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COPERTINA 2
Pippo Inzaghi
“Non pensavo
di fare l’allenatore”
Il gol nel proprio dna, la voglia
di confrontarsi sempre con i più
forti, una carriera inimitabile sino
a diventare campione del mondo
e poi il suo Benevento dei record,
una storia ancora tutta da scrivere
di Giovanni Gaudiano
Foto Agenzia Mosca
F
a l’allenatore da otto anni ma
vedendolo giocare con i suoi
ragazzi, durante le sedute di
allenamento, sembra ancora pronto
a scendere in campo anche se contemporaneamente
sembra seduto in
panchina da molto più tempo.
Pippo Inzaghi ha iniziato presto in
campo come in panchina, ha fatto lo
stesso percorso partendo dalle giovanili,
formandosi in quella palestra
fondamentale per la capacità di
gestire i rapporti nello spogliatoio,
da bordo campo e per comprendere
proprio attraverso i giovani la vera
essenza del gioco del calcio.
Certo avere iniziato al Milan, aver
vinto il Torneo di Viareggio e aver
disputato una buona Youth League
e quindi trovarsi ad allenare la
prima squadra, quasi a furor di popolo,
alla fine non lo ha avvantaggiato.
Pippo non ha fatto piega e
dopo l’annata alla guida del suo
amato Milan è ripartito dalla serie
C, altra importante palestra per
chi pensa di voler fare l’allenatore,
quasi a volersi scusare di aver corso
troppo.
La sua storia è quella di un ragazzo
come ce ne sono tanti con il pallino
del gioco del calcio, trasmesso al
suo fratello minore, Simone, ed alimentato
per entrambi da una famiglia
dove il papà ex giocatore ha visto
forse i suoi sogni pedatori
realizzati dai suoi due figli.
Oggi Pippo Inzaghi dopo la promozione
ottenuta con il Benevento
a suon di record si può dire abbia
completato la sua formazione da allenatore
e come quando era giocatore
si può star certi che riuscirà a
raggiungere i risultati che si è prefissato.
domenica 30 agosto 2020
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