360 GRADI MAGAZINE//2020 Novembre-Dicembre
Il numero di Novembre-Dicembre di 360GRADI Magazine é online!
Tutti gli aggiornamenti sulla nostra Fan Page: https://www.facebook.com/360gradisecondlife.
Non scordare di prendere il nostro kiosk e di metterlo sulla tua regione! Resterai sempre aggiornato e offrirai un servizio gratuito di informazione ai tuoi visitatori!
Prendi il kiosk: http://maps.secondlife.com/secondlife/Petopia/217/216/4087.
Il numero di Novembre-Dicembre di 360GRADI Magazine é online!
Tutti gli aggiornamenti sulla nostra Fan Page: https://www.facebook.com/360gradisecondlife.
Non scordare di prendere il nostro kiosk e di metterlo sulla tua regione! Resterai sempre aggiornato e offrirai un servizio gratuito di informazione ai tuoi visitatori!
Prendi il kiosk: http://maps.secondlife.com/secondlife/Petopia/217/216/4087.
«Non mi piace essere vincolata ad alcuno stile artistico; allo stesso modo nessun vincolo per quanto riguarda la tecnica in quanto ho ancora molto da imparare. » Le esperienze della sua infanzia e adolescenza hanno influenzato la sua immaginazione e fanno da sfondo alla sua arte. Anche il suo stesso nome ha questa origine ed è molto dolce il modo in cui ne parla, risvegliando le sue memorie e lasciandoci pensare al suo passato, quando era una bambina che passeggiava libera in una natura popolata dai fantastici personaggi che lei poteva immaginare: «Meilo è il nome che tutti usavano per chiamarmi quando ero una bambina e vivevo in una fattoria di cui conservo i più bei ricordi. Ero completamente libera di andare dove volevo e di fare ciò che volevo. C’era solo un posto proibito… il fiume. Non era esattamente un fiume, era un ruscello, ma ha influenzato la mia immaginazione definitivamente. Un giorno infatti lo rappresenterò in “Delicatessen” con tutti i fantastici personaggi che lo popolavano. Quando fui grande abbastanza per andare alla scuola superiore i miei genitori mi portarono in città ed io non fui mai più considerata “Meilo”. La mia immaginazione ha molto a che fare con la mia infanzia, mi ritengo fortunata e privilegiata per aver incontrato un anziano narratore, un mugnaio. Le sue storie ed il paesaggio, ricco di alberi e acqua, svilupparono la mia immaginazione. Ho vissuto la mia adolescenza sotto una dittatura che ha evidenziato altri problemi e priorità, altre lotte: tutto ciò ha formato il mio modo di essere e lavorare.» Delicatessen - Tell me a story è una installazione artistica creata da Meilo e da sua figlia CapCat Ragu, è situata nella regione che l’artista possiede in Second Life ed è interattiva perché, invece di raccontare una storia, chiede ai visitatori di creare le proprie narrazioni; ogni particolare è costruito per offrire un’esperienza immersiva, infatti i personaggi non hanno nome e all’ingresso della regione si possono trovare i loro avatar, da indossare per vivere le proprie storie collegando le varie scene dell’installazione. «“Tell Me a Story” fu un’opera molto gratificante. I visitatori svolsero un ottimo lavoro: foto, storie e filmati. Fui molto soddisfatta di ciò che ognuno produsse. Questa installazione fu esibita nella Galleria CRU di Porto. Mia nipote Rita Eustáquio lesse le storie che furono presentate e registrate; io e CapCat scegliemmo le foto che illustravano le storie e furono presentati anche dei video. Ognuno ebbe la possibilità di entrare in Second Life e visitare “Delicatessen”, l’avatar a disposizione rappresentava una delle fanciulle di “Tell me a story”. Fu molto interessante osservare la reazione delle persone, specialmente 88 360 GRADI
quella dei bambini che non volevano lasciare il computer. “Tell Me a Story” non sarà in esibizione ancora per molto, “Delicatessen”chiuderà per un po’ e riaprirà presentando una creazione di CapCat.» Siamo tutti dispiaciuti e sentiremo la mancanza di questa magnifica installazione quindi, chi non l’avesse ancora visitata, è bene che si affretti prima che venga rimossa, ma siamo ansiosi di vedere la prossima, nuova creazione. La sensibilità di Meilo nei riguardi della situazione femminile traspare dalle sue creazioni artistiche che ci danno emozioni e ci portano a riflettere: «L’uguaglianza di genere non è una realtà, le donne continuano ad essere discriminate, abusate, violentate. Ogni luogo, ogni cultura ha un differente modo di farlo, in alcuni paesi è peggio che in altri, ma perfino dove esistono leggi per l’uguaglianza queste non vengono applicate o peggio, nelle dittature, possono DELICATESSEN essere cambiate. Alcuni stati sembra stiano avviando questo processo. Penso che in generale i miei lavori esprimano tutto ciò, alcuni più esplicitamente, altri meno.» Come esempi desidero citare la sua installazione The Overwhelm, la passata installazione Liquid Song creata da lei e da CapCat Ragu per 2LEI e la loro bella poesia: “Poiché sono nebbia Poiché sono gelo Voglio tornare alla mia forma liquida Voglio fondere Voglio ritirarmi Voglio tornare alla mia forma liquida Poiché io sono nebbia Poiché io sono gelo Voglio tornare alla mia forma liquida 360 GRADI 89
- Page 37 and 38: 360 GRADI 37
- Page 39 and 40: 360 GRADI 39
- Page 41 and 42: 360 GRADI 41
- Page 43 and 44: SECOND LIFE 360 GRADI 43
- Page 45 and 46: Si può visitare usando il comodo t
- Page 47 and 48: 360 GRADI 47
- Page 49 and 50: 360 GRADI 49
- Page 51 and 52: 360 GRADI 51
- Page 53 and 54: 360 GRADI 53
- Page 55 and 56: 360 GRADI 55
- Page 57 and 58: 360 GRADI 57
- Page 59 and 60: 360 GRADI 59
- Page 61 and 62: ECOND LIFE Cocoon è un capolavoro
- Page 63 and 64: IL GIOCO DI RUOLO COCOON nasce per
- Page 65 and 66: Oltre al taxi e al lunar shuttle, i
- Page 67 and 68: 360 GRADI 67
- Page 69 and 70: 360 GRADI 69
- Page 71 and 72: 360 GRADI 71
- Page 73 and 74: 360 GRADI 73
- Page 75 and 76: 360 GRADI 75
- Page 77 and 78: 360 GRADI 77
- Page 79 and 80: 360 GRADI 79
- Page 81 and 82: UN ALTRO VIDEO SU YOUTUBE COCOON 36
- Page 83 and 84: 360 GRADI 83
- Page 85 and 86: NOTAUR RTISTA 360 GRADI 85
- Page 87: R GNI Meilo a volte lavora insieme
- Page 91 and 92: 360 GRADI 91
- Page 93 and 94: 360 GRADI 93
- Page 95 and 96: 360 GRADI 95
- Page 97 and 98: 360 GRADI 97
- Page 99 and 100: 360 GRADI 99
- Page 101 and 102: 360 GRADI 101
- Page 103 and 104: 360 GRADI 103
- Page 105 and 106: 360 GRADI 105
- Page 107 and 108: 360 GRADI 107
- Page 109 and 110: 360 GRADI 109
- Page 111 and 112: 360 GRADI 111
- Page 113 and 114: DRA TANTE LIVE 360 GRADI 113
- Page 115 and 116: E forse è proprio questo il suo se
- Page 117 and 118: è una ragazza semplice e ordinaria
- Page 119 and 120: 360 GRADI 119
- Page 121 and 122: 360 GRADI 121
- Page 123 and 124: 360 GRADI 123
- Page 125 and 126: 360 GRADI 125
- Page 127 and 128: ESSIONS NCY Amazing Impressions Mod
- Page 129 and 130: BonieFacio ha fondato l’Amazing I
- Page 131 and 132: un guscio vuoto. È una persona dol
- Page 133 and 134: 360 GRADI 133
- Page 135 and 136: TOGRAFO 360 GRADI 135
- Page 137 and 138: Delle sue donne ci si può innamora
«Non mi piace essere<br />
vincolata ad alcuno stile<br />
artistico; allo stesso modo<br />
nessun vincolo per quanto<br />
riguarda la tecnica in<br />
quanto ho ancora molto<br />
da imparare. »<br />
Le esperienze della sua<br />
infanzia e adolescenza<br />
hanno influenzato la<br />
sua immaginazione e<br />
fanno da sfondo alla<br />
sua arte. Anche il suo<br />
stesso nome ha questa<br />
origine ed è molto dolce<br />
il modo in cui ne parla,<br />
risvegliando le sue<br />
memorie e lasciandoci<br />
pensare al suo passato,<br />
quando era una bambina<br />
che passeggiava libera in<br />
una natura popolata dai<br />
fantastici personaggi che<br />
lei poteva immaginare:<br />
«Meilo è il nome che<br />
tutti usavano per<br />
chiamarmi quando ero<br />
una bambina e vivevo<br />
in una fattoria di cui<br />
conservo i più bei ricordi.<br />
Ero completamente libera<br />
di andare dove volevo e di<br />
fare ciò che volevo. C’era<br />
solo un posto proibito… il<br />
fiume.<br />
Non era esattamente un<br />
fiume, era un ruscello,<br />
ma ha influenzato la<br />
mia immaginazione<br />
definitivamente. Un<br />
giorno infatti lo<br />
rappresenterò in<br />
“Delicatessen” con tutti i<br />
fantastici personaggi che<br />
lo popolavano.<br />
Quando fui grande<br />
abbastanza per andare<br />
alla scuola superiore<br />
i miei genitori mi<br />
portarono in città<br />
ed io non fui mai più<br />
considerata “Meilo”.<br />
La mia immaginazione<br />
ha molto a che fare<br />
con la mia infanzia,<br />
mi ritengo fortunata<br />
e privilegiata per aver<br />
incontrato un anziano<br />
narratore, un mugnaio.<br />
Le sue storie ed il<br />
paesaggio, ricco di alberi<br />
e acqua, svilupparono la<br />
mia immaginazione.<br />
Ho vissuto la mia<br />
adolescenza sotto<br />
una dittatura che<br />
ha evidenziato altri<br />
problemi e priorità,<br />
altre lotte: tutto ciò ha<br />
formato il mio modo di<br />
essere e lavorare.»<br />
Delicatessen - Tell me a<br />
story è una installazione<br />
artistica creata da Meilo<br />
e da sua figlia CapCat<br />
Ragu, è situata nella<br />
regione che l’artista<br />
possiede in Second Life<br />
ed è interattiva perché,<br />
invece di raccontare<br />
una storia, chiede ai<br />
visitatori di creare le<br />
proprie narrazioni; ogni<br />
particolare è costruito<br />
per offrire un’esperienza<br />
immersiva, infatti i<br />
personaggi non hanno<br />
nome e all’ingresso della<br />
regione si possono trovare<br />
i loro avatar, da indossare<br />
per vivere le proprie storie<br />
collegando le varie scene<br />
dell’installazione.<br />
«“Tell Me a Story”<br />
fu un’opera molto<br />
gratificante.<br />
I visitatori svolsero un<br />
ottimo lavoro: foto,<br />
storie e filmati. Fui molto<br />
soddisfatta di ciò che<br />
ognuno produsse.<br />
Questa installazione fu<br />
esibita nella Galleria CRU<br />
di Porto. Mia nipote Rita<br />
Eustáquio lesse le storie<br />
che furono presentate e<br />
registrate; io e CapCat<br />
scegliemmo le foto che<br />
illustravano le storie e<br />
furono presentati anche<br />
dei video.<br />
Ognuno ebbe la possibilità<br />
di entrare in Second Life<br />
e visitare “Delicatessen”,<br />
l’avatar a disposizione<br />
rappresentava una delle<br />
fanciulle di “Tell me a<br />
story”.<br />
Fu molto interessante<br />
osservare la reazione delle<br />
persone, specialmente<br />
88 <strong>360</strong> <strong>GRADI</strong>