Costruzioni 743 Settembre 2020

Macchine&Componenti
Escavatori
La mancanza di contorni definiti trasmette alla mente
una sensazione di approssimazione che, di fatto,
appartiene sempre al cantiere in quanto tale, per
la sua natura in evoluzione che porta al risultato finale,
al lavoro ultimato.
Visitando i cantieri dell’Impresa Grassi di Uboldo (VA) ogni
sensazione di approssimazione viene meno, tanta è l’organizzazione
e l’ordine operativo. Ne abbiamo avuto conferma
entrando nel cantiere per la realizzazione di una vasca
di raccolta di prima pioggia da 60 m 3 che vi presentiamo
in queste pagine, ci è sembrato di accedere a un palcoscenico
dedicato alle buone pratiche di cantiere. L’abitudine
della squadra Grassi a lavorare con precisione e attenzione
a tutte le norma di sicurezza è evidente, sottolineata
da dettagli come la delimitazione dell’area di cantiere o
l’abbigliamento degli operatori a norma. Insomma, come
si dice a Milano, i Grassi sono dei “precisetti” e in senso
buono, ottimo.
CamEo in CantiErE iL nonno Emilio grassi, Classe
1931, è stato il primo di famiglia ad avvicinarsi
al movimento terra e alle costruzioni. “suo” il Volvo F12
intercooler (a sinistra) che ha aperto la strada “svedese”.
macchine al top per distinguersi
Costruzioni è andata a vedere giocare l’Impresa Grassi “in
casa” visto il cantiere per la realizzazione della vasca di raccolta
prima pioggia da 60 m 3 era nell’area industriale di
Uboldo. Il nostro obiettivo, diciamolo chiaro e tondo, era
quello di vedere al lavoro il Volvo ECR235E L, un escavatore
cingolato heavy ma short radius come piace ai giapponesi
e sempre di più agli americani, e raccogliere la testimonianza
di chi ha scelto questo modello.
I fatti raccontano come i Grassi siano da anni attenti alle
novità di prodotto, in particolare Volvo. L’ultimo “svedese”
arrivato va infatti ad inserirsi tra un altro cingolato
EC250E L e tre escavatori gommati EW160E, una pala
gommata L90F e un mini EC20. Per quest’impresa, quindi,
gli escavatori gommati sono il simbolo della versatilità
operativa e del trasporto facile, mentre i cingolati servono
quando il lavoro si fa duro ed è richiesta tutta la
stabilità di un carro largo 2.990 mm. Un approccio qua-
Ho una passione per le macchine movimento terra
come nonno e papà, ma sono laureato in
Economia e Commercio, Economia aziendale e
sto conseguendo un master in Finanza aziendale.
Questo lavoro mi piace e da quando sono piccolo
aiuto in azienda. Oggi sono tra l’altro il referente
marketing dell’impresa. Il settore in cui
operiamo è molto competitivo e oltre a lavorare
bene è necessario comunicarlo in
modo corretto evidenziando le nostre competenze
e creando un portfolio lavori oggi
consultabile sul sito impresagrassisrl.it.
matteo
grassi
marketing
contabilità
pratiche ambientali
Impresa Grassi
si tedesco che in Italia può sembrare un azzardo, viste
le complicanze burocratiche e i costi per trasportare
su strada mezzi più larghi di 2.550 mm, ma studiato con
cognizione di causa.
L’esempio scandinavo
Visitando il cantiere abbiamo scoperto un’altra scelta
contro corrente, ovvero un Volvo EW160E allestito con
lama, stabilizzatori e braccio posizionatore (e fin qui è
per l’Italia è la regola) e dotato di sistema polifunzionale
di gestione delle attrezzature tiltrotator Steelwrist con
pinza, modello X20. Questa attrezzatura molto diffusa
nei Paesi scandinavi, ma anche in centro Europa, esalta
la versatilità del gommato Volvo che diventa un lavoratore
velocissimo e instancabile. Claudio Grassi, che sognava
questa attrezzatura da anni, assicura che si trat-
Claudio
grassi
amministratore
Impresa
Grassi
Abbiamo 9 dipendenti, 10 macchine movimento terra, 5 per
lavori stradali e 6 mezzi pesanti. Lavoriamo soprattutto per
privati e piccole amministrazioni realizzando strade, sviluppi
industriali, sottoservizi e fondamenta in Lombardia.
Abbiamo eseguito anche delle demolizioni per soddisfare
nostri clienti storici e l’ECR235E affiancherà il nostro 250 anche
in questo tipo di lavori. Avere macchine e attrezzature
sempre recenti e affidabili, con una marcia in più, ci permette
di vincere in cantiere minimizzando l’impatto ambientale.
ta di un vero asso nella manica che non solo permette
di diminuire il personale necessario per gestire un cantiere,
ma è anche in grado, secondo il tipo di applicazioni,
d’abbreviare i tempi di cantiere in modo sensibile e
in particolare.
[58] settembre 2020 Costruzioni
Costruzioni settembre 2020 [59]