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Viaggi di Golf - Ottobre Novembre 2020

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III / MMXX<br />

<strong>Viaggi</strong> <strong>di</strong> golf<br />

IL TUO VIAGGIO INIZIA DA QUI<br />

Cipro, 365 giorni <strong>di</strong> golf<br />

Royal Troon<br />

Madeira, sulle traccie <strong>di</strong> Seve<br />

Hawaii, un para<strong>di</strong>so <strong>di</strong> golf<br />

Chervò <strong>Golf</strong> Club


3<br />

Chervò <strong>Golf</strong> Club<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

Open d’Italia:<br />

scelta intelligente<br />

Settantasei, ottantadue, ottantasei.<br />

Potete anche giocarli al lotto ma non vi prometto nulla.<br />

Sono infatti gli anni in cui l’Open d’ Italia è stato giocato su un<br />

percorso dalla “forte attrazione turistica”.<br />

Nel’ 76 e nell’ 82 fu infatti lo splen<strong>di</strong>do percorso <strong>di</strong> Is Molas<br />

ad ospitare il più importante evento professionistico <strong>di</strong> golf del<br />

territorio nazionale.<br />

Vinsero rispettivamente Baldovino Dassù e quel “simpaticone”<br />

<strong>di</strong> Mark James, mentre ad Albarella nel 1986 fu la volta <strong>di</strong> David<br />

Feherty, irlandese, l’attuale golf anchorman <strong>di</strong> <strong>Golf</strong> Channel.<br />

Ebbene, dopo 34 anni ed una pandemia in corso, finalmente il<br />

golf ritorna con l’Open d’Italia in un resort facente parte delle<br />

eccellenze turistiche italiane legate al nostro sport: lo Chervò<br />

<strong>Golf</strong> San Vigilio.<br />

Una scelta intelligente da parte della federazione italiana golf e<br />

altrettanto geniale da parte della proprietà del resort.<br />

Sì, perché la mancanza totale degli spettatori per le <strong>di</strong>sposizioni<br />

imposte dallo European Tour per il Covid19 dopo il ritorno alle<br />

competizioni, non impe<strong>di</strong>rà <strong>di</strong> promuovere il resort, ma ancora<br />

<strong>di</strong> più la regione del Lago <strong>di</strong> Garda.<br />

Potenzialmente almeno 150 paesi nel mondo riceveranno le<br />

immagini provenienti da Pozzolengo, un piccolo comune del<br />

basso Garda che qualche anno fa <strong>di</strong>ede l’ok per la costruzione<br />

del resort e dei quattro percorsi <strong>di</strong> nove buche annessi.<br />

Saranno infatti i percorsi Benaco e Solferino a formare le 18<br />

buche par 71 <strong>di</strong> 6797 m sulle quali si <strong>di</strong>sputerà il torneo.<br />

Un percorso mai testato prima a livello internazionale, ma fortunatamente<br />

frequentato spesso dal sottoscritto che ha lavorato<br />

in quella struttura per alcune stagioni.<br />

Normalmente le caratteristiche <strong>di</strong> un percorso de<strong>di</strong>cato prevalentemente<br />

al gioco dei clienti <strong>di</strong> un resort sono simili.<br />

Un <strong>di</strong>segno non particolarmente complicato, green particolarmente<br />

generosi, molte aree <strong>di</strong> partenza, trasferimenti fra le<br />

buche che possano permettere uno svolgimento <strong>di</strong> gioco particolarmente<br />

fluido, tutti i percorsi che iniziano e finiscono nei<br />

pressi della Clubhouse. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> alcune eccezioni (ve<strong>di</strong> il favoloso<br />

Castelfalfi), lo Chervò mantiene fede a certi dettami ma<br />

con una <strong>di</strong>fferenza data dall’intuito <strong>di</strong> Kurt Rossknecht,<br />

Nicola Pomponi<br />

Commentatore GOLFTV<br />

Professionista PGAI<br />

O.L.G.A Director<br />

il <strong>di</strong>segnatore del percorso, che migliorò il layout del percorso<br />

con l’aggiunta dei Tee Gold.<br />

Una giusta intuizione che cambia completamente volto al percorso<br />

scelto per la 77ma e<strong>di</strong>zione dell’Open.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente da questo, la probabilità che lo score del<br />

vincitore sia particolarmente sotto par è alta, ma questo sarà<br />

dovuto sicuramente a fattori non del tutto <strong>di</strong>pendenti dalla lunghezza<br />

del percorso.<br />

Ormai come le ve<strong>di</strong>amo tutte le settimane la lunghezza è un<br />

fattore trascurabile, dal momento in cui la me<strong>di</strong>a della driving<br />

<strong>di</strong>stanza è aumentata a <strong>di</strong>smisura negli ultimi anni per la stragrande<br />

maggioranza dei giocatori del tour.<br />

L’entrata nella stagione più umida aumenterà la tenuta dei green<br />

e quin<strong>di</strong> la possibilità per questi giocatori <strong>di</strong> tirare più spesso<br />

verso posizioni <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>ere più nascoste o sulla carta <strong>di</strong>fficili.<br />

Ma tanto poi, alla fine, chi si ricorda l’anno successivo quale sia<br />

stato lo score del vincitore <strong>di</strong> un Open d’Italia?<br />

E allora, go<strong>di</strong>amoci lo spettacolo, le immagini dell’Open, gli<br />

slow-motion degli swing dei giocatori e le immagini cartolina<br />

del nostro territorio. Promuoviamo all’estero le nostre eccellenze<br />

turistiche, elevando il livello del servizio e gli standard delle<br />

strutture per sod<strong>di</strong>sfare ogni esigenza .<br />

Utilizzando un paragone golfistico si potrebbe <strong>di</strong>re :” abbiamo i<br />

fondamentali perfetti, adesso bisogna andare in campo a tirarne<br />

il meno possibile.”<br />

Nicola Pomponi


5<br />

La storia del golf in Italia.<br />

Dal 1925 al <strong>2020</strong> Chervo San Vigilio Resort<br />

Open d’Italia: una lunga storia fatta <strong>di</strong> clamorose<br />

imprese e <strong>di</strong> delusioni, <strong>di</strong> campioni che hanno<br />

nobilitato l’albo d’oro e <strong>di</strong> altri che hanno dato lustro<br />

al torneo pur non vincendo.<br />

La prima e<strong>di</strong>zione del 1925 vede 3 <strong>di</strong>stinti signori:<br />

William H. Jolly, Luigi Prette e Francesco Pasquali,<br />

affrontarsi su 36 buche. Pasquali con 154 colpi,<br />

uno in meno <strong>di</strong> Jolly, inaugurò l’albo d’oro che poi si<br />

rivelò piuttosto avaro con gli italiani.<br />

Nella seconda e<strong>di</strong>zione, a cui parteciparono i più<br />

noti professionisti dell’epoca, si impose il francese<br />

August Boyer, allora <strong>di</strong>ciottenne, destinato a stabilire<br />

il record <strong>di</strong> successi con ben quattro (1926, 1929,<br />

1930, 1931), poi emulato dal belga Flory Van Donck.<br />

È il vincitore più giovane del torneo, anche se le<br />

statistiche ufficiali dell’European Tour riconoscono<br />

il primato a Francesco Molinari (23 anni, 180 giorni<br />

nel 2006), ma queste sono stilate soltanto dal<br />

1972, anno in cui è stato fondato l’organismo che<br />

gestisce l’attività dei pro continentali.<br />

Nel 1947 a Sanremo ebbe inizio la seconda delle tre<br />

fasi in cui si può <strong>di</strong>videre la vita dell’Open d’Italia,<br />

sicuramente quella più favorevole agli azzurri. Ci<br />

furono, infatti, i successi <strong>di</strong> Aldo Casera (1948) e<br />

<strong>di</strong> Ugo Grappasonni (1950-1954) e per ben nove<br />

volte gli italiani si classificarono secon<strong>di</strong>. Casera e<br />

Grappasonni erano due dei “tre moschettieri” che<br />

dominarono la scena nazionale in quel periodo. Il<br />

terzo, Alfonso Angelini, non riuscì a fregiarsi del<br />

titolo, ma si classificò secondo per tre volte (1950,<br />

1958, 1959). Suo un record destinato a rimanere<br />

sicuramente imbattuto: ha vinto per ben <strong>di</strong>eci volte<br />

il Campionato Nazionale Omnium, ora ribattezzato<br />

Campionato Nazionale Open.<br />

August Boyer<br />

I “tre moschettieri” - 1947


6<br />

La storia del golf in Italia<br />

Dopo l’e<strong>di</strong>zione del 1960 il torneo fu sospeso fino al<br />

1971, quando riapparve sul percorso <strong>di</strong> Garlenda, dove<br />

s’impose Ramon Sota, zio <strong>di</strong> Severiano Ballesteros. La<br />

gara entrò così nella fase moderna. Salirono alla ribalta<br />

campioni <strong>di</strong> ieri (Billy Casper che nel 1975 trionfò a<br />

Monticello alla bella età <strong>di</strong> 44 anni, giocatore vincente<br />

più anziano), del momento (Tony Jacklin, 1973, Peter<br />

Oosterhuis, 1974, Dale Hayes, 1978) e del domani (José<br />

Maria Cañizares e il giovanissimo Bernhard Langer che<br />

superò in play off a Firenze gli altrettanto emergenti<br />

Seve Ballesteros e Ken Brown).<br />

Ramon Sota<br />

Billy Casper


7<br />

Severiano Ballesteros<br />

Sam Torrance<br />

Ian Poulter<br />

Greg Norman<br />

Nel 1988 a Monticello, Greg Norman, tra un giro<br />

e l’altro, ebbe il tempo <strong>di</strong> recarsi a Maranello<br />

per acquistare una Ferrari, si <strong>di</strong>strasse un po’<br />

ma riuscì a sorpassare Craig Parry nelle ultime<br />

buche ed evitare la figuraccia. Seguirono gli<br />

Open organizzati dalla Promomax del compianto<br />

Mario Pinzi. Erano quasi <strong>di</strong> casa Severiano<br />

Ballesteros e José Maria Olazabal, che non<br />

vinsero mai, e Pinzi ebbe anche un incre<strong>di</strong>bile<br />

colpo <strong>di</strong> fortuna nel 1991 quando, ingaggiati per<br />

tempo Ian Woosnam e lo stesso Olazabal, se<br />

li vide arrivare a Castelconturbia dopo essere<br />

stati gran<strong>di</strong> protagonisti al Masters <strong>di</strong> Augusta<br />

dove si classificarono nell’or<strong>di</strong>ne al primo e al<br />

secondo posto. Furono però beffati dal tenace<br />

Craig Parry. Terzo terminò Costantino Rocca,<br />

che ebbe occasione <strong>di</strong> vincere nel 1995 a Le<br />

Rove<strong>di</strong>ne, ma nel finale prevalse Sam Torrance, al<br />

secondo centro dopo quello del 1987. L’albo d’oro<br />

fu firmato anche da Sandy Lyle (1984, 1992), da<br />

Eduardo Romero (1994) e ancora da Bernhard<br />

Langer (1997).<br />

Dopo l’e<strong>di</strong>zione sontuosa <strong>di</strong> Torino nel 1999,<br />

targata Fiat con il successo a sorpresa <strong>di</strong> Dale<br />

Robertson, tornato quasi subito nell’ombra,<br />

l’Open si è trasformato in una bella rampa <strong>di</strong><br />

lancio per giovani talenti tra i quali il primo è stato<br />

Ian Poulter (due titoli nel 2000 e 2002).<br />

Nel 2003 la Federazione Italiana <strong>Golf</strong> ha preso in<br />

mano le re<strong>di</strong>ni dell’evento con un proprio Comitato<br />

Organizzatore e con un lungimirante accordo con<br />

l’European Tour. Hanno proseguito a imporsi altri<br />

elementi <strong>di</strong> talento quali il nor<strong>di</strong>rlandese Graeme<br />

McDowell (2004), successivamente vincitore<br />

<strong>di</strong> un major ed eroe in Ryder Cup nel 2010. In<br />

tale contesto è giunta la settima vittoria italiana<br />

ottenuta nel 2006 da Francesco Molinari, dopo<br />

un’attesa lunghissima durata ventisei anni.


8<br />

La storia del golf in Italia<br />

Dal 2015 al 2017, l’Open si è trasferito al <strong>Golf</strong><br />

Club Milano, nello splen<strong>di</strong>do scenario del<br />

Parco <strong>di</strong> Monza, e sono state tre e<strong>di</strong>zioni in cui<br />

è veramente esploso l’amore del pubblico per<br />

il golf e si sono toccati i 170.000 spettatori:<br />

50.000 nel 2015, 47.000 nel 2016 e – record<br />

assoluto – 73.000 nel 2017. Mai visti tanti in<br />

una manifestazione golfistica in Italia e c’è<br />

da aggiungere che senza il maltempo che ha<br />

accompagnato le prime due giornate del 2016<br />

si sarebbe andati oltre l’impensabile soglia.<br />

Molinari, però, è stato impeccabile nella 73ª<br />

e<strong>di</strong>zione del torneo, che ha conquistato quasi <strong>di</strong><br />

forza contro un grande Danny Willett, l’inglese<br />

vincitore ad aprile del Masters. Questa volta<br />

il torinese non ha avuto ce<strong>di</strong>menti, è partito<br />

con il piede giusto e ha mantenuto sempre alti<br />

i ritmi, fino al duello finale seguito nell’ultima<br />

giornata da una folla <strong>di</strong> 16.000 spettatori.<br />

Ha così centrato il secondo titolo nell’Open<br />

<strong>di</strong> casa a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni dal primo,<br />

anche in quella occasione nelle vicinanze<br />

<strong>di</strong> Milano, al <strong>Golf</strong> Club Castello Tolcinasco.<br />

Spettacolare il colpo al green dagli alberi e<br />

perfetto il putt della vittoria con cui è <strong>di</strong>venuto<br />

il secondo azzurro a fare doppietta dopo Ugo<br />

Grappasonni.<br />

Francesco Molinari e Graeme McDowell<br />

Tyrrell Hatton


9<br />

Bernd Wiesberger<br />

Francesco Molinari non ce l’ha fatta a bissare<br />

il successo dell’anno precedente, terminando<br />

al sesto posto e comunque dando un’ulteriore<br />

conferma del suo spessore <strong>di</strong> livello mon<strong>di</strong>ale.<br />

Ha vinto il 26enne inglese Tyrrell Hatton con<br />

263 (69 64 65 65, -21) colpi, superando con<br />

un bir<strong>di</strong>e sull’ultima buca il connazionale Ross<br />

Fisher e il thailandese Kiradech Aphibarnrat<br />

e aggiu<strong>di</strong>candosi il terzo titolo nel circuito,<br />

il secondo consecutivo dopo quello siglato<br />

nell’Alfred Dunhill Championship la settimana<br />

precedente. Nella giornata finale, è emerso un<br />

grande Nino Bertasio che è risalito dal 28° al<br />

decimo posto con 268 (68 67 69 64, -16) e in<br />

tal modo è entrato a vele spiegate tra i primi<br />

cento della Race To Dubai (86°), conservando<br />

la ‘carta’ per il circuito 2018, obiettivo principale<br />

della sua stagione.<br />

Nel 2019 l’austriaco Bernd Wiesberger vince<br />

con 268 (66 70 67 65, -16) colpi, la 76ma<br />

e<strong>di</strong>zione dell’Open d’Italia, <strong>di</strong>sputatasi sul<br />

<strong>di</strong>fficile percorso dell’Olgiata <strong>Golf</strong> Club (par 71)<br />

a Roma, dove hanno offerto una grande prova<br />

classificandosi tra i top ten gli azzurri Francesco<br />

Laporta, settimo con 275 (-9), e Andrea Pavan,<br />

decimo con 276 (-8).<br />

<strong>2020</strong>, siamo in totale emergenza mon<strong>di</strong>ale a<br />

causa <strong>di</strong> questo invisibile nemico chiamato<br />

Covid. Tuttavia grazie alla visione del patron<br />

dello Chervo San Vigilio Resort, Pietro Apicella,<br />

e alla collaborazione della Federazione Italiana<br />

<strong>Golf</strong>, l’Open d’Italia si <strong>di</strong>sputerà e porterà il<br />

golf italiano negli teleschermi <strong>di</strong> tutti i golfisti<br />

del mondo, un ottimo messaggio per il golf<br />

mon<strong>di</strong>ale e per l’Italia del golf. Il golf italiano c’è!


11<br />

CIPRO<br />

Aphro<strong>di</strong>te Hills GC<br />

A cura <strong>di</strong> Alessandro Dinon<br />

Cipro ha un ricco patrimonio culturale che risale<br />

a oltre 10.000 anni, ricca <strong>di</strong> miti, leggende e<br />

tra<strong>di</strong>zioni. Oggi, questo territorio fonde la sua<br />

storia con i comfort dello stile <strong>di</strong> vita europeo<br />

contemporaneo. Il paesaggio dell’isola spazia<br />

dalle spiagge sabbiose alle montagne coperte <strong>di</strong><br />

pini, che combinato con un clima ideale, comunità<br />

amichevoli e un’economia prospera, rende Cipro<br />

una destinazione da non perdere.<br />

Cipro gode <strong>di</strong> un clima me<strong>di</strong>terraneo, soleggiato<br />

tutto l’anno, ideale per giocare a golf. Gli aeroporti<br />

internazionali <strong>di</strong> Larnaca e Paphos sono serviti<br />

da oltre 30 compagnie aeree che effettuano voli<br />

regolari verso oltre 260 destinazioni in tutto il<br />

mondo. Il fascino <strong>di</strong> Cipro è in costante crescita,<br />

grazie anche ai recenti sviluppi in tutta l’isola.<br />

Imper<strong>di</strong>bile la città <strong>di</strong> Paphos, nella parte<br />

occidentale dell’isola, la quale offre molteplici<br />

opzioni a breve <strong>di</strong>stanza l’una dall’altra, fra cui<br />

il golf resort a cinque stelle <strong>di</strong> Aphro<strong>di</strong>te Hills,<br />

portaban<strong>di</strong>era nel suo genere da anni, e località<br />

come Minthis Hills, Secret Valley ed Elea.<br />

Inoltre, il fatto che l’isola goda <strong>di</strong> 300 giorni <strong>di</strong> sole<br />

all’anno, lunghe estati calde e inverni miti, non fa<br />

che aumentare la sua attrattiva.<br />

Elea <strong>Golf</strong> Club


12


Aphro<strong>di</strong>te Hills GC<br />

13


14<br />

PAPHOS<br />

Paphos, la mitica città natale <strong>di</strong> Afro<strong>di</strong>te, dea greca<br />

dell’amore e della bellezza, si trova sulla costa sudoccidentale<br />

<strong>di</strong> Cipro. Ospita gran parte del ricco<br />

patrimonio culturale dell’isola, tra cui una fortezza<br />

me<strong>di</strong>evale, tombe affrescate e notevoli mosaici.<br />

Essendo praticamente un museo a cielo aperto,<br />

l’UNESCO ha aggiunto l’intera città alla sua lista del<br />

patrimonio mon<strong>di</strong>ale. Oltre alla sua ricca cultura,<br />

Paphos offre tutti gli elementi essenziali <strong>di</strong> una<br />

città cosmopolita, tra cui boutique alla moda, ottimi<br />

ristoranti che servono specialità culinarie, taverne<br />

tra<strong>di</strong>zionali, servizi moderni, strutture me<strong>di</strong>che <strong>di</strong><br />

prima classe ed ottimi caffè. Con quattro eccellenti<br />

campi da golf a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> soli 20 minuti l’uno<br />

dall’altro, la città balneare <strong>di</strong> Paphos è un must per le<br />

vacanze <strong>di</strong> golf.<br />

Minthis Hills GC


15<br />

Minthis Hills GC<br />

MINTHIS HILLS<br />

Il resort <strong>di</strong> Minthis Hills si trova nel cuore della<br />

regione vinicola <strong>di</strong> Paphos, dove pittoreschi villaggi<br />

tra<strong>di</strong>zionali e viste sul mare offrono un’esperienza<br />

autentica <strong>di</strong> Cipro. Il campo a 18 buche <strong>di</strong> Minthis,<br />

progettato dal leggendario architetto Donald Steel<br />

nel 1994, segue le ondulazioni naturali della terra,<br />

attraversando centinaia <strong>di</strong> uliveti e frutteti, con<br />

una vista mozzafiato sulle montagne <strong>di</strong> Troodos.<br />

Incorporando l’essenza del paesaggio a panorami<br />

splen<strong>di</strong><strong>di</strong> e buche eccezionali, questo è un percorso<br />

perfetto per tutte le stagioni, in grado <strong>di</strong> offrire una<br />

sfida interessante. Il punto culminante senza dubbio<br />

è la buca 13, un par 3 in cui il tee shot deve cadere<br />

assolutamente nel green interamente circondato da<br />

un ampio ostacolo d’acqua.


16<br />

APHRODITE HILLS<br />

Il gioiello dell’isola <strong>di</strong> Cipro è Aphro<strong>di</strong>te Hills, un luogo<br />

eccezionale con una vasta gamma <strong>di</strong> alloggi tra cui un hotel<br />

<strong>di</strong> lusso ed uno dei più bei campi al mondo sul mare. Il campo<br />

da golf a 18 buche è stato progettato dal celebre architetto<br />

Cabell B. Robinson e domina il paesaggio tipico Me<strong>di</strong>terraneo<br />

con i suoi greens a più livelli, bunkers <strong>di</strong> sabbia bianca ed una<br />

spettacolare gola <strong>di</strong> 130 metri alla buca 7. Quest’ultima, un<br />

magnifico par 3, è l’attrazione principale del percorso, nonché<br />

palcoscenico perfetto per sfoderare tutto il proprio coraggio e<br />

abilità, al fine <strong>di</strong> scavalcare l’abisso che separa il tee dal green.


AH HOTEL<br />

17<br />

Il resort è raggiungibile attraverso un lungo vialetto<br />

fiancheggiato da bouganville al largo della strada<br />

costiera tra Paphos e Limassol. La sua posizione su<br />

un altopiano offre viste spettacolari sul Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

a soli cinque minuti <strong>di</strong> auto. È una delle località<br />

più tranquille dell’isola. Nelle vicinanze si trova il<br />

villaggio <strong>di</strong> Kouklia, sito dell’antico tempio de<strong>di</strong>cato<br />

alla dea greca Afro<strong>di</strong>te. La profumata Retreat Spa<br />

è una piacevole <strong>di</strong>strazione. È un hotel vivace ma<br />

estremamente elegante.<br />

Le 290 camere e suite sono aree <strong>di</strong> sublime eleganza,<br />

con semplici tavolozze dai colori bianchi combinati<br />

con tonalità fresche. Tutte hanno un balcone o una<br />

terrazza con vista sul mare, sulla piscina o sul giar<strong>di</strong>no.<br />

Le camere standard deluxe <strong>di</strong>spongono anche <strong>di</strong> una<br />

piscina privata o esterna proprio accanto alle loro<br />

terrazze soleggiate. Se il budget si estende ad una<br />

suite, allora potrete aspettarvi decorazioni sontuose<br />

con colori ricchi e una vasca idromassaggio privata<br />

sulla terrazza o sulla piscina.<br />

Il Fig & Olive è un elegante ristorante con un arredamento<br />

neutro ed essenziale. Le abilità degli chef, nel<br />

produrre raffinati piatti me<strong>di</strong>terranei à la carte, hanno<br />

consentito <strong>di</strong> vincere più riconoscimenti internazionali;<br />

è uno dei cinque ristoranti all’interno dell’hotel.<br />

Jasmine, con il suo “lunatico” decoro blu notte, è un<br />

romantico ristorante à la carte che serve piatti asiatici<br />

(provate il salmone in salsa teriyaki dalla stazione<br />

<strong>di</strong> cottura live teppanyaki - è un piatto d’autore<br />

e delizioso) mentre El Sabor si trova nel giar<strong>di</strong>no e<br />

serve cucina messicana a pranzo e cena. La Stone<br />

Grill Terrace è una moderna steak house che serve<br />

succulenti bistecche cotte alla piastra o alla brace.<br />

La colazione (più pranzo e cena informali) viene consumata<br />

a Eleonas, dove una cucina aperta offre la<br />

possibilità <strong>di</strong> vedere gli chef al lavoro, mente il buffet<br />

ospita una vasta gamma <strong>di</strong> specialità gastronomiche<br />

e prodotti freschi.<br />

Tutti i ristoranti sod<strong>di</strong>sfano i clienti con esigenze <strong>di</strong>etetiche<br />

specifiche. Le bevande sono servite nei bar a<br />

bordo piscina e nella sala spettacoli, mentre il Carob<br />

Lounge, Executive Lounge e Sunset Bar vi aspetteranno<br />

con deliziosi cocktail. A due minuti a pie<strong>di</strong> dall’hotel<br />

si trova il Village Square del resort, dove ci sono<br />

altri ristoranti che servono la maggior parte delle cucine,<br />

dai souvlaki ciprioti agli hamburger, dalla pasta<br />

italiana ai piatti in<strong>di</strong>ani.


18<br />

Elea <strong>Golf</strong> Club è al centro <strong>di</strong> un nuovo lussuoso complesso<br />

residenziale situato in una posizione i<strong>di</strong>lliaca, a soli due<br />

chilometri dal mare e dalla vivace città <strong>di</strong> Paphos. Il golf a<br />

Cipro è stato elevato a un nuovo livello con l’inaugurazione<br />

<strong>di</strong> Aphro<strong>di</strong>te Hills nel 2002, ma l’apertura <strong>di</strong> questo nuovo<br />

campo, progettato da Nick Faldo, nell’ottobre 2010, ha alzato<br />

notevolmente il livello dell’offerta golfistica cipriota. La visione<br />

<strong>di</strong> Elea Estate è quella <strong>di</strong> essere un luogo dove godersi la<br />

vita. Coloro che hanno familiarità con i percorsi <strong>di</strong> Faldo, ad<br />

esempio Chart Hills, noteranno un tema comune. Il campo è<br />

caratterizzato da una forte presenza <strong>di</strong> bunkers, peculiarità<br />

che presenzia in maniera drammatica alla buca 4.<br />

Questo par 4 è probabilmente il più bunkerato tra tutti i campi<br />

d’Europa. Due bunker <strong>di</strong> forma irregolare, che si mascherano<br />

come giganteschi pezzi sabbiosi <strong>di</strong> un puzzle, devono essere<br />

evitati dal tee. Se riuscirete a trovare il fairway, avrete un approccio<br />

<strong>di</strong>retto al green “a ponte” che si inclina verso l’alto e<br />

poi si allontana verso il retro. Il green è protetto a sinistra da<br />

un bunker più piccolo a forma <strong>di</strong> puzzle con un tumulo erboso<br />

al centro in stile Muirfield. A destra del green, c’è un ostacolo<br />

più convenzionale. Pensiamo che ci sia più sabbia su questa<br />

buca che in un deserto me<strong>di</strong>o.<br />

La buca 17, un lungo par 4, sta rapidamente <strong>di</strong>ventando la<br />

buca caratteristica <strong>di</strong> Elea e spesso impaurisce i golfisti che<br />

la affrontano. Chiamata “Bobby Jones”, anche la 17 presenta<br />

una “drammatica” presenza <strong>di</strong> bunkers, alla quale si somma<br />

un fairway fortemente inclinato, che dal tee sembra essere<br />

più piccolo <strong>di</strong> un francobollo. Indossa il tuo “cappello pensante”<br />

prima <strong>di</strong> giocare a Elea. Questo percorso merita una considerevole<br />

attenzione, insieme a un atteggiamento positivo e<br />

un buon sand wedge!


Votato il miglior campo a Cipro per due anni consecutivi<br />

da <strong>Golf</strong> Digest alla fine degli anni ‘90, il Secret Valley <strong>Golf</strong><br />

Club godette <strong>di</strong> tutte le luci della ribalta negli anni in cui<br />

il golf a Cipro era ancora agli albori. A quel tempo, infatti,<br />

l’isola aveva solo due campi da scegliere e la Federazione<br />

<strong>di</strong> golf <strong>di</strong> Cipro non era ancora stata fondata.<br />

Secret Valley si trova non lontano da Paphos e ancora<br />

più vicino a Petra tou Romiou, dove, secondo il folklore,<br />

Afro<strong>di</strong>te, la dea dell’amore, scese a terra. L’ambientazione<br />

del percorso è davvero una delizia: Secret Valley si<br />

sviluppa sulla forma naturale della spettacolare valle, con<br />

formazioni rocciose dai colori vivaci che variano in base<br />

alla luce. Inoltre, i tee posizionati in cima ai pen<strong>di</strong>i, offrono<br />

splen<strong>di</strong>de viste sul mare lontano.<br />

I migliori momenti per giocare in questo campo sono<br />

al mattino presto o alla sera tar<strong>di</strong>, quando le ombre si<br />

allungano e il clima è più fresco.<br />

Il complesso <strong>di</strong> Secret Valley include il campo da golf, un<br />

hotel a cinque stelle e lussuose case private. Il progetto<br />

mira a <strong>di</strong>ventare uno dei più gran<strong>di</strong> sviluppi residenziali <strong>di</strong><br />

lusso sulla spiaggia in Europa.<br />

Quello che prima era una piacevole e semplice esperienza<br />

è ora un campo da golf da non perdere assolutamente.<br />

19


21<br />

Royal Troon, icona<br />

del golf scozzese.<br />

Benvenuti in uno dei più famosi<br />

campi del mondo, uno dei più<br />

celebri links <strong>di</strong> tutta la Scozia: Royal<br />

Troon <strong>Golf</strong> Club. Ci piace ricordare<br />

che la Scozia non è solo golf. È<br />

un posto straor<strong>di</strong>nariamente bello<br />

dove trascorrere del tempo per<br />

esplorare le sue coste, i suoi castelli<br />

con una storia “orgogliosa “e ricca,<br />

oltre ai suoi fantastici whisky.


22<br />

Il Royal Troon <strong>Golf</strong> Club, nella città <strong>di</strong> Troon a sud-ovest<br />

<strong>di</strong> Glasgow, è stato fondato nel 1878 come un campo<br />

da golf a cinque buche, grazie all’idea <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong><br />

appassionati <strong>di</strong> golf. Il percorso originale fu opera <strong>di</strong><br />

Charlie Hunter, e alcuni dei suoi greens sono tuttora<br />

giocabili. George Strath, il primo professionista <strong>di</strong> Troon,<br />

in seguito estese il percorso a do<strong>di</strong>ci buche e poi a<br />

<strong>di</strong>ciotto nel 1884. Willie Fernie e James Braid in seguito<br />

mo<strong>di</strong>ficarono e allungarono il tracciato. Nel 1923, Troon<br />

ospitò il suo primo The Open, uscendo dall’ombra del suo<br />

famoso vicino, il Prestwick <strong>Golf</strong> Club.<br />

Il Royal Troon <strong>Golf</strong> Club rimane il primo (e ultimo) club in<br />

Gran Bretagna a ottenere lo status <strong>di</strong> “Reale” (Royal) sotto<br />

il lungo regno della regina Elisabetta II.<br />

Royal Troon è un links tra<strong>di</strong>zionale. Le buche iniziali sono<br />

relativamente delicate, con una serie <strong>di</strong> par 4 corti che<br />

corrono lungo il Firth of Clyde. Qui puoi approfittare del<br />

tempo fra un colpo e l’altro per immergerti negli splen<strong>di</strong><strong>di</strong><br />

panorami. Infatti, in una giornata limpida è possibile<br />

vedere la lontana Ailsa Craig a sud e le maestose<br />

montagne dell’isola <strong>di</strong> Arran ad ovest.


Ci sono bunkers ovunque, la maggior parte dei quali non<br />

visibili dal tee, ma con un po’ <strong>di</strong> fortuna riuscirai sicuramente<br />

risparmiare qualche colpo. La profonda vegetazione<br />

con le ginestre pronte ad inghiottire qualsiasi colpo,<br />

rendono i tee shot molto delicati. Se vuoi chiudere con un<br />

buon score allora ti dovrai impegnare nelle prime nove, le<br />

seconde nove sono decisamente più impegnative soprattutto<br />

quando devi giocare con il vento che soffia forte da<br />

nord-ovest. Il tratto <strong>di</strong> buche dalla 7 alla 13 fornisce una<br />

sfida interessante e varia.<br />

La chiave per affrontare al meglio questo percorso è posizionare<br />

bene il tee ed assicurarsi <strong>di</strong> piazzare il primo<br />

colpo intorno al fairway, perché il rough, con la sua irregolarità,<br />

è a <strong>di</strong>r poco penalizzante.<br />

La buca 6 è il par 5 più lungo nella storia dell’Open Championship,<br />

mentre la 8, detta “Postage Stamp” (francobollo),<br />

è il par 3 più corto dell’Open, essendo lungo solo 110<br />

metri. Quest’ultima è ritenuta da Ernie Els, Darren Clarke,<br />

e Phil Mickelson come la migliore buca del circuito.<br />

La buca 11 è un “brutale” par 4 <strong>di</strong> 451 metri (per i professionisti),<br />

ed è classificata come la buca più <strong>di</strong>fficile dell’Open<br />

Championship. Il traguardo alla 18 è davvero piacevole,<br />

in quanto termina proprio <strong>di</strong> fronte alla clubhouse<br />

piena <strong>di</strong> cimeli e ti permette davvero <strong>di</strong> percepire la storia<br />

<strong>di</strong> questo campo e <strong>di</strong> tutta l’area.<br />

L’Open Championship ritornerà – da definire - al Royal Troon<br />

nel 2023, dopo ben 100 anni.<br />

23


24<br />

LAZIO<br />

Terre dei Consoli<br />

<strong>Golf</strong> Resort<br />

Situata a Monterosi, a 35 minuti <strong>di</strong> auto da Roma,<br />

Terre dei Consoli offre sistemazioni a ristorazione<br />

in<strong>di</strong>pendente con terrazza o giar<strong>di</strong>no, tutte<br />

climatizzate, le zona pranzo con camino e TV, un<br />

soggiorno, una cucina completamente attrezzata,<br />

la biancheria da letto e gli asciugamani.Il progetto<br />

Terre dei Consoli rappresenta un’assoluta novità<br />

nel panorama immobiliare italiano e s’ispira al<br />

concetto <strong>di</strong> congiunzione <strong>di</strong> ville private, strutture<br />

ricettive per turismo e, naturalmente, campo da<br />

golf.Il campo da golf è stato <strong>di</strong>segnato dal celebre<br />

architetto americano Robert Trent Jones II, dalla cui<br />

matita sono nati alcuni dei campi più spettacolari<br />

del mondo. Progettato secondo gli standard più<br />

moderni, l’intero complesso rispetta il territorio e<br />

l’ambiente, in un contesto unico e irripetibile.Il campo<br />

da golf è un 27 buche, 18 buche <strong>di</strong> campionato oltre<br />

a 9 buche executive, un’accademia e un campo<br />

pratica con target greens, posizionato in una vallata<br />

<strong>di</strong> 160 ettari dove si incontrano prati ver<strong>di</strong>, cieli<br />

azzurri e aria pulita.<br />

PUGLIA<br />

Acaya<br />

<strong>Golf</strong> Resort<br />

Situato a 5 minuti <strong>di</strong> auto dalle spiagge del Salento<br />

e a 3 km dalla Riserva Naturale Le Cesine,<br />

l’Acaya <strong>Golf</strong> Resort & Spa offre un campo da golf<br />

a 18 buche, un centro benessere, 2 piscine all’aperto<br />

e un parcheggio all’aperto, fruibile senza<br />

costi aggiuntivi. Le eleganti camere dell’Acaya<br />

<strong>Golf</strong> Resort & Spa <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> TV LCD, minibar,<br />

set per la preparazione <strong>di</strong> tè e caffè, vista sul<br />

campo da golf, sul giar<strong>di</strong>no o sulla campagna<br />

pugliese e bagno completo <strong>di</strong> set <strong>di</strong> cortesia, accappatoi<br />

e pantofole. A vostra <strong>di</strong>sposizione anche<br />

un elegante golf club, che ospita la scuola<br />

<strong>di</strong> golf Acaya e il negozio <strong>di</strong> articoli sportivi Pro-<br />

Shop <strong>Golf</strong>, e un centro benessere in loco <strong>di</strong> 1200<br />

m² con idromassaggio, sauna e bagno turco.<br />

Da Giugno a <strong>Novembre</strong> <strong>2020</strong><br />

soggiorno con date libere. Esempio:<br />

proposta 4 giorni con cena e prima<br />

colazione + 2 green fee a 18 buche a<br />

partire da € 565 per persona.<br />

Da Giugno a <strong>Novembre</strong> <strong>2020</strong> soggiorno<br />

con date libere. Esempio: proposta<br />

4 giorni in appartamento + 3<br />

green fee a 18 buche a partire da €<br />

326 per persona.


25<br />

MADEIRA<br />

Palheiro <strong>Golf</strong> Club<br />

A cura della redazione<br />

adeira – “la perla del Nord Atlantico” – è l’isola<br />

Mpiù incantevole del Portogallo. Presenta una<br />

perfetta unione <strong>di</strong> spiagge, montagne con<br />

cime coperte <strong>di</strong> nuvole e vallate ver<strong>di</strong>, senza<br />

<strong>di</strong>menticare un’impressionante collezione <strong>di</strong><br />

campi da golf.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’ottima alternativa alle Isole Canarie o<br />

alla terraferma portoghese per coloro che cercano una<br />

vacanza all’insegna del golf e sole. Tutti e tre i campi <strong>di</strong><br />

Madeira sono stati inseriti tra i migliori d’Europa.<br />

Il Palheiro <strong>Golf</strong> Club, progettato da Cabell B. Robinson,<br />

è stato aperto nel 1993 ed è una meravigliosa opzione<br />

per le vostre vacanze <strong>di</strong> golf. Arroccato sopra la capitale<br />

Funchal, il campo vanta spettacolari viste sull’oceano e<br />

buche interne ricche <strong>di</strong> colori, tanto da suscitare paragoni<br />

all’Augusta National. Con 30 minuti <strong>di</strong> auto verso nord<br />

tramite una strada panoramica è possibile raggiungere<br />

Santo da Serra, sede del Madeira Island Open, ed in<br />

passato <strong>di</strong> molti eventi dell’European Tour. Posizionato<br />

sopra la baia <strong>di</strong> Machico, la sua posizione offre<br />

magnifiche vedute della costa rocciosa dell’Atlantico.<br />

Porto Santo, progettato da Severiano Ballesteros, si<br />

trova, sull’omonima isola a nord-est <strong>di</strong> Madeira. Il campo<br />

si estende su quasi l’intera larghezza dell’isola, dalle<br />

dune alle scogliere <strong>di</strong> basalto. Il tracciato offre al golfista<br />

una costante sfida, nello stile tipico del suo creatore.<br />

Il più grande vantaggio <strong>di</strong> Madeira è il suo clima:<br />

il sole splende forte ogni mese senza mai essere<br />

eccessivamente caldo, rendendo il golf fantastico in<br />

qualsiasi momento dell’anno.<br />

Madeira è una destinazione popolare anche per i non<br />

golfisti grazie alla gastronomia, ai vini famosi, ai percorsi<br />

naturalistici, alla pesca, ai mercati affollati e agli sport<br />

acquatici. È una località pre<strong>di</strong>sposta naturalmente per<br />

incantare i viaggiatori che la visitano.


26<br />

MADEIRA<br />

PALHEIRO GOLF CLUB<br />

Disegnato da Cabell Robinson, il campo si trova<br />

all’interno <strong>di</strong> una bellissima proprietà a pochi<br />

chilometri a est <strong>di</strong> Funchal, con vista sulle acque<br />

scintillanti della baia e sulle lontane isole <strong>di</strong>sabitate<br />

<strong>di</strong> Desertas. Le buche si snodano attraverso la pineta<br />

e intorno ai giar<strong>di</strong>ni botanici nella tenuta <strong>di</strong> Palheiro,<br />

dove i frequenti cambi <strong>di</strong> elevazione offrono una<br />

splen<strong>di</strong>da vista sull’oceano.<br />

Quattro delle cinque buche par 5 sono comprese<br />

nelle seconde nove dell’intero tracciato, quin<strong>di</strong> non<br />

sorprende che la seconda metà sia 640 metri più<br />

lunga della prima.<br />

L’hotel Casa Velha do Palheiro è in cima alle colline<br />

sopra la capitale, proprio accanto ai Giar<strong>di</strong>ni Palheiro,<br />

famosi per le loro camelie, con accesso <strong>di</strong>retto al<br />

campo da golf.<br />

Il tranquillo hotel è pieno <strong>di</strong> luce solare e oggetti<br />

d’antiquariato. Gli esterni sono de<strong>di</strong>cati ai giar<strong>di</strong>ni con<br />

glicini presenti lungo i balconi e le porte. L’attraente<br />

e<strong>di</strong>ficio color crema con un tetto rosso è basso e si<br />

fonde con il paesaggio.<br />

Il servizio è formale e molto raffinato. All’interno<br />

della struttura sono presenti una piscina all’aperto<br />

riscaldata e una piscina coperta, una sauna, bagno<br />

turco e una sala fitness nel centro benessere.<br />

Considerato uno dei migliori ristoranti dell’isola,<br />

l’elegante sala da pranzo Casa Velha si affaccia sui<br />

prati ben curati sul retro dell’hotel. Qui viene servita la<br />

colazione a buffet, che offre sia opzioni continentali<br />

che à la carte. Aperto solo a cena, serve un menu<br />

degustazione giornaliero e un menu à la carte che<br />

attinge alle specialità locali, come scampi con<br />

pancetta <strong>di</strong> maiale e jus al tartufo, trota con finocchi,<br />

orata dorata con stufato <strong>di</strong> fagioli chorizo, aglio e<br />

salsa al peperoncino, purea <strong>di</strong> peperoncino.<br />

Il pranzo viene invece servito presso il ristorante<br />

Palheiro <strong>Golf</strong> Clubhouse con una magnifica vista<br />

dalla veranda mentre pasti come hamburger e panini<br />

sono serviti presso la Tea House o la Casa de Chá.


23 27<br />

MADEIRA<br />

Porto Santo <strong>Golf</strong> Club<br />

PORTO SANTO<br />

A breve <strong>di</strong>stanza in aereo da Madeira, o a due ore <strong>di</strong> traghetto<br />

dalla capitale Funchal, si trova Porto Santo. Questa è la più<br />

piccola isola abitata nell’arcipelago <strong>di</strong> Madeira, che però<br />

gode <strong>di</strong> una spiaggia <strong>di</strong> sabbia dorata <strong>di</strong> 9 km.<br />

L’isola sta lentamente <strong>di</strong>ventando un must per le vacanze<br />

<strong>di</strong> golf, grazie all’iconico campo <strong>di</strong>segnato da Severiano<br />

Ballesteros, che vi ha creato un eccitante campo da golf,<br />

aperto dal 2004, sul lato affacciato sull’oceano.<br />

Con la spiaggia e i due vulcani spenti sullo sfondo, il<br />

percorso è naturale e offre una sfida molto intrigante.<br />

Le nove buche <strong>di</strong> apertura si articolano sulla spiaggia, fra<br />

una serie <strong>di</strong> bunkers e piccoli laghi, avvicinandosi allo stile<br />

tra<strong>di</strong>zionale dei migliori campi americani. Le seconde nove<br />

offrono uno scenario più emozionante e teatrale, perché<br />

poste in cima alle scogliere, con lo scintillante Oceano<br />

Atlantico in piena vista. Le buche 13, 14 e 15 sono fra le<br />

migliori buche sull’oceano in Europa, se non al mondo;<br />

si possono inoltre notare vari accenni stilistici a Pebble<br />

Beach. Anche la 10, la 11 e la conclusiva 18 non passano<br />

inosservate per i loro ostacoli d’acqua. Questa parte del<br />

tracciato, grazie ai suoi aspetti unici e spettacolari, ricorda<br />

più lo stile dei campi britannici ed irlandesi.<br />

Il campo da golf <strong>di</strong> Porto Santo è considerato tra i migliori<br />

in Europa, e quin<strong>di</strong> imper<strong>di</strong>bile per chi è alla ricerca <strong>di</strong> nuove<br />

e interessanti esperienze <strong>di</strong> golf.<br />

Palheiro <strong>Golf</strong> Club


24 28<br />

MADEIRA<br />

SANTO DA SERRA<br />

Il golf a Madeira è iniziato a Santo da Serra negli anni<br />

‘30 con un basico tracciato a nove buche. Il percorso<br />

è opera del famoso architetto americano Robert<br />

Trent Jones.<br />

Il percorso attuale <strong>di</strong> 27 buche nasce dall’unione <strong>di</strong> 3<br />

campi: il Machico e il Desertas, che sono stati aperti<br />

nel 1991, e il percorso Serras, che ha completato<br />

l’intero progetto, dopo l’apertura nel 1998. Quest’ultimo<br />

è il percorso più corto ed è perfetto come giro<br />

<strong>di</strong> riscaldamento prima <strong>di</strong> giocare a Machico e poi a<br />

Desertas, il percorso championship sede del Madeira<br />

Island Open.<br />

Se avrete la fortuna <strong>di</strong> giocare in una giornata limpida,<br />

rimarrete affascinati dalle viste spettacolari<br />

sulla baia <strong>di</strong> Machico. Però a causa della posizione<br />

sopraelevata del campo, potreste ritrovarvi a giocare<br />

letteralmente “con la testa tra le nuvole”. Il Machico<br />

è forse il nostro preferito perché è più impegnativo,<br />

ma allo stesso tempo in<strong>di</strong>menticabile. Con quattro<br />

tee <strong>di</strong> partenza tra cui scegliere, dà le possibilità a<br />

tutti i golfisti, dai più abili ai neofiti. Sarete quin<strong>di</strong> liberi<br />

<strong>di</strong> decidere se rilassarvi, ma non troppo, o affrontare<br />

una sfida più intensa, come quella <strong>di</strong> 6.200<br />

metri, normalmente riservata ai professionisti.


25 23 29<br />

MADEIRA<br />

PORTO BAY SERRA GOLF<br />

Questo piccolo hotel si trova proprio accanto al campo da<br />

golf Santo da Serra. La vicina città <strong>di</strong> Santo da Serra è famosa<br />

per il mercato conta<strong>di</strong>no della domenica e per i suoi<br />

prodotti artigianali, frutta, fiori, pane e formaggi artigianali.<br />

L’hotel ha una magnifica vista sul mare, nonostante sia situato<br />

nell’entroterra.<br />

Questa bellissima villa in stile liberty, parte del raffinato gruppo<br />

alberghiero <strong>di</strong> Porto Bay, è piena <strong>di</strong> carattere e fascino.<br />

Gli esterni sono blu fiordaliso con un fregio <strong>di</strong> fiori che corre<br />

intorno alla cima <strong>di</strong> una piccola torretta. Gli interni della<br />

casa principale sono tra<strong>di</strong>zionali con pavimenti in legno e<br />

caminetti, mentre una nuova dependance, che comprende<br />

la piscina e il centro benessere, ha vetrate dal pavimento al<br />

soffitto, con vista sul giar<strong>di</strong>no.<br />

Qui regna un’atmosfera cor<strong>di</strong>ale e amichevole e niente è <strong>di</strong><br />

troppo <strong>di</strong>sturbo. C’è una piscina interna riscaldata, con idromassaggio<br />

e una sauna. C’è anche una piccola palestra e<br />

una sala massaggi che utilizza prodotti Decléor.<br />

Il ristorante, Avó Micas, mette in mostra il meglio della cucina<br />

della regione, offrendo piatti come la tra<strong>di</strong>zionale zuppa<br />

<strong>di</strong> grano con cubetti <strong>di</strong> maiale, branzino, grigliata con limone,<br />

olio d’oliva e salsa alle erbe e le vongole con vino bianco,<br />

aglio e coriandolo. La colazione è a buffet e à la carte con<br />

prosciutti e formaggi locali.<br />

Se state pensando ad un viaggio in Portogallo, vale la pena<br />

concedersi una lunga sosta in questa bellissima isola dell’Atlantico<br />

che, a ragione, viene anche chiamata “giar<strong>di</strong>no galleggiante”.


31<br />

HAWAII,<br />

un para<strong>di</strong>so <strong>di</strong> golf ti aspetta<br />

Mauna Kea GC


32<br />

A cura <strong>di</strong> Alessandro Dinon<br />

Le splen<strong>di</strong>de isole delle Hawaii costituiscono una tappa<br />

regolare del PGA Tour. Guardare i professionisti del tour<br />

scrollarsi <strong>di</strong> dosso la ruggine invernale su uno sfondo<br />

<strong>di</strong> cieli blu e acque turchesi, è abbastanza per farti entrare<br />

in un profondo stato <strong>di</strong> invi<strong>di</strong>a. Con i suoi fairways<br />

verdeggianti, le palme che ondeggiano nella brezza e il<br />

luccicante Oceano Pacifico in bella vista da quasi ogni<br />

tee e green, è facile capire perché le Hawaii sono una<br />

delle più incre<strong>di</strong>bili mete <strong>di</strong> golf al mondo. Il 50° stato<br />

degli USA è <strong>di</strong>viso in sei isole, con l’Isola delle Hawaii,<br />

a 30 minuti <strong>di</strong> volo da Honolulu, che vanta molti dei migliori<br />

campi <strong>di</strong> tutto l’arcipelago, progettati da alcuni dei<br />

più gran<strong>di</strong> nomi del golf.<br />

Ecco le nostre scelte nell’enorme varietà <strong>di</strong> opzioni <strong>di</strong>sponibili<br />

per le vostre vacanze <strong>di</strong> golf.


Mauna Kea GC<br />

33


28 34<br />

BLUE COURSE A WAILEA, MAUI<br />

Fiore all’occhiello dei tre campi del Wailea <strong>Golf</strong> Club<br />

<strong>di</strong> Maui, il Blue Course è un classico design <strong>di</strong> Arthur<br />

Jack Snyder, costruito nel 1972. Il campo si trova ai<br />

pie<strong>di</strong> del Monte Haleakala, un vulcano dormiente che<br />

domina lo skyline. Questo pittoresco tracciato offre<br />

viste sull’Oceano Pacifico e sul vulcano, ed è lungo<br />

6.000 metri dai tee da campionato; ogni buca presenta<br />

comunque tre tee box che lo rendono accessibile a<br />

tutti i giocatori. Il Blue Course è talmente vicino all’acqua<br />

che l’avvistamento delle balene, specialmente dal<br />

tee della 12, è <strong>di</strong>ventato un passatempo popolare fra<br />

una buca e l’altra.


TURTLE BAY RESORT, OAHU<br />

35<br />

Ci sono due ottimi campi qui, uno progettato da Arnold<br />

Palmer e un altro ideato da George Fazio.<br />

Il Palmer Course dà un assaggio della Scozia con un<br />

tocco <strong>di</strong> giungla, il tutto avvolto nel delizioso fronte<br />

mare hawaiiano. A 45 minuti da Honolulu, il resort<br />

immerge gli ospiti nella bellezza naturale <strong>di</strong> Oahu e<br />

le viste sull’oceano sono uno standard <strong>di</strong> ogni camera.<br />

La buca migliore è la 17: ha nove bunkers che<br />

portano a un green che si trova su un altopiano a 30<br />

metri dall’oceano. Unico campo da golf progettato<br />

da George Fazio alle Hawaii, il Fazio Course al Turtle<br />

Bay Resort è popolare sia tra i visitatori che tra i professionisti.<br />

Il percorso presenta lunghi fairways, bunkers<br />

profon<strong>di</strong> e greens scolpiti, ed è anche la sede<br />

popolare dell’Hawaiian Open dell’LPGA Tour.<br />

HAPUNA, ISOLA DI HAWAII<br />

Il campo da golf <strong>di</strong> Hapuna si estende lungo la bellissima<br />

costa <strong>di</strong> Kohala, prima <strong>di</strong> salire a oltre 200 metri sul<br />

livello del mare. Il vulcano Mauna Kea, con la sua cima<br />

innevata, fa da sfondo drammatico e ci sono viste infinite<br />

sull’Oceano Pacifico.<br />

Arnold Palmer ed Ed Seay hanno collaborato alla creazione<br />

<strong>di</strong> un campo in stile links visivamente sbalor<strong>di</strong>tivo,<br />

che si avvale dei contorni naturali del paesaggio. Infatti,<br />

il team <strong>di</strong> progettazione ha ricevuto lo<strong>di</strong> non solo per la<br />

bellezza del design, ma anche per la sua perfetta integrazione<br />

con l’ambiente circostante.


36<br />

KAHILI, MAUI<br />

Per i visitatori delle montagne del West Maui, Kahili è<br />

una struttura imper<strong>di</strong>bile; posizionato sulle pen<strong>di</strong>ci dei<br />

rilievi stessi, offre viste pittoresche sul regale Haleakala<br />

e sull’Oceano Pacifico. Il percorso da 6000 metri è<br />

un’ottima sfida, data da forti cambiamenti <strong>di</strong> elevazione,<br />

drammatici par 3 e lunghi e impegnativi par 5.<br />

MAUNA KEA, ISOLA DI HAWAII<br />

Con il Mauna Kea <strong>Golf</strong> Course, Robert Trent Jones Sr.<br />

trasformò quello che apparentemente era uno sterile<br />

campo <strong>di</strong> lava in quello che oggi è uno dei campi più<br />

popolari delle Hawaii e uno tra i più bei campi da golf<br />

del Mondo. L’impegnativo layout presenta buche che<br />

corrono lungo la costa, scavate nelle scogliere sul mare,<br />

con viste panoramiche sulla bellissima costa <strong>di</strong> Kohala.<br />

I green elevati e ondulati e i venti costieri prevalenti<br />

richiedono una <strong>di</strong>screta precisione <strong>di</strong> gioco. La buca 3,<br />

caratteristica <strong>di</strong> Mauna Kea, è tanto spaventosa quanto<br />

bella. Questo leggendario par 3 richiede un trasporto<br />

drammatico attraverso un litorale roccioso; non perdere<br />

la palla dove migliaia <strong>di</strong> giocatori prima <strong>di</strong> te.<br />

A coloro che desiderano soggiornare e giocare consigliamo<br />

<strong>di</strong> optare per il Westin Hapuna Beach Hotel, un<br />

resort cinque stelle completamente rimodernato, una<br />

nuova spa e un’ampia scelta <strong>di</strong> ristoranti e bar.


Mauna Kea GC<br />

37 31


38<br />

SICILIA<br />

Argentario <strong>Golf</strong><br />

Resort & Spa *****<br />

Ubicato a 5 km da Porto Ercole, l’Argentario <strong>Golf</strong><br />

Resort & Spa vanta sistemazioni <strong>di</strong> design con<br />

terrazza privata e un campo da golf panoramico<br />

a 18 buche PGA Championship e Club House con<br />

bar-ristorante, 2 campi da tennis e un bar-ristorante<br />

gastronomico. Nel 2019, The PGA (associazione<br />

dei professionisti <strong>di</strong> golf) ha scelto l’Argentario<br />

<strong>Golf</strong> Club come sede nazionale per l’Italia: il nostro<br />

percorso è l’unico campo italiano con la licenza<br />

“PGA National <strong>Golf</strong> Course Italy”. Le 18 buche, alcune<br />

davvero suggestive e con panorami mozzafiato<br />

su mare, laguna, Orbetello e Talamone, sono<br />

immerse in boschi <strong>di</strong> uliveti e sughere, circondate<br />

da laghetti e specchi d’acqua. Il clima mite e la<br />

piacevole brezza che si respira, rendono questo<br />

percorso unico e giocabile tutti i giorni dell’anno.<br />

SARDEGNA<br />

Is Molas <strong>Golf</strong><br />

Resort****<br />

Situato proprio fuori Pula, l’Is Molas Resort è uno<br />

splen<strong>di</strong>do complesso con una vasta gamma <strong>di</strong><br />

servizi, che offre splen<strong>di</strong>de viste panoramiche<br />

sul mare e sulle montagne circostanti. Immerso<br />

in un paesaggio estremamente suggestivo<br />

su cui svetta la Torre <strong>di</strong> Nora e ai suoi pie<strong>di</strong> i resti<br />

dell’antica città romana, l’Is Molas <strong>Golf</strong> Club<br />

ha un tracciato che porta dalla collina verso il<br />

mare, e consta complessivamente <strong>di</strong> 27 buche.<br />

L’Is Molas <strong>Golf</strong> Club ha ospitato gli Open Internazionali<br />

d’Italia nel 1976, nel 1982, nel 2000 e<br />

nel 2001, ospitando i nomi più illustri del ranking<br />

internazionale, come Nick Faldo, Sam Torrance,<br />

Ian Woosnam, oltre agli Italiani Costantino Rocca<br />

e Baldovino Dassù, vincitore del primo Open<br />

nel’76.<br />

Da Giugno a <strong>Novembre</strong> <strong>2020</strong> soggiorno<br />

con date libere. Esempio:<br />

proposta 5 giorni con cena e prima<br />

colazione + 2 green fee a 18 buche a<br />

partire da 529€ per persona.<br />

Da Giugno a <strong>Novembre</strong> <strong>2020</strong> soggiorno<br />

con date libere. Esempio: proposta<br />

5 giorni con cena e prima colazione +<br />

green fee illimitato (salvo <strong>di</strong>sponibilità<br />

) a partire da € 579 per persona.


39<br />

una gemma nascosta del<br />

golf scozzese<br />

A cura <strong>di</strong> Evis Ypi<br />

F<br />

u dalla Scozia che il golf si <strong>di</strong>ffuse nel resto del mondo,<br />

un mondo che conta oggi più <strong>di</strong> 34.000 campi da golf e<br />

oltre 600 <strong>di</strong> loro sono in Scozia. I più gran<strong>di</strong> progettisti <strong>di</strong><br />

campi da golf vennero da qui: nomi come Old Tom Morris<br />

(1821-1908), Willie Park Jr (1864-1925), James Braid (1870-1950)<br />

e Donald Ross (1872-1948), la loro ere<strong>di</strong>tà può essere trovata su<br />

ogni fairway che percorrerete perché le loro creazioni hanno contribuito<br />

a influenzare la generazione <strong>di</strong> designer che seguirono. Tutti<br />

noi conosciamo i campi più famosi e blasonati come St. Andrews,<br />

Muirfiled, North Berwhich, Carnoustie, Royal Troon e tanti altri, ma<br />

la Scozia è in grado <strong>di</strong> stupire ancor <strong>di</strong> più offrendo un numero considerevole<br />

<strong>di</strong> “gemme” nascoste, come il Brora <strong>Golf</strong> Club, costruito<br />

in una delle zone più autentiche delle Scozia conosciuta come la<br />

regione delle Highlands.


40<br />

Il Brora <strong>Golf</strong> Club si trova appena fuori dalla A9,<br />

l’autostrada più lunga della Scozia, a circa 40 chilometri<br />

a nord <strong>di</strong> Dornoch. È uno dei più affascinanti<br />

viaggi su strada che si possano immaginare.<br />

La A9 segue la costa orientale <strong>di</strong> Sutherland,<br />

costeggiando il bordo ovest del lago Loch Fleet<br />

prima <strong>di</strong> attraversare il villaggio <strong>di</strong> Golspie nelle<br />

Highlands. Durante il tragitto per arrivare a Brora,<br />

si possono ammirare il castello <strong>di</strong> Dunrobin, dove<br />

morì il duca <strong>di</strong> Sutherland nel 1833 e godere <strong>di</strong><br />

splen<strong>di</strong>de vedute costiere prima <strong>di</strong> attraversare il<br />

villaggio <strong>di</strong> Doll.<br />

La Scozia ha dozzine <strong>di</strong> famosi campi classici,<br />

<strong>di</strong> cui Brora è il meno noto; per questo merita<br />

davvero <strong>di</strong> essere scoperto. Il Brora <strong>Golf</strong> Club fu<br />

fondato nel 1891, originariamente come campo a<br />

nove buche. Venne esteso in seguito a 18 buche<br />

dal Segretario del Royal Dornoch <strong>Golf</strong> Club, John<br />

Sutherland. Il campo attuale è per la maggior<br />

parte il risultato <strong>di</strong> una riprogettazione <strong>di</strong> James<br />

Braid del 1923. Le prime nove buche abbracciano<br />

la costa del Mare del Nord. Il percorso è unico nel<br />

suo genere: nessun altro campo in Scozia ha così<br />

tante buche vicino al mare, inoltre, non presenta<br />

dune, lasciando una visuale libera sul magnifico<br />

paesaggio marino; dovrai però tenere stretto il tuo<br />

berretto ad ogni folata <strong>di</strong> vento.


41<br />

Misurando 5.689 mt. dai tee per i professionisti, Brora<br />

non è certamente un layout da campionato, ma giocare<br />

con han<strong>di</strong>cap sarà un vero successo, non solo perché i<br />

green sono <strong>di</strong>fficili da colpire e da leggere, ma anche perché<br />

non è semplice concentrarsi sul golf in questi <strong>di</strong>ntorni<br />

mozzafiato. Quando arriverai alla 2, capirai cosa inten<strong>di</strong>amo.<br />

Il tee si trova su un piccolo promontorio accanto alla<br />

spiaggia, dal quale si apre una splen<strong>di</strong>da vista panoramica<br />

sull’intero tratto costiero.<br />

Il tracciato è pieno <strong>di</strong> buche fantastiche, ma la migliore è<br />

probabilmente la nona, chiamata “Sea Hole”. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

par 3 <strong>di</strong> 146 mt, che si sviluppa <strong>di</strong>rettamente sulla costa,<br />

rendendo il mare un importante ostacolo d’acqua laterale.<br />

Le seconde nove buche sono senz’altro impegnative, ma<br />

niente in confronto alle prime. La 18 è un complicato par 3,<br />

in cui la precisione è più che mai fondamentale. Il tee shot,<br />

infatti, deve scavalcare il profondo solco che <strong>di</strong>fende il green,<br />

senza però allungarsi eccessivamente, a causa della<br />

vicina club house.<br />

Consigliamo vivamente a tutti i “pellegrini” del nostro<br />

sport <strong>di</strong> aggiungere Brora alla propria lista dei desideri,<br />

non ne rimarrete delusi.


43<br />

CASCAIS<br />

la perla dell’Atlantico<br />

F<br />

1<br />

orse non è così conosciuta come l’iconica regione<br />

dell’Algarve, ma la costa dell’Estoril sta rapidamente<br />

<strong>di</strong>ventando una delle destinazioni golfistiche più ambite del<br />

Portogallo, e una volta lì è facile capire perché. Con la sua<br />

vasta gamma <strong>di</strong> campi e un incomparabile bellezza naturale<br />

e culturale, Cascais è certamente meritevole del suo<br />

titolo <strong>di</strong> “perla della costa atlantica”.<br />

Ecco alcune ragioni che fanno <strong>di</strong> questo luogo la meta dei<br />

vostri prossimi viaggi <strong>di</strong> golf.<br />

Ottimi alloggi<br />

La genuina cor<strong>di</strong>alità della gente del posto assicura un’accoglienza<br />

in<strong>di</strong>menticabile e ci sono un sacco <strong>di</strong> ottimi hotel<br />

tra cui scegliere. Quinta da Marinha, Penha Longa Resort e<br />

The Oitavos sono tutti ottimi golf resort dove soggiornare<br />

mentre esplorate la bellezza <strong>di</strong> Cascais.


44<br />

2<br />

Una completa ed impressionante<br />

collezione <strong>di</strong> campi da golf<br />

La regione ha ricevuto il titolo <strong>di</strong> “European <strong>Golf</strong> Destination<br />

of the Year” nel 2016. La prova della sua eccellenza è<br />

evidente a tutti. Con una vasta gamma <strong>di</strong> percorsi, tra cui<br />

due tracciati Top 100 come Oitavos Dunes e Penha Longa,<br />

non c’è da stupirsi che la regione stia attirando sempre più<br />

golfisti da tutti gli angoli d’Europa.<br />

Ci sono sette campi nella regione, situati su una costa<br />

meravigliosamente variegata, tutti rinomati a livello internazionale<br />

e significativamente più economici e meno affollati<br />

rispetto alle stelle dell’Algarve


45<br />

3<br />

Avete l’imbarazzo della scelta quando<br />

si tratta <strong>di</strong> cibo e bevande<br />

Cascais è un ottimo posto per mangiare fuori ed è<br />

pieno <strong>di</strong> bar, caffè e ristoranti. Se amate il pesce e i<br />

frutti <strong>di</strong> mare vi aspetta una serie <strong>di</strong> delizie; il clima<br />

della regione e la vicinanza all’oceano offre una vasta<br />

gamma <strong>di</strong> piatti freschi e squisiti. Per gli amanti del<br />

vino, i vini rossi portoghesi sono celebri a livello internazionale<br />

e sarebbe quasi maleducato non provare<br />

un assaggio delle specialità locali. Cascais ha sicuramente<br />

tutte le carte in regola per sfidare l’Algarve per<br />

il titolo <strong>di</strong> re della scena golfistica portoghese.


32 46<br />

Abbigliamento<br />

PREPARATI PER L’AUTUNNO <strong>2020</strong>:<br />

giocare a golf con qualsiasi tempo<br />

Il tempo è ancora abbastanza soleggiato e caldo in questo<br />

momento, ma quando le giornate saranno più cupe e più fredde<br />

non rinunciare a giocare a golf, fatti trovare preparato. Per questo<br />

autunno ed inverno molte sono le novità. Dalle giacche e pantaloni<br />

impermeabili da golf ai cappelli antipioggia, per i golfisti che non<br />

vogliono rinunciare al loro giro.<br />

UNDER ARMOUR<br />

GORE-TEX<br />

PACLITE JACKET<br />

La membrana Gore-Tex è stata a lungo il primo marchio<br />

nell’abbigliamento che combina impermeabilità<br />

e ventilazione. Grazie al tessuto e alla tecnologia UA<br />

Storm, questa giacca non lascerà entrare un soffio<br />

<strong>di</strong> vento o una goccia <strong>di</strong> pioggia. Nonostante ciò, è<br />

miracolosamente traspirante, il che ti manterrà relativamente<br />

privo <strong>di</strong> sudore sotto.La tecnologia Paclite<br />

<strong>di</strong> Urban Armour fa quello che suggerisce il nome: la<br />

giacca è così piccola che quando non viene utilizzata<br />

occupa nella sacca uno spazio minimo, permettendoti<br />

così portarla sempre con te. L’unico svantaggio<br />

<strong>di</strong> questa giacca da golf impermeabile (<strong>di</strong>sponibile in<br />

rosso e nero) è la lunga cerniera, che potrebbe <strong>di</strong>sturbare<br />

quando “putti” o giochi ferri corti. Tuttavia, non<br />

sarà <strong>di</strong> certo un problema insormontabile.<br />

FOOTJOY DRYJOYS<br />

TOUR LTS JACKET<br />

E’ la giacca impermeabile da golf<br />

più popolare del marchio FootJoy.<br />

Combina il tessuto impermeabile del<br />

marchio con la tecnologia del tessuto<br />

accoppiato a tre strati. In breve, questa<br />

è una giacca leggera e traspirante<br />

che non interferisce con la tua mobilità<br />

durante il gioco.Le fibre centrali del<br />

materiale intrappolano il calore naturale<br />

del corpo per mantenerti caldo,<br />

mentre il colletto rialzato tiene fuori<br />

l’eventuale vento fasti<strong>di</strong>oso.


47<br />

PING NORSE S2 GOLF<br />

JACKET<br />

La giacca Norse S2 è stata progettata con<br />

PrimaLoft Silver Insulation Active leader del<br />

settore nello sviluppo <strong>di</strong> proprietà termiche<br />

e promuovere un calore e una giocabilità superiori<br />

con tempo freddo. La giacca ha una<br />

zip centrale anteriore bi<strong>di</strong>rezionale con denti<br />

sagomati e un nuovo tirazip, mentre presenta<br />

anche un design trapuntato sul corpo anteriore<br />

con un tessuto esterno elasticizzato<br />

resistente all’acqua che assicura calore, alti<br />

livelli <strong>di</strong> traspirabilità e senza ingombro.<br />

CALLAWAY TOUR 3.0<br />

WATERPROOF GOLF<br />

JACKET<br />

Se stai cercando una giacca che possa offrire<br />

protezione contro le intemperie, la Tour<br />

3.0 è un’opzione eccellente. Si guadagna un<br />

posto nella nostra lista delle migliori giacche<br />

impermeabili per il golf grazie alla sua tecnologia<br />

Opti-Dri, che allontana l’umi<strong>di</strong>tà dalla<br />

pelle, mantenendoti asciutto e riducendo al<br />

minimo gli odori. La tecnologia Opti-Stretch<br />

è anche a <strong>di</strong>sposizione per garantire che la<br />

giacca non ti limiti, offrendoti una mobilità<br />

completa e senza ostacoli. La giacca da golf<br />

impermeabile Callaway Tour 3.0 presenta<br />

un’apertura a zip intera e un cor<strong>di</strong>no sull’orlo<br />

alto, oltre a polsini regolabili e persino una<br />

tasca per lo scorecard sul retro.<br />

ADIDAS FROSTGUARD<br />

La giacca isolante Frostguard <strong>di</strong> A<strong>di</strong>das ha<br />

una morbida fodera in pile nelle maniche e<br />

un isolamento trapuntato nella zona corpo<br />

per garantire il massimo calore e comfort.<br />

La trapuntatura ha cuciture incollate per un<br />

maggiore calore e una sensazione <strong>di</strong> leggerezza,<br />

mentre le braccia, la schiena ei<br />

pannelli laterali in maglia consentono movimenti<br />

senza restrizioni e un’oscillazione<br />

regolare durante la fase <strong>di</strong> gioco. Una finitura<br />

idrorepellente respinge la pioggia leggera<br />

(non antipioggia),così da permetterti<br />

<strong>di</strong> giocare in più con<strong>di</strong>zioni atmosferiche. È<br />

<strong>di</strong>sponibile in una scelta <strong>di</strong> tre colori: nero,<br />

kaki e blu / grigio.


48


Pärnu Bay <strong>Golf</strong> Links<br />

49<br />

A soli due chilometri dalla città <strong>di</strong><br />

Pärnu si trova Tahkuranna, sede<br />

dei Pärnu Bay <strong>Golf</strong> Links. Tahkuranna<br />

prende il nome estone dal suo<br />

substrato <strong>di</strong> arenaria, che funge da<br />

base per la sua straor<strong>di</strong>naria bellezza<br />

naturale dove la foresta incontra<br />

il mare, creando il terreno sabbioso<br />

e la costa e la dolce brezza marina<br />

che sono la definizione stessa <strong>di</strong> un<br />

percorso links.<br />

Prendendo ispirazione da una palla<br />

su un tee, gli architetti hanno creato<br />

il massimo in termini <strong>di</strong> clubhouse<br />

per un links. In cima al punto più<br />

alto del campo, il ristorante con pareti<br />

in vetro offre una vista mozzafiato<br />

a 360 gra<strong>di</strong>: gli ospiti possono<br />

godersi il mare, la foresta o il campo<br />

da golf, o tutti e tre con un semplice<br />

giro della testa.<br />

ESTONIA


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