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Castel Thun
da cui nacquero principi vescovi e altre cariche di prestigio, e che possedeva in
Trentino una rete strategica di fortezze. Castel Thun sembra proprio lo specchio di
questa grandezza e la testimonianza degli innumerevoli interessi del casato si trova
nella biblioteca, con migliaia di volumi dagli argomenti più disparati; inoltre l’archivio
della famiglia, composto da pergamene, registri, buste e mappe, è una delle raccolte
di documenti più importanti dell’intera regione.
I Thun amavano l’arte e la bellezza tanto da decorare nel tempo la loro dimora principesca
con un’eleganza che ci trasporta ancora oggi nell’agiatezza della vita della nobiltà
rurale. Il castello è un meraviglioso intrecciarsi delle evoluzioni subite nei secoli ed è
arrivato fino a noi così come i suoi abitanti lo avevano arredato: stanze e salotti con
cassettoni, credenze, divani antichi e anche una eccezionale raccolta artistica, quadri
con ritratti di famiglia, paesaggi, dipinti di soggetto religioso e mitologico. All’esterno i
giardini e intorno la cinta difensiva con i bastioni, le torri e il fossato.
Tutti i castelli hanno il loro fascino, come se la linea altalenante che i merli delle loro mura
disegnano sull’orizzonte fosse la metafora di casate e principi che hanno conosciuto
vittorie e sconfitte, prosperità e tracolli. La storia si infila nelle feritoie e scivola sotto
le porte riempiendo le stanze… sussurra qualcosa, mescolandosi con il vento. E noi
che visitiamo questi luoghi ricchi di centinaia di anni non possiamo fare a meno di
avvertire che quei muri silenziosi, in realtà, sono tutt’altro che freddi massi di pietra
senz’anima.
ph RRR Remi
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