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TRAKS MAGAZINE 035

Ecco il nuovo numero TRAKS MAGAZINE. In copertina gli UMMO e inoltre interviste ad Aneurisma, Tangram, Giorgia Giacometti, Kalafi, Prelude to Desire, Giuseppe D'Alonzo, Maddalena Conni, Elena Sanchi, Nico, Francesco Tirelli, Rocco, Francesco Aubry

Ecco il nuovo numero TRAKS MAGAZINE. In copertina gli UMMO e inoltre interviste ad Aneurisma, Tangram, Giorgia Giacometti, Kalafi, Prelude to Desire, Giuseppe D'Alonzo, Maddalena Conni, Elena Sanchi, Nico, Francesco Tirelli, Rocco, Francesco Aubry

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molta calma poi, anche perché

suono con altre due band, sono

arrivato a giugno di quest’anno

con un’ep finito da poter pubblicare.

Su quali premesse poggia il tuo

ultimo lavoro, Lost desires?

A essere sincero, sono una persona

molto realista, anche data l’esperienza

accumulata con le altre

band, l’unica premessa riguardo

Lost Desires è il raggiungimento

di ascolto e spero apprezzamento

del lavoro fatto fin qui, soprattutto

per una crescita e miglioramento

artistico dal punto di vista personale.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Le fonti d’ispirazione sono molte,

ho scelto poi di seguire un percorso

di composizione esclusivamente

suonato, senza l’introduzione

del cantato (seppur io canto nelle

altre band), proprio per riuscire

solo con le note di strumenti creare

quell’atmosfera, che riesce a far

viaggiare con la mente chi ascolta.

Parto coi riferimenti musicali, tra

i molti che mi hanno influenzato

ci sono bands come Mogwai,

Sigur Rós, God is An Astronaut.

Poi dal punto di vista artistico e

visivo, molto mi sono stati d’ispirazione

i film di David Lynch, e

anche dipinti visionari di Goya e

Dalì.

Ci fai il nome di tre band o artisti

di oggi che ti piacciono particolarmente?

Sono un ascoltatore di musica a

360 gradi (dal metal più estremo,

all’elettronica), per cui tre nomi

mi è veramente difficile. Comunque

come prima band metto chi

mi ha dato l’ispirazione a ciò che

compongo, i God is An Astronaut,

poi ho trovato molto belli e

interessanti gli ultimi lavori della

band giapponese MONO (album:

nowhere now here) e dei francesi

Alcest (album: Spiritual Instinct).

Quali saranno i passi successivi

all’ep?

Ho già qualcosa di nuovo, messo

da parte, la mia speranza sarebbe

quella di poter fare un “full-length”

di otto o al massimo dieci

brani, intanto sto a vedere il riscontro

di Lost Desires anche per

sapere dove meglio, poi orientarmi

sui brani futuri.

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