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Touch Journal 08/2020

Il numero 8 (ottobre 2020) di Touch Journal, la testata trade di Nelson Srl

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TOUCH<br />

30 Novembre-Dicembre <strong>2020</strong> Mercato<br />

di Luca Figini<br />

La situazione costantemente “sotto tremenda<br />

pressione” ha creato le condizioni per la scissione<br />

Huawei cede il brand<br />

Honor al consorzio Zhixin<br />

Apple M1: tutti i Mac<br />

passando ad Arm<br />

“L<br />

a divisione consumer di Huawei è stata nel<br />

recente passato sotto una tremenda pressione.<br />

Questa situazione è stata causata dalla<br />

persistente indisponibilità degli elementi<br />

tecnici necessari per il nostro business<br />

dei dispositivi mobili. Huawei Investiment & Holding<br />

Co. Ltd ha quindi deciso di vendere tutto l’asset Honor<br />

a Shenzhen Zhixin New Information Technology<br />

Co. Ltd. Questa cessione aiuterà i partner di canale e<br />

di approvvigionamento di Honor ad attraversare questo<br />

difficile periodo”. In questa sintetica frase c’è tutta<br />

l’ufficialità da parte di Huawei della vociferata, ormai<br />

da inizio anno, operazione di cessione di Honor. Che<br />

di fatto diventa un’azienda indipendente. Quindi con<br />

una operatività locale, si veda l’Italia per esempio, che<br />

sarà progressivamente separata da Huawei. Il termine<br />

chiave che risalta in queste prime righe è “pressione”<br />

che per molti avrà una valenza dal sapore statunitense,<br />

ma nella realtà chi vi scrive ritiene sia indicativa di una<br />

situazione di mercato ben più complessa e articolata.<br />

Le condizioni di mercato sono mutate e a creare pressione<br />

è stato il combinato disposto dato dall’impossibilità<br />

di agire liberamente, dalla necessità di ricostruire<br />

una filiera di approvvigionamento all’altezza<br />

della precedente, dall’evoluzione del mix di prodotti<br />

scelti dai consumatori, dall’innalzamento della qualità<br />

complessiva dell’offerta e dalla concretezza dei<br />

brand concorrenti. L’ufficialità della separazione dei<br />

due brand è contenuta in un documento intitolato<br />

“Statement”, del 17 novembre <strong>2020</strong>. Questa sintetica<br />

nota spiega anche che “una volta che la vendita sarà<br />

completata, Huaewi non disporrà di alcuna azione e<br />

non sarà coinvolta in alcun aspetto del business, del<br />

management e del processo decisionale della nuova<br />

società Honor”. La terza riga dello Statement è quella<br />

che spiega tutto. Scrive Huawei: “Questa mossa è stata<br />

fatta per garantire alla catena industriale di Honor la<br />

sua stessa sopravvivenza”.<br />

Honor è stata fondata nel 2013 con lo specifico “focus<br />

sul mercato degli utenti più giovani attraverso un’offerta<br />

di smartphone centrati nelle posizioni di prezzo<br />

medie e basse. In questi sette anni, Honor ha raggiunto<br />

uno sviluppo tale da distribuire oltre 70 milioni di unità<br />

in tutto il mondo ogni anno. Huawei riconosce l’inestimabile<br />

valore della continua dedizione, attenzione e<br />

supporto dato dai consumatori, dai retailer, dai fornitori,<br />

dai dipendenti e dai partner di Honor. La nostra<br />

speranza è che la nuova Honor sceglierà di percorrere<br />

una nuova strada di onore verso tutte le parti coinvolte<br />

nel brand. Non vediamo l’ora di assistere a come Honor<br />

saprà continuare a creare valore per i consumatori e a<br />

costruire un nuovo mondo per gli utenti più giovani”.<br />

Honor dopo Huawei<br />

La separazione tra Huawei e Honor può davvero portare<br />

a maggiori benefici perché entrambi i marchi sono<br />

liberi di perseguire una strategia non più concatenata<br />

ma indipendente. Dunque, chi è Zhixin New Information<br />

Technology Co. Ltd? Online abbiamo trovato il documento<br />

che sancisce l’acquisto di Honor da parte di<br />

Zhixin, nel quale si legge che l’operazione ha un valore<br />

di circa 15 miliardi di dollari. Zhixin è nato come<br />

consorzio di oltre 30 distributori e dealer del brand Honor<br />

insieme con l’azienda Shenzhen Smart City Development<br />

Group Co. Ltd. Quest’ultima è controllata per<br />

l’1,4% dall’ente Assets Cooperative Development Private<br />

Equity Partnership di Shenzen e per il 98,6% da Shenzhen<br />

Sasac, che è il consiglio di stato per la supervisione<br />

e l’amministrazione degli asset controllati dallo stato<br />

stesso. Di fatto il brand Honor è entrata nella sfera delle<br />

proprieta statali di Shenzhen, quindi, a conti fatti, è<br />

afferente al Governo cinese attraverso il suddetto Shenzhen<br />

Sasac.<br />

L’uscente Ceo di Honor Zhao Ming è diventato Ceo di<br />

Zhixin: l’operazione è avvenuta subito dopo l’ufficializzazione<br />

della vendita di Huawei. La repentina nomina<br />

di Zhao ha lo scopo di dare l’abbrivio alla nuova realtà,<br />

creando i fondamenti per l’operatività necessaria ad affrontare<br />

i cambiamenti in atto. La forza lavoro di Honor<br />

comprende circa 8.000 persone distribuite nei vari<br />

reparti. Nel terzo trimestre del <strong>2020</strong> Huawei ha distribuito<br />

nel mondo 51,7 milioni di smartphone e Honor<br />

ha pesato per circa il 26% (dati Canalys). Nel 2019 Honor<br />

ha generato un fatturato di poco inferiore a 14 miliardi<br />

di dollari con un profitto netto di circa 915 milioni di<br />

dollari. Facendo i conti, il ricavo medio assicurato da<br />

Honor si aggira tra il 15% e il 17%, superiore a quello di<br />

Huawei (circa il 10%).<br />

•<br />

Apple ha rinnovato tutti i modelli di MacBook Air, Mac-<br />

Book Pro 13” e Mac mini affidandoli a M1, la prima<br />

edizione della piattaforma proprietaria Apple Silicon.<br />

L’azienda di Cupertino promette una Cpu fino a 3,5<br />

volte più veloce, una Gpu fino a 6 volte più rapida e<br />

attività di machine learning fino a 15 volte più veloci.<br />

L’impatto è anche sulla batteria, che dovrebbe durare il<br />

doppio rispetto ai modelli precedenti. In combinazione<br />

con Big Sur, gli utenti hanno a disposizione il più ampio<br />

parco di app per Mac.<br />

MacBoook Air M1<br />

Nel MacBook Air con M1 incrementano anche le prestazioni<br />

Ssd pari a circa il doppio, facilitando la vita<br />

quando si lavora con le immagini o con file di grandi<br />

dimensioni. Apple ha anche lavorato per offrire ai<br />

suoi utenti un’esperienza il più silenziosa e duratura<br />

possibile, grazie alla batteria che garantisce fino a 15<br />

ore di navigazione web e 18 ore di riproduzione video.<br />

Le prestazioni wireless sono affidate all Wi-Fi 6<br />

mentre due porte Thunderbolt con supporto all’Usb 4<br />

consentono di connettere un vasto range di periferiche.<br />

L’utente può inoltre godere di Retina display e delle<br />

prestazioni avanzate della Magic Keyboard.<br />

MacBook Pro 13” M1<br />

MacBook Pro 13” rimane la soluzione portatile più<br />

potente della Mela morsicata. M1 in questa configurazione<br />

gode del sistema di raffreddamento della Serie<br />

Pro, ciò garantisce una velocità quasi triplice rispetto<br />

alle generazioni precedenti, particolarmente visibile su<br />

attività complesse come l’editing di foto in alta risoluzione<br />

o la decodifica video. La Gpu è 5 volte più veloce,<br />

caratteristica in grado di soddisfare tanto i designer di<br />

prodotto che di gaming.<br />

In questa configurazione le prestazioni di machine learning<br />

sono addirittura 11 volte maggiori e la batteria<br />

è più ampia, consentendo una riproduzione video fino<br />

a 20 ore con singola carica e fino a 17 ore di navigazione<br />

web. Altre nuove funzionalità includono una<br />

superiore qualità dei microfoni per un audio migliore in<br />

chiamata e in registrazione, una qualità dell’immagine<br />

potenziata e un livello di sicurezza aumentata. Ha 4<br />

porte Thunderbolt con supporto a Usb 4, il Retina display<br />

e la Magic Keyboard.<br />

Mac Mini M1<br />

Mac Mini è il computer più versatile di Apple guadagna<br />

prestazioni triplicate dal nuovo chip, mentre le performance<br />

grafiche affidate alla Gpu fanno un balzo che le<br />

rende 6 volte più performanti rispetto alle generazioni<br />

precedenti: in questo modo tutte quelle attività complesse<br />

e con un enorme impatto in termini di intensità<br />

sono facilitate. Migliorano anche le attività di machine<br />

learning, 15 volte più veloci rispetto ai modelli precedenti.<br />

Il tutto in un dispositivo che mantiene coerenza<br />

con design e ingombri rispetto al passato. •

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