Programma elettorale di Emilio Cianfanelli Sindaco di Ariccia
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PRESENTAZIONE
“Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”
Antonio Gramsci
“Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”
Luigi Einaudi
Cara concittadina, caro concittadino,
è necessario essere chiari e parlarci con franchezza.
È sotto gli occhi di tutti lo stato di stallo, degrado e incuria in cui versa
la città.
Tutti i cantieri e i progetti fondamentali sono fermi al 2016 poiché
l’Amministrazione uscente non ne ha curato l’avanzamento.
Il senso della candidatura di Emilio Cianfanelli e delle liste che lo
sostengono sta tutto qui.
È infatti ora di riprendere quel filo progettuale e di sviluppo sostenibile
fatto di competenza e determinata passione che ha portato il nostro
Comune, grazie ai tanti progetti avviati e realizzati, a essere un modello
virtuoso di autonomia locale nel territorio dei Castelli Romani e nel
centro sud d’Italia. E quindi garantire ad Ariccia una guida sicura con
una visione chiara di Città, senza fuggire dai grandi temi e dai problemi
che oggi la Città paga per anni di immobilismo e abbandono di cui
sono responsabili tutti gli altri attuali candidati a sindaco.
In occasione di questa campagna elettorale, oltre ad allegare
naturalmente il Programma che si intende proporre previsto dalle
norme, intendiamo illustrare il senso profondo del nostro progetto
politico-amministrativo e, soprattutto, spiegare le ragioni ideali e gli
obiettivi concreti che lo caratterizzano.
È un servizio che offriamo agli elettori, presenti e futuri, che desiderano:
assumere informazioni sullo stato delle cose in Ariccia, confrontare
i diversi programmi e la qualità delle proposte avanzate nonché alla
credibilità del candidato a Sindaco e dei candidati Consiglieri Comunali.
Scegliere, insomma, nella maniera più consapevole possibile l’offerta
politica più convincente per il rilancio della nostra Città e per garantirle
un futuro sostenibile che ne rispetti la vocazione.
CONTESTO
Il nostro progetto di governo per la città si inserisce in una fase delicata
caratterizzata da una condizione di estrema vulnerabilità del nostro
Comune, sia sul versante politico sia sul versante sociale, susseguente
alla disastrosa gestione amministrativa - da parte delle forze uscite
vincitrici dalla scorsa contesa elettorale del 2016 - che ha bruscamente
interrotto il percorso che aveva invece consentito ad Ariccia di ottenere
rilevanti risultati nei vari aspetti di vita della comunità.
I RISULTATI DELLE AMMINISTRAZIONI
GUIDATE DA EMILIO CIANFANELLI
L’esperienza di Emilio Cianfanelli alla guida della Città inizia nel 1993 e
nei quattro mandati che le cittadine e i cittadini gli hanno affidato - con
coalizioni che hanno sempre visto la partecipazione congiunta delle liste
“Alleanza per Ariccia” e “per Ariccia a Sinistra” - ha ottenuto straordinari
risultati, raggiunti grazie a compagini di governo competenti che con
abnegazione e spirito di sacrificio hanno prestato servizio per la Città.
Di seguito, in maniera sintetica e non esaustiva, proviamo a illustrare i
traguardi più importanti.
Risanamento igienico-sanitario
Apertura e attivazione del depuratore di Via Campoleone.
Realizzazione del sistema fognario di: Vallericcia, Fontana di Papa,
Piani di Santa Maria, Via Rufelli, Via dei Susini, zona industriale con
collegamento a depuratore di Albano. Ogni casa di Ariccia è stata
allacciata al depuratore.
Messa in esercizio del pozzo di Monte Tondo con costruzione del
degassificatore per Co2.
Sicurezza dell’utenza idrica di Ariccia sud e costruzione dei serbatoi di
Via Ginestreto.
Realizzazione del grande depuratore sull’Ardeatina in sostituzione dei
vecchi depuratori di Ariccia e Genzano.
Costruzione del metanodotto
Lavori di metanizzazione del 70% del territorio comunale e messa in
esercizio con concessione all’Eroga sud con tariffe agevolate.
Allacci gratuiti e pagamento del mutuo contratto dal Comune per 3
miliardi e mezzo a totale carico dell’Eroga-sud.
Sicurezza stradale e Viabilità
Costruzione dei marciapiedi per collegare Ariccia sia a Genzano sia ad
Albano.
Ristrutturazione di Via Ramo d’oro e Via Lega Latina.
Costruzione di nuova bretella di collegamento per la scuola primaria
di Fontana di Papa.
Costruzione di nuova bretella di collegamento tra Via degli Olmi e Via
delle Cerquette e relativo parcheggio.
Realizzazione delle rotatorie sull’Appia Antica e incrocio dei Somaschi.
Costruzione dell’Ascensore dal parcheggio Bernini a Piazza di Corte.
Recupero e realizzazione del percorso pedonale del Parco Primoli.
Realizzazione di Parcheggi
Costruzione ex novo di 750 stalli di sosta nei dintorni della Rocca con
l’utilizzo della tecnica delle terre armate, senza cemento (gli orti davanti al
Parcheggio Bernini, parcheggio sotto la sostruzione di Silla, l’orto Petitta
su Via Strada Nuova, parcheggio Fontana, parcheggio Borgo San Rocco).
Costruzione Scuole
Attivazione dei primi due asili nido convenzionati.
Costruzione della Scuola infanzia e Primaria di Fontana di Papa.
Recupero della costruzione della Scuola materna, mai finita e mai
utilizzata, di via Cardinal Flavio Chigi e utilizzo del piano superiore come
scuola materna e del piano inferiore come scuola di musica.
Costruzione della Palestra alla Scuola media di Fontana di Papa.
Ristrutturazione della Scuola media Villini.
Costruzione del Liceo James Joyce e attivazione del liceo linguistico.
Cultura
Ristrutturazione e abbattimento delle barriere architettoniche di
Palazzo Chigi.
Realizzazione del Museo del Barocco.
Costruzione della Scuola di Musica.
Recupero di tutte le tradizioni storiche di Ariccia: feste laiche e religiose.
Lavori di adattamento dell’ex Chiesa di San Nicola per farne il teatro Bernini.
Acquisizione al patrimonio attraverso donazioni di mecenati di
quadrerie barocche.
Ristrutturazione dell’altana e abbattimento delle barriere
architettoniche per il suo pieno utilizzo, costruendo un ascensore.
Costruzione di marciapiedi e aree pedonali intorno a Palazzo Chigi.
Ristrutturazione del giardino ottocentesco di Parco Chigi.
Recupero delle sorgenti di Parco Chigi e della piscina.
Acquisizione e ristrutturazione degli Stalloni Chigi e apertura Biblioteca
pubblica.
Sport
Recupero e riutilizzo del palaghiaccio di Ariccia e completamento dei
lavori.
Organizzazione della polisportiva comunale per le associazioni
sportive del territorio.
Realizzazione del “Palakilgur”: palazzetto dello sport coperto.
Attivazione e manutenzione del campo di calcio.
Sociale
Costruzione del nuovo Comune.
Consegna del vecchio Comune alle Associazioni di Volontariato, al
centro Anziani e alla scuola di Musica.
Realizzazione della “Casa delle Associazioni” con Aula Consiliare.
Creazione di una casa-famiglia con l’acquisizione al patrimonio della
ex Villa Ricordi gratuitamente dal demanio dello Stato.
Ambiente
Messa a dimora di centinaia di querce, lecci, aceri, tassi, corbezzoli,
lentischi, olivastri, lauro nobilis e querce da sughero, acquistati o con
sanzioni di danno ambientale ai privati o dal Comune con i soldi del
Giubileo.
Costruzione di nuovi giardini: Via Ramo d’oro, Via A. De Gasperi, Via
Coriolano, Via Borgo San Rocco.
Ristrutturazione del Parco Menotti Garibaldi.
Creazione del Parco pubblico attrezzato Via Innocenzo XII a Fontana
di Papa.
Aree cani.
IDEAZIONE, CREAZIONE E IMPLEMENTAZIONE della Raccolta
differenziata “porta a porta”.
COSTRUZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE.
Realizzazione con accordo Acea di dearsenizzatori.
Utilizzo con accordo Acea dell’Acquedotto Marcio per dare acqua
potabile di sorgente a Ginestreto, Fontana di Papa, Piani di Santa Maria,
Monte Giove, Montagnanello.
Acquisizione di 30 ettari di Colle Pardo.
Gestione Accordi di programma e Patti territoriali
Soluzione del contenzioso con Panorama che ha pagato 7 milioni di euro
di sanzione e ha realizzato opere pubbliche per 5 milioni di euro (rotatorie
sulla Nettunense e sistemi fognari di Via Traspontina e Via Villafranca).
Acquisizione al patrimonio di 8 ettari di terreno, 12 ville e due palazzine
con la Vittoria al Consiglio di Stato contro il fondo d’investimento Ace
per ordinanza di demolizione non ottemperata.
Revoca e Riapprovazione dell’accordo di programma per la costruzione
del Nuovo Ospedale dei Castelli e del Parco della Salute.
Acquisizione al patrimonio dell’Ospedale (14 mila mq. interamente
ristrutturati dalla Regione) e Parco Luigi Spolverini (4 ettari) in cambio
dei 15 ettari utilizzati per la costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli.
Acquisizione al patrimonio di 45.000 metri cubi di cubature a servizi
sanitari del Parco della Salute.
Revoca di tutti i Patti Territoriali approvati dalla giunta di centro destra
dal 2000 al 2005.
I DANNI DEL “NON FARE”
Sull’attività svolta dall’Amministrazione uscente non diciamo, come si
usa in questi casi, che “è stata un vero disastro” semplicemente perché
un’attività nell’interesse della Città degna di essere rilevata, magari in
negativo, non c’è stata.
Fanno eccezione le due uniche iniziative promosse e sostenute dall’ex
Assessore Emilio Tomasi con le quali ha interrotto il predetto stato di
totale inerzia.
La prima riguarda il “Piano di gestione del bosco comunale”, approvato
a luglio del 2019, relativo al taglio indiscriminato dei boschi cedui,
realizzabile anche con mezzi pesanti, che causerà problemi idrogeologici
e danni all’ambiente.
Nel 2015, l’Amministrazione di centro-sinistra che guidavamo, aveva
adottato un piano che prevedeva la gestione dei boschi a fustaia
perenni, con l’obiettivo specifico di far rigenerare naturalmente le
essenze autoctone, per rispettare e valorizzare i boschi secondo la
pratica della moderna “selvicoltura naturalistica”.
A nulla sono valse le nostre proteste avanzate in qualità di consiglieri
comunali di opposizione né quelle delle Associazioni ambientaliste
(Colle Pardo, Italia Nostra, Lega Ambiente) né dal Consorzio Stradale di
Monte Gentile.
Il secondo colpo d’ingegno di Emilio Tomasi riguarda l’inspiegabile
demolizione degli immobili abusivi (ex società ACE) già acquisiti a
patrimonio comunale (un atto vandalico al pari della distruzione della
nuova sala del Consiglio Comunale, presso la Casa delle Associazioni
perpetrata dalla sua Amministrazione).
Nell’Amministrazione della cosa pubblica, come in altri ambiti,
l’omissione, cioè il non fare produce sicuramente danni, anche gravi.
Per questo, una parte del nostro programma viene dedicata a
sistemare la disastrata macchina amministrativa comunale e a porre
rimedio alla trascurata gestione delle attività avviate dalla precedente
Amministrazione di centro-sinistra.
Di seguito ne riportiamo un breve elenco, non esaustivo, differenziato
per temi:
Lavori pubblici
Sono stati seguiti in modo trascurato sia per gli aspetti tecnici che
finanziari:
Strada parallela di Via Ginestreto (non è stata richiesta la conferenza
dei servizi per l’approvazione del progetto).
Strada di collegamento tra Via dell’Uccelliera e Via Antonietta Chigi
(opera già autorizzata rimasta inspiegabilmente bloccata).
Ponte Monumentale (non sono stati indicati all’ANAS i lavori per la
viabilità alternativa e la destinazione del fondo di 1,2 milioni di euro per
il ribasso d’asta).
Nuova viabilità di Vallericcia (non comunicata alla Regione la richiesta
dell’utilizzo del ribasso d’asta per 1,5 milioni di euro).
Corso Garibaldi (è stato consentito all’ACEA di utilizzare “gratuitamente”
i sampietrini cavati da altre strade del centro storico per sostituire la
pavimentazione in basalto).
Perimetrazione dei nuclei ex abusivi e Piano di indirizzo
L’atto di Perimetrazione dei nuclei abusivi è stato adottato dal Consiglio
Comunale e inviato alla Regione nel 2015 per la sua convalida che non
è stata ancora rilasciata e neppure sollecitata dall’Amministrazione
uscente.
Il Piano d’indirizzo è stato redatto, ma il suo iter è rimasto sospeso in
attesa della preventiva approvazione della Perimetrazione dei nuclei
abusivi, poiché la sistemazione delle anomalie esistenti è il necessario
presupposto per riprogrammare il futuro assetto urbanistico della città
ispirato a nuovi criteri.
Possesso dell’ex Ospedale Luigi Spolverini
Secondo il contratto stipulato con la Regione e l’ASL RM6 nel 2007, il
Comune ha diritto di prendere possesso dell’ex Ospedale Luigi Spolverini
(del quale è già proprietario) a partire dall’entrata in esercizio del Nuovo
Ospedale dei Castelli avvenuta a gennaio 2018.
L’Amministrazione uscente non ha rivendicato il predetto diritto
lasciando che l’ASL RM6 continuasse ad utilizzare “gratuitamente” la
struttura in questione.
Si noti che, nel frattempo, l’ASL RM6 sta pagando un canone annuo di
centinaia di migliaia di euro al Comune di Albano Laziale per l’affitto di
Palazzo Corsini (attuale sede amministrativa dell’azienda).
A conti fatti, l’Amministrazione uscente per questa “inerzia” ha causato
una perdita per le casse comunali stimabile in non meno di 800.000,00
euro.
Demolizione dei manufatti abusivi costruiti dalla società ACE
Nel 2015 l’Amministrazione di centro-sinistra propose al Consiglio
Comunale di deliberare la dichiarazione del prevalente interesse sociale
a conservare i manufatti abusivi costruiti dalla società ACE, acquisiti al
patrimonio comunale a seguito di sentenza inappellabile del Consiglio
di Stato, per destinarli, in accordo con l’ATER della Regione Lazio
(Azienda per l’edilizia residenziale pubblica), ad abitazioni da assegnare
a soggetti o nuclei familiari svantaggiati (circa 80 alloggi).
La proposta non fu approvata dal Consiglio Comunale per i voti contrari
determinanti di Paolo ERMINI, Emilio TOMASI e Augusto DI FELICE.
Per legge i manufatti abusivi acquisiti a patrimonio comunale debbono
essere demoliti (dall’ex proprietario o dal Comune se il primo non
provvede) o destinati, previa la dichiarazione di cui sopra, a opere
d’interesse sociale.
Venuta meno la seconda possibilità, la medesima Amministrazione ha
avviato la procedura per la demolizione e il “ripristino dello stato dei
luoghi”, come ordina la legge, facendone stimare il relativo costo che
risulta essere di 1.100.000,00 euro.
Il Comune, non potendo affrontare con le sue risorse economiche
una spesa così ingente, attende di ricevere il possibile contributo della
Regione.
All’inizio di quest’anno, l’Amministrazione uscente di centro-destra
affida l’appalto dei lavori per la demolizione dei predetti manufatti
(costo di 250.000,00 euro), senza però prevedere le spese di ripristino
dello stato dei luoghi”, come ordina la legge.
I consiglieri dell’opposizione hanno chiesto la revoca dell’appalto e,
nel contempo, lo storno della somma stanziata a favore dei cittadini
più economicamente a disagio a seguito del fermo delle attività per il
Coronavirus.
La risposta è stata l’apertura del cantiere per la demolizione parziale,
illegale se non naturale restitutio ad integrum (ripristino assoluto e
totale dello stato dei luoghi).
Questa è l’ultima bravata di Emilio Tomasi; le altre meritano di essere
ricordate insieme al suo cursus honorum da politico: 2011 viene eletto
Consigliere Comunale nella lista del PD; 2015, da consigliere del PD ha
votato contro la “sua” giunta di centro-sinistra per la destinazione a scopi
sociali dei manufatti abusivi ex ACE; 2016, ha firmato davanti al notaio
la fine dell’Amministrazione di centro-sinistra di cui faceva parte anche
il padre ex Assessore al Bilancio; subito dopo, si candida con il centrodestra
mancando l’elezione al Consiglio Comunale; poi è nominato
Assessore al Bilancio (per i famosi trenta denari… e per diritto ereditario);
viene automaticamente espulso dal PD; nel 2019 riceve anche la
delega di Assessore all’Urbanistica; patrocina il taglio del bosco ceduo
comunale; nel 2020, dopo aver baldanzosamente presidiato a maggio il
cantiere aperto per la demolizione degli immobili acquisiti al patrimonio
comunale, a fine giugno riceve inspiegabilmente dal PD, come premio
per il doppio tradimento perpetrato nel 2016, la candidatura a Sindaco.
È il rovesciamento dell’etica politica al tempo del Coronavirus: tradire
cambiando casacca è evidentemente considerato un atto meritorio.
Una gran brutta pagina per il PD locale e regionale.
LA NOSTRA OFFERTA POLITICA
VISIONE DELLA CITTÀ
Avere una visione non è inseguire un’utopia, ma posare lo sguardo verso
un futuro che si ritiene possibile perché è stato immaginato come vero,
come prossimo.
Nel 1993, all’inizio della nostra esperienza politica, la coalizione di centrosinistra
immaginò che Ariccia sarebbe potuta diventare una Città
con un’alta qualità di vita, polo sociale e culturale, centro dell’unione
dei Comuni dei Castelli Romani. La visione della città è quella che ha
superato il piano di indirizzo propedeutico al nuovo piano regolatore,
consapevole dell’esistenza delle tre centralità urbane, che soltanto
con una efficiente connessione reciproca, ognuna con una specifica
missione, concorrono a offrire tutte le opportunità che la città deve
avere:
Ariccia nord: residenziale, sportiva, culturale e turistica. Difesa e
mantenimento delle sue molteplici vocazioni, facendo sistema con le
realtà associative territoriali;
Ariccia centro: città giardino, Parco dell’Appia Antica, Aricia romana.
Connessione e dignità di area urbana alle case sparse in zona agricola,
utilizzo delle aree verdi, che tali devono rimanere, compatibili con
l’utilizzo degli insediamenti urbani adiacenti; niente agricoltura chimicodipendente,
niente centro grassi, sì ad agriturismi, sì al verde privato
attrezzato come già fatto con le piste ciclabili; connessione con Ariccia
sud e connessione area commerciale e industriale di Ariccia;
Ariccia sud: industriale, commerciale con la missione di essere il polo
sanitario di riferimento per i 600.000 abitanti dei Castelli Romani e
unica area di sviluppo di residenze private e sociali.
La classe politica del centro-sinistra, dopo quasi venti anni di governo
della Città, ha dimostrato che la sua visione di Ariccia si è in gran parte
concretizzata grazie al suo costante impegno, svolto con determinazione,
coerenza e coraggio, oltre che, per la sua competenza e capacità; lo
testimoniano le realizzazioni fatte in questo lasso di tempo. Potremmo
dichiararci soddisfatti per quanto siamo riusciti a far progredire Ariccia,
ma sappiamo che ci sono ancora ampi margini di miglioramento e che,
per contro, è persino possibile tornare indietro, verso un’involuzione
della qualità di vita raggiunta.
Anche in questa campagna elettorale, come nelle precedenti dal 1993
in poi, si confrontano due visioni opposte della Città. Da una parte chi,
come la coalizione Cianfanelli, ritiene che Ariccia possa avere un limitato
aumento di popolazione solo se dovuto a un suo pari incremento
demografico naturale e fisiologica (NO, quindi, all’immigrazione
artificiosa di migliaia di pendolari provenienti da Roma) allo scopo di
mantenere un rapporto adeguato tra assetto urbanistico e infrastrutture
e servizi disponibili che salvaguardi il benessere dei cittadini. Noi non
immaginiamo una Città imbalsamata, tutt’altro, ci sono molti aspetti
sotto il profilo dell’assetto urbanistico che necessitano di essere sistemati:
pensiamo soprattutto alla questione degli ex nuclei abusivi cui ridare
dignità urbana (sono presenti in diverse zone tra le quali Vallericcia,
Nocchienti, Fontana di Papa, Piani di Santa Maria e Cancelliera). Nel
programma indichiamo i principi che verranno adottati (primo fra
tutti la perequazione tra i proprietari dei terreni) e gli strumenti che
verranno utilizzati per consentire ad Ariccia di dotarsi finalmente (dopo
43 anni!) di un nuovo piano regolatore (oggi chiamato PUGC). Sull’altro
fronte abbiamo le forze politiche, che da sempre ostacolano questo
disegno razionale ed equilibrato di affrontare il problema urbanistico
della Città, perché credono che il benessere economico di Ariccia possa
svilupparsi soltanto dando via libera a nuove lottizzazioni residenziali al
prezzo altissimo di vaste porzioni di territorio con conseguente perdita
del verde e degli ultimi terreni agricoli. Questa politica è certamente
favorevole ai pochi proprietari dei terreni e ai costruttori edili che si stanno
manifestando molto attivi in questa campagna elettorale, anche senza
fare ricorso a occulti intermediari politici, perché sperano, raggiunto il
potere, di ottenere una variante al piano regolatore conveniente per loro.
Completamente opposto risulta essere l’interesse collettivo dei
cittadini. Conosciuti i termini del confronto, sta alla responsabilità e
alla consapevolezza degli elettori decidere per quale delle due visioni
optare.
QUADRO DI RIFERIMENTO
Il nostro riferimento è la comunità dei Castelli Romani. Crediamo che
per avere un valido assetto urbanistico, una adeguata disponibilità di
infrastrutture, una soddisfacente qualità dei servizi e un adeguato peso
politico nei confronti della Città metropolitana e della Regione “un
Comune da solo non basta più”, specie se è di modeste dimensioni
come il nostro. Dobbiamo iniziare a “fare sistema” con i Comuni limitrofi
cercando di raggiungere una massa critica di almeno 100 mila abitanti
per ottimizzare le tre principali attività che determinano la qualità di vita
e il benessere economico: pianificazione urbanistica - programmazione
delle infrastrutture - gestione associata dei servizi e degli uffici.
La nostra coalizione intende sollecitare, insieme ai Comuni limitrofi,
l’approvazione del disegno di legge regionale ivi giacente da alcuni
anni, riguardante l’applicazione della normativa nazionale sull’Unione
dei Comuni e la gestione associata dei loro servizi, che prevede il
riconoscimento di premialità (come l’accesso privilegiato a fondi
di finanziamento) a favore dei Comuni che presentano progetti in
collaborazione.
In presenza di una carente politica di programmazione, coordinamento
e controllo esercitata dalla Provincia metropolitana e dalla Regione,
i Comuni debbono scegliere se cooperare attivamente tra loro o
mettersi in competizione per ottenere trattamenti di favore dagli enti
sovracomunali.
Ed è ciò che sta accadendo in tema di politica sanitaria nel territorio in
seno all’Asl RM6.
I CAPISALDI DEL PROGRAMMA
Il programma descrive gli interventi che ci impegniamo a realizzare
articolandoli secondo la materia interessata.
INNOVARE LA MACCHINA AMMINISTRATIVA
Separazione ed equilibrio tra il ruolo di indirizzo e ruolo
amministrativo
Noi, sempre, nella nostra esperienza di governo della cosa pubblica ci
siamo attenuti alla legge Bassanini del 1993.
La macchina amministrativa è il braccio operativo dei decisori politici
senza il quale l’insieme delle norme e delle disposizioni emanate (Statuto
e regolamenti, delibere del Consiglio Comunale, atti di Giunta e ordinanze
Sindacali) non troverebbero pratica attuazione e non verrebbero fatte
rispettare.
La legge Bassanini del 1993 indica: la separazione netta tra la funzione di
indirizzo e controllo degli organi politici (Consiglio Comunale, Giunta e
Sindaco) e la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa che compete
ai dirigenti poiché è il presupposto per avere una buona amministrazione.
I dirigenti hanno il potere di organizzare gli uffici, di esercitare il controllo
interno di gestione, la responsabilità di garantire la legalità e la fattibilità
tecnica degli atti amministrativi propri e di quelli posti in essere dagli
organi politici (mediante parere preventivo), e la rispondenza dei risultati
agli obiettivi stabiliti nel Piano Esecutivo di Gestione (PEG).
Per migliorare la macchina amministrativa intendiamo fare leva su tre
fattori: politica del personale, gestione digitalizzata dei procedimenti
e sistema di comunicazione e trasparenza totale.
La politica del personale
Come primo impegno, ci adopereremo per ricoprire i posti attualmente
vacanti nei vari uffici cercando di attrarre candidati dotati delle migliori
competenze.
Per accrescere le capacità professionali e manageriali di tutti i
dipendenti introdurremo il metodo gestionale della direzione per
obiettivi, orientata all’ottenimento dei risultati oltre che al formale
adempimento dei compiti.
La gestione digitalizzata dei procedimenti
Si tratta di implementare un programma informatico che, come nel
caso della direzione per obiettivi, non modifica le competenze degli
uffici (il cosa fare), stabilite dalle norme e dai regolamenti, ma il modo
di esercitarle (il come farlo) consentendo a ciascun operatore che
interviene nel procedimento di conoscere gli effetti del suo intervento.
Il programma evidenzia l’andamento dei servizi erogati e delle
attività svolte dai singoli uffici permettendo di misurare e valutare
oggettivamente le loro performance.
Inviteremo i Comuni dei Castelli Romani, aventi caratteristiche analoghe
al nostro, a progettare insieme il sistema e a presentare la richiesta
di finanziamento; in modo di avere in seguito anche utili termini di
confronto per valutare le rispettive risultanze.
Sistema di comunicazione e trasparenza totale
Riteniamo che l’attività di verifica della gestione dei servizi comunali,
per essere realmente efficace, debba necessariamente coinvolgere
i cittadini in quanto “utenti” (destinatari dei servizi), “contribuenti”
(sostenitori del costo dei servizi) e “elettori” (giudici dell’Amministrazione
ha erogato i servizi).
Il sistema è finalizzato a creare uno scambio diretto e biunivoco tra
Amministrazione e cittadini mediante la realizzazione di un portale
web per ricevere le segnalazioni e le valutazioni fornite dai cittadini ed
interagire in maniera certificata e sicura con gli uffici comunali.
Anche questo progetto cercheremo di attuarlo in collaborazione con
Comuni limitrofi.
RIORDINO DEL TESSUTO URBANO
Gli strumenti necessari per il riordino urbanistico della Città sono in
sequenza: la Perimetrazione degli (ex) nuclei abusivi e il Piano di
Indirizzo. Essi sono predisposti in vista dell’aggiornamento del Piano
Urbanistico Generale Comunale (PUGC), ex Piano Regolatore Generale
(PRG), in vigore dal 1977, che rappresenta il documento politico più
rilevante perché determina il funzionamento della Città e la qualità di
vita dei cittadini per diverse generazioni.
Perimetrazione degli (ex) nuclei abusivi
Le Amministrazioni Cianfanelli hanno avviato la procedura per il riordino
del tessuto urbanistico della Città predisponendo l’elaborazione
della Perimetrazione degli (ex) nuclei abusivi, atto propedeutico,
obbligatorio per legge, al Piano di Indirizzo.
La Perimetrazione dei nuclei spontanei in area agricola è stata
presentata alla Regione Lazio nel 2016 ed è rimasta bloccata per
l’inadempienza dell’Assessorato all’Urbanistica e la complicità
dell’ultima Amministrazione comunale uscente, che non ha provveduto
a sollecitarne la definitiva approvazione in Regione.
La legge sulla Perimetrazione dell’edilizia spontanea sparsa ha lo scopo
di conferire dignità di area urbana alle abitazioni sorte in zona agricola
e, per questo, prive di alcuni servizi e infrastrutture.
Dall’applicazione di questa norma ne trarrebbero molti benefici gli
abitanti di tali nuclei che potrebbero ottenere, oltre ai servizi e alle
infrastrutture mancanti (strade, scuole, fognature, illuminazione
pubblica, ecc.) il beneficio di alcune premialità previste dalla legge sul
Piano di Indirizzo e dalle leggi regionali. Purtroppo, la sospensione
dell’approvazione della Perimetrazione dei nuclei ex abusivi ha fermato
l’iter procedurale per l’approvazione del Piano d’indirizzo e quindi ha
bloccato anche la possibilità di accedere ai predetti benefici.
Piano di Indirizzo
Il Piano di Indirizzo anticipa la redazione del nuovo Piano Urbanistico
Generale Comunale (PUGC); lo scopo è quello di fornire gli elementi di
valutazione utili a favorire la partecipazione dei cittadini alla formazione
del PUGC e per facilitare la raccolta dei pareri di compatibilità con le
pianificazioni sovracomunali che i soggetti pubblici interessati debbono
esprimere in vista dell’adozione del PUGC.
Noi abbiamo già fatto redigere da Professori di Urbanistica dell’Università
“Sapienza” il Piano di Indirizzo, obbligatorio per legge, introducendo due
importanti novità finalizzate a favorire il governo delle trasformazioni
della città: il principio della copianificazione e il principio della
perequazione.
In virtù del principio di democrazia partecipata, ci impegniamo come
coalizione a condividere con le forze politiche presenti in Consiglio
Comunale, con le forze sociali e con i cittadini il Piano giungendo
a un’approvazione rapida e condivisa. Il PUGC non è di esclusiva
competenza di una maggioranza.
Intervento di trasformazione urbana a Fontana di Papa
La zona di Fontana di Papa oggetto di trasformazione comprende
l’area su cui insistono le attività produttive, adiacenti all’insediamento
residenziale di Via Innocenzo XII, rappresentate da: Cantina Sociale
“Fontana di Papa” (in procedura fallimentare), Azienda agricola “Col
di Bacco”, Società “Piero Della Valentina”, Società “MaxVer” e Società
“Onorati-Ago”.
L’Amministrazione Cianfanelli nel 2015 aveva fatto elaborare un
progetto di trasformazione urbana dell’area, che non fu presentato
all’approvazione del Consiglio Comunale, in quanto alcuni consiglieri
di maggioranza (poi passati a sostenere l’Amministrazione di centrodestra)
non erano disposti a esprimere il voto favorevole.
Il progetto che ci ripromettiamo di realizzare ha un duplice scopo. Il
primo è sostituire i predetti insediamenti produttivi con infrastrutture
di interesse pubblico (ad esempio il teatro, la scuola media superiore,
una piazza, giardino, ecc.) e con l’edilizia residenziale (destinata alle
giovani coppie), comprensiva di negozi di prossimità e uffici. Il secondo
è migliorare il sistema viario per favorire l’accesso alla zona e al Nuovo
Ospedale dei Castelli.
Infatti, si prevede la costruzione di due nuove strade di collegamento:
• la bretella tra il sottopasso ferroviario di Via Montegiove e Via
Nettunense (accesso con nuova rotatoria) che consente di bypassare
Via Corioli (strada angusta e tortuosa) diminuendo rischi e fastidi per
i residenti;
• la bretella tra la rotatoria su Via Vallericcia e Via Nettunense (accesso
con nuova rotatoria) che consente di bypassare Via Ginestreto con
relativo sottopasso ferroviario.
Questo intervento, già finanziato dalla Regione con 6 milioni di euro
(come infrastruttura prevista a servizio del Nuovo Ospedale dei Castelli),
è ora più facilmente autorizzabile in quanto l’Autorità di Bacino ha tolto
il vincolo del PAI di inedificabilità sull’area fosso, adiacente all’alveo
dell’emissario del lago di Nemi, che diventerà la sede stradale a due
corsie della nuova parallela a Via Ginestreto.
L’intervento di trasformazione urbana si realizza applicando il
principio della perequazione tramite un Accordo di programma tra il
Comune e i proprietari degli immobili, che conferiscono i terreni e le
cubature esistenti e si assumono gli oneri di urbanizzazione primaria
ricevendo in cambio il diritto di costruire le nuove cubature residenziali
e commerciali. Pertanto, proponiamo per il Comune la costruzione di
un teatro, di una scuola e di una piazza e l’area per il passaggio della
bretella dal sottopasso di Montegiove alla rotatoria di Ginestreto sud.
Destinazione dell’ex proprietà immobiliare della società Ace
Con l’improvvido abbattimento delle 12 villette e dei 2 fabbricati di
proprietà comunale la situazione si è radicalmente modificata, perché
ormai non siamo più in presenza di una lottizzazione che si sarebbe
potuta portare a termine, con il concorso di ATER, ove un Consiglio
Comunale avesse dichiarato il prevalente interesse pubblico a conservare
i manufatti per destinarli alla edilizia abitativa agevolata, in favore di
giovani coppie o di fasce sociali disagiate.
Ora il danno è fatto: l’area interessata riguarda un terreno di 8 ettari sito
in località Villafranca che, persa la funzione residenziale, riprende la sua
destinazione urbanistica originaria che è di “zona agricola speciale”,
cioè di terreno agricolo su cui si possono costruire dei manufatti
strettamente attinenti all’attività di coltivazione agricola o di allevamento
di bestiame (infatti era prevista la costruzione di un mattatoio).
Proponiamo, in sede di elaborazione del Piano d’indirizzo,
l’individuazione della destinazione definitiva di questa zona che,
comunque, non potrà interessare una nuova lottizzazione, essendo
priva di ogni infrastruttura e isolata rispetto agli altri quartieri (edilizia
residenziale no, edilizia commerciale no, edilizia pubblica no, ma per
esempio una fattoria sociale).
Destinazione dell’ex scuola della CGIL
Sono trascorsi diversi decenni da quando questa istituzione di rilievo
nazionale non è stata più utilizzata.
Verso la fine degli anni Novanta l’Amministrazione di centro-sinistra
aveva ipotizzato la possibilità d’insediarvi una facoltà universitaria e
per questo furono raggiunte delle prime intese con la CGIL, il Ministero
dell’Università e il Rettore dell’Università di Tor Vergata che non si
concretizzarono a seguito del cambio del Governo di allora.
Successivamente, nel 2003, l’Amministrazione di centro-destra guidata
dal Sindaco FRAPPELLI ha cercato di sistemare la vicenda con un Patto
territoriale che prevedeva, consenziente la CGIL, di trasformare la
struttura in appartamenti.
L’operazione è stata bloccata dalla subentrante Amministrazione
Cianfanelli, perché illegale, in quanto area urbanisticamente destinata
a servizi d’interesse pubblico gestiti da privati.
Nell’ultimo decennio, la struttura, completamente abbandonata, è stata
oggetto di diversi incendi provocati da occupanti abusivi.
Ora la stessa struttura, della quale resta incerta anche la possibilità di
riutilizzare la parte in cemento armato, costituisce un serio pericolo per
le abitazioni degli edifici circostanti.
Proponiamo:
• Utilizzo per la formazione (scuola primaria, centro studi, facoltà
universitaria).
• Inoltre, ribadiamo che l’edificio è adiacente ad una struttura
alberghiera non utilizzata, che vorremmo ricomprendere nel piano
di utilizzo.
EDILIZIA SCOLASTICA
L’emergenza del COVID-19 ha posto ancor più in evidenza l’inadeguatezza
degli attuali 7 edifici che ospitano le scuole comunali dell’obbligo
dislocati nelle varie centralità urbane (Via Laziale, Via Cardinale F. Chigi e
Via Vittoria, Villa Ferrajoli, Crocefisso, e Fontana di Papa).
Già nel nostro programma del 2016 prevedevamo la realizzazione di tre
nuovi plessi scolastici, uno per centralità urbana, da costruire con criteri
antisismici e da progettare prevedendo soprattutto: un parcheggio
facilmente raggiungibile; un vasto spazio di verde attrezzato; aule,
palestre, ambienti comuni e uffici di ampia metratura.
Proponiamo:
• Costruzione di nuove scuole dell’obbligo per le tre centralità
urbane, con plessi dotati di impianti sportivi, aree verdi, quindi, scuole
costruite in aree di almeno 2\3 ettari o più di terreno.
• Completamento dell’offerta formativa con teatro e aule per la
musica così che possa soddisfare completamente ogni classe sociale.
• Riassegnazione dei vecchi edifici scolastici a scuole d’infanzia e a
centri aggregativi di quartiere, o l’alienazione di essi per la costruzione
di nuovi edifici. (Per il plesso di Crocefisso, invece, va concordato un
diverso utilizzo della cubatura spostandola in altra area).
Nell’eventualità di una nuova emergenza sanitaria, proponiamo:
• l’utilizzo di tutti i grandi spazi pubblici di proprietà del Comune a
servizio della scuola.
PROGETTI PER LA SCUOLA
La scuola deve essere l’interlocutore privilegiato del Comune per la
centralità formativa ed educativa che le appartiene. Pertanto, è necessario
compiere un’opera di rafforzamento dell’interconnessione tra la scuola
e la vita della Città al fine di sensibilizzare le nuove generazioni per uno
sviluppo del pensiero critico verso una cittadinanza consapevole.
Proponiamo:
• Rafforzamento di tutti i progetti educativi promossi dal mondo
associativo, culturale, sportivo, ambientale e sociale da supporto al
percorso formativo scolastico.
• Attivazione del progetto “pedibus” per l’accompagnamento dei
bambini all’asilo e alle scuole elementari.
• Attivazione del progetto “Asilo domestico” nel territorio della Città;
• Rafforzamento e proseguimento dei progetti educativi in sinergia
con la Biblioteca Attiva di Ariccia.
• Progetti di educazione alla motricità rivolti ai bambini della scuola
materna promossi dalle Associazioni Sportive.
SPORT E SOCIALE
Nel 2012 Ariccia ha ottenuto il conferimento del titolo di Città Europea
dello Sport, risultato centrato grazie alle attività e ai progetti promossi
ed elaborati in sinergia dall’Assessorato allo Sport e dalle Associazioni
Sportive presenti sul territorio.
Lo sport è un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale,
ma anche strumento di educazione e di formazione che permette lo
sviluppo delle capacità etico-morali per la crescita equilibrata di ciascun
individuo. Nella consapevolezza di tale valore, con il nostro programma
intendiamo continuare a promuovere i progetti rivolti ai giovani, alla
scuola, alle famiglie e agli anziani.
Proponiamo:
• Potenziamento delle infrastrutture comunali dello sport e
creazione dell’osservatorio sportivo e di supporto all’Assessorato
allo Sport con funzioni consultive e operative, composto da
rappresentanti delle Associazioni Sportive, da genitori atleti che
operano su tutto il territorio, sia su impianti privati sia su impianti
pubblici.
• Supporto ai progetti per i minori a rischio e famiglie in difficoltà
economica in collaborazione con tutte le Associazioni Sportive
del territorio, che abbiano come finalità sia l’avviamento allo
sport dilettantistico sia il sostegno dei soggetti svantaggiati per lo
svolgimento dell’attività agonistica.
• Attuazione di centri estivi sportivi e sport gratuito estivo per le
fasce a rischio.
• Riorganizzazione della Festa dello Sport facendola divenire un
appuntamento annuale.
• Attivazione di stage e corsi di formazione in collaborazione con le
federazioni sportive e la Regione, rivolti ad atleti, arbitri e istruttori
federali, in quanto Ariccia offre impianti di eccellenza per poter
ospitare tali eventi.
• Promozione di iniziative nelle scuole che permettono di conoscere
le attività sportive presenti sul territorio.
Impiantistica sportiva
Gli impianti sportivi devono essere prioritariamente a disposizione delle
scuole in collaborazione con le Associazioni sportive territoriali (basket,
danza, arti marziali, biliardo e tutte le attività presenti).
Proponiamo:
• Rifacimento della pista di atletica, Campo A. Menicocci.
• Costruzione del campo di calcio a Fontana di Papa.
• Spazi per lo sport nella città costruita (quartieri) da attrezzare con
impiantistica leggera e polifunzionale, piste ciclabili, percorsi vita,
piste di pattinaggio, ecc.
• Trasformare l’area del vecchio depuratore di Campoleone in
un’area sportiva.
• Recupero del percorso pedonale e pista ciclabile (dove è possibile)
lungo l’emissario del lago di Nemi, che può congiungere Fontana di
Papa, Vallericcia, Colle Pardo ed il Sistema dei Parchi di Ariccia.
• Nuove piste ciclabili e percorsi mountain bike come mezzo di
collegamento del Sistema dei Parchi.
SANITÀ
Le Amministrazioni di centro-sinistra, nel 2006, hanno impegnato 20
ettari di terreno agricolo di cui 15 per il Nuovo Ospedale dei Castelli e 5 per
il Parco della Salute nell’ambito di un accordo di programma sottoscritto
da Regione-Comune-ASL, che noi vogliamo SIA RISPETTATO E ATTUATO.
La realizzazione di queste iniziative avrà un effetto di volano per lo sviluppo
demografico, economico e sociale della centralità che si ripercuoterà
anche sull’intera popolazione di 35.000 abitanti dislocati lungo l’asse
della Via Nettunese (coinvolgendo, oltre i Comuni di Ariccia e Lanuvio,
parti significative di Albano Laziale, Castel Gandolfo e Marino).
Questo comporta l’adeguamento delle previsioni urbanistiche
(nell’ambito del generale riordino urbanistico della Città) e delle
infrastrutture.
Istituto Professionale Socio-Sanitario
Intendiamo programmare la realizzazione di un Istituto Professionale
Socio-Sanitario da localizzare nella centralità urbana di Fontana di Papa.
Si tratta di un corso di studi centrato su materie quali, fisica, chimica,
fisiologia, lingua straniera, ecc., che faciliti l’accesso ai corsi universitari
di lauree brevi a carattere sanitario (per infermiere, fisioterapista, ottico,
odontotecnico ecc.) e la possibilità di trovare direttamente un impiego
nel pubblico e nel privato come operatore sociosanitario e socioculturale.
Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA)
Ultimata la costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli, restano due
impegni da portare avanti per renderlo un vero punto di eccellenza della
nostra sanità:
• Completare la disponibilità dei posti letto (attualmente sono circa
200 in luogo dei 342 stabiliti).
• Implementare le specialità attualmente mancanti e dotarlo del
DEA di più elevato livello.
La coalizione di centro-sinistra ritiene che per il numero di abitanti (oltre
600.000, se comprendiamo Aprilia, Ardea e Pomezia) e per i lunghi
tempi di percorrenza dovuti alle frequenti lunghe paralisi del traffico, il
Nuovo Ospedale dei Castelli dovrebbe essere dotato di un DEA di II livello.
Il Piano di riorganizzazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale
(pubblicato il 25 giugno 2020 a firma del Commissario Zingaretti), prevede
per il Nuovo Ospedale dei Castelli un semplice Pronto Soccorso da
trasformare in DEA di I livello allorquando saranno effettuati “interventi di
completamento, sistemazione esterna ed acquisizione di attrezzature
sanitarie finanziate con 24.500.942 euro” -
Ciò significa che la nuova struttura rimarrà, chissà per quanto tempo,
con una dotazione minima di reparti specializzati e, quindi, priva della
capacità di prestare le cure più importanti come in caso di infarto, ictus,
blocco renale, traumi celebrali per incidenti, ecc.
Si nota, inoltre, che il suddetto Piano non fa cenno al finanziamento del
costo di esercizio per l’aumento degli organici del personale sanitario (già
ora deficitario) per l’apertura delle nuove specializzazioni.
La carenza di personale significa un considerevole risparmio di costi per
la Regione (di cui si fregia il Commissario Zingaretti) che si traduce in un
autentico dramma per i pazienti che non trovano una risposta esaustiva
nella sanità.
Questo è il risultato dell’atteggiamento totalmente subalterno assunto da
parte di molti Sindaci dell’area dei Castelli in tema di politica sanitaria nei
confronti del Direttore Generale dell’ASL RM6 e dell’Assessore Regionale.
Per arrivare ad avere la molteplicità di specializzazioni nell’ospedale dei
castelli noi puntiamo anche sulla facoltà di medicina dell’UniCamillus
che è presente da tre anni all’interno dell’Ospedale dei Castelli Romani
con la facoltà di medicina e corsi di laurea breve in varie scienze mediche.
La nostra proposta è quella di far sì che l’Università abbia come sua
sede l’Ospedale dei Castelli e la struttura in via di costruzione sul Parco
della Salute, in modo tale che i docenti del triennio clinico possano
arricchire qualitativamente e quantitativamente le offerte sanitarie
specialistiche dell’Ospedale dei Castelli.
Parco della Salute
Come previsto nell’accordo di programma del 2006 firmato da Regione,
Comune e ASL contiamo di poter localizzare nel Parco:
• Un Polo Universitario (laurea in medicina e lauree brevi in scienze
infermieristiche, motorie, ecc.).
• Una Residenza Sanitaria per dimissioni ospedaliere protette (post
acuzie), come già previsto nel Protocollo di intesa e nell’accordo di
programma a firma regione, RM6 e Comune.
• Un Centro congressi.
• È obbligatorio è giusto che noi permettiamo ai privati, al contrario
di quanto fatto fino ad oggi di realizzare le opere di urbanizzazione
primaria e secondaria e ci impegniamo a difendere i termini del
protocollo di intesa e dell’accordo di programma, che prevedevano
la convenzione regionale per i posti letto della RSA, da realizzare
su 26.000 metri cubi nel Parco della Salute. Il Comune ha una
diretta convenienza, anche economica, essendo il proprietario di
45.000 metri cubi da vendere o permutare per la costruzione della
scuola dell’obbligo di Fontana di Papa.
Ripresa del possesso dell’ex Ospedale Spolverini
Un’altra questione da affrontare con urgenza riguarda la presa in
possesso dell’ex Ospedale Spolverini di proprietà del Comune che
l’ASL RM6 continua ad occupare senza titolo.
Nel 2017, la Direzione Generale della ASL RM6, ha disposto il trasferimento
di tutti i reparti presenti nell’Ospedale Spolverini (Senologia e Oncologia,
presso il presidio ospedaliero di Marino; Medicina Fisica e Riabilitativa
presso il presidio ospedaliero di Anzio).
Con la chiusura dei predetti reparti, il Comune di Ariccia era già titolato a
prendere possesso dell’ormai ex Ospedale Spolverini; la cosa è stata fatta
rilevare, senza esito, all’Amministrazione uscente.
L’ASL RM6 sta utilizzando la nostra struttura per svolgere attività a
prevalente carattere amministrativo (Direzione dei Dipartimenti, Gestione
del Personale, ecc.) che avrebbe potuto facilmente trasferire presso l’ex
ospedale di Albano di proprietà della stessa.
Pertanto, la nostra coalizione s’impegna a:
• Rivendicare il diritto di prendere possesso dell’ex Ospedale Spolverini
chiedendo formalmente alla ASL RM6 un accordo per definire la
permanenza di alcuni servizi sanitari d’interesse per la popolazione.
• Trasferire ad altra sede le attività amministrative e direzionali.
• Ottenere un riconoscimento di un congruo indennizzo (per il periodo
gennaio 2020/mese di stipula dell’accordo) e di un canone di affitto
annuale rapportati all’entità delle parti della struttura utilizzate
dall’ASL RM6.
Riutilizzo dell’ex Ospedale Spolverini
La nostra coalizione, data l’estrema rilevanza che questo argomento
riveste per la qualità di vita dei cittadini, ritiene indispensabile avviare
una Consultazione tra i rappresentanti delle istituzioni e delle
associazioni di volontariato competenti in materia sociosanitaria,
per fornire ai decisori politici le indicazioni utili per stabilire la futura
destinazione dell’immobile in questione.
A febbraio del 2017, i consiglieri del centro-sinistra hanno richiesto
all’Amministrazione uscente di istituire la “Commissione speciale per
proporre l’utilizzo della struttura dell’ex Ospedale Luigi Spolverini
di proprietà del Comune di Ariccia”; vi avrebbero partecipato i
rappresentanti del Consiglio Comunale, della Giunta, dell’ASL RM6,
del Distretto sociosanitario H2 e delle Associazioni di volontariato che
operano in campo sociosanitario; la richiesta non è stata accolta.
Fatto salvo quanto emergerà dalla predetta Consultazione, soprattutto
in ordine alle priorità da stabilire, la nostra coalizione ritiene ancora
valide le ipotesi avanzate nel programma del 2016.
Proponiamo:
• Per le attività di carattere sanitario:
• Ambulatorio di Continuità di Medicina Generale.
• Una Unità di Cure Primarie (continuità assistenziale h12 e punto
di primo soccorso e medicina specialistica).
• Ospedale di Comunità per ricoveri brevi a basso livello
diagnostico e terapeutico, a vocazione infermieristica con la
supervisione del medico di famiglia.
• Hospice.
• Struttura anche residenziale per il “Dopo di noi”.
• Per le attività sociali e ricreative:
• Sede per tutte le Associazioni.
• Centro anziani.
• Centro diurno per i malati di Alzheimer.
• Sala convegni e Giardino pubblico per la Centralità Urbana di
Ariccia Centro.
Risulta chiaro dalle nostre proposte che noi siamo per attivare una
grande struttura sociale che deve dare una risposta alle varie fragilità
della comunità, ma che nel contempo creerà centinaia di posti di lavoro
per la città di Ariccia.
CULTURA
La città di Ariccia, con il complesso berniniano, il borgo, le risorse associative
di qualità, ha tutte le possibilità per acquisire maggiore identità culturale
volta a connettere la radicata memoria storica con la funzione sociale
della cultura contemporanea. Soltanto con un programma culturale
continuativo e di grande qualità si può creare una comunità attenta e
sensibile che si identifichi e si riconosca nella sua Città.
Proponiamo:
• Ripresa, potenziamento e promozione della rete associativa già
attiva ad Ariccia, linfa vitale per il benessere e la crescita della Città.
• Creazione di una “tavola rotonda della cultura” al fine di agire in
sinergia in maniera continuativa e sistematica con le associazioni
per una progettualità capace di connettere i diversi linguaggi propri
di ogni realtà associativa: arte, musica e teatro.
• Riattivazione e riprogrammazione del progetto Ariccia Città
Teatro, con il sostegno dell’Accademia Bernini.
• Allestimento della Biblioteca Attiva, abbattimento delle barriere
architettoniche, connessione del giardino Fontana alla Biblioteca.
Il reperimento di fondi per l’acquisto di tutte le parti mancanti,
attualmente non di proprietà comunale, degli Stalloni Chigi,
per un duplice obiettivo, il ripristino di un bene architettonico di
grandissimo valore e degli spazi sufficienti per la grande biblioteca e
i servizi culturali annessi. Il tutto sarò collegato con la realizzazione del
progetto originario dell’architetto Fontana di un parco che connetta
gli stalloni alla piazza attraverso un passaggio pedonale. Noi siamo
nettamente contrari alla colata di cemento che alcuni candidati
vogliono per la realizzazione di un fantomatico e irrealizzabile
parcheggio multipiano, che deturperebbe definitivamente lo
skyline della Città.
• Proseguimento e ampliamento anche in altre aree della Città del
progetto Biblioteca Attiva.
• Valorizzazione dell’offerta musicale come motore di crescita
formativa e culturale della Città sostenendo le attività di tutte
le risorse del nostro territorio: l’Accademia musicale ariccina,
l’Accademia degli Sfaccendati, la sezione musicale dell’I.C. Vito
Volterra, il coro in maschera.
• Assegnazione di spazi adeguati all’Accademia Musicale Ariccina,
all’interno dello Spolverini, per riprendere l’attività didattica bloccata
con l’ordinanza del Sindaco, con la complicità degli attuali candidati
a sindaco del centro destra, che non hanno voluto trovare soluzioni
adeguate.
• Realizzazione di un Cineforum.
• Creazione del Museo Archeologico diffuso dall’Appia al Centro
Storico.
• Acquisto e ristrutturazione della Locanda Martorelli, in modo
che il Museo del Grand Tour abbia gli spazi giusti e noi abbiamo
finalmente recuperato tutta la memoria storica della locanda.
• Acquisizione al patrimonio di Ariccia del Cinema Italia nell’ambito
di un accordo di programma che comprenda anche la scuola
Bernini, per un recupero urbano che consenta la dotazione di un
teatro vero, un’area parcheggi e un’area giardino.
• “Collepardostock” come rassegna estiva delle arti.
Palazzo e Parco Chigi
Proponiamo:
• Creazione di un ente di gestione per garantire la conservazione e
la tutela dei beni chigiani.
• Supporto e potenziamento dell’Associazione Amici di Palazzo
Chigi, non solo nella “cura” del Palazzo, ma anche nella crescita
museale e divulgativa di Palazzo e Parco Chigi.
• Ripresa del progetto per la realizzazione della Sezione di Arte
Contemporanea sull’Altana del Palazzo e nel Parco Chigi.
• Potenziamento delle attività culturali del plesso chigiano perché
diventino centro culturale e formativo e leva di riqualificazione del
centro storico.
AMBIENTE
La scelta di intitolare la sezione del Programma trattante la questione
ambientale “Acqua ai laghi” è dettata dalla follia, neanche lucida,
con cui i vari enti preposti, tra cui Regione, Parco, Autorità di bacino
e di bonifica, Acea, Assessorato all’Ambiente della Regione, hanno
approcciato il problema di reintegro idrico dei bacini lacuali di Nemi
e Castel Gandolfo a fronte di un emungimento eccessivo e fuori
controllo delle falde per acqua potabile, ma soprattutto per culture
agricole speculative alloctone. Noi proponiamo di far ritornare ai laghi
le acque meteoriche che adesso attraverso un’errata costruzione delle
strade e anche per una diminuzione della superficie assorbente data
dall’inurbamento non arrivano più ai laghi.
Proponiamo:
• Estensione del Parco dei Castelli con diversità di vincoli si estenda
a tutto il complesso geologico del vulcano laziale e non segua
esclusivamente gli attuali confini di comodo dettati da interessi
economici sulla speculazione dei suoli.
• Recupero delle sorgenti proprio per la logica di non utilizzare acqua
di falda che sta provocando l’abbassamento dei laghi.
• Realizzazione della città giardino a Vallericcia avvalendoci della
messa a dimora di essenze autoctone o che fanno parte della grande
tradizione: gelsi e non magnolie; lecci e non cedri del libano; querce
di palude e non paulownie.
• Ci proponiamo di acquisire al patrimonio comunale tutte le aree
verdi di pregio della caldera di Vallericcia, per costituire un bosco
di lecci che vada continuativamente da Vallericcia a Colle Pardo e
preservi definitivamente il paesaggio.
• Favorire l’utilizzo di energie alternative, in particolare fotovoltaico
e micro-eolico familiare anche in alternativa ai nostri passati tentativi
di utilizzare risorse geotermiche di profondità.
GIOVANI
“Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani”.
Diogene il Cinico.
Avvicinare le nuove generazioni, future classi dirigenti, alla cultura
del proprio territorio deve essere un processo necessario per una
programmazione politica di lungo periodo rispettosa della propria
tradizione e, allo stesso tempo, con lo sguardo rivolto verso il presente e
il futuro della società.
La sensibilizzazione dei giovani alla tutela del verde e del patrimonio
artistico-culturale ed etnografico del territorio è possibile istituendo
momenti aggregativi attraverso i quali sarà possibile creare esperienze
e “spazi” educativi rispetto all’ambiente e alla cura dell’individuo.
Proponiamo:
• Riproposizione di organismi partecipativi per i più giovani, dai 16
ai 35 anni, quali l’assemblea dei Giovani e l’Osservatorio Giovanile.
• Ripristino della “Casina del Ministro”, sita in Piazza di Corte, come
punti di informazione turistica, spazi aggregativi e centri di confronto
multidisciplinare e intergenerazionale.
• Incentivazione dei progetti e delle start up.
• Istituzione di borse studio per giovani laureati, laureandi e studenti
liceali meritevoli, residenti ad Ariccia.
• Promozione delle arti (musica, canto, cinematografia, teatro)
attraverso percorsi formativi e individuazione di spazi permanenti
da adibire a realtà sociali di inclusione giovanile.
SOCIALE
La rivalutazione del ruolo del Comune deve necessariamente passare
per le politiche sociali. Incubatore delle istanze dal basso, l’Ente
comunale deve essere a disposizione del cittadino, promuovendosi
come garante e propositore di progetti destinati alla prevenzione
del disagio, accompagnando e favorendo l’inserimento di tutti nella
comunità cittadina.
Proponiamo:
• Lavoro di comunità - Ariccia “città riparativa”.
L’obiettivo è quello di costruire il benessere della comunità promuovendo
una comunità sociale ad approccio riparativo, come raccomandato
dalla strategia Europa 2020.
Sul modello delle restorative city anglosassoni di Hull e Leeds, si vuole
contribuire alla creazione di una CITTA’ SICURA attraverso la creazione
di spazi in cui si possa dare ascolto al bisogno di tutti i membri di
una comunità; si facilita l’incontro dei diversi portatori di interesse
coltivando relazioni basate sulla fiducia, sulla reciprocità, sull’inclusione
e la coesione dei suoi sistemi e di tutte le persone che li compongono.
Il programma include singoli cittadini e istituzioni pubbliche e del
privato sociale che interagiscono nel rispetto, assumendosi le proprie
responsabilità nel proprio ruolo. Crea luoghi di ascolto dei diversi bisogni
e interessi promuovendo il dialogo e la ricerca di soluzioni condivisi dei
naturali conflitti e differenti interessi che si generano naturalmente
in una comunità. Gli approcci si basano sulla consapevolezza che il
benessere di una comunità è responsabilità di tutte e tutti e che il modo
migliore per uscirne, per tutte le parti in causa, è quello di ricercare
assieme delle possibili soluzioni.
Iniziative proposte:
• Conferenze riparative di comunità.
Le conferenze riparative sono incontri in cui le diverse parti del sistema
si riuniscono per individuare risorse e canali per lo sviluppo del senso
di comunità. Sono state aperte a tutta la comunità (volontari, educatori,
terzo settore, amministratori, giudici, forze dell’ordine, docenti, studenti
a secondo delle tematiche affrontate e i portatori di interessi in campo),
consentendo ai partecipanti di ripensare ai legami in chiave di benessere
e trovare soluzioni a problemi complessi.
L’obiettivo è creare una comunità che cura e sa prendersi cura
dei disagi che si sviluppano al suo interno e che svolge attività di
prevenzione e promozione del benessere.
• Sportello di vulnerabilità sociale e vittime di reato.
Lo Sportello è dedicato alle vittime di qualsiasi azione, a chi ritiene
di aver subito un danno, che non necessariamente rientra all’interno
della fattispecie di reato. Si dà uno spazio di ascolto e di accoglienza,
indirizzo e presa in carico per l’attivazione di conferenze, mediazioni e
altri interventi in rete con i servizi attivi sul territorio.
• La ripresa del possesso dell’ex ospedale Spolverini in cui istituire un
ospedale di comunità e una struttura per il “Dopo di Noi”.
• Sostegno e inclusione delle disabilità con interventi volti a
eliminare le barriere architettoniche.
• L’Intervento per la gestione dell’emergenza economica.
• Creazione della fattoria sociale sull’area di Ace per accogliere
i ragazzi che escono dai nostri pronti soccorsi psichiatrici e non
possono essere gestiti dalle famiglie e devono avere un reinserimento
lavorativo e sociale protetto a contatto con la natura.
• Recupero di una dimensione internazionale anche attraverso una
politica di peculiare attenzione nei confronti delle iniziative e dei
bandi promossi dagli organi regionali, nazionali ed europei; fonte
primaria di autosostenibilità. Il comune di Ariccia sarà promotore e
modello virtuoso di collaborazione, incubazione e intermediazione
delle istanze provenienti dal basso, con la sponsorizzazione dei
bandi volti alla riqualificazione culturale, sociale, urbana e sanitaria.
TURISMO
Ariccia deve essere una città capace di trasmettere tutte le bellezze che
appartengono al suo territorio. Non può essere riconosciuta soltanto
come città di passaggio per turisti “mordi e fuggi”, ma deve diventare
polo di attrazione per arte, cultura, enogastronomia, storia e natura.
Inoltre, dobbiamo, di concerto con il territorio dei Castelli Romani, offrire
un turismo residenziale, utilizzando alberghi, agriturismi e altro, che
possa consentire di godere della nostra offerta culturale, ambientale e
paesaggistica copiando totalmente la logica del Grand Tour.
Proponiamo:
• Creazione del brand “Castelli Romani”, per la promozione
commerciale e turistica della Città di Ariccia e della comunità dei
Castelli Romani.
• Riqualificazione della segnaletica turistica del patrimonio culturale.
• Ripristino di un Punto Informazioni Turistiche multimediale e
interattivo.
• Creazione di un tavolo permanente del turismo presso il Comune,
con tutti gli attori del settore: albergatori, ristoratori, commercianti,
associazioni di promozione turistica, ecc..
• Valorizzazione e ascolto dell’Associazione dei commercianti e
dell’Associazione delle fraschette.
• Creazione della “Ariccia card” per fruire con un unico biglietto di
tutte le offerte culturali ed enogastronomiche della Città.
• Creazione di un portale informatico per raccontare Ariccia.
• Istituzione di un comparto di guide naturalistiche ed
enogastronomiche.
• Riqualificazione della sentieristica che collega Ariccia alle vie Sacre
e ai sentieri del Parco dei Castelli Romani.
• Concorso di idee per valorizzare l’acropoli della “Aricia romana”
(Belvedere).
• Creazione di un agricamping a Collepardo.
• Creazione di una nuova Proloco.
• Istituzione di un pulmino turistico come raccordo con gli altri
Castelli Romani, verso i sentieri del Grand Tour.
• Creazione di isole pedonali nel centro storico dedicate ad artigiani
del territorio.
• Valorizzazione del Belvedere come teatro a cielo aperto e luogo di
inclusione per gli abitanti della Città.
• Creazione di un sistema di Bikesharing.
VIABILITÀ ALTERNATIVA ALLA VIA APPIA
La questione più urgente da affrontare è quella dell’interruzione della
Via Appia in vista della prossima apertura del cantiere per l’esecuzione
dei lavori di consolidamento strutturale e restauro conservativo del
Ponte Monumentale.
La totale chiusura al traffico del viadotto durerà molti mesi. Il problema
nasce dal fatto che l’Amministrazione uscente, non solo non ha
predisposto per tempo un valido progetto di viabilità alternativa, ma, a
tutt’oggi, non stati programmati neanche i lavori di adeguamento delle
anguste strade esistenti.
Le azioni che proponiamo a fronte di un’analisi esaustiva da noi prodotta
sono:
• Apertura di un tavolo di confronto con il capo compartimento Lazio
per pretendere una gara europea di assegnazione dell’appalto sul
progetto esecutivo redatto da ANAS.
• Nomina di un collaudatore in corso d’opera a totale carico dell’ANAS
selezionato dal dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Ariccia;
• Relazione sui tempi di rimozione dei sottoservizi che percorrono il
ponte (cavi elettrici, cavi telefonici e condotte idriche).
• Proposte da discutere in un consiglio comunale aperto su viabilità
pedonale alternativa.
• Utilizzo della viabilità alternativa con mezzi privati e sostituzione
dei collegamenti tra Ariccia centro, Albano, Genzano e Ariccia sud
con mezzi pubblici.
Si parte da un impegno sottoscritto dall’ANAS per 5.000.000 di euro
più una promessa fatta dal capo compartimento ANAS in Commissione
Consiliare Lavori Pubblici Regione Lazio di ulteriori 2.000.000 di euro.
Non sappiamo se in Comune esistono documenti che testimoniano
questo ulteriore finanziamento.
Noi vogliamo un appalto pubblico vero, perché abbiamo timore che
l’accordo quadro fatto dall’ANAS e non contestato dalla maggioranza
Staccoli-Tomasi-Indiati-Refrigeri-Ciccarella sia facilmente contestabile
al TAR e non garantisca il Comune proprietario del bene, né sulle
modalità di esecuzione del lavoro, né sulle precedenti esperienze della
ditta interessata né sulle proposte di viabilità alternativa, pedonale e
meccanica.
Nell’onorare l’accordo di programma tra Ospedale, ASL, Regione e
Comune per la costruzione dell’Ospedale dei Castelli, la Regione Lazio
ha finanziato con 11.000.000 di euro in due trance, una da 5.000.000
di euro per Vallericcia e una da 6.000.000 per via Ginestreto, la
razionalizzazione del collegamento Appia bis-Ospedale. Ora si stanno
utilizzando 3.800.000 euro per il tratto che va dall’Appia Antica, vicolo di
Mezzo, Nuova Strada, stradone di Vallericcia e la rotatoria di Ginestreto
nord. Giacché non esiste un finanziamento per raccordare l’uscita
dell’Appia bis su via delle Grotte e vicolo di Mezzo in galleria come la
variante al piano regolatore approvata, noi proporremo al Dipartimento
Infrastrutture dell’Assessorato della Regione Lazio l’utilizzo di 1.200.000
euro del ribasso d’asta dall’incrocio via Rufelli-via Perlatura (tratto
problematico perché adiacente all’insediamento abitativo) e l’inizio
della parallela di via Ginestreto che è già finanziata per 5.400.000 di euro
e che dovrà essere riprogettata totalmente di concerto con il Comune di
Albano, non essendo più in vigore il vincolo del PAI.
Rinforzo dell’Ufficio tecnico
Questo accade mentre l’Ufficio tecnico, falcidiato da pensionamenti e
trasferimenti, va chiaramente riadeguato alle necessità dell’Ente.
Strada di collegamento tra Via dell’Uccelliera e Via Antonietta
Chigi
È una delle opere rimaste lettera morta durante l’Amministrazione
uscente di centro-destra malgrado il progetto fosse già autorizzato e
immediatamente cantierabile.
La sua realizzazione va affidata all’ANAS.
INTERVENTI SPECIFICI
PER LE CENTRALITÀ URBANE
CENTRALITÀ ARICCIA ALTA
E CENTRO STORICO
MONTE GENTILE
• Mantenimento e difesa della configurazione giuridica attuale del
Consorzio stradale di Monte Gentile.
• Destinazione delle aree verdi in “Riserva Integrale” con previsione
di interventi per trasformare il bosco ceduo di castagno in bosco
perenne a fustaia, ricco delle essenze arboree di media collina.
• Realizzazione collegamento via delle Cerquette (ridosso isola
ecologica) e via dell’Uccelliera (incrocio Cappuccini).
GALLORO
• Recupero della scalinata Bernini antistante il piazzale del Santuario.
• Potenziamento dell’intercettazione delle acque meteoriche in via
Orazio e scalinata Pompeo Magno.
• Modifica dell’incrocio tra via Virbio e via Lega Latina con la creazione
di una rotatoria con via Caio Scatinio.
• Collegamento pedonale tra Galloro, via Appia, il parco dello
Spolverini e via Antonietta Chigi.
• Sistemazione accesso Via del Fontanaccio.
• Messa a disposizione di villa Ricordi come Sede di associazioni
educative e culturali e per usi sociali (residenze per persone con
disagio mentale).
• Percorsi pedonali per le strade del quartiere sprovviste di marciapiedi.
VILLA FERRAIOLI
• Allargamento della connessione viaria tra via Virgilio e via Parco
Chigi.
• Collegamento mediante navetta con il centro storico.
• Percorso pedonale lungo via Parco Chigi fino a via dell’Uccelliera.
• Parco dedicato ai cani ubicato tra Parco della Rimembranza, Parco
Chigi e il Ponte Monumentale.
• Accordo con il comune di Albano sulla definizione dei sensi di
marcia del quartiere.
RAMO D’ORO
• Riuso della struttura dell’ex scuola CGIL per attività formativa, con
un’azione tesa a rendere attivo anche l’albero Appiano Hotel e messa
in sicurezza e loro utilizzo di tutte le aree verdi adiacenti all’abitato
di Via Ramo d’Oro.
• Urbanizzazione primaria e secondaria tra via Appia e Via Lega
Latina.
• Rotatoria sullo svincolo tra via Ramo d’Oro, via Piave e via Appia.
• Prosecuzione degli interventi e della progettualità nell’area di
Colle Pardo per le seguenti iniziative:
• Parco archeologico dell’Appia antica.
• Orto botanico.
• Parco intercomunale.
• Aree per mostre di piante ed alberi e Parco Avventura.
• Realizzazione di un area camping e camper service presso il
parcheggio Bernini.
• Utilizzazione dell’attuale parcheggio, previa naturalizzazione
e adeguamento, per i cittadini che fruiscono dei servizi
dell’area di Colle Pardo, della locale offerta di ristorazione e per
i residenti di Via Piave.
• Ristrutturazione giardino pubblico di Via Romita.
CENTRO STORICO
• Continueranno gli aiuti economici per l’apertura o la
ristrutturazione delle attività commerciali e la gratuità dell’ICI,
della TIA e dell’occupazione di suolo pubblico.
• Apertura dello spazio socioculturale della Casina del Ministro e
potenziamento del teatro Bernini.
• Potenziamento del servizio bibliotecario della biblioteca comunale.
• Permane l’impegno per la creazione di un albergo diffuso.
• Recupero della chiesa e del convento di Via Laziale;
• Ripavimentazione di tutte le strade.
• Risanamento igienico-sanitario.
• Inserimento dei siti di interesse nel “museo archeologico diffuso”.
• Potenziamento della sicurezza del territorio con la collaborazione
tra la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine.
• Continuazione e miglioramento del progetto di riqualificazione
del Borgo Berniniano, con il coinvolgimento attivo della
cittadinanza residente e degli operatori economici, in una visione
che unisca l’attrazione turistica e la vivibilità del centro storico,
anche considerando il disagio causato dalla chiusura del Ponte
Monumentale per lavori.
ZONE LIMITROFE AL CENTRO STORICO
• Percorso pedonale di accesso allo Spolverini dall’Appia.
• Giardino pubblico nell’area dell’Ospedale Spolverini (dal momento
in cui si realizzerà la nuova struttura sociosanitaria).
• Realizzazione di un’area sosta e camper service parcheggio
Bernini.
• Collegamento via dell’Uccelliera via degli Olmi.
CENTRALITÀ VALLERICCIA- NOCCHIENTI
E CANCELLIERA
VALLERICCIA
• Realizzazione appalto Via di Vallericcia.
• Adeguamento delle restanti strade con fondi comunali.
• Collegamento con l’Appia bis.
• Accordo con la Provincia di Roma per barattare l’attuale sede del liceo
di scienze umane o con un ampliamento dell’attuale Liceo Joyce
o l’utilizzo dell’ex CGIL e cessione al Comune di Ariccia dell’attuale
struttura scolastica di via Vallericcia di proprietà della Provincia per
utilizzarla come sede della centralità urbana di Vallericcia (scuola
materna, centro anziani, ecc.).
• Prosecuzione dell’iter amministrativo per attenuare i vincoli
paesistici sull’area costruita di Vallericcia come già richiesto alla
Regione Lazio, mantenendo i vincoli esistenti sulle aree verdi sia a
destra sia a sinistra dell’emissario del Lago di Nemi.
• Creazione del Parco dell’Appia Antica anche attraverso
l’acquisizione di nuove aree da privati in località Vallericcia.
• Inserimento del sito nel “museo archeologico diffuso”.
• Utilizzazione dell’area mercato anche per eventi fieristici.
NOCCHIENTI CROCEFISSO
• Attuazione del PRUSST Cipressetti-Cese con la realizzazione delle
opere infrastrutturali su via dei Cipressetti, via delle Cese, via del
Melograno (strade, fogne, illuminazione, marciapiedi e pista ciclabile
su via Cipressetti).
• Costruzione della scuola dell’obbligo.
CANCELLIERA
• Piano di recupero dell’area industriale:
• Favorire il frazionamento dei capannoni dell’area industriale
per consentire l’insediamento di realtà artigianali e di piccole
imprese.
• Destinazione di uno spazio a incubatore di imprese e spazio
di co-working.
• Creazione di un distretto artigianale per la lavorazione delle
carni suine.
• Sottopasso ferroviario su via Quarto Negroni.
• Parcheggio di scambio su via Variante di Cancelliera su terreno
acquisito dalla società Falida nell’ambito del PRUSST, spostamento
presso lo stesso della stazione ferroviaria.
• Il sottopasso ferroviario su via Quarto Negroni e il parcheggio di
scambio su via Variante di Cancelliera sono tra i punti qualificanti del
nostro progetto di governo per contribuire alla trasformazione DELLA
FERROVIA ROMA-VELLETRI IN METROPOLITANO DI SUPERFICIE.
Sono gli impegni che il Comune di Ariccia prende confrontandosi
con la Regione e gli altri Comuni, utilizzare quella sede ferroviaria
che congiunge Velletri con Ciampino come METROPOLITANA DI
SUPERFICIE.
• Scuola materna e asilo nido su proprietà comunale ma a gestione
convenzionata da realizzarsi a seguito dell’attuale demolizionericostruzione
Pork’s House.
GINESTRETO - FONTANA DI PAPA -
PIANI DI S. MARIA - CAMPOLEONE -
MONTAGNANELLO
GINESTRETO
• Realizzazione di via Ginestreto bis per il collegamento con il nuovo
Ospedale dei Castelli su finanziamento regionale.
• Rotatoria su via delle More.
• Sistemazione via Ginestreto.
• Sistemazione rotatoria via Perucca.
• Collegamento tra il sottopasso di via Montegiove tramite una
parallela a via Corioli con via Nettunense.
• Rotatoria su via Montegiove, Nettunense via Colli Albani (progetto
tra Provincia e Comune di Ariccia).
FONTANA DI PAPA
• Costruzione del nuovo polo scolastico con annessi impianti
sportivi.
• Realizzazione del Parco della Salute.
• Sistemazione viabilità su Via Nettunense e Via Campoleone con
rotatorie in corrispondenza delle intersezioni con le strade principali
e con gli accessi dell’ospedale.
• Piano di recupero dell’area industriale all’interno del centro abitato
con accordi di programma.
• Marciapiede di collegamento sul tratto della Nettunense che
attraversa il fosso di S. Spirito.
• Sistemazione e messa in sicurezza di Via Corioli con completamento
illuminazione.
• Realizzazione di un anello di collegamento tra via Coriolano, via
Corioli e Via Montegiove con realizzazione di un parcheggio per la
scuola elementare.
• Realizzazione del nuovo plesso scolastico con annesso campo
sportivo.
PIANI SANTA MARIA
• Ampliamento e messa in sicurezza di Via Montegiove con rotatoria
in corrispondenza dell’intersezione con Via Nettunense, in accordo
con i comuni di Lanuvio e Genzano.
• Spostamento entrata via Colli Albani su rotatoria di via Monte
Giove.
CAMPOLEONE – MONTAGNANELLO
• Collegamento tra via Campoleone e l’insediamento urbano di via
Montagnanello.
• Utilizzo dell’attuale area del depuratore per impianti sportivi.
Il Candidato Sindaco
Emilio Cianfanelli