Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 98 giugno 2020
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
40
tore spesso poco considerato anche
in un periodo storico e nell’ambito di
un dibattito pubblico che pongono
sempre più attenzione ai temi ambientali,
come si evince anche dagli
impegni internazionali sottoscritti
dallo Stato italiano e dagli obblighi e
dalle indicazioni comunitarie.
LE INNOVAZIONI NEL TUFF
La prima novità rappresentata dal
TUFF è stato il respiro nazionale con
cui vengono affrontati i temi della gestione
forestale, andando a compensare
l’assenza di una regia comune e
una situazione fortemente frammentata
a livello nazionale, che hanno
rappresentato per molto tempo un
limite allo sviluppo del sistema. In
quest’ottica il TUFF si pone l’obiettivo
di garantire la salvaguardia delle
foreste nella loro estensione, distribuzione,
ripartizione geografica,
diversità ecologica e bio-culturale,
promuovendone al contempo la gestione
attiva e razionale al fine di
garantirne le funzioni ambientali,
economiche e socio-culturali.
Un’attenzione quindi alla risorsa
bosco e alle sue filiere in termini di
multifunzionalità che trova attuazione
fin dai primi articoli nella riorganizzazione
della programmazione
e della pianificazione forestale (art.
6), demandando, dopo aver definito
in modo chiaro che cosa siano e non
siano bosco o aree assimilate (art.
4 e 5), alle Regioni e alle Province
Autonome il compito di individuare
i propri obiettivi e le relative linee
d’azione per la gestione forestale in
specifici Piani Forestali che tengano
conto delle esigenze socio-economiche,
ambientali e paesaggistiche,
nonché alle necessità di prevenzione
del rischio idrogeologico, di mitigazione
e di adattamento al cambiamento
climatico, ma che siano
coerenti con una Strategia Forestale
Nazionale di respiro ventennale (in
corso di elaborazione), a sua volta
in linea con la Strategia forestale
dell’Unione europea.
Sempre in un’ottica di tutela e gestione
del bosco, compresa la salvaguardia
dell’assetto idrogeologico,
la prevenzione e il contenimento del
rischio di incendi e del degrado ambientale,
il TUFF definisce quindi in
modo specifico le disposizioni sulla
trasformazione del bosco (art. 8) e
IL TESTO UNICO TUFF
HA INTRODOTTO
NOVITÀ IMPORTANTI
CON UNA REGIA
NAZIONALE
E UN APPROCCIO ALLA
GESTIONE ATTIVA
DELLE FORESTE
le forme di sostituzione, anche da
parte delle Regioni, e di concessione
alla gestione delle proprietà forestali
(art. 12), prima di tutto in caso
di rischi per l’incolumità pubblica
e di instabilità ecologica ma anche
per favorire il recupero produttivo
delle proprietà frammentate e dei
terreni abbandonati, ricostituendo
unità produttive economicamente
sostenibili in grado di favorire
l’occupazione e la costituzione ed
il consolidamento di nuove attività
imprenditoriali attraverso l’associazionismo
fondiario tra i proprietari
dei terreni pubblici o privati.
Conseguentemente all’importanza
data al concetto di gestione forestale,
il TUFF pone poi grande attenzione
ai diversi soggetti che operano in
bosco, promuovendo e coordinando,
nel settore, la formazione e l’aggiornamento
degli operatori e la qualificazione
delle imprese (art. 10), quali
soggetti indispensabili per una reale
gestione forestale sostenibile che tuteli
il patrimonio boschvo favorendo
al contempo lo sviluppo delle filiere
economiche ad esso legate.
I NUOVI DECRETI:
GLI ALBI DELLE IMPRESE
In tal senso di grande rilevanza risultano
i primi due Decreti attuativi
approvati che rendono pienamente
operativo il TUFF per quanto riguarda
la valorizzazione degli operatori
e delle imprese.
Nello specifico, il D.M. 4470 del
29.04.2020, definendo i criteri minimi
nazionali richiesti per l’iscrizione
agli elenchi o albi regionali
delle imprese che eseguono lavori o
forniscono servizi forestali, pone le
basi per la valorizzazione da parte
delle Regioni delle migliori imprese
del settore.
Gli albi infatti garantiscono la qualità
e la professionalità delle imprese,
permettono di risparmiare tempo e
risorse nei controlli amministrativi
e di reperire in modo agevole le imprese
con le caratteristiche necessarie
a chi effettua la ricerca.