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La città - La squadra - Gli eventi

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L’ATTACCANTE VISTO DALLE DONNE

Adriana De Maio

“Cavani dava l’anima e il cuore”

Il racconto della giornalista riservato ad Altafini

come viaggio nella memoria storica della

passione della sua famiglia e delle atmosfere

di quel tempo. L’attesa per Victor Osimhen

e l’amore incondizionato per il “Matador” Cavani

A

di Marina Topa

driana De Maio è una delle 20 autrici dei 20 racconti

che compongono “Interrompo dal San

Paolo” (Giammarino Edizioni). Pietro Nardiello,

curatore del libro, ha avuto un’idea davvero innovativa:

scritti solo da donne, i racconti ruotano attorno

al mondo del calcio, da sempre esclusivo universo

maschile, il loro collante è l’amore per la squadra Azzurra

e ne viene fuori una testimonianza dell’evoluzione

della società. Oggi le donne sono libere di manifestare

idee ed emozioni senza timore di ledere le propria femminilità.

Finalmente possono lavorare con professionalità

in ogni campo, sicuramente lottando ancora contro

pregiudizi ma la strada fatta è maggiore di quella da

percorrere e questo libro, con gradevole leggerezza, stimola

la grinta necessaria per proseguire a far capire che

oltre alle gambe c’è di più...

Complimenti per la tua storia, mi ha emozionata

molto perché mi ha fatto fare un tuffo nel passato

… mi sembrava di leggere aneddoti dei tempi della

mia infanzia che non corrispondono a quelli della

tua! Presumo quindi che raccontassi emozioni che

ti sono state trasmesse in modo coinvolgente da una

donna più grande (anche perché si parla del mitico

Altafini). È così? Quanto c’è di autobiografico nel

tuo racconto?

«La mia è una famiglia di grandi tifosi, per cui ho ricostruito

l’ambientazione attraverso i racconti ascoltati,

praticamente da sempre da papà e da nonno e poi mi sono

documentata molto, anche leggendo i racconti delle mie

colleghe. Ho scelto Altafini, tra i calciatori di cui nessuna

delle altre colleghe aveva già parlato, per una pura coincidenza:

il goal che fece al San Paolo il 31 dicembre! Io sono

nata davvero il 1° gennaio e da qui mi è venuta l’ispirazione

di farlo vivere ad Isabella, la protagonista del racconto,

come regalo di compleanno. Poi approfondendo la storia

di Altafini mi è venuto naturale tutto il resto. Avrei

potuto scegliere anche un calciatore più recente su cui dire

36 domenica 30 agosto 2020

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