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La Subfornitura 3 Maggio/Giugno 2020

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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SOMMARIO<br />

anno XI - n. 3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

06<br />

“Usciremo dall’emergenza con le nostre forze”<br />

10<br />

Manifattura lombarda in brusca frenata ma alcune<br />

filiere reggono<br />

26<br />

Modellare il titanio per il settore aeronautico<br />

34<br />

Le macchine CNC nell’era dell’industria 4.0<br />

42<br />

<strong>La</strong> robotica non si ferma e rilancia la manifattura<br />

46<br />

Una produzione flessibile per adattarsi a cambiamenti<br />

di mercato ed eventi<br />

Editoriale<br />

• Sempre al fianco dell’industria italiana.....................5<br />

Storia di copertina<br />

• “Usciremo dall’emergenza<br />

con le nostre forze” (A. Bignami) ...............................6<br />

Attualità<br />

• Manifattura lombarda in brusca frenata ma alcune<br />

filiere reggono ................................................................. 10<br />

• Notizie attualità ................................................................ 14<br />

Appuntamenti<br />

• A Milano protagonista la lavorazione<br />

della lamiera ...................................................... 22<br />

• Notizie appuntamenti ..........................................24<br />

Macchine utensili<br />

• Modellare il titanio per il settore aeronautico ...26<br />

• Notizie macchine utensili.......................................28<br />

Utensili<br />

• Riscaldatori ad alte prestazioni<br />

e convenienti .......................................................30<br />

• Notizie utensili ....................................................32<br />

Componenti<br />

• Le macchine CNC nell’era<br />

dell’industria 4.0 (S. Vinto) .................................34<br />

• Notizie componenti .............................................38<br />

Software<br />

• Notizie software ..................................................40<br />

Accessori<br />

• Notizie accessori ................................................41<br />

Automazione<br />

• <strong>La</strong> robotica non si ferma e rilancia<br />

la manifattura (E. De Vecchis)..........................42<br />

• Notizie automazione ...........................................45<br />

• Una produzione flessibile per adattarsi<br />

a cambiamenti di mercato ed eventi ................46<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti .............................................48<br />

“L’Italia non ha bisogno solo di incentivi, ma di una visione che sappia guardare al futuro.<br />

E il futuro si costruisce puntando su giovani, innovazione, tecnologie”.<br />

Emilio Longoni, Amministratore Unico di Mollificio Lombardo, pagina 7.<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5


STORIA DI COPERTINA<br />

INTERVISTA<br />

Mollificio Lombardo<br />

ha affrontato una<br />

delle situazioni più difficili<br />

della sua lunga storia,<br />

contando esclusivamente<br />

sulle proprie risorse.<br />

Durante il lockdown<br />

ha lavorato soprattutto<br />

per il settore medicale,<br />

fornendo le molle<br />

per gli innesti rapidi<br />

dei caschi-respiratori.<br />

“Usciremo dall’emergenza<br />

con le nostre forze”<br />

di Alessandro Bignami<br />

Collocata in una delle province più<br />

colpite d’Europa dall’epidemia di<br />

coronavirus, Mollificio Lombardo<br />

si è trovata ad affrontare la maggiore<br />

avversità, forse inferiore solo alla Seconda<br />

guerra mondiale, della sua lunga storia,<br />

cominciata nel 1927. Non è stato per<br />

niente facile. Ma ora, in fondo al tunnel<br />

dell’emergenza pandemica, sembra finalmente<br />

apparire una flebile luce. “Supereremo<br />

anche questa, ma ancora una volta<br />

contando solo sulle nostre forze, perché<br />

nessuno ci ha aiutato”, constata Emilio<br />

Longoni, che rappresenta la generazione<br />

oggi alla guida della storica azienda di<br />

famiglia che a Carvico (BG) produce molle<br />

destinate a diverse filiere industriali, fra<br />

cui meccanica, elettronica, tessile, aereonautica,<br />

automobilistica, medicale e delle<br />

comunicazioni.<br />

Il <strong>2020</strong> sembrava essere partito con<br />

buone prospettive, finché il coronavirus<br />

non ha cambiato tutto…<br />

In realtà nel 2019 il settore auto aveva<br />

già registrato un calo nelle vendite, con<br />

effetti negativi che si sono propagati<br />

lungo la catena della subfornitura, di cui<br />

noi facciamo parte. Verso la fine dell’anno<br />

avevamo però acquisito dei nuovi clienti<br />

Emilio Longoni,<br />

Amministratore<br />

Delegato<br />

di Mollificio<br />

Lombardo<br />

ponendo delle buone basi per il <strong>2020</strong>. Poi<br />

purtroppo è accaduto il disastro sanitario<br />

che ha stravolto tutti i piani.<br />

Qual è stata la reazione di Mollificio<br />

Lombardo all’epidemia?<br />

Abbiamo adottato protocolli di sicurezza<br />

sempre più stringenti a mano<br />

a mano che il contagio e la paura di<br />

contrarlo aumentavano. Nei momenti<br />

peggiori l’umore era a terra. Sentivamo<br />

le campane della chiesa vicina suonare<br />

continuamente per annunciare i decessi.<br />

Non nascondo che ci sono stati momenti<br />

di paura e forte preoccupazione, sia<br />

per la salute sia per il lavoro, perché<br />

nessuno aveva idea di quando saremmo<br />

usciti dall’emergenza. È stato difficile.<br />

Ho coinvolto gli operatori garantendo<br />

il rispetto delle norme di massima sicu-<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


ezza igienico-sanitaria. Fortunatamente<br />

a marzo siamo riusciti a produrre una<br />

quantità di molle tale da coprire anche<br />

la domanda di aprile, quando abbiamo<br />

chiuso per alcuni giorni. Abbiamo riaperto<br />

a ranghi ridotti, con una dozzina<br />

di dipendenti per proseguire l’attività<br />

dedicata alle filiere strategiche, dato<br />

che le nostre molle vengono impiegate<br />

anche nel settore medicale, inclusa la<br />

produzione di respiratori. Dopo aprile,<br />

gradualmente sono rientrati anche<br />

gli altri dipendenti, sebbene abbiamo<br />

dovuto utilizzare la cassa integrazione<br />

a rotazione per il 50% del personale.<br />

Al di là di questo strumento, che come<br />

noto viene finanziato con le tasse dei<br />

lavoratori dipendenti e la cui erogazione<br />

è stata anticipata dall’azienda, non<br />

abbiamo ricevuto alcun aiuto dallo Stato,<br />

nemmeno la sospensione dell’Imu. Come<br />

impresa, abbiamo supportato il territorio,<br />

con aiuti al personale sanitario e<br />

alle forze dell’ordine, abbiamo affrontato<br />

l’emergenza con sforzi e sacrifici enormi.<br />

Per contro il governo ci ha lasciato<br />

completamente soli.<br />

Ora com’è il clima in azienda?<br />

Permane preoccupazione ma il clima è<br />

positivo. I dipendenti hanno mostrato<br />

di avere fiducia nell’azienda e nella<br />

dirigenza. Certo, ci aspettano ancora<br />

mesi molto complicati, ma sapremo<br />

uscirne. E ancora una volta ci riusciremo<br />

contando solo sulle nostre risorse<br />

economiche e sulle risorse mentali dei<br />

collaboratori. Qua al mio fianco non si<br />

è seduto nessuno.<br />

State dimostrando comunque una<br />

grande capacità di risposta, in un<br />

momento così difficile…<br />

Questo è vero ma, vede, a me le cose<br />

difficili tutto sommato piacciono, le trovo<br />

stimolanti. Il vero problema è quando<br />

gli ostacoli vengono messi dove pensavi<br />

di averli ormai schivati e proprio da chi<br />

dovrebbe toglierli. È questo che mi fa<br />

arrabbiare. Speriamo che il nuovo presidente<br />

di Confindustria, Carlo Bonomi,<br />

che sta mostrando coraggio e determinazione,<br />

riesca a far sentire le ragioni<br />

delle micro, piccole e medie aziende,<br />

ovvero la parte più consistente della<br />

manifattura italiana.<br />

Come sta andando invece la produzione<br />

del vostro stabilimento ad<br />

Apucarana, in Brasile?<br />

Anche lì non è un momento facile.<br />

Sappiamo la gravità della situazione<br />

sanitaria ed economica che sta vivendo<br />

il paese sudamericano. Fortunatamente,<br />

però, Apucarana dista almeno 50 km<br />

da altri centri abitati e, essendo una<br />

cittadina recente, non è di passaggio<br />

per forestieri e turisti. Questo isolamento<br />

ha contribuito a contenere il numero di<br />

contagi. L’azienda è ancora piccola, con<br />

14 dipendenti, ma sta crescendo. Ha<br />

vissuto un ottimo 2019 e per quest’anno<br />

avevamo grandi aspettative, anche per<br />

via dell’acquisto di due nuovi macchinari.<br />

Doveva essere il momento della<br />

svolta, che inevitabilmente slitterà di<br />

una decina di mesi. Ma le prospettive<br />

sono positive.<br />

Come vede il mercato italiano nei<br />

prossimi mesi?<br />

L’Italia è il secondo paese manifatturiero<br />

d’Europa e resta un mercato di grande<br />

importanza. Ma è proprio il vincolo alla<br />

condizione del vecchio continente che<br />

rischia di frenarla. Se guardiamo al set-<br />

L’azienda produce<br />

molle destinate<br />

a diverse filiere<br />

industriali, fra<br />

cui meccanica,<br />

elettronica, tessile,<br />

aereonautica,<br />

automobilistica,<br />

medicale e delle<br />

comunicazioni<br />

tore dell’auto, la partita si gioca in Cina,<br />

Messico, Stati Uniti, in parte in Brasile.<br />

L’Italia si trova invece su un carro fermo<br />

sul ciglio della strada, che non viene<br />

trainato né spinto da nessuno: e quel<br />

carro si chiama Europa. In generale la<br />

filiera automobilistica avrà bisogno di<br />

molto tempo per riprendersi. <strong>La</strong> crisi<br />

delle società di auto a noleggio, che ha<br />

immesso sul mercato veicoli seminuovi<br />

a prezzi competitivi, ha ulteriormente<br />

rallentato le nuove immatricolazioni.<br />

Al di là dell’automotive, ci sono<br />

settori che mostrano segnali più<br />

incoraggianti?<br />

Il comparto elettromeccanico sta vivendo<br />

una fase interessante, grazie anche ai<br />

programmi di incentivi messi in campo<br />

da alcune nazioni, soprattutto per la<br />

sostituzione di impianti elettrici di alta<br />

e media tensione. Questo ha aumentato<br />

la richiesta delle nostre molle da parte<br />

del settore. Ma oltre agli incentivi, che<br />

portano benefici limitati alla loro durata,<br />

c’è bisogno, in particolare per l’Italia,<br />

di una visione che guardi al futuro. E il<br />

futuro si costruisce puntando su giovani,<br />

innovazione, tecnologie. Esattamente il<br />

contrario di quanto sta facendo la nostra<br />

politica. L’unica eccezione, negli ultimi<br />

anni, è stato il Piano Industria 4.0, che<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7


STORIA DI COPERTINA<br />

<strong>La</strong> sede<br />

di Mollificio<br />

Lombardo<br />

a Carvico,<br />

in provincia<br />

di Bergamo<br />

dei caschi-respiratori, che nella lotta al<br />

Covid-19 sono stati determinanti. Infine<br />

lavoriamo per l’industria aeronautica,<br />

oggi però completamente bloccata. Nel<br />

contesto drammatico che stanno vivendo<br />

i nostri mercati di riferimento, se il<br />

Mollificio Lombardo riuscirà a contenere<br />

il calo di fatturato, senza generare utili<br />

ma nemmeno perdite, sarà un ottimo<br />

risultato.<br />

Che risultati sta dando Teamwork,<br />

la rete di imprese di cui fate parte?<br />

A ottobre, a Wolfsburg, avremmo dovuto<br />

partecipare a IZB, il salone dei fornitori<br />

dell’industria automobilistica, che però<br />

è stato posticipato di un anno: un altro<br />

segnale del clima poco sereno che si<br />

respira nell’industria europea. Teamwork<br />

si focalizza proprio sul mercato tedesco,<br />

partner principale della subfornitura<br />

meccanica italiana. I risultati del network,<br />

attivo dal 2012, non sono ancora<br />

del tutto commisurati agli sforzi fatti.<br />

Tuttavia sono convinto che presto raccoglieremo<br />

quanto seminato in questi anni.<br />

Si può dire che la paura vissuta<br />

negli ultimi mesi sia alle spalle?<br />

Direi di sì. Ora abbiamo la consapevolezza<br />

che ne usciremo e che le difficoltà verranno<br />

gradualmente sormontate. In fondo al<br />

tunnel si intravede una luce, per quanto<br />

fioca. <strong>La</strong> scelta di aver mantenuto negli<br />

anni gli utili in azienda ci sta aiutando<br />

ora ad affrontare con una certa stabilità<br />

questa tempesta. Siamo un’azienda finanziariamente<br />

solida, che può permettersi di<br />

ripartire con fiducia.<br />

ha contribuito ad ammodernare le nostre<br />

aziende meccaniche, oltre a favorire la<br />

crescita di società dedite a informatica,<br />

intelligenza artificiale, automazione. In<br />

questo senso l’Italia ha fatto un salto<br />

in avanti.<br />

Un altro settore che ci vede presenti,<br />

anche se con una quota minore di fatturato,<br />

è quello delle apparecchiature<br />

medicali. Realizziamo, per esempio, le<br />

molle che vanno negli innesti rapidi<br />

8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

L’EMERGENZA ECONOMICA<br />

Netto arretramento<br />

per la produzione<br />

delle imprese lombarde<br />

nel primo trimestre,<br />

salvo alcuni comparti,<br />

come alimentare e<br />

chimica, che hanno<br />

contenuto il contraccolpo<br />

dell’emergenza sanitaria<br />

e del lockdown.<br />

della pandemia è evidente<br />

nei risultati del primo trimestre<br />

L’impatto<br />

del settore manifatturiero lombardo,<br />

nei quali si registrano gli effetti<br />

dell’emergenza Covid-19. “L’indice della<br />

produzione industriale cala del 10% a<br />

gennaio-marzo riportandosi ai livelli del<br />

2010”, dichiara il Presidente di Unionca-<br />

Manifattura lombarda<br />

in brusca frenata<br />

ma alcune filiere reggono<br />

AURICCHIO: “SETTORI COLPITI<br />

IN MODI DIVERSI”<br />

Per quanto riguarda il focus di approfondimento<br />

sull’impatto della pandemere<br />

Lombardia Gian Domenico Auricchio.<br />

“<strong>La</strong> perdita maggiore la subisce<br />

il comparto artigiano (-13,2% su base<br />

congiunturale) interrompendo così il<br />

lento e difficile percorso di recupero dei<br />

livelli storici che durava da alcuni anni.<br />

Le imprese riportano forti contrazioni<br />

sia nella domanda interna che in quella<br />

estera e anche il fatturato si allinea alle<br />

altre variabili: il calo rispetto al trimestre<br />

precedente è del 9,8% per le aziende<br />

industriali e del 12,7% per l’artigianato.<br />

Le aspettative degli imprenditori per il<br />

secondo trimestre sono ancora improntate<br />

al pessimismo, per la chiusura che<br />

ha riguardato tutto aprile. <strong>La</strong> ripresa<br />

delle attività a partire da maggio ha<br />

rimandato le prospettive di recupero a<br />

giugno, compromettendo così gran parte<br />

del primo semestre, anche a causa delle<br />

numerose scorte accumulate”.<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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LA PRODUZIONE INDUSTRIALE<br />

mia, il presidente Auricchio aggiunge<br />

che “l’emergenza Covid-19 ha colpito<br />

diversamente i settori e territori oggetto<br />

di analisi, sia a causa dei differenti provvedimenti<br />

di chiusura in base all’attività<br />

economica e ai territori sia per le differenti<br />

caratteristiche del tessuto imprenditoriale<br />

lombardo. Alcune imprese sono<br />

riuscite a rispondere tempestivamente<br />

riconvertendo la produzione o cambiando<br />

l’attività, altre attivando nuovi canali<br />

di vendita o modificando la catena di<br />

fornitura. I settori alimentare e chimica<br />

sono quelli che hanno resistito meglio<br />

all’emergenza, mentre l’abbigliamento e<br />

BRUSCO CALO PER ABBIGLIAMENTO<br />

E SIDERURGIA<br />

Nonostante circa il 40% delle unità locali<br />

nel settore delle Manifatturiere varie<br />

avrebbe potuto rimanere operativo, la<br />

produzione registra un -14%. In questo<br />

settore eterogeneo la sostanziale tenuta<br />

della produzione per le imprese di apparecchi<br />

medicali per diagnosi e materiale<br />

medico-chirurgico non è stata sufficiente<br />

a contrastare l’andamento fortemente<br />

negativo delle altre imprese che hanno<br />

subito un brusco arresto – come la filiera<br />

dell’abbigliamento – oppure che hanno<br />

sospeso le attività pur non essendo obbligate<br />

a chiudere. L’impatto dell’emergenza<br />

sanitaria è stato invece pesante per i<br />

settori del comparto moda per i quali<br />

al lockdown diffuso si somma il calo<br />

della domanda: Pelli-Calzature -23%,<br />

Abbigliamento -19%, Tessile -13,4%. Si<br />

registrano alte percentuali di potenziail<br />

pelli-calzature stanno avendo maggiori<br />

difficoltà”.<br />

Il primo trimestre <strong>2020</strong> registra una forte<br />

contrazione della produzione industriale<br />

sia rispetto al trimestre precedente (variazione<br />

congiunturale destagionalizzata<br />

-10,0%) che sullo stesso trimestre del<br />

2019 (variazione tendenziale -10,1%).<br />

Forte contrazione della produzione anche<br />

per le aziende artigiane manifatturiere:<br />

si fissa al -13,2% la variazione congiunturale<br />

destagionalizzata e al -12,9% la<br />

corrispondente variazione tendenziale.<br />

L’indice della produzione industriale<br />

arretra ai livelli dell’anno base (anno<br />

2010=100) fermandosi così a quota<br />

100,4 (dato destagionalizzato) e annullando<br />

quanto costruito nel periodo di<br />

crescita, seppure moderata, degli ultimi<br />

sette anni.<br />

Per le aziende artigiane l’indice della<br />

produzione scende bruscamente a quota<br />

85,7 (dato destagionalizzato, base anno<br />

2010=100) il nuovo punto di minimo<br />

della serie, interrompendo così la lenta<br />

risalita verso quota 100 che ha caratterizzato<br />

gli anni dal 2013 al 2019.<br />

A livello industriale, Alimentari (-1,4%) e<br />

Chimica (-1,7%) registrano perdite contenute<br />

e risultano i settori meno interessati<br />

dal lockdown in quanto più del 90% delle<br />

unità locali hanno potuto rimanere aperte<br />

per decreto. Segue la Carta-Stampa<br />

(-6,8%), che comprende prevalentemente<br />

imprese che stampano giornali e riviste,<br />

producono imballaggi in carta o fabbricano<br />

prodotti igienico-sanitari in carta e<br />

ovatta di cellulosa, attività non sospese<br />

dal decreto. Inferiore alla media regionale<br />

anche la contrazione registrata nel settore<br />

della Gomma-Plastica (-7,5%) con circa<br />

un terzo delle unità locali potenzialmente<br />

operative nella fase di lockdown, in particolare<br />

le imprese produttrici di imballaggi,<br />

spesso destinati all’alimentare, o dispositivi<br />

di protezione in plastica.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11


ATTUALITÀ<br />

li chiusure e forti contrazioni dei livelli<br />

produttivi anche per Legno e Mobilio<br />

(-18,8%), Siderurgia (-15,8%), Minerali<br />

non metalliferi (-15,1%), Mezzi di trasporto<br />

(-13,5%) e Meccanica (-10,5%).<br />

Il quadro settoriale dell’artigianato è<br />

meno differenziato nei risultati e solo la<br />

Gomma-plastica (-9,1%) riesce a contenere<br />

le perdite sotto il 10%. Come per<br />

l’industria, le imprese legate al comparto<br />

moda risultano le più sofferenti: Abbigliamento<br />

(-18,3%), Pelli-Calzature (-17,2%)<br />

e Tessile (-12,7%). Anche i settori legati<br />

all’edilizia-casa sono sotto-performanti<br />

(Minerali non metalliferi -16,3% e Legnomobilio<br />

-14,9%) mentre meglio della<br />

media fanno Siderurgia (-10,6%), Alimentari<br />

(-11,1%) e Meccanica (-12,0%).<br />

Il dato medio generale nasconde andamenti<br />

disomogenei non solo a livello settoriale<br />

ma anche tra le stesse imprese: le<br />

aziende in forte contrazione raggiungono<br />

il 57% per l’industria ma quelle che indicano<br />

incrementi della produzione superiori<br />

al 5% sono ancora il 22%, rispetto al<br />

29% dell’ultimo trimestre 2019. Si registra<br />

un andamento simile per l’artigianato, con<br />

la quota di aziende in forte contrazione<br />

che tocca il 60% e quelle in crescita che<br />

scendono dal 32% al 23%.<br />

In entrambi i comparti si sono ridotte<br />

significativamente le quote di imprese<br />

stazionarie e quelle in crescita o contrazione<br />

moderata.<br />

Il fatturato a prezzi correnti per l’industria<br />

arretra dell’8,2% tendenziale tornando<br />

ai livelli del 2017. Per le imprese<br />

artigiane il fatturato soffre maggiormente<br />

(-13% tendenziale) e si allontana<br />

nuovamente dal livello dell’anno base<br />

(2010=100) faticosamente raggiunto<br />

negli ultimi trimestri.<br />

Gli ordinativi subiscono una più forte contrazione<br />

per il mercato interno (-9,5% per<br />

l’industria e -13,7% tendenziale per l’artigianato).<br />

Sul versante estero la contrazione<br />

degli ordini è contenuta intorno al<br />

5% tendenziale per entrambi i comparti.<br />

<strong>La</strong> quota del fatturato estero sul totale<br />

rimane ai massimi per l’industria (40%)<br />

ed è ancora poco rilevante per le imprese<br />

artigiane (7,8%).<br />

Nell’industria l’occupazione presenta<br />

un saldo leggermente positivo (0,1%)<br />

– dato comune a inizio anno quando<br />

si concentra l’avvio dei nuovi contratti<br />

– ma inferiore a quanto registrato negli<br />

anni precedenti. Si osserva un irrigidimento<br />

generale del mercato del lavoro<br />

con tassi di ingresso (1,9%) e di uscita<br />

(1,8%) molto vicini tra loro ed entrambi<br />

in contrazione. Si fa evidente l’effetto<br />

dell’emergenza sanitaria nel ricorso alla<br />

CIG che aumenta considerevolmente: la<br />

quota di aziende che dichiara di aver utilizzato<br />

ore di cassa integrazione balza al<br />

55,9% e la quota sul monte ore al 4,1%.<br />

Nell’artigianato il saldo occupazionale è<br />

leggermente negativo (-0,1%), anche in<br />

questo caso con tassi d’ingresso (1,8%) e<br />

uscita (1,9%) in calo rispetto ai trimestri<br />

precedenti. In forte incremento il ricorso<br />

alla CIG con la quota di aziende che<br />

dichiara di aver utilizzato ore di cassa<br />

integrazione che sale al 57,8%, mentre<br />

la quota sul monte ore è del 6,2%.<br />

UNA CRISI CHE IMPONE DI<br />

RIPENSARE PRODOTTI E PROCESSI<br />

Le aspettative degli imprenditori industriali<br />

sulla domanda per il prossimo<br />

trimestre raggiungono i minimi storici<br />

sia per il mercato interno sia per quello<br />

estero. <strong>La</strong> fase di lockdown ha interessato<br />

tutto il mese di aprile, le riaperture a<br />

maggio sono state graduali e con scorte<br />

di magazzino da smaltire. Due terzi<br />

del secondo trimestre potrebbero essere<br />

già compromessi per la produzione che<br />

mostra quindi aspettative in caduta. È più<br />

contenuto il peggioramento delle aspettative<br />

sull’occupazione, ma in questo caso<br />

gioca un ruolo importante l’irrigidimento<br />

del mercato del lavoro legato al blocco<br />

dei licenziamenti.<br />

Per l’artigianato le aspettative seguono<br />

la stessa dinamica dell’industria, con la<br />

sola eccezione della domanda estera che<br />

registra un peggioramento più contenuto,<br />

anche se bisogna considerare che il<br />

mercato estero è meno rilevante per le<br />

imprese artigiane.<br />

LA PRODUZIONE INDUSTRIALE: VARIAZIONE TENDENZIALE<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


L’analisi della situazione congiunturale<br />

dell’industria e dell’artigianato lombardo<br />

del primo trimestre <strong>2020</strong>, alla luce<br />

del contesto di mercato, nazionale e<br />

internazionale, ci consente in fase conclusiva<br />

di porre l’accento su alcuni punti<br />

chiave strettamente connessi tra loro;<br />

1) il confronto tra l’attuale crisi e quella<br />

del 2008-9; 2) le fonti di innovazione di<br />

mercato, prodotto e processi; 3) l’importanza<br />

dell’innovazione tecnologica; 4) la<br />

riconfigurazione delle filiere in atto.<br />

Con riguardo al primo aspetto, si rileva<br />

come in molti casi la situazione attuale<br />

abbia portato indietro i fondamentali di<br />

almeno 10 anni. Eppure a parità di valori<br />

quantitativi è bene evidenziare la natura<br />

profondamente diversa delle due crisi<br />

a confronto: se nel caso del 2008-9 la<br />

causa può esser imputata a un’eccessiva<br />

finanziarizzazione dell’economia, l’attuale<br />

crisi è determinata da uno shock dell’economia<br />

reale dovuta a un fattore esogeno.<br />

<strong>La</strong> scarsa liquidità in questo caso è un<br />

effetto, ma può costringere le imprese a<br />

ripensare prodotti e soprattutto processi<br />

per diventare più efficaci ed efficienti nel<br />

più breve tempo possibile, a fronte di una<br />

clientela che ha subito anch’essa profondi<br />

processi di trasformazione.<br />

Ne consegue che diventa determinante<br />

per le imprese saper cogliere le fonti di<br />

innovazione possibili. In questo senso<br />

è auspicabile una lettura più ampia del<br />

contesto che comprenda il monitoraggio<br />

tanto delle dinamiche a valle di mercato,<br />

in termini di cambiamento dei processi<br />

di consumo e di acquisto, che di quelle<br />

a livello di offerta, nel tentativo di anticipare<br />

la possibilità di soddisfare una<br />

domanda in trasformazione, prima dei<br />

concorrenti (nazionali e internazionali).<br />

Nella logica di trasformazione organizzativa,<br />

nonché degli stessi modelli di business,<br />

la capacità di presidiare le nuove<br />

tecnologie sarà una necessità sempre<br />

più urgente. <strong>La</strong> trasformazione digitale in<br />

atto, già iniziata con Industria 4.0, è stata<br />

solo accelerata dalla pandemia che in<br />

maniera del tutto esogena ed imprevedibile<br />

ha obbligato e continua a richiedere<br />

di ripensare lo scenario industriale, sia<br />

esso locale, nazionale o comunitario. Esse<br />

possono essere l’occasione per pensare<br />

strumenti a sostegno della digitalizzazione<br />

così come della ricerca e sviluppo,<br />

valorizzando anche il ruolo delle piccole<br />

e medie imprese, che ne potrebbero avere<br />

grande beneficio. Tra gli strumenti si fa<br />

riferimento per esempio all’outsourcing<br />

esterno della ricerca o alla realizzazione<br />

di centri di ricerca multimpresa.<br />

L’ultimo aspetto riguarda quindi il processo<br />

di riconfigurazione delle filiere o delle<br />

supply-chain, da almeno due punti di<br />

vista: il primo riguarda la maggiore consapevolezza<br />

dell’importanza strategica<br />

del controllo delle stesse e, quindi, della<br />

necessità di rivedere il processo di globalizzazione<br />

che potrebbe ritirarsi a confini<br />

più vicini alle macro-regioni continentali;<br />

il secondo, l’esigenza di rivedere i rapporti<br />

di collaborazione, comunicazione e trasmissione<br />

di informazioni – migliorando<br />

l’efficienza in tutti i casi in cui ciò sia<br />

possibile. Molto spesso ciò richiede non<br />

il forzare le nuove tecnologie all’interno<br />

dei contesti organizzativi esistenti, ma<br />

la riprogettazione ex novo del modello<br />

di impresa. Ed è per questo che, in<br />

condizioni di normalità, prevalgono le<br />

inerzie organizzative e di mercato, che il<br />

Covid-19 ha permesso in alcuni casi di<br />

superare in soli due mesi.<br />

I dati presentati derivano dall’indagine<br />

congiunturale relativa al primo trimestre<br />

<strong>2020</strong> realizzata nell’ambito del progetto<br />

Focus Imprese che ha riguardato un<br />

campione di più di 3.000 aziende manifatturiere,<br />

suddivise in imprese industriali<br />

(più di 1.700) e artigiane (più di 1.300).<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 13


ATTUALITÀ<br />

UTENSILI<br />

Apre il Tech Center di Big Kaiser<br />

Big Kaiser, esperta nella realizzazione di<br />

utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche<br />

di alta qualità e precisione, ha aperto il<br />

suo nuovo Tech Center nella sede centrale<br />

di Ruemlang, in Svizzera.<br />

Non solo vetrina espositiva per i prodotti<br />

dell’azienda: il polo tecnologico ospiterà<br />

sessioni di formazione e aggiornamento,<br />

oltre a incontri e riunioni, nel pieno rispetto<br />

dei requisiti di sicurezza attuali favorendo<br />

anche la visita individuale e la partecipazione<br />

in piccoli gruppi.<br />

Ad accogliere i visitatori del Tech Center,<br />

un’intera parete illustra la storia di Big Kaiser,<br />

completa di informazioni sugli utensili da<br />

taglio e per alesare fin dalla AW 41 del 1954,<br />

la prima testa di alesatura con regolazione<br />

tramite due ghiere. <strong>La</strong> presentazione approfondisce<br />

poi le fasi di sviluppo che hanno<br />

portato alla più recente EWA 68 del 2019.<br />

Tra le macchine installate nel centro tecnologico<br />

è presente il centro di lavoro CNC 5<br />

assi DMU 50 di DMG Mori, equipaggiato con<br />

telecamera per la visualizzazione dettagliata<br />

su schermo esterno di tutti i particolari di<br />

lavorazione.<br />

<strong>La</strong> testa di alesatura EWA è in fase di test su<br />

questa fresatrice con l’obiettivo di sviluppare<br />

una piattaforma di controllo automatizzata<br />

da far girare su PC industriali standard<br />

e di ottenere un sistema “plug and play”<br />

funzionante con le macchine utensili più<br />

recenti così come con quelle di generazioni<br />

precedenti. Big Kaiser sta lavorando a<br />

stretto contatto con i principali costruttori di<br />

macchine utensili per integrare il software<br />

di controllo di EWA direttamente sulla macchina<br />

utensile.<br />

I DATI DI ACIMALL<br />

Il lockdown frena le macchine per la lavorazione<br />

del legno e dell’arredo<br />

Purtroppo non ci sono state sorprese<br />

e l’analisi dei dati raccolti<br />

dall’Ufficio studi di Acimall,<br />

l’associazione confindustriale<br />

che rappresenta il settore delle<br />

tecnologie per il legno-arredo,<br />

conferma come gli effetti del<br />

lockdown dovuto alla pandemia<br />

del “Covid-19” siano stati immediati.<br />

Il primo trimestre <strong>2020</strong> si<br />

è chiuso con un calo generalizzato<br />

degli ordini di macchine<br />

e utensili per la lavorazione del<br />

legno, una contrazione a due<br />

cifre che ha visto coinvolti, pur<br />

con qualche piccolo sfasamento<br />

temporale, i mercati di tutto<br />

il mondo.<br />

<strong>La</strong> consueta indagine trimestrale<br />

ha rivelato una decisa<br />

flessione degli ordinativi, pari<br />

al 21,1% rispetto allo stesso<br />

periodo del 2019. Le piccole<br />

differenze temporali hanno<br />

forse permesso ai risultati<br />

ottenuti dai clienti internazionali<br />

(che segnano un deciso<br />

meno 19,4%) di non essere<br />

così negativi come il meno<br />

25,3% registrato dalla domanda<br />

nazionale.<br />

Il carnet ordini è pari a 2,6 mesi<br />

e dall’inizio dell’anno i prezzi<br />

sono aumentati dello 0,8%. In<br />

un contesto che è riduttivo definire<br />

“difficile”, il fatturato del<br />

trimestre mostra un andamento<br />

comprensibilmente differente<br />

da quello degli ordini, con una<br />

contrazione di “solo” l’8,8 %: in<br />

buona sostanza le imprese del<br />

settore hanno potuto completare<br />

e consegnare le commesse<br />

in corso, ma le preoccupazioni<br />

per quanto concerne il futuro<br />

hanno convinto molti, troppi, a<br />

procrastinare ogni decisione di<br />

investimento in attesa di maggiori<br />

certezze.<br />

Il 69% degli intervistati prevede<br />

un calo della produzione, il 19%<br />

immagina una certa stabilità e<br />

solo il 12% vede un andamento<br />

positivo. Occupazione valutata<br />

“stabile” dal 75% del campione,<br />

in aumento secondo il 6% delle<br />

opinioni raccolte, in calo per il<br />

19%. Giacenze stabili nel 44%<br />

dei casi, in aumento per il 37%,<br />

in flessione nel rimanente 19%.<br />

Per quanto riguarda il sentiment<br />

per il prossimo futuro, l’indagine<br />

previsionale conferma che<br />

anche in questo caso a dominare<br />

il campo è la preoccupazione,<br />

sia per quanto riguarda<br />

l’andamento della domanda<br />

nazionale che le possibilità di<br />

avere maggiori consolazioni<br />

oltreconfine: il 13% degli intervistati<br />

prevede un aumento degli<br />

ordini esteri, ma per il 31% non<br />

ci saranno variazioni e il 56%<br />

del campione ritiene che il peggio<br />

debba ancora venire (saldo<br />

negativo pari a 43). Nessuno<br />

degli imprenditori coinvolti si<br />

dichiara ottimista per le commesse<br />

in arrivo dall’industria<br />

del legno e del mobile italiana; il<br />

37% pensa a una certa stabilità<br />

e il 63% è convinto che ci sarà<br />

un ulteriore calo (saldo negativo<br />

pari a 63).<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


ATTUALITÀ<br />

EFFICIENZA ENERGETICA<br />

Impianto fotovoltaico con<br />

inverter SMA per Acciaieria Arvedi<br />

Acciaieria Arvedi, a distanza di soli due<br />

anni dall’ultimo impianto solare acquistato,<br />

ha deciso di dotarsi di un nuovo impianto<br />

fotovoltaico.<br />

Dopo i brillanti risultati del primo, gestito da Eco Casa Fotovoltaico<br />

e realizzato con inverter centralizzati SMA, che ha consentito una<br />

crescita dell’indice di efficienza energetica e la riduzione di 974<br />

tonnellate di CO 2<br />

l’anno, l’azienda aumenta la sua efficienza con un<br />

secondo impianto da 2,2 MWp, a conferma di un forte impegno per<br />

l’ambiente, obiettivo integrato da anni nel suo core business.<br />

Eco Casa Fotovoltaico, Solar SMA Partner, ha realizzato l’impianto con<br />

6.583 pannelli monocristallini con tecnologia PERC ad altissima efficienza<br />

da 335 watt l’uno, fissati sulla copertura con un sistema innovativo ad<br />

aggancio rapido senza fori, che garantisce una superiore affidabilità<br />

nel tempo. Sono stati utilizzati i nuovi inverter SMA Peak 3 da 1500<br />

volt, posizionati in un unico container al fine di garantire la sicurezza<br />

Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />

aziendale e una manutenzione più semplice<br />

nel tempo. Questa nuova tecnologia ha<br />

migliorato l’efficienza, aumentato la lunghezza<br />

delle stringhe con una riduzione dei<br />

costi di circa il 25%. <strong>La</strong> semplificazione della<br />

posa, la tecnologia avanzata degli inverter<br />

e l’organizzazione meticolosa di Eco Casa<br />

Fotovoltaico hanno contribuito a realizzare<br />

completamente l’impianto in due mesi.<br />

“Siamo soddisfatti della nostra partnership<br />

con SMA, che ci è stata di continuo sostegno in tutta la fase di<br />

progettazione”, ha dichiarato Ghidoni, amministratore di Eco Casa<br />

Fotovoltaico. “Grazie ai nuovi SMA Peak 3 e al sistema di fissaggio<br />

dei pannelli siamo riusciti a progettare un impianto più sicuro e che<br />

avrà una manutenzione più semplice nel tempo”.<br />

L’impianto per Arvedi, oltre ad un’importante riduzione dell’impatto<br />

ambientale, consentirà rilevanti risparmi economici. L’energia prodotta<br />

dell’impianto sarà al 97% autoconsumata con una ulteriore diminuzione<br />

delle emissioni di CO 2<br />

in atmosfera di circa 1.190 tonnellate di CO 2<br />

l’anno.<br />

“Il secondo impianto fotovoltaico di Acciaieria Arvedi è stato realizzato<br />

in autoconsumo, senza alcuna incentivazione”, ha dichiarato Valerio<br />

Natalizia, Regional Manager SMA South Europe.<br />

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www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15


ATTUALITÀ<br />

OPEN COVID-19 DECLARATION<br />

NSK condivide la sua proprietà<br />

intellettuale contro la pandemia<br />

NSK, uno dei principali produttori<br />

mondiali di cuscinetti, tecnologie di<br />

moto lineare e sistemi sterzanti, ha<br />

sottoscritto la nuova “Open Covid-19<br />

Declaration”, aderendo all’iniziativa<br />

mondiale che punta ad arrestare velocemente<br />

la diffusione del Coronavirus<br />

(Covid-19). Con questa dichiarazione<br />

senza precedenti, NSK si impegna a<br />

rendere disponibile la sua proprietà<br />

intellettuale (IP) a scopo di sviluppo,<br />

produzione e altre attività fondamentali<br />

per arrestare la trasmissione del<br />

virus.<br />

Per fermare l’avanzata del Covid-19<br />

è necessario sviluppare, produrre<br />

e distribuire velocemente farmaci,<br />

vaccini, apparecchiature medicali e<br />

prodotti per la prevenzione dell’infezione.<br />

<strong>La</strong> Open Covid-19 Declaration<br />

invita i titolari di proprietà intellettuale<br />

a rendere liberamente disponibili<br />

brevetti di prodotti, modelli, brevetti<br />

di progetti e diritti d’autore per la<br />

lotta contro la pandemia. Per sconfiggere<br />

il virus nel più breve tempo<br />

possibile servono nuove modalità di<br />

collaborazione fra industrie, governi<br />

e mondo accademico, svincolandosi<br />

dai modelli tradizionali.<br />

NSK appoggia questa strategia e, pertanto,<br />

ha sottoscritto la dichiarazione<br />

senza alcuna restrizione, accettando<br />

di astenersi dalla tutela dei diritti di IP<br />

nei confronti di qualsiasi progetto che<br />

punti a contrastare il Covid-19, che si<br />

tratti di prevenzione, contenimento o<br />

cura. L’azienda non chiederà alcun<br />

compenso o risarcimento per l’utilizzo<br />

della sua proprietà intellettuale in<br />

questi progetti.<br />

In normali circostanze, l’utilizzo di<br />

proprietà intellettuale prevede un processo<br />

di negoziazione e un accordo<br />

di licenza: tutto questo viene meno<br />

sottoscrivendo la dichiarazione.<br />

MANIFATTURA AVANZATA<br />

Asse Italia-Cina: innovazione e ricerca non si fermano<br />

Sono più di 850 gli accordi di collaborazione tra Università italiane e cinesi, di cui 300<br />

siglati con i primi 40 atenei del Dragone. Frutto di un lavoro di cooperazione scientifica e<br />

tecnologica avviato nel 1998, negli ultimi anni le relazioni tra Italia e Cina hanno visto consolidarsi<br />

partnership e opportunità crescenti lungo un percorso per molti versi coronato con<br />

la firma, nel marzo dello scorso anno a Roma, del memorandum d’intesa sulla Nuova Via<br />

della Seta. Tra gli obiettivi, il memorandum mira infatti a favorire la cooperazione scientifica<br />

e tecnologica tra startup italiane e cinesi.<br />

Proprio in questa prospettiva di collaborazione, nel 2017 – sotto l’egida del Ministero dell’Università<br />

e della Ricerca e del Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia – è nato il<br />

CI-LAM, <strong>La</strong>boratorio sino-italiano per la manifattura avanzata, una piattaforma bilaterale di<br />

cooperazione che ha lo scopo di riunire le risorse di università, centri di ricerca e mondo<br />

industriale di entrambi i paesi per svolgere attività di ricerca e sviluppo congiunte sulle<br />

tecnologie e le piattaforme digitali dedicate al mondo manifatturiero. Il piano di azione del<br />

CI-LAM prevede programmi di formazione, scambio e mobilità rivolti a studenti e ricercatori<br />

e un supporto alle attività di innovazione e trasferimento tecnologico al fine di favorire il<br />

loro percorso di trasformazione digitale e il processo di internazionalizzazione.<br />

In questa cornice si inserisce anche l’Academy e in particolare la Summer School che,<br />

dopo il suo avvio a Napoli nel 2019, conta quest’anno una nuova edizione erogata in<br />

modalità telematica.<br />

Si è da poco svolta la cerimonia di apertura dell’Academy CI-LAM China Italy <strong>La</strong>boratory on<br />

Advanced Manufacturing. Partner di questa realtà sono la Tsinghua University di Pechino,<br />

l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, China<br />

Science and Technology Automation Alliance (CSAA) e Campania NewSteel.<br />

L’obiettivo principale è stato quello di traghettare la piattaforma di cooperazione CI-LAM<br />

verso nuovi e più ambiziosi obiettivi previsti nell’accordo firmato nel 2017 tra le parti.<br />

In questa nuova versione del programma formativo, in particolare, sono state organizzate<br />

due serie di webinar e attività di match-making aventi finalità complementari.<br />

Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell’Università<br />

e Ricerca Gaetano Manfredi, Remo Morzenti Pellegrini rettore dell’Università degli studi di<br />

Bergamo, Arturo De Vivo rettore dell’Università Federico II di Napoli e Yang Bin, prorettore<br />

della Tsinghua University.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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EDGECAM<br />

SOFTWARE CAD/CAM PER LA PRODUZIONE MECCANICA<br />

Edgecam è la soluzione CAM di riferimento per lavorazioni di fresatura, tornitura,<br />

erosione a filo e per la gestione di macchine utensili multitasking. Genera<br />

percorsi utensili efficienti e affidabili con una semplicita d‘uso senza precedenti<br />

e offre strumenti di controllo avanzati per la produttivita in officina.<br />

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ATTUALITÀ<br />

STRUMENTI FINANZIARI<br />

Covid Passport per sostenere la liquidità delle Pmi<br />

Assindustria Venetocentro insieme<br />

a Credit Data Research e Crif<br />

RealTime Ltd, primari innovatori<br />

nel settore del rischio di credito<br />

per le Pmi, hanno lanciato un<br />

nuovo prodotto per aiutare le<br />

piccole e medie aziende italiane<br />

a gestire le sfide senza precedenti<br />

causate dalla pandemia<br />

da Covid-19: il Covid-19 Credit<br />

Passport ® . Si tratta di un servizio,<br />

abilitato dalla tecnologia<br />

Open Banking, che consente<br />

una analisi puntuale della situazione<br />

finanziaria dell’impresa<br />

nel corso degli ultimi mesi – in<br />

particolar modo prima, durante e<br />

dopo la pandemia Covid-19 – per<br />

evidenziare come una riduzione<br />

di liquidità sia stata determinata<br />

dalla pandemia e non invece<br />

da altre ragioni imputabili alla<br />

gestione aziendale. Lo strumento<br />

Covid-19 Credit Passport<br />

congiunge il noto Credit Scoring<br />

RealTime Credit Passport ® con<br />

i dati di Open Banking, in questo<br />

modo l’impresa può avere<br />

una certificazione da parte di<br />

un autorevole soggetto terzo,<br />

della sua qualità creditizia alla<br />

data del 1 gennaio <strong>2020</strong>, prima<br />

dell’impatto del Covid-19 e successivamente<br />

allo stesso.<br />

“<strong>La</strong> nostra associazione ha sempre<br />

investito nell’innovazione,<br />

anche per l’accesso al credito e<br />

nella finanza aziendale”, dichiarano<br />

Maria Cristina Piovesana<br />

e Massimo Finco, Presidente e<br />

Presidente Vicario di Assindustria<br />

Venetocentro. “L’utilizzo del<br />

patrimonio informativo disponibile<br />

attraverso l’Open Banking<br />

è un prezioso alleato a questo<br />

scopo e rafforza ancora di più<br />

il valore informativo del Credit<br />

Passport strumento sul quale<br />

l’associazione ha creduto da<br />

subito, per prima in Italia”.<br />

“È sempre stata la nostra missione<br />

innovare il mercato e aiutare<br />

le Pmi a creare resilienza e<br />

accedere ai finanziamenti di cui<br />

hanno bisogno”, afferma Alessio<br />

Balduini, Chief Executive Officer,<br />

CRIF Business Solutions.<br />

“Questo non è mai stato così<br />

importante e sono lieto che possiamo<br />

fornire una soluzione che<br />

aiuti gli imprenditori a navigare<br />

in questi tempi difficili”.<br />

Massimo Finco e Maria Cristina<br />

Piovesana, rispettivamente<br />

presidente vicario e presidente<br />

di Assindustria Venetocentro<br />

“Le Pmi sono il 95% delle imprese<br />

private italiane e il 79% dell’occupazione<br />

totale nel settore privato.<br />

Garantire il futuro di milioni<br />

di aziende è fondamentale per<br />

salvare posti di lavoro e proteggere<br />

l’economia”, sottolinea<br />

Carlo Spagliardi, Chief Executive<br />

Officer, Credit Data Research<br />

Italia. “Non vediamo l’ora di<br />

continuare il nostro lavoro per<br />

garantire che ciò accada”.<br />

L’INIZIATIVA DI DAC E THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI<br />

Una cura per far ripartire il settore aerospaziale<br />

L’International Air Transport Association<br />

valuta in circa 25 milioni i posti<br />

di lavoro a rischio con il crollo della<br />

domanda di viaggi aerei per la crisi<br />

Covid-19. A livello globale, i mezzi<br />

di sussistenza di circa 65,5 milioni<br />

di persone dipendono dall’industria<br />

aeronautica, compresi settori come i<br />

viaggi e il turismo. Tutte le compagnie<br />

aeree del mondo stanno rivedendo<br />

i loro programmi di ampliamento e<br />

rinnovo delle flotte aeree, con conseguenze<br />

immaginabili sulle produzioni<br />

aeronautiche. Conseguenze gravi e<br />

difficilmente recuperabili. C’è poi il<br />

fermo dei programmi di ricerca e sviluppo<br />

del settore, dai quali dipendono<br />

in maniera rilevanti le capacità di<br />

poter competere sull’innovazione tecnologica<br />

nei prodotti e nei processi.<br />

Di fronte a tutto questo è necessario<br />

lavorare sin d’ora per la ripartenza.<br />

Con questo spirito nasce la<br />

cura “Restarting by transforming”,<br />

un’iniziativa DAC - The European<br />

House Ambrosetti a sostegno delle<br />

aziende aerospaziali della Campania<br />

per il dopo Covid-19. Al programma<br />

“Restarting by transforming” hanno<br />

aderito le aziende, socie dirette o<br />

indirette del DAC.<br />

L’iniziativa mette in campo competenze<br />

per lavorare con esperti italiani e<br />

internazionali su tematiche di business<br />

acceleration, management, marketing,<br />

leadership, digitalizzazione ed innovazione.<br />

Eroga alle aziende del Distretto<br />

Aerospaziale della Campania dei<br />

toolkit di resilienza per fronteggiare l’emergenza<br />

Covid-19. Il toolkit consiste<br />

nella consulenza personalizzata per<br />

analizzare e gestire i rischi derivanti<br />

dall’emergenza coronavirus di ciascuna<br />

organizzazione. Fornisce, oltre<br />

all’analisi dei rischi, un piano di intervento<br />

denominato “Contingency plan”<br />

per rilanciare il business con maggiore<br />

efficacia e rapidità ed essere pronti a<br />

cogliere le opportunità nonché a gestire<br />

le minacce dello scenario post crisi.<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

FINO AL RINNOVO NELLA PRIMAVERA 2021<br />

Alessandro Spada alla guida di Assolombarda<br />

A seguito dell’elezione di Carlo Bonomi alla<br />

presidenza di Confindustria, Alessandro<br />

Spada – già vicepresidente vicario di Assolombarda<br />

– subentra alla guida dell’Associazione<br />

in qualità di presidente fino al rinnovo,<br />

la prossima primavera, della Presidenza per<br />

il quadriennio 2021-2025.<br />

È quanto ha stabilito il Consiglio Generale di<br />

Assolombarda, che ha altresì confermato l’incarico<br />

dell’attuale squadra di Presidenza fino<br />

a fine mandato per il quadriennio 2017-2021.<br />

Alessandro Spada è membro del Consiglio di Amministrazione<br />

di VRV Srl – specialista nella progettazione e costruzione di<br />

apparecchi a pressione per l’industria chimica, petrolchimica<br />

e farmaceutica – in qualità di vice presidente, di IMB<br />

- Industrie Meccaniche di Bagnolo Srl, di FEMA Srl., di VRV<br />

Cryogenic Equipment PVT – Ltd. (India). Inoltre, ricopre il<br />

ruolo di Corporate Advisor del Gruppo Chart Industries, Inc.<br />

Da novembre 2018 è amministratore delegato di Safe Investiment<br />

Holding Srl, holding di partecipazione in società;<br />

presidente di Confidi Systema! e presidente di Parcam Srl;<br />

membro del Consiglio della Camera di commercio Milano<br />

Monza Brianza Lodi; membro del Consiglio di ANIMP; e<br />

membro del CdA di NB Aurora.<br />

“Da parte di tutta Assolombarda a Carlo Bonomi<br />

le congratulazioni per la nomina alla presidenza<br />

di Confindustria, nella certezza che saprà essere<br />

all’altezza della grande sfida che ha davanti: difendere<br />

l’eccezionale valore dell’industria italiana e<br />

rilanciare il futuro produttivo del nostro Paese”,<br />

ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di<br />

Assolombarda. “Un lavoro che richiede grande<br />

coraggio, determinazione e visione: qualità che ha<br />

già dimostrato di avere, in questi anni di straordinario<br />

impegno, alla guida di Assolombarda, che oggi<br />

rappresenta un punto di riferimento importante sul territorio”.<br />

“In questa direzione proseguirà anche il mio lavoro. Il Covid-19<br />

ha portato alla luce le fragilità del nostro sistema economico e<br />

ci troviamo di fronte all’urgenza di ripartire pensando a nuovi<br />

modelli di sviluppo e organizzativi. Il tema della sostenibilità,<br />

non solo economica ma anche sociale, sarà centrale insieme<br />

a quello della tecnologia, che sta disegnando una manifattura<br />

completamente diversa da quella a cui eravamo abituati”.<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

www.giovettiadv.com<br />

Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

Ricottura normale e in bianco<br />

Sabbiatura<br />

Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />

Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />

www.carbotempra.it<br />

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ATTUALITÀ<br />

EY E CONFINDUSTRIA LOMBARDIA<br />

Strumento di self-assessment<br />

a supporto delle imprese<br />

EY, il network mondiale di 6.000 esperti in Italia e<br />

300.000 consulenti nel mondo, sta promuovendo<br />

insieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria<br />

Lombardia uno strumento gratuito a supporto<br />

delle imprese del territorio per monitorare, in<br />

questo momento di crisi da Covid-19, la “business<br />

continuity” nei suoi molteplici aspetti operativi<br />

e finanziari, e per favorire il ripristino in tutte le<br />

aree critiche aziendali, per la successiva fase<br />

di ripresa.<br />

“Le imprese oggi hanno la necessità di ripartire<br />

e garantire la continuità delle relazioni con i<br />

clienti, dei rapporti con i fornitori, del lavoro dei<br />

dipendenti e tornare velocemente ad operare<br />

sui mercati più forti di prima”, ha dichiarato<br />

Paolo Zocchi, Partner e MED Growth Markets<br />

Leader di EY. “Per farlo gli imprenditori devono<br />

riflettere sulle azioni necessarie anche grazie ad<br />

una autodiagnosi e non avere paura di mettere<br />

in discussione prodotti, processi e modelli di<br />

business”.<br />

“I Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia<br />

hanno aderito all’iniziativa di EY perché<br />

in questa fase così complicata è dovere delle<br />

associazioni di rappresentanza fornire tutti gli<br />

strumenti utili ad analizzare il contesto e gli<br />

scenari al fine di supportare concretamente<br />

le imprese affinché, anche da questa crisi, le<br />

aziende lombarde ne possano uscire rafforzate<br />

e ancor più competitive”, dichiara Matteo<br />

Dell’Acqua, residente dei Giovani Imprenditori<br />

di Confindustria Lombardia e CEO di ADFlex<br />

SpA. “<strong>La</strong> mappatura delle criticità che la crisi<br />

Covid-19 ha fatto emergere, sia a livello di singola<br />

azienda che di filiera, sarà prezioso anche<br />

in ottica di interventi istituzionali mirati per lo<br />

sviluppo di azioni a supporto della ripartenza”.<br />

“Vediamo che le nostre aziende stanno intervenendo<br />

con piani di emergenza spesso concentrati<br />

solo su specifiche aree senza considerare gli<br />

impatti globali a livello aziendale”, afferma Ivan<br />

Losio Partner di EY. “Per questo abbiamo pensato<br />

ad uno strumento digitale di self-assessment che<br />

possa aiutare l’azienda a riflettere sull’opportunità<br />

di adottare piani organici sistematicamente<br />

aggiornati, di ausilio sia nella gestione immediata<br />

sia del prossimo futuro, che si presenta fortemente<br />

incerto e complesso”.<br />

COLLABORAZIONE FRA COMAU E MICROSOFT ITALIA<br />

Web app per monitorare da remoto robot e macchine<br />

Per supportare le aziende in un momento di ripresa delle attività<br />

industriali, a seguito della pandemia Covid-19, Comau lancia l’iniziativa<br />

“Smart Digital Restart” in collaborazione con Microsoft<br />

Italia, mettendo a disposizione in.Grid/Link, una nuova web app<br />

per il monitoraggio e la diagnostica in remoto dei propri robot<br />

e macchine utensili. L’applicazione sarà disponibile in forma<br />

gratuita per 6 mesi, nella versione ‘light’, in Italia e, a seguire,<br />

in altri Paesi.<br />

in.Grid/Link fa parte della piattaforma in.Grid, che Comau ha<br />

sviluppato per accompagnare il passaggio delle imprese alla<br />

manifattura digitale: un pacchetto software che facilita l’acquisizione<br />

e lo scambio di dati tra apparecchiature e macchinari<br />

industriali, ai fini della manutenzione predittiva e per ottimizzare<br />

la produttività.<br />

in.Grid/Link consente agli operatori di monitorare a distanza<br />

lo status dei robot e dei macchinari installati all’interno di<br />

uno stabilimento, verificandone i parametri operativi. I dati<br />

elaborati dalla piattaforma di data analytics in.Grid possono<br />

essere visualizzati in tempo reale su qualsiasi pc, tablet,<br />

smartphone, con un’interfaccia personalizzabile in base alle<br />

necessità dei clienti.<br />

<strong>La</strong> nuova applicazione fa leva sulla piattaforma Azure e sulle<br />

soluzioni IoT di Microsoft per offrire un ambiente scalabile e<br />

sicuro per attività di assistenza da remoto.<br />

Nella sua versione completa, il sistema effettua la raccolta,<br />

l’analisi e la memorizzazione in cloud di dati-macchina e di<br />

processo, per tenere sotto controllo l’andamento dei cicli di<br />

lavoro degli impianti robotizzati, notificando la necessità di<br />

manutenzione e di assistenza in caso di mal funzionamento.<br />

Comau si impegna in tal modo ad aiutare le aziende a gestire<br />

con facilità e continuità le proprie linee automatizzate anche<br />

in modalità di “remote working”.<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

STAMPAGGIO A INIEZIONE<br />

HRSflow al vertice nei sistemi a canale caldo<br />

Dal quarto trimestre del 2019, HRSflow è al primo posto nel campo<br />

della tecnologia dei canali caldi per applicazioni legate al settore<br />

automobilistico. Ciò è dimostrato dal regolare confronto interno tra<br />

i dati di vendita dell’azienda e quelli accessibili della concorrenza.<br />

Questo percorso è il risultato della ventennale esperienza di HRSflow<br />

nello sviluppo del prodotto e di tecnologie rivoluzionarie che hanno<br />

portato continui progressi all’intero panorama dello stampaggio ad<br />

iniezione. L’esempio più recente è la tecnologia FLEXflow EVO, l’ultima<br />

generazione di sistemi servo controllati HRSflow. Un importante<br />

contributo al raggiungimento di questo obiettivo è stato dato dalla<br />

struttura globale che conta tre stabilimenti identici in Europa, Cina<br />

e Stati Uniti e consente all’azienda di gestire progetti internazionali<br />

molto complessi e di supportare i clienti con flessibilità, elevati<br />

standard qualitativi e tempi rapidi di consegna in termini di progettazione<br />

e produzione.<br />

“Dobbiamo la nostra attuale posizione di mercato alla passione di<br />

tutti i nostri dipendenti per il loro lavoro, all’affidabilità del team,<br />

al principio del miglioramento continuo e alla forte attenzione al<br />

servizio prima, durante e dopo l’installazione dei nostri sistemi”, ha<br />

dichiarato Maurizio Bazzo, presidente di HRSflow. “Questi fattori,<br />

e la nostra stretta collaborazione con gli stampisti e gli end user,<br />

producono un valore aggiunto ai nostri clienti, aiutandoli ad avere<br />

successo nel mercato stesso.”<br />

STAMPA 3D FFF<br />

Leonardo e Roboze insieme<br />

per l’aerospaziale<br />

<strong>La</strong> Divisione Aerostrutture di Leonardo<br />

Spa, con sede in Grottaglie<br />

(TA), ha recentemente testato<br />

la tecnologia di stampa 3D FFF<br />

(Fused Filament Fabrication)<br />

Roboze nel proprio processo di<br />

produzione di materiali aerospaziali<br />

compositi.<br />

L’obiettivo del test è stato quello di<br />

sostituire stampi metallici tradizionali<br />

con elementi a base polimerica<br />

come la Carbon PA e il Carbon<br />

PEEK, rispettivamente nylon 6 e<br />

PEEK caricati con fibre di carbonio<br />

corte, per la riduzione dei costi e<br />

dei tempi a vantaggio di un aumento<br />

della flessibilità di progettazione.<br />

“I tecnopolimeri come il polietere<br />

etere chetone (PEEK), combinati<br />

ad un’alta presenza di fibre<br />

di carbonio corte, aprono alcuni<br />

orizzonti interessanti per lo sviluppo”,<br />

ha dichiarato Stefano<br />

Corvaglia, Intellectual Property<br />

Manager e Head of Research and<br />

Development della Divisione Aerostrutture.<br />

“I test con questi materiali<br />

sono di particolare interesse<br />

scientifico-tecnologico poiché<br />

conferiscono proprietà strutturali<br />

e chimico-fisiche di estrema<br />

rilevanza tecnologica alle parti<br />

prodotte, ad esempio la resistenza<br />

termica e chimica”.<br />

<strong>La</strong> soluzione Roboze utilizzata<br />

nel test è la ARGO 500, stampante<br />

3D industriale progettata<br />

per aiutare le aziende nella trasformazione<br />

digitale dei propri<br />

processi produttivi. Roboze ha<br />

una sede EMEA in Italia e sede<br />

Usa in Texas. In particolare, le<br />

stampanti 3D Roboze sono dotate<br />

di un movimento senza cinghia<br />

brevettato, il Beltless System, in<br />

grado di garantire livelli di precisione<br />

fino a 0,01 mm e ripetibilità<br />

del processo, con i polimeri e i<br />

materiali compositi più performanti<br />

dell’intero settore.<br />

Tramite l’ottimizzazione dei parametri<br />

di stampa della Roboze ARGO<br />

500 nella fase di test, Leonardo<br />

è riuscito a rimuovere eventuali<br />

porosità e rugosità superficiali,<br />

tipiche della fabbricazione additiva<br />

a filamento fuso. Questo step<br />

è stato essenziale anche per il<br />

mantenimento del vuoto durante<br />

il processo di cura.<br />

Un aspetto importante dell’utilizzo<br />

della tecnologia additiva di<br />

tecnopolimeri è la capacità di<br />

utilizzarli per applicazioni ad alta<br />

temperatura. L’elevato grado di<br />

stabilità termica, dato dal polimero<br />

e dalla fibra di carbonio, non<br />

origina deformazioni significative<br />

negli stampi. <strong>La</strong> loro durabilità con<br />

la ripetizione dei cicli termici è ora<br />

oggetto di studio.<br />

<strong>La</strong> flessibilità produttiva delle<br />

soluzioni Roboze unita all’opportunità<br />

di produrre con tecnopolimeri<br />

in grado di resistere alle<br />

pressioni e alle temperature dei<br />

cicli di vulcanizzazione dei compositi<br />

(processo di reticolazione<br />

delle catene polimeriche nella<br />

matrice composita - CFRP) rappresenta<br />

un segno di svolta per<br />

l’industria aerospaziale, offrendo<br />

costi e tempi di sviluppo ridotti<br />

rispetto alle tecniche tradizionali.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


APPUNTAMENTI<br />

FIERE<br />

<strong>La</strong>miera 2021 punta<br />

a confermare i risultati<br />

positivi delle ultime<br />

edizioni, In mostra<br />

macchine, impianti,<br />

attrezzature per la<br />

lavorazione e il taglio,<br />

ma anche soluzioni per la<br />

fabbrica digitale.<br />

A Milano protagonista<br />

la lavorazione della lamiera<br />

Dal 17 al 20 marzo 2021, in un<br />

periodo quindi precedente alle<br />

scorse edizioni, andrà in scena a<br />

fieramilano Rho <strong>La</strong>miera 2021. <strong>La</strong> fiera<br />

rappresenta una delle più qualificate<br />

manifestazioni internazionali dedicate<br />

alle macchine utensili e alle tecnologie<br />

per il taglio, la lavorazione e la deformazione<br />

della lamiera oltre che alle<br />

soluzioni di automazione, robotica e<br />

connettività per l’industria che consentono<br />

anche l’efficientamento energetico<br />

e produttivo di macchinari e impianti,<br />

garantendo benefici anche in termini<br />

di sostenibilità economica, ambientale<br />

e sociale.<br />

Promossa da Ucimu - Sistemi Per Produrre,<br />

l’associazione dei costruttori italiani di<br />

macchine utensili, robot e automazione,<br />

e organizzata da CEU-Centro Esposizioni<br />

Ucimu, <strong>La</strong>miera 2021 punta a riconfermare<br />

il successo e i risultati degli anni<br />

passati, allungando la serie positiva che<br />

registra ormai dal 2016.<br />

Dopo l’ultima edizione bolognese (2016)<br />

che già registrava un incremento di tutti i<br />

principali indicatori, con lo spostamento a<br />

Milano, la manifestazione ha dimostrato<br />

le sue potenzialità, mettendo a segno<br />

nel 2017 prima, e nel 2019 poi, risultati<br />

crescenti.<br />

In particolare, con 518 espositori, il 6%<br />

in più rispetto al 2017, ed una superficie<br />

espositiva cresciuta, del 25%, a 50.000<br />

metri quadrati, l’edizione 2019 di <strong>La</strong>miera<br />

ha registrato un incremento sostanziale,<br />

pari all’11%, anche nel numero di ingressi<br />

dei visitatori, risultati 26.197.<br />

Nuova location e nuovi servizi oltre<br />

che incremento dei contenuti proposti<br />

e dell’offerta tecnologica presente in<br />

mostra sono i fattori che hanno permesso<br />

a <strong>La</strong>miera in questi ultimi anni di consolidare<br />

la sua posizione nel panorama<br />

internazionale.<br />

Macchine, impianti, attrezzature per la<br />

lavorazione e il taglio di lamiere, tubi,<br />

profilati, fili, carpenteria metallica, presse,<br />

stampi, saldatura, trattamenti e finitura<br />

delle superfici, robot, automazione, parti,<br />

componenti, accessori, utensileria, materiali<br />

fastener, subfornitura tecnica e per<br />

l’industria, sistemi di controllo e qualità,<br />

metrologia, software, microlavorazioni,<br />

tecnologie additive e soluzioni per<br />

la fabbrica digitale e l’efficientamento<br />

energetico e produttivo rappresentano il<br />

cuore dell’esposizione.<br />

22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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UN MODELLO CONSOLIDATO<br />

L’edizione 2021 della manifestazione sarà<br />

organizzata secondo il modello ormai consolidato:<br />

intorno all’offerta di macchine e<br />

alle tecnologie per deformazione saranno le<br />

Aree di Innovazione dedicate. Robot Planet,<br />

incentrata su robot industriali, integratori<br />

e sistemi di asservimento; Fabbricafutura,<br />

dedicata a software e tecnologie per la<br />

connettività e la gestione dei dati; Box Consulting,<br />

spazio per consulenti e formatori,<br />

Saldatech, con focus sul comparto della<br />

saldatura; Fastener Industry, dedicata a viti,<br />

bulloni e sistemi di serraggio e fissaggio;<br />

EcoCoatech, destinata ai processi di verniciatura<br />

della lamiera e Blech Italy, riservata<br />

alla subfornitura e ai servizi per l’industria.<br />

A completare l’offerta espositiva sarà<br />

<strong>La</strong>mialamiera che proporrà convegni che<br />

ospiteranno confronti tra opinion leader<br />

ed esperti su temi specifici oltre a presentazioni<br />

di tecnologie innovative a cura<br />

degli espositori.<br />

Per <strong>La</strong>miera 2021 due sono le novità. <strong>La</strong><br />

prima riguarda il cambiamento di data,<br />

anticipata di due mesi, rispetto all’appuntamento<br />

tradizionale per meglio distanziarla<br />

da EMO Milano 2021, la mondiale<br />

itinerante dedicata al mondo della lavorazione<br />

dei metalli che dopo sei anni torna<br />

a fieramilano nell’ottobre 2021.<br />

“In questo modo – ha affermato Alfredo<br />

Mariotti, direttore generale di Ucimu<br />

- Sistemi Per Produrre – gli espositori<br />

avranno a disposizione un adeguato<br />

spazio temporale per prendere parte<br />

sia a <strong>La</strong>miera che a EMO Milano, eventi<br />

differenti ma complementari, fruendo<br />

così della doppia opportunità di visibilità<br />

garantita dagli stessi”.<br />

Per incentivare ulteriormente le imprese<br />

a partecipare ad entrambe le manifestazioni,<br />

è stato ideato “il ticket <strong>La</strong>miera-<br />

EMO Milano 2021”: una formula che<br />

prevede uno sconto sulla partecipazione<br />

a <strong>La</strong>miera per quanti avranno già inviato<br />

la domanda di adesione a EMO Milano<br />

2021 entro il primo giorno di svolgimento<br />

di <strong>La</strong>miera (dettagli sono disponibili sul<br />

sito lamiera.net).<br />

<strong>La</strong> seconda novità riguarda invece l’organizzazione<br />

di <strong>La</strong>miera che si svolgerà in<br />

concomitanza con tre eventi espositivi di<br />

rilievo nel loro ambito di interesse, tutti<br />

<strong>La</strong>miera è una<br />

manifestazione<br />

internazionale<br />

dedicata alle<br />

macchine utensili<br />

e alle tecnologie<br />

per il taglio,<br />

la lavorazione<br />

e la deformazione<br />

della lamiera oltre<br />

che alle soluzioni<br />

di automazione,<br />

robotica<br />

e connettività<br />

per l’industria<br />

in programma nella stessa settimana<br />

nel quartiere espositivo di fieramilano<br />

Rho: Made in Steel, dedicata al mondo<br />

della siderurgia, Made Expo per il settore<br />

delle costruzioni e progettazioni, e Transpotec<br />

Logitec specializzata in trasporti<br />

e logistica.<br />

In altre parole, <strong>La</strong>miera potrà avvantaggiarsi<br />

della presenza degli operatori<br />

presenti a Made in Steel, Made Expo e<br />

Transpotec Logitec, dedicate a settori –<br />

quali materiali, carpenteria, infrastrutture,<br />

costruzioni e progettazione, trasporto e<br />

logistica – tra i principali per utilizzo di<br />

tecnologie per la lavorazione della lamiera.<br />

“L’inserimento di <strong>La</strong>miera in un contesto<br />

più ampio di manifestazioni dedicate<br />

al manifatturiero – ha commentato<br />

Alfredo Mariotti – porterà interessanti<br />

vantaggi sia ai nostri espositori che ai<br />

nostri visitatori. I primi potranno, infatti,<br />

beneficiare della presenza degli operatori<br />

delle manifestazioni concomitanti<br />

che si aggiungeranno a quelli che tradizionalmente<br />

visitano il nostro evento.<br />

I secondi, invece, avranno la possibilità<br />

di completare la loro visita a <strong>La</strong>miera<br />

abbinandola a quella degli altri eventi.<br />

Vorremmo, in sostanza, offrire a tutti i<br />

nostri operatori il massimo ritorno dalla<br />

loro partecipazione all’edizione 2021.<br />

Siamo certi – ha concluso Mariotti –<br />

che questa sinergia tra le manifestazioni<br />

porterà grande valore alla visita di tutti<br />

gli operatori presenti all’interno dell’hub<br />

di fieramilano Rho che, grazie alle sue<br />

strutture, permette così di moltiplicare le<br />

occasioni di business e aggionamento”.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 23


APPUNTAMENTI<br />

CONFERMATA L’EDIZIONE 32<br />

Le macchine utensili ricominciano da BI-MU<br />

Appuntamento confermato dal 14 al 17 ottobre a fieramilano<br />

Rho per la 32esima edizione di BI-MU.<br />

Promossa da Ucimu - Sistemi per produrre, l’associazione<br />

dei costruttori italiani di macchine utensili, robot<br />

e automazione, e organizzata da Efim - Ente fiere italiane<br />

macchine, 32.BI-MU è la più importante manifestazione<br />

italiana dedicata all’industria costruttrice di macchine<br />

utensili ad asportazione, deformazione e additive, robot,<br />

digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti<br />

e subfornitura.<br />

L’edizione di BI-MU di quest’anno riveste un ruolo ancor<br />

più rilevante poiché rappresenta il primo appuntamento<br />

espositivo del <strong>2020</strong> per il settore. L’emergenza sanitaria<br />

ha imposto, in tutto il mondo, la cancellazione o lo<br />

spostamento di tutte le manifestazioni dedicate al comparto<br />

lasciando gli addetti ai lavori privi di occasioni di<br />

incontro.<br />

Considerato poi il posizionamento temporale molto a<br />

ridosso della chiusura d’anno, 32.BI-MU ragionevolmente<br />

coinciderà con il momento in cui le imprese,<br />

dopo il blocco forzato del consumo, daranno riavvio ai<br />

nuovi investimenti, spinti anche dalle misure di incentivo<br />

del Piano Transizione 4.0 assicurate dalla Legge<br />

di Bilancio <strong>2020</strong>.<br />

“D’altra parte – ha affermato Alfredo Mariotti, direttore<br />

generale Ucimu - Sistemi per produrre – la ripresa del<br />

consumo di macchine utensili in Italia e in Europa prevista<br />

già a partire da inizio 2021, conferma come la fine<br />

del <strong>2020</strong> possa essere il momento corretto per le aziende<br />

per riallacciare le fila della propria attività pianificando<br />

nuovi investimenti in tecnologie di produzione”.<br />

Posizionamento temporale strategico insieme alla natura<br />

biennale della manifestazione, che la rende un appuntamento<br />

ancora più atteso, sono tra le ragioni principali<br />

che hanno spinto già oltre 500 imprese a confermare la<br />

loro presenza alla mostra.<br />

Dal canto loro, in considerazione della riapertura ufficiale<br />

delle attività fieristiche sul territorio nazionale fissata il<br />

14 luglio <strong>2020</strong>, organizzatori e fieramilano stanno lavorando<br />

così da implementare tutte le azioni necessarie<br />

per rispondere ai regolamenti in materia di sicurezza e<br />

sanità pubblica previsti dalle autorità di governo.<br />

“A brevissimo – ha aggiunto Mariotti – saremo in grado di<br />

comunicare, ai nostri operatori, regole chiare e indirizzi in<br />

materia di organizzazione e norme comportamentali che<br />

assicureranno a espositori e visitatori la partecipazione<br />

all’evento in piena sicurezza, garantendo una permanenza<br />

piacevole e caratterizzata dal massimo comfort<br />

in ambienti completamente sanificati”.<br />

L’AGENDA<br />

Motek<br />

5-8 ottobre <strong>2020</strong><br />

Stoccarda, Germania<br />

www.motek-messe.de<br />

32.BI-MU<br />

14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Samoter<br />

21-25 ottobre <strong>2020</strong><br />

Verona<br />

www.samoter.it<br />

Mecspe<br />

29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Simodec<br />

24-27 novembre <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong> Roche sur Foron, Francia<br />

www.salonifrancesi.com<br />

Subcon<br />

26-28 gennaio 2021<br />

Birmigham, UK<br />

www.subconshow.co.uk<br />

Fornitore Offresi<br />

18-20 febbraio 2021<br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

MECFOR<br />

25-27 febbraio 2021<br />

Parma<br />

www.ucimu.it<br />

EuroBLECH<br />

9-12 marzo 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

Global Industrie<br />

16-21 marzo 2021<br />

Lione, Francia<br />

www.global-industrie.com<br />

<strong>La</strong>miera<br />

17-21 marzo 2021<br />

Milano<br />

www.lamiera.net<br />

Metav<br />

23-26 marzo 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.metav.com<br />

Hannover Messe<br />

12-16 aprile 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

PMTS<br />

13-15 aprile 2021<br />

Cleveland, Ohio, Usa<br />

www.pmts.com<br />

Aluminium<br />

18-20 maggio 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.aluminium-messe.com/en<br />

AMB<br />

15-19 settembre 2021<br />

Stoccarda, Germania<br />

www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />

Micronora<br />

21-24 settembre 2021<br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

EMO Milano<br />

4-9 ottobre 2021<br />

Milano<br />

www.ucimu.it<br />

IZB<br />

5-7 ottobre 2021<br />

Wolfsburg<br />

www.izb-online.com<br />

Nortec<br />

25-28 gennaio 2022<br />

Amburgo, Germania<br />

www.nortec-hamburg.de<br />

Samuexpo<br />

3-5 febbraio 2022<br />

Pordenone<br />

www.samuexpo.com<br />

SHK Essen<br />

8-11 marzo 2022<br />

Essen, Germania<br />

www.shkessen.de<br />

IMTS<br />

12-17 settembre 2022<br />

Chicago<br />

www.imts.com<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vora:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automaci e leghe leggere;<br />

• Materiali plasci.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

F.lli Locatelli s.r.l.<br />

meccanica di precisione dal 1967<br />

Seori di sbocco:<br />

• Aeronauco e navale<br />

• Costruori di macchine/impian<br />

• Eleromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Seore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

• Medicale<br />

• Seore alimentare<br />

F.lli locatelli s.r.l.<br />

Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />

Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />

E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it


MACCHINE UTENSILI<br />

CASE STUDY<br />

Mandelli Sistemi<br />

ha sviluppato un centro<br />

di lavoro 5 assi per la<br />

lavorazione di componenti<br />

aeronautici in titanio.<br />

Scelti gli azionamenti<br />

mandrino di Redex,<br />

che contribuiscono<br />

a raggiungere prestazioni<br />

eccellenti sia nelle<br />

operazioni di sgrossatura<br />

sia di finitura.<br />

Modellare il titanio<br />

per il settore aeronautico<br />

Il nuovo centro di lavoro 5 assi Spark<br />

1300 TI di Mandelli Sistemi è stato<br />

progettato, sviluppato e realizzato<br />

per soddisfare le particolari esigenze<br />

di un produttore di aeromobili. Redex<br />

è stata coinvolta nel progetto finalizzato<br />

alla fresatura di parti strutturali<br />

di fusoliera e motore. Gli azionamenti<br />

mandrino robusti e altamente dinamici<br />

di Redex garantiscono al centro di lavoro<br />

Spark 1300 TI prestazioni eccellenti,<br />

sia nelle operazioni di sgrossatura che<br />

di finitura.<br />

UN MATERIALE STRATEGICO<br />

PER IL SETTORE AEROSPAZIALE<br />

Il titanio è una lega leggera ma altamente<br />

resistente che offre molteplici<br />

possibilità di utilizzo, in particolare<br />

nel settore aerospaziale. I pezzi finiti<br />

possono raggiungere un peso solo del<br />

10-15% rispetto al grezzo iniziale con<br />

un tasso di rimozione del materiale<br />

(MRR) molto rilevante.<br />

Sul prodotto forgiato, che ha forme<br />

molto più generose rispetto al pezzo<br />

finito, è fondamentale una lavorazione<br />

con tolleranze specifiche per garantire<br />

in termini assoluti l’assenza di imperfezioni<br />

di qualsiasi genere che possono<br />

compromettere la resistenza a fatica<br />

di componenti essenziali dell’aeromo-<br />

bile. <strong>La</strong> lavorazione del titanio con un<br />

centro di lavoro tradizionale risulta<br />

molto ostica; come accennato, questo<br />

materiale è molto tenace, resistente alle<br />

alte temperature e ai prodotti chimici<br />

aggressivi. Il titanio ha un elevato rapporto<br />

peso/resistenza e di conseguenza<br />

richiede una velocità di taglio relativamente<br />

lenta e una coppia elevata.<br />

UN CENTRO DI LAVORO PROGETTATO<br />

APPOSTA PER IL TITANIO<br />

Mandelli Sistemi ha una vasta esperienza<br />

nella lavorazione di componenti<br />

aeronautici, comprese parti in titanio.<br />

Tuttavia, il progetto commissionato dal<br />

cliente finale era nuovo per l’azienda,<br />

poiché richiedeva per la prima volta<br />

la capacità di arrivare a una coppia<br />

di 2500 Nm con tempi di produzione<br />

molto ridotti e tasso di rimozione del<br />

materiale (MRR) critico. Per soddisfare<br />

queste specifiche tecniche è stato progettato<br />

un nuovo mandrino. Mandelli<br />

era alla ricerca di un cambio gamma per<br />

il mandrino in grado di trasferire una<br />

coppia elevata con un rapporto di trasmissione<br />

elevato. <strong>La</strong> soluzione è stata<br />

trovata da Redex, uno specialista in<br />

cambi high tech, con il prodotto RAM-<br />

Hit, un cambio coassiale a 2 velocità<br />

integrato nel RAM.<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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“Il modo in cui la Spark 1300 di Mandelli<br />

modella il titanio è piuttosto raro<br />

a vedersi. Avere partecipato a questo<br />

impegnativo progetto e l’essere stati di<br />

supporto al cliente in una delle parti<br />

più delicate della macchina, il RAM,<br />

è stato per noi di Redex motivo di<br />

orgoglio. Redex è ai vertici della considerazione<br />

quando tecnologia raffinata<br />

e applicazioni gravose sono elementi<br />

indispensabili per la riuscita di un<br />

progetto”, afferma Paolo Stefanoni,<br />

direttore della filiale italiana del Gruppo<br />

Redex.<br />

L’integrazione del cambio gamma Redex<br />

nel RAM della macchina fornisce un<br />

sistema di azionamento mandrino completo,<br />

leggero e soprattutto compatto,<br />

che permette un aumento sia della<br />

velocità lineare sia del grado di accelerazione<br />

dell’asse Z. Il cambio gamma<br />

coassiale RamHit a 2 velocità permette<br />

di sfruttare una coppia elevata (fino a<br />

2580 Nm) a basse velocità di rotazione,<br />

per effettuare lavorazioni di sgrossatura<br />

del titanio; e consente anche di ottenere<br />

elevate velocità di rotazione (fino a<br />

9.000 giri/min) per effettuare le lavorazioni<br />

di finitura. RamHit è realizzato<br />

con un albero cavo particolarmente<br />

Mandelli cercava<br />

un cambio gamma<br />

per il mandrino<br />

in grado di<br />

trasferire una<br />

coppia elevata<br />

con un rapporto<br />

di trasmissione<br />

elevato. <strong>La</strong><br />

soluzione è stata<br />

trovata con il<br />

prodotto RAM-<br />

Hit di Redex, un<br />

cambio coassiale<br />

a 2 velocità<br />

integrato nel RAM<br />

largo (30 mm) che facilita il passaggio di<br />

una barra idraulica e consente la lubrificazione<br />

ad alta pressione degli utensili<br />

stessi. Le vibrazioni e il rumore sono<br />

ridotti al minimo mediante un preciso<br />

bilanciamento dinamico degli elementi<br />

rotanti. <strong>La</strong> costruzione del riduttore<br />

RamHit si basa su un treno di ingranaggi<br />

epicicloidale; la sua gamma di rapporti<br />

va da 1 a 5.<br />

“Il cambio gamma fornito da Redex è<br />

stato l’elemento chiave del progetto.<br />

Inizialmente, abbiamo lavorato con un<br />

prototipo, poi, in tempi molto rapidi,<br />

Mandelli ha acquisito l’ordine di sette<br />

macchine a premiare questo impegnativo<br />

e coraggioso progetto che ora è<br />

divenuto un vero successo”, conclude<br />

Marco Colombi, direttore commerciale<br />

di Mandelli Sistemi.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27


MACCHINE UTENSILI<br />

SISTEMI DI AZIONAMENTO DINAMICI<br />

Alta precisione per pezzi complessi<br />

in tornitura e fresatura<br />

<strong>La</strong> famiglia Maxxturn di EMCO è composta<br />

da sei modelli: Maxxturn 25, 45, 65, 95, 110<br />

e 200. Equipaggiata con asse Y, utensili<br />

motorizzati, un asse C di alta precisione ed<br />

elevate velocità di rapido, la serie Maxxturn<br />

va incontro alle diverse esigenze del cliente,<br />

a partire dalla produzione di pezzi complessi<br />

con alta qualità e in maniera economicamente<br />

vantaggiosa.<br />

Per il carico e lo scarico pezzi<br />

automatico, è possibile equipaggiare<br />

la macchina di un<br />

caricatore orientabile. Questo<br />

accessorio compatto e integrato<br />

viene gestito direttamente<br />

dal controllo della macchina.<br />

L’eccellente combinazione<br />

dei movimenti, lineare e rotante,<br />

azionati da servomotori,<br />

garantisce una configurazione<br />

semplice e veloce.<br />

Una volta che la lavorazione è completata, i<br />

pezzi finiti sono trasportati all’esterno della<br />

macchina tramite un raccoglitore di pezzi.<br />

EMCO offre diversi tipi di caricatori per la<br />

lavorazione da barra, compreso il caricatore<br />

di barre corte SL1200, come soluzione<br />

ottimale per l’alimentazione ed il carico<br />

automatici di barre tagliate a misura.<br />

Una delle caratteristiche che contraddistingue<br />

l’intera gamma Maxxturn è l’asse<br />

Y integrato nella struttura della macchina.<br />

Questa soluzione garantisce grande stabilità<br />

e alta precisione di lavorazione dei pezzi.<br />

Le ampie distanze tra le guide assicurano<br />

una tornitura stabile e offrono all’operatore<br />

ulteriori possibilità di lavorazione completa.<br />

Il contromandrino compatto è un ulteriore<br />

punto di forza, i particolari vengono lavorati<br />

in seconda fase controllando l’orientamento<br />

angolare con estrema precisione.<br />

<strong>La</strong> torretta utensili alloggia 12 portautensili<br />

VDI25. Ogni stazione può ricevere utensili<br />

motorizzati. Un servomotore alimenta sia<br />

gli utensili motorizzati che il movimento del<br />

disco portautensili. I portautensili permettono<br />

l’inserimento facilitato dell’utensile con<br />

precisione ripetibile senza aver bisogno di<br />

ulteriori regolazioni.<br />

MATERIALI DIFFICILI<br />

Segatrice automatica per il taglio dei metalli<br />

ISTech, azienda produttrice di sistemi automatizzati per il taglio dei<br />

metalli, attiva da oltre 25 anni e specializzata in soluzioni compatibili<br />

con i principi di Industria 4.0, presenta la segatrice automatica<br />

Power 530 NC.<br />

Con una capacità di taglio di 530 x 530 mm e 15 kW di potenza installata,<br />

rappresenta la soluzione ideale per aziende che richiedono la massima<br />

produttività anche nel taglio di materiali difficili – superleghe,<br />

inossidabili, acciaio per utensili e stampi – e/o di grandi dimensioni.<br />

Power 530NC è disponibile anche in versione XL con corsa di carico<br />

fino a 3000 mm, abbinabile a caricatori e scaricatori automatici.<br />

Con un peso di circa 5 tonnellate, Power<br />

530NC garantisce un taglio silenzioso senza<br />

vibrazioni. L’unità di taglio che scorre su<br />

due colonne cromate e i guida-lama<br />

realizzati con grande cura assicurano<br />

solidità all’insieme.<br />

Motore brushless e vite a ricircolo di<br />

sfere permettono di posizionare il carro<br />

con una precisione di 0,01 mm e di impostare<br />

l’avanzamento della testa di taglio<br />

con estrema accuratezza; il posizionamento dei guida-lama è automatico,<br />

riducendo i rischi di deviazione lama. L’avanzamento del materiale<br />

è rapido (il carro scorre fino a 250 metri al secondo) e incrementale:<br />

è possibile tagliare grandi lotti di pezzi corti senza rilasciare la barra<br />

evitando inutili movimenti del carro.<br />

Il riconoscimento dell’altezza barra limita la risalita della testa di<br />

taglio; la misurazione automatica del primo taglio evita inutili tagli<br />

di intestatura. Le morse posizionate su entrambi i lati della lama<br />

riducono notevolmente l’avanzo barra. Facile da pulire anche grazie<br />

alla spazzola pulisci-lama motorizzata, Power 530NC scarica i trucioli<br />

a oltre un metro di altezza, potendo così lavorare non presidiata per<br />

molte ore; la manutenzione è semplice e il refrigerante può essere<br />

rabboccato senza fermo macchina.<br />

Il pannello operatore touch-screen è facile da usare e collegabile via<br />

web con l’assistenza tecnica. Power 530NC è fornita con una libreria<br />

materiali che assicura parametri di taglio sempre<br />

corretti: basta selezionare il materiale da<br />

tagliare e la misura della barra.<br />

Particolarmente versatile, Power 530NC<br />

si adatta a ogni esigenza di taglio.<br />

Le impostazioni sono effettuate<br />

automaticamente dalla segatrice<br />

e non occorrono regolazioni. L’operatore<br />

può cambiare le lame da<br />

solo in pochi secondi.<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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MACCHINE UTENSILI<br />

VECTOR AWARD<br />

Tornio multimandrino premiato per l’innovazione<br />

Ogni due anni, il gruppo igus<br />

GmbH assegna il Vector Award<br />

per premiare le applicazioni<br />

con catene portacavi più innovative<br />

e creative. Quest’anno<br />

sono pervenute 266 candidature<br />

da ben 32 Paesi. Tra tutti<br />

questi progetti, spicca il tornio<br />

multimandrino di Gildemeister<br />

Italiana Spa, che si vede attri-<br />

secondo. Una tra le principali<br />

sfide del progetto era di assicurare<br />

la corretta alimentazione<br />

di tutti e sei i mandrini.<br />

<strong>La</strong> soluzione è un sistema di<br />

catene portacavi unico, che<br />

segue la rotazione del tamburo<br />

consentendo allo stesso<br />

tempo i movimenti lineari dei<br />

portamandrini. Complessiva-<br />

Gestra del Fraunhofer Institut.<br />

Gestra è un sistema radar che<br />

serve a cercare e rappresentare<br />

cartograficamente i detriti<br />

spaziali. Per l’asse azimutale<br />

viene impiegato un complesso<br />

sistema di alimentazione di<br />

energia girevole mentre per<br />

l’asse di elevazione è stato predisposto<br />

un sistema a doppia<br />

catena, su entrambi i lati. Il premio<br />

Vector di bronzo, invece, è<br />

stato vinto dall’azienda Grenzebach<br />

Maschinenbau con il<br />

suo impianto di saldatura FSW<br />

caratterizzano dal loro approccio<br />

eco-sostenibile. Il Vector<br />

green, abbinato a un premio di<br />

1.000 euro, è stato assegnato<br />

all’azienda Drop Water e alla<br />

tedesca Huber SE. Drop Water<br />

ha realizzato una macchina<br />

automatica che, premendo un<br />

pulsante, versa le bevande in<br />

contenitori compostabili. L’acqua<br />

necessaria alla preparazione<br />

della bevanda non deve<br />

essere trasportata: la macchina<br />

automatica è infatti dotata<br />

di un apposito collegamento<br />

buire il Vector d’oro. In uno<br />

spazio di installazione molto<br />

limitato, otto catene portacavi<br />

preassemblate garantiscono la<br />

guida in sicurezza di cavi e tubi.<br />

Nel cuore di questa macchina<br />

Gildemeister Italiana, si trova<br />

un tamburo portamandrini<br />

dotato di sei mandrini per la<br />

lavorazione simultanea di più<br />

pezzi. Il tamburo sposta i pezzi<br />

fino agli utensili con precisione<br />

e velocità. Lo spostamento di<br />

un mandrino fino alla posizione<br />

successiva richiede appena<br />

0,65 secondi. Per tornare in<br />

posizione di partenza, dopo la<br />

lavorazione nelle sei stazioni,<br />

il tamburo deve compiere una<br />

rotazione contraria di 300 gradi.<br />

E per fare ciò, l’unità di oltre<br />

tre tonnellate impiega solo un<br />

mente nel tornio automatico<br />

plurimandrino sono impiegate<br />

otto catene portacavi igus, 64<br />

cavi e 73 tubi. Un’applicazione<br />

per la quale Gildemeister Italiana<br />

ha ricevuto il trofeo Vector<br />

d’oro oltre ad un premio in<br />

denaro di 5.000 euro. Ogni due<br />

anni, questo concorso vuole<br />

premiare le applicazioni con<br />

catene portacavi più innovative<br />

e più spettacolari. <strong>La</strong> selezione<br />

delle applicazioni migliori<br />

è nelle mani di una giuria<br />

molto esigente, composta da<br />

rappresentanti della stampa<br />

specializzata, dell’industria e<br />

della ricerca.<br />

Il premio Vector d’argento è<br />

stato assegnato all’azienda<br />

austriaca AlpinaTec GmbH,<br />

che ha collaborato al progetto<br />

(Friction Stir Welding). Energia<br />

e fluidi dovevano giungere alla<br />

testa di saldatura in modo affidabile<br />

e la struttura di collegamento<br />

doveva essere flessibile.<br />

Per lo spazio di installazione<br />

utile disponibile, l’accoppiamento<br />

di una twisterband con<br />

catene portacavi di tipo R4 si è<br />

rivelato una soluzione creativa<br />

e a prova di guasto.<br />

Un premio “green” per progetti<br />

sostenibili<br />

<strong>La</strong> sostenibilità è un tema<br />

importante per igus. Per esempio,<br />

da fine 2019, igus ritira le<br />

catene portacavi usate e le ricicla.<br />

Così, quest’anno, la giuria<br />

Vector ha deciso di assegnare<br />

anche un premio ai progetti<br />

con catene portacavi che si<br />

all’acqua. <strong>La</strong> guida sicura dei<br />

cavi per il portale impiegato<br />

è garantita da un sistema<br />

readychain preassemblato.<br />

Huber SE si distingue invece<br />

per un impianto di depurazione<br />

dell’acqua installato in Egitto:<br />

un impianto innovativo che<br />

punta sull’essiccazione dei fanghi<br />

da depurazione con energia<br />

solare. Attraverso l’essiccazione<br />

solare, i fanghi sono ridotti<br />

a circa un quarto in termini di<br />

massa e volume e trasformati in<br />

granulato. Dal bacino inquinato<br />

di Bahr-El-Baqar, l’impianto<br />

consente di ottenere acqua<br />

potabile per 500.000 persone.<br />

Per garantire l’alimentazione<br />

dell’impianto automatico sono<br />

impiegate in 128 catene portacavi<br />

igus.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 29


UTENSILI<br />

HANDTOOLS<br />

Leister amplia la gamma<br />

Weldy con una serie<br />

di pistole ad aria calda<br />

dal design e materiali<br />

innovativi, facili da usare<br />

e con un prezzo<br />

competitivo.<br />

Riscaldatori ad alte<br />

prestazioni e convenienti<br />

<strong>La</strong> linea di prodotti Weldy, creata<br />

da Leister per combinare la facilità<br />

d’uso con elevate prestazioni e convenienza,<br />

si amplia con soluzioni ancora<br />

più performanti, unendo gli alti standard<br />

qualitativi svizzeri alla convenienza. Ce<br />

ne parla Enrico Corbetta, tecnico commerciale<br />

con decennale esperienza nel<br />

settore degli utensili professionali che<br />

ormai da un anno si occupa della linea<br />

Handtools di Leister.<br />

Dopo un anno a stretto contatto<br />

con la gamma Weldy, cosa può<br />

dirci dell’accoglienza riservata dal<br />

mercato a questa linea?<br />

Una larga fascia di utenti ha mostrato<br />

di apprezzare molto la gamma Weldy. Si<br />

tratta di prodotti caratterizzati da ottime<br />

prestazioni a fronte di un prezzo interessante.<br />

Questo grazie alla progettazione<br />

nei nostri laboratori in Svizzera combinata<br />

alla delocalizzazione della produzione<br />

in Cina presso gli stabilimenti di Leister<br />

Technologies Ltd a Shanghai nel rispetto<br />

dei rigidi standard qualitativi Leister.<br />

Dopo il successo dei modelli Energy,<br />

potenti e robusti, studiati per garantire<br />

una durata elevata anche in caso di<br />

utilizzo più intensivo, ora proponiamo<br />

al pubblico i nuovi riscaldatori della<br />

serie HG, che sostituiscono e ampliano<br />

la storica gamma di termo-soffiatori PIC,<br />

PRO e PLUS.<br />

Quali caratteristiche distinguono<br />

questa nuova linea?<br />

Le nuove soluzioni HG si fanno immediatamente<br />

notare per il design innovativo:<br />

Enrico Corbetta,<br />

tecnico<br />

commerciale<br />

che si occupa<br />

della linea<br />

Handtools<br />

di Leister<br />

la forma ergonomica, a pistola, e l’impugnatura<br />

soft touch consentono una<br />

presa migliore e facilitano l’utilizzo. Ma<br />

l’aspetto estetico non è l’unico elemento<br />

nuovo: l’intero processo produttivo è<br />

stato ottimizzato. Questo, unitamente<br />

a una scelta di materiali innovativi,<br />

frutto di una lunga ricerca, ha portato a<br />

realizzare una linea dal prezzo inferiore<br />

rispetto alle soluzioni precedentemente<br />

disponibili sul mercato, con prestazioni<br />

ulteriormente migliorate e una durata<br />

di oltre il 50% superiore ai modelli<br />

precedenti.<br />

<strong>La</strong> gamma HG inoltre si distingue anche<br />

per l’attenzione che i progettisti hanno<br />

riservato all’ambiente: la funzione Eco-<br />

Mode presente su alcuni modelli Weldy<br />

interviene in automatico mettendo l’utensile<br />

in modalità “standby” quando il<br />

calore non è necessario con conseguente<br />

risparmio di energia.<br />

Da quanti modelli è composta la<br />

serie HG?<br />

<strong>La</strong> serie comprende due distinte categorie<br />

di utensili, la serie HG 330, pensata<br />

per applicazioni con bassa intensità<br />

d’uso, e la serie HG 530, più adatta<br />

ad un contesto prevalentemente semiprofessionale<br />

o a chi intende farne un<br />

utilizzo frequente e intenso. <strong>La</strong> gamma<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


HG 330 comprende tre modelli: HG 330<br />

B, regolabile con tasto a due posizioni,<br />

HG 330 S, con potenziometro, e HG<br />

330 A, con display digitale, mentre la<br />

gamma HG 530 comprende il modello<br />

S (con potenziometro) e A (con display<br />

digitale). Soluzioni per tutte le esigenze<br />

e possibilità di spesa, quindi, in modo<br />

da soddisfare le esigenze di un gran<br />

numero di clienti.<br />

Quali sono i settori dove la gamma<br />

Weldy trova più frequente applicazione?<br />

L’aftermarket auto è uno dei mercati<br />

più interessanti per la gamma Weldy,<br />

che grazie alla sua versatilità trova utile<br />

impiego in tutti i segmenti di questo<br />

importante settore: dai carrozzieri, che<br />

trovano utilissime le soluzioni Weldy per<br />

diversi aspetti dell’attività, dal car wrapping<br />

alla sverniciatura, dalla rimozione<br />

di colle e resine alla riparazione di parti<br />

in plastica come i paraurti, fino a meccanici<br />

e gommisti, che utilizzano l’aria<br />

calda per ricondurre alla ragione dadi e<br />

bulloni particolarmente recalcitranti. In<br />

questo caso il vantaggio, dal punto di<br />

vista della sicurezza, dell’utilizzo dell’aria<br />

calda come fonte di calore rispetto<br />

alla fiamma libera è evidente.<br />

Il successo dei prodotti Weldy è tale<br />

da aver portato allo studio di accordi<br />

con importanti aziende produttrici di<br />

utensili per l’aftermarket auto, finalizzati<br />

alla produzione di pistole termiche<br />

<strong>La</strong> serie di pistole<br />

ad aria calda HG<br />

a marchio commerciale (private label):<br />

la scelta di affidarsi per questi articoli<br />

all’esperienza di Leister è facilmente<br />

comprensibile.<br />

In questo periodo sono numerose<br />

le persone che passano in casa più<br />

tempo del previsto, dedicandosi<br />

anche al “Do it yourself”: la gamma<br />

Weldy si presta per questi usi?<br />

Sicuramente le soluzioni HG 330 possono<br />

essere adatte anche a chi si è<br />

recentemente scoperto bricoleur: il costo<br />

contenuto si abbina a una facilità d’uso,<br />

affidabilità e capacità di regolazione<br />

che permette anche a chi lavora con<br />

oggetti delicati di operare in tutta sicurezza.<br />

Tutti i prodotti della gamma HG<br />

hanno un peso ridotto rispetto ad altri<br />

strumenti con prestazioni analoghe, il<br />

che li rende pratici anche da trasportare.<br />

Sono inoltre facili da utilizzare, precisi e<br />

maneggevoli, consentendo una notevole<br />

rapidità nella lavorazione.<br />

Aumenta il tempo passato in casa<br />

ma diminuiscono gli spostamenti:<br />

è facile procurarsi questi utensili?<br />

<strong>La</strong> distribuzione della linea Weldy è capillare<br />

e molti esercizi commerciali sono in<br />

grado di rifornire i clienti anche in questo<br />

periodo complesso. Rivenditori e attività<br />

con un utilizzo intensivo di pistole ad aria<br />

calda possono rivolgersi direttamente ai<br />

nostri uffici commerciali, dove è possibile<br />

concordare consegne a fronte di minimi<br />

d’ordine ragionevoli (8 pezzi) per le linee<br />

HG ed Energy; per facilitare l’attività<br />

delle rivendite abbiamo creato anche<br />

supporti POS come un pratico espositore<br />

in cartone, finalizzato a sottolineare la<br />

disponibilità dei prodotti Weldy e attirare<br />

l’attenzione dei clienti.<br />

A maggior ragione le vendite dirette<br />

proseguono per tutti i prodotti Leister,<br />

che a fronte di un investimento più<br />

consistente offrono agli operatori professionali<br />

l’affidabilità necessaria anche a<br />

chi utilizza materiali pregiati e ha necessità<br />

di fornire prestazioni impeccabili e<br />

ripetibili; anche i nostri uffici tecnici sono<br />

a disposizione compatibilmente con le<br />

restrizioni in vigore, per riparazioni e<br />

assistenza sui nostri prodotti.<br />

<strong>La</strong> gamma Weldy non si limita agli<br />

apparecchi manuali: come reagisce<br />

il mercato alle altre soluzioni di<br />

questa linea?<br />

L’accoglienza riservata alle soluzioni<br />

che abbiamo scelto di commercializzare<br />

in Italia ci sta dando soddisfazioni:<br />

in particolare proseguono a buon ritmo<br />

le vendite dei nostri estrusori Booster<br />

EX2 ed EX3, ideali per la saldatura di<br />

lastre e tubazioni in materiali plastici,<br />

e delle saldatrici a cuneo Miniwelder<br />

GEO2 e Miniwelder ROOF2, molto<br />

apprezzate dagli operatori che lavorano<br />

nel campo dell’impermeabilizzazione<br />

per la costruzione e riparazione<br />

di vasche e bacini.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31


UTENSILI<br />

TECNICA DI SERRAGGIO<br />

Portautensile ad espansione idraulica con tecnologia cool-flow<br />

Qualche anno fa, il portautensile<br />

ad espansione idraulica TENDO<br />

Slim 4ax di Schunk ha suscitato<br />

un certo stupore sul mercato<br />

dei portautensili di precisione.<br />

Alle prestazioni ottimali dell’espansione<br />

idraulica, Schunk ha<br />

saputo unire i vantaggi d’ingombro<br />

minimo dei mandrini a calettamento<br />

a caldo, realizzando<br />

un prodotto conforme alla DIN<br />

69882-8. Ora l’azienda introduce<br />

sul mercato una nuova variante<br />

con tecnologia cool flow, che<br />

consente una refrigerazione efficace<br />

attraverso il portautensile.<br />

<strong>La</strong> tecnologia cool flow di TENDO<br />

Slim 4ax promette vantaggi,<br />

soprattutto nella lavorazione di<br />

acciaio, alluminio e materiali<br />

plastici, perché il refrigerante<br />

o il getto d’acqua sono orientati<br />

in maniera ottimale al processo<br />

d’asportazione, indipendentemente<br />

dalla lunghezza dell’utensile<br />

bloccato. A differenza dei<br />

mandrini a calettamento a caldo,<br />

infatti, il getto di refrigerante<br />

non solo devia dal gambo, ma<br />

entra nella guaina dell’utensile<br />

nella sua interezza e lungo<br />

tutto il tagliente. Ciò favorisce il<br />

raffreddamento ottimale della<br />

lama e i trucioli vengono rimossi<br />

meglio, con maggiore efficienza<br />

dell’intero processo. I test condotti<br />

sugli utensili dimostrano<br />

che l’assorbimento delle vibrazioni<br />

dell’espansione idraulica<br />

unito alla tecnologia cool flow<br />

ripaga in particolare nella sgrossatura,<br />

pre-finitura e finitura,<br />

con un’eccellente qualità delle<br />

superfici. Inoltre, si riducono<br />

sia le rilavorazioni che i costi<br />

degli utensili.<br />

A differenza dei portautensili a<br />

caldo, le prestazioni di TENDO<br />

Slim 4ax rientrano senza eccezioni<br />

nel collaudato programma<br />

di espansione idraulica Schunk,<br />

con una concentricità costante<br />


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Pag. 26<br />

Pag. 30<br />

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e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />

Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />

esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />

settori di riferimento, rappresenta uno<br />

strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />

una presentazione completa dell'innovazione<br />

tecnologica ad essi dedicata.<br />

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tecnico-scientifica di riferimento per<br />

i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />

innovazioni, con i contributi dei massimi<br />

esperti dei diversi comparti del<br />

settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />

per ottenere l'eccellenza<br />

del prodotto alimentare.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong>, la rivista che presenta<br />

l'attuale realtà della lavorazione<br />

per conto terzi, i cui protagonisti<br />

hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />

e collaborano con il<br />

committente per la messa a punto<br />

del prodotto finito.<br />

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sulle nuove tecnologie, i materiali<br />

e le applicazioni.<br />

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❏ spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />

❏ contrassegno 65,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />

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Tel. ..................................................................................................<br />

e-mail .............................................................................................<br />

Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />

ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />

ed alla comunicazione degli stessi.<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Modalità di pagamento:<br />

❏<br />

Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />

❏ Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />

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Italia: ❏ spedizione ordinaria 45,00 €<br />

❏ contrassegno 48,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 60,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />

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Titolare carta .............................................................................<br />

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Servizio abbonamenti<br />

Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com


COMPONENTI<br />

APPROFONDIMENTI<br />

Le soluzioni a controllo<br />

numerico consentono<br />

di gestire la produzione<br />

in modo flessibile,<br />

con sistemi intelligenti non<br />

più centralizzati<br />

ma integrati localmente<br />

sulle macchine.<br />

I giunti sono una parte<br />

fondamentale della<br />

loro ingegneria.<br />

Le macchine CNC<br />

nell’era dell’Industria 4.0<br />

di Stefano Vinto<br />

Le macchine CNC rappresentano il<br />

cuore dell’industria manifatturiera<br />

di oggi e del futuro; i giunti sono<br />

una parte fondamentale della loro ingegneria,<br />

che garantisce alta produttività<br />

e affidabilità.<br />

Le soluzioni CNC rispondono all’esigenza<br />

di gestire la produzione in modo<br />

flessibile, con sistemi intelligenti non<br />

più centralizzati ma integrati localmente<br />

sulle macchine; è così possibile creare<br />

produzioni basate sull’innovazione e non<br />

finalizzate solo ad abbattere i costi.<br />

Le soluzioni a controllo numerico richiedono<br />

un investimento maggiore rispetto<br />

a macchinari che richiedono l’intervento<br />

dell’operatore, ma consentono di conseguire<br />

livelli di efficienza e di produttività<br />

molto elevati, ottimizzando le fasi di<br />

passaggio dalla progettazione alla produzione.<br />

Sono inoltre in grado di operare in<br />

modo continuativo, senza interruzioni, il<br />

che le rende adatte alla produzione in vari<br />

settori, dall’automotive all’aerospaziale, e<br />

idonee per numerose lavorazioni, dalla<br />

saldatura al taglio laser, dalla piegatura<br />

alla rettifica.<br />

L’industria italiana costruttrice di macchine<br />

utensili, robot e automazione ha registrato<br />

aumenti notevoli negli ultimi anni, un<br />

risultato determinato dal positivo anda-<br />

mento delle consegne dei costruttori sul<br />

mercato interno, dall’export e influenzato<br />

positivamente anche dagli incentivi statali<br />

legati all’industria 4.0.<br />

QUESTIONE DI PRECISIONE<br />

Alta precisione, affidabilità, programmabilità<br />

ed elevata produttività sono i<br />

plus delle macchine a controllo numerico<br />

che rappresentano il cuore dell’industria<br />

manifatturiera di oggi e del futuro. L’uso<br />

diffuso ed i continui miglioramenti delle<br />

macchine utensili CNC hanno determinato<br />

un impatto significativo sulla produttività<br />

dell’industria manifatturiera, a partire<br />

dalla prima Rivoluzione Industriale. All’alba<br />

della nuova era di industrializzazione,<br />

l’esigenza di un ulteriore progresso delle<br />

macchine CNC, sulla base delle prerogative<br />

dell’Industria 4.0, va individuata ed<br />

affrontata.<br />

L’AVVENTO DELL’INDUSTRIA 4.0<br />

Le Tecnologie dell’Informazione (Information<br />

Technology, IT) hanno portato a progressi<br />

significativi ed alla trasformazione<br />

radicale dell’industria manifatturiera su<br />

scala mondiale. L’impiego dei computer<br />

nei dispositivi smart ha determinato una<br />

sempre più crescente esigenza di servizi<br />

ed infrastrutture nel settore IT, da fornirsi<br />

attraverso reti come quelle cloud. Questi<br />

dispositivi smart risultano sempre più connessi<br />

tra loro sia tramite reti wireless locali<br />

che tramite Internet.<br />

<strong>La</strong> nozione di Industria 4.0 è basata sui<br />

seguenti stadi di industrializzazione:<br />

• la prima Rivoluzione Industriale ebbe<br />

inizio con l’introduzione delle attrezzature<br />

per la manifattura meccanica alla fine del<br />

diciottesimo secolo;<br />

• la seconda Rivoluzione Industriale ebbe<br />

inizio nella seconda metà del ventesimo<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


secolo e determinò la produzione di massa<br />

di beni di consumo tramite l’impiego intensivo<br />

dell’energia elettrica e la suddivisione<br />

in comparti della manodopera;<br />

• la terza Rivoluzione Industriale ebbene<br />

inizio nei primi anni ‘70 e continuò fino ai<br />

tempi attuali. Essa determinò un’uso più<br />

intensivo dell’elettronica e delle tecnologie<br />

IT, al fine di conseguire un livello superiore<br />

di automazione ed intelligenza sia nelle<br />

attrezzature di produzione che nei processi.<br />

L’avvento dell’IoT e dell’Ios ha reso possibile<br />

la creazione di risorse e servizi in rete<br />

per l’intero processo di produzione, dando<br />

origine alle Fabbriche Intelligenti (Smart<br />

Factories) ed alle Fabbriche del Futuro (Factories<br />

of the Future). Il mondo è così entrato<br />

nella quarta Rivoluzione Industriale.<br />

Nel settore della produzione, i sistemi di<br />

produzione ciberfisici (Cyber-Physical Production<br />

Systems, CPPS) forniscono un ruolo<br />

fondamentale in tale rivoluzione industriale.<br />

Un sistema CPPS comprende generalmente<br />

macchinari smart, sistemi di stoccaggio ed<br />

altri stabilimenti di produzione. Con i sistemi<br />

CPPS, la produzione può essere programmata<br />

in maniera più flessibile ed efficiente.<br />

Alla luce della nuova era di industrializzazione<br />

e dell’importanza del ruolo giocato<br />

dalle macchine CNC, risulta urgente e fondamentale<br />

riconoscere ed individuare tutte<br />

le esigenze di rispondenza di tali macchine<br />

alle prerogative dell’Industria 4.0.<br />

Si esaminano di seguito le fasi di evoluzione<br />

delle macchine utensili.<br />

Figura 1 - Evoluzione delle macchine utensili<br />

L’INTRODUZIONE DEI LINGUAGGI CNC<br />

Le macchine utensili vennero alla luce nel<br />

momento in cui il percorso dell’utensile fu<br />

guidato dalla macchina utensile stessa,<br />

sostituendo quello imposto dalla mano<br />

umana. L’evoluzione delle macchine utensili<br />

può essere schematizzata come in figura 1.<br />

Le prime macchine a controllo numerico<br />

(CN) furono sviluppate presso il Massachusetts<br />

Institute of Technology (MIT) nella<br />

seconda metà degli anni ‘40, a seguito<br />

di alcune attività di ricerca legate alla<br />

realizzazione dei componenti di un nuovo<br />

aeroplano progettato dalla Lockheed.<br />

Tali attività portarono all’adattamento<br />

delle macchine convenzionali di allora al<br />

controllo numerico.<br />

Nei decenni successivi allo sviluppo delle<br />

Tale linguaggio viene attualmente usato<br />

anche nelle più avanzate macchine CNC,<br />

con poche differenze e aggiornamenti da<br />

parte dei produttori dei sistemi di controllo.<br />

L’avvento stesso del linguaggio ha così<br />

determinato, grazie anche ai progressi nei<br />

computer iniziati negli anni ‘70, l’introduzione<br />

delle macchine utensili CNC.<br />

In una moderna macchina CNC, un microprime<br />

macchine CN presso il MIT, iniziarono<br />

ad essere sviluppati i primi linguaggi di<br />

programmazione del controllo numerico.<br />

Tra questi, quello che divenne il più comunemente<br />

usato e che venne approvato<br />

come standard fu il G - Code. Nel 1980<br />

il linguaggio G - Code divenne standard<br />

EIA RS-274-D; tale norma fu quasi interamente<br />

trascritta nello standard ISO 6983.<br />

Figura 2 - Schema di funzionamento di una macchina CNC<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35


COMPONENTI<br />

computer immagazzina i programmi di<br />

lavorazione preparati in precedenza dall’operatore<br />

e controlla il funzionamento della<br />

macchina stessa. Il funzionamento può<br />

essere così schematizzato come in figura 2.<br />

Ulteriori sviluppi delle macchine CNC hanno<br />

poi consentito di realizzare insiemi di macchine<br />

collegate tra loro, controllate da un<br />

unico computer centrale al fine di realizzare<br />

programmi di lavorazione coordinati. Tale<br />

soluzione, oltre a fornire uno dei presupposti<br />

per l’introduzione delle Macchine Utensili<br />

4.0, ha dato origine ai sistemi a Controllo<br />

Numerico Diretto (Direct Numerical Control,<br />

DNC). Le moderne macchine CNC risultato<br />

ora componenti essenziali dei Sistemi di<br />

Produzione Flessibili (Flexible Manufacturing<br />

System, FMS) o delle Celle di Produzione<br />

Flessibili (Flexible Manufacturing Cell.<br />

FMC), soluzioni che consentono alti livelli<br />

di flessibilità sia nella produzione di massa<br />

che in quella di piccoli lotti.<br />

Le macchine CNC moderne hanno anche<br />

radicalmente mutato l’ambito degli strumenti<br />

di progettazione, dando origine ai sistemi<br />

CAPP (Computer Aided Process Planning)<br />

e CAM (Computer Aided Manufacturing).<br />

Figura 3 - Possibili scenari di impiego delle macchine utensili 3.0 e 4.0<br />

Macchine utensili 4.0.<br />

Le macchine utensili 4.0 definiscono una<br />

nuova classe di macchine utensili, così<br />

come i sistemi CPPS visti in precedenza.<br />

Tali sistemi sono contraddistinti dall’essere<br />

smart, ben connessi, ampiamente accessibili,<br />

con maggiore adattività ed autonomia.<br />

Con le macchine utensili 4.0 è possibile<br />

conseguire sia l’integrazione verticale che<br />

quella orizzontale.<br />

Macchine Utensili e sistemi CPPS<br />

I sistemi di produzione ciberfisici comprendono<br />

macchinari smart, sistemi di stoccaggio<br />

ed impianti di produzione che dispongono<br />

di integrazioni end-to-end basate su<br />

tecnologie ICT. Le macchine utensili ciberfisiche<br />

(Cyber-physical Machine Tools, CPMT)<br />

costistuiscono un elemento essenziale dei<br />

sistemi CPPS. Le CPMT sono così costituite<br />

dall’integrazione di una macchina utensile,<br />

dei processi di lavorazione, dei sistemi di<br />

calcolo e di collegamento in rete; i computer<br />

integrati ed i collegamenti in rete consentono<br />

di monitorare e controllare i processi di<br />

lavorazione, con circuiti di feedback grazie<br />

ai quali i processi di lavorazione possono<br />

influenzare i calcoli e viceversa.<br />

Integrazione verticale<br />

Le macchine utensili caratterizzate dall’integrazione<br />

verticale supportano l’integrazione<br />

digitale end-to-end attraverso tutto il processo<br />

di ingegnerizzazione, comprendendo<br />

le fasi di progettazione, programmazione<br />

Figura 4 - Ambito di impiego delle Macchine utensili 4.0<br />

dei processi, produzione ed assemblaggio.<br />

Affinché tutto ciò possa essere realizzato,<br />

è necessario disporre di un ambiente di<br />

produzione basato sui modelli. <strong>La</strong> produzione<br />

basata sui modelli è un approccio all’<br />

interno del quale i modelli sono:<br />

• parte integrante dei riferimenti tecnici;<br />

• evolvono attraverso tutte le fasi di produzione;<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


• sono integrati attraverso tutte le discipline<br />

coinvolte nello sviluppo del prodotto (ad<br />

esempio, progettazione, programmazione<br />

dei processi, lavorazione ed ispezione).<br />

Gli scenari relativi all’impiego delle Macchine<br />

Utensili 3.0 e 4.0 vengono schematizzati<br />

in figura 3.<br />

Integrazione orizzontale<br />

Le macchine utensili caratterizzate dall’integrazione<br />

orizzontale sono quelle che<br />

presentano un elevato grado di interconnessione<br />

sia tra di loro che con altri impianti<br />

e risorse di produzione (come ad esempio<br />

robot industrial, nastri trasportatori, sistemi<br />

di misura sul posto e sistemi informatizzati<br />

di controllo della produzione e dei<br />

processi di business rilevanti dell’azienda,<br />

rispettivamente chiamati MES ed ERP). I<br />

principali requisiti per il conseguimento<br />

degli opportuni livelli di integrazione orizzontale<br />

sono due:<br />

• la tipologia delle comunicazioni macchina<br />

- macchina ha la necessità di evolvere da un<br />

modello basato sulla sintassi ad uno basato<br />

sulla semantica;<br />

• le macchine utensili devono poter acquisire<br />

dati precisi ed affidabili dalle macchine<br />

e/o dai loro componenti. Tali dati possono<br />

essere misurati direttamente dai sensori o<br />

acquisiti dai sistemi di controllo.<br />

L’impiego delle Macchine Utensili 4.0<br />

si concretizzerà, quindi, nell’impiego di<br />

macchine utensili smart con funzionalità di<br />

auto diagnosi, auto manutenzione ed auto<br />

ottimizzazione. L’ambito di impiego di tali<br />

macchine può così essere schematizzato<br />

nella figura 4.<br />

IL RUOLO DEL FORNITORE<br />

DI COMPONENTI<br />

I requisiti che un fornitore di componenti<br />

deve soddisfare per servire al meglio le<br />

Giunti BK di R+W<br />

a soffio metallico<br />

Allunghe ZA<br />

Limitatori di coppia SK<br />

esigenze dei costruttori di centri di lavoro<br />

e macchine utensili sono molteplici: riveste<br />

particolare importanza la precisione, poiché<br />

i risultati ottenuti con motori lineari<br />

sono difficili da superare. Risulta quindi<br />

fondamentale l’accuratezza dei processi<br />

e la riduzione dei margini di tolleranza.<br />

Nello specifico dei giunti, questi devono<br />

essere versatili, con tolleranze e cinematiche<br />

adattabili alle caratteristiche fisiche<br />

delle macchine. Per far fronte alla sempre<br />

maggior efficienza richiesta dalla crescente<br />

competitività, è necessario che siano inoltre<br />

resistenti, in modo da far fronte al continuo<br />

aumento delle velocità di taglio e movimento<br />

degli assi; infine è necessaria una<br />

notevole capacità di far fronte all’usura e<br />

alle variazioni di temperatura lungo tutto il<br />

ciclo di vita dell’impianto.<br />

Queste caratteristiche sono tutte presenti<br />

nei giunti a soffietto in acciaio inox della<br />

serie BK prodotti da R+W Italia, azienda<br />

leader nella produzione di giunti e alberi<br />

di trasmissione, in grado di mettere la sua<br />

esperienza a disposizione del progettista.<br />

Si tratta di giunti molto robusti che hanno<br />

la capacità di lavorare a un alto numero di<br />

giri e quindi a velocità elevata. Sono inoltre<br />

precisi, resistenti alle sollecitazioni, all’usura<br />

e alle variazioni di temperatura: qualità<br />

che li rendono adatti ad assecondare le<br />

dinamiche particolarmente elevate delle<br />

macchine a CNC.<br />

I giunti BK a soffietto metallico, precisi e<br />

senza gioco, sono inoltre molto apprezzati<br />

per il basso momento<br />

di inerzia, la totale<br />

assenza di necessità<br />

di manutenzione, la<br />

durata praticamente<br />

infinita e soprattutto la<br />

totale affidabilità.<br />

Oltre ai giunti a soffietto<br />

metallico, R+W fornisce una gamma<br />

completa di soluzioni per tutte le esigenze<br />

di trasmissione e limitazione della coppia,<br />

come i giunti ad elastomero della serie EK,<br />

i limitatori di coppia della serie SK e i giunti<br />

con allunga della serie ZA e EZ.<br />

I giunti a elastomero della serie EK combinano<br />

elevata flessibilità e buona resistenza.<br />

Smorzano vibrazioni e impatti compensando<br />

i disallineamenti degli alberi.<br />

Molti elementi condizionano la progettazione<br />

dei giunti a elastomero: da fattori<br />

quali il carico, l’avviamento e la temperatura<br />

dipende la durata dell’inserto.<br />

L’elemento elastomerico è disponibile in<br />

diverse durezze shore, per trovare sempre<br />

un compromesso adatto fa le proprietà<br />

di smorzamento, la rigidità torsionale e<br />

la correzione dei disallineamenti per la<br />

maggior parte delle applicazioni.<br />

I limitatori di coppia SK, assolutamente<br />

privi di gioco, permettono di proteggere<br />

il sistema motore in caso di sovraccarico,<br />

scollegandolo dalla parte condotta nel<br />

giro di pochi millisecondi. Estremamente<br />

precisi, trasmettono la coppia con grande<br />

accuratezza e intervengono solo in caso di<br />

effettiva necessità. Inoltre consentono un<br />

riarmo semplice e rapido non appena viene<br />

rimossa la causa del sovraccarico.<br />

I giunti con allunga della serie ZA-EZ<br />

sono ideali per collegamenti con grandi<br />

distanze assiali, eventualità spesso<br />

presente nelle macchine da imballaggio.<br />

Sono facili da montare e smontare<br />

senza che occorra muovere o allineare<br />

gli elementi da collegare. R+W ha in<br />

assortimento giunti con allunghe fino a<br />

6 metri, che non necessitano di supporto<br />

intermedio. Disponibili in versioni speciali<br />

per quanto riguarda materiali, tolleranze,<br />

dimensioni e prestazioni, i giunti con<br />

allunga R+W se ben dimensionati e<br />

montati correttamente non hanno alcuna<br />

necessità di manutenzione e una durata<br />

praticamente infinita.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37


COMPONENTI<br />

MANIPOLAZIONE<br />

Pinza magnetica per trasporto di pezzi con superfici irregolari<br />

SMC, azienda specializzata nella<br />

pneumatica, presenta la pinza<br />

magnetica MHM che supporta<br />

nella movimentazione di pezzi<br />

con superfici irregolari, offrendo<br />

una manipolazione affidabile e<br />

sicura e tempi ciclo ridotti che<br />

aumentano la produttività.<br />

Con una forza di tenuta fino a<br />

1000 N, MHM trattiene i pezzi<br />

anche quando l’alimentazione<br />

dell’aria viene arrestata, assicurando<br />

la massima tranquillità<br />

quando si tratta di movimentare i<br />

pezzi. Inoltre, con una forza residua<br />

di 0.3 N max., la durata del<br />

ciclo si riduce e la produttività<br />

viene migliorata.<br />

“Grazie alla collaborazione<br />

con i nostri clienti, è emersa<br />

la necessità di sviluppare una<br />

pinza per pezzi che le ventose<br />

non riuscivano a movimentare”,<br />

dichiara Dafne Parigi, Product<br />

Manager di SMC Italia. “<strong>La</strong><br />

pinza magnetica MHM risponde<br />

a questa esigenza grazie a<br />

un design intelligente che offre<br />

flessibilità, risparmio sui costi e<br />

affidabilità”.<br />

Adatta per diverse applicazioni<br />

di trasferimento, la forza di tenuta<br />

della pinza MHM può essere<br />

regolata modificando la distanza<br />

tra il magnete e il pezzo tramite<br />

la vite di regolazione.<br />

Realizzato in gomma fluorurata,<br />

l’anello di contatto previene i<br />

danni ai pezzi, consentendo un<br />

risparmio sui costi; inoltre impedisce<br />

che il pezzo scivoli durante<br />

le operazioni migliorando la<br />

sicurezza. Dotata di tre superfici<br />

di montaggio e della possibilità<br />

di montare sensori, MHM offre<br />

flessibilità e un maggiore controllo<br />

del processo.<br />

FIBRE LONGITUDINALI SENZA TAGLIO<br />

Rullatura a freddo per azionamenti<br />

ad alte prestazioni<br />

Nel mondo degli azionamenti lineari, gli azionamenti con<br />

viti laminate sono ormai consolidati e le viti stampate a<br />

freddo sono emerse come la scelta principale. Questo<br />

sistema di azionamento di Eichenberger Gewinde, quale<br />

unico produttore in Svizzera, offre prestazioni elevate<br />

ed efficienza energetica.<br />

Le viti a ricircolo di sfere sono i sistemi più comunemente<br />

utilizzati in numerosi settori di mercato. I produttori<br />

devono realizzare regolarmente soluzioni di azionamento<br />

ottimizzate per i movimenti lineari e i progressi<br />

tecnologici stanno rendendo più complessi i sistemi di<br />

controllo del movimento. <strong>La</strong> tecnologia di azionamento<br />

si trova quindi in un’area sensibile, dove una maggiore<br />

pressione sui costi e sulle scadenze si confronta con<br />

obiettivi quali l’accuratezza del processo, elevati carichi<br />

di base, alte velocità o durata prolungata. <strong>La</strong> tecnologia<br />

di lavorazione sviluppata da Eichenberger, ovvero la rullatura<br />

delle filettature (formatura a freddo della superficie<br />

di pezzi rotondi), combina la capacità di carico e<br />

la densità di energia ottimali con un’elevata dinamica<br />

e una precisione elevata alla massima potenza.<br />

<strong>La</strong> rullatura della filettatura garantisce una geometria<br />

precisa con una qualità ottimale della finitura. I consueti<br />

processi di produzione dei filetti, come la fresatura e<br />

la tornitura, funzionano rimuovendo il materiale. Questo<br />

tipo di lavorazione ha lo svantaggio di modificare l’orientamento<br />

delle fibre di acciaio. Al contrario, la rullatura<br />

delle filettature, essendo un processo senza taglio, non<br />

taglia le fibre longitudinali, che vengono solo deviate.<br />

Allo stesso tempo, nel profilo la superficie si solidifica.<br />

Questa “superficie scorrevole” offre poche opportunità<br />

allo sporco di raccogliersi. Si tratta di un fattore decisivo<br />

per ottenere una lunga durata e inoltre consente<br />

ai cuscinetti a sfera di funzionare silenziosamente. <strong>La</strong><br />

rullatura a freddo fornisce anche ottimi valori di rugosità<br />

(~ Rz 1,0) sui fianchi della filettatura e nel raggio di base.<br />

Robotica e tecnologia medicale<br />

Varie applicazioni industriali e di ricerca per semiconduttori,<br />

sistemi fotovoltaici, valvole per vuoto, ecc. sono<br />

ricche di nuove opportunità di sviluppo. Eichenberger<br />

Gewinde AG, ad esempio, è attiva in una vasta gamma<br />

di settori, dall’ingegneria meccanica alla tecnologia<br />

medicale, elettrica, automobilistica e aerospaziale.<br />

Questi campi di applicazione sono molto diversi, ma ci<br />

sono molte somiglianze evidenti.<br />

Nel corso degli anni, Eichenberger Gewinde ha costruito<br />

una vasta gamma di viti a ricircolo di sfere e viti di scorrimento.<br />

Gli sviluppatori dell’azienda partono sempre da<br />

un prodotto esistente e adattano le caratteristiche della<br />

vite ai requisiti specifici dell’applicazione. Il risultato è<br />

un vantaggio economico che consente di realizzare un<br />

prodotto più competitivo per il cliente finale.<br />

38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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COMPONENTI<br />

MONTAGGIO SENZA ATTREZZI<br />

Molle di schermatura per il montaggio su guide a C<br />

Le nuove molle di schermatura EMC LFC-MSKL e LFC-SKL di Icotek sono utilizzate<br />

il montaggio su guide a C. L’LFC contatta la schermatura del cavo direttamente<br />

sulla guida di scorrimento. Il morsetto di fissaggio per cavi esistente può ancora<br />

essere utilizzato. <strong>La</strong> resistenza alla trazione avviene tramite la guaina del cavo,<br />

poiché il collegamento della schermatura non è progettato per sostenere carichi<br />

meccanici. L’ampio contatto di schermatura e il fissaggio sono correttamente<br />

separati. Le molle di schermatura icotek del tipo SKL/MSKL sono utilizzate ovunque<br />

sia necessario collegare la schermatura dei singoli cavi al potenziale di terra.<br />

Il montaggio senza attrezzi, salvaspazio e l’elevata resistenza alle vibrazioni delle<br />

molle di schermatura EMC sono vantaggiosi. L’LFC ha inoltre un ampio campo di<br />

serraggio da 3 a 30 mm e offre una grande flessibilità. LFC è adatto per il montaggio<br />

su tutti i binari a C comuni con una dimensione di apertura di 16-17 mm.<br />

PER AMBIENTI OPERATIVI DIFFICILI<br />

Cilindro in acciaio inox<br />

Norgren continua a investire nello sviluppo della<br />

propria gamma di cilindri standard ISO, prodotti<br />

in grado di soddisfare le esigenze tecniche del<br />

settore. L’azienda ha lanciato sul mercato il<br />

cilindro Norgren ISOLine KA/802000 in acciaio<br />

inossidabile, una nuova versione migliorata<br />

ideale per le applicazioni industriali in ambienti<br />

difficili. Grazie alla comprovata affidabilità della<br />

gamma di cilindri ISO, il cilindro KA/802000 sostituisce<br />

la versione KA/8000 offrendo una serie<br />

di funzionalità aggiuntive e vantaggi operativi.<br />

Grazie alla conformità ISO 15552, il nuovo cilindro<br />

è costruito in acciaio inossidabile di alta<br />

qualità, ottenendo un prodotto resistente agli<br />

effetti corrosivi delle applicazioni di processo,<br />

chimiche e di lavaggio, che vengono solitamente<br />

eseguite in ambienti operativi inadatti<br />

ai tradizionali cilindri ISO.<br />

<strong>La</strong> nuova gamma offre miglioramenti a livello<br />

di design, fra cui nuove coperture terminali<br />

più adatte alle attività di pulizia e una finitura<br />

sagomata che consente un aspetto più accattivante<br />

del cilindro. L’asta del pistone utilizza<br />

una finitura brunita a rullo, mentre la canna e<br />

i tiranti sono realizzati in acciaio inossidabile,<br />

per una longevità e robustezza ottimali.<br />

Inoltre, il prodotto offre ulteriori miglioramenti,<br />

come ad esempio migliori prestazioni a bassa<br />

pressione, per un movimento regolare del<br />

pistone, minori tassi di perdita, che consentono<br />

al cilindro di mantenere la pressione più a<br />

lungo nei sistemi di blocco, e un codice QR che<br />

offre un collegamento rapido alle informazioni<br />

sul prodotto. Il cilindro KA/802000 offre una<br />

significativa riduzione del peso rispetto alla<br />

precedente linea in acciaio inossidabile, per<br />

una maggiore efficienza nelle applicazioni<br />

mobili e costi di trasporto ridotti.<br />

Il nuovo cilindro ISOLine KA/802000 in acciaio<br />

inossidabile sfrutta la comprovata tecnologia<br />

Adaptive Cushioning System (ACS). È possibile<br />

utilizzare questo prodotto in modo intuitivo,<br />

anche senza disporre delle conoscenze<br />

specialistiche necessarie per l’installazione<br />

o l’impostazione del cuscino. L’ACS prolunga<br />

la vita utile delle macchine e può adattarsi a<br />

condizioni variabili.<br />

<strong>La</strong> linea di cilindri Norgren ISOLine KA/802000<br />

è disponibile in nove dimensioni con diametro<br />

da 32 a 200 mm. Il cilindro offre numerose opzioni<br />

in termini di flessibilità degli interruttori, che è<br />

possibile montare su tutte le facce del cilindro,<br />

e una linea di supporti in acciaio inossidabile.<br />

“Il lancio del nuovo cilindro in acciaio inossidabile<br />

Norgren ISOLine KA/802000 si basa<br />

sulla comprovata linea di cilindri ISO standard<br />

ad alte prestazioni, utilizzata nelle applicazioni<br />

industriali di tutto il mondo”, dichiara Simon<br />

Gass, responsabile del marketing dei prodotti<br />

per gli attuatori di Norgren. “Le funzionalità<br />

aggiuntive di livello operativo e di design<br />

contribuiscono alla creazione di una soluzione<br />

avanzata. Il prodotto è ideale per le applicazioni<br />

che richiedono prestazioni affidabili, flessibili<br />

e comprovate in ambienti operativi difficili,<br />

come ad esempio quelli del settore alimentare,<br />

in cui i frequenti lavaggi con prodotti chimici<br />

rappresentano una grande sfida”.<br />

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SOFTWARE<br />

INTEGRAZIONE DIGITALE<br />

Accelerare l’innovazione ingegneristica<br />

E-Xstream engineering, che fa parte della<br />

divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon,<br />

ha presentato la soluzione 10X Integrated<br />

Computational Material Engineering<br />

(ICME) che unisce la ricerca accademica alle<br />

soluzioni software e per l’ispezione, per accelerare<br />

l’innovazione consentendo ai produttori<br />

di progettare, studiare ingegneristicamente e<br />

testare componenti virtualmente attraverso<br />

la simulazione.<br />

Utilizzando 10X ICME, è ora possibile prevedere<br />

come le combinazioni di materiali avanzati<br />

come i compositi e i metodi di produzione,<br />

dallo stampaggio a iniezione alla stampa 3D<br />

influenzeranno il risultato. Si riduce la quantità<br />

necessaria di test dei materiali e permette<br />

di correlare i test fisici con la simulazione in<br />

modo che i produttori possano convalidare<br />

più facilmente le simulazioni. Inoltre, poiché<br />

i dati sui materiali sono facilmente resi disponibili,<br />

gli ingegneri possono applicare valori<br />

accurati per realizzare progetti ottimali.<br />

L’integrazione digitale delle supply chain<br />

ridurrà anche gli sprechi di materiale. Un<br />

unico “gemello digitale” dell’intera linea<br />

di produzione, dallo sviluppo dei materiali<br />

alla performance dei componenti finali,<br />

consentirà alle organizzazioni di prevedere<br />

le prestazioni dei prodotti finali nella fase<br />

iniziale. Presenta inoltre opportunità per la<br />

personalizzazione basate sui dati dei materiali<br />

avanzati per scopi specifici, come la riciclabilità<br />

o l’efficienza energetica.<br />

Sviluppato in stretta collaborazione con le<br />

grandi aziende manifatturiere e i fornitori<br />

di materiali per soddisfare le loro esigenze<br />

industriali, 10x ICME si basa sulla ricerca<br />

all’avanguardia, sulla scienza dei materiali,<br />

sulla metrologia di Hexagon, sulle tecnologie<br />

di simulazione di materiali di e-Xstream e su<br />

un crescente ecosistema di partner industriali.<br />

Integra la catena dei fornitori di materiali,<br />

degli strumenti software, delle attrezzature<br />

di produzione e della metrologia.<br />

“Mentre sviluppiamo materiali e processi<br />

multifunzionali avanzati, è essenziale che<br />

abbiamo una comprensione di come i cambiamenti<br />

molecolari influiscono sulle proprietà<br />

strutturali”, dichiara Waruna Seneviratne,<br />

direttore del National Institute for Aviation<br />

Research (NIAR). “Sebbene non sia pratico<br />

sviluppare modelli su microscala a livello<br />

strutturale, la modellazione multiscala che<br />

fornisca informazioni utili ai prossimi modelli<br />

in scala è essenziale per comprendere le<br />

sfide di progettazione, ottimizzare le strutture<br />

e mitigare i rischi man mano che progrediamo<br />

nel percorso della progettazione e della<br />

certificazione”.<br />

“Abbiamo lavorato con Hexagon ed e-Xstream<br />

per integrare la metrologia all’avanguardia,<br />

la tecnologia digitale e la scienza dei<br />

materiali, che si fondono nel nostro banco di<br />

prova con l’hardware e il software all’avanguardia<br />

di Hexagon per la Smart Factory”,<br />

afferma Jan-Anders Mansson, Distinguished<br />

Professor of Materials & Chemical Engineering,<br />

Purdue University. “L’obiettivo è ora<br />

quello di sviluppare una versione digitale<br />

dell’intero percorso end-to-end dal design<br />

alla produzione”.<br />

“Riunire aziende OEM, Università, fornitori<br />

di materiali e partner tecnologici in un ecosistema<br />

orientato al business ci ha permesso<br />

di sviluppare l’esclusiva soluzione iCME 10X<br />

end-to-end che ha già aiutato i primi utenti a<br />

completare i progetti in metà tempo e ad un<br />

terzo dei costi”, ha dichiarato Roger Assaker,<br />

CEO di e-Xstream Engineering. “Crediamo<br />

che collegare le informazioni sui materiali<br />

all’ingegneria accelererà la quarta rivoluzione<br />

industriale, consentendo ai nuovi prodotti di<br />

essere resi efficienti, sicuri e sostenibili prima<br />

ancora che il primo prototipo sia costruito”.<br />

“ICME consentirà alle case automobilistiche<br />

di ottimizzare l’uso dei compositi all’interno<br />

dei loro processi di progettazione, consentendo<br />

di realizzare veicoli più leggeri ed efficienti<br />

e un’innovazione incentrata sui materiali per<br />

nuove soluzioni di mobilità”, ha dichiarato<br />

Guillaume Boisot, Head of Business Development,<br />

e-Xstream engineering. “Guardando<br />

solo ai progetti di veicoli esistenti, ottimizzare<br />

l’utilizzo dei compositi consentirà ai produttori<br />

di risparmiare in media 22,5 kg di rifiuti di<br />

materiale per veicolo, ovvero 2,1 milioni di<br />

tonnellate in meno di compositi utilizzati nelle<br />

auto nuove all’anno a livello globale”.<br />

Roger Assaker, CEO di e-Xstream Engineering<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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ACCESSORI<br />

IL PROGETTO<br />

Imballaggi ottimizzati per le gamme di lubrificanti<br />

Total presenta un nuovo progetto lubrificanti<br />

su cui il Gruppo ha lavorato con impegno negli<br />

ultimi due anni per migliorare l’efficienza e la<br />

funzionalità degli imballaggi delle sue gamme<br />

di prodotto in tutto il mondo.<br />

Il progetto è stato avviato con due obiettivi<br />

principali: l’ottimizzazione del packaging e<br />

la standardizzazione degli imballaggi delle<br />

gamme prodotto, a supporto della competitività<br />

di marca sul mercato e il superamento di<br />

alcune sfide, come la lotta alla contraffazione,<br />

la miglior gestione dei pallet per il trasporto,<br />

l’eliminazione di fuoriuscite di prodotto e di<br />

deformazioni irreversibili.<br />

Le principali modifiche hanno quindi riguardato:<br />

una riduzione del peso delle confezioni<br />

(almeno del 15% sul peso della materia prima),<br />

grazie a materiali più leggeri e resistenti; un<br />

perfezionamento dell’ergonomia degli imballi<br />

per una maggior maneggevolezza e rendimento<br />

della logistica; il miglioramento della<br />

nomenclatura, più esplicita e comprensibile<br />

sia per la forza vendita, sia per i clienti; una<br />

razionalizzazione dei nomi commerciali; un<br />

restyling grafico delle etichette, più funzionali<br />

e immediate.<br />

Il design nasce da un’attenta riprogettazione<br />

dei pack realizzata sulla base di un’indagine<br />

condotta sui clienti per comprendere le<br />

loro esigenze e le informazioni essenziali che<br />

l’etichetta deve riportare e trasmettere con<br />

chiarezza. Il concept creativo, quindi, rinnova<br />

e differenzia le gamme di lubrificanti Total<br />

evidenziandone gli specifici vantaggi e conferendo<br />

a Total un’identità più netta e una<br />

maggiore visibilità sugli scaffali.<br />

Il nuovo progetto lubrificanti diventa, inoltre,<br />

il tramite per Total per portare avanti l’orientamento<br />

aziendale verso scelte consapevoli<br />

e responsabili, per perseguire uno sviluppo<br />

sostenibile in linea con i valori fondamentali<br />

del Gruppo: “Committed to better energy”.<br />

Da ciò deriva lo sviluppo di un packaging più<br />

leggero, ma con maggior capacità e resistenza,<br />

realizzato con plastica riciclata e che<br />

consente un minor spreco di prodotto, grazie<br />

al recupero fino all’ultima goccia del lubrificante.<br />

Un contributo agli obiettivi di sviluppo<br />

sostenibile (SDG - Sustainable Development<br />

Goals), che si traduce in oltre il 10% di riduzione<br />

dei gas serra e in 26.000 tonnellate di<br />

CO 2<br />

evitate, a cui si aggiunge un contributo<br />

all’economia circolare e al programma antispreco,<br />

con 18.000 tonnellate di risorse materiali<br />

risparmiate (grazie al riciclaggio e al minor<br />

peso delle confezioni) e 14.000 tonnellate di<br />

prodotto non sprecato. Le nuove confezioni<br />

sono contraddistinte da un design moderno<br />

e distintivo, interpretazione degli asset forti<br />

e unici del gruppo Total. I colori scelti per i<br />

packaging rientrano in una strategia globale<br />

e coerente in tutti i mercati, tesa alla facile<br />

identificazione delle gamme e a combattere la<br />

contraffazione. Tre i colori scelti: il bronzo per<br />

i prodotti entry-level; l’argento per i prodotti di<br />

fascia media; il platino dorato per l’alta gamma.<br />

Il nuovo design del pack consente inoltre di<br />

avere una dimensione dell’etichetta maggiore<br />

sulla parte anteriore della confezione, con più<br />

spazio per visualizzare e leggere informazioni<br />

sul prodotto, plus e dettagli tecnici.<br />

Grazie a un QR Code, che permette lo scanner<br />

dei prodotti, le etichette sono inoltre<br />

autentificabili.<br />

Per ciò che riguarda l’ergonomia, il super<br />

security seal (sigillo di sicurezza) è progettato<br />

per migliorare la tenuta e consentire<br />

l’autenticazione del prodotto, mentre il tappo<br />

con beccuccio flessibile permette di colare il<br />

liquido con un flusso e un dosaggio preciso<br />

evitando le perdite.<br />

“Il nuovo progetto lubrificanti non è un semplice<br />

progetto di restyling del design degli imballaggi:<br />

l’evoluzione dei nostri pack si fa portavoce<br />

della volontà di Total di dare ai propri prodotti<br />

il più chiaro profilo sul mercato, mettendo al<br />

centro le esigenze del cliente e la continua<br />

ricerca di una crescita sostenibile”, ha<br />

dichiarato Filippo Redaelli, amministratore<br />

delegato di Total Italia. “Per<br />

il nuovo concept dell’etichetta ci<br />

siamo ispirati all’esperienza di guida<br />

che i clienti possono avere al volante<br />

delle auto moderne in cui, grazie<br />

alla tecnologia, il guidatore viene<br />

costantemente informato attraverso<br />

il cruscotto. Allo stesso modo, la<br />

nostra etichetta si presenta come<br />

un cruscotto che informa il cliente,<br />

evidenziando gli usi e i vantaggi del<br />

prodotto, e offre a Total un’identità<br />

più chiara e distintiva”.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 41


AUTOMAZIONE<br />

GLI EVENTI DIGITALI DI SPS ITALIA<br />

Con un numero record<br />

di addetti e un ruolo<br />

fondamentale nella<br />

ricerca internazionale,<br />

l’Italia si conferma tra i<br />

paesi in testa al settore<br />

automazione e robot che,<br />

oggi più che mai, serve da<br />

trampolino di lancio per<br />

la ripresa delle aziende e<br />

dell’economia nazionale.<br />

<strong>La</strong> robotica non si ferma<br />

e rilancia la manifattura<br />

di Eva De Vecchis<br />

A<br />

partire dal mese di giugno Messe<br />

Frankfurt ha deciso di intraprendere<br />

un nuovo ciclo di incontri tutti incentrati<br />

sui temi chiave della smart production:<br />

si tratta del progetto on line “We love<br />

talking” che mira ad accompagnare virtualmente<br />

la fiera SPS Italia, punto di incontro<br />

per l’automazione e il digitale nell’industria.<br />

I risultati di questo esperimento da remoto<br />

hanno dato luogo a tanti interessanti dibattiti<br />

che, soprattutto in un contesto come<br />

quello attuale, segnato dall’asprezza e dalle<br />

incertezze del virus SARS-CoV-2, hanno<br />

invece restituito prospettive più rassicuranti<br />

per il futuro delle aziende.<br />

In un contesto nel quale il distanziamento<br />

sociale diventa fondamentale, i robot e<br />

più in generale l’automazione costituiscono<br />

la base per assicurare continuità<br />

produttiva alle aziende manifatturiere e<br />

dei settori strategici, garantendo al tempo<br />

stesso la salute di tutti i lavoratori.<br />

I robot, talvolta vissuti come minaccia<br />

più che come reale aiuto per l’uomo,<br />

rappresentano invece un vero e proprio<br />

trampolino di lancio per l’industria e per<br />

un futuro che dovremo pensare in maniera<br />

diversa e sempre più smart.<br />

In questo senso, e visto il forte contributo<br />

italiano al mondo della robotica e della<br />

ricerca su scala mondiale, il secondo<br />

Il 18 giugno<br />

si è tenuto<br />

l’evento digitale<br />

“<strong>La</strong> continua<br />

evoluzione<br />

della robotica<br />

industriale”,<br />

che fa parte<br />

del progetto<br />

“We love talking”<br />

di SPS Italia, serie<br />

di appuntamenti<br />

on line dedicati<br />

al dibattito sulle<br />

nuove tecnologie<br />

per l’industria<br />

incontro di SPS Italia, “<strong>La</strong> continua evoluzione<br />

della robotica industriale”, è stato<br />

un passo in avanti verso questa ripresa.<br />

Esperti del settore hanno raccontato<br />

come vedono l’evoluzione della robotica<br />

e quali nuove opportunità possa offrire.<br />

DOPO L’EPIDEMIA<br />

UN NUOVO SALTO EVOLUTIVO?<br />

Nonostante l’epidemia, che ha colpito<br />

duramente il settore manifatturiero,<br />

l’automazione non si ferma, anzi aiuta la<br />

ripartenza delle aziende e si evolve ancora<br />

di più. Quando si parla di robotica, ci<br />

si riferisce per lo più a un futuro che non<br />

possiamo ancora delineare con esattezza,<br />

ma certo possiamo immaginare, in base<br />

alle tante scoperte che sono state fatte<br />

finora in un settore così determinante. Lo<br />

sviluppo di queste macchine è stata fatto<br />

per salti evolutivi nel corso del tempo<br />

ed è probabile che la situazione di oggi,<br />

indotta dal virus Sars-CoV-2, possa essere,<br />

oltre che distruttiva, anche trampolino<br />

di lancio per un nuovo salto in avanti.<br />

“Di recente, un nuovo gruppo di scienziati<br />

robotici della rivista Science Robotic ha<br />

evidenziato, all’interno di un editoriale,<br />

come i robot industriali possano essere<br />

utili soprattutto in una situazione come<br />

quella che stiamo vivendo”, ha commentato<br />

Riccardo Oldani, direttore della<br />

rivista “We Robot” e moderatore della<br />

conferenza digitale di SPS Italia. “Questo<br />

vale in particolare per la funzione socio<br />

economica, ovvero la capacità di rendere<br />

continua l’evoluzione in un momento in<br />

cui industria ed economia sembravano<br />

fermarsi. Il loro invito dunque è quello<br />

di avviare nuove ricerche e nuovi finanziamenti<br />

al settore”.<br />

“Il contributo italiano all’evoluzione della<br />

robotica è sempre stato importante e,<br />

secondo un censimento fatto ad inizio anno,<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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In tempi di<br />

distanziamento<br />

sociale, i robot<br />

e l’automazione<br />

costituiscono<br />

la base per<br />

assicurare<br />

continuità<br />

produttiva<br />

alle aziende<br />

manifatturiere<br />

de si articola anche su scala temporale:<br />

la ricerca non vuole solo pubblicare ma<br />

anche avere impatto sulla società e guardare<br />

a lungo termine entro i prossimi 5<br />

o 10 anni: per questo è nato l’Istituto di<br />

Robotica e Macchine Intelligenti, perché la<br />

ricerca e l’industria italiana sono forti, ma<br />

l’insieme delle due non è ancora soddisfacente.<br />

L’istituto nasce per questo motivo”.<br />

Tra i punti principali del trasferimento<br />

tecnologico, come conferma Petrali, ci<br />

sono dunque la mediazione del dialogo<br />

a livello nazionale e l’istruzione degli studenti,<br />

i quali dovrebbero essere formati<br />

sempre in connessione con le aziende<br />

per innescare un meccanismo fluido di<br />

mobilità delle idee.<br />

RICERCA E INDUSTRIA:<br />

L’IMPORTANZA DI COLLABORARE<br />

A proposito di connessione tra centri di<br />

ricerca e aziende, un esempio da prendere<br />

a modello è quello di ARTES 4.0. L’associazione<br />

nasce per instaurare una rete tra<br />

partner universitari, enti di ricerca, istituti<br />

di formazione ad elevata qualificazione,<br />

fondazioni, enti del terzo settore, società<br />

ed enti no profit ma anche associazio-<br />

nel nostro paese operano nel settore oltre<br />

104 mila imprese, cresciute del 10% negli<br />

ultimi 5 anni, con circa 430 mila addetti”.<br />

Anche la ricerca non è da meno e vanta<br />

istituti di alto profilo capaci di attirare<br />

studenti da ogni parte del mondo, ma<br />

anche ricercatori che sono richiesti dalle<br />

università straniere per le loro competenze<br />

nel settore. Non a caso, robotica soft<br />

e roboetica fano parte del repertorio di<br />

innovazioni pionieristiche portate avanti<br />

dagli scienziati del nostro paese.<br />

Come molti ritengono dunque, in vari settori,<br />

la crisi portata dal virus Sars CoV-2,<br />

oltre agli innumerevoli danni umani ed<br />

economici, può essere anche un’occasione<br />

per rivolgersi in modo diverso alle nuove<br />

tecnologie, per sfruttarle al meglio e per<br />

capire davvero quale sia la loro importanza.<br />

“Questo è confermato dalle aspettative di<br />

mercato, visto che la robotica si è rafforzata”,<br />

ha dichiarato Antonio Bicchi, presidente<br />

I-RIM - IIT - Centro Ricerca Enrico<br />

Piaggi Università di Pisa. “Intanto, l’interruzione<br />

e la fragilità della supply chain ha<br />

portato molte aziende a reinternalizzare<br />

parti critiche della catena logistica, cosa<br />

possibile solo se si aumenta la produttività<br />

aziendale; inoltre, i distanziamenti obbligatori<br />

all’interno delle aziende rendono<br />

l’automazione e la robotica collaborativa<br />

componenti molto importanti”.<br />

Nonostante l’importanza certificata della<br />

ricerca italiana in ambito robotico e scientifico,<br />

più in generale, un punto dolente<br />

per il nostro territorio è sicuramente quello<br />

del non facile colloquio tra ricerca e<br />

industria, e dunque la mancanza di un<br />

vero e proprio sistema di collaudo di<br />

trasferimento tecnologico.<br />

“Credo ci sia ancora molto bisogno di<br />

mediazione culturale tra ambiente universitario<br />

di ricerca pura e ambiente industriale”,<br />

ha commentato Pierluigi Petrali,<br />

Operations Exellence Manager, Manufactoring<br />

R&D Whirlpool Corporation. “Bisogna<br />

tradurre i concetti e le attitudini in<br />

entrambi i sensi: nella fabbrica si devono<br />

comprendere le esigenze universitarie e<br />

viceversa far capire ai ricercatori quanto<br />

sia importante avere risultati tangibili da<br />

usare fin da subito: uno scambio che deve<br />

sempre essere alimentato”.<br />

“Il non facile dialogo tra ricerca e azienni<br />

e aziende innovative, con l’obiettivo<br />

di fornire ai partner e all’industria (in<br />

particolare le PMI) tecnologie e servizi<br />

dedicati per rispondere ai loro bisogni<br />

mediante attività di orientamento, formazione,<br />

progetti di innovazione, ricerca<br />

industriale e sviluppo sperimentale.<br />

“ARTES 4.0 è una specie di rete che<br />

collega 120-130 enti tra cui università,<br />

industrie e centri di ricerca: una sorta<br />

di grosso crogiolo di competenze che<br />

forniscono a chiunque lo voglia le basi<br />

per l’innovazione”, ha dichiarato Ferdinando<br />

Cannella, PhD Head of Industrial<br />

Robotic Unit ARTES 4.0. “Ci occupiamo<br />

di orientamento, formazione e consulenza<br />

manageriale per le industrie a seconda<br />

delle esigenze: formare le persone per<br />

spiegargli cosa sia meglio fare e cosa<br />

no; dare spunti e suggerimenti anche a<br />

livello manageriale”.<br />

Centri di snodo come ARTES 4.0 sono<br />

fondamentali per l’avanzamento della<br />

robotica e anche l’accesso è altrettanto<br />

importante per garantire facilità di fruizione<br />

e connessione. In questo senso il sito<br />

dell’associazione può essere visto come<br />

primo pannello di scambio e comunicazione<br />

con chiunque sia interessato.<br />

“Quando si arriva a contattare ARTES<br />

4.0 il nostro servizio si orienta a seconda<br />

dell’esigenza temporale o tecnologica di<br />

un’azienda e le prospettive della robotica,<br />

quasi anticipando il futuro”, ha aggiunto<br />

Cannella. “Le aziende che si rivolgono ad<br />

ARTES 4.0 hanno a disposizione un enorme<br />

bagaglio di competenze fornite dalle<br />

oltre 120 realtà di ricerca specializzate”.<br />

IL FUTURO DEL ROBOT<br />

COLLABORATIVO<br />

I robot collaborativi, o cobot, si sono<br />

affacciati sul mercato dell’automazione<br />

da più di 10 anni con una diffusione<br />

piuttosto rapida ed estesa. Si tratta di<br />

robot antropomorfi capaci di compiere<br />

movimenti su sei assi in modo da<br />

garantire il rispetto di criteri di sicurezza,<br />

flessibilità e compattezza, ma soprattutto<br />

studiati per lavorare a stretto contatto<br />

con l’operatore anche in mancanza di una<br />

barriera protettiva circostante.<br />

“Per essere usato in modo efficace il<br />

robot collaborativo deve incrementare le<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43


AUTOMAZIONE<br />

sue qualità, essere capace di capire chi<br />

ha di fronte, di adattare il suo comportamento,<br />

di interagire con l’ambiente”,<br />

ha dichiarato ancora Petrali di Whirlpool<br />

Corporation. “Per questo ci siamo imbarcati<br />

nel Progetto Rossini che prevede la<br />

partecipazione di alcuni partner italiani<br />

ed europei. L’idea è quella di prendere<br />

un robot, non necessariamente collaborativo<br />

di nascita, ma renderlo collaborativo<br />

con la postazione di lavoro: creare<br />

quindi un sistema che non sia solo un<br />

braccio robotico, ma un insieme di sensori<br />

che interagiscono con l’operatore<br />

che hanno di fronte e con l’ambiente<br />

circostante”.<br />

Partecipare a progetti di questa portata è<br />

molto importante soprattutto per gli enduser<br />

delle soluzioni robotiche che possono<br />

collaborare per costruire qualcosa di<br />

nuovo e solido all’interno del panorama<br />

tecnologico. Il progetto durerà 42 mesi<br />

ma qualche soluzione parziale potrebbe<br />

essere già visibile a breve.<br />

Anche la Universal Robots ha lanciato nel<br />

2008 il robot collaborativo, una grande<br />

novità che però, a causa della situazione<br />

attuale d’emergenza, ha dovuto spingersi<br />

oltre, generando nuovi input verso<br />

l’innovazione.<br />

“In questo periodo segnato dal virus<br />

abbiamo voluto essere vicini ai nostri<br />

clienti con fiere virtuali o possibilità di<br />

parlare con gli esperti, ed è stato un<br />

modo ulteriore di innovare i modelli di<br />

business”, ha affermato Alessio Cocchi,<br />

Country manager, Italy Universal Robots.<br />

In Italia operano<br />

nel settore<br />

robotica oltre<br />

104 mila imprese,<br />

cresciute del 10%<br />

negli ultimi 5 anni,<br />

con circa 430 mila<br />

addetti<br />

“Non a caso l’innovazione per Universal<br />

Robots parte dalle esigenze dei clienti e<br />

del mercato: avere un confronto e riuscire<br />

ad anticipare le loro esigenze lanciando<br />

prodotti innovativi come il robot collaborativo<br />

è dunque fondamentale”.<br />

“All’inizio si parlava soprattutto di facilità<br />

di utilizzo del robot e questa prerogativa<br />

non manca neppure ora; ma<br />

in più abbiamo innovato il modello di<br />

processo e creato un ecosistema per rendere<br />

maggiormente accessibile hardware<br />

e software, basandoci su applicazioni<br />

che gli utenti utilizzano dalla stessa<br />

interfaccia robot”.<br />

I cobot, grazie alle loro qualità e alla<br />

loro versatilità sono fondamentali per<br />

la ripresa del settore manifatturiero.<br />

Essendo facilmente installabili ed equipaggiabili<br />

rappresentano un elemento in<br />

più che le imprese dovrebbero avere per<br />

reagire alla situazione che sta segnando<br />

questo <strong>2020</strong>.<br />

“I nostri cobot sono messi in funzione<br />

in poche ore e quindi in meno tempo<br />

dei robot industriali”, conclude Alessio<br />

Cocchi. “Inoltre, la loro prerogativa di<br />

saper interagire con l’ambiente e con<br />

l’uomo porta a dei vantaggi anche in<br />

termini di produttività: la collaborazione<br />

uomo-macchina può essere dell’85%<br />

più produttiva di una stazione automatica<br />

o tradizionale”. In questo senso,<br />

per andare incontro alle necessità delle<br />

aziende Universal Robots ha lanciato la<br />

possibilità di noleggiare un cobot con<br />

rate detraibili fisse.<br />

IL RUOLO DELL’INTELLIGENZA<br />

ARTIFICIALE<br />

Ma, per concludere, quali sono le necessità<br />

delle imprese italiane in questo momento?<br />

Gli aiuti concreti da parte della robotica e<br />

quelli di associazioni come ARTES 4.0 sono<br />

fondamentali per continuare la crescita del<br />

settore manifatturiero ma anche per aiutarlo<br />

a riprendersi. Altro elemento di paritaria<br />

importanza è poi l’adattabilità dell’automazione<br />

industriale robotica ai diversi ambienti<br />

del mercato, in modo da fornire soluzioni<br />

calettate sulle necessità del singolo cliente.<br />

Questo è ciò che fa Mitsubishi Elctric<br />

con i suoi progetti innovativi che escono<br />

dall’ambiente della fabbrica per espandersi<br />

verso i players.<br />

“In questo modo possiamo associare alla<br />

parte dedicata alla robotica anche quella<br />

destinata all’intelligenza artificiale”, ha<br />

confermato Marco Filippis, Product Maneger<br />

robot South EMEA Mitsubishi Electric<br />

Europe. “In termini concreti questo affiancamento<br />

è possibile attraverso il Robot Motion<br />

Planning: una piattaforma che sia dotata di<br />

algoritmi di intelligenza artificiale in grado di<br />

reagire, in tempo reale, agli stimoli esterni”.<br />

“Tramite il robot Motion Planning, riusciamo<br />

a rendere i robot più autonomi grazie<br />

ad un sistema hardware associato ad algoritmi<br />

software di intelligenza artificiale per<br />

far sì che il robot si adatti adeguatamente<br />

all’ambiente circostante”.<br />

Ma non è tutto, perché Mitsubishi Electric<br />

fornisce anche la possibilità di avere una<br />

sorta di “bridge” tecnologico con il sistema<br />

IoT che permette di creare un gemello<br />

digitale (digital twin) del singolo robot<br />

conservandone le caratteristiche come un<br />

ologramma, ma a chilometri di distanza, in<br />

sedi differenti e in connessione tra di loro.<br />

Questo vuol dire parlare di futuro.<br />

“Passata l’emergenza sanitaria bisogna<br />

far ripartire l’economia della nazione”,<br />

ha concluso Marco Filippis. “Mitsubishi<br />

Electric si occupa molto di distanziamento<br />

sociale e quindi l’impiego di robot diventa<br />

fondamentale per non inficiare la produttività<br />

a causa delle norme di sicurezza;<br />

per non parlare del fatto che la robotica<br />

collaborativa, associata ad una di servizio<br />

e mobile, può aiutare anche nella<br />

sanificazione degli ambienti industriali<br />

in maniera autonoma e sempre uguale”.<br />

44<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong> www.interprogettied.com


AUTOMAZIONE<br />

DIAGNOSTICA CNC<br />

Manutenzione elettronica preventiva<br />

Per rispondere alle sfide di un mercato<br />

sempre più competitivo, i produttori<br />

si vedono costretti ad aumentare la<br />

regolarità dei propri macchinari e a<br />

ridurre tempi di fermo imprevisti. Ciò<br />

richiede azioni in grado di prevenire<br />

gli interventi di manutenzione straordinaria,<br />

massimizzando in questo<br />

modo la produzione e rendendola più<br />

affidabile.<br />

Il programma di manutenzione elettronica<br />

preventiva MEMIS (Mitsubishi<br />

Electric Mechatronics Integrated Services)<br />

garantisce un funzionamento<br />

dell’impianto eccellente, continuativo<br />

e in condizione di piena affidabilità.<br />

<strong>La</strong> manutenzione preventiva consente,<br />

pianificandone i costi, di intervenire<br />

con anticipo, assicurando una<br />

massima e duratura efficienza della<br />

macchina.<br />

Mitsubishi Electric propone il programma<br />

di manutenzione elettronica<br />

preventiva MEMIS studiata per anticipare<br />

eventuali guasti o malfunzionamenti<br />

e garantire ai clienti un funzionamento<br />

dell’impianto eccellente e<br />

continuativo, così da diminuire i costi<br />

totali di manutenzione della macchina.<br />

I lavori di manutenzione sono svolti<br />

da personale tecnico specializzato<br />

che garantisce un servizio professionale<br />

e di alta qualità e sono eseguiti<br />

sulla base di regolari ispezioni<br />

programmate.<br />

È prevista una visita annuale di manutenzione<br />

preventiva programmata,<br />

nell’ambito della quale sono svolte<br />

una serie di operazioni di controllo<br />

e verifica che riguardano lo stato<br />

generale della macchina.<br />

Mediante la diagnostica CNC, il tecnico<br />

specializzato provvede alla verifica<br />

di tutti i dati di funzionamento e alla<br />

loro correttezza. <strong>La</strong> diagnostica permette<br />

la registrazione dei dati rilevati<br />

per successive comparazioni e analisi.<br />

Il report tecnico dell’attività è parte<br />

integrante della documentazione rilasciata<br />

nell’ambito del contratto dopo<br />

ogni ispezione.<br />

Mitsubishi Electric ha previsto due<br />

tipologie di contratto annuale MEMIS<br />

Base e Premium. Entrambe le tipologie<br />

includono i costi di manodopera e trasferta,<br />

prevedono date delle ispezioni<br />

concordate in anticipo per adattarsi al<br />

programma di produzione del cliente.<br />

Inoltre, dopo ogni ispezione di manutenzione,<br />

l’utente riceve sempre un<br />

rapporto di assistenza che certifica lo<br />

stato della parte CNC, l’elenco delle<br />

attività di assistenza eseguite e alcune<br />

raccomandazioni.<br />

Sottoscrivendo il contratto MEMIS,<br />

si ha inoltre diritto ad una serie di<br />

agevolazioni sui prezzi delle parti di<br />

ricambio a consumo sostituite durante<br />

la manutenzione preventiva e sui costi<br />

della manodopera di eventuali interventi<br />

di manutenzione straordinaria.<br />

Solo il contratto Premium garantisce<br />

la priorità d’intervento tecnico sul<br />

campo dal ricevimento della richiesta<br />

scritta e ulteriori sconti sui prezzi<br />

delle parti di ricambio sostituite in<br />

caso di interventi di manutenzione<br />

straordinaria.<br />

COMPATIBILITÀ UNIVERSALE<br />

Sistema di controllo<br />

con memoria espansa<br />

SLIO PLC 019PN è un innovativo sistema di<br />

controllo per le I/O remotate presentato da VIPA<br />

Italia, azienda con sede a San Zeno Naviglio<br />

(BS) che produce e commercializza sistemi e<br />

componenti di automazione industriale. Si tratta<br />

di un sistema universalmente compatibile sia con<br />

i prodotti VIPA che con quelli di altri produttori,<br />

montato su guida DIN standard da 35 mm che<br />

comprende un’interfaccia provvista di alimentatore<br />

per le I/O e per il bus di comunicazione, cui<br />

si aggiungono fino a 64 moduli di I/O e funzionali<br />

con granularità 2-4-8 canali, con dimensioni di<br />

12,5 mm di larghezza, 100 mm di altezza e 76 mm<br />

di profondità.<br />

SLIO offre caratteristiche tecnologicamente<br />

avanzate come il bus di comunicazione veloce<br />

a 48 Mbit/s con cui si riescono ad avere risposte<br />

dalle I/O a 20 µs di refresh, abbattendo così<br />

ritardi nella comunicazione tra I/O e interfaccia<br />

del bus di campo.<br />

Il nuovo modello SLIO PLC 019PN dispone di<br />

diverse funzionalità tra cui: server OPC UA e<br />

WebVisu; controllore PROFINET IO e I-Device<br />

PROFINET; PROFIBUS master/slave; PROFINET<br />

MRP client; programmabile con SPEED7 Studio,<br />

Simatic Manager and TIA-Portal; memoria di<br />

lavoro integrata di 6MByte; 8192 byte I/O; interfaccia<br />

PROFINET (2 porte), fino a 128 dispositivi<br />

PN e fino a 24 connessioni produttive; interfaccia<br />

Ethernet PG/OP (2 porte), fino a 4 connessioni<br />

produttive, DHCP client; interfaccia RS485<br />

compatibile con i protocolli PROFIBUS master/<br />

slave, MPI, USS master, ASCII, STX/ETX, 3964(R)<br />

e Modbus master/slave.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


AUTOMAZIONE<br />

NUOVE STRATEGIE<br />

<strong>La</strong> flessibilità è un concetto<br />

che va oltre la tecnologia,<br />

benché sia questa<br />

a rappresentare il cuore<br />

della trasformazione.<br />

L’esperienza ha portato<br />

Rockwell Automation<br />

a focalizzare il supporto<br />

ai clienti in alcune<br />

aree, tra cui sistemi<br />

intelligenti, competenze e<br />

comprensione<br />

del mercato.<br />

Una produzione flessibile<br />

per adattarsi a cambiamenti<br />

di mercato ed eventi<br />

oltre la semplice tecnologia, benché sia<br />

proprio questa a rappresentare il cuore<br />

della trasformazione e a continuare<br />

a guidare e rendere possibili nuovi<br />

modi di innovare. Tuttavia, la tecnologia<br />

da sola non può ingenerare un<br />

cambiamento di velocità e deve essere<br />

associata a un quadro organizzativo<br />

flessibile. Per questo motivo, è necessario<br />

guardare al di là dei soliti aspetti ed<br />

individuare le aree che consentiranno<br />

di operare in modo flessibile all’interno<br />

della propria organizzazione.<br />

FOCALIZZARE L’ATTENZIONE<br />

Per incrementare la flessibilità è bene,<br />

Per molti produttori, la flessibilità<br />

rappresenta un obiettivo fondamentale<br />

e lo è a ragion veduta.<br />

In tutti i segmenti industriali, le aziende<br />

che hanno dimostrato di essere<br />

in grado di attuare modelli operativi<br />

flessibili oggi occupano posizioni di<br />

leadership nei loro settori.<br />

Basta pensare all’impegno di Amazon<br />

e Alibaba nel fornire ai propri clienti<br />

una customer experience senza precedenti,<br />

oppure, a come le aziende<br />

produttrici di automobili si stiano<br />

adeguando alle normative per la riduzione<br />

delle emissioni di carbonio. Di<br />

fronte a nuovi scenari e condizioni di<br />

mercato, la flessibilità ha sempre la<br />

meglio sulla rigidità.<br />

Cosa implica, però, essere un produttore<br />

flessibile? Flessibilità significa rapidità<br />

di adattamento. Significa creare un<br />

flusso ininterrotto cha va dal bisogno<br />

alla consegna, dalla decisione all’implementazione<br />

e dalla sfida alla soluzione.<br />

<strong>La</strong> vera flessibilità consente ai produttori<br />

di essere costantemente in sintonia<br />

con il proprio mercato attraverso l’introduzione<br />

di livelli di controllo e di<br />

reattività che vanno a prendere il posto<br />

di modelli operativi rigidi e statici.<br />

<strong>La</strong> flessibilità è un concetto che va<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


come prima cosa, individuare possibili<br />

ostacoli e colli di bottiglia. Per fare<br />

ciò è necessario avviare una completa<br />

valutazione di ogni area che possa<br />

contribuire a soddisfare le esigenze<br />

del mercato. Questa supervisione, oltre<br />

che risolvere eventuali attriti, consente<br />

anche di migliorare l’allocazione delle<br />

risorse per continuare a migliorare gli<br />

aspetti organizzativi.<br />

L’esperienza di Rockwell Automation<br />

con i suoi clienti ha portato la multinazionale,<br />

specialista nelle soluzioni<br />

per l’automazione industriale e la trasformazione<br />

digitale, a dare la priorità<br />

alle seguenti aree:<br />

Tecnologia<br />

A livello tecnico, una maggiore flessibilità<br />

può essere raggiunta grazie<br />

all’adozione di sistemi intelligenti. Per<br />

molti decenni, la produzione è stata<br />

basata su linee di produzione statiche<br />

e scollegate, controllate da sistemi<br />

di operation technology (OT) spesso<br />

scarsamente duttili.<br />

Ora, nell’era della digitalizzazione, i<br />

produttori possono convergere i sistemi<br />

OT con quelli IT e dischiudere nuove<br />

opportunità di raccolta e analisi dei<br />

dati, con livelli di dettaglio sempre più<br />

granulari. Tale analisi può essere poi<br />

utilizzata per adattare e perfezionare<br />

le attività operative secondo un ciclo di<br />

feedback auto-potenziante, man mano<br />

che i sistemi vengono utilizzati.<br />

Competenze<br />

Uno degli errori più gravi che può<br />

commettere un produttore è quello<br />

di concentrarsi esclusivamente sulla<br />

tecnologia, trascurando il fattore<br />

umano. Operatori qualificati, tecnici<br />

specializzati e analisti sono solo alcune<br />

delle figure professionali necessarie<br />

per una produzione flessibile. L’uso di<br />

funzionalità avanzate è strettamente<br />

correlato alla capacità, da parte del<br />

personale, di sfruttarle. <strong>La</strong> specializzazione<br />

e l’impegno nell’aggiornare<br />

le competenze supportano l’approccio<br />

flessibile e fanno sì che il cambiamento<br />

tecnologico vada di pari passo con le<br />

capacità delle risorse.<br />

<strong>La</strong> vera flessibilità<br />

consente<br />

ai produttori<br />

di essere<br />

in sintonia<br />

con il proprio<br />

mercato<br />

attraverso<br />

l’introduzione<br />

di livelli<br />

di controllo<br />

e di reattività<br />

che prendono<br />

il posto di modelli<br />

operativi rigidi<br />

e statici<br />

Supporto esecutivo<br />

<strong>La</strong> flessibilità coinvolge anche i livelli<br />

decisionali. Scegliere di produrre un<br />

nuovo prodotto a fronte di emergenti<br />

richieste da parte dei clienti, o di<br />

sospendere una linea di prodotti che,<br />

fino a poco tempo prima, era redditizia<br />

per rispondere a palesi cambiamenti del<br />

mercato, richiedono un processo decisionale<br />

rapido e collaborativo. Avere<br />

dalla propria parte degli sponsor a<br />

livello executive, che preferibilmente<br />

includano una vasta rappresentanza<br />

delle business unit e che siano sostenuti<br />

da chiari modelli di governance, può<br />

incrementare le probabilità di successo<br />

di un progetto di innovazione.<br />

Modelli di consumo<br />

Uno dei maggiori trend commerciali<br />

dell’ultimo decennio è stato il passaggio<br />

a modelli di consumo basati sugli abbonamenti.<br />

Lo si è visto nelle app e nei<br />

servizi online e ora lo stesso approccio<br />

viene applicato ad aree storicamente ad<br />

alta intensità di capitale. Possedere macchinari<br />

fisici è un impegno considerevole<br />

e lega il produttore all’asset durante<br />

tutto il suo ciclo di vita. I produttori<br />

hanno constatato che, al fine di disporre<br />

di maggiore flessibilità, un approccio<br />

Machine-as-a-Service può contribuire<br />

ad aumentare l’efficienza degli OpEx,<br />

offrendo una maggiore capacità di<br />

aggiornamento o di cambiamento in<br />

linea con le nuove funzionalità che si<br />

affacciano sul mercato.<br />

Comprensione del mercato<br />

L’ultima area è relativa alla comprensione<br />

del cliente. Tradizionalmente, in<br />

molte aziende, il marketing viene visto<br />

come una funzione a compartimento<br />

stagno, responsabile dell’incremento<br />

delle vendite, ma senza alcun input<br />

diretto sul prodotto. Un approccio che<br />

non è più perseguibile. Oggi, per essere<br />

un passo avanti rispetto al mercato, le<br />

vendite e il marketing devono essere<br />

direttamente connessi alla produzione.<br />

<strong>La</strong> comprensione del profilo del cliente,<br />

della sua esigenza (immediata) e delle<br />

modalità secondo le quali desidera gli<br />

sia consegnato il bene, permette alla<br />

produzione di adattarsi di conseguenza<br />

e di soddisfare i suoi desideri. Questo<br />

vale per le caratteristiche e la qualità<br />

del prodotto, così come per le questioni<br />

relative alle pratiche etiche e sostenibili,<br />

che sono sempre più al centro<br />

dell’attenzione dei clienti.<br />

ESSERE OPERATIVI, EVOLVERE<br />

VELOCEMENTE<br />

Superare l’inflessibilità in ciascuna di queste<br />

aree chiave può contribuire a creare<br />

una solida base su cui costruire e operare.<br />

Rockwell Automation supporta i clienti<br />

nella valutazione di ciascuna di queste<br />

aree nell’ambito della loro operatività e<br />

propone soluzioni per il miglioramento.<br />

Attraverso un’estesa rete di partner,<br />

l’azienda è in grado di offrire supporto<br />

in fase di progettazione e di realizzare<br />

un proof of concept che permette ai<br />

clienti di testare l’idea in un ambiente<br />

live. Questo normalmente comporta<br />

degli investimenti iniziali e l’allocazione<br />

di risorse finalizzati al mantenimento<br />

delle nuove attività per alcuni mesi e<br />

al monitoraggio delle prestazioni.<br />

Una volta dimostrata l’efficacia del<br />

concetto e definiti i processi complementari<br />

riguardo alle linee, l’azienda<br />

aiuta i suoi clienti a evolvere fino alla<br />

piena produzione.<br />

FLESSIBILITÀ DI PROGETTAZIONE<br />

Allorché ci si trova a plasmare gli<br />

ambienti di produzione di un’era più<br />

intelligente e più incentrata sul cliente,<br />

va considerato che la flessibilità rappresenta<br />

una mentalità tanto quanto<br />

un mezzo tangibile per coordinare la<br />

produzione.<br />

Adattarsi alle mutevoli condizioni di<br />

mercato, sia in termini di cambiamenti<br />

radicali a breve termine che di trend a<br />

lungo termine, richiede una mentalità<br />

che non si aggrappa più agli investimenti<br />

e ai modi di lavorare del passato,<br />

ma che sia disposta ad abbracciare<br />

il nuovo per raccoglierne i frutti. Ciò<br />

significa muoversi più velocemente<br />

– non solo come singola linea di produzione,<br />

ma come un’intera organizzazione<br />

– e che la velocità può venire<br />

solo da basi flessibili.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 47


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Pag. 10<br />

ATTUALITÀ<br />

Le conseguenze del lockdown<br />

sulla manifattura lombarda<br />

Bimestrale - anno XI - n°3 maggio/giugno <strong>2020</strong><br />

Pag. 26<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

<strong>La</strong> lavorazione del titanio<br />

per il settore aerospaziale<br />

Pag. 34<br />

COMPONENTI<br />

Le macchine CNC<br />

nell’era dell’Industria 4.0<br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

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Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

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IN QUESTO NUMERO<br />

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ACIMALL 14<br />

AGAZZI GIANCARLO 15<br />

ARTES 4.0 42<br />

ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO 18<br />

ASSOLOMBARDA 19<br />

BIG KAISER 14<br />

BI-MU 24<br />

CARBOTEMPRA 19<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

COMAU 20<br />

DAC - DISTRETTO AEROSPAZIALE<br />

CAMPANO 18<br />

EICHENBERGER GEWINDE 38<br />

EIOM 4<br />

EMCO 28<br />

EURAL GNUTTI 3<br />

EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI 18<br />

E-XSTREAM ENGINEERING 40<br />

EY 20<br />

F.LLI LOCATELLI 25<br />

FIXI LOMBARDIA<br />

FLUORTECNO<br />

BATT. 1A COP.<br />

4A COP.<br />

GRUPPO REDEX 26<br />

HEXAGON 17<br />

HOFFMANN ITALIA<br />

2A COP.<br />

HRSFLOW 21<br />

ICOTEK 39<br />

IGUS 29<br />

INTERPROGETTI EDITORI 33<br />

I-RIM - ISTITUTO DI ROBOTICA E MACCHINE<br />

INTELLIGENTI 42<br />

ISTECH 28<br />

LAMIERA 22<br />

LEISTER 30<br />

LEONARDO 21<br />

MANDELLI SISTEMI 26<br />

MECFOR<br />

3A COP.<br />

MEC-NOVA 9<br />

MESSE FRANKFURT 42<br />

MICROSOFT ITALIA 20<br />

MITSUBISHI ELECTRIC 42, 45<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO 1A COP., 6<br />

NORGREN 39<br />

NSK 16<br />

ROBOZE 21<br />

ROCKWELL AUTOMATION 46<br />

SCHUNK 32<br />

SECO TOOLS 32<br />

SMA 15<br />

SMC 38<br />

SPS ITALIA 42<br />

TOTAL 41<br />

UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 22, 24<br />

UNIONCAMERE LOMBARDIA 10<br />

UNIVERSAL ROBOTS 42<br />

VIPA ITALIA 45<br />

WHIRPOOL 42<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

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Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />

Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 30/06/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2020</strong><br />

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