Costruzioni 742 luglio 2020
WALKAROUND - 3a generazione Takeuchi. Tutto sul nuovissimo TB370 disponibile anche con braccio posizionatore WALKAROUND - Case CX490D Stage V. Iniezione di coppia e più efficienza per la grande Aquila. La sicurezza è di serie Riciclaggio & Demolizione Prandelli radiocomanda. Esecuzione di uno strip-out con due CAT controllate a distanza. Opera di CGT Edilizia Demolizione arriva lo ZX135US-6 Urban Demolition
WALKAROUND - 3a generazione Takeuchi. Tutto sul nuovissimo TB370 disponibile anche con braccio posizionatore
WALKAROUND - Case CX490D Stage V. Iniezione di coppia e più efficienza
per la grande Aquila. La sicurezza è di serie
Riciclaggio & Demolizione
Prandelli radiocomanda. Esecuzione di uno strip-out con due CAT
controllate a distanza. Opera di CGT Edilizia
Demolizione arriva lo ZX135US-6 Urban Demolition
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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
WALKAROUND<br />
3 a generazione<br />
takeuchi<br />
Tutto sul nuovissimo<br />
TB370 disponibile<br />
anche con braccio<br />
posizionatore<br />
WALKAROUND<br />
caSe cX490D<br />
Stage v<br />
Iniezione di coppia<br />
e più efficienza<br />
per la grande Aquila.<br />
La sicurezza è di serie<br />
riciclaggio<br />
&Demolizione<br />
pranDelli<br />
raDiocomanDa<br />
Esecuzione di uno<br />
strip-out con due CAT<br />
controllate a distanza.<br />
Opera di CGT Edilizia<br />
<strong>742</strong><br />
anno LXVIII 7 <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />
Demolizione arriva lo zX135uS-6 urban Demolition
Casa Editrice<br />
la fiaccola srl<br />
Molto più<br />
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Fin dalla sua nascita nel 1912 Yanmar ha sempre cercato di superare le<br />
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di proporre soluzioni ottimali per ogni tipo di attività. La nostra gamma completa<br />
di macchine compatte include mini – midi escavatori, escavatori gommati , pale<br />
gommate, trasportatori cingolati.Tutte macchine progettate per essere efficienti,<br />
performanti ed amiche dell’ambiente.<br />
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ISSN: 0010 - 9665<br />
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
costruzioni<br />
rivistacostruzioni<br />
Fondato nel 1952<br />
da Giuseppe Saronni<br />
6<br />
Attualità&Prodotti<br />
PaLE GoMMatE<br />
6 resa eccellente<br />
Nuova pala gommata di Doosan.<br />
Nuova nel design e con motore<br />
conforme alle norme anti-emissione<br />
tECNoLoGia<br />
7 Soluzione in rete<br />
Mecalac lancia una nuova soluzione<br />
telematica per ottimizzare l’uso<br />
delle macchine<br />
ESCavatori<br />
8 il futuro va a idrogeno<br />
Jcb annuncia il primo escavatore<br />
a idrogeno<br />
FiErE<br />
9 Spiragli di luce<br />
bauma China <strong>2020</strong> si svolgerà dal<br />
24 al 27 novembre <strong>2020</strong> a Shanghai<br />
8 68<br />
CoStrUttori oNLiNE<br />
10 Noleggio in “rete”<br />
abbiamo passato in rassegna i siti<br />
web di aziende attive nel mondo<br />
del noleggio di macchinari edili<br />
iNFraStrUttUrE<br />
20 L’occhio di Napoli sul terzo<br />
millennio<br />
Dentro il grande cantiere della<br />
stazione Capodichino della Linea 1<br />
della metropolitana di Napoli<br />
Macchine&Componenti<br />
LaME DoZEr<br />
62 robustezza e precisione<br />
La nuova lama dozer X-plane<br />
di Cangini benne aumenta il livello<br />
di precisione nell’esecuzione<br />
del piano<br />
SErbatoi<br />
64 il gioco duro nel “DNa”<br />
i serbatoi Padoan Group per veicoli<br />
industriali e macchinari<br />
PErForatriCi<br />
66 Una bellezza consolidata<br />
Liebherr in Montenegro con una<br />
Lb 24, due Lb 28 e una Lrb 125<br />
Riciclaggio&Demolizione<br />
ESCavatori DEMoLitioN<br />
68 Fuoriserie perugino<br />
Scai mette a noleggio lo stupefacente<br />
ZX135US Urban Demolition<br />
StriP-oUt<br />
74 a distanza di...sicurezza<br />
L’azienda Prandelli Santo mette<br />
in flotta lo skid Cat 289D<br />
e il mini escavatore Next Gen 301.5<br />
WALKAROUND<br />
L’evoluzione a Stage V<br />
44 del CASE CX490D<br />
dà solo buoni frutti<br />
84<br />
Cave&Calcestruzzo<br />
CASSEFORME<br />
80 Nella città sostenibile<br />
La prima città al mondo ecologica<br />
al 100% sarà pronta nel 2021.<br />
Doka ha dato il proprio contributo<br />
POMPE AUTOCARRATE<br />
84 La star in cantiere<br />
Abbiamo visto al lavoro la pompa<br />
per calcestruzzo 5RZ46 Superlight<br />
di Sermac<br />
CALCE IDRAULICA NATURALE<br />
89 Sostenibile e DOC<br />
Una nuova formulazione<br />
di calcestruzzo di calce idraulica<br />
naturale proposta da Tassullo<br />
Sollevamento&Noleggio<br />
RAGNI CINGOLATI<br />
90 Sopra i tetti della Carnia<br />
Abbiamo visto il primo ragno<br />
Ruthmann Bluelift SA 31<br />
consegnato in Italia<br />
74<br />
90<br />
PIATTAFORME AEREE<br />
98 Tutti i dati sotto controllo<br />
Un nuovo sistema di Jlg per i<br />
sollevatori a braccio e a pantografo<br />
elettrici per il controllo delle batterie<br />
GRU CINGOLATE<br />
100 Un gigante in campo<br />
Una gru cingolata Demag CC 3800-1<br />
impiegata per un super sollevamento<br />
in Francia<br />
AUTOGRÙ<br />
102 Lavora dove serve a te<br />
Una Liebherr LTC 1050-3.1 al lavoro<br />
nei cantieri dei Paesi Bassi<br />
Truck&Allestimenti<br />
VIABILITÀ INVERNALE<br />
106 La flotta potenziata<br />
Anas sceglie sei nuovi Scania P360<br />
B6x4x4HA<br />
TECNOKAR TRAILERS TECNOKAPP<br />
110 In punta di App<br />
Tecnokar Trailers presenta una App<br />
per gestire il semirimorchio<br />
costruzioniweb.com<br />
<strong>742</strong> 7 LUGLIO <strong>2020</strong><br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Lucia Edvige Saronni<br />
lsaronni@fiaccola.it<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Matthieu Colombo<br />
mcolombo@fiaccola.it<br />
COORDINAMENTO EDITORIALE<br />
Fabrizio Parati<br />
fparati@fiaccola.it<br />
REDAZIONE<br />
Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni<br />
costruzioni@fiaccola.it<br />
COLLABORATORI<br />
Marco Colombo, Damiano Diotti, Antonio Fargas,<br />
Gianenrico Griffini (responsabile sezione veicoli<br />
e allestimenti), Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />
SEGRETERIA<br />
Ornella Oldani<br />
ooldani@fiaccola.it<br />
IMPAGINAZIONE<br />
Studio Grafico Page<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
Margherita Russo<br />
amministrazione@fiaccola.it<br />
ABBONAMENTI<br />
Mariana Serci<br />
abbonamenti@fiaccola.it<br />
TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />
Laura Croci<br />
marketing@fiaccola.it<br />
MARKETING E PUBBLICITÀ<br />
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />
slevada@fiaccola.it<br />
Corrado Serra<br />
cserra@fiaccola.it<br />
AGENTI<br />
Giorgio Casotto<br />
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it<br />
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />
Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)<br />
Mensile - LO/CONV/059/2010<br />
Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952<br />
STAMPA<br />
Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza<br />
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA<br />
N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150<br />
PREZZI DI VENDITA<br />
abb. annuo Italia Euro 90,00<br />
abb. annuo Estero Euro 200,00<br />
una copia Euro 8,00<br />
una copia Estero Euro 16,00<br />
COSTRUZIONIWEB.COM<br />
26<br />
[2] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />
WALKAROUND<br />
Tutto sul nuovo Takeuchi TB370,<br />
il primo midi di 3 a generazione<br />
PROSSIMAMENTE<br />
L’immagine è emblematica<br />
e vuol sottolineare come<br />
un miniescavatore 100%<br />
elettrico come il JCB 19C-1E<br />
possa lavorare negli interni<br />
o in azione sotterranea senza<br />
intossicare nessuno.<br />
Non costa poco, ma non<br />
ha praticamente costi di<br />
manutenzione. Sul prossimo<br />
numero vi racconteremo com’è<br />
fatto il nuovo JCB già<br />
consegnato a diversi clienti<br />
italiani tra cui la Mollo Noleggio.<br />
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />
di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa<br />
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />
La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane<br />
esclusivamente agli Autori.<br />
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per<br />
l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />
nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />
ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice<br />
la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />
Organo di informazione e documentazione<br />
Unione Costruttori Italiani<br />
di Macchine per Cantieri Edili,<br />
Stradali, Minerari e Affini<br />
Casa Editrice<br />
la fiaccola srl<br />
20123 Milano<br />
Via Conca del Naviglio, 37<br />
Tel. +39 02 89421350<br />
Fax +39 02 89421484<br />
casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />
Questo periodico è<br />
associato all’Unione<br />
Stampa Periodica Italiana:<br />
numero di iscrizione 14440
C 22/07/20 16:12 Pagina 1<br />
n<br />
Tutto sul nuovissimo<br />
TB370 disponibile<br />
anche con braccio<br />
posizionatore<br />
Iniezione di coppia<br />
e più efficienza<br />
per la grande Aquila.<br />
La sicurezza è di serie<br />
Riciclaggio<br />
&Demolizione<br />
Esecuzione di uno<br />
strip-out con due CAT<br />
controllate a distanza.<br />
Opera di CGT Edilizia<br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
BENNA MULTISCREENING TWIN<br />
Partner<br />
5 canginibenne.com<br />
III Cop contaminationexpo.com<br />
89 ecomondo.com<br />
9 hansatmp.com<br />
IV Cop mecalac.com<br />
7 olmark.com<br />
I Cop scaispa.com<br />
WALKAROUND<br />
3 a GENERAZIONE<br />
TAKEUCHI<br />
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
WALKAROUND<br />
CASE CX490D<br />
STAGE V<br />
PRANDELLI<br />
RADIOCOMANDA<br />
<strong>742</strong><br />
anno LXVIII 7 <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />
DEMOLIZIONE ARRIVA LO ZX135US-6 URBAN DEMOLITION<br />
n La Scai di Perugia compie 75 anni d’attività<br />
e si dimostra sempre più dinamica,<br />
come evidenzia il soggetto della nostra<br />
copertina. Si tratta di uno ZX135US<br />
Urban Demolition realizzato su base<br />
Hitachi dalla Divisione Ingegneria di Scai<br />
e messo in forze alla flotta Scai Noleggio.<br />
La base di partenza è l’escavatore<br />
ZX135US-6 con braccio posizionatore<br />
che è stato letteralmente trasformato con<br />
braccio lungo da 15.061 mm d’altezza al<br />
perno, carro allungato e reso allargabile<br />
da 2.500 mm a 3.300 mm di larghezza<br />
massima ai cingoli, la zavorra supplementare<br />
e torretta modificata nella parte<br />
anteriore per far diventare tiltabile di 30°<br />
la cabina originale Hitachi. Ne volete sapere<br />
di più? Andate a pagina 68!<br />
IN COPERTINA<br />
19 gic-expo.it<br />
II Cop<br />
yanmarconstruction.it<br />
SCAI SpA<br />
Via Don Fulvio Scialba 21<br />
06083 Ospedalicchio (PG)<br />
Tel. 075 801501<br />
marketing@scaispa.com<br />
www.scaispa.com<br />
Aziende citate<br />
A<br />
Aerotecnica .......................10<br />
Airmoving ..........................11<br />
All Rent...............................13<br />
Ati Astaldi-Moccia.............23<br />
B<br />
Berti Piattaforme Aeree....17<br />
Briv Construction ..............62<br />
Bucher Municipal Italia...106<br />
C<br />
Cangini Benne .............62, 78<br />
CASE ............................44, 61<br />
CGT Edilizia .......................62<br />
Ciemme Noleggio .............11<br />
Co-Car ................................13<br />
Cofiloc................................15<br />
Costantini ........................101<br />
D<br />
Demathieu Bard<br />
Construction....................100<br />
Doka...................................80<br />
Doosan Infracore Europe....6<br />
E<br />
Eurotecno ..........................14<br />
G<br />
Giffi Noleggi.......................14<br />
Gv3.....................................14<br />
J<br />
Jcb .......................................8<br />
Jlg ......................................98<br />
K<br />
Kuiphuis Kraanverhuur ...102<br />
I<br />
Impresa Pretelli .................61<br />
L<br />
Liebherr Autogrù .............102<br />
Liebherr Gru.......................62<br />
Liflevel................................15<br />
LocaTop.............................15<br />
Lombarda Noleggi ............16<br />
M<br />
Maifredi..............................16<br />
Maie ...................................61<br />
Mecalac ...............................7<br />
Meta Pavia.........................11<br />
Metro Napoli......................20<br />
Metropolitana Milanese....23<br />
Mollo Fratelli......................16<br />
N<br />
Nacanco Nove...................17<br />
Noleggio Lorini..................12<br />
O<br />
Officine Giletta ................106<br />
P<br />
Padoan Group ...................62<br />
Pelliccia Scavi ...................62<br />
Prandelli Sandro................62<br />
R<br />
Rent....................................17<br />
Rocksoil .............................23<br />
Ruthmann ..........................90<br />
S<br />
Sama Groupe.....................12<br />
Sarens..............................101<br />
Sc Piattaforme ..................18<br />
Scai ....................................62<br />
Scania ..............................106<br />
Sermac...............................84<br />
Skyrent...............................12<br />
Sir <strong>Costruzioni</strong>...................86<br />
Studio Smith Baracco .......23<br />
T<br />
Takeuchi ............................26<br />
Tassullo .............................89<br />
Tecman..............................13<br />
Tecnokar Trailers ............110<br />
Tecnosistem......................23<br />
Tripodi................................84<br />
U<br />
Up Rent ..............................18<br />
V<br />
Verardi Noleggi..................91<br />
Vtn Europe .........................62<br />
W<br />
Werent Group ....................18<br />
VISIBILITÀ<br />
OTTIMALE<br />
VERSATILITÀ<br />
MASSIMA<br />
RESA<br />
[4] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Tecnologia<br />
Pale gommate<br />
La benna standard<br />
della DL420-7 ha una<br />
capacità di ben 4,5 m 3 .<br />
Resa eccellente<br />
Nuova pala gommata con design<br />
completamente rinnovato e dotata del nuovo<br />
motore 6 cilindri Scania DC13 Stage V<br />
conforme alle norme anti-emissioni<br />
Soluzione in rete<br />
n Mecalac lancia una soluzione telematica:<br />
MyMecalac Connected Services. MyMecalac è<br />
costituita da un portale web (mymecalac.com)<br />
e da un’applicazione mobile che permette ai<br />
clienti di ottimizzare l’uso delle loro macchine.<br />
La soluzione è disponibile, di serie, per gli<br />
escavatori 12MTX, 15MWR e 15MC Stage 5,<br />
oltre che per le pale caricatrici AS1600 e<br />
AS210 e Stage 5; come optional, su tutte le<br />
altre macchine Stage 5.<br />
“Con più di 500.000 macchine connesse sulla<br />
nostra piattaforma cloud, in costante crescita -<br />
commenta Soeren Brogaard, CCO di Trackunit<br />
- Trackunit ha il privilegio di allacciare rapporti<br />
di collaborazione con costruttori<br />
accompagnandoli nella digitalizzazione della<br />
loro offerta di servizi. Baptiste Ligot,<br />
Responsabile Post-Vendita del Gruppo<br />
Mecalac: “Insieme capitalizziamo sui vantaggi<br />
delle nuove tecnologie e dei dati su tutta la<br />
catena del valore. La connettività della<br />
macchina è l’elemento centrale di questa<br />
diffusione della digitalizzazione, poiché<br />
consente di ottimizzare la redditività delle<br />
macchine. Grazie alla nostra piattaforma<br />
unica, Mecalac fornisce ai suoi clienti un<br />
vantaggio economico immediato e le basi di<br />
un ecosistema di servizi all’avanguardia”.<br />
www.mecalac.com<br />
Doosan Infracore<br />
Europe ha lanciato<br />
la nuova pala<br />
gommata DL420-7<br />
Stage V con un design<br />
completamente<br />
rinnovato, prestazioni<br />
ulteriormente migliorate,<br />
consumi più efficienti e<br />
un ambiente di lavoro<br />
ancora più confortevole<br />
per l'operatore rispetto al<br />
precedente modello<br />
Stage IV.<br />
La DL420-7 ha una<br />
nuovissima cabina<br />
ergonomica che<br />
consente all'operatore un<br />
controllo più preciso,<br />
oltre che un maggiore<br />
comfort. La benna<br />
standard della DL420-7<br />
ha una capacità di ben<br />
4,5 m 3 , la più grande<br />
della sua classe, e offre il<br />
7% di produttività in più<br />
rispetto al precedente<br />
modello serie "-5".<br />
Con cambio automatico<br />
Powershift a cinque<br />
velocità e assali per<br />
impieghi gravosi con<br />
bloccaggio idraulico del<br />
differenziale di serie, la<br />
DL420-7 fornisce<br />
prestazioni eccellenti, in<br />
particolare in situazioni a<br />
carico elevato. La<br />
reattività e la fluidità<br />
dell'impianto idraulico<br />
della DL420-7 e le<br />
connessioni idrauliche<br />
ausiliarie, fanno di<br />
questa macchina la<br />
soluzione ideale per<br />
edilizia, demolizioni,<br />
gestione rifiuti, riciclo ed<br />
estrazione mineraria in<br />
cave e miniere.<br />
La DL420-7 è dotata del<br />
nuovo motore 6 cilindri<br />
Scania DC13 Stage V,<br />
con una potenza di 257<br />
kW (349 CV) a 1.800<br />
giri/min e un'eccellente<br />
coppia massima di 2.196<br />
Nm a 1.100 giri/min. Il<br />
nuovo motore garantisce<br />
la conformità alle norme<br />
anti-emissioni Stage V,<br />
senza bisogno del<br />
sistema di ricircolo dei<br />
gas di scarico (EGR),<br />
attraverso il ricorso alle<br />
tecnologie di posttrattamento<br />
della<br />
riduzione catalitica<br />
selettiva (SCR), del<br />
catalizzatore di<br />
ossidazione diesel (DOC)<br />
e del filtro antiparticolato<br />
diesel (DPF). La<br />
frequenza del ciclo di<br />
pulizia delle ceneri nel<br />
filtro DPF è stata portata<br />
ora a più di 6.000 ore di<br />
funzionamento e<br />
l'operatore riceve tutte le<br />
informazioni riguardanti<br />
lo stato del DPF per<br />
mezzo di un indicatore<br />
del livello di fuliggine nel<br />
nuovo display<br />
touchscreen da 8" in<br />
cabina. Il display<br />
touchscreen ha un<br />
innovativo design tuttoin-uno.<br />
E ha una nuova<br />
interfaccia grafica, con la<br />
possibilità di regolazione<br />
completa della posizione.<br />
Una navigazione<br />
semplificata del menu<br />
(inclusa la funzione<br />
"menu rapido" ), con<br />
informazioni e<br />
impostazioni della<br />
macchina, ma anche con<br />
informazioni sulle<br />
prestazioni, con un<br />
sistema di pesatura<br />
opzionale. Non manca<br />
una telecamera<br />
posteriore, i comandi di<br />
climatizzatore e aria<br />
condizionata e, per finire,<br />
le funzioni di aiuto.<br />
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[6] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Escavatori<br />
Il futuro va a idrogeno<br />
L’annuncio di JCB<br />
della realizzazione<br />
del primo escavatore<br />
a idrogeno per<br />
combattere le<br />
emissioni di<br />
carbonio. Tecnologia<br />
che verrà<br />
perfezionata nei<br />
prossimi mesi<br />
JCB ha annunciato lo<br />
sviluppo del primo<br />
escavatore a<br />
idrogeno per il settore<br />
delle costruzioni.<br />
L'escavatore da 20<br />
tonnellate 220X<br />
alimentato da una cella a<br />
combustibile a idrogeno<br />
è stato sottoposto a<br />
rigorosi test presso la<br />
cava JCB per più di 12<br />
mesi.<br />
Questo fa di JCB la<br />
prima azienda<br />
produttrice di macchine<br />
per le costruzioni al<br />
mondo a mettere a punto<br />
un prototipo funzionante<br />
di escavatore alimentato<br />
a idrogeno. "Lo sviluppo<br />
del primo escavatore<br />
alimentato a idrogeno -<br />
commenta Lord<br />
Bamford, Presidente di<br />
JCB - è un risultato<br />
importantissimo verso<br />
l’obiettivo di creare un<br />
mondo a zero emissioni<br />
di carbonio.<br />
Nei prossimi mesi JCB<br />
continuerà a sviluppare e<br />
perfezionare questa<br />
tecnologia con test<br />
approfonditi della nostra<br />
macchina prototipo,<br />
rimanendo<br />
all'avanguardia nelle<br />
tecnologie sviluppate per<br />
costruire un futuro a zero<br />
emissioni di carbonio.”<br />
L’energia destinata ad<br />
alimentare il prototipo di<br />
escavatore JCB viene<br />
generata attraverso una<br />
reazione chimica<br />
idrogeno/ossigeno<br />
all’interno di una cella a<br />
combustibile, che<br />
fornisce la potenza<br />
In foto, Lord Bamford,<br />
Presidente di JCB,<br />
e il figlio Jo Bamford.<br />
necessaria a far<br />
funzionare i motori<br />
elettrici. L'unica<br />
emissione allo scarico<br />
è costituita da acqua.<br />
www.jcb.com<br />
Fiere<br />
Spiragli di luce<br />
Bauma China <strong>2020</strong> si svolgerà dal 24<br />
al 27 novembre <strong>2020</strong> presso il Nuovo<br />
centro di esposizioni internazionale di<br />
Shanghai (SNIEC). Si attendono oltre 3.000<br />
espositori. A quanto pare l'economia cinese<br />
si sta riprendendo dagli arresti del<br />
coronavirus e le fiere sono la chiave per<br />
ricostruire le economie. La Cina ha<br />
presentato una serie di politiche di stimolo<br />
economico e gli investimenti nelle<br />
infrastrutture dovrebbero aumentare del<br />
10%. La salute e la sicurezza di espositori,<br />
visitatori e partner continueranno ad avere<br />
la massima priorità. Durante la<br />
manifestazione verranno seguite<br />
rigorosamente le linee guida per la<br />
prevenzione e il controllo dell'epidemia<br />
sull'organizzazione di fiere. Linee guida<br />
pubblicate dalla Commissione municipale di<br />
commercio di Shanghai e dalla Shanghai<br />
Convention & Exhibition Industries<br />
Association. Le varie misure di prevenzione<br />
e controllo della sicurezza saranno<br />
implementate per garantire la sicurezza e<br />
l’ordine della mostra. Attualmente sono già<br />
confermati padiglioni di paesi delle seguenti<br />
nazioni: Germania, Italia, Spagna, Regno<br />
Unito, Turchia, Corea del Sud e un padiglione<br />
europeo. La registrazione dei visitatori<br />
dovrebbe essere aperta da metà agosto.<br />
bauma-china.com<br />
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA<br />
Pompe Motori Valvole Oleodinamiche<br />
MOTORI A PISTONI ASSIALI serie M7V<br />
a cilindrata variabile e a piatto inclinato<br />
per circuito aperto e chiuso, alta pressione,<br />
per applicazioni mobili e industriali.<br />
<br />
Piatto inclinato<br />
<br />
Elevata velocità di rotazione<br />
<br />
Alta coppia di spunto<br />
<br />
Bassa velocità minima<br />
<br />
Dimensioni compatte<br />
<br />
Cuscinetti a lunga durata<br />
<br />
Regolazione proporzionale della cilindrata<br />
<br />
Free wheeling<br />
POMPE A PISTONI ASSIALI serie K3VLS<br />
a cilindrata variabile per circuito aperto<br />
ad alta efficienza<br />
<br />
Elevato rendimento totale<br />
<br />
Dimensioni ridotte<br />
<br />
Peso contenuto<br />
<br />
Eccezionale affidabilità<br />
<br />
Ampia gamma di regolatori<br />
<br />
Elevata stabilità<br />
<br />
Bassi tempi di risposta<br />
<br />
Basso livello di rumorosità<br />
<br />
11 Pistoni<br />
<br />
Da 85 a 212 cm 3<br />
<br />
9 Pistoni<br />
<br />
Da 50 a 150 cm 3<br />
Casa Editrice la fiaccola srl<br />
[8] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
HANSA-TMP S.r.l.<br />
Via M. L. King, 6 41122 Modena (Italy)<br />
Tel.: +39 059 415711 Fax: +39 059 415730<br />
hansatmp@hansatmp.com www.hansatmp.com
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
NOLEGGIO<br />
IN “RETE”<br />
Testi di Eliana Puccio<br />
La nostra analisi personalizzata sulle funzionalità dei siti web delle<br />
aziende attive nel mondo del noleggio di macchinari edili, con uno sguardo<br />
approfondito e critico all’aspetto grafico, funzionale e social<br />
t<br />
airmoving.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Nel complesso una navigazione che risponde in maniera<br />
esaustiva alle consuete ricerche degli utenti. Giocano<br />
un ruolo fondamentale anche la scelta delle immagini<br />
che illustrano perfettamente l’operato dell’azienda.<br />
t<br />
La pagina Instagram non esiste.<br />
Facebook molto efficiente. I post<br />
ci colpiscono soprattutto per la<br />
prospettiva con cui vengono scattate<br />
le immagini. Unica pecca: nessun<br />
collegamento FB dal sito.<br />
GRAFICA<br />
Grafica rilassante all’occhio con immagini in apertura<br />
di qualità accompagnate da una frase apposita. Il sito<br />
è complessivamente ordinato con ogni sezione<br />
ben disposta con giusto equilibrio tra immagini e testo.<br />
L’azienda mira alla condivisione di<br />
contenuti originali (esempio, post 2<br />
giugno) oltre che momenti che<br />
descrivono i lavori di manutenzione.<br />
Dal sito troviamo solo collegamento<br />
a Facebook. Il profilo Instagram non<br />
è ancora stato creato.<br />
t<br />
t<br />
ciemme-noleggio.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Scelta apprezzabile di distinguere per sezioni le diverse<br />
categorie di prodotto, evitando confusione e dispersione<br />
di informazioni. Ci piace moltissimo la “Gallery”, non<br />
molto frequente sugli altri siti finora incontrati.<br />
GRAFICA<br />
Colori e grafica standard. L’immagine di apertura forse<br />
avrebbe dovuto essere leggermente più grande, almeno<br />
rispetto ai riquadri dei prodotti. Simpatica la posizione<br />
della sede aziendale raffigurata sulla destra della pagina.<br />
t<br />
t<br />
Social presenti ma non sempre attivi.<br />
Instagram leggermente più curato<br />
con foto e video costantemente<br />
postate che ritraggono le macchine<br />
a lavoro.<br />
t<br />
t<br />
Loghi social presenti sul sito con<br />
collegamento diretto. Foto molto<br />
personalizzate con calendari sui<br />
corsi di formazione ed eventi. Carino<br />
il leoncino con il caschetto che<br />
troviamo spesso nei post condivisi.<br />
metapavia.online<br />
aerotecnica.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sito web impostato in maniera semplice per essere<br />
esclusivamente funzionale. Giusto numero di sezioni,<br />
utile in particolare quella dedicata alla formazione.<br />
GRAFICA<br />
Homepage dall’aspetto lineare, schematico e uniforme<br />
anche nei colori. Nessuna immagine impattante<br />
in apertura. Molto carino il modo in cui scorrono le slide.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Ci piace la scelta di mettere le categorie in primo piano.<br />
Homepage ricca, ma allo stesso tempo proporzionata.<br />
Utile lo spazio dedicato alle news e il riquadro posto<br />
alla sinistra della pagina che semplifica le ricerche.<br />
GRAFICA<br />
Immagini grandi dal forte impatto visivo. La homepage<br />
è coloratissima (vedi le categoria sotto l’immagine<br />
d’apertura). Apprezziamo molto la struttura del sito con<br />
le slide/gallery che lo rendono un po’ più leggero e fresco.<br />
[10] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [11]
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Pagina Instagram interattiva e<br />
accogliente già dalla presentazione<br />
profilo dell’azienda. Contenuti più<br />
o meno simili su entrambi i social,<br />
spesso divertenti e ironici. Ci piace.<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
L’interattività di un sito merita sempre un occhio di<br />
riguardo, motivo per cui apprezziamo il tasto “formazione”<br />
che troviamo subito in apertura con cursore<br />
personalizzato. Utile collegamento con WhatsApp.<br />
noleggiolorini.com<br />
t<br />
GRAFICA<br />
Particolare la scelta dell’asfalto come sfondo principale<br />
che sembra molto realistico e mette in risalto le scritte<br />
bianche. Il giallo che si alterna al grigio alleggerisce<br />
il layout generale del sito.<br />
t<br />
tecman.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Lo stile del sito è un po’ vecchiotto rispetto alla media,<br />
servirebbe un tocco di innovazione.<br />
Bene l’elenco laterale “10 ragioni per scegliere Tecman”.<br />
t<br />
Dal sito notiamo subito il logo<br />
di Facebook, da integrare quello<br />
di IG. Entrambi i social sono però<br />
aggiornati molto raramente.<br />
Un po’ ridondante, e per questo<br />
sconsigliato, riportare i contatti<br />
telefonici in ogni post.<br />
GRAFICA<br />
Il look andrebbe rinnovato. Giusto per alleggerire il layout delle<br />
pagine. Non piace molto la scelta (e il modo) di mettere in risalto<br />
i contatti, meglio lasciarli alla sezione dedicata.<br />
t<br />
t<br />
Social entrambi presenti.<br />
Aggiungerei anche il loghino IG<br />
sul sito, giusto per testimoniarne<br />
l’attività. Su Facebook condivisione<br />
di foto e video dei prodotti<br />
ma anche post esterni al sito.<br />
Ottima scelta.<br />
L’azienda si avvale esclusivamente<br />
del canale Facebook condividendo<br />
costantemente foto dei prodotti<br />
con toni ironici e leggeri.<br />
Peccato per l’assenza di Instagram.<br />
t<br />
t<br />
samagroupe.com<br />
all-rent.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Apprezzata l’opzione di proporre una gallery che possa<br />
offrire una visione chiara e globale dell’attività svolta.<br />
Meglio un maggiore attenzione ai caratteri dei testi.<br />
GRAFICA<br />
La grafica del sito è minimal. Nessun particolare cattura<br />
l’attenzione di chi vi naviga. News in risalto nel riquadro<br />
giallo: opzione lodevole.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Piattaforma web semplice e facile da navigare.<br />
A prima vista potrebbe apparire un po’ spoglio, ma è molto<br />
dettagliato e lascia ampio spazio alle immagini.<br />
GRAFICA<br />
Graficamente “arioso” grazie ai colori e alle immagini<br />
in primo piano. Consigliata la modifica nello stile del<br />
carattere utilizzato, da rendere leggermente più compato.<br />
Poca presenza sui social che<br />
risultano aggiornati raramente.<br />
Su Instagram gli ultimi post<br />
risalgono a un anno fa, mentre su<br />
Facebook sono in stand-by da mesi.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
t<br />
Facebook compensa l’assenza del<br />
profilo Instagram. I post propongono<br />
principalmente le novità di prodotto,<br />
le occasioni, e la pubblicizzazione<br />
degli articoli del blog.<br />
skyrent.eu<br />
co-car.eu<br />
NAVIGAZIONE<br />
L’azienda va dritto al sodo nella presentazione dei suoi<br />
prodotti. Soprattutto in homepage: “cosa vi offriamo”.<br />
L’utilizzo delle parole è fondamentale nel settore.<br />
GRAFICA<br />
Layout e colori del sito sono super. Ogni sezione<br />
è ben disposta e piacevole da sfogliare. Immagini enormi<br />
sono le vere protagoniste della prima pagina.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Tutto ben confezionato nel giusto modo. Singolare la<br />
sezione che rimanda al blog con l’elenco di articoli utili per<br />
chi volesse approfondire alcuni aspetti del settore.<br />
GRAFICA<br />
Strategia comunicativa molto forte che si evince<br />
dall’impostazione grafica della homepage. Carini i simboli<br />
che cambiano colore una volta selezionati.<br />
[12] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [13]
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Attivo solo il profilo Facebook<br />
utilizzato per sponsorizzare i propri<br />
prodotti e i corsi di formazione.<br />
Anche in questo caso sarebbe<br />
da evitare la ripetizione dei contatti<br />
dell’azienda reperibili sul sito.<br />
t<br />
eurotecno.it<br />
t<br />
t<br />
cofiloc.com<br />
t<br />
Il logo di Facebook è l’unico<br />
che troviamo sul sito, forse perché<br />
Instagram non è altrettanto<br />
aggiornato. Si tratta di foto<br />
di macchine a lavoro nei cantieri.<br />
Altri post personalizzati per le varie<br />
occasioni (festività, appuntamenti).<br />
NAVIGAZIONE<br />
Interessante la parte delle Case History all’interno<br />
del blog. Scorrimento delle pagine un pò lento, forse<br />
perché in sovraccarico. Assenti i menu a tendina.<br />
GRAFICA<br />
Immagini di qualità che fanno la differenza in apertura<br />
homepage. Buon bilanciamento dei colori del testo<br />
sui riquadri delle categorie, attenzione alle lunghezze.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sarebbe meglio avere qualche sezione in meno. Molto<br />
utile la sezione news in evidenza e il video sul progetto<br />
ambiente che rende il sito un po’ più dinamico.<br />
GRAFICA<br />
Colori caldi ma tutto ben equilibrato. Carina la ruota<br />
colorata della sezione “assistenza”. Utile anche l’area<br />
dedicata ai video nelle notizie.<br />
t<br />
t<br />
Icone social ben evidenti dal sito.<br />
Condivisione di articoli dal blog.<br />
Facebook più aggiornato rispetto<br />
a IG. Bene su Instagram<br />
il raggruppamento delle stories.<br />
Post fatti ad hoc per instaurare<br />
un legame di fiducia con il cliente.<br />
L’azienda è stata socialmente attiva<br />
nel periodo del lockdown dove<br />
ha condiviso le procedure<br />
di sanificazione dei propri prodotti.<br />
t<br />
t<br />
giffinoleggi.com<br />
liftlevel.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
Il sito porta l’attenzione sulle schede tecniche dei prodotti.<br />
Bella la galleria fotografica che descrive meglio l’operato<br />
dell’azienda. Rimando al blog un pò nascosto.<br />
GRAFICA<br />
Uno stile un pò retrò. Un pò impolpato dalla colonna<br />
destra che sforza un pò troppo l’occhio. Carina la scelta<br />
di colorare i prodotti una volta selezionati.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sito web nato da poco, molto intuitivo. Giusto numero<br />
di sezioni. Bella idea quella dello scorrimento<br />
delle recensioni di alcuni clienti (homepage in basso).<br />
GRAFICA<br />
Buona accoglienza con l’immagine d’apertura<br />
ad alta risoluzione. Il rosso nel layout trasmette energia<br />
e allo stesso tempo cattura l’attenzione.<br />
Collegamento ai social direttamente<br />
dal sito web sempre ben gradito.<br />
Post interessanti con condivisione<br />
del calendario corsi e immagini<br />
relative al progetto “full color”.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
t<br />
La foto copertina di Facebook è un<br />
buon biglietto da visita per il social.<br />
Entrambi i profili utilizzati in modo<br />
adeguato. Contenuti che riguardano<br />
mezzi all’opera o pubblicità di corsi<br />
di formazione.<br />
gv3.it<br />
locatop.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Piattaforma ricca di contenuti, forse anche troppo vicini<br />
tra loro. Bene il collegamento con WhatsApp che lo rende<br />
particolarmente interattivo. Interessante “full color”.<br />
GRAFICA<br />
Sovraccarico di immagini nella prima parte<br />
della homepage. Nel rimanente troppe informazioni<br />
che rischiano di confondere chi vi naviga.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Davvero una bella idea “l’accesso diretto e veloce<br />
ai prodotti” (arco in prima pagina). Troppe informazioni<br />
sulla home che rischiano di confondere la ricerca.<br />
GRAFICA<br />
Non un’unica foto ma un mosaico che racchiude tutti<br />
i servizi che l’azienda offre al cliente. Forse poco<br />
bilanciato l’utilizzo di testo e immagini sulla homepage.<br />
[14] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [15]
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Facebook e Instagram regolarmente<br />
attivi. Il primo risulta essere molto<br />
curato grazie alla bellissima<br />
immagine di copertina. Eliminerei<br />
soltanto i contatti telefonici riportati<br />
nei post. Un po’ ridondante.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
t<br />
Interessanti le foto dei lavori sulle<br />
street art postate sulla pagina<br />
Instagram, tanto da dedicarci una IG<br />
stories “on the wall”. Su FB contenuti<br />
a scopo informativo.<br />
lombardanoleggi.com<br />
nacanconove.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Piattaforma online completa e intuitiva. Ottima idea<br />
inserire le recensione di google e il collegamento con<br />
WhatsApp. Attenzione alle dimensioni dei caratteri.<br />
GRAFICA<br />
Il verde come colore predominante nella grafica del sito<br />
dà un senso di sicurezza e professionalità. È infatti<br />
un colore rilassante. Layout interessante e originale.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Oltre alle consuete sezioni ne troviamo una apposita<br />
per l’emergenza “Covid-19”. Ben dettagliata e strutturata<br />
la parte dedicata ai corsi di formazione.<br />
GRAFICA<br />
Homepage un po’ sovraccarica di immagini,<br />
ma nel complesso lineare. Bella idea la foto d’apertura:<br />
quel tocco di rosso che spicca nel bianco e nero.<br />
t<br />
t<br />
Poco spazio, o forse poco tempo,<br />
per i social che vengono aggiornati<br />
raramente. Ma utilizzati con le<br />
giuste etichette (hashtag).<br />
Pagina Instagram non pervenuta.<br />
Facebook aggiornato solo di<br />
recente. Consigliata un po’ più di<br />
attività sui social per valorizzare i<br />
contenuti che sicuramente non<br />
mancano.<br />
t<br />
t<br />
maifredi-srl.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Poche sezioni ma buone. Soprattutto la “gallery”. Il<br />
rimando al pdf per le schede tecniche è un plus. Tutto<br />
facilmente reperibile e ben ordinato.<br />
GRAFICA<br />
Disposizione delle immagini e testo equilibrato anche<br />
se in alcuni casi non sempre sono uniformi (ma dettagli).<br />
Colore blu positivo, uno dei più frequenti.<br />
NAVIGAZIONE<br />
La parte che preferiamo di più è la sezione “foto” con una<br />
sorta di collage di tutti i lavori svolti dall’azienda. Curata<br />
nel dettaglio ed efficiente “configuratore piattaforme”.<br />
piattaformeberti.com<br />
GRAFICA<br />
La grafica chiara e intuitiva rispecchia la struttura<br />
complessiva del sito. Homepage poco full ed è un bene.<br />
Eliminerei solo il numero verde ripetuto più volte.<br />
Super attivi. È chiaro che l’azienda<br />
vuole mantenere costante la sua<br />
presenza sui social, spesso<br />
personalizzando anche i propri post<br />
e affidandosi agli hashtag corretti.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
t<br />
L’azienda al momento non punta<br />
sui social. Nessun profilo esistente.<br />
mollofratelli.com<br />
rent-srl.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sito fresco e aggiornato. Esiste una parte dedicata al<br />
catalogo prodotti contro il Covid-19. Completo e intuitivo<br />
per la navigazione. Sezione “servizi” ben curata.<br />
GRAFICA<br />
Mollo si affida al blu per presentare la propria azienda.<br />
Un colore positivo e che ispira affidabilità. Lo conferma la<br />
scelta delle slideshow incoraggianti sulla homepage.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Eliminerei le “ultime notizie” in homepage se non<br />
pubblicate con frequenza. Sarebbe opportuno curare<br />
meglio l’intero sito, apparentemente poco aggiornato.<br />
GRAFICA<br />
Sito web standard: immagine, prodotti e video di<br />
presentazione. Bella immagine in accoglienza home.<br />
Occhio invece alle foto caricate nelle altre sezioni.<br />
[16] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [17]
Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy<br />
Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301<br />
E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it<br />
Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma<br />
C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it<br />
3 rd Edition<br />
Fiera certificata<br />
An exhibition audited by<br />
126/2018<br />
GICX18S1<br />
Costruttori online<br />
Poco investimento sui social.<br />
Facebook aggiornato molto<br />
raramente. La pagina Instagram<br />
non è ancora stata creata.<br />
t<br />
scpiattaforme.com<br />
t<br />
®<br />
Giornate italiane del CalCestruzzo<br />
ItalIan ConCrete Days<br />
Piacenza (Italy) 29-31 October <strong>2020</strong><br />
ItalIan ConCrete Days<br />
Piacenza (Italy) 29-31 October <strong>2020</strong><br />
®<br />
SAVE<br />
THE DATE!<br />
29-31 October ‘20<br />
www.gic-expo.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sito web molto minimal con delle piccole cose<br />
da perfezionare. Sulla sezione prodotti meglio evitare<br />
i file zippati, ben fatta, invece, la galleria.<br />
GRAFICA<br />
La grafica rispecchia lo stile dell’intero sito.<br />
Bisognava osare un po’ di più, magari personalizzando<br />
meglio qualche sezione.<br />
AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC <strong>2020</strong><br />
t<br />
t<br />
Profilo Instagram assente, Facebook<br />
aggiornato con video e post a scopo<br />
informativo. Molto carino il video di<br />
apertura posto nella copertina di FB.<br />
uprent.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Utile per la parte che interessa le offerte, quindi le<br />
promozioni e l’usato. Una bella, e sistemata, raccolta<br />
di tutte le info utili ai clienti nel catalogo noleggio.<br />
GRAFICA<br />
Immagini ad altà qualità, e tutto perfettamente bilanciato.<br />
Ben impostata soprattutto la pagina delle news suddivise<br />
per categoria. Il giallo e il blu vanno a nozze.<br />
Supporting Associations<br />
L’azienda investe molto sul fattore<br />
social curando nei minimi dettagli<br />
i propri post. Divertenti e originali<br />
gli indovinelli per i clienti. Sul sito<br />
troviamo entrambi i collegamenti.<br />
t<br />
t<br />
werentgroup.com<br />
Thematic Areas included<br />
NAVIGAZIONE<br />
Tutto al posto giusto. Sito esauriente e ben fatto.<br />
Le nostre preferenze ricadono in particolare sul “carrello<br />
preventivo” che risulta utile, e l’esposizione dei servizi.<br />
[18] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
GRAFICA<br />
Giallo e blu anche qui un’accoppiata vincente. Il sito<br />
ha uno stampo moderno, infatti è di recente creazione.<br />
Occhio di riguardo al posizionamento delle immagini.<br />
www.idrexpo.it<br />
www.conpavitexpo.it<br />
ITALIAN AGGREGATES<br />
TECHNOLOGY EXPO<br />
For info and stand bookings ph. +39 010 5704948<br />
info@gic-expo.it - www.gic-expo.it
:<br />
Attualità&Prodotti<br />
Infrastrutture<br />
Due punti di vista sulla parte superiore<br />
del grande pozzo che costituirà la nuova stazione.<br />
leStrade<br />
N. 1552/ 11 NOVEMBRE 2019<br />
Aeroporti Autostrade Ferrovie<br />
GALLERIE<br />
Napoli, le stazioni e i cantieri<br />
della nuova metropolitana<br />
LS<br />
Casa Editrice la fiaccola srl<br />
SICUREZZA<br />
Arriva sul mercato<br />
la barriera smart<br />
L STRADE<br />
MACCHINE<br />
Firenze, tutto<br />
sul No-Dig<br />
Cronistoria su leStrade<br />
( 1 ) o I 1 ve e 9<br />
l’oCChio Di Napoli<br />
SUL TERZO<br />
MILLENNIO<br />
Dentro il grande cantiere della stazione<br />
Capodichino della Linea 1 della metropolitana<br />
di Napoli, per scoprire i dettagli costruttivi<br />
che stanno facendo sorgere una struttura-pozzo<br />
profonda circa 48 metri costituita da un cilindro<br />
cavo profondo 35 metri. Diamo la parola<br />
a Filippo Cavuoto, direttore lavori opere civili<br />
e progettista strutturale dell’intervento<br />
Testi di Filippo Cavuoto CEo, Filippo Cavuoto Srl, Direttore lavori opere Civili<br />
Stazione Capodichino linea 1 Metropolitana di Napoli per MM.<br />
Capodichino. È dove sta prendendo forma un nodo<br />
di interscambio che, in proiezione futura, risulta un<br />
importante esempio di Hub di interconnessione tra<br />
diversi sistemi di trasporto, in un’area tra le più densamente<br />
popolate del Mezzogiorno d’Italia e probabilmente dell'intero<br />
Mediterraneo. Il cantiere della stazione della Linea 1<br />
della Metropolitana, con la presenza di più operatori impegnati<br />
a condividere la realizzazione di un’opera dal valore<br />
complessivo che supera i 250 milioni di euro, rappresenta<br />
esso stesso l’esemplificazione di un “multi-cantiere”<br />
attraverso il quale la struttura tecnico-organizzativa di<br />
Metropolitana di Napoli SpA (concessionaria per la prolE<br />
iNFraSTruTTurE Di Napoli Sopra, la TBM pronta<br />
a scavare la tratta Capodichino-poggioreale.<br />
Ben visibile il pozzo della nuova stazione della linea 1<br />
dell’aeroporto, in esecuzione.<br />
Ritorno a Napoli e alla sua metropolitana, a cui la<br />
rivista leStrade (edita da la Fiaccola come Co -<br />
struzioni) ha dedicato ampio spazio in tempi non<br />
lontani proponendo ai lettori un dossier speciale<br />
dal titolo “La Nuova Metro di Napoli” pubblicato<br />
sul numero di Novembre 2019 e curato da Fabrizio<br />
Apostolo, direttore editoriale della testata della<br />
Casa Editrice la Fiaccola, Ennio Cascetta, Pre -<br />
sidente di Metropolitana di Napoli SpA e Maria<br />
Luisa De Guglielmo, Responsabile e Coordinatore<br />
della Programmazione Progettazione-Lavori di<br />
Metro politana di Napoli SpA.<br />
L’ingegner De Guglielmo, in particolare, ha accompagnato<br />
i lettori in un viaggio dettagliato tra i cantieri<br />
e le stazioni della Linea 1 attualmente in costruzione,<br />
aprendo anche una pagina di grande<br />
interesse, in conclusione, sugli sviluppi futuri dell'intervento.<br />
Un paragrafo è stato dedicato alla<br />
Stazione Capo dichino, ovvero a quella in corso di<br />
realizzazione in prossimità dello scalo aeroportuale<br />
partenopeo anche nota, nella comunicazione che<br />
contraddistingue il progetto, come “la porta dell'aria”.<br />
Da collocare idealmente accanto alla “porta del<br />
mare” (la Stazione Municipio e il suo interscambio<br />
con il porto) e naturalmente alla “porta di terra”, ovvero<br />
la Stazione Garibaldi e il link con la stazione FS.<br />
In tutti e tre i casi, stiamo dunque parlando di crocevia<br />
trasportistici progettati e realizzati in contesti<br />
ad alta urbanizzazione. Luoghi, dunque, di particolare<br />
interesse tecnico e di conseguenza divulgativo.<br />
Ecco spiegata la ragione di questo approfondimento<br />
dedicato a “Capodichino” che risponde a un<br />
invito della rivista leStrade finalizzato a proseguire<br />
e integrare il racconto di questa grande opera costruttiva<br />
da un ulteriore punto di vista.<br />
[20] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [21]
Attualità&Prodotti<br />
Infrastrutture<br />
Schema delle<br />
componenti<br />
strutturali<br />
del pozzo.<br />
loNDiNESE E D’auTorE la firma sul progetto<br />
è quella, prestigiosa, dello studio<br />
rogers Stirk harbour+partners di londra (uK).<br />
gettazione e l'esecuzione) sta procedendo a testa bassa<br />
verso l’obiettivo di attuare l'integrazione dei principali sistemi<br />
di trasporto (gomma, ferro e avio). Questo nodo metro-aeroportuale<br />
rappresenta probabilmente lo sforzo più<br />
poderoso espresso dall’Amministrazione comunale di<br />
Napoli per portare la città nel Terzo Millennio, dotandola di<br />
un sistema integrato di trasporti che, non solo dal punto di<br />
vista dell'estensione ma anche in termini qualitativi, rappresenta<br />
un’eccellenza per l'interconnessione e l'integrazione<br />
(ferro-gomma-avio, e anche marittimo) tra diverse<br />
dimensioni del trasporto passeggeri.<br />
In più - grazie all’opera dell'Amministrazione Regionale -<br />
a poche centinaia di metri da Capodichino si avvia la realizzazione<br />
della stazione Di Vittorio, che porta con sé la<br />
potenziale interconnessione con altre future linee su ferro<br />
(Linea 10, per esempio) e soprattutto la chiusura di<br />
quell’anello della Linea 1 che perimetra la parte Nord-Est<br />
della Città di Napoli con un occhio orientato alla Città<br />
Metropolitana (oltre 3,2 milioni di abitanti).<br />
Proprio la chiusura dell’anello, affidata sempre a Metro -<br />
politana di Napoli (per varare l'intervento, mancano solo alcuni<br />
passaggi formali da parte del Concedente Comune di<br />
Napoli) vedrà l’ingresso di un ulteriore operatore di grande<br />
livello per la realizzazione dell’ultimo tratto di galleria a doppio<br />
binario che mette in connessione Capodichino e la Linea<br />
1 con la stessa stazione Di Vittorio e, quindi, la linea su ferro<br />
in corso di realizzazione a cura di EAV.<br />
Nella configurazione finale (quella immediatamente successiva<br />
all'attuale) nell’area oggi occupata dai cantieri<br />
del pozzo-stazione e delle gallerie di linea della tratta<br />
Poggioreale-Capodichino, troverà dunque posto il cantiere<br />
della TBM-EPB di circa 10 m di diametro che dovrà<br />
coprire una tratta di circa un chilometro per collegare<br />
Capodichino a Di Vittorio. In poco meno di un ettaro saranno<br />
così operativi tre cantieri: quello dei lavori affidati<br />
all’ATI Astaldi-Moccia, sotto la direzione dello scrivente,<br />
che opera per il completamento della stazione progettata<br />
da RSH+P e MM SpA, il cantiere di Sinergo-Integra<br />
il pozzo di stazione supera un’altezza di 48 m.<br />
aggiudicatari della realizzazione delle due gallerie a singolo<br />
binario con TBM-EPB da 6 m di diametro per la tratta<br />
Poggioreale-Capodichino (compresa la delicata camera<br />
di ventilazione profonda) e, da ultimo, il cantiere<br />
per la chiusura dell’anello di cui abbiamo accennato, il<br />
cui realizzatore - sotto la guida di MN SpA - emergerà da<br />
una competizione di livello europeo.<br />
Gli attori in campo a Capodichino<br />
Ma entriamo a questo punto nel vivo del progetto della stazione<br />
di Capodichino della Linea 1 della Metropolitana di<br />
Napoli, imprese esecutrici ATI Astaldi-Moccia. Per la progettazione<br />
architettonica del nodo, i committenti Metro -<br />
politana di Napoli e Comune di Napoli si sono affidati allo<br />
studio internazionale di Richard Rogers con sede a Londra<br />
(RSH+P/Rogers Stirk Harbour+Partners). La progettazione<br />
funzionale strutturale e impiantistica è invece coordinata<br />
e guidata da Metropolitana Milanese SpA, che coordina<br />
e garantisce anche la Direzione Lavori. Chi vi scrive,<br />
oltre a essere Direttore Lavori delle Opere Civili, ha anche<br />
l’incarico della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva<br />
della stazione. A Rocksoil SpA è stato affidato l’incarico<br />
della progettazione delle gallerie di linea e di stazione,<br />
mentre allo studio Smith Barracco di Napoli è affidata<br />
la progettazione esecutiva dell’architettura sotto la direzione<br />
artistica del team di Londra che fa capo a Ivan<br />
Harbour, senior partner di RSH+P e con il prezioso apporto<br />
dell’arch. Leonardo Pelleriti Tecnosistem SpA ha sviluppato,<br />
infine, il progetto definitivo ed esecutivo degli impianti.<br />
Scavo degli accessi a terra e opera completata.<br />
il pozzo panoramico<br />
In posizione baricentrica rispetto alle due gallerie di stazione,<br />
il pozzo discenderie della stazione è costituito da un<br />
cilindro cavo di 35 m di diametro e oltre 48 m di profondità.<br />
La struttura è aperta verso l’alto e ha un mezzanino leggero<br />
e trasparente che smista i passeggeri in arrivo e in<br />
uscita dalla stazione, direttamente a quota strada, attraverso<br />
quattro scale fisse elicoidali che si sviluppano lungo<br />
la superficie interna del cilindro cavo e con il supporto meccanico<br />
di 8 ascensori da 25 posti che collegheranno in<br />
20 secondi il mezzanino con il piano banchina (Vvert=<br />
2,4 m/s). Il pozzo è coperto da una struttura metallica dalla<br />
superficie di oltre 2000 metri quadrati, dotata di un sistema<br />
idraulico di dissipazione dell’energia prodotta dal si-<br />
[22] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [23]
Attualità&Prodotti<br />
Infrastrutture<br />
sma che riconosce le azioni lente prodotte dalle variazioni<br />
termiche e scorre liberamente senza indurre stati di coazione<br />
sulle strutture verticali. Queste sono in conglomerato<br />
cementizio nella zona del pozzo e a struttura in acciaio<br />
lungo il perimetro della copertura.<br />
Il mezzanino è quindi costituito da un terrazzo semi trasparente<br />
poggiato su 10 pilastri di grande altezza e dimensioni<br />
che costituiscono un fascio di elementi snelli uniti<br />
tra loro da trasversi intermedi che conferiscono all’insieme<br />
rigidezza e capacità portante.<br />
Di fatto la terrazza sul pozzo ha una collocazione così ardita<br />
da sembrare un belvedere panoramico che si affaccia<br />
sulla valle di un paesaggio dolomitico o su un costone roccioso<br />
caprese a picco sul mare: nessuna vertigine per i passeggeri<br />
che si affacceranno in attesa degli ascensori.<br />
Protetti da alti parapetti (2,50 m) in vetro strutturale, avranno<br />
la possibilità di guardare verso il piano banchina in tutta<br />
sicurezza.<br />
Il collegamento con il piano banchine è assicurato dagli<br />
ascensori panoramici sospesi al filo esterno del castello<br />
che sostiene la terrazza del mezzanino e posizionati in<br />
modo da intercettare efficacemente i flussi in arrivo e in<br />
partenza da e per il centro della città. Chi dal mezzanino<br />
approderà all’atrio del piano banchina si ritroverà in un ampio<br />
spazio circolare da cui raggiungere le banchine viaggiatori<br />
attraverso 4 fornici, disposti ai vertici di una croce e<br />
protetti da portali ad acqua in grado di assicurare all’atrio<br />
il varo della TBM<br />
è avvenuto nel <strong>2020</strong>,<br />
a maggio.<br />
particolare della testa fresante della TBM.<br />
una protezione pressoché totale dal fumo. Il volume cilindrico<br />
del pozzo verticale è segnato dalle spirali delle quattro<br />
scale fisse che, in caso di interruzione dell’alimentazione<br />
per gli ascensori, consentiranno di raggiungere il<br />
mezzanino e, quindi, l’uscita mediante 265 gradini. Le scale<br />
saranno protette da filtri ad aria per ulteriore sicurezza<br />
dei viaggiatori.<br />
Dettaglio del retro-scudo della TBM.<br />
Strutture provvisionali<br />
e tecniche costruttive<br />
La fusione tra pozzo discenderie e sottostazione elettrica<br />
trasforma la sezione in pianta del pozzo, originariamente<br />
circolare, in una dal comportamento statico meno<br />
“intuitivo” - a ferro di cavallo - che ottimizza il rapporto tra<br />
volume scavato e superficie delle strutture perimetrali di<br />
contenimento.<br />
Le contro-pareti perimetrali realizzate in discesa per campi<br />
di 6-8 metri accrescono il livello di sicurezza dello scavo,<br />
minimizzando i tempi di sostegno delle spinte, affidato<br />
alla geometria ad anello del pozzo. La presenza del<br />
sostegno provvisionale costituito da un diaframma di<br />
pannelli di paratia - configurato secondo un asse curvilineo<br />
- garantisce infatti il sostegno delle azioni geostatiche<br />
per mutuo contrasto tra i pannelli, grazie all’impiego<br />
di un'idrofresa di sezione 2,80 x 1,20 che realizza<br />
in fase di scavo la compenetrazione tra pannelli primari<br />
e secondari: in questo modo i tempi di realizzazione<br />
dello scavo e del rivestimento si susseguono con continuità<br />
abbreviando i tempi di realizzazione della struttura<br />
principale e nel contempo non riducendo i margini di<br />
sicurezza degli operatori.<br />
Anche la struttura finale, costituita da un cilindro cavo,<br />
collabora indefinitamente con la struttura provvisionale<br />
costituendo un muro ad arco dello spessore finito di oltre<br />
2,40 m: in configurazione finale, la struttura che sostiene<br />
scale e ascensori di accesso alle gallerie ha uno<br />
sviluppo perimetrale di circa 110 m per un'altezza di 45 m<br />
e uno spessore di 2,40 m. Il tutto senza alcun elemento<br />
di contrasto o puntellatura delle opere di sostegno, né in<br />
fase di scavo, né in configurazione finale.<br />
Nella confinante sottostazione elettrica contro-pareti verticali<br />
e orizzontamenti intermedi vengono opportunamente<br />
aggrappati alle paratie grazie alla predisposizione<br />
di tasche rettangolari nelle gabbie di armatura dei<br />
singoli pannelli alle quote di progetto, per consentire di<br />
giungere al fondo dello scavo con tutti gli elementi già<br />
poSa iN MaSChEra Gli specialisti impegnati in questo<br />
grande cantiere fotografati prima del varo.<br />
realizzati in fase di scavo. Quando lo scavo raggiunge il<br />
fondo, anche le strutture di sostegno interne sono dunque<br />
complete e si passa alla realizzazione delle gallerie<br />
di stazione.<br />
un grande cantiere<br />
di portata strategica<br />
La complessa evoluzione del cantiere lascia pensare che<br />
il completamento del nodo di interscambio richieda ancora<br />
alcuni anni di tempo. Nei prossimi due anni si compirà<br />
l’evoluzione del cantiere della stazione e delle gallerie<br />
della tratta verso Poggioreale, mentre sarà in piena<br />
evoluzione il cantiere della galleria a doppio binario che<br />
chiude l’anello tra Capodichino e Di Vittorio. Augurandoci<br />
che tutto vada per il meglio, ci diamo appuntamento al<br />
prossimo aggiornamento, che sarà dedicato - possiamo<br />
qui anticiparlo - allo scavo meccanizzato della tratta compresa<br />
tra Capodichino e Poggioreale.<br />
Proprio pochi giorni prima della stesura di questo articolo,<br />
infatti, abbiamo potuto assistere al calaggio dello<br />
scudo della TBM (Tunnel Boring Machine) che andrà<br />
a compiere questa ulteriore grande opera. Ci fa piacere<br />
fornire ai nostri lettori, aspettando la prossima narrazione<br />
tecnica, quantomeno un racconto per immagini,<br />
sempre avvincenti ed emozionanti in quanto<br />
esprimono la passione per un mestiere, quello dell'ideatore<br />
e realizzatore di opere al servizio della collettività,<br />
che trova nel settore del sotterraneo una peculiare<br />
declinazione.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [25]
Peso operativo mono<br />
Peso operativo posiz.<br />
Potenza motore<br />
Forza di strappo<br />
6.860 kg<br />
7.360 kg<br />
42,4 kW<br />
4.840 daN<br />
WALKAROUND<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo
WALKAROUND di<br />
Takeuchi TB370<br />
Takeuchi presenta il primo midi di terza generazione<br />
con un posizionamento inedito a cavallo delle 7 t.<br />
Tutta la qualità made in Japan, con braccio mono<br />
o braccio posizionatore e un allestimento ultra completo<br />
1<br />
Il nuovo TB370 ha prestazioni<br />
superiori a un 6 t e geometrie vicine<br />
a un 8 t. Con braccio triplice arriva<br />
a ben 7.360 kg e diventa un midi<br />
unico sul mercato. Da provare<br />
2<br />
Idraulica con distributore a centro<br />
chiuso LS. Impianto realizzato a regola<br />
d’arte con componenti Kyb e Nachi<br />
made in Japan. Unisce prestazioni,<br />
controllabilità ed efficienza<br />
3<br />
Il TB370 ha due linee ausiliarie<br />
proporzionali di serie e può<br />
montare da stabilimento una terza<br />
linea ed una per l’attacco rapido.<br />
Portate regolabili da monitor<br />
4<br />
Motore turbo Stage V con elevata<br />
potenza specifica, iniezione<br />
common rail e sistema di post<br />
trattamento allo scarico ultra<br />
collaudato con Doc e Crs on filter<br />
5<br />
Modalità Eco mode piacevole<br />
perché la macchina sfrutta<br />
lo stesso tutta la coppia motore<br />
disponibile. Calano i consumi<br />
senza penalizzare le prestazioni<br />
6<br />
Il TB370 è allestito da fabbrica<br />
per sollevare carichi grazie a valvole<br />
di blocco sui tre cilindri idraulici<br />
di sollevamento, valvola sul cilindro<br />
lama e biella con anello integrato<br />
7<br />
Ha un monitor lcd a colori da 8”<br />
touch sceen e orientabile verticale<br />
od orizzontale. Integra anche<br />
i comandi del climatizzatore, radio<br />
DAB e bluetooth (audio e voce)<br />
8<br />
La telecamera posteriore è di serie,<br />
ma si può richiedere un sistema<br />
di tre videocamere integrate<br />
che permette una visione a 270°<br />
con inquadratura birdview<br />
9<br />
Cabina di nuova generazione<br />
con ogni comfort, dal sedile<br />
pneumatico al climatizzatore<br />
automatico. Si possono montare<br />
anche due griglie OPG Level II.<br />
10<br />
Chiave d’avvio con immobilizer<br />
e codice d’avvio a monitor per<br />
scongiurare furti. Sistema<br />
di localizzazione e trasmissione<br />
dati per manutenzione predittiva<br />
[28] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [29]
WALKAROUND<br />
Takeuchi TB370<br />
l’offerta Takeuchi si arricchisce del nuovo<br />
TB370 che unisce le prestazioni di un ottimo<br />
6 t alle geometrie di un 8 t. pesa 6.860 Kg<br />
e con braccio triplice arriva a ben 7.360 kg<br />
È il priMo di Terza generazione<br />
La sigla TB370 indica che si tratta di una<br />
macchina di terza generazione che pesa 7 t.<br />
Tutto è nuovo, dal posizionamento sul mercato<br />
in termini di peso e potenza, fino all’evoluta<br />
filosofia costruttiva, sempre nel rispetto della<br />
tradizione. Evidenti i cambiamenti in cabina.<br />
2.630/2.080 mm<br />
RAGGIO DI ROTAZIONE MINIMO 2.080 MM<br />
È unico nel suo genere<br />
1.900 mm<br />
il nUovo TB370 posizionaTore vs il TB370 MonoliTiCo<br />
• Forza di peneTrazione<br />
• Forza di sTrappo<br />
• CapaCiTà sollevaMenTo laTerale<br />
(90°), a Terra, sBraCCio 3M,<br />
laMa alzaTa laTerale<br />
3.170 dan<br />
4.840 dan<br />
1.665 Kg<br />
• Forza di peneTrazione<br />
• Forza di sTrappo<br />
• CapaCiTà sollevaMenTo laTerale<br />
(90°), a Terra, sBraCCio 3M,<br />
laMa alzaTa laTerale<br />
1.960 mm<br />
3.170 dan<br />
4.840 dan<br />
2.011 Kg<br />
POSIZIONATORE<br />
CLASSICO<br />
Il braccio<br />
posizionatore<br />
ha il secondo<br />
elemento<br />
azionato<br />
da cilindri laterali<br />
e condivide<br />
il blocco<br />
di brandeggio con<br />
la versione mono.<br />
Lo scavo filomuro è sempre possibile<br />
Triplice o monobraccio<br />
non ha ConCorrenTi Guardando all’offerta di midi<br />
escavatori con peso tra le 6 e le 8 t il TB370 si pone<br />
come baricentro dell’offerta in termini<br />
di peso operativo. E se in versione<br />
monobraccio può essere paragonato<br />
per prestazioni a poche macchine, nella<br />
versione con braccio posizionatore<br />
non ha concorrenti diretti.<br />
1.455 O 1.480 MM Lo sbalzo posteriore della torretta<br />
è di 1.455 mm ma scegliendo la zavorra maggiorata<br />
di 95 kg lo sbalzo aumento fino a 1.480 mm<br />
Passaggio tubazioni interne al blocco di brandeggio Blocco brandeggio in fusione (2 perni) Brandeggio a pedale<br />
5.950 mm
Serbatoio idraulico più alto di pompe<br />
e motore di rotazione (no cavitazioni)<br />
s<br />
WALKAROUND di<br />
2 LINEE<br />
PROPORZIONALI<br />
Il TB370 è allestito<br />
da stabilimento<br />
con due linee<br />
idrauliche<br />
ausiliarie, la prima<br />
con HF da 120 litri<br />
al minuto, mentre<br />
la seconda<br />
è da 46,6 litri<br />
al minuto. Una<br />
terza e quarta linea<br />
sono disponibili<br />
da fabbrica per<br />
l’attacco rapido<br />
e per azionare sia<br />
tilt sia rotazione<br />
delle attrezzature.<br />
2 linee aux di serie (6 tubazioni)<br />
Preziosi attacchi aux con rubinetti<br />
Switch singolo o doppio effetto<br />
Distributore Kayaba<br />
configurato con 11 elementi<br />
Motore di rotazione Nachi<br />
Takeuchi TB370<br />
prestazioni ed efficienza<br />
l’impianto idraulico del TB370<br />
è sviluppato attorno al distributore<br />
a centro chiuso load sensing<br />
con spole compensate<br />
in pressione. Questo permette<br />
di unire prestazoni, controllabilità<br />
e di contenere i consumi<br />
p1<br />
Filtro pilotaggi<br />
Anelli guida tubi da stabilimento<br />
soddisFa i più esigenTi L’idraulica<br />
è quella dei grandi, in cui<br />
la portata idraulica<br />
è indipendente dal regime del<br />
motore termico (meno consumo)<br />
grazie al distributore a centro<br />
chiuso Kayaba con spole<br />
compensate in pressione che<br />
permettono all’operatore<br />
di gestire litro per litro il flusso<br />
dell’olio per ogni funzionalità.<br />
I movimenti multipli simultanei<br />
non sono mai un problema.<br />
A manipolatori immobili<br />
la portata cala leggermente per<br />
ottimizzare ulteriormente<br />
l’efficienza. Una sorta di effetto<br />
auto idle dell’idraulica.<br />
p4<br />
p3<br />
p2<br />
DOPPIA POMPA A CILINDRATA VARIABILE NACHI DA 160 LITRI/MIN<br />
Nel reparto pompe la protagonista è una doppia pompa a portata variabile<br />
che arriva a 160 litri/min per 24,5 MPa di pressione massima a cui si aggiunge<br />
in serie una pompa a ingranaggi (P3) da 46,6 litri/min per i pilotaggi e le linee<br />
aux 2 e aux 4. L’high flow, di serie, è da 120 litri/min e 20,6 MPa.<br />
ACCUMULATORE IN METALLO<br />
Questo permette di assorbire<br />
sovrapressioni dell’impianto<br />
allungando la vita dei componenti.<br />
Consente, tra l’altro, anche manovre<br />
di rientro in caso di avarie.<br />
Serbatoio olio in metallo<br />
Indicatore ottico sul serbatoio<br />
KIT SOLLEVAMENTO<br />
DI SERIE... con biella<br />
dotata di anello per<br />
il sollevamento<br />
certificato<br />
da Takeuchi<br />
stessa.<br />
[32] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Cambio olio a 500 h<br />
Auto idle di serie<br />
WALKAROUND di<br />
POST TRATTAMENTO ULTRA COLLAUDATO<br />
Takeuchi TB370<br />
stage v potente e collaudato<br />
1<br />
2<br />
3<br />
Iniettori piezoelettrici<br />
poTenza speCiFiCa elevaTa Il motore turbo 4 cilindri<br />
Kubota eroga ben 42,4 kW a 2.000 giri/min a fronte di una<br />
cilindrata di soli 2,6 litri. Potenza superiore alla media<br />
di categoria e cilindrata inferiore alla media.<br />
213,4 nM a1.300 giri/Min Curva di coppia dedicata<br />
per privilegiare i regimi bassi. Anche attivando l’Eco<br />
mode è sempre disponibile la coppia massima.<br />
CoMMon rail... e iniettori piezoelettrici. L’iniezione dosa<br />
con precisione il gasolio. Potenza ed efficienza unite<br />
a basse emissioni (affidabilità post trattamento).<br />
Egr raffreddato ed elettronico<br />
Temperatura d’aspirazione<br />
Motore one side service<br />
200 GIRI IN MENO<br />
Attivando l’Eco mode il regime motore<br />
viene limitato a un regime inferiore<br />
di 200 giri/min rispetto al regime<br />
di potenza massima. I consumi calano<br />
del 10% e la parte migliore della curva<br />
di coppia resta disponibile.<br />
Cono di rabbocco olio<br />
RIGENERAZIONE<br />
AUTOMATICA<br />
Il sistema Kubota<br />
Stage V prevede<br />
un Doc e un sistema che<br />
trattiene il particolato<br />
con tecnologia Crs on<br />
filter. La rigenerazione<br />
inizia in automatico<br />
e si può continuare<br />
a lavorare. Se si rinvia<br />
la rigenerazione<br />
manualmente per due<br />
volte consecutive,<br />
va fatta la rigenerazione<br />
a macchina ferma.<br />
Ventola plastica aspirante<br />
CoMe Un grande...<br />
...ma in miniatura. Il gruppo<br />
di scambiatori del TB370<br />
ha gli scambiatori di olio<br />
idraulico e refrigerante montati<br />
in parallelo e, davanti a loro,<br />
in serie, è montato<br />
il condensatore del clima<br />
(standard) su un telaio apribile<br />
a libro per favorire la pulizia.<br />
Infine, distaccato, c’è lo<br />
scambiatore del gasolio utile<br />
a preservare la raffinata<br />
iniezione e incrementare<br />
l’efficienza di combustione.<br />
Vano aspirazione ben separato dal motore e modulo apribile per pulizia<br />
Doc<br />
Crs on filter<br />
PROFILO ORIGINALE<br />
La ventola plastica Kubota a 8 pale<br />
originale Kubota, caratterizzata dalle<br />
appendici allargate in punta, è stata<br />
mantenuta ottimizzandone giusto la<br />
distanza dagli scambiatori. Sopra<br />
lo scambiatore del gasolio<br />
in alluminio (notare le tubazioni<br />
rivestite), più a destra quello dell’olio<br />
idraulico con classiche alette a Z.<br />
Centralina Ecu al fresco<br />
Filtro a doppio elemento<br />
Estrattore d’aria incluso nella zavorra posteriore<br />
Vapori d’olio dalla testata filtrati e reimmessi in aspirazione a monte del turbo<br />
[34] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Takeuchi TB370<br />
È un passo avanti<br />
l’interfaccia operatore touch screen<br />
è di chiara ispirazione automotive così<br />
come il selettore rotativo di controllo<br />
e la pulsantiera dei comandi rapidi<br />
8 polliCi riCChi di inForMazioni Il nuovo<br />
monitor lcd a colori touch screen da 8”<br />
montato dal TB370 è decisamente ai vertici<br />
della categoria per hardware (alta risoluzione,<br />
schermo orientabile in orizzontale) e per<br />
software, che grazie alla navigazione touch<br />
o con selettore “jog dial”, rende intuitivo<br />
e semplice ogni tipo di impostazione.<br />
La portata delle tre linee idrauliche<br />
(2 sono di serie) è regolabile con precisione<br />
percentile. Non mancano la connessione<br />
bluetooth con smatphone<br />
(audio e chiamate) e la radio DAB.<br />
WALKAROUND di<br />
IMPOSTAZIONI DEDICATE<br />
Ogni operatore può<br />
memorizzare le sue<br />
impostazioni (qui operatore<br />
1, icona in alto a destra).<br />
AUX 1 AL MASSIMO<br />
Qui è rappresentata<br />
la portata massima<br />
di aux 1 per una attrezzatura<br />
a singolo effetto.<br />
AUX 1 A DOPPIO EFFETTO<br />
In questo caso la portata<br />
è dimezzata e importata<br />
per lavorare con attrezzatura<br />
doppio effetto.<br />
PORTATA DI AUX 2 E AUX4<br />
In questa schermata<br />
si possono regolare le linee<br />
aux alimentate dalla pompa<br />
a ingranaggi P3.<br />
Selezione frequenze radio DAB Home orizzontale con Eco mode Schermata climatizzatore<br />
HOME PAGE RIASSUNTIVA<br />
La schermata principale<br />
raggruppa davvero molte<br />
informazioni e “pulsanti”<br />
scorciatoia. Perfetta.<br />
ALERT EVIDENTI<br />
Il sistema prevede differenti<br />
icone e segnali d’allerta.<br />
Arancione è un pre allarme,<br />
rosso è segnale d’allarme.<br />
DOPPIA SICUREZZA<br />
La macchina è dotata<br />
di chiave con immobilizer,<br />
ma si può anche impostare<br />
una password a monitor.<br />
DIFFERENTI PARZIALI<br />
L’operatore ha a disposizione<br />
3 conta ore parziali, più quelli<br />
resettabili di olio motore,<br />
refrigerante e olio idraulico.<br />
Telecamere a 270° disponibili<br />
LATERALI PROTETTE<br />
Sopra la telecamera destra,<br />
sotto quella sinistra posizionata<br />
vicino allo specchietto.<br />
TeleCaMera posTeriore di serie Si chiama 270° View<br />
Monitor ed è un’opzione montata da stabilimento,<br />
perfettamente integrata al monitor della macchina<br />
e a tutte le sue funzionalità. Per una macchina<br />
di queste dimensioni può sembrare<br />
esagerato ma sicuramente ci sono<br />
applicazioni in cui può fare la differenza<br />
in termini di sicurezza. Ovviamente<br />
la retrocamera integrata e protetta<br />
è parte dell’allestimento di serie.<br />
VISTA SUI SENSORI<br />
È possibile rilevare in tempo<br />
reale i dati dei sensori<br />
di livello e temperatura, senza<br />
connettersi alla presa Obd.<br />
3 LINEE REGOLABILI<br />
Il TB370 può avere 4 linee<br />
aux (una attacco rapido),<br />
di cui 3 con portata idraulica<br />
regolabile in mandata/ritorno.<br />
IDENTICO ALLE AUTO<br />
il menu si più navigare<br />
anche con il selettore rotativo<br />
che è circondato<br />
da una pulsantiera soft touch<br />
con richiamo scorciatoia<br />
per clima, media,<br />
o schermata principale.<br />
[36] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [37]
Takeuchi TB370<br />
Tettuccio in policarbonato oscurato...<br />
...con tenda integrale traforata<br />
Filtro del ricircolo aria in cabina<br />
Filtro abitacolo<br />
spazio alla<br />
sicurezza<br />
griglia sUperiore e FronTale opG level ii<br />
La cabina Rops Tops Opg (Top Guard Level 1)<br />
può essere equipaggiata con griglie superiori<br />
e frontali da fabbrica. Salendo a bordo<br />
si apprezza il corrimano interno,<br />
ma soprattutto il sedile pneumatico<br />
e i manipolatori ben distanziati. La larghezza<br />
interna di 1.030 mm e l’altezza di 1.290 mm<br />
assicurano una buona abitabilità.<br />
Specchio interno convesso<br />
IMMOBILIZER<br />
DI SERIE La chiave<br />
d’avviamento<br />
contiene un chip<br />
elettronico che<br />
dialoga con l’ECU<br />
e permette<br />
l’accensione.<br />
Chiavi con immobilizer<br />
Visiera para pioggia<br />
8 bocchette orientabili<br />
540 mm<br />
Sedile Grammer Deluxe<br />
con sospensione<br />
pneumatica di serie<br />
Braccioli regolabili<br />
Pedali ribaltabili di serie<br />
PULSANTIERA<br />
ANTIPOLVERE<br />
I comandi più utilizzati<br />
sono raggruppati in una<br />
pratica pulsantiera<br />
sulla consolle destra.<br />
Il kit telecamere 270° include le luci laterali<br />
il salto di qualità è evidente<br />
COME UN ESCAVATORE Il sedile<br />
è semplicemente il meglio che<br />
possiate immaginare su un midi,<br />
le consolle sono fisse, i braccioli<br />
regolabili in altezza millimetricamente.<br />
PRESA 12 V E PRESA USB<br />
C’è tutto per ricaricare<br />
smartphone o attaccare<br />
una piccola borsa frigo<br />
alimentata.<br />
[38] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [39]
CILINDRI DI QUALITÀ... con teste<br />
saldate per frizione. Quelli<br />
di sollevamento sono ben protetti<br />
e hanno valvole di blocco<br />
per effettuare sollevamenti<br />
a norma di legge.<br />
Lama flottante disponibile<br />
Punti d’ingrassaggio sempre protetti<br />
Tubazioni lama modulari e protette<br />
Forza di trazione di ben 7.330 daN<br />
Takeuchi TB370<br />
lama heavy duty<br />
Con 1.960 mm di sbalzo da centro ralla,<br />
la lama incrementa la stabilità del carro<br />
largo 2.100 mm e dotato di rulli a tripla<br />
flangia che incrementano la stabilità laterale<br />
Cilindro lama protetto e con valvola di sicurezza<br />
sTaBiliTà deCisaMenTe elevaTa La robusta<br />
lama scatolata contribuisce ad abbassare<br />
il baricentro, mentre il carro, esattamente<br />
come il TB370, si pone tra quelli da 2.000 mm<br />
dei 6 t e quelli da 2.300 mm degli 8 t. Grazie<br />
ai rulli a tripla flangia l’interasse in appoggio<br />
è di 1.770 mm e i cingoli in gomma (o acciaio<br />
o road runner) sono oggetto di una torsione<br />
trasversale inferiore alle macchine concorrenti.<br />
6 FARI A LED STANDARD<br />
Due sono montati ai lati del<br />
secondo elemento del braccio<br />
per illuminare lo scavo, e due<br />
sopra cabina e due retro<br />
cabina. Con le telecamere<br />
a 270° si aggiungono due fari<br />
laterali, sempre a led, mentre<br />
il cofano posteriore ha due<br />
gruppi alogeni integrati.<br />
Cingoli Bridgestone marchiati Takeuchi<br />
Rulli a tripla flangia<br />
Traslazione al top<br />
e braccio curato<br />
Ben 7.330 dan di Forza<br />
La forza di traslazione assicurata<br />
dall’esclusivo carro e dai motori<br />
Nachi è ai vertici della categoria.<br />
Il braccio mono e quello triplice,<br />
come tutte le parti strutturali,<br />
sono realizzate direttamente<br />
da Takeuchi con acciai lavorati<br />
e rifiniti in Giappone. Da notare<br />
l’estremo ordine delle tubazioni idrauliche<br />
tra il distributore e i cilindri di braccio<br />
e avambraccio, oltre alla cura con<br />
cui sono protetti ed evidenziati tutti<br />
i punti d’ingrassaggio.<br />
SERBATOIO PLASTICO, DOPPIO FILTRO DEL GASOLIO CON TESTIMONE OTTICO<br />
E POMPA DI RIFORNIMENTO AD ARRESTO AUTOMATICO CON TUBAZIONE AUTOAVVOLGENTE<br />
Serbatoio gasolio da 110 litri<br />
Filtro estraibile e vasca salvagoccia<br />
Avvolgitubo<br />
automatico<br />
Vano porta attrezzi<br />
iMpianTo eleTTriCo<br />
CUraTo La batteria<br />
da 110 Ah e il quadro<br />
fusibili con legenda<br />
a icone sono nella<br />
parte anteriore della<br />
torretta, ben protetti.<br />
La macchina<br />
ha lo stacca batteria<br />
automatico.<br />
[40] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Macchine&Componenti<br />
Takeuchi TB370<br />
il Takeuchi TB370 posizionatore<br />
Peso operativo (mono)<br />
Potenza<br />
Motore Kubota<br />
Cilindrata<br />
Cilindri<br />
Alesaggio x corsa<br />
Regime di taratura<br />
Velocità del pistone<br />
Valvole per cilindro<br />
Distribuzione<br />
Iniezione<br />
Fasi d'iniezione<br />
Egr<br />
Trattamento gas di scarico<br />
Alimentazione aria<br />
Pompe<br />
Portata (aux)<br />
Regolazione pompa<br />
Distributore a cassetti<br />
Pressione massima<br />
Profondità di scavo (mono)<br />
Profondità plinto (mono)<br />
Dist. scavo a terra (mono)<br />
Altezza di carico (mono)<br />
Forza strappo (mono)<br />
Forza penetrazione (mono)<br />
Velocità traslazione<br />
Velocità rotazione torretta<br />
Passo/lunghezza carro<br />
Rulli d’appoggio<br />
Larghezza sottocarro<br />
Larghezza dei cingoli<br />
Sbalzo posteriore (zav. opt)<br />
Scavo disassato (sx-dx)<br />
Lungh. trasporto<br />
Altezza trasporto<br />
Lama (W-H)<br />
Sollevamento-abb. lama<br />
Sbalzo lama<br />
Batteria<br />
Alternatore<br />
Serbatoio gasolio<br />
Sistema/serbatoio idraulico<br />
7.360 (6.860)<br />
42,4<br />
V2607-CR-TE5B<br />
2,61<br />
4<br />
87 x 110<br />
2.000<br />
7,33<br />
2<br />
convenzionale<br />
common rail<br />
multi<br />
raffreddato<br />
Doc + Dpf<br />
turbo<br />
1 var doppia+ 1 fix<br />
160 + 46,6<br />
LS positive<br />
Centro chiuso<br />
24,5<br />
4.110 (4.085)<br />
3.840 (3.815)<br />
6.785 (6.565)<br />
4.955 (4.545)<br />
4.840<br />
3.170<br />
2,5 - 4,7<br />
8,8<br />
2.050/2.575<br />
5 tripla flangia<br />
2.100<br />
400<br />
1.455 (1.480)<br />
n.d.<br />
5.900 (5.950)<br />
2.540<br />
79°/51°<br />
215 - 210<br />
1.960<br />
90<br />
12<br />
110<br />
65,5/139<br />
ton<br />
kW<br />
l<br />
mm<br />
giri/min<br />
m/s<br />
l/min<br />
MPa<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
daN<br />
km/h<br />
giri/min<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
Ah<br />
V<br />
l<br />
l<br />
Monitorato da remoto<br />
TaKeUChi FleeT ManageMenT Il TB370<br />
monta di serie un sistema di trasmissione<br />
dati Gps/Gprs che eleva l’affidabilità della<br />
macchina grazie alla logica predittiva.<br />
A parte questo, il midi Takeuchi ha una<br />
meccanica tradizionale, spinta<br />
al massimo dell’efficienza grazie a una<br />
elettronica non invasiva. L’olio motore<br />
si cambia a 500 ore, mentre quello idraulico<br />
long life arriva fino a ben 4 mila ore!<br />
La garanzia del costruttore è di 12 mesi<br />
o 2.000 ore, ma Takeuchi stessa offre<br />
estensioni da 36 mesi o 3.000 ore, 48 mesi<br />
o 4.000 ore e 60 mesi o 5.000 ore.<br />
inTervalli di ManUTenzione<br />
• olio MoTore e FilTro 500 ore*<br />
• FilTro gasolio 250 ore<br />
• FilTro olio idraUliCo 500 ore<br />
• olio idraUliCo 4.000 ore<br />
• liQUido reFrigeranTe 1.000 ore<br />
*Nota: da sostituire dopo le prime 50 ore della macchina<br />
TAKEUCHI ITALIA<br />
Segui la pagina Youtube<br />
dell’importatore<br />
esclusivo per l’Italia delle<br />
macchine Takeuchi.<br />
Normative<br />
Slitta lo Stage V di 12 mesi<br />
Missione compiuta. È stata dura, ma le<br />
associazioni di categoria europee che<br />
rappresentano le macchine mobili non stradali<br />
hanno fatto ragionare l’Unione europea<br />
La pandemia è<br />
arrivata quattro<br />
mesi prima del<br />
passaggio alle<br />
motorizzazioni Stage V<br />
per la gran parte delle<br />
macchine movimento<br />
terra compatte e i<br />
costruttori si sono trovati<br />
sui piazzali macchine<br />
Stage IV già ultimate, ma<br />
anche motori Stage IV<br />
pronti per le linee di<br />
produzione. Ora arrivano<br />
le buone notizie. Grazie<br />
all’intenso lavoro delle<br />
associazioni di categoria<br />
con in testa il CECE, il<br />
parlamento europeo ha<br />
compreso la situazione e<br />
ha adottato un testo che<br />
estende di 12 mesi i<br />
termini di transizione<br />
della fase V per motori<br />
(con potenze comprese<br />
tra
M<br />
hine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
Peso operativo LC<br />
Motore Isuzu<br />
Potenza netta<br />
49,40 ton<br />
VE-6UZ1X<br />
245 kW<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
WALKAROUND<br />
STAGE IV
WALKAROUND di<br />
Case CX490D<br />
Il CX490D riconferma la matrice CASE che unisce un comfort<br />
di primo livello, un raro equilibrio tra velocità e controllabilità,<br />
il tutto con un risparmio di energia e gasolio che si traduce<br />
in ridotte emissioni di CO 2 . Bassi i costi d’esercizio<br />
1<br />
L’idraulica adattiva CASE Intelligent<br />
Hydraulic System coordina alla<br />
perfezione motore, distributore,<br />
pompe, joystick dando il perfetto<br />
equilibrio tra pressione e portata<br />
2<br />
Le pompe Kawasaki controllate<br />
elettronicamente danno un tempo<br />
di risposta veloce e adattivo con<br />
un sorprendente effetto di<br />
continuità nei cambi di movimento<br />
3<br />
Motore Isuzu evoluto a Stage V<br />
assicurando la stessa potenza<br />
massima dello Stage IV e una<br />
crescita di coppia del 15%<br />
a un regime inferiore di 200 giri/min<br />
4<br />
I bracci sono progettati secondo<br />
i più recenti criteri d’analisi delle<br />
sollecitazioni. Più resistenza<br />
e longevità degli elementi anche<br />
in versione CX500D ME.<br />
5<br />
Il CX490D ha tutte le boccole<br />
di incernieramento di tipo EMS,<br />
autolubrificanti con inserti in grafite.<br />
L’ingrassaggio si fa ogni 1.000 ore<br />
con lubrificante al molibdeno<br />
6<br />
Monitor d’interfaccia semplice<br />
ed intuitivo ad alto contrasto.<br />
Gli 8” a disposizione orizzontale<br />
consentono la doppia vista<br />
contemporanea (camera e monitor)<br />
7<br />
9<br />
Sicurezza elevata dal nuovo<br />
sistema di videocontrollo a 270°<br />
con tre telecamere ad alta<br />
risoluzione e da 8 fari a led. Salita<br />
e discesa dalla cabina sicura<br />
Sistema di connessione SiteWatch<br />
per monitorare a distanza il CX490D<br />
e programmare la manutenzione<br />
persino delle attrezzature<br />
memorizzate<br />
8<br />
Comfort in cabina assicurato grazie<br />
a sospensioni oleoviscose, sedile<br />
pluriregolabile, ammortizzato<br />
orizzontalmente, con schienale alto.<br />
Scorre con o senza consolle<br />
10<br />
Disponibilità del carro a larghezza<br />
variabile anche per il modello<br />
CX500D ME, con disegno specifico<br />
MASS che è anche più corto<br />
e cilindro benna maggiorato<br />
[46] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [47]
Case CX490D<br />
Le pompe sono in vano<br />
termicamente isolato dal motore<br />
e dal modulo di post trattamento<br />
giù ConsuMi ed eMissioni<br />
l’idraulica intelligente e adattiva<br />
Case assicura il miglior controllo<br />
con la massima efficienza. Questo<br />
si traduce in consumi contenuti<br />
e basse emissioni di Co 2 .<br />
Sensori elettronici<br />
di pressione e portata<br />
delle pompe<br />
Come un direttore<br />
d’orchestra<br />
Il cuore pulsante del nuovo CX490D è il sistema CASE<br />
Intelligent Hydraulic System (CIHS) che coordina in toto<br />
e sinergicamente motore, distributore, pompe, joystick<br />
facendoli lavorare in armonia, il tutto gestito da<br />
un'elettronica 2.0 per ottenere prestazioni ed efficienza<br />
VElOCE E prECISO Gli escavatori CASE hanno già dimostrato<br />
i benefici della gestione elettronica integrata via Canbus con<br />
quella del motore. Sui Serie D Stage V, per ottimizzare<br />
il funzionamento dell’impianto a centro aperto e controllo<br />
negativo, si hanno nuovi sensori che misurano la pressione<br />
d’esercizio delle pompe e che permettono alla centralina<br />
di ottimizzare in tempo reale la portata in funzione del<br />
carico di lavoro. Il CX490D chiude i cicli di lavoro il 10%<br />
più veloce del modello di precedente generazione.<br />
In AbbASSAMEnto L’oLIo DI rItorno è utILIzzAto<br />
PEr SuPPortArE LA VELoCItà DI APErturA DEL brACCIo<br />
side by side il distributore a centro<br />
aperto è affiancato da moduli<br />
intermedi che gestiscono e inibiscono<br />
i flussi idraulici per far girare solo<br />
l’olio necessario.<br />
portata olio<br />
SWING rElIEF CONTrOl<br />
Flusso d’olio<br />
che tornerebbe<br />
al serbatoio<br />
Linea di taglio della portata<br />
Flusso d’olio<br />
al motore<br />
di rotazione<br />
tempo<br />
BEN PROTETTO Il serbatoio dell’olio idraulico conta 230<br />
litri di capacità ed è protetto da una carenatura in lamiera.<br />
Il cambio dell’olio idraulico è previsto a 5.000 ore.<br />
5 automatismi “eco”<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
BOOM ECONOMy CONTrOl<br />
Durante l’abbassamento del braccio.<br />
il regime motore cala di 100 giri/min.<br />
Si attiva anche in SP mode<br />
SpOOl STrOkE CONTrOl Viene<br />
introdotta la regolazione automatica<br />
delle spole in operazioni di scavo<br />
e livellamento per incrementare<br />
controllo e ridurre i consumi<br />
SWING rElIEF CONTrOl<br />
Controllo del flusso idraulico diretto<br />
al motore di rotazione (vedi grafico)<br />
puMp pOWEr SAVE<br />
Anche con Auto Idle non attivato,<br />
se nessun comando è azionato per<br />
5 secondi, le pompe tornano alla<br />
cilindrata minima, e le valvole del<br />
controllo negativo minimizzano<br />
il carico sui bypass del distributore<br />
Moduli di contropressione<br />
in abbassamento braccio<br />
gestione delle priorità<br />
Questo modulo con elettrovalvole<br />
ottimizza la fluidodinamica<br />
e, oltre ad assicurare la massima<br />
controllabilità e progressione dei<br />
movimenti, migliora l’efficienza<br />
globale nella gestione idraulica<br />
di braccio e avambraccio.<br />
evita un eCCesso di portata in rotaZione<br />
La portata d’olio per la rotazione torretta è controllata<br />
elettronicamente. Il piatto della pompa è inclinato<br />
proporzionalmente alla velocità di rotazione richiesta ed evita<br />
trafilamenti in fase d’avvio. Non si spreca mai energia.<br />
5<br />
AuTO IDlE E IDlE SHuT DOWN<br />
oltre al minimo automatico<br />
(disattivabile) che abbassa il regime<br />
motore dopo 5 secondi di inattività,<br />
il CX500D ha lo spegnimento<br />
automatico del motore regolabile<br />
via monitor tra i 5 e i 10 minuti<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [49]
Case CX490D<br />
Evolve<br />
a Stage V<br />
Il sei cilindri Isuzu da 9,84 litri è lo stesso<br />
del CX490D Stage IV ma con iniettori<br />
rinforzati, scambiatore Egr più efficiente<br />
e l’aggiunta di un filtro antiparticolato<br />
Recupero dei vapori olio dalla testata. È un circuito chiuso che<br />
scongiura contaminazioni. La parte solida recuperata<br />
dal filtro PCV va al carter motore, mentre i vapori sono<br />
reimmessi a monte del turbo (circuito chiuso)<br />
Doc<br />
DPD<br />
NuOVO pOST TrATTAMENTO<br />
rispetto al CX490D Stage IV<br />
compare un filtro<br />
antiparticolato per rientrare<br />
negli standard Stage V.<br />
La manutenzione (pulizia)<br />
del filtro è prevista a ben<br />
9.000 ore, mentre<br />
la sostituzione del filtro urea<br />
dell’impianto Scr<br />
è da pianificare a 4.500 ore.<br />
1<br />
STESSA pOTENzA, pIù AFFIDABIlITà Il già<br />
affidabile 6 cilindri Isuzu ottimizza<br />
la combustione con teste dei pistoni<br />
ridisegnate, iniettori rivestiti Diamond<br />
Like Carbon (più resistenza e meno<br />
attrito), Egr rinforzato, canne dei cilindri<br />
lavorate per opporre meno resistenza<br />
a pari compressione. I kW sono sempre<br />
245 a 2.000 giri/min.<br />
MIxer pipe<br />
2 x Scr<br />
2°Doc<br />
Doc 1 + DPD (Diesel Particulate Diffuser)<br />
+ iniezione di urea + 2 x Scr + Doc 2<br />
Iniettore Urea<br />
2<br />
3<br />
+15% DI COppIA A SOlI 1.300 GIrI/MIN<br />
rispetto alla versione Stage IV la coppia<br />
motrice massima è ottenuta a un regime<br />
inferiore di 200 giri/min e cresce in modo<br />
deciso toccando i 1.567 nm.<br />
COppA DEll’OlIO prOFONDISSIMA Grazie<br />
a questo accorgimento e a una pompa<br />
dell’olio dedicata, l’Isuzu da 9,84 litri<br />
permette di lavorare a inclinazioni<br />
continue del monoblocco, trasversali<br />
e longitudinali, fino a ben 35°.<br />
Doppio scambiatore Egr più resistente con by pass<br />
turbo vgt<br />
isuzu sceglie<br />
una turbina<br />
a geometria<br />
variabile per<br />
distribuire<br />
al meglio<br />
la coppia lungo<br />
tutto l’arco<br />
d’erogazione.<br />
autonoMia<br />
al top<br />
Con 152 litri<br />
di urea a fronte<br />
di 650<br />
di carburante<br />
Case assicura<br />
una durata<br />
dell’adblue<br />
per 8-9 pieni<br />
di gasolio.<br />
Il filtro ciclonico<br />
Donaldson di serie<br />
Turbo a geometria variabile<br />
con maxi intercooler<br />
Coppa dell’olio profonda. 35° d’inclinazione<br />
continua longitudinale e trasversale<br />
Scarico olio ecologico<br />
per ogni<br />
CliMa<br />
delle serpentine<br />
poste intorno<br />
al serbatoio<br />
plastico (immune<br />
alla corrosione<br />
da sali<br />
d’ammonio)<br />
scongiurano<br />
il congelamento<br />
dell’urea.<br />
IMPIAnto SCr boSCH DEnoXtronIC 2.2 Con LoGo ISuzu<br />
SpIA rOSSA Quando<br />
si spegne il motore<br />
il sistema spurga<br />
l’impianto per evitare la<br />
cristallizzazione dell’urea.<br />
In questa fase una spia<br />
rossa inibisce lo stacco<br />
delle batterie. Quando<br />
la spia si spegne<br />
è possibile staccare<br />
le batterie anche<br />
in modalità service senza<br />
dare sbalzi di tensione<br />
alle centraline.<br />
[50] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [51]
Elettronica raggruppata in cabina, alle spalle dell’operatore<br />
Scambiatore gasolio<br />
Case CX490D<br />
Corrimano<br />
di sicurezza<br />
Radiatore olio idraulico<br />
Condensatore<br />
del climatizzatore<br />
Radiatore antigelo<br />
Antenna Gps/Gprs<br />
Fusibili e OBD<br />
ben accessibili<br />
Vano refrigerato<br />
Maxi intercooler aria-aria<br />
Centralina Mcm<br />
Centralina Ecu<br />
SCAMbIAtorI DI oLIo E rEfrIGErAntE SoSPESI E PArALLELI<br />
Vaso d’espansione refrigerante alto<br />
intelligenZa artifiCiale e raffreddata le componenti<br />
elettroniche sono ben protette in cabina. dietro al sedile trovano<br />
posto sia la centralina principale sia la ecu isuzu. intorno a loro<br />
corrono le canalizzazioni del climatizzatore e il cluster prevede<br />
estrattori d’aria. le temperature sono sempre sotto controllo.<br />
reversibile di serie<br />
VENTOlA IDrOSTATICA TErMOCONTrOllATA<br />
La ventola aspirante si aziona<br />
idraulicamente e si avvia quando<br />
l'elettronica, che valuta le temperature<br />
rilevate dai sensori degli scambiatori,<br />
interviene. Questa soluzione permette<br />
di invertire semplicemente il senso<br />
di rotazione della ventola per pulire<br />
gli scambiatori.<br />
Da monitor si può impostare l’inversione<br />
con modalità automatica, scegliendo<br />
anche la cadenza d’azionamento.<br />
L’intercooler ha dimensioni ragguardevoli.<br />
super<br />
filtrato<br />
il CX490d ha ben<br />
tre filtri del<br />
gasolio<br />
con vasca<br />
trasparente,<br />
testimone ottico<br />
e rubinetto<br />
di spurgo.<br />
il sistema<br />
segnala<br />
la presenza<br />
di acqua nel<br />
gasolio<br />
a monitor.<br />
serbatoio MetalliCo I 650 litri<br />
di gasolio sono in un serbatoio<br />
ben protetto dal lamierato della<br />
fiancata destra della torretta.<br />
La pompa di rifornimento da 100<br />
litri/min si arresta automaticamente.<br />
Sistema adattivo<br />
Si distingue per il monitoraggio e il controllo elettronico sui componenti idraulici per contenere<br />
i consumi e ottimizzare il rapporto tra reattività della macchina e sensibilità dei comandi<br />
ElETTrOIDrAulICA Il CASE CX490D<br />
ha un’elettronica avanzata che coordina<br />
in una perfetta armonia, come i migliori<br />
direttori d’orchestra, pompe idrauliche,<br />
distributore, joystick, Ecu motore e sistema<br />
di post trattamento, trasmettono i dati<br />
al modulo centrale Mcm.<br />
non girare più l’interruttore Quando si spegne il motore,<br />
lo staccabatterie entra in funzione automaticamente dopo qualche minuto.<br />
Oltre a questo è previsto un interruttore generale (bloccabile<br />
meccanicamente con una fascetta o con un lucchetto) che può<br />
essere azionato soltanto dopo 3 minuti dallo spegnimento motore<br />
per tutelare le centraline e spurgare l’impianto dell’urea.<br />
Stacca batterie 100% automatico<br />
Interrutore generale<br />
per il service<br />
In modalità Auto il sistema seleziona<br />
in tempo reale la giusta curva<br />
di coppia e potenza per rispondere al carico<br />
idraulico richiesto. Selezionando i livelli<br />
di potenza Heavy e Super Power<br />
l'elettronica libera tutta la potenza con una<br />
reattività ai comandi differente.<br />
Nuovo microfiltro di sicurezza a valle dei tre elementi con vasca<br />
2 x 128 Ah (24V)<br />
[52] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [53]
WALKAROUND di<br />
Case CX490D<br />
tutto visibile A rischio<br />
di raggruppare troppe info in una pagina<br />
CASE ha scelto il mono livello da cui si<br />
visualizzano i diversi menu.<br />
giorno e notte Tra le classiche<br />
impostazioni spicca la possibilità<br />
di regolare la luminosità schermo<br />
in modo differente tra giorno e notte.<br />
ora legale Oltre a poter scegliere<br />
differenti visualizzazioni di data<br />
si può anche attivare l’adeguamento<br />
automatico all’ora legale.<br />
Conto alla rovesCia I parametri<br />
di manutenzione per cui è indicato<br />
il tempo mancante alla sostituzione<br />
(di liquidi o elementi filtranti) sono 14.<br />
Controllo olio Sono 5 le scadenze<br />
per tenere sotto controllo<br />
la manutenzione dell’impianto idraulico.<br />
È indicato anche il filtro dei pilotaggi.<br />
Qualità dell’aria in Cabina<br />
Il CX490D pensa anche alla salute<br />
dell’operatore indicando quando<br />
sostituire il filtro dell’aria condizionata.<br />
litro per litro Il sisema memorizza<br />
i litri di gasolio e AdBlue consumati.<br />
Presente anche un countdown per<br />
lo spegnimento motore in sicurezza.<br />
parZiali speCifiCi Il sistema permette<br />
di visualizzare i tempi di idraulica, motore<br />
termico, motore di rotazione<br />
e traslazione. Interessante, fa ragionare.<br />
ora per ora La cronologia dei<br />
consumi con grafico a istogramma<br />
permette di visualizzare i dati giorni per<br />
giorno e ora per ora. Chiaro e intuitivo.<br />
post trattaMento Scr e Dpf sono<br />
gestiti in automatico. È però possibile<br />
disattivare le rigenerazioni. Quando<br />
necessario, il sistema avvisa.<br />
portata e pressione Si possono<br />
memorizzare fino a 10 attrezzature<br />
idrauliche differenti: 5 a singolo effetto<br />
e 5 a doppio effetto.<br />
Monitoraggio degli aCCessori<br />
L’interfaccia del CX490D permette<br />
di memorizzare le differenti<br />
attrezzature idrauliche, di associare<br />
e memorizzare la portata idraulica<br />
corretta e di visualizzare il numero<br />
di ore di utilizzo per ogni accessorio.<br />
Questi dati sono consultabili anche<br />
da remoto con sistema SiteWatch<br />
in modo da programmarne<br />
le manutenzioni.<br />
Funzionale<br />
e intuitivo<br />
È stato uno dei primi maxi monitor della<br />
categoria ed è ancora molto attuale.<br />
Il sistema di telecamere 270° Maxi View<br />
CASE con doppia visuale impostabile.<br />
Il trattamento antiriflesso è tra i migliori del<br />
settore. Tre le modalità di lavoro selezionabili<br />
A<br />
H<br />
S<br />
AuTO MODE Il regime varia da 1.000<br />
a 1.600 giri/min e l’elettronica sceglie<br />
la mappatura in base al carico<br />
di lavoro. Il power boost automatico<br />
è sempre pronto e dura 8 secondi.<br />
Con questa modalità si ha la massima<br />
pressione idraulica ad un regime<br />
contenuto (precisione).<br />
HEAVy Il regime sale a 1.700 giri/min<br />
e le curve idrauliche possibili sono<br />
mirate a ottenere l’ottimale equilibrio<br />
tra prestazioni e consumi<br />
in applicazioni standard. Anche<br />
il power boost è automatico.<br />
SupEr pOWEr è indicato per<br />
applicazioni gravose. regime a 2.000<br />
giri/min e massima potenza. Sempre<br />
8 i secondi d’azionamento consecutivo<br />
del power boost.<br />
VISIBIlITà E SICurEzzA DI SErIE L’allestimento<br />
del CX490D include il sistema di videocontrollo<br />
perimetrale a 270° con funzione Heavy e Super Power<br />
l'elettronica libera tutta la potenza con una reattività<br />
ai comandi differente chiamato Maxi View CASE.<br />
Grazie a due telecamere lateali che si aggiungono<br />
a quella posteriore, si ha una visione dell’area di lavoro<br />
circostante che eleva la sicurezza operativa.<br />
Le aree riprese dalle 3 telecamere sono illuminate<br />
da 4 fari led specifici (lente opacizzata)<br />
per ottimizzare la visione notturna.<br />
[54] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
superiore standard<br />
La griglia FOPS<br />
Level 2 è di serie.<br />
SOlO<br />
70 dB(A)<br />
IN CABINA<br />
Case CX490D<br />
Specchi convessi<br />
4 fari a Led di serie<br />
Tettuccio in policarbonato con filtro UV...<br />
...completamente oscurabile<br />
Parasole trasparente<br />
Maniglia e gradino d’accesso Maniglia lato desto torretta Maniglia di accesso alla torretta<br />
Lunotto di sicurezza<br />
Consolle regolabili<br />
SICurEzzA “SAlI-SCENDI” Il maggiore<br />
numero di infortuni sul lavoro per<br />
utilizzatori di escavatori è registrato<br />
in salita e discesa dalla cabina.<br />
Il CX490D ha ergonomiche maniglie<br />
che elevano la sicurezza d’accesso<br />
imponendo quasi il loro utilizzo.<br />
Perfetto. Anche l’accesso ai vani<br />
laterali della torretta è sicuro grazie<br />
a corrimano, presenti anche all’interno<br />
dei vani. La base torretta è predisposta<br />
per montare anche pedane laterali.<br />
Corrimano basso per<br />
arrivare al vano pompe<br />
GrIGLIA frontALE oPG LEVEL 2 DISPonIbILE<br />
Spazio al silenzio<br />
prESSurIzzATA E pIù MODErNA uno dei tratti<br />
distintivi degli escavatori CASE è il comfort<br />
in cabina. Le cabine sono infatti pressurizzate<br />
(55 Pa) e dotate di un vero climatizzatore.<br />
Il sedile a sospensione pneumatica è stato<br />
disegnato per aumentare la superficie di appoggio<br />
e ridurre la pressione specifica e quindi il senso<br />
di fatica dell'operatore. Inoltre, è anche dotato<br />
di ammortizzazione longitudinale e quattro<br />
sospensioni elastoviscose maggiorate.<br />
Con una singola<br />
chiave si aprono<br />
tutte le serrature<br />
del CX490d.<br />
la fattura<br />
dell’impugnatura<br />
è di qualità<br />
superiore alla<br />
media del settore.<br />
Porta scatolata<br />
a doppio stampo<br />
CliMa da auto Il climatizzatore<br />
è super efficiente e regola<br />
in automatico le sue prestazioni<br />
per mantenere a temperatura<br />
impostata. Un sensore (nel tondo)<br />
rileva anche l’irraggiamento solare.<br />
FOpS lEVEl 2 COME STANDArD notevole<br />
il fatto che la griglia superiore sia di serie.<br />
La protezione ha traverse inclinate verso<br />
l’anteriore per favorire la visibilità<br />
superiore. In caso si utilizzi il 490 per<br />
applicazioni speciali, come le demolizioni,<br />
è possibile aggiungere la griglia frontale<br />
certificata oPG Level II.<br />
[56] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [57]
Case CX490D<br />
Tecniche<br />
di produzione<br />
CASE<br />
CX490D VS CX500D ME<br />
le geometrie dei bracci sono frutto<br />
dell’esperienza, ma ora le nuove tecnologie<br />
per il calcolo di tensioni e torsioni strutturali<br />
hanno permesso di migliorare ulteriomente<br />
la resistenza a sollecitazioni di ogni elemento<br />
STruTTurA OTTIMIzzATA I bracci e gli<br />
avambraccio degli escavatori CASE non hanno<br />
mai dai dato problemi, ma le tecnologie<br />
utilizzate per lo sviluppo di questi componenti<br />
si evolvono costantemente e per sviluppare<br />
i Serie D i progettisti hanno utilizzato i più<br />
recenti criteri d’analisi delle sollecitazioni per<br />
ottimizzare la resistenza sia del braccio mono<br />
del CX490D sia del braccio Mass Excavation<br />
del CX500D. Sul 490 si può scegliere<br />
l’avambraccio da 2.500 mm (in foto), oppure<br />
quello da 3.400 mm. In ogni caso la protezione<br />
interna all’ambraccio è di serie.<br />
Boccole EMS da ingrassare ogni 1.000 ore...<br />
FORZA DI STRAPPO* 26.900 DAN 26.700 DAN<br />
FORZA DI PENETRAZIONE 27.000 DAN 31.300 DAN<br />
CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO** 12.820 KG 14.250 KG<br />
*Nota:macchina con avambraccio da 2.500 mm. **Nota: Capacità di sollevamento laterale, carico al suolo,<br />
sbraccio 6 m - forze ISO con powerboost, carro LC e avambraccio da 2.500 mm.<br />
CX500D MASS EXCAVATION Questo modello è basato sul CX490D<br />
ma monta un braccio da 6.500 mm di lunghezza in luogo del<br />
7.000 mm ed esclusivamente l’avambraccio da 2.500 mm. Inoltre<br />
il cilindro benna ha un diametro maggiorato da 165 a 170 mm.<br />
nel complesso il peso operativo passa dai 49.400 kg del CX490D<br />
ai 49.600 del CX500D ME. Per il resto le macchine sono identiche.<br />
Struttura sottocarro heavy duty<br />
valvole di siCureZZa<br />
Sono presenti sia sui cilindri<br />
di sollevamento sia su quello<br />
dell’avambraccio.<br />
punti<br />
raggruppati<br />
I punti<br />
d’ingrassaggio del<br />
braccio sono tutti<br />
raggruppati alla base<br />
del braccio.<br />
grasso a 1.000 ore<br />
Il CX490D monta boccole di tipo<br />
EMS, ovvero autolubrificanti<br />
grazie a inserti in grafite.<br />
Questo permette di provvedere<br />
all’ingrassaggio ogni mille ore<br />
di utilizzo, ma con lubrificante<br />
solido al molibdeno. Giusto<br />
la boccola del perno benna<br />
va ingrassata ogni 250 ore.<br />
Carro allargabile RTC disponibile per CX490D e CX500D ME<br />
33.900 dan di forZa<br />
il sottocarro lC è largo<br />
3.350 mm e per ridurre<br />
il peso di trasporto<br />
si possono rimuovere<br />
i longheroni con cingoli<br />
e rulli montati.<br />
il sottocarro a carreggiata<br />
variabile idraulicamente<br />
rtC passa da una<br />
larghezza minima<br />
ai cingoli di 2.990 mm<br />
a un massimo<br />
di 3.490 mm.<br />
lo sforzo di trazione<br />
alla barra è per ogni<br />
allestimento<br />
dichiarata in 33.900 dan.<br />
[58] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [59]
Macchine&Componenti<br />
Case CX490D<br />
Il CASE CX490D in numeri...<br />
Versione<br />
Peso operativo<br />
Cap. sollev. (360°, 0h)<br />
Variazioni-dist. sollev.<br />
Potenza netta<br />
Motore Isuzu<br />
Cilindrata<br />
Cilindri<br />
Alesaggio x corsa<br />
Regime di taratura.<br />
Velocità del pistone<br />
Valvole per cilindro<br />
Distribuzione<br />
Iniezione<br />
Fasi d'iniezione<br />
Egr<br />
Tratt. gas di scarico<br />
Alimentazione<br />
Pompe<br />
Portata massima<br />
Regolazione pompa<br />
Distributore a cassetti<br />
Pressione (boost)<br />
Velocità traslazione<br />
Velocità rotaz. torretta<br />
Passo<br />
Carreggiata LC<br />
Lungh. braccio mono<br />
Penetratore riferimento<br />
Prof. di scavo<br />
Prof. scavo al plinto<br />
Distanza scavo a terra<br />
Altezza di carico<br />
Forza strappo<br />
Forza penetraz. (2.500 mm)<br />
Sbalzo posteriore<br />
Largh. torretta<br />
Larghezza cingoli (LC)<br />
Suole<br />
Lunghezza trasporto<br />
Altezza braccio/guardrail<br />
Batteria<br />
Alternatore<br />
Serb. gasolio (urea)<br />
Serb. idraulico (sistema)<br />
LC<br />
49.400<br />
12,82<br />
6<br />
245<br />
VE-6UZ1X Stage V<br />
9,84<br />
6<br />
120 x 145<br />
2.000<br />
9,67<br />
4<br />
convenzionale<br />
Common rail<br />
multi<br />
doppio raffreddato<br />
Doc, Dpf, 2x Scr, Doc<br />
VG turbo<br />
portata variabile<br />
2 x 364<br />
LS negative<br />
centro aperto<br />
31,4-34,3 bst<br />
3,2 - 5,3<br />
9,1<br />
4.400<br />
2.750<br />
7.000<br />
2.500<br />
6.870<br />
n.d.<br />
10.980<br />
7.410<br />
27.000<br />
26.900<br />
3.730<br />
3.060<br />
3.350<br />
600<br />
12.090<br />
3.650/3.550<br />
2 x 128<br />
90<br />
650 (122)<br />
230/460<br />
kg<br />
ton<br />
m<br />
kW<br />
litri<br />
mm<br />
giri/min<br />
m/s<br />
l/min<br />
MPa<br />
km/h<br />
giri/min<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
daN<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
Ah<br />
A<br />
litri<br />
litri<br />
INTErVAllI<br />
Made in japan gli<br />
escavatori Case sono prodotti<br />
negli stabilimenti sumitomo<br />
di Chiba in giappone.<br />
Logica predittiva<br />
CHI pIù SpENDE MENO SpENDE Anche per<br />
il CX490D, CASE offre un interessante<br />
pacchetto ProCare dedicato. Il programma<br />
include per 3 anni o 4.000 ore operative,<br />
il servizio telematico SiteWatch Avanzato,<br />
la manutenzione programmata<br />
e la garanzia estesa Protection Plan Premier.<br />
Il sistema di trasmissione dati SiteWatch<br />
permette di monitorare a distanza<br />
la macchina (anche via smartphone)<br />
fornendo dati<br />
su prestazioni,<br />
consumo carburante,<br />
diagnostica,<br />
manutenzione<br />
e costi operativi.<br />
DI MANuTENzIONE<br />
• CAMBIO OlIO MOTOrE 500 ore<br />
• FIlTrO OlIO MOTOrE 500 ore<br />
• CAMBIO OlIO IDrAulICO 5.000 ore<br />
• CAMBIO FIlTrO OlIO IDrAulICO 2.000 ore<br />
• CAMBIO rEFrIGErANTE 4.000 ore<br />
• INGrASSAGGIO BrACCIO 1.000 ore<br />
• INGrASSAGGIO BENNA 250 ore<br />
Dealer<br />
Una flotta giallo nostalgia<br />
L’impresa Pretelli sceglie un CX210D con lama<br />
ispirato a quello in dotazione ai Vigli del Fuoco.<br />
È stato realizzato su misura da MAIE<br />
Icolori delle auto hanno<br />
sempre nomi di<br />
fantasia. Uno su tutti il<br />
Grigio Ingrid della Ferrari,<br />
ispirato al colore che<br />
Rossellini aveva voluto<br />
per l’auto da regalare a<br />
Ingrid Bergman. Bene, se<br />
CASE avesse una cartella<br />
colori per i suoi<br />
escavatori, il colore scelto<br />
dall’impresa Pretelli<br />
sarebbe Giallo Nostalgia.<br />
Si perché il RAL sembra<br />
proprio quello degli<br />
escavatori New Holland<br />
che probabilmente, in<br />
passato, costituivano<br />
buona parte della flotta<br />
dell’impresa. Oggi la<br />
Pretelli di Urbino, cliente<br />
della storica<br />
concessionaria MAIE,<br />
possiede diverse<br />
macchine CASE, tra cui<br />
due pale 321F, un<br />
escavatore CX80D, un<br />
CX145D e un CX210D,<br />
tutte gialle. Con 25<br />
collaboratori, opera nel<br />
settore pubblico e privato<br />
con una specializzazione<br />
in infrastrutture, strade,<br />
opere di bonifica e opere<br />
speciali. L’ultima<br />
macchina acquistata è<br />
stata praticamente<br />
realizzata come un abito<br />
su misura, ispirato a un<br />
modello speciale<br />
prodotto per soddisfare il<br />
capitolato d’appalto dei<br />
Vigli del Fuoco intervenuti<br />
nelle aree marchigiane<br />
colpite dal terremoto.<br />
L’escavatore “Rosso<br />
Fuoco” era stato allestito<br />
per poter lavorare al<br />
meglio nelle zone<br />
dissestate grazie a una<br />
lama da reinterro e ad<br />
altri accorgimenti tecnici.<br />
Partendo da<br />
quell’ispirazione, Pretelli,<br />
assieme ai tecnici di<br />
MAIE guidati da Marino<br />
Venturini, ha richiesto<br />
alcune modifiche<br />
all’escavatore CX210D di<br />
CASE. Ne è nato un<br />
modello unico con lama e<br />
braccio supplementare<br />
per demolizioni e scavo,<br />
dall’indiscussa stabilità e<br />
sicurezza di lavoro.<br />
La macchina, dopo<br />
essere stata adattata<br />
nell’officina di Ravenna, si<br />
è subito messa al lavoro<br />
in un ex deposito del<br />
Comune di Urbino, non<br />
più agibile. L’impresa<br />
Pretelli, che ha un<br />
contratto di diritto di<br />
superficie con il Comune<br />
di Urbino della durata di<br />
12 anni, ha demolito e<br />
ricostruito un edificio di<br />
4000 m 2 da destinare per<br />
300 m 2 al comune stesso<br />
e la restate parte alla<br />
sede logistica di una<br />
municipalizzata.<br />
La demolizione è stata<br />
veloce e nel rispetto dei<br />
tempi prestabiliti.<br />
L’escavatore CASE<br />
CX210D era allestito con<br />
carro largo; MAIE ne ha<br />
ridotto la larghezza a<br />
2,8 m cambiando le suole<br />
e ha aggiunto la lama da<br />
reinterro. “La lama da<br />
reinterro è formidabile per<br />
la pulizia delle macerie -<br />
spiega Francesco Pretelli<br />
- e ottima per la<br />
stabilizzazione del<br />
CX210D con la prolunga<br />
per la demolizione ci ha<br />
permesso di lavorare<br />
tranquillamente a 10 m<br />
in condizioni<br />
semiorizzontali, in<br />
massima sicurezza.<br />
Lo stick corto, poi, ci ha<br />
consentito di avere una<br />
maggiore capacità di<br />
sollevamento durante la<br />
demolizione e un’ottima<br />
fluidità dell’escavatore”.<br />
casece.com<br />
www.casece.com<br />
Si ringrazia CASE Construction e l’impresa Bruno Franco che coltiva<br />
la Cava Nughet a Rurà (TO) per la collaborazione di questo servizio.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [61]
Macchine&Componenti<br />
Lame dozer<br />
ROBUSTEZZA<br />
e precisione<br />
È calibrata per raggiungere l’obiettivo d’aumentare<br />
il livello di precisione nell’esecuzione del piano.<br />
È la nuova lama dozer X-plane di Cangini Benne<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
favorevole per lavori di sbancamento,<br />
rinterro e per rendere uniformi i piani di lavorazione<br />
nei settori più diversi, dalle opere stradali a quel-<br />
L’attrezzatura<br />
le agricole, con l’obiettivo di rispondere all’esigenza di aumentare<br />
il livello di precisione nell’esecuzione del piano:<br />
è la nuova lama dozer X-plane proposta sul mercato da<br />
Cangini Benne.<br />
Disponibile in differenti versioni e larghezze, la dozer X-<br />
plane ha un design compatto e pulito, che conferisce alla<br />
lama una maggiore fluidità dei movimenti e la riduzione<br />
al minimo del beccheggio, per un risultato di grande precisione<br />
e massima finitura.<br />
La nuova lama proposta da Cangini è accuratamente studiata<br />
per avere la forza di resistere alle sollecitazioni più<br />
elevate, grazie alla propria struttura estremamente robusta<br />
e compatta.<br />
Un grande vantaggio è dato anche dalla presenza della<br />
strumentazione laser di ultima generazione, che rende<br />
possibile l’estrema precisione garantita dalla Lama Dozer<br />
X-plane Cangini.<br />
Come funziona il trasmettitore?<br />
Semplice anche nel suo funzionamento: il trasmettitore<br />
laser lancia i dati al ricevitore che pilota direttamente la<br />
lama, creando il piano e lasciando la scelta all’operatore:<br />
se pilotare in maniera manuale la lama, sfruttando i<br />
dati inviati dal trasmettitore e visibili sul pannello di controllo<br />
(control box) presente in cabina, o, in alternativa, lavorare<br />
in maniera totalmente automatica. I display in dotazione<br />
sono due: il control box che permette all’operatore<br />
di pilotare manualmente la lama in tutte le sue funzioni,<br />
ed il display esterno, grazie al quale l’operatore può<br />
monitorare costantemente la posizione della lama rispetto<br />
al segnale laser, per poter intervenire con eventuali azioni<br />
correttive. In questo modo, tutto il processo di lavoro è<br />
costantemente sotto controllo.<br />
Ulteriori novità<br />
A livello di struttura e composizione la lama dozer X-plane<br />
si presenta con una nuova cinematica meccanica, che permette<br />
movimenti ancora più fluidi. Allo stesso modo, il più<br />
recente restyling è stato concepito per rendere l’attrezzo<br />
ancora più resistente e compatto. Si può contare, inoltre,<br />
su di un deflettore, che è stato ideato per ridurre al minimo<br />
il beccheggio e migliorare il livellamento. La forza esercitata<br />
dallo stesso sul terreno viene direttamente controllata<br />
dalla cabina. A questo particolare si aggiungono le sponde<br />
laterali opzionali, ad azionamento idraulico o meccanico,<br />
che permettono di aumentare la capienza del versoio.<br />
Grazie alle continue sperimentazioni sui campi prova e al<br />
costante lavoro di implementazione tecnologica, la lama<br />
dozer laser Cangini si attesta come una delle attrezzature<br />
maggiormente innovative del settore. È una soluzione<br />
in grado di soddisfare anche le esigenze più altamente specializzate<br />
del mercato.<br />
[62] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [63]
Macchine&Componenti<br />
Serbatoi<br />
IL gIoco duro<br />
nel “dna”<br />
Superare l’idea del serbatoio idraulico come<br />
ultimo elemento di cui occuparsi, per mezzo<br />
di soluzioni tecniche rilevanti e personalizzabili<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
Hanno un segno distintivo, guadagnato in oltre 80<br />
anni di attività: Padoan group è specialista dei serbatoi<br />
per veicoli industriali e macchinari, in particolare<br />
per i veicoli cava e cantiere.<br />
I serbatoi olio, gasolio e combinati di Padoan sono distribuiti<br />
in oltre 50 paesi nel mondo. Tanta dilagante presenza<br />
è dovuta alla loro capacità di assicurare resistenza, qualitàe<br />
adattabilitàai diversi allestimenti e applicazioni.<br />
L’intera gamma èrealizzata in metallo, per garantire finitura<br />
e durata nel tempo, e impiega alluminio, acciaio e acciaio<br />
inossidabile. La materia prima utilizzata, focalizzata<br />
su materiali riciclabili, rientra nell’ambito dell’economia circolare.<br />
resistenza e finitura sono alla base della produzione<br />
di Padoan, così come la visione di “partner e non mero<br />
fornitore”. Il dipartimento ricerca e Sviluppo affianca, infatti,<br />
costruttori di veicoli/macchinari e allestitori, integrando<br />
il serbatoio nel progetto sin dal concept iniziale. Il supporto<br />
assicurato da Padoan permette di superare l’idea del<br />
serbatoio idraulico come ultimo elemento da considerare<br />
(spesso, infatti, è realizzato “artigianalmente” o con la-<br />
© AdvanceQuip<br />
l’aMPIa GaMMa di serbatoi idraulici Padoan, che nelle<br />
versioni standard assicura capacitàda 30 a 400 l,<br />
è customizzabile con differenti soluzioni tecniche.<br />
vorazioni di carpenteria manuale). La scelta di un prodotto<br />
di Padoan consente di godere di soluzioni tecniche all’avanguardia,<br />
dell’eccellente pulizia interna e dei numerosi<br />
test qualitativi sia di stress meccanico sia di tenuta.<br />
L’azienda è certificata ISo9001:2015 per la qualità e i processi.<br />
Quanto alla pulizia interna dei serbatoi: fa riferimento<br />
allo standard ISo16232, per il grado di pulizia dopo il<br />
lavaggio interno opzionale (servizio aggiuntivo per i clienti<br />
che lo richiedano).<br />
Per più esigenze<br />
La gamma di serbatoi idraulici Padoan, che nelle versioni<br />
standard assicura capacitàda 30 a 400 l, si amplia costantemente<br />
e incontra le esigenze specifiche dei clienti<br />
con customizzazioni tecniche adatte a molteplici impianti<br />
© Italtrans © HMF Ladekrane<br />
© J.L. Muns<br />
la PaRTeCIPaZIOne alla daKaR nella categoria<br />
“Trucks”, con il team Italtrans, ha testato, con prove<br />
estreme, la resistenza dei serbatoi Padoan.<br />
ed esigenze. È da segnalare, inoltre, l’ampia gamma di accessori<br />
per agevolare installazione e manutenzione, e le<br />
soluzioni di filtraggio che preservano i preziosi impianti<br />
da polvere e agenti inquinanti. L’esperienza garantita dalla<br />
collaborazione con clienti in oltre 50 paesi nel mondo<br />
ha consentito di sviluppare prodotti adatti a numerose<br />
applicazioni nell’ambito cantiere, movimento terra e minerario/estrattivo.<br />
Sono molte le possibili installazioni su<br />
motrice, trattore stradale, rimorchio e semirimorchio, alimentando<br />
non solo ribaltabili (a uno o piùcilindri e nelle<br />
diverse configurazioni) ma anche heavy-duty e altre applicazioni<br />
(tra le quali autobetoniere, gru, aspiratori e perforatrici).<br />
La gamma gasolio, anch’essa prodotto storico<br />
di Padoan, ha accolto al Bauma il nuovo 26/36, che è disponibile<br />
nelle versioni da 80 e 120 l con omologazione<br />
EcE 34 Part III. Le dimensioni del fondello, unitamente all’ingombro<br />
generale, garantiscono l’utilizzo non solo sui<br />
veicoli ma anche sui macchinari alimentati a diesel.<br />
nuove sfide<br />
Il “gioco” duro èparte integrante del dNA di Padoan. un<br />
esempio di come la ricerca dell’azienda di olmi di S. Biagio<br />
di callalta (TV) sia orientata verso nuovi traguardi è̀la partecipazione<br />
alla dakar, nella categoria “Trucks”, con il team<br />
Italtrans, che nei 5000 km di prove speciali tra le dune<br />
dell’Arabia Saudita (<strong>2020</strong>) e del Perù(2019), hanno testato<br />
la resistenza dei serbatoi. Padoan è impegnato nella dakar<br />
sia nel ruolo di sponsor sia in quello di partner, grazie all’utilizzo<br />
sul mezzo numero 524 (edizione <strong>2020</strong>) di serbatoi<br />
gasolio e di accessori (pescante e supporti) standard. una<br />
garanzia ulteriore per i clienti del brand italiano supportati<br />
da un preparato staff tecnico e dalle quattro aziende del<br />
gruppo (con sedi in Italia, Svizzera, germania e cile).<br />
[64] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [65]
Macchine&Componenti<br />
Perforatrici<br />
una bellezza<br />
CONSOLIDATA<br />
Una LB 24, due LB 28, una LRB 125, ma anche<br />
una gru cingolata HS 873 HD e una gru mobile LTM<br />
1100. Gioco di squadra Liebherr in Montenegro<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
A KUMBOR la perforatrice Liebheer LB 24 è impiegata<br />
per la realizzazione di pali di fondazione.<br />
La LB ha lavorato su una chiatta ed è riuscita<br />
a mantenere una media di quattro pile per giorno.<br />
la baia di Kotor o, in italiano, Cattaro è nota come il<br />
fiordo più meridionale d'europa. la stessa Kotor è<br />
una delle più belle città del Montenegro: apprezzata<br />
per l'architettura del proprio centro storico medievale (dichiarato<br />
Patrimonio dell’umanità dall’unesco). e proprio<br />
nella baia di Kotor è in costruzione, a Kumbor, il Portonovi<br />
Resort. Il progetto, coordinato da Marina Project e sviluppato<br />
dallo studio Harper Downie architects, comprenderà<br />
un hotel, delle unità residenziali, negozi, ristoranti, un centro<br />
congressi, campi da tennis e un giardino botanico. Il tutto<br />
con accesso diretto alle acque navigabili dell’adriatico.<br />
A supporto del cantiere<br />
una delle aziende che lavorano alla costruzione del prestigioso<br />
resort è la briv Construction, nata nel 1990, dalla<br />
fusione di due società a conduzione familiare.<br />
la più grande sfida che la briv Construction ha dovuto affrontare<br />
in questo complesso cantiere montenegrino è stata<br />
quella della stabilizzazione della sezione della spiaggia<br />
per mezzo di lavori di palificazione. briv ha fatto affidamento<br />
sulla perforatrice liebherr lb 24. Macchina compatta<br />
e “silenziosa”, con capacità di cicli di foratura veloci,<br />
e progettata per l'installazione di diversi pali di fondazione<br />
(inclusa la perforazione Kelly e vari metodi di perforazione<br />
continua). la lb 24 può essere agevolmente trasportata<br />
con un sistema di guida ribassato, con conseguenti tempi<br />
di allestimento rapidi in cantiere.<br />
a Kumbor, la perforatrice liebherr ha lavorato su una chiatta,<br />
per realizzare le opere di fondazione.<br />
la prima pila per questo cantiere è stata perforata da briv<br />
nel 2014. Da allora, la società ha installato 70 km di pile utilizzando<br />
22.000 m³ di cemento e 3.400 t di rinforzi. le pile<br />
hanno una profondità di 32 m, un diametro fino a 800 mm<br />
e sono completamente rivestite. Gli strumenti utilizzati<br />
sono coclee e benne per perforazione di rocce.<br />
briv, che aveva inizialmente calcolato di poter realizzare<br />
una pila al giorno, ha goduto dei vantaggi delle alte prestazioni<br />
della liebherr lb 24: è stato possibile realizzarne<br />
ben quattro per giorno.<br />
“l'impianto di perforazione unisce potenza e precisione. Il<br />
sistema di controllo è semplicemente il migliore”, con questi<br />
toni entusiastici l'operatore Hanic almir ha descritto il<br />
rendimento della perforatrice liebherr.<br />
briv, che sta anche costruendo, nell'area di approdo, dei<br />
frangiflutti, oltre alla lb 24, utilizza due perforatrici lb 28,<br />
una lRb 125, una gru cingolata HS 873 HD e la gru mobile<br />
lTM 1100. Tutte macchine liebherr.<br />
[66] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [67]
Peso operativo<br />
18.300 kg<br />
Altezza massima al perno 15.061 mm<br />
Peso massimo attrezzature 600 kg<br />
Demolizione&Riciclaggio<br />
Escavatori demolition<br />
ZX135US-6 HSDU<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
Fuoriserie<br />
PERUGINO<br />
Più che servizi, soluzioni. Questo è il noleggio secondo<br />
Scai. I perugini non puntano a offrire a nogettate<br />
internamente su escavatori Hitachi.<br />
posa palancole o demolition, implementando soluzioni proleggio<br />
giusto una gamma di macchine movimento<br />
terra, ma a supportare il cliente. Indicativamente il Ecomondo 2019 era il furbo ZX210-6HSD Demolition da<br />
Una delle ultime macchine demolition esposte da Scai a<br />
cliente che ha già le macchine “base” e che guarda al noleggio<br />
per acquisire potenziali lavori che vanno anche olno,<br />
ma proprio a Ecomondo era esposto uno ZX135US-6<br />
27.500 kg di peso operativo e 16 m d’altezza massima al pertre<br />
il movimento terra.<br />
di serie con braccio posizionatore con in punta un frantumatore<br />
da 1.550 kg (un VTN Europe CK14, per la cronaca).<br />
È nata così l’idea di mettere a disposizione del parco noleggio<br />
una delle ultime creazioni della Divisione Ingengeria Molto probabilmente era un’accoppiata voluta, pensata<br />
di Scai, lo stupefacente ZX135US Urban Demolition. Il reparto<br />
macchine speciali di Scai realizza da anni macchine gettazione stava già testando gli accoppiamenti del<br />
per solleticare gli animi dei visitatori, mentre il reparto pro-<br />
brac-<br />
Scai compie 75 anni<br />
d’attività e si dimostra<br />
sempre più dinamica,<br />
come attesta questa<br />
creatura ora a noleggio<br />
cio lungo e molte altre modifiche, per plasmare il nuovo<br />
Urban Demolition.<br />
Un terreno inesplorato<br />
Alla base dello sviluppo del nuovo nato, c’è l’idea di realizzare<br />
una macchina da demolizione adatta a lavorare in spazi<br />
ristretti, come nei centri urbani del Vecchio Continente,<br />
ma capace di raggiungere altezze operative comunque ragguardevoli.<br />
Dalla lucidità di Scai a non volere concorrere alla<br />
competizione di “chi lo fa più alto” nasce così un piccolo gioiello,<br />
un demolition che non ha concorrenti diretti sul mercato.<br />
La base di partenza è l’escavatore ZX135US-6 con<br />
braccio posizionatore (per sfruttarne le configurazioni idrauliche),<br />
che solitamente ha un peso operativo che varia da<br />
13.900 a 14.500 kg in base all’allestimento, che è stato letteralmente<br />
trasformato. Da una prima analisi, noterete subito<br />
il braccio lungo che porta il perno a 15.061 mm d’altezza<br />
massima e sbraccia di quasi 11 m (braccio con<br />
tubazioni idrauliche verniciate arancio, come se la macchina<br />
fosse prodotta in Giappone), il carro allungato e reso<br />
allargabile da 2.500 mm (trasporto, pattini dei cingoli da<br />
500 mm) a ben 3.300 mm di larghezza massima ai cingoli,<br />
la zavorra supplementare è sagomata per ridurre al minimo<br />
l’ingombro posteriore e, ciliegina sulla torta, la torretta<br />
modificata nella parte anteriore per far diventare tiltabile<br />
di 30° la cabina originale Hitachi, ovviamente allestita con<br />
[68] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [69]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Escavatori demolition<br />
L’URBAN<br />
DEMOLITION<br />
è stato fornito<br />
a noleggio<br />
da Scai<br />
all’azienda<br />
Pelliccia Scavi<br />
di San Martino<br />
in Colle (PG).<br />
Scai Noleggio<br />
ha affrontato<br />
il delicato<br />
periodo della<br />
pandemia<br />
da SARS-CoV 2,<br />
adottando<br />
prontamente<br />
tutte le misure<br />
di sicurezza<br />
(e i DPI)<br />
imposte<br />
dal Governo<br />
per la tutela<br />
della salute<br />
dei lavoratori<br />
e della<br />
clientela,<br />
sanificando<br />
con cura ogni<br />
mezzo in flotta.<br />
L’URBAN DEMOLITION è DISPONIBILE A<br />
NOLEGGIO. E anche la Protezione Civile si è rivolta<br />
a Scai, durante la pandemia: l’azienda ha<br />
prontamente risposto, distinguendosi come leader<br />
nel servizio noleggio sul panorama nazionale.<br />
griglie OPG Level II superiore e frontale. Insomma, un’operazione<br />
chirurgica profonda che porta lo ZX135US-6 Urban<br />
De molition (a listino come ZX135US-6 HSDU) a 18.300<br />
kg di peso operativo, che gli permette di montare in punta<br />
attrezzature idrauliche da massimo 600 kg (lo ZX210-<br />
6HSDD porta fino a 1.500 kg) e che ha una lunghezza di<br />
trasporto inferiore ai 10 m, per una larghezza inferiore ai<br />
3 m (2.500 mm).<br />
Primo cantiere con Pelliccia<br />
Il primo cliente ad aver noleggiato il nuovo Urban De -<br />
molition è la Pelliccia Scavi di San Martino in Colle (PG),<br />
che i lettori più attenti di <strong>Costruzioni</strong> ricorderanno come<br />
uno dei primi clienti ad aver acquistato uno ZX300LNC<br />
Serie 6, subito impegnato in uno sbancamento funzio-<br />
Leandro<br />
Pelliccia<br />
direzione lavori<br />
Pelliccia Scavi<br />
La cosa che ci ha colpito di più sono la<br />
potenza e la forza della macchina in rapporto<br />
alle dimensioni. Non immaginavamo<br />
che una macchina così “ piccola”,<br />
per modo di dire, potesse essere tanto<br />
stabile nelle operazioni di demolizioni.<br />
Il mezzo infatti ha mantenuto la stabilità<br />
anche nei punti più critici della demolizione,<br />
quando ha “attaccato” i muri portanti<br />
con precisione e forza. Il lavoro, in<br />
pieno centro urbano, richiedeva la massima<br />
precisione e rapidità e questo<br />
“Urban Demolition” si è dimostrato perfetto<br />
per questo lavoro sia per le dimensioni contenute<br />
sia per l’altezza al perno e la forza di strappo.<br />
nale alla costruzione del Decathlon di Perugia. Questo per<br />
dire che si tratta di un cliente che conosce Hitachi e che<br />
è abituato anche a lavorare “pesante”.<br />
L’impresa ha utilizzato lo ZX135US-6 Urban Demolition lo<br />
scorso maggio, in piena ripartenza post lockdown, per<br />
decostruire un palazzo su tre livelli a San<br />
Sisto, prima periferia di Perugia. La costruzione<br />
da demolire era attigua ad un’altra<br />
abitata, fronte passaggio carrabile di una<br />
seconda abitazione posta dal lato opposto<br />
e fronte strada. Un lavoro delicato, in cui<br />
la precisione operativa si fa apprezzare.<br />
In poche parole, possiamo dire che i<br />
Pelliccia sono rimasti stupiti dalla stabilità<br />
della macchina.<br />
A conti fatti, allo ZX135US Urban Demolition<br />
ci sono volute solo tre ore per portare a termine<br />
il vivo del lavoro di frantumazione e la<br />
stessa impresa è rimasta stupita delle performance<br />
della macchine sviluppata dalla<br />
Divisione Ingengeria di Scai e ora disponibile<br />
con Scai Noleggio.<br />
Le soluzioni Scai Noleggio<br />
In Italia, l’organizzazione di Scai copre in modo capillare il<br />
territorio, per dare soluzioni rapide, convincenti e in prossimità<br />
del cliente. È strutturata con oltre 50 officine, con un<br />
prodigioso servizio ricambi che, operativo 24 ore su 24, mo-<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [71]
Escavatori demolition<br />
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Segui Scai su questa<br />
pagina e vedi le foto del<br />
nuovo ZX135US-6<br />
in cantiere.<br />
IL NUOVO URBAN DEMOLITION può montare in punta attrezzature idrauliche<br />
dal peso massimo di 600 kg.<br />
ALLo ZX135Us URbAn demoLiTion<br />
ci sono volute solo tre ore per condurre<br />
a termine il vivo del lavoro di demolizione<br />
di un palazzo su tre livelli in località<br />
san sisto, a ridosso della prima periferia<br />
della città di Perugia.<br />
dimensioni di TRAsPoRTo<br />
Peso operativo<br />
Larghezza minima di trasporto<br />
Lunghezza totale di trasporto<br />
Altezza massima di trasporto<br />
Larghezza con carro allargato<br />
18.300 kg<br />
2.500 mm<br />
9.920 mm<br />
3.100 mm<br />
3.300 mm<br />
AREA DI LAVORO UTILE IN DEMOLIZIONE<br />
Altezza massima al perno<br />
15.061 mm<br />
Sbraccio massimo al perno<br />
10.931 mm<br />
Portata massima attrezzatura<br />
600 kg<br />
Inclinazione massima primo tronco in altezza 30°<br />
Inclinazione massima cabina 30°<br />
vimenta più di 1.500 codici per giorno su 55.000 articoli.<br />
Sono oltre 20.000 i clienti serviti (e soddisfatti) da Scai nella<br />
propria storia, sino ad ora, e molti di loro si avvalgono dell’ampia<br />
offerta del servizio noleggio (attivo dai primi anni<br />
Novanta). Con 250 tipologie di prodotto e più di 1.000 mezzi,<br />
il noleggio è la punta di diamante dell’azienda Scai. Il servizio<br />
offerto funziona perché sa intrecciarsi con le esigenze<br />
del cliente, che ha bisogno del mezzo giusto per il tempo<br />
giusto. Scai offre a noleggio, oltre a mezzi tradizionali, mac-<br />
chine speciali per lavori particolari, come gli escavatori per<br />
la demolizione, i lavori in galleria, le palettizzazioni (fino alla<br />
pulizia canali), le pinze posacentine, le frese, i polipi, ecc.<br />
Abbinati a questi si ha un corredo completo: si possono<br />
combinare i macchinari giusti per un lavoro veloce e sicuro,<br />
come, ad esempio, un furgone, un generatore, un sollevatore<br />
aereo e un escavatore.<br />
Un unico servizio noleggio per un’unica soluzione lavorativa:<br />
ciò comporta un unico interlocutore, Scai Noleggio, che<br />
garantisce l’efficienza dei propri macchinari ispezionandoli<br />
minuziosamente prima di una consegna, ed effettuando<br />
i tagliandi con ricambi originali. Le formule in cui si esprime<br />
il servizio sono poi adeguate a ogni necessità: si va dai giornalieri<br />
ai settimanali, dai mensili a quelli a lunghissimo termine.<br />
Ma non mancano offerte stagionali: i contratti invernali<br />
ed estivi danno la possibilità a qualsiasi tipologia di<br />
clientela di poter usufruire del mezzo giusto al momento<br />
e per il tempo giusto!<br />
[72] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [73]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Strip-out<br />
A distanza di...<br />
SICUREZZA<br />
La Prandelli Santo<br />
aggiunge alla sua<br />
flotta due compatte<br />
radiocomandate.<br />
Prima missione,<br />
lo sgombero di una<br />
struttura industrale<br />
andata a fuoco<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
Almeno in questo caso, non stiamo parlando di distanziamento<br />
sociale. E almeno in questa situazione,<br />
le mascherine non sono da indossare per il Covid-<br />
19. Siamo stati a Lumezzane (BS), località fortemente<br />
industrializzata dell’alto bresciano, tra il Lago d’Iseo e il Lago<br />
di Garda, per vedere in azione la Prandelli Santo, azienda specializzata<br />
in scavi, demolizioni e bonifiche. Il palcoscenico<br />
dell’opera di strip-out commissionata all’azienda locale è<br />
opera propedeutica alla demolizione di un capannone industriale<br />
aggredito dalle fiamme a inizio 2018.<br />
Abbiamo risalito questa valle, dove le medesime aziende<br />
hanno molteplici sedi in complessi sviluppati su più livelli<br />
per sfruttare ogni metro quadro. In particolare, è stata oggetto<br />
della nostra attenzione la suddetta struttura in cui<br />
si è sviluppato l’incendio oltre due anni fa e dove l’impresa<br />
Prandelli Santo ha eseguito un’opera di Strip-out e svuotamento.<br />
Stiamo parlando di un sito industriale sviluppato alle pendici<br />
dei monti, su tre livelli più uno: livello strada, livello semi<br />
interrato, primo piano e copertura portante adibita a parcheggio<br />
delle auto.<br />
L’incendio ha ammalorato il 90% del complesso a seguito<br />
delle elevatissime temperature sviluppatesi. Più che un<br />
“Inferno di cristallo”, i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme<br />
in un inferno di prefabbicati in calcestruzzo contenenti<br />
componenti in metallo (prevalenza di alluminio e ottone).<br />
Il fuoco ha gravemente compromesso le solette e l’interno<br />
dei primi due livelli, quindi il semi interrato e la maggior<br />
[74] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [75]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Strip-out<br />
sCheleTri Non avendo mai visto la struttura prima,<br />
ai nostri occhi l’unica testimonianza di produttività sono<br />
stati i carrelli elevatori portati a ferro dal calore.<br />
parte dei pilastri. La combustione di metalli vari e plastiche<br />
ha generato una temperatura tale che si è verificata la fusione<br />
di diversi materiali generando una intensa fuliggine.<br />
la soluzione scelta da Prandelli<br />
L’inagibilità dichiarata della struttura è la caratteristica<br />
principale del cantiere commissionato all’impresa<br />
Prandelli che, visto l’obiettivo di conservare il 10% della<br />
struttura esistente e di ricostruire tal quale lo stabilimento,<br />
ha pianificato i lavori per ridurre al minimo l’impatto dell’operato<br />
e per elevare al massimo gli standard di sicurezza.<br />
Sono queste le condizioni che hanno portato l’impresa a<br />
immaginare l’utilizzo di macchine radiocomandate e leg-<br />
Test pre strip-out<br />
A seguito dell’incendio l’edificio industriale è stato<br />
dichiarato inagibile. Per dare modo alla Pran -<br />
delli Santo di eseguire lo svuotamento propedeutico<br />
alla demolizione e alla ricostruzione della<br />
struttura, sono stati eseguiti test per valutare la<br />
portata residua delle solette.<br />
Per verificare, ad esempio, quella del livello a piano<br />
strada, sono stati eseguite in diversi punti delle<br />
coppie di carotaggi (foto sotto), a cavallo delle<br />
campate, per mettere in trazione dal basso la<br />
soletta, con sistemi idraulici fissati alla pavimentazione<br />
del piano seminterrato.<br />
il contesto storico-industriale<br />
Lumezzane (BS) è un centro fortemente industrializzato che sorge in Val Gobbia,<br />
valle laterale della Valle Trompia. La maggioranza delle aziende presenti sul territorio<br />
fanno parte della filiera metallurgica e sono per lo più specializzate nella<br />
lavorazione di prodotti finiti e stampi per sariate industrie come, ad esempio,<br />
quelle della filera arredobagno e dei casalinghi. Negli anni passati, il forte sviluppo<br />
delle attività ha portato alla costruzione di stabilimenti produttivi e magazzini<br />
su più livelli. Quello malauguratamente soggetto a incendio era sviluppato,<br />
contando anche la copertura adibita a posteggio delle auto, su ben 4 livelli.<br />
Alluminio, ottone, plastica e carta sono stati la prevalenza del combusto.<br />
Armature dei moduli messe a nudo Profili dei prefabbricati slabbrati Carotaggi per i test di portata<br />
[76] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Strip-out<br />
ready to go!!!<br />
L’ammiraglia della flotta demolition della Prandelli<br />
Santo è un Volvo EC750 E HR che è stato ordinato<br />
nel 2019 completo di tutte le configurazioni<br />
braccio disponibili, anche per festeggiare i 60<br />
anni d’attività dell’impresa. La macchina era destinata<br />
ad essere una delle protagoniste del<br />
Samoter, ma la pandemia ci ha messo lo zampino.<br />
Questo modello da 103 t di peso operativo,<br />
che in configurazione massima arriva a circa 38<br />
m di altezza operativa, debutterà presto in un cantiere<br />
in provincia di Pavia.<br />
gere, in modo da non mettere in pericolo gli operatori e<br />
non gravare troppo sulla soletta. La soluzione migliore è<br />
stata quella offerta da CGT Edilizia che ha allestito con<br />
radiocomando lo skid CAT 289D già in flotta alla Prandelli<br />
ed ha implementato la stessa tecnologia su un nuovo<br />
mini escavatore Next Gen modello 301.5 allestito con selezionatore<br />
Cangini.<br />
La soluzione si è dimostrata quella vincente in quanto le<br />
CAT Next Gen sono predisposte da fabbrica per essere<br />
radiocomandate. Si tratta sempre di un investimento importante,<br />
ma è comunque una soluzione competitiva rispetto<br />
a quanto offre il mercato e permette all’impresa di<br />
avere un unico fornitore a cui fare riferimento per l’intera<br />
macchina, attrezzatura compresa.<br />
Protagoniste a piano strada<br />
Se il primo livello è stato sgomberato manualmente estra-<br />
santo<br />
Prandelli<br />
responsabile<br />
commerciale<br />
Prandelli Santo<br />
oPerATori<br />
remoTi<br />
A sinistra<br />
l’operatore del<br />
mini Nicola<br />
Ferrari. Al suo<br />
fianco quello<br />
dello skid ettore<br />
mafessoli.<br />
Nei lavori di demolizione l’esperienza<br />
e la professionalità fanno la differenza.<br />
Spesso ci si trova ad affrontare<br />
strutture di cui si ignorano<br />
composizione peso e metodo costruttivo.<br />
In questo caso lavoriamo<br />
al chiuso, in uno stabilimento dichiarato<br />
inagibile. Come sempre,<br />
l’obiettivo primo è tutelare noi stessi<br />
e per questo motivo qui abbiamo<br />
perfezionato un piano d’esecuzione<br />
con macchine a controllo remoto<br />
che garantissero una pressione al<br />
suolo contenuta.<br />
Lo svuotamento del materiale combusto<br />
e incombusto che abbiamo eseguito è propedeutico<br />
alla decostruzione del 90% della struttura che poi sarà ricostruita<br />
uguale. Questo ci ha portato a stilare una cronologia<br />
sequenziale delle operazioni ed a lavorare a secco, senza abbattimento<br />
polveri, per recuperare tutte le materie prime possibili<br />
minimizzando i rifiuti speciali da conferire e riducendo<br />
l’impatto ambientale.<br />
ChiAvi<br />
iN mANo<br />
i sistemi<br />
di radiocontrollo<br />
sono stati forniti,<br />
al pari delle<br />
macchine,<br />
direttamente<br />
da CGT edilizia.<br />
endo i materiali grazie al supporto di un sollevatore telescopico,<br />
e il livello seminterrato era accessibile a escavatori<br />
gommati, il grosso della partita si è giocato a livello<br />
strada.<br />
Qui le due CAT l’hanno fatta da padrone lavorando a staffetta<br />
e consentendo agli operatori di stare sempre in aree<br />
sicure. Il mini escavatore ha eseguito la selezione dei<br />
materiali e lo skid li ha portati all’esterno della struttura<br />
dividendo il recuperabile dal rifiuto speciale.<br />
Montando un vaglio rotante, lo skid ha permesso anche<br />
di suddividere il materiale di recupero per differente pezzatura.<br />
Predisponendo l’intervento in questo cantiere<br />
Prandelli è cresciuta ulteriormente acquisendo nuove<br />
competenze.<br />
[78] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [79]
Cave&Calcestruzzo<br />
Casseforme<br />
In Qatar, nel 2021,<br />
si avrà la prima città<br />
al mondo ecologica<br />
al 100%. Doka ha dato<br />
il proprio contributo<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
SFIDA TECNICA<br />
in Qatar, per<br />
la costruzione delle<br />
Katara Towers, vinta<br />
anche con<br />
la fornitura<br />
di casseforme<br />
Doka. Un mix<br />
di sistemi per<br />
costruire<br />
un edificio con due<br />
torri di 211 m.<br />
NEllA CITTÀ<br />
ECoSoSTENIBILE<br />
Sta sempre in bilico tra realtà e utopia.<br />
La città sostenibile è il luogo dove il desiderabile<br />
può diventare vero. E in Qatar<br />
siamo alle soglie del vero: si sta costruendo<br />
una città (ormai quasi completata), di circa<br />
38 km 2 , al 100% ecologica! È Lusail. Città ecologica<br />
sin dal nome, che deriva da "al wassail":<br />
il termine locale per una pianta che cresce<br />
nella zona. Lusail si trova a circa 23 km a<br />
nord del centro della città di Doha, appena a<br />
nord della West Bay Lagoon, e, quando completata,<br />
potrà ospitare circa 500 mila persone.<br />
Riferimento per la nazione<br />
La sagoma delle Katara Towers, che svetta dal<br />
punto più meridionale di Lusail, sarà un punto di<br />
riferimento distintivo per la nazione. Perno dell’ospitalità<br />
di Lusail saranno proprio le Katara<br />
Towers, la cui costruzione sarà terminata nel maggio<br />
del 2021. Saranno pronte, quindi, per accogliere<br />
chi arriverà in Qatar per la Coppa del Mondo FIFA 2022.<br />
Il simbolo del Qatar è un disco sulla cui parte interna, gialla,<br />
sono raffigurate due scimitarre.<br />
Tra di esse c’è una sambuco che naviga sul mare vicino<br />
a un isolotto con due palme. Ebbene, le spade incrociate<br />
del simbolo del paese sono state tradotte architettonicamente<br />
in torri gemelle ad arco, che si innalzano con grazia<br />
dal livello del mare, mentre i giardini e le palme si riflettono<br />
sulla superficie dell’oceano.<br />
Nelle torri dell’edificio, alte 211 m, oltre ad essere ospitate<br />
614 camere d'albergo, ci sarà spazio per appartamenti, uffici,<br />
strutture ricreative e ristoranti. Il progetto è stato recentemente<br />
potenziato con servizi aggiuntivi, tra cui un'isola<br />
artificiale che ospiterà un mix di strutture per il tempo<br />
libero e per gli sport acquatici.<br />
"La nostra precisa visione per le Katara Towers è quella<br />
di stabilire nuovi standard che possano andare oltre<br />
i confini del settore dell'ospitalità. È quella di riuscire<br />
a fornire un punto di riferimento architettonico<br />
che sia immediatamente riconosciuto e compreso<br />
in tutto il mondo", ha spiegato lo sceicco<br />
Nawaf bin Jassim Al Thani.<br />
[80] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [81]
Cave&Calcestruzzo<br />
Casseforme<br />
NEllE TORRI<br />
dell’edificio,<br />
oltre ad essere<br />
ospitate 614<br />
camere<br />
d'albergo,<br />
ci saranno<br />
uffici, strutture<br />
ricreative,<br />
appartamenti<br />
e ristoranti.<br />
Di recente,<br />
il progetto<br />
è stato<br />
potenziato<br />
con servizi<br />
aggiuntivi,<br />
tra cui un'isola<br />
artificiale che<br />
ospiterà un mix<br />
di strutture per<br />
il tempo libero<br />
e per gli sport.<br />
acquatici.<br />
Apporto determinante<br />
L'edificio, che ha anche due piani seminterrati, è strutturalmente<br />
suddiviso in cinque aree e ha otto pareti. Cuore<br />
della struttura è, ovviamente, la sorprendente coppia di<br />
torri, di 36 piani, ad arco simmetrico, che coprono un'area<br />
di 2.315 m². Per costruire le pareti delle due torri sono stati<br />
utilizzati sistemi di casseforme rampanti Doka. Più precisamente:<br />
si è ricorsi all’uso della cassaforma autorampante<br />
Doka SKE50, della cassaforma rampante 150F<br />
e della cassaforma per grandi superfici Top 50.<br />
"Siamo felici di lavorare con Doka in questo progetto", ha<br />
affermato Jawan Medinas, Senior Construction Manager<br />
presso HBK Contracting: “Sono in grado di fornire soluzioni<br />
di casseforme che danno un apporto determinante. Grazie<br />
al sistema autorampante SKE50 di Doka stiamo procedendo<br />
più velocemente del previsto, il che è di grande aiuto".<br />
I piani di più complicata costruzione, cioè quelli dal primo<br />
al quindicesimo, sono stati completati in quattordici<br />
giorni, mentre, in otto giorni di lavoro, quelli che vanno dal<br />
quindicesimo al trentaseiesimo.<br />
Superfici complesse<br />
La sfida maggiore del cantiere delle Katara Towers è stata<br />
quella affrontata per l'installazione delle casseforme sulle<br />
lastre sporgenti e inclinate delle diverse facciate. Il sistema<br />
di sollevamento tavoli Doka TLS è stato utilizzato<br />
per accelerare i lavori, spostando i tavoli Dokaflex nelle due<br />
torri dei grattacieli di due piani verso l'alto. A causa della<br />
facciata inclinata dell'edificio, è stato necessario modificare<br />
il sistema di sollevamento.<br />
È stato necessario adottare un approccio ingegnoso per<br />
gestire le diverse configurazioni delle lastre di copertura di<br />
ciascun piano. Per ottenere la flessibilità richiesta nella configurazione,<br />
i 10.000 m 2 di Dokaflex sono stati consegnati<br />
in dimensioni personalizzate. Inoltre, le torri portanti Staxo<br />
40 sono state utilizzate per raggiungere il piano rialzato,<br />
alto 6,10 m.<br />
I principali sistemi usati<br />
Protagonista indiscussa del cantiere di Lusail è stata la<br />
cassaforma a travi Doka Top 50, che èuna cassaforma su<br />
misura utilizzabile per vari impieghi. Con la Top 50, la forma<br />
e le dimensioni degli elementi possono essere adeguati<br />
in maniera ottimale alla costruzione. Il sistema modulare<br />
e la disposizione degli ancoranti sono adattabili alle<br />
caratteristiche architettoniche della costruzione. Elementi<br />
di grandi dimensioni e giunzioni perfette consentono un<br />
eccellente disegno architettonico del calcestruzzo. Si può<br />
scegliere il pannello di finitura piùadatto alle proprie esigenze:<br />
calcestruzzo a faccia vista liscio, una superficie con<br />
una texture del legno, elevate frequenze d'uso, ecc. Una<br />
serie di pratici accessori facilita il lavoro in cantiere e consente<br />
di evitare costose improvvisazioni. La Top 50 è una<br />
cassaforma di grandi dimensioni ed è premontata in base<br />
al progetto.<br />
Adatta, in particolare, per pareti con inclinazione variabile<br />
e per pareti a sbalzo, grazie alle proprie mensole a sbalzo<br />
(progettabili con la massima libertà), la cassaforma autorampante<br />
SKE, anch’essa impiegata nel cantiere di Lusail,<br />
offre una soluzione per qualsiasi tipo di edificio, per quanto<br />
la forma architettonica possa essere articolata (come<br />
è il caso delle Katara Towers).<br />
È adattabile a qualsiasi tipo di pianta. La copertura, lungo<br />
tutto il perimetro, consente, inoltre, di lavorare in condizioni<br />
di sicurezza e al riparo dalle intemperie anche ad altezze<br />
elevate. L'equipaggiamento completamente idraulico<br />
permette, infine, la traslazione contemporanea di diverse<br />
unità rampanti.<br />
Per la casseratura rapida, in Qatar si è pensato di ricorrere<br />
al sistema di sollevamento TLS, che consente, tra l’altro,<br />
la traslazione verticale senza gru, indipendentemente da<br />
quale sia la forza del vento. Con il TLS i tavoli per solai vengono<br />
portati da un piano all’altro premendo semplicemente<br />
un pulsante. Ed è sufficiente, in virtù del dispositivo di movimentazione<br />
DoKart, l’intervento di un solo addetto per<br />
eseguire la traslazione orizzontale.<br />
[82] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [83]
Cave&Calcestruzzo<br />
Pompe autocarrate<br />
LA 5RZ46, con<br />
massa totale<br />
a terra < 32 t,<br />
qui impiegata<br />
in un cantiere<br />
di Agrate (MB),<br />
è in grado<br />
di raggiungere<br />
un’altezza<br />
verticale di 46 m.<br />
LA STAR<br />
IN CANTIERE<br />
Pensata per lavorare<br />
in modo agevole, anche<br />
in spazi poco generosi,<br />
e con alte prestazioni<br />
Testi e foto di Fabrizio Parati<br />
Partiamo dando i numeri: la pompa per calcestruzzo<br />
5RZ46 Superlight di Sermac ha un braccio articolato<br />
in grado di raggiungere un'altezza verticale<br />
di 46 m, un’estensione massima orizzontale di 41,1 m e<br />
una profondità massima di lavoro di - 33,1 m. La massima<br />
altezza di apertura è di 9,1 m e l’angolo di rotazione è<br />
di 370°. L’altezza del braccio di 46 m e la tubazione completa,<br />
in doppia parete, da Ø 125 mm, fanno della 5RZ46<br />
Superlight la macchina consona per lavori dove sia richiesta<br />
grande portata di calcestruzzo.<br />
La 5RZ46 è stata accuratamente studiata per essere assemblata<br />
su autotelaio a quattro assi, per una massa totale<br />
a terra inferiore alle 32 t e una lunghezza complessiva<br />
al di sotto degli 11 m. La nuova pompa autocarrata<br />
Sermac ha un gruppo pompante G9 con portate di calcestruzzo<br />
fino a 190 m 3 /ora, e una pressione massima<br />
sul calcestruzzo di 80 bar.<br />
Con braccio di alta gamma<br />
Noi l’abbiamo vista al lavoro in un cantiere alle porte di<br />
Monza, ad Agrate Brianza (MB), nelle strette vicinanze di<br />
quell’azienda Star, fondata nel 1948, che, grazie a un chi-<br />
[84] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [85]
Cave&Calcestruzzo<br />
Pompe autocarrate<br />
IL BRACCIO distributore a cinque elementi con<br />
la configurazione di ripiegamento misto “RZ”<br />
della 5RZ46 Superlight rappresenta la soluzione<br />
migliore per operare senza particolari affanni in spazi<br />
di manovra limitati.<br />
mico sardo emigrato in Brianza, creò il celebre dado venduto<br />
in milioni di confezioni. Da una Star all’altra, quindi,<br />
perché ad Agrate, nel cantiere aperto per la costruzione di<br />
due edifici per appartamenti in Classe A1, la star è lei: la<br />
5RZ46 Superlight di Sermac, che arricchisce la gamma<br />
delle macchine con bracci di alta gamma di Sermac.<br />
Montata su un robusto e proporzionato autotelaio<br />
Mercedes Arocs 41.45, con 4 assi e passo di 5.150 mm,<br />
la 5RZ46 Superlight da noi vista al lavoro è equipaggiata<br />
con un impianto luci completo per il lavoro in notturna<br />
e diversi optional come la pompa acqua ad alta pressione<br />
per il lavaggio della vasca tramoggia, il compressore<br />
d’aria e il nebulizzatore per la pulizia della macchina,<br />
lo stop-flow sul tubo terminale, il portatubi e portagommoni<br />
per l’alloggiamento delle tubazioni di scorta. Non<br />
manca nemmeno il sistema di controllo della stabilizzazione<br />
SCS (Sermac Control Stability).<br />
Il cantiere di Agrate (MB)<br />
Il cantiere, iniziato a fine giugno <strong>2020</strong> e con termine previsto<br />
a fine 2021, è stato da noi visitato in coincidenza con<br />
il primo getto di platea del primo dei due edifici in costruzione.<br />
Un getto importante di 280 m 3 . L’azienda che sta<br />
costruendo è la Sir <strong>Costruzioni</strong>, di Cambiago (MI), che si<br />
avvale del noleggio offerto dall’azienda Tripodi, di Colturano<br />
(MI). Presente e alacremente operante sul territorio lombardo<br />
da oltre venticinque anni, la Tripodi è specializzata<br />
nel noleggio di autobetoniere per la movimentazione e il<br />
getto di calcestruzzo.<br />
“Per questi edifici facciamo un'unica gettata da cui parte<br />
la struttura dei muri portanti, costruita con sistemi di casseratura<br />
Peri”, ci dice il geom. Bruno Domenico, della Sir<br />
<strong>Costruzioni</strong>. E prosegue: “È una costruzione tutta in cls e,<br />
all'interno degli appartamenti, in cartongesso. Abbiamo<br />
una struttura di 15 cm di calcestruzzo, con 20 cm di isolamento<br />
a cappotto, e 15 cm di controparete in cartongesso.”<br />
Il calcestruzzo d’alta qualità gettato in opera è calcolato<br />
in 12mila m 3 , per i due edifici.<br />
IL PRIMO GETTO<br />
per la platea del primo dei<br />
due edifici in costruzione.<br />
Un getto importante<br />
di 280 m 3 .<br />
Oltre i limiti di spazio<br />
Ci sono condizioni, specialmente presenti, come ovvio, in<br />
ambito urbano (è il caso del cantiere di Agrate), in cui signoreggiano<br />
dei limiti di spazio.<br />
Ebbene, è proprio in quelle circostanze operative che il braccio<br />
distributore Superlight a cinque elementi con la configurazione<br />
di ripiegamento misto "RZ" della 5RZ46 rappresenta<br />
la soluzione migliore per operare senza tensioni in<br />
quegli spazi di manovra limitati.<br />
L'utilizzo di acciaio speciale ad alta resistenza impiegato<br />
per realizzare l'intera struttura del braccio, combinato al<br />
costante lavoro del centro di progettazione S-Design, ha<br />
permesso di raggiungere un ottimo rapporti costo-performance,<br />
e soprattutto senza la necessità di dover ricorrere<br />
all'utilizzo di materiali compositi.<br />
Libertà di stabilizzazione<br />
La leggerezza del braccio, ottenuta con sistemi innovati-<br />
[86] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [87]
Cave&Calcestruzzo<br />
Pompe autocarrate<br />
IN CANTIERE abbiamo incontrato il geometra Bruno<br />
Domenico (a sinistra), della Sir <strong>Costruzioni</strong>, azienda<br />
di cambiago (MI), e Agostino Tripodi (a destra),<br />
che gestisce l’azienda Tripodi, di Colturano (MI),<br />
con i figli Salvatore e Mimmo.<br />
vi di progettazione, ha consentito a Sermac di impiegare<br />
la stessa stabilizzazione della sorella minore 5Z42. Qui<br />
abbiamo gli stabilizzatori anteriori ad apertura “X” e, quelli<br />
posteriori, a bandiera.<br />
E anche questa è una condizione che si tramuta in un reale<br />
vantaggio operativo, in particolare nei cantieri che presentano<br />
spazi di lavoro ben poco generosi e che, pertanto,<br />
siano in grado di condizionare la libertà della scelta della<br />
stabilizzazione.<br />
Sermac, oltre alle betonpompe Twinstar, offre una gamma<br />
completa di pompe calcestruzzo con bracci distributori<br />
a partire da 20 m (4 sezioni) a 65 m (6 sezioni) di altezza,<br />
nei ripiegamenti a “ZR”, “Z” e “RZ”.<br />
SU MISURA<br />
A destra<br />
il radiocomando<br />
Scanreco con<br />
comandi<br />
modificati<br />
secondo<br />
le esigenze del<br />
cliente con<br />
2 joystick<br />
a 3 direzioni<br />
di movimento del<br />
braccio.<br />
Calce idraulica naturale<br />
Sostenibile e DOC<br />
n Una nuova formulazione di calcestruzzo di<br />
calce idraulica naturale, traspirante<br />
e con un impatto ambientale minore del 75%<br />
rispetto ai prodotti tradizionali.<br />
La soluzione ideale per costruire opere con<br />
velocità, precisione e costi contenuti,<br />
come dimostra la realizzazione della fontana<br />
per la sede di Confcommercio di Trento.<br />
Tassullo, brand di Gruppo Miniera San<br />
Romedio, è riuscito a sviluppare una nuova<br />
calce idraulica naturale, alternativa<br />
biocompatibile al cemento Portland, perché è<br />
realizzata con materie prime selezionate e di<br />
origine controllata, come la calce e la dolomia<br />
del Trentino. Si tratta quindi di un calcestruzzo<br />
dal colore nocciola chiaro con sfumature<br />
bianche, ideale per progetti di particolare<br />
pregio estetico. Il nuovo prodotto è stato già<br />
protagonista dell’intervento di ristrutturazione<br />
della sede tridentina di Confcommercio di<br />
Trento. La flessibilità della calce idraulica<br />
naturale ha consentito di realizzare l’opera con<br />
velocità, precisione e costi contenuti.<br />
minierasanromedio.it<br />
Comandi idraulici posteriori<br />
Pompa alta pressione per lavaggio<br />
Compressore<br />
L’ULTIMA NATA A lato<br />
i rendering della recentissima<br />
creatura di Sermac: la 6RZ60<br />
Superlight. Progettata con il nuovo<br />
acciao ad alta resistenza<br />
StrenxS960 ha braccio<br />
a 6 sezioni<br />
e massima altezza<br />
verticale<br />
di 60 m.<br />
[88] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Sollevamento&Noleggio<br />
La Ruthmann BLueLift Sa 31 in numeRi<br />
Altezza di lavoro<br />
31 m<br />
Altezza di sollevamento 29 m<br />
Sbraccio laterale<br />
17,3 m<br />
Altezza<br />
1,99 m<br />
Larghezza<br />
1.000 mm<br />
Lunghezza max.<br />
6.450 mm<br />
Lunghezza min.<br />
5.750 mm<br />
Portata max.<br />
250 Kg<br />
Larghezza cestello<br />
1,3 m x 0,7 m x 1,1 m<br />
Rotazione 360°<br />
Peso complessivo<br />
4.760 Kg<br />
Velocità max.<br />
1,5 km/h<br />
Pendenza superabile 35%<br />
Larghezza stabilizzatori 3.000 / 4.530 mm<br />
Lunghezza stabilizzatori 5.990 / 4.820 mm<br />
Ragni cingolati<br />
Pesa meno. Va in alto.<br />
Va ovunque. La sua corrente<br />
ascensionale è sorretta<br />
da tutta la tecnologia<br />
Ruthmann: è la Bluelift SA 31<br />
Sopra i tetti della<br />
La Verardo Noleggi è un'azienda di Ovaro, in provincia<br />
di Udine, imbevuta di primati: va in alto con le proprie<br />
piattaforme aeree, laddove gli altri non arrivano<br />
(tra le malghe carniche), usando, per prima in Italia, macchine<br />
con dotazioni tecniche che consentono di raggiungere<br />
tali eloquenti primati. Dal 1996, cioè da un quarto di<br />
secolo, la Verardo lavora in tutto il Friuli Venezia Giulia, facendo<br />
la manutenzione delle coperture degli edifici e fornendo<br />
macchine a noleggio, siano esse piattaforme aeree<br />
o mini escavatori. “Sono quindici anni che, io e mio fratello,<br />
siamo attivi nel settore edile, mentre nel primo decennio<br />
della nostra attività abbiamo gestito una officina meccanica<br />
e costruivamo macchine per le tipografie”, ci dice Dante<br />
Verardo, che è contitolare dell'azienda con il fratello.<br />
il primo consegnato in italia<br />
Primati in quota e primati d’uso. Verardo, infatti, sta lavorando,<br />
da qualche mese con il primo ragno Ruthmann<br />
Bluelift SA 31 consegnato in Italia (ha acquistato la macchina<br />
nel dicembre 2019). E le caratteristiche della piattaforma<br />
SA 31 hanno già avuto modo di prevalere con tutta<br />
evidenza in diversi cantieri. E in due su tutti. Quello della<br />
chiesa di Santa Maria Oltrebut, che si trova a Casanova,<br />
una frazione di Tolmezzo appollaiata su un rilievo prealpino,<br />
cioè la rupe di Claps, in posizione panoramica e dominante<br />
sulla Valle del But. La chiesa può essere raggiunta<br />
percorrendo una stretta strada o scegliendo di risalire la<br />
scalinata di 398 gradini scavati nella pietra e scanditi da<br />
una Via Crucis. In questo cantiere, durato otto giorni con<br />
due persone impiegate, la Verardo Noleggi si è occupata<br />
di sostituire i coppi della copertura delle navate e del cam-<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
CARNIA<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [91]<br />
[90] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Sollevamento&Noleggio<br />
Ragni cingolati<br />
iL RaGnO<br />
BLueLift Sa 31<br />
al lavoro nel<br />
cantiere della<br />
chiesa di Santa<br />
maria Oltrebut,<br />
nella frazione<br />
di tolmezzo.<br />
IL CANTIERE DI OLTREBUT può essere raggiunto<br />
solo con una stretta strada. Qui sotto,<br />
in foto, le complesse fasi di arrivo in cantiere.<br />
delimitato dal bar e dalla piazza, da una parte, e, dall’altra,<br />
dalla strada. “Ci serviva una macchina che ci permettesse<br />
di arrivare, da lontano, su tutte le aree della superficie della<br />
copertura dello stabile del bar. Lo spazio dove poter aprire<br />
gli stabilizzatori è, in quel luogo, molto ridotto, e, tra l'altro,<br />
nelle vicinanze ci sono dei cavi elettrici. In quel cantiere<br />
non saremmo riusciti a piazzare macchine diverse dal<br />
si foggia e per posizionarla, come ad esempio ci accade<br />
di frequente, all'interno di giardini. Per alzare, invece, macchine<br />
ben più pesanti servono camion a 4 assi. E va considerato<br />
il fatto che, in molti luoghi, camion così neanche<br />
possono arrivarci.”<br />
La soddisfazione di Dante Verardo rampolla sia dalle sue<br />
parole sia nei fatti: “La nostra prima Ruthmann ha ormai<br />
panile e della pulizie delle grondaie. “Per il cantiere di Santa<br />
Maria Oltrebut avevamo degli oggettivi ostacoli fisici da superare.<br />
Abbiamo dovuto percorrere delle scalinate e attraversare<br />
una sequenza di stretti passaggi, per arrivare al piano<br />
di lavoro. Ci siamo serviti della Bluelift SA 31 perché<br />
riteniamo che sia la sola piattaforma cingolata che possa<br />
arrivare lassù, dal momento che è più corta, più stretta e<br />
più leggera di altre macchine. Passa e arriva dove ad altri<br />
mezzi di sollevamento non è consentito.”<br />
Per arrivare dove si vuole<br />
Le matrici di leggerezza e capacità della Ruthmann Bluelift<br />
SA 31 si sono viste con pienezza anche in un cantiere nel<br />
centro di Rigolato, in provincia di Udine. “In quel caso ci siamo<br />
occupati della manutenzione del tetto di un edificio che,<br />
a piano terra, ospita i locali di un bar.” Di fronte al prospetto<br />
principale dell'edificio c'è una piazza e, dalla parte opposta,<br />
c'è una strada trafficata. La necessità è stata quella<br />
di confinare il ragno Bluelift all'interno del perimetro<br />
ragno SA 31, perché in altre piattaforme (che abbiano analoghe<br />
caratteristiche di portata e sbraccio) manca l'area di<br />
stabilizzazione asimmetrica.<br />
La Bluelift ha anche i cingoli che possono alzarsi in modo<br />
indipendente, mentre in altre macchine lavorano in modo<br />
sincrono, rendendo ben più complicato compensare i dislivelli<br />
del terreno. E, infine, pesando “solo” 47 quintali, la SA<br />
31 è sollevabile anche con l’intervento di una gru di modeste<br />
capacità, per superare muri o recinzioni di qualsia-<br />
otto anni. Ora abbiamo due Ruthmann Bluelift da 22 m, oltre<br />
alla nuova 31 m.”<br />
La Verardo Noleggi lavora di cesello, perché si adopera,<br />
provando e riprovando, a stringere materialmente alleanze<br />
tra le condizioni complesse in cui molte volte si trova<br />
a operare e i mezzi di cui dispone. E, per sintetizzare la riuscita<br />
di questo processo di armonizzazione, basti citare<br />
un esempio su tutti. A illustrarcelo è ancora Dante Verardo:<br />
“Abbiamo comperato un trattore con un rimorchio parti-<br />
[92] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [93]
Sollevamento&Noleggio<br />
Ragni cingolati<br />
colare. E abbiamo commissionato la costruzione di un<br />
pianale su misura. Il trattore ha un asse con la trazione<br />
e una asse autosterzante. Se abbiamo la necessità di andare<br />
in retromarcia, percorrere delle strettoie o dei tornanti,<br />
riusciamo, stando in cabina, a governare la sterzatura<br />
del rimorchio”. In sostanza, l'asse autosterzante è<br />
libero e, quando è innescata la marci avanti, segue la traiettoria<br />
del trattore, mentre viene bloccato con un dispositivo<br />
idraulico controllabile dalla cabina e resta rigido in<br />
fase di retromarcia. Lo sterzante comandato è in grado<br />
di sterzare sia in avanti sia in retro avvalendosi di un sistema<br />
idraulico di pistoni collegati con il timone e il gancio<br />
della trattrice.<br />
Verardo, nelle proprie considerazioni, torna a enfatizzare il<br />
vantaggio delle contenute dimensioni della Ruthmann<br />
Bluelift SA 31: “Riusciamo a trasportarla con facilità e ad<br />
arrivare anche in alta quota, per eseguire lavori sulla struttura<br />
delle malghe. Con quel trattore abbiamo portato la<br />
piattaforma Bluelift sino a 1.650 m! Altre macchine sono<br />
talmente lunghe che non si riuscirebbe a trasportarle col<br />
trattore. Mentre con questa non abbiamo limiti, in sostanza.<br />
Tra l’altro, la macchina non sarebbe trasportabile in nessun<br />
modo alternativo a quello da noi pensato. Siamo attrezzati<br />
per andare ovunque.”<br />
Infine, Verardo chiude le proprie riflessioni con una considerazione<br />
divertita: “Io, essendo carnico, e quindi diffidente,<br />
prima di azzardarmi a comperare la prima macchina<br />
in Italia di quella pezzatura [il riferimento è, per l’appunto<br />
al ragno Bluelift SA 31], ho ponderato con la massima<br />
attenzione, esercitata per più anni, le qualità<br />
dell'azienda e dei prodotti. Ma c’è dell’altro: la Ruthmann<br />
associa alla qualità dei prodotti la capacità di un continuo<br />
e proficuo dialogo con i propri clienti. Ha inteso tutte<br />
le necessità che nel corso del tempo ho avuto modo<br />
di esprimere. E così, entro fine anno, ho in programma di<br />
acquistare una Bluelift da 18 m e un altro ragno da 31 m.”<br />
La soddisfazione è reciproca, se anche Gianpiero Marti,<br />
iL RaGnO BLueLift Sa 31 impiegato nei lavori<br />
per la manutenzione del tetto di un edificio<br />
nel centro di Rigolato, in provincia di udine.<br />
LA NECESSITÀ è stata quella di confinare il ragno<br />
Bluelift all’interno dello stretto spazio delimitato<br />
da una strada ad alta percorrenza e una piazza che,<br />
tra le altre cose, ospita i tavoli all’aperto di un bar.<br />
direttore commerciale di Ruthmann Italia, ricostruisce<br />
con queste considerazioni il rapporto con Verardo: “La<br />
nostra collaborazione con Verardo è iniziata nel 2012. Lui<br />
ha avuto occasione di seguire il ragno SA 31 nel processo<br />
evolutivo. Verardo è, inannzitutto, un buon operatore,<br />
prima ancora di essere un buon cliente. Mi piace sottolineare<br />
questo aspetto: è una persona che sa bene cosa<br />
vuol dire utilizzare un ragno, e come servirsene correttamente<br />
in modo da ottenere le massime prestazioni. Sa<br />
valutare quali siano i rischi e i benefici nell'usare una piattaforma<br />
aerea cingolata. Ha un bagaglio d'esperienza<br />
considerevole che torna utile anche a noi.”<br />
Vincente “snellezza”<br />
La Ruthmann Bluelift SA 31 è stata presentata a Intermat<br />
2018. Da fine 2018 e durante il 2019 è stata venduta all'estero.<br />
Ora è in Italia, e ci sta con tutta la forza della propria<br />
vincente “snellezza”. Valutando la SA 31 con macchine<br />
concorrenziali (nello stesso range di altezze di lavoro),<br />
la Bluelift emerge come una tra le più compatte: è larga 1<br />
m (mentre per macchine simili si viaggia su larghezze che<br />
oscillano tra 1,10 a 1,20 m) e ha una lunghezza massima<br />
di 6,45 m con la navicella. Senza di essa, la lunghezza si<br />
contrae a 5,75 m. Tutto questo garantisce la più alta manovrabilità<br />
e, pertanto, la possibilità di potersene servire<br />
[94] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [95]
Sollevamento&Noleggio<br />
Ragni cingolati<br />
LA BLUELiFT SA 31 pesando<br />
solo 47 quintali è facilmente<br />
sollevabile. Qui, fasi<br />
di sollevamento del ragno Bluelift<br />
in uno dei tanti cantieri friulani<br />
in cui Verardo opera.<br />
UN TRATTORE CON RimORChiO e pianale<br />
su misura è l’acquisto fatto da Verardo per trasportare<br />
davvero in ogni luogo il ragno Bluelift SA31.<br />
La fORZa del<br />
sistema<br />
multi-area.<br />
Consente<br />
la condizione<br />
di stabilità fissa<br />
e asimmetrica.<br />
Con le varianti<br />
d’assetto<br />
si guadagna<br />
la massima<br />
libertà operativa.<br />
anche in spazi con grandezze non molto generose, e sia<br />
all'interno sia all'esterno degli edifici. Dimensioni tanto ridotte<br />
sono l’effetto derivato da scelte progettuali precise,<br />
ovviamente. E, in buona sostanza, dipendono dall'articolazione<br />
a doppio pantografo, che è una caratteristica comune<br />
a tutta la gamma Bluelift (dalla piattaforma più piccola<br />
alla 31). Tutti i modelli presentano il doppio braccio a<br />
pantografo e un braccio telescopico con jib. In fase di chiusura,<br />
il braccio principale va a incernierarsi tra i due bracci<br />
a pantografo. Si è riusciti, in tal modo, a stare in altezze<br />
e in larghezze molto ridotte: 1 m in larghezza e 1,99 m in<br />
altezza.<br />
Dimensioni e peso<br />
Le dimensioni contano, certo! Ma di fondamentale importanza<br />
è anche il peso, come sottolinea Gianpiero Marti:<br />
iL RaGnO<br />
può essere<br />
messo al lavoro<br />
ovunque,<br />
per la facilità<br />
di “alloggiarlo”.<br />
“Oltre alla compattezza va notato il basso peso, per una<br />
macchina a doppia articolazione. La nostra SA 31 si attesta<br />
sui 4.700 kg. La concorrenza, per queste altezze di<br />
lavoro e per macchine a doppio telescopio più jib, esprime<br />
valori che oscillano tra i 5.000 kg e i 7.200 kg, mentre<br />
la nostra SA 31 ha, per l'appunto, un peso ben più contenuto.<br />
Abbiamo questi reali vantaggi rispetto a prodotti<br />
concorrenziali: un peso inferiore di 1.000 kg associato<br />
a una lunghezza inferiore di 1 m. E questi valori non inficiano<br />
le prestazioni della macchina: abbiamo 17 m di<br />
braccio con 120 kg.”<br />
tutta la sicurezza che serve<br />
Gli altri aspetti importanti di questa piattaforma, oltre a<br />
quelli puramente strutturali, sono dati dalla presenza di un<br />
cingolato allargabile ad asse indipendente, che in situazioni<br />
di terreno sconnesso permette di bilanciare il carro,<br />
e dal sistema di stabilizzazione multi-area.<br />
Due le possibilità: la condizione di stabilità fissa e asimmetrica,<br />
con tutta la libertà che affiora da queste diverse<br />
scelte: la macchina può operare, con tutte le proprie variazioni<br />
d’assetto sul terreno, pressoché ovunque.<br />
L'operatore può decidere se avere l'area di stabilizzazione<br />
maggiore da un lato e la minore dall'altro lato della macchina.<br />
Il ragno SA 31 va poi a implementare il diagramma<br />
di lavoro in funzione dell'area di stabilizzazione.<br />
Flessibilità, robustezza, ma, ovviamente, anche sicurezza:<br />
per quest'ultima voce, il ragno Bluelift si affidata al limitatore<br />
di momento, ai diversi encoder sulla torretta e sui bracci,<br />
al pulsante di emergenza con arresto del motore, e al<br />
consueto distributore idraulico di emergenza.<br />
Il sistema di gestione del software della macchina interviene<br />
prontamente, ad esempio, nel caso in cui uno stabilizzatore<br />
dovesse perdere contatto con il terreno: in quel<br />
preciso momento si innesca la procedura di emergenza,<br />
per permette alla piattaforma di attivare tutti i movimenti<br />
che possono riportare la navicella verso il baricentro della<br />
macchina. Nel momento in cui si avviano questi movimenti,<br />
la macchina prende riassetto e quindi lo stabilizzatore torna<br />
a guadagnare di nuovo il più saldo contatto col terreno.<br />
Il sistema di sicurezza interviene anche nel caso in cui il<br />
braccio sia ancora in condizione di allarme, per non consentire<br />
all'operatore, se anche egli manovri con il joystick,<br />
di estendere ulteriormente il braccio. Di serie, il ragno Bluelift<br />
SA 31 ha la stabilizzazione automatica, il radiocomando<br />
e la rotazione della navicella.<br />
Le versioni eco-friendly<br />
Il ragno Ruthmann Bluelift SA 31 è disponibile, oltre che nella<br />
dimensione standard da noi qui considerata (motore diesel<br />
3 cilindri e elettropompa da 230 volt), nelle versioni ecofriendly<br />
BlueLithium e BlueHybrid con tecnologia al litio e<br />
con diversi amperaggi. La BlueLithium è la versione al 100%<br />
elettrica, con una sola batteria al litio. Ha un’autonomia di<br />
cinque ore. Si ha l’80% di carica della batteria in due ore e, in<br />
quattro, la carcia piena. La BlueHybrid, oltre al motore diesel,<br />
ha una piccola batteria al litio, per consentire l’impiego<br />
della macchina anche all'interno degli edifici.<br />
Gianpiero Marti, infine, c’inquadra il prossimo futuro:<br />
“Abbiamo in progetto, per il prossimo anno, una nuova linea<br />
di ragni con altezza superiore ai 31 m.<br />
[96] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [97]
Sollevamento&Noleggio<br />
Piattaforme aeree<br />
TUTTI I DATI<br />
sotto controllo<br />
Risparmio di tempo, di denaro, di fatica.<br />
Il sistema di JLG che fornisce tutte le informazioni<br />
vitali per valutare lo stato delle batterie via App<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
JLG presenta una soluzione salvatempo per i sollevatori<br />
a braccio e a pantografo elettrici che analizza<br />
lo stato di carica e di usura della batteria e che si merita<br />
di eseguire una precisa diagnostica del sistema di caricamento.<br />
Tra i componenti ci sono il nuovo “Caricatore<br />
Intelligente”, che registra la storia delle ricariche e i dettagli<br />
sul controllo macchina, e il “Dispositivo Mobile” di controllo<br />
per la connessione wireless e l’interazione.<br />
“Il nuovo sistema fornisce molte più informazioni di prima<br />
sullo stato di carica della batteria. Questo facilita l’accurata<br />
pianificazione degli interventi”, assicura Korry Kobel,<br />
responsabile settore progettazione di JLG. “La nuova funzionalità,<br />
che dettaglia in modo accurato lo stato della<br />
batteria, abbinata alla App per il monitoraggio, consentirà<br />
di abbassare i costi generali di proprietà per i nostri<br />
clienti”.<br />
Le informazioni in tempo reale fornite dall'uso congiunto<br />
delle due componenti riportano lo stato di carica, il tracciato<br />
dell’usura della batteria, il monitoraggio del livello<br />
dei fluidi e la storia delle ricariche. Le informazioni sono<br />
consultabili sulla App intuitiva che permette di prendere<br />
decisioni consapevoli sul sistema di alimentazione della<br />
macchina. L'accesso a queste informazioni determina più<br />
vantaggi. Non cala, innanzitutto, la produttività. Flessione<br />
che potrebbe facilmente verificarsi in coincidenza con<br />
una perdita di carica.<br />
Altra opportunità offerta dall’uso della nuova soluzione JLG:<br />
proprietari e operatori possono ora analizzare il tracciato<br />
di deperimento e lo stato effettivo su tutta la flotta e capire<br />
la situazione di batterie e caricatori in pochi secondi, senza<br />
dovere controllare ogni macchina sul posto. Ma si ha<br />
anche una riduzione della manutenzione e dei costi di sostituzione:<br />
i dati concreti ottenuti dalla App favoriscono le<br />
pratiche corrette di caricamento delle batterie, che possono<br />
aumentarne la vita anche del 40%.<br />
Si riducono, inoltre, del 70% le sostituzioni dei caricatori,<br />
che, spesso, in assenza di dati corretti, sono eseguite per<br />
errore. Si ha anche un risparmio di tempo. Con la semplificazione<br />
dei lunghi aggiornamenti di algoritmo dei caricatori,<br />
i tempi di manutenzione diventano fino a otto volte<br />
più veloci.<br />
Gli operatori possono scegliere tra diversi formati utili per visualizzare<br />
i dati in base alle proprie esigenze. Possono usare<br />
il nuovo Caricatore Intelligente da solo e accedere ai dati<br />
tramite un analizzatore<br />
manuale, ma hanno<br />
anche facoltà di abbinarlo<br />
al Dispositivo<br />
Mo bile di controllo che<br />
permette di accedere<br />
ai dati tramite una App<br />
scaricabile dall’Apple<br />
App Store.<br />
Tramite la App del dispositivo<br />
mobile gli<br />
operatori accedono<br />
alle informazioni sulla<br />
batteria in un raggio di<br />
9 m dalla macchina o<br />
gruppo di macchine in<br />
quel momento operative<br />
o sotto carica.<br />
Questa connessione<br />
locale, singola o multipla,<br />
migliora sensibilmente<br />
l’efficacia dei<br />
dati e la convenienza<br />
degli operatori.<br />
CON IL NUOVO<br />
SISTEMA JLG<br />
si ha, in tempo<br />
reale, lo stato<br />
di carica e quello<br />
d’usura delle<br />
batterie.<br />
E molto altro...<br />
[98] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [99]
Sollevamento&Noleggio<br />
Gru cingolate<br />
Un gigante<br />
IN CAMPO<br />
La Demathieu Bard Construction, una tra le principali<br />
società francesi d’ingegneria civile, si è servita<br />
di una Demag CC 3800-1 per un super sollevamento<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
DEMAG CC 3800-1 La gru cingolata ha sollevato<br />
4 strutture in acciao. Ciascuna di esse, dal peso<br />
di 242 t, era lunga 45 m, larga 25 m e alta 14 m.<br />
l'azienda Costantini, specialista, con storia quarantennale,<br />
nell'ingegneria civile. A scendere in campo, è il caso di dire,<br />
è stata la gru cingolata Demag CC 3800-1, fornita dall'azienda<br />
Sarens.<br />
Per rendere praticabile il "campo di gioco" alla Demag CC<br />
3800-1 il terreno perimetrale dello stadio ha dovuto essere<br />
adeguatamente preparato con due strati, uno di 5 e l'altro<br />
di 7 m, di legno Bongossi di 20 cm di spessore. Si è così<br />
fornito un supporto sufficiente per il piazzamento in sicurezza<br />
della gru. La complessa preparazione del terreno ha<br />
richiesto diciotto viaggi per il trasporto del materiale.<br />
levamenti più impegnativi. Il contrappeso era di 165 t e il<br />
contrappeso Superlift ha raggiunto un valore massimo di<br />
325 t, in rapporto ai carichi. La Demag CC 3800-1 è stata<br />
quindi in grado di sollevare le quattro strutture in acciaio,<br />
ciascuna di esse lunga 45 m, larga 25 m e alta 14 m, con<br />
un peso di 242 t. Il sollevamento si è svolto in due sequenze:<br />
la gru ha sollevato i componenti a un'altezza di 16 m, i carichi<br />
sono poi stati sollevati di altri 13 m sino a raggiungere<br />
i 29 m. Ciò ha consentito di guadagnare un'altezza sufficiente<br />
per poterli poi abbassare sino ad adagiarli al di<br />
sopra delle tribune dello stadio.<br />
Con queste parole Juline Cavelius sintetizza il lavoro del<br />
cantiere di Metz: “Il sollevamento eseguito dalla Demag CC<br />
3800-1 è stato per me uno spettacolo assolutamente impressionante.<br />
Negli ultimi 30 anni a Metz non si è mai vista<br />
una simile operazione con la gru".<br />
Lo stadio Saint Symphorien si trova a Metz, in Francia.<br />
Inaugurato nel 1923, ha una capienza di 25.636 spettatori,<br />
ospita le partite di calcio casalinghe del Football<br />
Club de Metz e ora si è rifatto il look. È stato di certo un<br />
grande momento per i fan dell'FC Metz quando sono state<br />
sollevate e assemblate le enormi strutture in acciaio, dal<br />
peso di 242 t, della nuova tribuna sud. Un lavoro condotto<br />
dall'azienda Demathieu Bard. Fondata in Lorena nel 1861,<br />
e con quartiere generale a Metz, Demathieu Bard Con -<br />
struction è una delle principali società francesi nei settori<br />
dell'ingegneria civile, delle infrastrutture e dello sviluppo immobiliare.<br />
L'azienda ha filiali in Francia, Lussemburgo,<br />
Germania, Canada e Stati Uniti e, per il cantiere dello stadio<br />
Saint Symphorien, ha lavorato in collaborazione con<br />
Installazione in cinque giorni<br />
Julien Cavelius, della Demathieu Bard, assicura che "con<br />
soli tre addetti della Sarens si è riusciti, in cinque giorni, a<br />
assemblare la gru". Completati i lavori di assemblaggio, si<br />
sono impiegati due giorni per l'accettazione e il collaudo.<br />
La gru Demag, pertanto, è stata in grado di iniziare a lavorare<br />
dopo solo sette giorni dall'arrivo dei componenti in cantiere.<br />
Il team Sarens ha installato la Demag in configurazione<br />
SWSL, con braccio principale da 60 m, montante<br />
Superlift da 36 m e braccio impennabile di 24 m, per i sol-<br />
Soluzione per molti cantieri<br />
Con una capacità di sollevamento di 650 t in corrispondenza<br />
di un raggio di lavoro di 12 m e un massimo momento<br />
di carico di 9.152 t/m, la gru Demag CC 3800-1,<br />
che ha un braccio di lunghezza massima di 144 m, è una<br />
soluzione conveniente per una vasta gamma di progetti.<br />
Tra l'altro, ha la larghezza dei cingoli che è di soli 2 m. È,<br />
pertanto, una macchina ragionevolmente compatta per<br />
poter operare con disinvoltura anche in cantieri con spazi<br />
relativamente limitati.<br />
[100] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [101]
Sollevamento&Noleggio<br />
Autogrù<br />
Gru compatta per grandi<br />
lavori. Una larghezza,<br />
di soli 2.550 mm, unita<br />
al sistema VarioBase,<br />
sono le condizioni per<br />
affrontare tutti i cantieri<br />
LA LIEBHERR<br />
LTC 1050-3.1,<br />
a tre assi, ha<br />
una portata<br />
massima<br />
di 50 t e braccio<br />
telescopico<br />
fino a 36 m.<br />
Lavora dove<br />
SERVE A TE<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
Noi di Kuiphuis “non vogliamo dire di no e ciò significa<br />
che puoi sempre contare su di noi. Anche se<br />
sono le 3 del mattino, nel fine settimana”. È lo slogan<br />
che anima la società olandese Kuiphuis Kraanverhuur<br />
BV. La massima disponibilità nei riguardi del cliente è il punto<br />
fondante dell’agire di questa azienda che, di recente, ha<br />
acquisito, arricchendo il già proprio nutrito parco macchine,<br />
una autogrù compatta Liebherr LTC 1050-3.1 (macchina<br />
con capacità di sollevamento di 50 t).<br />
Kuiphuis Kraanverhuur, fondata oltre 100 anni fa, ha una<br />
flotta con venti sollevatori telescopici, quattro gru compatte<br />
e vent’otto gru mobili. E ha un organico di circa 100<br />
impiegati nei suoi sette punti vendita nei Paesi Bassi.<br />
Dove le altre non arrivano<br />
Bob Bruijsten, direttore di Kuiphuis: “La LTC 1050-3.1 è eccezionale<br />
nella sua classe di riferimento”. E racconta di un<br />
lavoro presso l’azienda Attero, con sede a Wilp-Achterhoekm,<br />
nei Paesi bassi. Azienda che opera nel settore del riciclaggio.<br />
La Liebherr ha lavorato all’interno di un edificio adibito<br />
alla produzione di digestato. A causa dello spazio estremamente<br />
ridotto, gli stabilizzatori della gru non potevano<br />
essere del tutto estesi, da un lato, mentre, dall'altro lato, si<br />
sono potuti estendere per il 25%. E persino il braccio telescopico<br />
aveva solo una minima libertà di movimento.<br />
L'operatore dell’ autogrù, nondimeno, ha completato brillantemente<br />
il lavoro.<br />
“I nostri clienti vedono i numerosi vantaggi dell’uso della<br />
LTC 1050-3.1”, afferma Bob Bruijsten. E cita un altro esempio<br />
in cui le dimensioni relativamente contenute della LTC<br />
1050-3.1, associate al sistema VarioBase (brevetto<br />
Liebherr), si sono dimostrate provvidenziali: nel centro storico<br />
di Deventer, un comune olandese situato nella provincia<br />
di Overijssel. In questo cantiere, la Liebherr da 50 t era<br />
posizionata tra case di mattoni con i suoi stabilizzatori este-<br />
si del 5%, da un lato, e, dall’altro, dell’8%. Di più non era possibile.<br />
E anche in Lichtenvoorde, località dei Paesi Bassi situata<br />
nella municipalità di Oost Gelrela, la LTC 1050-3.1 ha<br />
mostrato tutte le proprie capacità. Bob Bruijsten ricostruisce<br />
lo scenario del cantiere: “L’autogrù non avrebbe potuto<br />
essere più grande per questo lavoro presso una società<br />
di produzione di acciaio, perché la via d'accesso per<br />
[102] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Sollevamento&Noleggio<br />
Autogrù<br />
REMOTEDRIVE<br />
Il sistema<br />
di manovra con<br />
il telecomando<br />
si dimostra<br />
efficace in tutti<br />
gli spazi in cui<br />
le operazioni<br />
di sollevamento<br />
debbono essere<br />
condotte in aree<br />
ristrette.<br />
Sono le<br />
circostanze dei<br />
cantieri<br />
qui citati.<br />
L’AUTOgRù LIEBHERR impegnata nell’installazione<br />
di una scala nella cittadina di Burgum, in Frisia.<br />
raggiungere l’area di lavoro era molto stretta. Si capisce,<br />
da questi tre sintetici esempi, come la Liebherr LTC 1050-<br />
3.1 si muova con assoluta padronanza della situazione nei<br />
casi in cui gli spazi di lavoro siano tutt’altro che favorevoli,<br />
laddove, ad esempio, non siàsempre possibile estrarre tutti<br />
gli stabilizzatori dell’autogrùin modo uniforme. Qui entra<br />
in scena VarioBase.<br />
Varia al variare dello spazio disponibile<br />
Con il VarioBase le basi di ogni singolo stabilizzatore possono<br />
essere posizionate in modo autonomo. Il lavoro della<br />
gru èsicuro grazie al limitatore di carico Liccon, che ricalcola,<br />
in ogni situazione, la portata possibile. In questo<br />
modo vengono evitati incidenti causati da manovre errate<br />
LA LLTC 1050-3.1 è l’autogrù telescopica compatta<br />
che, da qualche anno, ha sostituito la LTC 1045-3.1.<br />
sia durante le operazioni di allestimento sia nel corso delle<br />
operazioni di sollevamento. La totale sicurezza e la facilitàdi<br />
utilizzo consentono all’operatore di concentrare<br />
completamente l’attenzione sulle manovre di sollevamento.<br />
Il VarioBase aumenta l’efficienza della gru grazie al significativo<br />
incremento delle portate. Il sistema identifica con<br />
precisione sia il baricentro sia gli angoli critici dell’autogrù<br />
mettendoli in relazione tra di essi. Sollevare un carico con<br />
la gru stabilizzata riduce di molto il rischio di ribaltamento,<br />
in rapporto, ad esempio, a uno scenario di sollevamento<br />
laterale. Grazie a questo sistema, brevettato da Liebherr,<br />
vengono incrementate le portate e aumenta il raggio di lavoro<br />
per alzare il carico. Tutti questi vantaggi si presentano<br />
con chiarezza soprattutto con l’estensione massima<br />
della base di stabilizzazione. Gli incrementi di portata maggiori,<br />
grazie al VarioBase, si hanno con il sollevamento di<br />
un carico parziale. Non solo. Maggiore portata comporta<br />
utilizzo di meno zavorra, e, di conseguenza, un netto risparmio<br />
per il trasporto delle stesse.<br />
Infine, il VarioBase permette di raggiungere il massimo della<br />
portata, con i carichi piùpesanti, se il carico èvicino alla<br />
gru. Le basi di stabilizzazione laterali sono aperte parzialmente,<br />
mentre le basi dalla parte della zavorra vengono allungate<br />
completamente. Piùsi lavora in prossimitàdel carico<br />
e maggiori sono le portate.<br />
CINQUE pROgRAMMI di guida a disposizione<br />
e il vantaggio di un raggio di sterzata di soli 7,5 m.<br />
Sicurezza e guida da terra<br />
La LTC 1050-3.1 Liebherr è equipaggiata con un motore<br />
diesel a sei cilindri in linea Tier 4 Final, che eroga 260 kW e<br />
una coppia di 1,400 Nm. La trasmissione automatica è ZF,<br />
con sei marce in avanti e due retro. Un convertitore di coppia<br />
aumenta la maneggevolezza della macchina. Ha un<br />
braccio telescopico di 36 m, e un jib regolabile fino a un’angolazione<br />
di 60°. Nell’impianto idraulico il controllo elettronico<br />
Load Sensing consente un’elevata accuratezza nei<br />
movimenti della macchina. Si possono gestire contemporaneamente<br />
quattro operazioni.<br />
Nella LTC 1050-3.1 viene utilizzato il limitatore di carico<br />
Liccon2. In cabina tutti i principali parametri sono visibili<br />
con chiarezza sul monitor Liccon: l’operatore ha il controllo<br />
della posizione degli stabilizzatori, della loro estensione<br />
e della forza esercitata da ognuno di essi. Sono anche indicati<br />
gli angoli critici e il baricentro della gru. Questi dati<br />
sono trasmessi con programmi progettati da Liebherr e<br />
aggiornati di continuo. Viene fornita anche una console<br />
con due joystick, in cui viene inserito il pannello di controllo<br />
mobile BTT Bluetooth Terminal. La gru può anche<br />
essere manovrata da terra utilizzando RemoteDrive, che<br />
pure garantisce all'operatore una visione perfetta.<br />
[104] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [105]
Truck&Allestimenti<br />
in collaborazione con leStrade<br />
Mezzi giunti a destinazione nei punti territoriali Anas.<br />
Viabilità invernale<br />
UNA FLOTTA<br />
POTENZIATA<br />
Anas sceglie sei nuovi Scania P360 B6x4X4HA,<br />
con innovative attrezzature invernali prodotte<br />
da Bucher Municipal Italia e allestite da Officine<br />
Giletta. Tra i punti di forza, la grande manovrabilità<br />
e la visibilità, per elevare gli standard di sicurezza<br />
nelle operazioni di sgombero neve su strada<br />
Si potenzia, con giusto gioco d’anticipo, la flotta Anas<br />
(Gruppo FS Italiane) che sarà impegnata nella gestione<br />
della viabilità invernale, un campo in cui la società<br />
delle strade (che ha la responsabilità di gestione, per<br />
esempio, di diversi valichi alpini e non solo) storicamente<br />
eccelle. Scania si è aggiudicata infatti il primo lotto del bando<br />
di gara indetto proprio da Anas per la fornitura di 6 autocarri<br />
pesanti a trazione semplice 3 assi, allestiti per operazioni<br />
e viabilità invernale. La carovana di veicoli, scortata<br />
dal team di Italscania, è partita dalla sede dell’azienda e ha<br />
attraversato lo stivale per raggiungere i siti Anas a L’Aquila<br />
e Cosenza. Uno dei mezzi, tra l’altro, ha fatto il proprio ingresso<br />
trionfale a Roma, raggiungendo la sede Anas di via<br />
Mozambano nel centro della città eterna per essere visionato<br />
e testato da tutta la squadra dell’ente gestore, prima<br />
di prendere il proprio posto nel punto operativo di Cosenza.<br />
I mezzi sono dotati dei nuovi motori Scania Euro 6 da 9 litri,<br />
5 cilindri in linea, nella versione da 360 CV. Sono inoltre<br />
allestiti con innovative attrezzature invernali prodotte<br />
da Bucher Municipal Italia, presso le officine Giletta. In<br />
particolare, sono dotati di spargisale della “serie UniQa”,<br />
che lavorano in modo completamente automatizzato, e<br />
lame sgombraneve autostradali equipaggiate con l’innovativo<br />
“sistema brevettato MBS”, migliorando così la<br />
qualità dello sgombero neve e, contestualmente, la sicurezza<br />
sulle strade.<br />
Parte della nuova flotta “invernale” di Scania<br />
per Anas (Gruppo FS Italiane) che è partita<br />
dalla sede di Italscania di Trento per raggiungere,<br />
via Roma, i siti Anas de l’Aquila e Cosenza.<br />
Affidabilità collaudata<br />
La gamma di motori Scania Euro 6 da 9 litri, estremamente<br />
affidabile e collaudata, è stata aggiornata con una serie<br />
di ulteriori migliorie per rimanere all’avanguardia sia in termini<br />
di consumo di carburante che di guidabilità. La nuova<br />
gamma di motori Euro 6 da 9 litri presenta turbocompressori<br />
a geometria fissa (FGT) e controllo di emissioni dei gas<br />
di scarico che si affidano esclusivamente alla riduzione catalitica<br />
selettiva (motori puri SCR). La versione da 360 CV<br />
eroga una coppia massima di 1.700 Nm già a 1.050 giri/min<br />
con un rapido aumento della coppia a partire fin dal minimo.<br />
Rispetto ai motori 13 litri, garantiscono una considerevole<br />
riduzione del peso, consentendo così di aumentare il<br />
carico utile senza compromettere le prestazioni. I mezzi<br />
sono equipaggiati inoltre con Scania Opticruise di V generazione<br />
con Clutch on Demand, che garantisce una cambiata<br />
molto fluida e rapida, continuità nell’erogazione della<br />
potenza assicurando i massimi livelli di comfort.<br />
In foto,<br />
il responsabile<br />
Anas, ingegner<br />
Roberto<br />
Mastrangelo<br />
(al centro),<br />
a Roma, presso<br />
la sede centrale<br />
della società<br />
di gestione.<br />
[106] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [107]
Viabilità invernale<br />
L’avanzata<br />
tecnologia<br />
sgombraneve<br />
Giletta-Bucher<br />
permette<br />
all’operatore<br />
di concentrarsi<br />
soltanto<br />
sulla guida.<br />
Configurazione personalizzata<br />
La configurazione a 3 assi, B 6X4*4 rappresenta la soluzione<br />
ideale per la viabilità invernale, che richiede trazione<br />
anteriore, ottima manovrabilità e al tempo stesso elevato<br />
carico utile. Nei veicoli consegnati ad Anas l’assale di<br />
supporto, posizionato dietro il secondo assale, è sollevabile<br />
e sterzante, con controllo elettronico e azionamento<br />
elettro-idraulico. Le sospensioni pneumatiche posteriori<br />
(sul secondo e terzo assale), consentono inoltre di regolare<br />
l’altezza del telaio e mantenere costante il livello al variare<br />
del carico, agevolando così il montaggio delle catene<br />
da neve grazie all’aumento dello spazio tra pneumatico e<br />
parafango, quando le sospensioni sono sollevate. Al tempo<br />
stesso, la configurazione del veicolo garantisce elevati<br />
livelli di manovrabilità e comfort, una minore usura dei<br />
pneumatici e una maggior efficienza dal punto di vista dei<br />
consumi di carburante.<br />
L’assale di supporto a controllo elettronico comandato<br />
idraulicamente (EST) presenta notevoli vantaggi dal punto<br />
di vista dell’allestimento: il telaio è infatti libero da tubi<br />
idraulici che renderebbero più complesse le operazioni<br />
di allestimento del mezzo. La cabina P, equipaggiata con<br />
3 posti, garantisce ottima visibilità nella postazione di<br />
guida, pulsanti e controlli sono ad immediata portata del<br />
guidatore che potrà così porre massima attenzione alla<br />
guida. Gli ampi gradini di accesso, antisdrucciolevoli, garantiscono<br />
i massimi livelli di sicurezza in salita e discesa<br />
dalla cabina.<br />
Il gruppo Scania ha sviluppato una soluzione su misura<br />
per rispondere nel dettaglio alle esigenze di Anas.<br />
Opinioni tecniche<br />
“Anas - ha dichiarato Roberto Mastrangelo, Responsabile<br />
Gestione Rete di Anas - prosegue con il piano di potenziamento<br />
della flotta dedicata allo sgombero neve e trattamento<br />
antighiaccio. Il nostro obiettivo è di aumentare la<br />
sicurezza della circolazione e la qualità del servizio reso all’utenza<br />
in condizioni meteo avverse. Riteniamo che i nuovi<br />
autocarri Scania, uniti alle attrezzature Bucher, rispondono<br />
pienamente a questi obiettivi, oltre a garantire elevati<br />
standard di sicurezza per il nostro personale”.<br />
“Grazie ad un lavoro di squadra tra il team tecnico e commerciale<br />
di Italscania, la casa madre e l’allestitore e sfruttando<br />
a pieno le potenzialità offerte dal sistema modulare<br />
Scania, abbiamo potuto confezionare un veicolo che<br />
risponde al meglio alle esigenze operative di Anas”, ha evidenziato<br />
Sabrina Loner, Head of Sales & Development<br />
Construction, Distri bution, Public & Special di Italscania.<br />
“Siamo convinti che la componente tecnologica, i massimi<br />
livelli di visibilità e guidabilità offerti e gli elevati standard<br />
di qualità della nuova generazione Scania consentiranno<br />
agli operatori Anas di svolgere il proprio lavoro in tutta sicurezza,<br />
senza rinunciare ad un elevato livello di comfort<br />
a bordo”, ha aggiunto.<br />
L’allestimento<br />
I veicoli sono stati allestiti con le innovative attrezzature<br />
invernali prodotte da Bucher Municipal Italia, presso le officine<br />
della Giletta SpA. Gli spargisale “serie UniQa” sono<br />
equipaggiati per lavorare in modo completamente automatizzato,<br />
garantendo la massima sicurezza per l’operatore<br />
che si può quindi concentrare solamente sulla guida<br />
del veicolo. Le già performanti e moderne lame<br />
sgom braneve autostradali sono state inoltre equipaggiate<br />
con l’innovativo “sistema brevettato MBS”, migliorando<br />
così la qualità dello sgombero neve e la sicurezza delle strade.<br />
Questo sistema di iniezione di soluzione salina, totalmente<br />
integrato nella lama, garantisce ampi benefici tra<br />
cui la possibilità di snellire le procedure operative, aumentare<br />
l’efficacia nei cicli di abbattimento neve ed un conseguente<br />
risparmio del materiale di spargimento.<br />
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[108] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Casa Editrice la fiaccola srl
Truck&Allestimenti<br />
Tecnokar Trailers TecnokApp<br />
IN PUNTA DI App<br />
Il costruttore di Spoleto presenta un’applicazione<br />
per mobile e tablet per la gestione completa<br />
delle funzionalità di un semirimorchio ribaltabile,<br />
per la sua localizzazione, la gestione della flotta<br />
e gli interventi di manutenzione<br />
Le funzioni attivabili con la TecnokApp<br />
10<br />
8<br />
9<br />
1<br />
10<br />
3<br />
11 5 6 7<br />
4<br />
2<br />
1. Apertura sponda<br />
2. Ribalt. cassa<br />
3. Inn. barra post.<br />
4. Copertura elettrica<br />
5. Sollevatore asse<br />
6. Blocco autosterz.<br />
7. Funzione finitrice<br />
8. Vibratore cassa<br />
9. Misuratore temp.<br />
10. Telecamere<br />
11. Faro di lavoro<br />
A sinistra e sotto,<br />
un ribaltabile della<br />
gamma Supertop<br />
F1 dotato<br />
dell’applicazione<br />
TecnokApp.<br />
A lato, uno schema<br />
delle funzioni<br />
attivabili con<br />
l’applicazione<br />
e i principali<br />
componenti<br />
del sistema.<br />
Che comprendono<br />
un tablet, una<br />
centralina<br />
elettronica con<br />
collegamento Wi-fi<br />
e una stampante.<br />
in collaborazione con<br />
La digitalizzazione tocca anche settori di impiego particolari,<br />
come quello dei semirimorchi ribaltabili. È il<br />
caso di un’applicazione - chiamata TecnokApp - messa<br />
a punto, insieme alla sensoristica installata sul veicolo,<br />
dalla Tecnokar Trailers di Spoleto (Perugia). Questa<br />
soluzione, presentata all’edizione dello scorso anno del<br />
Salone del veicolo industriale e della carrozzeria (Solu -<br />
trans) di Lione, consente di attivare e gestire molteplici<br />
funzionalità del semirimorchio e di monitorare in tempo<br />
reale lo stato operativo del veicolo, acquisendo i dati provenienti<br />
dai sistemi di frenatura Abs-Ebs e da altri sensori<br />
e attuatori presenti a bordo. Per i ribaltabili coibentati utilizzati<br />
per il trasporto di asfalto destinato alle finitrici stradali,<br />
l’App permette di rilevare la temperatura del materiale<br />
e di fornire al destinatario un profilo dell’escursione<br />
termica dal momento del carico all’arrivo in cantiere.<br />
Tecnokar Trailers, inoltre, mette a disposizione degli utilizzatori<br />
della TecnokApp un portale web, che si presta<br />
a molteplici utilizzi.<br />
Gestione della flotta e molto altro<br />
Può servire all’impresa per gestire la propria flotta, per assegnare<br />
a uno specifico semirimorchio un perimetro di<br />
lavoro associato a un’area geografica (geofencing), per<br />
localizzare il veicolo anche se staccato dal trattore, per<br />
monitorare lo stile di guida del conducente, per programmare<br />
gli interventi di manutenzione e per richiedere<br />
assistenza a Tecnokar.<br />
I principali componenti del sistema messo a punto dal<br />
costruttore di Spoleto sono tre: un tablet sul quale è caricata<br />
l’App con pittogrammi intuitivi per la gestione del<br />
semirimorchio da parte dell’operatore, una centralina<br />
elettronica con collegamento Wi-fi per monitorare il veicolo<br />
e una stampante mobile dotata di carta termica<br />
per generare lo scontrino di consegna dell’asfalto o del<br />
materiale trasportato.<br />
Tutto il veicolo a portata di tablet<br />
Sul piano operativo, la TecnokApp consente di gestire dalla<br />
cabina di guida (o da terra, in posizione di sicurezza) il ribaltamento<br />
della cassa, il blocco dell’assale autosterzante,<br />
l’apertura della sponda posteriore, di attivare il vibratore<br />
del ribaltabile (per favorire il distacco del materiale da scaricare),<br />
le telecamere posteriori e il faro di lavoro.<br />
[110] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [111]
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