La Subfornitura 3 Maggio/Giugno 2020
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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SOMMARIO<br />
anno XI - n. 3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
06<br />
“Usciremo dall’emergenza con le nostre forze”<br />
10<br />
Manifattura lombarda in brusca frenata ma alcune<br />
filiere reggono<br />
26<br />
Modellare il titanio per il settore aeronautico<br />
34<br />
Le macchine CNC nell’era dell’industria 4.0<br />
42<br />
<strong>La</strong> robotica non si ferma e rilancia la manifattura<br />
46<br />
Una produzione flessibile per adattarsi a cambiamenti<br />
di mercato ed eventi<br />
Editoriale<br />
• Sempre al fianco dell’industria italiana.....................5<br />
Storia di copertina<br />
• “Usciremo dall’emergenza<br />
con le nostre forze” (A. Bignami) ...............................6<br />
Attualità<br />
• Manifattura lombarda in brusca frenata ma alcune<br />
filiere reggono ................................................................. 10<br />
• Notizie attualità ................................................................ 14<br />
Appuntamenti<br />
• A Milano protagonista la lavorazione<br />
della lamiera ...................................................... 22<br />
• Notizie appuntamenti ..........................................24<br />
Macchine utensili<br />
• Modellare il titanio per il settore aeronautico ...26<br />
• Notizie macchine utensili.......................................28<br />
Utensili<br />
• Riscaldatori ad alte prestazioni<br />
e convenienti .......................................................30<br />
• Notizie utensili ....................................................32<br />
Componenti<br />
• Le macchine CNC nell’era<br />
dell’industria 4.0 (S. Vinto) .................................34<br />
• Notizie componenti .............................................38<br />
Software<br />
• Notizie software ..................................................40<br />
Accessori<br />
• Notizie accessori ................................................41<br />
Automazione<br />
• <strong>La</strong> robotica non si ferma e rilancia<br />
la manifattura (E. De Vecchis)..........................42<br />
• Notizie automazione ...........................................45<br />
• Una produzione flessibile per adattarsi<br />
a cambiamenti di mercato ed eventi ................46<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti .............................................48<br />
“L’Italia non ha bisogno solo di incentivi, ma di una visione che sappia guardare al futuro.<br />
E il futuro si costruisce puntando su giovani, innovazione, tecnologie”.<br />
Emilio Longoni, Amministratore Unico di Mollificio Lombardo, pagina 7.<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ANNOXXX N.4 MAGGIO 2019<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5
STORIA DI COPERTINA<br />
INTERVISTA<br />
Mollificio Lombardo<br />
ha affrontato una<br />
delle situazioni più difficili<br />
della sua lunga storia,<br />
contando esclusivamente<br />
sulle proprie risorse.<br />
Durante il lockdown<br />
ha lavorato soprattutto<br />
per il settore medicale,<br />
fornendo le molle<br />
per gli innesti rapidi<br />
dei caschi-respiratori.<br />
“Usciremo dall’emergenza<br />
con le nostre forze”<br />
di Alessandro Bignami<br />
Collocata in una delle province più<br />
colpite d’Europa dall’epidemia di<br />
coronavirus, Mollificio Lombardo<br />
si è trovata ad affrontare la maggiore<br />
avversità, forse inferiore solo alla Seconda<br />
guerra mondiale, della sua lunga storia,<br />
cominciata nel 1927. Non è stato per<br />
niente facile. Ma ora, in fondo al tunnel<br />
dell’emergenza pandemica, sembra finalmente<br />
apparire una flebile luce. “Supereremo<br />
anche questa, ma ancora una volta<br />
contando solo sulle nostre forze, perché<br />
nessuno ci ha aiutato”, constata Emilio<br />
Longoni, che rappresenta la generazione<br />
oggi alla guida della storica azienda di<br />
famiglia che a Carvico (BG) produce molle<br />
destinate a diverse filiere industriali, fra<br />
cui meccanica, elettronica, tessile, aereonautica,<br />
automobilistica, medicale e delle<br />
comunicazioni.<br />
Il <strong>2020</strong> sembrava essere partito con<br />
buone prospettive, finché il coronavirus<br />
non ha cambiato tutto…<br />
In realtà nel 2019 il settore auto aveva<br />
già registrato un calo nelle vendite, con<br />
effetti negativi che si sono propagati<br />
lungo la catena della subfornitura, di cui<br />
noi facciamo parte. Verso la fine dell’anno<br />
avevamo però acquisito dei nuovi clienti<br />
Emilio Longoni,<br />
Amministratore<br />
Delegato<br />
di Mollificio<br />
Lombardo<br />
ponendo delle buone basi per il <strong>2020</strong>. Poi<br />
purtroppo è accaduto il disastro sanitario<br />
che ha stravolto tutti i piani.<br />
Qual è stata la reazione di Mollificio<br />
Lombardo all’epidemia?<br />
Abbiamo adottato protocolli di sicurezza<br />
sempre più stringenti a mano<br />
a mano che il contagio e la paura di<br />
contrarlo aumentavano. Nei momenti<br />
peggiori l’umore era a terra. Sentivamo<br />
le campane della chiesa vicina suonare<br />
continuamente per annunciare i decessi.<br />
Non nascondo che ci sono stati momenti<br />
di paura e forte preoccupazione, sia<br />
per la salute sia per il lavoro, perché<br />
nessuno aveva idea di quando saremmo<br />
usciti dall’emergenza. È stato difficile.<br />
Ho coinvolto gli operatori garantendo<br />
il rispetto delle norme di massima sicu-<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
ezza igienico-sanitaria. Fortunatamente<br />
a marzo siamo riusciti a produrre una<br />
quantità di molle tale da coprire anche<br />
la domanda di aprile, quando abbiamo<br />
chiuso per alcuni giorni. Abbiamo riaperto<br />
a ranghi ridotti, con una dozzina<br />
di dipendenti per proseguire l’attività<br />
dedicata alle filiere strategiche, dato<br />
che le nostre molle vengono impiegate<br />
anche nel settore medicale, inclusa la<br />
produzione di respiratori. Dopo aprile,<br />
gradualmente sono rientrati anche<br />
gli altri dipendenti, sebbene abbiamo<br />
dovuto utilizzare la cassa integrazione<br />
a rotazione per il 50% del personale.<br />
Al di là di questo strumento, che come<br />
noto viene finanziato con le tasse dei<br />
lavoratori dipendenti e la cui erogazione<br />
è stata anticipata dall’azienda, non<br />
abbiamo ricevuto alcun aiuto dallo Stato,<br />
nemmeno la sospensione dell’Imu. Come<br />
impresa, abbiamo supportato il territorio,<br />
con aiuti al personale sanitario e<br />
alle forze dell’ordine, abbiamo affrontato<br />
l’emergenza con sforzi e sacrifici enormi.<br />
Per contro il governo ci ha lasciato<br />
completamente soli.<br />
Ora com’è il clima in azienda?<br />
Permane preoccupazione ma il clima è<br />
positivo. I dipendenti hanno mostrato<br />
di avere fiducia nell’azienda e nella<br />
dirigenza. Certo, ci aspettano ancora<br />
mesi molto complicati, ma sapremo<br />
uscirne. E ancora una volta ci riusciremo<br />
contando solo sulle nostre risorse<br />
economiche e sulle risorse mentali dei<br />
collaboratori. Qua al mio fianco non si<br />
è seduto nessuno.<br />
State dimostrando comunque una<br />
grande capacità di risposta, in un<br />
momento così difficile…<br />
Questo è vero ma, vede, a me le cose<br />
difficili tutto sommato piacciono, le trovo<br />
stimolanti. Il vero problema è quando<br />
gli ostacoli vengono messi dove pensavi<br />
di averli ormai schivati e proprio da chi<br />
dovrebbe toglierli. È questo che mi fa<br />
arrabbiare. Speriamo che il nuovo presidente<br />
di Confindustria, Carlo Bonomi,<br />
che sta mostrando coraggio e determinazione,<br />
riesca a far sentire le ragioni<br />
delle micro, piccole e medie aziende,<br />
ovvero la parte più consistente della<br />
manifattura italiana.<br />
Come sta andando invece la produzione<br />
del vostro stabilimento ad<br />
Apucarana, in Brasile?<br />
Anche lì non è un momento facile.<br />
Sappiamo la gravità della situazione<br />
sanitaria ed economica che sta vivendo<br />
il paese sudamericano. Fortunatamente,<br />
però, Apucarana dista almeno 50 km<br />
da altri centri abitati e, essendo una<br />
cittadina recente, non è di passaggio<br />
per forestieri e turisti. Questo isolamento<br />
ha contribuito a contenere il numero di<br />
contagi. L’azienda è ancora piccola, con<br />
14 dipendenti, ma sta crescendo. Ha<br />
vissuto un ottimo 2019 e per quest’anno<br />
avevamo grandi aspettative, anche per<br />
via dell’acquisto di due nuovi macchinari.<br />
Doveva essere il momento della<br />
svolta, che inevitabilmente slitterà di<br />
una decina di mesi. Ma le prospettive<br />
sono positive.<br />
Come vede il mercato italiano nei<br />
prossimi mesi?<br />
L’Italia è il secondo paese manifatturiero<br />
d’Europa e resta un mercato di grande<br />
importanza. Ma è proprio il vincolo alla<br />
condizione del vecchio continente che<br />
rischia di frenarla. Se guardiamo al set-<br />
L’azienda produce<br />
molle destinate<br />
a diverse filiere<br />
industriali, fra<br />
cui meccanica,<br />
elettronica, tessile,<br />
aereonautica,<br />
automobilistica,<br />
medicale e delle<br />
comunicazioni<br />
tore dell’auto, la partita si gioca in Cina,<br />
Messico, Stati Uniti, in parte in Brasile.<br />
L’Italia si trova invece su un carro fermo<br />
sul ciglio della strada, che non viene<br />
trainato né spinto da nessuno: e quel<br />
carro si chiama Europa. In generale la<br />
filiera automobilistica avrà bisogno di<br />
molto tempo per riprendersi. <strong>La</strong> crisi<br />
delle società di auto a noleggio, che ha<br />
immesso sul mercato veicoli seminuovi<br />
a prezzi competitivi, ha ulteriormente<br />
rallentato le nuove immatricolazioni.<br />
Al di là dell’automotive, ci sono<br />
settori che mostrano segnali più<br />
incoraggianti?<br />
Il comparto elettromeccanico sta vivendo<br />
una fase interessante, grazie anche ai<br />
programmi di incentivi messi in campo<br />
da alcune nazioni, soprattutto per la<br />
sostituzione di impianti elettrici di alta<br />
e media tensione. Questo ha aumentato<br />
la richiesta delle nostre molle da parte<br />
del settore. Ma oltre agli incentivi, che<br />
portano benefici limitati alla loro durata,<br />
c’è bisogno, in particolare per l’Italia,<br />
di una visione che guardi al futuro. E il<br />
futuro si costruisce puntando su giovani,<br />
innovazione, tecnologie. Esattamente il<br />
contrario di quanto sta facendo la nostra<br />
politica. L’unica eccezione, negli ultimi<br />
anni, è stato il Piano Industria 4.0, che<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7
STORIA DI COPERTINA<br />
<strong>La</strong> sede<br />
di Mollificio<br />
Lombardo<br />
a Carvico,<br />
in provincia<br />
di Bergamo<br />
dei caschi-respiratori, che nella lotta al<br />
Covid-19 sono stati determinanti. Infine<br />
lavoriamo per l’industria aeronautica,<br />
oggi però completamente bloccata. Nel<br />
contesto drammatico che stanno vivendo<br />
i nostri mercati di riferimento, se il<br />
Mollificio Lombardo riuscirà a contenere<br />
il calo di fatturato, senza generare utili<br />
ma nemmeno perdite, sarà un ottimo<br />
risultato.<br />
Che risultati sta dando Teamwork,<br />
la rete di imprese di cui fate parte?<br />
A ottobre, a Wolfsburg, avremmo dovuto<br />
partecipare a IZB, il salone dei fornitori<br />
dell’industria automobilistica, che però<br />
è stato posticipato di un anno: un altro<br />
segnale del clima poco sereno che si<br />
respira nell’industria europea. Teamwork<br />
si focalizza proprio sul mercato tedesco,<br />
partner principale della subfornitura<br />
meccanica italiana. I risultati del network,<br />
attivo dal 2012, non sono ancora<br />
del tutto commisurati agli sforzi fatti.<br />
Tuttavia sono convinto che presto raccoglieremo<br />
quanto seminato in questi anni.<br />
Si può dire che la paura vissuta<br />
negli ultimi mesi sia alle spalle?<br />
Direi di sì. Ora abbiamo la consapevolezza<br />
che ne usciremo e che le difficoltà verranno<br />
gradualmente sormontate. In fondo al<br />
tunnel si intravede una luce, per quanto<br />
fioca. <strong>La</strong> scelta di aver mantenuto negli<br />
anni gli utili in azienda ci sta aiutando<br />
ora ad affrontare con una certa stabilità<br />
questa tempesta. Siamo un’azienda finanziariamente<br />
solida, che può permettersi di<br />
ripartire con fiducia.<br />
ha contribuito ad ammodernare le nostre<br />
aziende meccaniche, oltre a favorire la<br />
crescita di società dedite a informatica,<br />
intelligenza artificiale, automazione. In<br />
questo senso l’Italia ha fatto un salto<br />
in avanti.<br />
Un altro settore che ci vede presenti,<br />
anche se con una quota minore di fatturato,<br />
è quello delle apparecchiature<br />
medicali. Realizziamo, per esempio, le<br />
molle che vanno negli innesti rapidi<br />
8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
L’EMERGENZA ECONOMICA<br />
Netto arretramento<br />
per la produzione<br />
delle imprese lombarde<br />
nel primo trimestre,<br />
salvo alcuni comparti,<br />
come alimentare e<br />
chimica, che hanno<br />
contenuto il contraccolpo<br />
dell’emergenza sanitaria<br />
e del lockdown.<br />
della pandemia è evidente<br />
nei risultati del primo trimestre<br />
L’impatto<br />
del settore manifatturiero lombardo,<br />
nei quali si registrano gli effetti<br />
dell’emergenza Covid-19. “L’indice della<br />
produzione industriale cala del 10% a<br />
gennaio-marzo riportandosi ai livelli del<br />
2010”, dichiara il Presidente di Unionca-<br />
Manifattura lombarda<br />
in brusca frenata<br />
ma alcune filiere reggono<br />
AURICCHIO: “SETTORI COLPITI<br />
IN MODI DIVERSI”<br />
Per quanto riguarda il focus di approfondimento<br />
sull’impatto della pandemere<br />
Lombardia Gian Domenico Auricchio.<br />
“<strong>La</strong> perdita maggiore la subisce<br />
il comparto artigiano (-13,2% su base<br />
congiunturale) interrompendo così il<br />
lento e difficile percorso di recupero dei<br />
livelli storici che durava da alcuni anni.<br />
Le imprese riportano forti contrazioni<br />
sia nella domanda interna che in quella<br />
estera e anche il fatturato si allinea alle<br />
altre variabili: il calo rispetto al trimestre<br />
precedente è del 9,8% per le aziende<br />
industriali e del 12,7% per l’artigianato.<br />
Le aspettative degli imprenditori per il<br />
secondo trimestre sono ancora improntate<br />
al pessimismo, per la chiusura che<br />
ha riguardato tutto aprile. <strong>La</strong> ripresa<br />
delle attività a partire da maggio ha<br />
rimandato le prospettive di recupero a<br />
giugno, compromettendo così gran parte<br />
del primo semestre, anche a causa delle<br />
numerose scorte accumulate”.<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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LA PRODUZIONE INDUSTRIALE<br />
mia, il presidente Auricchio aggiunge<br />
che “l’emergenza Covid-19 ha colpito<br />
diversamente i settori e territori oggetto<br />
di analisi, sia a causa dei differenti provvedimenti<br />
di chiusura in base all’attività<br />
economica e ai territori sia per le differenti<br />
caratteristiche del tessuto imprenditoriale<br />
lombardo. Alcune imprese sono<br />
riuscite a rispondere tempestivamente<br />
riconvertendo la produzione o cambiando<br />
l’attività, altre attivando nuovi canali<br />
di vendita o modificando la catena di<br />
fornitura. I settori alimentare e chimica<br />
sono quelli che hanno resistito meglio<br />
all’emergenza, mentre l’abbigliamento e<br />
BRUSCO CALO PER ABBIGLIAMENTO<br />
E SIDERURGIA<br />
Nonostante circa il 40% delle unità locali<br />
nel settore delle Manifatturiere varie<br />
avrebbe potuto rimanere operativo, la<br />
produzione registra un -14%. In questo<br />
settore eterogeneo la sostanziale tenuta<br />
della produzione per le imprese di apparecchi<br />
medicali per diagnosi e materiale<br />
medico-chirurgico non è stata sufficiente<br />
a contrastare l’andamento fortemente<br />
negativo delle altre imprese che hanno<br />
subito un brusco arresto – come la filiera<br />
dell’abbigliamento – oppure che hanno<br />
sospeso le attività pur non essendo obbligate<br />
a chiudere. L’impatto dell’emergenza<br />
sanitaria è stato invece pesante per i<br />
settori del comparto moda per i quali<br />
al lockdown diffuso si somma il calo<br />
della domanda: Pelli-Calzature -23%,<br />
Abbigliamento -19%, Tessile -13,4%. Si<br />
registrano alte percentuali di potenziail<br />
pelli-calzature stanno avendo maggiori<br />
difficoltà”.<br />
Il primo trimestre <strong>2020</strong> registra una forte<br />
contrazione della produzione industriale<br />
sia rispetto al trimestre precedente (variazione<br />
congiunturale destagionalizzata<br />
-10,0%) che sullo stesso trimestre del<br />
2019 (variazione tendenziale -10,1%).<br />
Forte contrazione della produzione anche<br />
per le aziende artigiane manifatturiere:<br />
si fissa al -13,2% la variazione congiunturale<br />
destagionalizzata e al -12,9% la<br />
corrispondente variazione tendenziale.<br />
L’indice della produzione industriale<br />
arretra ai livelli dell’anno base (anno<br />
2010=100) fermandosi così a quota<br />
100,4 (dato destagionalizzato) e annullando<br />
quanto costruito nel periodo di<br />
crescita, seppure moderata, degli ultimi<br />
sette anni.<br />
Per le aziende artigiane l’indice della<br />
produzione scende bruscamente a quota<br />
85,7 (dato destagionalizzato, base anno<br />
2010=100) il nuovo punto di minimo<br />
della serie, interrompendo così la lenta<br />
risalita verso quota 100 che ha caratterizzato<br />
gli anni dal 2013 al 2019.<br />
A livello industriale, Alimentari (-1,4%) e<br />
Chimica (-1,7%) registrano perdite contenute<br />
e risultano i settori meno interessati<br />
dal lockdown in quanto più del 90% delle<br />
unità locali hanno potuto rimanere aperte<br />
per decreto. Segue la Carta-Stampa<br />
(-6,8%), che comprende prevalentemente<br />
imprese che stampano giornali e riviste,<br />
producono imballaggi in carta o fabbricano<br />
prodotti igienico-sanitari in carta e<br />
ovatta di cellulosa, attività non sospese<br />
dal decreto. Inferiore alla media regionale<br />
anche la contrazione registrata nel settore<br />
della Gomma-Plastica (-7,5%) con circa<br />
un terzo delle unità locali potenzialmente<br />
operative nella fase di lockdown, in particolare<br />
le imprese produttrici di imballaggi,<br />
spesso destinati all’alimentare, o dispositivi<br />
di protezione in plastica.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
li chiusure e forti contrazioni dei livelli<br />
produttivi anche per Legno e Mobilio<br />
(-18,8%), Siderurgia (-15,8%), Minerali<br />
non metalliferi (-15,1%), Mezzi di trasporto<br />
(-13,5%) e Meccanica (-10,5%).<br />
Il quadro settoriale dell’artigianato è<br />
meno differenziato nei risultati e solo la<br />
Gomma-plastica (-9,1%) riesce a contenere<br />
le perdite sotto il 10%. Come per<br />
l’industria, le imprese legate al comparto<br />
moda risultano le più sofferenti: Abbigliamento<br />
(-18,3%), Pelli-Calzature (-17,2%)<br />
e Tessile (-12,7%). Anche i settori legati<br />
all’edilizia-casa sono sotto-performanti<br />
(Minerali non metalliferi -16,3% e Legnomobilio<br />
-14,9%) mentre meglio della<br />
media fanno Siderurgia (-10,6%), Alimentari<br />
(-11,1%) e Meccanica (-12,0%).<br />
Il dato medio generale nasconde andamenti<br />
disomogenei non solo a livello settoriale<br />
ma anche tra le stesse imprese: le<br />
aziende in forte contrazione raggiungono<br />
il 57% per l’industria ma quelle che indicano<br />
incrementi della produzione superiori<br />
al 5% sono ancora il 22%, rispetto al<br />
29% dell’ultimo trimestre 2019. Si registra<br />
un andamento simile per l’artigianato, con<br />
la quota di aziende in forte contrazione<br />
che tocca il 60% e quelle in crescita che<br />
scendono dal 32% al 23%.<br />
In entrambi i comparti si sono ridotte<br />
significativamente le quote di imprese<br />
stazionarie e quelle in crescita o contrazione<br />
moderata.<br />
Il fatturato a prezzi correnti per l’industria<br />
arretra dell’8,2% tendenziale tornando<br />
ai livelli del 2017. Per le imprese<br />
artigiane il fatturato soffre maggiormente<br />
(-13% tendenziale) e si allontana<br />
nuovamente dal livello dell’anno base<br />
(2010=100) faticosamente raggiunto<br />
negli ultimi trimestri.<br />
Gli ordinativi subiscono una più forte contrazione<br />
per il mercato interno (-9,5% per<br />
l’industria e -13,7% tendenziale per l’artigianato).<br />
Sul versante estero la contrazione<br />
degli ordini è contenuta intorno al<br />
5% tendenziale per entrambi i comparti.<br />
<strong>La</strong> quota del fatturato estero sul totale<br />
rimane ai massimi per l’industria (40%)<br />
ed è ancora poco rilevante per le imprese<br />
artigiane (7,8%).<br />
Nell’industria l’occupazione presenta<br />
un saldo leggermente positivo (0,1%)<br />
– dato comune a inizio anno quando<br />
si concentra l’avvio dei nuovi contratti<br />
– ma inferiore a quanto registrato negli<br />
anni precedenti. Si osserva un irrigidimento<br />
generale del mercato del lavoro<br />
con tassi di ingresso (1,9%) e di uscita<br />
(1,8%) molto vicini tra loro ed entrambi<br />
in contrazione. Si fa evidente l’effetto<br />
dell’emergenza sanitaria nel ricorso alla<br />
CIG che aumenta considerevolmente: la<br />
quota di aziende che dichiara di aver utilizzato<br />
ore di cassa integrazione balza al<br />
55,9% e la quota sul monte ore al 4,1%.<br />
Nell’artigianato il saldo occupazionale è<br />
leggermente negativo (-0,1%), anche in<br />
questo caso con tassi d’ingresso (1,8%) e<br />
uscita (1,9%) in calo rispetto ai trimestri<br />
precedenti. In forte incremento il ricorso<br />
alla CIG con la quota di aziende che<br />
dichiara di aver utilizzato ore di cassa<br />
integrazione che sale al 57,8%, mentre<br />
la quota sul monte ore è del 6,2%.<br />
UNA CRISI CHE IMPONE DI<br />
RIPENSARE PRODOTTI E PROCESSI<br />
Le aspettative degli imprenditori industriali<br />
sulla domanda per il prossimo<br />
trimestre raggiungono i minimi storici<br />
sia per il mercato interno sia per quello<br />
estero. <strong>La</strong> fase di lockdown ha interessato<br />
tutto il mese di aprile, le riaperture a<br />
maggio sono state graduali e con scorte<br />
di magazzino da smaltire. Due terzi<br />
del secondo trimestre potrebbero essere<br />
già compromessi per la produzione che<br />
mostra quindi aspettative in caduta. È più<br />
contenuto il peggioramento delle aspettative<br />
sull’occupazione, ma in questo caso<br />
gioca un ruolo importante l’irrigidimento<br />
del mercato del lavoro legato al blocco<br />
dei licenziamenti.<br />
Per l’artigianato le aspettative seguono<br />
la stessa dinamica dell’industria, con la<br />
sola eccezione della domanda estera che<br />
registra un peggioramento più contenuto,<br />
anche se bisogna considerare che il<br />
mercato estero è meno rilevante per le<br />
imprese artigiane.<br />
LA PRODUZIONE INDUSTRIALE: VARIAZIONE TENDENZIALE<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
L’analisi della situazione congiunturale<br />
dell’industria e dell’artigianato lombardo<br />
del primo trimestre <strong>2020</strong>, alla luce<br />
del contesto di mercato, nazionale e<br />
internazionale, ci consente in fase conclusiva<br />
di porre l’accento su alcuni punti<br />
chiave strettamente connessi tra loro;<br />
1) il confronto tra l’attuale crisi e quella<br />
del 2008-9; 2) le fonti di innovazione di<br />
mercato, prodotto e processi; 3) l’importanza<br />
dell’innovazione tecnologica; 4) la<br />
riconfigurazione delle filiere in atto.<br />
Con riguardo al primo aspetto, si rileva<br />
come in molti casi la situazione attuale<br />
abbia portato indietro i fondamentali di<br />
almeno 10 anni. Eppure a parità di valori<br />
quantitativi è bene evidenziare la natura<br />
profondamente diversa delle due crisi<br />
a confronto: se nel caso del 2008-9 la<br />
causa può esser imputata a un’eccessiva<br />
finanziarizzazione dell’economia, l’attuale<br />
crisi è determinata da uno shock dell’economia<br />
reale dovuta a un fattore esogeno.<br />
<strong>La</strong> scarsa liquidità in questo caso è un<br />
effetto, ma può costringere le imprese a<br />
ripensare prodotti e soprattutto processi<br />
per diventare più efficaci ed efficienti nel<br />
più breve tempo possibile, a fronte di una<br />
clientela che ha subito anch’essa profondi<br />
processi di trasformazione.<br />
Ne consegue che diventa determinante<br />
per le imprese saper cogliere le fonti di<br />
innovazione possibili. In questo senso<br />
è auspicabile una lettura più ampia del<br />
contesto che comprenda il monitoraggio<br />
tanto delle dinamiche a valle di mercato,<br />
in termini di cambiamento dei processi<br />
di consumo e di acquisto, che di quelle<br />
a livello di offerta, nel tentativo di anticipare<br />
la possibilità di soddisfare una<br />
domanda in trasformazione, prima dei<br />
concorrenti (nazionali e internazionali).<br />
Nella logica di trasformazione organizzativa,<br />
nonché degli stessi modelli di business,<br />
la capacità di presidiare le nuove<br />
tecnologie sarà una necessità sempre<br />
più urgente. <strong>La</strong> trasformazione digitale in<br />
atto, già iniziata con Industria 4.0, è stata<br />
solo accelerata dalla pandemia che in<br />
maniera del tutto esogena ed imprevedibile<br />
ha obbligato e continua a richiedere<br />
di ripensare lo scenario industriale, sia<br />
esso locale, nazionale o comunitario. Esse<br />
possono essere l’occasione per pensare<br />
strumenti a sostegno della digitalizzazione<br />
così come della ricerca e sviluppo,<br />
valorizzando anche il ruolo delle piccole<br />
e medie imprese, che ne potrebbero avere<br />
grande beneficio. Tra gli strumenti si fa<br />
riferimento per esempio all’outsourcing<br />
esterno della ricerca o alla realizzazione<br />
di centri di ricerca multimpresa.<br />
L’ultimo aspetto riguarda quindi il processo<br />
di riconfigurazione delle filiere o delle<br />
supply-chain, da almeno due punti di<br />
vista: il primo riguarda la maggiore consapevolezza<br />
dell’importanza strategica<br />
del controllo delle stesse e, quindi, della<br />
necessità di rivedere il processo di globalizzazione<br />
che potrebbe ritirarsi a confini<br />
più vicini alle macro-regioni continentali;<br />
il secondo, l’esigenza di rivedere i rapporti<br />
di collaborazione, comunicazione e trasmissione<br />
di informazioni – migliorando<br />
l’efficienza in tutti i casi in cui ciò sia<br />
possibile. Molto spesso ciò richiede non<br />
il forzare le nuove tecnologie all’interno<br />
dei contesti organizzativi esistenti, ma<br />
la riprogettazione ex novo del modello<br />
di impresa. Ed è per questo che, in<br />
condizioni di normalità, prevalgono le<br />
inerzie organizzative e di mercato, che il<br />
Covid-19 ha permesso in alcuni casi di<br />
superare in soli due mesi.<br />
I dati presentati derivano dall’indagine<br />
congiunturale relativa al primo trimestre<br />
<strong>2020</strong> realizzata nell’ambito del progetto<br />
Focus Imprese che ha riguardato un<br />
campione di più di 3.000 aziende manifatturiere,<br />
suddivise in imprese industriali<br />
(più di 1.700) e artigiane (più di 1.300).<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 13
ATTUALITÀ<br />
UTENSILI<br />
Apre il Tech Center di Big Kaiser<br />
Big Kaiser, esperta nella realizzazione di<br />
utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche<br />
di alta qualità e precisione, ha aperto il<br />
suo nuovo Tech Center nella sede centrale<br />
di Ruemlang, in Svizzera.<br />
Non solo vetrina espositiva per i prodotti<br />
dell’azienda: il polo tecnologico ospiterà<br />
sessioni di formazione e aggiornamento,<br />
oltre a incontri e riunioni, nel pieno rispetto<br />
dei requisiti di sicurezza attuali favorendo<br />
anche la visita individuale e la partecipazione<br />
in piccoli gruppi.<br />
Ad accogliere i visitatori del Tech Center,<br />
un’intera parete illustra la storia di Big Kaiser,<br />
completa di informazioni sugli utensili da<br />
taglio e per alesare fin dalla AW 41 del 1954,<br />
la prima testa di alesatura con regolazione<br />
tramite due ghiere. <strong>La</strong> presentazione approfondisce<br />
poi le fasi di sviluppo che hanno<br />
portato alla più recente EWA 68 del 2019.<br />
Tra le macchine installate nel centro tecnologico<br />
è presente il centro di lavoro CNC 5<br />
assi DMU 50 di DMG Mori, equipaggiato con<br />
telecamera per la visualizzazione dettagliata<br />
su schermo esterno di tutti i particolari di<br />
lavorazione.<br />
<strong>La</strong> testa di alesatura EWA è in fase di test su<br />
questa fresatrice con l’obiettivo di sviluppare<br />
una piattaforma di controllo automatizzata<br />
da far girare su PC industriali standard<br />
e di ottenere un sistema “plug and play”<br />
funzionante con le macchine utensili più<br />
recenti così come con quelle di generazioni<br />
precedenti. Big Kaiser sta lavorando a<br />
stretto contatto con i principali costruttori di<br />
macchine utensili per integrare il software<br />
di controllo di EWA direttamente sulla macchina<br />
utensile.<br />
I DATI DI ACIMALL<br />
Il lockdown frena le macchine per la lavorazione<br />
del legno e dell’arredo<br />
Purtroppo non ci sono state sorprese<br />
e l’analisi dei dati raccolti<br />
dall’Ufficio studi di Acimall,<br />
l’associazione confindustriale<br />
che rappresenta il settore delle<br />
tecnologie per il legno-arredo,<br />
conferma come gli effetti del<br />
lockdown dovuto alla pandemia<br />
del “Covid-19” siano stati immediati.<br />
Il primo trimestre <strong>2020</strong> si<br />
è chiuso con un calo generalizzato<br />
degli ordini di macchine<br />
e utensili per la lavorazione del<br />
legno, una contrazione a due<br />
cifre che ha visto coinvolti, pur<br />
con qualche piccolo sfasamento<br />
temporale, i mercati di tutto<br />
il mondo.<br />
<strong>La</strong> consueta indagine trimestrale<br />
ha rivelato una decisa<br />
flessione degli ordinativi, pari<br />
al 21,1% rispetto allo stesso<br />
periodo del 2019. Le piccole<br />
differenze temporali hanno<br />
forse permesso ai risultati<br />
ottenuti dai clienti internazionali<br />
(che segnano un deciso<br />
meno 19,4%) di non essere<br />
così negativi come il meno<br />
25,3% registrato dalla domanda<br />
nazionale.<br />
Il carnet ordini è pari a 2,6 mesi<br />
e dall’inizio dell’anno i prezzi<br />
sono aumentati dello 0,8%. In<br />
un contesto che è riduttivo definire<br />
“difficile”, il fatturato del<br />
trimestre mostra un andamento<br />
comprensibilmente differente<br />
da quello degli ordini, con una<br />
contrazione di “solo” l’8,8 %: in<br />
buona sostanza le imprese del<br />
settore hanno potuto completare<br />
e consegnare le commesse<br />
in corso, ma le preoccupazioni<br />
per quanto concerne il futuro<br />
hanno convinto molti, troppi, a<br />
procrastinare ogni decisione di<br />
investimento in attesa di maggiori<br />
certezze.<br />
Il 69% degli intervistati prevede<br />
un calo della produzione, il 19%<br />
immagina una certa stabilità e<br />
solo il 12% vede un andamento<br />
positivo. Occupazione valutata<br />
“stabile” dal 75% del campione,<br />
in aumento secondo il 6% delle<br />
opinioni raccolte, in calo per il<br />
19%. Giacenze stabili nel 44%<br />
dei casi, in aumento per il 37%,<br />
in flessione nel rimanente 19%.<br />
Per quanto riguarda il sentiment<br />
per il prossimo futuro, l’indagine<br />
previsionale conferma che<br />
anche in questo caso a dominare<br />
il campo è la preoccupazione,<br />
sia per quanto riguarda<br />
l’andamento della domanda<br />
nazionale che le possibilità di<br />
avere maggiori consolazioni<br />
oltreconfine: il 13% degli intervistati<br />
prevede un aumento degli<br />
ordini esteri, ma per il 31% non<br />
ci saranno variazioni e il 56%<br />
del campione ritiene che il peggio<br />
debba ancora venire (saldo<br />
negativo pari a 43). Nessuno<br />
degli imprenditori coinvolti si<br />
dichiara ottimista per le commesse<br />
in arrivo dall’industria<br />
del legno e del mobile italiana; il<br />
37% pensa a una certa stabilità<br />
e il 63% è convinto che ci sarà<br />
un ulteriore calo (saldo negativo<br />
pari a 63).<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
EFFICIENZA ENERGETICA<br />
Impianto fotovoltaico con<br />
inverter SMA per Acciaieria Arvedi<br />
Acciaieria Arvedi, a distanza di soli due<br />
anni dall’ultimo impianto solare acquistato,<br />
ha deciso di dotarsi di un nuovo impianto<br />
fotovoltaico.<br />
Dopo i brillanti risultati del primo, gestito da Eco Casa Fotovoltaico<br />
e realizzato con inverter centralizzati SMA, che ha consentito una<br />
crescita dell’indice di efficienza energetica e la riduzione di 974<br />
tonnellate di CO 2<br />
l’anno, l’azienda aumenta la sua efficienza con un<br />
secondo impianto da 2,2 MWp, a conferma di un forte impegno per<br />
l’ambiente, obiettivo integrato da anni nel suo core business.<br />
Eco Casa Fotovoltaico, Solar SMA Partner, ha realizzato l’impianto con<br />
6.583 pannelli monocristallini con tecnologia PERC ad altissima efficienza<br />
da 335 watt l’uno, fissati sulla copertura con un sistema innovativo ad<br />
aggancio rapido senza fori, che garantisce una superiore affidabilità<br />
nel tempo. Sono stati utilizzati i nuovi inverter SMA Peak 3 da 1500<br />
volt, posizionati in un unico container al fine di garantire la sicurezza<br />
Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />
aziendale e una manutenzione più semplice<br />
nel tempo. Questa nuova tecnologia ha<br />
migliorato l’efficienza, aumentato la lunghezza<br />
delle stringhe con una riduzione dei<br />
costi di circa il 25%. <strong>La</strong> semplificazione della<br />
posa, la tecnologia avanzata degli inverter<br />
e l’organizzazione meticolosa di Eco Casa<br />
Fotovoltaico hanno contribuito a realizzare<br />
completamente l’impianto in due mesi.<br />
“Siamo soddisfatti della nostra partnership<br />
con SMA, che ci è stata di continuo sostegno in tutta la fase di<br />
progettazione”, ha dichiarato Ghidoni, amministratore di Eco Casa<br />
Fotovoltaico. “Grazie ai nuovi SMA Peak 3 e al sistema di fissaggio<br />
dei pannelli siamo riusciti a progettare un impianto più sicuro e che<br />
avrà una manutenzione più semplice nel tempo”.<br />
L’impianto per Arvedi, oltre ad un’importante riduzione dell’impatto<br />
ambientale, consentirà rilevanti risparmi economici. L’energia prodotta<br />
dell’impianto sarà al 97% autoconsumata con una ulteriore diminuzione<br />
delle emissioni di CO 2<br />
in atmosfera di circa 1.190 tonnellate di CO 2<br />
l’anno.<br />
“Il secondo impianto fotovoltaico di Acciaieria Arvedi è stato realizzato<br />
in autoconsumo, senza alcuna incentivazione”, ha dichiarato Valerio<br />
Natalizia, Regional Manager SMA South Europe.<br />
OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />
Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />
PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />
Quality Expertise Efficiency Reliability<br />
✓ Frese e centri di lavoro CNC<br />
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e tangenziale<br />
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formato 3000x1500 mm<br />
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meccanici<br />
✓ Sala metrologica di controllo<br />
✓ Ufficio Tecnico per<br />
progettazione e sviluppo disegni<br />
✓ Carpenteria meccanica leggera<br />
tramite la consociata FABER<br />
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✓ Operazioni complementari<br />
di foratura, filettatura, stozzatura<br />
Trattamenti di protezione<br />
superficiale e termici<br />
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3000x820x720 mm<br />
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✓ CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />
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✓ Universal and Horizontal grinders<br />
✓ LASER cutting machine - 3000 W,<br />
capacity range 3000x1500 mm<br />
✓ Mechanical assembly department<br />
✓ Metrological control room<br />
✓ Engineering Department for project<br />
design and development<br />
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subsidiary FABER<br />
✓ Additional drilling, threading and<br />
slotting operations<br />
Protective surface and thermal/heat<br />
treatments<br />
Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />
ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />
COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />
Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />
EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />
PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15
ATTUALITÀ<br />
OPEN COVID-19 DECLARATION<br />
NSK condivide la sua proprietà<br />
intellettuale contro la pandemia<br />
NSK, uno dei principali produttori<br />
mondiali di cuscinetti, tecnologie di<br />
moto lineare e sistemi sterzanti, ha<br />
sottoscritto la nuova “Open Covid-19<br />
Declaration”, aderendo all’iniziativa<br />
mondiale che punta ad arrestare velocemente<br />
la diffusione del Coronavirus<br />
(Covid-19). Con questa dichiarazione<br />
senza precedenti, NSK si impegna a<br />
rendere disponibile la sua proprietà<br />
intellettuale (IP) a scopo di sviluppo,<br />
produzione e altre attività fondamentali<br />
per arrestare la trasmissione del<br />
virus.<br />
Per fermare l’avanzata del Covid-19<br />
è necessario sviluppare, produrre<br />
e distribuire velocemente farmaci,<br />
vaccini, apparecchiature medicali e<br />
prodotti per la prevenzione dell’infezione.<br />
<strong>La</strong> Open Covid-19 Declaration<br />
invita i titolari di proprietà intellettuale<br />
a rendere liberamente disponibili<br />
brevetti di prodotti, modelli, brevetti<br />
di progetti e diritti d’autore per la<br />
lotta contro la pandemia. Per sconfiggere<br />
il virus nel più breve tempo<br />
possibile servono nuove modalità di<br />
collaborazione fra industrie, governi<br />
e mondo accademico, svincolandosi<br />
dai modelli tradizionali.<br />
NSK appoggia questa strategia e, pertanto,<br />
ha sottoscritto la dichiarazione<br />
senza alcuna restrizione, accettando<br />
di astenersi dalla tutela dei diritti di IP<br />
nei confronti di qualsiasi progetto che<br />
punti a contrastare il Covid-19, che si<br />
tratti di prevenzione, contenimento o<br />
cura. L’azienda non chiederà alcun<br />
compenso o risarcimento per l’utilizzo<br />
della sua proprietà intellettuale in<br />
questi progetti.<br />
In normali circostanze, l’utilizzo di<br />
proprietà intellettuale prevede un processo<br />
di negoziazione e un accordo<br />
di licenza: tutto questo viene meno<br />
sottoscrivendo la dichiarazione.<br />
MANIFATTURA AVANZATA<br />
Asse Italia-Cina: innovazione e ricerca non si fermano<br />
Sono più di 850 gli accordi di collaborazione tra Università italiane e cinesi, di cui 300<br />
siglati con i primi 40 atenei del Dragone. Frutto di un lavoro di cooperazione scientifica e<br />
tecnologica avviato nel 1998, negli ultimi anni le relazioni tra Italia e Cina hanno visto consolidarsi<br />
partnership e opportunità crescenti lungo un percorso per molti versi coronato con<br />
la firma, nel marzo dello scorso anno a Roma, del memorandum d’intesa sulla Nuova Via<br />
della Seta. Tra gli obiettivi, il memorandum mira infatti a favorire la cooperazione scientifica<br />
e tecnologica tra startup italiane e cinesi.<br />
Proprio in questa prospettiva di collaborazione, nel 2017 – sotto l’egida del Ministero dell’Università<br />
e della Ricerca e del Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia – è nato il<br />
CI-LAM, <strong>La</strong>boratorio sino-italiano per la manifattura avanzata, una piattaforma bilaterale di<br />
cooperazione che ha lo scopo di riunire le risorse di università, centri di ricerca e mondo<br />
industriale di entrambi i paesi per svolgere attività di ricerca e sviluppo congiunte sulle<br />
tecnologie e le piattaforme digitali dedicate al mondo manifatturiero. Il piano di azione del<br />
CI-LAM prevede programmi di formazione, scambio e mobilità rivolti a studenti e ricercatori<br />
e un supporto alle attività di innovazione e trasferimento tecnologico al fine di favorire il<br />
loro percorso di trasformazione digitale e il processo di internazionalizzazione.<br />
In questa cornice si inserisce anche l’Academy e in particolare la Summer School che,<br />
dopo il suo avvio a Napoli nel 2019, conta quest’anno una nuova edizione erogata in<br />
modalità telematica.<br />
Si è da poco svolta la cerimonia di apertura dell’Academy CI-LAM China Italy <strong>La</strong>boratory on<br />
Advanced Manufacturing. Partner di questa realtà sono la Tsinghua University di Pechino,<br />
l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, China<br />
Science and Technology Automation Alliance (CSAA) e Campania NewSteel.<br />
L’obiettivo principale è stato quello di traghettare la piattaforma di cooperazione CI-LAM<br />
verso nuovi e più ambiziosi obiettivi previsti nell’accordo firmato nel 2017 tra le parti.<br />
In questa nuova versione del programma formativo, in particolare, sono state organizzate<br />
due serie di webinar e attività di match-making aventi finalità complementari.<br />
Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell’Università<br />
e Ricerca Gaetano Manfredi, Remo Morzenti Pellegrini rettore dell’Università degli studi di<br />
Bergamo, Arturo De Vivo rettore dell’Università Federico II di Napoli e Yang Bin, prorettore<br />
della Tsinghua University.<br />
16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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SOFTWARE CAD/CAM PER LA PRODUZIONE MECCANICA<br />
Edgecam è la soluzione CAM di riferimento per lavorazioni di fresatura, tornitura,<br />
erosione a filo e per la gestione di macchine utensili multitasking. Genera<br />
percorsi utensili efficienti e affidabili con una semplicita d‘uso senza precedenti<br />
e offre strumenti di controllo avanzati per la produttivita in officina.<br />
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ATTUALITÀ<br />
STRUMENTI FINANZIARI<br />
Covid Passport per sostenere la liquidità delle Pmi<br />
Assindustria Venetocentro insieme<br />
a Credit Data Research e Crif<br />
RealTime Ltd, primari innovatori<br />
nel settore del rischio di credito<br />
per le Pmi, hanno lanciato un<br />
nuovo prodotto per aiutare le<br />
piccole e medie aziende italiane<br />
a gestire le sfide senza precedenti<br />
causate dalla pandemia<br />
da Covid-19: il Covid-19 Credit<br />
Passport ® . Si tratta di un servizio,<br />
abilitato dalla tecnologia<br />
Open Banking, che consente<br />
una analisi puntuale della situazione<br />
finanziaria dell’impresa<br />
nel corso degli ultimi mesi – in<br />
particolar modo prima, durante e<br />
dopo la pandemia Covid-19 – per<br />
evidenziare come una riduzione<br />
di liquidità sia stata determinata<br />
dalla pandemia e non invece<br />
da altre ragioni imputabili alla<br />
gestione aziendale. Lo strumento<br />
Covid-19 Credit Passport<br />
congiunge il noto Credit Scoring<br />
RealTime Credit Passport ® con<br />
i dati di Open Banking, in questo<br />
modo l’impresa può avere<br />
una certificazione da parte di<br />
un autorevole soggetto terzo,<br />
della sua qualità creditizia alla<br />
data del 1 gennaio <strong>2020</strong>, prima<br />
dell’impatto del Covid-19 e successivamente<br />
allo stesso.<br />
“<strong>La</strong> nostra associazione ha sempre<br />
investito nell’innovazione,<br />
anche per l’accesso al credito e<br />
nella finanza aziendale”, dichiarano<br />
Maria Cristina Piovesana<br />
e Massimo Finco, Presidente e<br />
Presidente Vicario di Assindustria<br />
Venetocentro. “L’utilizzo del<br />
patrimonio informativo disponibile<br />
attraverso l’Open Banking<br />
è un prezioso alleato a questo<br />
scopo e rafforza ancora di più<br />
il valore informativo del Credit<br />
Passport strumento sul quale<br />
l’associazione ha creduto da<br />
subito, per prima in Italia”.<br />
“È sempre stata la nostra missione<br />
innovare il mercato e aiutare<br />
le Pmi a creare resilienza e<br />
accedere ai finanziamenti di cui<br />
hanno bisogno”, afferma Alessio<br />
Balduini, Chief Executive Officer,<br />
CRIF Business Solutions.<br />
“Questo non è mai stato così<br />
importante e sono lieto che possiamo<br />
fornire una soluzione che<br />
aiuti gli imprenditori a navigare<br />
in questi tempi difficili”.<br />
Massimo Finco e Maria Cristina<br />
Piovesana, rispettivamente<br />
presidente vicario e presidente<br />
di Assindustria Venetocentro<br />
“Le Pmi sono il 95% delle imprese<br />
private italiane e il 79% dell’occupazione<br />
totale nel settore privato.<br />
Garantire il futuro di milioni<br />
di aziende è fondamentale per<br />
salvare posti di lavoro e proteggere<br />
l’economia”, sottolinea<br />
Carlo Spagliardi, Chief Executive<br />
Officer, Credit Data Research<br />
Italia. “Non vediamo l’ora di<br />
continuare il nostro lavoro per<br />
garantire che ciò accada”.<br />
L’INIZIATIVA DI DAC E THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI<br />
Una cura per far ripartire il settore aerospaziale<br />
L’International Air Transport Association<br />
valuta in circa 25 milioni i posti<br />
di lavoro a rischio con il crollo della<br />
domanda di viaggi aerei per la crisi<br />
Covid-19. A livello globale, i mezzi<br />
di sussistenza di circa 65,5 milioni<br />
di persone dipendono dall’industria<br />
aeronautica, compresi settori come i<br />
viaggi e il turismo. Tutte le compagnie<br />
aeree del mondo stanno rivedendo<br />
i loro programmi di ampliamento e<br />
rinnovo delle flotte aeree, con conseguenze<br />
immaginabili sulle produzioni<br />
aeronautiche. Conseguenze gravi e<br />
difficilmente recuperabili. C’è poi il<br />
fermo dei programmi di ricerca e sviluppo<br />
del settore, dai quali dipendono<br />
in maniera rilevanti le capacità di<br />
poter competere sull’innovazione tecnologica<br />
nei prodotti e nei processi.<br />
Di fronte a tutto questo è necessario<br />
lavorare sin d’ora per la ripartenza.<br />
Con questo spirito nasce la<br />
cura “Restarting by transforming”,<br />
un’iniziativa DAC - The European<br />
House Ambrosetti a sostegno delle<br />
aziende aerospaziali della Campania<br />
per il dopo Covid-19. Al programma<br />
“Restarting by transforming” hanno<br />
aderito le aziende, socie dirette o<br />
indirette del DAC.<br />
L’iniziativa mette in campo competenze<br />
per lavorare con esperti italiani e<br />
internazionali su tematiche di business<br />
acceleration, management, marketing,<br />
leadership, digitalizzazione ed innovazione.<br />
Eroga alle aziende del Distretto<br />
Aerospaziale della Campania dei<br />
toolkit di resilienza per fronteggiare l’emergenza<br />
Covid-19. Il toolkit consiste<br />
nella consulenza personalizzata per<br />
analizzare e gestire i rischi derivanti<br />
dall’emergenza coronavirus di ciascuna<br />
organizzazione. Fornisce, oltre<br />
all’analisi dei rischi, un piano di intervento<br />
denominato “Contingency plan”<br />
per rilanciare il business con maggiore<br />
efficacia e rapidità ed essere pronti a<br />
cogliere le opportunità nonché a gestire<br />
le minacce dello scenario post crisi.<br />
18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
FINO AL RINNOVO NELLA PRIMAVERA 2021<br />
Alessandro Spada alla guida di Assolombarda<br />
A seguito dell’elezione di Carlo Bonomi alla<br />
presidenza di Confindustria, Alessandro<br />
Spada – già vicepresidente vicario di Assolombarda<br />
– subentra alla guida dell’Associazione<br />
in qualità di presidente fino al rinnovo,<br />
la prossima primavera, della Presidenza per<br />
il quadriennio 2021-2025.<br />
È quanto ha stabilito il Consiglio Generale di<br />
Assolombarda, che ha altresì confermato l’incarico<br />
dell’attuale squadra di Presidenza fino<br />
a fine mandato per il quadriennio 2017-2021.<br />
Alessandro Spada è membro del Consiglio di Amministrazione<br />
di VRV Srl – specialista nella progettazione e costruzione di<br />
apparecchi a pressione per l’industria chimica, petrolchimica<br />
e farmaceutica – in qualità di vice presidente, di IMB<br />
- Industrie Meccaniche di Bagnolo Srl, di FEMA Srl., di VRV<br />
Cryogenic Equipment PVT – Ltd. (India). Inoltre, ricopre il<br />
ruolo di Corporate Advisor del Gruppo Chart Industries, Inc.<br />
Da novembre 2018 è amministratore delegato di Safe Investiment<br />
Holding Srl, holding di partecipazione in società;<br />
presidente di Confidi Systema! e presidente di Parcam Srl;<br />
membro del Consiglio della Camera di commercio Milano<br />
Monza Brianza Lodi; membro del Consiglio di ANIMP; e<br />
membro del CdA di NB Aurora.<br />
“Da parte di tutta Assolombarda a Carlo Bonomi<br />
le congratulazioni per la nomina alla presidenza<br />
di Confindustria, nella certezza che saprà essere<br />
all’altezza della grande sfida che ha davanti: difendere<br />
l’eccezionale valore dell’industria italiana e<br />
rilanciare il futuro produttivo del nostro Paese”,<br />
ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di<br />
Assolombarda. “Un lavoro che richiede grande<br />
coraggio, determinazione e visione: qualità che ha<br />
già dimostrato di avere, in questi anni di straordinario<br />
impegno, alla guida di Assolombarda, che oggi<br />
rappresenta un punto di riferimento importante sul territorio”.<br />
“In questa direzione proseguirà anche il mio lavoro. Il Covid-19<br />
ha portato alla luce le fragilità del nostro sistema economico e<br />
ci troviamo di fronte all’urgenza di ripartire pensando a nuovi<br />
modelli di sviluppo e organizzativi. Il tema della sostenibilità,<br />
non solo economica ma anche sociale, sarà centrale insieme<br />
a quello della tecnologia, che sta disegnando una manifattura<br />
completamente diversa da quella a cui eravamo abituati”.<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
Carbonitrurazione<br />
Tempra e rinvenimento<br />
Sottoraffreddamento<br />
Normalizzazione<br />
Ricottura normale e in bianco<br />
Sabbiatura<br />
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />
Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
www.carbotempra.it<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 19
ATTUALITÀ<br />
EY E CONFINDUSTRIA LOMBARDIA<br />
Strumento di self-assessment<br />
a supporto delle imprese<br />
EY, il network mondiale di 6.000 esperti in Italia e<br />
300.000 consulenti nel mondo, sta promuovendo<br />
insieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria<br />
Lombardia uno strumento gratuito a supporto<br />
delle imprese del territorio per monitorare, in<br />
questo momento di crisi da Covid-19, la “business<br />
continuity” nei suoi molteplici aspetti operativi<br />
e finanziari, e per favorire il ripristino in tutte le<br />
aree critiche aziendali, per la successiva fase<br />
di ripresa.<br />
“Le imprese oggi hanno la necessità di ripartire<br />
e garantire la continuità delle relazioni con i<br />
clienti, dei rapporti con i fornitori, del lavoro dei<br />
dipendenti e tornare velocemente ad operare<br />
sui mercati più forti di prima”, ha dichiarato<br />
Paolo Zocchi, Partner e MED Growth Markets<br />
Leader di EY. “Per farlo gli imprenditori devono<br />
riflettere sulle azioni necessarie anche grazie ad<br />
una autodiagnosi e non avere paura di mettere<br />
in discussione prodotti, processi e modelli di<br />
business”.<br />
“I Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia<br />
hanno aderito all’iniziativa di EY perché<br />
in questa fase così complicata è dovere delle<br />
associazioni di rappresentanza fornire tutti gli<br />
strumenti utili ad analizzare il contesto e gli<br />
scenari al fine di supportare concretamente<br />
le imprese affinché, anche da questa crisi, le<br />
aziende lombarde ne possano uscire rafforzate<br />
e ancor più competitive”, dichiara Matteo<br />
Dell’Acqua, residente dei Giovani Imprenditori<br />
di Confindustria Lombardia e CEO di ADFlex<br />
SpA. “<strong>La</strong> mappatura delle criticità che la crisi<br />
Covid-19 ha fatto emergere, sia a livello di singola<br />
azienda che di filiera, sarà prezioso anche<br />
in ottica di interventi istituzionali mirati per lo<br />
sviluppo di azioni a supporto della ripartenza”.<br />
“Vediamo che le nostre aziende stanno intervenendo<br />
con piani di emergenza spesso concentrati<br />
solo su specifiche aree senza considerare gli<br />
impatti globali a livello aziendale”, afferma Ivan<br />
Losio Partner di EY. “Per questo abbiamo pensato<br />
ad uno strumento digitale di self-assessment che<br />
possa aiutare l’azienda a riflettere sull’opportunità<br />
di adottare piani organici sistematicamente<br />
aggiornati, di ausilio sia nella gestione immediata<br />
sia del prossimo futuro, che si presenta fortemente<br />
incerto e complesso”.<br />
COLLABORAZIONE FRA COMAU E MICROSOFT ITALIA<br />
Web app per monitorare da remoto robot e macchine<br />
Per supportare le aziende in un momento di ripresa delle attività<br />
industriali, a seguito della pandemia Covid-19, Comau lancia l’iniziativa<br />
“Smart Digital Restart” in collaborazione con Microsoft<br />
Italia, mettendo a disposizione in.Grid/Link, una nuova web app<br />
per il monitoraggio e la diagnostica in remoto dei propri robot<br />
e macchine utensili. L’applicazione sarà disponibile in forma<br />
gratuita per 6 mesi, nella versione ‘light’, in Italia e, a seguire,<br />
in altri Paesi.<br />
in.Grid/Link fa parte della piattaforma in.Grid, che Comau ha<br />
sviluppato per accompagnare il passaggio delle imprese alla<br />
manifattura digitale: un pacchetto software che facilita l’acquisizione<br />
e lo scambio di dati tra apparecchiature e macchinari<br />
industriali, ai fini della manutenzione predittiva e per ottimizzare<br />
la produttività.<br />
in.Grid/Link consente agli operatori di monitorare a distanza<br />
lo status dei robot e dei macchinari installati all’interno di<br />
uno stabilimento, verificandone i parametri operativi. I dati<br />
elaborati dalla piattaforma di data analytics in.Grid possono<br />
essere visualizzati in tempo reale su qualsiasi pc, tablet,<br />
smartphone, con un’interfaccia personalizzabile in base alle<br />
necessità dei clienti.<br />
<strong>La</strong> nuova applicazione fa leva sulla piattaforma Azure e sulle<br />
soluzioni IoT di Microsoft per offrire un ambiente scalabile e<br />
sicuro per attività di assistenza da remoto.<br />
Nella sua versione completa, il sistema effettua la raccolta,<br />
l’analisi e la memorizzazione in cloud di dati-macchina e di<br />
processo, per tenere sotto controllo l’andamento dei cicli di<br />
lavoro degli impianti robotizzati, notificando la necessità di<br />
manutenzione e di assistenza in caso di mal funzionamento.<br />
Comau si impegna in tal modo ad aiutare le aziende a gestire<br />
con facilità e continuità le proprie linee automatizzate anche<br />
in modalità di “remote working”.<br />
20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
STAMPAGGIO A INIEZIONE<br />
HRSflow al vertice nei sistemi a canale caldo<br />
Dal quarto trimestre del 2019, HRSflow è al primo posto nel campo<br />
della tecnologia dei canali caldi per applicazioni legate al settore<br />
automobilistico. Ciò è dimostrato dal regolare confronto interno tra<br />
i dati di vendita dell’azienda e quelli accessibili della concorrenza.<br />
Questo percorso è il risultato della ventennale esperienza di HRSflow<br />
nello sviluppo del prodotto e di tecnologie rivoluzionarie che hanno<br />
portato continui progressi all’intero panorama dello stampaggio ad<br />
iniezione. L’esempio più recente è la tecnologia FLEXflow EVO, l’ultima<br />
generazione di sistemi servo controllati HRSflow. Un importante<br />
contributo al raggiungimento di questo obiettivo è stato dato dalla<br />
struttura globale che conta tre stabilimenti identici in Europa, Cina<br />
e Stati Uniti e consente all’azienda di gestire progetti internazionali<br />
molto complessi e di supportare i clienti con flessibilità, elevati<br />
standard qualitativi e tempi rapidi di consegna in termini di progettazione<br />
e produzione.<br />
“Dobbiamo la nostra attuale posizione di mercato alla passione di<br />
tutti i nostri dipendenti per il loro lavoro, all’affidabilità del team,<br />
al principio del miglioramento continuo e alla forte attenzione al<br />
servizio prima, durante e dopo l’installazione dei nostri sistemi”, ha<br />
dichiarato Maurizio Bazzo, presidente di HRSflow. “Questi fattori,<br />
e la nostra stretta collaborazione con gli stampisti e gli end user,<br />
producono un valore aggiunto ai nostri clienti, aiutandoli ad avere<br />
successo nel mercato stesso.”<br />
STAMPA 3D FFF<br />
Leonardo e Roboze insieme<br />
per l’aerospaziale<br />
<strong>La</strong> Divisione Aerostrutture di Leonardo<br />
Spa, con sede in Grottaglie<br />
(TA), ha recentemente testato<br />
la tecnologia di stampa 3D FFF<br />
(Fused Filament Fabrication)<br />
Roboze nel proprio processo di<br />
produzione di materiali aerospaziali<br />
compositi.<br />
L’obiettivo del test è stato quello di<br />
sostituire stampi metallici tradizionali<br />
con elementi a base polimerica<br />
come la Carbon PA e il Carbon<br />
PEEK, rispettivamente nylon 6 e<br />
PEEK caricati con fibre di carbonio<br />
corte, per la riduzione dei costi e<br />
dei tempi a vantaggio di un aumento<br />
della flessibilità di progettazione.<br />
“I tecnopolimeri come il polietere<br />
etere chetone (PEEK), combinati<br />
ad un’alta presenza di fibre<br />
di carbonio corte, aprono alcuni<br />
orizzonti interessanti per lo sviluppo”,<br />
ha dichiarato Stefano<br />
Corvaglia, Intellectual Property<br />
Manager e Head of Research and<br />
Development della Divisione Aerostrutture.<br />
“I test con questi materiali<br />
sono di particolare interesse<br />
scientifico-tecnologico poiché<br />
conferiscono proprietà strutturali<br />
e chimico-fisiche di estrema<br />
rilevanza tecnologica alle parti<br />
prodotte, ad esempio la resistenza<br />
termica e chimica”.<br />
<strong>La</strong> soluzione Roboze utilizzata<br />
nel test è la ARGO 500, stampante<br />
3D industriale progettata<br />
per aiutare le aziende nella trasformazione<br />
digitale dei propri<br />
processi produttivi. Roboze ha<br />
una sede EMEA in Italia e sede<br />
Usa in Texas. In particolare, le<br />
stampanti 3D Roboze sono dotate<br />
di un movimento senza cinghia<br />
brevettato, il Beltless System, in<br />
grado di garantire livelli di precisione<br />
fino a 0,01 mm e ripetibilità<br />
del processo, con i polimeri e i<br />
materiali compositi più performanti<br />
dell’intero settore.<br />
Tramite l’ottimizzazione dei parametri<br />
di stampa della Roboze ARGO<br />
500 nella fase di test, Leonardo<br />
è riuscito a rimuovere eventuali<br />
porosità e rugosità superficiali,<br />
tipiche della fabbricazione additiva<br />
a filamento fuso. Questo step<br />
è stato essenziale anche per il<br />
mantenimento del vuoto durante<br />
il processo di cura.<br />
Un aspetto importante dell’utilizzo<br />
della tecnologia additiva di<br />
tecnopolimeri è la capacità di<br />
utilizzarli per applicazioni ad alta<br />
temperatura. L’elevato grado di<br />
stabilità termica, dato dal polimero<br />
e dalla fibra di carbonio, non<br />
origina deformazioni significative<br />
negli stampi. <strong>La</strong> loro durabilità con<br />
la ripetizione dei cicli termici è ora<br />
oggetto di studio.<br />
<strong>La</strong> flessibilità produttiva delle<br />
soluzioni Roboze unita all’opportunità<br />
di produrre con tecnopolimeri<br />
in grado di resistere alle<br />
pressioni e alle temperature dei<br />
cicli di vulcanizzazione dei compositi<br />
(processo di reticolazione<br />
delle catene polimeriche nella<br />
matrice composita - CFRP) rappresenta<br />
un segno di svolta per<br />
l’industria aerospaziale, offrendo<br />
costi e tempi di sviluppo ridotti<br />
rispetto alle tecniche tradizionali.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21
APPUNTAMENTI<br />
FIERE<br />
<strong>La</strong>miera 2021 punta<br />
a confermare i risultati<br />
positivi delle ultime<br />
edizioni, In mostra<br />
macchine, impianti,<br />
attrezzature per la<br />
lavorazione e il taglio,<br />
ma anche soluzioni per la<br />
fabbrica digitale.<br />
A Milano protagonista<br />
la lavorazione della lamiera<br />
Dal 17 al 20 marzo 2021, in un<br />
periodo quindi precedente alle<br />
scorse edizioni, andrà in scena a<br />
fieramilano Rho <strong>La</strong>miera 2021. <strong>La</strong> fiera<br />
rappresenta una delle più qualificate<br />
manifestazioni internazionali dedicate<br />
alle macchine utensili e alle tecnologie<br />
per il taglio, la lavorazione e la deformazione<br />
della lamiera oltre che alle<br />
soluzioni di automazione, robotica e<br />
connettività per l’industria che consentono<br />
anche l’efficientamento energetico<br />
e produttivo di macchinari e impianti,<br />
garantendo benefici anche in termini<br />
di sostenibilità economica, ambientale<br />
e sociale.<br />
Promossa da Ucimu - Sistemi Per Produrre,<br />
l’associazione dei costruttori italiani di<br />
macchine utensili, robot e automazione,<br />
e organizzata da CEU-Centro Esposizioni<br />
Ucimu, <strong>La</strong>miera 2021 punta a riconfermare<br />
il successo e i risultati degli anni<br />
passati, allungando la serie positiva che<br />
registra ormai dal 2016.<br />
Dopo l’ultima edizione bolognese (2016)<br />
che già registrava un incremento di tutti i<br />
principali indicatori, con lo spostamento a<br />
Milano, la manifestazione ha dimostrato<br />
le sue potenzialità, mettendo a segno<br />
nel 2017 prima, e nel 2019 poi, risultati<br />
crescenti.<br />
In particolare, con 518 espositori, il 6%<br />
in più rispetto al 2017, ed una superficie<br />
espositiva cresciuta, del 25%, a 50.000<br />
metri quadrati, l’edizione 2019 di <strong>La</strong>miera<br />
ha registrato un incremento sostanziale,<br />
pari all’11%, anche nel numero di ingressi<br />
dei visitatori, risultati 26.197.<br />
Nuova location e nuovi servizi oltre<br />
che incremento dei contenuti proposti<br />
e dell’offerta tecnologica presente in<br />
mostra sono i fattori che hanno permesso<br />
a <strong>La</strong>miera in questi ultimi anni di consolidare<br />
la sua posizione nel panorama<br />
internazionale.<br />
Macchine, impianti, attrezzature per la<br />
lavorazione e il taglio di lamiere, tubi,<br />
profilati, fili, carpenteria metallica, presse,<br />
stampi, saldatura, trattamenti e finitura<br />
delle superfici, robot, automazione, parti,<br />
componenti, accessori, utensileria, materiali<br />
fastener, subfornitura tecnica e per<br />
l’industria, sistemi di controllo e qualità,<br />
metrologia, software, microlavorazioni,<br />
tecnologie additive e soluzioni per<br />
la fabbrica digitale e l’efficientamento<br />
energetico e produttivo rappresentano il<br />
cuore dell’esposizione.<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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UN MODELLO CONSOLIDATO<br />
L’edizione 2021 della manifestazione sarà<br />
organizzata secondo il modello ormai consolidato:<br />
intorno all’offerta di macchine e<br />
alle tecnologie per deformazione saranno le<br />
Aree di Innovazione dedicate. Robot Planet,<br />
incentrata su robot industriali, integratori<br />
e sistemi di asservimento; Fabbricafutura,<br />
dedicata a software e tecnologie per la<br />
connettività e la gestione dei dati; Box Consulting,<br />
spazio per consulenti e formatori,<br />
Saldatech, con focus sul comparto della<br />
saldatura; Fastener Industry, dedicata a viti,<br />
bulloni e sistemi di serraggio e fissaggio;<br />
EcoCoatech, destinata ai processi di verniciatura<br />
della lamiera e Blech Italy, riservata<br />
alla subfornitura e ai servizi per l’industria.<br />
A completare l’offerta espositiva sarà<br />
<strong>La</strong>mialamiera che proporrà convegni che<br />
ospiteranno confronti tra opinion leader<br />
ed esperti su temi specifici oltre a presentazioni<br />
di tecnologie innovative a cura<br />
degli espositori.<br />
Per <strong>La</strong>miera 2021 due sono le novità. <strong>La</strong><br />
prima riguarda il cambiamento di data,<br />
anticipata di due mesi, rispetto all’appuntamento<br />
tradizionale per meglio distanziarla<br />
da EMO Milano 2021, la mondiale<br />
itinerante dedicata al mondo della lavorazione<br />
dei metalli che dopo sei anni torna<br />
a fieramilano nell’ottobre 2021.<br />
“In questo modo – ha affermato Alfredo<br />
Mariotti, direttore generale di Ucimu<br />
- Sistemi Per Produrre – gli espositori<br />
avranno a disposizione un adeguato<br />
spazio temporale per prendere parte<br />
sia a <strong>La</strong>miera che a EMO Milano, eventi<br />
differenti ma complementari, fruendo<br />
così della doppia opportunità di visibilità<br />
garantita dagli stessi”.<br />
Per incentivare ulteriormente le imprese<br />
a partecipare ad entrambe le manifestazioni,<br />
è stato ideato “il ticket <strong>La</strong>miera-<br />
EMO Milano 2021”: una formula che<br />
prevede uno sconto sulla partecipazione<br />
a <strong>La</strong>miera per quanti avranno già inviato<br />
la domanda di adesione a EMO Milano<br />
2021 entro il primo giorno di svolgimento<br />
di <strong>La</strong>miera (dettagli sono disponibili sul<br />
sito lamiera.net).<br />
<strong>La</strong> seconda novità riguarda invece l’organizzazione<br />
di <strong>La</strong>miera che si svolgerà in<br />
concomitanza con tre eventi espositivi di<br />
rilievo nel loro ambito di interesse, tutti<br />
<strong>La</strong>miera è una<br />
manifestazione<br />
internazionale<br />
dedicata alle<br />
macchine utensili<br />
e alle tecnologie<br />
per il taglio,<br />
la lavorazione<br />
e la deformazione<br />
della lamiera oltre<br />
che alle soluzioni<br />
di automazione,<br />
robotica<br />
e connettività<br />
per l’industria<br />
in programma nella stessa settimana<br />
nel quartiere espositivo di fieramilano<br />
Rho: Made in Steel, dedicata al mondo<br />
della siderurgia, Made Expo per il settore<br />
delle costruzioni e progettazioni, e Transpotec<br />
Logitec specializzata in trasporti<br />
e logistica.<br />
In altre parole, <strong>La</strong>miera potrà avvantaggiarsi<br />
della presenza degli operatori<br />
presenti a Made in Steel, Made Expo e<br />
Transpotec Logitec, dedicate a settori –<br />
quali materiali, carpenteria, infrastrutture,<br />
costruzioni e progettazione, trasporto e<br />
logistica – tra i principali per utilizzo di<br />
tecnologie per la lavorazione della lamiera.<br />
“L’inserimento di <strong>La</strong>miera in un contesto<br />
più ampio di manifestazioni dedicate<br />
al manifatturiero – ha commentato<br />
Alfredo Mariotti – porterà interessanti<br />
vantaggi sia ai nostri espositori che ai<br />
nostri visitatori. I primi potranno, infatti,<br />
beneficiare della presenza degli operatori<br />
delle manifestazioni concomitanti<br />
che si aggiungeranno a quelli che tradizionalmente<br />
visitano il nostro evento.<br />
I secondi, invece, avranno la possibilità<br />
di completare la loro visita a <strong>La</strong>miera<br />
abbinandola a quella degli altri eventi.<br />
Vorremmo, in sostanza, offrire a tutti i<br />
nostri operatori il massimo ritorno dalla<br />
loro partecipazione all’edizione 2021.<br />
Siamo certi – ha concluso Mariotti –<br />
che questa sinergia tra le manifestazioni<br />
porterà grande valore alla visita di tutti<br />
gli operatori presenti all’interno dell’hub<br />
di fieramilano Rho che, grazie alle sue<br />
strutture, permette così di moltiplicare le<br />
occasioni di business e aggionamento”.<br />
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APPUNTAMENTI<br />
CONFERMATA L’EDIZIONE 32<br />
Le macchine utensili ricominciano da BI-MU<br />
Appuntamento confermato dal 14 al 17 ottobre a fieramilano<br />
Rho per la 32esima edizione di BI-MU.<br />
Promossa da Ucimu - Sistemi per produrre, l’associazione<br />
dei costruttori italiani di macchine utensili, robot<br />
e automazione, e organizzata da Efim - Ente fiere italiane<br />
macchine, 32.BI-MU è la più importante manifestazione<br />
italiana dedicata all’industria costruttrice di macchine<br />
utensili ad asportazione, deformazione e additive, robot,<br />
digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti<br />
e subfornitura.<br />
L’edizione di BI-MU di quest’anno riveste un ruolo ancor<br />
più rilevante poiché rappresenta il primo appuntamento<br />
espositivo del <strong>2020</strong> per il settore. L’emergenza sanitaria<br />
ha imposto, in tutto il mondo, la cancellazione o lo<br />
spostamento di tutte le manifestazioni dedicate al comparto<br />
lasciando gli addetti ai lavori privi di occasioni di<br />
incontro.<br />
Considerato poi il posizionamento temporale molto a<br />
ridosso della chiusura d’anno, 32.BI-MU ragionevolmente<br />
coinciderà con il momento in cui le imprese,<br />
dopo il blocco forzato del consumo, daranno riavvio ai<br />
nuovi investimenti, spinti anche dalle misure di incentivo<br />
del Piano Transizione 4.0 assicurate dalla Legge<br />
di Bilancio <strong>2020</strong>.<br />
“D’altra parte – ha affermato Alfredo Mariotti, direttore<br />
generale Ucimu - Sistemi per produrre – la ripresa del<br />
consumo di macchine utensili in Italia e in Europa prevista<br />
già a partire da inizio 2021, conferma come la fine<br />
del <strong>2020</strong> possa essere il momento corretto per le aziende<br />
per riallacciare le fila della propria attività pianificando<br />
nuovi investimenti in tecnologie di produzione”.<br />
Posizionamento temporale strategico insieme alla natura<br />
biennale della manifestazione, che la rende un appuntamento<br />
ancora più atteso, sono tra le ragioni principali<br />
che hanno spinto già oltre 500 imprese a confermare la<br />
loro presenza alla mostra.<br />
Dal canto loro, in considerazione della riapertura ufficiale<br />
delle attività fieristiche sul territorio nazionale fissata il<br />
14 luglio <strong>2020</strong>, organizzatori e fieramilano stanno lavorando<br />
così da implementare tutte le azioni necessarie<br />
per rispondere ai regolamenti in materia di sicurezza e<br />
sanità pubblica previsti dalle autorità di governo.<br />
“A brevissimo – ha aggiunto Mariotti – saremo in grado di<br />
comunicare, ai nostri operatori, regole chiare e indirizzi in<br />
materia di organizzazione e norme comportamentali che<br />
assicureranno a espositori e visitatori la partecipazione<br />
all’evento in piena sicurezza, garantendo una permanenza<br />
piacevole e caratterizzata dal massimo comfort<br />
in ambienti completamente sanificati”.<br />
L’AGENDA<br />
Motek<br />
5-8 ottobre <strong>2020</strong><br />
Stoccarda, Germania<br />
www.motek-messe.de<br />
32.BI-MU<br />
14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Samoter<br />
21-25 ottobre <strong>2020</strong><br />
Verona<br />
www.samoter.it<br />
Mecspe<br />
29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Simodec<br />
24-27 novembre <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong> Roche sur Foron, Francia<br />
www.salonifrancesi.com<br />
Subcon<br />
26-28 gennaio 2021<br />
Birmigham, UK<br />
www.subconshow.co.uk<br />
Fornitore Offresi<br />
18-20 febbraio 2021<br />
Erba (CO)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
MECFOR<br />
25-27 febbraio 2021<br />
Parma<br />
www.ucimu.it<br />
EuroBLECH<br />
9-12 marzo 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
Global Industrie<br />
16-21 marzo 2021<br />
Lione, Francia<br />
www.global-industrie.com<br />
<strong>La</strong>miera<br />
17-21 marzo 2021<br />
Milano<br />
www.lamiera.net<br />
Metav<br />
23-26 marzo 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.metav.com<br />
Hannover Messe<br />
12-16 aprile 2021<br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
PMTS<br />
13-15 aprile 2021<br />
Cleveland, Ohio, Usa<br />
www.pmts.com<br />
Aluminium<br />
18-20 maggio 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.aluminium-messe.com/en<br />
AMB<br />
15-19 settembre 2021<br />
Stoccarda, Germania<br />
www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />
Micronora<br />
21-24 settembre 2021<br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
EMO Milano<br />
4-9 ottobre 2021<br />
Milano<br />
www.ucimu.it<br />
IZB<br />
5-7 ottobre 2021<br />
Wolfsburg<br />
www.izb-online.com<br />
Nortec<br />
25-28 gennaio 2022<br />
Amburgo, Germania<br />
www.nortec-hamburg.de<br />
Samuexpo<br />
3-5 febbraio 2022<br />
Pordenone<br />
www.samuexpo.com<br />
SHK Essen<br />
8-11 marzo 2022<br />
Essen, Germania<br />
www.shkessen.de<br />
IMTS<br />
12-17 settembre 2022<br />
Chicago<br />
www.imts.com<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
Materiali <strong>La</strong>vora:<br />
• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />
• Inconel628, Alloy, Monel<br />
• Acciai comuni da costruzione;<br />
• Acciai speciali;<br />
• Acciai automaci e leghe leggere;<br />
• Materiali plasci.<br />
<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />
• Tornitura da barra fino a Ф65<br />
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />
• Produzione ingranaggi e dentatura<br />
• Piccoli assemblaggi di precisione<br />
F.lli Locatelli s.r.l.<br />
meccanica di precisione dal 1967<br />
Seori di sbocco:<br />
• Aeronauco e navale<br />
• Costruori di macchine/impian<br />
• Eleromeccanico<br />
• Illuminotecnica<br />
• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />
• Seore Petrolchimico<br />
• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />
• Ruote dentate e ingranaggi<br />
• Medicale<br />
• Seore alimentare<br />
F.lli locatelli s.r.l.<br />
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />
Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it
MACCHINE UTENSILI<br />
CASE STUDY<br />
Mandelli Sistemi<br />
ha sviluppato un centro<br />
di lavoro 5 assi per la<br />
lavorazione di componenti<br />
aeronautici in titanio.<br />
Scelti gli azionamenti<br />
mandrino di Redex,<br />
che contribuiscono<br />
a raggiungere prestazioni<br />
eccellenti sia nelle<br />
operazioni di sgrossatura<br />
sia di finitura.<br />
Modellare il titanio<br />
per il settore aeronautico<br />
Il nuovo centro di lavoro 5 assi Spark<br />
1300 TI di Mandelli Sistemi è stato<br />
progettato, sviluppato e realizzato<br />
per soddisfare le particolari esigenze<br />
di un produttore di aeromobili. Redex<br />
è stata coinvolta nel progetto finalizzato<br />
alla fresatura di parti strutturali<br />
di fusoliera e motore. Gli azionamenti<br />
mandrino robusti e altamente dinamici<br />
di Redex garantiscono al centro di lavoro<br />
Spark 1300 TI prestazioni eccellenti,<br />
sia nelle operazioni di sgrossatura che<br />
di finitura.<br />
UN MATERIALE STRATEGICO<br />
PER IL SETTORE AEROSPAZIALE<br />
Il titanio è una lega leggera ma altamente<br />
resistente che offre molteplici<br />
possibilità di utilizzo, in particolare<br />
nel settore aerospaziale. I pezzi finiti<br />
possono raggiungere un peso solo del<br />
10-15% rispetto al grezzo iniziale con<br />
un tasso di rimozione del materiale<br />
(MRR) molto rilevante.<br />
Sul prodotto forgiato, che ha forme<br />
molto più generose rispetto al pezzo<br />
finito, è fondamentale una lavorazione<br />
con tolleranze specifiche per garantire<br />
in termini assoluti l’assenza di imperfezioni<br />
di qualsiasi genere che possono<br />
compromettere la resistenza a fatica<br />
di componenti essenziali dell’aeromo-<br />
bile. <strong>La</strong> lavorazione del titanio con un<br />
centro di lavoro tradizionale risulta<br />
molto ostica; come accennato, questo<br />
materiale è molto tenace, resistente alle<br />
alte temperature e ai prodotti chimici<br />
aggressivi. Il titanio ha un elevato rapporto<br />
peso/resistenza e di conseguenza<br />
richiede una velocità di taglio relativamente<br />
lenta e una coppia elevata.<br />
UN CENTRO DI LAVORO PROGETTATO<br />
APPOSTA PER IL TITANIO<br />
Mandelli Sistemi ha una vasta esperienza<br />
nella lavorazione di componenti<br />
aeronautici, comprese parti in titanio.<br />
Tuttavia, il progetto commissionato dal<br />
cliente finale era nuovo per l’azienda,<br />
poiché richiedeva per la prima volta<br />
la capacità di arrivare a una coppia<br />
di 2500 Nm con tempi di produzione<br />
molto ridotti e tasso di rimozione del<br />
materiale (MRR) critico. Per soddisfare<br />
queste specifiche tecniche è stato progettato<br />
un nuovo mandrino. Mandelli<br />
era alla ricerca di un cambio gamma per<br />
il mandrino in grado di trasferire una<br />
coppia elevata con un rapporto di trasmissione<br />
elevato. <strong>La</strong> soluzione è stata<br />
trovata da Redex, uno specialista in<br />
cambi high tech, con il prodotto RAM-<br />
Hit, un cambio coassiale a 2 velocità<br />
integrato nel RAM.<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
“Il modo in cui la Spark 1300 di Mandelli<br />
modella il titanio è piuttosto raro<br />
a vedersi. Avere partecipato a questo<br />
impegnativo progetto e l’essere stati di<br />
supporto al cliente in una delle parti<br />
più delicate della macchina, il RAM,<br />
è stato per noi di Redex motivo di<br />
orgoglio. Redex è ai vertici della considerazione<br />
quando tecnologia raffinata<br />
e applicazioni gravose sono elementi<br />
indispensabili per la riuscita di un<br />
progetto”, afferma Paolo Stefanoni,<br />
direttore della filiale italiana del Gruppo<br />
Redex.<br />
L’integrazione del cambio gamma Redex<br />
nel RAM della macchina fornisce un<br />
sistema di azionamento mandrino completo,<br />
leggero e soprattutto compatto,<br />
che permette un aumento sia della<br />
velocità lineare sia del grado di accelerazione<br />
dell’asse Z. Il cambio gamma<br />
coassiale RamHit a 2 velocità permette<br />
di sfruttare una coppia elevata (fino a<br />
2580 Nm) a basse velocità di rotazione,<br />
per effettuare lavorazioni di sgrossatura<br />
del titanio; e consente anche di ottenere<br />
elevate velocità di rotazione (fino a<br />
9.000 giri/min) per effettuare le lavorazioni<br />
di finitura. RamHit è realizzato<br />
con un albero cavo particolarmente<br />
Mandelli cercava<br />
un cambio gamma<br />
per il mandrino<br />
in grado di<br />
trasferire una<br />
coppia elevata<br />
con un rapporto<br />
di trasmissione<br />
elevato. <strong>La</strong><br />
soluzione è stata<br />
trovata con il<br />
prodotto RAM-<br />
Hit di Redex, un<br />
cambio coassiale<br />
a 2 velocità<br />
integrato nel RAM<br />
largo (30 mm) che facilita il passaggio di<br />
una barra idraulica e consente la lubrificazione<br />
ad alta pressione degli utensili<br />
stessi. Le vibrazioni e il rumore sono<br />
ridotti al minimo mediante un preciso<br />
bilanciamento dinamico degli elementi<br />
rotanti. <strong>La</strong> costruzione del riduttore<br />
RamHit si basa su un treno di ingranaggi<br />
epicicloidale; la sua gamma di rapporti<br />
va da 1 a 5.<br />
“Il cambio gamma fornito da Redex è<br />
stato l’elemento chiave del progetto.<br />
Inizialmente, abbiamo lavorato con un<br />
prototipo, poi, in tempi molto rapidi,<br />
Mandelli ha acquisito l’ordine di sette<br />
macchine a premiare questo impegnativo<br />
e coraggioso progetto che ora è<br />
divenuto un vero successo”, conclude<br />
Marco Colombi, direttore commerciale<br />
di Mandelli Sistemi.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27
MACCHINE UTENSILI<br />
SISTEMI DI AZIONAMENTO DINAMICI<br />
Alta precisione per pezzi complessi<br />
in tornitura e fresatura<br />
<strong>La</strong> famiglia Maxxturn di EMCO è composta<br />
da sei modelli: Maxxturn 25, 45, 65, 95, 110<br />
e 200. Equipaggiata con asse Y, utensili<br />
motorizzati, un asse C di alta precisione ed<br />
elevate velocità di rapido, la serie Maxxturn<br />
va incontro alle diverse esigenze del cliente,<br />
a partire dalla produzione di pezzi complessi<br />
con alta qualità e in maniera economicamente<br />
vantaggiosa.<br />
Per il carico e lo scarico pezzi<br />
automatico, è possibile equipaggiare<br />
la macchina di un<br />
caricatore orientabile. Questo<br />
accessorio compatto e integrato<br />
viene gestito direttamente<br />
dal controllo della macchina.<br />
L’eccellente combinazione<br />
dei movimenti, lineare e rotante,<br />
azionati da servomotori,<br />
garantisce una configurazione<br />
semplice e veloce.<br />
Una volta che la lavorazione è completata, i<br />
pezzi finiti sono trasportati all’esterno della<br />
macchina tramite un raccoglitore di pezzi.<br />
EMCO offre diversi tipi di caricatori per la<br />
lavorazione da barra, compreso il caricatore<br />
di barre corte SL1200, come soluzione<br />
ottimale per l’alimentazione ed il carico<br />
automatici di barre tagliate a misura.<br />
Una delle caratteristiche che contraddistingue<br />
l’intera gamma Maxxturn è l’asse<br />
Y integrato nella struttura della macchina.<br />
Questa soluzione garantisce grande stabilità<br />
e alta precisione di lavorazione dei pezzi.<br />
Le ampie distanze tra le guide assicurano<br />
una tornitura stabile e offrono all’operatore<br />
ulteriori possibilità di lavorazione completa.<br />
Il contromandrino compatto è un ulteriore<br />
punto di forza, i particolari vengono lavorati<br />
in seconda fase controllando l’orientamento<br />
angolare con estrema precisione.<br />
<strong>La</strong> torretta utensili alloggia 12 portautensili<br />
VDI25. Ogni stazione può ricevere utensili<br />
motorizzati. Un servomotore alimenta sia<br />
gli utensili motorizzati che il movimento del<br />
disco portautensili. I portautensili permettono<br />
l’inserimento facilitato dell’utensile con<br />
precisione ripetibile senza aver bisogno di<br />
ulteriori regolazioni.<br />
MATERIALI DIFFICILI<br />
Segatrice automatica per il taglio dei metalli<br />
ISTech, azienda produttrice di sistemi automatizzati per il taglio dei<br />
metalli, attiva da oltre 25 anni e specializzata in soluzioni compatibili<br />
con i principi di Industria 4.0, presenta la segatrice automatica<br />
Power 530 NC.<br />
Con una capacità di taglio di 530 x 530 mm e 15 kW di potenza installata,<br />
rappresenta la soluzione ideale per aziende che richiedono la massima<br />
produttività anche nel taglio di materiali difficili – superleghe,<br />
inossidabili, acciaio per utensili e stampi – e/o di grandi dimensioni.<br />
Power 530NC è disponibile anche in versione XL con corsa di carico<br />
fino a 3000 mm, abbinabile a caricatori e scaricatori automatici.<br />
Con un peso di circa 5 tonnellate, Power<br />
530NC garantisce un taglio silenzioso senza<br />
vibrazioni. L’unità di taglio che scorre su<br />
due colonne cromate e i guida-lama<br />
realizzati con grande cura assicurano<br />
solidità all’insieme.<br />
Motore brushless e vite a ricircolo di<br />
sfere permettono di posizionare il carro<br />
con una precisione di 0,01 mm e di impostare<br />
l’avanzamento della testa di taglio<br />
con estrema accuratezza; il posizionamento dei guida-lama è automatico,<br />
riducendo i rischi di deviazione lama. L’avanzamento del materiale<br />
è rapido (il carro scorre fino a 250 metri al secondo) e incrementale:<br />
è possibile tagliare grandi lotti di pezzi corti senza rilasciare la barra<br />
evitando inutili movimenti del carro.<br />
Il riconoscimento dell’altezza barra limita la risalita della testa di<br />
taglio; la misurazione automatica del primo taglio evita inutili tagli<br />
di intestatura. Le morse posizionate su entrambi i lati della lama<br />
riducono notevolmente l’avanzo barra. Facile da pulire anche grazie<br />
alla spazzola pulisci-lama motorizzata, Power 530NC scarica i trucioli<br />
a oltre un metro di altezza, potendo così lavorare non presidiata per<br />
molte ore; la manutenzione è semplice e il refrigerante può essere<br />
rabboccato senza fermo macchina.<br />
Il pannello operatore touch-screen è facile da usare e collegabile via<br />
web con l’assistenza tecnica. Power 530NC è fornita con una libreria<br />
materiali che assicura parametri di taglio sempre<br />
corretti: basta selezionare il materiale da<br />
tagliare e la misura della barra.<br />
Particolarmente versatile, Power 530NC<br />
si adatta a ogni esigenza di taglio.<br />
Le impostazioni sono effettuate<br />
automaticamente dalla segatrice<br />
e non occorrono regolazioni. L’operatore<br />
può cambiare le lame da<br />
solo in pochi secondi.<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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MACCHINE UTENSILI<br />
VECTOR AWARD<br />
Tornio multimandrino premiato per l’innovazione<br />
Ogni due anni, il gruppo igus<br />
GmbH assegna il Vector Award<br />
per premiare le applicazioni<br />
con catene portacavi più innovative<br />
e creative. Quest’anno<br />
sono pervenute 266 candidature<br />
da ben 32 Paesi. Tra tutti<br />
questi progetti, spicca il tornio<br />
multimandrino di Gildemeister<br />
Italiana Spa, che si vede attri-<br />
secondo. Una tra le principali<br />
sfide del progetto era di assicurare<br />
la corretta alimentazione<br />
di tutti e sei i mandrini.<br />
<strong>La</strong> soluzione è un sistema di<br />
catene portacavi unico, che<br />
segue la rotazione del tamburo<br />
consentendo allo stesso<br />
tempo i movimenti lineari dei<br />
portamandrini. Complessiva-<br />
Gestra del Fraunhofer Institut.<br />
Gestra è un sistema radar che<br />
serve a cercare e rappresentare<br />
cartograficamente i detriti<br />
spaziali. Per l’asse azimutale<br />
viene impiegato un complesso<br />
sistema di alimentazione di<br />
energia girevole mentre per<br />
l’asse di elevazione è stato predisposto<br />
un sistema a doppia<br />
catena, su entrambi i lati. Il premio<br />
Vector di bronzo, invece, è<br />
stato vinto dall’azienda Grenzebach<br />
Maschinenbau con il<br />
suo impianto di saldatura FSW<br />
caratterizzano dal loro approccio<br />
eco-sostenibile. Il Vector<br />
green, abbinato a un premio di<br />
1.000 euro, è stato assegnato<br />
all’azienda Drop Water e alla<br />
tedesca Huber SE. Drop Water<br />
ha realizzato una macchina<br />
automatica che, premendo un<br />
pulsante, versa le bevande in<br />
contenitori compostabili. L’acqua<br />
necessaria alla preparazione<br />
della bevanda non deve<br />
essere trasportata: la macchina<br />
automatica è infatti dotata<br />
di un apposito collegamento<br />
buire il Vector d’oro. In uno<br />
spazio di installazione molto<br />
limitato, otto catene portacavi<br />
preassemblate garantiscono la<br />
guida in sicurezza di cavi e tubi.<br />
Nel cuore di questa macchina<br />
Gildemeister Italiana, si trova<br />
un tamburo portamandrini<br />
dotato di sei mandrini per la<br />
lavorazione simultanea di più<br />
pezzi. Il tamburo sposta i pezzi<br />
fino agli utensili con precisione<br />
e velocità. Lo spostamento di<br />
un mandrino fino alla posizione<br />
successiva richiede appena<br />
0,65 secondi. Per tornare in<br />
posizione di partenza, dopo la<br />
lavorazione nelle sei stazioni,<br />
il tamburo deve compiere una<br />
rotazione contraria di 300 gradi.<br />
E per fare ciò, l’unità di oltre<br />
tre tonnellate impiega solo un<br />
mente nel tornio automatico<br />
plurimandrino sono impiegate<br />
otto catene portacavi igus, 64<br />
cavi e 73 tubi. Un’applicazione<br />
per la quale Gildemeister Italiana<br />
ha ricevuto il trofeo Vector<br />
d’oro oltre ad un premio in<br />
denaro di 5.000 euro. Ogni due<br />
anni, questo concorso vuole<br />
premiare le applicazioni con<br />
catene portacavi più innovative<br />
e più spettacolari. <strong>La</strong> selezione<br />
delle applicazioni migliori<br />
è nelle mani di una giuria<br />
molto esigente, composta da<br />
rappresentanti della stampa<br />
specializzata, dell’industria e<br />
della ricerca.<br />
Il premio Vector d’argento è<br />
stato assegnato all’azienda<br />
austriaca AlpinaTec GmbH,<br />
che ha collaborato al progetto<br />
(Friction Stir Welding). Energia<br />
e fluidi dovevano giungere alla<br />
testa di saldatura in modo affidabile<br />
e la struttura di collegamento<br />
doveva essere flessibile.<br />
Per lo spazio di installazione<br />
utile disponibile, l’accoppiamento<br />
di una twisterband con<br />
catene portacavi di tipo R4 si è<br />
rivelato una soluzione creativa<br />
e a prova di guasto.<br />
Un premio “green” per progetti<br />
sostenibili<br />
<strong>La</strong> sostenibilità è un tema<br />
importante per igus. Per esempio,<br />
da fine 2019, igus ritira le<br />
catene portacavi usate e le ricicla.<br />
Così, quest’anno, la giuria<br />
Vector ha deciso di assegnare<br />
anche un premio ai progetti<br />
con catene portacavi che si<br />
all’acqua. <strong>La</strong> guida sicura dei<br />
cavi per il portale impiegato<br />
è garantita da un sistema<br />
readychain preassemblato.<br />
Huber SE si distingue invece<br />
per un impianto di depurazione<br />
dell’acqua installato in Egitto:<br />
un impianto innovativo che<br />
punta sull’essiccazione dei fanghi<br />
da depurazione con energia<br />
solare. Attraverso l’essiccazione<br />
solare, i fanghi sono ridotti<br />
a circa un quarto in termini di<br />
massa e volume e trasformati in<br />
granulato. Dal bacino inquinato<br />
di Bahr-El-Baqar, l’impianto<br />
consente di ottenere acqua<br />
potabile per 500.000 persone.<br />
Per garantire l’alimentazione<br />
dell’impianto automatico sono<br />
impiegate in 128 catene portacavi<br />
igus.<br />
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UTENSILI<br />
HANDTOOLS<br />
Leister amplia la gamma<br />
Weldy con una serie<br />
di pistole ad aria calda<br />
dal design e materiali<br />
innovativi, facili da usare<br />
e con un prezzo<br />
competitivo.<br />
Riscaldatori ad alte<br />
prestazioni e convenienti<br />
<strong>La</strong> linea di prodotti Weldy, creata<br />
da Leister per combinare la facilità<br />
d’uso con elevate prestazioni e convenienza,<br />
si amplia con soluzioni ancora<br />
più performanti, unendo gli alti standard<br />
qualitativi svizzeri alla convenienza. Ce<br />
ne parla Enrico Corbetta, tecnico commerciale<br />
con decennale esperienza nel<br />
settore degli utensili professionali che<br />
ormai da un anno si occupa della linea<br />
Handtools di Leister.<br />
Dopo un anno a stretto contatto<br />
con la gamma Weldy, cosa può<br />
dirci dell’accoglienza riservata dal<br />
mercato a questa linea?<br />
Una larga fascia di utenti ha mostrato<br />
di apprezzare molto la gamma Weldy. Si<br />
tratta di prodotti caratterizzati da ottime<br />
prestazioni a fronte di un prezzo interessante.<br />
Questo grazie alla progettazione<br />
nei nostri laboratori in Svizzera combinata<br />
alla delocalizzazione della produzione<br />
in Cina presso gli stabilimenti di Leister<br />
Technologies Ltd a Shanghai nel rispetto<br />
dei rigidi standard qualitativi Leister.<br />
Dopo il successo dei modelli Energy,<br />
potenti e robusti, studiati per garantire<br />
una durata elevata anche in caso di<br />
utilizzo più intensivo, ora proponiamo<br />
al pubblico i nuovi riscaldatori della<br />
serie HG, che sostituiscono e ampliano<br />
la storica gamma di termo-soffiatori PIC,<br />
PRO e PLUS.<br />
Quali caratteristiche distinguono<br />
questa nuova linea?<br />
Le nuove soluzioni HG si fanno immediatamente<br />
notare per il design innovativo:<br />
Enrico Corbetta,<br />
tecnico<br />
commerciale<br />
che si occupa<br />
della linea<br />
Handtools<br />
di Leister<br />
la forma ergonomica, a pistola, e l’impugnatura<br />
soft touch consentono una<br />
presa migliore e facilitano l’utilizzo. Ma<br />
l’aspetto estetico non è l’unico elemento<br />
nuovo: l’intero processo produttivo è<br />
stato ottimizzato. Questo, unitamente<br />
a una scelta di materiali innovativi,<br />
frutto di una lunga ricerca, ha portato a<br />
realizzare una linea dal prezzo inferiore<br />
rispetto alle soluzioni precedentemente<br />
disponibili sul mercato, con prestazioni<br />
ulteriormente migliorate e una durata<br />
di oltre il 50% superiore ai modelli<br />
precedenti.<br />
<strong>La</strong> gamma HG inoltre si distingue anche<br />
per l’attenzione che i progettisti hanno<br />
riservato all’ambiente: la funzione Eco-<br />
Mode presente su alcuni modelli Weldy<br />
interviene in automatico mettendo l’utensile<br />
in modalità “standby” quando il<br />
calore non è necessario con conseguente<br />
risparmio di energia.<br />
Da quanti modelli è composta la<br />
serie HG?<br />
<strong>La</strong> serie comprende due distinte categorie<br />
di utensili, la serie HG 330, pensata<br />
per applicazioni con bassa intensità<br />
d’uso, e la serie HG 530, più adatta<br />
ad un contesto prevalentemente semiprofessionale<br />
o a chi intende farne un<br />
utilizzo frequente e intenso. <strong>La</strong> gamma<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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HG 330 comprende tre modelli: HG 330<br />
B, regolabile con tasto a due posizioni,<br />
HG 330 S, con potenziometro, e HG<br />
330 A, con display digitale, mentre la<br />
gamma HG 530 comprende il modello<br />
S (con potenziometro) e A (con display<br />
digitale). Soluzioni per tutte le esigenze<br />
e possibilità di spesa, quindi, in modo<br />
da soddisfare le esigenze di un gran<br />
numero di clienti.<br />
Quali sono i settori dove la gamma<br />
Weldy trova più frequente applicazione?<br />
L’aftermarket auto è uno dei mercati<br />
più interessanti per la gamma Weldy,<br />
che grazie alla sua versatilità trova utile<br />
impiego in tutti i segmenti di questo<br />
importante settore: dai carrozzieri, che<br />
trovano utilissime le soluzioni Weldy per<br />
diversi aspetti dell’attività, dal car wrapping<br />
alla sverniciatura, dalla rimozione<br />
di colle e resine alla riparazione di parti<br />
in plastica come i paraurti, fino a meccanici<br />
e gommisti, che utilizzano l’aria<br />
calda per ricondurre alla ragione dadi e<br />
bulloni particolarmente recalcitranti. In<br />
questo caso il vantaggio, dal punto di<br />
vista della sicurezza, dell’utilizzo dell’aria<br />
calda come fonte di calore rispetto<br />
alla fiamma libera è evidente.<br />
Il successo dei prodotti Weldy è tale<br />
da aver portato allo studio di accordi<br />
con importanti aziende produttrici di<br />
utensili per l’aftermarket auto, finalizzati<br />
alla produzione di pistole termiche<br />
<strong>La</strong> serie di pistole<br />
ad aria calda HG<br />
a marchio commerciale (private label):<br />
la scelta di affidarsi per questi articoli<br />
all’esperienza di Leister è facilmente<br />
comprensibile.<br />
In questo periodo sono numerose<br />
le persone che passano in casa più<br />
tempo del previsto, dedicandosi<br />
anche al “Do it yourself”: la gamma<br />
Weldy si presta per questi usi?<br />
Sicuramente le soluzioni HG 330 possono<br />
essere adatte anche a chi si è<br />
recentemente scoperto bricoleur: il costo<br />
contenuto si abbina a una facilità d’uso,<br />
affidabilità e capacità di regolazione<br />
che permette anche a chi lavora con<br />
oggetti delicati di operare in tutta sicurezza.<br />
Tutti i prodotti della gamma HG<br />
hanno un peso ridotto rispetto ad altri<br />
strumenti con prestazioni analoghe, il<br />
che li rende pratici anche da trasportare.<br />
Sono inoltre facili da utilizzare, precisi e<br />
maneggevoli, consentendo una notevole<br />
rapidità nella lavorazione.<br />
Aumenta il tempo passato in casa<br />
ma diminuiscono gli spostamenti:<br />
è facile procurarsi questi utensili?<br />
<strong>La</strong> distribuzione della linea Weldy è capillare<br />
e molti esercizi commerciali sono in<br />
grado di rifornire i clienti anche in questo<br />
periodo complesso. Rivenditori e attività<br />
con un utilizzo intensivo di pistole ad aria<br />
calda possono rivolgersi direttamente ai<br />
nostri uffici commerciali, dove è possibile<br />
concordare consegne a fronte di minimi<br />
d’ordine ragionevoli (8 pezzi) per le linee<br />
HG ed Energy; per facilitare l’attività<br />
delle rivendite abbiamo creato anche<br />
supporti POS come un pratico espositore<br />
in cartone, finalizzato a sottolineare la<br />
disponibilità dei prodotti Weldy e attirare<br />
l’attenzione dei clienti.<br />
A maggior ragione le vendite dirette<br />
proseguono per tutti i prodotti Leister,<br />
che a fronte di un investimento più<br />
consistente offrono agli operatori professionali<br />
l’affidabilità necessaria anche a<br />
chi utilizza materiali pregiati e ha necessità<br />
di fornire prestazioni impeccabili e<br />
ripetibili; anche i nostri uffici tecnici sono<br />
a disposizione compatibilmente con le<br />
restrizioni in vigore, per riparazioni e<br />
assistenza sui nostri prodotti.<br />
<strong>La</strong> gamma Weldy non si limita agli<br />
apparecchi manuali: come reagisce<br />
il mercato alle altre soluzioni di<br />
questa linea?<br />
L’accoglienza riservata alle soluzioni<br />
che abbiamo scelto di commercializzare<br />
in Italia ci sta dando soddisfazioni:<br />
in particolare proseguono a buon ritmo<br />
le vendite dei nostri estrusori Booster<br />
EX2 ed EX3, ideali per la saldatura di<br />
lastre e tubazioni in materiali plastici,<br />
e delle saldatrici a cuneo Miniwelder<br />
GEO2 e Miniwelder ROOF2, molto<br />
apprezzate dagli operatori che lavorano<br />
nel campo dell’impermeabilizzazione<br />
per la costruzione e riparazione<br />
di vasche e bacini.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31
UTENSILI<br />
TECNICA DI SERRAGGIO<br />
Portautensile ad espansione idraulica con tecnologia cool-flow<br />
Qualche anno fa, il portautensile<br />
ad espansione idraulica TENDO<br />
Slim 4ax di Schunk ha suscitato<br />
un certo stupore sul mercato<br />
dei portautensili di precisione.<br />
Alle prestazioni ottimali dell’espansione<br />
idraulica, Schunk ha<br />
saputo unire i vantaggi d’ingombro<br />
minimo dei mandrini a calettamento<br />
a caldo, realizzando<br />
un prodotto conforme alla DIN<br />
69882-8. Ora l’azienda introduce<br />
sul mercato una nuova variante<br />
con tecnologia cool flow, che<br />
consente una refrigerazione efficace<br />
attraverso il portautensile.<br />
<strong>La</strong> tecnologia cool flow di TENDO<br />
Slim 4ax promette vantaggi,<br />
soprattutto nella lavorazione di<br />
acciaio, alluminio e materiali<br />
plastici, perché il refrigerante<br />
o il getto d’acqua sono orientati<br />
in maniera ottimale al processo<br />
d’asportazione, indipendentemente<br />
dalla lunghezza dell’utensile<br />
bloccato. A differenza dei<br />
mandrini a calettamento a caldo,<br />
infatti, il getto di refrigerante<br />
non solo devia dal gambo, ma<br />
entra nella guaina dell’utensile<br />
nella sua interezza e lungo<br />
tutto il tagliente. Ciò favorisce il<br />
raffreddamento ottimale della<br />
lama e i trucioli vengono rimossi<br />
meglio, con maggiore efficienza<br />
dell’intero processo. I test condotti<br />
sugli utensili dimostrano<br />
che l’assorbimento delle vibrazioni<br />
dell’espansione idraulica<br />
unito alla tecnologia cool flow<br />
ripaga in particolare nella sgrossatura,<br />
pre-finitura e finitura,<br />
con un’eccellente qualità delle<br />
superfici. Inoltre, si riducono<br />
sia le rilavorazioni che i costi<br />
degli utensili.<br />
A differenza dei portautensili a<br />
caldo, le prestazioni di TENDO<br />
Slim 4ax rientrano senza eccezioni<br />
nel collaudato programma<br />
di espansione idraulica Schunk,<br />
con una concentricità costante<br />
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del service<br />
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CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
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<strong>La</strong> digitalizzazione<br />
nell’industria chimica<br />
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Pag. 10<br />
Pag. 26<br />
Pag. 30<br />
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Passione e precisione<br />
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e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />
Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />
esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />
settori di riferimento, rappresenta uno<br />
strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />
una presentazione completa dell'innovazione<br />
tecnologica ad essi dedicata.<br />
Tecnologie Alimentari, la rivista<br />
tecnico-scientifica di riferimento per<br />
i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />
innovazioni, con i contributi dei massimi<br />
esperti dei diversi comparti del<br />
settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />
per ottenere l'eccellenza<br />
del prodotto alimentare.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong>, la rivista che presenta<br />
l'attuale realtà della lavorazione<br />
per conto terzi, i cui protagonisti<br />
hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />
e collaborano con il<br />
committente per la messa a punto<br />
del prodotto finito.<br />
<strong>La</strong> Plastica Oggi e Domani rivista<br />
dedicata al settore materie plastiche<br />
che fornisce, un’informazione esaustiva<br />
sulle nuove tecnologie, i materiali<br />
e le applicazioni.<br />
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DELL’ INDUSTRIA<br />
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Italia: ❏ spedizione ordinaria 40,00 €<br />
❏ contrassegno 43,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 58,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />
❏ contrassegno 65,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />
❏ contrassegno 65,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
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Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />
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Ditta/ente ........................................................................................<br />
Via...................................................................................................<br />
Città ...............................................................................................<br />
Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />
Tel. ..................................................................................................<br />
e-mail .............................................................................................<br />
Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />
ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />
ed alla comunicazione degli stessi.<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Modalità di pagamento:<br />
❏<br />
Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />
❏ Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />
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Carta di credito:<br />
❏<br />
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Italia: ❏ spedizione ordinaria 45,00 €<br />
❏ contrassegno 48,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 60,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />
n. carta<br />
Titolare carta .............................................................................<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Servizio abbonamenti<br />
Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com
COMPONENTI<br />
APPROFONDIMENTI<br />
Le soluzioni a controllo<br />
numerico consentono<br />
di gestire la produzione<br />
in modo flessibile,<br />
con sistemi intelligenti non<br />
più centralizzati<br />
ma integrati localmente<br />
sulle macchine.<br />
I giunti sono una parte<br />
fondamentale della<br />
loro ingegneria.<br />
Le macchine CNC<br />
nell’era dell’Industria 4.0<br />
di Stefano Vinto<br />
Le macchine CNC rappresentano il<br />
cuore dell’industria manifatturiera<br />
di oggi e del futuro; i giunti sono<br />
una parte fondamentale della loro ingegneria,<br />
che garantisce alta produttività<br />
e affidabilità.<br />
Le soluzioni CNC rispondono all’esigenza<br />
di gestire la produzione in modo<br />
flessibile, con sistemi intelligenti non<br />
più centralizzati ma integrati localmente<br />
sulle macchine; è così possibile creare<br />
produzioni basate sull’innovazione e non<br />
finalizzate solo ad abbattere i costi.<br />
Le soluzioni a controllo numerico richiedono<br />
un investimento maggiore rispetto<br />
a macchinari che richiedono l’intervento<br />
dell’operatore, ma consentono di conseguire<br />
livelli di efficienza e di produttività<br />
molto elevati, ottimizzando le fasi di<br />
passaggio dalla progettazione alla produzione.<br />
Sono inoltre in grado di operare in<br />
modo continuativo, senza interruzioni, il<br />
che le rende adatte alla produzione in vari<br />
settori, dall’automotive all’aerospaziale, e<br />
idonee per numerose lavorazioni, dalla<br />
saldatura al taglio laser, dalla piegatura<br />
alla rettifica.<br />
L’industria italiana costruttrice di macchine<br />
utensili, robot e automazione ha registrato<br />
aumenti notevoli negli ultimi anni, un<br />
risultato determinato dal positivo anda-<br />
mento delle consegne dei costruttori sul<br />
mercato interno, dall’export e influenzato<br />
positivamente anche dagli incentivi statali<br />
legati all’industria 4.0.<br />
QUESTIONE DI PRECISIONE<br />
Alta precisione, affidabilità, programmabilità<br />
ed elevata produttività sono i<br />
plus delle macchine a controllo numerico<br />
che rappresentano il cuore dell’industria<br />
manifatturiera di oggi e del futuro. L’uso<br />
diffuso ed i continui miglioramenti delle<br />
macchine utensili CNC hanno determinato<br />
un impatto significativo sulla produttività<br />
dell’industria manifatturiera, a partire<br />
dalla prima Rivoluzione Industriale. All’alba<br />
della nuova era di industrializzazione,<br />
l’esigenza di un ulteriore progresso delle<br />
macchine CNC, sulla base delle prerogative<br />
dell’Industria 4.0, va individuata ed<br />
affrontata.<br />
L’AVVENTO DELL’INDUSTRIA 4.0<br />
Le Tecnologie dell’Informazione (Information<br />
Technology, IT) hanno portato a progressi<br />
significativi ed alla trasformazione<br />
radicale dell’industria manifatturiera su<br />
scala mondiale. L’impiego dei computer<br />
nei dispositivi smart ha determinato una<br />
sempre più crescente esigenza di servizi<br />
ed infrastrutture nel settore IT, da fornirsi<br />
attraverso reti come quelle cloud. Questi<br />
dispositivi smart risultano sempre più connessi<br />
tra loro sia tramite reti wireless locali<br />
che tramite Internet.<br />
<strong>La</strong> nozione di Industria 4.0 è basata sui<br />
seguenti stadi di industrializzazione:<br />
• la prima Rivoluzione Industriale ebbe<br />
inizio con l’introduzione delle attrezzature<br />
per la manifattura meccanica alla fine del<br />
diciottesimo secolo;<br />
• la seconda Rivoluzione Industriale ebbe<br />
inizio nella seconda metà del ventesimo<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
secolo e determinò la produzione di massa<br />
di beni di consumo tramite l’impiego intensivo<br />
dell’energia elettrica e la suddivisione<br />
in comparti della manodopera;<br />
• la terza Rivoluzione Industriale ebbene<br />
inizio nei primi anni ‘70 e continuò fino ai<br />
tempi attuali. Essa determinò un’uso più<br />
intensivo dell’elettronica e delle tecnologie<br />
IT, al fine di conseguire un livello superiore<br />
di automazione ed intelligenza sia nelle<br />
attrezzature di produzione che nei processi.<br />
L’avvento dell’IoT e dell’Ios ha reso possibile<br />
la creazione di risorse e servizi in rete<br />
per l’intero processo di produzione, dando<br />
origine alle Fabbriche Intelligenti (Smart<br />
Factories) ed alle Fabbriche del Futuro (Factories<br />
of the Future). Il mondo è così entrato<br />
nella quarta Rivoluzione Industriale.<br />
Nel settore della produzione, i sistemi di<br />
produzione ciberfisici (Cyber-Physical Production<br />
Systems, CPPS) forniscono un ruolo<br />
fondamentale in tale rivoluzione industriale.<br />
Un sistema CPPS comprende generalmente<br />
macchinari smart, sistemi di stoccaggio ed<br />
altri stabilimenti di produzione. Con i sistemi<br />
CPPS, la produzione può essere programmata<br />
in maniera più flessibile ed efficiente.<br />
Alla luce della nuova era di industrializzazione<br />
e dell’importanza del ruolo giocato<br />
dalle macchine CNC, risulta urgente e fondamentale<br />
riconoscere ed individuare tutte<br />
le esigenze di rispondenza di tali macchine<br />
alle prerogative dell’Industria 4.0.<br />
Si esaminano di seguito le fasi di evoluzione<br />
delle macchine utensili.<br />
Figura 1 - Evoluzione delle macchine utensili<br />
L’INTRODUZIONE DEI LINGUAGGI CNC<br />
Le macchine utensili vennero alla luce nel<br />
momento in cui il percorso dell’utensile fu<br />
guidato dalla macchina utensile stessa,<br />
sostituendo quello imposto dalla mano<br />
umana. L’evoluzione delle macchine utensili<br />
può essere schematizzata come in figura 1.<br />
Le prime macchine a controllo numerico<br />
(CN) furono sviluppate presso il Massachusetts<br />
Institute of Technology (MIT) nella<br />
seconda metà degli anni ‘40, a seguito<br />
di alcune attività di ricerca legate alla<br />
realizzazione dei componenti di un nuovo<br />
aeroplano progettato dalla Lockheed.<br />
Tali attività portarono all’adattamento<br />
delle macchine convenzionali di allora al<br />
controllo numerico.<br />
Nei decenni successivi allo sviluppo delle<br />
Tale linguaggio viene attualmente usato<br />
anche nelle più avanzate macchine CNC,<br />
con poche differenze e aggiornamenti da<br />
parte dei produttori dei sistemi di controllo.<br />
L’avvento stesso del linguaggio ha così<br />
determinato, grazie anche ai progressi nei<br />
computer iniziati negli anni ‘70, l’introduzione<br />
delle macchine utensili CNC.<br />
In una moderna macchina CNC, un microprime<br />
macchine CN presso il MIT, iniziarono<br />
ad essere sviluppati i primi linguaggi di<br />
programmazione del controllo numerico.<br />
Tra questi, quello che divenne il più comunemente<br />
usato e che venne approvato<br />
come standard fu il G - Code. Nel 1980<br />
il linguaggio G - Code divenne standard<br />
EIA RS-274-D; tale norma fu quasi interamente<br />
trascritta nello standard ISO 6983.<br />
Figura 2 - Schema di funzionamento di una macchina CNC<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35
COMPONENTI<br />
computer immagazzina i programmi di<br />
lavorazione preparati in precedenza dall’operatore<br />
e controlla il funzionamento della<br />
macchina stessa. Il funzionamento può<br />
essere così schematizzato come in figura 2.<br />
Ulteriori sviluppi delle macchine CNC hanno<br />
poi consentito di realizzare insiemi di macchine<br />
collegate tra loro, controllate da un<br />
unico computer centrale al fine di realizzare<br />
programmi di lavorazione coordinati. Tale<br />
soluzione, oltre a fornire uno dei presupposti<br />
per l’introduzione delle Macchine Utensili<br />
4.0, ha dato origine ai sistemi a Controllo<br />
Numerico Diretto (Direct Numerical Control,<br />
DNC). Le moderne macchine CNC risultato<br />
ora componenti essenziali dei Sistemi di<br />
Produzione Flessibili (Flexible Manufacturing<br />
System, FMS) o delle Celle di Produzione<br />
Flessibili (Flexible Manufacturing Cell.<br />
FMC), soluzioni che consentono alti livelli<br />
di flessibilità sia nella produzione di massa<br />
che in quella di piccoli lotti.<br />
Le macchine CNC moderne hanno anche<br />
radicalmente mutato l’ambito degli strumenti<br />
di progettazione, dando origine ai sistemi<br />
CAPP (Computer Aided Process Planning)<br />
e CAM (Computer Aided Manufacturing).<br />
Figura 3 - Possibili scenari di impiego delle macchine utensili 3.0 e 4.0<br />
Macchine utensili 4.0.<br />
Le macchine utensili 4.0 definiscono una<br />
nuova classe di macchine utensili, così<br />
come i sistemi CPPS visti in precedenza.<br />
Tali sistemi sono contraddistinti dall’essere<br />
smart, ben connessi, ampiamente accessibili,<br />
con maggiore adattività ed autonomia.<br />
Con le macchine utensili 4.0 è possibile<br />
conseguire sia l’integrazione verticale che<br />
quella orizzontale.<br />
Macchine Utensili e sistemi CPPS<br />
I sistemi di produzione ciberfisici comprendono<br />
macchinari smart, sistemi di stoccaggio<br />
ed impianti di produzione che dispongono<br />
di integrazioni end-to-end basate su<br />
tecnologie ICT. Le macchine utensili ciberfisiche<br />
(Cyber-physical Machine Tools, CPMT)<br />
costistuiscono un elemento essenziale dei<br />
sistemi CPPS. Le CPMT sono così costituite<br />
dall’integrazione di una macchina utensile,<br />
dei processi di lavorazione, dei sistemi di<br />
calcolo e di collegamento in rete; i computer<br />
integrati ed i collegamenti in rete consentono<br />
di monitorare e controllare i processi di<br />
lavorazione, con circuiti di feedback grazie<br />
ai quali i processi di lavorazione possono<br />
influenzare i calcoli e viceversa.<br />
Integrazione verticale<br />
Le macchine utensili caratterizzate dall’integrazione<br />
verticale supportano l’integrazione<br />
digitale end-to-end attraverso tutto il processo<br />
di ingegnerizzazione, comprendendo<br />
le fasi di progettazione, programmazione<br />
Figura 4 - Ambito di impiego delle Macchine utensili 4.0<br />
dei processi, produzione ed assemblaggio.<br />
Affinché tutto ciò possa essere realizzato,<br />
è necessario disporre di un ambiente di<br />
produzione basato sui modelli. <strong>La</strong> produzione<br />
basata sui modelli è un approccio all’<br />
interno del quale i modelli sono:<br />
• parte integrante dei riferimenti tecnici;<br />
• evolvono attraverso tutte le fasi di produzione;<br />
36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
www.interprogettied.com
• sono integrati attraverso tutte le discipline<br />
coinvolte nello sviluppo del prodotto (ad<br />
esempio, progettazione, programmazione<br />
dei processi, lavorazione ed ispezione).<br />
Gli scenari relativi all’impiego delle Macchine<br />
Utensili 3.0 e 4.0 vengono schematizzati<br />
in figura 3.<br />
Integrazione orizzontale<br />
Le macchine utensili caratterizzate dall’integrazione<br />
orizzontale sono quelle che<br />
presentano un elevato grado di interconnessione<br />
sia tra di loro che con altri impianti<br />
e risorse di produzione (come ad esempio<br />
robot industrial, nastri trasportatori, sistemi<br />
di misura sul posto e sistemi informatizzati<br />
di controllo della produzione e dei<br />
processi di business rilevanti dell’azienda,<br />
rispettivamente chiamati MES ed ERP). I<br />
principali requisiti per il conseguimento<br />
degli opportuni livelli di integrazione orizzontale<br />
sono due:<br />
• la tipologia delle comunicazioni macchina<br />
- macchina ha la necessità di evolvere da un<br />
modello basato sulla sintassi ad uno basato<br />
sulla semantica;<br />
• le macchine utensili devono poter acquisire<br />
dati precisi ed affidabili dalle macchine<br />
e/o dai loro componenti. Tali dati possono<br />
essere misurati direttamente dai sensori o<br />
acquisiti dai sistemi di controllo.<br />
L’impiego delle Macchine Utensili 4.0<br />
si concretizzerà, quindi, nell’impiego di<br />
macchine utensili smart con funzionalità di<br />
auto diagnosi, auto manutenzione ed auto<br />
ottimizzazione. L’ambito di impiego di tali<br />
macchine può così essere schematizzato<br />
nella figura 4.<br />
IL RUOLO DEL FORNITORE<br />
DI COMPONENTI<br />
I requisiti che un fornitore di componenti<br />
deve soddisfare per servire al meglio le<br />
Giunti BK di R+W<br />
a soffio metallico<br />
Allunghe ZA<br />
Limitatori di coppia SK<br />
esigenze dei costruttori di centri di lavoro<br />
e macchine utensili sono molteplici: riveste<br />
particolare importanza la precisione, poiché<br />
i risultati ottenuti con motori lineari<br />
sono difficili da superare. Risulta quindi<br />
fondamentale l’accuratezza dei processi<br />
e la riduzione dei margini di tolleranza.<br />
Nello specifico dei giunti, questi devono<br />
essere versatili, con tolleranze e cinematiche<br />
adattabili alle caratteristiche fisiche<br />
delle macchine. Per far fronte alla sempre<br />
maggior efficienza richiesta dalla crescente<br />
competitività, è necessario che siano inoltre<br />
resistenti, in modo da far fronte al continuo<br />
aumento delle velocità di taglio e movimento<br />
degli assi; infine è necessaria una<br />
notevole capacità di far fronte all’usura e<br />
alle variazioni di temperatura lungo tutto il<br />
ciclo di vita dell’impianto.<br />
Queste caratteristiche sono tutte presenti<br />
nei giunti a soffietto in acciaio inox della<br />
serie BK prodotti da R+W Italia, azienda<br />
leader nella produzione di giunti e alberi<br />
di trasmissione, in grado di mettere la sua<br />
esperienza a disposizione del progettista.<br />
Si tratta di giunti molto robusti che hanno<br />
la capacità di lavorare a un alto numero di<br />
giri e quindi a velocità elevata. Sono inoltre<br />
precisi, resistenti alle sollecitazioni, all’usura<br />
e alle variazioni di temperatura: qualità<br />
che li rendono adatti ad assecondare le<br />
dinamiche particolarmente elevate delle<br />
macchine a CNC.<br />
I giunti BK a soffietto metallico, precisi e<br />
senza gioco, sono inoltre molto apprezzati<br />
per il basso momento<br />
di inerzia, la totale<br />
assenza di necessità<br />
di manutenzione, la<br />
durata praticamente<br />
infinita e soprattutto la<br />
totale affidabilità.<br />
Oltre ai giunti a soffietto<br />
metallico, R+W fornisce una gamma<br />
completa di soluzioni per tutte le esigenze<br />
di trasmissione e limitazione della coppia,<br />
come i giunti ad elastomero della serie EK,<br />
i limitatori di coppia della serie SK e i giunti<br />
con allunga della serie ZA e EZ.<br />
I giunti a elastomero della serie EK combinano<br />
elevata flessibilità e buona resistenza.<br />
Smorzano vibrazioni e impatti compensando<br />
i disallineamenti degli alberi.<br />
Molti elementi condizionano la progettazione<br />
dei giunti a elastomero: da fattori<br />
quali il carico, l’avviamento e la temperatura<br />
dipende la durata dell’inserto.<br />
L’elemento elastomerico è disponibile in<br />
diverse durezze shore, per trovare sempre<br />
un compromesso adatto fa le proprietà<br />
di smorzamento, la rigidità torsionale e<br />
la correzione dei disallineamenti per la<br />
maggior parte delle applicazioni.<br />
I limitatori di coppia SK, assolutamente<br />
privi di gioco, permettono di proteggere<br />
il sistema motore in caso di sovraccarico,<br />
scollegandolo dalla parte condotta nel<br />
giro di pochi millisecondi. Estremamente<br />
precisi, trasmettono la coppia con grande<br />
accuratezza e intervengono solo in caso di<br />
effettiva necessità. Inoltre consentono un<br />
riarmo semplice e rapido non appena viene<br />
rimossa la causa del sovraccarico.<br />
I giunti con allunga della serie ZA-EZ<br />
sono ideali per collegamenti con grandi<br />
distanze assiali, eventualità spesso<br />
presente nelle macchine da imballaggio.<br />
Sono facili da montare e smontare<br />
senza che occorra muovere o allineare<br />
gli elementi da collegare. R+W ha in<br />
assortimento giunti con allunghe fino a<br />
6 metri, che non necessitano di supporto<br />
intermedio. Disponibili in versioni speciali<br />
per quanto riguarda materiali, tolleranze,<br />
dimensioni e prestazioni, i giunti con<br />
allunga R+W se ben dimensionati e<br />
montati correttamente non hanno alcuna<br />
necessità di manutenzione e una durata<br />
praticamente infinita.<br />
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COMPONENTI<br />
MANIPOLAZIONE<br />
Pinza magnetica per trasporto di pezzi con superfici irregolari<br />
SMC, azienda specializzata nella<br />
pneumatica, presenta la pinza<br />
magnetica MHM che supporta<br />
nella movimentazione di pezzi<br />
con superfici irregolari, offrendo<br />
una manipolazione affidabile e<br />
sicura e tempi ciclo ridotti che<br />
aumentano la produttività.<br />
Con una forza di tenuta fino a<br />
1000 N, MHM trattiene i pezzi<br />
anche quando l’alimentazione<br />
dell’aria viene arrestata, assicurando<br />
la massima tranquillità<br />
quando si tratta di movimentare i<br />
pezzi. Inoltre, con una forza residua<br />
di 0.3 N max., la durata del<br />
ciclo si riduce e la produttività<br />
viene migliorata.<br />
“Grazie alla collaborazione<br />
con i nostri clienti, è emersa<br />
la necessità di sviluppare una<br />
pinza per pezzi che le ventose<br />
non riuscivano a movimentare”,<br />
dichiara Dafne Parigi, Product<br />
Manager di SMC Italia. “<strong>La</strong><br />
pinza magnetica MHM risponde<br />
a questa esigenza grazie a<br />
un design intelligente che offre<br />
flessibilità, risparmio sui costi e<br />
affidabilità”.<br />
Adatta per diverse applicazioni<br />
di trasferimento, la forza di tenuta<br />
della pinza MHM può essere<br />
regolata modificando la distanza<br />
tra il magnete e il pezzo tramite<br />
la vite di regolazione.<br />
Realizzato in gomma fluorurata,<br />
l’anello di contatto previene i<br />
danni ai pezzi, consentendo un<br />
risparmio sui costi; inoltre impedisce<br />
che il pezzo scivoli durante<br />
le operazioni migliorando la<br />
sicurezza. Dotata di tre superfici<br />
di montaggio e della possibilità<br />
di montare sensori, MHM offre<br />
flessibilità e un maggiore controllo<br />
del processo.<br />
FIBRE LONGITUDINALI SENZA TAGLIO<br />
Rullatura a freddo per azionamenti<br />
ad alte prestazioni<br />
Nel mondo degli azionamenti lineari, gli azionamenti con<br />
viti laminate sono ormai consolidati e le viti stampate a<br />
freddo sono emerse come la scelta principale. Questo<br />
sistema di azionamento di Eichenberger Gewinde, quale<br />
unico produttore in Svizzera, offre prestazioni elevate<br />
ed efficienza energetica.<br />
Le viti a ricircolo di sfere sono i sistemi più comunemente<br />
utilizzati in numerosi settori di mercato. I produttori<br />
devono realizzare regolarmente soluzioni di azionamento<br />
ottimizzate per i movimenti lineari e i progressi<br />
tecnologici stanno rendendo più complessi i sistemi di<br />
controllo del movimento. <strong>La</strong> tecnologia di azionamento<br />
si trova quindi in un’area sensibile, dove una maggiore<br />
pressione sui costi e sulle scadenze si confronta con<br />
obiettivi quali l’accuratezza del processo, elevati carichi<br />
di base, alte velocità o durata prolungata. <strong>La</strong> tecnologia<br />
di lavorazione sviluppata da Eichenberger, ovvero la rullatura<br />
delle filettature (formatura a freddo della superficie<br />
di pezzi rotondi), combina la capacità di carico e<br />
la densità di energia ottimali con un’elevata dinamica<br />
e una precisione elevata alla massima potenza.<br />
<strong>La</strong> rullatura della filettatura garantisce una geometria<br />
precisa con una qualità ottimale della finitura. I consueti<br />
processi di produzione dei filetti, come la fresatura e<br />
la tornitura, funzionano rimuovendo il materiale. Questo<br />
tipo di lavorazione ha lo svantaggio di modificare l’orientamento<br />
delle fibre di acciaio. Al contrario, la rullatura<br />
delle filettature, essendo un processo senza taglio, non<br />
taglia le fibre longitudinali, che vengono solo deviate.<br />
Allo stesso tempo, nel profilo la superficie si solidifica.<br />
Questa “superficie scorrevole” offre poche opportunità<br />
allo sporco di raccogliersi. Si tratta di un fattore decisivo<br />
per ottenere una lunga durata e inoltre consente<br />
ai cuscinetti a sfera di funzionare silenziosamente. <strong>La</strong><br />
rullatura a freddo fornisce anche ottimi valori di rugosità<br />
(~ Rz 1,0) sui fianchi della filettatura e nel raggio di base.<br />
Robotica e tecnologia medicale<br />
Varie applicazioni industriali e di ricerca per semiconduttori,<br />
sistemi fotovoltaici, valvole per vuoto, ecc. sono<br />
ricche di nuove opportunità di sviluppo. Eichenberger<br />
Gewinde AG, ad esempio, è attiva in una vasta gamma<br />
di settori, dall’ingegneria meccanica alla tecnologia<br />
medicale, elettrica, automobilistica e aerospaziale.<br />
Questi campi di applicazione sono molto diversi, ma ci<br />
sono molte somiglianze evidenti.<br />
Nel corso degli anni, Eichenberger Gewinde ha costruito<br />
una vasta gamma di viti a ricircolo di sfere e viti di scorrimento.<br />
Gli sviluppatori dell’azienda partono sempre da<br />
un prodotto esistente e adattano le caratteristiche della<br />
vite ai requisiti specifici dell’applicazione. Il risultato è<br />
un vantaggio economico che consente di realizzare un<br />
prodotto più competitivo per il cliente finale.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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COMPONENTI<br />
MONTAGGIO SENZA ATTREZZI<br />
Molle di schermatura per il montaggio su guide a C<br />
Le nuove molle di schermatura EMC LFC-MSKL e LFC-SKL di Icotek sono utilizzate<br />
il montaggio su guide a C. L’LFC contatta la schermatura del cavo direttamente<br />
sulla guida di scorrimento. Il morsetto di fissaggio per cavi esistente può ancora<br />
essere utilizzato. <strong>La</strong> resistenza alla trazione avviene tramite la guaina del cavo,<br />
poiché il collegamento della schermatura non è progettato per sostenere carichi<br />
meccanici. L’ampio contatto di schermatura e il fissaggio sono correttamente<br />
separati. Le molle di schermatura icotek del tipo SKL/MSKL sono utilizzate ovunque<br />
sia necessario collegare la schermatura dei singoli cavi al potenziale di terra.<br />
Il montaggio senza attrezzi, salvaspazio e l’elevata resistenza alle vibrazioni delle<br />
molle di schermatura EMC sono vantaggiosi. L’LFC ha inoltre un ampio campo di<br />
serraggio da 3 a 30 mm e offre una grande flessibilità. LFC è adatto per il montaggio<br />
su tutti i binari a C comuni con una dimensione di apertura di 16-17 mm.<br />
PER AMBIENTI OPERATIVI DIFFICILI<br />
Cilindro in acciaio inox<br />
Norgren continua a investire nello sviluppo della<br />
propria gamma di cilindri standard ISO, prodotti<br />
in grado di soddisfare le esigenze tecniche del<br />
settore. L’azienda ha lanciato sul mercato il<br />
cilindro Norgren ISOLine KA/802000 in acciaio<br />
inossidabile, una nuova versione migliorata<br />
ideale per le applicazioni industriali in ambienti<br />
difficili. Grazie alla comprovata affidabilità della<br />
gamma di cilindri ISO, il cilindro KA/802000 sostituisce<br />
la versione KA/8000 offrendo una serie<br />
di funzionalità aggiuntive e vantaggi operativi.<br />
Grazie alla conformità ISO 15552, il nuovo cilindro<br />
è costruito in acciaio inossidabile di alta<br />
qualità, ottenendo un prodotto resistente agli<br />
effetti corrosivi delle applicazioni di processo,<br />
chimiche e di lavaggio, che vengono solitamente<br />
eseguite in ambienti operativi inadatti<br />
ai tradizionali cilindri ISO.<br />
<strong>La</strong> nuova gamma offre miglioramenti a livello<br />
di design, fra cui nuove coperture terminali<br />
più adatte alle attività di pulizia e una finitura<br />
sagomata che consente un aspetto più accattivante<br />
del cilindro. L’asta del pistone utilizza<br />
una finitura brunita a rullo, mentre la canna e<br />
i tiranti sono realizzati in acciaio inossidabile,<br />
per una longevità e robustezza ottimali.<br />
Inoltre, il prodotto offre ulteriori miglioramenti,<br />
come ad esempio migliori prestazioni a bassa<br />
pressione, per un movimento regolare del<br />
pistone, minori tassi di perdita, che consentono<br />
al cilindro di mantenere la pressione più a<br />
lungo nei sistemi di blocco, e un codice QR che<br />
offre un collegamento rapido alle informazioni<br />
sul prodotto. Il cilindro KA/802000 offre una<br />
significativa riduzione del peso rispetto alla<br />
precedente linea in acciaio inossidabile, per<br />
una maggiore efficienza nelle applicazioni<br />
mobili e costi di trasporto ridotti.<br />
Il nuovo cilindro ISOLine KA/802000 in acciaio<br />
inossidabile sfrutta la comprovata tecnologia<br />
Adaptive Cushioning System (ACS). È possibile<br />
utilizzare questo prodotto in modo intuitivo,<br />
anche senza disporre delle conoscenze<br />
specialistiche necessarie per l’installazione<br />
o l’impostazione del cuscino. L’ACS prolunga<br />
la vita utile delle macchine e può adattarsi a<br />
condizioni variabili.<br />
<strong>La</strong> linea di cilindri Norgren ISOLine KA/802000<br />
è disponibile in nove dimensioni con diametro<br />
da 32 a 200 mm. Il cilindro offre numerose opzioni<br />
in termini di flessibilità degli interruttori, che è<br />
possibile montare su tutte le facce del cilindro,<br />
e una linea di supporti in acciaio inossidabile.<br />
“Il lancio del nuovo cilindro in acciaio inossidabile<br />
Norgren ISOLine KA/802000 si basa<br />
sulla comprovata linea di cilindri ISO standard<br />
ad alte prestazioni, utilizzata nelle applicazioni<br />
industriali di tutto il mondo”, dichiara Simon<br />
Gass, responsabile del marketing dei prodotti<br />
per gli attuatori di Norgren. “Le funzionalità<br />
aggiuntive di livello operativo e di design<br />
contribuiscono alla creazione di una soluzione<br />
avanzata. Il prodotto è ideale per le applicazioni<br />
che richiedono prestazioni affidabili, flessibili<br />
e comprovate in ambienti operativi difficili,<br />
come ad esempio quelli del settore alimentare,<br />
in cui i frequenti lavaggi con prodotti chimici<br />
rappresentano una grande sfida”.<br />
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SOFTWARE<br />
INTEGRAZIONE DIGITALE<br />
Accelerare l’innovazione ingegneristica<br />
E-Xstream engineering, che fa parte della<br />
divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon,<br />
ha presentato la soluzione 10X Integrated<br />
Computational Material Engineering<br />
(ICME) che unisce la ricerca accademica alle<br />
soluzioni software e per l’ispezione, per accelerare<br />
l’innovazione consentendo ai produttori<br />
di progettare, studiare ingegneristicamente e<br />
testare componenti virtualmente attraverso<br />
la simulazione.<br />
Utilizzando 10X ICME, è ora possibile prevedere<br />
come le combinazioni di materiali avanzati<br />
come i compositi e i metodi di produzione,<br />
dallo stampaggio a iniezione alla stampa 3D<br />
influenzeranno il risultato. Si riduce la quantità<br />
necessaria di test dei materiali e permette<br />
di correlare i test fisici con la simulazione in<br />
modo che i produttori possano convalidare<br />
più facilmente le simulazioni. Inoltre, poiché<br />
i dati sui materiali sono facilmente resi disponibili,<br />
gli ingegneri possono applicare valori<br />
accurati per realizzare progetti ottimali.<br />
L’integrazione digitale delle supply chain<br />
ridurrà anche gli sprechi di materiale. Un<br />
unico “gemello digitale” dell’intera linea<br />
di produzione, dallo sviluppo dei materiali<br />
alla performance dei componenti finali,<br />
consentirà alle organizzazioni di prevedere<br />
le prestazioni dei prodotti finali nella fase<br />
iniziale. Presenta inoltre opportunità per la<br />
personalizzazione basate sui dati dei materiali<br />
avanzati per scopi specifici, come la riciclabilità<br />
o l’efficienza energetica.<br />
Sviluppato in stretta collaborazione con le<br />
grandi aziende manifatturiere e i fornitori<br />
di materiali per soddisfare le loro esigenze<br />
industriali, 10x ICME si basa sulla ricerca<br />
all’avanguardia, sulla scienza dei materiali,<br />
sulla metrologia di Hexagon, sulle tecnologie<br />
di simulazione di materiali di e-Xstream e su<br />
un crescente ecosistema di partner industriali.<br />
Integra la catena dei fornitori di materiali,<br />
degli strumenti software, delle attrezzature<br />
di produzione e della metrologia.<br />
“Mentre sviluppiamo materiali e processi<br />
multifunzionali avanzati, è essenziale che<br />
abbiamo una comprensione di come i cambiamenti<br />
molecolari influiscono sulle proprietà<br />
strutturali”, dichiara Waruna Seneviratne,<br />
direttore del National Institute for Aviation<br />
Research (NIAR). “Sebbene non sia pratico<br />
sviluppare modelli su microscala a livello<br />
strutturale, la modellazione multiscala che<br />
fornisca informazioni utili ai prossimi modelli<br />
in scala è essenziale per comprendere le<br />
sfide di progettazione, ottimizzare le strutture<br />
e mitigare i rischi man mano che progrediamo<br />
nel percorso della progettazione e della<br />
certificazione”.<br />
“Abbiamo lavorato con Hexagon ed e-Xstream<br />
per integrare la metrologia all’avanguardia,<br />
la tecnologia digitale e la scienza dei<br />
materiali, che si fondono nel nostro banco di<br />
prova con l’hardware e il software all’avanguardia<br />
di Hexagon per la Smart Factory”,<br />
afferma Jan-Anders Mansson, Distinguished<br />
Professor of Materials & Chemical Engineering,<br />
Purdue University. “L’obiettivo è ora<br />
quello di sviluppare una versione digitale<br />
dell’intero percorso end-to-end dal design<br />
alla produzione”.<br />
“Riunire aziende OEM, Università, fornitori<br />
di materiali e partner tecnologici in un ecosistema<br />
orientato al business ci ha permesso<br />
di sviluppare l’esclusiva soluzione iCME 10X<br />
end-to-end che ha già aiutato i primi utenti a<br />
completare i progetti in metà tempo e ad un<br />
terzo dei costi”, ha dichiarato Roger Assaker,<br />
CEO di e-Xstream Engineering. “Crediamo<br />
che collegare le informazioni sui materiali<br />
all’ingegneria accelererà la quarta rivoluzione<br />
industriale, consentendo ai nuovi prodotti di<br />
essere resi efficienti, sicuri e sostenibili prima<br />
ancora che il primo prototipo sia costruito”.<br />
“ICME consentirà alle case automobilistiche<br />
di ottimizzare l’uso dei compositi all’interno<br />
dei loro processi di progettazione, consentendo<br />
di realizzare veicoli più leggeri ed efficienti<br />
e un’innovazione incentrata sui materiali per<br />
nuove soluzioni di mobilità”, ha dichiarato<br />
Guillaume Boisot, Head of Business Development,<br />
e-Xstream engineering. “Guardando<br />
solo ai progetti di veicoli esistenti, ottimizzare<br />
l’utilizzo dei compositi consentirà ai produttori<br />
di risparmiare in media 22,5 kg di rifiuti di<br />
materiale per veicolo, ovvero 2,1 milioni di<br />
tonnellate in meno di compositi utilizzati nelle<br />
auto nuove all’anno a livello globale”.<br />
Roger Assaker, CEO di e-Xstream Engineering<br />
40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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ACCESSORI<br />
IL PROGETTO<br />
Imballaggi ottimizzati per le gamme di lubrificanti<br />
Total presenta un nuovo progetto lubrificanti<br />
su cui il Gruppo ha lavorato con impegno negli<br />
ultimi due anni per migliorare l’efficienza e la<br />
funzionalità degli imballaggi delle sue gamme<br />
di prodotto in tutto il mondo.<br />
Il progetto è stato avviato con due obiettivi<br />
principali: l’ottimizzazione del packaging e<br />
la standardizzazione degli imballaggi delle<br />
gamme prodotto, a supporto della competitività<br />
di marca sul mercato e il superamento di<br />
alcune sfide, come la lotta alla contraffazione,<br />
la miglior gestione dei pallet per il trasporto,<br />
l’eliminazione di fuoriuscite di prodotto e di<br />
deformazioni irreversibili.<br />
Le principali modifiche hanno quindi riguardato:<br />
una riduzione del peso delle confezioni<br />
(almeno del 15% sul peso della materia prima),<br />
grazie a materiali più leggeri e resistenti; un<br />
perfezionamento dell’ergonomia degli imballi<br />
per una maggior maneggevolezza e rendimento<br />
della logistica; il miglioramento della<br />
nomenclatura, più esplicita e comprensibile<br />
sia per la forza vendita, sia per i clienti; una<br />
razionalizzazione dei nomi commerciali; un<br />
restyling grafico delle etichette, più funzionali<br />
e immediate.<br />
Il design nasce da un’attenta riprogettazione<br />
dei pack realizzata sulla base di un’indagine<br />
condotta sui clienti per comprendere le<br />
loro esigenze e le informazioni essenziali che<br />
l’etichetta deve riportare e trasmettere con<br />
chiarezza. Il concept creativo, quindi, rinnova<br />
e differenzia le gamme di lubrificanti Total<br />
evidenziandone gli specifici vantaggi e conferendo<br />
a Total un’identità più netta e una<br />
maggiore visibilità sugli scaffali.<br />
Il nuovo progetto lubrificanti diventa, inoltre,<br />
il tramite per Total per portare avanti l’orientamento<br />
aziendale verso scelte consapevoli<br />
e responsabili, per perseguire uno sviluppo<br />
sostenibile in linea con i valori fondamentali<br />
del Gruppo: “Committed to better energy”.<br />
Da ciò deriva lo sviluppo di un packaging più<br />
leggero, ma con maggior capacità e resistenza,<br />
realizzato con plastica riciclata e che<br />
consente un minor spreco di prodotto, grazie<br />
al recupero fino all’ultima goccia del lubrificante.<br />
Un contributo agli obiettivi di sviluppo<br />
sostenibile (SDG - Sustainable Development<br />
Goals), che si traduce in oltre il 10% di riduzione<br />
dei gas serra e in 26.000 tonnellate di<br />
CO 2<br />
evitate, a cui si aggiunge un contributo<br />
all’economia circolare e al programma antispreco,<br />
con 18.000 tonnellate di risorse materiali<br />
risparmiate (grazie al riciclaggio e al minor<br />
peso delle confezioni) e 14.000 tonnellate di<br />
prodotto non sprecato. Le nuove confezioni<br />
sono contraddistinte da un design moderno<br />
e distintivo, interpretazione degli asset forti<br />
e unici del gruppo Total. I colori scelti per i<br />
packaging rientrano in una strategia globale<br />
e coerente in tutti i mercati, tesa alla facile<br />
identificazione delle gamme e a combattere la<br />
contraffazione. Tre i colori scelti: il bronzo per<br />
i prodotti entry-level; l’argento per i prodotti di<br />
fascia media; il platino dorato per l’alta gamma.<br />
Il nuovo design del pack consente inoltre di<br />
avere una dimensione dell’etichetta maggiore<br />
sulla parte anteriore della confezione, con più<br />
spazio per visualizzare e leggere informazioni<br />
sul prodotto, plus e dettagli tecnici.<br />
Grazie a un QR Code, che permette lo scanner<br />
dei prodotti, le etichette sono inoltre<br />
autentificabili.<br />
Per ciò che riguarda l’ergonomia, il super<br />
security seal (sigillo di sicurezza) è progettato<br />
per migliorare la tenuta e consentire<br />
l’autenticazione del prodotto, mentre il tappo<br />
con beccuccio flessibile permette di colare il<br />
liquido con un flusso e un dosaggio preciso<br />
evitando le perdite.<br />
“Il nuovo progetto lubrificanti non è un semplice<br />
progetto di restyling del design degli imballaggi:<br />
l’evoluzione dei nostri pack si fa portavoce<br />
della volontà di Total di dare ai propri prodotti<br />
il più chiaro profilo sul mercato, mettendo al<br />
centro le esigenze del cliente e la continua<br />
ricerca di una crescita sostenibile”, ha<br />
dichiarato Filippo Redaelli, amministratore<br />
delegato di Total Italia. “Per<br />
il nuovo concept dell’etichetta ci<br />
siamo ispirati all’esperienza di guida<br />
che i clienti possono avere al volante<br />
delle auto moderne in cui, grazie<br />
alla tecnologia, il guidatore viene<br />
costantemente informato attraverso<br />
il cruscotto. Allo stesso modo, la<br />
nostra etichetta si presenta come<br />
un cruscotto che informa il cliente,<br />
evidenziando gli usi e i vantaggi del<br />
prodotto, e offre a Total un’identità<br />
più chiara e distintiva”.<br />
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AUTOMAZIONE<br />
GLI EVENTI DIGITALI DI SPS ITALIA<br />
Con un numero record<br />
di addetti e un ruolo<br />
fondamentale nella<br />
ricerca internazionale,<br />
l’Italia si conferma tra i<br />
paesi in testa al settore<br />
automazione e robot che,<br />
oggi più che mai, serve da<br />
trampolino di lancio per<br />
la ripresa delle aziende e<br />
dell’economia nazionale.<br />
<strong>La</strong> robotica non si ferma<br />
e rilancia la manifattura<br />
di Eva De Vecchis<br />
A<br />
partire dal mese di giugno Messe<br />
Frankfurt ha deciso di intraprendere<br />
un nuovo ciclo di incontri tutti incentrati<br />
sui temi chiave della smart production:<br />
si tratta del progetto on line “We love<br />
talking” che mira ad accompagnare virtualmente<br />
la fiera SPS Italia, punto di incontro<br />
per l’automazione e il digitale nell’industria.<br />
I risultati di questo esperimento da remoto<br />
hanno dato luogo a tanti interessanti dibattiti<br />
che, soprattutto in un contesto come<br />
quello attuale, segnato dall’asprezza e dalle<br />
incertezze del virus SARS-CoV-2, hanno<br />
invece restituito prospettive più rassicuranti<br />
per il futuro delle aziende.<br />
In un contesto nel quale il distanziamento<br />
sociale diventa fondamentale, i robot e<br />
più in generale l’automazione costituiscono<br />
la base per assicurare continuità<br />
produttiva alle aziende manifatturiere e<br />
dei settori strategici, garantendo al tempo<br />
stesso la salute di tutti i lavoratori.<br />
I robot, talvolta vissuti come minaccia<br />
più che come reale aiuto per l’uomo,<br />
rappresentano invece un vero e proprio<br />
trampolino di lancio per l’industria e per<br />
un futuro che dovremo pensare in maniera<br />
diversa e sempre più smart.<br />
In questo senso, e visto il forte contributo<br />
italiano al mondo della robotica e della<br />
ricerca su scala mondiale, il secondo<br />
Il 18 giugno<br />
si è tenuto<br />
l’evento digitale<br />
“<strong>La</strong> continua<br />
evoluzione<br />
della robotica<br />
industriale”,<br />
che fa parte<br />
del progetto<br />
“We love talking”<br />
di SPS Italia, serie<br />
di appuntamenti<br />
on line dedicati<br />
al dibattito sulle<br />
nuove tecnologie<br />
per l’industria<br />
incontro di SPS Italia, “<strong>La</strong> continua evoluzione<br />
della robotica industriale”, è stato<br />
un passo in avanti verso questa ripresa.<br />
Esperti del settore hanno raccontato<br />
come vedono l’evoluzione della robotica<br />
e quali nuove opportunità possa offrire.<br />
DOPO L’EPIDEMIA<br />
UN NUOVO SALTO EVOLUTIVO?<br />
Nonostante l’epidemia, che ha colpito<br />
duramente il settore manifatturiero,<br />
l’automazione non si ferma, anzi aiuta la<br />
ripartenza delle aziende e si evolve ancora<br />
di più. Quando si parla di robotica, ci<br />
si riferisce per lo più a un futuro che non<br />
possiamo ancora delineare con esattezza,<br />
ma certo possiamo immaginare, in base<br />
alle tante scoperte che sono state fatte<br />
finora in un settore così determinante. Lo<br />
sviluppo di queste macchine è stata fatto<br />
per salti evolutivi nel corso del tempo<br />
ed è probabile che la situazione di oggi,<br />
indotta dal virus Sars-CoV-2, possa essere,<br />
oltre che distruttiva, anche trampolino<br />
di lancio per un nuovo salto in avanti.<br />
“Di recente, un nuovo gruppo di scienziati<br />
robotici della rivista Science Robotic ha<br />
evidenziato, all’interno di un editoriale,<br />
come i robot industriali possano essere<br />
utili soprattutto in una situazione come<br />
quella che stiamo vivendo”, ha commentato<br />
Riccardo Oldani, direttore della<br />
rivista “We Robot” e moderatore della<br />
conferenza digitale di SPS Italia. “Questo<br />
vale in particolare per la funzione socio<br />
economica, ovvero la capacità di rendere<br />
continua l’evoluzione in un momento in<br />
cui industria ed economia sembravano<br />
fermarsi. Il loro invito dunque è quello<br />
di avviare nuove ricerche e nuovi finanziamenti<br />
al settore”.<br />
“Il contributo italiano all’evoluzione della<br />
robotica è sempre stato importante e,<br />
secondo un censimento fatto ad inizio anno,<br />
42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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In tempi di<br />
distanziamento<br />
sociale, i robot<br />
e l’automazione<br />
costituiscono<br />
la base per<br />
assicurare<br />
continuità<br />
produttiva<br />
alle aziende<br />
manifatturiere<br />
de si articola anche su scala temporale:<br />
la ricerca non vuole solo pubblicare ma<br />
anche avere impatto sulla società e guardare<br />
a lungo termine entro i prossimi 5<br />
o 10 anni: per questo è nato l’Istituto di<br />
Robotica e Macchine Intelligenti, perché la<br />
ricerca e l’industria italiana sono forti, ma<br />
l’insieme delle due non è ancora soddisfacente.<br />
L’istituto nasce per questo motivo”.<br />
Tra i punti principali del trasferimento<br />
tecnologico, come conferma Petrali, ci<br />
sono dunque la mediazione del dialogo<br />
a livello nazionale e l’istruzione degli studenti,<br />
i quali dovrebbero essere formati<br />
sempre in connessione con le aziende<br />
per innescare un meccanismo fluido di<br />
mobilità delle idee.<br />
RICERCA E INDUSTRIA:<br />
L’IMPORTANZA DI COLLABORARE<br />
A proposito di connessione tra centri di<br />
ricerca e aziende, un esempio da prendere<br />
a modello è quello di ARTES 4.0. L’associazione<br />
nasce per instaurare una rete tra<br />
partner universitari, enti di ricerca, istituti<br />
di formazione ad elevata qualificazione,<br />
fondazioni, enti del terzo settore, società<br />
ed enti no profit ma anche associazio-<br />
nel nostro paese operano nel settore oltre<br />
104 mila imprese, cresciute del 10% negli<br />
ultimi 5 anni, con circa 430 mila addetti”.<br />
Anche la ricerca non è da meno e vanta<br />
istituti di alto profilo capaci di attirare<br />
studenti da ogni parte del mondo, ma<br />
anche ricercatori che sono richiesti dalle<br />
università straniere per le loro competenze<br />
nel settore. Non a caso, robotica soft<br />
e roboetica fano parte del repertorio di<br />
innovazioni pionieristiche portate avanti<br />
dagli scienziati del nostro paese.<br />
Come molti ritengono dunque, in vari settori,<br />
la crisi portata dal virus Sars CoV-2,<br />
oltre agli innumerevoli danni umani ed<br />
economici, può essere anche un’occasione<br />
per rivolgersi in modo diverso alle nuove<br />
tecnologie, per sfruttarle al meglio e per<br />
capire davvero quale sia la loro importanza.<br />
“Questo è confermato dalle aspettative di<br />
mercato, visto che la robotica si è rafforzata”,<br />
ha dichiarato Antonio Bicchi, presidente<br />
I-RIM - IIT - Centro Ricerca Enrico<br />
Piaggi Università di Pisa. “Intanto, l’interruzione<br />
e la fragilità della supply chain ha<br />
portato molte aziende a reinternalizzare<br />
parti critiche della catena logistica, cosa<br />
possibile solo se si aumenta la produttività<br />
aziendale; inoltre, i distanziamenti obbligatori<br />
all’interno delle aziende rendono<br />
l’automazione e la robotica collaborativa<br />
componenti molto importanti”.<br />
Nonostante l’importanza certificata della<br />
ricerca italiana in ambito robotico e scientifico,<br />
più in generale, un punto dolente<br />
per il nostro territorio è sicuramente quello<br />
del non facile colloquio tra ricerca e<br />
industria, e dunque la mancanza di un<br />
vero e proprio sistema di collaudo di<br />
trasferimento tecnologico.<br />
“Credo ci sia ancora molto bisogno di<br />
mediazione culturale tra ambiente universitario<br />
di ricerca pura e ambiente industriale”,<br />
ha commentato Pierluigi Petrali,<br />
Operations Exellence Manager, Manufactoring<br />
R&D Whirlpool Corporation. “Bisogna<br />
tradurre i concetti e le attitudini in<br />
entrambi i sensi: nella fabbrica si devono<br />
comprendere le esigenze universitarie e<br />
viceversa far capire ai ricercatori quanto<br />
sia importante avere risultati tangibili da<br />
usare fin da subito: uno scambio che deve<br />
sempre essere alimentato”.<br />
“Il non facile dialogo tra ricerca e azienni<br />
e aziende innovative, con l’obiettivo<br />
di fornire ai partner e all’industria (in<br />
particolare le PMI) tecnologie e servizi<br />
dedicati per rispondere ai loro bisogni<br />
mediante attività di orientamento, formazione,<br />
progetti di innovazione, ricerca<br />
industriale e sviluppo sperimentale.<br />
“ARTES 4.0 è una specie di rete che<br />
collega 120-130 enti tra cui università,<br />
industrie e centri di ricerca: una sorta<br />
di grosso crogiolo di competenze che<br />
forniscono a chiunque lo voglia le basi<br />
per l’innovazione”, ha dichiarato Ferdinando<br />
Cannella, PhD Head of Industrial<br />
Robotic Unit ARTES 4.0. “Ci occupiamo<br />
di orientamento, formazione e consulenza<br />
manageriale per le industrie a seconda<br />
delle esigenze: formare le persone per<br />
spiegargli cosa sia meglio fare e cosa<br />
no; dare spunti e suggerimenti anche a<br />
livello manageriale”.<br />
Centri di snodo come ARTES 4.0 sono<br />
fondamentali per l’avanzamento della<br />
robotica e anche l’accesso è altrettanto<br />
importante per garantire facilità di fruizione<br />
e connessione. In questo senso il sito<br />
dell’associazione può essere visto come<br />
primo pannello di scambio e comunicazione<br />
con chiunque sia interessato.<br />
“Quando si arriva a contattare ARTES<br />
4.0 il nostro servizio si orienta a seconda<br />
dell’esigenza temporale o tecnologica di<br />
un’azienda e le prospettive della robotica,<br />
quasi anticipando il futuro”, ha aggiunto<br />
Cannella. “Le aziende che si rivolgono ad<br />
ARTES 4.0 hanno a disposizione un enorme<br />
bagaglio di competenze fornite dalle<br />
oltre 120 realtà di ricerca specializzate”.<br />
IL FUTURO DEL ROBOT<br />
COLLABORATIVO<br />
I robot collaborativi, o cobot, si sono<br />
affacciati sul mercato dell’automazione<br />
da più di 10 anni con una diffusione<br />
piuttosto rapida ed estesa. Si tratta di<br />
robot antropomorfi capaci di compiere<br />
movimenti su sei assi in modo da<br />
garantire il rispetto di criteri di sicurezza,<br />
flessibilità e compattezza, ma soprattutto<br />
studiati per lavorare a stretto contatto<br />
con l’operatore anche in mancanza di una<br />
barriera protettiva circostante.<br />
“Per essere usato in modo efficace il<br />
robot collaborativo deve incrementare le<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43
AUTOMAZIONE<br />
sue qualità, essere capace di capire chi<br />
ha di fronte, di adattare il suo comportamento,<br />
di interagire con l’ambiente”,<br />
ha dichiarato ancora Petrali di Whirlpool<br />
Corporation. “Per questo ci siamo imbarcati<br />
nel Progetto Rossini che prevede la<br />
partecipazione di alcuni partner italiani<br />
ed europei. L’idea è quella di prendere<br />
un robot, non necessariamente collaborativo<br />
di nascita, ma renderlo collaborativo<br />
con la postazione di lavoro: creare<br />
quindi un sistema che non sia solo un<br />
braccio robotico, ma un insieme di sensori<br />
che interagiscono con l’operatore<br />
che hanno di fronte e con l’ambiente<br />
circostante”.<br />
Partecipare a progetti di questa portata è<br />
molto importante soprattutto per gli enduser<br />
delle soluzioni robotiche che possono<br />
collaborare per costruire qualcosa di<br />
nuovo e solido all’interno del panorama<br />
tecnologico. Il progetto durerà 42 mesi<br />
ma qualche soluzione parziale potrebbe<br />
essere già visibile a breve.<br />
Anche la Universal Robots ha lanciato nel<br />
2008 il robot collaborativo, una grande<br />
novità che però, a causa della situazione<br />
attuale d’emergenza, ha dovuto spingersi<br />
oltre, generando nuovi input verso<br />
l’innovazione.<br />
“In questo periodo segnato dal virus<br />
abbiamo voluto essere vicini ai nostri<br />
clienti con fiere virtuali o possibilità di<br />
parlare con gli esperti, ed è stato un<br />
modo ulteriore di innovare i modelli di<br />
business”, ha affermato Alessio Cocchi,<br />
Country manager, Italy Universal Robots.<br />
In Italia operano<br />
nel settore<br />
robotica oltre<br />
104 mila imprese,<br />
cresciute del 10%<br />
negli ultimi 5 anni,<br />
con circa 430 mila<br />
addetti<br />
“Non a caso l’innovazione per Universal<br />
Robots parte dalle esigenze dei clienti e<br />
del mercato: avere un confronto e riuscire<br />
ad anticipare le loro esigenze lanciando<br />
prodotti innovativi come il robot collaborativo<br />
è dunque fondamentale”.<br />
“All’inizio si parlava soprattutto di facilità<br />
di utilizzo del robot e questa prerogativa<br />
non manca neppure ora; ma<br />
in più abbiamo innovato il modello di<br />
processo e creato un ecosistema per rendere<br />
maggiormente accessibile hardware<br />
e software, basandoci su applicazioni<br />
che gli utenti utilizzano dalla stessa<br />
interfaccia robot”.<br />
I cobot, grazie alle loro qualità e alla<br />
loro versatilità sono fondamentali per<br />
la ripresa del settore manifatturiero.<br />
Essendo facilmente installabili ed equipaggiabili<br />
rappresentano un elemento in<br />
più che le imprese dovrebbero avere per<br />
reagire alla situazione che sta segnando<br />
questo <strong>2020</strong>.<br />
“I nostri cobot sono messi in funzione<br />
in poche ore e quindi in meno tempo<br />
dei robot industriali”, conclude Alessio<br />
Cocchi. “Inoltre, la loro prerogativa di<br />
saper interagire con l’ambiente e con<br />
l’uomo porta a dei vantaggi anche in<br />
termini di produttività: la collaborazione<br />
uomo-macchina può essere dell’85%<br />
più produttiva di una stazione automatica<br />
o tradizionale”. In questo senso,<br />
per andare incontro alle necessità delle<br />
aziende Universal Robots ha lanciato la<br />
possibilità di noleggiare un cobot con<br />
rate detraibili fisse.<br />
IL RUOLO DELL’INTELLIGENZA<br />
ARTIFICIALE<br />
Ma, per concludere, quali sono le necessità<br />
delle imprese italiane in questo momento?<br />
Gli aiuti concreti da parte della robotica e<br />
quelli di associazioni come ARTES 4.0 sono<br />
fondamentali per continuare la crescita del<br />
settore manifatturiero ma anche per aiutarlo<br />
a riprendersi. Altro elemento di paritaria<br />
importanza è poi l’adattabilità dell’automazione<br />
industriale robotica ai diversi ambienti<br />
del mercato, in modo da fornire soluzioni<br />
calettate sulle necessità del singolo cliente.<br />
Questo è ciò che fa Mitsubishi Elctric<br />
con i suoi progetti innovativi che escono<br />
dall’ambiente della fabbrica per espandersi<br />
verso i players.<br />
“In questo modo possiamo associare alla<br />
parte dedicata alla robotica anche quella<br />
destinata all’intelligenza artificiale”, ha<br />
confermato Marco Filippis, Product Maneger<br />
robot South EMEA Mitsubishi Electric<br />
Europe. “In termini concreti questo affiancamento<br />
è possibile attraverso il Robot Motion<br />
Planning: una piattaforma che sia dotata di<br />
algoritmi di intelligenza artificiale in grado di<br />
reagire, in tempo reale, agli stimoli esterni”.<br />
“Tramite il robot Motion Planning, riusciamo<br />
a rendere i robot più autonomi grazie<br />
ad un sistema hardware associato ad algoritmi<br />
software di intelligenza artificiale per<br />
far sì che il robot si adatti adeguatamente<br />
all’ambiente circostante”.<br />
Ma non è tutto, perché Mitsubishi Electric<br />
fornisce anche la possibilità di avere una<br />
sorta di “bridge” tecnologico con il sistema<br />
IoT che permette di creare un gemello<br />
digitale (digital twin) del singolo robot<br />
conservandone le caratteristiche come un<br />
ologramma, ma a chilometri di distanza, in<br />
sedi differenti e in connessione tra di loro.<br />
Questo vuol dire parlare di futuro.<br />
“Passata l’emergenza sanitaria bisogna<br />
far ripartire l’economia della nazione”,<br />
ha concluso Marco Filippis. “Mitsubishi<br />
Electric si occupa molto di distanziamento<br />
sociale e quindi l’impiego di robot diventa<br />
fondamentale per non inficiare la produttività<br />
a causa delle norme di sicurezza;<br />
per non parlare del fatto che la robotica<br />
collaborativa, associata ad una di servizio<br />
e mobile, può aiutare anche nella<br />
sanificazione degli ambienti industriali<br />
in maniera autonoma e sempre uguale”.<br />
44<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong> www.interprogettied.com
AUTOMAZIONE<br />
DIAGNOSTICA CNC<br />
Manutenzione elettronica preventiva<br />
Per rispondere alle sfide di un mercato<br />
sempre più competitivo, i produttori<br />
si vedono costretti ad aumentare la<br />
regolarità dei propri macchinari e a<br />
ridurre tempi di fermo imprevisti. Ciò<br />
richiede azioni in grado di prevenire<br />
gli interventi di manutenzione straordinaria,<br />
massimizzando in questo<br />
modo la produzione e rendendola più<br />
affidabile.<br />
Il programma di manutenzione elettronica<br />
preventiva MEMIS (Mitsubishi<br />
Electric Mechatronics Integrated Services)<br />
garantisce un funzionamento<br />
dell’impianto eccellente, continuativo<br />
e in condizione di piena affidabilità.<br />
<strong>La</strong> manutenzione preventiva consente,<br />
pianificandone i costi, di intervenire<br />
con anticipo, assicurando una<br />
massima e duratura efficienza della<br />
macchina.<br />
Mitsubishi Electric propone il programma<br />
di manutenzione elettronica<br />
preventiva MEMIS studiata per anticipare<br />
eventuali guasti o malfunzionamenti<br />
e garantire ai clienti un funzionamento<br />
dell’impianto eccellente e<br />
continuativo, così da diminuire i costi<br />
totali di manutenzione della macchina.<br />
I lavori di manutenzione sono svolti<br />
da personale tecnico specializzato<br />
che garantisce un servizio professionale<br />
e di alta qualità e sono eseguiti<br />
sulla base di regolari ispezioni<br />
programmate.<br />
È prevista una visita annuale di manutenzione<br />
preventiva programmata,<br />
nell’ambito della quale sono svolte<br />
una serie di operazioni di controllo<br />
e verifica che riguardano lo stato<br />
generale della macchina.<br />
Mediante la diagnostica CNC, il tecnico<br />
specializzato provvede alla verifica<br />
di tutti i dati di funzionamento e alla<br />
loro correttezza. <strong>La</strong> diagnostica permette<br />
la registrazione dei dati rilevati<br />
per successive comparazioni e analisi.<br />
Il report tecnico dell’attività è parte<br />
integrante della documentazione rilasciata<br />
nell’ambito del contratto dopo<br />
ogni ispezione.<br />
Mitsubishi Electric ha previsto due<br />
tipologie di contratto annuale MEMIS<br />
Base e Premium. Entrambe le tipologie<br />
includono i costi di manodopera e trasferta,<br />
prevedono date delle ispezioni<br />
concordate in anticipo per adattarsi al<br />
programma di produzione del cliente.<br />
Inoltre, dopo ogni ispezione di manutenzione,<br />
l’utente riceve sempre un<br />
rapporto di assistenza che certifica lo<br />
stato della parte CNC, l’elenco delle<br />
attività di assistenza eseguite e alcune<br />
raccomandazioni.<br />
Sottoscrivendo il contratto MEMIS,<br />
si ha inoltre diritto ad una serie di<br />
agevolazioni sui prezzi delle parti di<br />
ricambio a consumo sostituite durante<br />
la manutenzione preventiva e sui costi<br />
della manodopera di eventuali interventi<br />
di manutenzione straordinaria.<br />
Solo il contratto Premium garantisce<br />
la priorità d’intervento tecnico sul<br />
campo dal ricevimento della richiesta<br />
scritta e ulteriori sconti sui prezzi<br />
delle parti di ricambio sostituite in<br />
caso di interventi di manutenzione<br />
straordinaria.<br />
COMPATIBILITÀ UNIVERSALE<br />
Sistema di controllo<br />
con memoria espansa<br />
SLIO PLC 019PN è un innovativo sistema di<br />
controllo per le I/O remotate presentato da VIPA<br />
Italia, azienda con sede a San Zeno Naviglio<br />
(BS) che produce e commercializza sistemi e<br />
componenti di automazione industriale. Si tratta<br />
di un sistema universalmente compatibile sia con<br />
i prodotti VIPA che con quelli di altri produttori,<br />
montato su guida DIN standard da 35 mm che<br />
comprende un’interfaccia provvista di alimentatore<br />
per le I/O e per il bus di comunicazione, cui<br />
si aggiungono fino a 64 moduli di I/O e funzionali<br />
con granularità 2-4-8 canali, con dimensioni di<br />
12,5 mm di larghezza, 100 mm di altezza e 76 mm<br />
di profondità.<br />
SLIO offre caratteristiche tecnologicamente<br />
avanzate come il bus di comunicazione veloce<br />
a 48 Mbit/s con cui si riescono ad avere risposte<br />
dalle I/O a 20 µs di refresh, abbattendo così<br />
ritardi nella comunicazione tra I/O e interfaccia<br />
del bus di campo.<br />
Il nuovo modello SLIO PLC 019PN dispone di<br />
diverse funzionalità tra cui: server OPC UA e<br />
WebVisu; controllore PROFINET IO e I-Device<br />
PROFINET; PROFIBUS master/slave; PROFINET<br />
MRP client; programmabile con SPEED7 Studio,<br />
Simatic Manager and TIA-Portal; memoria di<br />
lavoro integrata di 6MByte; 8192 byte I/O; interfaccia<br />
PROFINET (2 porte), fino a 128 dispositivi<br />
PN e fino a 24 connessioni produttive; interfaccia<br />
Ethernet PG/OP (2 porte), fino a 4 connessioni<br />
produttive, DHCP client; interfaccia RS485<br />
compatibile con i protocolli PROFIBUS master/<br />
slave, MPI, USS master, ASCII, STX/ETX, 3964(R)<br />
e Modbus master/slave.<br />
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AUTOMAZIONE<br />
NUOVE STRATEGIE<br />
<strong>La</strong> flessibilità è un concetto<br />
che va oltre la tecnologia,<br />
benché sia questa<br />
a rappresentare il cuore<br />
della trasformazione.<br />
L’esperienza ha portato<br />
Rockwell Automation<br />
a focalizzare il supporto<br />
ai clienti in alcune<br />
aree, tra cui sistemi<br />
intelligenti, competenze e<br />
comprensione<br />
del mercato.<br />
Una produzione flessibile<br />
per adattarsi a cambiamenti<br />
di mercato ed eventi<br />
oltre la semplice tecnologia, benché sia<br />
proprio questa a rappresentare il cuore<br />
della trasformazione e a continuare<br />
a guidare e rendere possibili nuovi<br />
modi di innovare. Tuttavia, la tecnologia<br />
da sola non può ingenerare un<br />
cambiamento di velocità e deve essere<br />
associata a un quadro organizzativo<br />
flessibile. Per questo motivo, è necessario<br />
guardare al di là dei soliti aspetti ed<br />
individuare le aree che consentiranno<br />
di operare in modo flessibile all’interno<br />
della propria organizzazione.<br />
FOCALIZZARE L’ATTENZIONE<br />
Per incrementare la flessibilità è bene,<br />
Per molti produttori, la flessibilità<br />
rappresenta un obiettivo fondamentale<br />
e lo è a ragion veduta.<br />
In tutti i segmenti industriali, le aziende<br />
che hanno dimostrato di essere<br />
in grado di attuare modelli operativi<br />
flessibili oggi occupano posizioni di<br />
leadership nei loro settori.<br />
Basta pensare all’impegno di Amazon<br />
e Alibaba nel fornire ai propri clienti<br />
una customer experience senza precedenti,<br />
oppure, a come le aziende<br />
produttrici di automobili si stiano<br />
adeguando alle normative per la riduzione<br />
delle emissioni di carbonio. Di<br />
fronte a nuovi scenari e condizioni di<br />
mercato, la flessibilità ha sempre la<br />
meglio sulla rigidità.<br />
Cosa implica, però, essere un produttore<br />
flessibile? Flessibilità significa rapidità<br />
di adattamento. Significa creare un<br />
flusso ininterrotto cha va dal bisogno<br />
alla consegna, dalla decisione all’implementazione<br />
e dalla sfida alla soluzione.<br />
<strong>La</strong> vera flessibilità consente ai produttori<br />
di essere costantemente in sintonia<br />
con il proprio mercato attraverso l’introduzione<br />
di livelli di controllo e di<br />
reattività che vanno a prendere il posto<br />
di modelli operativi rigidi e statici.<br />
<strong>La</strong> flessibilità è un concetto che va<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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come prima cosa, individuare possibili<br />
ostacoli e colli di bottiglia. Per fare<br />
ciò è necessario avviare una completa<br />
valutazione di ogni area che possa<br />
contribuire a soddisfare le esigenze<br />
del mercato. Questa supervisione, oltre<br />
che risolvere eventuali attriti, consente<br />
anche di migliorare l’allocazione delle<br />
risorse per continuare a migliorare gli<br />
aspetti organizzativi.<br />
L’esperienza di Rockwell Automation<br />
con i suoi clienti ha portato la multinazionale,<br />
specialista nelle soluzioni<br />
per l’automazione industriale e la trasformazione<br />
digitale, a dare la priorità<br />
alle seguenti aree:<br />
Tecnologia<br />
A livello tecnico, una maggiore flessibilità<br />
può essere raggiunta grazie<br />
all’adozione di sistemi intelligenti. Per<br />
molti decenni, la produzione è stata<br />
basata su linee di produzione statiche<br />
e scollegate, controllate da sistemi<br />
di operation technology (OT) spesso<br />
scarsamente duttili.<br />
Ora, nell’era della digitalizzazione, i<br />
produttori possono convergere i sistemi<br />
OT con quelli IT e dischiudere nuove<br />
opportunità di raccolta e analisi dei<br />
dati, con livelli di dettaglio sempre più<br />
granulari. Tale analisi può essere poi<br />
utilizzata per adattare e perfezionare<br />
le attività operative secondo un ciclo di<br />
feedback auto-potenziante, man mano<br />
che i sistemi vengono utilizzati.<br />
Competenze<br />
Uno degli errori più gravi che può<br />
commettere un produttore è quello<br />
di concentrarsi esclusivamente sulla<br />
tecnologia, trascurando il fattore<br />
umano. Operatori qualificati, tecnici<br />
specializzati e analisti sono solo alcune<br />
delle figure professionali necessarie<br />
per una produzione flessibile. L’uso di<br />
funzionalità avanzate è strettamente<br />
correlato alla capacità, da parte del<br />
personale, di sfruttarle. <strong>La</strong> specializzazione<br />
e l’impegno nell’aggiornare<br />
le competenze supportano l’approccio<br />
flessibile e fanno sì che il cambiamento<br />
tecnologico vada di pari passo con le<br />
capacità delle risorse.<br />
<strong>La</strong> vera flessibilità<br />
consente<br />
ai produttori<br />
di essere<br />
in sintonia<br />
con il proprio<br />
mercato<br />
attraverso<br />
l’introduzione<br />
di livelli<br />
di controllo<br />
e di reattività<br />
che prendono<br />
il posto di modelli<br />
operativi rigidi<br />
e statici<br />
Supporto esecutivo<br />
<strong>La</strong> flessibilità coinvolge anche i livelli<br />
decisionali. Scegliere di produrre un<br />
nuovo prodotto a fronte di emergenti<br />
richieste da parte dei clienti, o di<br />
sospendere una linea di prodotti che,<br />
fino a poco tempo prima, era redditizia<br />
per rispondere a palesi cambiamenti del<br />
mercato, richiedono un processo decisionale<br />
rapido e collaborativo. Avere<br />
dalla propria parte degli sponsor a<br />
livello executive, che preferibilmente<br />
includano una vasta rappresentanza<br />
delle business unit e che siano sostenuti<br />
da chiari modelli di governance, può<br />
incrementare le probabilità di successo<br />
di un progetto di innovazione.<br />
Modelli di consumo<br />
Uno dei maggiori trend commerciali<br />
dell’ultimo decennio è stato il passaggio<br />
a modelli di consumo basati sugli abbonamenti.<br />
Lo si è visto nelle app e nei<br />
servizi online e ora lo stesso approccio<br />
viene applicato ad aree storicamente ad<br />
alta intensità di capitale. Possedere macchinari<br />
fisici è un impegno considerevole<br />
e lega il produttore all’asset durante<br />
tutto il suo ciclo di vita. I produttori<br />
hanno constatato che, al fine di disporre<br />
di maggiore flessibilità, un approccio<br />
Machine-as-a-Service può contribuire<br />
ad aumentare l’efficienza degli OpEx,<br />
offrendo una maggiore capacità di<br />
aggiornamento o di cambiamento in<br />
linea con le nuove funzionalità che si<br />
affacciano sul mercato.<br />
Comprensione del mercato<br />
L’ultima area è relativa alla comprensione<br />
del cliente. Tradizionalmente, in<br />
molte aziende, il marketing viene visto<br />
come una funzione a compartimento<br />
stagno, responsabile dell’incremento<br />
delle vendite, ma senza alcun input<br />
diretto sul prodotto. Un approccio che<br />
non è più perseguibile. Oggi, per essere<br />
un passo avanti rispetto al mercato, le<br />
vendite e il marketing devono essere<br />
direttamente connessi alla produzione.<br />
<strong>La</strong> comprensione del profilo del cliente,<br />
della sua esigenza (immediata) e delle<br />
modalità secondo le quali desidera gli<br />
sia consegnato il bene, permette alla<br />
produzione di adattarsi di conseguenza<br />
e di soddisfare i suoi desideri. Questo<br />
vale per le caratteristiche e la qualità<br />
del prodotto, così come per le questioni<br />
relative alle pratiche etiche e sostenibili,<br />
che sono sempre più al centro<br />
dell’attenzione dei clienti.<br />
ESSERE OPERATIVI, EVOLVERE<br />
VELOCEMENTE<br />
Superare l’inflessibilità in ciascuna di queste<br />
aree chiave può contribuire a creare<br />
una solida base su cui costruire e operare.<br />
Rockwell Automation supporta i clienti<br />
nella valutazione di ciascuna di queste<br />
aree nell’ambito della loro operatività e<br />
propone soluzioni per il miglioramento.<br />
Attraverso un’estesa rete di partner,<br />
l’azienda è in grado di offrire supporto<br />
in fase di progettazione e di realizzare<br />
un proof of concept che permette ai<br />
clienti di testare l’idea in un ambiente<br />
live. Questo normalmente comporta<br />
degli investimenti iniziali e l’allocazione<br />
di risorse finalizzati al mantenimento<br />
delle nuove attività per alcuni mesi e<br />
al monitoraggio delle prestazioni.<br />
Una volta dimostrata l’efficacia del<br />
concetto e definiti i processi complementari<br />
riguardo alle linee, l’azienda<br />
aiuta i suoi clienti a evolvere fino alla<br />
piena produzione.<br />
FLESSIBILITÀ DI PROGETTAZIONE<br />
Allorché ci si trova a plasmare gli<br />
ambienti di produzione di un’era più<br />
intelligente e più incentrata sul cliente,<br />
va considerato che la flessibilità rappresenta<br />
una mentalità tanto quanto<br />
un mezzo tangibile per coordinare la<br />
produzione.<br />
Adattarsi alle mutevoli condizioni di<br />
mercato, sia in termini di cambiamenti<br />
radicali a breve termine che di trend a<br />
lungo termine, richiede una mentalità<br />
che non si aggrappa più agli investimenti<br />
e ai modi di lavorare del passato,<br />
ma che sia disposta ad abbracciare<br />
il nuovo per raccoglierne i frutti. Ciò<br />
significa muoversi più velocemente<br />
– non solo come singola linea di produzione,<br />
ma come un’intera organizzazione<br />
– e che la velocità può venire<br />
solo da basi flessibili.<br />
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Pag. 10<br />
ATTUALITÀ<br />
Le conseguenze del lockdown<br />
sulla manifattura lombarda<br />
Bimestrale - anno XI - n°3 maggio/giugno <strong>2020</strong><br />
Pag. 26<br />
MACCHINE UTENSILI<br />
<strong>La</strong> lavorazione del titanio<br />
per il settore aerospaziale<br />
Pag. 34<br />
COMPONENTI<br />
Le macchine CNC<br />
nell’era dell’Industria 4.0<br />
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N. 3 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />
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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
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Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
Tel./fax +39 039 5153705<br />
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IN QUESTO NUMERO<br />
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ACCIAIERIA ARVEDI 15<br />
ACIMALL 14<br />
AGAZZI GIANCARLO 15<br />
ARTES 4.0 42<br />
ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO 18<br />
ASSOLOMBARDA 19<br />
BIG KAISER 14<br />
BI-MU 24<br />
CARBOTEMPRA 19<br />
CHIARI BRUNO 1<br />
COMAU 20<br />
DAC - DISTRETTO AEROSPAZIALE<br />
CAMPANO 18<br />
EICHENBERGER GEWINDE 38<br />
EIOM 4<br />
EMCO 28<br />
EURAL GNUTTI 3<br />
EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI 18<br />
E-XSTREAM ENGINEERING 40<br />
EY 20<br />
F.LLI LOCATELLI 25<br />
FIXI LOMBARDIA<br />
FLUORTECNO<br />
BATT. 1A COP.<br />
4A COP.<br />
GRUPPO REDEX 26<br />
HEXAGON 17<br />
HOFFMANN ITALIA<br />
2A COP.<br />
HRSFLOW 21<br />
ICOTEK 39<br />
IGUS 29<br />
INTERPROGETTI EDITORI 33<br />
I-RIM - ISTITUTO DI ROBOTICA E MACCHINE<br />
INTELLIGENTI 42<br />
ISTECH 28<br />
LAMIERA 22<br />
LEISTER 30<br />
LEONARDO 21<br />
MANDELLI SISTEMI 26<br />
MECFOR<br />
3A COP.<br />
MEC-NOVA 9<br />
MESSE FRANKFURT 42<br />
MICROSOFT ITALIA 20<br />
MITSUBISHI ELECTRIC 42, 45<br />
MOLLIFICIO LOMBARDO 1A COP., 6<br />
NORGREN 39<br />
NSK 16<br />
ROBOZE 21<br />
ROCKWELL AUTOMATION 46<br />
SCHUNK 32<br />
SECO TOOLS 32<br />
SMA 15<br />
SMC 38<br />
SPS ITALIA 42<br />
TOTAL 41<br />
UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 22, 24<br />
UNIONCAMERE LOMBARDIA 10<br />
UNIVERSAL ROBOTS 42<br />
VIPA ITALIA 45<br />
WHIRPOOL 42<br />
Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />
di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />
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Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />
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Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />
Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />
Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />
Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />
Finito di stampare il 30/06/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />
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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />
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