le cinquecentine della biblioteca - Archivio di Stato di Palermo
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SICILIA/BIBLIOTECHE<br />
54
Fotografie a cura del Gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione video fotogranca del Centro Regiona<strong>le</strong> per la Progettazione cci il Restauro<br />
( Ugo Nizza, Fabiola Saitta).
OMAGGIO<br />
EDIZIONE FUORI COMMERCIO<br />
v1ETATA LA VENDITA<br />
© Copyright 2003 Regione Siciliana<br />
Assessorato dei Beni Culturali e Amhientali e <strong>della</strong> Puhhlica Istruzione.<br />
Centro Regiona<strong>le</strong> per la Progettazione e il Restauro e per <strong>le</strong> Scienze naturali ed applicate ai heni culturali.<br />
<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <br />
Le <strong>cinquecentine</strong> <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> dell'archivio <strong>di</strong> stato <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo / <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> stato; a cura <strong>di</strong> Rita Di Nata<strong>le</strong>;<br />
presentazione <strong>di</strong> Guido Meli. - Pa<strong>le</strong>rmo: Centro regiona<strong>le</strong> per la progettazione e il restauro e per <strong>le</strong> scienze naturali<br />
ed applicate ai beni culturali, 2003.<br />
(Sicilia/Biblioteche ;54)<br />
l. Cinquecentine - Pa<strong>le</strong>rmo -<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> stato - Biblioteca - Cataloghi.<br />
2. Cinquecentine - Cataloghi. 1. Di Nata<strong>le</strong>, . n.Meli,Guido.<br />
018.14409458231 CDD-20 SBN P'.ù0199935<br />
CIP - Biblioteca contra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione siciliana
Il catalogo del<strong>le</strong> <strong>cinquecentine</strong> <strong>della</strong> Biblioteca dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
pubblicato con il numero 54 <strong>della</strong> Collana "Sicilia/Biblioteche" e<strong>di</strong>ta da questo<br />
Assessorato regiona<strong>le</strong> dei Beni culturali e ambientali, rappresenta un 'ulteriore testimonianza<br />
del costante impegno sostenuto negli anni da questa Amministrazioneper<br />
il recupero e la fruizione del patrimonio librario custo<strong>di</strong>to nel<strong>le</strong> biblioteche siciliane.<br />
La valorizzazione del patrimonio bibliografico <strong>della</strong> Sicilia rientra in un più<br />
vasto programma assessoria<strong>le</strong>finalizzato alla <strong>di</strong>ffusione e fruizione dei beni culturali<br />
e soprattutto alla loro rivalutazione e conservazione.<br />
Nell'ottica <strong>di</strong> questo programma, il presente lavoro, oltre l'interesse che la descrizione<br />
del fondo antico riveste ali'interno del progetto <strong>di</strong> catalogazione dei fon<strong>di</strong><br />
librari <strong>della</strong> Regione Siciliana, si pone come un uti<strong>le</strong> strumento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per l'attenta<br />
analisi condotta sulla provenienza del fondo, appartenuto alla ex Biblioteca del<br />
prestigioso Monastero <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> e andato smembrato in seguito alla soppressione<br />
del<strong>le</strong> Cotporazioni religiose avvenuta nel 1866.<br />
La proficua collaborazione tra Organismi regionali e statali, quali il Centro Regiona<strong>le</strong><br />
per il Restauro e l'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, <strong>di</strong>mostrata in occasione <strong>di</strong><br />
questo catalogo, spinge questo Assessorato a intraprendere nuovi protocolli <strong>di</strong> intesa<br />
tra organismi istituzionalmentepreposti a compiti <strong>di</strong>versi ma con unfine comune: la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio cultura<strong>le</strong> siciliano.<br />
A quanti hanno collaborato per la realizzazione del catalogo e alla curatrice<br />
in particolare, la dott.ssa Rita Di Nata<strong>le</strong>, va l'apprezzamento per il lavoro svolto per<br />
la tutela e valorizzazione del patrimonio cultura<strong>le</strong> siciliano.<br />
Fabio Granata<br />
Assessore regiona<strong>le</strong> dei Beni culturali<br />
Ambientali e <strong>della</strong> Pl.<br />
5
PRESENTAZIONE<br />
Quando si parla <strong>di</strong> Biblioteche il pensiero corre imme<strong>di</strong>ato a Pergamo ed alla<br />
grande Biblioteca <strong>di</strong> A<strong>le</strong>ssandria, luoghi entrambi irrime<strong>di</strong>abilmente <strong>di</strong>strutti nell'antichità,<br />
con un danno irrecuperabi<strong>le</strong> inferto alla nostra civiltà. Ma ilpensiero corre<br />
anche ai libri bruciati durante la Santa Inquisizione o durante la Rivoluzione Francese<br />
ed in tutti quegli altri luoghi e tempi in cui, per <strong>di</strong>struggere o abbattere qualcosa<br />
o qualcuno, S1' è pensato <strong>di</strong> cominciare dai libri e dal<strong>le</strong> biblioteche, luoghi del sapere<br />
e depositi <strong>della</strong> cultura, forse, perché depositari <strong>della</strong> storia ed, in qualche modo, del<br />
sapere <strong>di</strong> chi ha ilpotere <strong>di</strong> sapere contro tutti quelli che non possono sapere, luoghi<br />
privi<strong>le</strong>giatiper alcuni contro tutti.<br />
Fare ricerca oggi in una Biblioteca è come un viaggio nel tempo e nello spazio<br />
<strong>della</strong> Storia, per rivivere attraverso documenti e testi lo spaccato del<strong>le</strong> Società e del<strong>le</strong><br />
Persone che hanno caratterizzato il nostro passato ed in<strong>di</strong>rizzato ilfuturo.<br />
Il lavoro svolto da Rita Di Nata<strong>le</strong> con meticolosità e competenza pone un altro<br />
tassello per la conoscenza dei fon<strong>di</strong> depositati nei nostri Archivi e nel<strong>le</strong> Biblioteche,<br />
fornendo allo stu<strong>di</strong>oso un agevo<strong>le</strong> strumento <strong>di</strong> ricerca per la conoscenza del<strong>le</strong>fonti<br />
e degli acca<strong>di</strong>menti.<br />
Conoscere è il primo atto <strong>della</strong> conseroazione del nostro Patrimonio, permette<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare <strong>le</strong> ricerche epone <strong>le</strong> basiper lo sviluppo <strong>di</strong> ulteriori approfon<strong>di</strong>menti che,<br />
come un gioco del<strong>le</strong> scato<strong>le</strong> cinesi, rimanda ad altre conoscenze e valorizza il documento.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o che qui si pubblica, a cura del Responsabi<strong>le</strong> dell'Unità Operativa per<br />
i Beni Bibliografici e Archivistici del nostro Istituto, si inserisce nella più ampia collana<br />
Sicilia/Biblioteche, iniziata nel 1986, con il patrocinio dell'Assessorato Regiona<strong>le</strong><br />
dei Beni Culturali, contribuendo cost' alla veicolazione del<strong>le</strong> informazioni ed alla <strong>di</strong>vulgazione<br />
del<strong>le</strong> conoscenze.<br />
Guido Meli<br />
Direttore del Centro Restauro<br />
9
PREFAZIONE<br />
Nel contesto <strong>della</strong> funzione <strong>di</strong> conservazione del patrimonio documentario, gli<br />
archivi <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> svolgono il ruolo <strong>di</strong> conservatori <strong>di</strong> una porzione <strong>di</strong> patrimonio librario<br />
che, spesso, per la sua specificità, assume una <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> qualità oltre che una<br />
peculiare specificità che attiene, in particolare, al processo <strong>di</strong> formazione <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong><br />
d'archivio.<br />
Gli archivi <strong>di</strong> <strong>Stato</strong>, infatti, <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> una <strong>biblioteca</strong> connotata qua<strong>le</strong> servizio<br />
interno, in quanto il patrimonio bibliografico che vi si conserva dovrebbe mirare<br />
ad assicurare l'aggiornamento professiona<strong>le</strong> degli operatori "interni" nonché dovrebbe<br />
essere, solo strumentalmente, fruibi<strong>le</strong> da parte degli utenti del<strong>le</strong> sa<strong>le</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Così<br />
stabilisce il Regolamento' degli archivi del 1911 che continua a mantenere la sua efficacia<br />
normativa nel settore per quanto, nel corso <strong>di</strong> circa un secolo, <strong>le</strong> <strong>di</strong>sposizioni in<br />
materia <strong>di</strong> archivio e, soprattutto, <strong>le</strong> tematiche, anche sotto il profilo giuri<strong>di</strong>co, del bene<br />
cultura<strong>le</strong> abbiano introdotto sensibili innovazionF.<br />
Si tratta, pertanto, <strong>di</strong> una <strong>biblioteca</strong> interna, non aperta al pubblico e, <strong>di</strong> converso,<br />
<strong>di</strong> una <strong>biblioteca</strong> specialistica che dovrebbe fornire strumenti <strong>di</strong> formazione e<br />
informazione circa la specifica competenza archivistica in materia <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>namento<br />
dei fon<strong>di</strong> e <strong>della</strong> loro inventariazione. Certamente, la se<strong>le</strong>zione del patrimonio librario<br />
da acquisire, nel corso del<strong>le</strong> attività istituzionali <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>namento ovvero <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza<br />
all'utenza, costituisce un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> conoscenza del<strong>le</strong> scelte operate nel merito<br />
dell'inventariazione nonché un contributo tutt'altro che secondario alla comprensione<br />
del "soggetto produttore d'archivio" preso in esame. Una ta<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttura, suggerita<br />
dal suddetto regolamento del 19113, tuttavia, rischierebbe, se accolta pe<strong>di</strong>ssequamente,<br />
<strong>di</strong> non prendere in esame i processi <strong>di</strong> effettiva strutturazione del<strong>le</strong> biblioteche. 4<br />
1 RD. 2 ottobre 1911, n. 1163, in particolare gli artt.108-110.<br />
Z Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> <strong>le</strong>gge in materia <strong>di</strong> archivio del 1,)39 e, sopratrutto, del 1963 non facevano alcun riferimento<br />
specifico al<strong>le</strong> biblioteche d'archivio; non vi fa riferimento il recente Testo unico dei beni culturali, D.L.vo 490/99. L'istituzione<br />
nel 1')75 <strong>di</strong> un'unica amministrazione preposta alla gestione del patrimonio cultura<strong>le</strong> - ferme restando <strong>le</strong><br />
"competenze esclusive" in materia <strong>della</strong> Regione Siciliana - determinava l'introduzione nei ruoli degli Istiruti archivistici<br />
<strong>di</strong> specifiche competenze bibliografiche, in precedenza non previste.<br />
j Il regolamento genera<strong>le</strong> del 1875 non faceva alcun cenno al<strong>le</strong> biblioteche d'archivio; il successivo regolamento<br />
- R.D. 9 settembre 1902, n. 445 -, vi faceva esplicito riferimento ed introduceva de facto il criterio del servizio interno.<br />
4 A riprova dell'attenzione che, seppur <strong>di</strong> recente, l'amministrazione archivistica de<strong>di</strong>ca al<strong>le</strong> tematiche connesse<br />
con la funzione del<strong>le</strong> biblioteche d'archivio, va ricordata la recente pubblicazione de Le Biblioteche d'archivio. At<br />
11
La composizione del patrimonio librario esistente, specie in alcuni Istituti archivistici,<br />
conferma come il processo <strong>di</strong> formazione sia stato nel corso dei decenni assai<br />
comp<strong>le</strong>sso ed articolato. E' certamente accaduto che l'acquisizione <strong>di</strong>fon<strong>di</strong> archivistici<br />
<strong>di</strong> particolare comp<strong>le</strong>ssità abbia potuto comportare anche il reperimento <strong>di</strong> materia<strong>le</strong><br />
librario che, per la sua specificità, ha finito per costituire non una "serie" delfondo<br />
archivistico quanto una raccolta a sé: un primo nuc<strong>le</strong>o, ovvero un nuovo nuc<strong>le</strong>o,<br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> "interna". Un processo simi<strong>le</strong> è intervenuto nel corso del<strong>le</strong> fasi <strong>di</strong> acquisizione<br />
<strong>di</strong> archivi cosiddetti aggregati, come <strong>le</strong> "Corporazioni religiose soppresse",<br />
che, in verità, sono composti da più fon<strong>di</strong> originari aggregati successivamente in un ulteriore<br />
comp<strong>le</strong>sso documentario che, impropriamente, finisce con l'assumere anche<br />
una fisionomia nonché una denominazione autonome.<br />
Fra ifon<strong>di</strong> originari costituenti <strong>le</strong> "Corporazioni religiose soppresse" che si conservano<br />
in quanto tali presso l'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo assume rilievo il Monastero<br />
benedettino <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>. Gli archivi monastici, nel corso dei secoli, in<br />
particolare per tutto il secolo XVIII, hanno subito una serie <strong>di</strong> vicissitu<strong>di</strong>ni correlate ad<br />
interventi autoritativi <strong>di</strong> soppressione. In sintesi, con particolare riferimento al<strong>le</strong> <strong>le</strong>ggi<br />
eversive del 1866, non si è trattato <strong>di</strong> un "versamento" del patrimonio documentario <br />
archivistico e bibliografico - da parte del soggetto produttore <strong>di</strong>rettamente all'archivio<br />
<strong>di</strong> concentrazione. L'acquisizione, al contrario, è avvenuta per il tramite <strong>di</strong> una autorità<br />
governativa preposta alla funzione soppressiva. Il patrimonio così acquisito è stato<br />
assegnato, solo successivamente, dall'organo <strong>di</strong> soppressione all'istituzione archivistica:<br />
<strong>le</strong> <strong>di</strong>sarticolazioni, <strong>le</strong> per<strong>di</strong>te, <strong>le</strong> <strong>di</strong>spersioni, <strong>le</strong> aggregazioni intervenute costituiscono<br />
e<strong>le</strong>menti <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> doveroso approfon<strong>di</strong>mento per la conoscenza dell'effettivo<br />
strutturarsi del fondo archivistico.<br />
Un processo simi<strong>le</strong> ha certamente interessato, pur nella sua specificità, la porzione<br />
bibliografica del patrimonio documentario <strong>di</strong> S. Martino. La ricca Introduzione ne ricostruisce<br />
i percorsi, fino al decreto del 1870 che assegnava all'Istituto archivistico pa<strong>le</strong>rmitano<br />
i manoscritti <strong>di</strong> natura amministrativa provenienti dal monastero benedettino<br />
e a <strong>di</strong>sposizione dell'autorità governativa preposta all'incameramento dei beni.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> tutela del patrimonio cultura<strong>le</strong>, come noto, sono finalizzati prioritariamente<br />
alla conservazione nonché alla valorizzazione dello stesso. Al riguardo<br />
continuano ad avere centralità gli interventi <strong>di</strong> catalogazione. Se per il patrimonio archivistico<br />
risulta essenzia<strong>le</strong> la stesura <strong>di</strong> idonei e funzionali strumenti <strong>di</strong> ricerca, come<br />
gli inventari, i repertori, <strong>le</strong> guide, opportunamente preceduti da specifiche attività ricognitorie<br />
e <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>namento, altrettanto accade relativamente al patrimonio bibliografico.<br />
Il catalogo del<strong>le</strong> <strong>cinquecentine</strong><strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo<br />
costituisce un in<strong>di</strong>scusso contributo alla conoscenza del patrimonio conservato. Rappresenta<br />
il segno tangibi<strong>le</strong> <strong>di</strong> un attento lavoro ricognitorio e <strong>di</strong> catalogazione e, in<br />
ti <strong>della</strong> giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>,a cura <strong>di</strong> Serena Dainotto, Ministero per i Beni e <strong>le</strong> Attività Culturali, Direzione Genera<strong>le</strong> per<br />
gli Archivi, Roma 2001.<br />
12
quanto ta<strong>le</strong>, <strong>di</strong> valorizzazione del ricco patrimonio librario capace <strong>di</strong> garantire la piena<br />
fruizione dello stesso. Il lavoro che qui si presenta costituisce una concreta rappresentazione<br />
del concetto <strong>di</strong> tutela del patrimonio cultura<strong>le</strong>.<br />
La peculiarità del bene cultura<strong>le</strong> consiste anche nel riuscire a superare delimitazioni<br />
e pertinenze in quanto protende ad aggregare competenze ed interessi nel superiore<br />
intento <strong>di</strong> conservare e valorizzare il patrimonio cultura<strong>le</strong>. Nello specifico, la<br />
<strong>di</strong>retta collaborazione fra competenze statali e competenze regionali, operanti sinergicamente<br />
nell'intento <strong>di</strong> realizzare un intervento <strong>di</strong> tutela, ne è una significativa conferma<br />
che va salutata positivamente oltre che con<strong>di</strong>visa e confermata.<br />
Clau<strong>di</strong>o Torrisi<br />
Direttore dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo<br />
13
1. Premessa metodologica<br />
INTRODUZIONE<br />
Il catalogo del<strong>le</strong> <strong>cinquecentine</strong> <strong>della</strong> Biblioteca dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo<br />
si inserisce nel programma <strong>di</strong> catalogazione dei fon<strong>di</strong> antichi del<strong>le</strong> biblioteche siciliane<br />
iniziato nel 1986, sotto il patrocinio dell'Assessorato per i Beni Culturali ed Ambientali,<br />
con la pubblicazione del volume "E<strong>di</strong>zioni del XVI secolo,., E<strong>di</strong>zioni siciliane',<br />
primo numero <strong>della</strong> autorevo<strong>le</strong> collana "Sicilia/Biblioteche"!.<br />
Il presente catalogo, compilato in or<strong>di</strong>ne alfabetico per autore, descrive quarantotto<br />
e<strong>di</strong>zioni del Cinquecento, <strong>di</strong> cui ventisei italiane. Per la compilazione del<strong>le</strong> schede<br />
catalografiche si è preferito seguire <strong>le</strong> Rego<strong>le</strong> italiane <strong>di</strong> catalogazione per autori<br />
(RICA), ritenute più idonee alla descrizione del libro antico e più vicine, per quanto riguarda<br />
l'area <strong>della</strong> descrizione, allo standard adottato dall'Istituto Centra<strong>le</strong> per il censimento<br />
naziona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> <strong>cinquecentine</strong> 2 • Particolare attenzione è stata riservata all'area<br />
del<strong>le</strong> note, dove oltre alla segnatura dei fascicoli, all'informazioni relative alla descrizione<br />
ed all'impronta, sono stati riportati gli ex libris, <strong>le</strong> note manoscritte, la <strong>le</strong>gatura e<br />
la provenienza. Infine il catalogo è stato corredato da una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci ritenuti utili<br />
per una più agevo<strong>le</strong> consultazione del<strong>le</strong> opere schedate.<br />
La catalogazione del fondo antico dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> ha permesso, inoltre, <strong>di</strong><br />
ri<strong>le</strong>vare un dato particolarmente interessante: su ventisei e<strong>di</strong>zioni italiane ben ventuno<br />
risultano stampate a Venezia. Questo dato, sebbene emerso da una esigua campionatura,<br />
non è casua<strong>le</strong>, ma è il risultato <strong>di</strong> quella ecceziona<strong>le</strong> produzione libraria che aveva<br />
caratterizzato la città <strong>di</strong> Venezia nel corso del XVI secolo. Nel Cinquecento, infatti,<br />
grazie alla presenza <strong>di</strong> più <strong>di</strong> duecento imprese tipografico-e<strong>di</strong>toriali, come quel<strong>le</strong> dei<br />
Manuzio, dei Giolito, dei Sessa, dei Giunta, l'attività tipografica veneziana aveva coperto<br />
il 56% dell'intera produzione peninsulare con la pubblicazione <strong>di</strong> circa ventiquattromila<br />
e<strong>di</strong>zioni. Ma questa incre<strong>di</strong>bi<strong>le</strong> produzione libraria non era soltanto <strong>di</strong>pesa dalla<br />
presenza <strong>di</strong> queste gran<strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>tori, ma anche altri fattori, quali la posizione<br />
I GJr.: Biblioteca centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione siciliana, E<strong>di</strong>zioni del XVI secolo a cura <strong>di</strong> Silvana Barrcca e Piera Casi<strong>le</strong>.<br />
Presentazione <strong>di</strong> C. Perretta. Pa<strong>le</strong>rmo, 1986 (Sicilia/Biblioteche, 1).<br />
2 (fì'.: IsLiLuto centra<strong>le</strong> per il catalogo unico del<strong>le</strong> biblioteche iraliane e per <strong>le</strong> informazioni bibliografiche, Le<br />
e<strong>di</strong>zioni italiane del XVI secolo. Censimento naziona<strong>le</strong>. Roma, 1985<br />
1S
geografica <strong>della</strong> Serenissima, da sempre crocevia tra l'Occidente e l'Oriente, la fervente<br />
attività cultura<strong>le</strong> e commercia<strong>le</strong>, rinforzata nel corso del Cinquecento e l'abitua<strong>le</strong> attenzione<br />
per <strong>le</strong> innovazioni artistiche avevano contribuito a fare <strong>di</strong> Venezia la città-principe<br />
dell'e<strong>di</strong>toria italiana, confermando, peraltro, una supremazia già conquistata nell'ultimo<br />
ventennio del Quattrocento con la puhhlicazione <strong>di</strong> più <strong>di</strong> tremila incunabolP.<br />
Tra <strong>le</strong> ventuno e<strong>di</strong>zioni veneziane possedute dalla Biblioteca dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong><br />
va segnalata all'attenzione degli stu<strong>di</strong>osi, per la sua rarità, l'opera "Dictorum jàctorumque<br />
memorabilium Libri novem ... " <strong>di</strong> Va<strong>le</strong>rius Maximus, stampata nel 1563 da<br />
Giovanni Griffio il Vecchio, <strong>di</strong> cui se ne conoscono in Italia soltanto altri due esemplari,<br />
conservati rispettivamente presso la Biblioteca Comuna<strong>le</strong> "P. Siciliant" <strong>di</strong> Galatina e<br />
presso la Biblioteca del Convento <strong>di</strong> Montesanto <strong>di</strong> To<strong>di</strong> 4 .<br />
Invece, tra <strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni straniere rare, in quanto non riscontrata nei repertori tra<strong>di</strong>zionali<br />
e neppure presente nel Catalogue général des livres imprimés de la Bibliothèque<br />
Nationa<strong>le</strong><strong>di</strong> Parigi, è indubbiamente da segnalare la cinquecentina "Ecc<strong>le</strong>siasticae Historiae<br />
libri decem et octo..." <strong>di</strong> Nicephorus Callistus, stampata a Parigi, nel 1566, nell'officina<br />
tipografica <strong>di</strong>Jean Macè e finanziata dall'e<strong>di</strong>tore Maurice Menier.<br />
2. La Biblioteca del Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong><br />
La catalogazione dei fon<strong>di</strong> antichi permette <strong>di</strong> analizzare il libro sotto <strong>di</strong>versi<br />
aspetti, che, se stu<strong>di</strong>ati singolarmente, possono offrire lo spunto per ulteriori indagini<br />
storiografiche.<br />
La catalogazione del<strong>le</strong> <strong>cinquecentine</strong> dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong>, provenienti dalla Biblioteca<br />
del monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>, ha fornito, infatti, l'occasione <strong>di</strong> ripercorrere,<br />
se pur brevemente, la storia del monastero e <strong>di</strong> quella che è stata una del<strong>le</strong><br />
più illustri biblioteche monastiche <strong>della</strong> Sicilia.<br />
Una del<strong>le</strong> fonti principali per la conoscenza dei primor<strong>di</strong> del monastero benedettino<br />
è costituita dal Tabulario <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> 5 , conservato presso l'<strong>Archivio</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, sezione Gancia, comprendente 1.212 <strong>di</strong>plomi, nella maggior<br />
3 La stampa a Venezia era stata introdotta nel 1469 dal tipografo ]ohann von Speyer con la pubblicazione del<strong>le</strong><br />
Episto<strong>le</strong>s adfamiliares<strong>di</strong> Cicerone. Per uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to sull'attività tipogralìco-e<strong>di</strong>torialc a Venezia si veda:<br />
M. Santoro, Storia del libro italiano, Milano, E<strong>di</strong>trice Bibliogralìca, 1991.<br />
4 Cfr.: Va<strong>le</strong>rius Maximus in Le e<strong>di</strong>zioni italiane del X'v7 secolo. Censimento naziona<strong>le</strong>, op. cit., identificativo<br />
CNC 35294. Lo scopo del censimento naziona<strong>le</strong> è stato quello <strong>di</strong> documentare <strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni italiane stampate tra il ISO<strong>le</strong><br />
il 1600. Al censimento hanno partecipato circa 1200 biblioteche italiane ed, inoltre, la Biblioteca stata<strong>le</strong> <strong>della</strong> Repubblica<br />
<strong>di</strong> San Marino ed alcune biblioteche appartenenti allo <strong>Stato</strong> <strong>della</strong> Città del Vaticano, tra cui la Biblioteca Apostolica<br />
Vaticana.<br />
, Con Decreto del Ministro <strong>di</strong> Grazia e Giustizia e dei Culti del 27 gennaio 1870, artA, i manoscritti <strong>di</strong> natura<br />
amministrativa del Convento <strong>di</strong> San Martino furono destinati al "Grande <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo". Le operazioni <strong>di</strong> consegna<br />
e trasporto furono comp<strong>le</strong>tate nel febbraio del 1871. Cfr. <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo - <strong>Archivio</strong> <strong>della</strong> Direzione<br />
- val. n. 16 fase. 3 (in corso <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento) nota 22 febbraio 1870 e cfr. anche. <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo - Prefettura,<br />
<strong>Archivio</strong> Genera<strong>le</strong>, 18711" Serie- val. 32, fase. Il e 20. Sulla vicenda si veda ancheG. Giordano, Il Tabulario <strong>di</strong><br />
S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> consemato all'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, in "Angelo Senisio e i Primor<strong>di</strong> dell'Abbazia <strong>di</strong> San<br />
Martino. Mostra storico-documentaria ...", Pa<strong>le</strong>rmo 1966, pp. 15-17.<br />
16
parte pergamenacei, <strong>di</strong> cui si possiede anche il regesto, curato dallo storico Isidoro Carini<br />
e l'inventario, redatto da un altro illustre archivista, Antonio Flan<strong>di</strong>na.<br />
Altra fonte imprescin<strong>di</strong>bi<strong>le</strong> ai fini dell'indagine storico-archivistica sull'Abbazia<br />
<strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>, sempre presso l'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong>, è rappresentata da una serie<br />
<strong>di</strong> documenti cartacei, raccolti in 2.035 pezzi, tra volumi e buste, relativi al periodo<br />
che va dal 1370 al 1866. Si tratta del ricco archivio martiniano, pervenuto anch'esso,<br />
come il Tabulario, all'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> in seguito alla soppressione del<strong>le</strong> Corporazioni<br />
religiose stabilita con Regio Decreto del 7 luglio 1866 e al successivo Oecreto del Ministro<br />
<strong>di</strong> Grazia e Giustizia e dei Culti del 27 gennaio 1870, che devolveva i manoscritti<br />
<strong>di</strong> natura amministrativa al "Grande <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo,,6.<br />
Dallo stu<strong>di</strong>o del<strong>le</strong> suddette fonti archivistiche si apprende che la ricostruzione<br />
dell'Abbazia <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> avvenne nel 1347 per vo<strong>le</strong>re <strong>di</strong> Emanue<strong>le</strong> Spinola,<br />
arcivescovo <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong>, che, intendendo ripristinare l'osservanza monastica sotto<br />
la Regola <strong>di</strong> S. Benedetto nel monastero <strong>di</strong> S. Martino, da lungo tempo abbandonato e<br />
del qua<strong>le</strong> restavano ormai pochi ruderi, ne deliberava la rie<strong>di</strong>ficazione7. Con privi<strong>le</strong>gio<br />
del 20 apri<strong>le</strong> 1347 lo Spinola nominava Priore del monastero, Angelo Senisio, un monaco<br />
proveniente dal monastero <strong>di</strong> S. Nicolò l'Arena <strong>di</strong> Catania, del cui abate Giacomo<br />
de Soris era nipote, concedendogli il feudo <strong>di</strong> S. Martino, che antiquo iure spectabaf<br />
e determinando, contestualmente, gli obblighi del monastero verso la Sede <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong>.<br />
Con successiva bolla del 31 gennaio 1351 Papa C<strong>le</strong>mente VI, dalla sua sede <strong>di</strong><br />
Avignone, ratificava la decisione dell'Arcivescovo <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong>, encomiando l'opera <strong>di</strong><br />
rie<strong>di</strong>ficazione affidata dallo Spinola al Senisio 9 . Il 26 luglio 1352, con atto del notaio<br />
Pietro <strong>di</strong> Stefano, Angelo Senisio veniva e<strong>le</strong>tto abate da Vincenzo de Vallone, monaco<br />
<strong>della</strong> stessa Comunità <strong>di</strong> San Martino, con l"assenso degli altri 19 confratelli ivi presenti:<br />
"... autoritate mihi tra<strong>di</strong>ta et concessa a conventu pre<strong>di</strong>cto ... venerabi<strong>le</strong>m virum<br />
fratrem Angelum de Sinisio (. ..) eligo abbatem etpastorem"lO, incarico che il Senisio<br />
manterrà fino al 1386, anno <strong>della</strong> sua morte.<br />
Sempre dalla <strong>le</strong>ttura del<strong>le</strong> pergamene del Tabulario è possibi<strong>le</strong> seguire l'ampliamento<br />
del feudo concesso ai frati dall'arcivescovo Spinola, che, grazie al<strong>le</strong> numerose<br />
donazioni, dal territorio inizia<strong>le</strong> comprendente la vallata tra la chiesa <strong>di</strong> S. Anna <strong>della</strong><br />
Scala, il Castrum (l'o<strong>di</strong>erno Castellaccio) e il Chalcu (oggi Bocca<strong>di</strong>falco), si espanse in<br />
pochi anni, dal 1352 al 1363, fino a comprendere i feu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bonagrazia, Cinisi, Borgetto<br />
e parte del feudo <strong>di</strong> Milocca ll , Anche all'interno del<strong>le</strong> mura <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo l'abate Seni<br />
" Le cane dell'archivio martiniano furono trasferite all'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, sezione Gancia, chiuse in<br />
600 casse. A causa dei bomhardamenti del 1943, 231 volumi andarono <strong>di</strong>strutti. Il fondo è tuttora in corso <strong>di</strong> sistemazione.<br />
Cfr,: <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo. Corporazioni religiose soppresse, San Manino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>. "I e II fondo" [versamento]<br />
(d'ora in poi ASP, Sl\1S, I-H).<br />
7 Cfr.: <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, Diplomatico, Tabulario S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> (d'ora in poi ASP, T.SM5),<br />
perg. 127, Il febbraio 1347,<br />
H Cfr.: ASP, T.5MS, perg. 121,20 apri<strong>le</strong> 1347.<br />
9 CJr.: ASP, T.SMS, perg. 159,31 gennaio 1351.<br />
lO Cfr.. ASP, T.5MS, perg. 186, 26 luglio 1352,<br />
11 Per l'espansione dci territorio feuda<strong>le</strong> del monastero sotto il governo ahhazia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Angelo Senisio si veda l'introduzione<br />
<strong>di</strong> A. Giuffrida a: Il "Caternu" dell'ahate Angelo Senisio, a cura <strong>di</strong> G. M, Rinal<strong>di</strong>, Pa<strong>le</strong>rmo 1989, v. l, pp.VIIl-XII.<br />
17
sio aveva ricevuto donazioni che gli consentirono <strong>di</strong> creare due punti <strong>di</strong> riferimento<br />
per la comunità martiniana: la Cappella dello Spirito Santo nel quartiere <strong>di</strong> Seralca<strong>di</strong> in<br />
contrada Sant'Agostino 12 e il monastero femmini<strong>le</strong> <strong>di</strong> Santa Maria del<strong>le</strong> Vergini al Cassaro,<br />
dc1 qua<strong>le</strong> Agata Senisio, sorella <strong>di</strong> Angc1o, <strong>di</strong>venne badessa 15 .<br />
Sempre per lo stu<strong>di</strong>o sul<strong>le</strong> origini del monastero un ulteriore strumento <strong>di</strong> indagine<br />
è rappresentato dal co<strong>di</strong>ce me<strong>di</strong>eva<strong>le</strong> De Reae<strong>di</strong>ficatione Monasterii Sancti Martini<br />
de Scalis prope Panhormd4, il più antico manoscritto pergamenaceo, compilato<br />
intorno al 1370 e conservato presso l'<strong>Archivio</strong> Storico dell'Abbazia <strong>di</strong> San Martino!" alla<br />
segnatura VI AL 11 co<strong>di</strong>ce, scritto probabilmente da un anonimo amanuense compagno<br />
del Senisio, pur non sciogliendo i dubbi sulla fondazione o rifondazione dell'Abbazia<br />
benedettina, che la tra<strong>di</strong>zione attribuisce ad uno dei sei monasteri e<strong>di</strong>ficati<br />
nel secolo VI in Sicilia per vo<strong>le</strong>re <strong>di</strong> S. Gregorio Magno, ripercorre <strong>le</strong> tappe fondamentali<br />
dei primi anni del monastero sotto la guida dell'abate Senisio. Il manoscritto, che rientra<br />
nella fattispecie <strong>della</strong> Chronica, ossia una narrazione scritta solitamente per esaltare<br />
<strong>le</strong> virtù del fondatore e per affermare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> possesso in occasione <strong>di</strong> eventuali<br />
contese patrimoniali, ci ragguaglia sulla fervida attività spiritua<strong>le</strong> e cultura<strong>le</strong> che fin dall'inizio<br />
aveva contrad<strong>di</strong>stinto il monastero.<br />
Un'ulteriore conferma <strong>della</strong> notoria fama raggiunta in pochi anni dal monastero<br />
<strong>di</strong> San Martino, in un'epoca <strong>di</strong> genera<strong>le</strong> decadenza dell'or<strong>di</strong>ne benedettino, ci è data<br />
da una bolla promulgata nel 1369 da Urbano V al fine <strong>di</strong> arrestare la decadenza del monastero<br />
<strong>di</strong> Montecassino. In ta<strong>le</strong> frangente il Sommo Pontefice affidava al Senisio il delicato<br />
compito <strong>di</strong> contribuire al rinnovamento spiritua<strong>le</strong> del monastero con l'invio <strong>di</strong><br />
alcuni monaci litteratos, il cui preciso compito sarebbe stato quello <strong>di</strong> ripopolare il monastero<br />
decimato dal terremoto e <strong>di</strong> riportare i pochi monaci ivi rimasti al rispetto dell'antica<br />
regola benedettina!6.<br />
La nascita <strong>della</strong> Biblioteca <strong>di</strong> San Martino coincide pressappoco con la fondazione<br />
del monastero, infatti, dopo il comp<strong>le</strong>tamento del<strong>le</strong> fabbriche del cenobio, i frati,<br />
come prescritto dal capitolo XLVIII <strong>della</strong> Regola, che stabiliva per i monaci l'obbli<br />
12 Cfr.. ASP, T.SMS, perg. 196,21 novemhre 1353 e pergg. 204-205, luglio 1354.<br />
" c,tr.: ASP, Notai d"funft., SP 201 N, notaio Riccardo Carbone, 21 <strong>di</strong>cembre 1366, c. 31'. e sgg.<br />
11 Per uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to dci co<strong>di</strong>ce cfr.: ne ree<strong>di</strong>ficatione monasterii Sancti Martini de Scalis, a cura <strong>di</strong><br />
D. Ciccarelli, Pa<strong>le</strong>rmo 1997. Il co<strong>di</strong>ce fu pubblicato per la prima volta a Roma nel 1587 dal car<strong>di</strong>na<strong>le</strong> Ludovico de Torres<br />
sotto il falso nome <strong>di</strong> Ludovico Arca. Un esemplare <strong>di</strong> questa puhhlicazione si conserva presso il fondo antico <strong>della</strong><br />
lliblioteca dei Benedettini <strong>di</strong> San Martino.<br />
l; Presso l'<strong>Archivio</strong> Storico dell'Ahhazia <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> (d'ora in poi ASSM) si conservano un migliaio<br />
<strong>di</strong> manoscritti circa, lasciati in loco dopo la soppressione degli or<strong>di</strong>ni religiosi del 1866 e non depositati presso<br />
['<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo in quanto considerati <strong>di</strong> carattere chiesastico. L'attua<strong>le</strong> archivio dell'Abbazia, rior<strong>di</strong>nato<br />
da don Angelo Pel<strong>le</strong>rito, è sud<strong>di</strong>viso in tre sezioni: I. Teologia, tìlosofia e <strong>di</strong>ritto canonico: II. Letteratura; 111. Documenti<br />
riguardanti la storia del monastero.<br />
16 Cfr.. ASP, T.SMS, perg. 378, 4 settembre 1369. Per riformare l'Abbazia <strong>di</strong> Montecassino, Papa Crbano v non<br />
si era rivolto soltanto al Senisio, ma anche agli abati dci conventi siciliani <strong>di</strong> S. Nicolò l'Arena <strong>di</strong> Catania, S. Maria
go quoti<strong>di</strong>ano dell'alternanza tra lavoro manua<strong>le</strong> e lo stu<strong>di</strong>o, dovettero necessariamente<br />
de<strong>di</strong>carsi alla trascrizione <strong>di</strong> quei testi che erano considerati in<strong>di</strong>spensabili per la preghiera<br />
liturgica e per la vita monastica.<br />
L'esistenza <strong>di</strong> uno scrittorio-<strong>biblioteca</strong>, o quanto meno, una testimonianza dell'attività<br />
scrittoria a San Martino sin dal tempo del Senisio, si evince dalla <strong>le</strong>ttura <strong>di</strong> un<br />
co<strong>di</strong>ce pergamenaceo del 1384, contenente l'e<strong>le</strong>nco dei manoscritti presenti nel convento.<br />
Si tratta, dunque, <strong>di</strong> un primo catalogo del monastero, oggi conservato presso<br />
la Biblioteca Centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione Siciliana 17 , che, grazie al<strong>le</strong> numerose annotazioni<br />
riportate dopo il titolo dei singoli volumi, oltre a costituire un primo e<strong>le</strong>nco del patrimonio<br />
bibliografico posseduto dal monastero nella seconda metà del XIV secolo, fornisce<br />
preziose in<strong>di</strong>cazioni sulla inizia<strong>le</strong> attività scrittoria a S. Martino. Il catalogo, pubhlicato<br />
per la prima volta nel 1771 da Salvatore Maria Di Blasi in occasione <strong>della</strong> relazione<br />
inaugura<strong>le</strong> da lui redatta per la nuova Biblioteca del monastero 1R , fu nuovamente<br />
dato al<strong>le</strong> stampe nel 1969 da Paolo Collura, il qua<strong>le</strong> arricchì la trascrizione del Di Blasi<br />
<strong>di</strong> ulteriori in<strong>di</strong>cazioni, emerse dall'accurata analisi pa<strong>le</strong>ografica dell'intero documento<br />
19 . Il catalogo, che comprende ben 401 co<strong>di</strong>ci, non è soltanto prezioso perché<br />
costituisce uno dei pochi cataloghi <strong>di</strong> biblioteche monastiche me<strong>di</strong>evali siciliane pervenuto<br />
fino ad oggi, ma perché, principalmente, la sua <strong>le</strong>ttura consente <strong>di</strong> avere nozione<br />
degli in<strong>di</strong>rizzi culturali e del<strong>le</strong> correnti <strong>di</strong> pensiero presenti a S. Martino durante<br />
il governo abbazia<strong>le</strong> del Senisio, il qua<strong>le</strong> con in<strong>di</strong>scutibi<strong>le</strong> capacità, in pochi anni, aveva<br />
incrementato il patrimonio bihliografico nel cenobio, favorendo, inoltre, la circolazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci anche nei nuovi conventi da lui fondati.<br />
Il catalogo inizia con il seguente titolo: "Hii sunt libri monasterii Sancti Ma/tini,<br />
quesiti et inventi in eodem monasterio anno Domini .M. ccc. ° lxx:xiiiio..viio.in<strong>di</strong>cionis",<br />
seguito da un e<strong>le</strong>nco <strong>di</strong> 258 co<strong>di</strong>ci, che possono essere considerati l'originario nuc<strong>le</strong>o<br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>, come si evince dall'annotazione" vetus" spesso aggiunta al titolo<br />
dei co<strong>di</strong>ci. Seguono, poi, altri 43 co<strong>di</strong>ci, registrati sotto il titolo: "Hii sunt libri, quos tulit<br />
abbas Iohannes cum venit ad monasterium, videlicet", <strong>di</strong> proprietà del sacerdote<br />
Giovanni Precopio, canonico pa<strong>le</strong>rmitano, fattosi mOnaco a S. Martino nel 1385 e <strong>di</strong>venuto<br />
abate nel 1386 dopo la morte dci Senisio, avvenuta il 27 novembre <strong>di</strong> quell'anno.<br />
Quin<strong>di</strong> sono registrati altri 82 libri, prohabilmente successivi alla donazione del Precopio,<br />
seguiti da un hreve e<strong>le</strong>nco dei libri conservati a Pa<strong>le</strong>rmo nella Chiesa <strong>di</strong> S. Spirito,<br />
appartenente al monastero ed, infine, il catalogo si conclude con la descrizione degli ul<br />
" Il co<strong>di</strong>ce pergamenaceo XII D 8 <strong>della</strong> Biblioteca Centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione siciliana consta <strong>di</strong> due <strong>di</strong>versi manoscritti.<br />
Il primo, XII D 8 1 contiene una silloge eli privi<strong>le</strong>gi pontifici e regi e <strong>di</strong> altri documenti <strong>di</strong> varia natura. Il secondo<br />
XII D 8' contiene nel<strong>le</strong> prime Il carte il regesto dei privi<strong>le</strong>gi e dei documenti notarili relativi ai beni del monastero,<br />
mentre al<strong>le</strong> carte 11-16r. troviamo il catalogo dei libri posseduti dal monastero. scritto da un solo amanuense, sul qua<strong>le</strong><br />
furono eseguite del<strong>le</strong> successive adelizioni.<br />
'" Cfr.: S. 11:1. Di Biasi, Relazione <strong>della</strong> nuova libreria del gre.goriano monastero <strong>di</strong> S. Marlino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> presso<br />
Pa<strong>le</strong>rmo e dell'accademiajàtta per l'apettura <strong>di</strong> essa, data in una <strong>le</strong>ttera del <strong>biblioteca</strong>rio P D. Salvatore Maria Di<br />
Elasi a Monsig IJ. Gianagostino Gradenigo, casinese, vescovo <strong>di</strong> Ceneda, con un catalogo ragionato <strong>di</strong> 400 e più co<strong>di</strong>ci,<br />
ch'erano in esso monastero nel 1384, in "Opuscoli <strong>di</strong> autori siciliani", Pa<strong>le</strong>rmo 1771 (ma 1770), tomo 12.<br />
'o C:fr.: P. Collura, L'antico catalogo <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> del monastero <strong>di</strong> San Mattino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> (1384-1404),<br />
estratto dal "Bol<strong>le</strong>ttino del Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> filologici e linguistici siciliani", Pa<strong>le</strong>rmo 1969 n. lO.<br />
19
Dalla <strong>le</strong>ttura del pizzino, mandato nel 1379 dal priore del monastero all'abate Senisio,<br />
risulta evidente il riferimento ad alcune fasi <strong>della</strong> preparazione <strong>della</strong> pergamena,<br />
in particolare il bagno in calce fresca spenta e i vari lavaggi per effettuare i quali necessitava<br />
un recipiente <strong>di</strong> creta abbastanza capiente: "Patri dompnu abbati ... Item<br />
mandavi iarra j gran<strong>di</strong> rueta per mietiri li parchimini in calchina oy a mmollu ca<br />
frati Nicola mi n<strong>di</strong> aviaprigatu. Oratepro me. Prior'. Questo documento in<strong>di</strong>ca chiaramente<br />
che presso il convento si preparava la pergamena necessaria per la realizzazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci, ma anche altre testimonianze, sebbene in maniera in<strong>di</strong>retta, confermano<br />
la produzione <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci a San Martino.<br />
La più antica è rappresentata da una <strong>le</strong>ttera cartacea 22 scritta da fra Giovanni <strong>di</strong><br />
Martino, regio e<strong>le</strong>mosiniere, all'abate Senisio, il4 marzo [1363]1" in<strong>di</strong>zione, nella qua<strong>le</strong><br />
il frate chiede all'abate che gli vengano inviati "pro suo competenti precio" alcuni libri<br />
"quia non possum in aliquo reperire". Altra testimonianza è fornita dall'atto, redatto in<br />
data 8 gennaio 1366, dal notaio Riccardo Carbone, relativo al prestito <strong>di</strong> sette libri concessi<br />
da Stefano de Iunta, tesoriere e canonico <strong>della</strong> Cattedra<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, a Iacobo de<br />
Capicio, rappresentante del monastero <strong>di</strong> S. Maltin02 3 . Nel documento non viene esplicitato<br />
il motivo del prestito, ma si può facilmente dedurre che ta<strong>le</strong> concessione venisse<br />
effettuata per permettere ai monaci <strong>di</strong> copiare in loeo opere non possedute.<br />
Ma il lavoro <strong>di</strong> copiatura nell'officina scrittoria non si limitava soltanto all'accrescimento<br />
del patrimonio librario per la <strong>biblioteca</strong> ma serviva, anche, per rifornire <strong>di</strong> libri<br />
liturgici i conventi benedettini <strong>di</strong> nuova fondazione. Infatti sempre dal Caternu del<br />
Senisio, a c.18r., appren<strong>di</strong>amo che il 15 <strong>di</strong>cembre del 1371 lo stesso abate"eu abbati<br />
Angilu", unitamente ad oggetti <strong>di</strong> sacrestia, assegnava al monastero <strong>di</strong> Borgetto 22 testi<br />
sacri e devozionali e a c. 143v., sempre per lo stesso monastero, troviamo donati altri<br />
14 libri "Hii sunt libri quos de<strong>di</strong>mus monasterio S'aneti Bene<strong>di</strong>cti de Burgeeto", tra<br />
i quali figura una copia cartacea del Declarus o Liber declari del Senisi0 2 ". Queste ulteriori<br />
testimonianze, quin<strong>di</strong>, confermerebbero la presenza a San Martino <strong>di</strong> una officina<br />
scrittoria che, raggiunto un buon livello qualitativo, produceva manoscritti non<br />
solo per la propria <strong>biblioteca</strong> ma anche per gli altri monasteri benedettini.<br />
Iari<strong>le</strong>. "JeI Gàterrm il Senisio si nomina più volre in prima persona: "eu abbati Angi/u"; inoltre, dal confronto con la firma<br />
autografa del Scnisio, apposta in un atto notari<strong>le</strong> (c/r. ASP, T,SMS, perg. 388) redatto in occasione dell'e<strong>le</strong>zione ad abate<br />
del monastero <strong>di</strong> S. Benedetto a Borgetto <strong>di</strong> Giovanni Senisio, fratello <strong>di</strong> Angelo, si ha un'ulteriore conferma che il manoscritto<br />
sia interamente autografo. Per uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to del "Càternu" cfr.: A. Giufflida, Il libro dei conti dell'Abate<br />
Angelo Senisio (1372-1381) in "Bol<strong>le</strong>ttino del Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> filologici e linguistici siciliani", Pa<strong>le</strong>rmo 1973, n. 12, pp.<br />
151-166 e Il "Caternu" dell'Abate Angelo Senisioa curd <strong>di</strong> G. M. Rinal<strong>di</strong>, introduzione <strong>di</strong> A. Giuffrida, Pa<strong>le</strong>rmo 1989. 2 v.<br />
22 Gfr.: P. Collura, op. cit., p. 14; A. Giuffrida, op. cit., p. 159 e H. Bresc, Livres et société en Sici<strong>le</strong> (1299-1499),<br />
Pa<strong>le</strong>rmo 197 j, p. 123.<br />
23 cF: ASP, Notai defunti. SP 121 N, notaio Riccardo Carbone, 8 gennaio 1366. Si veda anche: A. Giuffrida, op.<br />
cit., p. 159.<br />
2i Il Declaros o Liber dee/ari, la cui paternità è attribuila al Senisio, è un vocabolario latino in cui molte volte<br />
<strong>le</strong> spiegazioni dei termini sono date in siciliano. l Jna copia cartacea del XV secolo si conserva presso la Biblioteca Centra<strong>le</strong><br />
<strong>della</strong> Regione Siciliana (Ms. IVH.14.), mentre i due esemplari enumerati nel primo catalogo del monastero 03H4<br />
1404) al n. 378 erano in pergamena: "Item dee/ari duo, perp,amenf'. Per uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to sul vocabolario cfr.<br />
A. Marinoni, Liber Dee/ari (Vocabularium Latinum Pergrande) in E. Li Gotti, Repertorio storico-critico dei testi in antico<br />
siciliano dei secoli XIV e Xv, Pa<strong>le</strong>rmo 1949, pp. 16-17 e A. Marinoni, Dal "Dee/aros" <strong>di</strong> A Senisio. I vocaboli siciliani,<br />
Pa<strong>le</strong>rmo 1955.<br />
21
Purtroppo, la maggior parte dei manoscritti <strong>della</strong> nascente <strong>biblioteca</strong> martiniana,<br />
e<strong>le</strong>ncati nel primo catalogo dei libri del monastero 0384-1404), andò <strong>di</strong>spersa per<br />
vari motivi, non ultimo l'invenzione <strong>della</strong> stampa che, facilitando la circolazione dei libri,<br />
comportò il gradua<strong>le</strong> abbandono <strong>della</strong> trascrizione dei co<strong>di</strong>ci, la cui <strong>le</strong>ttura non<br />
sempre si presentava <strong>di</strong> faci<strong>le</strong> interpretazione. Tuttavia, al tempo del Di Blasi, alcuni<br />
esemplari erano ancora presenti nella <strong>biblioteca</strong> e l'illustre benedettino ne identificava<br />
con certezza sej25.<br />
Ma <strong>le</strong> notizie documentarie relative ai primi due secoli <strong>della</strong> storia del monastero,<br />
in realtà, non parlano in maniera esplicita dell'effettiva costituzione <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>,<br />
ma fanno piuttosto riferimento alla <strong>di</strong>slocazione dei libri nel<strong>le</strong> stanze del convento,<br />
quali <strong>le</strong> cel<strong>le</strong> dei frati e l'infermeria, o presso i posse<strong>di</strong>menti urbani <strong>di</strong> San Martino,<br />
quali l'Ospizio dello Spirito Santo a Pa<strong>le</strong>rmo 26 , o riguardano, piuttosto, come nel caso<br />
del catalogo del 1384, la genesi del patrimonio bibliografico. Tuttavia, sicuramente, in<br />
questi secoli scarsi <strong>di</strong> notizie specifiche riguardanti la <strong>biblioteca</strong> dovette corrispondere<br />
all'incremento materia<strong>le</strong> e spiritua<strong>le</strong> del monastero il gradua<strong>le</strong> accrescimento del patrimonio<br />
librario.<br />
La prima citazione <strong>della</strong>"libraria" la troviamo in una nota del 30 novembre 1530<br />
presente in uno dei libri contabili 27 del già citato archivio martiniano: "A la libraria,<br />
onze 18per uno libro... ". Questi registri <strong>di</strong> conti, sebbene riguardanti l'attività economica<br />
del monastero <strong>di</strong> S. Martino, costituiscono una fonte preziosa per integrare ed ampliare<br />
<strong>le</strong> notizie sulla <strong>biblioteca</strong>. Si deve a Carlo Pastena una ricostruzione <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong><br />
attraverso l'esame <strong>di</strong> questi manoscritti contabili ed in particolare del "Giorna<strong>le</strong><br />
Maestro" che va dal 1462 al 1866 2H . Questo Giorna<strong>le</strong>, costituito da una serie <strong>di</strong> registri,<br />
uno per ogni anno in<strong>di</strong>ziona<strong>le</strong> 29 , contiene, in forma sintetica, <strong>le</strong> annotazioni <strong>di</strong><br />
tutte <strong>le</strong> spese sostenute annualmente dal monastero 30 . Inoltre, sul recto <strong>della</strong> prima car<br />
2j clr.: R. Lo Cascio, La JJiblioteca <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>, in "Bol<strong>le</strong>ttino del Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> filologici e linguistici<br />
siciliani". I, Pa<strong>le</strong>rmo 1953, p. 269.<br />
26 lJr.: P. Collura, op. cit, pp. 36, 38,42,47,60.<br />
2" CJr,: ASI', SMS, II, b. 721, Giorna<strong>le</strong> Maestro Cl settembre 1530-31 agosto 1531), c. 23.<br />
llJ Cfr.: C. Pastena, La liiblioteca del.Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> presso Pa<strong>le</strong>rmo nel<strong>le</strong> sue rep,istrazioni<br />
contabih, estratto da "Prospettive Settanta", Pa<strong>le</strong>rmo 1988, n.s., n. L<br />
2
Le opere previste nel contratto riguardavano soltanto lavori in muratura relativi alla<br />
chiusura dell'ambiente destinato ad ospitare la <strong>biblioteca</strong> e alla riparazione dei pilastri<br />
del prospetto sul chiostro <strong>della</strong> clausura. A questo contratto ne seguì un secondo, datato<br />
25 ottobre 1752, firmato dagli stessi contraenti, per ulteriori opere <strong>di</strong> muratura, i<br />
cui pagamenti risultano registrati fino al febbraio 1753, data in cui la struttura muraria<br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> doveva essere terminata con la definizione <strong>di</strong> tre vani principali ed il<br />
rinforzo degli archi del portico del chiostro. L'Amico aveva, inoltre, <strong>di</strong>segnato <strong>le</strong> porte<br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>, come risulta dall'atto <strong>di</strong> commissione del 18 ottobre 1752 al maestro<br />
d'ascia Gaetano <strong>di</strong> Sindone, dove si <strong>le</strong>gge: "Albarano fatto con M(aestro) Gaetano <strong>di</strong><br />
Sinnone, m(aestro) d'ascia, perfare <strong>le</strong> porte <strong>della</strong> nuova libreria <strong>di</strong> S. Martino (. ..)<br />
secondo il concorso fatto da (. ..) Ciantro D. Giovanni Amico Architetto" ed ancora:<br />
"M(aestro) Gaetano <strong>di</strong> Sinnone, m(aestro) d'ascia <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, si obbligafare <strong>le</strong> due<br />
porte <strong>della</strong> nuova libreria del M(onaster)io <strong>di</strong> S. Mattino dovendosifare come espresso<br />
il <strong>di</strong>segno fatto dall'Archi(te)tto D. Giovanni Amico <strong>di</strong> Trapani, tutti <strong>di</strong> <strong>le</strong>gname <strong>di</strong><br />
castagna (. ..) anche (. ..) <strong>di</strong> cornici ed intagli come si vede nel <strong>di</strong>segno,,67. Ma la progettazione<br />
dell'Amico non si limitò soltanto alla definizione degli spazi <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong><br />
e al <strong>di</strong>segno del<strong>le</strong> due porte, ma anche alla scelta del <strong>le</strong>gname per la libreria, come<br />
risulta da un pagamento in suo favore effettuato nel marzo 1753: "... onze 10 a Giovanni<br />
Amico ingegniero, per il modello <strong>di</strong> <strong>le</strong>gname del <strong>di</strong> dentro <strong>della</strong> nuova libreria<br />
da jàrsi nel nostro monastero... ,,6H. Purtroppo il crollo <strong>della</strong> finta volta del vano centra<strong>le</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>, avvenuto nell'agosto del 1753, fece interrompere i lavori, che ripresero<br />
intorno al 1760 sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Giovanni Maggiordomo 69 , vice architetto<br />
del Senato <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, grazie anche alla donazione <strong>di</strong> 500 scu<strong>di</strong> d'oro da parte del vescovo<br />
<strong>di</strong> Siracusa, Giuseppe Antonio de Requesens, che era stato abate <strong>di</strong> San Martino<br />
fino al 1755. La Chronica, comunque, segnala il periodo tra g li anni 1764-1770 come<br />
quello in cui avvenne il comp<strong>le</strong>tamento <strong>della</strong> nuova libreria "Novae Bibliothecae manus<br />
admovetur'7o. Il Maggiordomo intervenne sul progetto dell'Amico riducendo a due<br />
i tre vani <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> per aumentare lo spazio da destinare al<strong>le</strong> scaffalature e realizzando<br />
nella parete termina<strong>le</strong> del salone un emiciclo per consentire la sistemazione<br />
<strong>di</strong> una scala <strong>di</strong> risalita al secondo or<strong>di</strong>ne degli scaffali, da collocare nello spazio creato<br />
tra la scatola muraria origina<strong>le</strong> e la nuova muratura curva. Al Maggiordomo si deve,<br />
quin<strong>di</strong>, il comp<strong>le</strong>tamento del<strong>le</strong> opere murarie <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> e la realizzazione del primo<br />
or<strong>di</strong>ne <strong>della</strong> scaffalatura lignea in noce 71 •<br />
n.20.<br />
6"
Sotto la <strong>di</strong>rezione del Di Blasi e <strong>di</strong> Raffae<strong>le</strong> Drago, la <strong>biblioteca</strong> raggiunse il suo<br />
massimo sp<strong>le</strong>ndore sia per la quantità dei volumi acquistati che per la qualità del<strong>le</strong> scelte<br />
bibliografiche operate dai due eru<strong>di</strong>ti <strong>biblioteca</strong>ri illuministi e documentate dalla presenza<br />
<strong>di</strong> e<strong>le</strong>nchi dettagliati, dove si trova numerosa la presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni rare e <strong>di</strong> manoscritti<br />
miniati H3 . Fu sotto la <strong>di</strong>rezione del Drago, <strong>biblioteca</strong>rio e conservatore del museo<br />
dal 1781 al 1798, che in <strong>biblioteca</strong> avvenne l'inganno del falso co<strong>di</strong>ce arabo "lllibro<br />
del consiglio <strong>di</strong> Egitto" dell'ahate Giuseppe Vella H4 ,<br />
Con l'inizio del XIX secolo inizia il <strong>le</strong>nto ma progressivo declino <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>,<br />
come si evince anche dalla <strong>le</strong>ttura dei registri contahili, <strong>le</strong> cui citazione relative agli<br />
acquisti <strong>di</strong> libri <strong>di</strong>ventano sempre più rare. È del 1842, sotto il governo abbazia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Benedetto<br />
Denti, l'ultimo catalogo manoscritto dei libri a stampa, <strong>di</strong>viso per materie ed<br />
oggi conservato presso la Biblioteca Centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione Siciliana ai segni III. G.11.<br />
Questo catalogo, sebbene compilato in maniera molto sommaria, in quanto riporta soltanto<br />
autore e titolo dell'opera seguito talvolta da un breve commento, riveste, però,<br />
grande interesse storiografico perché rif<strong>le</strong>tte la situazione <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> alla vigilia<br />
<strong>della</strong> sua <strong>di</strong>spersione e attesta la presenza nel convento <strong>di</strong> nuovi interessi culturali H5 . Il<br />
catalogo, <strong>di</strong>viso in 73 classi e<strong>le</strong>ncate nel<strong>le</strong> prime pagine del manoscritto sotto la voce<br />
"Titolo del<strong>le</strong> ClassI", comprende opere attinenti al<strong>le</strong> più svariate <strong>di</strong>scipline, dalla matematica<br />
all'astronomia, dalla fisica alla chimica, dalla botanica alla :zoologia, dalla numismatica<br />
all'epigrafia, che rappresentano un'in<strong>di</strong>scussa testimonianza <strong>di</strong> quella crescita<br />
cultura<strong>le</strong> che gradatamente negli anni aveva fatto <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> <strong>di</strong> San Martino<br />
un polo <strong>di</strong> attrazione ed una meta ohhligatoria per tanti stu<strong>di</strong>osi.<br />
Nonostante la promulgazione del Regio Decreto per la soppressione del<strong>le</strong> Corporazioni<br />
religiose del 7 luglio 1866 n. 3036, in base al qua<strong>le</strong> i beni del<strong>le</strong> Congregazioni<br />
soppresse venivano devoluti al demanio dello <strong>Stato</strong>, l'Abbazia <strong>di</strong> San Martino<br />
riusciva tuttavia a conservare <strong>le</strong> proprie raccolte in quanto rientrava tra gli e<strong>di</strong>fici ecc<strong>le</strong>siastici<br />
monumentali salvaguardati dalla stessa <strong>le</strong>gge con l'articolo 33: "Sarà provveduto<br />
dal Governo alla conservazione degli e<strong>di</strong>fizi col<strong>le</strong> loro a<strong>di</strong>acenze, biblioteche,<br />
archivi, oggetti <strong>di</strong> arte, strumenti scientifici e simili del<strong>le</strong> Ba<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Montecassino, <strong>della</strong><br />
Cava dei Tirreni, <strong>di</strong> San Martino <strong>della</strong> Scala, <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong>, <strong>della</strong> Certosa presso Pavia<br />
e <strong>di</strong> altri simili stabilimenti ecc<strong>le</strong>siastici <strong>di</strong>stinti per la monumenta<strong>le</strong> importanza<br />
e pel comp<strong>le</strong>sso dei tesori artistici e <strong>le</strong>tterarI". Sicuramente encomiabi<strong>le</strong> e lungimirante<br />
questa <strong>di</strong>sposizione che mirava alla tutela dell'intero patrimonio cultura<strong>le</strong> conservato<br />
in quei cinque conventi.<br />
Hl Cfr.. C. Pa'itena, op. cit., pp. 41-43.<br />
Ho L'abate Giuseppe Vella nel 1782 rivestiva la qualifica <strong>di</strong> cappellano del monastero <strong>di</strong> San Martino. Va<strong>le</strong>ndosi <strong>della</strong><br />
conoscenza <strong>della</strong> scrittura araba fahhricò in arabo maltese il co<strong>di</strong>ce "Il libro del consiglio d'Egitto" contenente una raccolta<br />
<strong>di</strong> <strong>le</strong>ttere scambiate tra i principi normanni <strong>di</strong> Sicilia e i sovrani fatimiti dal 1074 a11119. Il Velia venne in seguito smascherato,<br />
ma <strong>le</strong> sue imposture ehbero, comunque, ripercussioni positive in quanto provocarono il sorgere degli stu<strong>di</strong> arabi<br />
in Sicilia; ad<strong>di</strong>rittura per la pubblicazione in arabo del "Libro del consiglio d'Egitto'del Velia monsignor Alfonso Airol<strong>di</strong><br />
acquistò dalla tipografia bodoniana <strong>di</strong> Parma i caratteri arabi sino allora mancanti in Sicilia. Sul falso eo<strong>di</strong>ce arabo cfr.: D.<br />
Scinà, ProsjJello <strong>della</strong> storia <strong>le</strong>tteraria <strong>di</strong> Sicilia nelsecolo decimottam, Pa<strong>le</strong>rmo 1859, pp. 456 e 55.; cfr. inoltre: C. Pastena,<br />
I manoscritti orientali <strong>della</strong> Rlblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, in "Prospettive settanta", n.s. VIU ( 1986), n. 2-3, pp.415-419.<br />
"'Cfr.: R. 10 Cascio, op. cit., pp. 283-285.<br />
31
Ma da un'incomprensione nata per la consultazione del falso co<strong>di</strong>ce arabo dell'abate<br />
Vella tra lo stu<strong>di</strong>oso arabista, Miche<strong>le</strong> Amari, e l'abate del monastero, Luigi Castelli,<br />
o forse meglio, da una rea<strong>le</strong> preoccupazione per <strong>le</strong> non più idonee con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
conservazione dei heni posseduti dal monastero, l'allora senatore Miche<strong>le</strong> Amari si fece<br />
promotore <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> <strong>le</strong>gge per la deroga al<strong>le</strong> <strong>di</strong>sposizioni dell'articolo 33 86 ,<br />
che, se recepita dal Governo, avrehbe determinato lo smemhramento <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>,<br />
dell'archivio e del museo <strong>di</strong> San Martino. Di fatto, così avvenne: la proposta fu accolta<br />
in Parlamento ed il 2l luglio 1869 fu promulgata la <strong>le</strong>gge n. 5195 con la qua<strong>le</strong> veniva<br />
ahrogata "... per la Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> San Martino <strong>della</strong> Scala la <strong>di</strong>sposizione dell'articolo 33<br />
<strong>della</strong> Legge 7 luglio 1866sulla soppressione del<strong>le</strong> Corporazioni religiose'.<br />
Con successivo decreto del Ministro <strong>di</strong> Grazia e Giustizia e dei Culti del 27 gennaio<br />
1870 R7 fu stabilito che i volumi <strong>della</strong> Bihlioteca del "soppresso Convento <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong><br />
Sca<strong>le</strong>' venissero <strong>di</strong>visi tra la Biblioteca Naziona<strong>le</strong> e la Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
ad eccezione dei doppioni destinati "parte alMunicipio <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong> eparte alMunicipio<br />
<strong>di</strong> Termini Imerese'. Nel decreto si precisava, inoltre, che i manoscritti riguardanti la<br />
Storia <strong>di</strong> Sicilia venissero devoluti alla Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, i restanti manoscritti<br />
ed i co<strong>di</strong>ci arabi alla Bihlioteca Naziona<strong>le</strong>, mentre i manoscritti <strong>di</strong> natura amministrativa<br />
al "Grande <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong>". Infine, all'art. 5, venivano detem1inati gli obblighi<br />
ai quali <strong>le</strong> hihlioteche beneficiarie dovevano assolvere: "Le Biblioteche ed i Municipi, in<br />
favore dei quali si opereranno <strong>le</strong> accennate devoluzioni, avranno obbligo <strong>di</strong> jàr compilare<br />
prima <strong>della</strong> con:-.t3gna gli esatti Cataloghi dei Libri e Manoscritti ceduti e <strong>di</strong> sopportare<br />
<strong>le</strong> spese <strong>di</strong> trasporto ed ogni altra relativa allapresente devoluzione'. Anche l'<strong>Archivio</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Stato</strong> doveva fornire un e<strong>le</strong>nco dei manoscritti ad esso devoluti.<br />
Il Lo Cascio, nel suo stu<strong>di</strong>o sulla Biblioteca <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>, fornisce<br />
informazione dettagliate sulla traslazione dei 22.000 volumi dal monastero al<strong>le</strong> biblioteche<br />
destinatarie, che venne effettuata nel corso dell'anno 1871 RR. Il 16 agosto <strong>di</strong> quell'anno<br />
e nei giorni successivi i lihri furono trasferiti all'allora Biblioteca Naziona<strong>le</strong> e alla<br />
Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo e, già, in data 27 agosto la Prefettura <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo veniva<br />
informata con una nota del <strong>biblioteca</strong>rio <strong>della</strong> Biblioteca Naziona<strong>le</strong>, Filippo Evola<br />
89 , dell'avvenuta consegna dei volumi che"a' termine <strong>di</strong> <strong>le</strong>gge spettarono a questa ed<br />
alla Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo". L'Evola comunicava, altresì, al Prefetto la permanenza<br />
a San Martino <strong>di</strong> circa 12.000 volumi destinati ai Municipi <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong> e <strong>di</strong><br />
Termini Imerese con la preghiera "<strong>di</strong> tenerne avveniti i Municipi suddetti per il dappiù<br />
che loro convenga". Presso la Bihlioteca Naziona<strong>le</strong> fu anche stilato un "In<strong>di</strong>ce aljàbetico<br />
dei libri dell'ex Monastero <strong>di</strong> S. Manino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong> ... ", che comprovava l'effettiva<br />
assegnazione alla Naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> 4608 volumi. Presso la Biblioteca Comuna<strong>le</strong>, in<br />
H6 Gfr.: frop,etto <strong>di</strong> <strong>le</strong>gge per la deroga alla <strong>di</strong>sposizione dell'articolo 33 <strong>della</strong> <strong>le</strong>pge 7 luglio 1866 n. 3036 in<br />
quanto riguarda alla Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> S. Martino <strong>della</strong> Scala presso Pa<strong>le</strong>rmo, presentato in iniziativa al Senato dai Senatori<br />
Amari prof. Di Giovanni, Amari conte, Della Verdura, Manzoni T, Moscuzza e Caccia, nella seduta del 27febbraio<br />
1869 e preso in considerazione in quella del 3 marzo successivo.<br />
H7 Cfr. nota n. 1.<br />
'*' Cfr.: R. Lo Cascio, op. cii., pp. 286289.<br />
H9 Gfr.: ASP, Pre{ettura-<strong>Archivio</strong>genera<strong>le</strong> 18711" Serie- voI. 32 fase. 20, nota 27 agosto 1871.<br />
32
Nel corso degli anni, anche i locali del convento <strong>di</strong> San Martino che avevano ospitato<br />
la <strong>biblioteca</strong> furono soggetti a notevoli rimaneggiamenti. L'e<strong>le</strong>gante facciata sul<br />
chiostro <strong>della</strong> clausura ha subito la mo<strong>di</strong>fica del<strong>le</strong> aperture del secondo or<strong>di</strong>ne; il salone<br />
<strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>, utilizzato in un primo tempo come teatro, dopo la fondazione<br />
dell'Istituto Semeria fu a<strong>di</strong>bito a cappella, subendo, inoltre, negli anni settanta la demolizione<br />
<strong>della</strong> volta in gesso, sostituita da un soffitto in cartongess0 93 . Sebbene dell'origina<strong>le</strong><br />
pavimento in maiolica si sia salvato ben poco, sono ancora <strong>le</strong>ggibili nei mattoni<br />
superstiti alcuni simboli raffiguranti <strong>le</strong> Arti Liberali, come il compasso ed il triangolo<br />
raffiguranti la Geometria e il globo ce<strong>le</strong>ste emb<strong>le</strong>ma dell'Astrologia 94 .<br />
Ma poiché sempre nella Comunità Abbazia<strong>le</strong> si è mantenuto integro il ricordo degli<br />
antichi sp<strong>le</strong>ndori <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong>, sostenuto dal mai spento interesse per lo stu<strong>di</strong>o, si<br />
sta portando avanti un progetto <strong>di</strong> recupero sia dell'ambiente che dei superstiti arre<strong>di</strong><br />
lignei, con l'ambizioso fine <strong>di</strong> rendere nuovamente fruibi<strong>le</strong> un bene che già <strong>le</strong> cosiddette<br />
"<strong>le</strong>ggi eversive" del 1866 avevano decretato <strong>di</strong> "monumenta<strong>le</strong> importanza"95.<br />
Ringraziamenti<br />
A conclusione <strong>di</strong> questo lavoro desidero esprimere il più cor<strong>di</strong>a<strong>le</strong> ringraziamento<br />
a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione <strong>di</strong> questo catalogo.<br />
Innanzitutto desidero ringraziare la dott.ssa Giuseppina Giordano, già <strong>di</strong>rettrice<br />
dell' <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, per l'opportunità datami <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are il fondo antico<br />
e l'attua<strong>le</strong> <strong>di</strong>rettore, dott. Clau<strong>di</strong>o Torrisi, per la genti<strong>le</strong> <strong>di</strong>sponibilità e per gli in<strong>di</strong>spensabili<br />
suggerimenti. Al<strong>le</strong> dott.sse Lilli Lo Monaco, Maria Neglia, Teresa Lamberto, Vincenza<br />
Novello e Fiorella Turco del medesimo <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> va il mio ringraziamento<br />
per la loro cortese collaborazione. Ringrazio, ancora, per la garbata assistenza, Patrizia<br />
Licata e Santo Torretta dello stesso <strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong>.<br />
Particolarmente sentito è il ricordo del compianto amico archivista, Ciro Cutaia,<br />
preziosa figura <strong>di</strong> riferimento per tutti coloro che, come la sottoscritta, hanno frequentato<br />
la Scuola <strong>di</strong> Archivistica, Pa<strong>le</strong>ografia e Diplomatica dell'<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo.<br />
Mi è, inoltre, gra<strong>di</strong>to esprimere riconoscenza nei confronti del <strong>di</strong>rettore del Centro,<br />
arch. Guido Meli, per l'incoraggiamento costante <strong>di</strong>mostratomi e <strong>della</strong> dott.ssa Gabriella<br />
Cannata che, all'interno dell'Unità per i beni bibliografici ed archivistici del Centro,<br />
con competenza e precisione, ha collaborato alla stesura del catalogo.<br />
Rivolgo, infine, il grazie più sentito al dott. Carlo Pastena, <strong>di</strong>rettore <strong>della</strong> Biblioteca<br />
Centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione Siciliana ed ai col<strong>le</strong>ghi <strong>della</strong> stessa Biblioteca, Ignazio Romeo,<br />
Angela Anselmo, Magda Milazzo, Giuseppina Sinagra, Marisa Mazzara, Carmela<br />
Zimmar<strong>di</strong> per i preziosi ed utili consigli e la sempre affettuosa collaborazione.<br />
Rita Di Nata<strong>le</strong><br />
34<br />
93 Gfr.: E. Dotto, op. cit., p. 60.<br />
9; Cfr.: M. C. Di Nata<strong>le</strong> Guggino, op. cit., p. 101.<br />
95 cfr.: E. Dollo, op. cii., p. 60.
------- ..//<br />
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(Con sigla dei repertori quali si è/atto rinvio)<br />
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printed in other countriesfrom 1465 to 1600 now in the British Museum. London, Trustees<br />
of the British Museum, 1958.<br />
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Széchényiana asservanlur... I3uclapestini, Biblioteca Nationalis Hungariae S7.échényiana,<br />
1990.<br />
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Picard et fils, 1905-1907. 2 v.<br />
CHE\:'\.LIER, U. Répertoire des SOllrces historiql<strong>le</strong>s du Moyen Age. Topo-hihliographie. Montheliarcl,<br />
Société Anonyme cI'imprimerie Monthéliardaisc, 1903. 2 v.<br />
35
CATALOGO
1. ACHILLES TATIUS<br />
Dell'amore <strong>di</strong> Clitofonte e Leucippe. Tradotto <strong>di</strong> lingua greca in toscana dal Sig. Francesco Angelo<br />
Coccio. Con nuoua aggiunta <strong>di</strong> sommarij à ogni libro e vna tauola copiosissima <strong>di</strong> tutto<br />
quello che nell'opera si contiene. In Fiorenza, Per Filippo Giunti, 1598, (1597).<br />
[4] c., 238 p., [121 c. 8° 04 cm.)<br />
Segn.: +4, A-QH, R 4 . Nel colophon: 1597. Rom., corso M. tipogr. Iniz. Silogr. Ultima e. R 4 bianca.<br />
Nel front. e a p. 125 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timhro <strong>di</strong> possesso.<br />
Sempre sul front. nota ms. cassata con inchiostro nero, ma ancora parzialmente <strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>:<br />
"[. ..1Monasterij [' . .J de scalis".<br />
Impr.: sase o:o-lima hòda (3) 1598 (R)<br />
Legatura in pergamena floscia (see. XVII). Capitelli colorati in marrone. Tit. ms. sul dorso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v. l, p. 4 n. 112 A; BM5rc, il., p. 5; Camerini. p. 125 n. 248; E<strong>di</strong>l 16, li. l, p. 17 n. 203<br />
14.xVII.A 33<br />
2. ANNALNM et historiae Francorum ab anno Christi DCCVIII ad anno DCCCCXe. Scriptores<br />
coaetanei XII. Nunc primum in lucem e<strong>di</strong>ti ex bibliotheca P. Pithoei Le. Inserta sunt et alia<br />
quaedam vetera, ad illorum temporum historiam pertinentia. II. Parisiis, Apud Clau<strong>di</strong>um<br />
Chappe<strong>le</strong>t, 1588.<br />
[6J c., 311, 487 p., [38] c. 8° 06 cm.)<br />
Segn.: +6, A-VS, Aa-Zz H , Aaa-Mmm B , Nnn 2 . Rom., corS., gr. M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. taglio<br />
reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. A p. 145 <strong>della</strong> seconda<br />
sequenza <strong>di</strong> pagine timbro ad inchiostro <strong>della</strong> Biblioteca del Monastero <strong>di</strong> San Martino<br />
del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Impr.: I:i- e.e- tae, à DCpu O) 1588 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (see. XVII). Capitelli grezzi. Tagli spruzzati in rosso. Nome dell'A.<br />
e tit. rnsS. sul dorso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v.2, p. 197 n. 787; MJC, li. 459, p. 679 n. 0389062<br />
14.XVII.A 12<br />
41
42<br />
3. ARRIANUS, Flavius<br />
Arriani Nicomedensis, Noui Xenophontis appellati, De rebus gestis A<strong>le</strong>xandri Magni regis<br />
Macedonum libri octo, summa <strong>di</strong>ligentia ad Graecum exemplar emendati, & innumeris quibus<br />
antea scatehant men<strong>di</strong>s repurgati. Bartholomaeo Facio interprete. Lugduni, Apud Seb.<br />
Gryphium, 1552.<br />
419 [ma 421] p. 16° (lI cm.)<br />
Segn.: a-z 8 , A-C 8 , D 4 . Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. La p. 386 è erroneamente numerata<br />
384 e la paginazione continua da questo numero. Ultima c. D 4 bianca. Sul front. taglio reintegrato<br />
con tassello in corrispondenza dei timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: i-od urm- ò, u- reli (3) 1552 (R)<br />
Legatura coeva in pergamena floscia. Capitelli grezzi. Tagli spruzzati in rosso. Nome dell'A.<br />
e tit. mss. sul dorso.<br />
Adams, li.1, p. 72 n. 2012; Index v. 2, p.289 n. 109.033; Rep. bibl., V. 5, p. 194 n. 1216<br />
14.XVII.A 41<br />
4. BASILIUS MAGNUS, santo<br />
D. Basilii Archiepiscopi Caesariensis in Cappadocia Orationes in Hexaemeron, Ioachimo<br />
Perionio Bene<strong>di</strong>ctino Cormoeriaceno interprete. Ad heatissimum Patrem Iulium tertium<br />
Pontificem Maximum. Parisiis, Apud Carolum Perier, 1552.<br />
[2], 166 c. 8° (lI cm.)<br />
Segn.: a-x 8 . Rom., corso M. tipogr. Sul front. e a c. 58 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza<br />
del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: o-te riir eq'ea trta (3) 1552 CA)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Capitelli grezzi. Tagli spruzzati in rosso. Nome dell'A.<br />
e tit. mss. sul dorso.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Index, V. 3, p. 320 n. 114.516<br />
14.XVII.A 42
5. BEL-re' ussu<br />
Berosi sacerdotis Chaldaici, Antiquitatum libri quinque. Cum commentariis loannis Annii<br />
Viterbensis sacrae Theologiae professoris, nunc primùm in antiquitatum stu<strong>di</strong>osorum commo<strong>di</strong>tatem,<br />
sub forma Enchiri<strong>di</strong>i excusi & castigati. Reliquorum antiquitatum Authomm catalogum;<br />
sequens in<strong>di</strong>cabit pagella. Antuerpiae, In ae<strong>di</strong>bus loannis Steelsii, (Typis loan.<br />
Graphei), 1545.<br />
[HJ, 300 c. HO (17 cm.)<br />
Segn.: .8, A-Z 8 , Aa-00 8 , pp 4. Il nome del tipogr. si ricava dal coloph. Rom., corso M. tipogr.<br />
Iniz. silogr. La c. 15 non è numerata. Sul front. e a c. 97 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza<br />
del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front. nota ros.: "P. Pietro Catalanotto Galipò",<br />
mentre, in basso, altra nota cassata con inchiostro nero. La c. <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a anteriore quasi<br />
interamente manoscritta.<br />
Impr.: 6963 4749 gom, Dyid (3) 1545 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Capitelli colorati in azzurro. Nome dell'A. e tit.<br />
mss. sul dorso e sul taglio <strong>di</strong> piede.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams. v. 1, p. 117n. 788; Bibl. Panizzi, p. 43 n. 681; Index, v. 4, p. 100n. 117.908<br />
14.xVII.A 17<br />
6. BELON, Pierre<br />
Petri Bellonii Cenomani, Plurimarum singularium & memorabilium rerum in Graecia, Asia,<br />
Aegypto, Iudaea, Arabia, aliisque exteris Prouinciis ab ipso conspectarum Obseruationes,<br />
tribus libris expressae. Carolus Clusius Atrebas è Gallicis Latinas faciebat. Antuerpiae, Ex<br />
officina Christophori Plantini, 1589.<br />
[BJc.,495p. ili. B°(17cm)<br />
Segn.: .8, A-Z 8 , a-h 8 . Rom., corSo M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a p. 243 taglio reintegrato<br />
con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front. nota ms.: "Ex librijs<br />
D. Leonar<strong>di</strong>", preceduta da altra nota cassata con inchiostro nero ma, ancora, parzialmente<br />
<strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>: "L ..J S. Martini de scalis L.. ]".<br />
Impr.: taam u-am e, -m nice (3) 1589 (R)<br />
Legatura in pergamena semirigida (sec. XVII). Capitelli grezzi. Tagli spruzzati in rosso. Nome<br />
dell'A. e tit. mss. sul dorso.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, V. 1. p. 109 n. 566; Index, V. 3, p. 506 n. 116.334; Voet, V. 1, p. 274 n. 639.<br />
14.xVII.A Il<br />
43
44<br />
7. BEMBO, Pietro<br />
Le prose <strong>di</strong> Pietro bembo. Nel<strong>le</strong> quali si ragiona <strong>della</strong> volgar lingua, scritte al Car<strong>di</strong>na<strong>le</strong> de<br />
Me<strong>di</strong>ci, che poi fu creato a Sommo pontefice, et detto Papa C<strong>le</strong>mente VII. Diuise in tre libri,<br />
et reuiste con somma <strong>di</strong>ligenza da Lodouico Dolce. Con la tavola. In Venetia, Appresso<br />
Andrea Arriuabene, 1557.<br />
[30J c., 259, Il] p. 12° (13 cm.)<br />
Segn.: a 12 , aa l2 , aaa", A_LI!. Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Ultime due cc. L ll - 12 bianche.<br />
Sul front. taglio reintegrdto con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso; altro identico<br />
taglio, ma non reintegrato, a p. 145. Sempre sul front. nota ms.: "<strong>di</strong> Filippo Parutagi".<br />
Impr.: r-BO 7681 ses- motu (3) 1557 (R)<br />
Legatura in pergamena floscia (sec. XVII). Capitelli colorati in blu. Nome dell'A. e tit. mss.<br />
sul dorso. Tit. ms. anche sul taglio <strong>di</strong> testa.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v. 1, p. 109 n. 574; E<strong>di</strong>t 16, v. 2, p. 97 n. 1237<br />
8. BIBBIA, in latino<br />
Concordantie Biblie et Canonum. In bellouisu, pro Goffredo demarnef, s.d.<br />
[120] c. 24° (12 cm.)<br />
14.xvlI.A 3H<br />
Segn.: A_p 8 . Front. silogr. Il luogo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione e il nome del tipogr, si ricavano dal coloph. Got.<br />
M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a c. H5 taglio in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre<br />
sul front. nota rns.: "Don L. de Torres".<br />
Impr.: a.i- roi- v.Le ipmé (C)<br />
Legatura in pergamena rigida. Capitelli colorati in blu. Tagli spruzzati in rosso. Sul dorso tit. e<br />
luogo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione in oro.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
<strong>le</strong>eo, Bib., p. 73 n. 1528<br />
14.xVII.A 34
9. I30TERO, Giovanni<br />
Della Ragione <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> libri <strong>di</strong>eci. Del Sign. Giovanni Boteri Benese. Di nuouo, in questa quarta<br />
e<strong>di</strong>tione dall'istesso autore in alcuni luoghi mutati, & accresciuti <strong>di</strong> <strong>di</strong>uersi <strong>di</strong>scorsi, & altre<br />
cose memorabili. Et nel fine trè libri <strong>della</strong> grandezza del<strong>le</strong> Città. del medesimo Autore. In<br />
Torino, Appresso Gio. Dominico Tarino, 1596.<br />
[81 C., 318, '5-78 p., f31 c. 8° (1'5 cm.)<br />
Segn.: +'" A-Z H , Aa-Bb H • Rom., corso Iniz. silogr. Nella seconda sequenza <strong>di</strong> pagine la numerazione<br />
inizia da p. 5. Sul front. e a p. 105 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza<br />
dei timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front. nota ms.: "Est Monasterij Sancti Mal1ini de<br />
Scalis Panormi".<br />
Impr.: heio noor o.on l'rrà O) 1596 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spmzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore giallo-blu. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino uel<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
L'<strong>di</strong>t 16, /' 2, p. 270 n. 34j(); Index. v. 5. P 27 n. 122.722<br />
l LX1X.S 39<br />
lO. 13RUI\ACCl, Bartolomeo<br />
Agon. Aurea ac <strong>di</strong>uina iuuicialium remm institutio. Per IJominum Bartholomeum Rrunatium<br />
doctorem vitalianum e<strong>di</strong>ta: quam vocari Agon ipsi placuit. summa cura, maxim
Il. BURCHIELLO<br />
Rime del Burchiello Fiorentino comentate dal Doni. Et piene <strong>di</strong> capricci, fantasie, umori,<br />
strauaganze, grilli, frenesie, ghiribizzi, argutie, motti, e sali. Ritocche da quel che poteua già<br />
offendere il buon Lettore. De<strong>di</strong>cate al Clarissimo Signor Pietro Giustiniani, virtuosissimo tra<br />
Nobili. In Vicenza, Per gli Here<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perin Libraro, 1597.<br />
[8J c., 261 p., [I 2] c. 8° 04 cm.)<br />
Segn.: A-Tl. Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Ultima e. T8 bianca. Sul front. e a c. 137 timbro<br />
<strong>della</strong> Biblioteca del Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>. Sempre sul front. note ms.:<br />
"Di [...] Burgio Trapanese"; "Donna Silvia Sieri"; "D. Pietro Sieri". Sull'ultima e., nuovamente<br />
ripetuta nota ms.: "Donna Silvia Sieri".<br />
Impr.: a-ta a.I. 100, PeVn (3) 1597 (A)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Capitelli colorati in giallo. Tagli spruzzati in blu.<br />
Tit. ms. sul dorso e sul taglio <strong>di</strong> piede.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v. l, p. 214 n . .3299; /:,VIT, V. 2, p. 322 n. 4096; lndex, v. 6, p. 26 n. 127.895<br />
14.XVII. A 29<br />
12. CAPACCIO, Giulio Cesare<br />
Mergellina. Egloghe Piscatorie <strong>di</strong> Giulio Cesare Capaccio Napolitano. Nuouamente posta<br />
in luce. Con <strong>le</strong> Tauo<strong>le</strong> de gli argomenti e del<strong>le</strong> cose notabili. In Venetia, Appresso gli Hcre<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Me1chior Sessa, 1598.<br />
46<br />
[I 2] c., 264 p.<br />
Segn.: a 12 , A-L'2. Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a c.[12] taglio in corrispondenza<br />
del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: l-vn o.i, l-e- guse (3) 1598 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (see. XVII). TiL ms. sul dorso. Tagli spruzzati in rosso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
E<strong>di</strong>t 16,11.3. p. 82 n 1045; Index, v. 6. p. 439 n. 131.444<br />
14.XVII.A 37
15. CLICHTOVE,josse<br />
De doctrina morien<strong>di</strong> opusculum, necessaria ad bene moriendum praeparamenta declarans:<br />
& quomodo in eius agone varijs antiqui hostis insultibus sit resistendum, edocens. Prisiis<br />
[sid, Apud Arnulphum & Carolum <strong>le</strong>s Angeliers, (In officina libraria Ioannis Bignon),<br />
1538.<br />
1'56. Hl c. ili. 16° (11 cm.)<br />
Segn.. a-vs. Il nome dell·A. a c. 7. Rom. La c. 13 è erroneamente numerata 3 I. Sul front. taglio<br />
reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. ]\;umerose sottoljneature.<br />
Impr.: sen- o-uo o-u- nivi (7) 1538 (A)<br />
Legatura coeva in pel<strong>le</strong> con impressioni in oro sul dorso. Tagli in rosso. Controguar<strong>di</strong>a in<br />
carta marmorizzata.<br />
Index, v. 9. p. 124 n. 141. 79U<br />
l1XVll.A ·13<br />
16. CORTESE, Gregorio<br />
Carmen saphicum in laudem Sancti Honorati Patroni el Fundatoris Monasterij Lerinensis:<br />
atque de situ & lau<strong>di</strong>bus sacrae insulae Lerinae in prouincia Prouinciae propè Antipolim. &<br />
Foroiulium ciutates. Parisiis, Apud Rolinum Tbieny, 1597.<br />
48<br />
J6r. 8° (l') cm)<br />
Segn.: N. Il nome dell'A. si ricava dalla prefazione. Rom., corso Iniz. silogr. Le pp. 12-14 contengono:<br />
"Reuer. Patris Donni. Dionysij Faucherrii ab AreIate Monachi Sancti Honorati de<br />
lau<strong>di</strong>bus sacrae Lerinae insulae"; <strong>le</strong> pp. 15-16 contengono, invece: "De contemptu mortis<br />
eiusdem Reuer. Donni. Dionysij Monachi Lerinensis".<br />
Tmpr.: i?as a.ti t.e, SiErO) 1597 (A)<br />
Legato con: "Hilaire, santo, De S. Honorato oratio... , Parisiis, 1578".<br />
Legatura: cfr. scheda n, 23.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Cinelli. 1'. 2, p. 20'S-20'S<br />
14.XVll. A 24
17. COVARRUBIAS Y LEIVA, Diego de<br />
Regulae peccatum. De regulis juris lib. VI re<strong>le</strong>ctio. Lugduni, Apud Sebastianum Honoratum,<br />
Typis suis excudebat Nicolaus Edoardus, Campanus, 1560.<br />
[161 C., 327 p. 8 0 (16 cm.)<br />
Segn.: 'R, "R, a-x'!. EsempI. mutilo del front. Il tit. e il nome del tipogr. si ricavano da: "Index<br />
Aureliensis... , v. 10, p. 214 n. 145.960". Il nome dell'ed. si ricava dal coloph. Rom., cors.,<br />
gr. Iniz. silogr. A p. 177 timbro <strong>di</strong> possesso: "Biblioteca S. Martino". Rare postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: ubsa aml4 umem spal (3) 1560 (R)<br />
Legatura "martiniana" in pergamena rigida <strong>di</strong> cui rimane soltanto il piatto posteriore con impressioni<br />
in oro e nero a piccoli ferri (sec. XVII). Nella parte superiore del piatto è incisa la<br />
scritta "BIBLIOTHECA". Tracce <strong>di</strong> capitello bicolore giallo-blu. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
lndex, v. lO,p. 214 n. 145.960<br />
14.xVII.A 35<br />
18. DIO CASSIUS<br />
Dione Cassioniceo historico greco Dé fatti dé Romani dalla guerra <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>a, fino alla morte<br />
<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o imperatore. Tradotto <strong>di</strong> greco in latino per Guglielmo Xilandro d'Augusta, e<br />
nuouamente nella nostra lingua ridotto per Francesco Baldelli. Con la vita dell'auttore, descritta<br />
per Thomaso Porcacchi: con <strong>le</strong> postil<strong>le</strong>, & con due Tauo<strong>le</strong> copiosissime: l'una de' nomi<br />
del<strong>le</strong> Città, & de' luoghi antichi, ridotti a' moderni; & l'altra del<strong>le</strong> cose notabili. È questo,<br />
secondo l'or<strong>di</strong>ne da noi posto, è il Duodecimo, et vltimo anello <strong>della</strong> nostra Collana Historica<br />
de' Greci. Di nouo corretto, et ristampato. In Venetia, Appresso i Gioliti, 1584.<br />
[42J c., 843, [IJ p. 4 0 09 cm.)<br />
Segn.: a4, +4, '8, "R, '''8, ••••S, •••••R, A-Z8, AA-ZZ8, AAA-FFF 8 , GGG 6 . R01TI, corso M. tipogr. Sul<br />
front. taglio reintegrato con tassello in corrispondenza dei timbro <strong>di</strong> possesso. Numerose<br />
postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: tal- sia; n-so poui (3) 1584 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Dorso tit. Tagli colorati in blu.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bongi, v. 2, p. 204; E<strong>di</strong>t 16, v. 5, p. 170 n. 287.800<br />
14.xVII.A 9<br />
49
19. DD PRAT, Pardoux<br />
Iurisprudentia vetus Draconis, et Solonis <strong>le</strong>ges. Pardulpho Prateio Augustobuconiate col<strong>le</strong>ctore,<br />
et interprete. Lugduni, Apud Gulielmum Rovillium, 1559.<br />
294 p., [5] c. 8° (l6 cm.)<br />
Segn.: a-rS. Rom, .cors., gr. M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e sulla c. f taglio reintegrato con<br />
tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: uee. Il.is a-us Acst (3) 1559 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Capitelli bicolore giallo-blu. Tagli spruzzati in rosso.<br />
Tit. ms. sul dorso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
BN, v. 45, co/. 229<br />
14.xVII.A 22<br />
20. FICINO, Marsilio<br />
Marsilii Ficini Fiorentini, me<strong>di</strong>ci atque philosophi ce<strong>le</strong>berrimi, De vita libri tres: quorum I:<br />
De Stu<strong>di</strong>osorum sanitate tuenda. Il. De Vita producenda. III. De Vita coelitus comparanda.<br />
Cum In<strong>di</strong>ce rerum memorabilium copiosissimo. Lugduni, Apud Gulielmum. Rouillium, 1566.<br />
50<br />
461 p., [8] c. 16° (lI cm.)<br />
Segn.: a-z 8 , A-G8. Rom, corso M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a p. 275 taglio reintegrato con<br />
tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. EsempI. mutilo dell'ultima c. G 8 bianca.<br />
La c. G 6 quasi interamente manoscritta. Postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: eno- r.i- imu- esSo (3) 1566 (A)<br />
Legatura in pergamena rigida (sec. XVII). Capitelli grezzi. Nome dell'A. e tit. mss. sul dorso.<br />
Nome dell'A. ms. anche sul taglio <strong>di</strong> piede.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v. 1. p. 434 n. 422<br />
14.XVII.A 40
21. FRANCO, Nìccolò<br />
Dialoghi piacevolissimi <strong>di</strong> Nicolò Franco da Benevento. Con permissione dè Superiori.<br />
Espurgati da Girolamo Gioannini da Capugnano Bolognese. In Vinegia, Presso Altobello<br />
Salicato, 1590.<br />
[8], 148 c. 8° 05 cm.)<br />
Segn.: *8, A-s 8 , T4. Rom, corso M. tipogr. Iniz. silogr. EsempI. mutilo del<strong>le</strong> cc. 146-147. Sul<br />
front. e a c. 96 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza dei timbro <strong>di</strong> possesso. Postil<strong>le</strong><br />
mss.<br />
Impr.: i-la e.te m?e. gnna (3) 1590 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore verde-giallo.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bibl. Panizzi, p. 147 n. 2440; E<strong>di</strong>t 16(F), p. 239 n. 479.400<br />
14.xVII.A 28<br />
22. GELLI, Giovanni Battista<br />
La Circe <strong>di</strong> Gio. Battista Gelli, Academico Fiorentino, nella qua<strong>le</strong> VIisse, & alcuni trasformati<br />
in fere <strong>di</strong>sputano dell'eccel<strong>le</strong>nza, & <strong>della</strong> miseria dell'huomo, & de gli animali. Con<br />
bellissimi Discorsi, Paral<strong>le</strong>li et Historie. Aggiunteui <strong>le</strong> Annotationi, & Argomenti da Maestro<br />
Girolamo Gioannini da Capugnano, Frate Pre<strong>di</strong>catore. In Vinegia, Presso Altobello Salicato,1589.<br />
[41], 115 c.<br />
Segn.: *8, A-08, p 4 • Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Ultima c P. 4 bianca.<br />
Impr.: n=la uiui onin Grel (3) 1589 (R)<br />
Legato con: "Franco Niccolò, Dialoghi piacevolissimi..., In Vinegia, 1540".<br />
Legatura: cfr. scheda n. 21<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
BMSTCit.,p. 293; E<strong>di</strong>t 16 (G),p. 110 n. 119.200<br />
14.xVII.A 28<br />
51
23 HILAIRE, santo<br />
D. Hilarii Arelatensis Episcopi De S, Honorato oratio funebris, et D. Eucherij Lugdunensis<br />
Episcopi De Lau<strong>di</strong>bus Eremi. Nunc primùm è Lerinensi bibliotheca producti. Parisiis, Apud<br />
Aegi<strong>di</strong>um Gorbinum, 1578.<br />
ne. 8° 05 cm.)<br />
Segn.: a-i 8 , Rom., corso M. tipogr. Iniz, silogr. La c. 59 è erroneamente numerata 56, Sul front.<br />
e a c. 46 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: a-ad r.o- i-o- ptqu (3) 1578 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore giallo-blu, Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
BMSTCjr., p, 225; BN, v. 71, col. 1221<br />
14.xVII. A24<br />
24. LEMNIUS, Levinus<br />
Leuini Lemnii Me<strong>di</strong>ci Zirizaei, De habitu et constitutione corporis, quam Graeci Kp
N. 6 Belon Pierre, Plurinamm singularlum et memorabilium rernm..., Antuerpiae, 1589, p. 6<br />
53
54<br />
N. 6 Belon Pierre, Plurinamm singularium et memorabi/ium remm... , Antuerpiae, 1589, p. 258
N. 17 Covarrubias y Leiva Diego de, Regulaepeccatum..., Lugduni, 1560. Legatura "Illartiniana", piatto posteriore<br />
56
N. 32 Ovi<strong>di</strong>us Naso Pùblius, Le Metamorfosi .. , in Vinegia, 1584, p. 100<br />
57
58<br />
N. 32 Ovi<strong>di</strong>us Naso Publius, Le Metamorfosi..., in Vinegia, 1584, p. 268
N. 45 Xenophon, I Fatti de Greci... , in Vinegia, 1548. Legatura "martiniana", piatto anteriore<br />
61
62<br />
<strong>Archivio</strong> <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, Tabulario <strong>di</strong> S. Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>, pergamo n. 121. Diploma in latino con il<br />
qua<strong>le</strong> l'Arcivescovo <strong>di</strong> Monrea<strong>le</strong>, Emanue<strong>le</strong> Spinola, inse<strong>di</strong>a Angelo Senisio nel feudo <strong>di</strong> San Martino.
25. LEMNIUS. Levinus<br />
Similitu<strong>di</strong>num ac parabolarum quae in Bibliis ex herbis atque arboribus desumuntur, <strong>di</strong>lucida<br />
explicatio. In qua narratione singula loca explanantur, quibus Prophetae, obseruata<br />
stirpium natura, conciones suas illustrant, <strong>di</strong>uina oracula fulciunt. Auctore Leuino Lemnio.<br />
Seorsum accesserunt De Gemmis aliquot, iis praesertim quarum D. Ioannes Apostolus in<br />
sua Apocalypsi meminit. De aliis quoque, quarum vsus hoc aeui apud omnes percrebuit Libri<br />
II, Auctore Francisco Rueo, me<strong>di</strong>co insulano. Item Leuini Lemnii De Astrologia Lib. I.<br />
Francofurti, Ex Officina Paltheniana, sumtibus [sicl viduae Petri Fischeri, 1596.<br />
[8] c., 288 p. 8° (12 cm.)<br />
Segn,: *8, A-S 8 • Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. La p, 286 è erroneamente paginata 186.<br />
Sul front. e a p. 175 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Sempre sul front. nota ms.: "Expurgatum Panormi 1645 [. ..] Fra Hyacinthus Rosciano".<br />
Numerose righe, in più pagine, cassate con inchiostro nero.<br />
Impr.: gao- o-um iuum STEd (3) 1596 (R)<br />
Legatura in pergamena floscia (sec. XVII). Nome dell'A. e tit. mss. sul dorso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, V. 1, p. 628 n. 427; BM5TC ted., p. 493; BN, v.94, col. 421; Cat. BNH5, v. 2, p. 1427 n. L 165; VD 16, v.<br />
11, p. 289 n. 1122<br />
14.XVII.A 39<br />
26. LEO I, papa<br />
D. Leonis Papae, huius nominis primi, Qui merito summo Magni cognomen iam olim obtinet,<br />
Epistolae decreta<strong>le</strong>s ac familiares, quae quidem hactenus reperiri potuerunt omnes. Altera<br />
iam vice summa cum prouidentia ad antiquissima exemplaria correctae. Louanii, Apud<br />
Hieronymum VVellaeum, 1566.<br />
[1], 188 [ma 193], [1] c. 8° 05 cm.)<br />
Segn.: A-Z a , AA 8 , BB 4 • Rom. corso M. tipogr. Iniz. silogr. La c. 40 è erroneamente numerata<br />
35 e la paginazione seguente continua da quest'ultimo numero. La C. 159 è erroneamente<br />
numerata 158. Ultima c. BB 4 bianca.<br />
Legato con: "Leo I, papa, Sermones .'" Lovanii, 1566",<br />
Legatura: cfr. scheda n. 27<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
A dams, v. 1, p. 628 n. 450<br />
l4.XVII.A 16<br />
63
27. LEO I, papa<br />
D. Leonis Papae huius nominis primi, Qui summo iure Magni cognomentum iam olim obtinet,<br />
Sermones et Homiliae, quae quidem extant omnes. Altera iam vice summa cum <strong>di</strong>ligentia<br />
ad antiquissima exmplaria omnia castigata, & aucta. Cum duplici In<strong>di</strong>ce. Louanii,<br />
Apud Hieronymum Wellaeum, 1566.<br />
[101, 221, [12] c. 8° (15 cm.)<br />
Segn.: a-z 8 , Aa-GgB, Hh 4 • Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Le cc. 13, 15, 18 sono erroneamente<br />
numerate 31, 14, 14. Sul front. taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del<br />
timbro <strong>di</strong> possesso. Sulla c. <strong>di</strong> controguar<strong>di</strong>a anteriore nota rns.: "Ad usum D. Cassiodori<br />
Montagioli".<br />
Impr.: a=i= s.te u-ro niet (7) 1566 (A)<br />
Legatura in pergamena floscia (sec. XVII). Capitelli colorati in giallo. Nome dell'A. e tit. mss.<br />
sul taglio <strong>di</strong> piede.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, t'. 1, p. 629 n. 456<br />
14.XVIl.A 16<br />
28. LONICER, Philip<br />
Chronicorum Turcicorum, In quibus Tureorum origo, principes, imperatores, bella, praelia,<br />
caedes, victoriae, reique militaris ratio, & caetera huc pertinentia, continuo or<strong>di</strong>ne, &<br />
perspicua breuitate exponuntur. Et Mahometicae religionis Instituta. Iu<strong>di</strong>ciorurmque procesius,<br />
& Aulae constitutio. Procerum item ac populi mores, vitaeque degendae ratio percensetur.<br />
Accessere, Narratio de Baiazethis filiorum se<strong>di</strong>tionibus; Turcicarum item rerum<br />
Epitome, quomodo nimirum captiui Christiani <strong>di</strong>strahantur, et ab imperatore Turcico, caeterisque<br />
Turcis tractentur. Tomus primus [secundus]. Omnia nunc primùm bona fide col<strong>le</strong>cta,<br />
sermoneque Latino exposita à reuerendo & doctissimo viro, D. Philippo Lonicero<br />
Theologo. Cum rerum et verborum In<strong>di</strong>ce locup<strong>le</strong>tissimo. Francofurti, Excudebat Ioan. Wechelus,<br />
impensis Sigismun<strong>di</strong> Feyeraben<strong>di</strong>j, 1584.<br />
64<br />
2 v. <strong>le</strong>go in 1 8° (17 cm.)<br />
Front. silogr. Roffi., corSo M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front e a p. 227 dei V. 1 taglio reintegrato<br />
con tassello in corrispondenza dei timbro <strong>di</strong> possesso. Rare postil<strong>le</strong> rnsS.<br />
1: [8] c., 435, [1] p., [6] c. segn.: '8, A-N, a-e 8<br />
impr.: s:ac e, r- o-er no12 (3) 1584 (A)<br />
2: [81 c., 208 p., [8]c. segn.: '8, Aa-008<br />
impr.: n-e- t-t, s.s. ctex (3) 1584 (A)<br />
Legatura in pergamena rigida. Nome dell'A. e tit. mss. sul dorso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, t'. 1, p.667n. 1456; BMSTC <strong>le</strong>d., p. 525; Cat. BNHS, V. 2, p. 1470 n. L 379; VD16, t'. Il, p. 516 n. 2464<br />
14.xvII.A 15
29. MANUZIO, Aldo, il giovane<br />
E<strong>le</strong>ganze, insieme con la copia <strong>della</strong> lingua toscana, e latina. Scielte da Aldo Manutio, utilissime<br />
al comporre nell'una e l'altra lingua. In Venetia, [Paolo Manuzio], 1565.<br />
192 c. SO (14 cm.)<br />
Segn: A-Z8, AA 8 . Il nome del tipogr. si ricava da: "A.A. Renouad, Anna/es de /'imprimerie<br />
des A/de ..., Paris, 1834, p. 198 n. 7." Rom., corso M. tipogr. EsempI. mutilo <strong>della</strong> c. 192. Sul<br />
front. e a c. 65 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre<br />
sul front. nota ms.: "Est monasterij Sancti L.. ] panhormi" e, in basso, altra nota ms. cassata<br />
con inchiostro nero.<br />
Impr.: e-to uaea, fiin bupr (3) 1565 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore giallo-blu. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
RMSTCit.,p. 412,Renouard.p. 198n. 7<br />
14.XV1I.A 32<br />
30. MERMANNIO, Arnoldo<br />
Theatrum conuersionis gentium totius orbis, sil<strong>le</strong> Chronologia de vocatione omniurn populorum,<br />
& propagatae per vniuersum orbem fidei, Christianaéque religionis descriptio.<br />
Auctore Arnoldo Mermannio Alostano... Antuerpiae, Ex officina Christophori Plantini, 1572.<br />
192 p., lsJ c. So (15 cm.)<br />
Segn.: A-N 8 . Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Le ultime 4 cc. contengono: "Altera Lucana<br />
Parainesis De fastis Triumphalibus, Euangelij". Sul front. e a p. 69 taglio reintegrato con tassello<br />
in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: e-am s, n- ijho honi (3) 1572 (R)<br />
Legatura in pergamena floscia (see. XVII). Nome dell'A. e tiL mss. Taglio <strong>di</strong> piede tit.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams, v.i.p. 740n. 1353; Voet, v. 4.p.1515n. 1663<br />
14.XV1I.A 26<br />
65
33. PALLADIUS, Rutilius Taurus Aemilianus<br />
Palla<strong>di</strong>i <strong>di</strong>ui Euagrii <strong>di</strong>scipuli Lausiaca guae historia et Theodoreti Episcopi Cyri ... , id est religiosa<br />
historia. Quorum vtérgue continet instituta, res gestas, & miracula piorum virorum<br />
sui temporis. Gentiano Herueto Aurelio interprete. Parisiis, Apud Rernardum Turrisanum,<br />
In Al<strong>di</strong>na bibliotheca, 1555.<br />
[ lO] C., 477 p. 4° (22 cm,)<br />
Segn.: a4, b", A-Z" AA-HH 4 , H 2 , KK-ZZ", AAA-NNN4, 000 6 • Rom., cors., gr. M. tipogr. Iniz. silogr.<br />
EsempI. mutilo <strong>della</strong> c. 000" bianca. Sul front. taglio reintegrato con tassello in corrispondenza<br />
del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front. nota ms.: "Monastcrij S. Martini de scalis<br />
Panormi. Ad usum l. ..] a Messana". Postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: uii- 9169 m.nt siti (3) 1555 (A)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli colorati in blu.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Adams. 1'.2. p. 39 n. 102; Bernonl. p. 327 n. 4J5; LJrunet, v. 4, col. 323; Renouard, p. 296 n. 3<br />
14.xVlI. A H<br />
34. PHILOSTRATUS, Flavius<br />
Filostrato greco scrittore e<strong>le</strong>gantissimo, Della vita del mirabi<strong>le</strong> Apollonio Tyaneo tradotto<br />
in linga [sicJ Fiorentina per Giouambernardo Gualan<strong>di</strong>, Prete Fiorentino, et nel fine il medesimo<br />
abbreuiato. In Vinegia, Per Comin da Trino <strong>di</strong> Monferrato, 1549.<br />
235 c.<br />
HO 04 cm.)<br />
Segn.: A-Z1, Aa-ZZ4, Aaa-Nnn4 • Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Ultima c. Nnn" bianca. Sul<br />
front. e a C. HZ taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre<br />
sul front. nota ms.: "Don Cesare Castel L..Jio". Numerose postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: j, ne f.TO a.on alri (3) 1549 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli colorati in blu. Tagli spruzzati in rosso.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
EDIT 16 (P); !VUC: li. 456. p. 391 n. 0332854<br />
14.XVll. A 30<br />
67
35. PROSPER AQUITANUS, santo<br />
Opuscula de gratia et libero arbitrio Sancti Prosperi Aquitani, Episcopi Reginensis, viri religiosissimi,<br />
<strong>di</strong>ui Augustini <strong>di</strong>scipuli, et in <strong>di</strong>uinis scripturis eru<strong>di</strong>tissimi. Parisiis, Apud Antonium<br />
Augerellum, 1534.<br />
127 p. 8° 05 cm.)<br />
Segn.: A-HH • Rom., corso Iniz. silogr. A p. 2 nota ms. cassata con inchiostro nero ma ancora<br />
parzialmente <strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>: "Iste liber est Congregationis Bene<strong>di</strong>ctorum: pro Coenobio Diui Michaclis<br />
L../ Montis L.']". Rare postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: o=is s=uo toi= imo (3) 1534 CA)<br />
Legato con: "Hilaire, santo, De S. Honorato orafio ... , Parisiis, 1578".<br />
Legatura: cfr. scheda n. 23.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong><br />
RenDI/arei l'. 1, p. 225 Il. 583<br />
14.XVll.A 24<br />
36. PTOLEMAEUS, Clau<strong>di</strong>us<br />
Geographiae uniuersae tum ueteris tum. nouae absolutissimum, opus duobus uoluminibus<br />
<strong>di</strong>stinctum. In quorum priore habentur Cl. Pto<strong>le</strong>maei Pelusiensis Geographicae enarrationis<br />
Libri octo. Quorum primus, qui praecepta ipsius facultatis omnia comp<strong>le</strong>ctitur, commentarijs<br />
uberrimis illustratus est à lo. Antonio Magino Patauino. In secundo volumine insunt<br />
Cl. Ptolomaei antiquae orbis tabulae XXVII ad priscas historias intelligendas summè<br />
necessaiae. Et tabulae XXXVII. Recentiores, quibus vniuersi orbis pictura, ac facies, singularumque;<br />
eius partium, regionum, ac prouinciarum oboculos patet nostro saeculo congruens.<br />
Vnà cum ipsarum tabularum. copiosissimis expositionibus, quibus singulae orbis<br />
partcs, prounciae, regiones, imperia, regna, ducatus, et alia dominia, pro ut nostro tempore<br />
se habent, exacte describuntur. Auctore eodem lo. Ant. Magino Patauino. Venetiiis, Apud<br />
Haeredes Simonis Galignani de Karera, 1596.<br />
68<br />
[8J c., 18'i, 47 p., [201 c. iiI. 4° (22 cm.)<br />
Segn.: f, .2, A-L H , M4, A-F 4 , A-E 4 • Front. silogr. Rom., corso Iniz. silogr. EsempI. mutilo <strong>della</strong> e.<br />
F" bianca. Sul front. c a p. 101 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong><br />
possesso. Sul front. not.a ms.: "Seminarij. .. ".<br />
Impr.: o-sa e-en e-em potu (3) 1596 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (see. XVII). Nome dell'A. e tit. mss sul dorso. Piatto anteriore<br />
e dorso parzialmente lacero.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
E<strong>di</strong>t 16 (P); Grassi, p. 569; More/and, p. 289; NUG; 1'.474, p. 336 n. 0630416<br />
14.XVll.C 24
37. ROSEO, Mambrino<br />
Supp<strong>le</strong>mento
39. SIFILINO, Gìovanni<br />
Epitome <strong>della</strong> Historia Romana <strong>di</strong> Dione Niceo <strong>di</strong> XXV. Impcr. Romani da Pompeo Magno<br />
fino ad A<strong>le</strong>ssandro Figliuolo <strong>di</strong> Mammea, tradotto per Francesco Baldelli. Et <strong>di</strong> nouo correte<br />
[sicJ, & ristampate. In Venetia, Appresso i Gioliti, 1584.<br />
[101 c.. 367, [Il p. 4° Cl 9cm.)<br />
Segn.: *10, A-Z 8 . Il nome dell'autore si ricava da: "s. Bongi, Annali <strong>di</strong> Gabriel Giolito de' Ferrari...<br />
, Roma, 1890-95, v. 2, p. 157". Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. EsempI. mutilo del<strong>le</strong><br />
cc. 3-4, 7-8. A p. 65 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza dei timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Postil<strong>le</strong> mss.<br />
Impr.: r-ie r-96 tae; zach (3) 1584 (R)<br />
Legato con: "Dio Cassius, Diane CassioniceoHistarico Greco De'jatti de' Romani ... In Venetia,<br />
1584".<br />
Legatura: cfr. scheda n. 18.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bangi, 1J. 2, p. 15 7<br />
14.XVII.A 14.XVII.A 9<br />
40. TARCAGNOTA, Giovanni<br />
Del<strong>le</strong> Historie del Mondo <strong>di</strong> Gio. Tarchagnota. Cauate da piu degni, e piu graui auttori, che<br />
habbiano ò nella lingua Greca, ò nella Latina scritto. Lequali [sicJ contengono quanto dal<br />
principio del Mondo fino à tempi nostri è successo. Con la giunta del Quinto volume, nuouamente<br />
posto in luce. Parte Prima [-Terza], In Venetia, Per gli here<strong>di</strong> <strong>di</strong> Francesco Michiel Tramezini,<br />
1580.<br />
3 v. in 4 4° (22 cm.)<br />
70<br />
Front. silogr. La data si ricava dal coloph. del v. 1.2. Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Sul<br />
front. <strong>di</strong> ogni singolo volume taglio reintegrato con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong><br />
possesso. Sul front. del V. 1 nota ms.: "D. C<strong>le</strong>menti. Est monasterij Sancti Martini de Scalis".<br />
1: [301, 390 c. segn.: a-cB, d 6 , A-Z8, Aa-Zz 8 , Aaa-Bbb B , Ccc 6<br />
1.2:<br />
impr.: o-is, &i- horo mori (3) 1580 (Q)<br />
[2], 393-876 c. segn.: Ddd-Zzz8 , Aaaa-Zzzz8 , Aaaaa-Sssss8 2: [22],565 C.<br />
ultime 2 c. bianche.<br />
segn.: a-bB, c6 , A-Z8 , Aa-Zz8 , Aaa-ZzzB , Aaaa8 , Bbbb6 ultima c. bianca.<br />
impr.: 770- 4025 e-er mesi (3) 1580 (R)<br />
3: [22], 361 e. segn.: a-bB, CD, A-Z8, Aa-Xx8, YylO<br />
ultima c. bianca.<br />
impr.: u-, & hoa- o-an egpr (3) 1580 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato, innesto sul dorso in pergamena. Capitelli grezzi. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Tinto, p. 88-90, n. 248<br />
14.XVll.A 3
41. TEVET, Andrea<br />
Historia dell'In<strong>di</strong>a America detta altramente Francia Antartica <strong>di</strong> Andrea Tevet. Tradotta <strong>di</strong><br />
francese in lingua italiana da Giuseppe Horologgi. In Vinegia, Appresso Gabriel Giolito de'<br />
Ferrari, 1561.<br />
[16] c., 363 p., 111 c. SO (15 cm.)<br />
Segn: '8, *'8, A-Z 8 . Rom., corso M, tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a p. 129 taglio reintegrato<br />
con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front., ma incomp<strong>le</strong>ta<br />
per il taglio subito, nota ms.: "Est Monasterij [. .. ]".<br />
Impr.: hehi zare o-er mest O) 1561 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore giallo-blu. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bangi, v. 2, p. 123<br />
14.xVIl. A 21<br />
42, VALERIUS MAXIMUS<br />
Va<strong>le</strong>rii Maximi Dictorum, factorumque memorabilium Libri novem. A Sebastiano Corrado<br />
emendati & illustrati. Quibus a<strong>di</strong>ecimus fragmenta quaedam epitomes decimi libri, per C.<br />
Titum Probum; ac uitam eiusdem Va<strong>le</strong>rij Maximi. Index rerum, ac uerborum, Venetiis, Apud<br />
Ioan,Gryphium, 1563,<br />
232, [8] e. 8° (15 cm,)<br />
Segn,: A-Z 8 , Aa-Gg 8 . Rom" cors" gr. M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front. e a e. 126 taglio reintegrato<br />
con tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso, Sempre sul front. nota ms.: "G.<br />
Navarro".<br />
Impr.: o=n= n=ta m.el Diut (3) 1563 (R)<br />
Legatura in pergamena rigida (see. XVII). Capitelli colorati in giallo. Tagli in blu. Sul dorso<br />
nome dell'A. ms.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
E<strong>di</strong>t 16 (\7); NUC, v. 628, p. 85 n. 0016251<br />
14.XVIl.A 27<br />
71
43. VARCHI, Benedetto<br />
De Sonetti <strong>di</strong> Benedetto Varchi. Parte prima. In Fiorenza, Appresso Lorenzo Torrentino,<br />
1555.<br />
[8] c., 272 p., [12] c. 8 0 06 cm.)<br />
Segn.: **R, A-S 8 Ti. Rom., corso Iniz. silogr. Sul front. e a p. 195 taglio reintegrato con tassello<br />
in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso, la cui impronta, però, è ancora visibi<strong>le</strong> a p.<br />
194. Sempre sul front. e sull'ultima c. note mss.: "Di Santi Castellani" e "S. Martini Panormi".<br />
Sul v. dell'ultima c. altra nota ms.: "Lincuisitore midette licenzia che io tenessi questo libro<br />
che fù il <strong>di</strong> 23 Maggio 1504 [sicJ senza pregiu<strong>di</strong>zio Alcuno".<br />
Impr.: elin 8ab. o.e, DoMa O) 1555 (R)<br />
Legatura originaria priva dei piatti e del dorso. Presenti soltanto tre nervi in pel<strong>le</strong> e la cucitura<br />
primaria deI capitello su anima in pel<strong>le</strong> con sopraccucitura in filo color rosa.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Aciams, v. 2, p. 309 n. 257; Bibl. Panizzi, p. 361 n. 6031<br />
14.XVII.A 1<br />
44. VEGETIUS RENATUS, Flavius<br />
Vegetio De L'Arte Militare ne la commune lingua. Nouamente tradotto per Messer Tizzone<br />
<strong>di</strong> pofi Gaetano. In Venetia, Per Comin de Tri<strong>di</strong>no de Monferrato, 1540.<br />
72<br />
[8], 87 c. 8° 05 cm.)<br />
Segn.: *8, A-L 8 . Front. silogr. Il nome deI tipogr. si ricava dal coloph. Rom., corso Iniz. silogr.<br />
Ultima c. L R bianca. Sul front. e a c. 18 taglio reintegrato con tassello in corrispondenza deI<br />
timbro <strong>di</strong> possesso.<br />
Impr.: i=i= 6.5. i=n= saAfO) 1540 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso rivoltato <strong>della</strong> <strong>le</strong>gatura originaria in pergamena.<br />
Capitelli bicolore giallo-blu. Tagli goffrati.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
BGB, p. 388; Bel; p. 130 n. 2405; BM5rG it., p. 713<br />
14.XVII.A 23
45. XENOPHON<br />
I Fatti de Greci <strong>di</strong> Xenophonte. Tradotti per Lodovico Domenichi. In Vinegia, Appresso Gabriel<br />
Giolito de Ferrari, 1548.<br />
153, fma 157), [7] c. 8 0 05 cm.)<br />
Segn.: A-V', X 4 . Rom., corso M. tipogr. Iniz. siIogr. La c. 129 è erroneamente numerata 125 e<br />
la cartulazione seguente riprende da questo numero.<br />
Impr.: o-tà n=iu toto rasi (3) 1548 (R)<br />
Legato con: "Xenophon, L'Opere Morali ... , In Vinegia, 1547".<br />
Legatura: cfr. scheda n. 46.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bangi, v.1, p. 212<br />
14.XVH.A 20<br />
46. XENOPHON<br />
L'Opere Morali <strong>di</strong> Xenophonte. Tradotte per Lodovico Domenichi. In Vinegia, Appresso<br />
Gahriel Giolito de Ferrari, 1547.<br />
163, [5] c. 8 0 05 cm.)<br />
Segn.: A-XS. Rom., corso M. tipogr. Iniz. siIogr. Sul front. e a C. 142 taglio reintegrato con tassello<br />
in corrispondenza deI timhro <strong>di</strong> possesso. Sempre sul front. nota ms. cassata con inchiostro<br />
nero, ma ancora <strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>: "Est Monasterij Sancti Martini".<br />
Impr.: e-no o=1i rei= aqce (3) 1547 (R)<br />
Legatura "martiniana" in pergamena rigida con incisioni a piccoli ferri in oro e neri sui piatti<br />
(sec. XVII). Capitelli bicolore giallo e blu. Tagli goffrati. Dorso rinforzato con altra pergamena.<br />
Sempre sul dorso tassello in pel<strong>le</strong> con nome dell'A. e tit.<br />
Prov.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bangi, v. 1, p. 203<br />
14.XVII.A 20<br />
73
47. XENOPHON<br />
Xenophonte Della vita <strong>di</strong> Ciro, re de Persi. Tradotto per Messer Lodovico Dominichi [sid<br />
In Vinegia, Appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1548, (549).<br />
159c. SO (115 cm.)<br />
Segn.: A-yB. Nel coloph: 1549. Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr.<br />
Impr.: iota mel= pose pola (3) 1548 (R)<br />
Legato con: "Xenophon, L'Opere Morali o •• , In Vinegia, 1547".<br />
Legatura: cIro scheda n. 46.<br />
ProV.: Monastero <strong>di</strong> San Martino del<strong>le</strong> Sca<strong>le</strong>.<br />
Bangi, li. l, p. 236<br />
14.XVIl.A 20<br />
48. ZONARA, Giovanni<br />
Historie <strong>di</strong> Giovanni Zonara monaco, <strong>di</strong>ligentissimo scrittore greco, dal cominciamento del<br />
mondo insino all'imperadore A<strong>le</strong>ssio Conneno. Divise in tre libri. Tradotte nella volgar lingua<br />
da Lodouico Dolce. Con vna Tauola del<strong>le</strong> cose, che in esse si contengono, separatamente<br />
per ciascuna parte. In Vinegia, Appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1564.<br />
74<br />
3 v. in 1 iii. 4° (19 cm.)<br />
Rom., corso M. tipogr. Iniz. silogr. Sul front del v. 1 e a c. [6] dei v.2 taglio reintegrato con<br />
tassello in corrispondenza del timbro <strong>di</strong> possesso. Rare postil<strong>le</strong> mss.<br />
1: [8] c., 259 p. segn.: *8, A_P S , QIO. EsempI. mutilo del<strong>le</strong> pp. 249-252.<br />
impr.: i-<strong>le</strong> e.33Ieo= chcu (3) 1564 (R)<br />
2: [8] c., 291, [1] p. segn.: *S, AA-RR 8 , SSIO<br />
impr.: tei- 3001 rae. Tacr (3) 1564 (R)<br />
3: [8] c., 261, [1] p. segn.: *S, AAA_QQQ8, RRR4. EsempI. mutilo del<strong>le</strong> cc.<br />
[2-7]. La C. RRR 4 bianca.<br />
impr.: ++++ ++++ l=ra coeq (3) 1564 (R)<br />
Ri<strong>le</strong>gatura in cartone spruzzato; innesto sul dorso in pergamena. Tassello in pel<strong>le</strong> sul dorso<br />
con nome dell'A. e tit. Bor<strong>di</strong> rifilati.<br />
Bangi, li. 2, p. 194<br />
14.XVIl. A lO
INDICI<br />
In<strong>di</strong>ce degli autori o titoli, dei coautori, curatori e traduttori<br />
In<strong>di</strong>ce dei tipografi e degli e<strong>di</strong>tori<br />
In<strong>di</strong>ce topografico dci tipografi e degli e<strong>di</strong>tori<br />
In<strong>di</strong>ce cronologico del<strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni<br />
75
INDICE DEGLI AUTORIO TITOLI,<br />
DEI COAUTORI, CURATORI E TRADUTIORI<br />
I numeri rimandano all'or<strong>di</strong>namento progressivo del<strong>le</strong> schede nel catalogo<br />
ACHILLES TATIUS l<br />
ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell' 32<br />
ANNALIUM et historiae Francomm... 2<br />
ANNIUS, ]oannes Viterbiensis ve<strong>di</strong> NANNI, Giovanni<br />
ARRIANUS, Flavius 3<br />
BALDELLI, Francesco 18, 39<br />
BASILIUS MAGNUS, santo 4<br />
BEL-re' ussu 5<br />
BELON, Pierre 6<br />
BEMBO, Pietro 7<br />
BEROSUS ve<strong>di</strong> BEL-re' ussu<br />
BIBBIA, in latino 8<br />
nOTERO, Giovanni 9<br />
BRUNACCI, Bartolomeo lO<br />
nURCHIELLO 11<br />
CAPACCIO, Giulio Cesare 12<br />
CASSIANUS, Iohannes 13<br />
CASSIODORUS, Senator Flavius Magnus Aurelius 31<br />
CAVALCANTI, Bartolomeo 14<br />
CLICHTOVE,]osse 15<br />
CLUSIUS, Carolus ve<strong>di</strong> L'EC!use, Char<strong>le</strong>s de<br />
COCCIO, Francesco Angelo l<br />
CORRADI, Sebastiano 42<br />
CORTESE, Gregorio 16<br />
COVARRUBYAS Y LEIVA, Diego dc 17<br />
DELL'ANGUILLARA, Giovanni Andrea ve<strong>di</strong> ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'<br />
DIO CASSIUS 18<br />
DOLCE, Lodovico 7, 48<br />
DOMENICHI, Lodovico 45, 46, 47<br />
DONI, Aton Francesco Il<br />
DU PRAT, Pardoux 19<br />
77
SANSOVINO, Francesco 38<br />
SIFILINO, Giovanni 39<br />
TARCAGNOTA, Giovanni 37,40<br />
TEVET, Andrea 41<br />
THEODORETUS CYRENSTS 33<br />
TIZZONE <strong>di</strong> Pofi, Gaetano 44<br />
TOLOMEO, Clau<strong>di</strong>o ve<strong>di</strong> PTOLEMAEUS, Clau<strong>di</strong>us<br />
TURCHI, Francesco 32<br />
VALERTUS, Maximus 42<br />
VARO-II, Benedetto 43<br />
VEGETIUS RENATUS, Flavius 44<br />
XENOPHON 45, 46, 47<br />
XILANDRO, Guglielmo 18<br />
ZONARA, Giovanni 48<br />
79
-----<br />
INDICE DEI TIPOGRAFI E DEGLI EDITORI<br />
I numeri rimandano all'or<strong>di</strong>namento progressivo del<strong>le</strong> schede nel catalogo<br />
ANGELIERS, Arnulphus & Carolus (Paris)<br />
1538: Clichtove, Josse 15<br />
ARRIVABENE, Andrea (Venezia)<br />
1557: Bembo, Pietro 7<br />
AUGERELLUS, Antonius ve<strong>di</strong> AUGEREAU, Antoine (Paris)<br />
AUGEREAU, Antoine (Paris)<br />
1534: Prosper Aquitanus, santo 35<br />
BIGNON, Jean (Paris)<br />
1538: Clichtove, Josse 15<br />
CAMPANUS, Nicolaus Edoardus (Lyon)<br />
1560: Covamlbyas y Leiva, Diego 17<br />
CESANO, Bartolomeo (Pesaro)<br />
1559: Cavalcanti, Bartolomeo 14<br />
CHAPPELET, Claude (Paris)<br />
1588: Annalium... 2<br />
COMIN da Trino (Venezia)<br />
1540: Vegetius renatus, Flavius 44,<br />
1549: Philostratus 34<br />
DEMARNEF, Goffredus ve<strong>di</strong> MARNEF, Geoffroy de (Paris)<br />
FEYERABEND, Sigmund (Frankfurt am Main)<br />
1584: Lonicer, Philipp 28<br />
FISCHER, Peter (Frankfurt am Main)<br />
1596: Lemnius, Levinus 24,<br />
1596: Lemnius, Levinus 25<br />
GALIGNANI, Simone, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> (Venezia)<br />
1596: Pto<strong>le</strong>maeus, Clau<strong>di</strong>us 36<br />
GIOLITO de Ferrari, famiglia (Venezia)<br />
1584: Dio Cassius 18,<br />
1584: Sifilino, Giovanni 39<br />
GIOLITO de Ferrari, Gabrie<strong>le</strong> (Venezia)<br />
1547: Xenophon 46,<br />
1548: Xenophon 45,<br />
81
1548, (coloph. 1549) Xenophon 47,<br />
1561: Tevet, Andrea 41,<br />
1564: Zonata, Giovanni 48<br />
GIUNTA, Bernardo, il giovane (Venezia)<br />
1584: Ovi<strong>di</strong>us Naso, Publius 32<br />
GIUNTA, Filippo, il giovane (Firenze)<br />
1598, (coloph. 1597): Achil<strong>le</strong>s Tatius 1<br />
GORBINUS, Aegi<strong>di</strong>us ve<strong>di</strong> Gourbin, Gilcs (Paris)<br />
GOURBIN, Gi<strong>le</strong>s (Paris)<br />
1578: Hilaire, santo 23<br />
GRAPHEUS, Joannes (Antvverpen)<br />
1545: Bel-re' ussu 5<br />
GRIFFIO, Giovanni, il vecchio (Venezia)<br />
1563: Va<strong>le</strong>rius, Maximus 42<br />
GRIFFIO, Sèbastien (Lyon)<br />
1552: Arrianus, Flavius 3<br />
MACAEUS, Ioannes ve<strong>di</strong> MACÈ, Jean (Paris)<br />
MACÈ, Jean (Paris)<br />
1566: Nicephorus, Callistus 31<br />
MANUZIO, Paolo (Venezia)<br />
1565: Manuzio, Aldo, il giovane 29<br />
MARNEF, Geoffroy de (Paris)<br />
s.d.: Bibbia, in latino 8<br />
MENIER, Maurice (Paris)<br />
1566: Nicephorus, Callistus 31<br />
PALTHENIANA, Officina, (Frankfurt am Main)<br />
1596: Lemnius, Levinus 24<br />
1596: Lemnius, Levinus 25<br />
PERIER, Char<strong>le</strong>s (Paris)<br />
1552: Basilius Magnus, santo 4<br />
PERIN, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> (Vicenza)<br />
1597: Burchiello 11<br />
PLANTIN, Christopher (Antvverpen)<br />
1572: Mermannio, Arnoldo 30<br />
PLANTINIANA, Officina, (Antvverpen)<br />
1589: Belon, Pierre 6<br />
ROUILLÈ, Guillaume (Lyon)<br />
1559: Du Prat, Pardoux 19,<br />
1566: Ficino, Marsilio 20<br />
ROVILLIUS, Gulielmus ve<strong>di</strong> ROUILLÈ, Guillaume (Lyon)<br />
SALICATO, Altobello (Venezia)<br />
1583: Sansovino, Francesco 38,<br />
1589: Gelli, Giovan Battista 22,<br />
1590: Franco, Niccolò 21<br />
SESSA, Me1chiorre, il giovane (Venezia)<br />
1598: Capaccio, Giulio Cesare 12<br />
HZ
STELSIUS, Ioannes ve<strong>di</strong> STEELS, ]ean (Antwerpen)<br />
STEELS, ]ean (Antwerpenl<br />
1545: Bel-re' ussu 5<br />
TARINO, Giovanni Domenico (Torino)<br />
1596: Botero, Giovanni 9<br />
THIERRY, Rolin (Paris)<br />
1597: Cortese, Gregorio 16<br />
TINGHI, Philippe (Lyon)<br />
1574: Cassianus Iohannes 13<br />
TORRENTINO, Lorenzo, il vecchio (Firenze)<br />
1555: Varchi, Benedetto 43<br />
TORRESANO, Bernardo, In Al<strong>di</strong>na bibliotheca (Paris)<br />
1555: Palla<strong>di</strong>us, Rutilius Taums Aemilianus 33<br />
TRAMEZZINO, Francesco & Miche<strong>le</strong>, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> (Venezia)<br />
1580: Tarcagnota, Giovanni 40,<br />
1581: Roseo, Mambrino 37<br />
WELLAEUS, Hieronymus (Leuven)<br />
1566: Leo I, papa 26,<br />
1566: Leo I, papa 27<br />
WECHEL, ]ohann (Frankfurt am Main)<br />
1584: Lonicer, Philipp 28<br />
83
INDICE TOPOGRAFICO DEI TIPOGRAFI E DEGLI EDITORI<br />
I numeri rimandano all'or<strong>di</strong>namento progressivo del<strong>le</strong> schede nel catalogo<br />
ANTWERPEN CB)<br />
Grapheus, Joannes 5<br />
Plantin, Christopher 30<br />
Plantiniana, Officina 6<br />
Stee1s, Jean 5<br />
ANTUERPIA ve<strong>di</strong> ANTWERPRN CB)<br />
ANVERSA ve<strong>di</strong> ANTWERPEN CB)<br />
FIRENZE CI)<br />
Giunta, Filippo, il giovane 1<br />
Torrentino, Lorenzo, il vecchio 43<br />
FRANCOFORTE SUL MENO ve<strong>di</strong> FRANKFURT AM MEIN CD)<br />
FRANKFURT AM MEIN CD)<br />
Feyerabend, Sigmund 28<br />
Fischer, Peter 24, 25<br />
Paltheniana, Q[ficina 24, 25<br />
Wechel, Jean 28<br />
LEUVEN CB)<br />
Wellaeus, Hieronymus 26, 27<br />
LIONE ve<strong>di</strong> LYON CF)<br />
LOVANIO ve<strong>di</strong> LEUVEN CB)<br />
LUGDUNIve<strong>di</strong> LYON CF)<br />
LYON CF)<br />
Campanus, Nicolaus Edoardus 17<br />
Griffio, Sébastien 3<br />
Rouil<strong>le</strong>, Guillaume 19, 20<br />
Tinghi, Philippe 13<br />
PARIGI ve<strong>di</strong> PARIS CF)<br />
PARIS CF)<br />
Angeliers, Arnulphus & Carolus 15<br />
Augereau, Antoine 35<br />
85
Bignon, Jean 15<br />
Chappe<strong>le</strong>t, Claude 2<br />
Gourbin, Gil<strong>le</strong>s 23<br />
Macé, Jean 31<br />
Marnef, Geoffroy de 8<br />
Menier, Maurice 31<br />
Perier, Char<strong>le</strong>s 4<br />
Thierry, Rolin 16<br />
Torresano, Bernardo (In Al<strong>di</strong>na Biblioteca) 33<br />
PESARO (I)<br />
Cesano, Bartolomeo 14<br />
TORINO (I)<br />
Tarino, Giovanni Domenico 9<br />
VENEZIA (I)<br />
Arrivabene, Andrea 7<br />
Comin da Trino 34, 44<br />
GaIignani, Simone, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> 36<br />
Giolito de Ferrari,jamig/ia 18, 39<br />
Giolito de Ferrari, Gabrie<strong>le</strong> 41,45,46,47,48<br />
Giunta, Bernardo, il giolJane 32<br />
Griffio, Giovanni, il vecchio 42<br />
Manuzio, Paolo 29<br />
Salicato, Altobello 21, 22, 38<br />
Sessa, Me1chiorre, il giovane 12<br />
Sessa, Me1chiorre, il vecchio lO<br />
Tramezzino, Francesco & Miche<strong>le</strong>, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> 37,40<br />
VICENZA (I)<br />
Perin, ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> Il<br />
86
INDICE CRONOLOGICO DELLE EDIZIONI<br />
I numeri rimandano all'or<strong>di</strong>namento progressivo del<strong>le</strong> schede nel catalogo<br />
[15 ..] Bibbia, in latino, Concordantie Biblie... 8<br />
1534 Prosper Aquitanus, santo, Opuscula de gratia... 35<br />
1538 Clichtove, ]osse, De doctrina morien<strong>di</strong>... 15<br />
1540 Vegetius Renatus, Flavius, De l'arte militare... 44<br />
1542 I3runacci, Bartolomeo, Agon. Aurea ac <strong>di</strong>uina... lO<br />
1545 Bel-re', ussu, Antiquitatum lihri quinque... 5<br />
1547 Xenophon, L'opere morali 46<br />
1548 Xenophon, Ifatti de Greci 45<br />
1548 Xenophon, Della vita <strong>di</strong> Ciro, re de Persi... 47<br />
1549 Philostratus, Della vita del mirabi<strong>le</strong> Apollonio Tyaneo 34<br />
1552 Arrianus, Flavius, De rehus gestis A<strong>le</strong>xandri Magni 3<br />
1552 Basilius Magnus, santo, Orationes in Hexa_meron 4<br />
1555 Pal1a<strong>di</strong>us, Rutilius Taurus Aemilianus Lausiaca quae historia... 33<br />
1555 Varchi, Benedetto, De sonetti... 43<br />
1557 Bembo, Pietro, Le prose... 7<br />
1559 Cavalcanti, Bartolomeo La retorica 14<br />
1559 Du Prat, Pardoux, Iurisprudentia vetus Draconis 19<br />
1560 Covarrubias y Leiva, Diego de, Regulae peccatum 17<br />
1561 Tevet, Andrea, Historia dell'In<strong>di</strong>a America... 41<br />
1563 Va<strong>le</strong>rius, Maximus, Dictorum, factorumque memorahilium Lihri novem. " 42<br />
1%4 Zonara, Giovanni, Historie... 48<br />
1565 Manuzio Aldo, il giovane, H<strong>le</strong>ganze... 29<br />
1566 Ficino, Marsilio De vita lihri tres 20<br />
1566 Leo I, papa, Epistolae decreta<strong>le</strong>s... 26<br />
1566 Leo l, papa, Sermone et homiliae 27<br />
1566 Nicephorus, Callistus, Historiae libri decem et octo... 31<br />
1572 Mermannio, Arnoldo, Theatrum conuersionis gentium... 30<br />
1574 Cassianus Iohanncs, Collationes Patrum... 13<br />
1578 Hilaire, santo, De S. Honorato oratiofunebris. " 23<br />
1580 Tarcagnota, Giovanni, Del<strong>le</strong> Historie del mondo... 40<br />
[1581] Roseo, Mambrino, Supp<strong>le</strong>mento ouero Quinto volume del<strong>le</strong> Historie... 37<br />
1583 Sansovino, Francesco, Della Origine dè Caualieri... 38<br />
1584 Dio Cassius Défatti dé Romani dalla guerra <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>a... 18<br />
1584 Lonicer, Philipp, Chronicorum Turcicorum 28<br />
1584 Ovi<strong>di</strong>us Naso, Publius, Le Metam01fosi... 32<br />
1584 Sifilino, Giovanni, hpitome <strong>della</strong> Historia Romana... 39<br />
87
1588 Annalium et historiae Francorum... 2<br />
1589 Belon, Pierre, Plurimarum singularium & memorabilium rerum 6<br />
1589 Gelli, Giovanni Battista, La Circe... 22<br />
1590 Franco, Niccolò, Dialoghipiacevolissimi 21<br />
1596 Botera, Giovanni, Della Ragion <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> 9<br />
1596 Lemnius, Levinus, De hahitu et constitutione corporis... 24<br />
1596 Lemnius, Levinus, Similitu<strong>di</strong>num ac parabolarum quae in Bibliis... 25<br />
1596 Pto<strong>le</strong>maeus, Clau<strong>di</strong>us, Geographiae universae tum ueteris... 36<br />
1597 Burchiello, Rime... Il<br />
1597 Cortese, Gregorio, Carmen saphicum in laudem Sancti Honorati... 16<br />
1598 AchiI<strong>le</strong>s Tatius, Dell'amore <strong>di</strong> Clit%nte e Leucippe... 1<br />
1598 Capaccio, Giulio Cesare, Mergellina. f
INDICE GENERALE<br />
Presentazione <strong>di</strong> Guido Meli . 9<br />
Prefazione <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Torrisi . 11<br />
Introduzione <strong>di</strong> Rifa Di Nata<strong>le</strong> . 15<br />
Bibliografia . 35<br />
Catalogo . 39<br />
In<strong>di</strong>ce degli autori o titoli, dei coautori, curatori e traduttori . 77<br />
In<strong>di</strong>ce dei tipografi e degli e<strong>di</strong>tori . 81<br />
In<strong>di</strong>ce topografico dei tipografi e degli e<strong>di</strong>tori . 85<br />
In<strong>di</strong>ce cronologico del<strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni . 87<br />
89
LE PUBBLICAZIONI DELL'ASSESSORATO REGIONALE<br />
DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />
DELLA REGIONE SICILIANA<br />
Le pubblicazioni dell'Assessorato Regiona<strong>le</strong> dei Beni Culturali e Ambientali e Pubblica<br />
Istruzione <strong>di</strong> norma non sono acquisibili a titolo oneroso, essendo riservate in dono ad istituti<br />
ed enti che perseguano finalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e promozione cultura<strong>le</strong>, anche attraverso lo svolgimento<br />
<strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> pubblica <strong>le</strong>ttura e <strong>di</strong> prestito.<br />
Le richieste <strong>di</strong> dette pubblicazioni potranno essere inoltrate agli Istituti produttori, anche<br />
da parte <strong>di</strong> privati stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong>chiaranti motivato interesse <strong>di</strong>dattico e cultura<strong>le</strong>; l'invio ai privati<br />
è con<strong>di</strong>zionato dall'avvenuto esaurimento del<strong>le</strong> richieste avanzate da parte <strong>di</strong> enti ed istituti culturali;<br />
ove del caso, il privato richiedente potrà essere invitato dall'Istituto <strong>di</strong>stributore a far riformulare<br />
l'istanza dei testi desiderati da parte <strong>della</strong> Biblioteca pubblica del luogo <strong>di</strong> residenza o<br />
<strong>di</strong> località viciniore, presso la qua<strong>le</strong> potrà consultare o ricevere in prestito <strong>le</strong> opere pervenute<br />
in dono alla medesima <strong>biblioteca</strong>.<br />
Le opere sono concesse in dono con l'espresso <strong>di</strong>vieto ad operarne il commercio, la ven<strong>di</strong>ta,<br />
la <strong>di</strong>stribuzione commercia<strong>le</strong> o comunque la cessione a terzi.<br />
Nel caso in cui l'opera desiderata non fosse <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> perché esaurita, potrà essere avanzata<br />
richiesta <strong>di</strong> prestito o <strong>di</strong> invio <strong>di</strong> riproduzione secondo <strong>le</strong> procedure in vigore presso <strong>le</strong> biblioteche<br />
pubbliche.<br />
**.<br />
L'al<strong>le</strong>gato e<strong>le</strong>nco riporta i titoli <strong>della</strong> collana Sicilia/Biblioteche, <strong>di</strong>visi per Istituto produttore<br />
e <strong>di</strong>stributore. Le altre pubblicazioni <strong>di</strong> carattere bibliografico o <strong>di</strong> argomento biblioteconomico<br />
e<strong>di</strong>te da parte degli Istituti periferici dell'Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali<br />
e <strong>della</strong> Pubblica Istruzione <strong>della</strong> Regione Siciliana, in occasione <strong>di</strong> iniziative culturali<br />
ed espositive, o per documentare gli esiti del<strong>le</strong> rispettive attività tecnico-scientifiche <strong>di</strong> competenza,<br />
sono riportate all'interno del testo "Sicilia da <strong>le</strong>ggere. Catalogo cumulativo 1977<br />
1995", e possono essere in<strong>di</strong>viduate dall'in<strong>di</strong>ce dei soggetti e del<strong>le</strong> classi che lo comp<strong>le</strong>tano,<br />
nonché nell' "Aggiornamento 1996-1998", pubblicato in occasione <strong>della</strong> Fiera del Libro <strong>di</strong> Torino<br />
del 1999.<br />
In coda a ciascun titolo sono state fornite, tra parentesi e secondo la sotto-notata simhologia, <strong>le</strong><br />
seguenti informazioni:<br />
[n. 5/B]: opera <strong>della</strong> collana già pubhlicata; la sigla S/B è preceduta dal numero <strong>di</strong> collana attribuito.<br />
[PR): L'opera è in corso <strong>di</strong> redazione, al fine <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre la successiva stampa e pubblicazione.<br />
(in corso <strong>di</strong> pubblicazione): ['opera è stata già pre<strong>di</strong>sposta per la stampa.<br />
(esaurito): l'opera non è più <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> per la <strong>di</strong>stribuzione, in quanto la relativa tiratura è stata<br />
esaurita.<br />
91
- Bibliografia sulla pace. A cura <strong>di</strong> D. Gargano [PRl [41 S/B].<br />
- Bibliografia del<strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni pa<strong>le</strong>rmitane antiche. BEPA. L E<strong>di</strong>zioni del XV7 secolo. A cura <strong>di</strong><br />
Carlo Pastena, Angela Anselmo, Maria Carmela Zimmar<strong>di</strong>. Presentazione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Mormino.<br />
Pa<strong>le</strong>rmo, 1998 [42 S/B].<br />
- Iperio<strong>di</strong>ci con-enti <strong>della</strong> Biblioteca centra<strong>le</strong> <strong>della</strong> Regione siciliana. Catalogo classificato. A<br />
cura <strong>di</strong> Enza Zacco con la collaborazione <strong>di</strong> Elvira Giacalone. Schede <strong>di</strong> Gabriella Caldarella<br />
e altri. Pa<strong>le</strong>rmo, 2000 [44 S/B].<br />
- Restaurando. L'attività del laboratorio <strong>di</strong> restauro, 1987-1998. Catalogo a cura <strong>di</strong> Carlo Pastena.<br />
Introduzione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Formino. Pa<strong>le</strong>rmo, 1999 [47 S/B].<br />
- I manoscritti <strong>di</strong> Agostino Gallo. A cura <strong>di</strong> Carlo Pastena.<br />
L Notamento alfabetico <strong>di</strong> pittori e musaicisti siciliani ed esteri.. .Trascrizione e note <strong>di</strong> Maria<br />
Madda<strong>le</strong>na Milazzo e Giuseppina Sinagra [48.1 S/B].<br />
II. Notizie intorno agli architetti siciliani e agli esteri.. .Trascrizione e note <strong>di</strong> Angela Mazzè.<br />
Presentazione <strong>di</strong> Marco Sa<strong>le</strong>rno [48.2 S/B].<br />
III. Notizie intorno agli incisori siciliani... Trascrizione e note <strong>di</strong> Angela Anselmo e Maria<br />
Carmela Zimmar<strong>di</strong>. Pa<strong>le</strong>rmo, 2000 [48.3 S/B].<br />
IV. Autobiograjìa. Pa<strong>le</strong>rmo, 2002 [48.4 S/B].<br />
- Pa<strong>le</strong>rmo nel<strong>le</strong> raccolte <strong>della</strong> BCRS. A cura <strong>di</strong> Marilinda Moavero e Gisella Cuffaro e altri, con<br />
la collaborazione <strong>di</strong> Emilia Car<strong>della</strong>. Pa<strong>le</strong>rmo, 2000. 2 v. [51.1-2 S/B].<br />
- Inventario del carteggio Abe<strong>le</strong> Damiani. A cura <strong>di</strong> F. Vergara [PR] [S/B].<br />
BmUOl'ECA - MUSEO LmGI PrnANDELLO. Agrigento - Via<strong>le</strong> Regione Siciliana, 120.<br />
- Bibliografia pirandelliana. Atti <strong>di</strong> convegni e articoli <strong>di</strong> riviste sull'opera e la figura <strong>di</strong> Luigi<br />
Pirandello. 1937-1995. A cura <strong>di</strong> Lucia Tar<strong>di</strong>no. Presentazione <strong>di</strong> Giuseppe Lo Iacono.<br />
Agrigento, 1996 [36 S/B].<br />
- Bibliografiapirandelliana 1936-1996' 60 anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> critici in atti <strong>di</strong> convegni, cataloghi<br />
<strong>di</strong> mostre e raccolte <strong>di</strong> saggi de<strong>di</strong>cati al drammaturgo agrigentino. A cura <strong>di</strong> Cristina Angela<br />
Iacono.. .<strong>le</strong>t aL]. Pa<strong>le</strong>rmo, 2000. [49 S/B].<br />
BmUOl'ECA REGIONALE UNIVERSITARIA. Catania - Piazza Università, 2.<br />
- Catalogo dei perio<strong>di</strong>ci <strong>della</strong> Biblioteca regiona<strong>le</strong> universitaria <strong>di</strong> Catania: primo aggiornamento.<br />
A cura <strong>di</strong> Maria Rosa Profeta. Presentazione <strong>di</strong> Salvatore Mirone. Catania, 1988<br />
[11 S/B].<br />
- Catalogo dei manoscriiti greci e latini del Fondo ventimiliano <strong>della</strong> Biblioteca regiona<strong>le</strong><br />
universitaria <strong>di</strong> Catania, con sussi<strong>di</strong> bibliograjìci. Primo aggiornamento. A cura <strong>di</strong> Maria<br />
Stelladoro. Presentazione <strong>di</strong> Ugo Giovia<strong>le</strong>. Prefazione <strong>di</strong> Gianvito Resta. Catania, 1996. [32<br />
S/B].<br />
BmUOl'ECA REGIONALE UNIVERSITARIA. Messina - Via I Settembre, 117.<br />
- Catalogo dei manoscritti del Fondo Nuovo <strong>della</strong> Biblioteca <strong>di</strong> i'v<strong>le</strong>ssina. A cura <strong>di</strong> Anna Maria<br />
Sgrò. Messina, 1996 [lO S/B].<br />
- Catalogo del Fondo musica<strong>le</strong> <strong>della</strong> Biblioteca regiona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Messina. A cura <strong>di</strong> S. Conti. 2 v.<br />
Messina, 1994 [27.1-2 S/B]. III. Primo aggiornamento. Messina, 1995 [27.3 S/B].<br />
- La raccolta <strong>di</strong> stampe <strong>della</strong> Bihlioteca Regiona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Messina. A cura <strong>di</strong> Maria Teresa Rodriguez<br />
e Giuseppe Repici. Schede <strong>di</strong> Luigi Giacobbe. Presentazione <strong>di</strong> Maria Rosaria Russo Pettineo.<br />
Messina, 1994 [28 S/B].<br />
- Catalogo del<strong>le</strong> monograjìe <strong>di</strong> interesse calabrese e<strong>di</strong>te dopo il 1830. [Col<strong>le</strong>zione messano-c(Jlabrese<br />
<strong>della</strong> Biblioteca regiona<strong>le</strong> universitaria <strong>di</strong> Messina J. A cura <strong>di</strong> Sandra Conti. Collaborazione<br />
<strong>di</strong> Andrea Savoca e Francesco Catania. Schede <strong>di</strong> Giuseppina Scarso e Rosalba Russo.<br />
Pa<strong>le</strong>rmo, 1996. [33 S/B].<br />
93
- Catalogo del<strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni messinesi dei secoli XV-XVIII. A cura <strong>di</strong> Maria Teresa Rodriquez. Collaborazione<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Repici, Antonella Piazza, Francesco Catania. Presentazione <strong>di</strong> Sandra<br />
Conti. Pa<strong>le</strong>rmo, 1997. [43 S/B).<br />
- Catalogo dei manoscritti datati delfondo S. Salvatore. A cura <strong>di</strong> Maria Teresa Rodriquez.<br />
[50 S/B).<br />
- Catalogo dei pen'o<strong>di</strong>ci <strong>della</strong> Biblioteca regiona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Messina. I. Perio<strong>di</strong>ci correnti. A cura <strong>di</strong><br />
F. Peschiera [PR] [S/B).<br />
CENTRO REGIONALE PER lA PROGElTAZIONE E IL RESTAURO. Pa<strong>le</strong>rmo - Palazzo Montalbo -Via<br />
Cristoforo Colombo, 52.<br />
SoPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, AGRIGENTO - Contrada S. Nicola, 12.<br />
- Catalogo dei perio<strong>di</strong>ci del Sistema <strong>biblioteca</strong>rio circoscriziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Agrigento. A cura <strong>di</strong> Maria<br />
Carmela Barbagallo. Presentazione <strong>di</strong> Graziella Fiorentini. Introduzione <strong>di</strong> Marina Grasso.<br />
Pa<strong>le</strong>rmo, 1991 [20 S/B).<br />
- De Gregorio, Domenico. Biblioteca Lucchesiana, Agrigento <strong>di</strong> Domenico De Gregorio.<br />
Presentazione <strong>di</strong> Graziella Fiorentini. Introduzione <strong>di</strong> Marina Grasso. Pa<strong>le</strong>rmo, 1993 [24<br />
S/B).<br />
- Lettere a G. A. Peritore, Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Agrigento. Inventario a cura <strong>di</strong> Maria Carmela<br />
Barbagallo. Profilo bibliografico e nota bibliografica <strong>di</strong> Rocco Mario Morano. Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
1995 [29 S/B].<br />
- Immigrazione razzismo e società multietnica nella stampa naziona<strong>le</strong> e loca<strong>le</strong>. Spoglio <strong>di</strong><br />
perio<strong>di</strong>ci del Sistema <strong>biblioteca</strong>n'o circoscriziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Agrigento 0988-1992). A cura <strong>di</strong><br />
Maria Carmela Barbagallo. Reportage fotografico <strong>di</strong> Angelo Pitrone. Presentazione <strong>di</strong> Graziella<br />
Fiorentini. Introduzione <strong>di</strong> Marina Grasso. Pa<strong>le</strong>rmo, 1997 [37 S/B).<br />
- Catalogo del<strong>le</strong> e<strong>di</strong>zioni del XVI secolo possedute dalla Biblioteca Comuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Licata. [PR]<br />
[S/B].<br />
SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, Catania - V. Lo Sturzo, 78.<br />
- Catalogo deiperio<strong>di</strong>ci del<strong>le</strong> Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero <strong>di</strong> Catania. A cura<br />
<strong>di</strong> Maria Salmeri.<br />
I. Perio<strong>di</strong>ci dei secoli XVIJJ e XIX. A cura <strong>di</strong> Maria Salmeri. Premessa <strong>di</strong> Giuseppe Giarrizzo.<br />
Presentazioni <strong>di</strong> Alberto Bombace e Antonino Blan<strong>di</strong>ni. Catania, 1992 [25.1 S/B].<br />
II. Perio<strong>di</strong>ci dal 1901 al 1945. A cura <strong>di</strong> Maria Salmeri. Con un intervento <strong>di</strong> Giovanna Finocchiaro<br />
Chimirri. Catania 1933 [25.2 S/B].<br />
IIL Perio<strong>di</strong>ci dal 1946 al 1990. Catania, 1996 A cura <strong>di</strong> Maria Salmeri [25.3 S/B).<br />
IV. Primo aggiornamento: Perio<strong>di</strong>ci dei secoli XVIJJ - xx, avvisi a stampa. A cura <strong>di</strong> Maria<br />
Salmeri. Catania, 1996 [25.4 Sin]<br />
- 1 <strong>di</strong>segni del Fondo Sada del<strong>le</strong> Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero <strong>di</strong> Catania.<br />
Catania, 1990.<br />
1. 1teatri. Le abitazioni a Catania 0874-1890). A cura <strong>di</strong> Zaira Dato Toscano, Francesco Imbronciano,<br />
Umberto Rodanò. Con un intervento <strong>di</strong> Giuseppe Giarrizzo. Presentazione <strong>di</strong> Antonio<br />
Blan<strong>di</strong>ni. Introduzione <strong>di</strong> Maria Salmeri. Catania, 1990 [19.1 S/B]<br />
Il. Le abitazioni a Catania 0891-1915) e negli altri centri urbani <strong>della</strong> Sicilia orienta<strong>le</strong>. Catania,<br />
1966 [19.2 S/B]<br />
111. Le residenze <strong>di</strong> campagna e <strong>le</strong> vil<strong>le</strong>. [PR] [S/B].<br />
SoPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, Enna - Via orfanotrofio, 15.<br />
- Bibliografia gera<strong>le</strong>: Nicosia e Sperlinga. Opere e<strong>di</strong>te, ine<strong>di</strong>te e manoscritte <strong>di</strong> autori nicosiani<br />
e sperlinghesi, opere che trattano argomenti su Nicosia e Sperlinga, opere stampate nel<strong>le</strong><br />
94
tipografie e dal<strong>le</strong> case e<strong>di</strong>trici <strong>di</strong> Nicosia, notizie biografiche su alcuni autori e note su <strong>di</strong>versi<br />
testi. A cura <strong>di</strong> Salvatore Lo Pinzino. Presentazione <strong>di</strong> Giuseppe Lo Iacono. Pa<strong>le</strong>rmo, 2000<br />
[52 S/B].<br />
SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI. Messina. - Via S. Maria dell' Arco, 5.<br />
- Guida al patrimonio librario antico del<strong>le</strong> biblioteche pubbliche e agli archivi storici ecc<strong>le</strong>siastici<br />
nella provincia <strong>di</strong> Messina. A cura <strong>di</strong> Anna Maria Sgrò. Messina, 1998 [45 S/B].<br />
Lettere a Giuseppe Grasso Cacopardo [46 S/B].<br />
SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, PALERMO - Via Ausonia, 122.<br />
- Le <strong>cinquecentine</strong> <strong>della</strong> Biblioteca del Museo archeologico regiona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo. A cura <strong>di</strong><br />
Vincenza Magro. Pa<strong>le</strong>rmo 1987 [4 S/B].<br />
- Exce1pta <strong>di</strong> <strong>cinquecentine</strong> <strong>della</strong> Biblioteca centra<strong>le</strong>per <strong>le</strong> Chiese <strong>di</strong> Sicilia. A cura <strong>di</strong> Rita Di<br />
Nata<strong>le</strong>. Presentazione <strong>di</strong> Vincenzo Scuderi. Introduzione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Mormino Ippolito. Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
1987 [5 S/B].<br />
- Il Fondo librario antico <strong>della</strong> Sala rossa e <strong>della</strong> Sala Hackert <strong>di</strong> Palazzo Mirto in Pa<strong>le</strong>rmo.<br />
A cura <strong>di</strong> Ida Buttitta. Presentazione <strong>di</strong> Vincenzo Scuderi. Introduzione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Mormino Ippolito.<br />
Pa<strong>le</strong>rmo, 1987 [6 S/B].<br />
- Il Fondo antico <strong>della</strong> <strong>biblioteca</strong> dell'Orto Botanico <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo. A cura <strong>di</strong> Mariella Azzarello<br />
Di Misa. Presentazione <strong>di</strong> Vincenzo Scuderi. Introduzione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Mormino Ippolito.Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
1988 [9 S/B].<br />
- Raccolte librarie degli Albanesi in Sicilia. Mostra bibliografico - documentaria in occasione<br />
del 5. centenario <strong>della</strong> fondazione <strong>di</strong> Piana degli Albanesi, Pa<strong>le</strong>rmo, 1988 [12 S/B].<br />
- Un vocabolario <strong>di</strong> controllo nel settore del<strong>le</strong> scienze etnoantropologiche. A cura <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Giannantonio. Presentazione <strong>di</strong> Carmela Angela Di Stefano. Introduzione <strong>di</strong> Ade<strong>le</strong> Mormino<br />
Ippolito. Pa<strong>le</strong>rmo, 1989 [13 S/B].<br />
- Le e<strong>di</strong>zioni del XVI secolo <strong>della</strong> Biblioteca dei Padri Cappuccini <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo (in corso <strong>di</strong> pubblicazione)<br />
[14 S/B].<br />
- Le e<strong>di</strong>zioni del XVIsecolo <strong>della</strong> Biblioteca dei Padri Cappuccini <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo. II parte [PR] [S/B].<br />
- Cultura organizzativa e piantficazione. Ruolo e prospettive per <strong>le</strong> biblioteche nel mercato<br />
dell'informazione. Atti del 35. Congresso naziona<strong>le</strong> dell'Associazione Italiana Biblioteche,<br />
Cefalù 30 settembre-4 ottobre 1989.Pa<strong>le</strong>rmo, 1990 [18 S/B].<br />
- Biblioteche siciliane: costruire un semizio. Atti del Convegno regiona<strong>le</strong> dell'Associazione Italiana<br />
Biblioteche - Sezione Sicilia, Agrigento 13-15 <strong>di</strong>cembrel990. Pa<strong>le</strong>rmo, 1991 [22 S/B].<br />
- Gli incunaboli <strong>della</strong> Biblioteca centra<strong>le</strong>per <strong>le</strong> Chiese <strong>di</strong> Sicilia. A cura <strong>di</strong> Rita Di Nata<strong>le</strong>. Pa<strong>le</strong>rmo,<br />
1995 [26 S/B]<br />
SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI. Trapani - Via Garibal<strong>di</strong>, 85.<br />
- Bibliografia del libro per ragazzi 1988-1992. A cura <strong>di</strong> Antonella Agnoli. Con la collaborazione<br />
dell'E<strong>di</strong>trice bibliografica. Pa<strong>le</strong>rmo, 1992 [23 S/B].<br />
- Mugno, Salvatore. Novecento <strong>le</strong>tterario trapanese. Repertorio biobibliografico degli scrittori<br />
<strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Trapani del '900. Presentazione <strong>di</strong> Miche<strong>le</strong> Perriera. Pa<strong>le</strong>rmo, 1996 [31 S/B].<br />
95
Finito <strong>di</strong> stampare<br />
dalla Officine Grafiche Riunite<br />
Pa<strong>le</strong>rmo, Giugno 2003