Più produttivi in solo 7 passi

L E G U I D E D I C R E S C I T A Q U O T I D I A N A

PIÙ PRODUTTIVI

IN SOLO 7 PASSI

PRESENTA

GUIDA VELOCE

PER MIGLIORARARE

LE PRESTAZIONI

ILARIA CELLA

T E A M @ S T R A T E G I E D I B U S I N E S S . C O M

LE GUIDE DI CRESCITA QUOTIDIANA

Cos’è e come nasce produttività in 7 passi?

Mi occupo di crescita e sviluppo aziendale da più di 20 anni.

Ho iniziato lavorando in multinazionali, che mi hanno

consentito di lavorare in Europa, Russia, Stati Uniti ed Asia…

finché 2 anni fa ho fatto quello che io chiamo il grande passo

aprendo la mia boutique di consulenza strategica: Consulting

that really works.

Offriamo percorsi di pianificazione per sviluppare il business

strutturando, guidando, semplificando ed ottimizzando

l’esecuzione quotidiana accelerandone i risultati cosicché le

persone che ci lavorano hanno più tempo da dedicare alle

cose che amano fare.

Quando entro in azienda porto la mia esperienza pratica di

strategia, organizzazione, modelli di business gestione e

valorizzazione dei talenti.

Negli anni la crescita è diventata la mia passione e

specializzazione … a tal punto che in occasione del look

down, ho creato una nuova rubrica Linkedin LIVE chiamata

crescita quotidiana per contribuire ad affrontare le criticità in

modo strategico e ridurre i danni.

Un appuntamento giornaliero dedicato alla crescita,

miglioramento progressivo quello che chiamo anche piccoli

passi possibili per crescere personalmente,

professionalmente più rapidamente.

PIÙ PRODUTTIVI IN SOLO 7 PASSI- ILARIA CELLA


Quando sono arrivate le vacanze estive, mi sono arrivate

tantissime richieste di continuare la programmazione e mi

sono resa conto che la passione non era più solo la mia,

alcuni hanno definito i contenuti come ossigeno anticrisi…

Così, per dare continuità ho disegnato un nuovo format:

crescita quotidiana video ed ho voluto approfondire gli

spunti in una GUIDA.

La domanda che mi viene fatta maggiormente ultimamente è

‘Come posso essere più produttivo/a?’

Proprio per questo, ho voluto fare una serie di video format

veloci seguiti da una guida essenziale che possa

accompagnarti in risposta a questa domanda che mi viene

posta frequentemente.

Prima di tutto voglio fare chiarezza sulla produttività

rispondendo a quelle domande fondamentali.

Cos’è la produttività e perché è importante?

Voglio sfatare il mito di quanti limitano la produttività

esclusivamente all’incremento del risultato. L’incremento dei

risultati penso sia importante, ma ancora di più legare il



significato di produttività al concetto di TEMPO, ovvero

quando si riesce ad ottenere lo stesso risultato, ma in meno

tempo diventa importantissimo.

In questo modo hai 2 opzioni su cosa fare nel tempo

rimanente:

1. Utilizzarlo per continuare a produrre in modo da

incrementare anche i risultati economici

2. Utilizzarlo per le attività che si amano fare, non

ricorrendo magari a fare straordinari tutti i giorni.

Imparando ad essere più produttivo avrai più tempo da

dedicare alle cose che ti piacciono maggiormente.

Immagina come potrebbe essere la tua vita se solo riuscissi a

svolgere il tuo lavoro risparmiando alcune ore alla settimana.

Tutte le volte che inizio le mie consulenze sia siano percorsi

collettivi, sia quelli individuali chiedo quale attività di 3 ore

circa continuano a rimandare per problemi di mancanza di

tempo ed entro la fine del secondo mese l’attività viene fatta

utilizzando il tempo risparmiato diventando più produttivo.

E tu, quale attività stai rinviando?

Scrivila nello spazio che segue



Vedi questo potrebbe essere uno dei tuoi perché è per te

importante diventare più produttivo adesso. Ovviamente

unito ad altre ragioni come:

Incremento dei risultati economici aziendali e per alcuni

potrebbe coincidere come un premio produzione personale,

in una commissione aggiuntiva, in una promozione o

semplicemente nell’ acquisizione di una maggior competenza

ed anche in aumento della visibilità personale.

Sai che chi è più produttivo è più soddisfatto?

Pensa per quanto tempo hai rimandato la tua attività, forse

alcune volte ti sei sentito persino insoddisfatto, frustrato e

certe volte è subentrata anche una sorte di ansia e stress…

Ti capisco e non sei il solo…

Mi ci sono trovata e proprio per questo quando ho trovato

che la soluzione coincideva col diventare più produttivi, allora

mi sono messa a studiare la produttività a testare strategie

per scoprire quello che funzionava meglio ed insegnarlo ai

clienti.

Ora, che sei consapevole del perché è importante essere

produttivi analizzerò le cause di improduttività più frequenti.



Vedi, partire da cosa non fare è talvolta più importante di

cosa fare. Hai capito bene queste sono problematiche che

dovrai risolvere se vuoi essere produttivo quindi è utile

conoscere chi sono i nemici della produttività.

I nemici della produttività

Obiettivo di questo paragrafo è quello di farti avere piena

consapevolezza su quali sono le cause più comuni di

improduttività in modo che potrai evitare queste trappole.

Nemico #1: la stanchezza

Avere le energie sufficienti per essere in grado di fare il

proprio lavoro è fondamentale e diventa primario.

Il punto è che quando si è stanchi si è meno produttivi.

Io distinguo 3 diverse forme di stanchezza

1. Stanchezza fisica

2. Stanchezza psicologica

3. Stanchezza del procrastinatore

Imparare a riconoscerle significa imparare ad affrontarle.

La stanchezza fisica è quella che io definisco vera nel senso

che è la più oggettiva.



Quando la provi è generalmente perché non hai dormito o

non sei riuscito a recuperare abbastanza.

Non è questo il luogo e non sono io la persona competente in

materia, ma sappi che vi sono studi scientifici che dimostrano

che una persona che riposa a sufficienza otterrà prestazioni

migliori rispetto a quando è fisicamente stanca. I tempi di

reazione ed attenzione vengono influenzati negativamente in

presenza di stanchezza.

La buona notizia è che la soluzione per la stanchezza fisica è

molto semplice in presenza di stanchezza fisica basta

RIPOSARE per recuperare le energie.

Se si è al lavoro basta chiudere gli occhi per una decina di

minuti e respirare profondamente.

Meglio fermarsi quando accade che lottare contro il sonno.

La stanchezza psicologica è, invece, quella legata alla paura

che talvolta arriva a causare dei veri e propri blocchi.

Qui la soluzione è personalizzata perché dipende dalle cause

originarie per cui non mi addentro. Tuttavia, riconoscere di

provare paura è di per se il primo passo dell’inizio di un

percorso per ricercare la soluzione.

L’ultima forma di stanchezza è quella che si racconta il

procrastinatore, che io chiamo la scusa.



La scusa non è un blocco e basta riconoscerla per assumersi

responsabilità e maturità di fare quello che deve essere fatto

nel momento in cui deve essere fatto senza raccontarsi di

essere stanco e rinviare al giorno seguente.

Nemico #2 multitasking

Il multitasking non è un modo per aumentare la

produttività, al contrario impatta negativamente sui

risultati.

Io lo ho imparato durante un colloquio 15 anni fa.

All’epoca stavo cercando una persona da assumere per

supportare le vendite del mercato del Sud Europa e durante

uno dei colloqui domandai ad Enrico, un candidato se fosse

in grado di eseguire più cose contemporaneamente?

Io stavo cercando una persona che fosse in grado di gestire e

fare molteplici cose contemporaneamente…

Invece, Enrico mi rispose con una punta di fierezza che non lo

sapeva fare.

Invece di troncare il colloquio in quel momento, ho voluto

approfondire chiedendo come pensava di risolvere questo

suo limite?

La sua risposta mi spiazzò e confuse non poco, mi spiegò che

non essere multitasking lo riteneva essere il suo punto di

forza e mi dimostrò come dedicandosi ad un’attività alla



volta fosse in grado di ottenere migliori prestazioni nel

complesso e terminare più progetti.

In quel colloquio avevo imparato una cosa nuova che avevo

verificato immediatamente dopo ed era assolutamente vera

e provata da studi.

Steve Jobs mi ha insegnato a circondarmi di persone migliori

e non solo assunsi Enrico, ma grazie a quel colloquio avevo la

consapevolezza di un problema che dovevo risolvere per

poter incrementare maggiormente la mia produttività.

Il risultato fu al di sopra delle mie aspettative:

il trimestre che dissi addio al multitasking riuscì a terminare

un 30% in più di progetti.

Enrico lo aveva detto, solo non mi aveva informato su quanto

più produttivo si era in grado di diventare e probabilmente

non ci avrei creduto se mi avesse detto che avrei terminato

un 30% in più.

Se sei multitasking scrivi di seguito cosa potresti terminare se

non lo fossi.

Sii specifico ed evidenzia

quali progetti riusciresti a terminare?



Come ti sentiresti?

Appagato, soddisfatto, rilassato …cos’altro

Esiste una formula magica che rende produttivi?

In tanti chiedono e sono alla ricerca della formula magica e

per quelle persone ho una brutta notizia.

Non c’è formula magica!

Sono sicura che hai capito che lavoro in modo pratico e

personalizzato.

Infatti, a questo punto sei pienamente consapevole di:

Quanto sia importante per te diventare produttivo

Cosa potrai fare per te nel momento in cui riuscirai a

migliorare la produttività

Cosa ti impedisce di essere produttivo come vorresti

Per diventare od aumentare la produttività ci vuole un

metodo efficace.

Ci sono tantissime cose che possono essere fatte per

aumentare la propria produttività e nelle mie

consulenze/percorsi legate alla gestione dei talenti, tengo un

programma trimestrale progressivo che porta alla crescita

della produttività esponenziale.



In questa guida ho estrapolato 7 di passi che faccio fare nel

percorso e questi li chiamo fondamentali e che, se applicati,

sono veramente in grado di fare la differenza.

Alcuni clienti l’hanno soprannominato la ricetta delle 7 C

Prima di proseguire e rivelarti gli ingredienti, voglio

condividerti che faccio utilizzare la stessa lista ai miei clienti

come check list di valutazione di un potenziale candidato

tutte le volte che devono assumere qualcuno.

Sulla base di queste componenti riesci a prevedere prima di

integrare in organico una nuova risorsa quando e quanto

saranno produttive.

Ti ho raccontato tutto questo perché riesca a dare il giusto

valore ad ogni singolo passo.

Ti chiedo, ora, di auto valutare ogni abilità attribuendoti un

voto da 0 a 10 dove 10 è il voto massimo e 0 il minimo.

SUGGERIMENTO: Inserisci la valutazione accanto ad ogni

abilità e la data



INGREDIENTE

COMPETENZA

CURIOSITÀ

CONGRUENZA

AUTOVALUTAZIONE

CREDERCI

CORAGGIO

CONDIVISIONE

CALMA sei in

CONTROLLO

Come in ogni ricetta, il TEMPO ed i dosaggi risultano

fondamentali.

Questi dovranno essere tanto più lunghi a seconda della

valutazione: tanto più il voto è basso tanto più tempo ci

andrà dedicato.

Esempio: il primo ingrediente è la competenza e se il giudizio

fosse 2 su 10, incrementare la propria competenza deve

diventare un obiettivo prioritario sul quale lavorare

quotidianamente.



I 7 passi della produttività

Ora, trattiamo singolarmente ogni ingrediente in modo da

ottenere degli spunti per poter incrementarli e capirne

l’importanza.

#1 COMPETENZA

Competenza significa esperienza e velocità nel raggiungere i

risultati.

Affinché comprenda l’importanza della competenza, che

tanti sottovalutano voglio condividere l’esempio che segue.

L’azienda, che chiameremo Oceano ha assunto un laureando

in economia e lo ha messo a capo della comunicazione.

Il management continuava a lamentarsi che la persona non

era adeguata.

La verità è che lo sbaglio era stato nell’assumere il laureando

per una posizione di cui non aveva alcuna competenza

pratica non avendo mai svolto quel lavoro e nemmeno uno

simile.

Se l’azienda avesse utilizzato la check list non avrebbe

sbagliato.

Ed ho un'altra buona notizia la competenza è un VALORE e

non è GRATUITO né per l’azienda né per il dipendente.



Per cui nel momento in cui si lavora sulla competenza si

diventa più produttivi per l’azienda e personalmente più

visibili e rivendibili sul mercato.

L’azienda che non saprà ricompensare gli sforzi, perderà la

risorsa che proprio per le competenze acquisite sarà in grado

di rivendersi.

La competenza diventa parte del proprio BRAND personale.

Continuando l’esempio dell’azienda Oceano, per ottenere i

risultati che una persona esperta in comunicazione ci

vorranno almeno 2 anni.

Ammettiamo che Giovanni, laureando assunto da Oceano

costi 30000 Euro mentre uno specializzato costi 50000 Euro.

Faccio un discorso generale, ma ultimamente un

professionista mi diceva che il copy di una brochure benfatto

costa 5000 Euro, è in grado di convertire almeno un 20% in

più di vendite ed abbreviare il ciclo di vendita.

Nei due anni di pratica, il laureando farà degli errori e chi ne

pagherà il costo sarà la società stessa. Ogni azienda deve fare

i conti con suoi costi ed utili anche perché ne sono

responsabili.

Chiediti se il 25% del fatturato sia superiore ai 20000 Euro di

differenza tra competente e Junior? (abbreviando il ciclo di

vendita acquisti un ulteriore 5% di incremento).



Se i dati dovessero essere equivalente devi aggiungere il

costo degli errori e chiederti se la tua azienda può

permettersi di pagare il costo di non essere percepita come

professionale e specializzata.

La risposta ti sembra semplice ora, eppure prima forse anche

tu avresti commesso un errore.

Insomma, competenza significa anche velocità, quando si

diventa competenti non ci si dovrà fermare a chiedersi cosa

bisogna fare perché si sa benissimo:

quale sia la cosa giusta

quando farla

Inoltre, si diminuisce il rischio di errore.

#2 CURIOSITÀ

Un curioso sarà in grado di vedere sempre i DETTAGLI,

conseguentemente avrà la capacità di avere a disposizione

tutti i lati per poter prendere la decisione giusta.

Riuscirà anche a chiudere le trattative facilmente sulla base

degli elementi aggiuntivi scoperti.

Una persona curiosa è anche più analitica ed inoltre ha grandi

capacità di autoanalisi utilissime per trovare la soluzione ai

piccoli e grandi problemi quotidiani.



Per farti comprendere l’importanza della curiosità, condivido

il risultato, che Pietro, un partecipante di uno dei percorsi di

accelerazione di business per professionisti che tengo.

Pietro è naturalmente curioso e va in profondità in ogni cosa,

vuole sempre scoprire che cosa ha prodotto determinati

risultati ed è proprio questa sua curiosità che lo porta ad

ottenere risultati superiori e più in fretta.

I risultati ottenuti da Pietro sono superiori di un 15% in

termini di crescita rispetto alla media dei partecipanti

rimanenti.

Ora, che sai che differenza fa essere curiosi, allena la

curiosità, non fermarti all’apparenza, analizza e più lo farai,

più diventerà un’abitudine e vedrai i risultati nelle decisioni

prese a seguito delle informazioni ottenute grazie alla

curiosità.

#3 CONGRUENZA

Essere congruenti significa avere chiarezza sugli obiettivi

aziendali e contribuire al raggiungimento nella propria

quotidianità.

Il punto è che le azioni quotidiane devono essere

CONGRUENTI agli obiettivi/strategia aziendale.

Per verificare se un candidato è congruente durante il

colloquio suggerisco di richiedere di spiegare la giornata



lavorativa recedente per verificare se le azioni sono

allineate all’obiettivo aziendale.

Essere congruenti significa rispettare e rappresentare al

meglio la propria azienda, portarne avanti e contribuire a

realizzare la visione vivendo quotidianamente missione ed

i valori aziendali.

#4 CREDERCI

Credere di essere capace o di riuscire a diventarlo ti

trasforma in persona autonoma anche nel momento in cui

non sei ancora competente.

Credere nelle proprie capacità, avere la consapevolezza di

potercela fare vuol dire di essere in grado di farcela, di

trovare la soluzione e non far parte del problema.

Attenzione: Crederci non significa di credersi arrivati e

perfetti, ma al contrario di pensarsi perfezionabili in questo

modo si cercherà sempre la strada per migliorarsi e riempire i

tasselli mancanti .

Credere in sé stessi è per molti versi l’antidoto al blocco della

paura.

Luca aveva timore di parlare Inglese e lavorando nel

commerciale. 2 anni fa l’azienda in cui lavorava Luca mi ha

ingaggiata per una consulenza con l’ obiettivo

dell’internazionalizzazione.



Dopo l’analisi aziendale, di mercato e prodotto che faccio al

mio ingresso in una nuova azienda, ho analizzato/conosciuto

il personale e capito che il problema di non essere presenti

all’estero non era né il modello di business, né il prodotto che

non veniva ritenuto interessante all’estero.

La verità era che l’azienda non era presente e non avrebbe

potuto esserlo fintanto che non si fosse risolto il blocco di

Luca. Infatti questo suo comportamento limitava

l’espansione aziendale.

Il credere o meno in se stessi si riflette sui risultati finali

dell’azienda in modo negativo nel caso di Luca, ma può

essere anche in caso positivo.

Pensa che risolto il blocco e ricostruita la capacità di Luca di

credere e quindi di essere in grado di contattare potenziali

clienti, l’azienda è diventata performante anche per la parte

estera, che oggi pesa un 50% sul fatturato.

Ti voglio dire una cosa già da ora ed è che se sei competente,

se hai studiato per intenderci, ed includo anche la

competenza acquisita tramite l’ esperienza diretta, non

dovresti mettere in discussione le tue capacità.

Se, invece, non ti dovessi sentire abbastanza competente, vai

a studiare ciò che ritieni ti manca.

Nella mia esperienza il blocco più grande non sono gli altri,

ma sono le voci, i dubbi che nascono nella la nostra testolina.



#5 CORAGGIO

Il coraggio è fortemente collegato a quella di credere nelle

proprie capacità.

Credere in te stesso è la base che si completa e concretizza

con l’azione, proprio per il coraggio di avere la forza di agire.

Quando ho iniziato a lavorare con Luca guidandolo in un

percorso volto alla ricostruzione della capacità di credere in

sé stesso, lo sfidavo ogni volta ad agire ulteriormente e

mettersi in gioco in modo che riuscisse a prendere il coraggio

per agire e contattare l’estero.

Credere ed agire indipendentemente dal giudizio, certe

volte è difficile, ma porta altrettanto soddisfazione di esserci

riuscito. Un giorno feci riflettere Luca dopo che un potenziale

cliente aveva rifiutato un appuntamento.

Ricordo come se fosse ieri, che mi disse che non era in grado

di ottenere un contratto e che non sarebbe mai stato capace

di chiuderne uno.

Lo portai a riflettere su come si sentiva prima della telefonata

e mi disse ‘completamente bloccato, paralizzato c’era una

voce che mi diceva non fare quel numero è tempo sprecato’.

Gli chiesi cosa gli fece cambiare idea e chiamare, mi rispose:

‘Sei stata tu a sfidarmi, mi hai fatto capire che ne ero capace

e che si trattava di soli 5 minuti. Mi hai fatto essere



consapevole di essere competente quando mi hai chiesto di

simulare la telefonata, mi hai aiutato a migliorare il mio

discorso, credo nell’azienda e nei nostri servizi.

Ho constatato che continuare ad aver paura significava

mettere in pericolo la mia azienda, che come mi hai fatto

rilevare tu credeva nelle mie capacità’

Gli dissi che ero orgogliosa di quello che aveva fatto e gli

chiesi come si sentisse ora e ricorderò sempre la sua risposta

‘Ilaria quando il telefono suonava, sentivo i brividi salire,

probabilmente il mio viso era rosso, allora ho fatto un respiro

e l’emozione e timore è diventata adrenalina mista a

consapevolezza di aver vinto me stesso, la mia paura …’

Gli chiesi cosa ne pensasse di fare altre 10 telefonate e

riprovare le stesse emozioni…

Non mi rispose con le parole, si mise a fare le telefonate

senza interrompersi. Dopo ogni telefonata era consapevole

che l’appuntamento era più vicino.

Oggi, Luca è responsabile di uno dei team specializzato

sull’estero.

La sua produttività è altissima, ha talmente tanti clienti

stranieri da aver bisogno di un team ed è un trainer favoloso.



Se ti chiedi come sia riuscito a diventare produttivo, siamo

partiti a lavorare sulle 7 c ed oggi co- ordina il suo team

insegnando le stesse c che lo hanno reso produttivo.

#6 CONDIVISIONE

Sono pochissimi ad ottenere il successo in solitaria.

Condividere è fondamentale perché diventa un modo di

accelerare il proprio percorso ed esperienza.

Se ti chiedessi che cosa condividere..

Si condividono:

Gli errori

Le problematiche

Le soluzioni

Gli errori se condivisi si eviteranno e si eviteranno i costi

legati agli errori.

Le problematiche potrebbero essere risolte più velocemente

se condivise.

Le soluzioni, ricette sono scorciatoie che se adottate da altri

dipendenti porteranno ad avere dei risultati amplificati a

livello aziendale. Il punto è che più si condivide più aumenta

la produttività.


CHECK LIST

P R O D U T T I V I T À

P E R C O L L O Q U I O

COMPETENZA

CURIOSITÀ

CONGRUENZA

CREDERCI

CORAGGIO

CONDIVISIONE

CALMA

ANNOTAZIONI SUL CANDIDATO


Se ti stai chiedendo perché condividere è proporzionale alla

produttività?

2 sono le ragioni

1. chi condivide da un lato si pone in posizione di

leadership

2. dall’altro lato influenza e spinge con il proprio esempio

altri a fare altrettanto ed in questo modo la condivisione

alimenta sé stessa. Così, la crescita professionale dei

singoli diventa crescita esponenziale aziendale prodotta

dalla somma dei risultati individuali.

#7 CALMA…sei in CONTROLLO

Se avrai curato tutte le capacità precedenti potrai

rimanere calmo, tranquillo perché avrai tutto ciò che è

controllabile sotto controllo.

Se invece non lo avrai fatto, beh ora sai quello che devi

controllare e fare. Insomma, dovrai lavorare su tutte le C,

partendo proprio dalla valutazione odierna per lavorare

quotidianamente controllando ogni punto per aumentare

tutti i voti.

Un po’ come ai tempi della scuola.

Al contempo le tue prestazioni aumenteranno.

Ho preparato una checklist da utilizzare in sede di

colloquio, valuta ogni abilità del potenziale candidato in

modo da avere una visione generale, ma completa che

sarà molto utile per scegliere la persona più adatta al

ruolo.



RIASSUMENDO

Hai piena consapevolezza di perché è importante per te

diventare od aumentare la produttività.

Hai, anche, definito quello che farai nel momento in cui

diventerai più produttivo: ricordi l’attività che continui a

rinviare…

Ma la cosa fondamentale è che hai appreso un inizio di

mini percorso costituito da 7 passi per incrementare la

produttività ed hai anche una lista di criteri da verificare

prima di assumere nuovo personale affinché possano

essere produttivi per l’azienda.

Riassumendo i 7 passi, ovvero le 7 abilità che aumentano

esponenzialmente la produttività sono:

1. Competenza

2. Curiosità

3. Congruenza

4. Crederci

5. Coraggio

6. Condivisione

7. Calma sei in controllo

Questo è quello che io chiamo riscaldamento iniziale nelle

consulenze sulla gestione dei talenti.



PROSSIMO PASSO

Se vuoi accelerare il processo di crescita aziendale per

migliorare le prestazioni professionali contattaci a

team@strategiedibusiness.com

Ho scritto questa guida per supportarti in modo strutturato.

Mi piace conoscere i tuoi progressi condividili, faccio il tifo

per la tua crescita. Se preferisci inviarmi un video invialo via

e-mail a team@strategiedibusiness.com

Se ti stai chiedendo: Ilaria, perché dovrei fare un VIDEO?

Non ho tempo…

Capisco e dico che il video ti serverà moltissimo, perché è un

modo per fare mente locale su ciò che ha funzionato e ne

ricaverai la tua ricetta per ripetere i tuoi successi.

Grazie di cuore intanto, spero di conoscerti magari in un

percorso di consulenza o in qualche diretta

Ti aspetto!

Intanto, Buona Crescita!

Ilaria Cella

ILARIA CELLA

Metodo 365 that really works

SEMPLIFICA STRUTTURA SCALA

Specialista in Pianificazione Strategica e Sviluppo Strutturato

Email: team@strategiedibusiness.com


MISURATORE

PRODUTTIVITÀ

OGNI GIORNO DAI UN VOTO DA 1 A 10 AD OGNI ABILITÀ

COMPETENZA

L

M M G V S D

CURIOSITÀ

CONGRUENZA

CREDERCI

CORAGGIO

CONDIVISIONE

CALMA SENSO

CONTROLLO

TOTALE OTTENUTO

MIGLIORAMENTI OTTENUTI:


AUTRICE - ILARIA CELLA

Consulente specializzata in Pianificazione Strategica e

Sviluppo Strutturato per organizzazioni e professionisti che

vogliono SEMPLIFICARE, STRUTTURARE e SCALARE il business

più velocemente e senza stress. Fondatrice di Consulting that

really works, boutique di consulenza strategica aziendale per

PMI e Start Up, che vogliono strutturarsi e crescere.

Ex dirigente EMEA (Europa, Medio Oriente ed Africa) di

multinazionali: la maggior parte High Tech della Silicon Valley.

Ha lavorato con Philips, ATM Parts, Splunk (la Piattaforma BiG

Data, con cui Apple fa funzionare Siri) Kaspersky…

All’estero dal 1997, dove ha approfittato delle opportunità di

crescita a livello di formazione, studio e lavorativo.

Ha studiato, lavorato e vissuto in molte nazioni in Europa, Asia

e ultimamente è stata spesso negli Stati Uniti, dove collabora

agli eventi di Tony Robbins come Senior Leader; è inoltre

Speaker in eventi internazionali.

Oggi, vive a Londra, lavora anche sul mercato Italiano.

Ideatrice di percorsi collettivi di crescita ed accelerazione

aziendale, dove i clienti ottengono una crescita media del 26%

rispetto all’anno precedente, aumentando la produttività, così

da avere più tempo per se stessi. I percorsi di accelerazione

includono anche le strategie apprese nella Silicon Valley.



MISSIONE: semplificare e velocizzare la realizzazione

professionale trasferendo un po’ del mix di innovazione,

passione, energia e unicità respirato e appreso nella Silicon

Valley, così da contribuire a una maggiore produttività e

sostenibilità italiana.

Dice spesso ‘ Credo nella crescita progressiva ed il mio

impegno è quello di guidare semplificando e strutturando il

raggiungimento degli obiettivi aziendali dei clienti, affinché

riescano ad ottenere una crescita sostenibile più

velocemente.’

IL SOGNO: contribuire a ricreare lo spirito di imprenditorialità,

innovazione e collaborazione della Silicon Valley nel Paese più

bello del mondo, l’Italia, e trasferirsi poi nella nuova Valle.

Appassionata di Biohacking e Growth hacking. Sfida spesso

anche il suo corpo: ha corso la maratona Midnight Sun a

Tromsø, in Norvegia, e ha inoltre partecipato alla Maratona

della Pace in Israele. Maratone preparate in soli 2 mesi, grazie

l’utilizzo delle strategie descritte in Pianificazione Strategica.

Si rilassa e rigenera leggendo e praticando il Tai Chi.

Maggiori informazioni sono disponibili in Linkedin

COPYRIGHT:© 2020 Consulting that really works tutti i diritti

sono riservati.È vietata qualsiasi riproduzione, trasmissione o

distribuzione anche solo parziale e in qualsiasi forma senza

l’autorizzazione scritta dell’autore.


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