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SUONO n° 547

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N. XXX<br />

Editoriale<br />

di Paolo Corciulo<br />

History repeating?<br />

So di far torto alla genialità italica (in grado di coniare titoli evocativi e persino in rima quali<br />

Quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta nuda tutta calda) con un editoriale che, volando basso,<br />

parte con la citazione di un film soft porno di un certo successo in quanto destinato ad una<br />

ampia platea (e, forse, persino trasmesso in TV nella fascia protetta)…<br />

Però mi ha ingolosito, tra i tanti paralleli che si possono<br />

citare per l’alta fedeltà, proporre questo accostamento<br />

provocatorio. Peraltro la pornografia, nella sua accezione<br />

più tradizionale (giornali proibiti da acquistare con circospezione,<br />

film proiettati in locali di dubbia fama da frequentare con la stessa<br />

cautela), è quasi del tutto sparita, travolta dall’ondata anomala<br />

dell’offerta in rete che, senza scomodare le indicibili proposte del<br />

deep web, ha portato ogni forma di interesse, dalle categorie più<br />

criptiche (Bukkake, Cougar, Emo - Emo?) a quelle... beh… “culo<br />

grande” mi sembra abbastanza esplicita, a portata di mano! Come<br />

dire: il porno è cambiato per non morire, con buona pace degli editori<br />

e del canale di distribuzione cinematografico tradizionali. Al di<br />

là di ulteriori similitudini (se ve ne sono, lascio ai lettori il piacere<br />

di disquisirne), un fenomeno simile, un radicale cambiamento dico,<br />

sta accadendo all’alta fedeltà, dove ormai forme alternative al consumo<br />

tradizionale si sono affiancate e stanno soverchiando quelle<br />

tradizionali, ridefinendo<br />

i connotati e gli stessi bisogni<br />

di una comunità<br />

che, pur chiusa, tradizionalista<br />

e legata ad archetipi,<br />

si ritrova a parlare<br />

di Roon, Biblioteca di<br />

Alessandria, riscoperta<br />

di percorsi sonori alternativi…<br />

Ricordo ancora<br />

il giorno di molti anni fa<br />

quando Maurizio Fava,<br />

allora collaboratore di<br />

<strong>SUONO</strong> e integralista del<br />

vinile, annunciò che già<br />

da tempo lui ascoltava<br />

musica unicamente dal<br />

computer!<br />

Questo passaggio epocale<br />

nella fruizione della musica sta avvenendo non senza qualche<br />

“frattura”: ne ho avuto la riprova in questi ultimi mesi dove l’emergenza<br />

ha preso il sopravvento persino su quella atavica pigrizia,<br />

depositata in vari strati sulle convinzioni di un non millenial o un<br />

non generazione M, Y o Z che sia, nel confrontarsi con le novità. Per<br />

molti ma non per tutti la necessità, come si dice, ha fatto virtù, e<br />

nel periodo più nero della pandemia con l’iniziativa “#iorestoacasa<br />

e leggo Suono” abbiamo ottenuto il nostro mini effetto virale, al<br />

quale ha fatto seguito il vero lancio della versione digitale della<br />

rivista, anch’esso confortato da un ottimo successo di partecipazione.<br />

Cosa che ci ha portato a scandagliare più ampiamente le<br />

opportunità offerte a un editore della modernità: vendita diretta,<br />

abbonamenti a breve termine, iniziative spot… Tutte una panacea<br />

per qualsiasi editore che da anni vede depauperato il suo peso<br />

nella filiera tradizionale e a cui vengono fornite nuove “armi” per<br />

affrontare la competizione.<br />

C’è solo un “ma”: questa radicalizzazione della nostra offerta verso<br />

la filiera moderna ha acuito il digital divide e diviso la platea dei<br />

nostri lettori tra chi senza difficoltà ha saputo far buon uso dei<br />

nuovi strumenti e chi non ha voluto o saputo variare le forme dei<br />

suoi riti quotidiani (passeggiatina, quattro chiacchiere con l’edicolante<br />

di fiducia, attesa e riscontro). Dico “non voluto o saputo”<br />

perché, accanto a persone ignoranti in materia che con gentilezza<br />

abbiamo aiutato e con gentilezza hanno reagito nel tentativo di<br />

adattarsi a un acquisto<br />

in rete o a comprendere<br />

la differenza tra uno<br />

sfogliabile o un’edizione<br />

digitale in generale e<br />

la rivista cartacea, quel<br />

che mi ha colpito è stato<br />

l’atteggiamento di quelli<br />

che “non hanno voluto”:<br />

quasi che le nostre scelte<br />

rappresentassero, per i<br />

più accaniti, una sorta di<br />

lesa maestà, e i vantaggi<br />

connessi con le opportunità<br />

fornite dalla rete<br />

un’offesa…<br />

Ovviamente non è così e<br />

nel massimo rispetto del<br />

lettore in generale e delle<br />

forme con cui intende usufruire della rivista, credo che i tempi richiedano<br />

una maggiore elasticità. Lo dico per il bene di tutti perché<br />

il mondo, pandemia o meno, cambia e se lo fa apparentemente in<br />

modo lento, poi produce degli strappi. Le storie di ripetono, è vero<br />

(e la saggezza si arricchisce con gli strati depositati nel tempo) e se<br />

con Shirley Bassey “...qualunque cosa accade, il mondo continua<br />

a girare”, è anche vero che quel che gira, a volte, dopo aver girato<br />

non ha più le sembianze di prima!<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 3


Sommario<br />

N. <strong>547</strong><br />

SET - OTT 2020<br />

EDITORIALE di Paolo Corciulo<br />

Tradizionalmente si fanno a primavera ma in un anno così “atipico” ci sta<br />

che tanti lavoretti, la messa a punto e anche l’eliminazione del superfluo,<br />

accadano d’estate.<br />

3<br />

ANTENNA Prodotti, News, Storie<br />

Scouting tra le proposte del mercato: in un mare di<br />

offerta occorre orientarsi con una bussola!<br />

6<br />

SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />

INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

QUANTO CONTA IL “FATTORE I”?<br />

Dai tycoon alle banche d’affari<br />

di Paolo Corciulo<br />

Il recente passaggio di mano di Audio Research torna a<br />

far riflettere su quale sia il possibile modello di sviluppo, a<br />

cavallo tra artigianale e industriale, per il segmento dell’Hi-<br />

Fi di lusso. Su di esso incombe un elemento indispensabile<br />

seppur difficilmente quantizzabile o riferibile a precise<br />

14<br />

regole di mercato: la capacità iconica del prodotto,<br />

quello che qui definiamo “Fattore I”.<br />

SUL CAMPO<br />

COMPLEMENTO<br />

Furutech NFC Booster Brace-Single<br />

di Nicola Candelli<br />

38<br />

LE FORTI RADICI DI UN UOMO SEMPLICE<br />

Ennio Morricone<br />

di Rocco Mancinelli<br />

Il lascito che Morricone ci ha donato, ovvero le sue immortali<br />

composizioni, rimarranno per sempre a farci compagnia e<br />

basterà soltanto chiudere gli occhi per un attimo per poter<br />

riascoltare le indimenticabili note che hanno emozionato e<br />

commosso tutti noi, sebbene l’idea che dal suo genio non<br />

nascerà più alcuna nota fa veramente male. Lo ricordano<br />

due compositori che hanno conosciuto Morricone in due<br />

18diversi momenti della sua vita.<br />

IN PROVA<br />

CONVERTITORE<br />

Weiss DAC502<br />

a cura della redazione<br />

40<br />

QUELLA MUSICA “ALTRA”<br />

Intervista a Domenico Ferraro<br />

di Vittorio Pio<br />

Non sono molte le imprese editoriali e culturali fondate<br />

su passione e competenza. Domenico Ferraro è un<br />

battitore libero, un fiero indipendente che ha<br />

24<br />

fondato Squilibri Editore nel 2003 per documentare<br />

quanto si muove in una “certa” musica, in particolare<br />

che attiene all’espressività popolare e di tradizione<br />

principalmente orale.<br />

LA MUSICA NEL SANGUE<br />

Intervista a Naturelle<br />

di Rigo Di Maggio<br />

28<br />

Per la cantante di origini africane Naturelle la musica è una<br />

questione di cromosomi. Il nuovo singolo Rencontre Moi<br />

sposa l’espressività della sua voce nera alle sonorità del<br />

genere chill out di impronta pop. È il primo assaggio di un<br />

interessante progetto musicale di respiro internazionale<br />

che vede la giovane interprete impegnata anche come<br />

autrice.<br />

IN PROVA<br />

MECCANICA<br />

Leak CDT<br />

AMPLIFICATORE<br />

INTEGRATO<br />

Leak Stereo 130<br />

a cura della redazione<br />

46<br />

32<br />

UN’ALTRA VISIONE DELLE COSE<br />

Vintage Sansui<br />

di Roberto Salafia<br />

Sansui Electric Co. Ltd. (Sansui Denki Kabushikigaisha)<br />

venne fondata a Tokyo nel 1947, dove<br />

aveva i suoi quartieri generali e faceva parte<br />

del Grande Holdings, un gruppo Cinese con<br />

base a Hong Kong proprietaria anche di Akai e<br />

Nakamichi. Con le sue intuizioni ha segnato la<br />

strada dell’Hi-Fi!


58<br />

SUL CAMPO<br />

PREAMPLIFICATORE<br />

NuPrime AMG PRA<br />

AMPLIFICATORE FINALE<br />

NuPrime AMG STA<br />

di Nicola Candelli<br />

Cablaggio in aria,<br />

valvole di alta qualità,<br />

componenti selezionati.<br />

Pura musica.<br />

62<br />

di<br />

SUL CAMPO<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO<br />

SPEC CORPORATION RSA-777EX<br />

Roberto Veneto<br />

66<br />

SUL<br />

CAMPO<br />

DIFFUSORI<br />

VREL electroacoustic bequadro due<br />

di Il Tremila<br />

70<br />

a<br />

IN PROVA<br />

DIFFUSORI<br />

Elac Carina 243.4<br />

cura della redazione<br />

Pre, finali e integrati costruiti a mano in Italia, cablati in aria,<br />

con valvole e componenti selezionati e NOS, cabinet in legni pregiati<br />

e la sicurezza delle certificazioni CE, RoHs e RAEE.<br />

Tutto questo perché, in fatto di amplificazioni, tutto è già stato<br />

inventato dai tempi delle valvole: si deve solo fare al meglio.<br />

E con Tektron ritorni al futuro.<br />

ANNUARIO<br />

74 Alimentazione<br />

TEL 335 6693597 - EMAIL info@tektron-italia.com - WEB www.tektron-italia.com


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Se 110<br />

vi sembran pochi...<br />

Nasceva nel 1910 la Denon, come Nippon<br />

Chikuonki Shoukai (Japan Recorders<br />

Corporation), e la scelta del<br />

nome che poi l’ha resa famosa ne rifletterà gli<br />

intenti: Denon come crasi delle parole Den-ki<br />

(elettricità) e Onkyo (suono), un manifesto di<br />

intenti legittimato nel tempo con i vari passaggi<br />

chiave che vanno dalla realizzazione del primo<br />

sistema di registrazione su disco analogico<br />

(1939), su cui poi sarebbe stato inciso il messaggio<br />

dell’imperatore Hirohito che annuncia<br />

la fine della Seconda Guerra Mondiale, alla<br />

leggendaria coppia meccanica + convertitore S1<br />

Series (1993) con Alpha Procession, massima<br />

espressione dell’high end del sol levante. Nel<br />

mezzo una serie di soluzioni tecnologiche e prodotti<br />

(e il supporto a un’etichetta discografica)<br />

che hanno visto, tra l’altro, Denon in prima fila<br />

nello sviluppo del CD. Giapponesi si, dunque,<br />

ma in grado di realizzare oggetti di culto come<br />

la testina DL-103, scelta vintage tutt’ora in auge<br />

tra gli appassionati!<br />

E è proprio dalla DL-103 come fonte ispiratrice<br />

che prende le mosse la “collezione” 110,<br />

omaggio a un anniversario che ha pochi eguali<br />

nel settore. Uno dei nuovi prodotti è infatti la<br />

testina DL-A110 che rivisita il prodotto originale<br />

sviluppato negli anni ’60 principalmente negli<br />

studi di broadcasting per applicazioni radio FM<br />

stereo a banda larga e diventata poi oggetto di<br />

culto in ambito audiophile. Realizzata a mano<br />

nella fabbrica Denon di Shirakawa, proprio<br />

come accadeva negli anni Sessanta, ripropone<br />

il portatestina in argento-grafite con design fedele<br />

all’originale, dispone di corpo in resina che<br />

consente un peso di soli 6 grammi e promette<br />

una bassa impedenza e performance elevate<br />

in termini di larghezza di banda e separazione.<br />

Sarà disponibile a partire da novembre.<br />

L’indirizzo verso l’audio di alto livello<br />

viene confermato dalla scelta di<br />

due su tre dei restanti prodotti<br />

della serie 110 tra quelli dedicati<br />

esclusivamente all’audio<br />

(il terzo è un processore A/V)<br />

sebbene con qualche apertura<br />

per l’audio video. Il DCD-A11 è<br />

un lettore digitale compatibile CD<br />

- SACD o file DSD (2.8-Mhz/5.6-MHz)<br />

e PCM a 192 kHz / 24-bit registrati su dischi<br />

DVD-R/RW e DVD+R/RW. L’apparecchio,<br />

come spesso accade nei prodotti di vertici<br />

giapponesi, è un tripudio di robustezza e<br />

scelte tecnologiche con profusione di<br />

rame e acciaio...<br />

Nel DCD-A110 viene anche introdotta<br />

una nuova configurazione<br />

Quad DAC (4x PCM1795) che si<br />

affida al sistema Ultra AL32 di Intel<br />

Cyclone 10-driven per l’elaborazione dei<br />

dati, con un sovracampionamento fino a 32x del<br />

segnale PCM. L’apparecchio, inoltre, utilizza<br />

uno stadio di filtraggio completamente discreto<br />

ed è dotato di due oscillatori di clock, uno per<br />

ogni frequenza di campionamento (44,1 kHz<br />

e 48 kHz). Lo stesso stadio DAC viene anche<br />

utilizzato nell’amplificatore integrato PMA-<br />

A110: una scelta conservativa quella della casa<br />

6 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


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giapponese che prevede, duplicando il DAC,<br />

l’utilizzo dei due apparecchi non solo in simbiosi<br />

ma anche separatamente (non è così, ad<br />

esempio, per Leak - vedi nelle pagine successive<br />

di questo numero).<br />

L’apparecchio utilizza una alimentazione Ultra<br />

High Current (UHC) di settima generazione di<br />

Denon (con un ramo separato dedicato unicamente<br />

al collegamento USB) e una nuova<br />

sezione pre a due stadi e riserva una particolare<br />

attenzione per lo stadio fono, realizzato a<br />

discreti con una RIAA passiva a basso rumore<br />

e distorsione. Una scelta audiophile bilanciata<br />

dalla mancanza di uno stadio pre OUT e la<br />

presenza invece di uno stadio pre IN per l’utilizzo<br />

della sezione finale dell’apparecchio in<br />

una configurazione con a monte un processore<br />

A/V. Hi-End si ma con giudizio!<br />

Agostino Bistarelli<br />

Distributore: Marantz Italy<br />

www.marantzitaly.com<br />

Lettore digitale Denon DCD-A110<br />

Prezzo: € 3.000,00<br />

Tipo: da tavolo Formati compatibili: CD,<br />

SACD stereo Convertitore audio D/A: Quad<br />

DAC 4x PCM1795 Sovracampionamento:<br />

Ultra AL32 32x oversampling Uscite audio<br />

analogiche: Stereo Uscite digitali: Ottica,<br />

Coassiale Note: compatibile con DSD fino<br />

a 5.6-MHz e PCM fino 192/24. Meccanismo<br />

Suppress Vibration Hybrid S.V.H.)<br />

Amplificatore integrato Denon PMA-A110<br />

Prezzo: € 3.500,00<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Potenza:<br />

2 x 80 W su 8 Ohm in classe AB Accessori<br />

e funzionalità aggiuntive: Telecomando,<br />

Ingresso cuffia Risp. in freq. (Hz): 20<br />

- 20.000 THD (%): 0.07 Phono: MM ( mV/<br />

KOhm) MC ( mV/ Ohm) Ingressi analogici:<br />

3 RCA Ingressi digitali: 5 totali - Ottico /<br />

RCA / USB HiRes Uscite analogiche: 1 RCA<br />

Convertitore audio D/A: Quad D/A 4x Burr<br />

Brown PCM1795 Sistema di conversione<br />

audio D/A: 24 bit - 348 kHz Sovracampionamento:<br />

24 bit - 348 kHz Note: compatibile<br />

PCM 384/24 e DSD256.Ingresso per un pre<br />

esterno per applicazioni A/V<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 7


ANTENNA<br />

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LUMINA: E SONUS VA ALLA GUERRA...<br />

Con la nuova serie Lumina (il nome è<br />

l’acronimo di LUsso, design MInimale<br />

e suono NAturale) composta da un<br />

floorstanding, un boockshelf e un<br />

centrale, Sonus faber si inserisce nella<br />

fascia di mercato Hi-Fi compresa<br />

tra gli 800 euro (Lumina I, il modello<br />

da scaffale) e i 2.000 (Lumina III da<br />

pavimento). Non è da oggi che Sonus<br />

faber guarda, con un misto di<br />

interesse e di cautela, al segmento<br />

del mid-end o, come ama definirlo<br />

questa rivista, al settore del microlusso,<br />

destinazione per certi versi inevitabile<br />

per le dinamiche di mercato<br />

e per le affascinanti prospettive di<br />

ricaduta (tecnologica e di immagine)<br />

di chi è posizionato nella fascia<br />

alta di mercato e, per di più, gode di<br />

un’immagine iconica. Destinazione<br />

che non sarebbe poi nemmeno “oltraggiosa” e per di più in linea con alcuni<br />

progetti originari della casa vicentina che, se si esclude il visionario progetto<br />

Snail, introduce nel 1983 proprio un prodotto di microlusso come i Parva, un<br />

due vie da scaffale realizzato in legno di noce massello!<br />

L’evoluzione del mercato, le scelte di Serblin prima e dei nuovi proprietari<br />

poi, hanno portato il marchio a occupare i segmenti più alti di mercato dove<br />

maggiormente si è radicata l’immagine di Sonus faber, senza trascurare il<br />

segmento di primo approccio a perso mordente: Toy (2008) era un progetto<br />

splendido (e chi scrive si tiene ben stretta la sua coppia, per giunta personalizzata)<br />

ma forse introdotto quando l’idea del microlusso era ancora prematura<br />

e il mercato non aveva divaricato la forchetta tra prodotti economici e costosi.<br />

La nuova linea Lumina prende le mosse dalle precedenti esperienze di Chameleon<br />

e Principia, per certi versi lo specchio di un animo conflittuale con<br />

cui in passato Sonus faber si è approcciata alla difficile materia (tiriamo qui<br />

in ballo ancora una volta il difficile equilibrio tra una dimensione artigianale<br />

e quella industriale di un prodotto): il plus dei Chamelieon (la possibilità di<br />

personalizzarne i fianchetti) non è stata compresa dal mercato, tant’è che<br />

scompare nella pedissequa evoluzione rappresentata dai Principia e rivela<br />

dove sembrano posizionarsi i limiti della ricaduta tecnologica (Venere e<br />

successivamente Sonetto si posizionano in una fascia più alta). Una ragione<br />

delle eventuali difficoltà a inserirsi in maniera competitiva in fascia mediobassa<br />

è che questa è ad appannaggio di quelle aziende che hanno una<br />

dimensione più industriale che artigianale: Elac, Focal, Triangle e Wharfedale<br />

sono strategicamente presenti in questo segmento di mercato con cui oggi<br />

i Lumina si trovano a competere! Con quali atout? Due gli elementi che ci<br />

sembrano vincenti: innanzitutto la scelta dei materiali del cabinet in legno<br />

naturale multistrato utilizzato per i frontali impiallacciati con essenze lignee<br />

tipiche delle finiture di pregio del marchio (noce e wengé con intarsi in legno<br />

di acero o Piano Black) arricchite della pelle nera e delle cromature intorno agli<br />

altoparlanti, elemento ormai caratterizzante i modelli di maggior pregio della<br />

casa; poi la sempre maggiore capacità di mettere in atto una ampia ricaduta<br />

tecnologica che in Sonus si verifica ormai da qualche tempo. I Lumina utilizzano<br />

lo stesso tweeter (Damped Apex Dome da 29 mm) e il midrange, nel caso<br />

del diffusore da pavimento, della linea Sonetto, mentre sono stati sviluppati<br />

ad hoc il mid-woofer e il woofer da 150 mm. Viene prestata attenzione, cosa<br />

non comune in questa fascia di prezzo, al bi-wiring e bi-amping (con connessioni<br />

placcate in nickel) e alle modalità di emissione con condotti ad hoc<br />

per i differenti modelli: posizionata frontalmente nel modello da scaffale e<br />

nel canale centrale, a pavimento nel modello floorstanding mentre anche il<br />

crossover è stato oggetto di attenzioni riservate in genere a modelli di taglio<br />

maggiore, come nel caso di condensatori di alta qualità appositamente<br />

progettati e personalizzati. Restano da verificare sul campo le performance<br />

ma le premesse per un buon value for money ci sono!<br />

Paolo Corciulo<br />

Distributore: MPI Electronic - www.mpielectronic.com<br />

Diffusori Sonus Faber Lumina III<br />

Prezzo: € 1.999,00<br />

Dimensioni: 22,8 x 98,9 c 27,7 cm (lxaxp)<br />

Peso: 15,9 Kg<br />

Tipo: da pa- vimento Caricamento: bass reflex N. vie: 3<br />

Potenza (W):<br />

50 - 250 Impedenza (Ohm): 4 Frequenze di<br />

crossover (Hz):<br />

350, 3500 Risp. in freq (Hz): 40 - 24.000 Sensibilità<br />

(dB): 89<br />

Altoparlanti: 1 tw DAD da 29 mm, 1 mid da<br />

15 cm in polpa di cellulosa, 2x wf da 115 cm con cono in polpa<br />

di cellulosa e<br />

fibre naturali<br />

Diffusori Sonus Faber Lumina I<br />

Prezzo: € 799,00<br />

Dimensioni: 14,8 x 28 x 21,3 cm (lxaxp)<br />

Peso: 4,4 Kg<br />

Tipo: da supporto Caricamento: bass reflex N.<br />

vie: 2 Potenza (W): 30 - 100 Impe- denza (Ohm): 4<br />

Risp. in freq (Hz): 65 - 24.000 Sen- sibilità (dB): 84<br />

Altoparlanti: 1 tw DAD da 29 mm,<br />

1 wf da 12 cm in<br />

polpa di cellulosa<br />

8 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


ANTENNA<br />

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Dohmann Audio in Italia<br />

Da qui a breve saranno disponibili in Italia i giradischi Dohmann Audio, frutto<br />

delle più recenti fatiche di Mark Döhmann, progettista dal 1982 e autore<br />

in passato del Continuum Audio Labs Caliburn, il giradischi monstre che<br />

ha occupato a lungo le cronache. Döhmann, che si era inizialmente ritirato<br />

nel 2010, cinque anni più tardi ha deciso di ritornare sul mercato con un<br />

marchio a suo nome sotto la spinta di Rumen Artaski, il proprietario della<br />

Thrax, una società hi-tech che costruisce per terzi e che nella sua fabbrica in<br />

Bugaria ha dato vita al nuovo giradischi di Döhmann, inizialmente denominato<br />

Audio Union Helix One. Tre anni più tardi (2018) l’incontro tra Döhmann<br />

con George Moraitis e Jim Angelopulos ha prodotto una nuova joint venture<br />

che ha spostato la produzione in Australia e introdotto il brand Dohmann<br />

Audio. Due i modelli disegnati da Mark Döhmann, entrambi a cinghia e con<br />

le particolarità di utilizzare una versione tweak del cuscinetto sviluppato<br />

da Spiral Groove e un sistema di sospensione della californiana Minus K,<br />

azienda che realizza sistemi di sospensione nel settore medico ma ha aperto<br />

un dipartimento destinato all’audio.<br />

A partire da ottobre, quale rivenditore esclusivo per il suolo italiano, Musica<br />

& Video comincerà le demo con i giradischi Döhmann introducendo quello<br />

che a tutti gli effetti è una Rolls Royce della lettura analogica nel nostro paese.<br />

Per info: www.musicandvideo.it<br />

B&W SERIE 600: A DIR POCO LONGEVI<br />

Salgono a 7, con l’Anniversary Edition, le generazioni<br />

della serie 600 di B&W, la gamma d’attacco della<br />

casa inglese che da 25 anni si posiziona sul mercato<br />

all’apice del segmento dei prodotti destinati al primo<br />

impianto. Più che un omaggio - come nel caso delle<br />

versioni Signature di due modelli (il bookshelf 705<br />

e la torre 702) della serie 700 - qui si tratta di una<br />

rivisitazione della generazione precedente introdotta<br />

nel 2018. Stesso line-up (due diffusori da scaffale,<br />

uno da pavimento e un centrale) e pochi interventi<br />

sia cosmetici che di contenuto (è stato rinnovato<br />

il crossover ereditando soluzioni sviluppate sulla<br />

serie 700 e componenti di maggior pregio come i<br />

condensatori Mundorf), visto che la gamma ha venduto più di un milione di esemplari (e, allora, come dargli torto?).<br />

I prezzi aumentano, non poco, non tanto: il modello 603 da pavimento passa da 1.600 a 1.799 euro, il più grande dei<br />

modelli da scaffale (606) passa da 700 a 749 euro mentre il più piccolo da 530 a 599.<br />

Il Tremila<br />

ERRATA CORRIGE<br />

In relazione all’inserto S(U)ONORA dedicato agli accessori e pubblicato nel nmero 546 di <strong>SUONO</strong> specifichiamo quanto segue:<br />

- i prezzi indicati degli accessori ARIAMATERIA sono stati erronemente pubblicati IVA esclusa;<br />

- alcuni prodotti Omicron appaiono con un prezzo non conforme al vero. Per maggiore chiarezza è opportuno rivolgersi direttamente al produttore.<br />

10 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


ANTENNA<br />

Coperta corta? Antico dilemma<br />

Un progettista, si sa, non concluderebbe mai il suo lavoro, costantemente passibile di essere migliorato;<br />

un responsabile marketing ha invece bisogno di elementi e date certe su cui impostare<br />

le sue strategie. Su questa dicotomia si impernia la cosmica imperfezione delle cose, anche quelle<br />

Hi-Fi dove quello che a <strong>SUONO</strong> abbiamo definito “compromesso alto” è il massimo dei risultati<br />

raggiungibili, non sempre sostenuto da leggi inderogabili. Nell’ambito di queste incertezze si dibatte<br />

da tempo Stewart Tyler, progettista di lunga data (ha cominciato nel 1973 con il suo marchio Celef<br />

Audio) che tutt’ora non ha sciolto, né potrà farlo, il dilemma se sia meglio utilizzare un tweeter<br />

a nastro o uno a cupola, pur avendo studiato nel tempo tutti i tipi di tweeter: a nastro, a cupola,<br />

elettrostatici e meno conosciuti. Per somma sintesi: i tweeter a cupola garantiscono un’ottima<br />

dispersione, quelli a nastro, grazie alla loro leggerezza, un’ottima velocità e una più ampia riproduzione<br />

alle alte frequenze...<br />

Proprio all’inizio della sua attività Tyler aveva realizzato un diffusore top di gamma a 3 vie (Celef<br />

RT1) che utilizzava il tweeter a nastro Decca DK-30 montato nel mobile al centro tra un midrange<br />

KEF B200 e un woofer ATC da quasi 23 cm e, pur approdando poi con ProAc ai più sicuri lidi<br />

dei tweeter a cupola, ha costantemente riproposto il dualismo prima con il progetto dei Future One,<br />

poi con l’originale soluzione di offrire una medesima gamma (Response) nella versione con tweeter<br />

a cupola (D) o a nastro (R), mantenendo inalterati i prezzi dei prodotti equivalenti. In qualche<br />

modo solo la recente serie K, con modelli “solo” a nastro, scioglie il dubbio visto che si è posizionata al top della produzione<br />

della casa. Nell’arco di 12 anni dal primo modello introdotto la linea si è allargata e con le recenti new entry ha raggiungo i sei modelli. I nuovi<br />

K1 e K10 la estendono rispettivamente in basso e al vertice, in un range che spazia da 10.000 a quasi 60.000 euro, determinando senza ombra<br />

di dubbio dove punti Tyler quando in gioco c’è l’eccellenza!<br />

Distributore: Audio Reference - www.audioreference.it<br />

Il Tremila<br />

Diffusori ProAc K1<br />

Prezzo: € 10.280,00<br />

Dimensioni: 25,4 x 56,9 x 40,1 cm (lxaxp)<br />

Tipo: da supporto Caricamento: bass reflex N. vie: 2 Potenza<br />

(W): 10 - 150 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq (Hz): 28 -<br />

30.000 Sensibilità (dB): 90 Altoparlanti: Tw a nastro conmagnete<br />

in Alnico, Midwoofer da 16, cm con cono in Kevlar Rifinitura:<br />

ciliegio Note: disponibili finiture in frassino nero, mogano, noce,<br />

bianco, quercia naturale, ebano, palissandro, tamo ash, eucalipto<br />

scuro. Stand dedicati 2.210 euro<br />

Diffusori ProAc K10<br />

Prezzo: € 58.205,00<br />

Dimensioni: 29,7 x 149,9 x 45,7 cm (lxaxp)<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex N. vie: 3<br />

Potenza (W): 10-500 Impedenza (Ohm): 4 Risp. in freq<br />

(Hz): 28 - 30.000 Sensibilità (dB): 91,5 Altoparlanti: Tw<br />

a nastro con magnete in Alnico, 2 Mid da 7,5 cm, 2 wf da 20<br />

cm con coni in Kevlar Rifinitura: ciliegio Note: disponibili<br />

finiture in frassino nero, mogano, noce, bianco, quercia naturale,<br />

ebano, palissandro, tamo ash, eucalipto scuro.<br />

LIMITED EDITION 70TH ANNIVERSARY... E I SUOI DERIVATI<br />

Quando agli inizi del 2019 McIntosh decise di festeggiare il suo importante anniversario<br />

(la casa americana è nata nel 1949) con un sistema commemorativo costituito dal pre<br />

MC 2152 e dal finale C70, entrambi a valvole in omaggio alla filosofia in auge ai tempi<br />

di Frank McIntosh, fin dal nome e per la scelta di numerare i prodotti la casa chiarì che<br />

si trattava di una operazione a tempo e fino a esaurimento delle limitate scorte. Il fatto<br />

che nell’arco di pochissimo tempo (sold out dopo una dozzina di giorno dall’annuncio<br />

dell’introduzione, avvenuto il 6 dicembre 2019) i prodotti siano andati esauriti e<br />

quanto riscoperto rivisitando i progetti dei sistemi di amplificazione completamente<br />

a valvole devono aver indotto l’azienda a trasferire quel know how su nuovi (o quasi<br />

nuovi) modelli. Se per il preamplificatore C22, infatti, si tratta di una rivisitazione, la<br />

quinta, di un progetto che in origine fu prodotto dal 1963 al 1972 (la sua introduzione<br />

stabilì un nuovo punto di riferimento tanto che tutti i modelli successivi sono<br />

stati uno sviluppo di questo) e utilizza oggi 1x 12AT7 e 5 triodi 12AX7A e il sistema<br />

Crossfeed Director (HXD) per il circuito della cuffia, il finale stereofonico MC1502, pur<br />

riprendendo dal punto di vista stilistico le linee di un classico (il monofonico MC275,<br />

con dimensioni maggiori in pianta), ha un disegno completamente nuovo. La potenza<br />

è la stessa dell’MC275, pari a 150 W per canale con un rapporto S/R migliore. L’apparecchio<br />

utilizza 4x12AX7A per gli ingressi (XLR e RCA), 4x 12AT7 per gli stadi di driver<br />

e voltaggio e 8 KT88 per i due stadi di uscita. Prezzi in Italia ancora da stabilire, in USA<br />

rispettivamente 6.000 e 11.000 dollari.<br />

Agostino Bistarelli<br />

12 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

di Paolo Corciulo<br />

Quanto conta il “Fattore I”?<br />

Dai tycoon alle banche d’affari<br />

Il recente passaggio di mano di Audio Research torna a far riflettere su quale sia il possibile modello di<br />

sviluppo, a cavallo tra artigianale e industriale, per il segmento dell’Hi-Fi di lusso. Su di esso incombe<br />

un elemento indispensabile seppur difficilmente quantizzabile o riferibile a precise regole di mercato:<br />

la capacità iconica del prodotto, quello che qui definiamo “Fattore I”.<br />

Alla fine di agosto, compatibilmente con una due diligence indispensabile<br />

quando in gioco uno dei soggetti è finanziato da un<br />

fondo di investimenti, Audio Research è passata di mano dal<br />

Mcintosh Group (che l’aveva acquisita originariamente per i tipi di Quadrivio)<br />

alla società privata TWS Enterprises LLC, creata e interamente<br />

controllata da Trent Suggs, ex dipendente di A.R. Un passo in direzione<br />

opposta, dunque, rispetto alla tendenza che negli ultimi anni, vuoi per<br />

effetto della globalizzazione vuoi per la ricerca da parte della finanza di<br />

nuovi campi in cui investire, ha portato a una concentrazione di marchi<br />

sotto l’ombrello protettivo inizialmente di tycoon, poi di grandi multinazionali<br />

o grandi capitali. Una strada percorsa ai primordi da Meridian<br />

che, in un ordine casuale degli eventi, dopo essere stata per 30 anni<br />

“governata” da ingegneri (il mitico duo fondatore Boothroyd & Stuart)<br />

venne ceduta (2007) a un gruppo di investitori di capitali (un produttore<br />

hollywoodiano cointeressato nel gruppo Richemont - Cartier e Dunhill,<br />

per intenderci), ha acquistato Faroudja (2005) e Soolos (2009) virando<br />

prepotentemente il suo target in direzione del mercato del lusso, sicuramente<br />

lontano da quella interpretazione in qualche modo antesignana<br />

delle start up odierne che portò alle origini Boothroyd & Stuart al visionario<br />

progetto di Lecson!<br />

Un percorso simile, ancora legato al singolo imprenditore più che a un<br />

“gruppo di acquisto” e alla finanza delle banche sembra quello percorso<br />

14 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


ALTA FEDELTÀ 2020<br />

I lecson-AC1 e AP1 creati dalla coppia Boothroyd & Stuart.<br />

C’è un prima e c’è un dopo Franco Serblin (nella foto) che determina la storia di<br />

Sonus faber<br />

quasi fino ai giorni nostri dal gruppo B&W (ne abbiamo ampiamente<br />

trattato sulle pagine di questo giornale): una volta alienato dai fondatori,<br />

il marchio B&W è approdato a un socio di capitali come John Atkins (il<br />

distributore di B&W nel Nord America) che ha saputo aggregare altri<br />

marchi (Classé e Rotel) creando un gruppo privato con l’unico limite<br />

riscontrabile proprio nell’ottica dell’uomo unico al comando: quando<br />

Atkins ha visto avvicinarsi i limiti di età (con il fatto di non avere eredi<br />

interessati alla materia) la proprietà è passata ad Eva, a suo modo una<br />

start up tecnologica che però, evidentemente, non ha trovato quel che<br />

credeva in B&W se il marchio è di nuovo in vendita e potrebbe approdare<br />

a quello stesso gruppo (Sound United) che già aveva rilevato Classé nel<br />

2018. Che accada o meno sul mercato si sono delineati un manipolo di<br />

agglomerati finanziari che oggi controllano di fatto il mercato mid e high<br />

end. Ecco i principali:<br />

- Samsung che ha rilevato il gruppo Harman Kardon (H.K, AKG,<br />

JBL,Infinity, Lexicon Mark Levinson e altri...<br />

- Onkyo: Onkyo Pioneer, Pioneer Elite e Integra<br />

- IAG: Wharfedale, Quad, Luxman e ora Leak<br />

- Sound United: dopo aver rilevato i marchi di D&M nel 2017 (gruppo<br />

che a sua volta era nato nel 2002 per unire gli intenti di Denon e Marantz<br />

John Bagby, uno dei fondatori di Paradigm.<br />

e a cui nel tempo si era aggiunto McIntosh) continua a fare acquisti:<br />

Boston Acoustics, Denon, Classé, Marantz, Polk e Definitive Technology,<br />

e forse B&W, anche se nell’ultimo periodo la trattativa sembra essersi<br />

raffreddata. Non sarebbe la prima volta che dopo un iniziale interesse si<br />

arrivi a un nulla di fatto: era già accaduto lo scorso anno quando Sound<br />

United manifestò interesse per il gruppo Onkyo.<br />

- Lenbrook Group: Nad, PSB Speakers e Bluesound<br />

Che il desiderio di “fare pool” sia non solo un’esigenza sentita ma una<br />

chiave per garantirsi la sopravvivenza in un mercato di nicchia ma soggetto<br />

alle regole della globalizzazione è confermato da molti degli esempi<br />

forniti nell’evoluzione di un comparto tradizionalmente partito da una<br />

visione in qualche modo nepotistica e individuale delle aziende (dove il<br />

ruolo dei fondatori conta e, a volte, pesa): un esempio per tutti l’evoluzione<br />

di Elac che da azienda padronale si è trasformata in una società gestita<br />

da manager e finanziata da un socio di capitali orientale che nemmeno<br />

vuole apparire alle cronache (nel frattempo Elac ha ampliato a dismisura<br />

il suo raggio d’azione e ha inglobato Audio Alchemy).<br />

Esistono anche fenomeni di ritorno, come nel caso dei marchi Anthem,<br />

Martin Logan e Paradigm che nel 2005 erano stati acquisiti da SVI Holdings,<br />

una costola di ShoreView Industries, fondo di investimenti di<br />

Minneapolis. Recentemente John Bagby, tra i fondatori di Paradigm<br />

(1982) e dunque uno di quelli che aveva venduto il marchio a ShoreView<br />

Industries, ha rilevato l’intero pacchetto mantenendo sinergie e ottimizzazioni<br />

dovute alle economie di scala: una fabbrica da oltre 20.000<br />

mq con annessa camera anecoica (quasi 1.000 metri cubi - la più grande<br />

del Nord America) in comune tra i tre marchi (anche a Martin Logan,<br />

che a partire dal 2010 vi ha spostata la produzione da Lawrence, Kansas)<br />

che offre la possibilità di costruire da zero e interamente un diffusore<br />

(inclusi driver e filtri); la facility di macchine SMD e per lo stampaggio<br />

a iniezione e il rapporto tra gli ingegneri del gruppo e il National Research<br />

Council of Canada che ha dato vita a Ottawa al PARC (Paradigm<br />

Advanced Research Center); un laboratorio all’avanguardia dedicato<br />

alla progettazione e programmazione di elettronica, software e altre<br />

tecnologie audio avanzate!<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 15


INSIDE<br />

Il valore iconico di un apparecchio come il Leak Stereo 30 è uno dei fattori della<br />

rinascita dell’azienda<br />

Tren Struggs: è l’artefice del ritorno di Audio Research “ai valori delle piccole imprese”.<br />

Perché, allora, alcuni matrimoni appaiono felici e altri no? Ovviamente<br />

sono molti i fattori in gioco ma due appaiono i più evidenti: il primo<br />

è la capacità di trovare un compromesso tra gli elementi artigianali e<br />

quelli industriali specifici del prodotto Hi-Fi; il secondo, in parte interdipendente,<br />

è la capacità iconica del prodotto (appunto il “Fattore<br />

I”) e la capacità del proprietario del marchio di conservarlo, esaltarlo,<br />

oppure reprimerlo.<br />

In merito al primo elemento ecco la posizione tranchant di Chris Byrne<br />

(NHT) secondo cui “Le società con capitali d’impresa hanno bisogno di<br />

crescite enormi del valore dei loro beni in breve termine, cosa in contrasto<br />

con i livelli di sviluppo specifici dell’Hi-end che cresce di piccole<br />

quantità. Quando le persone al di fuori della nostra nicchia entrano e<br />

investono denaro, si aspettano il tipo di crescita drammatica che hanno<br />

visto in altri mercati”. Byrne parla con cognizione di causa in quanto in<br />

difficoltà finanziarie dopo la “bolla” degli anni ’80, NHT venne venduta<br />

nei primi ’90 a Jensen International, a sua volta acquisita da Recoton<br />

(Acoustic Research e Phase Linear) per poi passare prima nel 2003<br />

a Rockford e poi nel 2005 alla Vinci Labs, una società finlandese con<br />

base a Tampere, specializzata nella realizzazione di microprocessori e<br />

controllata da un fondo di investimenti che, tra gli altri, aveva rilevato il<br />

marchio Crocs quando era un’azienda da 10 milioni di dollari e l’ha fatta<br />

crescere rapidamente fino a farla diventare una società da 200 milioni<br />

di dollari! Cifre, performance e crescite che sono estranee al mercato<br />

dell’Hi-Fi, mai completamente assimilabile alle dinamiche consumer...<br />

Indubbiamente il passaggio dal capitale privato a quello dei soci finanziatori<br />

prevede una magnificazione degli orizzonti e delle prospettive che<br />

non sempre corrisponde a realtà ma che risulta indispensabile (e spesso<br />

chi se ne occupa è più una sorta di imbonitore che un manager che conosce<br />

perfettamente le potenzialità del settore e del marchio): d’altronde,<br />

nei fondi di investimento ai soci finanziatori vengono assicurati percentuali<br />

di incremento del valore dei loro investimenti e tempistiche (si tratta<br />

di operazioni a tempo) che determinano poi politiche espansionistiche<br />

che a volte diventano bolle commerciali! Il compromesso tra gli elementi<br />

artigianali e quelli industriali e la capacità di mantenere il proprio effetto<br />

iconico (se lo si ha) sono comunque inevitabili in quel processo di crescita<br />

che comporta talvolta quella che si chiama “crisi da crescita”. Il caso a noi<br />

più vicino, che ottempera entrambi gli aspetti, è quello di Sonus faber,<br />

che ben prima di trovarsi parte di un fondo di investimento e delle dinamiche<br />

collegate ha dovuto affrontare il problema di una ipotetica crisi<br />

da crescita già al tempo in cui i due proprietari privati, Franco Serblin e<br />

Cesare Bevilacqua, si confrontavano con visioni opposte che ho potuto<br />

conoscere da vicino. Serblin era affetto dal male del progettista per cui<br />

un prodotto non sarebbe mai finito in quanto sempre migliorabile; Bevilacqua,<br />

a fronte della sua conoscenza del marketing, puntava comunque<br />

alla vendita, inclusa quella dell’azienda (che fu venduta e ricomprata per<br />

poi essere venduta di nuovo in una sorta di capolavoro finanziario). Gli<br />

stessi nuovi proprietari del marchio, il fondo di investimenti Quadrivio<br />

tramite Fine Sounds (poi venduto in base a un’operazione di Management<br />

Buyout ai dipendenti con la partnership della finanziaria francese<br />

LBO e della banca di investimenti Yarpa, ora McIntosh Group) hanno<br />

dovuto confrontarsi con quel “Fattore I” incarnato dalla figura di Franco<br />

Serblin (e delle sue realizzazioni, nate anche per effetto di un’armonia<br />

tutta nelle sue mani e testa), a lungo apparsa ingombrante e, a mio parere,<br />

mal “sfruttata” (uso con consapevolezza questo termine odioso) al<br />

meglio a fini di marketing. Non essendo un esperto in materia, posso solo<br />

rilevare che l’heritage, la storia e la tradizione di un marchio (elementi<br />

indispensabili per attivarne l’effetto iconico) devono essere a volte più<br />

ingombranti che utili se molte aziende, fateci caso, più che sfruttarli<br />

preferiscono ignorarli nelle loro strategie di comunicazione!<br />

“Possono” non vuol dire “devono”: la resurrezione di Leak, salvo verifica<br />

dei risultati (ne parliamo nelle pagine di questo numero di <strong>SUONO</strong>), ne<br />

è la prova e, per tornare all’argomento iniziale di questo scritto, la scelta<br />

di Audio Research di “ballare da sola” sembra il frutto di due elementi:<br />

da un lato la scelta di conservare un valore iconico probabilmente messo<br />

a repentaglio (perlomeno a opinione dei diretti interessati) dalle logiche<br />

di marketing attuate da un gruppo che si deve muovere con certe sinergie;<br />

dall’altro l’impossibilità all’interno di quelle logiche di trovare una<br />

armoniosa forma di convivenza con un processo produttivo che pende<br />

fortemente verso il versante artigianale e la logica dei piccoli numeri. Non<br />

a caso Trent Suggs, nella presentazione del suo programma futuro per<br />

A.R, tra gli obiettivi parla di “ritornare ai valori delle piccole imprese”!<br />

Dal confronto di queste tematiche, dalla capacità di far buon uso della<br />

propria tradizione e dal saper perpetrare l’effetto iconico nei propri presenti<br />

e futuri prodotti, si gioca il futuro dell’Hi-end, perché la più semplice<br />

chiave di interpretazione, farne un bene destinato al mercato del lusso,<br />

mi sembra abbia chiaramente mostrato la corda…<br />

16 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INSIDE<br />

di Rocco Mancinelli<br />

Le forti radici<br />

di un uomo semplice<br />

Il lascito che Morricone ci ha donato, ovvero le sue immortali composizioni, rimarranno per sempre a farci<br />

compagnia e basterà soltanto chiudere gli occhi per un attimo per poter riascoltare le indimenticabili<br />

note che hanno emozionato e commosso tutti noi, sebbene l’idea che dal suo genio non nascerà più<br />

alcuna nota fa veramente male. Lo ricordano due compositori che hanno conosciuto Morricone in due<br />

diversi momenti della sua vita.<br />

Dopo gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si<br />

diplomò prima in tromba e poi in composizione sotto la<br />

guida del compositore Goffredo Petrassi, si è dedicato<br />

anima e corpo al suo amore più grande: la composizione. Compositore<br />

molto prolifico, scrisse le musiche per più di 500 film<br />

e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. Spaziò tra<br />

un’ampia gamma di generi compositivi che lo hanno fatto passare<br />

alla storia come uno dei più importanti, prolifici e influenti compositori<br />

cinematografici di tutti i tempi. Ciò che contraddistinse<br />

Morricone, come molti grandi personaggi, fu la sua modestia e<br />

semplicità, al punto da schermirsi quando veniva chiamato Maestro,<br />

cosa che potemmo constatare di persona quando avemmo<br />

18 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


PROFILO ENNIO MORRICONE<br />

Nella foto il maestro Morricone con il compositore Paolo Vivaldi<br />

la fortuna di potergli stringere la mano in occasione di un suo<br />

concerto all’interno del Museo Etrusco di Valle Giulia. Altra sua<br />

peculiarità fu il non essere snob ma, al contrario, la generosità<br />

con cui approcciò anche il mondo della musica pop, contribuendo<br />

a formare il sound della musica degli anni Sessanta italiani<br />

regalandoci successi come Sapore di sale, Il mondo, Se telefonando,<br />

oltre ai successi di Edoardo Vianello.<br />

Questa sua disponibilità, oltre ovviamente alla sua musica, lo<br />

hanno fatto amare trasversalmente e indistintamente da artisti<br />

appartenenti a generi musicali in apparenza agli antipodi, basti<br />

pensare che i Metallica, la band metal statunitense, dal 1983 usano<br />

il brano L’estasi dell’oro (Ecstasy of Gold) come introduzione<br />

dei loro concerti e hanno registrato una cover metal del brano,<br />

inserendola nell’album tributo We All Love Ennio Morricone. Ma<br />

non sono i soli, i Ramones hanno usato la colonna sonora de II<br />

buono, il brutto e il cattivo come introduzione dei loro concerti;<br />

anche la colonna sonora del film Per un pugno di dollari è stata<br />

usata come introduzione dei concerti dei Mars Volta. Il gruppo<br />

dei Muse ha adottato il brano Man with a Harmonica come introduzione<br />

al loro brano Knights of Cydonia durante le esecuzioni<br />

dal vivo; il pezzo è eseguito con armonica a bocca dal bassista<br />

Chris Wolstenholme. Persino il boss, Bruce Springsteen, nei suoi<br />

concerti spesso e volentieri fa precedere il brano Badlands dalla<br />

colonna sonora di C’era una volta il West, suonata dal pianista<br />

della E-Street, Band Roy Bittan. La stessa colonna sonora<br />

apriva il concerto di San Siro del 2003, The Rising Tour, sul<br />

cui sottofondo entrava la band. A partire dal 1946, Morricone<br />

ha composto oltre cento brani classici, ma ciò che gli ha dato la<br />

notorietà sono state indubbiamente le musiche prodotte per il<br />

genere del cosiddetto “western all’italiana”, che lo hanno portato<br />

a collaborare, tra gli altri, con Sergio Leone, conosciuto sui banchi<br />

di scuola, con il quale formerà un proficuo e fortunato sodalizio.<br />

Dagli anni Settanta, il Maestro diventa una presenza costante<br />

anche nel cinema hollywoodiano, collaborando con registi del<br />

calibro di John Carpenter, Barry Levinson, Brian De Palma, Mike<br />

Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Quest’ultimo aveva<br />

per il Maestro una vera e propria venerazione, al punto da citare<br />

volutamente le musiche di Ennio Morricone realizzate per Sergio<br />

Leone e per i fratelli Taviani, nei suoi film di grande successo<br />

Kill Bill: Volume 1 e Bastardi senza Gloria.<br />

Pur avendogli regalato fama mondiale, le colonne sonore dei<br />

film western rappresentano, ovviamente, solo una parte della<br />

vena creativa del compositore, che si è cimentato praticamente<br />

con quasi tutti i generi cinematografici: dalla fantascienza al<br />

thriller, dal film erotico alla commedia di costume, passando<br />

per il melodramma e i film storici. Numerosi sono stati i film<br />

nominati agli Oscar per cui ha composto la colonna sonora;<br />

tra i più celebri I giorni del cielo, Mission e The Untouchables<br />

- Gli Intoccabili. Nel 2007, ponendo fine a una delle più grandi<br />

ingiustizie nella storia del cinema, finalmente gli viene assegnato<br />

il più volte meritato premio Oscar onorario alla carriera “per i<br />

suoi magnifici e multiformi contributi all’arte della musica da<br />

film”, dopo essere stato nominato cinque volte dal 1979 al 2001,<br />

senza mai essere premiato. Durante la cerimonia di consegna,<br />

effettuata da Clint Eastwood, attore feticcio dei western di Sergio<br />

Leone, la platea gli tributò una standing ovation lunghissima, a<br />

testimonianza della sua straordinaria bravura e dell’affetto con<br />

cui era accolto ovunque.<br />

“Voglio ringraziare l’Academy per l’onore che mi ha fatto dandomi<br />

questo ambito premio, e tutti coloro che hanno fortemente<br />

voluto questo premio per me, e hanno sentito profondamente di<br />

concedermelo. Voglio ringraziare anche i miei registi, i registi<br />

che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica<br />

nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio<br />

pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo<br />

premio e che non lo hanno avuto. Io gli auguro di riceverlo in<br />

un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per<br />

me non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi<br />

al servizio del cinema e al servizio anche della mia<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 19


INSIDE<br />

personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar<br />

a mia moglie Maria che mi ama moltissimo [...] e io amo alla<br />

stessa maniera, questo premio è anche per lei”: queste le toccanti<br />

parole nel ricevere il premio dalle mani di Clint Eastwood,<br />

a ulteriore testimonianza della sua modestia e generosità. Il 28<br />

febbraio 2016 ottiene il suo secondo Oscar per la colonna sonora<br />

del film di Quentin Tarantino The Hateful Eight, colonna sonora<br />

che gli fece vincere anche il Golden Globe. Tra i tantissimi premi<br />

vinti, non possiamo non menzionare tre Grammy Awards, quattro<br />

Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici<br />

Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro<br />

alla carriera - primo e finora unico compositore ad avere ricevuto<br />

tale riconoscimento - e un Polar Music Prize con la seguente<br />

motivazione: “il Polar Music Prize 2010 è stato assegnato al<br />

compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra italiano Ennio<br />

Morricone. Le coinvolgenti composizioni e gli arrangiamenti<br />

di Ennio Morricone trasportano la nostra esistenza su un altro<br />

piano, rendendo il quotidiano simile alle scene di un film.<br />

Quando, nel 1964, Ennio Morricone ha scritto la colonna sonora<br />

per il western Per un pugno di dollari, vincoli economici gli<br />

impedirono di utilizzare una grande orchestra. Così ha creato<br />

un nuovo tipo di musica che per mezzo secolo ha dettato lo stile<br />

della musica da film, ma che ha anche influenzato e ispirato un<br />

gran numero di musicisti, nell’ambito del pop, del rock e della<br />

musica classica”.<br />

Per omaggiare il Maestro, abbiamo chiesto a due compositori che<br />

hanno conosciuto Morricone in due diversi momenti della sua<br />

vita un loro particolare ricordo. Si tratta del violoncellista e direttore<br />

d’orchestra Roberto Soldatini, che ebbe modo di collaborare<br />

personalmente con il Maestro in occasione della registrazione<br />

della colonna sonora del film C’era una volta in America in cui<br />

suonava il violoncello.<br />

“La notizia che Ennio Morricone ha mollato gli ormeggi mi ha<br />

colto mentre ero a Tropea per un breve scalo sulla rotta verso<br />

l’Egeo. Vivendo in barca, avendo tutta una casa appresso (il<br />

Maestro Soldatini è stato il primo italiano a prendere la residenza<br />

in una barca, attualmente vive su un Moody 44 ormeggiato a<br />

Napoli, ndr.), mi sono messo a cercare nelle scatole dei ricordi,<br />

ma non ho trovato nessuna foto con lui. Nella mia carriera<br />

non ho mai pensato di farmi fotografare con i personaggi<br />

famosi che ho conosciuto, meglio così, i ricordi migliori sono<br />

fotografati indelebilmente nella nostra memoria. E sono<br />

forse anche più belli di quelli impressi su carta. Lo ricordo<br />

così, legato indissolubilmente all’atmosfera sospesa che si<br />

creò quando, dirigendo, attaccò il pianissimo del Tema di<br />

Deborah, registrando le musiche per il film C’era una volta<br />

in America. Era in una sala di registrazione a piazza Euclide<br />

a Roma, nella primavera del 1984. Io suonavo il violoncello<br />

nell’orchestra (in maniera eccellente, i suoi spettacoli/concerto<br />

intitolati La musica del mare, tratti da uno dei suoi tre romanzi,<br />

gli altri sono Sinfonie Mediteranee e Denecia, autobiografia di<br />

una barca, dove suona e recita, che porta in giro per l’Italia, registrano<br />

ovunque il tutto esaurito, ndr.) formata per l’occasione,<br />

ed ero in una posizione privilegiata, perché vicino al Maestro.<br />

Quindi in grado di vedere con la coda dell’occhio anche lo schermo<br />

su cui scorrevano le immagini del film. Ero posto dietro<br />

all’orchestra, di fronte a lui, che dirigeva con il cronometro davanti,<br />

per sincronizzare la musica con l’immagine nei momenti<br />

più significativi. Non so se si usa ancora questo metodo, perché<br />

quella fu l’unica volta in sala di registrazione, preso da mille<br />

impegni. Vi partecipai perché mio padre mi disse che sarebbe<br />

potuta essere un’esperienza formativa. La fu, eccome, lo ricordo<br />

così, con il suo completo e la polo, poco attento all’abbinamento<br />

dei colori, con la sua immancabile borsa di pelle da impiegato,<br />

non aveva di certo l’aspetto di uno che si curasse delle mode,<br />

ma neanche quello di un artista, qualcuno lo ha descritto come<br />

un uomo scontroso, scostante. Non lo era, almeno con me, forse<br />

per l’affetto che lo legava a mio padre. Morricone al Conservatorio<br />

suonò tromba, insieme a mio padre, erano iscritti entrambi<br />

anche alla classe di composizione. Uno si distingueva nello<br />

strumento più che nel comporre, l’altro nella composizione più<br />

che nel suonare. Un’amicizia e una stima reciproca che li ha accompagnati<br />

tutta la vita, pur non frequentandosi assiduamente.<br />

Comunque non penso fosse autoritario, ma si faceva rispettare.<br />

20 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


PROFILO ENNIO MORRICONE<br />

Tranne da Sergio Leone, da cui tollerava di essere trattato male,<br />

anche davanti all’orchestra. E per questo il regista mi fece l’impressione<br />

di essere un personaggio sgradevole, sbracato come<br />

Bacco su una poltrona nella cabina di regia. Stavamo registrando<br />

l’arrangiamento di Morricone di una vecchia canzone degli<br />

anni Venti, Amapola, scritto apposta per quel film. Lo ripetemmo<br />

decine di volte, perché lui non riusciva a centrare un sincrono.<br />

Nonostante desse continuamente un’occhiata al cronometro,<br />

allo schermo e alla partitura, quel punto arrivava sempre un<br />

poco prima o un poco dopo. Fu così che il regista sbraitò, al<br />

punto che la sua voce superò la cornetta dell’interfono, ma<br />

anche lo spesso vetro della cabina dei fonici. E lo sentì tutta<br />

l’orchestra. Morricone non profferì parola e, perfezionista qual<br />

era, proseguì a provare imperterrito fino a che azzeccò il punto<br />

esatto, seguì un applauso liberatorio da parte di tutti noi. Lo<br />

ricordo così, quando gli chiesi di comporre un breve brano per<br />

il Quintetto Strumentale di Roma, che avevo formato insieme<br />

a Luca Sanzò, Letizia Pisana, Loria Agostini e Olga Ercoli. Lo<br />

avremmo voluto eseguire alla fine dei nostri concerti, come bis.<br />

Lui acconsentì, ma disse: “Ovviamente ve lo scrivo con il mio<br />

stile, quello vero”. Sì, perché quella che lui considerava la sua<br />

musica, quella vera, era quella contemporanea. Quella fatta<br />

di suoni striduli, dissonanti, cacofonici, era un po’ frustrato<br />

per il successo che avevano le sue musiche da film rispetto a<br />

quelle “vere”, perlomeno all’epoca. Ma a me quelle musiche<br />

“vere” proprio non piacevano. Caro Maestro, spero che ti<br />

sia reso conto che con quelle musiche da film, con quella tua<br />

musica meno “vera”, hai regalato emozioni indimenticabili a<br />

tutto il mondo. La cosiddetta musica contemporanea la suonai<br />

all’inizio della mia carriera da violoncellista, ma da quando<br />

sono diventato direttore, scelsi di non eseguirla. Mi ero stancato<br />

di quella sperimentazione fine a se stessa, capace di esprimere<br />

solo angoscia, inquietudine, impossibilitata a esprimere tutta<br />

la variegata tavolozza delle emozioni. E la musica, in sostanza,<br />

questo comunica: emozioni. Leonard Bernstein una volta disse<br />

che era arrivato il momento di tornare a un linguaggio musicale<br />

più comprensibile, convogliando le nuove tecniche sperimentate<br />

in una forma eclettica. E se si ascoltano alcune sue opere ,<br />

come Kaddish o Mass, non v’è dubbio che ci sia riuscito, un<br />

risultato simile a quello raggiunto da Ennio Morricone in molte<br />

delle colonne sonore che ha scritto”.<br />

Il ricordo invece di Paolo Vivaldi, straordinario compositore<br />

e direttore d’orchestra che abbiamo già avuto il piacere di intervistare<br />

(vedi <strong>SUONO</strong> 531), è recentissimo, perché risale al 2<br />

febbraio di quest’anno e acquista un significato particolare perché<br />

probabilmente è stato una delle ultime persone - insieme al<br />

regista Alberto Negrin che lo ha accompagnato a quell’incontro<br />

- ad averlo visto prima che fosse decretato il lockdown. “Siamo<br />

andati un sabato mattina, il 2 febbraio appunto, a casa sua,<br />

perché il regista Alberto Negrin, che ha diretto molti film per la<br />

televisione di grande successo, come II segreto del Sahara, Perlasca<br />

- Un eroe italiano, Gino Bartali, Paolo Borsellino e altri ha<br />

sempre lavorato con Ennio Morricone. Il motivo dell’incontro<br />

con il Maestro è stato che Negrin doveva girare un film su Rita<br />

Levi Montalcini. Morricone non se l’era sentita di comporre la<br />

colonna sonora e allora il regista ha scelto me. Dal momento che<br />

Negrin era molto amico di Ennio, lo ha informato della scelta<br />

e Morricone e, una volta saputolo, ha esclamato: “non potevi<br />

fare scelta migliore, perché è un ottimo compositore, di meglio<br />

non potevi trovare!”. Questo, ovviamente, mi ha lusingato moltissimo<br />

e quindi siamo andati a questo appuntamento. Siamo<br />

andati a casa sua e gli ho portato, dopo essermi informato, della<br />

cioccolata fondente di cui era molto goloso e del vino rosso,<br />

una bella bottiglia di Brunello di Montalcino. Il maestro è stato<br />

contentissimo, pur dicendomi che non avrei dovuto. È stato un<br />

incontro incredibile, anche perché io già avevo avuto modo<br />

di conoscerlo in occasione di un premio che avevo ricevuto al<br />

Teatro Argentina per la colonna sonora di Olivetti. A quella<br />

serata era presente anche il Maestro, che mi hanno presentato.<br />

In quell’occasione il Maestro era venuto insieme alla sua consorte,<br />

la signora Maria, che amava tantissimo come si è capito<br />

anche dalla dedica in occasione della consegna dell’Oscar. Nel<br />

salutarmi mi fece i complimenti, esprimendo molto gradimento<br />

per le colonne sonore delle fiction che la moglie seguiva. Lo<br />

avevo anche chiamato al telefono quando tornò dalla cerimonia<br />

degli Oscar, per ringraziarlo dell’intervento che aveva fatto in<br />

merito alla polemica sui premi partitura troppo bassi che la<br />

Rai pagava agli autori. Si era creato quindi un bel rapporto di<br />

simpatia, stima reciproca e amicizia. L’incontro è stato molto<br />

cordiale, mi ha dato una partitura e mi ha fatto ascoltare un<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 21


INSIDE<br />

Il Maestro Ennio Morricone in occasione del concerto tenutosi al Teatro alla Scala il 5/12/2015 per il 50° anniversario dalla fondazione della Pellegrini.<br />

brano, l’ultimo pezzo che ha scritto per la Lux Ottica, un brano<br />

per orchestra d’archi, una specie di ostinato fugato e quindi ho<br />

seguito questa partitura tenendo in mano proprio le note scritte<br />

dal Maestro, seduto sul divano accanto a lui. Come potete immaginare,<br />

è stata un ‘esperienza meravigliosa ed emozionante.<br />

Poi mi ha raccontato di Tarantino, del fatto che lui fosse un po’<br />

risentito, perché secondo lui il regista non aveva usato nel modo<br />

corretto le musiche scritte da lui, i quattro movimenti con una<br />

sinfonia. Poi abbiamo parlato di come lavorasse sul film, mi ha<br />

detto che praticamente scriveva prima delle riprese, leggendo<br />

la sceneggiatura, e poi le sue musiche venivano montate sul<br />

film. Sentire dalle sue labbra questi racconti è stato veramente<br />

un’esperienza unica. Gli ho detto che le sue colonne sonore<br />

sono un punto di riferimento per tutti noi che facciamo questo<br />

mestiere, che sono un suo grande ammiratore e, soprattutto,<br />

gli ho ricordato alcune colonne sonore meno osannate, ma che<br />

a me piacevano tantissimo, ad esempio quella scritta per Almodovar<br />

per il film Legami. Ennio è rimasto molto contento<br />

perché molto legato alle colonne sonore meno conosciute dal<br />

grande pubblico, le paragonava a dei film più sfortunati. Diceva<br />

che tutti si ricordano sempre Nuovo Cinema Paradiso, Mission,<br />

C’era una volta in America, ma nella realtà lui ha scritto<br />

colonne sonore altrettanto belle che non hanno avuto lo stesso<br />

riscontro di pubblico. Poi mi ha regalato due libri: il primo a<br />

me, Ennio – un maestro, di Ennio Morricone e Giuseppe. Gli ho<br />

chiesto se me lo firmasse e Morricone mi ha fatto una bellissima<br />

dedica in linea con il suo stile: “A Paolo, un grande che sarà<br />

capito dopo qualche tempo. Come al solito la gente è sorda”. Il<br />

secondo libro lo ha regalato a mio figlio Tommaso, con una<br />

dedica particolare perché mio figlio vuole fare il montatore e<br />

sta studiando al Rossellini. Gli ha scritto: “Con i miei migliori<br />

auguri per una professione molto difficile che ti porterà tante<br />

soddisfazioni”. Infine mi ha regalato una partitura scritta a<br />

mano che ho incorniciato insieme alla dedica. Poi gli ho chiesto<br />

se potessi vedere gli Oscar, come al solito è stato gentilissimo e<br />

alla mia richiesta se potessi toccarli ha risposto: ma certo, prendili<br />

in mano che ci facciamo anche una foto. Mi ha messo una<br />

mano sulla spalla dicendomi: vedrai che ti porterà fortuna. Un<br />

artista straordinario, che ha fatto della sua vita una disciplina<br />

assoluta, sempre coerente con se stesso, ma soprattutto un uomo<br />

semplice. Purtroppo ci ha lasciato, tutti pensavamo fosse eterno.<br />

Conservo gelosamente le dediche, insieme al ricordo di questo<br />

meraviglioso incontro, convinto che la sua musica, e quindi in<br />

un certo qual modo anche lui, sia immortale.<br />

Concludendo, per riallacciarmi alle parole di Vivaldi, se è vero<br />

che gli esseri umani muoiono solo nel caso in cui non riescono a<br />

mettere radici in altri, allora il Maestro è ancora tra noi, perché<br />

la sua musica è sicuramente immortale!<br />

22 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INSIDE<br />

di Vittorio Pio<br />

Quella<br />

musica<br />

“altra”<br />

Non sono molte le imprese editoriali<br />

e culturali fondate su passione e<br />

competenza. Domenico Ferraro<br />

è un battitore libero, un fiero<br />

indipendente che ha fondato<br />

Squilibri Editore nel 2003 per<br />

documentare quanto si muove in<br />

una “certa” musica, in particolare<br />

che attiene all’espressività popolare<br />

e di tradizione principalmente orale.<br />

© Photo Fabrizio Giuffrida<br />

Vanta collaborazioni organiche con i più importanti archivi e<br />

centri di ricerca nell’ambito delle musiche di tradizione orale,<br />

dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ad AESS-Archivio<br />

di Etnografia e Storia Sociale; si è dedicato alla pubblicazione di materiali<br />

inediti dei padri fondatori della moderna etnomusicologia, da<br />

Diego Carpitella a Roberto Leydi o di capolavori come i sette CD sulle<br />

tradizioni campane di Roberto De Simone. Per di più ha manifestato<br />

una marcata attenzione verso la canzone d’autore con riconoscimenti<br />

anche clamorosi come le sei Targhe Tenco in soli quattro anni con la<br />

collana Crinali. Mimmo Ferraro solitamente ama stare dietro le quinte<br />

e la possibilità di approfondire cosa anima e sostanzia le sue ricerche è<br />

quanto mai ghiotta...<br />

Quelli elencati sono dati sufficienti a riassumere le attività<br />

editoriali di Squilibri?<br />

Sono un po’ i fiori all’occhiello che, con orgoglio, si esibiscono quando si<br />

indossa il vestito della festa, quello buono delle grandi occasioni, ma che<br />

rischiano di mettere in ombra la continuità di un lavoro meno evidente<br />

ma altrettanto importante in un percorso avviato, tra lo scetticismo di<br />

molti, ormai più di quindici anni fa e che si è poi concretizzato in 115<br />

volumi, 130 CD e 20 DVD, oltre ai 23 CD-book della collana Crinali.<br />

Sono numeri ragguardevoli per un piccolo editore, soprattutto considerando<br />

che i primi due anni li abbiamo trascorsi, increduli e timorosi, a<br />

saggiare le possibilità di mercato affaticandoci attorno a due soli titoli.<br />

Ci racconti allora il percorso che è sotteso a questi numeri,<br />

che suppongo includano anche modifiche e cambiamenti<br />

nella linea editoriale.<br />

Noi siamo partiti con l’idea di dare visibilità a uno sterminato patrimonio<br />

culturale, quello delle musiche di tradizione orale, rispetto al quale erano<br />

ancora poche e discontinue le pubblicazioni: malgrado l’imperversare<br />

di pizziche e tarante, ad esempio, erano ancora inedite le registrazioni<br />

salentine di Ernesto De Martino e Diego Carpitella o quelle che, sempre<br />

in Salento, Carpitella aveva fatto con Alan Lomax. Registrazioni ora a<br />

disposizione di studiosi e appassionati, in due volumi con allegati 5 CD,<br />

cosicché restano senza giustificazioni alcune approssimative operazioni<br />

sulla tradizione che pure si continuano a fare. Questo è stato il punto<br />

di partenza.<br />

Un progetto di archeologia sonora, dunque, per restituire<br />

a una fruizione pubblica tesori nascosti dell’espressività<br />

popolare, magari ancorata a qualche forma esemplare da<br />

assumere come norma?<br />

Tutt’altro… Piccole o grandi variazioni, sia pure all’interno di matrici<br />

riconosciute e condivise, sono parte costitutive di una cultura musicale<br />

che si estrinsecava per lo più nell’atto performativo, ovviamente diverso<br />

di volta in volta, e nell’abbraccio di una comunità, come era del resto per<br />

ogni cultura orale. Impossibile, dunque, assumere una qualche performance,<br />

fissata su nastro o su pellicola, come l’espressione di una norma<br />

assoluta. Più semplicemente volevamo documentare, più di quanto<br />

non sia accaduto in passato, l’esistenza di una cultura musicale “altra”<br />

rispetto a quella colta, con propri codici espressivi e specifici repertori<br />

e modalità esecutive.<br />

Ciò non toglie che ci si possa misurare con le forme che oggi<br />

ha assunto quella tradizione e anche con le rivisitazioni di<br />

24 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INTERVISTA DOMENICO FERRARIO<br />

Fausta Vetere della NCCP<br />

quei repertori…<br />

L’esempio più emblematico di quanto possa essere feconda questa disposizione<br />

è dato da un’altra nostra collana, I giorni cantati, del Circolo<br />

Gianni Bosio che, fin dalla sua fondazione, con Alessandro Portelli ha<br />

agitato l’idea che la “tradizione” non sia un reperto museale ma una<br />

forma espressiva viva e, dunque, soggetta a continue modifiche: trasformazioni<br />

“interne” alla stessa cultura popolare che si rivela capace<br />

di adattarsi a contesti diversi e di modificare di conseguenza le proprie<br />

forme espressive. Una prospettiva di grande interesse che, da parte<br />

nostra, riteniamo necessario integrare con le trasformazioni “esterne”<br />

alla cultura popolare, quelle che subisce con l’influenza di altri mondi<br />

e ambiti espressivi: prospettiva peraltro maggiormente rispondente<br />

alla situazione attuale, dove non si dà più una “classe” sociale coesa<br />

e raccolta attorno a una specifica eredità culturale, se mai sia esistita<br />

davvero nel passato.<br />

Qualche esempio?<br />

Uno su tutti, Otello Profazio, negli anni e in certi ambienti additato al<br />

pubblico ludibrio per aver corrotto il tesoro incontaminato delle tradizioni<br />

musicali, che come tale sopravviveva solo nei desideri di qualche<br />

ricercatore. In realtà, fin dai suoi esordi Otello è stato impegnato in una<br />

singolare operazione di trasposizione: offrire a un pubblico prevalentemente<br />

urbano gemme della cultura popolare “traducendole” nei termini<br />

di una sensibilità del tutto diversa da quella originaria. Inevitabile che,<br />

in questa direzione, si adulterasse quel dato culturale al quale, però,<br />

allo stesso tempo veniva garantita un’altra vita altrimenti impossibile,<br />

con spazi anche considerevoli all’interno dell’industria culturale. Dando<br />

vita a sorprendenti processi di innesto, Profazio è così diventato, suo<br />

malgrado, “fonte” di una tradizione nota a molti soltanto attraverso i suoi<br />

dischi. Ed è questo un dato di fatto che, certo, si può anche deprecare,<br />

lamentando la corruzione dei tempi e degli uomini, ma che forse è più<br />

utile cercare di comprendere. Tutto si muove, anche la tradizione...<br />

E suppongo che sia stato proprio Profazio ad accompagnarvi<br />

verso la canzone d’autore, dato il suo porsi come al confine<br />

tra due mondi...<br />

Con Profazio, in realtà, eravamo già fuori dalla tradizione, dato che la<br />

sua opera è segnata dall’inventiva dell’autore, anche quando rielabora<br />

© Photo Renzo Chiesa<br />

temi e motivi della tradizione, per quanto sia capace di farsi magnifico<br />

interprete di istanze e aneliti di una comunità regionale come la Calabria.<br />

Una conferma, per molti versi inattesa, ci è arrivata da Peppe<br />

Voltarelli: un artista senza alcuna relazione con le tradizioni popolari e<br />

con alle spalle esperienze di tutt’altro genere, dal punk al rock, matura<br />

l’esigenza di riannodare i legami con la propria terra - è calabrese anche<br />

lui - e pensa di farlo misurandosi per l’appunto con il repertorio di<br />

Profazio, al quale dedica un omaggio molto riuscito. Era il 2016 e certo<br />

non potevamo immaginare cosa sarebbe seguito alla pubblicazione di<br />

quel CD-book.<br />

Si riferisce alla Targa Tenco come miglior interprete vinta<br />

dal CD “Voltarelli canta Profazio”?<br />

Si ma anche al Premio Tenco alla carriera che, in quello stesso anno,<br />

il Club Tenco assegna a Profazio: un premio che abbiamo sentito in<br />

parte anche nostro dato che a Profazio avevamo dedicato 3 libri e 5<br />

CD, insistendo per l’appunto sul carattere “autoriale” della sua opera.<br />

Un duplice riconoscimento che ci convinse ad allargare, per così dire,<br />

la casa madre, riservando qualche stanza alla canzone d’autore. Il CD<br />

di Voltarelli inaugurava così la collana Crinali, dedicata a una “certa”<br />

canzone d’autore, quella che guarda senza nostalgia a un retroterra<br />

popolare, e ad alcune rivisitazioni della tradizione che si muovono più<br />

liberamente rispetto ad alcuni vincoli filologici. In ogni caso non potevamo<br />

immaginare una crescita tanto veloce della collana né, ancor meno,<br />

il largo consenso che avrebbe incontrato.<br />

In quattro anni 23 uscite, in alcuni casi con doppio supporto<br />

audio o audiovisivo, sei Targhe Tenco e altre cinque<br />

nomination nelle cinquine del Tenco: sono queste le cifre<br />

riassuntive della collana che, come indicato dal nome stesso,<br />

si pone ancora una volta in una zona di confine, guardando<br />

a cosa si agita sui due versanti di quel crinale. Qualche titolo<br />

che più di altri indica l’orientamento e il senso della collana?<br />

Tutti i CD-book si pongono sotto quel “crinale” e ognuno di essi apporta<br />

qualche particolare alla definizione della collana. Ne cito qualcuno,<br />

dunque, ma solo a mo’ di esempio: Canti, ballate e ipocondrie per il suo<br />

approccio alla tradizione, trasfigurata in direzioni insospettabili grazie<br />

all’inventiva poetico-musicale di Canio Loguercio e alla sovversione di<br />

Pino Pavone e Peppe Fonte<br />

© Photo Alberto Marchetti<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 25


INSIDE<br />

© Photo Panucci<br />

ogni rigida grammatica di genere dall’organetto di Alessandro D’Alessandro;<br />

il lascito della tradizione che irrompe nella produzione di<br />

cantautori come Massimo Donno, che guarda alla cultura bandistica<br />

della sua terra d’origine, o di Marco Rovelli, che rivolge un appassionato<br />

omaggio all’espressione più alta del folk revival toscano, Caterina Bueno.<br />

Ancora, il recupero di pagine significative della canzone d’autore, non<br />

solo italiana, con il Bulat Okudzava di Alessio Lega, il tributo che Peppe<br />

Fonte ha levato alla sua stessa educazione sentimentale, rivisitando le<br />

canzoni scritte da Piero Ciampi e Pino Pavone o, ancora, la drammaturgia<br />

sonora della propria adolescenza che un grande del teatro come Enzo<br />

Moscato ha magnificamente allestito in Modo minore con la complicità<br />

di Pasquale Scialò.<br />

E nel solco di una meritoria azione di recupero di opere e<br />

repertori a torto dimenticati si pone anche il doppio CD Io<br />

credevo. Le canzoni di Gianni Siviero, che avete realizzato<br />

chiamando a raccolta 39 artisti, da Roberto Vecchioni a<br />

Sergio Cammariere, da Gigliola Cinquetti a Petra Magoni:<br />

un’operazione di grande respiro culturale, oltre che di grande<br />

godibilità sul piano musicale, che quest’anno ha vinto la Targa<br />

Tenco come miglior album a progetto.<br />

È un’idea di Sergio Secondiano Sacchi, il direttore artistico del Club Tenco,<br />

che ha inteso in questo modo riparare a un’ingiustizia della sorte, vale<br />

a dire riscattare da un immeritato oblio un autore e un repertorio di<br />

grande originalità e importanza, e allo stesso tempo rendere omaggio alla<br />

storia stessa del Club Tenco e del suo fondatore in particolare, Amilcare<br />

Rambaldi, che aveva molto a cuore l’opera di Gianni Siviero, non a caso<br />

presente alle prime tre edizioni della Rassegna sulla canzone d’autore che,<br />

dal 1974, si tiene a Sanremo. Ed è per una felice coincidenza, dal grande<br />

valore simbolico, che la Targa quest’anno sia stata assegnata ex-aequo<br />

all’omaggio che altri artisti hanno reso a Francesco Guccini, anche lui<br />

molto caro a Rambaldi e anche lui, non a caso, presente alle prime tre<br />

edizioni della rassegna sanremese: due cantautori molto rappresentativi<br />

dello spirito originario del Tenco ma con alle spalle percorsi di vita e di<br />

arte molto differenziati, si ritrovano oggi, ottantenni, accomunati da un<br />

riconoscimento che, in casa Rambaldi, viene comunque deciso da una<br />

Giuria di oltre trecento critici e giornalisti musicali in assoluta autonomia,<br />

secondo quanto il cuore e la testa suggeriscono ad ognuno di loro.<br />

La stessa Giuria, completamente indipendente dalla<br />

direzione del Club Tenco, che ha appena assegnato la palma<br />

di miglior album in dialetto alla Nuova Compagnia di Canto<br />

Popolare con Napoli 1534. Tra moresche e villanelle.<br />

Una Targa che, a differenza di quella assegnata al progetto su Siviero,<br />

in qualche modo ci aspettavamo, ovviamente confidando nella capacità<br />

di giudizio della Giuria. Napoli 1534 è un progetto ambizioso, fondato<br />

su una ricerca di oltre cinquant’anni e fortemente voluto dal direttore<br />

artistico della NCCP, Corrado Sfogli, che intendeva in questo modo<br />

ritornare alle origini, dove tutto era cominciato, rinnovando la lezione<br />

di padri e maestri, in primo luogo quella di Roberto De Simone: evitare<br />

le insidie di ogni ricalco, peraltro impossibile, per procedere alla rielaborazione<br />

di antichi materiali senza alcuna ansia filologica. Salutato da più<br />

parti come un “capolavoro”, questo disco si è purtroppo rivelato essere<br />

anche il testamento spirituale di Corrado, venuto a mancare pochi mesi<br />

dopo la pubblicazione di Napoli 1534.<br />

Fortunata con la canzone d’autore, la collana Crinali non<br />

manca di riscuotere consensi su altri fronti visto il primo<br />

posto e i tre podi conquistati al Premio Loano per la musica<br />

tradizionale…<br />

Riconoscimenti che sono stati di grande conforto per quanto riguarda<br />

la posizione “bifronte” della collana, che guarda a due mondi che dovrebbero<br />

dialogare più di quanto non sia successo negli ultimi tempi:<br />

Voltarelli e Loguercio & D’Alessandro, premiati nel 2016 e nel 2017<br />

con la Targa Tenco, negli stessi anni si piazzano al secondo posto al<br />

Premio Loano, mentre nel 2019 il podio lo conquista Mauro Palmas<br />

con una proposta che attesta superbamente le capacità “narrative” della<br />

musica che, in quanto tali, forse anche il Tenco dovrebbe prendere in<br />

considerazione senza confinare “racconti” così suggestivi nel recinto<br />

della musica strumentale.<br />

E quest’anno, infine, anche il Premio Loano come miglior<br />

disco assegnato a Donna, voja e fronna di Lucilla Galeazzi e<br />

UmbriaEnsemble.<br />

Senza nulla togliere a tutti gli altri, è forse quello che meglio esprime<br />

il senso più profondo del nostro agire. All’origine di tutto c’è un<br />

nostro autore, etnomusicologo della prima ora, già in rapporti con<br />

26 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INTERVISTA DOMENICO FERRARIO<br />

Nel corso di questa nostra conversazione è emersa di<br />

continuo la necessità di andare oltre le definizioni di<br />

genere, l’opportunità di diluire confini e superare steccati.<br />

Che ne pensa delle ultime dichiarazioni del Tenco che,<br />

nell’annunciare la rassegna di quest’anno, ha rimandato<br />

a “una canzone senza aggettivi”, ritenendo che “certe<br />

etichettature e denominazioni di origine incontrollata hanno<br />

perso ogni ragione di sopravvivenza”?<br />

In quel comunicato ci sono due rimandi che avrebbero dovuto evidenziare<br />

il senso di liberazione e l’ansia di aprirsi al mondo che si accompagnano<br />

spesso a prese di posizione del genere. Mi riferisco, in<br />

particolare, a Leydi e a Berio. Il primo, giovanissimo direttore nonché<br />

unico redattore di una rivista jazz nella Milano del secondo dopoguerra,<br />

enuclea il concetto di “musica senza aggettivi”, in contrapposizione alle<br />

asfissianti chiusure e alle rigide gerarchie di generi subiti sotto il regime,<br />

e il secondo, anni dopo, riprende quello stesso concetto contro le non<br />

meno asfissianti chiusure del realismo socialista: nell’uno e nell’altro<br />

caso con l’intenzione, ampiamente condivisa dai due, di assecondare<br />

la propria onnivora curiosità musicale che non faceva distinzioni tra<br />

jazz, rock, opera, elettronica o una canzone non ancora “d’autore”, ritenendo<br />

che la musica dovesse giudicarsi soltanto come bella o brutta<br />

a prescindere dal genere di appartenenza o dalla poetica di derivazione.<br />

Andare verso una “canzone senza aggettivi”, dunque, non significa<br />

negare le differenze anche rilevanti che si danno tra i generi musicali o<br />

all’interno della stessa forma “canzone” né, tanto meno, rinunciare a un<br />

concetto, quello di canzone d’autore, entrato nell’uso corrente proprio<br />

grazie all’attività pluridecennale dello stesso Club Tenco: significa solo<br />

prendere atto dei mutamenti nel frattempo sopraggiunti e andare oltre le<br />

chiusure di alcune pretese ortodossie, e dalle stanche liturgie e correlati<br />

riti di esclusione che ne cadenzano la celebrazione, per guardare finalmente<br />

il mondo, anche quello della canzone, senza occhiali deformanti.<br />

Umbria Ensemble e Lucilla Galeazzi<br />

Diego Carpitella e Roberto Leydi oltre che collaboratore di Tullio<br />

Seppilli all’università di Perugia: ed è proprio lui, Piero Arcangeli,<br />

a curare per noi, assieme a Valentino Paparelli, l’edizione critica<br />

delle registrazioni che in Umbria nel 1956 Seppilli realizza assieme a<br />

Carpitella. Arcangeli è anche un raffinato compositore, formatosi alla<br />

scuola “ideale” di maestri come Bela Bàrtok e di compositori come<br />

Berio, Nono, Maderna e John Cage, con all’attivo numerose opere segnate<br />

sempre dal traslitterare dell’ispirazione da un ambito all’altro,<br />

in un’inesausta negazione di confini, che è anche la cifra distintiva<br />

di questo suo nuovo progetto: la rivisitazione delle registrazioni<br />

sul campo di Carpitella e Seppilli per far dialogare le musiche della<br />

tradizione contadina centro-appenninica con i suoni e le modalità<br />

esecutive di un ensemble di formazione classica. E sullo sfondo, ma<br />

in ogni piega del progetto, una scommessa che sentiamo fortemente<br />

nostra: quella della tradizione è musica del nostro tempo, quando<br />

torniamo ad amarla, rivelandosi una “fascinosa quanto utopica immagine<br />

di quel che siamo e proviamo a diventare”.<br />

Si ritrova dunque in piena sintonia con l’attuale direzione<br />

del Club Tenco?<br />

Una sintonia implicita nel varo di una collana, “I libri del Club Tenco”,<br />

ma che, vorrei precisare, è con la storia del Club Tenco e non<br />

solo con l’attuale direzione che mi pare continui a fare quello che ha<br />

sempre fatto il Club, a dispetto di speciose ricostruzioni che tendono<br />

a mistificare la realtà dei fatti e a vanificare il senso stesso di un<br />

lavoro che è sempre stato il lavoro di un collettivo. Invece circolano<br />

ricostruzioni di parte che, nell’agitare il motivo romantico di un eroe<br />

solitario in rotta di collisione con tutti gli altri, ovviamente traditori<br />

e spergiuri, tendono a giustificare l’adozione di un più deleterio<br />

“muoia Sansone con tutti i filistei”. Un atteggiamento ingeneroso<br />

nei confronti di quella storia e di quanto ognuno ha dato ad essa e<br />

del tutto devastante riguardo alla situazione attuale in cui la musica,<br />

in tutte le sue varie declinazioni, non è più percepita come una<br />

componente fondamentale della cultura nazionale: e basti pensare<br />

allo spazio che ha sulla stampa generalista o su radio e televisione<br />

una critica musicale che non voglia ridursi a megafono di qualche<br />

ufficio stampa. Per non parlare poi degli aspetti economici e di una<br />

filiera sempre più improduttiva al punto che, oggi, l’unica maniera<br />

per guadagnare qualcosa con i dischi è quella di non farne dischi...<br />

Intravede qualche soluzione all’orizzonte o motivo di<br />

ottimismo?<br />

Di sicuro bisognerebbe provare a fare fronte comune, evitando di impegnarsi<br />

in battaglie di retroguardia per rifugiarsi in qualche confortevole<br />

ridotta dove protrarre ad libitum procedure e contrapposizioni<br />

funzionali solo al mantenimento di alcuni ruoli. Meglio, allora, una<br />

navigazione in mare aperto e con le vele al vento, pronti a mettersi<br />

in discussione e a rinunciare a categorie e tavole di giudizio un po’<br />

ammaccate, se non del tutto obsolete. Fuor di metafora: se vediamo<br />

artisti passare dalla rassegna sulla canzone d’autore al Festival di<br />

Sanremo, e viceversa, non significa che l’una si sia asservita all’altro<br />

ma, semmai, che la battaglia per una canzone di qualità, intrapresa<br />

cinquant’anni orsono da Rambaldi e i suoi collaboratori, ha dato<br />

qualche frutto. Allo stesso modo converrà forse porsi in ascolto di<br />

un Achille Lauro senza pregiudizi, senza cioè avere la pretesa di<br />

dargli preventivamente la patente d’autore o un marchio d’infamia.<br />

Malgrado l’interpretazione non proprio memorabile che ha dato di<br />

un brano di Luigi Tenco, potremmo così accorgerci che è capace<br />

di “canzoni belle” come molti esponenti di una sedicente “canzone<br />

d’autore” non sono più in grado neanche di immaginare.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 27


INSIDE<br />

di Rigo Di Maggio, foto di Danilo Facci<br />

La musica<br />

nel sangue<br />

Per la cantante di origini africane Naturelle la musica è una questione di cromosomi. Il nuovo singolo Rencontre<br />

Moi sposa l’espressività della sua voce nera alle sonorità del genere chill out di impronta pop. È il primo assaggio<br />

di un interessante progetto musicale di respiro internazionale che vede la giovane interprete impegnata anche<br />

come autrice.<br />

La sua bellezza dal fascino esotico e la sua musica ricca di<br />

contaminazioni sono il segno dei tempi: in questo mondo<br />

segnato sempre più dall’incontro e commistione fra culture<br />

lontane, rappresentano anche un efficace antidoto contro l’appiattimento<br />

della globalizzazione. Naturelle, discendente per parte di<br />

madre dell’ultimo re del Burundi, il leggendario Mwezi Gisabo, è<br />

una artista multiforme che ha già fatto parlare di sé. Non solo per la<br />

sua intensa attività musicale, sui social e dal vivo, ma anche per aver<br />

fatto da testimonial per una nota griffe internazionale sinonimo di<br />

cultura, viaggio e memoria. Per la sua nuova intrigante canzone Rencontre<br />

Moi, appena pubblicato per l’etichetta discografica K-noiz<br />

come anticipazione dell’album che uscirà nel nuovo anno, Naturelle<br />

si è concessa uno sfizio: realizzare una versione di bozza “homemade”<br />

del suo pezzo, allestendo in casa propria un piccolo studio di<br />

registrazione che sfrutta apparecchiature allo stato dell’arte ma di<br />

facile utilizzo: mixer, registratore multi traccia, diffusori e cavi di<br />

collegamento che permettono con una spesa ragionevole di allestire<br />

in casa uno studio di registrazione domestico di buon livello interfacciabile<br />

con il PC. Abbiamo incontrato Naturelle per parlare con lei<br />

della genesi del brano, sia sul piano creativo che della realizzazione<br />

tecnica, partendo dalla prima demo fino alla produzione nello studio<br />

di registrazione professionale Musificio di Monza.<br />

Rencontre Moi - racconta la cantante venticinquenne - è un brano<br />

scritto a quattro mani da me e dal chitarrista Francesco Valzacchi.<br />

Parla dell’incontro casuale tra un uomo e una donna che si rivela<br />

tanto intenso e appagante da spingerli a rivedersi. Il brano verte<br />

su temi dell’attrazione reciproca fra maschile e femminile e sulla<br />

chimica che si innesca dall’impatto di questi principi opposti ma<br />

complementari. La sensualità che percorre la canzone è evidenziata<br />

dalla ritmica, dal mood del canto e dal parlato e caratterizza<br />

anche il video ufficiale girato da Danilo Facci. La peculiarità del<br />

brano è l’alternanza tra due lingue: l’inglese, l’idioma che utilizzo<br />

maggiormente quando canto perché mi permette di rivolgermi a un<br />

pubblico internazionale, e il francese, che è la mia seconda lingua<br />

essendo io originaria del Burundi. La canzone è uscita il 13 luglio<br />

scorso su tutti i digital store per la K-noiz, l’etichetta che lavora con<br />

me al mio personale progetto di inediti, ma anche a molti altri miei<br />

progetti in collaborazione con numerosi DJ e producer. Sono molto<br />

contentata di aver trovato un team come quello di K-noiz che crede<br />

in me che ha investito sul mio talento.<br />

28 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INTERVISTA NATURELLE<br />

TECNOLOGIA ALLA PORTATA DI TUTTI<br />

Lo Zoom Live Track L-12 risponde a un’esigenza che i musicisti professionisti e<br />

amatoriali hanno sempre avuto, quella non soltanto di gestire il suono ma anche di<br />

potersi riascoltare. Questo mixer digitale, compatto, leggero e facile da trasportare,<br />

può essere infatti utilizzato da cantanti e rock band per sessioni di registrazione<br />

nel garage di casa e per documentare le proprie esibizioni in concerto. L-12 ha la<br />

caratteristica di unire un mixer digitale 12 canali in ingresso (8 mono e 2 stereo),<br />

un registratore multitraccia che può registrare simultaneamente fino a 14 tracce e<br />

un’interfaccia audio USB 14-in4-out. In questo modo i musicisti possono registrare<br />

autonomamente demo ed esibizioni in concerto con risultati di ottima qualità.<br />

L-12 può registrare simultaneamente ogni canale e l’uscita del segnale stereo<br />

del master fader per un totale di 14 tracce. Poiché i dati registrati sono salvati in<br />

formato WAV 16/24-bit, 44.1/48/96 kHz, i file possono essere facilmente copiati su<br />

computer e usati in un DAW. Inoltre, si possono eseguire overdubbing e punch in/<br />

out come ci si aspetta da un registratore multitraccia. La carta vincente di L-12 è la<br />

sua semplicità d’uso. Per gestirlo non è necessario aprire un menu. Ogni parametro<br />

mixer può essere controllato grazie a manopole e tasti proprio come un mixer<br />

analogico. Ogni canale ha un EQ a 3-bande, e i canali mono hanno funzioni di<br />

compressore. Il mixer comprende anche effetti di mandata di alta qualità. Inoltre,<br />

si possono salvare nell’unità fino a 9 scene collegate allo status del mixer. Il prezzo<br />

(meno di 500 euro) è decisamente competitivo.<br />

I diffusori attivi scelti da Naturelle sono i Mackie Thump 15A, un prodotto collaudato<br />

di cui è nota la versatilità: si tratta di un diffusore biamplificato (woofer 15” e tweeter<br />

a compressione in titanio da 1,4”) progettato per musicisti e DJ che necessitano di<br />

una potenza adeguata (1300 W di picco, 650 di potenza effettiva) per esibirsi non<br />

soltanto nei piccoli locali ma anche in sale medio grandi. Il Thump 15A dispone<br />

di una console di missaggio integrata a 2 canali, è robusto e facilmente trasportabile<br />

e sdraiato e orientato verso i musicisti, può essere utilizzato anche come<br />

stage-monitor. All’L-12, infine, sono stati abbinati cavi superflessibili e bilanciati<br />

e connettori professionali della Mogami, prodotti in Giappone e assemblati in<br />

Italia da Etabeta Electronics di Bregnano, la società che li distribuisce in tutta Italia.<br />

Questi cavi, con cui sono cablati molti studi di registrazione di fama mondiale,<br />

pur essendo abbordabili a livello di prezzo garantiscono il migliore trasferimento<br />

del segnale con una notevole chiarezza e assenza di disturbi. Per l’impianto sono<br />

stati utilizzati quattro cavi Mogami modello MC 260 N, della lunghezza di dieci<br />

metri ciascuno, rivestiti con una speciale guaina isolante in PVC superflessibile<br />

e antiabrasione. Di questi, due montano connettori XLR maschio-femmina per<br />

collegare le casse al mixer mentre gli altri due hanno connettori jack e XLR maschio<br />

per collegare la spia al mixer. Per i connettori la scelta è caduta sui modelli<br />

XLR 3MX-SOA (maschio) e 3FX-SOA (femmina) e su quello jack JSX-O, tutti con<br />

i contatti argentati.<br />

Come mai hai deciso di realizzare la prima demo della<br />

tua canzone a casa tua, in piena autonomia, e di che tipo<br />

di strumentazione ti sei avvalsa per ottenere dei risultati<br />

di buon livello qualitativo?<br />

Sentivo l’esigenza, in fase creativa, di fissare le mie intuizioni musicali<br />

nella quiete dell’intimità domestica, dove non avverto pressioni<br />

di nessun tipo tranne l’impulso a esprimermi attraverso la musica.<br />

Tra l’altro, oltre a essere un’artista a tempo pieno, io sono anche<br />

la madre di due splendide bambine e lavorare in casa, il luogo in<br />

cui mi sento più a mio agio, mi consente di conciliare i due ruoli di<br />

cantante e di mamma. Non sempre è facile, ma ci riesco. Valzacchi e<br />

io abbiamo così deciso di allestire da me uno studio di registrazione<br />

domestico basato su un mixer molto pratico e intuitivo, lo Zoom<br />

Live Track L-12. Questo apparecchio, che qualcuno ha giustamente<br />

definito un registratore multitraccia travestito da mixer, è lo stesso a<br />

cui ricorro durante le mie performance dal vivo nei locali di piccola<br />

e media grandezza, in assenza di un service che garantisca tutta<br />

la strumentazione per il concerto. Quando, invece, mi esibisco a<br />

eventi luxury e nei Grand Hotel tra Italia e Francia, come spesso mi<br />

capita di fare, l’impianto voce se ne resta a casa.<br />

Immagino che cantare e suonare nella tranquillità della<br />

tua saletta di registrazione domestica ponga problemi<br />

di audio-diffusione e gestione del suono completamente<br />

diversi rispetto a esibirsi in concerto davanti a un pubblico<br />

numeroso...<br />

È proprio così. Per garantire un livello di qualità adeguato in<br />

entrambi gli ambiti, quelli della registrazione homemade e<br />

dell’esibizione sul palco con musicisti professionisti, ho dovuto<br />

completare il mio impianto voce con diffusori all’altezza della<br />

situazione, sia in termini di potenza che di fedeltà del suono. Allo<br />

Zoom L-12 ho abbinato due casse attive Thump 15A della Mackie<br />

e una terza che fa da spia, perché per il cantante e i musicisti è<br />

fondamentale sentirsi, oltre che farsi sentire. Questi altoparlanti,<br />

oltre a essere affidabili, sono abbastanza leggeri e facilmente<br />

trasportabili. Non è cosa da poco, a fine serata, disporre di una<br />

strumentazione veloce da smontare e caricare sul furgone. È stata<br />

poi una piacevole sorpresa scoprire che proprio a pochi chilometri<br />

da casa mia, a Bregnano, si trova il distributore unico per l’Italia<br />

dei cavi giapponesi Mogami, molti apprezzati dai musicisti e dagli<br />

addetti ai lavori.<br />

So che oltre a essere una cantante, una fotomodella e una<br />

mamma sei anche un’insegnante di canto moderno. Che<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 29


INSIDE<br />

soddisfazioni ti dà questo tipo di lavoro nelle scuole di<br />

musica?<br />

L’insegnamento è una mia grande passione. Mi piace vedere i progressi<br />

dei miei allievi e stabilire con loro un rapporto umano basato<br />

sull’amore per la musica intesa come strumento di espressione<br />

di sé. Insegnando anche privatamente, posso sfruttare il mio mixer<br />

per fare in modo che gli allievi abbiano una prima esperienza di<br />

registrazione in studio. Nell’era del digitale in cui è importante essere<br />

presenti sui social, un registratore multitraccia è utile per poter<br />

pubblicare in rete cover e brani inediti allo scopo di far conoscere a<br />

un’ampia community la propria musica.<br />

È proprio quello che hai<br />

fatto, ovviamente a un livello<br />

tecnico molto più sofisticato,<br />

con Rencontre Moi...<br />

La prima versione in digitale del<br />

singolo l’abbiamo registrata nel<br />

mio piccolo studio domestico. Ad<br />

essa, però, è seguita la versione<br />

definitiva registrata dai tecnici<br />

di Musificio, dotato di apparecchiature<br />

tecnologiche ovviamente<br />

molto superiori alle mie. Ma già la<br />

prima bozza registrata da me, con<br />

chitarra e voce e tutta una serie di<br />

suoni campionati, era di qualità<br />

elevata tanto da essere apprezzata<br />

dallo staff dello studio. Insomma,<br />

per mettere insieme una demo decente,<br />

cioè in grado di valorizzare<br />

la propria musica, oggi non è più<br />

necessario essere degli ingegneri<br />

del suono. E questa è una piccola<br />

rivoluzione per i musicisti.<br />

Non solo cantante, insegnante e mamma ma anche fotomodella<br />

per numerosi cataloghi a distribuzione internazionale di<br />

hair styling e linee di abbigliamento esclusive. Mi sembri un<br />

valido esempio della capacità femminile di far coesistere nella<br />

propria vita universi ed esperienze differenti.<br />

Nonostante io faccia anche la fotomodella, la musica è sempre<br />

stata la mia professione principale e il filo conduttore della mia<br />

vita. Talvolta mi sono scontrata con il pregiudizio di chi ritiene<br />

che questi due mestieri siano incompatibili e che una fotomodella<br />

non può essere considerata una cantante credibile. In realtà,<br />

però, ho sempre sostenuto la libertà di essere ciò che si vuole e<br />

di non porsi limiti troppo stretti in quello che si fa anche a livello<br />

artistico. Proprio per questo motivo non temo le contaminazioni<br />

a livello musicale. Io stessa sono figlia di queste contaminazioni<br />

culturali, essendo cresciuta in una famiglia mista ascoltando<br />

musica occidentale, musica africana, soul e l’R&B di Alicia Keys<br />

e Toni Braxton. Da piccola ascoltavo molto Papa Wemba, Salif<br />

Keita e Youssou N’Dour. La mia cantante preferita è sempre<br />

stata Sade. Apprezzo anche Beyoncé in quanto showgirl completa.<br />

Non ho paura di sperimentare e di passare da un genere<br />

all’altro. Quando mi esibisco sul palco passo dalle pietre miliari<br />

del soul (Otis Redding, Marvin Gaye e Bobby Hebb) alla chanson<br />

française (Jaques Brel, Edith Piaf, Zaz e Henry Salvador) fino alla<br />

musica dance con DJ.<br />

Il trisnonno di tua madre era il celebre Mwezi Gisabo,<br />

l’ultimo re tradizionale del Burundi, di cui anche<br />

l’esploratore Sir Richard Burton parlò nei suoi resoconti<br />

di viaggio definendolo un uomo molto saggio.<br />

Sono orgogliosa di lui perché era uno di quei re africani che, diversamente<br />

da altri, si rifiutarono di<br />

vendere i propri sudditi ai trafficanti<br />

di schiavi arabi. Li cacciò via<br />

con lance e frecce. È un aneddoto<br />

che fa parte della storia di famiglia.<br />

Con quali artisti del panorama<br />

musicale ti piacerebbe<br />

collaborare?<br />

Terence Trent d’Arby, Maitre Gims e<br />

Mario Biondi, perché si avvicinano al<br />

mio mondo musicale di riferimento.<br />

Vedo che hai un grosso<br />

seguito su Instagram (@<br />

naturellemusic) dove ti<br />

racconti nella tua vita di<br />

cantante, modella e mamma...<br />

Ci tengo molto a un contatto assiduo<br />

con chi mi segue e ama quello<br />

faccio e, quindi, spesso pubblico<br />

dei contenuti inerenti la mia sfera<br />

artistica e non. Molte donne mi scrivono che per loro sono fonte di<br />

ispirazione per come riesco a conciliare la vita famigliare con la mia<br />

attività artistica. In effetti, sono convinta che la carriera di cantante<br />

non debba spingermi a sacrificare i miei affetti famigliari e viceversa.<br />

Spero, anzi, di poter trasmettere alle mie due bambine la passione<br />

per la musica e per l’arte che guida la mia vita, così come i miei genitori<br />

hanno fatto con me. Quando si nutre una passione ed è forte, ti spinge a<br />

trovare soluzioni per mandarla avanti senza rinunciare agli altri aspetti<br />

fondamentali della vita di una donna, come la maternità.<br />

30 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


INSIDE<br />

di Roberto Salafia<br />

Un’altra visione<br />

delle cose<br />

Sansui Electric Co. Ltd. (Sansui Denki Kabushiki-gaisha) venne fondata a Tokyo nel 1947, dove aveva i suoi<br />

quartieri generali e faceva parte del Grande Holdings, un gruppo Cinese con base a Hong Kong proprietaria<br />

anche di Akai e Nakamichi. Con le sue intuizioni ha segnato la strada dell’Hi-Fi!<br />

Inizialmente fabbricava trasformatori e solo intorno al 1960<br />

cominciò a distinguersi nel costruire componenti audio; poi<br />

nel 1971 Sansui introdusse il QS-1, un sintetizzatore Quadrifonico<br />

(o quadrafonico) che poteva simulare 4 canali stereo da<br />

una sorgente di due canali. Il sistema impiegato era stato studiato<br />

da Sansui che l’aveva commercializzato come QS Regular Matrix<br />

System. La separazione tra i canali era di soli 3 dB che funzionavano<br />

comunque a causa della percezione umana dettagliatissima. Come<br />

si sa l’orecchio umano, malgrado le sue limitazioni, è in grado di<br />

percepire differenze di angolature di appena 3 gradi. Due anni dopo<br />

Sansui sviluppò il sistema introducendo il QS Vario Matrix con una<br />

separazione di 20 dB. Purtroppo, però, non ebbe molto successo<br />

in quanto la Columbia/CBS aveva introdotto il SQ System che, nel<br />

frattempo, si era imposto sul mercato. Solo la Decca riconobbe<br />

la superiorità del sistema Sansui e adottò il QS nei suoi famosi<br />

dischi. Gli sviluppi del sistema QS partivano dagli studi del 1968<br />

dell’ingegnere tedesco Peter Scheiber. Negli anni ’70 l’ingegnere<br />

della Sansui Isao Itoh ci mise mano e li perfezionò. Tutto l’hardware<br />

venne prodotto solo da Sansui malgrado la stessa avesse messo il<br />

sistema a disposizione di terzi gratuitamente. Chiusa la parentesi<br />

quadrifonica, Sansui proseguì con la sua produzione di amplificatori,<br />

registratori a bobine e a cassette, sintonizzatori e più tardi CD<br />

Players: quando Sansui fallì nel 2001 aveva al suo attivo una serie<br />

di apparecchi rinomati in tutto il mondo. Purtroppo, la vendita<br />

dell’azienda a una società Cinese (Orion) complicò molto le cose in<br />

quanto da quel momento in poi il mercato mondiale venne inondato<br />

da televisori, computer e a altro materiale a nome Sansui, la cui<br />

qualità nulla aveva da spartire con quella d’oro degli anni ’70/ ’80<br />

e tanto meno con quella degli ultimi anni Novanta, quando Sansui<br />

cercò di riappropriarsi del mercato interno. Soltanto nel 2012<br />

vennero consegnati i libri alla borsa di Tokyo, ma a quel punto la<br />

nomea di Sansui era irrimediabilmente rovinata... Gli amanti del<br />

vecchio nome Sansui, però, si ricordano bene quali apparecchi<br />

hanno fatto la sua storia! Malgrado tutta la produzione Sansui sia<br />

degna di nota, in considerazione del fatto che i registratori a bobine,<br />

a cassette, e i sintonizzatori sono ahimè da considerarsi obsoleti e<br />

che i CD player sono quelli che hanno subito più aggiornamenti,<br />

mi soffermerò sulla parte della loro produzione che ancora oggi<br />

può considerarsi attuale, quella degli amplificatori.<br />

Nel 1972 vivevo a Londra e con molto piacere acquistai l’integrato<br />

AU-9500, un apparecchio che se avessi spazio ricomprerei anche<br />

oggi. Molto ben costruito, con un suono dolce e definito e allo<br />

32 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SANSUI<br />

stesso tempo potente e robusto al punto che funziona ancora<br />

oggi senza sostituzioni. Tra i ricordi vorrei citare alcuni dei più<br />

apprezzati prodotti Sansui della sua epoca d’oro: tutti gli amplificatori<br />

di quel periodo utilizzavano un sistema proprietario unico<br />

all’epoca e poi copiato con differenti nomi; stiamo parlando della<br />

topologia “Alpha X” per gli stadi di amplificazione. Si tratta di<br />

un bilanciamento effettuato amplificando entrambi i segnali, sia<br />

quello in fase che quello sfasato di 180°, utilizzando due amplificatori<br />

di potenza distinti per ogni canale stereo, uno alimentando<br />

il morsetto di uscita positivo e l’altro quello negativo. A causa<br />

della presenza di “quattro” canali si evita così la circolazione di<br />

elevate correnti nelle piste di massa e si ottiene un rendimento<br />

maggiore a parità della tensione di alimentazione rispetto a un<br />

amplificatore tradizionale, in quanto ogni ramo vede solo metà<br />

carico. Come conseguenza ci sarà una richiesta di corrente teoricamente<br />

doppia rispetto a un amplificatore tradizionale. Questo<br />

tipo di approccio richiede, come si può ben capire, un costo di<br />

produzione maggiore che mise la Sansui in difficoltà nei riguardi<br />

della concorrenza, sebbene chi sapeva riconoscere il buon suono<br />

fosse disposto a spendere qualcosa in più!<br />

Ecco alcuni dei più famosi e ben suonanti elencati cronologicamente:<br />

1965: AU-111, il più ricercato amplificatore a valvole sul mercato.<br />

Non si trova a meno di 2.500 euro. Suono encomiabile ancora<br />

oggi;<br />

1970: AU-909, il primo integrato a transistor dopo l’epoca valvole;<br />

1977/79: AU-517/717 dual mono e la seconda generazione con<br />

gli aggiornati AU-719,819,919;<br />

1979: AU-D907 (in Giappone), AU-919 (altrove). Considerato<br />

il miglior amplificatore integrato di sempre: due trasformatori,<br />

uno come pre-driver in classe A e l’altro toroidale per l’output<br />

in classe B;<br />

1979/80: AU-X1, molto veloce e sofisticato;<br />

1981: AU-X11 Mos fet vintage 1983/84: AU-D11 con “super<br />

feedforward” che permette di diminuire al minimo il feedback<br />

negativo (distorsione armonica molto bassa del secondo ordine);<br />

1985: A-111MOS Vintage, versione integrata del B-C-2301;<br />

1988: AU-X1111;<br />

1995: B-209 The tube, 10 valvole, immesso cercando di rinverdire<br />

suo fratello AU-111. Nessuno l’ha sentito in occidente ma ce<br />

n’è uno in vendita in Giappone a 6.610 dollari (!), ovviamente<br />

100 Volt.<br />

1996: AU-07 Anniversary (commemora i 20 anni della serie 7).<br />

Nel 1971 Sansui introduce il QS-1, un sintetizzatore Quadrifonico (o quadrafonico)<br />

che poteva simulare 4 canali stereo da una sorgente di due canali<br />

Senz’altro mi sono dimenticato qualche versione importante ma<br />

non dobbiamo scordare che in questi anni Sansui usciva molte<br />

volte con diversi nuovi prodotti ogni anno... Per quanto riguarda<br />

i finali con pre separati, invece, dobbiamo ricordare i seguenti:<br />

1976: BA-CA-3000 - 5000 170/300Watt x canale su qualsiasi<br />

impedenza, pubblicato in concorrenza ai McIntosh, ai quali assomigliava<br />

anche visivamente, 49 Kg, con 15 Hz – 30.000 kHz.<br />

Oggi si trova in ordine e ricappato da 3.500 a 5000 euro. Una<br />

recensione del BA-3000 la trovate su un vecchio numero di Stereo<br />

(n. 4/1989) che occasionalmente appare in Internet;<br />

1983: B-C-2301 120 db S/R (quasi da primato), 300Watt per<br />

canale (ma in prova ha raggiunto 350 Watt), 1 Hz – 30.000 kHz,<br />

37 kg. Cornici in vero legno e per il C-2301 frontale in vetro<br />

spesso serigrafato. Pre e finale costruiti con percorso bilanciato<br />

dall’input all’output con sistema proprietario “X-Balanced”,<br />

alimentazione in DC, circuitazione differenziale a diamante DD,<br />

tecnologia Super Feedforward, cablaggio interno OFC compreso<br />

il cavo di potenza. Transistor scelti uno a uno. Telaio, e non solo,<br />

in rame puro. I prezzi dell’usato variano moltissimo e vanno<br />

da 2.000 a 6.000 euro cad. Dal 1983 al 1986 Sansui esce con<br />

le versioni meno potenti (200 watt x canale) ma con identiche<br />

caratteristiche: B-C-2101, B-C-2102, B-C-2201;<br />

1990: B-C-2302 120 db S/R, 300Watt per canale, 1 Hz – 30.000<br />

kHz, 44 kg. L’usato pre è intorno ai 7.000 euro e il finale intorno<br />

ai 6.000 euro. I prezzi parlano da soli e non raggiungerebbero<br />

queste quotazioni se non fossero apparecchi molto ricercati per<br />

il suono veramente al top anche a livelli odierni. I 2302 sono la<br />

versione rinnovata dei 2301 che Sansui ha pensato di rilanciare<br />

inglobandoli nella serie Vintage, serie che conteneva diversi<br />

apparecchi, tutti di alta qualità e con rifiniture esclusive. Le caratteristiche<br />

dichiarate sono identiche ai 2301 ma ne è stato aumentato<br />

il peso ispessendo i pannelli interni ed esterni. Entrambi<br />

i preamplificatori C-2301 e C-2302 sono da considerarsi i più<br />

completi pre mai costruiti (mi viene in mente il pre Accuphase<br />

C-280V). Hanno una sezione phono con 80 dB per testine MC,<br />

90 dB con testine MM e 110 dB linea. La sezione MC ha due<br />

trasformatori separati che possono considerarsi step-up interni.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 33


INSIDE<br />

L’AU-111è uno dei più ricercati amplificatori a valvole vintage sul mercato<br />

Anche per l’estetica Sansui ha profuso il meglio possibile ed è,<br />

secondo me, impossibile trovare sul mercato niente che assomigli<br />

anche lontanamente alla costruzione e alla versatilità di questi<br />

ultimi apparecchi.<br />

Cercherò ora di spiegare lo sforzo tecnico che la Sansui impiegò<br />

nella costruzione della sua ultima serie di giradischi degli anni<br />

’70 / ’80. Qualcuno di voi obietterà che sarebbe impossibile per<br />

un apparecchio di 40/50 anni fa competere con uno dei nostri<br />

giorni e io, a questo punto, vi prego di continuare a leggere se<br />

volete arrivare al punto di sorpresa. Innanzitutto, vorrei elencare<br />

quali giradischi Sansui sono degni di figurare tra i migliori mai<br />

prodotti; premetto anche che tutti i giradischi elencati sono a trazione<br />

diretta e molti automatici. Due fattori che per i puristi non<br />

caratterizzano usualmente apparecchi Hi-end ma come spiegherò<br />

dettagliatamente questi prodotti sono delle eccezioni assolute.<br />

Innanzitutto la trazione diretta, quando è ben eseguita, dà dei<br />

risultati migliori della trazione a cinghia: corposità, fermezza,<br />

stabilità, suono pieno e dettagliato... Vale la pena di ricordare<br />

che alcuni tra i più performanti e costosi giradischi sono a trazione<br />

diretta: Nakamichi Dragon CT, Kenwood L07-D, EMT938,<br />

Marantz 6300, Technics SL1200, 1210, molti Denon, Yamaha<br />

GT2000, Pioneer Exclusive P3, PL7L, molti Micro Seiki, etc.<br />

Dopotutto si può ben capire che una trazione diretta costruita<br />

a regola d’arte costi molto di più di una trazione a cinghia, ed è<br />

per questo che il mercato si è via via assestato su quest’ultima<br />

soluzione. In Internet, oggi, potete trovare in vendita motori a<br />

cinghia nuovi ma non troverete mai motori a trazione diretta!<br />

L’automatismo è senz’altro una comodità e quando il braccio<br />

ha un suo motore separato come nel caso dei Sansui, una volta<br />

che lo stesso viene adagiato sul disco, non esiste alcun attrito<br />

e connessione con il resto del sistema ed eguaglia così il braccio<br />

senza automatismi. In ordine di introduzione sul mercato i<br />

primi di cui parlare sono l’SR-636, inserito in quanto versione<br />

economica dell’838 (alla sua uscita costava meno). Le prestazioni<br />

del modello più economico sono solo marginalmente inferiori e<br />

qualcuno l’ha capito al punto che il 636 ha un prezzo di mercato<br />

dell’usato oggi che si avvicina molto a quello dell’838 e va oltre il<br />

suo prezzo originale. L’838 come il 636 ha il braccio MCF (Mass<br />

Concentrated Fulcrum) che migliora la stabilità del braccio in<br />

qualsiasi momento. Inizialmente il 636 aveva il controllo di velocità<br />

analogico, poi sostituito con lo stesso PLL al quarzo dell’838.<br />

L’SR-929 è una versione ancora migliorata dell’838 dove aumenta<br />

il peso, viene migliorato il livello del rumble e aumenta la lunghezza<br />

del braccio, diminuendo così l’errore radiale. Con l’XR-Q9<br />

inizia il periodo degli automatici, per cui i giradischi di questo<br />

tipo contengono più elettronica di un amplificatore. Chi è abituato<br />

all’interno di un Thorens TD.125 o di un Linn Sondek LP12<br />

rimane sconcertato. Nulla da dire sulla validità di questi ultimi<br />

che nella loro semplicità suonano ancora oggi molto bene, ma<br />

poco hanno a che vedere con questi Sansui per quanto riguarda<br />

studio e progettazione. Un tempo il giradischi significava nulla<br />

di più del termine stesso: un motore, un piatto, un braccio, a<br />

mala pena un prodotto elettrico e certamente non elettronico.<br />

Con Sansui le cose cambiano: pensate che il XR-Q9 e il XR-Q11<br />

contengono qualcosa come 54 transistor, 26 diodi, 12 circuiti<br />

integrati e tanti altri pezzi elettronici! La complessità dei Sansui<br />

rappresenta anche il loro tallone d’Achille ma quando sono<br />

calibrati e regolati il loro suono è difficilmente raggiungibile.<br />

L’XR-Q9 e il XR-Q11 sono praticamente identici con la sola differenza<br />

che l’11 ha in più la ricerca del brano (come in un CD e<br />

come progettato nel giradischi ADC Accutrac 4000) grazie a un<br />

sensore ottico posizionato a sbalzo sullo shell, davanti alla testina.<br />

Questo permette di cambiare testina senza annullare l’effetto<br />

ricerca. La Sansui raccomandava di non cambiare il tappetino<br />

del piatto (nero) in quanto il sensore avrebbe potuto avere dei<br />

problemi di lettura. Entrambi hanno i comandi posizionati davanti<br />

in basso e al di fuori del coperchio antipolvere in modo che<br />

le funzioni possono essere attivate anche a coperchio abbassato.<br />

Tutti gli automatici (XR-Q9, XR-Q11, XR-Q7, XR-Q5, XP-99)<br />

hanno il controllo della velocità tramite un sensore che altro<br />

non è che una testina di lettura da registratore che legge le barre<br />

fissate sotto il piatto per mezzo di una vernice magnetica. Questo<br />

accorgimento permette un controllo della velocità reale e indi-<br />

Il sistema Synchrotor(94/95) consisteva in un doppio motore: quello superiore imprimeva<br />

il moto al piatto mentre un rotore inferiore girava in senso contrario con il<br />

compito di annullare le vibrazioni generati dalla trazione diretta.<br />

34 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SANSUI<br />

Giradischi XR-Q9: si apprezzi la complessità dell’interno<br />

pendente da qualsiasi altro fattore meccanico come, ad esempio,<br />

un disco ondulato. Tutti hanno il braccio denominato D-O-B<br />

(Dynaoptimum balanced), che evita qualsiasi vibrazione grazie<br />

al fulcro posizionato al punto esatto di bilanciamento dinamico.<br />

In aggiunta anche la base del braccio è esente da vibrazioni in<br />

quanto costituita da un blocco unico di zinco.<br />

Un’altra peculiarità di questi giradischi è quella di poter regolare<br />

il punto di discesa del braccio. Il tappetino non è nel solito<br />

materiale (gomma) ma in un materiale plastico, rigido e solidale<br />

con il piatto. È chiaro che il tappetino in gomma usato dai giradischi<br />

tradizionali permette di diminuire il rumore di fondo<br />

provocato dal motore. Se, come in questo caso, non viene usato,<br />

è perché lo studio di questi giradischi ha permesso di non usarlo.<br />

Se controllate il valore del rumble, infatti, noterete dati difficilmente<br />

rintracciabili in altri giradischi! Ma il fiore all’occhiello di<br />

XR-Q7, XR-Q5 e XP-99 è dato dall’adozione del sistema Silent<br />

Synchrotor. Questo dispositivo è veramente l’uovo di colombo<br />

per eliminare le vibrazioni che la trazione diretta può provocare<br />

alla base del giradischi stesso, vibrazioni che se raggiungono la<br />

puntina possono provocare qualche problema, come un suono<br />

d’alta frequenza opaco o un’immagine stereo annebbiata. Malgrado<br />

la superiorità del sistema DD rispetto a quello a cinghia,<br />

anch’esso può presentare delle irregolarità di velocità dovute a<br />

fattori meccanici esterni e questi vengono regolarmente annullati<br />

con l’intervento del PLL (sistema di controllo della velocità<br />

al quarzo) che interviene aumentando o diminuendo la coppia<br />

(momento torcente) del motore. Queste variazioni istantanee<br />

possono provocare le suddette vibrazioni del cabinet e possono<br />

essere annullate adottando un basamento “sismico”, cosa in<br />

parte avvenuta in questi giradischi. Per essere sicuri di curare<br />

l’eventuale difetto, la Sansui ha progettato un doppio motore: uno<br />

superiore che imprime il moto al piatto e un rotore inferiore che<br />

gira in senso contrario annullando così qualsiasi imperfezione.<br />

Quest’idea nasce dal principio matematico che “ad ogni azione<br />

si contrappone una eguale e opposta reazione”. Originariamente<br />

il prototipo del sistema prevedeva due piatti, uno superiore e<br />

uno inferiore, con due motori sincronizzati, come in un famoso<br />

giradischi in vendita attualmente. Susseguentemente si è semplificato<br />

il sistema adottando i due motori in un unico involucro. Il<br />

secondo rotore è anch’esso sincronizzato con il motore ma ruota<br />

in avanti o indietro a seconda del segnale dato dal PLL al motore,<br />

cancellando così, prima che raggiunga il cabinet, qualsiasi<br />

vibrazione che la variazione di coppia potrebbe causare. Devo<br />

essere sincero: non ho sentito differenze sostanziali tra il XR-Q9<br />

(senza il Silent Synchrotor) e il XR-Q7 (con il Silent Synchrotor)<br />

IO ME LI RICORDO COSÌ<br />

Il mio secondo amplificatore fu un Sansui: l’AU 9500 era un modello di riferimento<br />

ma anche un “trattore” resistente a tutto e in grado di superare le mie intemperanze<br />

e quelle di mio fratello che lo ebbe dopo di me, non senza qualche rimpianto<br />

da parte mia. Massiccio e resistente seppur consumer, oggi farebbe impallidire<br />

a livello costruttivo apparecchi di due classi superiori! La storia, invece, è stata<br />

quella che è stata come racconta Roberto nel testo e nulla v’è da aggiungere se<br />

non un simpatico siparietto: in una imprecisata epoca della mia carriera mi venne<br />

chiesto di realizzare il dépliant per il lancio di un redivivo Sansui di cui poi non se<br />

ne fece niente. Datore di lavoro, Silvio Berlusconi!<br />

Paolo Corciulo<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 35


INSIDE<br />

ma è comunque positivo avere questo sistema nel caso in cui,<br />

ad esempio in presenza di una irregolarità del solco, si instauri<br />

il suddetto problema. Questa mancanza di differenze rilevata è<br />

data dal fatto che in questi giradischi sono state adottate tali e<br />

tante innovazioni che è molto difficile riuscire a trovare un punto<br />

debole. Nello specifico, la mancanza del Silent Synchrotor è<br />

sopperita dal braccio D-O-B che annulla le vibrazioni provenienti<br />

dal telaio. Il Q7, in particolare, è un mastodonte in tutti i sensi:<br />

misura 50 x 40 x 13 cm senza considerare la cappa! Dei giradischi<br />

automatici Sansui esistono solo due prove tecniche disponibili:<br />

e poco pesanti, pena la facilità di trovarvi di fronte ai problemi<br />

parzialmente affrontati qui sopra. Meglio, allora, orientarsi verso<br />

quelli a cinghia che anche a basso costo possono produrre un<br />

suono accettabile…<br />

Perché, alla luce di tutto questo e delle soluzioni innovative intraprese,<br />

Sansui è poi fallita? La ragione deve ricercarsi in diverse<br />

situazioni concomitanti che unite hanno decretato la sua<br />

fine: innanzitutto dobbiamo ricordare che, a differenza di altre<br />

compagnie Giapponesi come Sony o Pioneer che operavano sia<br />

nel mercato interno che quello d’esportazione, Sansui basava<br />

Giradischi XR-Q9<br />

Giradischi XR-Q5<br />

una italiana per l’XR-Q7 e una americana per l’XR-Q11. Nel Q7 il<br />

rumble rilevato è di 74 dB (pesato 66 dB); nel Q11 il rumble pesato<br />

è di 67 dB. Malgrado i valori rilevati siano leggermente inferiori<br />

al dichiarato, in entrambi i casi il rumble è molto al di sotto del<br />

livello di rumore residuo tipico degli LP! In Internet si trovano<br />

diversi riferimenti al fatto che molti dei giradischi Sansui di un<br />

certo pregio siano stati progettati in collaborazione con Micro<br />

Seiki; è possibile, considerando che Micro Seiki forniva la sua<br />

esperienza a moltissime case Giapponesi e non.<br />

Sono comunque convinto che il Silent Synchrotor, così come<br />

il braccio MCF o quello D-O-B e i sistemi Alpha-X, Super<br />

Feedforward, X Balanced, siano tutti studi sviluppati da Sansui<br />

e brevettati a suo nome. Un’ultima considerazione in merito:<br />

sconsiglio di comprare giradischi a trazione diretta poco costosi<br />

SANSUI & <strong>SUONO</strong><br />

Questa una selezione delle prove apparse sulla rivista.<br />

- Integrato AU-717: <strong>SUONO</strong> n.66 Dicembre 1977<br />

- Pre/Finale C/B-2101 <strong>SUONO</strong> n.153 Febbraio 1986<br />

- Pre/Finale C/B-2201 <strong>SUONO</strong> n.163 Dicembre 1986<br />

- Pre/Finale C/B-2102 <strong>SUONO</strong> n.173 Ottobre 1987 e n.192 Maggio 1989<br />

- Finale B-2301: <strong>SUONO</strong> n.227 Aprile 1992<br />

- Pre/Finale CA/BA-3000: <strong>SUONO</strong> n.46 Febbraio 1976.<br />

principalmente le sue vendite sul mercato estero e il suo più<br />

grande cliente era il Servizio Militare Americano. Questo modus<br />

operandi funzionò fino alla fine della guerra in Vietnam (1975),<br />

dopodiché le vendite cominciarono a scemare fino a quando, nel<br />

1980, Sansui decise di abbandonare la produzione in America,<br />

continuando però a produrre oltre che in Giappone anche in<br />

Belgio e in Germania. Altri fattori negativi sorsero poi alla fine<br />

degli anni ’70, inizio anni ’80: lo yen cominciò ad apprezzarsi<br />

rapidamente e il dollaro a deprezzarsi.<br />

Le vendite Sansui subirono così un tracollo e quando venivano<br />

effettuate erano in perdita. Il nome Sansui verrà comunque<br />

ricordato non solo per i suoi prodotti migliori ma anche per il<br />

significato del suo nome che rappresenta, seguendo la tradizione<br />

Zen, il connubio tra montagna e acqua. Questa raffigurazione<br />

va indietro migliaia di anni nella Cina antica di epoca Ming,<br />

quando si dipingeva con inchiostro nero su carta bianca con<br />

paesaggi naturali contenenti montagne, alberi e fiumi. La forza<br />

dell’inchiostro nero sulla carta bianca si traduce in vigore, tempra,<br />

robustezza contrapposti alla semplicità della carta bianca.<br />

Questa è la ragione per la quale molti prodotti Sansui hanno il<br />

frontale nero con le scritte in bianco...<br />

Vorrei infine chiudere con la massima che accompagnava gli apparecchi<br />

Sansui: “Se la somma delle parti è più alta del totale,<br />

allora al totale (prodotto) manca qualcosa. Se il totale è più<br />

grande della somma delle parti allora è un Sansui”!<br />

36 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

È<br />

difficile nascondere<br />

l’interesse che ho<br />

sempre provato<br />

verso qualsiasi accessorio<br />

del momento perche, ne<br />

sono convinto, grazie<br />

ad essi si apprezzano<br />

piccoli cambiamenti che<br />

contribuiscono ad affinare le<br />

prestazioni dei nostri sistemi,<br />

sebbene molti sosterranno che<br />

gli effetti sono inavvertibili o al<br />

massimo difficili da percepire.<br />

Certo, se nel nostro sistema<br />

andiamo a rimpiazzare un<br />

amplificatore, un diffusore, un<br />

convertitore, un CD, una testina<br />

magnetica, le differenze si<br />

avvertono con facilità e quasi<br />

sempre sono significative. Diverso<br />

è per gli accessori (cavi,<br />

piedini, disaccoppiatori, basi<br />

e piedini antivibrazioni) e tanti<br />

altri prodotti, inclusi quelli<br />

dedicati all’alimentazione a cui<br />

proprio in questo numero è dedicato<br />

uno speciale: il panorama<br />

Hi-Fi ne è fin troppo ricco.<br />

La percezione è decisamente<br />

diversa ma basta una serie di<br />

confronti incrociati e se il prodotto<br />

è valido si riescono ad<br />

apprezzare piccole ma udibili<br />

differenze che per l’appassionato,<br />

alla fine, si traducono in<br />

un incremento del piacere di<br />

ascolto avvertibile.<br />

L’NFC Booster Brace-Single è<br />

un prodotto da poco presentato<br />

dalla Furutech: si affianca a<br />

un prodotto già sul mercato da<br />

diverso tempo, l’NCF-Booster,<br />

che all’epoca ha ricevuto molti<br />

consensi e premi da parte della<br />

stampa internazionale perché<br />

capace di risultati interessanti<br />

ed efficaci (vedi prova su SUO-<br />

NO di novembre 2018).<br />

COMPLEMENTO<br />

Furutech NFC Booster Brace-Single<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 145,00<br />

Dimensioni: 6,5 x 3,8, x 5,4 cm (lxaxp)<br />

Peso: 0,067 Kg<br />

Distributore: High Fidelity Italia<br />

www.h-fidelity.com<br />

Tipo: supporto e smorzamento elettromeccanico Note: Utilizza<br />

materiale cristallino combinato con nano-particelle ceramiche e<br />

polvere di carbonio con caratteristiche di smorzamento piezoelettrico:<br />

genera ioni negativi che eliminano le cariche elettrostatiche<br />

e converte l’energia termica in infrarossi<br />

38 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

L’NCF Booster alla Schuko<br />

L’NCF Booster-Brace alla Schuko<br />

L’NCF Booster alla IEC<br />

L’NCF Booster-Brace alla IEC<br />

Si tratta di un sistema di smorzamento<br />

elettromeccanico efficace<br />

nel sopprimere risonanze,<br />

vibrazioni, cariche elettrostatiche<br />

(da accoppiare a qualsiasi<br />

connettore Schuko, spina IEC,<br />

connettore americano) e può<br />

essere posizionato indifferentemente<br />

a ridosso della Schuko<br />

a muro, alle spine IEC o su<br />

tutti i distributori di alimentazione.<br />

Sul sito Furutech si<br />

trovano interessanti informazioni<br />

tecniche e immagini relative<br />

all’uso ed al montaggio di<br />

questo prodotto. Per saggiarne<br />

le capacità, ho dovuto innanzitutto<br />

togliere l’NCF-Booster<br />

collegato al cavo che dalla presa<br />

a muro va verso il generatore<br />

di corrente del mio sistema.<br />

A dir la verità, avevo proprio<br />

dimenticato che da circa due<br />

anni questo accessorio è stabilmente<br />

collegato alla presa<br />

principale e sinceramente nel<br />

rimuoverlo mi sono chiesto:<br />

questo componente ha davvero<br />

migliorato le prestazioni<br />

sonore? La risposta non ha tardato<br />

ad arrivare. Ricollegato<br />

il cavo senza interporre alcun<br />

ulteriore elemento il risultato<br />

è stato netto e chiaro con una<br />

perdita di risoluzione, definizione<br />

e messa a fuoco. Visto<br />

che ogni qualvolta apportiamo<br />

variazioni ai nostri impianti la<br />

nostra mente al momento ne<br />

apprezza le differenze ma nel<br />

tempo tende ad assimilarle<br />

per poi dimenticarle; sarebbe<br />

opportuno, di tanto in tanto,<br />

riconfrontarsi con le vecchie<br />

configurazioni per riscoprire<br />

nuovamente i benefici ottenuti.<br />

Ricordate gente, ricordate...<br />

Torniamo però al NFC Brace-<br />

Single: la collocazione a parete<br />

è estremamente facile e<br />

rispetto al suo predecessore<br />

non ha bisogno di prolunghe<br />

(vedi foto): è leggero e trova<br />

facile collocazione attorno alla<br />

presa Schuko. Inoltre, è dotato<br />

di due piccole placche adesive<br />

che, una volta posizionate, assicurano<br />

una buona stabilità.<br />

Ancora meglio in unione con<br />

la presa IEC che, a differenza<br />

dell’NCF-Booster, non ha bisogno<br />

della sua base dove poggiare<br />

la struttura. E i risultati?<br />

Nonostante una struttura più<br />

semplificata ma progettualmente<br />

simile, non mi hanno<br />

deluso. Le prestazioni sono<br />

assimilabili a quelle dell’NCFbooster,<br />

vale a dire una migliore<br />

immagine, migliore messa a<br />

fuoco, maggiore trasparenza,<br />

maggiori dettagli e soprattutto<br />

un minore rumore che riesce<br />

a dissolvere quel leggero velo<br />

che si interpone dinanzi alla<br />

scena sonora. Non contento,<br />

ho voluto effettuare una prova<br />

empirica posizionando gli<br />

NCF booster-brace-single lungo<br />

i cavi di potenza. Non ci credevo<br />

(ho provato e riprovato<br />

diverse volte) ma i risultati e le<br />

sensazioni sono state uguali a<br />

quelle provate quando gli stessi<br />

sono collegati ai cavi di alimentazione.<br />

A un prezzo molto<br />

più vantaggioso le prestazioni<br />

soniche restano confrontabili<br />

a quelle del modello più complesso<br />

e forse più versatile:<br />

decisamente un bel risultato<br />

visto che è proprio un prezzo<br />

più accessibile che facilita<br />

l’acquisto di più NFC Booster<br />

Brace-Single da installare su<br />

tutti i componenti dell’impianto,<br />

migliorando in modo esponenziale<br />

le prestazioni senza<br />

pesare però eccessivamente<br />

sulla “borsa”. E mettere in secondo<br />

piano l’esborso necessario<br />

per l’acquisto, rende ancor<br />

più appetibili questi semplici<br />

ma utili accessori.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 39


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

CONVERTITORE<br />

Weiss DAC502<br />

Abbiamo incontato per<br />

la prima volta Weiss poco<br />

dopo il suo ingresso nel<br />

mondo dell’Hi-end quando,<br />

nell’ottobre del 2003,<br />

introdusse il convertitore<br />

Medea e, poco più di due<br />

anni dopo (2006), il Jason,<br />

una meccanica utopistica<br />

di rara fattura che finalmente<br />

sfruttava appieno<br />

le potenzialità del Medea<br />

grazie al collegamento in<br />

DUAL AES implementato<br />

nella meccanica. In quel<br />

periodo, è bene rammentarlo,<br />

l’alta risoluzione,<br />

oltre a non essere di casa,<br />

non si riusciva nemmeno a<br />

trasmetterla dalla sorgente<br />

al convertitore!<br />

Il Medea era uno dei DAC<br />

più soddisfacenti e illuminanti<br />

anche in relazione<br />

al dCS Verdi che era il<br />

riferimento di <strong>SUONO</strong> di quel<br />

periodo e, ancor di più, le esperienze<br />

di ascolto più appaganti<br />

erano fornite dall’abbinamento<br />

con il dCS Purcell in quanto<br />

unico sistema commerciale per<br />

upsamplare a 192 kHz il segnale<br />

e inviarlo in modalità DUAL<br />

AES oltre che al dCS Verdi anche<br />

al Weiss Medea. In quella<br />

configurazione, preferimmo il<br />

sistema misto fino a che, quando<br />

apparve il Jason, il sistema<br />

monolitico Jason+Medea divenne<br />

il riferimento per la<br />

riproduzione dei CD (Jason<br />

leggeva solo i CD e non era<br />

dotato di ingressi ausiliari).<br />

Poi, ancora il suo streaming<br />

player sulle pagine di questo<br />

giornale (suono 475 - aprile<br />

2013 - MAN301)...<br />

Dopo una casuale pausa, a<br />

distanza di circa un anno<br />

(2019) dalla sua introduzione,<br />

in redazione è arrivato il DAC<br />

502, curiosa creatura bicefala<br />

(ne esiste una versione, 501,<br />

in tutto e per tutto identica<br />

se non per dimensioni e per<br />

il fatto che non è presente<br />

l’uscita cuffia a 4 pin) e omnicomprensiva,<br />

nel senso che la<br />

sola lista delle funzioni offerte<br />

e la loro descrizione esonderebbe<br />

gli spazi a disposizione,<br />

ragione per la quale abbiamo<br />

deciso per un “supplemento di<br />

inchiesta”, che pubblicheremo<br />

nei prossimi mesi, limitando<br />

qui la trattazione all’interno<br />

dei canoni tradizionali dei nostri<br />

test.<br />

Tuttavia, una lista delle caratteristiche<br />

dell’apparecchio,<br />

seppur succinta, “ci sta”:<br />

Room Equalizer - interviene<br />

sui modi dell’ambiente d’ascolto<br />

per migliorare la resa in<br />

bassa frequenza;<br />

Creative Equalizer - controllo<br />

di toni a tre interventi;<br />

De-Essing - interviene sull’effetto<br />

sibilanti;<br />

Constant Volume - una<br />

sorta di loudness; curioso che<br />

uno come Daniel Weiss citi e<br />

prenda in considerazione la<br />

modalità “party mode”!<br />

Vinyl Emulation - fa quel<br />

che dice la definizione stessa,<br />

utilizzando anche un’emulazione<br />

della procedura<br />

DMM-CD offerta dall’etichetta<br />

Stockfisch;<br />

Crosstalk Cancelling<br />

(XTC) - sopprime la diafonia,<br />

emulando le registrazioni con<br />

testa artificiale o live con soli<br />

due microfoni;<br />

Loudness Control - un’equalizzazione<br />

in funzione del<br />

volume di ascolto;<br />

Headphone Equalizer -<br />

adatta la risposta in frequenza<br />

in funzione del modello di cuffia<br />

utilizzato.<br />

Come si vede, una lista della<br />

spesa ben articolata ed eterogenea<br />

che non mancherà di<br />

suscitare qualche perplessità<br />

nei cultori più radicali<br />

dell’hi-end (meno c’è,<br />

meglio c’è) se non per<br />

il fatto che, in generale,<br />

Daniel Weiss le cose le<br />

fa bene e per qualche<br />

ragione! Va aggiunto che<br />

la definizione stabilita da<br />

Weiss per il prodotto è<br />

Prezzo: € 8.650,00<br />

Dimensioni: 45 x 7,4 x 30 cm (lxaxp)<br />

Distributore: Te.De.S. S.r.l.<br />

Via Gadames, 128 - 20151 Milano (MI)<br />

Tel. 02 3925057 - Fax 02 39256413<br />

www.tedes.it<br />

CONVERTITORE WEISS DAC502<br />

Sist. di conversione: multi-bit Sigma-Delta Freq. campionamento<br />

(kHz): 195 THD (%): 0.00016 Ing. digitali: 1 XLR, 1 RCA, 1 ottico, 1 USB, 1<br />

Ethernet Uscite anal.: XLR/RCA, cuffia jack e 4 pin Note: Algoritmi DSP:<br />

Creative Equalizer, De-Essing, Constant Volume, Vinyl Emulation, Crosstalk<br />

Cancelling (XTC), Out Of Head Localization algorithm. Roon Ready.<br />

40 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

restrittiva: DAC, certo, ma anche<br />

streamer e, come accennato,<br />

ampli cuffia; dunque quel<br />

coacervo di funzioni che hanno<br />

determinato l’attuale difficoltà<br />

di classificazione degli apparecchi<br />

(ne parliamo da tempo),<br />

a meno che una sia preminente<br />

sulle altre... Il problema con<br />

Weiss è che in genere questo<br />

svizzero non si accontenta mai.<br />

Il termine “certosino”, se mai<br />

fosse autorizzato su queste pagine<br />

dall’attuale direttore - e<br />

questa volta lo è - risulta particolarmente<br />

indicato: sarà perché<br />

è svizzero, sarà per chissà<br />

cosa ma nei piccoli dettagli e<br />

nel disegno di insieme la qualità<br />

sembra far parte del DNA<br />

di Weiss; qualità al di sopra di<br />

estetica, mode, apparenza e<br />

altri orpelli, quasi a sfiorare il<br />

concetto di “ideale” che innalza<br />

ogni dettaglio a simbolo quasi<br />

assoluto. Laddove alcuni dettagli<br />

appaiono spesso banali e<br />

alcuni eccessi diventano pacchiani,<br />

una “banale” lavorazione<br />

meccanica, sebbene di precisione,<br />

con Weiss diventa simbolo<br />

assoluto di qualità, quasi<br />

a stabilire un requisito minimo<br />

che praticamente nessun altro<br />

costruttore sfiora! Nella sua<br />

semplicità ed essenzialità il<br />

502 esibisce un rapporto nelle<br />

dimensioni e nell’aspetto che<br />

lo rende unico nel suo genere,<br />

assumendo un’eleganza a cui è<br />

difficile non cedere. Nessuno<br />

di noi in redazione lo ha mai<br />

definito “austero ed essenziale”<br />

ma tutti, nel profondo,<br />

lo hanno trovato attraente ed<br />

elegante e, anche se certe soluzioni<br />

meccaniche non hanno<br />

alcuna influenza nella resa sonora,<br />

la lavorazione del pannello<br />

frontale, le proporzioni e<br />

i dettagli emanano un’aura di<br />

qualità super partes che, quasi<br />

incondizionatamente, suscita<br />

una percezione, non di ostentazione<br />

o lusso ma di assoluta<br />

qualità!<br />

Non sono solo gli aspetti esteriori,<br />

anzi: il display touch e<br />

la manopola costituiscono un<br />

binomio eccellente di funzionalità<br />

e informazioni sempre<br />

posate, essenziali ed estremamente<br />

efficiente. In genere<br />

si tende a strafare oppure a<br />

scegliere un sistema basato<br />

solo con touch screen ma il<br />

binomio, nel Weiss DAC 502,<br />

vince per funzionalità e utilizzabilità.<br />

Ciò premesso il DAC<br />

502 si può gestire anche con<br />

un comodo e funzionale telecomando<br />

o con una applicazione<br />

web completa che da un certo<br />

punto di vista renderebbe inutile<br />

l’utilizzo sia del telecomando<br />

che del touch screen. Alcuni<br />

costruttori scelgono il concetto<br />

di apparecchio headless, ovvero<br />

senza alcun comando a bordo<br />

ma raggiungibile in remoto<br />

sia per motivi funzionali che<br />

per il contenimento dei costi<br />

di produzione. Weiss, invece,<br />

ha dato lo stesso valore per i<br />

vari livelli di utilizzo ed è molto<br />

utile scegliere se usare l’interfaccia<br />

web o agire direttamente<br />

sul touch se a portata di mano.<br />

Ciò che emerge è la semplicità<br />

e immediatezza d’uso, rara in<br />

questo settore contando le numerose<br />

funzioni di cui è dotato<br />

l’apparecchio.<br />

Cominciamo dal fatto che il<br />

sistema esegue un post processamento<br />

del segnale con<br />

algoritmi proprietari sviluppati<br />

direttamente da Weiss,<br />

portando ogni segnale in ingresso<br />

a una frequenza di campionamento<br />

di 195 kHz. Da un<br />

certo punto di vista potrebbe<br />

apparire come una eresia ma<br />

all’atto pratico, soprattutto<br />

anche in funzione della valutazione<br />

all’ascolto, il risultato<br />

è “disarmante”! In effetti il<br />

male assoluto non è il down<br />

o l’up sampling ma è il modo<br />

in cui viene implementato,<br />

soprattutto in funzione degli<br />

obiettivi preposti; a proposito<br />

di questo approccio, l’esperienza<br />

con il Chord Hugo TT2<br />

abbinato allo Hugo M-Scaler<br />

provato su <strong>SUONO</strong> 538 a settembre<br />

2019 ha delineato con<br />

una lucidità impressionante<br />

le potenzialità di perseguire<br />

un buona idea e di valutare gli<br />

effetti quando le condizioni al<br />

contorno vengono massimizzate.<br />

In altre parole, anche<br />

nel caso dell’Hugo abbinato<br />

all’M-Scaler, il risultato impressionante<br />

si ottiene con una<br />

“trasformazione” profonda del<br />

segnale originale che porta il<br />

risultato a un livello “superiore”,<br />

a prescindere dalla classe<br />

di prezzo e dai prodotti precedenti.<br />

Si tratta di un livello di<br />

qualità raggiunto che sovverte<br />

nel profondo le convinzioni ma<br />

che non è suscettibile di pareri<br />

contrastanti, anzi: sono sensazioni<br />

che uniscono e non dividono<br />

gli appassionati. Magari<br />

c’è carenza di aggettivi e modi<br />

di dire, in quanto inadatti al<br />

“nuovo livello”, ma sull’entità<br />

e l’assolutezza no, esiste un<br />

livello di accettazione quasi<br />

totale! Non si tratta di stabilire<br />

un perimetro invalicabile,<br />

anzi, in senso generale questo<br />

livello stabilirebbe quasi un<br />

nuovo standard di base da cui<br />

partire in quanto, una volta<br />

stabilite le condizioni minime<br />

indispensabili, si può tranquillamente<br />

scegliere di dedicarsi<br />

agli orpelli in quanto in Hi-<br />

Fi nulla è più necessario del<br />

superfluo! In genere un DAC<br />

viene inteso come un apparecchio<br />

che una volta settato non<br />

ha più bisogno di interventi o<br />

di modifiche - in gergo si usa la<br />

formula “set and forget” - ma<br />

non è sempre così, soprattutto<br />

se si usano differenti ingressi<br />

digitali e formati molto differenti<br />

fra loro e se si utilizza<br />

l’apparecchio con le cuffie e<br />

con un impianto, due condizioni<br />

che hanno requisiti opposti<br />

per l’ottimizzazione delle<br />

prestazioni. Ad esempio, molti<br />

DAC consentono la scelta dei<br />

filtri digitali che offrono un’illusione<br />

di ottimizzazione del<br />

suono in funzione dell’uscita<br />

in quanto, nella pratica, alcuni<br />

filtri hanno una resa migliore<br />

a seconda dei formati (DSD,<br />

PCM alta e bassa risoluzione)<br />

e a seconda dell’utilizzo in un<br />

Le connessioni riflettono la<br />

disposizione dei circuito e sono<br />

direttamente collegate ai PCB di<br />

competenza, al lato la vaschetta<br />

IEC, successivamente gli ingressi<br />

digitali nei tre formati, AES/EBU,<br />

ottico e coassiale, una presa USB di<br />

servizio, la USB ad alta risoluzione<br />

e il connettore RJ-45 per la rete. Le<br />

uscite analogiche sono bilanciate<br />

con spinotti Neutrik e in single<br />

ended con Furutech serie FT-909. Sul<br />

retro è presente anche il connettore<br />

a quattro poli Neutrik per la cuffia<br />

con connessione bilanciata.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 41


SELECTOR<br />

Il DAC è l’ESS Sabre<br />

ES9018M2K utilizzato<br />

singolarmente per<br />

ogni canale. Ogni post<br />

processing del segnale<br />

viene effettuato<br />

all’esterno del chip con<br />

modalità proprietarie<br />

sviluppate dal costruttore<br />

che utilizza come hardware<br />

un DSP ADSP-21488 serie<br />

SHARK della Analog Devices.<br />

Lo stadio di amplificazione<br />

linea e quello di potenza<br />

della cuffia sono basati su<br />

un circuito con transistor<br />

di potenza a componenti<br />

discreti sviluppato con<br />

tecnologia mista SMD<br />

e con resistori di tipo<br />

MELF, ovvero ad impasto<br />

tradizionale ma senza<br />

reofori per il montaggio<br />

superficiale, come per i<br />

componenti SMD.<br />

Il clock è un Crystek CCHD-575 Ultra Low Phase Noise<br />

che si colloca fra quelli di produzione industriale<br />

con più basso valore di jitter, in un case di soli 5 x<br />

7,5 mm. Eccellenti le doti di stabilità, di rumore e<br />

di insensibilità agli agenti esterni.<br />

Lo chassis portante è realizzato con una lamiera in<br />

acciaio inossidabile ripiegata e saldata ai bordi. Le<br />

torrette di fissaggio su cui si avvitano i PCB sono<br />

anch’esse saldate alla base. Su un ampio PCB è<br />

realizzato il circuito di alimentazione con due<br />

toroidali distinti per le varie sezioni e la sezione<br />

di ricezione e post processing del segnale digitale.<br />

È anche installata l’unità di comunicazione di rete<br />

con il web server per la gestione remota della<br />

macchina e il componente software per Roon. In<br />

un modulo completamente isolato con un guscio<br />

in acciaio inox sono presenti i DAC e gli stadi di<br />

uscita, sia linea che cuffia.<br />

42 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST WEISS DAC502<br />

Linea<br />

al banco di misura<br />

La risposta in frequenza evidenzia un accoppiamento in DC<br />

dello stadio di uscita ed è estremamente lineare fino ai 20<br />

kHz dove si comincia ad apprezzare una attenuazione comune<br />

per ogni formato in ingresso che, in ogni caso, subisce<br />

un post processing proprietario con Fs a 195kHz. Il livello<br />

di rumore è bassissimo, assenti componenti di distorsione<br />

impianto stanziale oppure abbinato<br />

alle cuffie.<br />

Premettiamo che nel Weiss<br />

non è possibile intervenire<br />

sul filtro digitale in quanto è<br />

appannaggio del progettista<br />

che ha fatto delle scelte molto<br />

precise sulle modalità di<br />

filtratura e di postprocessing,<br />

anzi, ha scritto in proprio gli<br />

algoritmi di filtratura non affidandosi<br />

ad altri ma dotando<br />

l’apparecchio di molte funzioni<br />

di equalizzazione, correzione<br />

e ottimizzazione del segnale<br />

in funzione dell’output, in<br />

Cuffia<br />

o frequenza spurie in banda e fuori banda, praticamente<br />

perfetto dal punto di vista elettrico! Lo stadio di amplificazione<br />

della cuffia, con impedenza interna molto bassa,<br />

è fra i più silenziosi mai rilevati, anche con il guadagno al<br />

massimo e sopratutto con il livello di uscita prossimo al<br />

clipping, poco oltre i 3 Vrms su 32 Ohm di carico.<br />

modo da esaltare l’uscita con<br />

strumenti idonei senza azzardare<br />

una “equalizzazione<br />

senza controllo” applicata con<br />

strumenti inadatti, ad esempio<br />

scegliendo l’impostazione<br />

sonora di vari filtri. Anche in<br />

funzione della sua esperienza<br />

nell’ambito professionale,<br />

l’apparecchio dispone di molti<br />

strumenti che fanno uso del<br />

DSP per modellare il suono e<br />

adattarlo alle varie configurazioni.<br />

Verrebbe da chiedere<br />

quale possa essere la differenza<br />

con tanti altri sistemi DSP<br />

che, seppur utili, stravolgono<br />

il segnale originale. Primo fra<br />

tutti è il fatto che le funzioni di<br />

processamento fanno parte del<br />

know how di Weiss e sono implementate<br />

all’interno del sistema<br />

proprietario, come dire,<br />

in modo molto grossolano, con<br />

il segnale che non passa per<br />

vari stadi di processing ma<br />

viene processato tutto in una<br />

volta a seconda che sia solo per<br />

un adattamento o che siano<br />

inseriti i moduli di equalizzazione<br />

ma anche di regolazione<br />

del volume digitale. In questi<br />

termini, allora, la possibilità<br />

di equalizzare il segnale senza<br />

una perdita effettiva della qualità<br />

quando invece si applicano<br />

trasformazioni a caduta che si<br />

accavallano diventa un’opportunità<br />

importante considerato<br />

che, grazie alla gestione avanzata<br />

dell’apparecchio e delle<br />

funzioni, tutte, servoassistite,<br />

diventa un gioco da ragazzi effettuare<br />

personalizzazioni per<br />

l’uscita dedicata alle cuffie e<br />

quelle dell’impianto domestico.<br />

Ecco che l’apparecchio esibisce<br />

quindi un ulteriore addon<br />

nella gestione in quanto è<br />

possibile intervenire sul guadagno<br />

di uscita sia dello stadio<br />

di potenza delle cuffie che di<br />

quelli linea, semplicemente<br />

agendo su un commutatore a<br />

stato solido che varia il guadagno<br />

degli stadi di amplificazione<br />

a passi di 10 dB, utilizzando<br />

successivamente il volume nel<br />

dominio digitale solo nel range<br />

più adatto, applicando il minimo<br />

indispensabile la riduzione<br />

dinamica. Il sistema di<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 43


SELECTOR<br />

L’accuratezza delle lavorazioni meccaniche si spinge ben oltre il concetto di precisione,<br />

per giungere ad un livello di eleganza e sobrietà unici. Anche le proporzioni, oltre ad<br />

essere gradevoli alla vista, sono funzionali al tatto.<br />

gestione servoassistito agisce<br />

anche sui relè meccanici che<br />

commutano il funzionamento<br />

fra linea e cuffie, agendo<br />

indifferentemente con il telecomando,<br />

con il touchscreen<br />

oppure tramite l’interfaccia<br />

web. In altre parole, inserendo<br />

il jack nella presa cuffia nulla<br />

accade e quando si commuta il<br />

segnale si può usufruire di due<br />

(anzi molti di più ma ne parleremo<br />

più avanti) settaggi indipendenti<br />

per i due utilizzi agli<br />

antipodi, cuffia e impianto.<br />

Gli strumenti di ottimizzazione<br />

sono, ad esempio, quelli che<br />

intervengono nella equalizzazione<br />

ambientale o specifica<br />

per un tipo di<br />

cuffia,<br />

ma anche quelli che vanno a<br />

interagire con il contenuto<br />

stereofonico che, nell’ambito<br />

dell’ascolto in cuffia, è apprezzato<br />

anche se visto con<br />

“sospetto”. In effetti tutto ciò<br />

che modifica in modo sostanziale<br />

l’immagine stereofonica<br />

oltre che alla variazione del<br />

timbro spaventa molto ogni<br />

utente, soprattutto quelli che<br />

non vogliono diventare schiavi<br />

dei continui cambiamenti; di<br />

contro, però, tutto ciò è fatto<br />

da uno che se ne intende e che<br />

offre una serie di utility anche<br />

sulla personalizzazione avanzata<br />

per scegliere vari profili<br />

abbinati all’utilizzo. Certamente<br />

è una cosa che spaventa<br />

l’utilizzatore comune che ha<br />

timore di fare cambiamenti<br />

ma che poi, alla ricerca del<br />

suono perfetto, cambia gli<br />

apparecchi, i cavi o altri<br />

La soluzione di appoggio al piano<br />

è ormai un must per Weiss: otto<br />

piedini in gomma all’interno di un<br />

contenitore in alluminio tornito<br />

consentono, per ogni piede, un<br />

accoppiamento progressivamente<br />

distribuito su qualsiasi superficie.<br />

settaggi senza averne alcun<br />

controllo. In questo caso, la<br />

qualità del suono riprodotto<br />

non viene intaccata dall’introduzione<br />

dei DSP e vale la<br />

pena provare, anche in considerazione<br />

degli effetti che non<br />

sono assolutamente scontati,<br />

proprio per il fatto che non si<br />

ha una perdita di qualità che<br />

quasi sempre si avverte quando<br />

si introducono i DSP di correzione<br />

in sistemi soprattutto<br />

consumer.<br />

Fra le tante chicche disponibili<br />

c’è la funzione di compressione<br />

della dinamica, utilissima per<br />

ascolti di sottofondo quando si<br />

è in compagnia, “dannosa” per<br />

uso Hi-Fi, ma utile in una cena<br />

fra amici in cui è impossibile<br />

mettere musica di sottofondo<br />

con un impianto Hi-Fi se non<br />

tramite la radio. Un altro effetto<br />

interessante è quello di<br />

riduzione delle sibilanti, ampiamente<br />

usato in fase di mastering<br />

e post processing dai<br />

fonici ma visto come il male<br />

assoluto dall’appassionato.<br />

Ma uno dei DSP più accattivanti<br />

è quello di simulazione<br />

del vinile, cui dedicheremo un<br />

approfondimento in altra sede<br />

in quanto ha generato ampio<br />

dibattito sulla percezione e<br />

sulla valutazione di alcuni parametri<br />

sonori. Per anticipare<br />

comunque una delle tante digressioni<br />

che l’apparecchio ha<br />

generato, possiamo dire che il<br />

DAC 502 è molto più vinilista<br />

con o senza DSP rispetto a<br />

quanto si possa definire<br />

digitale in quanto riesce<br />

a coniugare gran<br />

parte degli aspetti<br />

coinvolgenti dei<br />

due mondi presi a<br />

se stante e l’introduzione<br />

del DSP<br />

in modalità vinile<br />

sembra quasi<br />

“ininfluente”<br />

rispetto alla differenza di suono<br />

del DAC 502 in relazione a<br />

tanti altri apparecchi anche di<br />

fascia molto più alta. Un po’<br />

quel che avvertimmo con l’introduzione<br />

dell’M-Scaler nella<br />

catena con DAC Chord Hugo<br />

TT2: l’acustica ambientale del<br />

locale di ascolto certamente<br />

non era cambiata ma è come se<br />

le risonanze ambientali fastidiose<br />

con il solo TT2 diventano<br />

molto meno preponderanti e<br />

influenti! Nel caso di Weiss,<br />

la cosa evolve e si arricchisce,<br />

con nuovi punti da cui partire<br />

e di cui far tesoro, e questa è<br />

una delle ragioni per cui oggi<br />

rappresenta uno dei progettisti<br />

audio più illuminati e consapevoli<br />

del settore.<br />

Limitandoci al campo della riproduzione<br />

Hi-Fi, Weiss è un<br />

esempio di stravolgimento di<br />

consuetudini e sovrastrutture<br />

che abitualmente gettano le<br />

basi di regole assolute di definizione<br />

della qualità, partendo<br />

da requisiti tecnici che sempre<br />

più spesso si allontanano dalla<br />

realtà. Con Weiss e pochi<br />

altri sistemi ci troviamo di<br />

fronte al fatto che i contenuti<br />

ad alta risoluzione non sono<br />

garanzia di qualità (anzi), che<br />

il postprocessing del segnale<br />

non è sinonimo di perdita di<br />

qualità (anzi), che un sistema<br />

di amplificazione deve essere<br />

sotto il controllo del progettista<br />

ma senza esagerazioni, che<br />

l’evoluzione tecnologica non è<br />

limitante ma è opportunità di<br />

cambiamento e miglioramento.<br />

Tutto questo per dire che<br />

la resa sonora si attesta a livelli<br />

assoluti sia per quel che riguarda<br />

il DAC che per l’ascolto in<br />

cuffia, nonostante il prezzo si<br />

attesti in una fascia certamente<br />

alta ma che, se paragonata a<br />

quella del segmento hi-end, ne<br />

costituisce a stento la fascia di<br />

ingresso!<br />

44 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

MECCANICA<br />

Leak CDT e Stereo 130<br />

A 40 anni dall’ultimo modello<br />

prodotto è tornato in<br />

pista Leak, marchio appartenente<br />

all’età dell’oro<br />

del settore e creato da Harold<br />

Joseph Leak nel 1934.<br />

Un ritorno che ruota<br />

attorno all’erede<br />

del Leak Stereo 30<br />

(1963), il primo amplificatore<br />

a transistor visto che uno dei<br />

due prodotti introdotti, la coppia<br />

annunciata qualche mese<br />

fa composta da una meccanica<br />

di lettura CDT e amplificatore<br />

integrato Stereo 130, è un<br />

omaggio a un’era che non c’è<br />

più. Entrambi, in assoluta anteprima,<br />

sono ora nella nostra<br />

redazione e ci accingiamo a<br />

raccontarveli...<br />

La scelta di rilanciare un<br />

marchio storico come Leak<br />

proprio in<br />

un periodo<br />

piuttosto<br />

difficile per<br />

il mercato<br />

della riproduzione<br />

musicale di<br />

qualità deve<br />

comunque<br />

farci riflettere:<br />

non è che<br />

questo mercato,<br />

più che<br />

soffrire di una<br />

crisi esistenziale,<br />

manchi<br />

delle paroline<br />

dolci che<br />

lo rendono<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO<br />

appetibile? Stiamo parlando<br />

di quel “Fattore I” (vedi nelle<br />

pagine introduttive di questo<br />

giornale), della capacità iconica,<br />

che o ce l’hai o non ce l’hai<br />

e che, nonostante l’Hi-Fi sia<br />

ormai cresciuta e industrializzata,<br />

o proprio per questo,<br />

sembra l’elemento mancante<br />

dell’attuale produzione. Di<br />

certo la fascinazione per l’heritage,<br />

quel portato di storia e<br />

tradizione (che alcuni ancora<br />

esibiscono, altri preferiscono<br />

nascondere avendolo vieppiù<br />

tradito) non manca ai fratelli<br />

Bernard e Michael Chang, in<br />

arte IAG, almeno a leggere del<br />

portfolio che hanno costruito<br />

nel tempo: Wharfedale, Quad,<br />

Luxman e ora anche Leak,<br />

marchio inizialmente rilevato<br />

pensando al mercato asiatico<br />

ma sostanzialmente dormiente<br />

almeno fino a oggi. Va da sé<br />

che quella di rivitalizzare Leak<br />

è principalmente una operazione<br />

di marketing: John D. Leak,<br />

figlio del fondatore e un tempo<br />

marketing manager dell’azienda,<br />

ne era addirittura all’oscuro<br />

e nessuno degli ingegneri<br />

di un tempo è più in grado di<br />

Distributore: Tecnofuturo - www.tecnofuturo.it<br />

Prezzo: € 579,00<br />

Dimensioni: 47,5 x 24,8 x 45 cm (lxaxp)<br />

Peso: 6,9 Kg<br />

MECCANICA LEAK CDT<br />

Tipo: informatica Caricamento: frontale Uscite: ottica e coassiale<br />

Note: USB per immagazzinamento file, compatibile con<br />

WMA, MP3, WAV e AAC. Versione con mobile in legno 679 euro.<br />

Prezzo: € 849,00<br />

Dimensioni: 30 x 11,80 x 27 cm (lxaxp)<br />

Peso: 10,6 Kg<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO LEAK STEREO 130<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Potenza: 2 x 45 W su 8<br />

Ohm in classe AB Accessori e funzionalità aggiuntive: Telecomando,<br />

Ingresso cuffia Risp. in freq. (Hz): 20 - 20.000 +/-0.5dB)<br />

THD (%): < 0.005 S/N (dB): 110 Phono: MM (4,1 mV/47 KOhm)<br />

Ingressi analogici: 2 RCA (480 mV/10 kOhm) Ingressi digitali:<br />

Ottico / RCA / USB HiRes Uscite analogiche: 1 RCA Uscite digitali:<br />

Ottica / Coassiale Convertitore audio D/A: ESS Sabre32<br />

Reference ES9018K2M Sistema di conversione audio D/A: 24<br />

bit - 348 kHz Note: Bluetooth aptX, USB fino a 384kHz (PCM)/ e<br />

DSD256. Versione con mobile in legno 949 euro.<br />

46 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST LEAK CDT E STEREO 130<br />

fornire<br />

più che le<br />

nozioni tecniche,<br />

ormai superate, quell’humus<br />

aziendale che portò alla<br />

nascita del capostipite Stereo<br />

30 (nelle pagine seguenti<br />

l’attenta ricostruzione storica<br />

della sua nascita)! Al tempo le<br />

intuizioni di Harlold J. furono<br />

decisive nel rendere il marchio<br />

il primo esempio di Guinea Pig<br />

Company (la definizione, in seguito<br />

applicata all’operato un<br />

tempo di Sony, si riferisce al<br />

nome delle cavie in medicina,<br />

oggi se ne parlerebbe come di<br />

una start-up), lungimirante e<br />

premonitrice dei tempi nella<br />

sua epopea a cavallo tra gli<br />

anni Quaranta e Settanta. Anche<br />

se solo in minima parte<br />

alcuni<br />

di quegli<br />

elementi vengono<br />

ripresi dalla nuova Leak<br />

(ma ne vengono aggiunti altri,<br />

altrettanto importanti); primo<br />

tra tutti (gli altri li sostanzieremo<br />

nel corso del test), il mix<br />

vincente in questo nuovo secolo,<br />

ovvero l’insieme tra l’industralizzazione<br />

di un prodotto<br />

e quel contenuto qualitativo<br />

tipico invece del prodotto artigianale,<br />

il tutto indirizzato<br />

alla soddisfazione di alcuni<br />

specifici bisogni più che alla<br />

perpetrazione di vecchi archetipi,<br />

focalizzando il risultato<br />

su una user experience soddisfacente.<br />

In casa IAG è quanto<br />

accaduto con il rilancio di Audiolab<br />

(anche lì preceduto da<br />

un periodo se non dormiente,<br />

perlomeno di stasi) e la nuova<br />

fase di Wharfedale (vedo SUO-<br />

NO 544).<br />

Ancora: al tempo, quando gli<br />

apparecchi erano a valvole,<br />

ipotizzare di riunire in un unico<br />

cabinet pre e finali (da poco<br />

era nata la stereofonia) era<br />

inammissibile: non solo Leak<br />

lavorò in tal senso ma, conscio<br />

di questo bisogno, seppe<br />

cogliere al volo le opportunità<br />

offerte dalla tecnologia a transistor:<br />

ne è esempio la genesi<br />

del Leak Stereo 30, il capostipite<br />

da cui l’omaggio con l’attuale<br />

amplificatore integrato<br />

Stereo 130 che, a voler ravvisare<br />

dei punti di comunanza con<br />

la Leak di un tempo, ripropone<br />

quell’idea di offrire la sezione<br />

elettronica di una catena Hi-Fi<br />

come un insieme sinergico in<br />

funzione della scelta di abbinarlo<br />

a una “sola” meccanica.<br />

Scelta complementare a quella<br />

di posizionare la conversione<br />

D/A a bordo dell’integrato,<br />

rendendola disponibile a varie<br />

fonti digitali e non a una sola;<br />

scelta d’avanguardia condivisa<br />

al momento da pochi costruttori<br />

(Audiolab in testa).<br />

Il disegno dell’unità di lettura<br />

mette in evidenza la scelta di<br />

coniugare un aspetto molto<br />

tradizionale ma al passo con<br />

i tempi tramite una<br />

disposizione razionale<br />

dei comandi<br />

secondo con un<br />

layout ispirato<br />

all’essenzialità e<br />

a linee molto pulite<br />

del frontale.<br />

Sorprendente<br />

il rapporto aureo<br />

dell’apparecchio<br />

come<br />

dell’amplificatore<br />

abbinato, che<br />

ricorda i midi di una volta ma<br />

con una piacevolezza ad essi<br />

sconosciuta e sopratutto con<br />

un senso di concretezza e valore<br />

sconosciuti a un settore<br />

penalizzato da una estrazione<br />

molto consumer, anche per gli<br />

apparecchi che invece avevano<br />

un gran valore. I comandi<br />

della meccanica appaiono robusti<br />

e precisi, in linea con il<br />

disegno generale perseguito in<br />

modo particolarmente nell’amplificatore<br />

integrato. Certo, la<br />

reazione dell’apparecchio ai<br />

comandi è quella tipica delle<br />

meccaniche informatiche, con<br />

qualche latenza di troppo che<br />

condiziona l’esperienza d’uso<br />

ma i tasti rettangolari con<br />

bordo smussato manifestano<br />

una decisa reazione alla pressione<br />

con un profondo “click”<br />

all’attivazione. La meccanica è<br />

di tipo slot-in, senza vassoio,<br />

e la lettura della TOC avviene<br />

con un certo tempo. Tuttavia,<br />

appena il disco viene letto e<br />

riconosciuto la reattività del<br />

lettore è abbastanza alta. Il display<br />

restituisce le informazioni<br />

tipiche dei CD Audio, senza<br />

il supporto di metadati e altre<br />

info relative al contenuto.<br />

Colpisce, anche se non dovrebbe,<br />

l’inusuale presenza a<br />

bordo dell’apparecchio di una<br />

presa USB sul pannello frontale<br />

per il collegamento di memorie<br />

portatili, limitata nella<br />

frequenza di campionamento<br />

fino a 48 kHz/ 16 bit ma sufficiente<br />

all’uso preposto visto<br />

che il collegamento è destinato<br />

prosegue a pagina 53<br />

La meccanica CD è dotata di uscite digitali, una elettrica e l’altra<br />

ottica, e di una connessione per l’accensione remota sincronizzata con<br />

l’amplificatore. Nonostante le dimensioni contenute, l’ampli è dotato<br />

di tre ingressi analogici e una uscita preamplificata stereo, quattro<br />

ingressi digitali, di cui due ottici, una connessione per l’antenna spdif<br />

e una uscita digitale spdif sia ottica che elettrica. A fianco dell’ingresso<br />

USB una ulteriore connessione di servizio per l’aggiornamento delle<br />

funzionalità dell’apparecchio che sono gestite da un microprocessore<br />

interno nonostante la natura “analogica” del trattamento del segnale.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 47


SELECTOR<br />

Leak Stereo 30: l’antesignano<br />

Con l’amplificatore integrato<br />

Stereo 30, introdotto<br />

sul mercato audio<br />

nel 1964, inizia per la Leak l’era<br />

degli apparecchi a transistor. In<br />

piena produzione di elettroniche a<br />

valvole, la ditta londinese anticipa<br />

i tempi di quella che sarà una vera<br />

e propria “rivoluzione” in campo<br />

Hi-Fi, rivoluzione che verrà in<br />

massima parte da molto lontano<br />

e cioè dall’America e dal Giappone.<br />

L’invasione giapponese e poi<br />

americana di apparecchi a stato<br />

solido, infatti, non tarderà molto,<br />

perché già dalla seconda metà<br />

degli anni Sessanta si vedranno<br />

comparire nei negozi di Hi-Fi di<br />

tutto il mondo decine e decine di<br />

preamplificatori, finali di potenza,<br />

integrati, registratori e tuner che<br />

impiegano la nuova tecnologia,<br />

anche se effettivamente questa<br />

tecnologia circuitale non si può<br />

definire tale perché l’invenzione<br />

del transistor risale al 1947/48.<br />

Semmai, prenderà campo in maniera<br />

intensa proprio sul finire<br />

degli anni Sessanta...<br />

Quando Leak immette sul mercato<br />

lo Stereo 30 (pre e finale di<br />

potenza incorporati in un unico<br />

chassis, dunque un apparecchio<br />

integrato) lo si può considerare<br />

il primo apparecchio transistorizzato<br />

venduto in Inghilterra e<br />

in Europa. La lungimiranza di<br />

vedute di Harold J. Leak la dice<br />

lunga sul suo impegno in campo<br />

Hi-Fi e sul suo ruolo di leader del<br />

settore audio. Fino al 1961, la Leak<br />

produceva una serie di amplificatori<br />

a valvole, nessuno dei quali<br />

presentava una progettazione a<br />

circuiti stampati tipica degli apparecchi<br />

successivi a stato solido;<br />

la ditta, anzi, stava cercando un<br />

modo per produrre un amplificatore<br />

integrato di piccole dimensioni<br />

che potesse essere sistemato<br />

in maniera ottimale dentro a un<br />

cabinet, eliminando così la necessità<br />

di avere un preamplificatore<br />

separato dal suo finale di potenza<br />

e alloggiato in punti diversi del<br />

mobile contenitore (la Leak chiamava<br />

i propri mobiletti in legno<br />

Southdown). Per questi motivi,<br />

era stato compiuto un lavoro di<br />

ricerca e di layout da parte dei<br />

tecnici della Leak per poter ridisegnare<br />

le dimensioni e il progetto<br />

circuitale del famoso amplificatore<br />

Leak Stereo 20 e del suo preamplificatore<br />

dedicato Leak Varislope<br />

Stereo. Già a quel tempo,<br />

infatti, si pensava di poter costruire<br />

un amplificatore integrato che<br />

riunisse, appunto, in un solo telaio<br />

sia il preamplificatore che il finale<br />

di potenza e che fosse tale da essere<br />

più pratico, più maneggevole<br />

e più collocabile in ambiente della<br />

coppia Leak Stereo 20 e Varislope.<br />

L’idea era quella di utilizzare<br />

nello stadio di potenza dell’amplificatore<br />

le valvole triodo-pentodo<br />

ECL86 Mullard (al posto dei pentodi<br />

EL84), che già la Rogers stava<br />

iniziando a impiegare nei suoi finali<br />

stereofonici come il Cadet Mk<br />

II del 1961/1962. Con le ECL86,<br />

due valvole racchiuse all’interno<br />

dello stesso bulbo di vetro,<br />

si potevano ridurre almeno due<br />

tubi del circuito; esisteva inoltre<br />

anche una possibilità di incorporare<br />

un sintonizzatore nello stesso<br />

48 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST LEAK CDT E STEREO 130<br />

progetto, idea che proveniva dal<br />

successo degli apparecchi Hi-Fi<br />

americani.<br />

L’interesse della Leak nella progettazione<br />

di un nuovo apparecchio<br />

amplificatore e quindi sulla<br />

iniziale idea di “ristrutturare” un<br />

vero best-seller come lo Stereo 20,<br />

ci fa capire come esso fosse veramente<br />

di primaria importanza per<br />

non perdere le quote di mercato<br />

che la ditta si era conquistata in<br />

un decennio. Il progetto di un<br />

amplificatore audio integrato era<br />

allettante: all’inizio degli anni Sessanta<br />

si era capito come il mercato<br />

si stesse orientando verso amplificatori<br />

molto compatti, facili da<br />

collocare e quindi integrati. Anche<br />

il fornitore ufficiale di valvole<br />

termoioniche della Leak, la Mulllard,<br />

stava spingendo con il suo<br />

rappresentante G. Cooksey affinché<br />

Harold J. Leak impiegasse i<br />

nuovi tubi triodo-pentodo ECL86<br />

prodotti dalla Mullard stessa.<br />

Queste particolari valvole racchiudevano<br />

entro un unico bulbo<br />

di vetro due tubi ben distinti, un<br />

triodo e un pentodo, ed era facile<br />

immaginare come il loro impiego<br />

facilitasse i costi e gli ingombri per<br />

la progettazione di un amplificatore<br />

Hi-Fi. H. J. Leak, pur essendo<br />

convinto della costruzione di<br />

un apparecchio integrato, aveva<br />

qualche riserva nel riprogettare<br />

completamente il Leak Stereo 20<br />

e il Varislope Stereo, anche per<br />

via del fatto che il nuovo apparecchio<br />

fosse di difficile sistemazione<br />

dentro il cabinet dedicato Leak.<br />

Il progetto andò comunque avanti,<br />

tant’è che ci furono vari test sui<br />

prototipi dell’integrato a valvole<br />

con i tubi ECL86, test che diedero<br />

buoni risultati.<br />

Alla fine del 1961, quindi, la situazione<br />

alla Leak era questa: esisteva<br />

un prototipo di preamplificatore<br />

integrato a valvole già in fase<br />

di preproduzione e pronto per il<br />

lancio sul mercato ma che non<br />

aveva ancora avuto il benestare<br />

del capo della Leak. Nel novembre<br />

del 1961 un evento fece cambiare<br />

radicalmente idea ad Harold J.<br />

Leak: la pubblicazione sulla rivista<br />

“Wireless World” di un articolo a<br />

firma di due ingegneri elettronici,<br />

R. Tobey e J. Dinsdale, intitolato<br />

“Transistors Audio Power Amplifier”.<br />

Nel testo si descriveva<br />

un progetto di amplificatore a<br />

transistor in grado di fornire una<br />

potenza di 10 watt con una distorsione<br />

dello 0,25%; tale circuito si<br />

basava su di un precedente lavoro<br />

di un altro ingegnere, H. C. Lin,<br />

e impiegava una configurazione<br />

detta “Quasi-Complementary Output-Stage”.<br />

Era all’epoca uno dei<br />

primi circuiti a stato solido presentati<br />

e descritti su di una rivista<br />

di elettronica che avesse requisiti<br />

ad alta fedeltà e l’articolo suscitò<br />

molto interesse, tanto che Harold<br />

J. leak, dopo averlo letto, rimase<br />

profondamente colpito e ripensò<br />

all’intero progetto del suo amplificatore<br />

integrato a valvole! Dopo<br />

aver riunito il team dei tecnici e<br />

aver discusso sull’opportunità<br />

di sospendere qualsiasi lavoro<br />

sull’amplificatore con le valvole<br />

ECL86, H. J. Leak contattò i due<br />

ingegneri Tobey e Dinsdale per<br />

un incontro in ditta al fine di conoscere<br />

più approfonditamente i<br />

dettagli del nuovo circuito a transistor.<br />

Tobey e Dinsdale portarono<br />

alla Leak un prototipo del loro<br />

amplificatore per farlo esaminare<br />

e Harold J. Leak, dopo averlo<br />

ascoltato, chiese apertamente ai<br />

due tecnici di iniziare una collaborazione<br />

reciproca. I due ingegneri,<br />

però, rifiutarono l’offerta e così la<br />

Leak si rivolse a un altro esperto<br />

nella nuova tecnologia a transistor<br />

e cioè all’ing. T. D. Towers della<br />

PYE Electronics. Questo comportamento<br />

era tipico di Harold<br />

J. Leak: da esperto manager quale<br />

era, ogni volta che se ne presentava<br />

l’opportunità cercava di<br />

“arruolare” i migliori tecnici sulla<br />

piazza. Lo staff tecnico della Leak<br />

abbandonò così definitivamente<br />

il progetto precedente e seguì con<br />

attenzione gli sviluppi delle applicazioni<br />

dei transistor sui nuovi<br />

circuiti audio ad alta fedeltà. Gli<br />

ingegneri Leak, con a capo Ted<br />

Ashley (il braccio destro di H. J.<br />

Leak), furono coinvolti soprattutto<br />

nel circuito pubblicato qualche<br />

anno prima, nel 1956, da H.C. Lin<br />

(membro dello staff della RCA Laboratories<br />

nel New Jersey-New<br />

York), che aveva descritto minuziosamente<br />

uno schema elettrico<br />

di amplificatore che utilizzava la<br />

tecnologia quasi-complementary<br />

output-stage e che presentava<br />

una distorsione veramente bassa,<br />

dell’ordine dell’ 1% a 6 watt di potenza<br />

di uscita. Più tardi, nel 1962<br />

e nel 1963, la Mullard pubblicò<br />

diversi disegni elettronici di amplificatori<br />

a transistor in una serie<br />

di articoli su “Wireless World” a<br />

cura dell’ing. P. Tharma, uno dei<br />

quali era configurato in Classe<br />

B con una distorsione armonica<br />

dello 0,1% che, tuttavia, mostrava<br />

punti di debolezza. I tecnici alla<br />

Leak, infatti, avevano notato come<br />

questo circuito non mantenesse<br />

stabile la sua performance se non<br />

con un accurato controllo del Bias<br />

di polarizzazione dei transistor finali<br />

di potenza.<br />

Tra il 1961 e il 1962 tutto lo staff<br />

tecnico si impegnò nella ricerca<br />

dei migliori componenti e, soprattutto,<br />

dei migliori transistor<br />

in commercio per poter elaborare<br />

un progetto generale dell’amplificatore<br />

integrato. I principali costruttori<br />

di transistor come Mullard<br />

e R.C.A. fornirono alla Leak<br />

tutta l’assistenza necessaria e anche<br />

le informazioni sui circuiti,<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 49


SELECTOR<br />

STEREO 30: UN PO’ DI TECNICA<br />

Per assicurare performance ottimali al nuovo integrato, la Leak era continuamente<br />

in contatto con i tecnici della Mullard affinché fornissero i migliori dispositivi<br />

a stato solido con tolleranze molto strette ed entro specifici parametri.<br />

Questi transistor al Germanio erano del tipo PNP e, nello specifico, quelli dello<br />

stadio finale di potenza i notissimi AD 140 Mullard, molto affidabili e robusti, in<br />

grado di fornire ottime prestazioni musicali. Ancora oggi si possono reperire<br />

sul mercato dell’usato amplificatori integrati Leak Stereo 30 con questi famosi<br />

transistor, mai sostituiti. lo stesso, nella mia collezione privata, possiedo diversi<br />

esemplari di Stereo 30, Stereo 30 Plus e Stereo 70 perfettamente funzionanti<br />

e dotati di una notevole musicalità! I transistor AD140 Mullard dello Stereo 30<br />

richiedevano una tensione negativa di pilotaggio di -42 volt continui per elargire<br />

la piena potenza di uscita di 15 watt RMS. Lo stadio finale scelto dalla Leak<br />

era in configurazione Push-Pull Quasi-Complementary, molto simile a quello<br />

descritto da H.C. Lin, mentre il circuito Driver assomigliava a quello proposto da<br />

Tobey e Dinsdale. Si era optato, perciò, per una soluzione che mettesse insieme<br />

i vantaggi di tutti e due i circuiti sopra citati al fine di ottenere una performance<br />

ottimale. L’amplificatore era direttamente accoppiato all’altoparlante per mezzo<br />

di un grosso condensatore elettrolitico, capacitively direct coupled, dal cui polo<br />

positivo collegato all’altoparlante veniva presa la maggior parte di controreazione<br />

applicata al circuito. La parte restante del feedback, quella più piccola del segnale<br />

amplificato, era prelevata invece direttamente dall’uscita del transistor AD140.<br />

II circuito del LEAK Stereo 30 prevedeva un dispositivo chiamato Thermistor<br />

(in pratica una resistenza sensibile alla temperatura), che aveva il compito di<br />

“testare” la temperatura dei transistor dello stadio di potenza e di regolarne la<br />

corrente in un range compreso fra 15 e 20 mA. Un altro Thermistor, inserito nel<br />

primo stadio del circuito, doveva regolare il voltaggio DC in corrente continua<br />

dell’amplificatore.<br />

I tecnici della Leak incontrarono una particolare difficoltà operativa nel primo<br />

stadio del circuito preamplificatore dello Stereo 30 dovuta al fatto di mantenere<br />

un’alta impedenza d’ingresso per il pick-up. Questa parte del circuito richiedeva<br />

molta più abilità di progettazione di quella, per esempio, di un circuito preamplificatore<br />

a valvole. La prima dimostrazione dello Stereo 30, infatti, fu eseguita con<br />

un apparecchio che aveva lo stadio preamplificatore diverso da quello definitivo<br />

di produzione proprio per la criticità di messa a punto dello schema elettrico.<br />

Il problema richiese molto tempo prima di essere risolto definitivamente e ritardò<br />

il lancio dell’apparecchio sul mercato (lo Stereo 30 avrebbe potuto essere<br />

commercializzato già all’inizio del 1963!). Lo Stereo 30 incorporava un filtro a<br />

pendenza variabile, Vari-Slope, che a livello progettuale aveva la stessa funzione<br />

di quello impiegato sulle unità di controllo a valvole, la famosa serie dei Varislope,<br />

ma adattata in questo apparecchio per l’impiego dei transistor. Il Leak Stereo 30<br />

fu introdotto sul mercato nel dicembre del 1963 mentre il suo debutto ufficiale lo<br />

fece all’Audio Fair di Londra nel 1964. Il Leak Stereo 30 presentava un’innovativa<br />

scheda a circuito stampato. La grande scheda occupava tutta la parte inferiore<br />

dello chassis e su di essa erano montati tutti i componenti passivi del circuito<br />

preamplificatore e finale di potenza tranne i quattro transistor di potenza AD140.<br />

Ted Ashley, capo dello staff degli ingegneri di laboratorio Leak, fece un lavoro<br />

molto intenso di messa a punto e di layout circuitale per cercare di ridurre i<br />

numerosi link e collegamenti sopra la scheda al fine di minimizzare i vari anelli<br />

di hum e rumori che avrebbero potuto essere introdotti.<br />

comprese le specifiche tecniche di<br />

questi nuovi componenti, al fine<br />

di sviluppare al meglio il lavoro.<br />

In questa fase embrionale della<br />

ricerca, però, Harold J. Leak era<br />

ancora scettico: essendo molto<br />

esigente e pignolo in fatto di distorsione<br />

armonica, chiese più<br />

volte alle ditte fornitrici di avere<br />

a disposizione transistor con una<br />

distorsione molto bassa, vicino al<br />

fatidico 0,1%. Dopotutto, come ricorda<br />

Ted Ashley, la Leak era diventata<br />

famosa in tutto il mondo<br />

per il suo trade-mark, Point-One<br />

= 0,1%!<br />

Il primo prototipo dell’integrato a<br />

stato solido Leak fu inizialmente<br />

chiamato Leak Transtereo 30 per<br />

via dei suoi 15+15 watt di potenza<br />

(1962) e alla fine di quello stesso<br />

anno fu presentato un prototipo<br />

alla BSRA (British Society Radio<br />

Association) e il report fu pubblicato<br />

su “Wireless World” nel<br />

numero di maggio del 1963.<br />

I tempi erano maturi per il lancio<br />

sul mercato dell’apparecchio e si<br />

stavano creando le basi future<br />

per un’ulteriore crescita della<br />

ditta. Il passo conclusivo fu avere<br />

la disponibilità effettiva dei nuovi<br />

ed eccellenti transistor al Germanio<br />

che la Mullard fornì alla ditta.<br />

Infine, prima della commercializzazione,<br />

il nome venne cambiato<br />

nel più “orecchiabile” STEREO<br />

30, anche per continuare la serie<br />

fortunata degli apparecchi precedenti<br />

come poi avvenne: durante<br />

i cinque anni di produzione del<br />

Leak Stereo 30, dal 1964 al 1968,<br />

furono venduti oltre 50.000<br />

esemplari! I primi modelli mostravano<br />

un coperchio superiore<br />

in metallo molto robusto di<br />

colore grigio-nero cromato; in<br />

seguito, con l’introduzione e la<br />

dotazione dei cabinet in legno,<br />

questa copertura di metallo<br />

avrebbe lasciato posto a un coperchio<br />

in fibra metallizzata. Lo<br />

Stereo 30 fu un grande successo<br />

commerciale e la sua produzione<br />

continuò parallelamente con<br />

quella degli apparecchi a valvole<br />

fino a tutto il 1968. Le due diverse<br />

tipologie di apparecchi, quella<br />

a stato solido e quella a valvole,<br />

riuscirono a “convivere” molto<br />

bene; prova ne è che la Leak costruì<br />

un cabinet di sicuro fascino<br />

nel quale erano sistemati il tuner<br />

Leak Trough-Line Stereo a tubi<br />

e il nuovo Stereo 30 a transistor,<br />

seguito più tardi dal tuner Leak<br />

Stereofetic a stato solido e dal<br />

Leak Stereo 30 PLUS.<br />

Lo sviluppo repentino della<br />

tecnologia a stato solido portò<br />

anche altre ditte a progettare<br />

amplificatori integrati di ottimo<br />

livello qualitativo. Durante<br />

il 1963 e il 1964 sia la PYE che<br />

la Radford misero sul mercato<br />

i loro apparecchi a transistor,<br />

il PYE HFS 30T con potenza di<br />

15 watt per canale e il Radford<br />

SC4-20 con potenza di 20 watt,<br />

entrambi con una distorsione<br />

armonica dello 0,1%. Alla fine<br />

del 1964, le ditte in Inghilterra<br />

in grado vendere apparecchi a<br />

stato solido erano circa una dozzina.<br />

Questi integrati, però, non<br />

ebbero il successo commerciale<br />

dei Leak a transistor.<br />

Pier Paolo Ferrari<br />

50 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

MECCANICA LEAK CDT<br />

La trasmissione spdif del segnale digitale<br />

impiega un clock di precisione TCXO<br />

(Temperature Compensated Oscillator)<br />

da 16.934400 MHz specifico per il<br />

formato CD a 44.100 kHz. La stabilità<br />

della frequenza di trasmissione è<br />

uno dei punti critici che necessita di<br />

gran attenzione delle condizioni al<br />

contorno: alimentazione, isolamento<br />

e controllo della temperatura.<br />

Le alimentazioni sono fra le sezioni più importanti in un<br />

apparecchio: nel CDT le linee sono separate e indipendenti<br />

per quel che riguarda la parte di controllo e quelle di<br />

potenza per l’azionamento dei motori della meccanica.<br />

Il trasformatore è corredato di secondari indipendenti, e<br />

a caduta le linee vengono rettificate, filtrate e distribuite<br />

alle varie sezioni con l’uso di condensatori fa 2.220 uF<br />

ciascuno e stabilizzatori dedicati.<br />

La connessione spdif<br />

di tipo ottico è isolata<br />

galvanicamente “per<br />

definizione” mentre<br />

quella elettrica utilizza<br />

un trasformatore di<br />

isolamento galvanico<br />

specifico per la<br />

trasmissione spdif nella<br />

frequenza idonea al<br />

formato CD.<br />

52 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST LEAK CDT E STEREO 130<br />

sostanzialmente a un uso conviviale<br />

(quando un amico<br />

condivide con voi tramite un<br />

iDevice la sua musica) dell’impianto.<br />

Il messaggio nemmeno<br />

troppo nascosto lanciato dai<br />

progettisti Leak è che il CDT<br />

rappresenti il collettore della<br />

musica, mentre lo stereo 130<br />

quello di “tutti gli altri sistemi<br />

che fanno anche musica”. Va<br />

segnalato, poi, un piccolo tappino<br />

in dotazione da apporre<br />

sulla presa USB in modo che il<br />

frontale risulti liscio ed elegante<br />

perché, prendiamone atto, la<br />

presa USB è “sgraziata” e molto<br />

difficile da rifinire sui bordi.<br />

Va notato che la trasmissione,<br />

le alimentazioni e la separazione<br />

galvanica delle connessioni<br />

digitali è realizzata con molta<br />

accuratezza, cosa che contribuisce<br />

a favorire prestazioni<br />

sonore tra le sorgenti fisiche e<br />

quelle liquide che si possono<br />

definire “sovrapponibili” non<br />

tanto in termini di uguaglianza<br />

ma in termini di “gradevolezza”.<br />

Nel paragone tra un contenuto<br />

musicale su CD trasmesso<br />

tramite la connessione spdif e<br />

l’equivalente file riprodotto<br />

dalla USB Hi res dell’amplificatore<br />

(in merito ci dilungheremo<br />

anche nell’analisi dell’amplificatore<br />

integrato) la timbrica<br />

dei due contenuti risulta<br />

leggermente differente con una<br />

leggera enfasi nelle basse frequenze<br />

nel CD ma anche una<br />

perdita di articolazione rispetto<br />

alla versione liquida riprodotta<br />

tramite la USB. Anche la<br />

voce subisce una variante, più<br />

calda ma meno scolpita quella<br />

del CD e stabile ma mai appuntita<br />

quella liquida; né peggiore<br />

né migliore: questa come altre<br />

caratteristiche del mélange<br />

sonoro si possono considerare<br />

quasi esclusive di una o l’altra<br />

tecnologia di connessione!<br />

Dato che ne abbiamo accennato,<br />

partiamo proprio dalla<br />

sezione digitale per analizzare<br />

l’integrato Stereo 130 dove la<br />

profusione di elementi iconici<br />

si associa a una costruzione<br />

(mobile, manopole, tutto)<br />

inusuale nella fascia di appartenenza.<br />

Bastano pochi passaggi<br />

musicali per percepire<br />

la qualità della sezione D/A<br />

(stendiamo un velo pietoso sul<br />

paragone con un apparecchio<br />

ben più costoso) che è notevole<br />

ma non miracolosa né potrebbe<br />

esserlo: il Bryston BDA-3.14<br />

suona decisamente meglio ma<br />

stiamo parlando di un prodotto<br />

destinato solo alla conversione<br />

e che costa cinque volte di più!<br />

Condizione che sebbene nelle<br />

ipotesi, mette comunque in<br />

evidenza una eccellente sezione<br />

di preamplificazione analogica<br />

che esalta le doti di un<br />

DAC di pregio e di ogni altra<br />

sorgente analogica collegata.<br />

Da segnalare a riguardo anche<br />

una sezione Phono MM molto<br />

curata e performante. In ogni<br />

caso nella riproduzione di file<br />

musicali con definizione CD o<br />

ad alta definizione non si avverte<br />

mai una sibilante, mai<br />

un senso di affaticamento,<br />

piuttosto una prestazione che<br />

in un certo senso è comune<br />

da tempo nei sistemi dotati<br />

di ingresso USB e spdif basati<br />

sui medesimi chip. Anche l’ingresso<br />

spdif mostra un’ottima<br />

resa che però dipende dalla<br />

sorgente che verrà collegata.<br />

Il paragone con formati nativi<br />

ad alta risoluzione surclassa il<br />

contento del CD, cosa possibile<br />

con semplicità attraverso la<br />

USB che, soprattutto con componenti<br />

di basso costo, esprime<br />

il suo potenziale a livelli<br />

altissimi senza che la sezione<br />

analogica a valle dell’amplificatore<br />

rappresenti mai un<br />

“tappo” o un elemento che ne<br />

diminuisce la discriminazione.<br />

Proprio in questa configurazione<br />

si trova conferma del fatto<br />

che per avere una buona uscita<br />

spdif bisogna investire molto,<br />

ma molto di più di una USB<br />

buona o meglio ottimizzata.<br />

C’è anche da considerare che,<br />

molto spesso, i DAC integrati<br />

che non presentano soluzioni<br />

particolarmente sofisticate nel<br />

processamento del segnale, si<br />

esprimono al meglio con formati<br />

a risoluzioni superiore a<br />

quelle del CD a prescindere dal<br />

chip utilizzato. Da notare che<br />

lo Stereo 130 impiega lo stesso<br />

chip, l’ESS SAbre ES9018K2M<br />

del Weiss DAC 502, con prestazioni<br />

decisamente molto<br />

differenti! Ma va ribadito che<br />

la sezione di ingresso analogica<br />

dello Stereo 130 non penalizza<br />

nemmeno le performance del<br />

Weiss DAC 502 che, anche se<br />

in prospettiva ridimensionata,<br />

esibisce in questa abbinata impropria<br />

un suono unico nel suo<br />

genere, apprezzabile anche in<br />

condizioni molto economiche<br />

dal costo totale inferiore di un<br />

ordine di grandezza rispetto al<br />

solo DAC Weiss.<br />

La capacità di discriminare la<br />

qualità a monte si rivela valida<br />

anche a valle, dove per questa<br />

ragione lo Stereo 130, più che<br />

difficile da interfacciare, è soggetto<br />

a restituire il buono e il<br />

meno buono di ciò che incontra.<br />

Lo stadio di potenza non<br />

sembra particolarmente “irritabile”<br />

da sistemi con carichi<br />

difficili oppure a bassa sensibilità,<br />

anche se la sensibilità di<br />

ingresso dell’amplificatore fa<br />

portare la manopola del volume<br />

molto al di là della mezzeria<br />

per ottenere una pressione di<br />

un certo livello. Ciò non significa<br />

nulla, anzi, da un certo punto<br />

di vista è più conveniente<br />

sfruttare il potenziometro del<br />

volume nella parte “destra” rispetto<br />

a quella di partenza. La<br />

sensazione in generale è quella<br />

che all’apparecchio manchi un<br />

po’ di “pompa”: è un appunto<br />

evidenziabile solo con competitor<br />

di più alto pregio che,<br />

sorprendentemente, si fa più<br />

evidente con diffusori piccoli<br />

e con bassa sensibilità, mentre<br />

con ossi duri come i Triangle<br />

Magellan, in apparenza decisamente<br />

fuori portata sia in<br />

termini di interfacciamento<br />

che di buon senso, l’amplificatore<br />

tira fuori una verve e un<br />

incedere del tutto inaspettato<br />

che da un certo punto di vista<br />

scompagina non poco ogni previsione.<br />

Tuttavia, con le sorgenti<br />

digitali o analogiche da<br />

2Vrms di uscita, la regolazione<br />

del livello avviene in modo<br />

graduale molto oltre le ore 16<br />

della manopola, raggiungendo<br />

però la saturazione molto rapidamente<br />

una volta oltrepassato<br />

quel limite. Al di là di questo, la<br />

timbrica è molto neutra, quasi<br />

compassata ma con un dettaglio<br />

e una gradevolezza molto<br />

marcati, e con una gamma alta<br />

definita senza diventare mai<br />

appuntita o fastidiosa, anche<br />

con abbinamenti a carichi<br />

“difficili”. Dopo un ampio giro<br />

con diffusori della taglia e del<br />

prezzo ipotizzabili nell’abbinamento,<br />

ci sentiamo di dire che<br />

in generale l’integrato tende<br />

in maniera decisa a mettere in<br />

evidenza le particolari doti del<br />

diffusore collegato. Tra quelli<br />

utilizzati segnaliamo l’abbinamento<br />

elettivo con i Wharfedale<br />

EVO 4.1: 550 euro di diffusore<br />

da aggiungere al binomio<br />

CDT + Stereo 130 (1.428 euro<br />

prezzo della coppia) per un totale<br />

che sfiora i 2.000 euro di<br />

listino ma con uno street price<br />

ancora più appetibile e che arricchito<br />

di una Raspberry con<br />

Volumio (poche decine di euro)<br />

completa un sistema di versatilità<br />

assoluta e qualità che non<br />

vi farà mai rimpiangere eventuali<br />

alternative.<br />

Il rilancio di Leak prende le<br />

mosse anche da una rispettosa<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 53


SELECTOR<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO LEAK STEREO 130<br />

Il DAC è un ESS<br />

Sabre ES9180K2M<br />

che supporta<br />

formati ad alta<br />

risoluzione sia PCM<br />

che DSD attraverso<br />

la connessione USB<br />

tramite un XMOS. Le<br />

connessioni sono isolate<br />

galvanicamente e i clock<br />

sono ad alta precisione e<br />

stabilità.<br />

Il modulo Bluetooth è implementato su un PCB<br />

ausiliario installato con un connettore a pettine<br />

sulla main board. Supporta la trasmissione<br />

loosless AptX ed è dotato di commutatore a<br />

stato solido del segnale e filtri antirumore.<br />

Il modulo è lo stesso installato nell’Audiolab<br />

6000A.<br />

L’amplificatore dedicato<br />

alla cuffia impiega un<br />

integrato monolitico Texas<br />

TI6120A2 particolarmente adatto al<br />

pilotaggio di carichi difficili, con ampio<br />

range dinamico e spesso utilizzato in<br />

apparecchi dedicati di fascia alta.<br />

La sezione<br />

di potenza<br />

utilizza due<br />

moduli di<br />

amplificazione<br />

National LM3886, uno<br />

per canale, largamente utilizzato nelle più<br />

diffuse applicazioni anche di fascia alta.<br />

Il dissipatore è in alluminio molto<br />

spesso per un efficiente smaltimento di<br />

calore senza variazioni repentine della<br />

temperatura.<br />

La sezione pre impiega amplificatori<br />

operazionali Burr Brown OPA2134 per<br />

l’ingresso phono e gli Analog Devices OP275G<br />

con ingresso a JFET: un front end totalmente<br />

analogico che impiega inoltre un potenziometro<br />

motorizzato ALPS per la regolazione del volume.<br />

54 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST LEAK CDT E STEREO 130<br />

continuità dal punto di vista<br />

estetico, certamente voluta<br />

in misura dell’effetto iconico<br />

ricercato ma “riempita”<br />

di qualità nella realizzazione<br />

degli apparecchi che, forse<br />

per una certa modernità manifestata<br />

già allora, soddisfa al<br />

tempo stesso il pubblico vintage<br />

e quello nuovo (visto che<br />

i prezzi degli apparecchi non<br />

rappresentano una barriera in<br />

tal senso!): le manopole sono<br />

una vera goduria per il tatto,<br />

la costruzione del mobile è robusta<br />

e solida. Altrettanto per<br />

la scelta opzionale di fornire<br />

gli apparecchi del rivestimento<br />

aggiuntivo in legno: Leak fu<br />

tra quelli che lo offrivano per<br />

scelta mentre un tempo era un<br />

escamotage per consentire ad<br />

apparecchi pensati per funzionare<br />

nei rack professionali o<br />

inseriti direttamente nei mobili<br />

del soggiorno di approdare<br />

nell’ambiente domestico “senza<br />

impedimenti e limitazioni”<br />

o meglio “con una modalità<br />

antesignana del plug’n play” .<br />

Magnifico orpello estetico, che<br />

però riempie il cuore di rimembranze,<br />

non incide più di tanto<br />

dal punto di vista dei costi e,<br />

soprattutto, visto l’eccezionale<br />

value for money dei due apparecchi,<br />

li mantiene performanti<br />

da questo punto di vista anche<br />

nella versione più lussuosa. Affrontiamo<br />

così un altro punto<br />

di comunanza tra vecchio e<br />

nuovo: la Leak di un tempo,<br />

pochi lo sottolineano, fu anche<br />

molto attenta proprio al rapporto<br />

tra costi e prestazioni,<br />

scegliendo un posizionamento<br />

di mercato magari al di sotto di<br />

altri costruttori del tempo poi<br />

diventati iconici, sviluppando<br />

per contro incredibili volumi di<br />

vendita e una conseguente diffusione<br />

del marchio che non ha<br />

rivali! Le Leak odierna sembra<br />

avere le medesime intenzioni,<br />

al banco di misura<br />

Linea<br />

La risposta in frequenza dello stadio analogico mostra<br />

un’ampia estensione, più ampia di quella della sezione<br />

digitale che invece presenta una filtratura che interviene<br />

all’estremo superiore della banda audio mostrando un<br />

effetto più evidente nei formati ad alta risoluzione. Lo<br />

stadio di potenza non evidenzia una sensibilità al carico<br />

collegato, caratteristica tipica del modulo di amplificazione<br />

utilizzato, come peraltro la potenza di uscita oltrepassa anche<br />

se di poco quella dichiarata, evidenziando una ottima<br />

implementazione del circuito integrato di potenza. Nel<br />

all’interno di un processo produttivo<br />

che ha recentemente<br />

trovato in seno alla IAG la sua<br />

quadra (e facciamo ancora riferimento<br />

ai Wharfedale EVO<br />

4.1). E così emerge un terzo<br />

elemento di comunanza: al<br />

tempo Leak, forse inconsapevolmente,<br />

divenne paladina<br />

di un primordiale concetto di<br />

Potenza<br />

dominio digitale i segnali a bassa Fs non presentano un<br />

processamento di upsampling e di filtro di soppressione,<br />

tanto che sono evidenti le componenti fuori banda, ma è<br />

stato comunque applicato un filtro molto deciso proporzionale<br />

con la Fs in ingresso che sopprime gli alias in alta<br />

frequenza. L’ingresso spdif accetta fino a 192 kHz, mentre<br />

tramite USB è possibile riprodurre i formati PCM fino a<br />

384 kHz e DSD256. Il livello di uscita del DSD risulta molto<br />

più basso di quello PCM, pertanto bisogna intervenire<br />

sulla manopola del volume per adeguare la riproduzione.<br />

microlusso in Hi-Fi. La leak di<br />

oggi lo ribadisce fortemente<br />

in un’epoca in cui tale formula<br />

può diventare addirittura<br />

deflagrante!<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 55


SELECTOR<br />

Gli apparecchi “dell’epoca” erano pensati per l’inserimento in un rack oppure all’interno di mobili in legno facenti le funzioni “domestiche” di un rack. Pertanto, il frontale spesso<br />

era necessario per fissare l’apparecchio al supporto di destinazione, mentre il case era per lo più di sicurezza. Il guscio in legno è stata una soluzione plug’n play ante litteram per<br />

collocare facilmente in ambiente un prodotto pensato per far parte di un arredamento esistente “pro o consumer”.<br />

Alla luce di tutto verrebbe<br />

da dire che gli attuali CDT e<br />

Stereo 130 hanno poco a che<br />

fare con la Leak di Harold J.<br />

Leak ma, riflettendo un attimo,<br />

proviamo a chiederci: questi<br />

ottimi e davvero performanti<br />

apparecchi avrebbero lo stesso<br />

appeal se non si chiamassero<br />

Leak e se non ripercorressero<br />

stilisticamente il look del tempo?<br />

E la IAG avrebbe investito<br />

tempo e denaro per vestire<br />

queste due elettroniche di una<br />

livrea che, credeteci, è in grado<br />

di stimolare la nostra passione<br />

generando il desiderio e quella<br />

forma di pazzia che unisce cuore<br />

e testa dell’audiofilo nel formulare<br />

il desiderio del “devo<br />

averlo a tutti i costi?”.<br />

D’altro altro canto non vorremmo<br />

sminuire i meriti “in sé” dei<br />

due apparecchi, come accade<br />

nelle sorti di molti rampolli<br />

famosi, per il nome che portano.<br />

Proviamo allora a snocciolare<br />

i punti di forza di questa<br />

coppia unità di lettura e amplificazione...<br />

Partiamo dalle<br />

In dotazione è fornito in piccolo elemento in plastica<br />

di chiusura per la presa USB sul pannello frontale che<br />

restituisce la continuità del pannello frontale se non si utilizza<br />

frequentemente la porta USB. In caso basta rimuoverlo e<br />

inerire la chiavetta per un ascolto conviviale “al volo”.<br />

performance, che posizionano<br />

entrambi gli apparecchi ai<br />

vertici del value for money; in<br />

particolare lo Stereo 130, che<br />

con l’aggiunta di una modesta<br />

Raspberry equipaggiata con<br />

Volumio a un prezzo di meno<br />

di 1.000 euro diventa un completo<br />

e moderno sistema adatto<br />

alla nuova fruizione della musica<br />

(streaming, downloading,<br />

collegamento al computer o a<br />

smart device), incluso il lusso<br />

di una lussuosa livrea in legno!<br />

La meccanica CDT, per contro,<br />

non solo appartiene allo stretto<br />

novero di appartenenti alla<br />

categoria ma è una dei pochi<br />

contendenti al ruolo di più economica<br />

(per intenderci, costa<br />

meno di Pro-Ject e davvero<br />

non c’è paragone!).<br />

Proviamo ad astrarci da quello<br />

che in questo contesto è un<br />

peso, l’heritage dei due apparecchi,<br />

e facciamo finta di<br />

non aver mai visto prima un<br />

Leak in vita nostra. L’aspetto<br />

è comunque molto piacevole<br />

(a riprova postuma della modernità<br />

nel design della Leak<br />

di un tempo) e la qualità della<br />

realizzazione ottima, con una<br />

sensazione di robustezza trasmessa<br />

dai comandi all’utente<br />

notevole; esperienza d’uso<br />

che diventa ancor più godibile<br />

se si decide di optare per le<br />

versioni con il rivestimento<br />

in legno. Difetti? Non ne abbiamo<br />

trovati, perlomeno se<br />

si esaminano gli apparecchi<br />

con il “metro” opportuno che<br />

tiene conto della classe di<br />

appartenenza: certo ci sono<br />

“altri” che offrono altrettanto<br />

ma non è così scontato né<br />

così facile; quasi impossibile<br />

se, nuovamente, si tiene conto<br />

della classe di appartenenza<br />

dove i Leak primeggiano anche<br />

rispetto a standard consolidati<br />

(leggi Cambridge, Nad,<br />

Rotel...), pagando pegno solo<br />

a Sonos (amp), in termini di<br />

versatilità, e Audiolab (si gioca<br />

in casa!), in termini di scelte<br />

progettuali. E qui ritorna in<br />

campo il portato della tradizione,<br />

perché niente ci toglie dalla<br />

testa che la scelta di questo o<br />

quel transistor, optando per<br />

la soluzione più tradizionale<br />

piuttosto che per quella più<br />

moderna, pur potendo fare la<br />

spesa in casa, sia il frutto di<br />

quel legittimo desiderio di preservare<br />

l’heritage del prodotto.<br />

Ma se entrano in campo la<br />

tradizione e l’effetto iconico, i<br />

due nuovi Leak battono tutti a<br />

mani basse!<br />

56 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

Nuprime è una azienda<br />

dinamica molto attiva<br />

nella ricerca e nello<br />

sviluppo di progetti innovativi,<br />

discostandosi non di rado da<br />

canoni tradizionali ma sempre<br />

accorta nel proporre prodotti<br />

che coniugano prezzi e risultati<br />

interessanti. Un anno fa<br />

ho avuto modo di provare con<br />

soddisfazione il convertitore<br />

NuPrime Evolution (su SUO-<br />

NO del giugno 2019) dal prezzo<br />

non proprio entry-level ma, per<br />

contenuto tecnologico e risultati<br />

sonici, meritevole di un posto in<br />

una categoria di eccellenza. Ora<br />

arriva la nuova coppia pre e finale<br />

AMG PRA e TRA, racchiusa in<br />

mobili di dimensioni identiche e<br />

un volume che a stento arriva a<br />

formare la metà di quella di un<br />

apparecchio tradizionale senza<br />

particolari sacrifici. Il pre AMG<br />

PRA assicura una versatilità che<br />

è un ottimo biglietto da visita:<br />

presenta anteriormente sulla destra<br />

la manopola del volume che<br />

è abilitata ad ulteriori funzioni<br />

- premuto per oltre tre secondi<br />

l’apparecchio torna in posizione<br />

stand-by, premuto invece in<br />

sequenza seleziona gli ingressi.<br />

Subito alla sua sinistra due interruttori,<br />

uno che inverte la fase<br />

e l’altro che varia il guadagno in<br />

PREAMPLIFICATORE<br />

NuPrime AMG PRA<br />

Prezzo: € 1.595,00<br />

Dimensioni: 28,5 x 5,5 x 23,5 cm (lxaxp)<br />

Tecnologia: a stato solido Ingressi: 1 XLR, 3 RCA Uscite: 1 XLR<br />

e 1 RCA Risp. in freq. (Hz): 10 - 200.000 +-0 / -0.1 S/N (dB): 95<br />

Controlli: telecomando, inversione di fase, loudness Note: JFET<br />

con ingressi single-ended Classe A e MUSES8920 Op-amp. Circuiti<br />

completamente bilanciati<br />

SUL CAMPO<br />

AMPLIFICATORE FINALE<br />

NuPrime AMG STA<br />

Prezzo: € 1.595,00<br />

Dimensioni: 28,5 x 5,5 x 23,5 cm (lxaxp)<br />

Tipo: stereo Tecnologia: Classe D Potenza (W): 130 Risp. in<br />

freq. (Hz): 10 - 50.000 +-0.2dB Sens./imp. (V/kOhm): 1,2/1M<br />

S/N (dB): 100 THD (%): 0.006 Note: Modulo Single-Ended Non-<br />

Negative Class A accoppiato con modulo Double Feedback<br />

Class D<br />

SUL CAMPO<br />

58 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

L’illuminazione nei due aparecchi è perlomeno<br />

“essenziale”, sebene l’interfaccia<br />

uomo – macchina risulti, complessivamente,<br />

soddisfacente.<br />

uscita. Al centro un display che<br />

indica il livello del volume che va<br />

da 0 a 99 oltre al numero dell’ingresso<br />

al momento selezionato.<br />

Interessante l’ulteriore manopola<br />

posta all’estrema sinistra del<br />

frontale e denominata “Active<br />

Low Frequency and Harmonic<br />

Gain” con 4 livelli selezionabili:<br />

parlare di “loudness” appare<br />

riduttivo in quanto per capacità<br />

di interventi sembra più simile<br />

al controllo tilt presente sul mio<br />

vecchio pre Quad 34 che ad un<br />

classico e semplice interruttore<br />

loudness. Anche se i puristi saranno<br />

contrari, queste regolazioni<br />

sono spesso utili e aiutano<br />

a compensare la risposta sulle<br />

frequenze basse, soprattutto di<br />

piccoli diffusori (con la manopola<br />

tutta a sinistra il guadagno<br />

è disabilitato). Tanta innovazione<br />

e nemmeno l’ombra di un<br />

ingresso digitale? Molto meglio<br />

così, almeno a mio parere, visto<br />

che con la velocità con cui viaggia<br />

la tecnologia digitale qualsiasi<br />

preamplificatore resta sempre<br />

attuale mentre il convertitore<br />

risente velocemente dell’obsolescenza<br />

e se è a bordo del pre<br />

diventa nel tempo inutile zavorra!<br />

Qualcosa di simile vale per<br />

l’ingresso fono: se necessario,<br />

basta acquistare l’unità separata<br />

e scegliere quella più adatta alle<br />

proprie esigenze, tanto le schede<br />

inserite negli apparecchi, spesso<br />

anche modeste, non vengono<br />

certo fornite in omaggio! Il<br />

finale AGM TRA manifesta altre<br />

interessanti innovazioni: su tutte<br />

impedenza di ingresso da 1M<br />

Ohm e stadio finale in classe D<br />

che beneficia dalla tecnologia<br />

ben consolidata dall’ammiraglia<br />

Evolution ONE. Il sistema è<br />

telecomandabile con un remote<br />

control interamente in metallo,<br />

realizzato nella stessa finitura<br />

degli apparecchi e dotato di tutti<br />

i comandi indispensabili per il<br />

loro funzionamento.<br />

Entrare nelle performance sonore<br />

di questi dispositivi lascia<br />

in un primo momento un po’ disorientati:<br />

a parte la necessità<br />

per tutti gli apparecchi nuovi di<br />

un discreto rodaggio, questi due<br />

telai necessitano almeno di una<br />

buona mezz’ora per stabilizzare<br />

il suono. Chissà per quale motivo,<br />

mentre mi preparavo all’ascolto<br />

di questi piccoli gioielli mi<br />

immaginavo sonorità simili a un<br />

integrato della stessa fascia di<br />

prezzo, con un suono che tende<br />

al brillante e non particolarmente<br />

“stentoreo”... Invece, sin dalle<br />

prime note la sensazione è assolutamente<br />

diversa da quella che<br />

avevo immaginato: viene offerta<br />

una riproposizione molto solida<br />

e ricca di grande calore, con uno<br />

Viste le ridotte dimensioni, la parte<br />

posteriore è affollata di connessioni: ingresso<br />

XLR e RCA, selettore mono-stereo<br />

per un eventuale collegamento a ponte,<br />

selettore per il passaggio da XLR a RCA<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 59


SELECTOR<br />

Ottimi i morsetti di uscita dei diffusori ma con un piccolo mah... Nonostante l’esiguo spazio a disposizione imposto dalle dimensioni infatti, si possono collegare tranquillamente<br />

cavi per diffusori anche di grosso diametro ma è preferibile che gli stessi siano terminati a banane, rendendo facile e sicuro il loro inserimento. Un po’ meno<br />

funzionale la soluzione se si utilizzano cavi con forcelle soprattutto di grosse dimensioni: potrebbero avvicinarsi pericolosamente al polo opposto e questa eventuale<br />

soluzione prevede una certa cura.<br />

sfondo scuro che evidenzia la<br />

collocazione degli strumenti e<br />

soprattutto colori intensi, caratteristiche<br />

queste che hanno<br />

contrassegnato tutti gli ascolti<br />

che si sono succeduti e che<br />

conquistano l’ascoltatore. Forse<br />

avrei preferito un pizzico di<br />

ariosità in più intorno agli strumenti<br />

ma i risultati raggiunti<br />

da NuPrime risultano notevoli<br />

perché ogni ascolto genera soddisfazioni<br />

che vanno ben al di<br />

là della fascia di appartenenza,<br />

anche perché questa ha il pregio<br />

di essere abbordabile. Nel brano<br />

Don’t Explain tratto dal CD<br />

Blackbird della Siris Slave Band<br />

si è subito colpiti dall’assolo<br />

del contrabasso che svetta per<br />

precisione, assenze di code e<br />

buona estensione verso la parte<br />

più profonda; molto bene anche<br />

la voce della cantante, collocata<br />

al centro del palcoscenico e<br />

ben sviluppata in altezza e per<br />

timbro (chiaro ma solido) e assenza<br />

di esse sibilanti, cosa che<br />

in altri ascolti ho avuto spesso<br />

modo di notare. Ancora meglio<br />

il CD Live At Village Vanguard<br />

di Mary Stalligs.<br />

Buono lo sviluppo in ampiezza,<br />

applausi credibili e mai<br />

fastidiosi, una voce molto<br />

ricca e seducente, precisione<br />

degli assolo del pianista Eric<br />

Reed che con il suo martellare<br />

offre una resa di grande impatto<br />

e verosimiglianza senza<br />

alcun accenno al mistracking.<br />

IL CD The Planets, etichetta<br />

JVC di Holst diretto da Zubin<br />

Mehta, conferma le caratteristiche<br />

di queste macchine. Ottoni<br />

e fiati ben definiti e veritieri,<br />

archi precisi e mai invadenti<br />

e, nonostante la massiccia presenza<br />

dei timpani, mi colpisce<br />

il grande controllo tenuto dai<br />

diffusori anche a volume sostenuto.<br />

A tale proposito, visto<br />

la disponibilità di un amico,<br />

ho voluto testare le capacità di<br />

questi apparecchi collegandoli<br />

a una vecchia coppia di AR 10<br />

pi-greco, un carico non proprio<br />

facile per diversi amplificatori<br />

vecchi e nuovi...<br />

Non so se c’è di mezzo la classe<br />

D ma l’incontro tra questi<br />

datati diffusori e la moderna<br />

tecnologia si è trasformato in<br />

pura magia per facilità di pilotaggio,<br />

autorevolezza e bontà<br />

di riproduzione che, a detta<br />

del proprietario, raramente<br />

ha avuto modo di apprezzare.<br />

E sempre a suo dire quel<br />

pizzico di esuberanza nella<br />

zona upper-midrange che ha<br />

sempre caratterizzato le AR è<br />

scomparsa e per la prima volta<br />

il controllo dei medi, perennemente<br />

attenuato, è stato<br />

riportato nella posizione flat.<br />

Davvero un bel risultato questo<br />

duo NuPrime! Non ho avuto<br />

la possibilità di ascoltare e<br />

verificare le prestazioni della<br />

serie top “Evolution One” sicuramente<br />

superiori ma per il<br />

prezzo richiesto da questi due<br />

telai e per i risultati ottenuti<br />

credo rappresentino la sintesi<br />

della filosofia Nuprime in fatto<br />

di amplificazioni. Difficile<br />

fare di meglio in termini di<br />

rapporto qualità/prezzo!<br />

Distributore: Audio Graffiti -<br />

www.audiograffiti.com<br />

60 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

di Roberto Veneto<br />

è il<br />

termine giusto<br />

per definire lo<br />

“Intrigante”<br />

Spec Corporation<br />

RSA-777EX, un amplificatore<br />

integrato in classe D che ha ottenuto<br />

recensioni molto favorevoli<br />

sia tra i critici audio che tra<br />

gli appassionati di Hi-Fi. Spec<br />

è un marchio giapponese nato<br />

nel 2010 ma ha debuttato in<br />

occasione del Monaco HI-End<br />

dell’anno 2014, sfoggiando un<br />

discreto numero di amplificatori<br />

integrati (ben cinque, incluso<br />

il modello in prova), tutti rigorosamente<br />

in classe D, ai quali<br />

nel tempo si sono aggiunti un<br />

preamplificatore e due finali, di<br />

cui uno monofonico, oltre a un<br />

giradischi analogici di livello top<br />

dal costo, giustificato o meno, di<br />

ben 30.000 euro, osannato dai<br />

pochi fortunati che ne sono entrati<br />

in contatto/possesso. Non<br />

male per una piccola azienda<br />

giapponese che sta cercando di<br />

crearsi una nicchia di mercato<br />

nel complesso mondo della riproduzione<br />

audio di qualità!<br />

Dietro Spec si cela un gruppo<br />

di progettisti provenienti principalmente<br />

da Pioneer che hanno<br />

poi deciso di tentare direttamente<br />

l’impresa; il fondatore è<br />

Shirokazu Yazaki: ha studiato<br />

ingegneria meccanica ed è stato<br />

un progettista audio professionale<br />

di successo in Giappone<br />

per oltre 40 anni con qualità di<br />

capo dei reparti di progettazione<br />

prima in Teac per 4 anni e<br />

poi in Pioneer per 17. Tra i suoi<br />

successi il registratore open reel<br />

Teac A-7300 e il registratore a<br />

cassette Pioneer CT-95 che, al<br />

tempo, riuscì a insidiare per<br />

qualità il Nakamichi Dragon.<br />

Più recentemente ha curato la<br />

realizzazione del lettore DVD<br />

Pioneer DV-AX10, il primo universale<br />

di fascia alta al mondo,<br />

anch’esso caratterizzato da performance<br />

musicali di rilievo.<br />

Proprio nell’ultimo periodo della<br />

sua permanenza in Pioneer,<br />

mentre era ancora a capo del<br />

reparto Ricerca e Sviluppo, nel<br />

2006 Yazaki assiste a una dimostrazione<br />

dei nuovi dispositivi di<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO<br />

SPEC CORPORATION RSA-777EX<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 5.120,00<br />

Dimensioni: 37,50 x 9,50 x 35 cm (lxaxp)<br />

Distributore: Ethos<br />

www.ethosfineaudio.com<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Potenza: 2 x 50 W su<br />

8 Ohm (100 W su 4 Ohm) Risp. in freq. (Hz): 10 - 30.000 ±1dB<br />

THD (%): v Ingressi analogici: 3 RCA 1 XLR<br />

62 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

amplificazione dell’allora Classe<br />

D e rimane molto colpito dal potenziale<br />

sonoro della nuova soluzione<br />

tecnologica. È in questo<br />

periodo che accadono gli incontri<br />

con le persone che risulteranno<br />

fondamentali per la nascita<br />

di Spec: come direttore generale<br />

del dipartimento di ingegneria<br />

dei DVD Yazaki incontra l’ingegner<br />

Tsutomu Banno e, durante<br />

un viaggio di lavoro in California,<br />

ha occasione di incontrare<br />

la persona che aveva sviluppato<br />

per Pioneer il prototipo di amplificatore<br />

in classe D. In effetti<br />

si tratta di un ex collega, Jun<br />

Hondo, emigrato negli USA<br />

con la sua famiglia e impiegato<br />

alla “International Rectifier”,<br />

produttore di semiconduttori<br />

che ha appena sviluppato nuovi<br />

dispositivi di classe D. Ad essi<br />

si unisce l’ingegnere meccanico<br />

Yasuhiro Yamakawa e prende<br />

corpo la Spec Corporation.<br />

Al di là delle dichiarazioni di<br />

rito, va rilevato come tutti apprezzino<br />

e abbiano una profonda<br />

conoscenza degli amplificatori<br />

a valvole, compresi quelli<br />

che utilizzano valvole veramente<br />

rare: Shirokazu Yazaki ha<br />

sviluppato il suo sistema audio<br />

basandolo su amplificatori SET<br />

a valvole GEC DA30 (e su un<br />

sistema di diffusori a tromba in<br />

legno ONKEN). Sia lui che Banno<br />

apprezzano i cavi di tipo vintage<br />

come l’American Insulated<br />

Wire Corporation WE16ga e il<br />

Belden 8402! Meritano dunque<br />

un certo rispetto, al di là della<br />

inevitabile pubblicistica, le loro<br />

parole e la vicinanza sostenuta<br />

da entrambi tra il suono delle<br />

valvole e quello che sono riusciti<br />

ad ottenere in Spec e il fatto che,<br />

sebbene a entrambi gli esperti<br />

piacciano le soluzioni vintage e<br />

NOS, abbiano adottato un approccio<br />

diverso e “moderno” per<br />

i loro prodotti. È dunque il momento,<br />

prendendosene l’onere,<br />

di verificare se le dichiarazioni<br />

di merito e i clamori ottenuti<br />

sulla carta stampata e sul web<br />

corrispondano al vero...<br />

Osservando e maneggiando<br />

l’RSA-777EX si percepisce il<br />

classico desiderio di perfezione<br />

nipponico in merito alla lavorazione<br />

del metallo e del legno, qui<br />

unite in un connubio indissolubile:<br />

manopole, levette, pulsanti<br />

e connettori sono tutti docili al<br />

tatto e perfettamente torniti e<br />

fresati. Particolare la sagomatura<br />

del legno, che funge anche da<br />

supporto dell’apparecchio, oltre<br />

che da parziale contenitore per<br />

le fasce laterali. Un primo punto<br />

di merito per l’apparecchio!<br />

Ad essere sincero, nel tempo ho<br />

comunque condiviso una certa<br />

avversione per le circuitazioni<br />

in classe D, pur riconoscendone<br />

i due pregi fondamentali e<br />

cioè la leggerezza del prodotto<br />

rispetto agli amplificatori<br />

tradizionali e il fatto che non<br />

generino calore, se non in misura<br />

minima e comunque assai<br />

inferiore al consueto. Ricordo<br />

bene la prova di un piccolo finale<br />

Jeff Rowland, appunto in<br />

classe D, molto ben fatto, che<br />

non convinse del tutto la nostra<br />

redazione, specialmente nella<br />

resa della gamma bassa, carente<br />

quanto a corpo e velocità di<br />

risposta. Non dimentichiamo<br />

poi l’illustre parere di uno dei<br />

più noti ed accreditati progettisti<br />

di amplificazioni, Dan D’Agostino,<br />

a suo tempo fondatore<br />

del mitico marchio Krell ed ora<br />

ancora in pista con i noti apparecchi<br />

a suo nome. In pratica<br />

D’Agostino, convinto assertore<br />

della superiorità dei dispositivi<br />

di amplificazione in classe A<br />

e A/B, ha più volte dichiarato<br />

che la classe D, in qualunque<br />

configurazione declinata, non ha<br />

alcuna possibilità di eguagliare,<br />

né tantomeno di superare, le<br />

prestazioni all’ascolto delle<br />

citate classi di eccellenza. Altri<br />

progettisti si sono schierati su<br />

questa tesi ma è indubitabile<br />

che lo schema in classe D stia<br />

pian piano prendendo piede e si<br />

stia passando dalle applicazioni<br />

su prodotti economici a progetti<br />

sempre più costosi e illuminati,<br />

che sono forse in grado di superare<br />

i limiti e i difetti propri<br />

della classe D.<br />

Il fenomeno Mola Mola (e<br />

dell’astro nascente tra i progettista<br />

Bruno Putzeys) sono lì a<br />

testimoniarlo come i tecnici di<br />

Spec che credono fortemente<br />

nei loro progetti e scrivono che<br />

il loro segreto risiede in una<br />

nuova generazione di mosfet,<br />

appositamente sviluppati!<br />

Cerchiamo allora di capire come<br />

suona questo Spec che, comunque,<br />

nella fascia di costo di appartenenza,<br />

se la deve vedere<br />

con una pletora di agguerriti<br />

concorrenti. Annuario di Suono<br />

2020 alla mano (strumento<br />

indispensabile per ogni serio<br />

appassionato) ne ho contati<br />

almeno venti, prescindendo<br />

ovviamente sia dalla classe di<br />

funzionamento che dalla tipologia<br />

adottata (valvole o stato<br />

solido). Riportandoci a quanto<br />

scritto sopra, sarebbe molto interessante<br />

un confronto all’ultima<br />

nota tra lo Spec e l’integrato<br />

Krell K-300i. Vedremo...<br />

La seduta di ascolto si è svolta<br />

nei locali del negozio Ethos di<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 63


SELECTOR<br />

Roma (che è l’importatore del<br />

marchio). Ho preteso la medesima<br />

configurazione adottata a<br />

suo tempo per la prova del sistema<br />

Reimyo/Harmonix e così<br />

l’integrato Spec si è alternato<br />

alla coppia pre/finale Reimyo<br />

e, anche se il divario di costo<br />

risulta improponibile, ha consentito<br />

una precisa valutazione<br />

dei parametri di costo/benefici<br />

apportati dalla coppia sul singolo<br />

e viceversa. A monte meccanica<br />

di lettura CD e convertitore<br />

sempre Reimyo, veri campioni<br />

di naturalezza, mentre a valle i<br />

diffusori ancora Reimyo sugli<br />

stand agli stessi dedicati. Cavi<br />

di segnale e potenza Harmonix<br />

livello top. Stanza acusticamente<br />

trattata con dispositivi<br />

Harmonix, che la rendono scevra<br />

da risonanze indesiderate,<br />

mantenendo al contempo un<br />

riverbero naturale che consente<br />

di apprezzare il decadimento<br />

delle note.<br />

Messi fuori campo tutti i pregiudizi<br />

accumulati nel tempo<br />

verso la classe D, noto immediatamente<br />

(e per la prima volta!)<br />

la sua validità nel controllo<br />

dell’emissione sonora, della<br />

scena acustica, della risoluzione<br />

e (ancor più importante)<br />

nell’omogeneità tra le gamme<br />

di frequenza.<br />

Non mi arrendo né ai miei pregiudizi<br />

né all’ansia di superarli:<br />

c’è qualcosa che non va da<br />

ricondurre a questa classe D?<br />

Proseguo l’ascolto critico macinando<br />

CD nel lettore Reimyo<br />

e si aggiungono elementi importanti:<br />

la dinamica c’è, l’assenza<br />

di fatica d’ascolto pure,<br />

la trasparenza è notevole ed è<br />

forse la dote migliore di questo<br />

integrato. Il trattamento del<br />

segnale è davvero encomiabile<br />

per purezza e velocità dei transienti.<br />

La gamma bassa è presente<br />

e scende fino alle ottave<br />

inferiori senza sforzo (almeno<br />

per quanto consentito dai diffusori<br />

da stand utilizzati), la<br />

gamma media è palpabile e ben<br />

amalgamata con il resto dello<br />

spettro acustico. L’introspezione,<br />

anche nei passaggi musicali<br />

più concitati, si raffronta con i<br />

migliori in campo, il range acuto<br />

offre la naturale prosecuzione di<br />

quello medio, senza strani interventi,<br />

in un amalgama naturale<br />

e schietto. Certo commutando<br />

sulla coppia Reimyo (parliamo<br />

di un prezzo complessivo di<br />

36.000 euro) si entra in un’altra<br />

atmosfera, con tutti i parametri<br />

descritti in precedenza che assumono<br />

una valenza ancor più<br />

rispondente al reale.<br />

Interessante allora il confronto<br />

con un altro integrato presente<br />

in sala, l’Audolici, con circuitazione<br />

mista (valvole e stato solido),<br />

di costo simile allo Spec.<br />

Qui la lotta si fa serrata, siamo<br />

quasi ad armi pari, lo Spec la<br />

spunta sulla risoluzione, sulla<br />

nettezza degli estremi gamma e<br />

sulla pressoché totale assenza di<br />

grana mentre l’Audolici sfodera<br />

la sua soave gamma media, materica<br />

e densa di informazioni<br />

gradevoli. I brani dei migliori<br />

CD si susseguono e la fatica<br />

d’ascolto non si avverte mai,<br />

grazie anche alla sensazione di<br />

assenza di distorsione e a una<br />

spiccata propensione al garbo<br />

e alla purezza nel porgere il segnale<br />

musicale.<br />

Devo proprio ricredermi: Spec<br />

mi ha dimostrato che la classe<br />

D può finalmente dire la sua<br />

ed entrare in competizione<br />

senza timor reverentialis con<br />

la concorrenza di pari costo!<br />

Vale la pena di sottolineare il<br />

fatto che saranno soprattutto,<br />

almeno riferendoci a tutti i<br />

prodotti in classe D ascoltati<br />

fino ad ora, gli altri player di<br />

questo tipo a doversi uniformare<br />

per non restare indietro.<br />

In onestà non nascondo che i<br />

miei preconcetti, pur di molto<br />

affievoliti, permangono in parte,<br />

perlomeno tanto da non sentire<br />

l’esigenza di sostituire i miei<br />

musicalissimi finali Albarry o<br />

il Mark Levinson 29: sono più<br />

pesanti, scaldano e consumano<br />

più corrente ma hanno ancora<br />

un fascino che non tramonta.<br />

Sarei però disposto ad affiancare<br />

loro lo Spec, quale terzo<br />

incomodo...<br />

64 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


SELECTOR<br />

di Il Tremila<br />

è un diffusore<br />

davvero<br />

“Questo<br />

insolito, non<br />

perché suoni male, anzi, ma<br />

perché ci costringe a riconsiderare<br />

e rivedere molte delle<br />

nostre abitudini, convinzioni<br />

e, diciamolo, pregiudizi. Io per<br />

primo dopo tanti anni di esperienze<br />

d’ascolto live e domestico<br />

mi sono costruito una concezione<br />

ideale di bel suono che,<br />

riconosco, è lontano e diverso<br />

da quello che possiamo considerare<br />

realistico. Inutile dire<br />

che nella mia testa il “bel suono”<br />

non sia necessariamente<br />

quello fedele all’originale ma<br />

quello che semplicemente mi<br />

piace sentire a casa.”<br />

DIFFUSORI<br />

VREL electroacoustic bequadro due<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 8.940,00<br />

Dimensioni: 45 x 140 x 34 cm (lxaxp)<br />

Peso: 40 kg<br />

Distributore: ADCOMM<br />

www.vrel.eu<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: dipolare open baffle N. vie:<br />

2 Potenza (W): 10-150 Impedenza (Ohm): 12/11 Frequenze di<br />

crossover (Hz): 4000 Risp. in freq (Hz): 30-19.000 Sensibilità<br />

(dB): 98 Altoparlanti: 4, 3xVREL 255A, 1xVREL HDPP 26AX/2<br />

Rifinitura: legno massello paduk, ciliegio, noce, frassino, altri<br />

laccati Griglia: tela o griglia betulla lavorata laser Note: emissione<br />

ant. e post. completa, nessun crossover elettrico, altoparlanti<br />

disegnati e prodotti in azienda, driver gamma alta HDPP<br />

dipolare, senza compressione/camera.<br />

66 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

Questo estratto dai “pizzini”<br />

che il direttore ha richiesto<br />

di compilare a ciascuno di noi<br />

recensori con la raccomandazione<br />

di essere il più sinceri e<br />

umorali possibile considerandoli<br />

non tanto una recensione<br />

completa e definitiva ma una<br />

serie di appunti di navigazione<br />

durante un tortuoso percorso<br />

di ascolti atipici, rappresenta<br />

probabilmente la sintesi più<br />

vera e sincera della natura<br />

complessa e contraddittoria<br />

del diffusore oggetto di questa<br />

prova, al netto delle prese<br />

di posizione fideistiche (nel<br />

bene e nel male) o esacerbate<br />

dalla guerra di religione che,<br />

da sempre, i diffusori a dipolo<br />

sollevano e che danno luogo a<br />

giudizi a iperboli che variano<br />

dalla più profonda sudditanza<br />

psicologica (in un senso o nel<br />

suo contrario) a una esacerbata<br />

(dis)onestà intellettuale. In<br />

tal senso, vale la pena di sottolineare<br />

come la redazione di<br />

<strong>SUONO</strong>, nella sua interezza,<br />

non sia per nulla d’accordo su<br />

quasi tutto ciò che è stato in<br />

merito ai dipolo in generale e<br />

ai Bequadro in particolare, un<br />

pregresso che rende ancor più<br />

complessa l’opera per riuscire<br />

ad identificare quelle verità,<br />

in parte “verità taciute” che li<br />

contraddistinguono, o almeno<br />

alcune delle possibili “verità”,<br />

compito che dovrebbe essere<br />

l’obiettivo primario di un mezzo<br />

di comunicazione. Ci proveremo<br />

comunque...<br />

Cominciamo da quel che vi è<br />

di certo, ovvero le intenzioni<br />

e l’operato di Roberto Verdi,<br />

progettista, co-proprietario e<br />

amministratore di ADCOMM,<br />

azienda che produce macchine<br />

a controllo numerico laser e,<br />

dal 2018, anche i diffusori a<br />

marchio VREL. La scelta di entrare<br />

nel mercato delle elettroacustiche<br />

ha radici più lontane<br />

visto che Verdi si è occupato<br />

dal 1997 di audio professionale<br />

con i primi approcci su diffusori<br />

dipolari, lavori in studi di<br />

registrazione, realizzazione di<br />

banchi regia audio, monitor e<br />

amplificazioni. L’avventura dei<br />

Bequadro comincia nel 2012<br />

con il modello 3 che da subito<br />

tradisce l’approccio radicale di<br />

Verdi in materia di riproduzione<br />

sonora: configurazione<br />

D’Appolito modificata, tromba<br />

biradiale il cui driver è inizialmente<br />

un componente professionale,<br />

modificato e privato<br />

della camera di risonanza posteriore;<br />

i woofer, da 38 cm,<br />

sono rigorosamente a gamma<br />

estesa e taglio meccanico... Il<br />

tutto in omaggio a un “certo<br />

spirito talebano (nell’accezione<br />

metaforica del termine)<br />

nell’approcciarmi a tutto ciò<br />

che produco” che traspare dalle<br />

pubbliche dichiarazioni di<br />

Verdi e dalle comunicazioni<br />

promozionali sul prodotto...<br />

Prodotto che in breve tempo,<br />

visto l’interesse per la formula<br />

adottata, sostenuta da un design<br />

che “intriga”, viene declinato<br />

al plurale: Bequadro diventa<br />

una gamma di diffusori<br />

sostanzialmente identici, per<br />

pregio e caratteristiche timbriche,<br />

offerto in quattro taglie<br />

diverse “per meglio adattarsi<br />

alle esigenze del cliente”.<br />

Si tratta di sistemi dipolari<br />

completi (anche in gamma<br />

alta, con il driver HDPP), con<br />

altoparlanti tutti costruiti in<br />

proprio; nessun crossover impiegato<br />

alla frequenza di incrocio<br />

ma solo tagli meccanici con<br />

l’applicazione di opportuni silenziatori.<br />

Da questa proposta<br />

deriva l’offerta in ambito professionale,<br />

con le NFM VREL<br />

(già adottate in vari studi di<br />

registrazione).<br />

Per completare il quadro di<br />

una produzione e di un personaggio<br />

a cui si addice il termine<br />

“eterogeneo”, va segnalato<br />

che i Bequadro sono “concepiti<br />

per il multicanale che ho<br />

particolarmente a cuore”; ciascuno<br />

dei modelli, infatti, può<br />

essere corredato da altrettanti<br />

sistemi di espansione dipolare<br />

della gamma bassa, i Gravis,<br />

che agiscono in maniera mutua<br />

(sistema chiamato SMES)<br />

e sono gestibili dai canali LFE,<br />

mentre tre diverse taglie di canali<br />

centrali completano l’offerta.<br />

Il sistema è predisposto<br />

per il biwiring e anche pensato<br />

per una biamplificazione, anche<br />

se, in effetti, la mancanza<br />

del crossover e l’alta impedenza<br />

di carico rendono la vita facile<br />

a un amplificatore anche<br />

di bassa potenza. Nei test il<br />

sistema ha comunque evidenziato<br />

una suscettibilità alle<br />

condizioni di accoppiamento<br />

con le amplificazioni e anche<br />

con i cavi di connessione; il costruttore,<br />

in tal senso, fornisce<br />

a corredo una coppia di cavi di<br />

potenza per la connessione in<br />

bi-wiring utilizzabili anche per<br />

la biamplificazione.<br />

Come accennato nelle premesse,<br />

Il Bequadro 2 è un diffusore<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 67


SELECTOR<br />

che in termini di riproposizione<br />

sonora ci scuote dalla routine<br />

e ci incuriosisce perché<br />

ascoltandolo avvertiamo qualcosa<br />

di diverso, strano, quasi<br />

schizofrenico, tra momenti<br />

esaltanti e altri sconcertanti<br />

che, tuttavia, anziché respingerci<br />

ci spingono a indagare<br />

ulteriormente il fenomeno,<br />

continuando a sperimentare.<br />

Croci e delizie dei diffusori a<br />

dipolo, che in parte si ritrovano<br />

anche qui: basso non<br />

profondissimo, mancano certi<br />

colpi profondi di percussione<br />

(Dead Can Dance – Yulunga)<br />

o quelli di timpano della<br />

grande orchestra (dall’Intro<br />

della prima danza sinfonica<br />

di Rachmaninov – Minnesota<br />

Orchestra RR). In merito alla<br />

porzione dei medio alti, quindi<br />

con voci specie femminili e<br />

strumenti limitrofi, si avvertono<br />

in alcuni casi e in altri no<br />

degli indurimenti: la voce di<br />

Brian Ferry in Avalon appare<br />

in certa misura intubata<br />

mentre, a tratti, le eleganti<br />

sonorità dei Roxy Music si<br />

confondono e perdono in pulizia<br />

e chiarezza. Non si tratta<br />

di un problema di posizionamento,<br />

le cose non cambiano<br />

molto spostando in avanti o<br />

indietro i diffusori che, data<br />

la loro natura bipolare, necessitano<br />

comunque di una certa<br />

distanza dalla parete di fondo.<br />

Per contro, accanto a queste<br />

situazioni si riscontrano altri<br />

elementi che impressionano<br />

positivamente e che, soprattutto,<br />

ci portano in una dimensione<br />

diversa e inusuale<br />

rispetto a quanto siamo abituati<br />

ad ascoltare. Ci riferiamo<br />

a una vivacità, impulsività<br />

e agilità nei transienti, davvero<br />

sorprendente. C’è una facilità<br />

nel distinguere gli interventi<br />

delle percussioni, batteria e<br />

suoi derivati, tanto sono agili,<br />

netti, puliti e riprodotti senza<br />

sforzi. Il suono non risulta<br />

sparato in avanti neppure<br />

ascoltando ad alto volume e,<br />

anzi, proprio in queste condizioni,<br />

la riproduzione, specie<br />

con un organico ridotto (che<br />

sia jazz o classica da camera)<br />

si fa quanto mai viva ed emozionante.<br />

Insomma: se manca<br />

un po’ di corpo alle frequenze<br />

più basse, accade il contrario<br />

non appena saliamo di un<br />

paio di ottave e la matericità<br />

e fisicità del suono diventano<br />

convincenti e coinvolgenti.<br />

Non meno brillanti e presenti<br />

appaiono le percussioni più<br />

acute, lucide e musicalissime.<br />

Con dischi in vinile dell’etichetta<br />

Stockfish, acustici che<br />

spaziano dal jazz al country,<br />

risultano molto belle le voci,<br />

specie quelle maschili, calde e<br />

modulate; ricca di particolari,<br />

anche la chitarra con attacchi<br />

e rilasci molto veloci e netti,<br />

brillanti e puliti, in una parola<br />

estremamente piacevole!<br />

Con un disco ECM degli Oregon,<br />

le piccole percussioni<br />

sono nette, pulite e, anche<br />

quando si sovrappongono e si<br />

stratificano, rimane facile per-<br />

68 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST BRYSTON B 135 SST2<br />

LA SCELTA DI VREL<br />

Con i Bequadro si sceglie di seguire, attraverso un processo di semplificazione<br />

e ottimizzazione, l’intento di realizzare un sistema a dipolo, a due vie, senza<br />

filtro crossover e ad alta impedenza di carico, intervenendo esclusivamente sulle<br />

caratteristiche meccaniche dei trasduttori. Il passo più importante è quello di<br />

aver utilizzato un tweeter realizzato in casa che utilizza due membrane a cupola<br />

che condividono lo stesso gruppo magnetico e lo stesso volume di carico ma<br />

collegati fra loro in opposizione di fase, in modo che lo spostamento di tipo<br />

push-pull delle due membrane simuli una radiazione a dipolo, come se fosse<br />

emessa da una sola membrana che nella parte anteriore è accoppiata a una<br />

tromba e libera nella parte posteriore. In tanti altri sistemi viene utilizzata una<br />

coppia di tweeter accoppiati fra loro e collegati in controfase ma senza che le<br />

due membrane condividano lo stesso volume di carico, comportandosi quindi<br />

come due trasduttori distinti ma accoppiati. Per la salvaguardia del tweeter è stato<br />

inserito un filtro passa alto non capacitivo per la riduzione delle sollecitazioni in<br />

gamma bassa, considerato che il taglio della risposta è di tipo acustico, modellato<br />

in modo fisico sulle caratteristiche meccaniche del trasduttore. Anche la risposta<br />

in alta frequenza dei woofer viene modellata con lo stesso tipo di approccio<br />

tramite l’utilizzo di materiali smorzanti distribuiti sulla membrana in carta e sul<br />

parapolvere. Una caratteristica comune in tutta la linea di produzione di VREL,<br />

in cui il tweeter è lo stesso e i woofer, anche se utilizzati in numero differente<br />

nei vari prodotti e soprattutto con diametri differenti, è che gli altoparlanti sono<br />

pensati e modificati nello stesso modo per ottenere la massima estensione in alta<br />

frequenza. I woofer sono connessi in serie in modo da aumentare l’impedenza<br />

di carico vista dall’amplificatore.<br />

cepirle e distinguerle. Meno<br />

brillante la performance con i<br />

suoni gravi, come quelli di alcune<br />

percussioni indiane come<br />

le tabla, mentre il clarinetto o<br />

il flicorno, per esempio, tendono<br />

a inasprirsi quando crescono<br />

d’intensità.<br />

In sintesi, indubbio merito di<br />

questo progetto è quello di sostituire<br />

ad una valenza monocolore<br />

dei tanti sistemi tradizionali<br />

quella multicolore e, appunto,<br />

“complessa e contraddittoria”,<br />

che comporta inevitabilmente<br />

una riflessione filosofica in merito<br />

a quella “verità” obiettivo<br />

richiesto nella formulazione<br />

di un giudizio e al rapporto,<br />

in genere e nello specifico del<br />

piccolo enclave dell’ascolto di<br />

qualità, tra verità e menzogna<br />

dove, purtroppo, la menzogna<br />

ha sicuramente un appeal più<br />

penetrante e persuasivo di una<br />

banale e cruda verità, soprattutto<br />

quando l’ideale di qualità è<br />

chiaro, percepito e inoppugnabile<br />

ma la sua trasposizione<br />

nella realtà mostra i suoi limiti,<br />

sempre con pregi e difetti.<br />

Credeteci sulla parola: è così e<br />

nulla di diverso da così anche<br />

per i Bequadro Due che, ovunque<br />

siano stati portati a suonare,<br />

comunque siano stati interfacciati,<br />

quale che sia la musica<br />

che hanno suonato, hanno ingenerato<br />

nella piccola folla di professionisti<br />

di questa rivista che<br />

li hanno ascoltati umori, più<br />

che giudizi, di eterogenea natura.<br />

E colui a cui è stato affidato<br />

“l’arduo compito” di riportare la<br />

cronaca degli eventi l’ha trovato<br />

più impegnativo che svolgere il<br />

ruolo di segretario in una riunione<br />

di condominio, di quelle<br />

con molti condomini bellicosi!<br />

Ad alcuni piaceranno dunque<br />

i Bequadro, ad altri meno ma<br />

per tutti l’effetto sarà quello di<br />

veder squarciato quel quadro<br />

di rassicuranti canoni fino ad<br />

ora riconosciuti ed elaborati<br />

in funzione di un “bisogno” di<br />

semplificazione! Ad esso spesso<br />

si ricorre per l’individuazione di<br />

alcuni parametri che sembrano<br />

direttamente correlati con la<br />

“prestazione” ma, all’atto pratico,<br />

rappresentano una goffa<br />

semplificazione che stravolge<br />

il “fine ultimo” di correlazione<br />

fra “esposizione e percezione”.<br />

Quello dei Bequadro è un merito<br />

e, al contempo, l’inizio di un<br />

nuovo percorso...<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 69


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

DIFFUSORI<br />

Elac Carina 243.4<br />

L’adozione del tweeter<br />

a nastro anche in diffusori<br />

di costo contenuto sta<br />

via via riprendendo piede<br />

(vedi i Wharfedale EVO 4.1<br />

in prova su <strong>SUONO</strong> 544) e<br />

questa soluzione è tornata<br />

di moda superando certe<br />

resistenze di origine atavica<br />

(peraltro non molto<br />

sostanziate) attribuibili a<br />

quel portato di cui l’Hi-Fi<br />

è piena!<br />

Da leggere in tal senso<br />

i resoconti sui “dolori<br />

del (non più) giovane<br />

Steward Tyler” in merito al<br />

dilemma tweeter a nastro o a<br />

cupola, pubblicato nella prima<br />

parte di questo numero... In tal<br />

senso può avere un valore anche<br />

dialettico analizzare in che modo<br />

e con quali risultati Andrew Jones<br />

(ovvero uno dei progettisti<br />

di diffusori del momento) si sia<br />

confrontato, pur essendo un<br />

fautore di sistemi concentrici<br />

(applicati anche in Elac con la<br />

linea Uni-fi), con la nuova serie<br />

Carina, dove si è invece scelto di<br />

utilizzare la versione del celebre<br />

Air Motion Transformer di Heil<br />

denominata JET(Jet Emission<br />

Tweeter). Si tratta della prima<br />

occasione per Jones di plasmare<br />

un campo sonoro più vicino<br />

a lui e magari anche più diffuso<br />

nel gusto oltreoceano con un<br />

set di altoparlanti usati invece<br />

nella storia del costruttore tedesco:<br />

in altre parole, si tratta del<br />

ricorrente dilemma se sia la tecnologia<br />

che a dare i risultati o se<br />

sono gli obiettivi a determinare i<br />

modi e gli strumenti offerti dalla<br />

tecnologia per raggiungerli!<br />

Tornando al prodotto in sé, va<br />

segnalato che la linea Carina è<br />

stata presentata al Monaco Hi-<br />

End del 2019 ed è composta da<br />

due diffusori (uno da scaffale e<br />

uno da pavimento) e un centrale,<br />

per l’appunto, tutti sviluppati attorno<br />

al tweeter JET. Per meglio<br />

capire il contesto in cui Jones si<br />

è mosso, occorre fare un piccolo<br />

passo indietro, esaminando<br />

quelle che sono state le recenti<br />

politiche di sviluppo<br />

della casa tedesca, proprio<br />

perché coinvolgono Jones e<br />

la sua venuta in azienda. In<br />

procinto di affrontare con<br />

maggior determinazione che<br />

in passato il mercato americano,<br />

dove è stata impiantata<br />

anche una filiale, a suo<br />

tempo a Jones è stato chiesto<br />

non solo di rappresentare<br />

l’immagine spendibile<br />

sul mercato americano ma<br />

anche di rivisitare il catalogo<br />

dell’azienda, estremamente<br />

eurocentrico con una forte<br />

contaminazione teutonica e<br />

basato un tempo su incomprensibili<br />

sigle impossibili<br />

da memorizzare. Di questa<br />

nomenclatura oggi è sopravvissuto<br />

solo un suffisso<br />

che indica se il diffusore è<br />

Prezzo: € 1.050,00<br />

Dimensioni: 20,5 x 32 x 22 cm (lxaxp)<br />

Peso: 6,7 Kg<br />

Distributore: LP Audio<br />

www.lpaudio.it<br />

DIFFUSORI ELAC CARINA 243.4<br />

Tipo: da supporto Caricamento: bass reflex N. vie: 2 Potenza<br />

(W): 100 Impedenza (Ohm): 6 Frequenze di crossover (Hz):<br />

2700 Risp. in freq (Hz): 46-30.000 Sensibilità (dB): 85 Altoparlanti:<br />

2 Rifinitura: nero o bianco satinato Griglia: no<br />

70 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST<br />

da pavimento (FL) o da scaffale<br />

(BS) mentre per i nomi, nel difficile<br />

esercizio di esprimere una<br />

qualche originalità, si è pescato<br />

anche in un passato marinaresco<br />

(Elac nasce per realizzare dispositivi<br />

a bordo dei sommergibili)<br />

che ha indotto, ad esempio, il<br />

nome della linea Vela e della<br />

più recente Carina (da carena?).<br />

Altra particolarità dell’ampio e<br />

variegato catalogo attuale della<br />

casa con sede a Kyel è quella di<br />

aver abbandonato la classica<br />

“formazione” con due sistemi<br />

da scaffale (uno con volume più<br />

piccolo e l’altro più ampio) e due<br />

o tre da pavimento, in favore di<br />

linee che prevedono due sole opzioni,<br />

da pavimento o da scaffale<br />

(più, naturalmente, un centrale<br />

per attrarre le installazioni miste<br />

AV) ma che si sovrappongono tra<br />

linee, a garantire in una determinata<br />

fascia di prezzo l’intera<br />

offerta “tradizionale” che, evidentemente<br />

e soprattutto se si<br />

guarda anche al mercato americano,<br />

è il riflesso della richiesta<br />

di mercato! All’interno di tale<br />

strategia si impernia anche la<br />

scelta o il dilemma di non aver<br />

definitivamente dipanato l’eventuale<br />

preferenza per il tipo<br />

di tweeter: dinamico a cupola<br />

oppure il JET? Non a caso si<br />

citava Stewart Tyler nell’introduzione<br />

di questo test: la politica<br />

della Boston in merito è stata<br />

abbastanza simile, se non fosse<br />

che nel caso di Elac conta anche<br />

la variabile Andrew Jones con<br />

il suo portato di conoscenza in<br />

merito ai sistemi coassiali.<br />

L’offerta di Elac, dunque,<br />

si estrinseca, non sempre<br />

in maniera sovrapponibile<br />

o in vicinanza, in<br />

modelli con tweeter<br />

tradizionale, altri con<br />

I morsetti<br />

hanno un<br />

corpo molto<br />

grande in metallo e<br />

fibra che consente una ottima presa. Sono<br />

dotati di flangia antifrizione sul punto<br />

di contatto che consente una coppia di<br />

serraggio con il minimo sforzo. È possibile<br />

utilizzare cavi anche di grandi dimensioni.<br />

Si consiglia la sostituzione dei ponticelli<br />

in dotazione anche per una connessione<br />

monowiring. La base in pressofusione di<br />

alluminio presenta una ampia apertura<br />

laterale e posteriore per non interferire<br />

con l’emissione in bassa frequenza del<br />

condotto di accordo.<br />

il Jet e altri ancora con sistemi<br />

concentrici, soluzione che conferma<br />

nei fatti uno dei pochi<br />

“credo” sostenuti e promossi da<br />

<strong>SUONO</strong>: non conta la soluzione<br />

tecnologia in sé ma come viene<br />

applicata all’interno di un progetto,<br />

secondo un obiettivo delineato.<br />

Alla faccia delle guerre<br />

di religione… !<br />

Vale la pena di valutare, alla<br />

luce di questa considerazione,<br />

le modalità del test di ascolto e i<br />

competitor utilizzati che in maniera<br />

elettrizzante hanno messo<br />

in luce le particolarità del nuovo<br />

progetto. Abbiamo infatti avuto<br />

l’opportunità<br />

di<br />

confrontare<br />

i Carina BS243.4 con<br />

alcuni modelli della stessa casa<br />

(BS403 e Unifi BS U5), con i<br />

Wharfedale EVO 4.1 e i B&W<br />

686. Gli Elac BS403 (circa 1.700<br />

euro, oggi fuori catalogo e sostituiti<br />

dai Vela BS 403) appartengono<br />

come evidente alla fascia<br />

alta e all’era del “prima prima di<br />

Jones”; seppur a costi differenti<br />

della fascia di mercato dei Carina,<br />

declinavano allo stato dell’arte<br />

l’utilizzo del tweeter JET in un<br />

diffusore di piccole dimensioni.<br />

Gli Unifi BS U5 (euro 790) si<br />

avvicinano per prezzo non per<br />

tipologia (sono dei tre vie con<br />

volume maggiore) ai Carina: utilizzano<br />

un altoparlante concentrico<br />

di chiaro “stampo Jones”<br />

e costituiscono una ulteriore<br />

variante nel catalogo ELAC, che<br />

già dispone di un concentrico<br />

realizzato con un AMT!<br />

I Wharfedale EVO 4.1 (euro<br />

550) manifestano una comune<br />

“provenienza” del tweeter AMT<br />

anche se con una superficie radiante<br />

maggiore di quello installato<br />

sugli ELAC, mentre i B&W<br />

686 (sette versioni, l’ultima recentissima,<br />

di un progetto felicissimo<br />

giunto a 25 anni di vita)<br />

sono uno dei nostri riferimenti<br />

nella fascia di appartenenza per<br />

la capacità, rimasta sostanzialmente<br />

inalterata nel tempo, di<br />

far presa sul largo pubblico in<br />

pochi istanti.<br />

Rispetto ai riferimenti citati va<br />

innanzitutto segnalato come i<br />

Carina si rivelino il sistema più<br />

agile e versatile del gruppo (ma<br />

anche in assoluto) nel posizionamento,<br />

con una ricostruzione<br />

scenica stabile in orizzontale e<br />

anche nelle profondità, sebbene<br />

con una scansione dei piani<br />

sonori non eccessivamente<br />

marcata. Il punto di ascolto<br />

ottimale è molto ampio e non<br />

cambia in modo evidente anche<br />

in posizioni molto angolate<br />

e lontane del punto di ascolto<br />

“ideale”!<br />

La timbrica è neutra, lineare, luminosa<br />

ma mai invadente, laddove<br />

negli altri modelli appare<br />

più marcata e “personale”: nessuna<br />

sibilante nonostante quel<br />

che pensano le “malelingue” sui<br />

nastri; manca, però, una “colorazione”<br />

che spesso è motivo di<br />

appeal, meno nella correttezza<br />

ma più nell’accettazione. Sembra<br />

quasi un suono “teutonico” rigido<br />

e algido, in barba ad Andrew,<br />

anche se, nel complesso, ricorda<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 71


SELECTOR<br />

Il condotto reflex, fissato alla parete<br />

inferiore non parallela al piano di<br />

appoggio, presenta due ampie<br />

svasature di raccordo per la riduzione<br />

della turbolenza. L’emissione è verso<br />

il basso e la base in alluminio offre<br />

il minimo impedimento al flusso<br />

dell’aria.<br />

Il crossover è realizzato su due PCB separati, quello<br />

della via superiore a ridosso dei connettori di<br />

ingresso, mentre quello per la sezione inferiore fissato<br />

direttamente alla parete posteriore considerata la<br />

notevole massa di uno degli induttori impiegati. I<br />

condensatori, di ottima qualità, sono a film plastico.<br />

Il tweeter, un AMT di produzione orientale HR3326A<br />

customizzato per ELAC nella versione JET, è fissato<br />

direttamente al pannello anteriore del mobile con<br />

quattro viti sul legno e pressato con una spessa flangia<br />

in alluminio, a sua volata sagomata con il frontale e con<br />

il bordo lavorato a macchina con finitura a specchio.<br />

Il woofer mostra una struttura del cestello inedita per ELAC,<br />

caratterizzata da un supporto a sei razze molto sottili e<br />

aerodinamiche con una flangia di inusitato spessore che segue<br />

l’andamento curvo del frontale. Presente sul bordo esterno una<br />

particolare lavorazione a specchio del bordo in alluminio molto<br />

curata. I bulloni di fissaggio si avvitano su supporti metallici<br />

inglobati nel pannello. La membrana in allumino ha una forma<br />

con doppio raggio di curvatura e la bobina mobile è fissata<br />

alla membrana tramite un elemento di raccordo di rinforzo<br />

e smorzamento.<br />

72 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020


TEST ELAC CARINA 243.4<br />

al banco di misura<br />

La risposta in frequenza mostra un andamento estremamente<br />

lineare in tutta la gamma utile in asse, senza<br />

evidenti alterazioni sia sul piano orizzontale che su quello<br />

verticale: entro i 30 gradi la deviazione sia nella frequenza<br />

di incrocio che all’estremo superiore è molto contenuta.<br />

Solo sul piano verticale in posizione verticale si apprezza<br />

una cancellazione molto circoscritta all’incrocio e rilevata<br />

in posizione molto al di sopra del tweeter. L’impedenza si<br />

colloca al di sopra dei 5 Ohm con un modulo che costituisce<br />

un carico abbastanza semplice da interfacciare, sopratutto<br />

nel caso di una soluzione in bi-wiring o bi-amping<br />

che beneficiano inoltre della separazione delle due vie.<br />

molto più una impostazione alla<br />

TAD, con tutti i distinguo...<br />

L’articolazione è molto elevata<br />

in tutto il range, bassi, medi<br />

e alti; in particolare in gamma<br />

bassa non c’è sofferenza di enfasi<br />

o rigonfiamenti, anche in collocazioni<br />

a ridosso della parete<br />

di fondo. Il punch, la capacità<br />

di scandire il ritmo non è delle<br />

migliori ma sembra una caratteristica<br />

condivisa nei progetti<br />

Elac, perlomeno quelli di fascia<br />

media (vale anche per l’Unifi).<br />

Questa caratteristica, unita a<br />

un’estensione verso l’alto non<br />

straordinaria, contribuisce a un<br />

comportamento sulla porzione<br />

alta e medio alta dove le voci<br />

risultano corrette ma non troppo<br />

marcate. Caratteristica che<br />

scompare negli ELAC BS 403<br />

dove, in questa porzione dello<br />

spettro, si rileva una maggiore<br />

“ricchezza”; c’è dunque JET e<br />

JET ma parliamo di costi sensibilmente<br />

differenti...<br />

Punto di forza dei Carina risulta<br />

invece la gamma media, in<br />

particolare la porzione mediobassa<br />

e in particolare rispetto<br />

agli Unifi (e così gli amanti delle<br />

diatribe hanno per lo meno un<br />

argomento in più sul dualismo<br />

nastro - coassiale). Nella gamma<br />

medio-alta l’estremo superiore<br />

sembra essere molto più vivace<br />

negli Unifi piuttosto che nei Carina,<br />

nonostante questi ultimi<br />

montino un AMT, mentre con<br />

la gamma media e medio bassa<br />

risulta meno incisivo negli Unifi,<br />

pur impiegando un coassiale!<br />

Sembra una contraddizione in<br />

termini che ha una sua logica<br />

solo nella classificazione del<br />

prodotto in funzione del prezzo<br />

ma getta ombre sul paradigma<br />

dell’Hi-Fi che ormai non ha più<br />

riscontro su concetti base pensati<br />

come assoluti (altoparlante<br />

concentrico vs. coassiale, due<br />

vie vs. tre vie, filtri blandi o pendenti...).<br />

Sembra che prevalga il<br />

fattore “prezzo”!<br />

I Carina BS243 4 offrono anche<br />

l’opportunità del biwiring -<br />

biamping, elemento introdotto<br />

nell’universo Elac, in passato<br />

“avaro” da questo punto di vista,<br />

forse preferibile a seconda<br />

dei cavi impiegati. Certo l’impedenza<br />

del due vie non sembrerebbe<br />

“critica” ma i dati sulla<br />

carta (pendenza filtro, taglio e<br />

impedenza altoparlanti) sono<br />

discordanti. La prova sul campo<br />

non ha chiarito questo punto e le<br />

performance risultano ottimali<br />

rispetto a quanto possibile anche<br />

con il mono-wiring, sostituendo<br />

però le forcelle, unico neo ricorrente<br />

nei diffusori di taglio basso<br />

e medio, anche in presenza di<br />

connettori eccellenti come quelli<br />

installati.<br />

Invertendo infine l’ordine della<br />

narrazione, occorre dedicare<br />

qualche notazione alla costruzione<br />

dei Carina, basata su una<br />

costosa conformazione doppio<br />

trapeizodale con bordi smussati<br />

che richiede dal punto di vista<br />

produttivo uno sforzo economico<br />

e di qualità superiore a quello<br />

abitualmente profuso in questo<br />

segmento di mercato. La conferma<br />

arriva dalla presenza della<br />

base d’appoggio in pressofusione<br />

in alluminio incastonata alla<br />

base del diffusore su cui è posto<br />

il condotto di accordo e non parallela<br />

al pannello superiore. Il<br />

risultato è un prodotto con un<br />

significativo “fattore di accettazione”<br />

che induce a credere che<br />

l’origine del nome derivi più<br />

dall’aggettivo italiano declinato<br />

al femminile (Carina, Graziosa,<br />

Bambina, Come soffro! - Fred<br />

Buscaglione) che dal termine<br />

marinaresco.<br />

<strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020 73


ANNUARIO ALIMENTAZIONE<br />

Diamogli la scossa!<br />

Indubbiamente interferenze, variazioni di tensione e cattiva trasmissione della corrente di rete incidono su ciò che<br />

ascoltiamo (tanto che se pur di nicchia esiste una corrente di pensiero che predilige la soluzione di alimentare a<br />

batteria i prodotti Hi-Fi)…<br />

Fin qui non ci piove ma tutto il resto… non è noia ma materia soggetta<br />

a molteplici interpretazioni. In sintesi, la tematica relativa ai<br />

vari componenti che promettono di intervenire, ovviamente con<br />

risultati positivi, sulle problematiche legate all’alimentazione è tutta qui:<br />

ci riescono o no? Secondo la pubblicistica i prodotti dedicati all’alimentazione<br />

intervengono sulla pulizia e la corretta tensione di alimentazione<br />

e i cavi, in particolare, si confrontano con tre valori della trasmissione di<br />

corrente: resistenza, capacità e induttanza. Sembrerebbe dunque semplice,<br />

almeno in questo caso, stabilire un criterio di qualità, peccato che<br />

anche eventuali misurazioni di queste tre grandezze non siano dirimenti<br />

o direttamente collegate alla qualità apportata o negata al sistema Hi-<br />

Fi! Né ci aiuta il rigor di logica perché, se da un lato sembra incoerente<br />

che aziende che producono seriamente prodotti Hi-Fi (prendiamo ad<br />

esempio una Bryston che garantisce 20 anni i suoi amplificatori) non<br />

dedichino che poche attenzioni al cordone di alimentazione quando se<br />

ne magnificano le virtù taumaturgiche, dall’altro è altrettanto improbabile<br />

che proprio dietro le parole di chi dedica sforzi in tal senso vi sia<br />

solo il nulla, tesi confutata anche dalle molteplici esperienze soggettive<br />

d’ascolto che, perlomeno, sostengono che investendo risorse nei prodotti<br />

dedicati all’alimentazione qualcosa cambia! Si aggiunga che ogni<br />

abitazione fa storia a sé: a partire dall’armadio nella rete pubblica a<br />

monte della vostra casa, per passare poi al come (canaline, matasse di<br />

filo elettrico, cassette di derivazione, prese a muro e quant’altro faccia<br />

parte del vostro impianto elettrico) e finire con le vostre abitudini d’ascolto,<br />

visto che è risaputo che minore è il numero dei dispositivi nella<br />

zona che si collegano alla rete elettrica (quindi tipicamente di notte)<br />

minori saranno i disturbi.<br />

Ce n’è abbastanza per navigare in un mare di aleatorietà che merita un<br />

approccio il più razionale possibile (non ha senso rivolgersi a prodotti<br />

comunque accessori il cui costo è maggiore del prodotto stesso a cui<br />

le eventuali virtù sono rivolte!) e ci spinge a consigliare comunque,<br />

soprattutto nel caso ci si indirizzi verso prodotti particolarmente costosi,<br />

di provarli nelle condizioni in cui verranno poi utilizzati prima di<br />

acquistarli, considerando che le altrui esperienze (incluse quelle delle<br />

riviste) sono una traccia, una indicazione (non una certezza) di quanto<br />

accadrà all’interno del vostro impianto. Il mercato, in tal senso, offre<br />

un’ampia varietà di prodotti con compiti differenti: condizionatori di<br />

rete (attenuano i rumori e assorbono picchi dannosi di corrente/tensione),<br />

stabilizzatori di tensione, trasformatori di isolamento (isolano<br />

l’apparecchiatura audio dalla rete elettrica di casa, filtrandola e stabilizzandola),<br />

filtri, rigeneratori di corrente (che attraverso un processo di<br />

trasformazione della corrente - da alternata a continua e poi di nuovo<br />

alternata - rigenerano e puliscono la corrente), semplici multiprese con<br />

e senza una sorta di filtraggio che dovrebbe tagliare i picchi dannosi.<br />

Quasi 400 prodotti quelli censiti da noi in quello che è il primo annuario<br />

dei prodotti dedicati all’alimentazione!<br />

75


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

CIABATTE, CONDIZIONATORI, FILTRI, STABILIZZATORI, TRASFORMATORI<br />

ΦAUDIO<br />

F.I.A.T.<br />

DISTRIBUTORE DI RETE MINI S6<br />

Prezzo € 285,00<br />

IT<br />

ABSOLARE<br />

AUDIOPLUS<br />

ABSOLARE BYBEE PURIFIER<br />

Prezzo € 7.900,00<br />

US<br />

ANSUZ<br />

DP TRADE<br />

MAINZ8 A2<br />

Prezzo € 3.500,00<br />

DK<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

MAINZ8 X-TC<br />

Prezzo € 1.500,00<br />

Tipo: Distributore di Rete Potenza (W/Ohm):<br />

10A Uscite: 6 prese universali Vimar Note:<br />

Cabinet in lamiera spess 8/10 finitura effetto<br />

testurizzato nero opaco. Magnetotermico ripristinabile<br />

10 A Diruptor. Cablaggio a stella rame<br />

rivestimento teflon 2,5 mmq. Corredato di cavo<br />

di alimentazione. Dimensioni (l x a x p) cm: 25<br />

x 13 x 85 Peso (kg): 1,6<br />

DISTRIBUTORE DI RETE SLIM 6<br />

Prezzo € 390,00<br />

Tipo: Filtro di rete Ingressi: 6x polished palladium<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 48 x 10 x 39<br />

Peso (kg): 13<br />

ACCUPHASE<br />

HIGH FIDELITY ITALIA<br />

PS 530<br />

Prezzo € 9.600,00<br />

JP<br />

Tipo: Distributore di rete Note: 8 prese di rete,<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

MAINZ8 C2<br />

Prezzo € 5.000,00<br />

Tipo: Distributore di rete Note: 8 prese di rete,<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

SPARKZ HARMONIZER<br />

Prezzo € 400,00<br />

Tipo: Distributore di Rete Potenza (W/Ohm):<br />

10A Uscite: 6 Note: Cabinet in alluminio grigio<br />

antracite lucido - nero lucido. Magnetotermico<br />

ripristinabile 10A Diruptor. Strumento digit volt<br />

AC50-500V - amp 0-100A. Cablaggio stella rame<br />

rivestimento teflon 2,5 mmq. Corredato di cavo<br />

di alimentazione Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

43,5 x 9 x 6,5 Peso (kg): 1,2<br />

MINI S8I<br />

Prezzo € 375,00<br />

Tipo: Alimentatore esterno Uscite: 8 prese di<br />

alimentazione: 4x Schuko, 4x bipolari di tipo c<br />

Note: condizionatore/filtro e stabilizzatore di rete,<br />

potenza supportata 510 V n grado di erogare<br />

picchi di corrente fino a 40 ampere Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 46,5 x 18,1 x 38,6 Peso (kg): 24<br />

PS-1230<br />

Prezzo € 15.300,00<br />

Tipo: Distributore di rete Note: 8 prese di rete,<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

MAINZ8 D2<br />

Prezzo € 8.000,00<br />

Tipo: Soppressore di rumore di rete Note: Componente<br />

attivo per la soppressione del rumore<br />

di rete, funziona in parallelo all'alimentazione.<br />

Non limita la quantità di corrente istantanea a<br />

disposizione delle elettroniche.<br />

SPARKZ HARMONIZER TC (TESLA<br />

COIL)<br />

Prezzo € 840,00<br />

Tipo: distributore Potenza (W/Ohm): 2000<br />

Uscite: Nr 8 prese universali Vimar Frequenze:<br />

50/60 Hz Note: distributore di rete interamente<br />

realizzato in Italia, contenitore in metallo, cablaggio<br />

interno a stella, interruttore magnetotermico<br />

ripristinabile 10 A Diruptor. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 25 x 13 x 8,5 Peso (kg): 1,85<br />

STABILIZZATORE DI RETE S1000<br />

Prezzo € 900,00<br />

Tipo: unità di alimentazione Uscite: 8 prese di<br />

alimentazione: 4x Schuko, 4x bipolari di tipo c<br />

Note: condizionatore/filtro e stabilizzatore di<br />

rete, tecnologia proprietaria di rimodellazione<br />

della forma d'onda waveform shaping (distorsione<br />

0,08% ), potenza supportata 1200 va, 20<br />

transistor di potenza bipolari push pull i(fino a 80<br />

ampere) Dimensioni (l x a x p) cm: 46,5 x 24,4<br />

x 50,1 Peso (kg): 41,7<br />

PS-530<br />

Prezzo € 9.600,00<br />

Tipo: Distributore di rete Note: 8 prese di rete,<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

MAINZ8 D-TC<br />

Prezzo € 20.000,00<br />

Tipo: Soppressore di rumore di rete Note: Componente<br />

attivo per la soppressione del rumore di<br />

rete funziona in parallelo all'alimentazione di rete.<br />

Non limita la quantità di corrente istantanea a<br />

disposizione delle elettroniche.<br />

AUDIO TEKNE<br />

SUON'ARTE<br />

ALT 8905<br />

Prezzo non disponibile<br />

JP<br />

Tipo: Distributore di rete Note: 8 prese di rete,<br />

dotate di sistema di messa a terra a stella a bassa<br />

impedenza.<br />

MAINZ8 X<br />

Prezzo € 1.000,00<br />

Potenza (W/Ohm): 1000 WATT Uscite: 5 Note:<br />

Cabinet lamiera spess 8/10 nero. Cablaggio<br />

stella rame 2,5 mmq. Filtro EMI 230V/10A AC<br />

digital multi-function 80-260VAC. Tensione<br />

IN 230V +/- 20%. Tensione OUT 230V +/- 3%.<br />

Distorsione armonica


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

AUDIOPLAN<br />

AUDIO LIVING DESIGN<br />

POWER PLANT 100 S III<br />

Prezzo € 875,00<br />

DE<br />

Tipo: filtro anti disturbo di frequenza da corrente<br />

di rete tra i vari componenti audio Note:<br />

1 presa di connessione, cavo di alimentazione<br />

Power Chord S III da 1,5 mt<br />

POWER PLANT 1500 U II<br />

Prezzo € 3.980,00<br />

Tipo: isolamento, filtro-trasformatore Uscite:<br />

2 Note: gestione alta potenza sopra 1500 VA,<br />

dedicato a preamplificatori e amplificatori di<br />

potenza<br />

POWER STAR S III<br />

Prezzo € 840,00<br />

NIAGARA 5000<br />

Prezzo € 4.495,00<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: Dedicate alle sorgenti<br />

(8); Ad alta corrente (4) Note: Tecnologia<br />

brevettata per la dissipazione del rumore verso<br />

terra. Correzione dei transienti fino a 80 Ampere<br />

di picco. Filtro differenziale. Sistema di<br />

protezione dalle sovratensioni e dai transienti.<br />

Corrente RMS massima in ingresso: 20A (RMS)<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 44.45x13.31x43.69<br />

Peso (kg): 17,24<br />

NIAGARA 7000<br />

Prezzo € 8.995,00<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: Dedicate alle sorgenti<br />

(8 - 4 per banco); ad alta corrente (4) Note:<br />

doppio trasformatore d'isolamento simmetrico<br />

con polarizzazione del dielettrico. Correzione<br />

dei transienti fino a 80 Ampere di picco. Filtro<br />

differenziale e tecnologia brevettata per la<br />

dissipazione del rumore. Corrente RMS massima<br />

in ingresso: 20A Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

44.45x13.30x46.68 Peso (kg): 36.74<br />

AYRE ACOUSTICS<br />

AUDIO NATALI<br />

L-5XE<br />

Prezzo € 2.850,00<br />

US<br />

precisione digitale Uscite: 2 sistemi 5 + 5<br />

Optional: A richiesta è disponibile la versione<br />

DR-220 che permette l'abilitazione dei sistemi<br />

A & B mediante segnali logici prevenienti da<br />

P.C., Timer, Telecomando ecc. Note: Dispone di<br />

2 sistemi da 5 prese italiane caduno.Disponibili<br />

Alette per montaggio rack 19". Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 44 x 7,5 x 20,5 Peso (kg): 5,9<br />

DR-220S<br />

Prezzo € 400,00<br />

Tipo: Espansione del sistema DR-220 versione<br />

Italia / Europa Uscite: Versione Italia 2 sistemi 5<br />

+ 5 , Versione Europa 2 sistemi 3 + 3 Optional:<br />

Alette per montaggio rack + cavo collegamento<br />

al DR-220 Note: Senza voltmetro, viene pilotato<br />

dal DR-220 con un cavo a 9 poli; Versione Italia<br />

360,00 Versione Europa con prese multistandard<br />

euro 408,00. Disponibili Alette per montaggio<br />

rack 19", disponibile cavo 9 poli per collegamento<br />

al DR-220. Dimensioni (l x a x p) cm: 44 x 7,5<br />

x 20,5 Peso (kg): 5,1<br />

DR-221 VERSIONE ITALIA<br />

Prezzo € 330,00<br />

Tipo: Filtro distributore di rete con voltmetro<br />

analogico Uscite: 6+2 (6 prese switched +2<br />

prese unswitched) Note: Distribuzione dell'alimentazione<br />

di rete su un gruppo di 6 prese<br />

comandabili da interruttore e un gruppo di 2<br />

prese sempre sotto tensione, entrambi i gruppi<br />

sono filtrati e protetti. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 42 x 7 x 20 Peso (kg): 3,2<br />

CAMMINO<br />

CAMMINO<br />

ARMONIZZATORE DI RETE H 3.1 MK 2<br />

Prezzo € 3.870,00<br />

IT<br />

16A Dimensioni (l x a x p) cm: 26,5 x 9,2 x<br />

9,5 Peso (kg): 3<br />

MULTIPRESA ARMONIZZATA MA 1D<br />

Prezzo € 1.740,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 110-240Vca<br />

50/60Hz Potenza (W/Ohm): 1.300W THD<br />

(%): 0,01 Uscite: Una presa Schuko Note:<br />

Filtra i disturbi provenienti dalla rete elettrica,<br />

stabilizza la corrente, aumenta la dinamica ed<br />

amplia la scena acustica. Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 26,5 x 9,2 x 9,5 Peso (kg): 2,7<br />

MULTIPRESA ARMONIZZATA MA 5<br />

Prezzo € 2.400,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 110 - 240Vca<br />

50/60Hz Potenza (W/Ohm): 2.300W Uscite:<br />

5 prese schuko Note: Filtra i disturbi provenienti<br />

dalla rete elettrica, stabilizza la corrente, aumenta<br />

la dinamica e modella la scena acustica<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 26,5 x 9,2 x 9,5<br />

Peso (kg): 4,4<br />

MULTIPRESA PS 5<br />

Prezzo € 1.350,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 4 con filtro d'alimentazione<br />

individuale Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

43,82 x 6 x 35 Peso (kg): 5,5<br />

Tipo: multipresa di alimentazione Note: 7 prese<br />

di tipo Shuko, di cui due con filtro di rete e le altre<br />

con antispikes e protezione da sovratensione, cavo<br />

di alimentazione Power Cord S III 1,5 m incluso<br />

AUDIOQUEST<br />

AUDIOGAMMA<br />

NIAGARA 1000<br />

Prezzo € 1.195,00<br />

US<br />

Tipo: ciabatta filtro di rete Note: Tecnologia<br />

brevettata per la dissipazione del rumore verso<br />

terra. Corrente RMS massima in Ingresso: 15A<br />

(RMS). Prese d'uscita: Dedicate alle sorgenti (5);<br />

Ad alta corrente (1) Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

11.43x13.31x50,8 Peso (kg): 2,49<br />

CABRE<br />

CABRE HI-FI ENGINEERING<br />

DR-220 VERSIONE EUROPA<br />

Prezzo € 455,00<br />

IT<br />

Tipo: Distributore di rete con voltmetro di precisione<br />

digitale Uscite: 2 sistemi 3 + 3 Optional:<br />

A richiesta è disponibile la versione DR-220<br />

che permette l'abilitazione dei sistemi A & B<br />

mediante segnali logici prevenienti da P.C., Timer,<br />

Telecomando ecc. Note: Dispone di 2 sistemi da<br />

3 prese multistandard caduno(che accettano<br />

tre formati 10A, 15A e prese shuko).Disponibili<br />

Alette per montaggio rack 19". Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 44 x 7,5 x 20,5 Peso (kg): 5,9<br />

DR-220 VERSIONE ITALIA<br />

Prezzo € 395,00<br />

Tipo: Distributore di rete con voltmetro di<br />

Tipo: Armonizzatore di rete totalmente passivo<br />

Ingressi: 110 / 240 Vca 50/60Hz Potenza<br />

(W/Ohm): 2.200 THD (%): 0,01 Uscite: 3<br />

analogiche +1 Digitale Optional: Tutte le prese<br />

rodiate e cavo speciale di alimentazione Note:<br />

Potenza disponibile sulla presa Digital 450 W e<br />

1.750 W sulle prese Analog. Attenuazione disturbi<br />

di modo comune oltre 100khz 65db(Max)<br />

Attenuazione dei disturbi di modo differenziale<br />

oltre i 100khz 90 db (Max) Correzione del fattore<br />

di potenza PFC Dimensioni (l x a x p) cm: 29 x<br />

14,5 x 21,5 Peso (kg): 5,2<br />

MULTIPRESA ARMONIZZATA MA 1<br />

Prezzo € 1.320,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 110-240Vca<br />

50/60Hz Potenza (W/Ohm): 2.300 Uscite:<br />

1 presa Schuko Note: Filtra i disturbi provenienti<br />

dalla rete elettrica, stabilizza la corrente,<br />

aumenta la dinamica. Disponibile da 10 o da<br />

Tipo: Presa multipla non filtrata Ingressi: 110<br />

/ 240 Vca 50/60Hz Potenza (W/Ohm): 3.500<br />

Uscite: 5 prese Schuko Optional: 3 prese<br />

Schuko e lunghezza cavo su misura Note: in<br />

acciaio inox amagnetico da 1,5 mm, completa<br />

di cavo schermato da 2m e spina Schuko in rame<br />

rodiato. Dimensioni (l x a x p) cm: 34 x 5,5 x<br />

8,7 Peso (kg): 2,4<br />

CH PRECISION<br />

AUDIOGAMMA<br />

X1<br />

Prezzo € 15.800,00<br />

CH<br />

Tipo: Alimentatore esterno per elettroniche CH<br />

Uscite: 1 con connettore M23 Note: Due trasformatori<br />

separati per l'alimentazione di stadi<br />

analogici e digitali. Filtro di isolamento galvanico<br />

sulla tensione di ingresso. Scheda opzionale per<br />

alimentare una seconda elettronica. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 44 x 12 x 44 Peso (kg): 25<br />

77


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

CLINAMEN AUDIO<br />

CLINAMENAUDIO<br />

DISTRIBUTORE DI RETE<br />

Prezzo € 1.700,00<br />

IT<br />

Ohm): 2300 Optional: phase Note: filtro di<br />

rete selezionabile Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

14 x 9 x 44,5 Peso (kg): 2,600<br />

ENSEMBLE<br />

ETHOS<br />

ISOLINK DUO<br />

Prezzo € 5.100,00<br />

CH<br />

FISCH AUDIOTECHNIK<br />

NABLA<br />

AFL 162-0200 - IT<br />

Prezzo € 750,00<br />

DE<br />

Note: Cavo di alimentazione 1,5 m terminato.<br />

Rifinito alluminio anodizzato. Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 55,4 x 6,2 x 10,3<br />

FONO ACUSTICA<br />

AUDIOPLUS<br />

SINFO POWER DISTRIBUTOR<br />

Prezzo € 10.700,00<br />

ES<br />

Tipo: mulltipresa Note: massello di base in<br />

padouck lucidato a gomma lacca, piedi laterali<br />

e braccio aureo di supporto laccati Oro metalizzato<br />

lucido, cavo Bellatrix, nella lunghezza di 2,5<br />

metri, connessioni interne con cavo da 2.5mm/q<br />

DOCET<br />

DOCET DIGITAL HIFI<br />

EDISON 230<br />

Prezzo € 830,00<br />

IT<br />

Tipo: filtro di rete distributore Ingressi: 1<br />

ingresso per cavo alimentazione Uscite: 8<br />

prese Note: a due sezioni con circuito blocca<br />

componente corrente continua (DC)<br />

DOMAUDIO<br />

DOMAUDIO<br />

KT1 MKII<br />

Prezzo € 3.950,00<br />

IT<br />

Tipo: Trasformatore di isolamento Ingressi:<br />

2 trasformatori Uscite: 250VA/175VA Note:<br />

Protegge la qualità del suono di due sorgenti<br />

attraverso 2 separati trasformatori meccanicamente<br />

disaccoppiati. Separazione galvanica<br />

del primario dal secondario,correzione di<br />

fase,soppressione delle interferenze di rete.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 39,5 x 13,5 x 31,5<br />

Peso (kg): 18<br />

POWERLINK<br />

Prezzo € 995,00<br />

Tipo: unità di distribuzione alimentazione<br />

Ingressi: 1 IEC Uscite: 8 SCHUKO Note: Indicazione<br />

fase corretta con LED. Connessione interna<br />

tramite barra. Telaio in alluminio contro le interferenze.<br />

Piedini antivibranti. Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 54,2 /14,1/9,5<br />

EUPHYA<br />

AUDIO AZIMUTH<br />

EVOLUTION EXTERNE<br />

Prezzo € 1.250,00<br />

FR<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Ingressi: 2 Potenza<br />

(W/Ohm): 3500 Uscite: 2 presa a 16 A Note:<br />

Case in alluminio, 1 presa x analogico, 1x digitale.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 29 x 5,8 x 10,3<br />

AFL 164-0400-IT<br />

Prezzo € 900,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3500 Uscite: 4 uscite da 16A Note: mobile<br />

in alluminio, 2 prese x analogico, 2x digitale<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 42 x 5,8 x 10,3<br />

AFL 166-0420 - IT<br />

Prezzo € 1.050,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 6 Uscite: 6 uscite da 16A Note: mobile<br />

in alluminio, 4 prese x analogico, 2 x digitale.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 55 x 5,8 x 10,3<br />

AFL 166-0600-IT<br />

Prezzo € 1.050,00<br />

Tipo: distributore di rete Note: realizzato con<br />

conduttori termicamente trattati, case in legno<br />

tankwood, schermato dai disturbi elettromagnetici,<br />

prese top di gamma Oyaide. Finiture black<br />

piano o makassar, n.6 prese schuko o americane.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 13,4 x 8 x 49 Peso<br />

(kg): 9<br />

FURUTECH<br />

HIGH FIDELITY ITALIA<br />

DAYTONA 303<br />

Prezzo € 3.850,00<br />

JP<br />

Tipo: Filtro-schermo per distribuzione di alimentazione<br />

Ingressi: 8 Schuko Note: tutti i<br />

conduttori, i contatti e le pareti del contenitore<br />

sono completamente rivestiti con assorbente<br />

antimagnetico emi, formula gc-303, tripla topologia<br />

di filtro differenziata (analogico, digitale ed<br />

alta corrente) sulle uscite.<br />

E-TP60 E<br />

Prezzo € 475,00<br />

Tipo: Filtro di rete a microprocessore Uscite:<br />

10 Schuko Note: Composto da filtri: RF/EMI,<br />

sovratensione, componente continua. Gestito<br />

da microprocessore. Tre tipi di uscite separate:<br />

potenza, analogiche e digitali bilanciate. Potenza<br />

gestita 2300W. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

43 x 17 x 32 Peso (kg): 13<br />

DYNAVOX<br />

AUDIO LIVING DESIGN<br />

MULTIPRESA X4100B<br />

Prezzo € 169,00<br />

DE<br />

Tipo: Alimentatore esterno opzionale dedicato<br />

per amplificatore integrato Euphya Alliance 280<br />

Note: Fornisce alimentazioni separate per le<br />

varie sezioni dell'Alliance 280, fino a più 10W<br />

di potenza. Il collegamento avviene tramite lo<br />

speciale connettore ad alta corrente in dotazione.<br />

FERRETTI FELICIANO<br />

FERRETTI FELICIANO<br />

SEPARATORE RETE SR1<br />

Prezzo € 990,00<br />

IT<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3700 Uscite: 6 uscite da 16A Note:<br />

prese ad alta corrente Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 55 x 5,8 x 10,3<br />

AFL 168-0800-IT<br />

Prezzo € 1.200,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3700 Uscite: 8 uscite da 16A Note:<br />

prese ad alta corrente Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 61x 5,8 x 10,3<br />

AFL REFERENCE LINE - IT<br />

Prezzo € 2.250,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Ingressi:<br />

6 prese Schuko Potenza (W/Ohm): 6 prese<br />

Schuko Note: cablaggio, prese e connettori<br />

Furutech del tipo Eutetic Brass dorati; versione<br />

con 8 prese, doppio filtro EMI e contenitore in<br />

alluminio euro 610; versione con 8 prese, connettori<br />

rodiati, contenitore rivestito di materiale<br />

anti EMI euro 840<br />

E-TP80-E<br />

Prezzo € 825,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 8 Potenza (W/<br />

Tipo: Separatore di rete a trasformatore Ingressi:<br />

1 VDE Potenza (W/Ohm): 1000 VA Uscite: 6<br />

multipresa Note: I disturbi di rete, che inquinano<br />

il segnale audio, vengono attenuati, rendendo<br />

così il suono dell'impianto incredibilmente più<br />

dettagliato e "pulito". Uscite e filtri separati per<br />

sorgenti segnale e finali. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 14 x 14 x 40 Peso (kg): 12<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3500 Uscite: 6 prese individuali da 16A<br />

Tipo: filtro di alimentazione Uscite: 8 schuko<br />

con filtro differenziato Note: portata 2500W<br />

con protezione da sovraccarico - contenitore in<br />

alluminio speciale per isolamento RFI ricoperto<br />

internamente in cg-303 contro le interferenze<br />

78


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

elettromagnetiche (EMI) - doppio filtro EMI -<br />

cablaggio Furutech fp 314 ag<br />

NFC BOOSTER BRACE-SINGLE<br />

Prezzo € 145,00<br />

MK 4 SIGNATURE<br />

Prezzo € 4.150,00<br />

realizzato utilizzando una combinazione di materiali<br />

diversi (legni pregiati, strutture in metallo<br />

amagnetico) e sistemi di disaccoppiamento delle<br />

vibrazioni Dimensioni (l x a x p) cm: 63 x 19,5<br />

x 10,5 Peso (kg): 10,2<br />

PF-1 EVO<br />

Prezzo € 570,00<br />

Tipo: supporto e smorzamento elettromeccanico<br />

Note: Utilizza materiale cristallino combinato<br />

con nano-particelle ceramiche e polvere<br />

di carbonio con caratteristiche di smorzamento<br />

piezoelettrico: genera ioni negativi che eliminano<br />

le cariche elettrostatiche e converte l'energia<br />

termica in infrarossi Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

6,5 x 3,8, x 5,4 Peso (kg): 0,067<br />

GALACTRON<br />

DML AUDIO<br />

MK 1200<br />

Prezzo € 9.600,00<br />

IT<br />

Tipo: presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3500 Uscite: 4 trivalente Note: struttura<br />

antirisonante con schede di filtraggio dedicati<br />

per ogni singola presa, e con stadio di ingresso<br />

filtrato. Cablaggio in aria a geometria variabile<br />

in rame purissimo da 2 mm.<br />

MK 4600<br />

Prezzo € 20.050,00<br />

GIGAWATT<br />

ACME ELETTRONICA<br />

PC2 EVO+<br />

Prezzo € 3.780,00<br />

PL<br />

Tipo: condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): max 3680 Uscite: 6 tipo Schuko/USA<br />

Note: tensione di linea:220-240V/50-60 Hz.<br />

Max corrente impulsiva assorbita 20.000 A.<br />

Finitura nera o silver. Cavo di alimentazione da<br />

1,5mt Power Cord LC-1 HC-Mk2. Altre versioni<br />

con differenti cavi Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

44 x 11,5 x 40 Peso (kg): 16<br />

PC3 EVO+<br />

Prezzo € 4.770,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Uscite: 6 prese<br />

Schuko da 16A Note: Max corrente assorbita<br />

13 000A. Cablaggo interno in rame OFHC. Cavo<br />

in dotazione LC-1 EVO. Con cavo LC-2 EVO 870<br />

euro Dimensioni (l x a x p) cm: 42 x 6 x 7,5<br />

Peso (kg): 3,8<br />

PF-1E<br />

Prezzo € 280,00<br />

Tipo: Filtro isolatore Ingressi: 1x IEC 20 Ah<br />

Potenza (W/Ohm): 4600 Uscite: 9 trivalente<br />

Note: filtro isolatore a nove stadi indipendenti<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 22 x 46,5 x 51,5<br />

Peso (kg): 55<br />

MK 60<br />

Prezzo € 1.550,00<br />

Tipo: Filtro isolatore Ingressi: 1x IEC 10 ah<br />

Potenza (W/Ohm): 1200 Uscite: 4 trivalente<br />

Note: filtro isolatore a quattro stadi indipendenti<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 22x44x40<br />

Peso (kg): 28<br />

MK 2400<br />

Prezzo € 13.050,00<br />

Tipo: Filtro isolatore Ingressi: 1x IEC 20 Ah<br />

Potenza (W/Ohm): 2400 Uscite: 6 trivalenti<br />

Note: Filtro isolatore a sei stadi indipendenti<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 22x44x40 Peso<br />

(kg): 42<br />

MK 3600<br />

Prezzo € 17.050,00<br />

Tipo: presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3500 Uscite: 6 del tipo Schuko Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 30,5 x 19 x 15 Peso<br />

(kg): 10,2<br />

MK 600<br />

Prezzo € 6.700,00<br />

Tipo: Filtro isolatore Ingressi: 1x IEC 10 ah<br />

Potenza (W/Ohm): 600 Uscite: 2 trivalente<br />

Note: filtro isolatore a due stadi indipeendenti<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 22x35x40 Peso<br />

(kg): 21<br />

MK 66<br />

Prezzo € 3.500,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): max 3680 Uscite: 6 tipo Schuko/USA<br />

16A Note: tensione di linea:220-240V/50-60<br />

Hz. Max corrente impulsiva assorbita 20.000<br />

A. Finitura nera o silver. Cavo di alimentazione<br />

da 1,5mt Power Cord LC-1 HC-Mk2. Disponibili<br />

versione con cvi diversi Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 44 x 11,5 x 40 Peso (kg): 15,8<br />

PC3 SE EVO<br />

Prezzo € 6.240,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): max 3680 Uscite: 6 tipo Schuko/USA<br />

Note: tensione di linea:220-240V/50-60 Hz,<br />

massima corrente supportata: 16 A. Max corrente<br />

impulsiva assorbita 20.000 A. Finitura<br />

nera o silver. Cavo di alimentazione da 1,5mt<br />

Power Cord LC-2 HC-Mk2. Versioni con altri<br />

cavi Dimensioni (l x a x p) cm: 44 x 11,5 x 40<br />

Peso (kg): 16,2<br />

PC4 EVO+<br />

Prezzo € 8.670,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3.680 Uscite: 6 prese Schuko da 16A<br />

Note: Massima corrente assorbita 13 000A.<br />

Cablatura interna in rame OFHC , chassis di<br />

metallo. Prezzo senza cavo, Con LC-1 EVO 460<br />

euro Dimensioni (l x a x p) cm: 42 x 6,5 x 7,5<br />

PF-2 EVO<br />

Prezzo € 1.140,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 3.680 Uscite: 6 prese Schuko da 16A<br />

Note: componenti interni protetti da un doppio<br />

chassis. Max corrente assorbita 13 000 A. Fornita<br />

con cavo C-1 EVO o in versioni con altri cavi e<br />

differenti prezzi Dimensioni (l x a x p) cm: 42<br />

x 9,4 x 9 Peso (kg): 4,9<br />

POWERPRIME<br />

Prezzo € 2.460,00<br />

Tipo: Filtro isolatore Ingressi: 1x IEC 20 Ah<br />

Potenza (W/Ohm): 3600 Uscite: 9 trivalente<br />

Note: filtro isolatore a nove stadi indipendenti<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 22x46,5x51x5<br />

Peso (kg): 49<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Potenza (W/<br />

Ohm): 5.500 Uscite: 6 del Tipo Bivalente Note:<br />

Tipo: condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): max 3680 Uscite: 12 tipo Schuko/USA<br />

Note: tensione di linea:220-240V/50-60 Hz,<br />

massima corrente supportata: 16 A. Max corrente<br />

impulsiva assorbita 20.000 A. Finitura<br />

nera o silver. Cavo di alimentazione da 1,5mt<br />

Power Cord LC-2 HC-Mk2. Disponibile con altri<br />

cavi Dimensioni (l x a x p) cm: 44 x 16 x 40<br />

Peso (kg): 20,5<br />

Tipo: condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 3680 Uscite: 6 uscite da 16A Schuko<br />

Note: corrente assorbita 13.000 A. Cavo LC-1.<br />

disponibili versioni con altri cavi Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 44 x x 9,5 x 31 Peso (kg): 9,5<br />

79


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

HIDIAMOND<br />

HIDIAMOND<br />

HDX2<br />

Prezzo € 1.550,00<br />

IT<br />

(es. amplificatori, proiettori), 4 a bassa potenza<br />

(es. lettori CD). 10A, protezione aggiuntiva Axis<br />

DC. Connettore di ingresso IEC, cavo di alimentazione<br />

escluso. Fin. nero euro 2.040<br />

MINISUB CHROMA<br />

Prezzo € 920,00<br />

dotato di filtro, 10A, prese schuko. Connettore di<br />

ingresso IEC. Cavo di alimentazione escluso. Disponibile<br />

versione Plus con connettore placcato<br />

Rodio e terra ottimizzata a 700 euro<br />

POWERLINE CHROMA<br />

Prezzo € 920,00<br />

SUBSTATION HC<br />

Prezzo € 4.375,00<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 5 Potenza<br />

(W/Ohm): 2300 Note: cablaggio interno in<br />

rame 4VRC, collegamento a stella. Alimentazione<br />

230V/50Hz carico max 2300W. Filtro di rete<br />

230V/60A soppressore di disturbi RFI doppia<br />

cella schermato Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

340x180x80 Peso (kg): 3,1<br />

IFI AUDIO<br />

PRO AUDIO ITALIA<br />

AC IPURIFIER EU<br />

Prezzo € 119,00<br />

Tipo: Filtro di rete Note: riduzione del rumore<br />

40dB Peso (kg): 0,108<br />

ISOL-8<br />

AUDIO REFERENCE<br />

INLINE<br />

Prezzo € 875,00<br />

GB<br />

GB<br />

Tipo: Presa singola filtrata Uscite: Presa singola<br />

10A Note: filtraggio ad alte prestazioni e bassa<br />

impedenza,presa schuko. Connettore di ingresso<br />

IEC. Cavo di alimentazione IEC escluso.<br />

MINISUB AXIS<br />

Prezzo € 1.895,00<br />

Tipo: Presa multipla filtrata Uscite: 6 prese<br />

Note: 3 prese a bassa corrente per sorgenti, 1<br />

a bassa corrente per LCD/Plasma, 2 ad alta<br />

corrente, ingressi dotato di filtro, protezione<br />

sovratensione e picchi, 10A, prese schuko. Connettore<br />

di ingresso IEC. Cavo di alimentazione<br />

IEC non incluso<br />

MINISUB WAVE<br />

Prezzo € 1.460,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Uscite: 6 prese Note:<br />

due prese per apparecchi a elevato consumo<br />

di potenza (es. amplificatori, proiettori), quattro<br />

prese a bassa potenza (es. lettori CD). 10A.<br />

Connett. di ingresso IEC, cavo di alime. escluso.<br />

Fin. nero euro 1.605<br />

POWERLINE 1080<br />

Prezzo € 775,00<br />

Note: Due prese a bassa corrente per sorgenti,<br />

una a bassa corrente per LCD/Plasma, una ad<br />

alta corrente. Ingressi dotato di filtro, protezione<br />

sovratensione e picchi, 10A, prese schuko. Connettore<br />

di ingresso IEC. Cavo di alimentazione<br />

escluso<br />

POWERLINE 6<br />

Prezzo € 630,00<br />

Tipo: Presa multipla Note: Tre prese a bassa corrente<br />

per sorgenti, una presa a bassa corrente per<br />

LCD/Plasma, due prese ad alta corrente, ingressi<br />

dotato di filtro, protezione sovratensione e picchi,<br />

10A, prese schuko. Connettore di ingresso IEC. No<br />

cavo di alimentazione IEC<br />

POWERLINE ULTRA 4<br />

Prezzo € 775,00<br />

Tipo: Presa multipla Note: Tre prese a bassa<br />

corrente e una presa ad alta corrente Schuko,<br />

ingresso coni filtro protezione sovratensione e<br />

picchi, 10A Connettore di ingresso IEC. No cavo di<br />

alimentazione. Disponibile versione Ultra 6 con<br />

quattro prese bassa e due alta 920 euro<br />

SUBSTATION AXIS<br />

Prezzo € 2.480,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Uscite: 1 presa<br />

a 16A continui Note: per apparecchi ad alta<br />

corrente. Connettore Neutrik Powercon 20A, cavo<br />

di alimentazione escluso. Disponibile anche in<br />

nero stesso prezzo<br />

SUBSTATION INTEGRA<br />

Prezzo € 3.205,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Uscite: 6 prese<br />

Note: per sorgenti a bassa e media corrente (6A)<br />

e due sorgenti ad alta corrente (16A). Connettore<br />

Neutrik Powercon 20A, cavo di alimentazione PowerCon<br />

escluso. Disponibile in nero a 3355 euro<br />

SUBSTATION LC<br />

Prezzo € 4.230,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 4 uscite<br />

da 8A Note: per apparecchi a bassa corrente.<br />

Connettore Neutrik Powercon 20A, cavo di alimentazione<br />

escluso. Disponibile anche in nero<br />

allo stesso prezzo<br />

VMC 1080<br />

Prezzo € 395,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Uscite: 6 prese individuali<br />

Note: 2 per apparecchi ad alta potenza<br />

Tipo: Presa multipla Note: Sei prese, ingressi<br />

Tipo: Condizionatore di rete Uscite: 4 uscite<br />

da 16A Note: Connettore Neutrik Powercon<br />

20A, cavo di alimentazione escluso. Versione<br />

nera 2.625 euro<br />

Tipo: condizionatore rete per schermi e televisori<br />

Plasma e LCD<br />

NUOVA SERIE<br />

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SpA<br />

Vieni ad ascoltarle in esclusiva nazionale:<br />

SpA<br />

Luxury Group SpA<br />

Via Sant’agostino, 7/9 - 81100 - Caserta<br />

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80


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

ISOTEK<br />

TECNOFUTURO<br />

DISCOVERY EVO 3 CORVUS<br />

Prezzo € 819,00<br />

GB<br />

DISCOVERY EVO 3MINI MIRA<br />

Prezzo € 349,00<br />

Cablaggio interno in rame multifilo PCOCC placcato<br />

argento. Potenza massima erogabile: 2300<br />

W. Cavo Premier incluso Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 7,5 x 12,5 x 47 Peso (kg): 10<br />

MOSAIC EVO3 TITAN ONE<br />

Prezzo € 1.990,00<br />

SELECT EVO3 TITAN<br />

Prezzo € 4.199,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite:<br />

9 prese individuali a 16 A Note: 13,500 A di<br />

protezione tramite il sistema di protezione<br />

sequenziale Isotek. Cablaggio interno in rame<br />

multifilo OFC placcato argento con dielettrico<br />

PTFE. Potenza massima erogabile: 3680 W. Cavo<br />

Premier incluso Dimensioni (l x a x p) cm: 14,6<br />

x 4,5 x 36,3 Peso (kg): 2<br />

DISCOVERY EVO 3 GEMINI<br />

Prezzo € 299,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite: 2<br />

prese individuali Note: 22,500 A di protezione<br />

tramite il sistema di protezione sequenziale<br />

Isotek. Cablaggio interno in rame multifilo<br />

OFC placcato argento, dielettrico PTFE. Potenza<br />

massima erogabile 2300 W Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 3 x 6.5 x 17 Peso (kg): 0,9<br />

ESSENTIAL CONNETTORI<br />

Prezzo € 69,00<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: 1 presa a 10 A Note:<br />

Cablaggio interno in rame multifilo PCOCC placcato<br />

argento. Potenza massima erogabile 3680<br />

W. Cavo Premier incluso Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 7,5 x 12,5 x 47 Peso (kg): 10<br />

PERFORMANCE EVO 3 AQUARIUS<br />

Prezzo € 1.499,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite: due<br />

prese indipendenti da 4600 W Note: 112,500 A<br />

di protezione tramite il sistema di protezione<br />

sequenziale Isotek. Cablaggio interno in rame<br />

multifilo PCOCC placcato argento con dielettrico<br />

FEP. Cavo Premier incluso Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 445 x 9 x 30,5 Peso (kg): 10<br />

ULTIMATE EVO3 GENESIS<br />

Prezzo € 17.999,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite:<br />

6 prese individuali da 10 A Note: 13,500 A di<br />

protezione tramite il sistema di protezione<br />

sequenziale Isotek Cablaggio interno in rame<br />

multifilo OFC placcato argento con dielettrico<br />

PTFE. Potenza massima erogabile 2300 W. Cavo<br />

Initium incluso. Dimensioni (l x a x p) cm: 8 x<br />

4,5 x 24,3 Peso (kg): 0,7<br />

DISCOVERY EVO 3 ISOPLUG<br />

Prezzo € 129,00<br />

Tipo: Connettori maschio e femmina di alimentazione<br />

Note: placcati in oro 24 carati, accettano<br />

cavi con diametro esterno da 4 mmq a 16 mmq e<br />

conduttori fino a 4.1 mmq. Prezzo cad<br />

MOSAIC EVO3 GENESIS HYBRID<br />

Prezzo € 8.499,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite:<br />

6 prese individuali da 16A Note: 67,500 A<br />

di protezione tramite il sitema di protezione<br />

sequenziale Isotek. Cablaggio interno in rame<br />

multifilo OFC placcato argento con dielettrico<br />

PTFE. Due prese da max 3680 W e 4 da 1150<br />

W Dimensioni (l x a x p) cm: 44,4 x 9 x 30,5<br />

Peso (kg): 9<br />

PERFORMANCE EVO 3 SIRIUS<br />

Prezzo € 719,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 4 uscite da<br />

16A Note: Potenza massima erogabile: 600 W<br />

(onda sinusoidale generata). Esclusivo sistema<br />

di isolamento ISIS. Cavo Intense incluso Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 50 x 30 x 50 Peso (kg): 45<br />

ULTIMATE EVO3 SUPER NOVA<br />

Prezzo € 9.999,00<br />

Tipo: Connettore di rete Note: con luce di indicatore<br />

LED e 27,000 A di protezione Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 5 x 6 x 4,5 Peso (kg): 0,12<br />

DISCOVERY EVO 3 POLARIS<br />

Prezzo € 549,00<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: 5 uscite da 16A Note:<br />

Cablaggio interno composto in rame multifilo<br />

PCOCC placcato argento. Potenza massima<br />

erogabile 150 W (3 uscite con onda sinusoidale),<br />

3.680 W (2 uscite alta potenza) Cavo Premier<br />

incluso Dimensioni (l x a x p) cm: 22,5 x 22,5<br />

x 47 Peso (kg): 20<br />

MOSAIC EVO3 GENESIS ONE<br />

Prezzo € 2.299,00<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: 1 presa a 10 A Note:<br />

Cablaggio interno in rame multifilo PCOCC placcato<br />

argento. Potenza massima erogabile 100 W.<br />

Cavo Premier incluso. Versione con Display 2.799<br />

euro Dimensioni (l x a x p) cm: 7,5 x 12,5 x 47<br />

Peso (kg): 10<br />

MOSAIC EVO3 NOVA ONE<br />

Prezzo € 1.499,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite:<br />

6 prese individuali da 16A Note: 22,500 A di<br />

protezione tramite il sistema di protezione<br />

sequenziale Isotek Cablaggio interno in rame<br />

multifilo OFC placcato argento con dielettrico<br />

PTFE. Cavo Premier incluso - Potenza massima<br />

erogabile 2300 W Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

8,8 x 5 x 48 Peso (kg): 2<br />

SELECT EVO3 SIGMAS<br />

Prezzo € 3.399,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 5 uscite da<br />

16A Note: Cablaggio interno in rame multifilo<br />

PCOCC placcato argento. Potenza massima erogabile:<br />

150 W (3 uscite con onda sinusoidale),<br />

3.680 W (2 uscite alta potenza). Cavo Premier<br />

incluso Dimensioni (l x a x p) cm: 22,5 x 22,5<br />

x 47 Peso (kg): 45<br />

ULTIMATE EVO3 SUPER TITAN<br />

Prezzo € 9.999,00<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite:<br />

6 prese individuali da 10A Note: 1sistema<br />

di protezione sequenziale Isotek, cablaggio<br />

interno in rame multifilo OFC placcato argento<br />

con dielettrico PTFE. Potenza massima erogabile<br />

2300W. Cavo Initium incluso. Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 8 x 4,5 x 48 Peso (kg): 1<br />

Tipo: filtro di rete Uscite: 1 presa a 10 A Note:<br />

Tipo: distributore di alimentazione Uscite: 6<br />

prese individuali, due da max 3680 W e 4 da<br />

2300 W Note: 108,000 A di protezione tramite<br />

il sistema di protezione sequenziale Isotek.<br />

Cablaggio interno in rame multifilo PCOCC placcato<br />

argento con dielettrico FEP. Cavo Premier<br />

incluso Dimensioni (l x a x p) cm: 44,5 x 9 x<br />

30,5 Peso (kg): 10<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 4 uscite<br />

da 16A Note: Esclusivo sistema di protezione<br />

sequenziale IsoTek. Potenza massima erogabile<br />

7.360 W continua con capacità transiente di<br />

35.500 W Esclusivo sistema di isolamento ISIS.<br />

Cavo Intense incluso. 20 Amp. Versione 32 Amp<br />

11.999 euro Dimensioni (l x a x p) cm: 50 x 30<br />

x 50 Peso (kg): 27<br />

81


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

MCINTOSH<br />

MPI ELECTRONIC<br />

MCP 1500<br />

Prezzo € 8.000,00<br />

US<br />

3 prese da 100 VA Note: isolamento galvanico da<br />

rete per le prese stabilizzate, protezione, display<br />

digitale, autodiagnosi all'accensione Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 39 x 37 x 10 Peso (kg): 10<br />

MTS-6E<br />

Prezzo € 1.132,00<br />

POWERCLEAN ZERO<br />

Prezzo € 249,00<br />

NORDOST<br />

HI-FI UNITED<br />

QSOURCE<br />

Prezzo € 2.645,00<br />

US<br />

Tipo: filtro e distributore di rete Ingressi: 6<br />

Schuko Note: con stabilizzatore +/- 2,5%;<br />

trasformatore toroidale con funzione di filtro<br />

passa basso ed eliminatore di rumore di rete<br />

sopra 1 kHz; disaccoppiatore apparecchi collegati<br />

rispetto la rete. VU-Meter lettura tensione<br />

e corrente Dimensioni (l x a x p) cm: 44,45 x<br />

19,4 x 55,9 Peso (kg): 39,46<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 451 - 04/2011<br />

NIGHTINGALE<br />

SIMETEL<br />

CP 1200<br />

Prezzo € 4.480,00<br />

IT<br />

Tipo: condizionatore di rete Note: alimentatore<br />

lineare senza ventole, fornisce un'uscita stabile<br />

e pulita dell'alimentazione in corrente continua<br />

a tensioni preimpostate e mantenendo livelli di<br />

rumore contenuti<br />

OEHLBACH<br />

MPI ELECTRONIC<br />

POWERSOCKET 908<br />

Prezzo € 369,00<br />

DE<br />

Tipo: Presa multipla Note: 6 prese Schuko<br />

in berillio<br />

PORTENTO AUDIO<br />

PORTENTO AUDIO<br />

MULTIPRESA<br />

Prezzo € 1.599,00<br />

IT<br />

Tipo: filtro di rete Note: Filtro parallelo PAF<br />

(Portento Audiophile Filter). Circuito resinato<br />

per evitare microvibrazioni.<br />

POWERCOND 2<br />

Prezzo € 2.899,00<br />

Tipo: Filtro distributore di rete Note: 6 prese attivabili<br />

in due gruppi. Funzionamento controllato<br />

da microprocessore con voltmetro display OLED.<br />

Filtro parallelo su 4 uscite, filtro EMI/RFI su 2<br />

uscite, trasformatore di isolamento galvanico<br />

su 1 uscita.<br />

THE CORE NCF<br />

Prezzo € 3.499,00<br />

Tipo: condizionatore di rete/programmatore Ingressi:<br />

220 V Potenza (W/Ohm): 220 V Note:<br />

filtra la tensione di rete, isolamento galvanico<br />

dalla rete di tutti gli apparati del sistema, ciascuna<br />

uscita è dotata di filtro antidisturbo, possibiltà<br />

di parallellare le prese da 500 V A Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 43 x 16 x 37,5 Peso (kg): 378<br />

CP 1600<br />

Prezzo € 4.730,00<br />

Tipo: condizionatore di rete/programmatore<br />

Ingressi: 220 V Potenza (W/Ohm): 220 V<br />

Note: stabilizza la tensione di rete, isolamento<br />

galvanico dalla rete di tutti gli apparati del<br />

sistema, ciascuna uscita � dotata di filtro<br />

antidisturbo Dimensioni (l x a x p) cm: 43 x<br />

18 x 37,5 Peso (kg): 42<br />

CS 1500<br />

Prezzo € 1.650,00<br />

Tipo: Presa multipla Ingressi: quattro prese<br />

digitali (filtrate) e quattro prese analogiche (non<br />

filtrate) Note: corpo in alluminio. Contrassegni<br />

di fase in ciascuna presa singola: i corretti collegamenti<br />

sono indicati da una spia di controllo.<br />

CABLAGGI OFC = Oxygen Free Copper, rame<br />

privo di ossigeno. Protezione di sovratensione<br />

POWERSTATION XXL 909<br />

Prezzo € 717,00<br />

Tipo: Presa multipla Ingressi: quattro prese<br />

digitali (filtrate) e quattro prese connettore<br />

analogiche (non filtrate); due gruppi separati<br />

di prese di corrente composti ciascuno da due<br />

prese filtrate e non filtrate possono essere attivati<br />

singolarmente Note: corpo in alluminio.<br />

Contrassegni di fase per singola presa: i corretti<br />

collegamenti sono indicati da una spia di controllo.<br />

Funzione di ritardo (tre secondi) per gli<br />

interruttori principali, contro picchi di corrente<br />

all'accensione. Nera o argento<br />

Tipo: Multipresa Note: 6 prese Schuko cablata<br />

interamente a stella, corpo in alluminio scavato<br />

dal pieno. Punte tornite dal pieno in Polietilene<br />

ad elevato peso molecolare; Filtro parallelo PAF<br />

(Portento Audiophile Filter)<br />

POWERCLEAN<br />

Prezzo € 399,00<br />

Tipo: Filtro di rete Note: Filtro parallelo PAF<br />

(Portento Audiophile Filter). Filtro in serie EMI/<br />

RFI. Spina universale VIMAR. Circuito resinato per<br />

evitare microvibrazioni.<br />

POWERCLEAN ULTRA<br />

Prezzo € 599,00<br />

Tipo: distributore di rete Note: Multipresa a 6<br />

utenze con prese Furutech serie NCF con conduttori<br />

in Rame Puro Rodiato. Cablata interamente<br />

a stella,sezione dei conduttori 4mm². Corpo in<br />

alluminio scavato dal pieno, disponibile in vari<br />

colori Punte in Polietilene<br />

POWERGRIP<br />

LP AUDIO<br />

YG-1<br />

Prezzo € 1.525,00<br />

RU<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 220 V<br />

Uscite: 4 prese isolate, 2 dirette Note: filtraggio<br />

tensione di rete e di ogni singola uscita, isolamento<br />

galvanico da rete, disaccoppiamento<br />

utenze su 4 prese, possibilità di parallelare le<br />

uscite di potenza maggiore, indicazione del<br />

valore della tensione in ingresso/uscita a display<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 39,5 x 10,5 x 38<br />

Peso (kg): 12<br />

CZ 3000<br />

Prezzo € 2.360,00<br />

Tipo: condizionatore di rete - stabilizzatore Ingressi:<br />

3 prese da 100 VA Potenza (W/Ohm):<br />

OYAIDE<br />

DP TRADE<br />

MTS-4E<br />

Prezzo € 841,00<br />

Tipo: Presa multipla Note: 4 prese Shuko in<br />

berillio<br />

JP<br />

Tipo: Filtro di rete Note: Filtro parallelo PAF<br />

(Portento Audiophile Filter). Filtro in serie EMI/<br />

RFI. Trasformatore di isolamento galvanico 1:1<br />

450VA Spina universale VIMAR. Circuito resinato<br />

per evitare microvibrazioni.<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 11 Note:<br />

corpo in alluminio spazzolato. Capacità 3680 W,<br />

max picco 187.000 A. 2 USB per ricarica, Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 44 x 15 x 40,5 Peso (kg): 10<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 544 - 05/2020<br />

YG-2<br />

Prezzo € 975,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 6 Note:<br />

cabinet in alluminio spazzolato da 4 mm. Capacità<br />

3680 W picco di corrente 65000 A. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 44 x 8 x 18,5 Peso (kg): 4,8<br />

82


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

PROPOWER<br />

POLARIS AUDIO<br />

PP-2000HV<br />

Prezzo € 3.750,00<br />

TW<br />

DIRECTSTREAM POWER PLANT P20<br />

Prezzo € 15.000,00<br />

picchi. Dimensioni (l x a x p) cm: 43 x 23 x 11<br />

Peso (kg): 2,7<br />

PS108PURIST/DC<br />

Prezzo € 980,00<br />

SHUNYATA<br />

AUDIO NATALI<br />

DENALI 2000T<br />

Prezzo € 5.600,00<br />

US<br />

Tipo: Rigeneratore di Corrente Potenza (W/<br />

Ohm): 2000 Uscite: 6 Schuko Note: Rigeneratore<br />

di corrente,disaccoppia il sistema Audio o<br />

Audio/Video dalla rete elettrica e rigenera una<br />

alimentazione di corrente corretta a 230V/50Hz<br />

(selezionabile 220/230/240V).<br />

PS-15<br />

Prezzo € 849,00<br />

Tipo: Condizionatore di Rete Uscite:<br />

6 Schuko Note: power-sequencer con<br />

microprocessore,filtra la corrente elettrica, purificandola<br />

dalle interferenze EMI/RFI, elimina<br />

le correnti di spunto, le sovratensioni, picchi di<br />

corrente. Accensione/spegnimento sequenziali<br />

degli apparecchi.<br />

PS AUDIO<br />

MPI ELECTRONIC<br />

DIREC STREAM POWER PLANT P15<br />

Prezzo € 11.500,00<br />

US<br />

Tipo: rigeneratore di corrente Ingressi: 13<br />

prese Schuko con accensione e spegnimento<br />

programmabile Note: preleva la corrente<br />

dall'impianto elettrico di casa e genera da zero<br />

una nuova corrente alternata AC, potenza erogabile<br />

3600 va picco, 2000 va continua - corrente di<br />

picco totale 35 ampere Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 43 x 27,9 x 36 Peso (kg): 43,5<br />

PURITAN AUDIO LAB<br />

AUDIO VIDEO<br />

GROUND MASTER<br />

Prezzo € 120,00<br />

GB<br />

Tipo: sopressore di rumore Note: round Master<br />

- elimina il rumore di fondo e la connessione di<br />

terra Peso (kg): 1<br />

PS106<br />

Prezzo € 790,00<br />

Tipo: distributore di corrente Uscite: 6 prese<br />

direttamente collegate a stella Note: senza<br />

filtri di alimentazione e senza protezioni contro<br />

i picchi Dimensioni (l x a x p) cm: 43 x 23 x 11<br />

Peso (kg): 2,7<br />

PSM 136<br />

Prezzo € 1.350,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 43 x 23 x 11 Peso (kg): 9<br />

PSM 156<br />

Prezzo € 1.850,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 43 x 23 x 11 Peso (kg): 11<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 2 prese<br />

USA o EU Note: chassis a sviluppo verticale<br />

in alluminio spazzolato e anodizzato, sistema<br />

di smorzamento interno, piedini Shunyata in<br />

acciaio inossidabile Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

19,7 x 22,9 x 43,8 Peso (kg): 8<br />

DENALI 6000/S<br />

Prezzo € 6.580,00<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 6 di tipo<br />

USA o EU Note: chassis in alluminio spazzolato<br />

e anodizzato, smorzato, piedini isolanti Shunyata.<br />

Cablaggio interno con tecnologia VTX, in rame<br />

OFE. Versione a sviluppo verticale euro 7.980<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 43,8 x 11,4 x 30,9<br />

Peso (kg): 5,6<br />

HYDRA DPC-6 V2<br />

Prezzo € 7.000,00<br />

Tipo: rigeneratore di corrente Ingressi: 9 prese<br />

Schuko con accensione e spegnimento programmabili<br />

Note: preleva la corrente dall'impianto<br />

elettrico di casa e genera da zero una nuova<br />

corrente alternata AC, potenza erogabile 2000<br />

va picco, 1500 va continua Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 43 x 21,5 x 36 Peso (kg): 33<br />

Tipo: distributore di corrente Note: Il PSM 106<br />

ha 6 prese a 10 amp direttamente collegate<br />

a stella ,ciascuna filtrata individualmente Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 430x230x110 Peso<br />

(kg): 2,7<br />

PS106DC<br />

Prezzo € 950,00<br />

REIMYO<br />

ETHOS<br />

ALS 777<br />

Prezzo € 5.500,00<br />

JP<br />

Tipo: accordatore / condizionatore di corrente<br />

Uscite: 6 WattGate 381 o 6 Schuko Note: prese:<br />

6; potenza totale: 1800 watt; capacità: 15 A;<br />

range di funzionamento: 90-125 VAC 50-60 Hz,<br />

100-250 VAC 50/60 Hz.Controlla la risonanza ed<br />

il flusso della corrente. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 5.9 x 43 x 32,4. Peso (kg): 7,36<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 6 Schuko<br />

Note: finitura nero o silver<br />

HYDRA TRITON<br />

Prezzo € 12.600,00<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 538 - 09/2019<br />

DIRECT STREAM POWER PLANT P12<br />

Prezzo € 7.700,00<br />

Tipo: distributore di corrente Note: con circuiteria<br />

aggiuntiva per riequilibrare l'onda sinusoidale<br />

CA Dimensioni (l x a x p) cm: 43 x 23 x11 Peso<br />

(kg): 2.7<br />

PS108PURIST<br />

Prezzo € 800,00<br />

RHF<br />

RHF TERNI<br />

HI-POWER<br />

Prezzo € 1.600,00<br />

IT<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 10 prese<br />

europee o 8 USA Note: 2 moduli di riduzione<br />

di rumore MPDA, 3 isolatori NIC. Finitura nero o<br />

silver Dimensioni (l x a x p) cm: 43,8 x 14,6 x<br />

41,9 Peso (kg): 16,4<br />

HYDRA TYPHON QR<br />

Prezzo € 12.600,00<br />

Tipo: rigeneratore di corrente Ingressi: 4 prese<br />

Schuko con accensione e spegnimento programmabili<br />

Note: preleva la corrente dall'impianto<br />

elettrico di casa e genera da zero una nuova<br />

corrente alternata AC, potenza erogabile 1800<br />

va picco, 1200 va continua. Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 43 x 10,2 x 36 Peso (kg): 16,7<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 536 - 06/2019<br />

Tipo: distributore di corrente Note: senza filtri<br />

di alimentazione e senza protezioni contro i<br />

Tipo: condizionatore di rete Note: Progettato<br />

per alimentare apparecchi di bassa potenza<br />

come: lettori CD, lettori DVD, giradischi analogici,<br />

SACD e preamplificatori; potenza massima di<br />

carico 150 W; tensione d'ingresso da 180 V a 250<br />

V; tensione di uscita 225 V<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 8 Schuko<br />

Note: necessita di distributore di alimentazione<br />

Triton. Finitura nero o argento<br />

83


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

VENOM AMP-1<br />

Prezzo € 980,00<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 1 schuko Note:<br />

specifico per amplificatori di elevata potenza<br />

VENOM EU7<br />

Prezzo € 2.100,00<br />

Tipo: distributore di rete Ingressi: 7 schuko<br />

AVR2 16<br />

Prezzo € 9.800,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 3680 Note: Circuito stabilizzatore di<br />

tensione incluso. Controllo remoto del funzionamento.<br />

Prese disponibili: 8 + R. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 20,3 x 65,5 Peso (kg): 57<br />

AVR2 45<br />

Prezzo € 15.020,00<br />

IS4<br />

Prezzo € 2.850,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 920 Note: 4 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 10,2 x 27,4 Peso<br />

(kg): 18.5<br />

IS8<br />

Prezzo € 4.250,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 1.840 Note: 5 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 15,9 x 40,4<br />

Peso (kg): 33.5<br />

RM16<br />

Prezzo € 6.850,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 3.680 Note: Fornito di 8 prese. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 20,3 x 49<br />

Peso (kg): 54<br />

RM30<br />

Prezzo € 7.560,00<br />

Ohm): 690 Note: 3 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 31,8 x 26,8 x 10,1 Peso<br />

(kg): 18.5<br />

TRAFOMATIC AUDIO<br />

AUDIO POINT ITALIA<br />

CLASSIC 500<br />

Prezzo € 1.200,00<br />

RS<br />

STEIN MUSIC<br />

AUDIOPLUS<br />

POWERBAR 6 SIGNATURE<br />

Prezzo € 2.300,00<br />

DE<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 10350 Note: Circuito stabilizzatore di<br />

tensione incluso. Controllo remoto del funzionamento.<br />

Prese disponibili: 12 + R. Dimensioni (l<br />

x a x p) cm: 48,3 x 24,8 x 65,5 Peso (kg): 131<br />

AVR2 8<br />

Prezzo € 7.850,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 6.900 Note: Fornito di 8 prese. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 20,3 x 49 Peso<br />

(kg): 70.5<br />

RM4<br />

Prezzo € 3.500,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 920 Note: Fornito di 4 prese. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 10,2 x 28,6 Peso (kg): 19<br />

RM45<br />

Prezzo € 10.875,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 3 con presa<br />

Schuko Note: potenza 500VA toroidale Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 15 x 20 x 30 Peso (kg): 14<br />

TRANSPARENT CABLE<br />

AUDIO NATALI<br />

POWER ISOLATOR 8<br />

Prezzo € 4.150,00<br />

US<br />

Tipo: Distributore di rete Uscite: 6 prese Schuko<br />

Note: Distributore di rete che utilizza filtro<br />

meccanico che non limita la dinamica. Versione<br />

a 10 prese € 3030,00<br />

SUPRA<br />

TECNOFUTURO<br />

MD 06 EU MKII<br />

Prezzo € 240,00<br />

SE<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 1840 Note: Circuito stabilizzatore di<br />

tensione incluso. Controllo remoto del funzionamento.<br />

Prese disponibili: 5 + R. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 15,9 x 57,9 Peso (kg): 36<br />

AVR30<br />

Prezzo € 10.670,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 6900 Note: Circuito stabilizzatore di tensione<br />

incluso. 8 prese disponibili. Dimensioni (l<br />

x a x p) cm: 48,3 x 20,3 x 65,5 Peso (kg): 73.5<br />

AVR4<br />

Prezzo € 5.900,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 10.350 Note: Fornito di 12 prese. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 24,8 x 58,4<br />

Peso (kg): 125<br />

RM8<br />

Prezzo € 4.900,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 1840 Note: Fornito di 5 prese. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48.3 x 15.9 x 42.6 Peso<br />

(kg): 34<br />

TOT AVR CE<br />

Prezzo € 3.500,00<br />

Tipo: multipresa con protezione da rumore e<br />

picchi di tensione Note: con 8 prese USA; PI<br />

Reference con 8 prese USA/Euro 7.300 euro; PI<br />

XL con 4 prese 9.750 euro; PI Opus con 2 prese<br />

19.400 euro. Tutti i modelli sono con cavo di<br />

alimentazione incluso rispettivamente HP, Ref,<br />

XL e Opus<br />

POWER WAVE<br />

Prezzo € 2.550,00<br />

Tipo: distrbutore di alimentazione Uscite: 6<br />

prese SCHUKO Note: Chassis schermato, in alluminio.<br />

Ingresso alimentazione IEC 320. Dotato<br />

di filtro transienti NIF(Non Intrusive Filtering).<br />

Necessita di cavo di alimentazione LoRad. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 38 x 9,5 x 5,5<br />

TORUS POWER<br />

LP AUDIO<br />

AVR16<br />

Prezzo € 9.300,00<br />

CA<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 920 Note: Circuito stabilizzatore di tensione<br />

incluso. 4 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 10,2 x 48,9 Peso (kg): 20<br />

AVR45<br />

Prezzo € 14.395,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 10.350 Note: Circuito stabilizzatore di<br />

tensione incluso. 12 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 48,3 x 24,8 x 65,5 Peso<br />

(kg): 130<br />

AVR8<br />

Prezzo € 7.350,00<br />

Note: Modello con regolazione automatica del<br />

voltaggio. Dimensioni (l x a x p) cm: 318 x 101<br />

x 369 Peso (kg): 16<br />

TOT MAX<br />

Prezzo € 2.000,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 1.840 Note: 4 prese disponibili. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 31,8 x 36,9 x 10,1<br />

Peso (kg): 17.7<br />

TOT MINI<br />

Prezzo € 1.500,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 6 prese<br />

schuko o 8 prese USA nella versione americana<br />

Note: include cavo di alimentazione High<br />

Performance<br />

REFERENCE POWER ISOLATOR<br />

Prezzo € 7.300,00<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 3680 Note: Circuito stabilizzatore di tensione<br />

incluso. 8 prese disponibili. Dimensioni (l<br />

x a x p) cm: 48.3 x 20.3 x 65.5 Peso (kg): 56<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Ohm): 1.840 Note: Circuito stabilizzatore di tensione<br />

incluso. 5 prese disponibili. Dimensioni (l<br />

x a x p) cm: 48,3 x 15,9 x 57,9 Peso (kg): 35<br />

Tipo: Condizionatore di rete Potenza (W/<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 8 highcurrent,<br />

grounded, noise-isolated USA outlets, 7<br />

EU outlets, or 6 UK outlets<br />

84


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

TSAKIRIDIS DEVICES<br />

IL TEMPIO<br />

ATHINA<br />

Prezzo € 1.260,00<br />

GR<br />

Tipo: Filtro di linea, isolatore Note: filtro da<br />

2500W. isolatore da 300W. Misuratore tensione<br />

a Vu-Meter Dimensioni (l x a x p) cm: 20 x 40<br />

x 19 Peso (kg): 5<br />

HERCULES<br />

Prezzo € 510,00<br />

Tipo: multipresa Ingressi: 10 Note: potenza<br />

massima supportata: 2500W. Versione migliorata<br />

Plus euro 590 Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

20,5 x 19 x 40 Peso (kg): 5<br />

SUPER ATHINA<br />

Prezzo € 1.950,00<br />

Tipo: condizionatore di rete Uscite: 4 bilanciate,<br />

2 linea diretta e 2 bilanciate isolate Note: fattore<br />

di controllo della potenza, controllo di sovraccarico,<br />

display dati watt, volt, ampere, Power factor.<br />

Controllabile via iOS e Android, immissione dati<br />

via Bluetooth<br />

VINCENT<br />

AUDIO LIVING DESIGN<br />

PF-1<br />

Prezzo € 610,00<br />

DE<br />

Tipo: filtro di rete Ingressi: 6 prese schuko<br />

Note: colore nero o silver Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 43 x 9,5 x 34,8 Peso (kg): 4,6<br />

PF-2<br />

Prezzo € 560,00<br />

Tipo: filtro di rete Ingressi: 6 prese schuko<br />

Note: colore nero o silver Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 13x35x7,2 Peso (kg): 2,7<br />

85


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

CAVI<br />

ACCUSTIC ARTS<br />

HI-FI CARUCCI<br />

POWER CORD FERRITE II<br />

Prezzo € 950,00<br />

DE<br />

ACROLINK<br />

OZ<br />

7N-PC7500<br />

Prezzo € 3.700,00<br />

JP<br />

ZL-3000 SPEAKER<br />

Prezzo € 2.500,00<br />

ULTIMATE POWER OVAL<br />

Prezzo € 2.194,00<br />

Tipo: potenza Note: lunghezza 3 m. Disponibilità<br />

lunghezze: 3.5 m € 2.700,00,4 m €<br />

2.900,00,4.5 m € 3.100,00 e 5 m € 3.300,00. Ogni<br />

0.5 m aggiuntivo € 200,00.<br />

Caratteristiche: sezione 3 x 2,5 mmq - diam.<br />

esterno 14 mm Note: Lunghezza standard mt.<br />

2, per ogni 50 cm. in più euro 180,00.<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

AUDIO AZIMUTH<br />

POWER REFERENCE TRIPLEC-FM<br />

Prezzo € 3.255,00<br />

JP<br />

Conduttore: Rame 7N Note: 1,5 mt, terminato.<br />

Ogni aggiunta di 50cm euro 820<br />

AIFAI<br />

AIFAI<br />

AL 01<br />

Prezzo € 600,00<br />

Conduttore: rame solid core Note: lunghezza<br />

1,5 m spina Shuko e presa IEC<br />

AL 02<br />

Prezzo € 300,00<br />

IT<br />

ZL-5000 SPEAKER<br />

Prezzo € 3.800,00<br />

Tipo: potenza Note: lunghezza 3 m. Disponibilità<br />

lunghezze: 3.5 m € 4.100,00, 4 m € 4.400,00,<br />

4.5 m € 4.700,00 e 5 m € 5.000,00. Ogni 0.5 m<br />

aggiuntivi € 300,00.<br />

ANALYSIS PLUS<br />

PRO AUDIO ITALIA<br />

POWER OVAL 10<br />

Prezzo € 322,00<br />

US<br />

Conduttore: puro argento con uno strato<br />

di rame puro Isolante: si Caratteristiche:<br />

Plug WattGate EVO 330/350 Rhodium Note:<br />

Geometria brevettata "Hollow Oval Design" a<br />

bassa induttanza con alto grado di schermatura.<br />

1.2 mt con spina Schuko; versione da 1.5 mt<br />

eu. 2.681,00.<br />

ANSUZ<br />

DP TRADE<br />

MAINZ A2<br />

Prezzo € 1.800,00<br />

DK<br />

Conduttore: rame solid core Note: lunghezza<br />

1,5 m spina Shuko e presa IEC<br />

Conduttore: rame PCOCC-A single core Caratteristiche:<br />

Lunghezza 2 metri Note: Cavo di<br />

alimentazione, lunghezza standard 2m.<br />

POWER SENSUAL SETRIC18000<br />

Prezzo € 329,00<br />

AIRTECH<br />

AFGROUP<br />

AT-AIRPC15<br />

Prezzo € 1.540,00<br />

Conduttore: 7N OCC solid core Note: lunghezza<br />

1,5m serie AIR, altre lunghezze disponibili<br />

IT<br />

Note: Prezzo per versione da 1 metro. Metro<br />

aggiuntivo +50%<br />

MAINZ C2<br />

Prezzo € 3.400,00<br />

Conduttore: rame PCOCC-A single core Caratteristiche:<br />

Lunghezza 1.5 metri. Note: Prezzo<br />

indicato per lunghezza 1.5m.<br />

POWER STANDARD TRIPLEC-FM<br />

Prezzo € 339,00<br />

AT-EPC15<br />

Prezzo € 1.040,00<br />

Conduttore: 7N OCC solid core Note: lunghezza<br />

1,5m serie EVO, altre lunghezze disponibili<br />

AT-OPC15<br />

Prezzo € 500,00<br />

Conduttore: 7N OCC solid core Note: serie<br />

Omega 1.5m, altre lunghezze disponibili<br />

ALLNIC AUDIO<br />

AUDIOPLUS<br />

ZL-3000 POWER<br />

Prezzo € 1.250,00<br />

KP<br />

Conduttore: rame puro OFC da 5,3 mmq Schermatura:<br />

si Isolante: si Caratteristiche: Tecnologia<br />

brevettata -Hollow Oval Design- Geometria<br />

Ovale Note: terminato Schuko 320IEC/5226i<br />

da 1,22m; versione da 1,52m euro 359,00; altre<br />

lunghezze disponibili.<br />

POWER OVAL 2 MK II<br />

Prezzo € 499,00<br />

Note: Prezzo per versione da 1 metro. Metro<br />

aggiuntivo +50%<br />

MAINZ D2<br />

Prezzo € 8.800,00<br />

Conduttore: rame PCOCC-A single core Caratteristiche:<br />

Lunghezza 2 metri Note: Cavo<br />

di alimentazione hi- end certificato. Prezzo per<br />

finitura da 2m.<br />

Note: Lunghezza 1.8 m. Disponibilità Lunghezze:<br />

3 m € 1.5550,00, 4 m € 1.850,00, 5 m €<br />

2.150,00. Ogni 1 m aggiuntivi € 300,00.<br />

Conduttore: argento con rame puro OFC da<br />

5,3 mmq Schermatura: si Isolante: si Caratteristiche:<br />

Tecnologia brevettata -Hollow<br />

Oval Design- Geometria Ovale Note: 1,22m<br />

terminato Schuko 320 IEC/5266i; versione da<br />

1,52m euro 566,00; altre lunghezze e terminazioni<br />

disponibili.<br />

Note: Prezzo per versione da 1 metro. Metro<br />

aggiuntivo +50%<br />

86


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

MAINZ D-TC<br />

Prezzo € 18.000,00<br />

POWER CORD - ORGANIC ORIGINAL<br />

Prezzo € 756,00<br />

AUDIOMICA LAB.<br />

SOUNDISSIMO<br />

ALLBIT CONSEQUENCE<br />

Prezzo € 2.318,00<br />

PL<br />

NESS EXCELLENCE<br />

Prezzo € 976,00<br />

Note: Prezzo per versione da 2 metri. Metro<br />

aggiuntivo +25%<br />

MAINZ P2<br />

Prezzo € 1.100,00<br />

Note: Prezzo per versione da 1 metro. Metro<br />

aggiuntivo +50%<br />

MAINZX<br />

Prezzo € 600,00<br />

Note: lunghezza 2m. Ogni aggiunta di 1 m<br />

euro 140<br />

POWER CORD - SERENITY<br />

Prezzo € 1.540,00<br />

Note: lunghezza 2 metri. Ogni aggiunta di 1<br />

m euro 360<br />

ASR<br />

NABLA<br />

ACTIVE MAGIC CORD<br />

Prezzo € 720,00<br />

DE<br />

Conduttore: 12 OCC Schermatura: 100%<br />

calza rame Caratteristiche: Nuova presa placcata<br />

rhodium 2 strati Note: Prezzo dato per 1m.<br />

Opzione filtri TFCT(x2): + € 305. Opzione doppio<br />

filtro TFCT + smart couplers: €488.Lunghezze<br />

disponibili 1m, 1,5m, 2m, 3m, 4m.<br />

CALLISTO ULTRA REFERENCE<br />

Prezzo € 1.830,00<br />

Conduttore: 4 conduttori di rame OCC N6<br />

Schermatura: Rame Isolante: Teflon Caratteristiche:<br />

Presa di rame con placcatura di<br />

rhodium Note: Prezzo indicato per un cavo di<br />

1m. Altre lunghezze: €122/0,5m supp. Opzione<br />

doppio filtro TFCT (Acoustic Points POM-C<br />

AP50TM): +€305.<br />

VOLCANO TRANSPARENT<br />

Prezzo € 366,00<br />

Conduttore: rame placcato argento Note:<br />

Prezzo indicato per 1m. Altre lunghezze: +<br />

€61 per 0,5m supp. Opzione doppio filtro TFCT:<br />

+€305.<br />

AUDIOPLAN<br />

AUDIO LIVING DESIGN<br />

POWER CORD S III<br />

Prezzo € 215,00<br />

DE<br />

Note: Prezzo per versione da 1 metro. Metro<br />

aggiuntivo +25% (max 6 m.)<br />

ARGENTO AUDIO<br />

NABLA<br />

POWER CORD - FLOW<br />

Prezzo € 2.360,00<br />

DK<br />

Note: Come il modello Marig Cord; ma con il<br />

box di filtraggio<br />

MAGIC CORD<br />

Prezzo € 300,00<br />

Conduttore: 5 OCC conduttori 6,2mm Schermatura:<br />

Doppia schermatura Caratteristiche:<br />

Nuova presa di rame con doppia placcatura di<br />

rhodium Note: Prezzo indicato per un cavo d'1m.<br />

Altre lunghezze: +€244/0,5m supp. Opzione<br />

doppio filtro TFCT: +€305.<br />

JASPER REFERENCE<br />

Prezzo € 415,00<br />

Conduttore: rame argentato Schermatura:<br />

esterna in seta nera SICOMIN Note: conduttori<br />

a costruzione simmetrica rame argentato,<br />

smorzamento meccanico contro la microfonicità,<br />

schermatura esterna in seta nera SICOMIN<br />

POWERCORD ULTIMATE<br />

Prezzo € 598,00<br />

Note: lunghezza 2 metri. Per ogni aggiunta di<br />

1 m euro 600<br />

POWER CORD - FLOW MASTER<br />

Prezzo € 4.800,00<br />

Note: schermato, 1,5 m, fatto a mano<br />

AUDIO TEKNE<br />

SUON'ARTE<br />

SPECIAL BLUE CABLE 1,5M<br />

Prezzo € 510,00<br />

JP<br />

Conduttore: rame Schermatura: doppia<br />

Note: Prezzo indicato per un cavo di 1m. Altre<br />

lunghezze: +€98/0,5m supp. Opzione doppio<br />

filtro TFCT: +€305.<br />

MAGNET GOLD<br />

Prezzo € 268,00<br />

Conduttore: a costruzione simmetrica rame<br />

argentato Schermatura: esterna in seta nera<br />

SICOMIN Note: smorzamento meccanico contro<br />

la microfonicità<br />

AUDIOQUEST<br />

AUDIOGAMMA<br />

NRG WEL SIGNATURE POWER<br />

Prezzo € 4.449,00<br />

US<br />

Note: lunghezza 2m. Per ogni aggiunta di 1m<br />

euro 1740<br />

Conduttore: rame Note: presa italiana o<br />

Schuko; versione da 2 mt euro 600,00<br />

Conduttore: rame Schermatura: doppia<br />

Note: Prezzo indicato per 1m. Altre lunghezze:<br />

+ €49/0,5m supp. Opzione doppio filtro TFTC:<br />

+€305<br />

Conduttore: argento PSS solido Caratteristiche:<br />

geometria spirale concentrica hyper<br />

87


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

litz, calza poly nera/nylon nera. Note: con DBS<br />

72V, diametro 3x13 AWG, terminazione spina<br />

tripolare IEC, lunghezza 90 cm. Altre lunghezze<br />

disponibili<br />

NRG WILD<br />

Prezzo € 2.449,00<br />

NRG-X2<br />

Prezzo € 59,00<br />

Conduttore: 2 a spirale, rame concentrico<br />

semi-solido Caratteristiche: rivestimento<br />

con calza nera/grigia Note: diametro 2x15<br />

AWG, lunghezza 0,9 metri, terminato con spine<br />

europea e a otto. Altre lunghezze disponibili<br />

NRG-X3<br />

Prezzo € 79,00<br />

Due Pin figure of 8. Disponibilità lunghezza 2m<br />

€ 150,00. Cavo al metraggio 17 euro mt.<br />

CABLELESS<br />

DISTRETTO AUDIO<br />

AIDA ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 3.900,00<br />

IT<br />

THE RIGHT WAY ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 1.800,00<br />

Conduttore: argento Note: lunghezza da 2 mt<br />

CAMMINO<br />

CAMMINO<br />

M 0.6<br />

Prezzo € 360,00<br />

IT<br />

Conduttore: argento PSS/ rame PSC+ Solido<br />

Caratteristiche: geometria spirale concentrica<br />

hyper litz, calza poly antracite/nylon antracite.<br />

Note: con DBS 72V, diametro 3x13 AWG, terminazione<br />

spina tripolare IEC, lunghezza 90 cm.<br />

Altre lunghezze disponibili<br />

NRG-1<br />

Prezzo € 79,00<br />

Conduttore: LGC solido Caratteristiche:<br />

geometria stella quadri polare hyper litz Note:<br />

diametro 2x16 AWG, lunghezza 90cm, terminato<br />

bipolare e a otto. Altre lunghezze disponibili.<br />

NRG-1.5<br />

Prezzo € 135,00<br />

Conduttore: semi solido concentrico Caratteristiche:<br />

geometria a matrice elicoidale, calza<br />

nera/grigia Note: diametro 3x15 AWG, lunghezza<br />

0,9 metri terminato Schuko/IEC. Altre<br />

lunghezze disponibili.<br />

BLACK RHODIUM<br />

AUDIOPLUS<br />

APOLLO LOW DISTORTION POWER<br />

Prezzo € 460,00<br />

GB<br />

Note: Lunghezza 1.5m Mennekes Schuko-IEC.<br />

Disponibilità lunghezza 2m € 510,00.<br />

FUSION 13 AMP POWER<br />

Prezzo € 275,00<br />

Conduttore: argento trattato cableless Isolante:<br />

teflon Note: lunghezza da 2 mt<br />

ALPHA ULTRA ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 700,00<br />

Conduttore: rame Isolante: polietilene Note:<br />

lunghezza 2 metri terminato con spina IEC e<br />

spina italiana 16 A; a richiesta altre lunghezze<br />

e terminazioni<br />

BETA ULTRA ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 1.100,00<br />

Conduttore: rame argentato Isolante: polietilene<br />

Note: lunghezza 2 metri terminato con<br />

spina IEC e spina italiana 16 A; a richiesta altre<br />

lunghezze e terminazioni<br />

CONTACT ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 400,00<br />

Conduttore: rame Note: 2 m<br />

CRUISER ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 2.100,00<br />

Schermatura: Singola Caratteristiche: Potenza<br />

1.500 W Lungh. 2mt Note: Sistema multi<br />

conduttore di rame ad alta purezza, a bassa capacità<br />

con schermatura e smorzatore di vibrazioni.<br />

M 15.3 REFERENCE<br />

Prezzo € 2.850,00<br />

Conduttore: High Quality Copper Schermatura:<br />

Tripla Caratteristiche: Potenza 3500W<br />

Lunghezza 2mt accordati Note: Circuito proprietario,<br />

Accordatore di campo elettromagnetico<br />

con doppio smorzatore di vibrazioni<br />

M 6.01<br />

Prezzo € 870,00<br />

Conduttore: PSC solido Caratteristiche: geometria<br />

stella quadri polare hyper litz, calza nero/<br />

grigio/argento/rosso Note: diametro 2x16 AWG,<br />

connettore saldato a freddo, tipo bipolare e a otto,<br />

lunghezza 90cm. Altre lunghezze disponibili.<br />

NRG-100<br />

Prezzo € 1.149,00<br />

Note: Lunghezza IEC 1.5m con terminazione<br />

Schuko. Disponibilità 2m € 300,00.<br />

HERCULES DCT++CS POWER<br />

Prezzo € 1.530,00<br />

Conduttore: argento trattato cableless Isolante:<br />

teflon Note: lunghezza da 2 mt<br />

GAMMA ULTRA ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 1.500,00<br />

Conduttore: argento Isolante: teflon Note:<br />

lunghezza 2 metri terminato con spina IEC<br />

Wattgate e spina Schuco o Wattgate americana;<br />

a richiesta altre lunghezze e terminazioni<br />

SINAPSY ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 3.000,00<br />

Conduttore: High Quality Copper Schermatura:<br />

Singola Caratteristiche: Potenza 3.500<br />

W Lungh. 2mt Note: Sistema multi conduttore<br />

di rame ad alta purezza, a bassa capacità con<br />

schermatura e smorzatore di vibrazioni. Spina e<br />

presa in rame OFC rodiate<br />

CARDAS AUDIO<br />

AUDIO POINT ITALIA<br />

CLEAR POWER<br />

Prezzo € 750,00<br />

US<br />

Note: Lunghezza 1.5 m. Terminazione Schuko-<br />

IEC. Disponibilità lunghezza 2 m € 1.700,00.<br />

LIBRA 5 AMP POWER<br />

Prezzo € 145,00<br />

Conduttore: rame PSC+ solido Caratteristiche:<br />

geometria spirale concentrica hyper litz,<br />

calza poly coffee/nylon nera. Note: con DBS<br />

72V, diametro 3x13 AWG, terminazione spina<br />

tripolare IEC, lunghezza 90 cm. Altre lunghezze<br />

disponibili<br />

Note: Lunghezza 1.5m terminazione Schuko.<br />

Conduttore: argento Isolante: teflon Note:<br />

lunghezza da 2 mt<br />

Conduttore: rame OFC Schermatura: dop-<br />

88


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

pia in rame Isolante: PTFE Caratteristiche:<br />

placcato in Rodio e argento Note: lunghezza<br />

50 cm terminato Schuko 3455RS / IEC 3455R;<br />

disponibili altre lunghezze<br />

PARSSEC POWER<br />

Prezzo € 300,00<br />

CRYSTAL POWER SPECIAL<br />

Prezzo € 330,00<br />

Schuko e presa a due poli Furutech IEC C7. Note:<br />

Trattamenti criogenico, antistatico e proprietario<br />

CoreCristal. 150cm, altre misure a richiesta.<br />

PLUS<br />

Prezzo € 460,00<br />

LUMINOSO<br />

Prezzo € 590,00<br />

Conduttore: rame OFC placcato Isolante:<br />

PTFE Note: lunghezza 50 cm terminato Schuko<br />

3455RS / IEC 3455R; altre lunghezze disponibili.<br />

CRYSTAL CABLE<br />

AUDIO NATALI<br />

CRYSTAL PICCOLO POWER<br />

Prezzo € 330,00<br />

US<br />

Conduttore: rame OFC placcato oro-argento<br />

Note: 1,5 metri terminato IEC/Schuko<br />

CRYSTAL POWER ULTRA<br />

Prezzo € 2.350,00<br />

Conduttore: twistato Schermatura: doppia<br />

calza in acciaio Caratteristiche: Terminato<br />

con spina Schuko e presa C15 dritta o a 90<br />

gradi Note: Trattamenti criogenico, antistatico<br />

e proprietario CoreCristal, filtro RF. 150cm, altre<br />

misure a richiesta.<br />

ECHOLE<br />

AUDIOPLUS<br />

OBSESSION POWER<br />

Prezzo € 3.600,00<br />

US<br />

Conduttore: 3xAWG 14 ( 2,08) allineamento<br />

elicoidale Schermatura: radiale Resistenza<br />

(mOhm): 0,0073 Capacità (pF): 155 pF/ m<br />

(1kHz) Caratteristiche: in rame alta purezza.<br />

Note: Non contiene PVC ed alogeni. Tenuta<br />

1500 V. Disponibile in varie misure e terminazioni.<br />

Prezzo cavo da 1,5mt.<br />

Note: un metro; disponibile anche a 2 mt euro<br />

535; ogni metro aggiuntivo euro 200<br />

CRYSTAL POWER ABSOLUTE DREAM<br />

Prezzo € 6.700,00<br />

Note: un metro terminato, anche da 2 mt euro<br />

3550; ogni metro aggiuntivo euro 1200<br />

DE ANTONI ALUMINIUM CABLES<br />

ACUSTICA APPLICATA<br />

STANDARD ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 886,00<br />

IT<br />

Conduttore: 4+4 in alluminio Isolante: doppio<br />

in alluminio Caratteristiche: geometria a<br />

doppia elica Note: lunghezza da 1 m terminata<br />

IEC e Schuko placcate in oro.<br />

DOMAUDIO<br />

DOMAUDIO<br />

ALBUS<br />

Prezzo € 310,00<br />

IT<br />

Conduttore: Argento, Oro, Palladio Caratteristiche:<br />

lunghezza 6 feet. Note: per lunghezze<br />

maggiori aggiungere € 375 ogni feet<br />

OBSESSION SIGNATURE<br />

Prezzo € 9.900,00<br />

Conduttore: Argento, Oro, Palladio Caratteristiche:<br />

lunghezza 6 feet. Note: per lunghezze<br />

maggiori aggiungere € 950 ogni feet<br />

OBSESSION SIGNATURE POWER<br />

Prezzo € 6.200,00<br />

FONO ACUSTICA<br />

AUDIOPLUS<br />

ALLEGRO POWER CABLE<br />

Prezzo € 4.500,00<br />

ES<br />

Conduttore: Silver & OFC Copper alloy Note:<br />

1,5mt<br />

ARMONICO POWER CABLES<br />

Prezzo € 6.650,00<br />

Note: 1 metro terminato IEC/Schuko, versione<br />

da 2 mt euro 11.100; ogni mt aggiuntivo euro<br />

4.390<br />

CRYSTAL POWER DREAMLINE PLUS<br />

Prezzo € 3.660,00<br />

Conduttore: lega di oro e argento Note: 1 m<br />

terminato IEC/Schuko, versione da 2 mt euro<br />

5.990; ogni mt in più euro 2.300<br />

CRYSTAL POWER REFERENCE<br />

Prezzo € 1.340,00<br />

Conduttore: twistato Schermatura: calza in<br />

acciaio Caratteristiche: Terminato con spina<br />

Schuko e presa C15 dritta o a 90 gradi. Note:<br />

Trattamenti criogenico, antistatico e proprietario<br />

CoreCristal. 150cm, altre misure a richiesta.<br />

FONS<br />

Prezzo € 440,00<br />

Conduttore: Argento, Oro, Palladio Caratteristiche:<br />

lunghezza 6 feet. Note: per lunghezze<br />

maggiori aggiungere € 950 ogni feet<br />

ENSEMBLE<br />

ETHOS<br />

DAL VIVO<br />

Prezzo € 1.200,00<br />

CH<br />

Conduttore: oro/argento Schermatura: isolamento<br />

a terra Isolante: teflon/aria Note: cavi<br />

realizzati con conduttori termotrattati. Realizzati<br />

con una particolare geometria fatta a mano, isolante<br />

in teflon e aria. Sistema di smorzamento<br />

delle vibrazioni realizzato con legno africano.<br />

Connessioni Oyaide M1F1 supreme<br />

GIGAWATT<br />

ACME ELETTRONICA<br />

LC-1 EVO<br />

Prezzo € 195,00<br />

PL<br />

Note: un metro terminato, anche da 2 mt euro<br />

2.145; ogni metro aggiuntivo euro 800<br />

Conduttore: twistato Schermatura: calza in<br />

acciaio Caratteristiche: Terminato con spina<br />

Note: Cavo da 1,5mt.<br />

Conduttore: rame puro OFHC Schermatura:<br />

PE Isolante: PVC Caratteristiche: 5 x 1.5 mmq<br />

Note: lunghezza 1mt. 1,5 mt 210 euro<br />

89


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

LC-2 EVO<br />

Prezzo € 495,00<br />

HIJIRI-NAGOMI<br />

Prezzo € 1.405,00<br />

tura: tripla Isolante: XLPE Capacità (pF): C1<br />

90, C2 165 con schermatura Note: tecnologia<br />

proprietaria 4VRC, cottura del rame per quattro<br />

volte per ottenere una riduzione dei valori<br />

dell'induttanza, della capacità e della resistenza<br />

mixata con la grafite.<br />

DIAMOND 4 ALI<br />

Prezzo € 1.850,00<br />

tratttato a -196 gradi Isolante: isolamento in<br />

etilene propilene fluorinato (FEP) Caratteristiche:<br />

3 conduttori da 4.0 mmq Note: corrente<br />

massima 16 A, lunghezza cavo 2.0 m, diametro<br />

12.5 mm<br />

EVO3 ELITE<br />

Prezzo € 549,00<br />

Conduttore: rame puro OFHC Schermatura:<br />

PE Isolante: PVC Caratteristiche: 7 x 1.5 mmq<br />

Note: lunghezza 1mt, 1,5 mt 540 euro<br />

LC-3 EVO<br />

Prezzo € 1.095,00<br />

Note: Disponibile da 1,5m € 1.587,00<br />

XDC 350M2R STUDIO MASTER<br />

Prezzo € 990,00<br />

Conduttore: rame puro O.F.C.placcato argento<br />

Isolante: PVC Caratteristiche: 8 x 1.5 mmq<br />

ognuno a 7 sezioni Note: terminato Schuko.<br />

Filtro in nano-cristalli assemblato a mano. Lunghezza<br />

1,5m<br />

LS-1 EVO<br />

Prezzo € 1.980,00<br />

Conduttore: rame alta purezza OFC Caratteristiche:<br />

direzionalità Note: lunghezza 1<br />

metro; 1,5 m. 1.190,00; versione 350 terminata<br />

con spina Wattgate 330 Rhodium e connettore<br />

IEC 350. Accordatura del singolo esemplare per<br />

lunghezza e terminazione.<br />

XDC2F<br />

Prezzo € 700,00<br />

Conduttore: Grafite/Copper (4VRC) Schermatura:<br />

grafite Isolante: XLPE Capacità (pF):<br />

C1/C2 110/220 Note: tecnologia proprietaria<br />

4VRC© con grafite, connettori in fibra di carbonio<br />

e contatti placcati argento. Lunghezza 2 mt<br />

GENESIS POWER BIG<br />

Prezzo € 3.900,00<br />

Conduttore: graphite/Copper/Silver<br />

4VRC999%AG Isolante: XLPE Capacità (pF):<br />

max. C1 90Pf/C2 180 Pf con schermo Caratteristiche:<br />

Numero di conduttori 4x 6,5 mm twisted<br />

Note: Disponibile in versione da 1.5 metri.<br />

Terminato con spine proprietarie HiDiamond<br />

con contatti in argento<br />

Conduttore: rame puro O.F.C. 6N placcato<br />

argento Isolante: etilene propilene fluorinato<br />

(FEP) Caratteristiche: 3 conduttori da 2 mmq<br />

Note: corrente massima 16 A, lunghezza cavo<br />

2.0 m, diametro 10 mm<br />

EVO3 INITIUM<br />

Prezzo € 89,00<br />

Conduttore: rame puro O.F.C.placcato argento<br />

Isolante: PVC Caratteristiche: 7 x 1.5 mmq<br />

ognuno a 7 sezioni Note: terminato Schuko.<br />

Filtro in nano-cristalli assemblato a mano. Lunghezza<br />

1,5m<br />

LS-2 EVO<br />

Prezzo € 3.390,00<br />

Conduttore: rame puro O.F.C.placcato argento<br />

Schermatura: rame Isolante: PVC Caratteristiche:<br />

9 x 1.5 mmq ognuno a 7 sezioni<br />

Note: terminato Schuko. Filtro in nano-cristalli<br />

assemblato a mano. Lunghezza 1,5m<br />

HARMONIX<br />

ETHOS<br />

HIJIRI- TAKUMI<br />

Prezzo € 4.880,00<br />

JP<br />

Conduttore: rame alta purezza OFC Caratteristiche:<br />

direzionalità Note: lunghezza 1<br />

mt; versione 1.5 mt 780,00 euro, Accordati<br />

singolarmente in base alla lunghezza ed al tipo<br />

di terminazione.<br />

HIDIAMOND<br />

HIDIAMOND<br />

DIAMOND 2 ALI<br />

Prezzo € 270,00<br />

IT<br />

Conduttore: Rame 4VRC Isolante: PVC Capacità<br />

(pF): C1 127Pf/C2 300 Pf with schield Note:<br />

AME con Tecnologia Esclusiva 4 VRC ( 4 volte<br />

rame cotto) con connettori con contatti in puro<br />

Argento per garantire il massimo trasferimento<br />

di energia. Isolamento in PVC. Schermatura a<br />

doppia treccia di rame rosso( KF. 85% ). 2 metri<br />

DIAMOND 3.5<br />

Prezzo € 1.180,00<br />

ISOL-8<br />

AUDIO REFERENCE<br />

ISOLINK WAVE<br />

Prezzo € 175,00<br />

GB<br />

Conduttore: OFC in rame intrecciato Caratteristiche:<br />

Lunghezza standard 1.5 mt Note:<br />

100-260 VAC, max 10A (2300VA). Spina Europea,<br />

connettore IEC. 50 cm aggiuntivi 23 euro. Versione<br />

Ultra con connettore obaide o PowerCon<br />

395 euro.<br />

ISOTEK<br />

TECNOFUTURO<br />

EVO3 ASCENSION<br />

Prezzo € 2.999,00<br />

GB<br />

Conduttore: rame Caratteristiche: onduttori<br />

da 2 mm2 con isolamento in polietilene (PE)<br />

Note: Corrente massima: 16 A, lunghezza cavo<br />

1.5 m, diametro 10 mm<br />

EVO3 OPTIMUM<br />

Prezzo € 999,00<br />

Note: Disponibile da 1,5m € 5.490,00<br />

Conduttore: 4VRC rame / Grafite Scherma-<br />

Conduttore: in rame O.C.C. placcato argento<br />

Conduttore: rame O.C.C. placcato argento<br />

Isolante: etilene propilene fluorinato (FEP)<br />

Caratteristiche: 1 conduttore da 3.75 mmq e<br />

6 conduttori da 1.25 mmq Note: corrente massima<br />

16 A, lunghezza cavo2.0 m, diametro 12 mm<br />

90


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

EVO3 PREMIER<br />

Prezzo € 149,00<br />

ORIGO ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 2.850,00<br />

disponibile anche con WG390i/evo - IEC350i/<br />

evo euro 445, WG390rh, IEC350i/evo euro 430,<br />

WG390i/evo, IEC350iAg/evo euro 1.960; disponibili<br />

anche con connettori HC, altre lunghezze<br />

disponibili fino a 3 metri<br />

EMOTION P<br />

Prezzo € 1.600,00<br />

Conduttore: rame puro O.F.C. 6N placcato<br />

argento Isolante: etilene propilene fluorinato<br />

(FEP) Caratteristiche: 3 conduttori da 2 mm2<br />

Note: Corrente massima 16 A, lunghezza cavo<br />

2.0 m, diametro 10 mm<br />

EVO3 SEQUEL<br />

Prezzo € 299,00<br />

Note: terminazione Schuko.<br />

PRIME ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 4.350,00<br />

Note: terminazione Schuko. Pair 1.5 m.<br />

UNITY ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 1.900,00<br />

KLIMO<br />

<strong>SUONO</strong> E COMUNICAZIONE<br />

ALIMENTAZIONE IMPROVED<br />

Prezzo € 199,00<br />

Note: completo di terminazioni, 1,0 m<br />

REFERENCE POWER<br />

Prezzo € 890,00<br />

DE<br />

Caratteristiche: Optmiz Architecture Note:<br />

serie RevolutionZ, 1 m, terminato IEC/Schuko;<br />

altre lunghezze disponibili<br />

EXPRESSION P<br />

Prezzo € 1.100,00<br />

Caratteristiche: Optmiz Architecture Note:<br />

serie RevolutionZ, 1 mt, terminato IEC/Schuko;<br />

altre lunghezze disponibili<br />

FASCINATION P<br />

Prezzo € 650,00<br />

Conduttore: rame puro O.F.C. 6N placcato<br />

argento Isolante: etilene propilene fluorinato<br />

(FEP) Caratteristiche: 3 conduttori da 2 mmq<br />

Note: corrente massima 16 A, lunghezza cavo<br />

2.0 m, diametro 10 mm<br />

EVO3 SYNCRO<br />

Prezzo € 1.799,00<br />

Note: terminazione Schuko. Pair 1.5 m.<br />

KIMBER KABLE<br />

AUDIO REFERENCE<br />

POWERKORD 10<br />

Prezzo € 295,00<br />

US<br />

Note: cavo di alimentazione Reference con<br />

terminazioni lunghezza 1,2 m; versione 2,4<br />

m. euro 1.600<br />

KUBALA SOSNA<br />

IL TEMPIO<br />

ANTICIPATION P<br />

Prezzo € 360,00<br />

US<br />

Note: 1 m, terminato Schuko; altre lunghezze<br />

disponibili<br />

IMAGINATION P<br />

Prezzo € 150,00<br />

Conduttore: placcato argento tratttato a -196<br />

gradi Isolante: OFC su ogni singolo conduttore<br />

Caratteristiche: Circuito elettronico di cancellazione<br />

CC - 3 conduttori da 3.0 mmq Note:<br />

corrente massima 16 A con picco 300 A / 10sec,<br />

lunghezza cavo 2.25 m, diametro 12.5 mm<br />

JORMA DESIGN<br />

AUDIOPLUS<br />

DUALITY ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 1.400,00<br />

SE<br />

Note: connettori WG360i/evo - IEC320ievo;<br />

disponibile anche con WG390i/evo - IEC350i/evo<br />

euro 480, WG390rh, IEC350i/evo, WG390i/evo,<br />

IEC350iAg/evo; disponibili anche con connettori<br />

HC, altre lunghezze disponibili fino a 3 metri<br />

POWERKORD 14<br />

Prezzo € 245,00<br />

Note: 1 m, terminato IEC/Schuko; aggiunta<br />

50 cm euro 45<br />

ELATION! P<br />

Prezzo € 2.600,00<br />

Note: 1 mt terminato IEC/Schuko, ogni aggiunta<br />

di 50 cm euro 25<br />

LAB AUDIO TECH.<br />

LAB AUDIO TECH.<br />

ROSSINI - POWER CORD<br />

Prezzo € 990,00<br />

IT<br />

Note: Terminazione Schuko. 1.5 m.<br />

Note: connettori WG360i/evo - IEC320ievo;<br />

Caratteristiche: Optmiz Architecture Note:<br />

serie RevolutionZ, 1 m, terminato IEC/Schuko;<br />

altre lunghezze disponibili<br />

Conduttore: Cu-AG Isolante: Teflon Note:<br />

91


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

Connettori Schuko / IEC Rodiati. Prezzo riferito<br />

ad un cavo da 1,5 metri.<br />

VERDI - POWER CORD<br />

Prezzo € 490,00<br />

ORACLE Z CORD REFERENCE FP<br />

Prezzo € 5.732,00<br />

MUDRA 1,5 M<br />

Prezzo € 84,00<br />

te: teflon Note: connettori originali Furutech<br />

FI-11 (CU) e FI-E11 (CU)<br />

REFERENCE AC<br />

Prezzo € 900,00<br />

Conduttore: rame pc-occ 7N Note: Cavo High<br />

Current (3x4mmq) connettori FURUTECH Furutech<br />

FI-11 (CU) e FI-E11 (CU).<br />

Note: da 2, disponibile da 3 e 4 mt<br />

ORACLE Z III<br />

Prezzo € 1.798,00<br />

Note: lunghezza 1,5 m, connessione di corrente<br />

IEC<br />

NEW AUDIO FRONTIERS<br />

NEW AUDIO FRONTIERS<br />

STRADIVARI SC<br />

Prezzo € 1.350,00<br />

IT<br />

Conduttore: UPOCC Schermatura: UPOCC<br />

Isolante: Mylar / PVC Note: I conduttori sono<br />

schermati con foglio di alluminio-mylar e<br />

schermo in rame stagnato intrecciati a maglia.<br />

Sezione conduttori 2,5 mmq. Diametro esterno<br />

12,5 mm. prezzo riferito a 1 metro terminato<br />

Schuko/IEC Gold Plated.<br />

LIUTANIEAUDIO<br />

LIUTANIE<br />

OLIMPO-POWER<br />

Prezzo € 11.000,00<br />

IT<br />

Note: due metri terminato IEC/Schuko. Altre<br />

lunghezze disponibili.<br />

SHOTGUN Z III<br />

Prezzo € 658,00<br />

NAIM AUDIO<br />

GREEN SOUNDS<br />

BURNDY<br />

Prezzo € 700,00<br />

Note: specifico per alimentare CDX2 con XPS<br />

o 555PS o Superline e NAC 252 con Supercap<br />

POWERLINE<br />

Prezzo € 790,00<br />

GB<br />

Conduttore: Rame argentato in litz Isolante:<br />

teflon Note: 1 metro, altre misure a richiesta<br />

NIGHTINGALE<br />

SIMETEL<br />

CR 1600<br />

Prezzo € 3.550,00<br />

IT<br />

Tipo: condizionatore di rete Ingressi: 220<br />

V Potenza (W/Ohm): 220 V Note: filtra la<br />

tensione di rete, stabilizza la tensione di rete,<br />

isolamento galvanico dalla rete di tutti gli apparati<br />

del sistema, ciascuna uscita è dotata di<br />

filtro antidisturbo, possibiltà di parallellare le<br />

prese da 500 V A Dimensioni (l x a x p) cm: 43<br />

x 18 x 39 Peso (kg): 40<br />

Conduttore: Rame/Argento/Oro 24K Schermatura:<br />

Totale Rame/argento/Oro24K Isolante:<br />

Cristallo/Kapton/Teflon Caratteristiche:<br />

Connessione di alimentazione di riferimento<br />

Note: prezzo + Iva (variabile in base all'andamento<br />

del mercato dell'oro)per 1,5 Mt<br />

MIT<br />

AUDIO GRAFFITI<br />

MAGNUM Z III<br />

Prezzo € 1.138,00<br />

US<br />

Conduttore: rame 99,9999% Schermatura:<br />

copertura esterna schermante al 100% Note:<br />

2 metri terminata IEC/Schuko. Altre lunghezze<br />

disponibili.<br />

SL MATRIX Z CORD 6 FP<br />

Prezzo € 913,00<br />

Conduttore: rame da 4mm2 Isolante: dielettrico<br />

individuale Note: lunghezza 2 m, spine<br />

con corpo in resina<br />

NEUTRAL CABLE<br />

NEUTRAL CABLE<br />

ECLIPSE AC<br />

Prezzo € 400,00<br />

IT<br />

NORDOST<br />

HI-FI UNITED<br />

LEIF BLUE HEAVEN POWER CHORD<br />

Prezzo € 205,00<br />

US<br />

Note: da 2 mt, disponibile anche da 3 e 4<br />

mt - tutti i cavi di alimentazione sono terminati<br />

schuko<br />

ORACLE Z CORD REFERENCE<br />

Prezzo € 1.828,00<br />

Note: da 2 mt, disponibile anche da 3 e 4 mt<br />

MUDRA AKUSTIK<br />

AUDIO LIVING DESIGN<br />

MUDRA<br />

Prezzo € 70,00<br />

DE<br />

Conduttore: rame occ 7n Isolante: Polietilene<br />

Note: High Current 4mmq per polo, terminato<br />

con spine Furutech FI-11 (CU) e FI-E11 (CU),<br />

lunghezza m.1,5.<br />

FASCINO IMPROVED AC<br />

Prezzo € 600,00<br />

Conduttore: 65 filamenti in rame 99.9999%<br />

OFC solid-core Isolante: FEP Capacità (pF):<br />

10/ft Caratteristiche: costruzione Micro Mono<br />

Filament Note: 1 metro terminato con presa a<br />

due poli. Altre lunghezze disponibili.<br />

LEIF PURPLE FLARE POWER CHORD<br />

Prezzo € 152,00<br />

Note: da 2 mt, disponibile da 3 e 4 mt<br />

Note: lunghezza 1 m, connessione di corrente<br />

IEC. Versione da 1,5 m a 84 euro.<br />

Conduttore: rame e rame argentato 7N Isolan-<br />

Conduttore: 65 filamenti in rame 99.9999%<br />

92


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

OFC solid-core Isolante: FEP Capacità (pF):<br />

10/ft Caratteristiche: costruzione Micro Mono<br />

Filament Note: un metro terminato con presa a<br />

due poli. Altre lunghezze disponibili.<br />

LEIF RED DAWN POWER CORD<br />

Prezzo € 357,00<br />

REFERENCE ODIN 2 POWER CORD<br />

Prezzo € 16.853,00<br />

PORTENTO AUDIO<br />

PORTENTO AUDIO<br />

MUSICA POWER LINK<br />

Prezzo € 379,00<br />

IT<br />

AQUILA DIGITAL POWER CORD<br />

Prezzo € 870,00<br />

Conduttore: 3 14AWG 65 99.999 OFC Isolante:<br />

guaina FEP Caratteristiche: costruzione Micro<br />

Mono- filament Note: sono ordinabili lunghezze<br />

diverse, aggiunte possibili di mezzo metro in<br />

mezzo metro<br />

NORSE 2 FREY 2 POWER CHORD<br />

Prezzo € 1.640,00<br />

Conduttore: 7 OFC 14 AWG Isolante: FEP<br />

Caratteristiche: Dual Mono Filament Note:<br />

Terminato Schuko; 20 A; Lunghezza 1,25 mt, 2,5<br />

mt a 21810 euro, 5 mt a 31723 euro<br />

REFERENCE ODIN POWER CORD<br />

Prezzo € 12.448,00<br />

Conduttore: Rame OFC Schermatura: Schermatura<br />

proprietaria AIST Isolante: Kapton<br />

Note: Conduttori in rame OFC di 4mm² di<br />

sezione. Tecnologia di schermatura proprietaria<br />

AIST. Spine Schuko e IEC di alta qualità con<br />

contatti dorati.<br />

POWER REFERENCE<br />

Prezzo € 839,00<br />

Conduttore: rame OFC Schermatura: 100%<br />

Isolante: PVC Resistenza (mOhm): 0,00521<br />

a metro Note: specifico per dispositivi digitali,<br />

1 metro terminato IEC-Schuko o a richiesta<br />

FUrutech C7.<br />

CORVUS POWER CORD<br />

Prezzo € 2.000,00<br />

Conduttore: 7 in rame OFC 99,999% argentato<br />

Isolante: FEP Capacità (pF): 19/ft Caratteristiche:<br />

costruzione Doppio Micro Mono-<br />

Filament con TSC Note: 1,25 m terminato con<br />

connettori Furutech, altre lunghezze disponibili.<br />

Conduttore: rame PCCC Schermatura: 98%<br />

Isolante: PVC Resistenza (mOhm): 0,00206<br />

Caratteristiche: trattamento 3 x Cryomag<br />

Note: 1 metro terminato IEC-Schuko<br />

DIAMOND DOMINUS POWER CORD<br />

Prezzo € 3.180,00<br />

Conduttore: 5 in rame OFC 99,99999% argentati<br />

Isolante: FEP Caratteristiche: costruzione<br />

Micro Mono Filament Note: 1 metro di lunghezza.<br />

Altre lunghezze disponibili.<br />

NORSE 2 HEIMDALL 2 POWER CORD<br />

Prezzo € 616,00<br />

OEHLBACH<br />

MPI ELECTRONIC<br />

POWERCORD XXL<br />

Prezzo € 307,00<br />

DE<br />

Conduttore: rame 7N Schermatura: Sì Note:<br />

Conduttori in rame purissimo 7N. Tripla<br />

schermatura. Gusci proprietari scavati dal pieno<br />

in alluminio amagnetico. Spine Schuko e IEC in<br />

rame puro non placcato.<br />

PURIST AUDIO DESIGN<br />

IL TEMPIO<br />

30TH ANNIVERSARY POWER CORD<br />

Prezzo € 12.940,00<br />

US<br />

Conduttore: full nano tecnologyes Schermatura:<br />

Contego Caratteristiche: trattamento 3<br />

x Cryomag Note: 1 metro terminato Furutech<br />

Schuko o 3 Pin UK<br />

DIAMOND POWER CORD LE<br />

Prezzo € 4.825,00<br />

Conduttore: 3 in rame OFC solid core<br />

99,99999% placcato argento Isolante: FEP<br />

Capacità (pF): 10/ft Caratteristiche: costruzione<br />

Micro Mono Filament Note: 1 metro. Altre<br />

lunghezze disponibili.<br />

NORSE TYR 2 POWER CORD<br />

Prezzo € 2.732,00<br />

Conduttore: rame HPOCC Schermatura: doppia<br />

in rame intrecciato privo di ossigeno (OFC) e<br />

pellicola di alluminio. Caratteristiche: guaina<br />

in tessuto Note: I contatti della spina Schuko e<br />

della presa per dispositivi ad alta temperatura<br />

sono placcati oro 24k<br />

Conduttore: argento SCS Schermatura: 100%<br />

in lamina Isolante: FEP Resistenza (mOhm):<br />

0.00087 a metro Caratteristiche: trattamento<br />

3 x Cryomag Note: 1 metro terminato Schuko o<br />

UK Furutech<br />

AQUEOS AUREUS POWER CORD<br />

Prezzo € 1.355,00<br />

Conduttore: argento nano PSCC Schermatura:<br />

99% Isolante: PVC Resistenza (mOhm):<br />

0.00262 a metro Caratteristiche: trattamento<br />

3 x Cryomag Note: 1 metro terminato Schuko<br />

MUSAEUS POWER CORD<br />

Prezzo € 435,00<br />

OYAIDE<br />

DP TRADE<br />

TUNAMI GPX-E V2<br />

Prezzo € 513,00<br />

JP<br />

Conduttore: 5 16AWG argentati 99.999 OFC<br />

Isolante: guaina FEP Caratteristiche: costruzione<br />

Micro Mono-filament Note: 1 metro<br />

da 15/20 Amp IEC, altre lunghezze disponibili<br />

Note: lunghezza 1,8 mt, terminato Schuko/<br />

IEC, versione Re V2 con spine e prese in berillio<br />

euro 777,00.<br />

Conduttore: 65/30 filamenti in rame OFC<br />

Schermatura: 98% Isolante: PVC Resistenza<br />

(mOhm): 0,00521 a metro Caratteristiche:<br />

trattamento 3 x Cryomag Note: 1 metro terminato<br />

IEC-Schuko<br />

Conduttore: multiconduttore rame OFC Schermatura:<br />

strato alluminio 98% Isolante: PVC<br />

Resistenza (mOhm): 0,00829 a metro Caratteristiche:<br />

diametro cavo 1/2 pollici, trattamento<br />

Cryomag Note: 1 metro terminato IEC-Schuko<br />

93


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

NEPTUNE DIAMOND POWER CORD<br />

Prezzo € 2.825,00<br />

RESONARE FIBRIS<br />

GASPARELLA HI FI<br />

MASTER<br />

Prezzo € 300,00<br />

IT<br />

Conduttore: Argento Isolante: teflon Note:<br />

alimentazione per lettori CD<br />

VINCENTE<br />

Prezzo € 300,00<br />

a 20A). Schermi proprietari. Cavo a resistenza<br />

e induttanza molto bassa. Disponibili altre<br />

lunghezze.<br />

RICABLE<br />

RICABLE<br />

DEDALUS POWER<br />

Prezzo € 441,00<br />

IT<br />

PRIMUS POWER<br />

Prezzo € 139,00<br />

Conduttore: PCCC e Nano PSCC Schermatura:<br />

99% Isolante: PVC Resistenza (mOhm):<br />

0.00165 a metro Caratteristiche: trattamento<br />

3 x Cryomag Note: 1 metro terminato Schuko<br />

o UK plug<br />

VENUSTAS POWER CORD<br />

Prezzo € 1.765,00<br />

Conduttore: 3,1 mm2 in Rame 7N MARC con<br />

trefoli da 0,15 mm Schermatura: Treccia in Rame<br />

OFC stagnato Isolante: Polietilene Capacità<br />

(pF): 140 pF/mt. Caratteristiche: Connettori<br />

Made in Japan Note: Schermato 3 x 3,1 mm<br />

con connettore Schuko e IEC (VDE). Disponibile<br />

da 1, 2, 3 metri. Possibilità di Lunghezza personalizzata<br />

su specifica del cliente.<br />

Conduttore: rame OFC Schermatura: 98%<br />

Isolante: PVC Resistenza (mOhm): 0,00521<br />

a metro Caratteristiche: trattamento 3 x<br />

Cryomag Note: 1 metro terminato IEC-Schuko.<br />

QUALITY AUDIO<br />

QUALITY AUDIO<br />

SYMMETRIC 3000<br />

Prezzo € 420,00<br />

IT<br />

Conduttore: Rame OCC Isolante: Teflon Note:<br />

cavo alimentazione per elettroniche a valvole e<br />

transistor<br />

REVELATIONAL CABLES<br />

REVELATIONAL CABLES<br />

WIDER<br />

Prezzo € 1.300,00<br />

IT<br />

Conduttore: 6,40 mm2 in Rame 7N MARC<br />

con trefoli da 0,1 mm Schermatura: Doppia<br />

schermatura totale con sistema misto Rame/<br />

Alluminio/Mylar Isolante: Tecno Polimero R-TEC<br />

Capacità (pF): 120 pF/mt. Caratteristiche:<br />

Connettori in puro Rame OFC con scocca Schermata<br />

Note: Doppia Schermatura 3 x 6,4 mm<br />

con connettore Schuko e IEC (VDE). Disponibile<br />

da 1,5, 2,5, 3,5 metri. Possibilità di Lunghezza<br />

personalizzata.<br />

INVICTUS POWER<br />

Prezzo € 751,00<br />

SHARK<br />

AUDIOMARKETING<br />

BALANCE M.D-1<br />

Prezzo € 39,00<br />

TW<br />

Conduttore: 3 in rame OFC argentati Schermatura:<br />

doppia Isolante: FPE Note: al metro<br />

POWER MAGIC 1<br />

Prezzo € 19,50<br />

Conduttore: Rame OFC Schermatura: no<br />

Isolante: PVC Caratteristiche: Conduttori<br />

Bidirezionali Note: Sezione 2 x 3mmq + terra,<br />

Terminazioni Dorate, Lunghezza mt.1,56 realizzabile<br />

anche su misura.<br />

SYMMETRIC 5000<br />

Prezzo € 590,00<br />

Conduttore: argento (trattato su specifiche<br />

Revelational Cables). Schermatura: Schermato<br />

per EMI-RFI Isolante: teflon Caratteristiche:<br />

lunghezza: 1,80mt Note: Terminazioni: Schuko<br />

e IEC Oyaide(versione proposta anche con AC<br />

Plug USA e con presa IEC a 20A). Schermi proprietari.<br />

Cavo a resistenza e induttanza bassa.<br />

Disponibili altre lunghezze.<br />

WIDER ABSOLUTE<br />

Prezzo € 5.000,00<br />

Conduttore: argento (trattato su specifiche<br />

Revelational Cables) Schermatura: Totalmente<br />

schermato per EMI-RFI Isolante: teflon<br />

Caratteristiche: 1.80 MT Note: Terminazioni:<br />

Shuko e IEC Oyaide (versione proposta anche<br />

con AC Plug USA e con presa IEC a 20A). Schermi<br />

proprietari. Cavo a resistenza e induttanza molto<br />

bassa. Disponibili altre lunghezze.<br />

WIDER XL<br />

Prezzo € 3.200,00<br />

Conduttore: 8,40 mm2 in Rame 7N MARC con<br />

trefoli da 0,1 mm Schermatura: Tripla schermatura<br />

totale con sistema misto Rame/Alluminio/<br />

Mylar Isolante: Tecno Polimero R-TEC Capacità<br />

(pF): 90 pF/mt. Caratteristiche: Connettori in<br />

puro Rame OFC con scocca Schermata Note:<br />

con connettore Schuko e IEC (VDE). Disponibile<br />

da 1,5, 2,5, 3,5 metri. Possibilità di Lunghezza<br />

personalizzata.<br />

MAGNUS POWER<br />

Prezzo € 283,00<br />

Conduttore: 3 in rame OFC, avvolti a spirale<br />

Schermatura: si Isolante: FPE Caratteristiche:<br />

diametro esterno 9 mm Note: prezzo<br />

al metro. Disponibile cablato con Shuko e IEC<br />

Shark in Rodio<br />

SILVER TRACK<br />

Prezzo € 75,50<br />

Conduttore: rame OFC, argentatura alto spessore<br />

80uc Caratteristiche: 3,5mmq per conduttore<br />

Note: diametro esterno 10mm<br />

SO2101R<br />

Prezzo € 25,50<br />

Conduttore: Rame OFC Schermatura: NO<br />

Isolante: PVC Caratteristiche: Geometria<br />

Bidirezionale Note: Sezione 2 x 5mmq + terra,<br />

Terminazioni in Rame pieno dorato, lunghezza<br />

1,56 realizzabile anche su misura e con VDE<br />

Americana.<br />

Conduttore: argento (trattato su specifiche<br />

Revelational Cables). Schermatura: totalmente<br />

schermato per EMI-RFI Isolante: teflon<br />

Caratteristiche: lunghezza: 1,80mt Note:<br />

Terminazioni: Shuko e IEC Oyaide (versione<br />

proposta anche con AC Plug USA e con presa IEC<br />

Conduttore: 4,3 mm2 in Rame 7N MARC con<br />

trefoli da 0,1 mm Schermatura: Treccia in<br />

Rame OFC a elevata copertura Isolante: Tecno<br />

Polimero R-TEC Capacità (pF): 130 pF/mt. Caratteristiche:<br />

Connettori in puro Rame OFC con<br />

scocca Schermata Note: Schermato 3 x 4,3 mm<br />

con connettore Schuko e IEC (VDE). Disponibile<br />

da 1,5, 2,5, 3,5 metri. Possibilità di Lunghezza<br />

personalizzata.<br />

Conduttore: rame OFC Isolante: PVC Note:<br />

alta flessibilità, diametro esterno 13,5 mm,<br />

prezzo al metro unipolare<br />

94


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

SO8121R<br />

Prezzo € 9.80<br />

DELTA EF C15<br />

Prezzo € 980,00<br />

link Note: lunghezza a partire da 1 m, terminato<br />

con presa IEC/Schuko. Altre versioni HC Molded<br />

da 1,75 m euro 420, HC Custom da 560 euro<br />

PRO THUNDER<br />

Prezzo € 850,00<br />

Conduttore: rame OFC Isolante: PVC Note:<br />

alta flessibilità, diametro esterno 7,2 mm, prezzo<br />

al metro singolo conduttore<br />

STEIN MUSIC<br />

AUDIOPLUS<br />

HIGHLINE POWER<br />

Prezzo € 2.700,00<br />

DE<br />

SHUN MOOK<br />

AYON ITALIA<br />

VINTAGE WE POWER CHORD<br />

Prezzo € 1.800,00<br />

US<br />

Note: lunghezza 1,75 m, terminato IEC>Schuko<br />

DELTA NR C15<br />

Prezzo € 1.120,00<br />

Conduttore: trefoli rame OFC Isolante: PFA<br />

e polipropilene Caratteristiche: diametro 11<br />

mm Note: 1,5 metri terminato IEC/Schuko. Altre<br />

lunghezze disponibili<br />

Conduttore: rame stagionato Note: conduttore<br />

in puro rame derivato da cavo Western<br />

Electrics Nos; 140 cm, terminato schuko.<br />

SHUNYATA<br />

AUDIO NATALI<br />

ALPHA EF C15-C19<br />

Prezzo € 1.680,00<br />

US<br />

Note: lunghezza 1,75m terminato Shuko>IEC<br />

SIGMA NR C15/C19<br />

Prezzo € 4.200,00<br />

Conduttore: rame puro Caratteristiche:<br />

terminato Schuko Note: lunghezza 1,5 m<br />

STRAIGHT WIRE<br />

IL TEMPIO<br />

BLACK THUNDER<br />

Prezzo € 550,00<br />

US<br />

SUPRA<br />

TECNOFUTURO<br />

LORAD 1.5 CS-EU<br />

Prezzo € 114,68<br />

SE<br />

Conduttore: alluminio tecnologia VTX Caratteristiche:<br />

terminazioni in rame Conn Note:<br />

particolarmente flessibile con tecnologia Tri-Flex.<br />

lunghezza 1,75 mt<br />

ALPHA NR C15-C19<br />

Prezzo € 2.100,00<br />

Conduttore: alluminio tecnologia VTX Caratteristiche:<br />

terminazioni in rame Conn Note:<br />

lunghezza 1 m, terminato IEC/Schuko, versione<br />

da 1,75 m euro 4.900<br />

VENOM 3 POWER<br />

Prezzo € 210,00<br />

Conduttore: multifilari in rame OFC Schermatura:<br />

si Note: 1,5 mt terminato Schuko/IEC,<br />

altre lunghezze disponibili<br />

GRAY LIGHTNING<br />

Prezzo € 250,00<br />

Conduttore: 3x1.5 mm² Schermatura:<br />

brevettata Mains Flex Note: Low Radiation.<br />

Terminato con Shuko(Supra mod. SW-EU) ed<br />

IEC (Supra mod. SWF-10). 1m, disponibile anche<br />

con lunghezza cavo da 1,5, 2, 4 metri (124,44 €,<br />

131,76 € , 166,53 €.<br />

LORAD 2,5 CS-EU<br />

Prezzo € 120,41<br />

Conduttore: alluminio tecnologia VTX Caratteristiche:<br />

terminazioni in rame Conn Note:<br />

lunghezza 1,75 mt<br />

Conduttore: 3 in rame OFC a geometria Twist-<br />

Conduttore: 3 multifilari in rame OFC Schermatura:<br />

si Caratteristiche: diametro esterno<br />

9 mm Note: 1,5 mt terminato Schuko/IEC, altre<br />

lunghezze disponibili<br />

Conduttore: 3 x 2.5 mm² Schermatura:<br />

brevettata Main Flex Caratteristiche: cavo<br />

alimentazione brevettato, terminato con Schuko<br />

10A ed IEC Note: Low Radiation, terminato con<br />

Shuko(Supra mod. SW-EU) ed IEC (Supra mod.<br />

SWF-10). 1 m, disponibile anche con lunghezza<br />

cavo da 1.5, 2, 4 metri (129,32 €, 145,18 € ,<br />

192,76 €).<br />

NUOVA SERIE<br />

www.pmc-speakers.com<br />

Vieni ad ascoltarle a Cassano d’Adda da:<br />

Visconti Alta Fedeltà<br />

Se amate la musica,<br />

noi, possiamo fare molto per Voi.<br />

Piazzale Gobetti 20062 Cassano d’Adda (MI)<br />

Tel: +39 0363 361120<br />

info@viscontialtafedelta.it<br />

95


alimentazione<br />

ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

LORAD 3X1,5<br />

Prezzo € 11,76<br />

POWER REFERENCE<br />

Prezzo € 575,00<br />

TELLURIUM Q<br />

AUDIO AZIMUTH<br />

POWER SILVER<br />

Prezzo € 1.295,00<br />

GB<br />

matura: Doppia Caratteristiche: Tecnologia<br />

Tuned ARAY Note: Lunghezza 1,5m, Terminazione<br />

IEC/Schuko.<br />

TIGLON<br />

ART OF MUSIC<br />

MGL-DFA10-HSE<br />

Prezzo € 1500,00<br />

JP<br />

Conduttore: 3x1,5 mmq Schermatura: Aluminium<br />

PET foil, 100% Isolante: 2 strati di PVC<br />

Caratteristiche: Brevettato. 3 soli conduttori.<br />

Note: Low Radiation, Flex 3x1,5. Brevettato.<br />

Protegge da rumore di rete irradiato e da captazione<br />

di RF. Approvato secondo le norme HD 21.5<br />

S3. Prezzo per metro.<br />

LORAD 3X2,5<br />

Prezzo € 20,25<br />

Note: 1 mt. Schuko/USA<br />

POWER REFERENCE PLUS<br />

Prezzo € 810,00<br />

Note: lunghezza 1.5m con terminazioni Schuko<br />

e IEC. Lunghezze diverse disponibili<br />

THE CHORD COMPANY<br />

HIFIGHT<br />

C-POWER<br />

Prezzo € 127,00<br />

GB<br />

Conduttore: rame puro ad alte prestazioni<br />

Schermatura: magnesio Isolante: PVC Note:<br />

1,2 m: 1.500 €. 1,8 m: 1.900 €.<br />

MS-12A-SCHUKO<br />

Prezzo € 550,00<br />

Note: 1 mt. Schuko/USA<br />

Conduttore: 3x2,5 mmq Caratteristiche:<br />

schermato, brevettato in tutto il mondo. Con<br />

solo 3 cavi. Note: Schermato Low Radiation.<br />

Brevettato. Protegge da rumore di rete irradiato<br />

e da captazione di RF. Approvato secondo le<br />

norme HD 21.5 S3. Prezzo per metro.<br />

TARA LABS<br />

AUDIOPLUS<br />

APOLLO AC<br />

Prezzo € 263,00<br />

US<br />

Schermatura: Cavo schermato Note: Lunghezza<br />

1.5m, terminazione IEC/Schuko. Aspetto<br />

identico ad un normale cavo di alimentazione<br />

SARUM POWER<br />

Prezzo € 2.466,00<br />

Conduttore: rame puro ad alte prestazioni<br />

Schermatura: magnesio Isolante: PVC Note:<br />

1,2 m: 450 €. 1,8 m: 650 €.<br />

TRANSPARENT CABLE<br />

AUDIO NATALI<br />

HIGH PERFORMANCE POWER CORD<br />

Prezzo € 390,00<br />

US<br />

SWISSCABLES<br />

ETHOS<br />

POWER DIAMOND<br />

Prezzo € 1.710,00<br />

CH<br />

RSC AIR REFERENCE AC 15AMP US<br />

PLUGS 1,8MT<br />

Prezzo € 1.160,00<br />

Conduttore: Rame OFC placcato oro Isolante:<br />

PTFE Caratteristiche: Tecnologia Super ARAY<br />

Note: Lunghezza 1m, Terminazione IEC/Schuko.<br />

SHAWLINE POWER<br />

Prezzo € 290,00<br />

Note: 50 cm terminato terminato con spine<br />

USA; altre lunghzze e altri tipi di spine disponibili<br />

OPUS POWER CORD<br />

Prezzo € 7.000,00<br />

Conduttore: SA-OF8N copper 24 RSC Isolante:<br />

Teflon Caratteristiche: conduttore a 14 trefoli<br />

Note: Per ogni metro aggiuntivo €135,00<br />

Note: 1 mt. Schuko/USA<br />

POWER EVOLUTION<br />

Prezzo € 420,00<br />

RSC PRIME AC 15AMP US PLUGS 1,8MT<br />

Prezzo € 765,00<br />

Note: per ogni metro aggiuntivo €71,00<br />

THE COBALT AC 15AMP US PLUGS<br />

Prezzo € 5.700,00<br />

Note: 1,8 m. Per ogni metro aggiuntivi €550,00.<br />

THE COBALT REFERENCE AC<br />

Prezzo € 9.300,00<br />

Conduttore: Rame OFC placcato argento<br />

Schermatura: Doppia Isolante: PVC Note:<br />

Lunghezza 1,5m, Terminazione IEC/Schuko.<br />

SIGNATURE POWER<br />

Prezzo € 843,00<br />

Note: lunghezza 2 metri terminato spina<br />

USA>IEC da 15 A; altre terminazioni e lunghezze<br />

disponibili<br />

OPUS POWER CORD SOURCE<br />

Prezzo € 6.780,00<br />

Note: 1mt. Schuko/USA<br />

Note: 15 amp 1,8 m.<br />

Conduttore: Rame OFC placcato agento Scher-<br />

Note: lunghezza 2 m, terminato IEC/Schuko.<br />

Altre lunghezze disponibili<br />

96


ANNUARIO<br />

<strong>SUONO</strong> del 2020<br />

alimentazione<br />

PREMIUM POWER CORD<br />

Prezzo € 740,00<br />

VAN DEN HUL<br />

HIGH FIDELITY ITALIA<br />

THE MAINSTREAM HYBRID<br />

Prezzo € 390,00<br />

NL<br />

STRADIVARI ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 2.946,00<br />

silex 2 Caratteristiche: Cavi di alimentazione 2<br />

pin IEC C7 Note: Lunghezza 1,5 mt costo 205,00,<br />

Lunghezza 2 mt costo 245,00<br />

MINI-STRATUS<br />

Prezzo € 70,00<br />

Note: 2 metri terminato spine USA, altre terminazioni<br />

e lunghezze disponibili<br />

REFERENCE POWER CORD<br />

Prezzo € 1.550,00<br />

Conduttore: misto carbonio schermato Caratteristiche:<br />

5 conduttori coassiali 75 Ohm<br />

Note: lunghezza 1,5 m terminato Schuko-IEC;<br />

altre lunghezze disponibili: 2 m, 2,5 m a 450<br />

e 500 euro<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 355 - 04/2003<br />

Conduttore: litz Schermatura: rame Isolante:<br />

teflon Caratteristiche: 1 mt<br />

WIREWORLD<br />

DML AUDIO<br />

MINI-AURORA<br />

Prezzo € 115,00<br />

US<br />

Conduttore: Rame OFC Isolante: Composilex<br />

2 Caratteristiche: Cavi di alimentazione 2 pin<br />

IEC C70 Note: Lunghezza 1,5 mt costo 80,00,<br />

Lunghezza 2 mt costo 90,00<br />

PLATINUM ELECTRA 7<br />

Prezzo € 1.750,00<br />

Note: lunghezza 2 m, terminato IEC/Schuko,<br />

altre lunghezze disponibili<br />

XL POWER CORD<br />

Prezzo € 2.900,00<br />

WHITE GOLD ELECTRONICS<br />

EXTREME AUDIO<br />

PRESTIGE M ALIMENTAZIONE<br />

Prezzo € 3.255,00<br />

IT<br />

Conduttore: Rame OFC rivestito in Argento Isolante:<br />

Composilex 2 Caratteristiche: Cavi di<br />

alimentazione 2 pin IEC C7 Note: Lunghezza 1,5<br />

mt costo 140,00, Lunghezza 2 mt costo 160,00<br />

MINI-ELECTRA<br />

Prezzo € 165,00<br />

Conduttore: Argento OCC-7N Isolante: Composilex<br />

2 Caratteristiche: da 1 mt. Note: varie<br />

lunghezze disponibili<br />

SILVER ELECTRA 7<br />

Prezzo € 455,00<br />

Note: lunghezza 2 m, terminato IEC/Schuko.<br />

Altre lunghezze disponibili<br />

Caratteristiche: 1 mt<br />

Conduttore: Rame OCC-7N Isolante: Compo-<br />

Conduttore: Rame OCC-7N Isolante: Composilex<br />

2 Caratteristiche: 1 mt. Note: altre<br />

lunghezze disponibili<br />

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Redazione<br />

Via di Villa Troili 4 - 00163 Roma<br />

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Art Director<br />

Tommaso Venettoni<br />

Content Reviewer<br />

Francesco Bonerba<br />

Hanno collaborato<br />

Agostino Bistarelli, Nicola Candelli, Paolo Corciulo, Rigo Di Maggio, Rocco Mancinelli, Vittorio<br />

Pio, Roberto Salafia, Il Tremila, Roberto Veneto.<br />

Edizione digitale<br />

Copia singola: 4,75 euro<br />

suono.ezpress.it<br />

Pubblicità<br />

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specificare sempre la causale - da intestare a: Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo.<br />

Per info vedi www.suono.it/La-rivista<br />

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Direttore responsabile Paolo Corciulo<br />

Reg. Trib. Roma N.130 del 14/3/95 - anno XLIX numero <strong>547</strong><br />

© Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo - P. IVA 04028131003<br />

Manoscritti, foto e originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e fotografie senza l’autorizzazione<br />

scritta dell’Editore.<br />

Suono è un periodico che ha percepito (già legge 7 agosto 1990 n. 250) e percepisce i contributi<br />

pubblici all’editoria ( legge 26 ottobre 2016 n. 198, d.lvo 15 maggio 2017 n. 70).<br />

Il presente numero di <strong>SUONO</strong> è stato finito di stampare nel mese di settembre 2020.<br />

INDICE INSERZIONISTI<br />

Adcomm - VREL electroacoustic 7<br />

Mpi Electronic - McIntosh 17<br />

Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo<br />

Direttore editoriale<br />

Paolo Corciulo<br />

Distributore per l’Italia<br />

Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l.<br />

20134 Milano<br />

Stampa<br />

Tiber S.p.A.<br />

Via Della Volta 179 - 25124 Brescia (BS)<br />

(t) 030.35.43.439<br />

(f) 030.34.98.05<br />

Audio Reference 74<br />

Audio Reference - Gryphon<br />

II Cop.<br />

Audioplus 37<br />

Distretto Audio 13<br />

Gammalta Group - Pmc 9, 65<br />

Gammalta Group 80, 95<br />

High Fidelity Italia - Accuphase<br />

III Cop.<br />

Il Centro Della Musica 23<br />

Lp Audio 31<br />

Mpi Electronic - Sonus Faber<br />

IV Cop.<br />

Music Tools - TAD 45<br />

Openitem - Carot One 85<br />

Ricable - Ricable 97<br />

Tecnofuturo 11<br />

Tecnofuturo - Gold Note 57<br />

Tecnofuturo - Wharfedale 61<br />

Tektron 5<br />

98 <strong>SUONO</strong> settembre-ottobre 2020

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