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Costruzioni 742 luglio 2020

WALKAROUND - 3a generazione Takeuchi. Tutto sul nuovissimo TB370 disponibile anche con braccio posizionatore WALKAROUND - Case CX490D Stage V. Iniezione di coppia e più efficienza per la grande Aquila. La sicurezza è di serie Riciclaggio & Demolizione Prandelli radiocomanda. Esecuzione di uno strip-out con due CAT controllate a distanza. Opera di CGT Edilizia Demolizione arriva lo ZX135US-6 Urban Demolition

WALKAROUND - 3a generazione Takeuchi. Tutto sul nuovissimo TB370 disponibile anche con braccio posizionatore
WALKAROUND - Case CX490D Stage V. Iniezione di coppia e più efficienza
per la grande Aquila. La sicurezza è di serie
Riciclaggio & Demolizione
Prandelli radiocomanda. Esecuzione di uno strip-out con due CAT
controllate a distanza. Opera di CGT Edilizia
Demolizione arriva lo ZX135US-6 Urban Demolition

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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

Casa editrice la fiaccola srl<br />

WALKAROUND<br />

3 a generazione<br />

takeuchi<br />

Tutto sul nuovissimo<br />

TB370 disponibile<br />

anche con braccio<br />

posizionatore<br />

WALKAROUND<br />

caSe cX490D<br />

Stage v<br />

Iniezione di coppia<br />

e più efficienza<br />

per la grande Aquila.<br />

La sicurezza è di serie<br />

riciclaggio<br />

&Demolizione<br />

pranDelli<br />

raDiocomanDa<br />

Esecuzione di uno<br />

strip-out con due CAT<br />

controllate a distanza.<br />

Opera di CGT Edilizia<br />

<strong>742</strong><br />

anno LXVIII 7 <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />

Demolizione arriva lo zX135uS-6 urban Demolition


Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

Molto più<br />

che<br />

compatti<br />

Nuova edizione<br />

in aggiornamento<br />

Costruzione<br />

Best performance by your side.<br />

Fin dalla sua nascita nel 1912 Yanmar ha sempre cercato di superare le<br />

aspettative degli operatori sviluppando prodotti e servizi di qualità superiore.<br />

Movimento terra, costruzione, demolizione, cura del paesaggio; siamo in grado<br />

di proporre soluzioni ottimali per ogni tipo di attività. La nostra gamma completa<br />

di macchine compatte include mini – midi escavatori, escavatori gommati , pale<br />

gommate, trasportatori cingolati.Tutte macchine progettate per essere efficienti,<br />

performanti ed amiche dell’ambiente.<br />

Cura del paesaggio<br />

i ngegneria C ivile<br />

d emolizione<br />

www.yanmarconstruction.it<br />

3 - 4 N O V E M B E R 2 0 2 0<br />

Per informazioni:<br />

guide@fiaccola.it<br />

N E C , B I R M I N G H A M<br />

www.guidanoleggioedile.it


ISSN: 0010 - 9665<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

costruzioni<br />

rivistacostruzioni<br />

Fondato nel 1952<br />

da Giuseppe Saronni<br />

6<br />

Attualità&Prodotti<br />

PaLE GoMMatE<br />

6 resa eccellente<br />

Nuova pala gommata di Doosan.<br />

Nuova nel design e con motore<br />

conforme alle norme anti-emissione<br />

tECNoLoGia<br />

7 Soluzione in rete<br />

Mecalac lancia una nuova soluzione<br />

telematica per ottimizzare l’uso<br />

delle macchine<br />

ESCavatori<br />

8 il futuro va a idrogeno<br />

Jcb annuncia il primo escavatore<br />

a idrogeno<br />

FiErE<br />

9 Spiragli di luce<br />

bauma China <strong>2020</strong> si svolgerà dal<br />

24 al 27 novembre <strong>2020</strong> a Shanghai<br />

8 68<br />

CoStrUttori oNLiNE<br />

10 Noleggio in “rete”<br />

abbiamo passato in rassegna i siti<br />

web di aziende attive nel mondo<br />

del noleggio di macchinari edili<br />

iNFraStrUttUrE<br />

20 L’occhio di Napoli sul terzo<br />

millennio<br />

Dentro il grande cantiere della<br />

stazione Capodichino della Linea 1<br />

della metropolitana di Napoli<br />

Macchine&Componenti<br />

LaME DoZEr<br />

62 robustezza e precisione<br />

La nuova lama dozer X-plane<br />

di Cangini benne aumenta il livello<br />

di precisione nell’esecuzione<br />

del piano<br />

SErbatoi<br />

64 il gioco duro nel “DNa”<br />

i serbatoi Padoan Group per veicoli<br />

industriali e macchinari<br />

PErForatriCi<br />

66 Una bellezza consolidata<br />

Liebherr in Montenegro con una<br />

Lb 24, due Lb 28 e una Lrb 125<br />

Riciclaggio&Demolizione<br />

ESCavatori DEMoLitioN<br />

68 Fuoriserie perugino<br />

Scai mette a noleggio lo stupefacente<br />

ZX135US Urban Demolition<br />

StriP-oUt<br />

74 a distanza di...sicurezza<br />

L’azienda Prandelli Santo mette<br />

in flotta lo skid Cat 289D<br />

e il mini escavatore Next Gen 301.5<br />

WALKAROUND<br />

L’evoluzione a Stage V<br />

44 del CASE CX490D<br />

dà solo buoni frutti<br />

84<br />

Cave&Calcestruzzo<br />

CASSEFORME<br />

80 Nella città sostenibile<br />

La prima città al mondo ecologica<br />

al 100% sarà pronta nel 2021.<br />

Doka ha dato il proprio contributo<br />

POMPE AUTOCARRATE<br />

84 La star in cantiere<br />

Abbiamo visto al lavoro la pompa<br />

per calcestruzzo 5RZ46 Superlight<br />

di Sermac<br />

CALCE IDRAULICA NATURALE<br />

89 Sostenibile e DOC<br />

Una nuova formulazione<br />

di calcestruzzo di calce idraulica<br />

naturale proposta da Tassullo<br />

Sollevamento&Noleggio<br />

RAGNI CINGOLATI<br />

90 Sopra i tetti della Carnia<br />

Abbiamo visto il primo ragno<br />

Ruthmann Bluelift SA 31<br />

consegnato in Italia<br />

74<br />

90<br />

PIATTAFORME AEREE<br />

98 Tutti i dati sotto controllo<br />

Un nuovo sistema di Jlg per i<br />

sollevatori a braccio e a pantografo<br />

elettrici per il controllo delle batterie<br />

GRU CINGOLATE<br />

100 Un gigante in campo<br />

Una gru cingolata Demag CC 3800-1<br />

impiegata per un super sollevamento<br />

in Francia<br />

AUTOGRÙ<br />

102 Lavora dove serve a te<br />

Una Liebherr LTC 1050-3.1 al lavoro<br />

nei cantieri dei Paesi Bassi<br />

Truck&Allestimenti<br />

VIABILITÀ INVERNALE<br />

106 La flotta potenziata<br />

Anas sceglie sei nuovi Scania P360<br />

B6x4x4HA<br />

TECNOKAR TRAILERS TECNOKAPP<br />

110 In punta di App<br />

Tecnokar Trailers presenta una App<br />

per gestire il semirimorchio<br />

costruzioniweb.com<br />

<strong>742</strong> 7 LUGLIO <strong>2020</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

lsaronni@fiaccola.it<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Matthieu Colombo<br />

mcolombo@fiaccola.it<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

Fabrizio Parati<br />

fparati@fiaccola.it<br />

REDAZIONE<br />

Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni<br />

costruzioni@fiaccola.it<br />

COLLABORATORI<br />

Marco Colombo, Damiano Diotti, Antonio Fargas,<br />

Gianenrico Griffini (responsabile sezione veicoli<br />

e allestimenti), Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />

SEGRETERIA<br />

Ornella Oldani<br />

ooldani@fiaccola.it<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Studio Grafico Page<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

Margherita Russo<br />

amministrazione@fiaccola.it<br />

ABBONAMENTI<br />

Mariana Serci<br />

abbonamenti@fiaccola.it<br />

TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />

Laura Croci<br />

marketing@fiaccola.it<br />

MARKETING E PUBBLICITÀ<br />

Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />

slevada@fiaccola.it<br />

Corrado Serra<br />

cserra@fiaccola.it<br />

AGENTI<br />

Giorgio Casotto<br />

T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it<br />

per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />

Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)<br />

Mensile - LO/CONV/059/2010<br />

Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952<br />

STAMPA<br />

Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza<br />

ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA<br />

N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150<br />

PREZZI DI VENDITA<br />

abb. annuo Italia Euro 90,00<br />

abb. annuo Estero Euro 200,00<br />

una copia Euro 8,00<br />

una copia Estero Euro 16,00<br />

COSTRUZIONIWEB.COM<br />

26<br />

[2] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />

WALKAROUND<br />

Tutto sul nuovo Takeuchi TB370,<br />

il primo midi di 3 a generazione<br />

PROSSIMAMENTE<br />

L’immagine è emblematica<br />

e vuol sottolineare come<br />

un miniescavatore 100%<br />

elettrico come il JCB 19C-1E<br />

possa lavorare negli interni<br />

o in azione sotterranea senza<br />

intossicare nessuno.<br />

Non costa poco, ma non<br />

ha praticamente costi di<br />

manutenzione. Sul prossimo<br />

numero vi racconteremo com’è<br />

fatto il nuovo JCB già<br />

consegnato a diversi clienti<br />

italiani tra cui la Mollo Noleggio.<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa<br />

rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane<br />

esclusivamente agli Autori.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per<br />

l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice<br />

la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

Organo di informazione e documentazione<br />

Unione Costruttori Italiani<br />

di Macchine per Cantieri Edili,<br />

Stradali, Minerari e Affini<br />

Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

20123 Milano<br />

Via Conca del Naviglio, 37<br />

Tel. +39 02 89421350<br />

Fax +39 02 89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

Questo periodico è<br />

associato all’Unione<br />

Stampa Periodica Italiana:<br />

numero di iscrizione 14440


C 22/07/20 16:12 Pagina 1<br />

n<br />

Tutto sul nuovissimo<br />

TB370 disponibile<br />

anche con braccio<br />

posizionatore<br />

Iniezione di coppia<br />

e più efficienza<br />

per la grande Aquila.<br />

La sicurezza è di serie<br />

Riciclaggio<br />

&Demolizione<br />

Esecuzione di uno<br />

strip-out con due CAT<br />

controllate a distanza.<br />

Opera di CGT Edilizia<br />

Casa editrice la fiaccola srl<br />

BENNA MULTISCREENING TWIN<br />

Partner<br />

5 canginibenne.com<br />

III Cop contaminationexpo.com<br />

89 ecomondo.com<br />

9 hansatmp.com<br />

IV Cop mecalac.com<br />

7 olmark.com<br />

I Cop scaispa.com<br />

WALKAROUND<br />

3 a GENERAZIONE<br />

TAKEUCHI<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

WALKAROUND<br />

CASE CX490D<br />

STAGE V<br />

PRANDELLI<br />

RADIOCOMANDA<br />

<strong>742</strong><br />

anno LXVIII 7 <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />

DEMOLIZIONE ARRIVA LO ZX135US-6 URBAN DEMOLITION<br />

n La Scai di Perugia compie 75 anni d’attività<br />

e si dimostra sempre più dinamica,<br />

come evidenzia il soggetto della nostra<br />

copertina. Si tratta di uno ZX135US<br />

Urban Demolition realizzato su base<br />

Hitachi dalla Divisione Ingegneria di Scai<br />

e messo in forze alla flotta Scai Noleggio.<br />

La base di partenza è l’escavatore<br />

ZX135US-6 con braccio posizionatore<br />

che è stato letteralmente trasformato con<br />

braccio lungo da 15.061 mm d’altezza al<br />

perno, carro allungato e reso allargabile<br />

da 2.500 mm a 3.300 mm di larghezza<br />

massima ai cingoli, la zavorra supplementare<br />

e torretta modificata nella parte<br />

anteriore per far diventare tiltabile di 30°<br />

la cabina originale Hitachi. Ne volete sapere<br />

di più? Andate a pagina 68!<br />

IN COPERTINA<br />

19 gic-expo.it<br />

II Cop<br />

yanmarconstruction.it<br />

SCAI SpA<br />

Via Don Fulvio Scialba 21<br />

06083 Ospedalicchio (PG)<br />

Tel. 075 801501<br />

marketing@scaispa.com<br />

www.scaispa.com<br />

Aziende citate<br />

A<br />

Aerotecnica .......................10<br />

Airmoving ..........................11<br />

All Rent...............................13<br />

Ati Astaldi-Moccia.............23<br />

B<br />

Berti Piattaforme Aeree....17<br />

Briv Construction ..............62<br />

Bucher Municipal Italia...106<br />

C<br />

Cangini Benne .............62, 78<br />

CASE ............................44, 61<br />

CGT Edilizia .......................62<br />

Ciemme Noleggio .............11<br />

Co-Car ................................13<br />

Cofiloc................................15<br />

Costantini ........................101<br />

D<br />

Demathieu Bard<br />

Construction....................100<br />

Doka...................................80<br />

Doosan Infracore Europe....6<br />

E<br />

Eurotecno ..........................14<br />

G<br />

Giffi Noleggi.......................14<br />

Gv3.....................................14<br />

J<br />

Jcb .......................................8<br />

Jlg ......................................98<br />

K<br />

Kuiphuis Kraanverhuur ...102<br />

I<br />

Impresa Pretelli .................61<br />

L<br />

Liebherr Autogrù .............102<br />

Liebherr Gru.......................62<br />

Liflevel................................15<br />

LocaTop.............................15<br />

Lombarda Noleggi ............16<br />

M<br />

Maifredi..............................16<br />

Maie ...................................61<br />

Mecalac ...............................7<br />

Meta Pavia.........................11<br />

Metro Napoli......................20<br />

Metropolitana Milanese....23<br />

Mollo Fratelli......................16<br />

N<br />

Nacanco Nove...................17<br />

Noleggio Lorini..................12<br />

O<br />

Officine Giletta ................106<br />

P<br />

Padoan Group ...................62<br />

Pelliccia Scavi ...................62<br />

Prandelli Sandro................62<br />

R<br />

Rent....................................17<br />

Rocksoil .............................23<br />

Ruthmann ..........................90<br />

S<br />

Sama Groupe.....................12<br />

Sarens..............................101<br />

Sc Piattaforme ..................18<br />

Scai ....................................62<br />

Scania ..............................106<br />

Sermac...............................84<br />

Skyrent...............................12<br />

Sir <strong>Costruzioni</strong>...................86<br />

Studio Smith Baracco .......23<br />

T<br />

Takeuchi ............................26<br />

Tassullo .............................89<br />

Tecman..............................13<br />

Tecnokar Trailers ............110<br />

Tecnosistem......................23<br />

Tripodi................................84<br />

U<br />

Up Rent ..............................18<br />

V<br />

Verardi Noleggi..................91<br />

Vtn Europe .........................62<br />

W<br />

Werent Group ....................18<br />

VISIBILITÀ<br />

OTTIMALE<br />

VERSATILITÀ<br />

MASSIMA<br />

RESA<br />

[4] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Tecnologia<br />

Pale gommate<br />

La benna standard<br />

della DL420-7 ha una<br />

capacità di ben 4,5 m 3 .<br />

Resa eccellente<br />

Nuova pala gommata con design<br />

completamente rinnovato e dotata del nuovo<br />

motore 6 cilindri Scania DC13 Stage V<br />

conforme alle norme anti-emissioni<br />

Soluzione in rete<br />

n Mecalac lancia una soluzione telematica:<br />

MyMecalac Connected Services. MyMecalac è<br />

costituita da un portale web (mymecalac.com)<br />

e da un’applicazione mobile che permette ai<br />

clienti di ottimizzare l’uso delle loro macchine.<br />

La soluzione è disponibile, di serie, per gli<br />

escavatori 12MTX, 15MWR e 15MC Stage 5,<br />

oltre che per le pale caricatrici AS1600 e<br />

AS210 e Stage 5; come optional, su tutte le<br />

altre macchine Stage 5.<br />

“Con più di 500.000 macchine connesse sulla<br />

nostra piattaforma cloud, in costante crescita -<br />

commenta Soeren Brogaard, CCO di Trackunit<br />

- Trackunit ha il privilegio di allacciare rapporti<br />

di collaborazione con costruttori<br />

accompagnandoli nella digitalizzazione della<br />

loro offerta di servizi. Baptiste Ligot,<br />

Responsabile Post-Vendita del Gruppo<br />

Mecalac: “Insieme capitalizziamo sui vantaggi<br />

delle nuove tecnologie e dei dati su tutta la<br />

catena del valore. La connettività della<br />

macchina è l’elemento centrale di questa<br />

diffusione della digitalizzazione, poiché<br />

consente di ottimizzare la redditività delle<br />

macchine. Grazie alla nostra piattaforma<br />

unica, Mecalac fornisce ai suoi clienti un<br />

vantaggio economico immediato e le basi di<br />

un ecosistema di servizi all’avanguardia”.<br />

www.mecalac.com<br />

Doosan Infracore<br />

Europe ha lanciato<br />

la nuova pala<br />

gommata DL420-7<br />

Stage V con un design<br />

completamente<br />

rinnovato, prestazioni<br />

ulteriormente migliorate,<br />

consumi più efficienti e<br />

un ambiente di lavoro<br />

ancora più confortevole<br />

per l'operatore rispetto al<br />

precedente modello<br />

Stage IV.<br />

La DL420-7 ha una<br />

nuovissima cabina<br />

ergonomica che<br />

consente all'operatore un<br />

controllo più preciso,<br />

oltre che un maggiore<br />

comfort. La benna<br />

standard della DL420-7<br />

ha una capacità di ben<br />

4,5 m 3 , la più grande<br />

della sua classe, e offre il<br />

7% di produttività in più<br />

rispetto al precedente<br />

modello serie "-5".<br />

Con cambio automatico<br />

Powershift a cinque<br />

velocità e assali per<br />

impieghi gravosi con<br />

bloccaggio idraulico del<br />

differenziale di serie, la<br />

DL420-7 fornisce<br />

prestazioni eccellenti, in<br />

particolare in situazioni a<br />

carico elevato. La<br />

reattività e la fluidità<br />

dell'impianto idraulico<br />

della DL420-7 e le<br />

connessioni idrauliche<br />

ausiliarie, fanno di<br />

questa macchina la<br />

soluzione ideale per<br />

edilizia, demolizioni,<br />

gestione rifiuti, riciclo ed<br />

estrazione mineraria in<br />

cave e miniere.<br />

La DL420-7 è dotata del<br />

nuovo motore 6 cilindri<br />

Scania DC13 Stage V,<br />

con una potenza di 257<br />

kW (349 CV) a 1.800<br />

giri/min e un'eccellente<br />

coppia massima di 2.196<br />

Nm a 1.100 giri/min. Il<br />

nuovo motore garantisce<br />

la conformità alle norme<br />

anti-emissioni Stage V,<br />

senza bisogno del<br />

sistema di ricircolo dei<br />

gas di scarico (EGR),<br />

attraverso il ricorso alle<br />

tecnologie di posttrattamento<br />

della<br />

riduzione catalitica<br />

selettiva (SCR), del<br />

catalizzatore di<br />

ossidazione diesel (DOC)<br />

e del filtro antiparticolato<br />

diesel (DPF). La<br />

frequenza del ciclo di<br />

pulizia delle ceneri nel<br />

filtro DPF è stata portata<br />

ora a più di 6.000 ore di<br />

funzionamento e<br />

l'operatore riceve tutte le<br />

informazioni riguardanti<br />

lo stato del DPF per<br />

mezzo di un indicatore<br />

del livello di fuliggine nel<br />

nuovo display<br />

touchscreen da 8" in<br />

cabina. Il display<br />

touchscreen ha un<br />

innovativo design tuttoin-uno.<br />

E ha una nuova<br />

interfaccia grafica, con la<br />

possibilità di regolazione<br />

completa della posizione.<br />

Una navigazione<br />

semplificata del menu<br />

(inclusa la funzione<br />

"menu rapido" ), con<br />

informazioni e<br />

impostazioni della<br />

macchina, ma anche con<br />

informazioni sulle<br />

prestazioni, con un<br />

sistema di pesatura<br />

opzionale. Non manca<br />

una telecamera<br />

posteriore, i comandi di<br />

climatizzatore e aria<br />

condizionata e, per finire,<br />

le funzioni di aiuto.<br />

eu.doosanequipment.com<br />

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&<br />

L’accoppiata utile per tutti<br />

[6] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Escavatori<br />

Il futuro va a idrogeno<br />

L’annuncio di JCB<br />

della realizzazione<br />

del primo escavatore<br />

a idrogeno per<br />

combattere le<br />

emissioni di<br />

carbonio. Tecnologia<br />

che verrà<br />

perfezionata nei<br />

prossimi mesi<br />

JCB ha annunciato lo<br />

sviluppo del primo<br />

escavatore a<br />

idrogeno per il settore<br />

delle costruzioni.<br />

L'escavatore da 20<br />

tonnellate 220X<br />

alimentato da una cella a<br />

combustibile a idrogeno<br />

è stato sottoposto a<br />

rigorosi test presso la<br />

cava JCB per più di 12<br />

mesi.<br />

Questo fa di JCB la<br />

prima azienda<br />

produttrice di macchine<br />

per le costruzioni al<br />

mondo a mettere a punto<br />

un prototipo funzionante<br />

di escavatore alimentato<br />

a idrogeno. "Lo sviluppo<br />

del primo escavatore<br />

alimentato a idrogeno -<br />

commenta Lord<br />

Bamford, Presidente di<br />

JCB - è un risultato<br />

importantissimo verso<br />

l’obiettivo di creare un<br />

mondo a zero emissioni<br />

di carbonio.<br />

Nei prossimi mesi JCB<br />

continuerà a sviluppare e<br />

perfezionare questa<br />

tecnologia con test<br />

approfonditi della nostra<br />

macchina prototipo,<br />

rimanendo<br />

all'avanguardia nelle<br />

tecnologie sviluppate per<br />

costruire un futuro a zero<br />

emissioni di carbonio.”<br />

L’energia destinata ad<br />

alimentare il prototipo di<br />

escavatore JCB viene<br />

generata attraverso una<br />

reazione chimica<br />

idrogeno/ossigeno<br />

all’interno di una cella a<br />

combustibile, che<br />

fornisce la potenza<br />

In foto, Lord Bamford,<br />

Presidente di JCB,<br />

e il figlio Jo Bamford.<br />

necessaria a far<br />

funzionare i motori<br />

elettrici. L'unica<br />

emissione allo scarico<br />

è costituita da acqua.<br />

www.jcb.com<br />

Fiere<br />

Spiragli di luce<br />

Bauma China <strong>2020</strong> si svolgerà dal 24<br />

al 27 novembre <strong>2020</strong> presso il Nuovo<br />

centro di esposizioni internazionale di<br />

Shanghai (SNIEC). Si attendono oltre 3.000<br />

espositori. A quanto pare l'economia cinese<br />

si sta riprendendo dagli arresti del<br />

coronavirus e le fiere sono la chiave per<br />

ricostruire le economie. La Cina ha<br />

presentato una serie di politiche di stimolo<br />

economico e gli investimenti nelle<br />

infrastrutture dovrebbero aumentare del<br />

10%. La salute e la sicurezza di espositori,<br />

visitatori e partner continueranno ad avere<br />

la massima priorità. Durante la<br />

manifestazione verranno seguite<br />

rigorosamente le linee guida per la<br />

prevenzione e il controllo dell'epidemia<br />

sull'organizzazione di fiere. Linee guida<br />

pubblicate dalla Commissione municipale di<br />

commercio di Shanghai e dalla Shanghai<br />

Convention & Exhibition Industries<br />

Association. Le varie misure di prevenzione<br />

e controllo della sicurezza saranno<br />

implementate per garantire la sicurezza e<br />

l’ordine della mostra. Attualmente sono già<br />

confermati padiglioni di paesi delle seguenti<br />

nazioni: Germania, Italia, Spagna, Regno<br />

Unito, Turchia, Corea del Sud e un padiglione<br />

europeo. La registrazione dei visitatori<br />

dovrebbe essere aperta da metà agosto.<br />

bauma-china.com<br />

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA<br />

Pompe Motori Valvole Oleodinamiche<br />

MOTORI A PISTONI ASSIALI serie M7V<br />

a cilindrata variabile e a piatto inclinato<br />

per circuito aperto e chiuso, alta pressione,<br />

per applicazioni mobili e industriali.<br />

<br />

Piatto inclinato<br />

<br />

Elevata velocità di rotazione<br />

<br />

Alta coppia di spunto<br />

<br />

Bassa velocità minima<br />

<br />

Dimensioni compatte<br />

<br />

Cuscinetti a lunga durata<br />

<br />

Regolazione proporzionale della cilindrata<br />

<br />

Free wheeling<br />

POMPE A PISTONI ASSIALI serie K3VLS<br />

a cilindrata variabile per circuito aperto<br />

ad alta efficienza<br />

<br />

Elevato rendimento totale<br />

<br />

Dimensioni ridotte<br />

<br />

Peso contenuto<br />

<br />

Eccezionale affidabilità<br />

<br />

Ampia gamma di regolatori<br />

<br />

Elevata stabilità<br />

<br />

Bassi tempi di risposta<br />

<br />

Basso livello di rumorosità<br />

<br />

11 Pistoni<br />

<br />

Da 85 a 212 cm 3<br />

<br />

9 Pistoni<br />

<br />

Da 50 a 150 cm 3<br />

Casa Editrice la fiaccola srl<br />

[8] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

HANSA-TMP S.r.l.<br />

Via M. L. King, 6 41122 Modena (Italy)<br />

Tel.: +39 059 415711 Fax: +39 059 415730<br />

hansatmp@hansatmp.com www.hansatmp.com


Attualità&Prodotti<br />

Costruttori online<br />

NOLEGGIO<br />

IN “RETE”<br />

Testi di Eliana Puccio<br />

La nostra analisi personalizzata sulle funzionalità dei siti web delle<br />

aziende attive nel mondo del noleggio di macchinari edili, con uno sguardo<br />

approfondito e critico all’aspetto grafico, funzionale e social<br />

t<br />

airmoving.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Nel complesso una navigazione che risponde in maniera<br />

esaustiva alle consuete ricerche degli utenti. Giocano<br />

un ruolo fondamentale anche la scelta delle immagini<br />

che illustrano perfettamente l’operato dell’azienda.<br />

t<br />

La pagina Instagram non esiste.<br />

Facebook molto efficiente. I post<br />

ci colpiscono soprattutto per la<br />

prospettiva con cui vengono scattate<br />

le immagini. Unica pecca: nessun<br />

collegamento FB dal sito.<br />

GRAFICA<br />

Grafica rilassante all’occhio con immagini in apertura<br />

di qualità accompagnate da una frase apposita. Il sito<br />

è complessivamente ordinato con ogni sezione<br />

ben disposta con giusto equilibrio tra immagini e testo.<br />

L’azienda mira alla condivisione di<br />

contenuti originali (esempio, post 2<br />

giugno) oltre che momenti che<br />

descrivono i lavori di manutenzione.<br />

Dal sito troviamo solo collegamento<br />

a Facebook. Il profilo Instagram non<br />

è ancora stato creato.<br />

t<br />

t<br />

ciemme-noleggio.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Scelta apprezzabile di distinguere per sezioni le diverse<br />

categorie di prodotto, evitando confusione e dispersione<br />

di informazioni. Ci piace moltissimo la “Gallery”, non<br />

molto frequente sugli altri siti finora incontrati.<br />

GRAFICA<br />

Colori e grafica standard. L’immagine di apertura forse<br />

avrebbe dovuto essere leggermente più grande, almeno<br />

rispetto ai riquadri dei prodotti. Simpatica la posizione<br />

della sede aziendale raffigurata sulla destra della pagina.<br />

t<br />

t<br />

Social presenti ma non sempre attivi.<br />

Instagram leggermente più curato<br />

con foto e video costantemente<br />

postate che ritraggono le macchine<br />

a lavoro.<br />

t<br />

t<br />

Loghi social presenti sul sito con<br />

collegamento diretto. Foto molto<br />

personalizzate con calendari sui<br />

corsi di formazione ed eventi. Carino<br />

il leoncino con il caschetto che<br />

troviamo spesso nei post condivisi.<br />

metapavia.online<br />

aerotecnica.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web impostato in maniera semplice per essere<br />

esclusivamente funzionale. Giusto numero di sezioni,<br />

utile in particolare quella dedicata alla formazione.<br />

GRAFICA<br />

Homepage dall’aspetto lineare, schematico e uniforme<br />

anche nei colori. Nessuna immagine impattante<br />

in apertura. Molto carino il modo in cui scorrono le slide.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Ci piace la scelta di mettere le categorie in primo piano.<br />

Homepage ricca, ma allo stesso tempo proporzionata.<br />

Utile lo spazio dedicato alle news e il riquadro posto<br />

alla sinistra della pagina che semplifica le ricerche.<br />

GRAFICA<br />

Immagini grandi dal forte impatto visivo. La homepage<br />

è coloratissima (vedi le categoria sotto l’immagine<br />

d’apertura). Apprezziamo molto la struttura del sito con<br />

le slide/gallery che lo rendono un po’ più leggero e fresco.<br />

[10] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [11]


Attualità&Prodotti<br />

Costruttori online<br />

Pagina Instagram interattiva e<br />

accogliente già dalla presentazione<br />

profilo dell’azienda. Contenuti più<br />

o meno simili su entrambi i social,<br />

spesso divertenti e ironici. Ci piace.<br />

t<br />

NAVIGAZIONE<br />

L’interattività di un sito merita sempre un occhio di<br />

riguardo, motivo per cui apprezziamo il tasto “formazione”<br />

che troviamo subito in apertura con cursore<br />

personalizzato. Utile collegamento con WhatsApp.<br />

noleggiolorini.com<br />

t<br />

GRAFICA<br />

Particolare la scelta dell’asfalto come sfondo principale<br />

che sembra molto realistico e mette in risalto le scritte<br />

bianche. Il giallo che si alterna al grigio alleggerisce<br />

il layout generale del sito.<br />

t<br />

tecman.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Lo stile del sito è un po’ vecchiotto rispetto alla media,<br />

servirebbe un tocco di innovazione.<br />

Bene l’elenco laterale “10 ragioni per scegliere Tecman”.<br />

t<br />

Dal sito notiamo subito il logo<br />

di Facebook, da integrare quello<br />

di IG. Entrambi i social sono però<br />

aggiornati molto raramente.<br />

Un po’ ridondante, e per questo<br />

sconsigliato, riportare i contatti<br />

telefonici in ogni post.<br />

GRAFICA<br />

Il look andrebbe rinnovato. Giusto per alleggerire il layout delle<br />

pagine. Non piace molto la scelta (e il modo) di mettere in risalto<br />

i contatti, meglio lasciarli alla sezione dedicata.<br />

t<br />

t<br />

Social entrambi presenti.<br />

Aggiungerei anche il loghino IG<br />

sul sito, giusto per testimoniarne<br />

l’attività. Su Facebook condivisione<br />

di foto e video dei prodotti<br />

ma anche post esterni al sito.<br />

Ottima scelta.<br />

L’azienda si avvale esclusivamente<br />

del canale Facebook condividendo<br />

costantemente foto dei prodotti<br />

con toni ironici e leggeri.<br />

Peccato per l’assenza di Instagram.<br />

t<br />

t<br />

samagroupe.com<br />

all-rent.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Apprezzata l’opzione di proporre una gallery che possa<br />

offrire una visione chiara e globale dell’attività svolta.<br />

Meglio un maggiore attenzione ai caratteri dei testi.<br />

GRAFICA<br />

La grafica del sito è minimal. Nessun particolare cattura<br />

l’attenzione di chi vi naviga. News in risalto nel riquadro<br />

giallo: opzione lodevole.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Piattaforma web semplice e facile da navigare.<br />

A prima vista potrebbe apparire un po’ spoglio, ma è molto<br />

dettagliato e lascia ampio spazio alle immagini.<br />

GRAFICA<br />

Graficamente “arioso” grazie ai colori e alle immagini<br />

in primo piano. Consigliata la modifica nello stile del<br />

carattere utilizzato, da rendere leggermente più compato.<br />

Poca presenza sui social che<br />

risultano aggiornati raramente.<br />

Su Instagram gli ultimi post<br />

risalgono a un anno fa, mentre su<br />

Facebook sono in stand-by da mesi.<br />

t<br />

t<br />

t<br />

t<br />

Facebook compensa l’assenza del<br />

profilo Instagram. I post propongono<br />

principalmente le novità di prodotto,<br />

le occasioni, e la pubblicizzazione<br />

degli articoli del blog.<br />

skyrent.eu<br />

co-car.eu<br />

NAVIGAZIONE<br />

L’azienda va dritto al sodo nella presentazione dei suoi<br />

prodotti. Soprattutto in homepage: “cosa vi offriamo”.<br />

L’utilizzo delle parole è fondamentale nel settore.<br />

GRAFICA<br />

Layout e colori del sito sono super. Ogni sezione<br />

è ben disposta e piacevole da sfogliare. Immagini enormi<br />

sono le vere protagoniste della prima pagina.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Tutto ben confezionato nel giusto modo. Singolare la<br />

sezione che rimanda al blog con l’elenco di articoli utili per<br />

chi volesse approfondire alcuni aspetti del settore.<br />

GRAFICA<br />

Strategia comunicativa molto forte che si evince<br />

dall’impostazione grafica della homepage. Carini i simboli<br />

che cambiano colore una volta selezionati.<br />

[12] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [13]


Attualità&Prodotti<br />

Costruttori online<br />

Attivo solo il profilo Facebook<br />

utilizzato per sponsorizzare i propri<br />

prodotti e i corsi di formazione.<br />

Anche in questo caso sarebbe<br />

da evitare la ripetizione dei contatti<br />

dell’azienda reperibili sul sito.<br />

t<br />

eurotecno.it<br />

t<br />

t<br />

cofiloc.com<br />

t<br />

Il logo di Facebook è l’unico<br />

che troviamo sul sito, forse perché<br />

Instagram non è altrettanto<br />

aggiornato. Si tratta di foto<br />

di macchine a lavoro nei cantieri.<br />

Altri post personalizzati per le varie<br />

occasioni (festività, appuntamenti).<br />

NAVIGAZIONE<br />

Interessante la parte delle Case History all’interno<br />

del blog. Scorrimento delle pagine un pò lento, forse<br />

perché in sovraccarico. Assenti i menu a tendina.<br />

GRAFICA<br />

Immagini di qualità che fanno la differenza in apertura<br />

homepage. Buon bilanciamento dei colori del testo<br />

sui riquadri delle categorie, attenzione alle lunghezze.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sarebbe meglio avere qualche sezione in meno. Molto<br />

utile la sezione news in evidenza e il video sul progetto<br />

ambiente che rende il sito un po’ più dinamico.<br />

GRAFICA<br />

Colori caldi ma tutto ben equilibrato. Carina la ruota<br />

colorata della sezione “assistenza”. Utile anche l’area<br />

dedicata ai video nelle notizie.<br />

t<br />

t<br />

Icone social ben evidenti dal sito.<br />

Condivisione di articoli dal blog.<br />

Facebook più aggiornato rispetto<br />

a IG. Bene su Instagram<br />

il raggruppamento delle stories.<br />

Post fatti ad hoc per instaurare<br />

un legame di fiducia con il cliente.<br />

L’azienda è stata socialmente attiva<br />

nel periodo del lockdown dove<br />

ha condiviso le procedure<br />

di sanificazione dei propri prodotti.<br />

t<br />

t<br />

giffinoleggi.com<br />

liftlevel.com<br />

NAVIGAZIONE<br />

Il sito porta l’attenzione sulle schede tecniche dei prodotti.<br />

Bella la galleria fotografica che descrive meglio l’operato<br />

dell’azienda. Rimando al blog un pò nascosto.<br />

GRAFICA<br />

Uno stile un pò retrò. Un pò impolpato dalla colonna<br />

destra che sforza un pò troppo l’occhio. Carina la scelta<br />

di colorare i prodotti una volta selezionati.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web nato da poco, molto intuitivo. Giusto numero<br />

di sezioni. Bella idea quella dello scorrimento<br />

delle recensioni di alcuni clienti (homepage in basso).<br />

GRAFICA<br />

Buona accoglienza con l’immagine d’apertura<br />

ad alta risoluzione. Il rosso nel layout trasmette energia<br />

e allo stesso tempo cattura l’attenzione.<br />

Collegamento ai social direttamente<br />

dal sito web sempre ben gradito.<br />

Post interessanti con condivisione<br />

del calendario corsi e immagini<br />

relative al progetto “full color”.<br />

t<br />

t<br />

t<br />

t<br />

La foto copertina di Facebook è un<br />

buon biglietto da visita per il social.<br />

Entrambi i profili utilizzati in modo<br />

adeguato. Contenuti che riguardano<br />

mezzi all’opera o pubblicità di corsi<br />

di formazione.<br />

gv3.it<br />

locatop.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Piattaforma ricca di contenuti, forse anche troppo vicini<br />

tra loro. Bene il collegamento con WhatsApp che lo rende<br />

particolarmente interattivo. Interessante “full color”.<br />

GRAFICA<br />

Sovraccarico di immagini nella prima parte<br />

della homepage. Nel rimanente troppe informazioni<br />

che rischiano di confondere chi vi naviga.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Davvero una bella idea “l’accesso diretto e veloce<br />

ai prodotti” (arco in prima pagina). Troppe informazioni<br />

sulla home che rischiano di confondere la ricerca.<br />

GRAFICA<br />

Non un’unica foto ma un mosaico che racchiude tutti<br />

i servizi che l’azienda offre al cliente. Forse poco<br />

bilanciato l’utilizzo di testo e immagini sulla homepage.<br />

[14] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [15]


Attualità&Prodotti<br />

Costruttori online<br />

Facebook e Instagram regolarmente<br />

attivi. Il primo risulta essere molto<br />

curato grazie alla bellissima<br />

immagine di copertina. Eliminerei<br />

soltanto i contatti telefonici riportati<br />

nei post. Un po’ ridondante.<br />

t<br />

t<br />

t<br />

t<br />

Interessanti le foto dei lavori sulle<br />

street art postate sulla pagina<br />

Instagram, tanto da dedicarci una IG<br />

stories “on the wall”. Su FB contenuti<br />

a scopo informativo.<br />

lombardanoleggi.com<br />

nacanconove.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Piattaforma online completa e intuitiva. Ottima idea<br />

inserire le recensione di google e il collegamento con<br />

WhatsApp. Attenzione alle dimensioni dei caratteri.<br />

GRAFICA<br />

Il verde come colore predominante nella grafica del sito<br />

dà un senso di sicurezza e professionalità. È infatti<br />

un colore rilassante. Layout interessante e originale.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Oltre alle consuete sezioni ne troviamo una apposita<br />

per l’emergenza “Covid-19”. Ben dettagliata e strutturata<br />

la parte dedicata ai corsi di formazione.<br />

GRAFICA<br />

Homepage un po’ sovraccarica di immagini,<br />

ma nel complesso lineare. Bella idea la foto d’apertura:<br />

quel tocco di rosso che spicca nel bianco e nero.<br />

t<br />

t<br />

Poco spazio, o forse poco tempo,<br />

per i social che vengono aggiornati<br />

raramente. Ma utilizzati con le<br />

giuste etichette (hashtag).<br />

Pagina Instagram non pervenuta.<br />

Facebook aggiornato solo di<br />

recente. Consigliata un po’ più di<br />

attività sui social per valorizzare i<br />

contenuti che sicuramente non<br />

mancano.<br />

t<br />

t<br />

maifredi-srl.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Poche sezioni ma buone. Soprattutto la “gallery”. Il<br />

rimando al pdf per le schede tecniche è un plus. Tutto<br />

facilmente reperibile e ben ordinato.<br />

GRAFICA<br />

Disposizione delle immagini e testo equilibrato anche<br />

se in alcuni casi non sempre sono uniformi (ma dettagli).<br />

Colore blu positivo, uno dei più frequenti.<br />

NAVIGAZIONE<br />

La parte che preferiamo di più è la sezione “foto” con una<br />

sorta di collage di tutti i lavori svolti dall’azienda. Curata<br />

nel dettaglio ed efficiente “configuratore piattaforme”.<br />

piattaformeberti.com<br />

GRAFICA<br />

La grafica chiara e intuitiva rispecchia la struttura<br />

complessiva del sito. Homepage poco full ed è un bene.<br />

Eliminerei solo il numero verde ripetuto più volte.<br />

Super attivi. È chiaro che l’azienda<br />

vuole mantenere costante la sua<br />

presenza sui social, spesso<br />

personalizzando anche i propri post<br />

e affidandosi agli hashtag corretti.<br />

t<br />

t<br />

t<br />

t<br />

L’azienda al momento non punta<br />

sui social. Nessun profilo esistente.<br />

mollofratelli.com<br />

rent-srl.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito fresco e aggiornato. Esiste una parte dedicata al<br />

catalogo prodotti contro il Covid-19. Completo e intuitivo<br />

per la navigazione. Sezione “servizi” ben curata.<br />

GRAFICA<br />

Mollo si affida al blu per presentare la propria azienda.<br />

Un colore positivo e che ispira affidabilità. Lo conferma la<br />

scelta delle slideshow incoraggianti sulla homepage.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Eliminerei le “ultime notizie” in homepage se non<br />

pubblicate con frequenza. Sarebbe opportuno curare<br />

meglio l’intero sito, apparentemente poco aggiornato.<br />

GRAFICA<br />

Sito web standard: immagine, prodotti e video di<br />

presentazione. Bella immagine in accoglienza home.<br />

Occhio invece alle foto caricate nelle altre sezioni.<br />

[16] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [17]


Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy<br />

Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301<br />

E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it<br />

Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma<br />

C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it<br />

3 rd Edition<br />

Fiera certificata<br />

An exhibition audited by<br />

126/2018<br />

GICX18S1<br />

Costruttori online<br />

Poco investimento sui social.<br />

Facebook aggiornato molto<br />

raramente. La pagina Instagram<br />

non è ancora stata creata.<br />

t<br />

scpiattaforme.com<br />

t<br />

®<br />

Giornate italiane del CalCestruzzo<br />

ItalIan ConCrete Days<br />

Piacenza (Italy) 29-31 October <strong>2020</strong><br />

ItalIan ConCrete Days<br />

Piacenza (Italy) 29-31 October <strong>2020</strong><br />

®<br />

SAVE<br />

THE DATE!<br />

29-31 October ‘20<br />

www.gic-expo.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web molto minimal con delle piccole cose<br />

da perfezionare. Sulla sezione prodotti meglio evitare<br />

i file zippati, ben fatta, invece, la galleria.<br />

GRAFICA<br />

La grafica rispecchia lo stile dell’intero sito.<br />

Bisognava osare un po’ di più, magari personalizzando<br />

meglio qualche sezione.<br />

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC <strong>2020</strong><br />

t<br />

t<br />

Profilo Instagram assente, Facebook<br />

aggiornato con video e post a scopo<br />

informativo. Molto carino il video di<br />

apertura posto nella copertina di FB.<br />

uprent.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Utile per la parte che interessa le offerte, quindi le<br />

promozioni e l’usato. Una bella, e sistemata, raccolta<br />

di tutte le info utili ai clienti nel catalogo noleggio.<br />

GRAFICA<br />

Immagini ad altà qualità, e tutto perfettamente bilanciato.<br />

Ben impostata soprattutto la pagina delle news suddivise<br />

per categoria. Il giallo e il blu vanno a nozze.<br />

Supporting Associations<br />

L’azienda investe molto sul fattore<br />

social curando nei minimi dettagli<br />

i propri post. Divertenti e originali<br />

gli indovinelli per i clienti. Sul sito<br />

troviamo entrambi i collegamenti.<br />

t<br />

t<br />

werentgroup.com<br />

Thematic Areas included<br />

NAVIGAZIONE<br />

Tutto al posto giusto. Sito esauriente e ben fatto.<br />

Le nostre preferenze ricadono in particolare sul “carrello<br />

preventivo” che risulta utile, e l’esposizione dei servizi.<br />

[18] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

GRAFICA<br />

Giallo e blu anche qui un’accoppiata vincente. Il sito<br />

ha uno stampo moderno, infatti è di recente creazione.<br />

Occhio di riguardo al posizionamento delle immagini.<br />

www.idrexpo.it<br />

www.conpavitexpo.it<br />

ITALIAN AGGREGATES<br />

TECHNOLOGY EXPO<br />

For info and stand bookings ph. +39 010 5704948<br />

info@gic-expo.it - www.gic-expo.it


:<br />

Attualità&Prodotti<br />

Infrastrutture<br />

Due punti di vista sulla parte superiore<br />

del grande pozzo che costituirà la nuova stazione.<br />

leStrade<br />

N. 1552/ 11 NOVEMBRE 2019<br />

Aeroporti Autostrade Ferrovie<br />

GALLERIE<br />

Napoli, le stazioni e i cantieri<br />

della nuova metropolitana<br />

LS<br />

Casa Editrice la fiaccola srl<br />

SICUREZZA<br />

Arriva sul mercato<br />

la barriera smart<br />

L STRADE<br />

MACCHINE<br />

Firenze, tutto<br />

sul No-Dig<br />

Cronistoria su leStrade<br />

( 1 ) o I 1 ve e 9<br />

l’oCChio Di Napoli<br />

SUL TERZO<br />

MILLENNIO<br />

Dentro il grande cantiere della stazione<br />

Capodichino della Linea 1 della metropolitana<br />

di Napoli, per scoprire i dettagli costruttivi<br />

che stanno facendo sorgere una struttura-pozzo<br />

profonda circa 48 metri costituita da un cilindro<br />

cavo profondo 35 metri. Diamo la parola<br />

a Filippo Cavuoto, direttore lavori opere civili<br />

e progettista strutturale dell’intervento<br />

Testi di Filippo Cavuoto CEo, Filippo Cavuoto Srl, Direttore lavori opere Civili<br />

Stazione Capodichino linea 1 Metropolitana di Napoli per MM.<br />

Capodichino. È dove sta prendendo forma un nodo<br />

di interscambio che, in proiezione futura, risulta un<br />

importante esempio di Hub di interconnessione tra<br />

diversi sistemi di trasporto, in un’area tra le più densamente<br />

popolate del Mezzogiorno d’Italia e probabilmente dell'intero<br />

Mediterraneo. Il cantiere della stazione della Linea 1<br />

della Metropolitana, con la presenza di più operatori impegnati<br />

a condividere la realizzazione di un’opera dal valore<br />

complessivo che supera i 250 milioni di euro, rappresenta<br />

esso stesso l’esemplificazione di un “multi-cantiere”<br />

attraverso il quale la struttura tecnico-organizzativa di<br />

Metropolitana di Napoli SpA (concessionaria per la prolE<br />

iNFraSTruTTurE Di Napoli Sopra, la TBM pronta<br />

a scavare la tratta Capodichino-poggioreale.<br />

Ben visibile il pozzo della nuova stazione della linea 1<br />

dell’aeroporto, in esecuzione.<br />

Ritorno a Napoli e alla sua metropolitana, a cui la<br />

rivista leStrade (edita da la Fiaccola come Co -<br />

struzioni) ha dedicato ampio spazio in tempi non<br />

lontani proponendo ai lettori un dossier speciale<br />

dal titolo “La Nuova Metro di Napoli” pubblicato<br />

sul numero di Novembre 2019 e curato da Fabrizio<br />

Apostolo, direttore editoriale della testata della<br />

Casa Editrice la Fiaccola, Ennio Cascetta, Pre -<br />

sidente di Metropolitana di Napoli SpA e Maria<br />

Luisa De Guglielmo, Responsabile e Coordinatore<br />

della Programmazione Progettazione-Lavori di<br />

Metro politana di Napoli SpA.<br />

L’ingegner De Guglielmo, in particolare, ha accompagnato<br />

i lettori in un viaggio dettagliato tra i cantieri<br />

e le stazioni della Linea 1 attualmente in costruzione,<br />

aprendo anche una pagina di grande<br />

interesse, in conclusione, sugli sviluppi futuri dell'intervento.<br />

Un paragrafo è stato dedicato alla<br />

Stazione Capo dichino, ovvero a quella in corso di<br />

realizzazione in prossimità dello scalo aeroportuale<br />

partenopeo anche nota, nella comunicazione che<br />

contraddistingue il progetto, come “la porta dell'aria”.<br />

Da collocare idealmente accanto alla “porta del<br />

mare” (la Stazione Municipio e il suo interscambio<br />

con il porto) e naturalmente alla “porta di terra”, ovvero<br />

la Stazione Garibaldi e il link con la stazione FS.<br />

In tutti e tre i casi, stiamo dunque parlando di crocevia<br />

trasportistici progettati e realizzati in contesti<br />

ad alta urbanizzazione. Luoghi, dunque, di particolare<br />

interesse tecnico e di conseguenza divulgativo.<br />

Ecco spiegata la ragione di questo approfondimento<br />

dedicato a “Capodichino” che risponde a un<br />

invito della rivista leStrade finalizzato a proseguire<br />

e integrare il racconto di questa grande opera costruttiva<br />

da un ulteriore punto di vista.<br />

[20] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [21]


Attualità&Prodotti<br />

Infrastrutture<br />

Schema delle<br />

componenti<br />

strutturali<br />

del pozzo.<br />

loNDiNESE E D’auTorE la firma sul progetto<br />

è quella, prestigiosa, dello studio<br />

rogers Stirk harbour+partners di londra (uK).<br />

gettazione e l'esecuzione) sta procedendo a testa bassa<br />

verso l’obiettivo di attuare l'integrazione dei principali sistemi<br />

di trasporto (gomma, ferro e avio). Questo nodo metro-aeroportuale<br />

rappresenta probabilmente lo sforzo più<br />

poderoso espresso dall’Amministrazione comunale di<br />

Napoli per portare la città nel Terzo Millennio, dotandola di<br />

un sistema integrato di trasporti che, non solo dal punto di<br />

vista dell'estensione ma anche in termini qualitativi, rappresenta<br />

un’eccellenza per l'interconnessione e l'integrazione<br />

(ferro-gomma-avio, e anche marittimo) tra diverse<br />

dimensioni del trasporto passeggeri.<br />

In più - grazie all’opera dell'Amministrazione Regionale -<br />

a poche centinaia di metri da Capodichino si avvia la realizzazione<br />

della stazione Di Vittorio, che porta con sé la<br />

potenziale interconnessione con altre future linee su ferro<br />

(Linea 10, per esempio) e soprattutto la chiusura di<br />

quell’anello della Linea 1 che perimetra la parte Nord-Est<br />

della Città di Napoli con un occhio orientato alla Città<br />

Metropolitana (oltre 3,2 milioni di abitanti).<br />

Proprio la chiusura dell’anello, affidata sempre a Metro -<br />

politana di Napoli (per varare l'intervento, mancano solo alcuni<br />

passaggi formali da parte del Concedente Comune di<br />

Napoli) vedrà l’ingresso di un ulteriore operatore di grande<br />

livello per la realizzazione dell’ultimo tratto di galleria a doppio<br />

binario che mette in connessione Capodichino e la Linea<br />

1 con la stessa stazione Di Vittorio e, quindi, la linea su ferro<br />

in corso di realizzazione a cura di EAV.<br />

Nella configurazione finale (quella immediatamente successiva<br />

all'attuale) nell’area oggi occupata dai cantieri<br />

del pozzo-stazione e delle gallerie di linea della tratta<br />

Poggioreale-Capodichino, troverà dunque posto il cantiere<br />

della TBM-EPB di circa 10 m di diametro che dovrà<br />

coprire una tratta di circa un chilometro per collegare<br />

Capodichino a Di Vittorio. In poco meno di un ettaro saranno<br />

così operativi tre cantieri: quello dei lavori affidati<br />

all’ATI Astaldi-Moccia, sotto la direzione dello scrivente,<br />

che opera per il completamento della stazione progettata<br />

da RSH+P e MM SpA, il cantiere di Sinergo-Integra<br />

il pozzo di stazione supera un’altezza di 48 m.<br />

aggiudicatari della realizzazione delle due gallerie a singolo<br />

binario con TBM-EPB da 6 m di diametro per la tratta<br />

Poggioreale-Capodichino (compresa la delicata camera<br />

di ventilazione profonda) e, da ultimo, il cantiere<br />

per la chiusura dell’anello di cui abbiamo accennato, il<br />

cui realizzatore - sotto la guida di MN SpA - emergerà da<br />

una competizione di livello europeo.<br />

Gli attori in campo a Capodichino<br />

Ma entriamo a questo punto nel vivo del progetto della stazione<br />

di Capodichino della Linea 1 della Metropolitana di<br />

Napoli, imprese esecutrici ATI Astaldi-Moccia. Per la progettazione<br />

architettonica del nodo, i committenti Metro -<br />

politana di Napoli e Comune di Napoli si sono affidati allo<br />

studio internazionale di Richard Rogers con sede a Londra<br />

(RSH+P/Rogers Stirk Harbour+Partners). La progettazione<br />

funzionale strutturale e impiantistica è invece coordinata<br />

e guidata da Metropolitana Milanese SpA, che coordina<br />

e garantisce anche la Direzione Lavori. Chi vi scrive,<br />

oltre a essere Direttore Lavori delle Opere Civili, ha anche<br />

l’incarico della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva<br />

della stazione. A Rocksoil SpA è stato affidato l’incarico<br />

della progettazione delle gallerie di linea e di stazione,<br />

mentre allo studio Smith Barracco di Napoli è affidata<br />

la progettazione esecutiva dell’architettura sotto la direzione<br />

artistica del team di Londra che fa capo a Ivan<br />

Harbour, senior partner di RSH+P e con il prezioso apporto<br />

dell’arch. Leonardo Pelleriti Tecnosistem SpA ha sviluppato,<br />

infine, il progetto definitivo ed esecutivo degli impianti.<br />

Scavo degli accessi a terra e opera completata.<br />

il pozzo panoramico<br />

In posizione baricentrica rispetto alle due gallerie di stazione,<br />

il pozzo discenderie della stazione è costituito da un<br />

cilindro cavo di 35 m di diametro e oltre 48 m di profondità.<br />

La struttura è aperta verso l’alto e ha un mezzanino leggero<br />

e trasparente che smista i passeggeri in arrivo e in<br />

uscita dalla stazione, direttamente a quota strada, attraverso<br />

quattro scale fisse elicoidali che si sviluppano lungo<br />

la superficie interna del cilindro cavo e con il supporto meccanico<br />

di 8 ascensori da 25 posti che collegheranno in<br />

20 secondi il mezzanino con il piano banchina (Vvert=<br />

2,4 m/s). Il pozzo è coperto da una struttura metallica dalla<br />

superficie di oltre 2000 metri quadrati, dotata di un sistema<br />

idraulico di dissipazione dell’energia prodotta dal si-<br />

[22] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [23]


Attualità&Prodotti<br />

Infrastrutture<br />

sma che riconosce le azioni lente prodotte dalle variazioni<br />

termiche e scorre liberamente senza indurre stati di coazione<br />

sulle strutture verticali. Queste sono in conglomerato<br />

cementizio nella zona del pozzo e a struttura in acciaio<br />

lungo il perimetro della copertura.<br />

Il mezzanino è quindi costituito da un terrazzo semi trasparente<br />

poggiato su 10 pilastri di grande altezza e dimensioni<br />

che costituiscono un fascio di elementi snelli uniti<br />

tra loro da trasversi intermedi che conferiscono all’insieme<br />

rigidezza e capacità portante.<br />

Di fatto la terrazza sul pozzo ha una collocazione così ardita<br />

da sembrare un belvedere panoramico che si affaccia<br />

sulla valle di un paesaggio dolomitico o su un costone roccioso<br />

caprese a picco sul mare: nessuna vertigine per i passeggeri<br />

che si affacceranno in attesa degli ascensori.<br />

Protetti da alti parapetti (2,50 m) in vetro strutturale, avranno<br />

la possibilità di guardare verso il piano banchina in tutta<br />

sicurezza.<br />

Il collegamento con il piano banchine è assicurato dagli<br />

ascensori panoramici sospesi al filo esterno del castello<br />

che sostiene la terrazza del mezzanino e posizionati in<br />

modo da intercettare efficacemente i flussi in arrivo e in<br />

partenza da e per il centro della città. Chi dal mezzanino<br />

approderà all’atrio del piano banchina si ritroverà in un ampio<br />

spazio circolare da cui raggiungere le banchine viaggiatori<br />

attraverso 4 fornici, disposti ai vertici di una croce e<br />

protetti da portali ad acqua in grado di assicurare all’atrio<br />

il varo della TBM<br />

è avvenuto nel <strong>2020</strong>,<br />

a maggio.<br />

particolare della testa fresante della TBM.<br />

una protezione pressoché totale dal fumo. Il volume cilindrico<br />

del pozzo verticale è segnato dalle spirali delle quattro<br />

scale fisse che, in caso di interruzione dell’alimentazione<br />

per gli ascensori, consentiranno di raggiungere il<br />

mezzanino e, quindi, l’uscita mediante 265 gradini. Le scale<br />

saranno protette da filtri ad aria per ulteriore sicurezza<br />

dei viaggiatori.<br />

Dettaglio del retro-scudo della TBM.<br />

Strutture provvisionali<br />

e tecniche costruttive<br />

La fusione tra pozzo discenderie e sottostazione elettrica<br />

trasforma la sezione in pianta del pozzo, originariamente<br />

circolare, in una dal comportamento statico meno<br />

“intuitivo” - a ferro di cavallo - che ottimizza il rapporto tra<br />

volume scavato e superficie delle strutture perimetrali di<br />

contenimento.<br />

Le contro-pareti perimetrali realizzate in discesa per campi<br />

di 6-8 metri accrescono il livello di sicurezza dello scavo,<br />

minimizzando i tempi di sostegno delle spinte, affidato<br />

alla geometria ad anello del pozzo. La presenza del<br />

sostegno provvisionale costituito da un diaframma di<br />

pannelli di paratia - configurato secondo un asse curvilineo<br />

- garantisce infatti il sostegno delle azioni geostatiche<br />

per mutuo contrasto tra i pannelli, grazie all’impiego<br />

di un'idrofresa di sezione 2,80 x 1,20 che realizza<br />

in fase di scavo la compenetrazione tra pannelli primari<br />

e secondari: in questo modo i tempi di realizzazione<br />

dello scavo e del rivestimento si susseguono con continuità<br />

abbreviando i tempi di realizzazione della struttura<br />

principale e nel contempo non riducendo i margini di<br />

sicurezza degli operatori.<br />

Anche la struttura finale, costituita da un cilindro cavo,<br />

collabora indefinitamente con la struttura provvisionale<br />

costituendo un muro ad arco dello spessore finito di oltre<br />

2,40 m: in configurazione finale, la struttura che sostiene<br />

scale e ascensori di accesso alle gallerie ha uno<br />

sviluppo perimetrale di circa 110 m per un'altezza di 45 m<br />

e uno spessore di 2,40 m. Il tutto senza alcun elemento<br />

di contrasto o puntellatura delle opere di sostegno, né in<br />

fase di scavo, né in configurazione finale.<br />

Nella confinante sottostazione elettrica contro-pareti verticali<br />

e orizzontamenti intermedi vengono opportunamente<br />

aggrappati alle paratie grazie alla predisposizione<br />

di tasche rettangolari nelle gabbie di armatura dei<br />

singoli pannelli alle quote di progetto, per consentire di<br />

giungere al fondo dello scavo con tutti gli elementi già<br />

poSa iN MaSChEra Gli specialisti impegnati in questo<br />

grande cantiere fotografati prima del varo.<br />

realizzati in fase di scavo. Quando lo scavo raggiunge il<br />

fondo, anche le strutture di sostegno interne sono dunque<br />

complete e si passa alla realizzazione delle gallerie<br />

di stazione.<br />

un grande cantiere<br />

di portata strategica<br />

La complessa evoluzione del cantiere lascia pensare che<br />

il completamento del nodo di interscambio richieda ancora<br />

alcuni anni di tempo. Nei prossimi due anni si compirà<br />

l’evoluzione del cantiere della stazione e delle gallerie<br />

della tratta verso Poggioreale, mentre sarà in piena<br />

evoluzione il cantiere della galleria a doppio binario che<br />

chiude l’anello tra Capodichino e Di Vittorio. Augurandoci<br />

che tutto vada per il meglio, ci diamo appuntamento al<br />

prossimo aggiornamento, che sarà dedicato - possiamo<br />

qui anticiparlo - allo scavo meccanizzato della tratta compresa<br />

tra Capodichino e Poggioreale.<br />

Proprio pochi giorni prima della stesura di questo articolo,<br />

infatti, abbiamo potuto assistere al calaggio dello<br />

scudo della TBM (Tunnel Boring Machine) che andrà<br />

a compiere questa ulteriore grande opera. Ci fa piacere<br />

fornire ai nostri lettori, aspettando la prossima narrazione<br />

tecnica, quantomeno un racconto per immagini,<br />

sempre avvincenti ed emozionanti in quanto<br />

esprimono la passione per un mestiere, quello dell'ideatore<br />

e realizzatore di opere al servizio della collettività,<br />

che trova nel settore del sotterraneo una peculiare<br />

declinazione.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [25]


Peso operativo mono<br />

Peso operativo posiz.<br />

Potenza motore<br />

Forza di strappo<br />

6.860 kg<br />

7.360 kg<br />

42,4 kW<br />

4.840 daN<br />

WALKAROUND<br />

Testi e foto di Matthieu Colombo


WALKAROUND di<br />

Takeuchi TB370<br />

Takeuchi presenta il primo midi di terza generazione<br />

con un posizionamento inedito a cavallo delle 7 t.<br />

Tutta la qualità made in Japan, con braccio mono<br />

o braccio posizionatore e un allestimento ultra completo<br />

1<br />

Il nuovo TB370 ha prestazioni<br />

superiori a un 6 t e geometrie vicine<br />

a un 8 t. Con braccio triplice arriva<br />

a ben 7.360 kg e diventa un midi<br />

unico sul mercato. Da provare<br />

2<br />

Idraulica con distributore a centro<br />

chiuso LS. Impianto realizzato a regola<br />

d’arte con componenti Kyb e Nachi<br />

made in Japan. Unisce prestazioni,<br />

controllabilità ed efficienza<br />

3<br />

Il TB370 ha due linee ausiliarie<br />

proporzionali di serie e può<br />

montare da stabilimento una terza<br />

linea ed una per l’attacco rapido.<br />

Portate regolabili da monitor<br />

4<br />

Motore turbo Stage V con elevata<br />

potenza specifica, iniezione<br />

common rail e sistema di post<br />

trattamento allo scarico ultra<br />

collaudato con Doc e Crs on filter<br />

5<br />

Modalità Eco mode piacevole<br />

perché la macchina sfrutta<br />

lo stesso tutta la coppia motore<br />

disponibile. Calano i consumi<br />

senza penalizzare le prestazioni<br />

6<br />

Il TB370 è allestito da fabbrica<br />

per sollevare carichi grazie a valvole<br />

di blocco sui tre cilindri idraulici<br />

di sollevamento, valvola sul cilindro<br />

lama e biella con anello integrato<br />

7<br />

Ha un monitor lcd a colori da 8”<br />

touch sceen e orientabile verticale<br />

od orizzontale. Integra anche<br />

i comandi del climatizzatore, radio<br />

DAB e bluetooth (audio e voce)<br />

8<br />

La telecamera posteriore è di serie,<br />

ma si può richiedere un sistema<br />

di tre videocamere integrate<br />

che permette una visione a 270°<br />

con inquadratura birdview<br />

9<br />

Cabina di nuova generazione<br />

con ogni comfort, dal sedile<br />

pneumatico al climatizzatore<br />

automatico. Si possono montare<br />

anche due griglie OPG Level II.<br />

10<br />

Chiave d’avvio con immobilizer<br />

e codice d’avvio a monitor per<br />

scongiurare furti. Sistema<br />

di localizzazione e trasmissione<br />

dati per manutenzione predittiva<br />

[28] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [29]


WALKAROUND<br />

Takeuchi TB370<br />

l’offerta Takeuchi si arricchisce del nuovo<br />

TB370 che unisce le prestazioni di un ottimo<br />

6 t alle geometrie di un 8 t. pesa 6.860 Kg<br />

e con braccio triplice arriva a ben 7.360 kg<br />

È il priMo di Terza generazione<br />

La sigla TB370 indica che si tratta di una<br />

macchina di terza generazione che pesa 7 t.<br />

Tutto è nuovo, dal posizionamento sul mercato<br />

in termini di peso e potenza, fino all’evoluta<br />

filosofia costruttiva, sempre nel rispetto della<br />

tradizione. Evidenti i cambiamenti in cabina.<br />

2.630/2.080 mm<br />

RAGGIO DI ROTAZIONE MINIMO 2.080 MM<br />

È unico nel suo genere<br />

1.900 mm<br />

il nUovo TB370 posizionaTore vs il TB370 MonoliTiCo<br />

• Forza di peneTrazione<br />

• Forza di sTrappo<br />

• CapaCiTà sollevaMenTo laTerale<br />

(90°), a Terra, sBraCCio 3M,<br />

laMa alzaTa laTerale<br />

3.170 dan<br />

4.840 dan<br />

1.665 Kg<br />

• Forza di peneTrazione<br />

• Forza di sTrappo<br />

• CapaCiTà sollevaMenTo laTerale<br />

(90°), a Terra, sBraCCio 3M,<br />

laMa alzaTa laTerale<br />

1.960 mm<br />

3.170 dan<br />

4.840 dan<br />

2.011 Kg<br />

POSIZIONATORE<br />

CLASSICO<br />

Il braccio<br />

posizionatore<br />

ha il secondo<br />

elemento<br />

azionato<br />

da cilindri laterali<br />

e condivide<br />

il blocco<br />

di brandeggio con<br />

la versione mono.<br />

Lo scavo filomuro è sempre possibile<br />

Triplice o monobraccio<br />

non ha ConCorrenTi Guardando all’offerta di midi<br />

escavatori con peso tra le 6 e le 8 t il TB370 si pone<br />

come baricentro dell’offerta in termini<br />

di peso operativo. E se in versione<br />

monobraccio può essere paragonato<br />

per prestazioni a poche macchine, nella<br />

versione con braccio posizionatore<br />

non ha concorrenti diretti.<br />

1.455 O 1.480 MM Lo sbalzo posteriore della torretta<br />

è di 1.455 mm ma scegliendo la zavorra maggiorata<br />

di 95 kg lo sbalzo aumento fino a 1.480 mm<br />

Passaggio tubazioni interne al blocco di brandeggio Blocco brandeggio in fusione (2 perni) Brandeggio a pedale<br />

5.950 mm


Serbatoio idraulico più alto di pompe<br />

e motore di rotazione (no cavitazioni)<br />

s<br />

WALKAROUND di<br />

2 LINEE<br />

PROPORZIONALI<br />

Il TB370 è allestito<br />

da stabilimento<br />

con due linee<br />

idrauliche<br />

ausiliarie, la prima<br />

con HF da 120 litri<br />

al minuto, mentre<br />

la seconda<br />

è da 46,6 litri<br />

al minuto. Una<br />

terza e quarta linea<br />

sono disponibili<br />

da fabbrica per<br />

l’attacco rapido<br />

e per azionare sia<br />

tilt sia rotazione<br />

delle attrezzature.<br />

2 linee aux di serie (6 tubazioni)<br />

Preziosi attacchi aux con rubinetti<br />

Switch singolo o doppio effetto<br />

Distributore Kayaba<br />

configurato con 11 elementi<br />

Motore di rotazione Nachi<br />

Takeuchi TB370<br />

prestazioni ed efficienza<br />

l’impianto idraulico del TB370<br />

è sviluppato attorno al distributore<br />

a centro chiuso load sensing<br />

con spole compensate<br />

in pressione. Questo permette<br />

di unire prestazoni, controllabilità<br />

e di contenere i consumi<br />

p1<br />

Filtro pilotaggi<br />

Anelli guida tubi da stabilimento<br />

soddisFa i più esigenTi L’idraulica<br />

è quella dei grandi, in cui<br />

la portata idraulica<br />

è indipendente dal regime del<br />

motore termico (meno consumo)<br />

grazie al distributore a centro<br />

chiuso Kayaba con spole<br />

compensate in pressione che<br />

permettono all’operatore<br />

di gestire litro per litro il flusso<br />

dell’olio per ogni funzionalità.<br />

I movimenti multipli simultanei<br />

non sono mai un problema.<br />

A manipolatori immobili<br />

la portata cala leggermente per<br />

ottimizzare ulteriormente<br />

l’efficienza. Una sorta di effetto<br />

auto idle dell’idraulica.<br />

p4<br />

p3<br />

p2<br />

DOPPIA POMPA A CILINDRATA VARIABILE NACHI DA 160 LITRI/MIN<br />

Nel reparto pompe la protagonista è una doppia pompa a portata variabile<br />

che arriva a 160 litri/min per 24,5 MPa di pressione massima a cui si aggiunge<br />

in serie una pompa a ingranaggi (P3) da 46,6 litri/min per i pilotaggi e le linee<br />

aux 2 e aux 4. L’high flow, di serie, è da 120 litri/min e 20,6 MPa.<br />

ACCUMULATORE IN METALLO<br />

Questo permette di assorbire<br />

sovrapressioni dell’impianto<br />

allungando la vita dei componenti.<br />

Consente, tra l’altro, anche manovre<br />

di rientro in caso di avarie.<br />

Serbatoio olio in metallo<br />

Indicatore ottico sul serbatoio<br />

KIT SOLLEVAMENTO<br />

DI SERIE... con biella<br />

dotata di anello per<br />

il sollevamento<br />

certificato<br />

da Takeuchi<br />

stessa.<br />

[32] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Cambio olio a 500 h<br />

Auto idle di serie<br />

WALKAROUND di<br />

POST TRATTAMENTO ULTRA COLLAUDATO<br />

Takeuchi TB370<br />

stage v potente e collaudato<br />

1<br />

2<br />

3<br />

Iniettori piezoelettrici<br />

poTenza speCiFiCa elevaTa Il motore turbo 4 cilindri<br />

Kubota eroga ben 42,4 kW a 2.000 giri/min a fronte di una<br />

cilindrata di soli 2,6 litri. Potenza superiore alla media<br />

di categoria e cilindrata inferiore alla media.<br />

213,4 nM a1.300 giri/Min Curva di coppia dedicata<br />

per privilegiare i regimi bassi. Anche attivando l’Eco<br />

mode è sempre disponibile la coppia massima.<br />

CoMMon rail... e iniettori piezoelettrici. L’iniezione dosa<br />

con precisione il gasolio. Potenza ed efficienza unite<br />

a basse emissioni (affidabilità post trattamento).<br />

Egr raffreddato ed elettronico<br />

Temperatura d’aspirazione<br />

Motore one side service<br />

200 GIRI IN MENO<br />

Attivando l’Eco mode il regime motore<br />

viene limitato a un regime inferiore<br />

di 200 giri/min rispetto al regime<br />

di potenza massima. I consumi calano<br />

del 10% e la parte migliore della curva<br />

di coppia resta disponibile.<br />

Cono di rabbocco olio<br />

RIGENERAZIONE<br />

AUTOMATICA<br />

Il sistema Kubota<br />

Stage V prevede<br />

un Doc e un sistema che<br />

trattiene il particolato<br />

con tecnologia Crs on<br />

filter. La rigenerazione<br />

inizia in automatico<br />

e si può continuare<br />

a lavorare. Se si rinvia<br />

la rigenerazione<br />

manualmente per due<br />

volte consecutive,<br />

va fatta la rigenerazione<br />

a macchina ferma.<br />

Ventola plastica aspirante<br />

CoMe Un grande...<br />

...ma in miniatura. Il gruppo<br />

di scambiatori del TB370<br />

ha gli scambiatori di olio<br />

idraulico e refrigerante montati<br />

in parallelo e, davanti a loro,<br />

in serie, è montato<br />

il condensatore del clima<br />

(standard) su un telaio apribile<br />

a libro per favorire la pulizia.<br />

Infine, distaccato, c’è lo<br />

scambiatore del gasolio utile<br />

a preservare la raffinata<br />

iniezione e incrementare<br />

l’efficienza di combustione.<br />

Vano aspirazione ben separato dal motore e modulo apribile per pulizia<br />

Doc<br />

Crs on filter<br />

PROFILO ORIGINALE<br />

La ventola plastica Kubota a 8 pale<br />

originale Kubota, caratterizzata dalle<br />

appendici allargate in punta, è stata<br />

mantenuta ottimizzandone giusto la<br />

distanza dagli scambiatori. Sopra<br />

lo scambiatore del gasolio<br />

in alluminio (notare le tubazioni<br />

rivestite), più a destra quello dell’olio<br />

idraulico con classiche alette a Z.<br />

Centralina Ecu al fresco<br />

Filtro a doppio elemento<br />

Estrattore d’aria incluso nella zavorra posteriore<br />

Vapori d’olio dalla testata filtrati e reimmessi in aspirazione a monte del turbo<br />

[34] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Takeuchi TB370<br />

È un passo avanti<br />

l’interfaccia operatore touch screen<br />

è di chiara ispirazione automotive così<br />

come il selettore rotativo di controllo<br />

e la pulsantiera dei comandi rapidi<br />

8 polliCi riCChi di inForMazioni Il nuovo<br />

monitor lcd a colori touch screen da 8”<br />

montato dal TB370 è decisamente ai vertici<br />

della categoria per hardware (alta risoluzione,<br />

schermo orientabile in orizzontale) e per<br />

software, che grazie alla navigazione touch<br />

o con selettore “jog dial”, rende intuitivo<br />

e semplice ogni tipo di impostazione.<br />

La portata delle tre linee idrauliche<br />

(2 sono di serie) è regolabile con precisione<br />

percentile. Non mancano la connessione<br />

bluetooth con smatphone<br />

(audio e chiamate) e la radio DAB.<br />

WALKAROUND di<br />

IMPOSTAZIONI DEDICATE<br />

Ogni operatore può<br />

memorizzare le sue<br />

impostazioni (qui operatore<br />

1, icona in alto a destra).<br />

AUX 1 AL MASSIMO<br />

Qui è rappresentata<br />

la portata massima<br />

di aux 1 per una attrezzatura<br />

a singolo effetto.<br />

AUX 1 A DOPPIO EFFETTO<br />

In questo caso la portata<br />

è dimezzata e importata<br />

per lavorare con attrezzatura<br />

doppio effetto.<br />

PORTATA DI AUX 2 E AUX4<br />

In questa schermata<br />

si possono regolare le linee<br />

aux alimentate dalla pompa<br />

a ingranaggi P3.<br />

Selezione frequenze radio DAB Home orizzontale con Eco mode Schermata climatizzatore<br />

HOME PAGE RIASSUNTIVA<br />

La schermata principale<br />

raggruppa davvero molte<br />

informazioni e “pulsanti”<br />

scorciatoia. Perfetta.<br />

ALERT EVIDENTI<br />

Il sistema prevede differenti<br />

icone e segnali d’allerta.<br />

Arancione è un pre allarme,<br />

rosso è segnale d’allarme.<br />

DOPPIA SICUREZZA<br />

La macchina è dotata<br />

di chiave con immobilizer,<br />

ma si può anche impostare<br />

una password a monitor.<br />

DIFFERENTI PARZIALI<br />

L’operatore ha a disposizione<br />

3 conta ore parziali, più quelli<br />

resettabili di olio motore,<br />

refrigerante e olio idraulico.<br />

Telecamere a 270° disponibili<br />

LATERALI PROTETTE<br />

Sopra la telecamera destra,<br />

sotto quella sinistra posizionata<br />

vicino allo specchietto.<br />

TeleCaMera posTeriore di serie Si chiama 270° View<br />

Monitor ed è un’opzione montata da stabilimento,<br />

perfettamente integrata al monitor della macchina<br />

e a tutte le sue funzionalità. Per una macchina<br />

di queste dimensioni può sembrare<br />

esagerato ma sicuramente ci sono<br />

applicazioni in cui può fare la differenza<br />

in termini di sicurezza. Ovviamente<br />

la retrocamera integrata e protetta<br />

è parte dell’allestimento di serie.<br />

VISTA SUI SENSORI<br />

È possibile rilevare in tempo<br />

reale i dati dei sensori<br />

di livello e temperatura, senza<br />

connettersi alla presa Obd.<br />

3 LINEE REGOLABILI<br />

Il TB370 può avere 4 linee<br />

aux (una attacco rapido),<br />

di cui 3 con portata idraulica<br />

regolabile in mandata/ritorno.<br />

IDENTICO ALLE AUTO<br />

il menu si più navigare<br />

anche con il selettore rotativo<br />

che è circondato<br />

da una pulsantiera soft touch<br />

con richiamo scorciatoia<br />

per clima, media,<br />

o schermata principale.<br />

[36] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [37]


Takeuchi TB370<br />

Tettuccio in policarbonato oscurato...<br />

...con tenda integrale traforata<br />

Filtro del ricircolo aria in cabina<br />

Filtro abitacolo<br />

spazio alla<br />

sicurezza<br />

griglia sUperiore e FronTale opG level ii<br />

La cabina Rops Tops Opg (Top Guard Level 1)<br />

può essere equipaggiata con griglie superiori<br />

e frontali da fabbrica. Salendo a bordo<br />

si apprezza il corrimano interno,<br />

ma soprattutto il sedile pneumatico<br />

e i manipolatori ben distanziati. La larghezza<br />

interna di 1.030 mm e l’altezza di 1.290 mm<br />

assicurano una buona abitabilità.<br />

Specchio interno convesso<br />

IMMOBILIZER<br />

DI SERIE La chiave<br />

d’avviamento<br />

contiene un chip<br />

elettronico che<br />

dialoga con l’ECU<br />

e permette<br />

l’accensione.<br />

Chiavi con immobilizer<br />

Visiera para pioggia<br />

8 bocchette orientabili<br />

540 mm<br />

Sedile Grammer Deluxe<br />

con sospensione<br />

pneumatica di serie<br />

Braccioli regolabili<br />

Pedali ribaltabili di serie<br />

PULSANTIERA<br />

ANTIPOLVERE<br />

I comandi più utilizzati<br />

sono raggruppati in una<br />

pratica pulsantiera<br />

sulla consolle destra.<br />

Il kit telecamere 270° include le luci laterali<br />

il salto di qualità è evidente<br />

COME UN ESCAVATORE Il sedile<br />

è semplicemente il meglio che<br />

possiate immaginare su un midi,<br />

le consolle sono fisse, i braccioli<br />

regolabili in altezza millimetricamente.<br />

PRESA 12 V E PRESA USB<br />

C’è tutto per ricaricare<br />

smartphone o attaccare<br />

una piccola borsa frigo<br />

alimentata.<br />

[38] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [39]


CILINDRI DI QUALITÀ... con teste<br />

saldate per frizione. Quelli<br />

di sollevamento sono ben protetti<br />

e hanno valvole di blocco<br />

per effettuare sollevamenti<br />

a norma di legge.<br />

Lama flottante disponibile<br />

Punti d’ingrassaggio sempre protetti<br />

Tubazioni lama modulari e protette<br />

Forza di trazione di ben 7.330 daN<br />

Takeuchi TB370<br />

lama heavy duty<br />

Con 1.960 mm di sbalzo da centro ralla,<br />

la lama incrementa la stabilità del carro<br />

largo 2.100 mm e dotato di rulli a tripla<br />

flangia che incrementano la stabilità laterale<br />

Cilindro lama protetto e con valvola di sicurezza<br />

sTaBiliTà deCisaMenTe elevaTa La robusta<br />

lama scatolata contribuisce ad abbassare<br />

il baricentro, mentre il carro, esattamente<br />

come il TB370, si pone tra quelli da 2.000 mm<br />

dei 6 t e quelli da 2.300 mm degli 8 t. Grazie<br />

ai rulli a tripla flangia l’interasse in appoggio<br />

è di 1.770 mm e i cingoli in gomma (o acciaio<br />

o road runner) sono oggetto di una torsione<br />

trasversale inferiore alle macchine concorrenti.<br />

6 FARI A LED STANDARD<br />

Due sono montati ai lati del<br />

secondo elemento del braccio<br />

per illuminare lo scavo, e due<br />

sopra cabina e due retro<br />

cabina. Con le telecamere<br />

a 270° si aggiungono due fari<br />

laterali, sempre a led, mentre<br />

il cofano posteriore ha due<br />

gruppi alogeni integrati.<br />

Cingoli Bridgestone marchiati Takeuchi<br />

Rulli a tripla flangia<br />

Traslazione al top<br />

e braccio curato<br />

Ben 7.330 dan di Forza<br />

La forza di traslazione assicurata<br />

dall’esclusivo carro e dai motori<br />

Nachi è ai vertici della categoria.<br />

Il braccio mono e quello triplice,<br />

come tutte le parti strutturali,<br />

sono realizzate direttamente<br />

da Takeuchi con acciai lavorati<br />

e rifiniti in Giappone. Da notare<br />

l’estremo ordine delle tubazioni idrauliche<br />

tra il distributore e i cilindri di braccio<br />

e avambraccio, oltre alla cura con<br />

cui sono protetti ed evidenziati tutti<br />

i punti d’ingrassaggio.<br />

SERBATOIO PLASTICO, DOPPIO FILTRO DEL GASOLIO CON TESTIMONE OTTICO<br />

E POMPA DI RIFORNIMENTO AD ARRESTO AUTOMATICO CON TUBAZIONE AUTOAVVOLGENTE<br />

Serbatoio gasolio da 110 litri<br />

Filtro estraibile e vasca salvagoccia<br />

Avvolgitubo<br />

automatico<br />

Vano porta attrezzi<br />

iMpianTo eleTTriCo<br />

CUraTo La batteria<br />

da 110 Ah e il quadro<br />

fusibili con legenda<br />

a icone sono nella<br />

parte anteriore della<br />

torretta, ben protetti.<br />

La macchina<br />

ha lo stacca batteria<br />

automatico.<br />

[40] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Macchine&Componenti<br />

Takeuchi TB370<br />

il Takeuchi TB370 posizionatore<br />

Peso operativo (mono)<br />

Potenza<br />

Motore Kubota<br />

Cilindrata<br />

Cilindri<br />

Alesaggio x corsa<br />

Regime di taratura<br />

Velocità del pistone<br />

Valvole per cilindro<br />

Distribuzione<br />

Iniezione<br />

Fasi d'iniezione<br />

Egr<br />

Trattamento gas di scarico<br />

Alimentazione aria<br />

Pompe<br />

Portata (aux)<br />

Regolazione pompa<br />

Distributore a cassetti<br />

Pressione massima<br />

Profondità di scavo (mono)<br />

Profondità plinto (mono)<br />

Dist. scavo a terra (mono)<br />

Altezza di carico (mono)<br />

Forza strappo (mono)<br />

Forza penetrazione (mono)<br />

Velocità traslazione<br />

Velocità rotazione torretta<br />

Passo/lunghezza carro<br />

Rulli d’appoggio<br />

Larghezza sottocarro<br />

Larghezza dei cingoli<br />

Sbalzo posteriore (zav. opt)<br />

Scavo disassato (sx-dx)<br />

Lungh. trasporto<br />

Altezza trasporto<br />

Lama (W-H)<br />

Sollevamento-abb. lama<br />

Sbalzo lama<br />

Batteria<br />

Alternatore<br />

Serbatoio gasolio<br />

Sistema/serbatoio idraulico<br />

7.360 (6.860)<br />

42,4<br />

V2607-CR-TE5B<br />

2,61<br />

4<br />

87 x 110<br />

2.000<br />

7,33<br />

2<br />

convenzionale<br />

common rail<br />

multi<br />

raffreddato<br />

Doc + Dpf<br />

turbo<br />

1 var doppia+ 1 fix<br />

160 + 46,6<br />

LS positive<br />

Centro chiuso<br />

24,5<br />

4.110 (4.085)<br />

3.840 (3.815)<br />

6.785 (6.565)<br />

4.955 (4.545)<br />

4.840<br />

3.170<br />

2,5 - 4,7<br />

8,8<br />

2.050/2.575<br />

5 tripla flangia<br />

2.100<br />

400<br />

1.455 (1.480)<br />

n.d.<br />

5.900 (5.950)<br />

2.540<br />

79°/51°<br />

215 - 210<br />

1.960<br />

90<br />

12<br />

110<br />

65,5/139<br />

ton<br />

kW<br />

l<br />

mm<br />

giri/min<br />

m/s<br />

l/min<br />

MPa<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

daN<br />

daN<br />

km/h<br />

giri/min<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

Ah<br />

V<br />

l<br />

l<br />

Monitorato da remoto<br />

TaKeUChi FleeT ManageMenT Il TB370<br />

monta di serie un sistema di trasmissione<br />

dati Gps/Gprs che eleva l’affidabilità della<br />

macchina grazie alla logica predittiva.<br />

A parte questo, il midi Takeuchi ha una<br />

meccanica tradizionale, spinta<br />

al massimo dell’efficienza grazie a una<br />

elettronica non invasiva. L’olio motore<br />

si cambia a 500 ore, mentre quello idraulico<br />

long life arriva fino a ben 4 mila ore!<br />

La garanzia del costruttore è di 12 mesi<br />

o 2.000 ore, ma Takeuchi stessa offre<br />

estensioni da 36 mesi o 3.000 ore, 48 mesi<br />

o 4.000 ore e 60 mesi o 5.000 ore.<br />

inTervalli di ManUTenzione<br />

• olio MoTore e FilTro 500 ore*<br />

• FilTro gasolio 250 ore<br />

• FilTro olio idraUliCo 500 ore<br />

• olio idraUliCo 4.000 ore<br />

• liQUido reFrigeranTe 1.000 ore<br />

*Nota: da sostituire dopo le prime 50 ore della macchina<br />

TAKEUCHI ITALIA<br />

Segui la pagina Youtube<br />

dell’importatore<br />

esclusivo per l’Italia delle<br />

macchine Takeuchi.<br />

Normative<br />

Slitta lo Stage V di 12 mesi<br />

Missione compiuta. È stata dura, ma le<br />

associazioni di categoria europee che<br />

rappresentano le macchine mobili non stradali<br />

hanno fatto ragionare l’Unione europea<br />

La pandemia è<br />

arrivata quattro<br />

mesi prima del<br />

passaggio alle<br />

motorizzazioni Stage V<br />

per la gran parte delle<br />

macchine movimento<br />

terra compatte e i<br />

costruttori si sono trovati<br />

sui piazzali macchine<br />

Stage IV già ultimate, ma<br />

anche motori Stage IV<br />

pronti per le linee di<br />

produzione. Ora arrivano<br />

le buone notizie. Grazie<br />

all’intenso lavoro delle<br />

associazioni di categoria<br />

con in testa il CECE, il<br />

parlamento europeo ha<br />

compreso la situazione e<br />

ha adottato un testo che<br />

estende di 12 mesi i<br />

termini di transizione<br />

della fase V per motori<br />

(con potenze comprese<br />

tra


M<br />

hine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

Peso operativo LC<br />

Motore Isuzu<br />

Potenza netta<br />

49,40 ton<br />

VE-6UZ1X<br />

245 kW<br />

Testi e foto di Matthieu Colombo<br />

WALKAROUND<br />

STAGE IV


WALKAROUND di<br />

Case CX490D<br />

Il CX490D riconferma la matrice CASE che unisce un comfort<br />

di primo livello, un raro equilibrio tra velocità e controllabilità,<br />

il tutto con un risparmio di energia e gasolio che si traduce<br />

in ridotte emissioni di CO 2 . Bassi i costi d’esercizio<br />

1<br />

L’idraulica adattiva CASE Intelligent<br />

Hydraulic System coordina alla<br />

perfezione motore, distributore,<br />

pompe, joystick dando il perfetto<br />

equilibrio tra pressione e portata<br />

2<br />

Le pompe Kawasaki controllate<br />

elettronicamente danno un tempo<br />

di risposta veloce e adattivo con<br />

un sorprendente effetto di<br />

continuità nei cambi di movimento<br />

3<br />

Motore Isuzu evoluto a Stage V<br />

assicurando la stessa potenza<br />

massima dello Stage IV e una<br />

crescita di coppia del 15%<br />

a un regime inferiore di 200 giri/min<br />

4<br />

I bracci sono progettati secondo<br />

i più recenti criteri d’analisi delle<br />

sollecitazioni. Più resistenza<br />

e longevità degli elementi anche<br />

in versione CX500D ME.<br />

5<br />

Il CX490D ha tutte le boccole<br />

di incernieramento di tipo EMS,<br />

autolubrificanti con inserti in grafite.<br />

L’ingrassaggio si fa ogni 1.000 ore<br />

con lubrificante al molibdeno<br />

6<br />

Monitor d’interfaccia semplice<br />

ed intuitivo ad alto contrasto.<br />

Gli 8” a disposizione orizzontale<br />

consentono la doppia vista<br />

contemporanea (camera e monitor)<br />

7<br />

9<br />

Sicurezza elevata dal nuovo<br />

sistema di videocontrollo a 270°<br />

con tre telecamere ad alta<br />

risoluzione e da 8 fari a led. Salita<br />

e discesa dalla cabina sicura<br />

Sistema di connessione SiteWatch<br />

per monitorare a distanza il CX490D<br />

e programmare la manutenzione<br />

persino delle attrezzature<br />

memorizzate<br />

8<br />

Comfort in cabina assicurato grazie<br />

a sospensioni oleoviscose, sedile<br />

pluriregolabile, ammortizzato<br />

orizzontalmente, con schienale alto.<br />

Scorre con o senza consolle<br />

10<br />

Disponibilità del carro a larghezza<br />

variabile anche per il modello<br />

CX500D ME, con disegno specifico<br />

MASS che è anche più corto<br />

e cilindro benna maggiorato<br />

[46] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [47]


Case CX490D<br />

Le pompe sono in vano<br />

termicamente isolato dal motore<br />

e dal modulo di post trattamento<br />

giù ConsuMi ed eMissioni<br />

l’idraulica intelligente e adattiva<br />

Case assicura il miglior controllo<br />

con la massima efficienza. Questo<br />

si traduce in consumi contenuti<br />

e basse emissioni di Co 2 .<br />

Sensori elettronici<br />

di pressione e portata<br />

delle pompe<br />

Come un direttore<br />

d’orchestra<br />

Il cuore pulsante del nuovo CX490D è il sistema CASE<br />

Intelligent Hydraulic System (CIHS) che coordina in toto<br />

e sinergicamente motore, distributore, pompe, joystick<br />

facendoli lavorare in armonia, il tutto gestito da<br />

un'elettronica 2.0 per ottenere prestazioni ed efficienza<br />

VElOCE E prECISO Gli escavatori CASE hanno già dimostrato<br />

i benefici della gestione elettronica integrata via Canbus con<br />

quella del motore. Sui Serie D Stage V, per ottimizzare<br />

il funzionamento dell’impianto a centro aperto e controllo<br />

negativo, si hanno nuovi sensori che misurano la pressione<br />

d’esercizio delle pompe e che permettono alla centralina<br />

di ottimizzare in tempo reale la portata in funzione del<br />

carico di lavoro. Il CX490D chiude i cicli di lavoro il 10%<br />

più veloce del modello di precedente generazione.<br />

In AbbASSAMEnto L’oLIo DI rItorno è utILIzzAto<br />

PEr SuPPortArE LA VELoCItà DI APErturA DEL brACCIo<br />

side by side il distributore a centro<br />

aperto è affiancato da moduli<br />

intermedi che gestiscono e inibiscono<br />

i flussi idraulici per far girare solo<br />

l’olio necessario.<br />

portata olio<br />

SWING rElIEF CONTrOl<br />

Flusso d’olio<br />

che tornerebbe<br />

al serbatoio<br />

Linea di taglio della portata<br />

Flusso d’olio<br />

al motore<br />

di rotazione<br />

tempo<br />

BEN PROTETTO Il serbatoio dell’olio idraulico conta 230<br />

litri di capacità ed è protetto da una carenatura in lamiera.<br />

Il cambio dell’olio idraulico è previsto a 5.000 ore.<br />

5 automatismi “eco”<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

BOOM ECONOMy CONTrOl<br />

Durante l’abbassamento del braccio.<br />

il regime motore cala di 100 giri/min.<br />

Si attiva anche in SP mode<br />

SpOOl STrOkE CONTrOl Viene<br />

introdotta la regolazione automatica<br />

delle spole in operazioni di scavo<br />

e livellamento per incrementare<br />

controllo e ridurre i consumi<br />

SWING rElIEF CONTrOl<br />

Controllo del flusso idraulico diretto<br />

al motore di rotazione (vedi grafico)<br />

puMp pOWEr SAVE<br />

Anche con Auto Idle non attivato,<br />

se nessun comando è azionato per<br />

5 secondi, le pompe tornano alla<br />

cilindrata minima, e le valvole del<br />

controllo negativo minimizzano<br />

il carico sui bypass del distributore<br />

Moduli di contropressione<br />

in abbassamento braccio<br />

gestione delle priorità<br />

Questo modulo con elettrovalvole<br />

ottimizza la fluidodinamica<br />

e, oltre ad assicurare la massima<br />

controllabilità e progressione dei<br />

movimenti, migliora l’efficienza<br />

globale nella gestione idraulica<br />

di braccio e avambraccio.<br />

evita un eCCesso di portata in rotaZione<br />

La portata d’olio per la rotazione torretta è controllata<br />

elettronicamente. Il piatto della pompa è inclinato<br />

proporzionalmente alla velocità di rotazione richiesta ed evita<br />

trafilamenti in fase d’avvio. Non si spreca mai energia.<br />

5<br />

AuTO IDlE E IDlE SHuT DOWN<br />

oltre al minimo automatico<br />

(disattivabile) che abbassa il regime<br />

motore dopo 5 secondi di inattività,<br />

il CX500D ha lo spegnimento<br />

automatico del motore regolabile<br />

via monitor tra i 5 e i 10 minuti<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [49]


Case CX490D<br />

Evolve<br />

a Stage V<br />

Il sei cilindri Isuzu da 9,84 litri è lo stesso<br />

del CX490D Stage IV ma con iniettori<br />

rinforzati, scambiatore Egr più efficiente<br />

e l’aggiunta di un filtro antiparticolato<br />

Recupero dei vapori olio dalla testata. È un circuito chiuso che<br />

scongiura contaminazioni. La parte solida recuperata<br />

dal filtro PCV va al carter motore, mentre i vapori sono<br />

reimmessi a monte del turbo (circuito chiuso)<br />

Doc<br />

DPD<br />

NuOVO pOST TrATTAMENTO<br />

rispetto al CX490D Stage IV<br />

compare un filtro<br />

antiparticolato per rientrare<br />

negli standard Stage V.<br />

La manutenzione (pulizia)<br />

del filtro è prevista a ben<br />

9.000 ore, mentre<br />

la sostituzione del filtro urea<br />

dell’impianto Scr<br />

è da pianificare a 4.500 ore.<br />

1<br />

STESSA pOTENzA, pIù AFFIDABIlITà Il già<br />

affidabile 6 cilindri Isuzu ottimizza<br />

la combustione con teste dei pistoni<br />

ridisegnate, iniettori rivestiti Diamond<br />

Like Carbon (più resistenza e meno<br />

attrito), Egr rinforzato, canne dei cilindri<br />

lavorate per opporre meno resistenza<br />

a pari compressione. I kW sono sempre<br />

245 a 2.000 giri/min.<br />

MIxer pipe<br />

2 x Scr<br />

2°Doc<br />

Doc 1 + DPD (Diesel Particulate Diffuser)<br />

+ iniezione di urea + 2 x Scr + Doc 2<br />

Iniettore Urea<br />

2<br />

3<br />

+15% DI COppIA A SOlI 1.300 GIrI/MIN<br />

rispetto alla versione Stage IV la coppia<br />

motrice massima è ottenuta a un regime<br />

inferiore di 200 giri/min e cresce in modo<br />

deciso toccando i 1.567 nm.<br />

COppA DEll’OlIO prOFONDISSIMA Grazie<br />

a questo accorgimento e a una pompa<br />

dell’olio dedicata, l’Isuzu da 9,84 litri<br />

permette di lavorare a inclinazioni<br />

continue del monoblocco, trasversali<br />

e longitudinali, fino a ben 35°.<br />

Doppio scambiatore Egr più resistente con by pass<br />

turbo vgt<br />

isuzu sceglie<br />

una turbina<br />

a geometria<br />

variabile per<br />

distribuire<br />

al meglio<br />

la coppia lungo<br />

tutto l’arco<br />

d’erogazione.<br />

autonoMia<br />

al top<br />

Con 152 litri<br />

di urea a fronte<br />

di 650<br />

di carburante<br />

Case assicura<br />

una durata<br />

dell’adblue<br />

per 8-9 pieni<br />

di gasolio.<br />

Il filtro ciclonico<br />

Donaldson di serie<br />

Turbo a geometria variabile<br />

con maxi intercooler<br />

Coppa dell’olio profonda. 35° d’inclinazione<br />

continua longitudinale e trasversale<br />

Scarico olio ecologico<br />

per ogni<br />

CliMa<br />

delle serpentine<br />

poste intorno<br />

al serbatoio<br />

plastico (immune<br />

alla corrosione<br />

da sali<br />

d’ammonio)<br />

scongiurano<br />

il congelamento<br />

dell’urea.<br />

IMPIAnto SCr boSCH DEnoXtronIC 2.2 Con LoGo ISuzu<br />

SpIA rOSSA Quando<br />

si spegne il motore<br />

il sistema spurga<br />

l’impianto per evitare la<br />

cristallizzazione dell’urea.<br />

In questa fase una spia<br />

rossa inibisce lo stacco<br />

delle batterie. Quando<br />

la spia si spegne<br />

è possibile staccare<br />

le batterie anche<br />

in modalità service senza<br />

dare sbalzi di tensione<br />

alle centraline.<br />

[50] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [51]


Elettronica raggruppata in cabina, alle spalle dell’operatore<br />

Scambiatore gasolio<br />

Case CX490D<br />

Corrimano<br />

di sicurezza<br />

Radiatore olio idraulico<br />

Condensatore<br />

del climatizzatore<br />

Radiatore antigelo<br />

Antenna Gps/Gprs<br />

Fusibili e OBD<br />

ben accessibili<br />

Vano refrigerato<br />

Maxi intercooler aria-aria<br />

Centralina Mcm<br />

Centralina Ecu<br />

SCAMbIAtorI DI oLIo E rEfrIGErAntE SoSPESI E PArALLELI<br />

Vaso d’espansione refrigerante alto<br />

intelligenZa artifiCiale e raffreddata le componenti<br />

elettroniche sono ben protette in cabina. dietro al sedile trovano<br />

posto sia la centralina principale sia la ecu isuzu. intorno a loro<br />

corrono le canalizzazioni del climatizzatore e il cluster prevede<br />

estrattori d’aria. le temperature sono sempre sotto controllo.<br />

reversibile di serie<br />

VENTOlA IDrOSTATICA TErMOCONTrOllATA<br />

La ventola aspirante si aziona<br />

idraulicamente e si avvia quando<br />

l'elettronica, che valuta le temperature<br />

rilevate dai sensori degli scambiatori,<br />

interviene. Questa soluzione permette<br />

di invertire semplicemente il senso<br />

di rotazione della ventola per pulire<br />

gli scambiatori.<br />

Da monitor si può impostare l’inversione<br />

con modalità automatica, scegliendo<br />

anche la cadenza d’azionamento.<br />

L’intercooler ha dimensioni ragguardevoli.<br />

super<br />

filtrato<br />

il CX490d ha ben<br />

tre filtri del<br />

gasolio<br />

con vasca<br />

trasparente,<br />

testimone ottico<br />

e rubinetto<br />

di spurgo.<br />

il sistema<br />

segnala<br />

la presenza<br />

di acqua nel<br />

gasolio<br />

a monitor.<br />

serbatoio MetalliCo I 650 litri<br />

di gasolio sono in un serbatoio<br />

ben protetto dal lamierato della<br />

fiancata destra della torretta.<br />

La pompa di rifornimento da 100<br />

litri/min si arresta automaticamente.<br />

Sistema adattivo<br />

Si distingue per il monitoraggio e il controllo elettronico sui componenti idraulici per contenere<br />

i consumi e ottimizzare il rapporto tra reattività della macchina e sensibilità dei comandi<br />

ElETTrOIDrAulICA Il CASE CX490D<br />

ha un’elettronica avanzata che coordina<br />

in una perfetta armonia, come i migliori<br />

direttori d’orchestra, pompe idrauliche,<br />

distributore, joystick, Ecu motore e sistema<br />

di post trattamento, trasmettono i dati<br />

al modulo centrale Mcm.<br />

non girare più l’interruttore Quando si spegne il motore,<br />

lo staccabatterie entra in funzione automaticamente dopo qualche minuto.<br />

Oltre a questo è previsto un interruttore generale (bloccabile<br />

meccanicamente con una fascetta o con un lucchetto) che può<br />

essere azionato soltanto dopo 3 minuti dallo spegnimento motore<br />

per tutelare le centraline e spurgare l’impianto dell’urea.<br />

Stacca batterie 100% automatico<br />

Interrutore generale<br />

per il service<br />

In modalità Auto il sistema seleziona<br />

in tempo reale la giusta curva<br />

di coppia e potenza per rispondere al carico<br />

idraulico richiesto. Selezionando i livelli<br />

di potenza Heavy e Super Power<br />

l'elettronica libera tutta la potenza con una<br />

reattività ai comandi differente.<br />

Nuovo microfiltro di sicurezza a valle dei tre elementi con vasca<br />

2 x 128 Ah (24V)<br />

[52] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [53]


WALKAROUND di<br />

Case CX490D<br />

tutto visibile A rischio<br />

di raggruppare troppe info in una pagina<br />

CASE ha scelto il mono livello da cui si<br />

visualizzano i diversi menu.<br />

giorno e notte Tra le classiche<br />

impostazioni spicca la possibilità<br />

di regolare la luminosità schermo<br />

in modo differente tra giorno e notte.<br />

ora legale Oltre a poter scegliere<br />

differenti visualizzazioni di data<br />

si può anche attivare l’adeguamento<br />

automatico all’ora legale.<br />

Conto alla rovesCia I parametri<br />

di manutenzione per cui è indicato<br />

il tempo mancante alla sostituzione<br />

(di liquidi o elementi filtranti) sono 14.<br />

Controllo olio Sono 5 le scadenze<br />

per tenere sotto controllo<br />

la manutenzione dell’impianto idraulico.<br />

È indicato anche il filtro dei pilotaggi.<br />

Qualità dell’aria in Cabina<br />

Il CX490D pensa anche alla salute<br />

dell’operatore indicando quando<br />

sostituire il filtro dell’aria condizionata.<br />

litro per litro Il sisema memorizza<br />

i litri di gasolio e AdBlue consumati.<br />

Presente anche un countdown per<br />

lo spegnimento motore in sicurezza.<br />

parZiali speCifiCi Il sistema permette<br />

di visualizzare i tempi di idraulica, motore<br />

termico, motore di rotazione<br />

e traslazione. Interessante, fa ragionare.<br />

ora per ora La cronologia dei<br />

consumi con grafico a istogramma<br />

permette di visualizzare i dati giorni per<br />

giorno e ora per ora. Chiaro e intuitivo.<br />

post trattaMento Scr e Dpf sono<br />

gestiti in automatico. È però possibile<br />

disattivare le rigenerazioni. Quando<br />

necessario, il sistema avvisa.<br />

portata e pressione Si possono<br />

memorizzare fino a 10 attrezzature<br />

idrauliche differenti: 5 a singolo effetto<br />

e 5 a doppio effetto.<br />

Monitoraggio degli aCCessori<br />

L’interfaccia del CX490D permette<br />

di memorizzare le differenti<br />

attrezzature idrauliche, di associare<br />

e memorizzare la portata idraulica<br />

corretta e di visualizzare il numero<br />

di ore di utilizzo per ogni accessorio.<br />

Questi dati sono consultabili anche<br />

da remoto con sistema SiteWatch<br />

in modo da programmarne<br />

le manutenzioni.<br />

Funzionale<br />

e intuitivo<br />

È stato uno dei primi maxi monitor della<br />

categoria ed è ancora molto attuale.<br />

Il sistema di telecamere 270° Maxi View<br />

CASE con doppia visuale impostabile.<br />

Il trattamento antiriflesso è tra i migliori del<br />

settore. Tre le modalità di lavoro selezionabili<br />

A<br />

H<br />

S<br />

AuTO MODE Il regime varia da 1.000<br />

a 1.600 giri/min e l’elettronica sceglie<br />

la mappatura in base al carico<br />

di lavoro. Il power boost automatico<br />

è sempre pronto e dura 8 secondi.<br />

Con questa modalità si ha la massima<br />

pressione idraulica ad un regime<br />

contenuto (precisione).<br />

HEAVy Il regime sale a 1.700 giri/min<br />

e le curve idrauliche possibili sono<br />

mirate a ottenere l’ottimale equilibrio<br />

tra prestazioni e consumi<br />

in applicazioni standard. Anche<br />

il power boost è automatico.<br />

SupEr pOWEr è indicato per<br />

applicazioni gravose. regime a 2.000<br />

giri/min e massima potenza. Sempre<br />

8 i secondi d’azionamento consecutivo<br />

del power boost.<br />

VISIBIlITà E SICurEzzA DI SErIE L’allestimento<br />

del CX490D include il sistema di videocontrollo<br />

perimetrale a 270° con funzione Heavy e Super Power<br />

l'elettronica libera tutta la potenza con una reattività<br />

ai comandi differente chiamato Maxi View CASE.<br />

Grazie a due telecamere lateali che si aggiungono<br />

a quella posteriore, si ha una visione dell’area di lavoro<br />

circostante che eleva la sicurezza operativa.<br />

Le aree riprese dalle 3 telecamere sono illuminate<br />

da 4 fari led specifici (lente opacizzata)<br />

per ottimizzare la visione notturna.<br />

[54] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


superiore standard<br />

La griglia FOPS<br />

Level 2 è di serie.<br />

SOlO<br />

70 dB(A)<br />

IN CABINA<br />

Case CX490D<br />

Specchi convessi<br />

4 fari a Led di serie<br />

Tettuccio in policarbonato con filtro UV...<br />

...completamente oscurabile<br />

Parasole trasparente<br />

Maniglia e gradino d’accesso Maniglia lato desto torretta Maniglia di accesso alla torretta<br />

Lunotto di sicurezza<br />

Consolle regolabili<br />

SICurEzzA “SAlI-SCENDI” Il maggiore<br />

numero di infortuni sul lavoro per<br />

utilizzatori di escavatori è registrato<br />

in salita e discesa dalla cabina.<br />

Il CX490D ha ergonomiche maniglie<br />

che elevano la sicurezza d’accesso<br />

imponendo quasi il loro utilizzo.<br />

Perfetto. Anche l’accesso ai vani<br />

laterali della torretta è sicuro grazie<br />

a corrimano, presenti anche all’interno<br />

dei vani. La base torretta è predisposta<br />

per montare anche pedane laterali.<br />

Corrimano basso per<br />

arrivare al vano pompe<br />

GrIGLIA frontALE oPG LEVEL 2 DISPonIbILE<br />

Spazio al silenzio<br />

prESSurIzzATA E pIù MODErNA uno dei tratti<br />

distintivi degli escavatori CASE è il comfort<br />

in cabina. Le cabine sono infatti pressurizzate<br />

(55 Pa) e dotate di un vero climatizzatore.<br />

Il sedile a sospensione pneumatica è stato<br />

disegnato per aumentare la superficie di appoggio<br />

e ridurre la pressione specifica e quindi il senso<br />

di fatica dell'operatore. Inoltre, è anche dotato<br />

di ammortizzazione longitudinale e quattro<br />

sospensioni elastoviscose maggiorate.<br />

Con una singola<br />

chiave si aprono<br />

tutte le serrature<br />

del CX490d.<br />

la fattura<br />

dell’impugnatura<br />

è di qualità<br />

superiore alla<br />

media del settore.<br />

Porta scatolata<br />

a doppio stampo<br />

CliMa da auto Il climatizzatore<br />

è super efficiente e regola<br />

in automatico le sue prestazioni<br />

per mantenere a temperatura<br />

impostata. Un sensore (nel tondo)<br />

rileva anche l’irraggiamento solare.<br />

FOpS lEVEl 2 COME STANDArD notevole<br />

il fatto che la griglia superiore sia di serie.<br />

La protezione ha traverse inclinate verso<br />

l’anteriore per favorire la visibilità<br />

superiore. In caso si utilizzi il 490 per<br />

applicazioni speciali, come le demolizioni,<br />

è possibile aggiungere la griglia frontale<br />

certificata oPG Level II.<br />

[56] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [57]


Case CX490D<br />

Tecniche<br />

di produzione<br />

CASE<br />

CX490D VS CX500D ME<br />

le geometrie dei bracci sono frutto<br />

dell’esperienza, ma ora le nuove tecnologie<br />

per il calcolo di tensioni e torsioni strutturali<br />

hanno permesso di migliorare ulteriomente<br />

la resistenza a sollecitazioni di ogni elemento<br />

STruTTurA OTTIMIzzATA I bracci e gli<br />

avambraccio degli escavatori CASE non hanno<br />

mai dai dato problemi, ma le tecnologie<br />

utilizzate per lo sviluppo di questi componenti<br />

si evolvono costantemente e per sviluppare<br />

i Serie D i progettisti hanno utilizzato i più<br />

recenti criteri d’analisi delle sollecitazioni per<br />

ottimizzare la resistenza sia del braccio mono<br />

del CX490D sia del braccio Mass Excavation<br />

del CX500D. Sul 490 si può scegliere<br />

l’avambraccio da 2.500 mm (in foto), oppure<br />

quello da 3.400 mm. In ogni caso la protezione<br />

interna all’ambraccio è di serie.<br />

Boccole EMS da ingrassare ogni 1.000 ore...<br />

FORZA DI STRAPPO* 26.900 DAN 26.700 DAN<br />

FORZA DI PENETRAZIONE 27.000 DAN 31.300 DAN<br />

CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO** 12.820 KG 14.250 KG<br />

*Nota:macchina con avambraccio da 2.500 mm. **Nota: Capacità di sollevamento laterale, carico al suolo,<br />

sbraccio 6 m - forze ISO con powerboost, carro LC e avambraccio da 2.500 mm.<br />

CX500D MASS EXCAVATION Questo modello è basato sul CX490D<br />

ma monta un braccio da 6.500 mm di lunghezza in luogo del<br />

7.000 mm ed esclusivamente l’avambraccio da 2.500 mm. Inoltre<br />

il cilindro benna ha un diametro maggiorato da 165 a 170 mm.<br />

nel complesso il peso operativo passa dai 49.400 kg del CX490D<br />

ai 49.600 del CX500D ME. Per il resto le macchine sono identiche.<br />

Struttura sottocarro heavy duty<br />

valvole di siCureZZa<br />

Sono presenti sia sui cilindri<br />

di sollevamento sia su quello<br />

dell’avambraccio.<br />

punti<br />

raggruppati<br />

I punti<br />

d’ingrassaggio del<br />

braccio sono tutti<br />

raggruppati alla base<br />

del braccio.<br />

grasso a 1.000 ore<br />

Il CX490D monta boccole di tipo<br />

EMS, ovvero autolubrificanti<br />

grazie a inserti in grafite.<br />

Questo permette di provvedere<br />

all’ingrassaggio ogni mille ore<br />

di utilizzo, ma con lubrificante<br />

solido al molibdeno. Giusto<br />

la boccola del perno benna<br />

va ingrassata ogni 250 ore.<br />

Carro allargabile RTC disponibile per CX490D e CX500D ME<br />

33.900 dan di forZa<br />

il sottocarro lC è largo<br />

3.350 mm e per ridurre<br />

il peso di trasporto<br />

si possono rimuovere<br />

i longheroni con cingoli<br />

e rulli montati.<br />

il sottocarro a carreggiata<br />

variabile idraulicamente<br />

rtC passa da una<br />

larghezza minima<br />

ai cingoli di 2.990 mm<br />

a un massimo<br />

di 3.490 mm.<br />

lo sforzo di trazione<br />

alla barra è per ogni<br />

allestimento<br />

dichiarata in 33.900 dan.<br />

[58] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [59]


Macchine&Componenti<br />

Case CX490D<br />

Il CASE CX490D in numeri...<br />

Versione<br />

Peso operativo<br />

Cap. sollev. (360°, 0h)<br />

Variazioni-dist. sollev.<br />

Potenza netta<br />

Motore Isuzu<br />

Cilindrata<br />

Cilindri<br />

Alesaggio x corsa<br />

Regime di taratura.<br />

Velocità del pistone<br />

Valvole per cilindro<br />

Distribuzione<br />

Iniezione<br />

Fasi d'iniezione<br />

Egr<br />

Tratt. gas di scarico<br />

Alimentazione<br />

Pompe<br />

Portata massima<br />

Regolazione pompa<br />

Distributore a cassetti<br />

Pressione (boost)<br />

Velocità traslazione<br />

Velocità rotaz. torretta<br />

Passo<br />

Carreggiata LC<br />

Lungh. braccio mono<br />

Penetratore riferimento<br />

Prof. di scavo<br />

Prof. scavo al plinto<br />

Distanza scavo a terra<br />

Altezza di carico<br />

Forza strappo<br />

Forza penetraz. (2.500 mm)<br />

Sbalzo posteriore<br />

Largh. torretta<br />

Larghezza cingoli (LC)<br />

Suole<br />

Lunghezza trasporto<br />

Altezza braccio/guardrail<br />

Batteria<br />

Alternatore<br />

Serb. gasolio (urea)<br />

Serb. idraulico (sistema)<br />

LC<br />

49.400<br />

12,82<br />

6<br />

245<br />

VE-6UZ1X Stage V<br />

9,84<br />

6<br />

120 x 145<br />

2.000<br />

9,67<br />

4<br />

convenzionale<br />

Common rail<br />

multi<br />

doppio raffreddato<br />

Doc, Dpf, 2x Scr, Doc<br />

VG turbo<br />

portata variabile<br />

2 x 364<br />

LS negative<br />

centro aperto<br />

31,4-34,3 bst<br />

3,2 - 5,3<br />

9,1<br />

4.400<br />

2.750<br />

7.000<br />

2.500<br />

6.870<br />

n.d.<br />

10.980<br />

7.410<br />

27.000<br />

26.900<br />

3.730<br />

3.060<br />

3.350<br />

600<br />

12.090<br />

3.650/3.550<br />

2 x 128<br />

90<br />

650 (122)<br />

230/460<br />

kg<br />

ton<br />

m<br />

kW<br />

litri<br />

mm<br />

giri/min<br />

m/s<br />

l/min<br />

MPa<br />

km/h<br />

giri/min<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

daN<br />

daN<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

Ah<br />

A<br />

litri<br />

litri<br />

INTErVAllI<br />

Made in japan gli<br />

escavatori Case sono prodotti<br />

negli stabilimenti sumitomo<br />

di Chiba in giappone.<br />

Logica predittiva<br />

CHI pIù SpENDE MENO SpENDE Anche per<br />

il CX490D, CASE offre un interessante<br />

pacchetto ProCare dedicato. Il programma<br />

include per 3 anni o 4.000 ore operative,<br />

il servizio telematico SiteWatch Avanzato,<br />

la manutenzione programmata<br />

e la garanzia estesa Protection Plan Premier.<br />

Il sistema di trasmissione dati SiteWatch<br />

permette di monitorare a distanza<br />

la macchina (anche via smartphone)<br />

fornendo dati<br />

su prestazioni,<br />

consumo carburante,<br />

diagnostica,<br />

manutenzione<br />

e costi operativi.<br />

DI MANuTENzIONE<br />

• CAMBIO OlIO MOTOrE 500 ore<br />

• FIlTrO OlIO MOTOrE 500 ore<br />

• CAMBIO OlIO IDrAulICO 5.000 ore<br />

• CAMBIO FIlTrO OlIO IDrAulICO 2.000 ore<br />

• CAMBIO rEFrIGErANTE 4.000 ore<br />

• INGrASSAGGIO BrACCIO 1.000 ore<br />

• INGrASSAGGIO BENNA 250 ore<br />

Dealer<br />

Una flotta giallo nostalgia<br />

L’impresa Pretelli sceglie un CX210D con lama<br />

ispirato a quello in dotazione ai Vigli del Fuoco.<br />

È stato realizzato su misura da MAIE<br />

Icolori delle auto hanno<br />

sempre nomi di<br />

fantasia. Uno su tutti il<br />

Grigio Ingrid della Ferrari,<br />

ispirato al colore che<br />

Rossellini aveva voluto<br />

per l’auto da regalare a<br />

Ingrid Bergman. Bene, se<br />

CASE avesse una cartella<br />

colori per i suoi<br />

escavatori, il colore scelto<br />

dall’impresa Pretelli<br />

sarebbe Giallo Nostalgia.<br />

Si perché il RAL sembra<br />

proprio quello degli<br />

escavatori New Holland<br />

che probabilmente, in<br />

passato, costituivano<br />

buona parte della flotta<br />

dell’impresa. Oggi la<br />

Pretelli di Urbino, cliente<br />

della storica<br />

concessionaria MAIE,<br />

possiede diverse<br />

macchine CASE, tra cui<br />

due pale 321F, un<br />

escavatore CX80D, un<br />

CX145D e un CX210D,<br />

tutte gialle. Con 25<br />

collaboratori, opera nel<br />

settore pubblico e privato<br />

con una specializzazione<br />

in infrastrutture, strade,<br />

opere di bonifica e opere<br />

speciali. L’ultima<br />

macchina acquistata è<br />

stata praticamente<br />

realizzata come un abito<br />

su misura, ispirato a un<br />

modello speciale<br />

prodotto per soddisfare il<br />

capitolato d’appalto dei<br />

Vigli del Fuoco intervenuti<br />

nelle aree marchigiane<br />

colpite dal terremoto.<br />

L’escavatore “Rosso<br />

Fuoco” era stato allestito<br />

per poter lavorare al<br />

meglio nelle zone<br />

dissestate grazie a una<br />

lama da reinterro e ad<br />

altri accorgimenti tecnici.<br />

Partendo da<br />

quell’ispirazione, Pretelli,<br />

assieme ai tecnici di<br />

MAIE guidati da Marino<br />

Venturini, ha richiesto<br />

alcune modifiche<br />

all’escavatore CX210D di<br />

CASE. Ne è nato un<br />

modello unico con lama e<br />

braccio supplementare<br />

per demolizioni e scavo,<br />

dall’indiscussa stabilità e<br />

sicurezza di lavoro.<br />

La macchina, dopo<br />

essere stata adattata<br />

nell’officina di Ravenna, si<br />

è subito messa al lavoro<br />

in un ex deposito del<br />

Comune di Urbino, non<br />

più agibile. L’impresa<br />

Pretelli, che ha un<br />

contratto di diritto di<br />

superficie con il Comune<br />

di Urbino della durata di<br />

12 anni, ha demolito e<br />

ricostruito un edificio di<br />

4000 m 2 da destinare per<br />

300 m 2 al comune stesso<br />

e la restate parte alla<br />

sede logistica di una<br />

municipalizzata.<br />

La demolizione è stata<br />

veloce e nel rispetto dei<br />

tempi prestabiliti.<br />

L’escavatore CASE<br />

CX210D era allestito con<br />

carro largo; MAIE ne ha<br />

ridotto la larghezza a<br />

2,8 m cambiando le suole<br />

e ha aggiunto la lama da<br />

reinterro. “La lama da<br />

reinterro è formidabile per<br />

la pulizia delle macerie -<br />

spiega Francesco Pretelli<br />

- e ottima per la<br />

stabilizzazione del<br />

CX210D con la prolunga<br />

per la demolizione ci ha<br />

permesso di lavorare<br />

tranquillamente a 10 m<br />

in condizioni<br />

semiorizzontali, in<br />

massima sicurezza.<br />

Lo stick corto, poi, ci ha<br />

consentito di avere una<br />

maggiore capacità di<br />

sollevamento durante la<br />

demolizione e un’ottima<br />

fluidità dell’escavatore”.<br />

casece.com<br />

www.casece.com<br />

Si ringrazia CASE Construction e l’impresa Bruno Franco che coltiva<br />

la Cava Nughet a Rurà (TO) per la collaborazione di questo servizio.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [61]


Macchine&Componenti<br />

Lame dozer<br />

ROBUSTEZZA<br />

e precisione<br />

È calibrata per raggiungere l’obiettivo d’aumentare<br />

il livello di precisione nell’esecuzione del piano.<br />

È la nuova lama dozer X-plane di Cangini Benne<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

favorevole per lavori di sbancamento,<br />

rinterro e per rendere uniformi i piani di lavorazione<br />

nei settori più diversi, dalle opere stradali a quel-<br />

L’attrezzatura<br />

le agricole, con l’obiettivo di rispondere all’esigenza di aumentare<br />

il livello di precisione nell’esecuzione del piano:<br />

è la nuova lama dozer X-plane proposta sul mercato da<br />

Cangini Benne.<br />

Disponibile in differenti versioni e larghezze, la dozer X-<br />

plane ha un design compatto e pulito, che conferisce alla<br />

lama una maggiore fluidità dei movimenti e la riduzione<br />

al minimo del beccheggio, per un risultato di grande precisione<br />

e massima finitura.<br />

La nuova lama proposta da Cangini è accuratamente studiata<br />

per avere la forza di resistere alle sollecitazioni più<br />

elevate, grazie alla propria struttura estremamente robusta<br />

e compatta.<br />

Un grande vantaggio è dato anche dalla presenza della<br />

strumentazione laser di ultima generazione, che rende<br />

possibile l’estrema precisione garantita dalla Lama Dozer<br />

X-plane Cangini.<br />

Come funziona il trasmettitore?<br />

Semplice anche nel suo funzionamento: il trasmettitore<br />

laser lancia i dati al ricevitore che pilota direttamente la<br />

lama, creando il piano e lasciando la scelta all’operatore:<br />

se pilotare in maniera manuale la lama, sfruttando i<br />

dati inviati dal trasmettitore e visibili sul pannello di controllo<br />

(control box) presente in cabina, o, in alternativa, lavorare<br />

in maniera totalmente automatica. I display in dotazione<br />

sono due: il control box che permette all’operatore<br />

di pilotare manualmente la lama in tutte le sue funzioni,<br />

ed il display esterno, grazie al quale l’operatore può<br />

monitorare costantemente la posizione della lama rispetto<br />

al segnale laser, per poter intervenire con eventuali azioni<br />

correttive. In questo modo, tutto il processo di lavoro è<br />

costantemente sotto controllo.<br />

Ulteriori novità<br />

A livello di struttura e composizione la lama dozer X-plane<br />

si presenta con una nuova cinematica meccanica, che permette<br />

movimenti ancora più fluidi. Allo stesso modo, il più<br />

recente restyling è stato concepito per rendere l’attrezzo<br />

ancora più resistente e compatto. Si può contare, inoltre,<br />

su di un deflettore, che è stato ideato per ridurre al minimo<br />

il beccheggio e migliorare il livellamento. La forza esercitata<br />

dallo stesso sul terreno viene direttamente controllata<br />

dalla cabina. A questo particolare si aggiungono le sponde<br />

laterali opzionali, ad azionamento idraulico o meccanico,<br />

che permettono di aumentare la capienza del versoio.<br />

Grazie alle continue sperimentazioni sui campi prova e al<br />

costante lavoro di implementazione tecnologica, la lama<br />

dozer laser Cangini si attesta come una delle attrezzature<br />

maggiormente innovative del settore. È una soluzione<br />

in grado di soddisfare anche le esigenze più altamente specializzate<br />

del mercato.<br />

[62] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [63]


Macchine&Componenti<br />

Serbatoi<br />

IL gIoco duro<br />

nel “dna”<br />

Superare l’idea del serbatoio idraulico come<br />

ultimo elemento di cui occuparsi, per mezzo<br />

di soluzioni tecniche rilevanti e personalizzabili<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

Hanno un segno distintivo, guadagnato in oltre 80<br />

anni di attività: Padoan group è specialista dei serbatoi<br />

per veicoli industriali e macchinari, in particolare<br />

per i veicoli cava e cantiere.<br />

I serbatoi olio, gasolio e combinati di Padoan sono distribuiti<br />

in oltre 50 paesi nel mondo. Tanta dilagante presenza<br />

è dovuta alla loro capacità di assicurare resistenza, qualitàe<br />

adattabilitàai diversi allestimenti e applicazioni.<br />

L’intera gamma èrealizzata in metallo, per garantire finitura<br />

e durata nel tempo, e impiega alluminio, acciaio e acciaio<br />

inossidabile. La materia prima utilizzata, focalizzata<br />

su materiali riciclabili, rientra nell’ambito dell’economia circolare.<br />

resistenza e finitura sono alla base della produzione<br />

di Padoan, così come la visione di “partner e non mero<br />

fornitore”. Il dipartimento ricerca e Sviluppo affianca, infatti,<br />

costruttori di veicoli/macchinari e allestitori, integrando<br />

il serbatoio nel progetto sin dal concept iniziale. Il supporto<br />

assicurato da Padoan permette di superare l’idea del<br />

serbatoio idraulico come ultimo elemento da considerare<br />

(spesso, infatti, è realizzato “artigianalmente” o con la-<br />

© AdvanceQuip<br />

l’aMPIa GaMMa di serbatoi idraulici Padoan, che nelle<br />

versioni standard assicura capacitàda 30 a 400 l,<br />

è customizzabile con differenti soluzioni tecniche.<br />

vorazioni di carpenteria manuale). La scelta di un prodotto<br />

di Padoan consente di godere di soluzioni tecniche all’avanguardia,<br />

dell’eccellente pulizia interna e dei numerosi<br />

test qualitativi sia di stress meccanico sia di tenuta.<br />

L’azienda è certificata ISo9001:2015 per la qualità e i processi.<br />

Quanto alla pulizia interna dei serbatoi: fa riferimento<br />

allo standard ISo16232, per il grado di pulizia dopo il<br />

lavaggio interno opzionale (servizio aggiuntivo per i clienti<br />

che lo richiedano).<br />

Per più esigenze<br />

La gamma di serbatoi idraulici Padoan, che nelle versioni<br />

standard assicura capacitàda 30 a 400 l, si amplia costantemente<br />

e incontra le esigenze specifiche dei clienti<br />

con customizzazioni tecniche adatte a molteplici impianti<br />

© Italtrans © HMF Ladekrane<br />

© J.L. Muns<br />

la PaRTeCIPaZIOne alla daKaR nella categoria<br />

“Trucks”, con il team Italtrans, ha testato, con prove<br />

estreme, la resistenza dei serbatoi Padoan.<br />

ed esigenze. È da segnalare, inoltre, l’ampia gamma di accessori<br />

per agevolare installazione e manutenzione, e le<br />

soluzioni di filtraggio che preservano i preziosi impianti<br />

da polvere e agenti inquinanti. L’esperienza garantita dalla<br />

collaborazione con clienti in oltre 50 paesi nel mondo<br />

ha consentito di sviluppare prodotti adatti a numerose<br />

applicazioni nell’ambito cantiere, movimento terra e minerario/estrattivo.<br />

Sono molte le possibili installazioni su<br />

motrice, trattore stradale, rimorchio e semirimorchio, alimentando<br />

non solo ribaltabili (a uno o piùcilindri e nelle<br />

diverse configurazioni) ma anche heavy-duty e altre applicazioni<br />

(tra le quali autobetoniere, gru, aspiratori e perforatrici).<br />

La gamma gasolio, anch’essa prodotto storico<br />

di Padoan, ha accolto al Bauma il nuovo 26/36, che è disponibile<br />

nelle versioni da 80 e 120 l con omologazione<br />

EcE 34 Part III. Le dimensioni del fondello, unitamente all’ingombro<br />

generale, garantiscono l’utilizzo non solo sui<br />

veicoli ma anche sui macchinari alimentati a diesel.<br />

nuove sfide<br />

Il “gioco” duro èparte integrante del dNA di Padoan. un<br />

esempio di come la ricerca dell’azienda di olmi di S. Biagio<br />

di callalta (TV) sia orientata verso nuovi traguardi è̀la partecipazione<br />

alla dakar, nella categoria “Trucks”, con il team<br />

Italtrans, che nei 5000 km di prove speciali tra le dune<br />

dell’Arabia Saudita (<strong>2020</strong>) e del Perù(2019), hanno testato<br />

la resistenza dei serbatoi. Padoan è impegnato nella dakar<br />

sia nel ruolo di sponsor sia in quello di partner, grazie all’utilizzo<br />

sul mezzo numero 524 (edizione <strong>2020</strong>) di serbatoi<br />

gasolio e di accessori (pescante e supporti) standard. una<br />

garanzia ulteriore per i clienti del brand italiano supportati<br />

da un preparato staff tecnico e dalle quattro aziende del<br />

gruppo (con sedi in Italia, Svizzera, germania e cile).<br />

[64] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [65]


Macchine&Componenti<br />

Perforatrici<br />

una bellezza<br />

CONSOLIDATA<br />

Una LB 24, due LB 28, una LRB 125, ma anche<br />

una gru cingolata HS 873 HD e una gru mobile LTM<br />

1100. Gioco di squadra Liebherr in Montenegro<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

A KUMBOR la perforatrice Liebheer LB 24 è impiegata<br />

per la realizzazione di pali di fondazione.<br />

La LB ha lavorato su una chiatta ed è riuscita<br />

a mantenere una media di quattro pile per giorno.<br />

la baia di Kotor o, in italiano, Cattaro è nota come il<br />

fiordo più meridionale d'europa. la stessa Kotor è<br />

una delle più belle città del Montenegro: apprezzata<br />

per l'architettura del proprio centro storico medievale (dichiarato<br />

Patrimonio dell’umanità dall’unesco). e proprio<br />

nella baia di Kotor è in costruzione, a Kumbor, il Portonovi<br />

Resort. Il progetto, coordinato da Marina Project e sviluppato<br />

dallo studio Harper Downie architects, comprenderà<br />

un hotel, delle unità residenziali, negozi, ristoranti, un centro<br />

congressi, campi da tennis e un giardino botanico. Il tutto<br />

con accesso diretto alle acque navigabili dell’adriatico.<br />

A supporto del cantiere<br />

una delle aziende che lavorano alla costruzione del prestigioso<br />

resort è la briv Construction, nata nel 1990, dalla<br />

fusione di due società a conduzione familiare.<br />

la più grande sfida che la briv Construction ha dovuto affrontare<br />

in questo complesso cantiere montenegrino è stata<br />

quella della stabilizzazione della sezione della spiaggia<br />

per mezzo di lavori di palificazione. briv ha fatto affidamento<br />

sulla perforatrice liebherr lb 24. Macchina compatta<br />

e “silenziosa”, con capacità di cicli di foratura veloci,<br />

e progettata per l'installazione di diversi pali di fondazione<br />

(inclusa la perforazione Kelly e vari metodi di perforazione<br />

continua). la lb 24 può essere agevolmente trasportata<br />

con un sistema di guida ribassato, con conseguenti tempi<br />

di allestimento rapidi in cantiere.<br />

a Kumbor, la perforatrice liebherr ha lavorato su una chiatta,<br />

per realizzare le opere di fondazione.<br />

la prima pila per questo cantiere è stata perforata da briv<br />

nel 2014. Da allora, la società ha installato 70 km di pile utilizzando<br />

22.000 m³ di cemento e 3.400 t di rinforzi. le pile<br />

hanno una profondità di 32 m, un diametro fino a 800 mm<br />

e sono completamente rivestite. Gli strumenti utilizzati<br />

sono coclee e benne per perforazione di rocce.<br />

briv, che aveva inizialmente calcolato di poter realizzare<br />

una pila al giorno, ha goduto dei vantaggi delle alte prestazioni<br />

della liebherr lb 24: è stato possibile realizzarne<br />

ben quattro per giorno.<br />

“l'impianto di perforazione unisce potenza e precisione. Il<br />

sistema di controllo è semplicemente il migliore”, con questi<br />

toni entusiastici l'operatore Hanic almir ha descritto il<br />

rendimento della perforatrice liebherr.<br />

briv, che sta anche costruendo, nell'area di approdo, dei<br />

frangiflutti, oltre alla lb 24, utilizza due perforatrici lb 28,<br />

una lRb 125, una gru cingolata HS 873 HD e la gru mobile<br />

lTM 1100. Tutte macchine liebherr.<br />

[66] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [67]


Peso operativo<br />

18.300 kg<br />

Altezza massima al perno 15.061 mm<br />

Peso massimo attrezzature 600 kg<br />

Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

ZX135US-6 HSDU<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

Fuoriserie<br />

PERUGINO<br />

Più che servizi, soluzioni. Questo è il noleggio secondo<br />

Scai. I perugini non puntano a offrire a nogettate<br />

internamente su escavatori Hitachi.<br />

posa palancole o demolition, implementando soluzioni proleggio<br />

giusto una gamma di macchine movimento<br />

terra, ma a supportare il cliente. Indicativamente il Ecomondo 2019 era il furbo ZX210-6HSD Demolition da<br />

Una delle ultime macchine demolition esposte da Scai a<br />

cliente che ha già le macchine “base” e che guarda al noleggio<br />

per acquisire potenziali lavori che vanno anche olno,<br />

ma proprio a Ecomondo era esposto uno ZX135US-6<br />

27.500 kg di peso operativo e 16 m d’altezza massima al pertre<br />

il movimento terra.<br />

di serie con braccio posizionatore con in punta un frantumatore<br />

da 1.550 kg (un VTN Europe CK14, per la cronaca).<br />

È nata così l’idea di mettere a disposizione del parco noleggio<br />

una delle ultime creazioni della Divisione Ingengeria Molto probabilmente era un’accoppiata voluta, pensata<br />

di Scai, lo stupefacente ZX135US Urban Demolition. Il reparto<br />

macchine speciali di Scai realizza da anni macchine gettazione stava già testando gli accoppiamenti del<br />

per solleticare gli animi dei visitatori, mentre il reparto pro-<br />

brac-<br />

Scai compie 75 anni<br />

d’attività e si dimostra<br />

sempre più dinamica,<br />

come attesta questa<br />

creatura ora a noleggio<br />

cio lungo e molte altre modifiche, per plasmare il nuovo<br />

Urban Demolition.<br />

Un terreno inesplorato<br />

Alla base dello sviluppo del nuovo nato, c’è l’idea di realizzare<br />

una macchina da demolizione adatta a lavorare in spazi<br />

ristretti, come nei centri urbani del Vecchio Continente,<br />

ma capace di raggiungere altezze operative comunque ragguardevoli.<br />

Dalla lucidità di Scai a non volere concorrere alla<br />

competizione di “chi lo fa più alto” nasce così un piccolo gioiello,<br />

un demolition che non ha concorrenti diretti sul mercato.<br />

La base di partenza è l’escavatore ZX135US-6 con<br />

braccio posizionatore (per sfruttarne le configurazioni idrauliche),<br />

che solitamente ha un peso operativo che varia da<br />

13.900 a 14.500 kg in base all’allestimento, che è stato letteralmente<br />

trasformato. Da una prima analisi, noterete subito<br />

il braccio lungo che porta il perno a 15.061 mm d’altezza<br />

massima e sbraccia di quasi 11 m (braccio con<br />

tubazioni idrauliche verniciate arancio, come se la macchina<br />

fosse prodotta in Giappone), il carro allungato e reso<br />

allargabile da 2.500 mm (trasporto, pattini dei cingoli da<br />

500 mm) a ben 3.300 mm di larghezza massima ai cingoli,<br />

la zavorra supplementare è sagomata per ridurre al minimo<br />

l’ingombro posteriore e, ciliegina sulla torta, la torretta<br />

modificata nella parte anteriore per far diventare tiltabile<br />

di 30° la cabina originale Hitachi, ovviamente allestita con<br />

[68] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [69]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

L’URBAN<br />

DEMOLITION<br />

è stato fornito<br />

a noleggio<br />

da Scai<br />

all’azienda<br />

Pelliccia Scavi<br />

di San Martino<br />

in Colle (PG).<br />

Scai Noleggio<br />

ha affrontato<br />

il delicato<br />

periodo della<br />

pandemia<br />

da SARS-CoV 2,<br />

adottando<br />

prontamente<br />

tutte le misure<br />

di sicurezza<br />

(e i DPI)<br />

imposte<br />

dal Governo<br />

per la tutela<br />

della salute<br />

dei lavoratori<br />

e della<br />

clientela,<br />

sanificando<br />

con cura ogni<br />

mezzo in flotta.<br />

L’URBAN DEMOLITION è DISPONIBILE A<br />

NOLEGGIO. E anche la Protezione Civile si è rivolta<br />

a Scai, durante la pandemia: l’azienda ha<br />

prontamente risposto, distinguendosi come leader<br />

nel servizio noleggio sul panorama nazionale.<br />

griglie OPG Level II superiore e frontale. Insomma, un’operazione<br />

chirurgica profonda che porta lo ZX135US-6 Urban<br />

De molition (a listino come ZX135US-6 HSDU) a 18.300<br />

kg di peso operativo, che gli permette di montare in punta<br />

attrezzature idrauliche da massimo 600 kg (lo ZX210-<br />

6HSDD porta fino a 1.500 kg) e che ha una lunghezza di<br />

trasporto inferiore ai 10 m, per una larghezza inferiore ai<br />

3 m (2.500 mm).<br />

Primo cantiere con Pelliccia<br />

Il primo cliente ad aver noleggiato il nuovo Urban De -<br />

molition è la Pelliccia Scavi di San Martino in Colle (PG),<br />

che i lettori più attenti di <strong>Costruzioni</strong> ricorderanno come<br />

uno dei primi clienti ad aver acquistato uno ZX300LNC<br />

Serie 6, subito impegnato in uno sbancamento funzio-<br />

Leandro<br />

Pelliccia<br />

direzione lavori<br />

Pelliccia Scavi<br />

La cosa che ci ha colpito di più sono la<br />

potenza e la forza della macchina in rapporto<br />

alle dimensioni. Non immaginavamo<br />

che una macchina così “ piccola”,<br />

per modo di dire, potesse essere tanto<br />

stabile nelle operazioni di demolizioni.<br />

Il mezzo infatti ha mantenuto la stabilità<br />

anche nei punti più critici della demolizione,<br />

quando ha “attaccato” i muri portanti<br />

con precisione e forza. Il lavoro, in<br />

pieno centro urbano, richiedeva la massima<br />

precisione e rapidità e questo<br />

“Urban Demolition” si è dimostrato perfetto<br />

per questo lavoro sia per le dimensioni contenute<br />

sia per l’altezza al perno e la forza di strappo.<br />

nale alla costruzione del Decathlon di Perugia. Questo per<br />

dire che si tratta di un cliente che conosce Hitachi e che<br />

è abituato anche a lavorare “pesante”.<br />

L’impresa ha utilizzato lo ZX135US-6 Urban Demolition lo<br />

scorso maggio, in piena ripartenza post lockdown, per<br />

decostruire un palazzo su tre livelli a San<br />

Sisto, prima periferia di Perugia. La costruzione<br />

da demolire era attigua ad un’altra<br />

abitata, fronte passaggio carrabile di una<br />

seconda abitazione posta dal lato opposto<br />

e fronte strada. Un lavoro delicato, in cui<br />

la precisione operativa si fa apprezzare.<br />

In poche parole, possiamo dire che i<br />

Pelliccia sono rimasti stupiti dalla stabilità<br />

della macchina.<br />

A conti fatti, allo ZX135US Urban Demolition<br />

ci sono volute solo tre ore per portare a termine<br />

il vivo del lavoro di frantumazione e la<br />

stessa impresa è rimasta stupita delle performance<br />

della macchine sviluppata dalla<br />

Divisione Ingengeria di Scai e ora disponibile<br />

con Scai Noleggio.<br />

Le soluzioni Scai Noleggio<br />

In Italia, l’organizzazione di Scai copre in modo capillare il<br />

territorio, per dare soluzioni rapide, convincenti e in prossimità<br />

del cliente. È strutturata con oltre 50 officine, con un<br />

prodigioso servizio ricambi che, operativo 24 ore su 24, mo-<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [71]


Escavatori demolition<br />

INSTAGRAM<br />

Segui Scai su questa<br />

pagina e vedi le foto del<br />

nuovo ZX135US-6<br />

in cantiere.<br />

IL NUOVO URBAN DEMOLITION può montare in punta attrezzature idrauliche<br />

dal peso massimo di 600 kg.<br />

ALLo ZX135Us URbAn demoLiTion<br />

ci sono volute solo tre ore per condurre<br />

a termine il vivo del lavoro di demolizione<br />

di un palazzo su tre livelli in località<br />

san sisto, a ridosso della prima periferia<br />

della città di Perugia.<br />

dimensioni di TRAsPoRTo<br />

Peso operativo<br />

Larghezza minima di trasporto<br />

Lunghezza totale di trasporto<br />

Altezza massima di trasporto<br />

Larghezza con carro allargato<br />

18.300 kg<br />

2.500 mm<br />

9.920 mm<br />

3.100 mm<br />

3.300 mm<br />

AREA DI LAVORO UTILE IN DEMOLIZIONE<br />

Altezza massima al perno<br />

15.061 mm<br />

Sbraccio massimo al perno<br />

10.931 mm<br />

Portata massima attrezzatura<br />

600 kg<br />

Inclinazione massima primo tronco in altezza 30°<br />

Inclinazione massima cabina 30°<br />

vimenta più di 1.500 codici per giorno su 55.000 articoli.<br />

Sono oltre 20.000 i clienti serviti (e soddisfatti) da Scai nella<br />

propria storia, sino ad ora, e molti di loro si avvalgono dell’ampia<br />

offerta del servizio noleggio (attivo dai primi anni<br />

Novanta). Con 250 tipologie di prodotto e più di 1.000 mezzi,<br />

il noleggio è la punta di diamante dell’azienda Scai. Il servizio<br />

offerto funziona perché sa intrecciarsi con le esigenze<br />

del cliente, che ha bisogno del mezzo giusto per il tempo<br />

giusto. Scai offre a noleggio, oltre a mezzi tradizionali, mac-<br />

chine speciali per lavori particolari, come gli escavatori per<br />

la demolizione, i lavori in galleria, le palettizzazioni (fino alla<br />

pulizia canali), le pinze posacentine, le frese, i polipi, ecc.<br />

Abbinati a questi si ha un corredo completo: si possono<br />

combinare i macchinari giusti per un lavoro veloce e sicuro,<br />

come, ad esempio, un furgone, un generatore, un sollevatore<br />

aereo e un escavatore.<br />

Un unico servizio noleggio per un’unica soluzione lavorativa:<br />

ciò comporta un unico interlocutore, Scai Noleggio, che<br />

garantisce l’efficienza dei propri macchinari ispezionandoli<br />

minuziosamente prima di una consegna, ed effettuando<br />

i tagliandi con ricambi originali. Le formule in cui si esprime<br />

il servizio sono poi adeguate a ogni necessità: si va dai giornalieri<br />

ai settimanali, dai mensili a quelli a lunghissimo termine.<br />

Ma non mancano offerte stagionali: i contratti invernali<br />

ed estivi danno la possibilità a qualsiasi tipologia di<br />

clientela di poter usufruire del mezzo giusto al momento<br />

e per il tempo giusto!<br />

[72] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [73]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Strip-out<br />

A distanza di...<br />

SICUREZZA<br />

La Prandelli Santo<br />

aggiunge alla sua<br />

flotta due compatte<br />

radiocomandate.<br />

Prima missione,<br />

lo sgombero di una<br />

struttura industrale<br />

andata a fuoco<br />

Testi e foto di Matthieu Colombo<br />

Almeno in questo caso, non stiamo parlando di distanziamento<br />

sociale. E almeno in questa situazione,<br />

le mascherine non sono da indossare per il Covid-<br />

19. Siamo stati a Lumezzane (BS), località fortemente<br />

industrializzata dell’alto bresciano, tra il Lago d’Iseo e il Lago<br />

di Garda, per vedere in azione la Prandelli Santo, azienda specializzata<br />

in scavi, demolizioni e bonifiche. Il palcoscenico<br />

dell’opera di strip-out commissionata all’azienda locale è<br />

opera propedeutica alla demolizione di un capannone industriale<br />

aggredito dalle fiamme a inizio 2018.<br />

Abbiamo risalito questa valle, dove le medesime aziende<br />

hanno molteplici sedi in complessi sviluppati su più livelli<br />

per sfruttare ogni metro quadro. In particolare, è stata oggetto<br />

della nostra attenzione la suddetta struttura in cui<br />

si è sviluppato l’incendio oltre due anni fa e dove l’impresa<br />

Prandelli Santo ha eseguito un’opera di Strip-out e svuotamento.<br />

Stiamo parlando di un sito industriale sviluppato alle pendici<br />

dei monti, su tre livelli più uno: livello strada, livello semi<br />

interrato, primo piano e copertura portante adibita a parcheggio<br />

delle auto.<br />

L’incendio ha ammalorato il 90% del complesso a seguito<br />

delle elevatissime temperature sviluppatesi. Più che un<br />

“Inferno di cristallo”, i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme<br />

in un inferno di prefabbicati in calcestruzzo contenenti<br />

componenti in metallo (prevalenza di alluminio e ottone).<br />

Il fuoco ha gravemente compromesso le solette e l’interno<br />

dei primi due livelli, quindi il semi interrato e la maggior<br />

[74] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [75]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Strip-out<br />

sCheleTri Non avendo mai visto la struttura prima,<br />

ai nostri occhi l’unica testimonianza di produttività sono<br />

stati i carrelli elevatori portati a ferro dal calore.<br />

parte dei pilastri. La combustione di metalli vari e plastiche<br />

ha generato una temperatura tale che si è verificata la fusione<br />

di diversi materiali generando una intensa fuliggine.<br />

la soluzione scelta da Prandelli<br />

L’inagibilità dichiarata della struttura è la caratteristica<br />

principale del cantiere commissionato all’impresa<br />

Prandelli che, visto l’obiettivo di conservare il 10% della<br />

struttura esistente e di ricostruire tal quale lo stabilimento,<br />

ha pianificato i lavori per ridurre al minimo l’impatto dell’operato<br />

e per elevare al massimo gli standard di sicurezza.<br />

Sono queste le condizioni che hanno portato l’impresa a<br />

immaginare l’utilizzo di macchine radiocomandate e leg-<br />

Test pre strip-out<br />

A seguito dell’incendio l’edificio industriale è stato<br />

dichiarato inagibile. Per dare modo alla Pran -<br />

delli Santo di eseguire lo svuotamento propedeutico<br />

alla demolizione e alla ricostruzione della<br />

struttura, sono stati eseguiti test per valutare la<br />

portata residua delle solette.<br />

Per verificare, ad esempio, quella del livello a piano<br />

strada, sono stati eseguite in diversi punti delle<br />

coppie di carotaggi (foto sotto), a cavallo delle<br />

campate, per mettere in trazione dal basso la<br />

soletta, con sistemi idraulici fissati alla pavimentazione<br />

del piano seminterrato.<br />

il contesto storico-industriale<br />

Lumezzane (BS) è un centro fortemente industrializzato che sorge in Val Gobbia,<br />

valle laterale della Valle Trompia. La maggioranza delle aziende presenti sul territorio<br />

fanno parte della filiera metallurgica e sono per lo più specializzate nella<br />

lavorazione di prodotti finiti e stampi per sariate industrie come, ad esempio,<br />

quelle della filera arredobagno e dei casalinghi. Negli anni passati, il forte sviluppo<br />

delle attività ha portato alla costruzione di stabilimenti produttivi e magazzini<br />

su più livelli. Quello malauguratamente soggetto a incendio era sviluppato,<br />

contando anche la copertura adibita a posteggio delle auto, su ben 4 livelli.<br />

Alluminio, ottone, plastica e carta sono stati la prevalenza del combusto.<br />

Armature dei moduli messe a nudo Profili dei prefabbricati slabbrati Carotaggi per i test di portata<br />

[76] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Strip-out<br />

ready to go!!!<br />

L’ammiraglia della flotta demolition della Prandelli<br />

Santo è un Volvo EC750 E HR che è stato ordinato<br />

nel 2019 completo di tutte le configurazioni<br />

braccio disponibili, anche per festeggiare i 60<br />

anni d’attività dell’impresa. La macchina era destinata<br />

ad essere una delle protagoniste del<br />

Samoter, ma la pandemia ci ha messo lo zampino.<br />

Questo modello da 103 t di peso operativo,<br />

che in configurazione massima arriva a circa 38<br />

m di altezza operativa, debutterà presto in un cantiere<br />

in provincia di Pavia.<br />

gere, in modo da non mettere in pericolo gli operatori e<br />

non gravare troppo sulla soletta. La soluzione migliore è<br />

stata quella offerta da CGT Edilizia che ha allestito con<br />

radiocomando lo skid CAT 289D già in flotta alla Prandelli<br />

ed ha implementato la stessa tecnologia su un nuovo<br />

mini escavatore Next Gen modello 301.5 allestito con selezionatore<br />

Cangini.<br />

La soluzione si è dimostrata quella vincente in quanto le<br />

CAT Next Gen sono predisposte da fabbrica per essere<br />

radiocomandate. Si tratta sempre di un investimento importante,<br />

ma è comunque una soluzione competitiva rispetto<br />

a quanto offre il mercato e permette all’impresa di<br />

avere un unico fornitore a cui fare riferimento per l’intera<br />

macchina, attrezzatura compresa.<br />

Protagoniste a piano strada<br />

Se il primo livello è stato sgomberato manualmente estra-<br />

santo<br />

Prandelli<br />

responsabile<br />

commerciale<br />

Prandelli Santo<br />

oPerATori<br />

remoTi<br />

A sinistra<br />

l’operatore del<br />

mini Nicola<br />

Ferrari. Al suo<br />

fianco quello<br />

dello skid ettore<br />

mafessoli.<br />

Nei lavori di demolizione l’esperienza<br />

e la professionalità fanno la differenza.<br />

Spesso ci si trova ad affrontare<br />

strutture di cui si ignorano<br />

composizione peso e metodo costruttivo.<br />

In questo caso lavoriamo<br />

al chiuso, in uno stabilimento dichiarato<br />

inagibile. Come sempre,<br />

l’obiettivo primo è tutelare noi stessi<br />

e per questo motivo qui abbiamo<br />

perfezionato un piano d’esecuzione<br />

con macchine a controllo remoto<br />

che garantissero una pressione al<br />

suolo contenuta.<br />

Lo svuotamento del materiale combusto<br />

e incombusto che abbiamo eseguito è propedeutico<br />

alla decostruzione del 90% della struttura che poi sarà ricostruita<br />

uguale. Questo ci ha portato a stilare una cronologia<br />

sequenziale delle operazioni ed a lavorare a secco, senza abbattimento<br />

polveri, per recuperare tutte le materie prime possibili<br />

minimizzando i rifiuti speciali da conferire e riducendo<br />

l’impatto ambientale.<br />

ChiAvi<br />

iN mANo<br />

i sistemi<br />

di radiocontrollo<br />

sono stati forniti,<br />

al pari delle<br />

macchine,<br />

direttamente<br />

da CGT edilizia.<br />

endo i materiali grazie al supporto di un sollevatore telescopico,<br />

e il livello seminterrato era accessibile a escavatori<br />

gommati, il grosso della partita si è giocato a livello<br />

strada.<br />

Qui le due CAT l’hanno fatta da padrone lavorando a staffetta<br />

e consentendo agli operatori di stare sempre in aree<br />

sicure. Il mini escavatore ha eseguito la selezione dei<br />

materiali e lo skid li ha portati all’esterno della struttura<br />

dividendo il recuperabile dal rifiuto speciale.<br />

Montando un vaglio rotante, lo skid ha permesso anche<br />

di suddividere il materiale di recupero per differente pezzatura.<br />

Predisponendo l’intervento in questo cantiere<br />

Prandelli è cresciuta ulteriormente acquisendo nuove<br />

competenze.<br />

[78] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [79]


Cave&Calcestruzzo<br />

Casseforme<br />

In Qatar, nel 2021,<br />

si avrà la prima città<br />

al mondo ecologica<br />

al 100%. Doka ha dato<br />

il proprio contributo<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

SFIDA TECNICA<br />

in Qatar, per<br />

la costruzione delle<br />

Katara Towers, vinta<br />

anche con<br />

la fornitura<br />

di casseforme<br />

Doka. Un mix<br />

di sistemi per<br />

costruire<br />

un edificio con due<br />

torri di 211 m.<br />

NEllA CITTÀ<br />

ECoSoSTENIBILE<br />

Sta sempre in bilico tra realtà e utopia.<br />

La città sostenibile è il luogo dove il desiderabile<br />

può diventare vero. E in Qatar<br />

siamo alle soglie del vero: si sta costruendo<br />

una città (ormai quasi completata), di circa<br />

38 km 2 , al 100% ecologica! È Lusail. Città ecologica<br />

sin dal nome, che deriva da "al wassail":<br />

il termine locale per una pianta che cresce<br />

nella zona. Lusail si trova a circa 23 km a<br />

nord del centro della città di Doha, appena a<br />

nord della West Bay Lagoon, e, quando completata,<br />

potrà ospitare circa 500 mila persone.<br />

Riferimento per la nazione<br />

La sagoma delle Katara Towers, che svetta dal<br />

punto più meridionale di Lusail, sarà un punto di<br />

riferimento distintivo per la nazione. Perno dell’ospitalità<br />

di Lusail saranno proprio le Katara<br />

Towers, la cui costruzione sarà terminata nel maggio<br />

del 2021. Saranno pronte, quindi, per accogliere<br />

chi arriverà in Qatar per la Coppa del Mondo FIFA 2022.<br />

Il simbolo del Qatar è un disco sulla cui parte interna, gialla,<br />

sono raffigurate due scimitarre.<br />

Tra di esse c’è una sambuco che naviga sul mare vicino<br />

a un isolotto con due palme. Ebbene, le spade incrociate<br />

del simbolo del paese sono state tradotte architettonicamente<br />

in torri gemelle ad arco, che si innalzano con grazia<br />

dal livello del mare, mentre i giardini e le palme si riflettono<br />

sulla superficie dell’oceano.<br />

Nelle torri dell’edificio, alte 211 m, oltre ad essere ospitate<br />

614 camere d'albergo, ci sarà spazio per appartamenti, uffici,<br />

strutture ricreative e ristoranti. Il progetto è stato recentemente<br />

potenziato con servizi aggiuntivi, tra cui un'isola<br />

artificiale che ospiterà un mix di strutture per il tempo<br />

libero e per gli sport acquatici.<br />

"La nostra precisa visione per le Katara Towers è quella<br />

di stabilire nuovi standard che possano andare oltre<br />

i confini del settore dell'ospitalità. È quella di riuscire<br />

a fornire un punto di riferimento architettonico<br />

che sia immediatamente riconosciuto e compreso<br />

in tutto il mondo", ha spiegato lo sceicco<br />

Nawaf bin Jassim Al Thani.<br />

[80] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [81]


Cave&Calcestruzzo<br />

Casseforme<br />

NEllE TORRI<br />

dell’edificio,<br />

oltre ad essere<br />

ospitate 614<br />

camere<br />

d'albergo,<br />

ci saranno<br />

uffici, strutture<br />

ricreative,<br />

appartamenti<br />

e ristoranti.<br />

Di recente,<br />

il progetto<br />

è stato<br />

potenziato<br />

con servizi<br />

aggiuntivi,<br />

tra cui un'isola<br />

artificiale che<br />

ospiterà un mix<br />

di strutture per<br />

il tempo libero<br />

e per gli sport.<br />

acquatici.<br />

Apporto determinante<br />

L'edificio, che ha anche due piani seminterrati, è strutturalmente<br />

suddiviso in cinque aree e ha otto pareti. Cuore<br />

della struttura è, ovviamente, la sorprendente coppia di<br />

torri, di 36 piani, ad arco simmetrico, che coprono un'area<br />

di 2.315 m². Per costruire le pareti delle due torri sono stati<br />

utilizzati sistemi di casseforme rampanti Doka. Più precisamente:<br />

si è ricorsi all’uso della cassaforma autorampante<br />

Doka SKE50, della cassaforma rampante 150F<br />

e della cassaforma per grandi superfici Top 50.<br />

"Siamo felici di lavorare con Doka in questo progetto", ha<br />

affermato Jawan Medinas, Senior Construction Manager<br />

presso HBK Contracting: “Sono in grado di fornire soluzioni<br />

di casseforme che danno un apporto determinante. Grazie<br />

al sistema autorampante SKE50 di Doka stiamo procedendo<br />

più velocemente del previsto, il che è di grande aiuto".<br />

I piani di più complicata costruzione, cioè quelli dal primo<br />

al quindicesimo, sono stati completati in quattordici<br />

giorni, mentre, in otto giorni di lavoro, quelli che vanno dal<br />

quindicesimo al trentaseiesimo.<br />

Superfici complesse<br />

La sfida maggiore del cantiere delle Katara Towers è stata<br />

quella affrontata per l'installazione delle casseforme sulle<br />

lastre sporgenti e inclinate delle diverse facciate. Il sistema<br />

di sollevamento tavoli Doka TLS è stato utilizzato<br />

per accelerare i lavori, spostando i tavoli Dokaflex nelle due<br />

torri dei grattacieli di due piani verso l'alto. A causa della<br />

facciata inclinata dell'edificio, è stato necessario modificare<br />

il sistema di sollevamento.<br />

È stato necessario adottare un approccio ingegnoso per<br />

gestire le diverse configurazioni delle lastre di copertura di<br />

ciascun piano. Per ottenere la flessibilità richiesta nella configurazione,<br />

i 10.000 m 2 di Dokaflex sono stati consegnati<br />

in dimensioni personalizzate. Inoltre, le torri portanti Staxo<br />

40 sono state utilizzate per raggiungere il piano rialzato,<br />

alto 6,10 m.<br />

I principali sistemi usati<br />

Protagonista indiscussa del cantiere di Lusail è stata la<br />

cassaforma a travi Doka Top 50, che èuna cassaforma su<br />

misura utilizzabile per vari impieghi. Con la Top 50, la forma<br />

e le dimensioni degli elementi possono essere adeguati<br />

in maniera ottimale alla costruzione. Il sistema modulare<br />

e la disposizione degli ancoranti sono adattabili alle<br />

caratteristiche architettoniche della costruzione. Elementi<br />

di grandi dimensioni e giunzioni perfette consentono un<br />

eccellente disegno architettonico del calcestruzzo. Si può<br />

scegliere il pannello di finitura piùadatto alle proprie esigenze:<br />

calcestruzzo a faccia vista liscio, una superficie con<br />

una texture del legno, elevate frequenze d'uso, ecc. Una<br />

serie di pratici accessori facilita il lavoro in cantiere e consente<br />

di evitare costose improvvisazioni. La Top 50 è una<br />

cassaforma di grandi dimensioni ed è premontata in base<br />

al progetto.<br />

Adatta, in particolare, per pareti con inclinazione variabile<br />

e per pareti a sbalzo, grazie alle proprie mensole a sbalzo<br />

(progettabili con la massima libertà), la cassaforma autorampante<br />

SKE, anch’essa impiegata nel cantiere di Lusail,<br />

offre una soluzione per qualsiasi tipo di edificio, per quanto<br />

la forma architettonica possa essere articolata (come<br />

è il caso delle Katara Towers).<br />

È adattabile a qualsiasi tipo di pianta. La copertura, lungo<br />

tutto il perimetro, consente, inoltre, di lavorare in condizioni<br />

di sicurezza e al riparo dalle intemperie anche ad altezze<br />

elevate. L'equipaggiamento completamente idraulico<br />

permette, infine, la traslazione contemporanea di diverse<br />

unità rampanti.<br />

Per la casseratura rapida, in Qatar si è pensato di ricorrere<br />

al sistema di sollevamento TLS, che consente, tra l’altro,<br />

la traslazione verticale senza gru, indipendentemente da<br />

quale sia la forza del vento. Con il TLS i tavoli per solai vengono<br />

portati da un piano all’altro premendo semplicemente<br />

un pulsante. Ed è sufficiente, in virtù del dispositivo di movimentazione<br />

DoKart, l’intervento di un solo addetto per<br />

eseguire la traslazione orizzontale.<br />

[82] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [83]


Cave&Calcestruzzo<br />

Pompe autocarrate<br />

LA 5RZ46, con<br />

massa totale<br />

a terra < 32 t,<br />

qui impiegata<br />

in un cantiere<br />

di Agrate (MB),<br />

è in grado<br />

di raggiungere<br />

un’altezza<br />

verticale di 46 m.<br />

LA STAR<br />

IN CANTIERE<br />

Pensata per lavorare<br />

in modo agevole, anche<br />

in spazi poco generosi,<br />

e con alte prestazioni<br />

Testi e foto di Fabrizio Parati<br />

Partiamo dando i numeri: la pompa per calcestruzzo<br />

5RZ46 Superlight di Sermac ha un braccio articolato<br />

in grado di raggiungere un'altezza verticale<br />

di 46 m, un’estensione massima orizzontale di 41,1 m e<br />

una profondità massima di lavoro di - 33,1 m. La massima<br />

altezza di apertura è di 9,1 m e l’angolo di rotazione è<br />

di 370°. L’altezza del braccio di 46 m e la tubazione completa,<br />

in doppia parete, da Ø 125 mm, fanno della 5RZ46<br />

Superlight la macchina consona per lavori dove sia richiesta<br />

grande portata di calcestruzzo.<br />

La 5RZ46 è stata accuratamente studiata per essere assemblata<br />

su autotelaio a quattro assi, per una massa totale<br />

a terra inferiore alle 32 t e una lunghezza complessiva<br />

al di sotto degli 11 m. La nuova pompa autocarrata<br />

Sermac ha un gruppo pompante G9 con portate di calcestruzzo<br />

fino a 190 m 3 /ora, e una pressione massima<br />

sul calcestruzzo di 80 bar.<br />

Con braccio di alta gamma<br />

Noi l’abbiamo vista al lavoro in un cantiere alle porte di<br />

Monza, ad Agrate Brianza (MB), nelle strette vicinanze di<br />

quell’azienda Star, fondata nel 1948, che, grazie a un chi-<br />

[84] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [85]


Cave&Calcestruzzo<br />

Pompe autocarrate<br />

IL BRACCIO distributore a cinque elementi con<br />

la configurazione di ripiegamento misto “RZ”<br />

della 5RZ46 Superlight rappresenta la soluzione<br />

migliore per operare senza particolari affanni in spazi<br />

di manovra limitati.<br />

mico sardo emigrato in Brianza, creò il celebre dado venduto<br />

in milioni di confezioni. Da una Star all’altra, quindi,<br />

perché ad Agrate, nel cantiere aperto per la costruzione di<br />

due edifici per appartamenti in Classe A1, la star è lei: la<br />

5RZ46 Superlight di Sermac, che arricchisce la gamma<br />

delle macchine con bracci di alta gamma di Sermac.<br />

Montata su un robusto e proporzionato autotelaio<br />

Mercedes Arocs 41.45, con 4 assi e passo di 5.150 mm,<br />

la 5RZ46 Superlight da noi vista al lavoro è equipaggiata<br />

con un impianto luci completo per il lavoro in notturna<br />

e diversi optional come la pompa acqua ad alta pressione<br />

per il lavaggio della vasca tramoggia, il compressore<br />

d’aria e il nebulizzatore per la pulizia della macchina,<br />

lo stop-flow sul tubo terminale, il portatubi e portagommoni<br />

per l’alloggiamento delle tubazioni di scorta. Non<br />

manca nemmeno il sistema di controllo della stabilizzazione<br />

SCS (Sermac Control Stability).<br />

Il cantiere di Agrate (MB)<br />

Il cantiere, iniziato a fine giugno <strong>2020</strong> e con termine previsto<br />

a fine 2021, è stato da noi visitato in coincidenza con<br />

il primo getto di platea del primo dei due edifici in costruzione.<br />

Un getto importante di 280 m 3 . L’azienda che sta<br />

costruendo è la Sir <strong>Costruzioni</strong>, di Cambiago (MI), che si<br />

avvale del noleggio offerto dall’azienda Tripodi, di Colturano<br />

(MI). Presente e alacremente operante sul territorio lombardo<br />

da oltre venticinque anni, la Tripodi è specializzata<br />

nel noleggio di autobetoniere per la movimentazione e il<br />

getto di calcestruzzo.<br />

“Per questi edifici facciamo un'unica gettata da cui parte<br />

la struttura dei muri portanti, costruita con sistemi di casseratura<br />

Peri”, ci dice il geom. Bruno Domenico, della Sir<br />

<strong>Costruzioni</strong>. E prosegue: “È una costruzione tutta in cls e,<br />

all'interno degli appartamenti, in cartongesso. Abbiamo<br />

una struttura di 15 cm di calcestruzzo, con 20 cm di isolamento<br />

a cappotto, e 15 cm di controparete in cartongesso.”<br />

Il calcestruzzo d’alta qualità gettato in opera è calcolato<br />

in 12mila m 3 , per i due edifici.<br />

IL PRIMO GETTO<br />

per la platea del primo dei<br />

due edifici in costruzione.<br />

Un getto importante<br />

di 280 m 3 .<br />

Oltre i limiti di spazio<br />

Ci sono condizioni, specialmente presenti, come ovvio, in<br />

ambito urbano (è il caso del cantiere di Agrate), in cui signoreggiano<br />

dei limiti di spazio.<br />

Ebbene, è proprio in quelle circostanze operative che il braccio<br />

distributore Superlight a cinque elementi con la configurazione<br />

di ripiegamento misto "RZ" della 5RZ46 rappresenta<br />

la soluzione migliore per operare senza tensioni in<br />

quegli spazi di manovra limitati.<br />

L'utilizzo di acciaio speciale ad alta resistenza impiegato<br />

per realizzare l'intera struttura del braccio, combinato al<br />

costante lavoro del centro di progettazione S-Design, ha<br />

permesso di raggiungere un ottimo rapporti costo-performance,<br />

e soprattutto senza la necessità di dover ricorrere<br />

all'utilizzo di materiali compositi.<br />

Libertà di stabilizzazione<br />

La leggerezza del braccio, ottenuta con sistemi innovati-<br />

[86] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [87]


Cave&Calcestruzzo<br />

Pompe autocarrate<br />

IN CANTIERE abbiamo incontrato il geometra Bruno<br />

Domenico (a sinistra), della Sir <strong>Costruzioni</strong>, azienda<br />

di cambiago (MI), e Agostino Tripodi (a destra),<br />

che gestisce l’azienda Tripodi, di Colturano (MI),<br />

con i figli Salvatore e Mimmo.<br />

vi di progettazione, ha consentito a Sermac di impiegare<br />

la stessa stabilizzazione della sorella minore 5Z42. Qui<br />

abbiamo gli stabilizzatori anteriori ad apertura “X” e, quelli<br />

posteriori, a bandiera.<br />

E anche questa è una condizione che si tramuta in un reale<br />

vantaggio operativo, in particolare nei cantieri che presentano<br />

spazi di lavoro ben poco generosi e che, pertanto,<br />

siano in grado di condizionare la libertà della scelta della<br />

stabilizzazione.<br />

Sermac, oltre alle betonpompe Twinstar, offre una gamma<br />

completa di pompe calcestruzzo con bracci distributori<br />

a partire da 20 m (4 sezioni) a 65 m (6 sezioni) di altezza,<br />

nei ripiegamenti a “ZR”, “Z” e “RZ”.<br />

SU MISURA<br />

A destra<br />

il radiocomando<br />

Scanreco con<br />

comandi<br />

modificati<br />

secondo<br />

le esigenze del<br />

cliente con<br />

2 joystick<br />

a 3 direzioni<br />

di movimento del<br />

braccio.<br />

Calce idraulica naturale<br />

Sostenibile e DOC<br />

n Una nuova formulazione di calcestruzzo di<br />

calce idraulica naturale, traspirante<br />

e con un impatto ambientale minore del 75%<br />

rispetto ai prodotti tradizionali.<br />

La soluzione ideale per costruire opere con<br />

velocità, precisione e costi contenuti,<br />

come dimostra la realizzazione della fontana<br />

per la sede di Confcommercio di Trento.<br />

Tassullo, brand di Gruppo Miniera San<br />

Romedio, è riuscito a sviluppare una nuova<br />

calce idraulica naturale, alternativa<br />

biocompatibile al cemento Portland, perché è<br />

realizzata con materie prime selezionate e di<br />

origine controllata, come la calce e la dolomia<br />

del Trentino. Si tratta quindi di un calcestruzzo<br />

dal colore nocciola chiaro con sfumature<br />

bianche, ideale per progetti di particolare<br />

pregio estetico. Il nuovo prodotto è stato già<br />

protagonista dell’intervento di ristrutturazione<br />

della sede tridentina di Confcommercio di<br />

Trento. La flessibilità della calce idraulica<br />

naturale ha consentito di realizzare l’opera con<br />

velocità, precisione e costi contenuti.<br />

minierasanromedio.it<br />

Comandi idraulici posteriori<br />

Pompa alta pressione per lavaggio<br />

Compressore<br />

L’ULTIMA NATA A lato<br />

i rendering della recentissima<br />

creatura di Sermac: la 6RZ60<br />

Superlight. Progettata con il nuovo<br />

acciao ad alta resistenza<br />

StrenxS960 ha braccio<br />

a 6 sezioni<br />

e massima altezza<br />

verticale<br />

di 60 m.<br />

[88] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Sollevamento&Noleggio<br />

La Ruthmann BLueLift Sa 31 in numeRi<br />

Altezza di lavoro<br />

31 m<br />

Altezza di sollevamento 29 m<br />

Sbraccio laterale<br />

17,3 m<br />

Altezza<br />

1,99 m<br />

Larghezza<br />

1.000 mm<br />

Lunghezza max.<br />

6.450 mm<br />

Lunghezza min.<br />

5.750 mm<br />

Portata max.<br />

250 Kg<br />

Larghezza cestello<br />

1,3 m x 0,7 m x 1,1 m<br />

Rotazione 360°<br />

Peso complessivo<br />

4.760 Kg<br />

Velocità max.<br />

1,5 km/h<br />

Pendenza superabile 35%<br />

Larghezza stabilizzatori 3.000 / 4.530 mm<br />

Lunghezza stabilizzatori 5.990 / 4.820 mm<br />

Ragni cingolati<br />

Pesa meno. Va in alto.<br />

Va ovunque. La sua corrente<br />

ascensionale è sorretta<br />

da tutta la tecnologia<br />

Ruthmann: è la Bluelift SA 31<br />

Sopra i tetti della<br />

La Verardo Noleggi è un'azienda di Ovaro, in provincia<br />

di Udine, imbevuta di primati: va in alto con le proprie<br />

piattaforme aeree, laddove gli altri non arrivano<br />

(tra le malghe carniche), usando, per prima in Italia, macchine<br />

con dotazioni tecniche che consentono di raggiungere<br />

tali eloquenti primati. Dal 1996, cioè da un quarto di<br />

secolo, la Verardo lavora in tutto il Friuli Venezia Giulia, facendo<br />

la manutenzione delle coperture degli edifici e fornendo<br />

macchine a noleggio, siano esse piattaforme aeree<br />

o mini escavatori. “Sono quindici anni che, io e mio fratello,<br />

siamo attivi nel settore edile, mentre nel primo decennio<br />

della nostra attività abbiamo gestito una officina meccanica<br />

e costruivamo macchine per le tipografie”, ci dice Dante<br />

Verardo, che è contitolare dell'azienda con il fratello.<br />

il primo consegnato in italia<br />

Primati in quota e primati d’uso. Verardo, infatti, sta lavorando,<br />

da qualche mese con il primo ragno Ruthmann<br />

Bluelift SA 31 consegnato in Italia (ha acquistato la macchina<br />

nel dicembre 2019). E le caratteristiche della piattaforma<br />

SA 31 hanno già avuto modo di prevalere con tutta<br />

evidenza in diversi cantieri. E in due su tutti. Quello della<br />

chiesa di Santa Maria Oltrebut, che si trova a Casanova,<br />

una frazione di Tolmezzo appollaiata su un rilievo prealpino,<br />

cioè la rupe di Claps, in posizione panoramica e dominante<br />

sulla Valle del But. La chiesa può essere raggiunta<br />

percorrendo una stretta strada o scegliendo di risalire la<br />

scalinata di 398 gradini scavati nella pietra e scanditi da<br />

una Via Crucis. In questo cantiere, durato otto giorni con<br />

due persone impiegate, la Verardo Noleggi si è occupata<br />

di sostituire i coppi della copertura delle navate e del cam-<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

CARNIA<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [91]<br />

[90] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Sollevamento&Noleggio<br />

Ragni cingolati<br />

iL RaGnO<br />

BLueLift Sa 31<br />

al lavoro nel<br />

cantiere della<br />

chiesa di Santa<br />

maria Oltrebut,<br />

nella frazione<br />

di tolmezzo.<br />

IL CANTIERE DI OLTREBUT può essere raggiunto<br />

solo con una stretta strada. Qui sotto,<br />

in foto, le complesse fasi di arrivo in cantiere.<br />

delimitato dal bar e dalla piazza, da una parte, e, dall’altra,<br />

dalla strada. “Ci serviva una macchina che ci permettesse<br />

di arrivare, da lontano, su tutte le aree della superficie della<br />

copertura dello stabile del bar. Lo spazio dove poter aprire<br />

gli stabilizzatori è, in quel luogo, molto ridotto, e, tra l'altro,<br />

nelle vicinanze ci sono dei cavi elettrici. In quel cantiere<br />

non saremmo riusciti a piazzare macchine diverse dal<br />

si foggia e per posizionarla, come ad esempio ci accade<br />

di frequente, all'interno di giardini. Per alzare, invece, macchine<br />

ben più pesanti servono camion a 4 assi. E va considerato<br />

il fatto che, in molti luoghi, camion così neanche<br />

possono arrivarci.”<br />

La soddisfazione di Dante Verardo rampolla sia dalle sue<br />

parole sia nei fatti: “La nostra prima Ruthmann ha ormai<br />

panile e della pulizie delle grondaie. “Per il cantiere di Santa<br />

Maria Oltrebut avevamo degli oggettivi ostacoli fisici da superare.<br />

Abbiamo dovuto percorrere delle scalinate e attraversare<br />

una sequenza di stretti passaggi, per arrivare al piano<br />

di lavoro. Ci siamo serviti della Bluelift SA 31 perché<br />

riteniamo che sia la sola piattaforma cingolata che possa<br />

arrivare lassù, dal momento che è più corta, più stretta e<br />

più leggera di altre macchine. Passa e arriva dove ad altri<br />

mezzi di sollevamento non è consentito.”<br />

Per arrivare dove si vuole<br />

Le matrici di leggerezza e capacità della Ruthmann Bluelift<br />

SA 31 si sono viste con pienezza anche in un cantiere nel<br />

centro di Rigolato, in provincia di Udine. “In quel caso ci siamo<br />

occupati della manutenzione del tetto di un edificio che,<br />

a piano terra, ospita i locali di un bar.” Di fronte al prospetto<br />

principale dell'edificio c'è una piazza e, dalla parte opposta,<br />

c'è una strada trafficata. La necessità è stata quella<br />

di confinare il ragno Bluelift all'interno del perimetro<br />

ragno SA 31, perché in altre piattaforme (che abbiano analoghe<br />

caratteristiche di portata e sbraccio) manca l'area di<br />

stabilizzazione asimmetrica.<br />

La Bluelift ha anche i cingoli che possono alzarsi in modo<br />

indipendente, mentre in altre macchine lavorano in modo<br />

sincrono, rendendo ben più complicato compensare i dislivelli<br />

del terreno. E, infine, pesando “solo” 47 quintali, la SA<br />

31 è sollevabile anche con l’intervento di una gru di modeste<br />

capacità, per superare muri o recinzioni di qualsia-<br />

otto anni. Ora abbiamo due Ruthmann Bluelift da 22 m, oltre<br />

alla nuova 31 m.”<br />

La Verardo Noleggi lavora di cesello, perché si adopera,<br />

provando e riprovando, a stringere materialmente alleanze<br />

tra le condizioni complesse in cui molte volte si trova<br />

a operare e i mezzi di cui dispone. E, per sintetizzare la riuscita<br />

di questo processo di armonizzazione, basti citare<br />

un esempio su tutti. A illustrarcelo è ancora Dante Verardo:<br />

“Abbiamo comperato un trattore con un rimorchio parti-<br />

[92] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [93]


Sollevamento&Noleggio<br />

Ragni cingolati<br />

colare. E abbiamo commissionato la costruzione di un<br />

pianale su misura. Il trattore ha un asse con la trazione<br />

e una asse autosterzante. Se abbiamo la necessità di andare<br />

in retromarcia, percorrere delle strettoie o dei tornanti,<br />

riusciamo, stando in cabina, a governare la sterzatura<br />

del rimorchio”. In sostanza, l'asse autosterzante è<br />

libero e, quando è innescata la marci avanti, segue la traiettoria<br />

del trattore, mentre viene bloccato con un dispositivo<br />

idraulico controllabile dalla cabina e resta rigido in<br />

fase di retromarcia. Lo sterzante comandato è in grado<br />

di sterzare sia in avanti sia in retro avvalendosi di un sistema<br />

idraulico di pistoni collegati con il timone e il gancio<br />

della trattrice.<br />

Verardo, nelle proprie considerazioni, torna a enfatizzare il<br />

vantaggio delle contenute dimensioni della Ruthmann<br />

Bluelift SA 31: “Riusciamo a trasportarla con facilità e ad<br />

arrivare anche in alta quota, per eseguire lavori sulla struttura<br />

delle malghe. Con quel trattore abbiamo portato la<br />

piattaforma Bluelift sino a 1.650 m! Altre macchine sono<br />

talmente lunghe che non si riuscirebbe a trasportarle col<br />

trattore. Mentre con questa non abbiamo limiti, in sostanza.<br />

Tra l’altro, la macchina non sarebbe trasportabile in nessun<br />

modo alternativo a quello da noi pensato. Siamo attrezzati<br />

per andare ovunque.”<br />

Infine, Verardo chiude le proprie riflessioni con una considerazione<br />

divertita: “Io, essendo carnico, e quindi diffidente,<br />

prima di azzardarmi a comperare la prima macchina<br />

in Italia di quella pezzatura [il riferimento è, per l’appunto<br />

al ragno Bluelift SA 31], ho ponderato con la massima<br />

attenzione, esercitata per più anni, le qualità<br />

dell'azienda e dei prodotti. Ma c’è dell’altro: la Ruthmann<br />

associa alla qualità dei prodotti la capacità di un continuo<br />

e proficuo dialogo con i propri clienti. Ha inteso tutte<br />

le necessità che nel corso del tempo ho avuto modo<br />

di esprimere. E così, entro fine anno, ho in programma di<br />

acquistare una Bluelift da 18 m e un altro ragno da 31 m.”<br />

La soddisfazione è reciproca, se anche Gianpiero Marti,<br />

iL RaGnO BLueLift Sa 31 impiegato nei lavori<br />

per la manutenzione del tetto di un edificio<br />

nel centro di Rigolato, in provincia di udine.<br />

LA NECESSITÀ è stata quella di confinare il ragno<br />

Bluelift all’interno dello stretto spazio delimitato<br />

da una strada ad alta percorrenza e una piazza che,<br />

tra le altre cose, ospita i tavoli all’aperto di un bar.<br />

direttore commerciale di Ruthmann Italia, ricostruisce<br />

con queste considerazioni il rapporto con Verardo: “La<br />

nostra collaborazione con Verardo è iniziata nel 2012. Lui<br />

ha avuto occasione di seguire il ragno SA 31 nel processo<br />

evolutivo. Verardo è, inannzitutto, un buon operatore,<br />

prima ancora di essere un buon cliente. Mi piace sottolineare<br />

questo aspetto: è una persona che sa bene cosa<br />

vuol dire utilizzare un ragno, e come servirsene correttamente<br />

in modo da ottenere le massime prestazioni. Sa<br />

valutare quali siano i rischi e i benefici nell'usare una piattaforma<br />

aerea cingolata. Ha un bagaglio d'esperienza<br />

considerevole che torna utile anche a noi.”<br />

Vincente “snellezza”<br />

La Ruthmann Bluelift SA 31 è stata presentata a Intermat<br />

2018. Da fine 2018 e durante il 2019 è stata venduta all'estero.<br />

Ora è in Italia, e ci sta con tutta la forza della propria<br />

vincente “snellezza”. Valutando la SA 31 con macchine<br />

concorrenziali (nello stesso range di altezze di lavoro),<br />

la Bluelift emerge come una tra le più compatte: è larga 1<br />

m (mentre per macchine simili si viaggia su larghezze che<br />

oscillano tra 1,10 a 1,20 m) e ha una lunghezza massima<br />

di 6,45 m con la navicella. Senza di essa, la lunghezza si<br />

contrae a 5,75 m. Tutto questo garantisce la più alta manovrabilità<br />

e, pertanto, la possibilità di potersene servire<br />

[94] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [95]


Sollevamento&Noleggio<br />

Ragni cingolati<br />

LA BLUELiFT SA 31 pesando<br />

solo 47 quintali è facilmente<br />

sollevabile. Qui, fasi<br />

di sollevamento del ragno Bluelift<br />

in uno dei tanti cantieri friulani<br />

in cui Verardo opera.<br />

UN TRATTORE CON RimORChiO e pianale<br />

su misura è l’acquisto fatto da Verardo per trasportare<br />

davvero in ogni luogo il ragno Bluelift SA31.<br />

La fORZa del<br />

sistema<br />

multi-area.<br />

Consente<br />

la condizione<br />

di stabilità fissa<br />

e asimmetrica.<br />

Con le varianti<br />

d’assetto<br />

si guadagna<br />

la massima<br />

libertà operativa.<br />

anche in spazi con grandezze non molto generose, e sia<br />

all'interno sia all'esterno degli edifici. Dimensioni tanto ridotte<br />

sono l’effetto derivato da scelte progettuali precise,<br />

ovviamente. E, in buona sostanza, dipendono dall'articolazione<br />

a doppio pantografo, che è una caratteristica comune<br />

a tutta la gamma Bluelift (dalla piattaforma più piccola<br />

alla 31). Tutti i modelli presentano il doppio braccio a<br />

pantografo e un braccio telescopico con jib. In fase di chiusura,<br />

il braccio principale va a incernierarsi tra i due bracci<br />

a pantografo. Si è riusciti, in tal modo, a stare in altezze<br />

e in larghezze molto ridotte: 1 m in larghezza e 1,99 m in<br />

altezza.<br />

Dimensioni e peso<br />

Le dimensioni contano, certo! Ma di fondamentale importanza<br />

è anche il peso, come sottolinea Gianpiero Marti:<br />

iL RaGnO<br />

può essere<br />

messo al lavoro<br />

ovunque,<br />

per la facilità<br />

di “alloggiarlo”.<br />

“Oltre alla compattezza va notato il basso peso, per una<br />

macchina a doppia articolazione. La nostra SA 31 si attesta<br />

sui 4.700 kg. La concorrenza, per queste altezze di<br />

lavoro e per macchine a doppio telescopio più jib, esprime<br />

valori che oscillano tra i 5.000 kg e i 7.200 kg, mentre<br />

la nostra SA 31 ha, per l'appunto, un peso ben più contenuto.<br />

Abbiamo questi reali vantaggi rispetto a prodotti<br />

concorrenziali: un peso inferiore di 1.000 kg associato<br />

a una lunghezza inferiore di 1 m. E questi valori non inficiano<br />

le prestazioni della macchina: abbiamo 17 m di<br />

braccio con 120 kg.”<br />

tutta la sicurezza che serve<br />

Gli altri aspetti importanti di questa piattaforma, oltre a<br />

quelli puramente strutturali, sono dati dalla presenza di un<br />

cingolato allargabile ad asse indipendente, che in situazioni<br />

di terreno sconnesso permette di bilanciare il carro,<br />

e dal sistema di stabilizzazione multi-area.<br />

Due le possibilità: la condizione di stabilità fissa e asimmetrica,<br />

con tutta la libertà che affiora da queste diverse<br />

scelte: la macchina può operare, con tutte le proprie variazioni<br />

d’assetto sul terreno, pressoché ovunque.<br />

L'operatore può decidere se avere l'area di stabilizzazione<br />

maggiore da un lato e la minore dall'altro lato della macchina.<br />

Il ragno SA 31 va poi a implementare il diagramma<br />

di lavoro in funzione dell'area di stabilizzazione.<br />

Flessibilità, robustezza, ma, ovviamente, anche sicurezza:<br />

per quest'ultima voce, il ragno Bluelift si affidata al limitatore<br />

di momento, ai diversi encoder sulla torretta e sui bracci,<br />

al pulsante di emergenza con arresto del motore, e al<br />

consueto distributore idraulico di emergenza.<br />

Il sistema di gestione del software della macchina interviene<br />

prontamente, ad esempio, nel caso in cui uno stabilizzatore<br />

dovesse perdere contatto con il terreno: in quel<br />

preciso momento si innesca la procedura di emergenza,<br />

per permette alla piattaforma di attivare tutti i movimenti<br />

che possono riportare la navicella verso il baricentro della<br />

macchina. Nel momento in cui si avviano questi movimenti,<br />

la macchina prende riassetto e quindi lo stabilizzatore torna<br />

a guadagnare di nuovo il più saldo contatto col terreno.<br />

Il sistema di sicurezza interviene anche nel caso in cui il<br />

braccio sia ancora in condizione di allarme, per non consentire<br />

all'operatore, se anche egli manovri con il joystick,<br />

di estendere ulteriormente il braccio. Di serie, il ragno Bluelift<br />

SA 31 ha la stabilizzazione automatica, il radiocomando<br />

e la rotazione della navicella.<br />

Le versioni eco-friendly<br />

Il ragno Ruthmann Bluelift SA 31 è disponibile, oltre che nella<br />

dimensione standard da noi qui considerata (motore diesel<br />

3 cilindri e elettropompa da 230 volt), nelle versioni ecofriendly<br />

BlueLithium e BlueHybrid con tecnologia al litio e<br />

con diversi amperaggi. La BlueLithium è la versione al 100%<br />

elettrica, con una sola batteria al litio. Ha un’autonomia di<br />

cinque ore. Si ha l’80% di carica della batteria in due ore e, in<br />

quattro, la carcia piena. La BlueHybrid, oltre al motore diesel,<br />

ha una piccola batteria al litio, per consentire l’impiego<br />

della macchina anche all'interno degli edifici.<br />

Gianpiero Marti, infine, c’inquadra il prossimo futuro:<br />

“Abbiamo in progetto, per il prossimo anno, una nuova linea<br />

di ragni con altezza superiore ai 31 m.<br />

[96] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [97]


Sollevamento&Noleggio<br />

Piattaforme aeree<br />

TUTTI I DATI<br />

sotto controllo<br />

Risparmio di tempo, di denaro, di fatica.<br />

Il sistema di JLG che fornisce tutte le informazioni<br />

vitali per valutare lo stato delle batterie via App<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

JLG presenta una soluzione salvatempo per i sollevatori<br />

a braccio e a pantografo elettrici che analizza<br />

lo stato di carica e di usura della batteria e che si merita<br />

di eseguire una precisa diagnostica del sistema di caricamento.<br />

Tra i componenti ci sono il nuovo “Caricatore<br />

Intelligente”, che registra la storia delle ricariche e i dettagli<br />

sul controllo macchina, e il “Dispositivo Mobile” di controllo<br />

per la connessione wireless e l’interazione.<br />

“Il nuovo sistema fornisce molte più informazioni di prima<br />

sullo stato di carica della batteria. Questo facilita l’accurata<br />

pianificazione degli interventi”, assicura Korry Kobel,<br />

responsabile settore progettazione di JLG. “La nuova funzionalità,<br />

che dettaglia in modo accurato lo stato della<br />

batteria, abbinata alla App per il monitoraggio, consentirà<br />

di abbassare i costi generali di proprietà per i nostri<br />

clienti”.<br />

Le informazioni in tempo reale fornite dall'uso congiunto<br />

delle due componenti riportano lo stato di carica, il tracciato<br />

dell’usura della batteria, il monitoraggio del livello<br />

dei fluidi e la storia delle ricariche. Le informazioni sono<br />

consultabili sulla App intuitiva che permette di prendere<br />

decisioni consapevoli sul sistema di alimentazione della<br />

macchina. L'accesso a queste informazioni determina più<br />

vantaggi. Non cala, innanzitutto, la produttività. Flessione<br />

che potrebbe facilmente verificarsi in coincidenza con<br />

una perdita di carica.<br />

Altra opportunità offerta dall’uso della nuova soluzione JLG:<br />

proprietari e operatori possono ora analizzare il tracciato<br />

di deperimento e lo stato effettivo su tutta la flotta e capire<br />

la situazione di batterie e caricatori in pochi secondi, senza<br />

dovere controllare ogni macchina sul posto. Ma si ha<br />

anche una riduzione della manutenzione e dei costi di sostituzione:<br />

i dati concreti ottenuti dalla App favoriscono le<br />

pratiche corrette di caricamento delle batterie, che possono<br />

aumentarne la vita anche del 40%.<br />

Si riducono, inoltre, del 70% le sostituzioni dei caricatori,<br />

che, spesso, in assenza di dati corretti, sono eseguite per<br />

errore. Si ha anche un risparmio di tempo. Con la semplificazione<br />

dei lunghi aggiornamenti di algoritmo dei caricatori,<br />

i tempi di manutenzione diventano fino a otto volte<br />

più veloci.<br />

Gli operatori possono scegliere tra diversi formati utili per visualizzare<br />

i dati in base alle proprie esigenze. Possono usare<br />

il nuovo Caricatore Intelligente da solo e accedere ai dati<br />

tramite un analizzatore<br />

manuale, ma hanno<br />

anche facoltà di abbinarlo<br />

al Dispositivo<br />

Mo bile di controllo che<br />

permette di accedere<br />

ai dati tramite una App<br />

scaricabile dall’Apple<br />

App Store.<br />

Tramite la App del dispositivo<br />

mobile gli<br />

operatori accedono<br />

alle informazioni sulla<br />

batteria in un raggio di<br />

9 m dalla macchina o<br />

gruppo di macchine in<br />

quel momento operative<br />

o sotto carica.<br />

Questa connessione<br />

locale, singola o multipla,<br />

migliora sensibilmente<br />

l’efficacia dei<br />

dati e la convenienza<br />

degli operatori.<br />

CON IL NUOVO<br />

SISTEMA JLG<br />

si ha, in tempo<br />

reale, lo stato<br />

di carica e quello<br />

d’usura delle<br />

batterie.<br />

E molto altro...<br />

[98] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [99]


Sollevamento&Noleggio<br />

Gru cingolate<br />

Un gigante<br />

IN CAMPO<br />

La Demathieu Bard Construction, una tra le principali<br />

società francesi d’ingegneria civile, si è servita<br />

di una Demag CC 3800-1 per un super sollevamento<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

DEMAG CC 3800-1 La gru cingolata ha sollevato<br />

4 strutture in acciao. Ciascuna di esse, dal peso<br />

di 242 t, era lunga 45 m, larga 25 m e alta 14 m.<br />

l'azienda Costantini, specialista, con storia quarantennale,<br />

nell'ingegneria civile. A scendere in campo, è il caso di dire,<br />

è stata la gru cingolata Demag CC 3800-1, fornita dall'azienda<br />

Sarens.<br />

Per rendere praticabile il "campo di gioco" alla Demag CC<br />

3800-1 il terreno perimetrale dello stadio ha dovuto essere<br />

adeguatamente preparato con due strati, uno di 5 e l'altro<br />

di 7 m, di legno Bongossi di 20 cm di spessore. Si è così<br />

fornito un supporto sufficiente per il piazzamento in sicurezza<br />

della gru. La complessa preparazione del terreno ha<br />

richiesto diciotto viaggi per il trasporto del materiale.<br />

levamenti più impegnativi. Il contrappeso era di 165 t e il<br />

contrappeso Superlift ha raggiunto un valore massimo di<br />

325 t, in rapporto ai carichi. La Demag CC 3800-1 è stata<br />

quindi in grado di sollevare le quattro strutture in acciaio,<br />

ciascuna di esse lunga 45 m, larga 25 m e alta 14 m, con<br />

un peso di 242 t. Il sollevamento si è svolto in due sequenze:<br />

la gru ha sollevato i componenti a un'altezza di 16 m, i carichi<br />

sono poi stati sollevati di altri 13 m sino a raggiungere<br />

i 29 m. Ciò ha consentito di guadagnare un'altezza sufficiente<br />

per poterli poi abbassare sino ad adagiarli al di<br />

sopra delle tribune dello stadio.<br />

Con queste parole Juline Cavelius sintetizza il lavoro del<br />

cantiere di Metz: “Il sollevamento eseguito dalla Demag CC<br />

3800-1 è stato per me uno spettacolo assolutamente impressionante.<br />

Negli ultimi 30 anni a Metz non si è mai vista<br />

una simile operazione con la gru".<br />

Lo stadio Saint Symphorien si trova a Metz, in Francia.<br />

Inaugurato nel 1923, ha una capienza di 25.636 spettatori,<br />

ospita le partite di calcio casalinghe del Football<br />

Club de Metz e ora si è rifatto il look. È stato di certo un<br />

grande momento per i fan dell'FC Metz quando sono state<br />

sollevate e assemblate le enormi strutture in acciaio, dal<br />

peso di 242 t, della nuova tribuna sud. Un lavoro condotto<br />

dall'azienda Demathieu Bard. Fondata in Lorena nel 1861,<br />

e con quartiere generale a Metz, Demathieu Bard Con -<br />

struction è una delle principali società francesi nei settori<br />

dell'ingegneria civile, delle infrastrutture e dello sviluppo immobiliare.<br />

L'azienda ha filiali in Francia, Lussemburgo,<br />

Germania, Canada e Stati Uniti e, per il cantiere dello stadio<br />

Saint Symphorien, ha lavorato in collaborazione con<br />

Installazione in cinque giorni<br />

Julien Cavelius, della Demathieu Bard, assicura che "con<br />

soli tre addetti della Sarens si è riusciti, in cinque giorni, a<br />

assemblare la gru". Completati i lavori di assemblaggio, si<br />

sono impiegati due giorni per l'accettazione e il collaudo.<br />

La gru Demag, pertanto, è stata in grado di iniziare a lavorare<br />

dopo solo sette giorni dall'arrivo dei componenti in cantiere.<br />

Il team Sarens ha installato la Demag in configurazione<br />

SWSL, con braccio principale da 60 m, montante<br />

Superlift da 36 m e braccio impennabile di 24 m, per i sol-<br />

Soluzione per molti cantieri<br />

Con una capacità di sollevamento di 650 t in corrispondenza<br />

di un raggio di lavoro di 12 m e un massimo momento<br />

di carico di 9.152 t/m, la gru Demag CC 3800-1,<br />

che ha un braccio di lunghezza massima di 144 m, è una<br />

soluzione conveniente per una vasta gamma di progetti.<br />

Tra l'altro, ha la larghezza dei cingoli che è di soli 2 m. È,<br />

pertanto, una macchina ragionevolmente compatta per<br />

poter operare con disinvoltura anche in cantieri con spazi<br />

relativamente limitati.<br />

[100] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [101]


Sollevamento&Noleggio<br />

Autogrù<br />

Gru compatta per grandi<br />

lavori. Una larghezza,<br />

di soli 2.550 mm, unita<br />

al sistema VarioBase,<br />

sono le condizioni per<br />

affrontare tutti i cantieri<br />

LA LIEBHERR<br />

LTC 1050-3.1,<br />

a tre assi, ha<br />

una portata<br />

massima<br />

di 50 t e braccio<br />

telescopico<br />

fino a 36 m.<br />

Lavora dove<br />

SERVE A TE<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

Noi di Kuiphuis “non vogliamo dire di no e ciò significa<br />

che puoi sempre contare su di noi. Anche se<br />

sono le 3 del mattino, nel fine settimana”. È lo slogan<br />

che anima la società olandese Kuiphuis Kraanverhuur<br />

BV. La massima disponibilità nei riguardi del cliente è il punto<br />

fondante dell’agire di questa azienda che, di recente, ha<br />

acquisito, arricchendo il già proprio nutrito parco macchine,<br />

una autogrù compatta Liebherr LTC 1050-3.1 (macchina<br />

con capacità di sollevamento di 50 t).<br />

Kuiphuis Kraanverhuur, fondata oltre 100 anni fa, ha una<br />

flotta con venti sollevatori telescopici, quattro gru compatte<br />

e vent’otto gru mobili. E ha un organico di circa 100<br />

impiegati nei suoi sette punti vendita nei Paesi Bassi.<br />

Dove le altre non arrivano<br />

Bob Bruijsten, direttore di Kuiphuis: “La LTC 1050-3.1 è eccezionale<br />

nella sua classe di riferimento”. E racconta di un<br />

lavoro presso l’azienda Attero, con sede a Wilp-Achterhoekm,<br />

nei Paesi bassi. Azienda che opera nel settore del riciclaggio.<br />

La Liebherr ha lavorato all’interno di un edificio adibito<br />

alla produzione di digestato. A causa dello spazio estremamente<br />

ridotto, gli stabilizzatori della gru non potevano<br />

essere del tutto estesi, da un lato, mentre, dall'altro lato, si<br />

sono potuti estendere per il 25%. E persino il braccio telescopico<br />

aveva solo una minima libertà di movimento.<br />

L'operatore dell’ autogrù, nondimeno, ha completato brillantemente<br />

il lavoro.<br />

“I nostri clienti vedono i numerosi vantaggi dell’uso della<br />

LTC 1050-3.1”, afferma Bob Bruijsten. E cita un altro esempio<br />

in cui le dimensioni relativamente contenute della LTC<br />

1050-3.1, associate al sistema VarioBase (brevetto<br />

Liebherr), si sono dimostrate provvidenziali: nel centro storico<br />

di Deventer, un comune olandese situato nella provincia<br />

di Overijssel. In questo cantiere, la Liebherr da 50 t era<br />

posizionata tra case di mattoni con i suoi stabilizzatori este-<br />

si del 5%, da un lato, e, dall’altro, dell’8%. Di più non era possibile.<br />

E anche in Lichtenvoorde, località dei Paesi Bassi situata<br />

nella municipalità di Oost Gelrela, la LTC 1050-3.1 ha<br />

mostrato tutte le proprie capacità. Bob Bruijsten ricostruisce<br />

lo scenario del cantiere: “L’autogrù non avrebbe potuto<br />

essere più grande per questo lavoro presso una società<br />

di produzione di acciaio, perché la via d'accesso per<br />

[102] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Sollevamento&Noleggio<br />

Autogrù<br />

REMOTEDRIVE<br />

Il sistema<br />

di manovra con<br />

il telecomando<br />

si dimostra<br />

efficace in tutti<br />

gli spazi in cui<br />

le operazioni<br />

di sollevamento<br />

debbono essere<br />

condotte in aree<br />

ristrette.<br />

Sono le<br />

circostanze dei<br />

cantieri<br />

qui citati.<br />

L’AUTOgRù LIEBHERR impegnata nell’installazione<br />

di una scala nella cittadina di Burgum, in Frisia.<br />

raggiungere l’area di lavoro era molto stretta. Si capisce,<br />

da questi tre sintetici esempi, come la Liebherr LTC 1050-<br />

3.1 si muova con assoluta padronanza della situazione nei<br />

casi in cui gli spazi di lavoro siano tutt’altro che favorevoli,<br />

laddove, ad esempio, non siàsempre possibile estrarre tutti<br />

gli stabilizzatori dell’autogrùin modo uniforme. Qui entra<br />

in scena VarioBase.<br />

Varia al variare dello spazio disponibile<br />

Con il VarioBase le basi di ogni singolo stabilizzatore possono<br />

essere posizionate in modo autonomo. Il lavoro della<br />

gru èsicuro grazie al limitatore di carico Liccon, che ricalcola,<br />

in ogni situazione, la portata possibile. In questo<br />

modo vengono evitati incidenti causati da manovre errate<br />

LA LLTC 1050-3.1 è l’autogrù telescopica compatta<br />

che, da qualche anno, ha sostituito la LTC 1045-3.1.<br />

sia durante le operazioni di allestimento sia nel corso delle<br />

operazioni di sollevamento. La totale sicurezza e la facilitàdi<br />

utilizzo consentono all’operatore di concentrare<br />

completamente l’attenzione sulle manovre di sollevamento.<br />

Il VarioBase aumenta l’efficienza della gru grazie al significativo<br />

incremento delle portate. Il sistema identifica con<br />

precisione sia il baricentro sia gli angoli critici dell’autogrù<br />

mettendoli in relazione tra di essi. Sollevare un carico con<br />

la gru stabilizzata riduce di molto il rischio di ribaltamento,<br />

in rapporto, ad esempio, a uno scenario di sollevamento<br />

laterale. Grazie a questo sistema, brevettato da Liebherr,<br />

vengono incrementate le portate e aumenta il raggio di lavoro<br />

per alzare il carico. Tutti questi vantaggi si presentano<br />

con chiarezza soprattutto con l’estensione massima<br />

della base di stabilizzazione. Gli incrementi di portata maggiori,<br />

grazie al VarioBase, si hanno con il sollevamento di<br />

un carico parziale. Non solo. Maggiore portata comporta<br />

utilizzo di meno zavorra, e, di conseguenza, un netto risparmio<br />

per il trasporto delle stesse.<br />

Infine, il VarioBase permette di raggiungere il massimo della<br />

portata, con i carichi piùpesanti, se il carico èvicino alla<br />

gru. Le basi di stabilizzazione laterali sono aperte parzialmente,<br />

mentre le basi dalla parte della zavorra vengono allungate<br />

completamente. Piùsi lavora in prossimitàdel carico<br />

e maggiori sono le portate.<br />

CINQUE pROgRAMMI di guida a disposizione<br />

e il vantaggio di un raggio di sterzata di soli 7,5 m.<br />

Sicurezza e guida da terra<br />

La LTC 1050-3.1 Liebherr è equipaggiata con un motore<br />

diesel a sei cilindri in linea Tier 4 Final, che eroga 260 kW e<br />

una coppia di 1,400 Nm. La trasmissione automatica è ZF,<br />

con sei marce in avanti e due retro. Un convertitore di coppia<br />

aumenta la maneggevolezza della macchina. Ha un<br />

braccio telescopico di 36 m, e un jib regolabile fino a un’angolazione<br />

di 60°. Nell’impianto idraulico il controllo elettronico<br />

Load Sensing consente un’elevata accuratezza nei<br />

movimenti della macchina. Si possono gestire contemporaneamente<br />

quattro operazioni.<br />

Nella LTC 1050-3.1 viene utilizzato il limitatore di carico<br />

Liccon2. In cabina tutti i principali parametri sono visibili<br />

con chiarezza sul monitor Liccon: l’operatore ha il controllo<br />

della posizione degli stabilizzatori, della loro estensione<br />

e della forza esercitata da ognuno di essi. Sono anche indicati<br />

gli angoli critici e il baricentro della gru. Questi dati<br />

sono trasmessi con programmi progettati da Liebherr e<br />

aggiornati di continuo. Viene fornita anche una console<br />

con due joystick, in cui viene inserito il pannello di controllo<br />

mobile BTT Bluetooth Terminal. La gru può anche<br />

essere manovrata da terra utilizzando RemoteDrive, che<br />

pure garantisce all'operatore una visione perfetta.<br />

[104] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [105]


Truck&Allestimenti<br />

in collaborazione con leStrade<br />

Mezzi giunti a destinazione nei punti territoriali Anas.<br />

Viabilità invernale<br />

UNA FLOTTA<br />

POTENZIATA<br />

Anas sceglie sei nuovi Scania P360 B6x4X4HA,<br />

con innovative attrezzature invernali prodotte<br />

da Bucher Municipal Italia e allestite da Officine<br />

Giletta. Tra i punti di forza, la grande manovrabilità<br />

e la visibilità, per elevare gli standard di sicurezza<br />

nelle operazioni di sgombero neve su strada<br />

Si potenzia, con giusto gioco d’anticipo, la flotta Anas<br />

(Gruppo FS Italiane) che sarà impegnata nella gestione<br />

della viabilità invernale, un campo in cui la società<br />

delle strade (che ha la responsabilità di gestione, per<br />

esempio, di diversi valichi alpini e non solo) storicamente<br />

eccelle. Scania si è aggiudicata infatti il primo lotto del bando<br />

di gara indetto proprio da Anas per la fornitura di 6 autocarri<br />

pesanti a trazione semplice 3 assi, allestiti per operazioni<br />

e viabilità invernale. La carovana di veicoli, scortata<br />

dal team di Italscania, è partita dalla sede dell’azienda e ha<br />

attraversato lo stivale per raggiungere i siti Anas a L’Aquila<br />

e Cosenza. Uno dei mezzi, tra l’altro, ha fatto il proprio ingresso<br />

trionfale a Roma, raggiungendo la sede Anas di via<br />

Mozambano nel centro della città eterna per essere visionato<br />

e testato da tutta la squadra dell’ente gestore, prima<br />

di prendere il proprio posto nel punto operativo di Cosenza.<br />

I mezzi sono dotati dei nuovi motori Scania Euro 6 da 9 litri,<br />

5 cilindri in linea, nella versione da 360 CV. Sono inoltre<br />

allestiti con innovative attrezzature invernali prodotte<br />

da Bucher Municipal Italia, presso le officine Giletta. In<br />

particolare, sono dotati di spargisale della “serie UniQa”,<br />

che lavorano in modo completamente automatizzato, e<br />

lame sgombraneve autostradali equipaggiate con l’innovativo<br />

“sistema brevettato MBS”, migliorando così la<br />

qualità dello sgombero neve e, contestualmente, la sicurezza<br />

sulle strade.<br />

Parte della nuova flotta “invernale” di Scania<br />

per Anas (Gruppo FS Italiane) che è partita<br />

dalla sede di Italscania di Trento per raggiungere,<br />

via Roma, i siti Anas de l’Aquila e Cosenza.<br />

Affidabilità collaudata<br />

La gamma di motori Scania Euro 6 da 9 litri, estremamente<br />

affidabile e collaudata, è stata aggiornata con una serie<br />

di ulteriori migliorie per rimanere all’avanguardia sia in termini<br />

di consumo di carburante che di guidabilità. La nuova<br />

gamma di motori Euro 6 da 9 litri presenta turbocompressori<br />

a geometria fissa (FGT) e controllo di emissioni dei gas<br />

di scarico che si affidano esclusivamente alla riduzione catalitica<br />

selettiva (motori puri SCR). La versione da 360 CV<br />

eroga una coppia massima di 1.700 Nm già a 1.050 giri/min<br />

con un rapido aumento della coppia a partire fin dal minimo.<br />

Rispetto ai motori 13 litri, garantiscono una considerevole<br />

riduzione del peso, consentendo così di aumentare il<br />

carico utile senza compromettere le prestazioni. I mezzi<br />

sono equipaggiati inoltre con Scania Opticruise di V generazione<br />

con Clutch on Demand, che garantisce una cambiata<br />

molto fluida e rapida, continuità nell’erogazione della<br />

potenza assicurando i massimi livelli di comfort.<br />

In foto,<br />

il responsabile<br />

Anas, ingegner<br />

Roberto<br />

Mastrangelo<br />

(al centro),<br />

a Roma, presso<br />

la sede centrale<br />

della società<br />

di gestione.<br />

[106] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [107]


Viabilità invernale<br />

L’avanzata<br />

tecnologia<br />

sgombraneve<br />

Giletta-Bucher<br />

permette<br />

all’operatore<br />

di concentrarsi<br />

soltanto<br />

sulla guida.<br />

Configurazione personalizzata<br />

La configurazione a 3 assi, B 6X4*4 rappresenta la soluzione<br />

ideale per la viabilità invernale, che richiede trazione<br />

anteriore, ottima manovrabilità e al tempo stesso elevato<br />

carico utile. Nei veicoli consegnati ad Anas l’assale di<br />

supporto, posizionato dietro il secondo assale, è sollevabile<br />

e sterzante, con controllo elettronico e azionamento<br />

elettro-idraulico. Le sospensioni pneumatiche posteriori<br />

(sul secondo e terzo assale), consentono inoltre di regolare<br />

l’altezza del telaio e mantenere costante il livello al variare<br />

del carico, agevolando così il montaggio delle catene<br />

da neve grazie all’aumento dello spazio tra pneumatico e<br />

parafango, quando le sospensioni sono sollevate. Al tempo<br />

stesso, la configurazione del veicolo garantisce elevati<br />

livelli di manovrabilità e comfort, una minore usura dei<br />

pneumatici e una maggior efficienza dal punto di vista dei<br />

consumi di carburante.<br />

L’assale di supporto a controllo elettronico comandato<br />

idraulicamente (EST) presenta notevoli vantaggi dal punto<br />

di vista dell’allestimento: il telaio è infatti libero da tubi<br />

idraulici che renderebbero più complesse le operazioni<br />

di allestimento del mezzo. La cabina P, equipaggiata con<br />

3 posti, garantisce ottima visibilità nella postazione di<br />

guida, pulsanti e controlli sono ad immediata portata del<br />

guidatore che potrà così porre massima attenzione alla<br />

guida. Gli ampi gradini di accesso, antisdrucciolevoli, garantiscono<br />

i massimi livelli di sicurezza in salita e discesa<br />

dalla cabina.<br />

Il gruppo Scania ha sviluppato una soluzione su misura<br />

per rispondere nel dettaglio alle esigenze di Anas.<br />

Opinioni tecniche<br />

“Anas - ha dichiarato Roberto Mastrangelo, Responsabile<br />

Gestione Rete di Anas - prosegue con il piano di potenziamento<br />

della flotta dedicata allo sgombero neve e trattamento<br />

antighiaccio. Il nostro obiettivo è di aumentare la<br />

sicurezza della circolazione e la qualità del servizio reso all’utenza<br />

in condizioni meteo avverse. Riteniamo che i nuovi<br />

autocarri Scania, uniti alle attrezzature Bucher, rispondono<br />

pienamente a questi obiettivi, oltre a garantire elevati<br />

standard di sicurezza per il nostro personale”.<br />

“Grazie ad un lavoro di squadra tra il team tecnico e commerciale<br />

di Italscania, la casa madre e l’allestitore e sfruttando<br />

a pieno le potenzialità offerte dal sistema modulare<br />

Scania, abbiamo potuto confezionare un veicolo che<br />

risponde al meglio alle esigenze operative di Anas”, ha evidenziato<br />

Sabrina Loner, Head of Sales & Development<br />

Construction, Distri bution, Public & Special di Italscania.<br />

“Siamo convinti che la componente tecnologica, i massimi<br />

livelli di visibilità e guidabilità offerti e gli elevati standard<br />

di qualità della nuova generazione Scania consentiranno<br />

agli operatori Anas di svolgere il proprio lavoro in tutta sicurezza,<br />

senza rinunciare ad un elevato livello di comfort<br />

a bordo”, ha aggiunto.<br />

L’allestimento<br />

I veicoli sono stati allestiti con le innovative attrezzature<br />

invernali prodotte da Bucher Municipal Italia, presso le officine<br />

della Giletta SpA. Gli spargisale “serie UniQa” sono<br />

equipaggiati per lavorare in modo completamente automatizzato,<br />

garantendo la massima sicurezza per l’operatore<br />

che si può quindi concentrare solamente sulla guida<br />

del veicolo. Le già performanti e moderne lame<br />

sgom braneve autostradali sono state inoltre equipaggiate<br />

con l’innovativo “sistema brevettato MBS”, migliorando<br />

così la qualità dello sgombero neve e la sicurezza delle strade.<br />

Questo sistema di iniezione di soluzione salina, totalmente<br />

integrato nella lama, garantisce ampi benefici tra<br />

cui la possibilità di snellire le procedure operative, aumentare<br />

l’efficacia nei cicli di abbattimento neve ed un conseguente<br />

risparmio del materiale di spargimento.<br />

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[108] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

Casa Editrice la fiaccola srl


Truck&Allestimenti<br />

Tecnokar Trailers TecnokApp<br />

IN PUNTA DI App<br />

Il costruttore di Spoleto presenta un’applicazione<br />

per mobile e tablet per la gestione completa<br />

delle funzionalità di un semirimorchio ribaltabile,<br />

per la sua localizzazione, la gestione della flotta<br />

e gli interventi di manutenzione<br />

Le funzioni attivabili con la TecnokApp<br />

10<br />

8<br />

9<br />

1<br />

10<br />

3<br />

11 5 6 7<br />

4<br />

2<br />

1. Apertura sponda<br />

2. Ribalt. cassa<br />

3. Inn. barra post.<br />

4. Copertura elettrica<br />

5. Sollevatore asse<br />

6. Blocco autosterz.<br />

7. Funzione finitrice<br />

8. Vibratore cassa<br />

9. Misuratore temp.<br />

10. Telecamere<br />

11. Faro di lavoro<br />

A sinistra e sotto,<br />

un ribaltabile della<br />

gamma Supertop<br />

F1 dotato<br />

dell’applicazione<br />

TecnokApp.<br />

A lato, uno schema<br />

delle funzioni<br />

attivabili con<br />

l’applicazione<br />

e i principali<br />

componenti<br />

del sistema.<br />

Che comprendono<br />

un tablet, una<br />

centralina<br />

elettronica con<br />

collegamento Wi-fi<br />

e una stampante.<br />

in collaborazione con<br />

La digitalizzazione tocca anche settori di impiego particolari,<br />

come quello dei semirimorchi ribaltabili. È il<br />

caso di un’applicazione - chiamata TecnokApp - messa<br />

a punto, insieme alla sensoristica installata sul veicolo,<br />

dalla Tecnokar Trailers di Spoleto (Perugia). Questa<br />

soluzione, presentata all’edizione dello scorso anno del<br />

Salone del veicolo industriale e della carrozzeria (Solu -<br />

trans) di Lione, consente di attivare e gestire molteplici<br />

funzionalità del semirimorchio e di monitorare in tempo<br />

reale lo stato operativo del veicolo, acquisendo i dati provenienti<br />

dai sistemi di frenatura Abs-Ebs e da altri sensori<br />

e attuatori presenti a bordo. Per i ribaltabili coibentati utilizzati<br />

per il trasporto di asfalto destinato alle finitrici stradali,<br />

l’App permette di rilevare la temperatura del materiale<br />

e di fornire al destinatario un profilo dell’escursione<br />

termica dal momento del carico all’arrivo in cantiere.<br />

Tecnokar Trailers, inoltre, mette a disposizione degli utilizzatori<br />

della TecnokApp un portale web, che si presta<br />

a molteplici utilizzi.<br />

Gestione della flotta e molto altro<br />

Può servire all’impresa per gestire la propria flotta, per assegnare<br />

a uno specifico semirimorchio un perimetro di<br />

lavoro associato a un’area geografica (geofencing), per<br />

localizzare il veicolo anche se staccato dal trattore, per<br />

monitorare lo stile di guida del conducente, per programmare<br />

gli interventi di manutenzione e per richiedere<br />

assistenza a Tecnokar.<br />

I principali componenti del sistema messo a punto dal<br />

costruttore di Spoleto sono tre: un tablet sul quale è caricata<br />

l’App con pittogrammi intuitivi per la gestione del<br />

semirimorchio da parte dell’operatore, una centralina<br />

elettronica con collegamento Wi-fi per monitorare il veicolo<br />

e una stampante mobile dotata di carta termica<br />

per generare lo scontrino di consegna dell’asfalto o del<br />

materiale trasportato.<br />

Tutto il veicolo a portata di tablet<br />

Sul piano operativo, la TecnokApp consente di gestire dalla<br />

cabina di guida (o da terra, in posizione di sicurezza) il ribaltamento<br />

della cassa, il blocco dell’assale autosterzante,<br />

l’apertura della sponda posteriore, di attivare il vibratore<br />

del ribaltabile (per favorire il distacco del materiale da scaricare),<br />

le telecamere posteriori e il faro di lavoro.<br />

[110] <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong> [111]


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