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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 98 giugno 2020

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tore spesso poco considerato anche

in un periodo storico e nell’ambito di

un dibattito pubblico che pongono

sempre più attenzione ai temi ambientali,

come si evince anche dagli

impegni internazionali sottoscritti

dallo Stato italiano e dagli obblighi e

dalle indicazioni comunitarie.

LE INNOVAZIONI NEL TUFF

La prima novità rappresentata dal

TUFF è stato il respiro nazionale con

cui vengono affrontati i temi della gestione

forestale, andando a compensare

l’assenza di una regia comune e

una situazione fortemente frammentata

a livello nazionale, che hanno

rappresentato per molto tempo un

limite allo sviluppo del sistema. In

quest’ottica il TUFF si pone l’obiettivo

di garantire la salvaguardia delle

foreste nella loro estensione, distribuzione,

ripartizione geografica,

diversità ecologica e bio-culturale,

promuovendone al contempo la gestione

attiva e razionale al fine di

garantirne le funzioni ambientali,

economiche e socio-culturali.

Un’attenzione quindi alla risorsa

bosco e alle sue filiere in termini di

multifunzionalità che trova attuazione

fin dai primi articoli nella riorganizzazione

della programmazione

e della pianificazione forestale (art.

6), demandando, dopo aver definito

in modo chiaro che cosa siano e non

siano bosco o aree assimilate (art.

4 e 5), alle Regioni e alle Province

Autonome il compito di individuare

i propri obiettivi e le relative linee

d’azione per la gestione forestale in

specifici Piani Forestali che tengano

conto delle esigenze socio-economiche,

ambientali e paesaggistiche,

nonché alle necessità di prevenzione

del rischio idrogeologico, di mitigazione

e di adattamento al cambiamento

climatico, ma che siano

coerenti con una Strategia Forestale

Nazionale di respiro ventennale (in

corso di elaborazione), a sua volta

in linea con la Strategia forestale

dell’Unione europea.

Sempre in un’ottica di tutela e gestione

del bosco, compresa la salvaguardia

dell’assetto idrogeologico,

la prevenzione e il contenimento del

rischio di incendi e del degrado ambientale,

il TUFF definisce quindi in

modo specifico le disposizioni sulla

trasformazione del bosco (art. 8) e

IL TESTO UNICO TUFF

HA INTRODOTTO

NOVITÀ IMPORTANTI

CON UNA REGIA

NAZIONALE

E UN APPROCCIO ALLA

GESTIONE ATTIVA

DELLE FORESTE

le forme di sostituzione, anche da

parte delle Regioni, e di concessione

alla gestione delle proprietà forestali

(art. 12), prima di tutto in caso

di rischi per l’incolumità pubblica

e di instabilità ecologica ma anche

per favorire il recupero produttivo

delle proprietà frammentate e dei

terreni abbandonati, ricostituendo

unità produttive economicamente

sostenibili in grado di favorire

l’occupazione e la costituzione ed

il consolidamento di nuove attività

imprenditoriali attraverso l’associazionismo

fondiario tra i proprietari

dei terreni pubblici o privati.

Conseguentemente all’importanza

data al concetto di gestione forestale,

il TUFF pone poi grande attenzione

ai diversi soggetti che operano in

bosco, promuovendo e coordinando,

nel settore, la formazione e l’aggiornamento

degli operatori e la qualificazione

delle imprese (art. 10), quali

soggetti indispensabili per una reale

gestione forestale sostenibile che tuteli

il patrimonio boschvo favorendo

al contempo lo sviluppo delle filiere

economiche ad esso legate.

I NUOVI DECRETI:

GLI ALBI DELLE IMPRESE

In tal senso di grande rilevanza risultano

i primi due Decreti attuativi

approvati che rendono pienamente

operativo il TUFF per quanto riguarda

la valorizzazione degli operatori

e delle imprese.

Nello specifico, il D.M. 4470 del

29.04.2020, definendo i criteri minimi

nazionali richiesti per l’iscrizione

agli elenchi o albi regionali

delle imprese che eseguono lavori o

forniscono servizi forestali, pone le

basi per la valorizzazione da parte

delle Regioni delle migliori imprese

del settore.

Gli albi infatti garantiscono la qualità

e la professionalità delle imprese,

permettono di risparmiare tempo e

risorse nei controlli amministrativi

e di reperire in modo agevole le imprese

con le caratteristiche necessarie

a chi effettua la ricerca.

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