6200 kg di<br />
peso rispettivamente) completano<br />
il profilo di queste robuste<br />
segatrici.<br />
Da 25 anni ISTech offre soluzioni<br />
standard e su misura<br />
per ogni esigenza di taglio dei<br />
metalli. Progettazione innovativa<br />
e flessibilità nella realizzazione<br />
permettono all’azienda<br />
di creare strumenti che si integrano<br />
bene nei cicli produttivi,<br />
offrendo elevate capacità<br />
meccaniche di taglio e contribuendo<br />
all’automazione dei<br />
processi.<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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UTENSILI<br />
FORATURA<br />
Punta in metallo duro integrale<br />
Kennametal ha ampliato il suo catalogo<br />
di punte in metallo duro integrale introducendo<br />
la punta HPR, un utensile di foratura<br />
ad alte prestazioni per pezzi in ghisa.<br />
Progettata per la foratura ad alta velocità<br />
e ad avanzamenti elevati fino a 8 x D, per<br />
qualsiasi materiale della categoria ISO-<br />
K, la punta HPR fornisce un’eccellente<br />
rettilineità del foro anche ai più elevati<br />
parametri di taglio.<br />
<strong>La</strong> speciale forma della punta, una caratteristica<br />
brevettata, e l’angolo di 143°<br />
forniscono eccellenti capacità di auto<br />
centramento con una spinta ridotta, mantenendo<br />
la rettilineità del foro anche con<br />
la punta in lavorazione a parametri più<br />
elevati. Inoltre, i quattro margini offrono la<br />
massima stabilità durante l’esecuzione di<br />
forature trasversali e con uscita inclinata.<br />
Il raggio del margine esterno della punta,<br />
brevettato, migliora la durata dell’utensile<br />
e fornisce un’eccellente qualità dei fori,<br />
garantendo un intervallo di tolleranza dei<br />
fori da IT9 a IT10, eliminando efficacemente<br />
la sbavatura del pezzo in lavorazione<br />
all’uscita dal foro.<br />
“Il design della punta e la bassa spinta<br />
risultante consente agli utenti di utilizzarla<br />
in condizioni di bloccaggio non ideali, o su<br />
pareti sottili, o semplicemente quando la<br />
potenza del mandrino è il fattore limitante”,<br />
ha affermato Frank Martin, Product<br />
Manager di Kennametal.<br />
Test approfonditi hanno dimostrato che<br />
questa punta è la soluzione per affrontare<br />
queste sfide e per ottenere un’alta produttività<br />
con i pezzi in ghisa.<br />
Il rivestimento multistrato AlTiN/AlTiSiN<br />
della punta, brevettato, resiste a un’abrasione<br />
estrema e agli elevati carichi<br />
termici che incontra durante la foratura<br />
di ghisa grigia, ghisa duttile, CGI, ADI e<br />
GGG. Il nuovo rivestimento resiste anche<br />
alle inclusioni e ai pori che si incontrano<br />
comunemente in questi materiali difficili.<br />
I vani dell’elica ultra-levigati e l’ampia<br />
sezione trasversale degli stessi favoriscono<br />
un’evacuazione efficiente dei trucioli,<br />
riducono ulteriormente il calore e il conseguente<br />
shock termico.<br />
<strong>La</strong> nuova punta HPR è dotata del passaggio<br />
standard del refrigerante e di un’interfaccia<br />
MQL (lubrificazione minimale) DIN<br />
6535 e 69090-03. Con queste caratteristiche<br />
la punta eccelle nelle condizioni di lavoro<br />
a secco o in umido.<br />
“Sia che si eseguano grandi quantità di<br />
fori o che si debbano affrontare le problematiche<br />
di foratura tipiche di qualsiasi<br />
tipo di pezzo in ghisa, la punta HPR è<br />
chiaramente la soluzione”, ha commentato<br />
Frank Martin.<br />
Il raggio del margine esterno della punta,<br />
brevettato, garantisce una lunga durata<br />
dell’utensile e un’eccellente qualità del<br />
foro. Le eliche della punta hanno un’ampia<br />
sezione trasversale per un’agevole<br />
evacuazione dei trucioli. Quattro margini<br />
forniscono la massima stabilità durante le<br />
forature trasversali e le uscite inclinate.<br />
LAVORAZIONI<br />
Un’app di assistenza semplice da usare<br />
Seco Assistant mette nelle<br />
mani del cliente le informazioni<br />
sui prodotti e gli utensili<br />
di cui ha bisogno, senza dover<br />
svolgere ricerche su internet o<br />
su cataloghi, disponibili anche<br />
quando in assenza di connessione.<br />
Il calcolatore di parametri di<br />
Seco Assistant è in grado di<br />
fornire parametri per tornitura,<br />
fresatura e foratura per qualsiasi<br />
marchio, inclusi avanzamenti,<br />
velocità e tassi di asportazione.<br />
<strong>La</strong> funzione per il confronto<br />
utensili è in grado di consigliare<br />
utensili Seco e alternative agli<br />
inserti di altri produttori, mentre<br />
la funzione Suggest può aiutare<br />
a trovare i giusti utensili e strategie<br />
di taglio per lavorazioni<br />
specifiche.<br />
È possibile cercare i prodotti<br />
per articolo, numero, designazione<br />
o qualità, oppure semplicemente<br />
scansionare il codice<br />
sulla confezione.<br />
L’applicazione è sviluppata<br />
per la massima comodità e<br />
semplicità di utilizzo, grazie<br />
alle sue dimensioni ridotte e<br />
all’interfaccia pulita.<br />
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SICUREZZA<br />
INDUMENTI<br />
Tessuti protettivi contro calore e archi elettrici<br />
Nomex ® Global Portfolio, la nuova gamma<br />
di tessuti proposta da DuPont Personal Protection,<br />
permette di individuare in maniera<br />
semplice la soluzione di protezione ottimale<br />
contro i pericoli di natura termica e gli archi<br />
elettrici ai quali sono esposti i lavoratori<br />
che operano nei settori Oil & Gas, Utilities<br />
e manifatturiero.<br />
<strong>La</strong> gamma include tessuti Nomex sia nuovi<br />
sia esistenti ed è strutturata in modo da<br />
semplificare il processo di specificazione e<br />
di acquisto di dispositivi PPE grazie a tessuti<br />
classificati in base ai livelli di rischio. Per i<br />
produttori di indumenti, così come per gli<br />
utilizzatori finali, risulta molto più facile individuare<br />
la soluzione ottimale garantendo ai<br />
lavoratori, da un lato un’adeguata protezione<br />
contro fiamma e calore (FR - Flame Resistant)<br />
e contro gli archi elettrici (AR - Arc<br />
Rated), e dall’altro il comfort e la durata che<br />
si aspettano per questo tipo di indumenti.<br />
Tutte le soluzioni della gamma Nomex soddisfano<br />
le specifiche previste da standard<br />
internazionali come EN-ISO relativi all’esposizione<br />
al calore, agli archi elettrici ed altri<br />
fenomeni. Al fine di garantire che siano in<br />
grado di offrire la massima protezione, le<br />
soluzioni realizzate con il tessuto Nomex<br />
vengono collaudate utilizzando i sistemi di<br />
valutazione ThermoMan ® e ArcMan ® messi<br />
a punto dalla società. Il sistema DuPont<br />
ThermoMan è un manichino a grandezza<br />
naturale ricoperto con 122 sensori di calore<br />
e vestito con indumenti di prova che viene<br />
bruciato a temperature superiori a 1200°C<br />
in modo da garantire le migliori prestazioni<br />
nelle condizioni previste dalla simulazione.<br />
Il sistema DuPont ArcMan consente<br />
invece alla società di misurare il grado di<br />
protezione che tessuti e indumenti sono in<br />
grado di garantire contro archi elettrici che<br />
possono generare temperature che arrivano<br />
a 20.000°C.<br />
“Ogni anno, in tutto il mondo i lavoratori<br />
che operano nel settore industriale corrono<br />
il rischio di subire lesioni anche gravi<br />
provocate dal calore, dalle fiamme e dalla<br />
formazione di archi elettrici”, ha sottolineato<br />
David Domnisch, global leader di DuPont<br />
Personal Protection. “Con la nuova direzione<br />
strategica intrapresa da DuPont Personal<br />
Protection e la nostra capacità di fornire<br />
assistenza a livello globale alle aziende, ci<br />
focalizziamo sulla fornitura ai nostri clienti<br />
delle più recenti innovazioni e soluzioni di<br />
sicurezza che tengano in considerazione i<br />
pericoli intrinseci e specifici del loro settore<br />
di attività”.<br />
<strong>La</strong> gamma globale di soluzioni in tessuto<br />
Nomex rappresenta un’estensione dell’offerta<br />
di DuPont Personal Protection che<br />
risulta composta da Kevlar ® , una fibra aramidica<br />
per la protezione meccanica e al<br />
taglio; Tychem ® per la protezione dai rischi<br />
da agenti chimici liquidi e gassosi e Tyvek ®<br />
per la protezione dai rischi da particolato e<br />
spruzzi leggeri.<br />
TECNOLOGIA RFID<br />
Monitorare le temperature con etichette autoadesive<br />
Brady Corporation propone<br />
nuove etichette per temperature<br />
RFID: una soluzione a<br />
costo ridotto. Tra le applicazioni<br />
rientrano il monitoraggio<br />
ambientale, il monitoraggio<br />
di materiali e attrezzature, il<br />
monitoraggio della catena del<br />
freddo, il monitoraggio dei data<br />
center, la raccolta di dati a fini<br />
di manutenzione e sicurezza,<br />
nonché il monitoraggio di<br />
serre. Le etichette intelligenti<br />
con tecnologia RFID, sottili<br />
e flessibili, non richiedono<br />
energia né manutenzione. Le<br />
etichette sono alimentate in<br />
wireless in caso di lettura di<br />
una temperatura con un lettore<br />
RFID UHF compatibile. Le letture<br />
delle temperature possono<br />
essere automatizzate e sono<br />
prelevate da scanner su una<br />
larghezza di banda conforme<br />
a ISO 18000-63/64 e ETSI.<br />
Queste etichette sono testate<br />
per restare applicate e leggibili<br />
in presenza di caldo, freddo<br />
e sporco, sia in interni che in<br />
esterni, nonché per resistere a<br />
sostanze chimiche, detergenti,<br />
grasso, olio e combustibili.<br />
Abbinabili a una varietà di adesivi,<br />
possono aderire a superfici<br />
lisce, ruvide o verniciate a polvere,<br />
siano esse piane o curve.<br />
<strong>La</strong> soluzione completa di Brady<br />
include etichette RFID vuote o<br />
prestampate, una o più stampanti<br />
per etichette professionali,<br />
software per la creazione<br />
di etichette Brady Workstation<br />
e lettore RFID. È disponibile il<br />
supporto hardware e software<br />
per ogni componente della<br />
soluzione.<br />
32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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MANUTENZIONE<br />
REGISTRAZIONE E ANALISI DEI DATI<br />
Soluzione avanzata per ridurre i tempi di inattività<br />
Garantire una produzione continua è un<br />
fattore chiave per il successo di un’azienda:<br />
dal singolo dispositivo alle macchine<br />
installate sulle diverse linee di produzione.<br />
Ciò può essere ottenuto in vari modi<br />
campionando e registrando i dati di produzione<br />
e di funzionamento della macchina,<br />
utilizzando questi dati in varie fasi della<br />
manutenzione: dalla manutenzione predittiva,<br />
per rilevare segni di errore in anticipo,<br />
alla manutenzione preventiva, eseguita<br />
periodicamente, e infine alla manutenzione<br />
correttiva, per la rapida risoluzione dei<br />
problemi al momento del guasto.<br />
Disporre di una soluzione di manutenzione<br />
avanzata consente al cliente di ridurre i<br />
tempi di inattività, garantendo l’efficienza<br />
degli impianti di produzione e il loro funzionamento<br />
ottimale, con conseguente riduzione<br />
dei costi operativi e di manutenzione.<br />
Da qui la necessità di sviluppare il modulo<br />
System Recorder per i PLC iQ-R di Mitsubishi<br />
Electric, con cui è possibile realizzare<br />
una soluzione di manutenzione correttiva<br />
che garantisce un’efficace ripresa delle<br />
operazioni, riducendo i tempi di inattività<br />
grazie all’ampia registrazione dei dati a<br />
livello di sistema e alle funzionalità software<br />
di analisi semplificate.<br />
Tra i vantaggi vi è l’identificazione immediata<br />
della causa dell’errore, grazie alla<br />
registrazione continua dei dati con un feed<br />
video in real time che riduce la necessità<br />
di ripetizioni multiple a causa di mancanza<br />
di elementi. Inoltre, grazie ad una<br />
comunicazione universale tra i diversi<br />
dispositivi, compresi i sistemi di controllo<br />
e di azionamento insieme alle operazioni<br />
produttive, le irregolarità tra le varie<br />
apparecchiature sono tutte collegate tra<br />
loro. Di conseguenza, l’analisi del flusso<br />
di dati semplifica la comprensione della<br />
causa principale dei guasti, mostrando la<br />
relazione tra i dispositivi e il guasto stesso.<br />
Questa nuova soluzione supporta programmi<br />
strutturati ed etichette dei dispositivi<br />
che permettono una risoluzione più<br />
semplice dei problemi ed una maggiore<br />
efficienza produttiva.<br />
Mitsubishi Electric, con un’esperienza<br />
di quasi 100 anni nella produzione, nel<br />
marketing e nella commercializzazione<br />
di apparecchiature elettriche ed elettroniche,<br />
è riconosciuta quale azienda<br />
esperta a livello mondiale. I prodotti e i<br />
componenti Mitsubishi Electric trovano<br />
applicazione in molteplici campi: informatica<br />
e telecomunicazioni, ricerca spaziale<br />
e comunicazioni satellitari, elettronica<br />
di consumo, tecnologia per applicazioni<br />
industriali, energia, trasporti e costruzioni.<br />
In linea con lo spirito del proprio corporate<br />
statement “Changes for the Better” e del<br />
proprio motto ambientale “Eco Changes”,<br />
Mitsubishi Electric ambisce a essere una<br />
primaria green company a livello globale,<br />
capace di arricchire la società attraverso<br />
la propria tecnologia.<br />
AGGIORNAMENTO<br />
Gestione da remoto basata su cloud<br />
L’aggiornamento della soluzione<br />
di manutenzione remota<br />
basata su cloud di Phoenix<br />
Contact offre numerosi miglioramenti<br />
di dettaglio ed alcune<br />
innovative funzionalità. Sulla<br />
base delle esigenze del mercato<br />
e dei clienti, la versione<br />
2.10 di mGuard Secure Remote<br />
Service (precedentemente<br />
mGuard Secure Cloud) implementa<br />
nuove funzioni ed è ora<br />
disponibile anche in Sudafrica<br />
ed in Turchia. Anche con un<br />
elevato numero di dispositivi<br />
in remoto, la migrazione ad<br />
un layout a griglia HTML5 per<br />
l’interfaccia utente della macchina<br />
e della postazione di servizio<br />
garantisce una velocità<br />
costantemente elevata per il<br />
personale dell’assistenza. Una<br />
funzione di filtro full-text permette<br />
di trovare in modo rapido<br />
e preciso oggetti come macchine<br />
e postazioni di servizio.<br />
Phoenix Contact è esperta in<br />
componenti elettronici, sistemi<br />
e soluzioni di ingegneria<br />
elettrica, elettronica e per<br />
l’automazione industriale. I<br />
servizi offerti comprendono<br />
prodotti e soluzioni per l’elettronica,<br />
l’automazione e per<br />
l’E-mobility, sistemi di gestione<br />
per le energie rinnovabili,<br />
dispositivi per quadri elettrici<br />
e siglatura industriale.<br />
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COMPONENTI<br />
LIMITATORI DI COPPIA<br />
Le imprese siderurgiche<br />
affrontano la crisi<br />
incrementando l’efficienza.<br />
Grazie anche ai fornitori di<br />
tecnologie e componenti<br />
in grado di far fronte ai<br />
carichi particolarmente<br />
gravosi che si presentano<br />
nella laminazione a freddo.<br />
di Stefano Vinto<br />
Per rispondere alle esigenze di qualità,<br />
prestazioni e tempistiche sempre più<br />
veloci della clientela, le aziende italiane<br />
impegnate nell’ambito della laminazione<br />
hanno adottato una filosofia operativa ispirata<br />
a Industria 4.0. Soprattutto in situazioni<br />
di difficoltà del mercato, gli operatori sono<br />
chiamati a ridisegnare processi e metodologie<br />
alla luce dell’innovazione tecnologica.<br />
Questo per le imprese di settore significa<br />
adottare macchinari di tecnologia avanzata<br />
realizzati con componenti meccanici<br />
di ultima generazione, ovvero concepiti in<br />
modo intelligente.<br />
È il caso di R+W che, per andare incontro<br />
alle esigenze delle aziende di avere macchinari<br />
sempre più performanti, sfrutta il più<br />
possibile la scienza dei materiali, utilizzando<br />
prodotti in grado di unire leggerezza e prestazione.<br />
Un esempio in questa direzione<br />
sono gli alberi di collegamento con tubi<br />
in materiale composito della serie ZAL di<br />
R+W, prodotti in carbonio, quindi capaci<br />
di coniugare leggerezza e rigidità. Un<br />
impianto progettato con tutta la meccanica<br />
leggera consuma meno energia ed è quindi<br />
efficiente.<br />
Un importante contributo in termini di efficientamento<br />
degli impianti lo danno anche<br />
i limitatori di coppia della serie ST di R+W:<br />
si tratta di giunti di sicurezza modulari che<br />
possono scongiurare qualsiasi fermo macchina<br />
dovuto a sovraccarichi di coppia e<br />
quindi garantire continuità nella produzione.<br />
Soluzioni innovative<br />
per una laminazione 4.0<br />
IL PROCESSO DI LAVORAZIONE<br />
<strong>La</strong> laminazione è una lavorazione per deformazione<br />
plastica, nella quale gli spessori dei<br />
semilavorati vengono ridotti e le geometrie<br />
delle sezioni trasversali trasformate in maniera<br />
significativa.<br />
Il processo di laminazione consente di ridurre<br />
lo spessore o di variare la sezione trasversale<br />
di un materiale tramite carichi di compressione<br />
esercitati da rulli. Per più del 95%<br />
del totale dei metalli ferrosi e non ferrosi<br />
e delle leghe, la laminazione costituisce il<br />
primo processo impiegato nella conversione<br />
da materiale grezzo a semilavorato o a<br />
prodotto finito.<br />
Un volume di materiale grezzo può essere<br />
laminato per ottenere semilavorati siderurgici<br />
quali i blumi, le billette e le bramme.<br />
Questi prodotti possono essere anche<br />
ottenuti direttamente per colata continua<br />
e le loro definizioni, di seguito riportate, si<br />
basano sulla norma UNI EN 10079:2007,<br />
attualmente in vigore.<br />
Un blumo è un semilavorato con spigoli<br />
arrotondati; la sua sezione è di almeno<br />
40000 mm 2 , con lato minimo di 200 mm (in<br />
caso di sezione quadrata) o con larghezza<br />
pari fino al doppio dello spessore (in caso<br />
di sezione rettangolare).<br />
Una billetta è un semilavorato con spigoli<br />
arrotondati e con sezione che va da 2500<br />
mm 2 a 40000 mm 2 . Se la sezione è quadrata,<br />
il lato è compreso tra 50 e 200 mm; se<br />
è rettangolare, il rapporto lato maggiore /<br />
lato minore è minore di 2.<br />
Una bramma è un prodotto dallo spessore<br />
pari ad almeno 50 mm e di larghezza<br />
almeno doppia rispetto allo spessore. È di<br />
sezione rettangolare con spigoli arrotondati<br />
ed il rapporto lato maggiore / lato minore è<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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Figura 2 - Rappresentazione schematica del processo<br />
di laminazione a caldo<br />
Figura 1 - Rappresentazione schematica dei processi di produzione<br />
di semilavorati e prodotti finiti<br />
compreso tra 2 e 4. Come mostrato in seguito,<br />
le bramme vengono laminate a caldo per<br />
l’ottenimento di piastre, lamiere e nastri. Le<br />
piastre hanno uno spessore maggiore di 6<br />
mm, mentre quello delle lamiere e dei nastri<br />
varia da 0.1 a 6 mm.<br />
Una variante di tale prodotto è la bramma<br />
piatta, di spessore pari ad almeno 50 mm, di<br />
larghezza doppia rispetto allo spessore ma<br />
con rapporto lato maggiore / lato minore<br />
superiore a 4.<br />
Il metallo viene fatto passare tra due rulli<br />
che ruotano in senso opposto, posizionati<br />
ad una distanza tale da consentire un’apertura<br />
dall’altezza inferiore allo spessore<br />
del metallo in ingresso.<br />
Poiché i rulli ruotano a una velocità periferica<br />
superiore alla velocità di traslazione del<br />
metallo in arrivo, l’attrito che insorge lungo<br />
l’interfaccia di contatto fa sì che il metallo<br />
venga spinto in avanti.<br />
Il metallo viene così schiacciato e si allunga<br />
per compensare la diminuzione dello spessore<br />
e dell’area della sezione trasversale.<br />
Il processo di laminazione presenta due<br />
varianti fondamentali: la laminazione a caldo<br />
e la laminazione a freddo.<br />
Nella laminazione a caldo, rappresentata<br />
schematicamente in figura 2, il controllo<br />
della temperatura è fondamentale per l’esecuzione<br />
corretta del processo, analogamente<br />
a tutte le altre lavorazioni ad elevati regimi<br />
termici.<br />
Il materiale di partenza dovrebbe essere<br />
riscaldato ad una temperatura uniforme.<br />
Infatti, se la temperatura non è uniforme,<br />
anche la successiva deformazione presenterà<br />
delle distorsioni localizzate.<br />
In caso di alti volumi di produzione, la laminazione<br />
a caldo è successiva ad un processo<br />
di produzione per colata continua. I processi<br />
Figura 3 -<br />
Rappresentazione<br />
schematica di<br />
un impianto di<br />
laminazione<br />
Figura 4 -<br />
Realizzazione di<br />
una gabbia di<br />
laminazione filo<br />
(fonte:<br />
http://www.<br />
unigensteel.<br />
comR+W -<br />
laminatoi.doc)<br />
Figura 5 - Guarnitura con sistema di bilanciamento idraulico<br />
(fonte: http://www.unigensteel.com)<br />
di laminazione a caldo terminano, generalmente,<br />
quando la temperatura è maggiore<br />
di un valore compreso tra 50 ed i 100°C<br />
della temperatura di ricristallizzazione del<br />
materiale sottoposto a laminazione.<br />
<strong>La</strong> laminazione a freddo può essere impiegata<br />
nella produzione di lamiere, nastri,<br />
barre e altri profilati con alti livelli di finitura<br />
superficiale e dalle dimensioni accurate.<br />
Le lamiere laminate a freddo e i nastri<br />
possono essere realizzati tenendo presente<br />
accorgimenti di finitura diversi, come<br />
la laminazione di superficie e quelle dette<br />
ad un quarto di durezza, a mezza durezza<br />
e a durezza completa.<br />
Un metallo sottoposto a laminazione<br />
di superficie subisce ad una riduzione<br />
compresa tra lo 0,5% e l’1% in modo da<br />
ottenere una superficie liscia e uno spessore<br />
uniforme, rimuovendo (o riducendo)<br />
il fenomeno del punto di snervamento<br />
ed evitando l’insorgenza delle bande di<br />
Luders. Il materiale ottenuto sarà così<br />
caratterizzato da un buon livello di duttilità<br />
che lo rende adatto a successive<br />
lavorazioni a freddo.<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35
COMPONENTI<br />
Figura 7 - Calibri ripartiti e calibri compenetranti<br />
Le lamiere e i nastri sottoposti alle laminazioni<br />
a un quarto di durezza, a mezza<br />
durezza e a durezza completa, presentano<br />
una riduzione dello spessore fino al 50%,<br />
potendo così raggiungere punti di snervamento<br />
maggiori, maggiore direzionalità<br />
delle caratteristiche meccaniche e minore<br />
duttilità.<br />
Le caratteristiche dei materiali ottenuti con le<br />
lavorazioni indicate, in termini di incremento<br />
di resistenza e di livello di finitura superficiali,<br />
fanno sì che la laminazione costituisca un<br />
processo alternativo all’estrusione o alle<br />
lavorazioni su macchine utensili.<br />
Le deformazioni che entrano in gioco nel<br />
processo di laminazione a freddo risultano<br />
contenute, mentre i carichi agenti sui<br />
rulli sono di notevole entità. Ciò determina<br />
un approccio diverso alla progettazione<br />
dei sistemi di movimentazione, dovendo i<br />
componenti di trasmissione funzionare in<br />
condizioni gravose.<br />
I PRINCIPALI COMPONENTI DI UN<br />
IMPIANTO DI LAMINAZIONE<br />
Un impianto di laminazione, schematicamente<br />
mostrato in figura 3, è fondamentalmente<br />
costituito dai treni di laminazione,<br />
Figura 6 -<br />
Guarnitura<br />
con sistema di<br />
raffreddamento<br />
ad acqua (fonte:<br />
http://www.<br />
unigensteel.com)<br />
Figura 8 - Principali configurazioni di un impianto di laminazione<br />
la soluzione mostrata in figura 5, che sistemi<br />
di raffreddamento in ambiti di impiego estremamente<br />
gravosi e per laminatoi a caldo<br />
di grandi dimensioni, come la soluzione<br />
mostrata in figura 6.<br />
Generalmente, un rullo di laminazione<br />
presenta una parte centrale che agisce<br />
direttamente con il materiale durante la<br />
laminazione), dei perni su cui vengono calettati<br />
i cuscinetti alloggiati nelle guarniture e<br />
delle predisposizioni per gli accoppiamenti<br />
cinematici con i giunti con allunga.<br />
<strong>La</strong> forma dei rulli di laminazione risulta<br />
diversa a seconda delle sezioni di passaggio,<br />
per cui si possono avere rulli lisci (per la<br />
laminazione di lamiere e nastri) e rulli scanalati<br />
(per la laminazione di barre e profilati).<br />
In merito alla seconda tipologia di rulli,<br />
impiegati nella produzione dei profilati strutdai<br />
forni di riscaldo (nel caso di laminazione<br />
a caldo) e dai dispositivi accessori.<br />
I treni di laminazione sono a loro volta<br />
composti da: una o più gabbie di laminazione;<br />
dagli organi di trasmissione; dagli<br />
azionamenti elettrici e dai relativi sistemi<br />
di controllo.<br />
Le gabbie di laminazione costituiscono l’intelaiatura<br />
nella quale sono alloggiati i rulli<br />
di laminazione; sono generalmente formate<br />
da robusti montanti in acciaio lavorato per<br />
fusione ed irrigidite da traverse opportunamente<br />
dimensionate. In figura 4 è mostrata<br />
la realizzazione di una gabbia di laminazione<br />
filo. Gli stessi rulli sono poi dotati di cuscinetti,<br />
opportunamente calettati alle estremità. I<br />
cuscinetti vengono poi alloggiati in apposite<br />
sedi dette guarniture, che possono integrare<br />
sia sistemi di bilanciamento idraulico, come<br />
36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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Figura 9 - <strong>La</strong>minatoio ad assi obliqui o Mannesmann (fonte: https://www.epo.org/)<br />
turali, risulta di particolare interesse l’attività<br />
di calibratura. Quest’attività consiste nello<br />
studio dei canali di laminazione sui rulli (detti<br />
calibri) per la realizzazione delle sezioni dei<br />
profilati, in modo da stabilirne la corretta<br />
progressione durante le fasi successive di<br />
laminazione.<br />
I calibri possono essere ripartiti (nei quali<br />
la sezione media del profilato si trova in<br />
corrispondenza della linea individuata dai<br />
punti di contatto dei risalti dei rulli) o compenetranti<br />
(nei quali la sezione di laminazione<br />
si trova da una parte rispetto alla linea<br />
individuata dai suddetti punti di contatto),<br />
come mostrato schematicamente in figura 7.<br />
È evidente come la corretta scelta degli<br />
accoppiamenti cinematici tra motore e<br />
gabbie di laminazione dotate di rulli scanalati<br />
sia fondamentale per garantire sia<br />
il livello qualitativo della produzione che la<br />
protezione degli azionamenti. Le principali<br />
configurazioni di un impianto di laminazione<br />
sono date dalla disposizione dei rulli nella<br />
gabbia di laminazione. Le soluzioni più<br />
Figura 10 -<br />
Gabbia di<br />
laminazione con<br />
configurazione<br />
Sandzimir (fonte:<br />
https://www.<br />
arvedi.it)<br />
Figura 11 - Carichi<br />
agenti sul rullo<br />
di laminazione<br />
e sua inflessione<br />
Figura 12 -<br />
Impiego dei rulli<br />
di laminazione<br />
a botte<br />
adottate sono mostrate in figura 8.<br />
<strong>La</strong> configurazione duo può essere reversibile<br />
e non reversibile; quella reversibile viene<br />
impiegata nella sbozzatura dei lingotti e per<br />
profilati di grosso spessore, mentre la non<br />
reversibile viene usata raramente.<br />
Nella configurazione trio, il materiale da<br />
laminare viene introdotto nello spazio fra il<br />
rullo inferiore e quello medio; viene poi afferrato<br />
e sollevato per rientrare nella gabbia di<br />
laminazione in senso inverso, passando tra il<br />
rullo medio e quello superiore. Questa configurazione<br />
viene impiegata sia nei laminatoi<br />
sbozzatori che in quelli per la produzione<br />
di profilati.<br />
Di questa configurazione esiste anche una<br />
variante con rullo mobile (laminatore di<br />
<strong>La</strong>uth), impiegata nella laminazione a caldo<br />
di lamiere dallo spessore medio e grosso<br />
e, più raramente, sottile. <strong>La</strong> configurazione<br />
doppio duo (o di Dowlais) consiste in due<br />
duo montati in successione, con il secondo<br />
posizionato ad un’altezza superiore al primo<br />
per ottenere un percorso del materiale simile<br />
a quello che si ha nel trio. Tale configurazione<br />
è impiegata nella laminazione a caldo di<br />
sezioni leggere e medie.<br />
<strong>La</strong> configurazione quarto è composta da<br />
quattro rulli sovrapposti; quelli mediani<br />
sono rulli di lavoro (in quanto operano la<br />
laminazione) ed essendo di diametro ridotto<br />
rendono la lavorazione più rapida, mentre i<br />
rulli esterni hanno la funzione di appoggio e<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37
COMPONENTI<br />
consentono pressioni di esercizio più elevate.<br />
Tale configurazione viene impiegata nella<br />
laminazione a caldo ed a freddo di lamiere,<br />
nastri larghi e nastri stretti.<br />
Da quest’ultima configurazione derivano la<br />
sesta, la dodicesima e la ventesima, tutte<br />
impiegate nella laminazione a freddo di<br />
nastri larghi e nastri stretti. <strong>La</strong> dodicesima è<br />
anche detta a grappolo, mentre la ventesima<br />
viene detta anche di Sendzimir.<br />
<strong>La</strong> configurazione a planetario, infine, è<br />
tipica nella laminazione a caldo di nastri<br />
larghi e stretti con forte riduzione dello<br />
spessore. Esistono poi tecniche di laminazione<br />
speciali con assi verticali o inclinati, per<br />
la realizzazione di profilati o di tubi senza<br />
saldatura, come nel caso del laminatoio ad<br />
assi obliqui o Mannesmann, di cui in figura<br />
9 viene mostrata un’interessante estensione.<br />
Le gabbie di laminazione sono dotate,<br />
inoltre di sistemi di riposizionamento in<br />
altezza dei rulli superiori di tipo manuale,<br />
attualmente sostituiti da altri di tipo elettro<br />
meccanico ed elettro idraulico.<br />
Tali sistemi hanno la funzione di adeguare<br />
l’altezza tra i rulli secondo le prescrizioni dei<br />
passaggi successivi delle fasi di lavorazione.<br />
In figura 10 viene mostrata una interessante<br />
soluzione, con configurazione di Sendzimir.<br />
Scopo di tali azionamenti è anche quello di<br />
controllare la planarità del prodotto laminato<br />
al fine di evitare errori di lavorazione,<br />
come la disuniformità dello spessore del<br />
laminato e le criccature ai bordi. Tali errori<br />
insorgono per la natura dei carichi agenti sul<br />
rullo superiore, come mostrato in figura 11.<br />
Si consideri l’esempio mostrato nella figura<br />
precedente, riferito alla laminazione di una<br />
lastra o di una lamiera. <strong>La</strong> rigidezza del semilavorato<br />
in lavorazione fornisce una spinta<br />
diretta verso l’alto ed agente nella mezzeria<br />
del rullo, mentre lo stesso risulta vincolato<br />
alle estremità dai cuscinetti calettati nelle<br />
guarniture della gabbia.<br />
Il rullo risulta quindi soggetto ad un carico di<br />
flessione in tre punti, per cui tende a flettersi<br />
in modo da dare origine ad un laminato<br />
che è più spesso al centro e più sottile ai<br />
bordi. Poiché il volume centrale più spesso<br />
tenderà ad allungarsi di meno dei bordi<br />
più sottili, il prodotto ottenuto presenterà<br />
una parte centrale con fessurazioni e dei<br />
bordi ondulati.<br />
Generalmente, una soluzione all’insorgenza<br />
di questo fenomeno è dato dal ricorso ai<br />
rulli a botte; tali rulli, quando soggetti ad<br />
un carico flessionale a tre punti, tendono a<br />
presentare un profilo piatto, come mostrato<br />
in figura 12.<br />
Figura 13 - Giunto<br />
a denti serie BZ<br />
(fonte: https://<br />
www.rw-italia.it/)<br />
Figura 14 -<br />
Limitatore di<br />
coppia della serie<br />
ST (fonte: https://<br />
www.rw-italia.it/).<br />
Altri accorgimenti riguardano la previsione<br />
delle forze e delle deflessioni tramite<br />
simulazioni numeriche su software<br />
CAE, le quali forniscono delle previsioni<br />
attendibili nel caso in cui la laminazione<br />
riguarda lo stesso materiale, sottoposto<br />
alla stessa riduzione di sezione ad una<br />
temperatura prefissata.<br />
Gli organi di trasmissione in genere comprendono:<br />
• un volano, che ha il compito di accumulare<br />
energia cinetica per compensare<br />
il maggiore sforzo richiesto al motore<br />
elettrico in fasi quali la sbozzatura, mantenendo<br />
la velocità di rotazione dei rulli<br />
costante;<br />
• un riduttore gabbia-pignone, che ha<br />
il compito di trasmettere e distribuire<br />
(sdoppiandola) la coppia dal motore alle<br />
allunghe; in genere è formato da una<br />
serie di ingranaggi a dentatura elicoidale<br />
e talvolta corredate da coppie coniche<br />
con dentatura Gleason;<br />
• giunti ad allunga;<br />
• giunti a denti e limitatori di coppia.<br />
Essi sono compatti, precisi ed offrono un<br />
elevato livello di flessibilità. In figura 13 è<br />
mostrato un esempio di giunto a denti. In<br />
figura 14 è mostrato un limitatore di coppia<br />
del tipo impiegato in combinazione con i<br />
giunti a denti.<br />
IL RUOLO DEL FORNITORE<br />
DI COMPONENTI<br />
Un’attività complessa come la progettazione<br />
degli impianti per la laminazione<br />
dell’acciaio, può trovare un valido supporto<br />
nei fornitori di componenti. È il caso di<br />
R+W, azienda leader nella produzione di<br />
giunti e alberi di trasmissione, in grado di<br />
mettere la sua esperienza a disposizione<br />
del progettista.<br />
Nel settore degli impianti per la laminazione<br />
dell’acciaio, R+W fornisce soluzioni specifiche<br />
per le esigenze di trasmissione della<br />
coppia. Oltre ai già citati limitatori di coppia<br />
della serie ST e giunti con allunga della<br />
serie ZAL, con tubo intermedio in materiale<br />
composito in fibra di carbonio, R+W rende<br />
disponibili anche i giunti a denti della serie<br />
BZ, usati in combinazione con i giunti di<br />
sicurezza ST.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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COMPONENTI<br />
CONNETTORI ELETTRICI<br />
Riparatori di potenza per il cablaggio di quadri di comando<br />
Con l’obiettivo di ampliare la propria offerta e consolidare<br />
il proprio orientamento al cliente e alle sue esigenze,<br />
Cembre lancia la gamma di ripartitori di potenza DBlock.<br />
DBlock è una gamma completa di ripartitori, unipolari e<br />
multipolari, compatti e facili da installare, la soluzione specifica<br />
per il cablaggio di quadri di comando e distribuzione.<br />
<strong>La</strong> nuova gamma arricchisce il catalogo di ripartitori Cembre,<br />
punto di riferimento in Europa nel proprio settore, che<br />
comprende la linea Z-DP.<br />
I ripartitori DBlock sono installabili su guida DIN da 35 mm<br />
o su pannelli tramite viti. Gli ingressi e le uscite distribuiscono<br />
i conduttori in modo omogeneo ed ordinato, rendendo<br />
più agevole il cablaggio e gli eventuali successivi<br />
interventi su tutte le fasi.<br />
Cembre, acronimo di Costruzioni Elettromeccaniche Bresciane,<br />
è produttore esperto in Italia e tra i maggiori in<br />
Europa di connettori elettrici, utensili da compressione e<br />
taglio, prodotti per il settore ferroviario, sistemi di identificazione<br />
ed etichettatura.<br />
Il vasto know-how nel campo dei connettori elettrici,<br />
l’attività di ricerca e sviluppo e la continua innovazione<br />
nelle tecnologie di produzione consentono a Cembre di<br />
rispondere rapidamente alle aspettative di un mercato<br />
sempre più esigente in termini di qualità e in cerca di<br />
prodotti affidabili, durevoli e sicuri.<br />
Oltre alla qualità, l’ampia gamma di prodotti, la capillare<br />
ed efficiente rete di vendita internazionale<br />
e la forte attenzione alle<br />
esigenze dei clienti rappresentano<br />
i punti di forza del Gruppo<br />
Cembre e garantiscono<br />
un vantaggio competitivo<br />
significativo in un mercato<br />
globale in continua<br />
evoluzione.<br />
MOVIMENTAZIONE<br />
Riduttori per trasportatori a nastro<br />
I riduttori ortogonali a due stadi<br />
MaxxDrive ® di Nord Drivesystems<br />
sono adatti per i sistemi trasportatori<br />
a nastro in applicazioni pesanti<br />
nel settore della movimentazione<br />
di materiali sfusi. Essi sono disponibili<br />
in sette taglie per potenze da<br />
50 a 1.500 kW con coppie erogate<br />
da 15 a 75 kNm.<br />
I riduttori hanno un’elevata capacità<br />
di carico termico senza<br />
raffreddamento esterno. Essi<br />
mantengono in funzione i sistemi<br />
trasportatori anche nelle condizioni<br />
più severe assicurando<br />
un flusso regolare dei materiali.<br />
Grazie a un robusto design con<br />
alettature, a ventilatori assiali e<br />
coperchi a guida d’aria ottimizzati,<br />
non è richiesto un raffreddamento<br />
addizionale. Grossi cuscinetti<br />
a rulli ed elevate distanze fra<br />
i centri aumentano la capacità<br />
di carico e la vita di servizio dei<br />
componenti. <strong>La</strong> gamma di potenze<br />
e velocità è stata concepita<br />
per i settori industriali dove sono<br />
richiesti bassi rapporti di velocità<br />
insieme a potenze elevate. È il<br />
caso, per esempio, delle soluzioni<br />
nelle industrie dei materiali sfusi e<br />
dei minerali, dove sono richieste<br />
soluzioni particolarmente robuste<br />
che siano resistenti alla sporcizia<br />
e affidabili in condizioni operative<br />
severe. Per queste applicazioni,<br />
sono necessari speciali concetti<br />
di tenuta che richiedono il minimo<br />
di manutenzione possibile. Inoltre,<br />
i sistemi di azionamento devono<br />
funzionare senza raffreddamento<br />
esterno.<br />
Il sistema modulare combinato<br />
di Nord Drivesystems si basa su<br />
una gamma completa di inverter,<br />
motori e riduttori, nonché di<br />
accoppiamenti sistemi di frenatura,<br />
ciascuno con un’ampia varietà<br />
di opzioni e caratteristiche. Che<br />
si tratti di sistemi trasportatori a<br />
nastro, miscelatori, mulini, tamburi<br />
di selezione o frantumatori,<br />
i riduttori industriali MaxxDrive<br />
consentono la trasmissione di<br />
coppie elevate e si distinguono<br />
nelle applicazioni pesanti da oltre<br />
dieci anni. In generale, Nord produce<br />
motoriduttori per sistemi trasportatori<br />
orizzontali e verticali in<br />
una carcassa monoblocco che<br />
consente forze trasversali e coppie<br />
elevate. Ciò vale anche per i<br />
riduttori industriali che raggiungono<br />
i 250.000 Nm, richiesti dove le<br />
inclinazioni del trasportatore sono<br />
molto ripide e dove è necessario<br />
trasportare elevate quantità di<br />
materiali. L’offset fra gli assi degli<br />
alberi permette un design molto<br />
compatto e l’uso di cuscinetti a<br />
rulli più grossi, che assicurano<br />
una vita dei cuscinetti più lunga.<br />
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SOFTWARE<br />
MISURAZIONE 3D<br />
Controllo automatizzato della qualità dimensionale<br />
Creaform, esperta in soluzioni di misurazione<br />
3D, ha annunciato l’ultima versione della sua<br />
gamma R-Series, tra cui il nuovo MetraSCAN-<br />
R BLACK|Elite e l’aggiunta di quattro diversi<br />
modelli per la macchina di misurazione a<br />
scansione CUBE-R 3D. Creaform ha inoltre<br />
lanciato il modulo software per ambiente<br />
gemello digitale VXscan-R, che completa la<br />
suite di soluzioni automatizzate di controllo<br />
qualità chiavi in mano dell’azienda.<br />
Dotato di 45 linee laser blu per un’area di<br />
scansione ad alta densità, produce fino a<br />
1.800.000 misurazioni al secondo e genera le<br />
mesh in tempo reale. Un’accuratezza di 0,025<br />
mm (0,001 pollici) in condizioni di officina,<br />
indipendentemente da instabilità, vibrazioni e<br />
variazioni termiche. Una risoluzione di misurazione<br />
di 0,025 mm (0,0009 pollici), che genera<br />
scansioni dettagliate indipendentemente<br />
dalla superficie, dal taglio, dalla geometria o<br />
dal tipo di lamiera.<br />
VXscan-R consente agli utenti di tutti i livelli<br />
di programmare facilmente e rapidamente i<br />
percorsi del robot e di ottimizzare il campo<br />
visivo del sistema robotico. Acquisisce dati<br />
di misurazione 3D affidabili su superfici lucide<br />
e con variazioni di riflettività, su parti di<br />
dimensioni diverse con un’ampia varietà di<br />
geometrie.<br />
È possibile integrare il CUBE-R (offerto in 16<br />
configurazioni) e il MetraSCAN-R BLACK|Elite,<br />
in una cella di misurazione personalizzata,<br />
costruita secondo le specifiche esigenze<br />
del cliente. Le opzioni includono diversi tipi<br />
di involucri di sicurezza, carichi utili e configurazioni<br />
di protezione.<br />
Le soluzioni ottimizzate di controllo qualità di<br />
Creaform possono essere utilizzate da professionisti<br />
con poche conoscenze di metrologia.<br />
Il MetraSCAN-R BLACK|Elite è compatibile<br />
con i principali software di metrologia, consentendo<br />
un’ottimale integrazione all’interno<br />
di qualsiasi tipo di flusso di lavoro.<br />
“I produttori sono tenuti a ottenere risultati<br />
rapidi, accurati e ripetibili, ora più che mai.<br />
Le soluzioni automatizzate di controllo qualità<br />
di Creaform consentono ai produttori di<br />
aumentare la loro produttività”, ha affermato<br />
Jérôme-Alexandre <strong>La</strong>voie, Product Manager<br />
di Creaform. ”Identificando e affrontando i<br />
problemi di qualità più rapidamente sulla base<br />
di analisi statistiche, misure correttive possono<br />
essere adottate in modo più proattivo,<br />
in modo da mitigare i costi di qualità totale<br />
(TCO) e i richiami”.<br />
SCAMBIO DATI<br />
Facilitare il collegamento dei PLC alle applicazioni IoT<br />
Softing Industrial ha rilasciato la versione<br />
v1.20 di edgeConnector Siemens. Il modulo<br />
software si basa sulla tecnologia dei container<br />
e facilita il collegamento dei PLC di Siemens<br />
alle applicazioni IoT industriali. Oltre a<br />
Simatic S7-1200 e S7-1500, la nuova versione<br />
supporta anche i PLC Simatic S7-300/400.<br />
edgeConnector Siemens permette l’accesso<br />
ai dati dei controllori logici programmabili<br />
(PLC) Simatic S7-1200 e S7-1500, inclusi i<br />
blocchi di dati ottimizzati. <strong>La</strong> versione v1.20<br />
supporta inoltre i PLC della famiglia Simatic<br />
S7-300/400. Le applicazioni client hanno<br />
accesso ai dati tramite lo standard di interoperabilità<br />
OPC UA. Il prodotto può essere<br />
configurato localmente tramite un’interfaccia<br />
web integrata o da remoto tramite<br />
un’interfaccia REST. Il modulo si integra con<br />
Azure IoT Edge e AWS IoT Greengrass ed<br />
è disponibile tramite repository online come<br />
Docker Hub.<br />
I vantaggi per gli utenti includono la versatilità<br />
di implementazione e la facilità di<br />
utilizzo, grazie alla virtualizzazione e alla<br />
tecnologia dei container. Vengono resi<br />
disponibili preziosi dati di processo e di<br />
macchina per applicazioni IoT innovative<br />
senza la necessità di effettuare modifiche<br />
alla configurazione del PLC o della rete di<br />
automazione. Funzioni di sicurezza avanzate<br />
come la gestione del diritto di accesso per<br />
le singole applicazioni client aumentano la<br />
sicurezza della soluzione.<br />
“edgeConnector Siemens è la prima espansione<br />
strategica della nostra serie di prodotti<br />
dataFEED, che include la virtualizzazione e<br />
la tecnologia dei container”, ha commentato<br />
Wolfgang Wende, Senior VP Sales di Softing<br />
Industrial. “Sfrutta la vasta esperienza di<br />
Softing con la connettività brownfield e la<br />
tecnologia OPC UA e la rende disponibile per<br />
architetture IoT nuove ed efficienti”.<br />
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www.forbo-siegling.it<br />
ICF - Rivista dell'Industria Chimica<br />
e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />
Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />
esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />
settori di riferimento, rappresenta uno<br />
strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />
una presentazione completa dell'innovazione<br />
tecnologica ad essi dedicata.<br />
Tecnologie Alimentari, la rivista<br />
tecnico-scientifica di riferimento per<br />
i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />
innovazioni, con i contributi dei massimi<br />
esperti dei diversi comparti del<br />
settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />
per ottenere l'eccellenza<br />
del prodotto alimentare.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong>, la rivista che presenta<br />
l'attuale realtà della lavorazione<br />
per conto terzi, i cui protagonisti<br />
hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />
e collaborano con il<br />
committente per la messa a punto<br />
del prodotto finito.<br />
<strong>La</strong> Plastica Oggi e Domani rivista<br />
dedicata al settore materie plastiche<br />
che fornisce, un’informazione esaustiva<br />
sulle nuove tecnologie, i materiali<br />
e le applicazioni.<br />
icf<br />
RIVISTA<br />
DELL’ INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
Italia: o spedizione ordinaria 40,00 €<br />
o contrassegno 43,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 58,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />
o contrassegno 65,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />
o contrassegno 65,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />
Nome ..............................................................................................<br />
Cognome........................................................................................<br />
Ditta/ente ........................................................................................<br />
Via...................................................................................................<br />
Città ...............................................................................................<br />
Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />
Tel. ..................................................................................................<br />
e-mail .............................................................................................<br />
Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />
ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />
ed alla comunicazione degli stessi.<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Modalità di pagamento:<br />
o Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />
o Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />
o Carta di credito:<br />
o<br />
o<br />
Scadenza ..................................................................................<br />
Italia: o spedizione ordinaria 45,00 €<br />
o contrassegno 48,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 60,00 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />
n. carta<br />
Titolare carta .............................................................................<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Servizio abbonamenti<br />
Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
TEST, MEASUREMENT,<br />
ANALISI DATI<br />
HBK decide di espandersi<br />
anche nel nostro paese<br />
con la creazione di nuove<br />
sedi e un bagaglio di<br />
conoscenze sul controllo<br />
e la misura che sono da<br />
sempre “nel suo DNA”.<br />
di Eva De Vecchis<br />
HBK è una “power house globale”,<br />
secondo la definizione del suo presidente<br />
Joe Vorih. <strong>La</strong> Hottinger, Brüel<br />
& Kjær vanta infatti un’ampia offerta nel<br />
mondo della misura, che spazia dal mondo<br />
fisico dei sensori e dei sistemi di acquisizione<br />
per attività di T&M al mondo digitale della<br />
simulazione, dei software di modellazione<br />
e di analisi. Con le sue soluzioni hardware<br />
e software HBK da la possibilità ai propri<br />
clienti di essere più efficaci, riducendo il<br />
time-to-market dei prodotti, per raggiungere<br />
il mondo dell’innovazione e consolidare la<br />
propria posizione in un mercato globale<br />
sempre più competitivo. Da quest’anno HBK<br />
diventa anche italiana, con l’apertura di sedi<br />
HBK Italy sparse su buona parte del territorio<br />
nazionale, l’azienda vuole espandere il suo<br />
supporto alle aziende di vari comparti e<br />
offrire soluzioni per prove e misure che<br />
coprano tutto il ciclo di vita dei prodotti,<br />
incorporando il mondo fisico dei sensori e<br />
dei test al mondo digitale della simulazione,<br />
del software di modellazione e di analisi.<br />
UNA REALTÀ DALLE RADICI<br />
ANTICHE<br />
<strong>La</strong> realtà HBK ha radici antiche. L’azienda<br />
fiorisce in seguito al processo di fusione<br />
tra le società HBM Hottinger Baldwin Messtechnik<br />
GmbH – fondata in Germania nel<br />
1950 e poi estesa a livello globale che si<br />
occupa di sensori, trasduttori, estensimetri,<br />
amplificatori, sistemi di acquisizione dati<br />
impiegati in prove e misure – e la Brüel &<br />
Kjaer Sound & Vibration Measurement A/S<br />
Arriva in Italia il futuro delle<br />
soluzioni di misura<br />
Nella foto sopra:<br />
il team di HBK<br />
Italia<br />
nata in Danimarca nel 1942 e diventata<br />
negli anni esperta in produzione di software<br />
di analisi dei dati, strumenti e apparecchiature<br />
per misurare vibrazioni e rumore,<br />
sensori e trasduttori, sistemi di test e taratura<br />
nonché punto di riferimento in applicazioni<br />
industriali e ambientali.<br />
“HBK è l’unione di due ditte storiche Bruel<br />
& Kjæe HBM e così nel 2018 abbiamo<br />
deciso di unire queste 2 forze per creare<br />
HBK. Ormai siamo una power house globale,<br />
siamo in tutti i paesi importanti per l’industria<br />
(più di 50) e contiamo più di 3.000<br />
impiegati”, ha commentato il presidente<br />
Joe Vorih, HBK. Entrambe le aziende inoltre,<br />
fanno parte del gruppo Spectris plc.<br />
“<strong>La</strong>voro da più di 4 anni in Spectris”, ha<br />
aggiunto Vorih. “Da 2 anni sono presidente<br />
HBK. Spectris l’anno scorso ha fatturato<br />
1,8 miliardi di euro per un totale di oltre<br />
7.500 impiegati in tutto il mondo e la soddisfazione<br />
di avere una grande storia alle<br />
spalle, poiché l’azienda è stata fondata nel<br />
1915. Il controllo e la misura sono quindi<br />
nel nostro DNA”.<br />
<strong>La</strong> creazione di HBK nasce dalla visione<br />
strategica di offrire ai clienti soluzioni che<br />
integrino in modo organico le misure sperimentali<br />
con il mondo della simulazione. Con<br />
la sua gamma di sensori, strumenti, software<br />
e servizi di ingegneria HBK aiuta i propri<br />
clienti a trasformare i dati in informazioni<br />
che consentono loro di prendere decisioni<br />
fondamentali per ottimizzare il ciclo di vita<br />
dei prodotti.<br />
I campi di applicazione HBK sono numerosi:<br />
dai centri di ricerca scientifica, come istituti<br />
metrologici nazionali e università, ai vari<br />
42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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comparti dell’industria che necessitano di<br />
eseguire misure, prove e analisi in ambito<br />
sperimentale o produttivo, senza dimenticare<br />
il settore civile, con il monitoraggio<br />
ambientale e delle strutture.<br />
“Abbiamo clienti in tutto il mondo che<br />
affrontano sfide molto importanti e che<br />
si occupano di sicurezza, prodotti smart,<br />
ecologici, veloci e funzionali”, ha dichiarato<br />
Vorih. “Per noi di HBK l’obiettivo principale<br />
è proprio quello di aiutarli a rendere questi<br />
prodotti il più efficaci possibili. <strong>La</strong> nostra<br />
mission è creare un sistema di strumenti<br />
e software per accelerare lo sviluppo di<br />
prodotti più efficaci ed ecologici, e aiutare<br />
i clienti che devono integrare dei sensori nei<br />
loro prodotti in modo sempre più efficace e<br />
all’avanguardia”.<br />
“Il mondo del testing, per esempio, sta<br />
cambiando rapidamente e sebbene i test<br />
fisici siano ancora importanti, la simulazione<br />
sta acquisendo sempre più importanza<br />
fondamentale: se unissimo questi due processi<br />
potremmo rivoluzionare il modo di<br />
sviluppare nuovi prodotti per i nostri clienti.<br />
Noi siamo qui per risolvere proprio questa<br />
sfida: simulazione da un lato e test di misura<br />
dall’altro per creare prodotti che siano davvero<br />
importanti per il mondo del futuro”.<br />
DIVERSE SEDI SUL TERRITORIO<br />
ITALIANO<br />
A luglio di quest’anno è nata<br />
HBK Italy per fornire le competenze<br />
dei Product Physics<br />
Experts ai propri clienti nel<br />
campo delle misure meccaniche.<br />
Le sedi sono dislocate su<br />
buona parte del territorio italiano:<br />
Torino, Roma, Bologna,<br />
Udine, Bari.<br />
HBK Italy Srl può contare<br />
sul contributo di una equipe<br />
esperta e dinamica composta<br />
da 27 persone, alcune delle<br />
quali operano dalla sede di<br />
Milano, mentre altre sono<br />
dislocate sul resto dello stivale<br />
per garantire massima<br />
vicinanza ai clienti. Un team<br />
competente che all’occorrenza<br />
coinvolge anche gli specialisti<br />
della casa madre o di altre filiali<br />
nel mondo per soddisfare le<br />
esigenze di aziende ed enti che operano in<br />
Italia ma che necessitano di essere seguiti<br />
per le loro applicazioni su scala globale.<br />
“Il nostro settore non è un settore tipicamente<br />
femminile ma lo sta diventando<br />
sempre più. Ad oggi il 30% sono donne<br />
mentre il 70% sono uomini. Cerchiamo<br />
inoltre di promuovere il Work Life balance”,<br />
ha commentato Gian Luca Marengo, Sales<br />
Manager e CdA HBK Italy. “I principali comparti<br />
in cui operiamo sono: automobilistico<br />
(Fiat, Alfa Romeo, Renault etc.), trasporti,<br />
macchine agricole, costruzioni, aerospazio,<br />
ricerca scientifica, sistemi di test, macchine<br />
controllo produzione, sistemi di pesatura”.<br />
Head Torso<br />
Simulator<br />
SOLUZIONI PRATICHE PER PROVE<br />
E MISURE<br />
Per fare un esempio concreto di quali siano i<br />
vantaggi pratici dell’integrazione di prodotti<br />
e competenze HBK, si può pensare ad un<br />
compito specifico come quello di misurare gli<br />
stati tensionali e vibrazionali agenti su componenti<br />
e strutture, per determinare i limiti<br />
di resistenza statica e fatica per conoscere<br />
la vita dell’oggetto sottoposto alla prova. In<br />
questo caso tipo, la soluzione HBK è quella<br />
di proporre dei sensori di deformazione,<br />
carico (HBM), accelerometri (B&K), sistemi<br />
di acquisizione dati (HBM e B&K) e software<br />
di analisi (nCode); oltre ad un eventuale<br />
servizio di Engineering qualora necessario<br />
(HBM/B&K).<br />
Stessa cosa vale per chi ha necessità di<br />
misurare la potenza elettrica, di rumore<br />
e di vibrazioni su sistemi di trasmissione<br />
elettriche e inverter complessi per l’industria<br />
automobilistica, aerospaziale e dell’energia.<br />
Qui la proposta di HBK è, per esempio, il<br />
prodotto Electric Power Testing con soluzioni<br />
eDrive e sensori di coppia, corrente,<br />
microfoni, accelerometri.<br />
“Noi in pratica, ci occupiamo di questo:<br />
fornire la sensoristica e gli strumenti per<br />
affrontare prove di questo tipo”, ha aggiunto<br />
Marengo. “Questo è stato possibile solo<br />
www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
grazie alle lunghe tradizioni che abbiamo<br />
alle spalle, non solo quelle di realtà come<br />
HBM o Bruel & Kjæe ma anche come Prenscia,<br />
che si occupa di software tecnologici<br />
e servizi di ingegneria per determinare affidabilità,<br />
durata e prestazioni di componenti<br />
e strutture”.<br />
Insomma, HBK Italy è un’azienda completa<br />
in grado di offrire un insieme organico di<br />
soluzioni per prove e misure che coprano<br />
tutto il ciclo di vita dei prodotti, incorporando<br />
il mondo fisico dei sensori e dei test<br />
al mondo digitale della simulazione, del<br />
software di modellazione e di analisi.<br />
LE SFIDE DEL PRESENTE<br />
In questo periodo di tensioni economiche<br />
HBK, come molte altre realtà ha bisogno di<br />
trovare la propria dimensione migliore per<br />
andare avanti con sicurezza e determinazione,<br />
senza però scordare di guardarsi intorno<br />
e pensare a come potrà essere il futuro.<br />
“Ogni mese io e altri leader della Spectris<br />
organizziamo incontri virtuali per parlare<br />
proprio delle attuali sfide economiche che<br />
crescono a causa delle tensioni commerciali<br />
tra i vari paesi”, ha dichiarato Vorih. “Un<br />
buon modo per andare avanti senza troppi<br />
Joe Vorih,<br />
presidente di HBK<br />
Gian Luca<br />
Marengo, Sales<br />
Manager e<br />
membro del Cda<br />
di HBK Italy<br />
rischi è quello di avere una base di fabbricazione<br />
nei diversi continenti che ci permetta di<br />
essere bilanciati per le sfide future visto che<br />
nessuno di noi sa, appunto, cosa succederà.<br />
Cina e USA, i due colossi, nonostante tutte<br />
le tensioni presenti hanno bisogno l’uno<br />
dell’altro ed essere ben preparati e bilanciati<br />
è fondamentale per rispondere alle esigenze<br />
dei nostri clienti in tutto il mondo”.<br />
E come non parlare della situazione Covid-<br />
19, del modo in cui HBK vuole soddisfare i<br />
bisogni delle aziende italiane in attesa della<br />
possibile ripartenza.<br />
L’utilizzo dei metodi a distanza e la digitalizzazione<br />
sono al primo posto per assicurare<br />
una costante vicinanza al cliente, ma c’è<br />
dell’altro.<br />
“Siamo stati vicini ai nostri clienti nei mesi<br />
critici ma questa tendenza continuerà anche<br />
ora, in questa nuova fase”, ha commentato<br />
Gian Luca Marengo. “Tutti si sono accorti dei<br />
benefici del digitale e molti di loro sanno<br />
di poterci raggiungere con più facilità e in<br />
tempi più brevi: per aiutarli penso che adesso,<br />
ancora più di prima, dovremmo essere<br />
capaci di proporre soluzioni soprattutto<br />
attraverso la parte “application”, fornendo<br />
personale altamente specializzato per applicazioni<br />
di nicchia: competenze che spesso le<br />
aziende da sole non riescono a garantire”.<br />
Per guardare al futuro invece, e rifacendosi ai<br />
paradigmi 4.0 e IoT, che sono le due nuove<br />
richieste da parte di chi deve applicare i<br />
dispositivi all’interno di un ambiente industriale,<br />
HBK ha deciso di puntare sugli Smart<br />
Sensors: adesso, costruendo un sistema di<br />
misura per una macchina, ad esempio, possono<br />
servire anche un centinaio di sensori<br />
collegati in un modo digitale e wireless.<br />
HBK vuole spingersi verso questa direzione<br />
e capire fino a che punto sia possibile usare<br />
queste tecnologie smart per i sensori e, così,<br />
non smettere mai di crescere.<br />
ANCHE PER USO OUTDOOR<br />
Armadi compatti in poliestere<br />
Rittal sta sostituendo la precedente serie KS con<br />
i nuovi armadi compatti AX Plastic e ridefinendo<br />
così la tecnologia degli armadi compatti in plastica.<br />
Lo sviluppo si basa sulla tecnologia Rittal<br />
già utilizzata per gli armadi in lamiera d’acciaio<br />
verniciata e possono essere utilizzati per semplificare<br />
e accelerare notevolmente i processi di<br />
produzione nella realizzazione di quadri elettrici<br />
e di comando. Ora, per la prima volta, anche gli armadi in poliestere<br />
(GRP) sfruttano il concetto della piattaforma unica. Questa è una situazione<br />
molto vantaggiosa per tutti i costruttori di impianti: il risultato è<br />
una tecnica di installazione che consente la massima semplificazione,<br />
velocità e libertà di progettazione, soddisfacendo ogni requisito di<br />
massima sicurezza e resistenza agli agenti esterni. Indipendentemente<br />
che siano installati in modo sicuro in un edificio industriale o esposti<br />
al vento e agli agenti atmosferici esterni, i nuovi armadi compatti AX<br />
Plastic Rittal possono resistere a lungo senza alterare il grado di protezione<br />
e garantire massima affidabilità e funzionamento ai componenti<br />
installati all’interno<br />
I nuovi armadi compatti AX Plastic sono perfettamente<br />
adatti all’uso esterno grazie a una<br />
plastica rinforzata con fibre di vetro (poliestere<br />
GRP) e con una resistenza ai raggi UV sette volte<br />
superiore alla serie precedente e, per questo<br />
motivo, hanno un rating UL F1 (UL 746C). Un<br />
listello di protezione dalla pioggia, integrata sui<br />
bordi superiore e inferiore della porta, protegge<br />
la guarnizione da polvere e acqua quindi la<br />
custodia è doppiamente protetta.<br />
Grazie al doppio isolamento in classe II fino a<br />
1000 V CA si garantisce una maggiore protezione.<br />
Il doppio isolamento e il grado di protezione<br />
fino a IP66 o NEMA 4X restano intatti anche se la cassetta è cablata.<br />
Grazie al design intelligente dell’armadio, l’installazione interna non crea<br />
problemi e non influisce sull’area della custodia incapsulata. L’armadio<br />
compatto AX Plastic inoltre è approvato UL 508A e con classe di resistenza<br />
al fuoco UL94 V-0.<br />
Gli installatori di quadri elettrici ne beneficeranno fin dall’inizio, grazie<br />
a una costruzione interna studiata nei minimi dettagli. Il rapido<br />
assemblaggio è assicurato dalla presenza di numerosi tasselli di montaggio<br />
all’interno dell’armadio. Ciò consente di fissare rapidamente e<br />
direttamente gli accessori come chassis e guide Din su svariati punti<br />
all’interno dell’armadio.<br />
44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
INNOVAZIONE APERTA<br />
Una piattaforma che porta in azienda le idee dei giovani universitari<br />
Entra nel vivo Innoway, l’innovation experience<br />
in cui Gefran, multinazionale italiana<br />
specializzata nella progettazione e produzione<br />
di sensori, sistemi e componenti per<br />
l’automazione, mette a disposizione degli<br />
studenti universitari budget, risorse e knowhow<br />
per trasformare un’idea brillante in un<br />
progetto concreto. L’annuncio dei primi due<br />
progetti che potranno accedere all’esclusivo<br />
programma di innovazione è stato dato<br />
nel corso di un evento digitale dal titolo<br />
“Innovazione sotto pressione” al quale sono<br />
intervenuti Giorgio Metta, direttore scientifico<br />
dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Paolo<br />
Nespoli, astronauta, ingegnere<br />
e astrofotografo e Fabrizio Sala,<br />
vicepresidente di Regione Lombardia.<br />
Presentata nel giugno<br />
2019, Innoway è stata la prima iniziativa<br />
ad essere ospitata, anche<br />
con il supporto di Finlombarda,<br />
da Open Challenge, la sezione<br />
della piattaforma partecipativa<br />
regionale Open Innovation creata<br />
per raccogliere soluzioni di innovazione<br />
aperta ai bisogni delle<br />
imprese di ogni settore.<br />
“Sono orgoglioso che nella nostra<br />
piattaforma Open Innovation sia<br />
emersa l’idea vincente di questi<br />
studenti che permetterà a un’azienda prestigiosa<br />
di sviluppare due progetti innovativi.<br />
È la dimostrazione di come sia fondamentale<br />
legare le eccellenze del territorio con il<br />
mondo universitario per favorire la collaborazione,<br />
creare lavoro e generare sviluppo”,<br />
ha spiegato Fabrizio Sala, vicepresidente di<br />
Regione Lombardia. “Ricerca e Innovazione<br />
si confermano, ancora una volta, punti<br />
centrali e fondamentali per il nostro futuro”.<br />
<strong>La</strong> sfida proposta da Gefran, intitolata Smart<br />
processes for a Smarter factory, ha riguardato<br />
due aree: energy saving (soluzioni hardware<br />
o algoritmi per ottimizzare i consumi<br />
elettrici negli impianti industriali) e predictive<br />
maintenance (creazione di una rete diffusa di<br />
sensori, applicati su macchinari distinti, per<br />
raccogliere dati finalizzati alla manutenzione<br />
predittiva degli impianti).<br />
I due progetti scelti sono caratterizzati da<br />
un elevato livello tecnico e d’innovazione e<br />
prevedono l’integrazione di nuove modalità<br />
di auto-diagnostica per sensori di pressione<br />
e per sensori di posizione lineari.<br />
Con l’accesso a Innoway, gli studenti universitari<br />
che fanno parte dei team selezionati<br />
potranno vivere una vera e propria<br />
experience di innovazione: avranno a disposizione<br />
un budget a copertura dei costi di<br />
sviluppo del progetto, libero accesso ai<br />
laboratori dell’azienda e, soprattutto, la<br />
possibilità di lavorare al fianco del team<br />
R&D di Gefran con l’obiettivo di vedere<br />
realizzata la propria idea.<br />
“<strong>La</strong> cultura dell’innovazione<br />
è un componente<br />
essenziale della nostra<br />
identità”, ha dichiarato<br />
Marcello Perini, amministratore<br />
delegato di Gefran.<br />
“Innoway nasce da questa<br />
identità e, al tempo stesso,<br />
dalla volontà di esplorare<br />
fonti di innovazione esterne<br />
ed integrarle con risorse<br />
e competenze interne,<br />
con l’obiettivo di sviluppare<br />
nuovi spazi di vantaggio<br />
competitivo”.<br />
TOUCH SCREEN CAPACITIVO<br />
Addio agli interruttori esterni sulle HMI<br />
Le tipiche funzioni di operatività<br />
di macchina sono ora<br />
incorporate direttamente sugli<br />
schermi dei pannelli tattili B&R<br />
e attivabili con uno sfioro del<br />
cristallo. Ciò elimina la necessità<br />
di interruttori hardware<br />
e non lascia alcuna possibilità<br />
allo sporco di annidarsi<br />
o di infiltrarsi nel dispositivo.<br />
I pannelli sono quindi ideali<br />
per ambienti con i più severi<br />
requisiti igienici.<br />
Su richiesta del cliente, B&R<br />
offre tutte le varianti di HMI<br />
con touch screen capacitivo<br />
proiettato con sottili scanalature<br />
che fungono da guide<br />
tattili. Le guide, realizzate su<br />
progetto, possono essere di<br />
qualsiasi forma e dimensione,<br />
consentendo di realizzare<br />
cursori e manopole di ogni tipo<br />
nell’applicazione HMI.<br />
In questo modo si può sfruttare<br />
l’intera superficie dello<br />
schermo e rendere l’interazione<br />
comoda e intuitiva. Le<br />
guide tattili brevettate da B&R<br />
consentono di utilizzare l’interfaccia<br />
anche senza guardarla<br />
direttamente, così come accadeva<br />
con i controlli esterni. Gli<br />
operatori possono “sentire” il<br />
controllo con le dita e svolgere<br />
tutte le operazioni necessarie<br />
guardando altrove, di solito<br />
direttamente la macchina.<br />
Le guide ergonomiche per le<br />
dita sono profonde circa un<br />
millimetro e possono avere<br />
una finitura opaca o lucida. I<br />
tasti e le manopole realizzati<br />
attraverso queste sottili scanalature<br />
che guidano il movimento,<br />
non si consumano mai.<br />
I pannelli sono disponibili nelle<br />
dimensioni da 5” a 24” come<br />
semplici unità di visualizzazione<br />
o Panel PC.<br />
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AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
ARCHIVIAZIONE DATI<br />
Monitoraggio dei dispositivi IoT<br />
<strong>La</strong> crescita dei dispositivi IoT<br />
pone una nuova sfida: come<br />
gestire e monitorare in modo<br />
efficace un gran numero di<br />
dispositivi connessi a cui<br />
potrebbe essere difficile accedere<br />
quando sono installati in<br />
luoghi remoti e distribuiti in<br />
un’area molto estesa?<br />
Per rispondere a questa domanda,<br />
Innodisk, azienda esperta<br />
nel campo dei sistemi di archiviazione<br />
dati per applicazioni<br />
industriali, ha unito la sua esperienza<br />
con quella degli specialisti<br />
delle tecnologie elettroniche<br />
embedded, DFI, per offrire ai<br />
suoi clienti l’avanzato sistema<br />
di gestione remota RemoGuard<br />
di DFI. DFI si unisce alla sempre<br />
più ampia rete di partner che<br />
incorporano la tecnologia Innodisk<br />
all’interno dei loro prodotti<br />
per fornire una soluzione di<br />
memorizzazione e archiviazione<br />
completa basata sulle soluzioni<br />
IoT di Innodisk.<br />
Grazie all’integrazione delle tecnologie<br />
di gestione dual-band<br />
iCAP e InnoAGE di Innodisk<br />
con il design hardware di DFI,<br />
RemoGuard può ridurre i costi<br />
del personale di manutenzione e<br />
i tempi di risposta, oltre a prevenire<br />
i tempi di inattività del servizio,<br />
grazie a funzionalità quali<br />
il monitoraggio in tempo reale e<br />
il ripristino immediato dei dati.<br />
<strong>La</strong> piattaforma di gestione cloud<br />
di Innodisk, iCAP, consente di<br />
accedere facilmente a funzioni<br />
di monitoraggio e controllo di<br />
dispositivi locali e remoti.<br />
InnoAGE SSD è la soluzione<br />
di Innodisk per l’archiviazione<br />
su memoria flash abilitata<br />
alla gestione fuori banda, compatibile<br />
con Microsoft Azure<br />
Sphere. InnoAGE consente la<br />
gestione multifunzionale, l’analisi<br />
intelligente dei dati e gli<br />
aggiornamenti del firmware, la<br />
sicurezza dei dati e il controllo<br />
da remoto attraverso.<br />
FABBRICA 4.0<br />
Robot collaborativi con interfaccia ergonomica<br />
Fanuc presenta la nuova famiglia di robot<br />
collaborativi CRX. Le applicazioni di movimentazione,<br />
assemblaggio, ispezione, pallettizzazione<br />
e l’asservimento macchina<br />
troveranno un prezioso collega nei cobot<br />
CRX, che si presta al montaggio su sistemi<br />
a guida automatica AGV per lo spostamento<br />
di pezzi tra stazioni di montaggio e l’approvvigionamento<br />
smart dei magazzini.<br />
Sono due i modelli disponibili: CRX-10iA e<br />
CRX-10iA/L, entrambi 6 assi con capacità di<br />
carico al polso di 10 kg e sbraccio di mm<br />
1.249/1.418 (L).<br />
Il footprint ridotto con peso di soli 40 kg e il<br />
design sottile ne consentono l’installazione<br />
in qualsiasi contesto (a terra, a soffitto e<br />
a parete). <strong>La</strong> versione a braccio lungo si<br />
presta all’impiego in spazi confinati. CRX<br />
non richiede alcuna specifica superficie<br />
per procedere al suo posizionamento e il<br />
controllore è alimentato da una normale<br />
alimentazione monofase (200-240V).<br />
CRX è anche rapido da integrare poiché<br />
dispone di semplici software di plug in<br />
per installare le interfacce di utilizzo delle<br />
periferiche quali ad esempio pinze, telecamere<br />
ecc. Sono disponibili<br />
varie opzioni quali sistemi<br />
di visione (iRVision) e<br />
sensori di forza (FS-15iA),<br />
oltre ad un set di funzioni di<br />
Intelligenza Artificiale per<br />
massimizzare l’efficienza<br />
operativa.<br />
Alla base è presente un<br />
indicatore LED che permette<br />
di conoscere in un<br />
attimo lo stato in cui si<br />
trova il robot (operativo /<br />
in standby / in modalità collaborativa<br />
o standard), così<br />
da agevolare l’interazione<br />
con gli operatori.<br />
L’interfaccia con il robot<br />
è costituita da un tablet Teach Pendant<br />
touchscreen equipaggiato con penna capacitiva,<br />
pratico da maneggiare grazie alla<br />
robusta maniglia posta sul retro. <strong>La</strong> programmazione<br />
è rappresentata come una<br />
timeline, dove è possibile trascinare icone<br />
che individuano i diversi elementi riferiti al<br />
movimento, rendendo di fatto immediata la<br />
comprensione anche per gli utenti meno<br />
esperti.<br />
Inoltre, è possibile insegnare al robot le<br />
traiettorie da compiere accompagnandone<br />
i movimenti con la guida a mano, salvando<br />
sul tablet le diverse posizioni con la funzionalità<br />
drag&drop. CRX è un prodotto “out of<br />
the box”: in poco meno di un’ora è possibile<br />
infatti installare, avviare e far eseguire al<br />
cobot il suo primo task.<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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Pag. 10<br />
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Macchine utensili:<br />
la ripresa nel 2021<br />
Pag. 34<br />
COMPONENTI<br />
Soluzioni innovative per<br />
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Bimestrale - anno XI - n°5 ottobre <strong>2020</strong><br />
Pag. 42<br />
STRUMENTAZIONE<br />
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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
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ANIMA 20<br />
APSTI 24<br />
ARON 18<br />
ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO 15<br />
B&R 45<br />
BRADY 32<br />
CARBOTEMPRA 19<br />
CEMBRE 39<br />
CHIARI BRUNO 1<br />
CISCO 18<br />
CREAFORM 40<br />
DFI 46<br />
DUPONT 32<br />
E.ON 26<br />
EMCO 28<br />
EURAL GNUTTI 1A COP., 6<br />
F.LLI LOCATELLI 23<br />
FANUC 46<br />
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13, INSERTO<br />
GEFRAN 45<br />
GEIKO TAIKISHA 22<br />
HBK 42<br />
HEXAGON 9<br />
HOFFMANN GROUP 5<br />
INNODISK 46<br />
INNOVUP 24<br />
INTERPROGETTI EDITORI 41, 47<br />
INTERROLL 24<br />
ISTECH 30<br />
ITALIA STARTUP 24<br />
KENNAMETAL 31<br />
LUBRILOG 16<br />
MADE 18<br />
MEC-NOVA<br />
MECFOR<br />
4A COP.<br />
3A COP.<br />
MELCHIONI READY 14<br />
MITSUBISHI ELECTRIC 33<br />
MOLLIFICIO GARDESANO 3<br />
MOLLIFICIO LOMBARDO 17<br />
MORETTI 15<br />
NORD DRIVESYSTEMS 39<br />
OYLO 22<br />
PHOENIX CONTACT 16, 33<br />
R+W 34<br />
RITTAL 19<br />
ROCKWELL AUTOMATION 22<br />
SECO 31<br />
SIEMENS 40<br />
SOFTING INDUSTRIAL 40<br />
TOTAL 16<br />
UCIMU 10<br />
YASKAWA 16<br />
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Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
Tel./fax +39 039 5153705<br />
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modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />
Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />
Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />
Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />
Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />
Finito di stampare il 2/11/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />
Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />
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