01.10.2020 Views

Rivista Pianeta H

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Rischi legati alle patologie

Molte patologie, spesso tipiche della terza età,

rappresentano un rischio di infortunio, in quanto

provocano in molti casi alterazioni e disturbi

che favoriscono le cadute; inoltre l’assunzione

di farmaci provoca a sua volta rischio di effetti

collaterali che potrebbero esporre allo stesso

rischio. Posto che il controllo del movimento e

della postura necessario a non cadere dipende

fondamentalmente dall’integrità dell’apparato

muscolo scheletrico, del sistema nervoso e

degli organi di senso, e dall’assenza di disturbi

dell’equilibrio, saranno ovviamente le patologie

correlate a questi elementi che maggiormente

aumentano il rischio di caduta o di altri infortuni.

Artrosi: è la progressiva degenerazione della

cartilagine che limita l’escursione articolare,

irrigidisce e deforma le articolazioni e provoca

posture antalgiche a causa del dolore; più

pericolosa nelle cadute quella che colpisce le

articolazioni degli arti inferiori (anche, ginocchia,

caviglie), ma anche il rachide; l’artrosi del rachide

cervicale ad esempio, a causa della conseguente

rigidità, scatena frequenti e improvvise vertigini

facilitando la caduta.

Osteoporosi: è la perdita di massa ossea, più

frequente nelle donne dopo la menopausa, ma

anche dovuta ad alcuni farmaci e presente anche

in percentuale limitata nei maschi: predispone

alle fratture in caso di urto o di caduta, determina

perciò un maggiore rischio di danno in caso di

infortunio, più che di infortunio in sé e per sé.

Fratture: la più frequente e conosciuta è

la frattura di femore nell’anziano, che viene

solitamente operata con chiodi o protesi, spesso

determina una riduzione della capacità di

deambulare autonomamente.

Interventi ortopedici: la sostituzione di

articolazioni o di parti di esse con protesi è una

tecnica sempre più frequente. L’intervento richiede

un periodo di immobilizzazione e di riabilitazione,

e talvolta lascia una residua limitazione delle

articolazioni colpite, tali da impedire una perfetta

capacità deambulatoria.

Patologie reumatiche: artrite reumatoide,

spondilite anchilosante, artriti sieronegative

ecc.: provocano dolore, rigidità e deformità delle

articolazioni colpite, limitandone gravemente la

funzionalità.

Tendinopatia degenerativa: cuffia rotatori

delle spalle: una volta detta periartrite determina

dolore e una progressiva perdita della funzionalità

normale delle spalle, che a volte può arrivare alla

rottura tendinea, diventa difficile usare le braccia in

attività quotidiane molto comuni, come sollevare

o spostare pesi (che possono per esempio

cadere addosso), vestirsi, lavarsi (nello sforzo di

farlo ugualmente è facile perdere l’equilibrio)

o utilizzare ausili necessari alla deambulazione

(stampelle, bastoni, deambulatori ecc.).

Diabete: causa una alterazione del microcircolo

a carico di molti organi, tra i quali il sistema

nervoso, soprattutto periferico, la retina e la cute;

tipiche di questa malattia sono la polineuropatia

diabetica, che altera irrimediabilmente la

sensibilità e spesso anche la forza degli arti

inferiori, le ulcere diabetiche ai piedi, che spesso

rendono impossibile un appoggio normale

durante il cammino e l’utilizzo delle calzature

chiuse, la retinopatia diabetica, che riduce l’acuità

visiva.

Morbo di Parkinson: causa importanti

difficoltà nel movimento e (non sempre) tremore,

rigidità e alterazione della postura con tronco

flesso in avanti, rallentamento del passo e delle

reazioni d’equilibrio fino alla completa abolizione.

Ictus cerebrale: può causare un danno

molto grave delle capacità motorie (emiplegia,

o paralisi della metà del corpo) e cognitive

(afasia, cioè incapacità di parlare; aprassia, cioè

incoordinazione del movimento, ecc.).

Demenza: di qualsiasi natura essa sia,

provoca la perdita delle capacità di percezione

e discriminazione del pericolo, delle normali

abilità nello svolgimento di abilità semplici e

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!