La Plastica Oggi e Domani - N°2 Maggio e Giugno 2020
La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.
La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.
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00_00_COVER 02-<strong>2020</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 18/06/20 11:32 Pagina I<br />
ANNO IX - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />
SISTEMI DI FISSAGGIO<br />
Le applicazioni di Fixi Lombardia<br />
nelle materie plastiche<br />
AMBIENTE<br />
Covestro punta<br />
sull’economia circolare<br />
STAMPAGGIO A INIEZIONE<br />
Gli impianti flessibili<br />
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OGGI<br />
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LA MACCHINA ELETTRICA PER IL SETTORE MEDICALE<br />
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SERIE ZERES MEDICAL PACK<br />
5<br />
Editoriale<br />
Sempre al fianco<br />
dell’industria italiana<br />
20<br />
Sistemi di fissaggio<br />
A ogni plastica il suo fissaggio<br />
26<br />
Ambiente<br />
Con la depolimerizzazione<br />
il PET ritorna materia prima<br />
6<br />
Storia di copertina<br />
Ripartire velocemente grazie<br />
a innovazioni per il medicale<br />
e presse in pronta consegna<br />
22<br />
Ambiente<br />
Riciclo ed energie rinnovabili:<br />
così Covestro accelera<br />
sull’economia circolare<br />
28<br />
Macchine<br />
Materiali di ricambio<br />
a costi ridotti per supportare<br />
le aziende<br />
“<strong>La</strong> plastica non deve più<br />
essere dispersa<br />
nell’ambiente. Ha un valore<br />
troppo elevato per poter<br />
essere gettata via, deve<br />
essere considerata e<br />
utilizzata come una risorsa<br />
sostenibile”.<br />
10<br />
Attualità<br />
18<br />
Appuntamenti<br />
25<br />
Ambiente<br />
31<br />
Stampaggio a iniezione<br />
Markus Steilemann,<br />
CEO di Covestro<br />
2 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>
sommario<br />
ANNO IX - N. 2 MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />
32<br />
Stampaggio a iniezione<br />
Impianti flessibili per<br />
produzioni diversificate<br />
38<br />
Materiali<br />
“Un territorio segnato<br />
dall’epidemia, ma con tanta<br />
voglia di reagire“<br />
46<br />
Materiali<br />
<strong>La</strong> nuova era degli imballaggi<br />
35<br />
Saldatura<br />
Termoretrazione<br />
di membrane in polietilene<br />
42<br />
Materiali<br />
Il PEEK apre a nuove possibilità<br />
applicative<br />
50<br />
Materiali<br />
Serre e verande in PVC:<br />
i vantaggi e le differenze<br />
36<br />
Componenti<br />
53<br />
Materiali<br />
56<br />
Elenco Inserzionisti<br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 3
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editoriale<br />
Sempre al fianco dell’industria italiana<br />
In questi complessi mesi di pandemia Interprogetti Editori ha mantenuto lo stretto<br />
rapporto con i propri lettori, con le aziende e le associazioni di settore al fine<br />
di dare testimonianza e risalto alle risposte che il tessuto industriale italiano ha<br />
saputo dare di fronte a una sfida che mai aveva immaginato di dover vivere. Nei<br />
più recenti numeri delle nostre testate <strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong>, ICF - la Rivista<br />
dell’Industria Chimica e Farmaceutica, Tecnologie Alimentari e <strong>La</strong> Subfornitura,<br />
abbiamo dato voce ad almeno alcune fra le tante aziende impegnate in prima linea<br />
in questa fase cruciale per la storia del Paese, colpito drammaticamente<br />
a livello sanitario, economico e sociale. Abbiamo scritto di aziende, imprenditori<br />
e lavoratori che con il loro impegno hanno consentito all’Italia di andare avanti<br />
e di conservare gli asset fondamentali per accelerare l’attesa ripartenza.<br />
Nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare il nostro contributo a questa orgogliosa<br />
reazione, continuando a dare informazione tecnica e visibilità ai settori industriali<br />
di cui ci occupiamo, mantenendo a pieno regime tirature e distribuzione.<br />
Non solo. Consapevoli che anche per l’editoria tecnica la digitalizzazione<br />
rappresenta una sfida fondamentale, già a partire dal <strong>2020</strong> abbiamo potenziato<br />
il sito web interprogettied.com, diventato ormai un portale che aggrega contenuti<br />
puntuali e approfonditi a disposizione dei nostri quattro settori di riferimento.<br />
A ciò si aggiunge la possibilità di sfogliare on-line le copie digitali delle edizioni<br />
cartacee. Vi invitiamo inoltre a seguire le riviste sui social network, alle nostre<br />
pagine Linkedin (www.linkedin.com/company/interprogetti-editori)<br />
e Facebook (www.facebook.com/interprogettied), cui seguiranno presto nuove<br />
iniziative destinate a offrire a lettori e aziende una piattaforma di informazione<br />
e comunicazione business to business sempre più integrata e sinergica fra supporto<br />
cartaceo e digitale. Un servizio che crediamo debba fare la sua parte, affiancando<br />
e raccontando l’industria italiana nella decisiva fase di rilancio che l’attende.<br />
Simone Ghioldi, Marika Poltresi, Alessandro Bignami, Eva De Vecchis<br />
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ANNOX NUMERO3 GIUGNO/LUGLIO2019<br />
INDUSTRIA<br />
CHIMICA<br />
Tornare a crescere,<br />
oltre le incertezze<br />
INDUSTRIA<br />
FARMACEUTICA<br />
Il mercato italiano<br />
dei generici<br />
RIVISTA<br />
DELL’<br />
INDUSTRIA<br />
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FARMACEUTICA<br />
ANNO VIII - NUMERO 4 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2019<br />
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RIVISTA DELLE<br />
I vantaggi della visione Impianti di trattamento<br />
per il packaging<br />
della frutta fresca<br />
SISTEMI PER PRODURRE<br />
la ubfornitura<br />
<strong>La</strong>vorazioni conto terzi<br />
ANNOXXX N.4 MAGGIO 2019
storia<br />
di copertina<br />
Ripartire velocemente<br />
grazie a innovazioni<br />
per il medicale e presse<br />
in pronta consegna<br />
Dopo i mesi difficili che<br />
ha vissuto il proprio<br />
territorio per l’emergenza<br />
sanitaria, IMG è pronta<br />
a cogliere le opportunità<br />
della ripartenza. Anche<br />
grazie alla nuova serie<br />
Haitian per lo stampaggio<br />
di articoli medicali<br />
e alle tante macchine<br />
in pronta consegna<br />
stoccate in Europa<br />
dal costruttore cinese.<br />
di Alessandro Bignami<br />
Serie Zhafir con allestimento per il settore medicale<br />
Bisogna ripartire velocemente. Non<br />
si può più aspettare. O il problema<br />
economico per l’Italia potrebbe diventare<br />
più grave di quello sanitario. Lo<br />
afferma Davide Bonfadini, Direttore Commerciale<br />
di IMG, azienda di riferimento nel<br />
settore delle presse per stampaggio ad<br />
iniezione di gomma e materie plastiche e<br />
distributore esclusivo di Haitian nel nostro<br />
paese. <strong>La</strong> società fa parte dell’importante<br />
tessuto industriale del Bresciano, zona che<br />
è stata tra le più colpite dall’emergenza<br />
Covid-19.<br />
Davide Bonfadini, non sono stati mesi facili,<br />
anche e soprattutto nella vostra provincia.<br />
<strong>La</strong> nostra zona è stata duramente colpita<br />
dall’epidemia, ma tutta l’industria nazionale<br />
ha rallentato. Ora speriamo che si riparta<br />
velocemente. Marzo e aprile sono stati<br />
mesi difficili. <strong>La</strong> paura del virus ha condizionato<br />
tutti gli operatori della filiera. Però è<br />
il momento di ricominciare a vivere, come<br />
tutti desiderano, anche se dovremo pazientare<br />
ancora un po’ per tornare a una<br />
totale ed effettiva normalità.<br />
È stato necessario essere<br />
prudenti, per contrastare<br />
un virus che ha<br />
mostrato tutta la sua pericolosità,<br />
ma adesso non si<br />
può più aspettare. Altrimenti<br />
il danno economico<br />
sarà enorme.<br />
Le imprese sono state supportate sufficientemente<br />
in questa crisi?<br />
A dispetto delle dichiarazioni incoraggianti<br />
e delle conferenze stampa televisive del governo,<br />
gli aiuti concreti a famiglie e imprese<br />
sono stati pochi e tuttora faticano ad arrivare.<br />
Come in altre occasioni, gli imprenditori<br />
hanno dovuto contare soprattutto su loro<br />
stessi. Le aziende, in realtà,<br />
quando sono messe<br />
nelle condizioni di lavorare<br />
poi ce la fanno, si rimboccano<br />
le maniche, creano<br />
Davide Bonfadini,<br />
Direttore Commerciale<br />
di IMG<br />
6 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
storia<br />
di copertina<br />
Serie Zhafir Jenius,<br />
chiusura idraulica<br />
a due piani ed iniezione<br />
full-electric<br />
rete con clienti e fornitori. Ma quando non<br />
possono operare e non ricevono aiuti, allora<br />
rischiano di mandare in fumo anni di lavoro<br />
duro e buoni risultati, lasciando opportunità<br />
e posizioni a quei concorrenti stranieri che<br />
hanno potuto agire più liberamente.<br />
Com’era l’umore in azienda nelle settimane<br />
più dure del lockdown?<br />
Essendo impegnati nella settore della plastica,<br />
al servizio di filiere essenziali per sostenere<br />
il Paese, abbiamo potuto continuare<br />
l’attività, sebbene a ranghi ridotti. Questa<br />
possibilità ci ha permesso di conservare un<br />
atteggiamento positivo. Poi, con le prime riaperture<br />
di maggio, il mercato ha ricominciato<br />
a muoversi e le richieste hanno lentamente<br />
ripreso. È stato possibile organizzare<br />
anche qualche visita ai clienti. Lo smart working<br />
è un’opzione utile, ma soprattutto per le<br />
grandi società di servizi. Per aziende come<br />
la nostra, che costruiscono e distribuiscono<br />
macchinari ad alta tecnologia, il rapporto interpersonale<br />
è invece fondamentale. Le videoconferenze<br />
vanno bene, ma incontrarsi<br />
e trascorrere insieme del tempo ha un’altra<br />
efficacia. E poi lo stile di IMG, ma direi anche<br />
del settore in cui operiamo, ha sempre<br />
valorizzato il contatto umano. Siamo comunque<br />
riusciti a tenere un buon rapporto con i<br />
clienti. Gli italiani sono un popolo cordiale e<br />
aperto, che sa trovare soluzioni innovative<br />
anche per gestire i momenti difficili.<br />
Per quali settori in particolare avete lavorato<br />
nei mesi scorsi?<br />
Abbiamo consegnato diverse macchine<br />
destinate al settore medicale. Tra l’altro lo<br />
scorso ottobre al K 2019, Haitian ha presentato<br />
una serie di macchine per lo stampaggio<br />
in silicone liquido. Fortunatamente<br />
ne avevamo alcune in pronta consegna<br />
anche in Italia e siamo riusciti a venderle.<br />
Come vi siete organizzati internamente per<br />
rispettare i protocolli di sicurezza?<br />
Abbiamo creato le condizioni per mantenere<br />
il distanziamento fisico e ci siamo procurati<br />
i dispositivi di protezione individuale.<br />
Haitian, avendo superato diverse settimane<br />
prima di noi la fase più acuta dell’emergenza<br />
e sapendo ciò che ci aspettava, ci<br />
ha fornito grandi quantità di mascherine e<br />
guanti, ancora prima del lockdown. Certo,<br />
non è semplice lavorare indossando tutte<br />
le protezioni anti-contagio, soprattutto in<br />
produzione dove la temperatura è alta, ma<br />
piuttosto che stare fermi va bene così.<br />
Haitian, con i suoi stabilimenti in Cina, ha<br />
potuto tornare a pieno regime prima delle<br />
aziende di altri paesi. Qual è ora la situazione<br />
delle vendite in Europa per il costruttore<br />
asiatico?<br />
Hatian ha sofferto prima per il lockdown<br />
ma ne è anche uscita prima. <strong>La</strong> sua chiusura<br />
forzata ha coinciso in parte con le vacanze<br />
del Capodanno cinese, fatto che ha<br />
attutito almeno parzialmente i danni dell’inattività.<br />
A marzo l’azienda era già tornata<br />
operativa e ha aperto una serie di commesse<br />
che ci hanno permesso di consegnare<br />
e installare molti macchinari fin dai<br />
primi giorni della riapertura: anche unità da<br />
grandi tonnellaggi che avevamo venduto<br />
alla fine dell’anno scorso. In questi mesi<br />
Haitian ha portato e stoccato In Europa,<br />
soprattutto nel polo logistico in Germania,<br />
circa 180 macchine in pronta consegna,<br />
proprio in previsione della riapertura. Non<br />
bisogna dimenticare che, in particolare in<br />
Italia, il parco delle presse è piuttosto datato,<br />
comprendendo macchine anche di 20-<br />
25 anni: non tutte sono riuscite a ripartire<br />
senza problemi una volta finito il blocco.<br />
Avere a disposizione una serie di presse in<br />
pronta consegna ci ha consentito di intercettare<br />
tali richieste e di cogliere qualche<br />
opportunità in questo periodo difficile. È<br />
chiaro che il mercato è rallentato, la domanda<br />
è sottotono, però stiamo comunque<br />
portando a casa degli ordini, anche in virtù<br />
del prezzo competitivo che siamo in grado<br />
di offrire e che in questa fase i trasformatori<br />
guardano con spiccato interesse.<br />
Il settore delle materie plastiche riuscirà a<br />
risollevarsi nei prossimi mesi o pensa che i<br />
tempi saranno lunghi?<br />
Intanto la plastica si è già presa una bella<br />
rivincita dopo le aspre polemiche che negli<br />
ultimi anni hanno colpito i prodotti monouso.<br />
Nel corso dell’epidemia molti hanno riscoperto<br />
l’utilità degli oggetti in plastica<br />
monouso. Sono ottimista. Certo, nessuna<br />
si aspetta dei risultati sulla scia del 2018 e<br />
2019, che sono stati anni di crescita. Ma la<br />
voglia di ritornare alla vita e di incontrarsi,<br />
pur essendo stata un po’ criticata in questi<br />
giorni, è umana e comprensibile e penso<br />
che porterà a un graduale recupero dei<br />
consumi. Come mi ha sempre detto mio<br />
padre, la storia è fatta di cicli. L’umanità ha<br />
attraversato e superato fasi orribili, a partire<br />
dalle guerre, ma poi si è rialzata e ha ripreso<br />
la sua strada. Sta a noi farci trovare<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 7
storia<br />
di copertina<br />
pronti quando questo accadrà, cogliendo<br />
le opportunità che si presenteranno.<br />
State lanciando qualche novità tecnologica?<br />
Per quanto riguarda le tecnologie Haitian,<br />
ripartiremo dalle innovazioni presentate al K<br />
2019 nell’ottobre scorso che, in questo tempo<br />
sospeso per l’emergenza Covid-19, non<br />
hanno potuto essere adeguatamente trasferite<br />
sul mercato. A Düsseldorf, come dicevo,<br />
Haitian lanciò proprio una serie di macchine<br />
dedicate al settore medicale, che<br />
risultano particolarmente adatte alle esigenze<br />
attuali. Mi riferisco per esempio alla pressa<br />
full-electric Zhafir Venus III Medicale:<br />
una serie completamente elettrica ad elevata<br />
precisione con risparmio energetico fino<br />
al 70%. Sono tante le soluzioni speciali che<br />
il costruttore cinese ha studiato per l’Europa<br />
e che ancora non avevamo avuto la possibilità<br />
di promuovere. In particolare, la terza<br />
generazione di presse Haitian International<br />
abbina sistemi innovativi hardware e software<br />
permettendo l’ottimizzazione dei vari modelli<br />
di macchine, sia nelle serie servo-idrauliche<br />
di Haitian, Mars III e Jupiter III,<br />
che nella serie elettrica a marchio Zhafir<br />
della serie Zeres III e Venus III.<br />
Tra eventi rimandati, annullati o trasformati<br />
in digitale, il calendario <strong>2020</strong> delle fiere è<br />
Pressa IMG, Serie<br />
GUM per stampaggio<br />
elastomeri<br />
Pressa IMG,<br />
Serie PVG<br />
con tavola rotante<br />
stato stravolto.<br />
Quali sono le conseguenze<br />
sulla vostra<br />
attività?<br />
Certamente non poter partecipare ai consueti<br />
appuntamenti fieristici ci toglie qualche<br />
opportunità. È vero che il mercato ci<br />
conosce bene, tuttavia la fiera è una preziosa<br />
occasione di contatto, l’unica che<br />
consente di vedere tanti clienti, già acquisiti<br />
o potenziali, in pochi giorni. Il fatto che<br />
ancora manchino linee guida chiare sulla<br />
gestione e la partecipazione in sicurezza<br />
alle fiere resta un problema. Se ci saranno<br />
troppi vincoli è probabile che molti visitatori<br />
rinunceranno o saranno comunque insufficienti<br />
per giustificare i grandi investimenti<br />
degli espositori. Allo stesso tempo non si<br />
può pensare di tornare in breve alle abitudini<br />
di un tempo, con stand affollati e strette<br />
di mano. Il coronavirus rischia di rivoluzionare<br />
il modo di allestire le fiere che<br />
abbiamo conosciuto fino a febbraio. Forse<br />
gli organizzatori devono riflettere su soluzioni<br />
innovative e meno costose, vista anche<br />
la diversa visibilità offerta.<br />
Questa terribile esperienza lascerà qualche<br />
insegnamento per il futuro?<br />
Ci ha fatto capire che non tutto si può dare<br />
per scontato, che ad anni positivi, dove<br />
ogni cosa sembra andare per il meglio,<br />
possono alternarsi periodi di difficoltà. Ci<br />
ha fatto capire che la vita può sempre<br />
prenderti di sorpresa e farti cadere. Ma poi<br />
ci si può rialzare, come io stesso ho fatto in<br />
passato nella mia vita professionale. Se<br />
una persona è capace, ha voglia, ci mette<br />
del suo, è onesto, crea un rapporto positivo<br />
con clienti e fornitori, a un certo punto<br />
viene premiato dalla vita, che finisce per<br />
offrirgli nuove possibilità. Dalle macerie lasciate<br />
dal coronavirus si può ripartire per<br />
fare ancora meglio.<br />
8 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
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AMP controlla costantemente la<br />
coppia applicata all’albero del rotore<br />
e determina autonomamente quale<br />
livello di potenza di granulazione<br />
impostare in base alla quantità<br />
di materiale da macinare, alle<br />
dimensioni, alla forma, al peso,<br />
allo spessore, al tipo di polimero<br />
e persino alla temperatura del pezzo<br />
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attualità<br />
Nuovo direttore vendite e marketing in Bandera<br />
Bandera Spa ha annunciato la nomina di Daniele<br />
Cerasaro come nuovo direttore vendite e marketing<br />
dell’azienda. Il suo compito principale sarà la supervisione<br />
delle strategie Sales & Marketing vendite<br />
nelle tecnologie per film in bolla e testa piana.<br />
Cerasaro è nato in Svizzera e ha completato il suo<br />
percorso di studi in Italia. Ha lavorato per più di 30<br />
anni nel comparto macchine, 20 dei quali li ha dedicati<br />
alla conoscenza del settore packaging. Prima di<br />
entrare a far parte della famiglia Bandera, Cerasaro<br />
si è occupato anche di vendite internazionali in varie<br />
aziende tra cui: Macchi, Amut, Coating Engineering<br />
e Polytech.<br />
Plastic tax rinviata al 2021<br />
È stato approvato, all’interno del Decreto<br />
Rilancio, il rinvio della plastic tax a gennaio<br />
2021. L’imposta, che avrebbe interessato<br />
molte aziende del settore plastico e che l’Italia<br />
aveva voluto anticipare rispetto ad altri<br />
paesi UE, obbligava i produttori al pagamento<br />
di 45 centesimi di euro per ogni chilo<br />
di materiale prodotto. Una spesa ardua da<br />
mantenere in un periodo fragile come quello<br />
che l’Italia sta passando, e una scelta pensata<br />
per tamponare le perdite causate dall’emergenza<br />
Coronavirus.<br />
<strong>La</strong> decisione di rinviare l’entrata in vigore<br />
della Plastic tax (e della sugar tax) è stata<br />
presa dal Consiglio dei Ministri che ha deciso<br />
di inserirla nel Decreto Rilancio (ex decreto<br />
Aprile) stanziando 190 milioni di euro<br />
per l’abolizione di entrambe le imposte, la<br />
cui decorrenza è stata fissata per il 1° gennaio<br />
2021.<br />
L’impatto del Coronavirus sulle imprese<br />
del comparto plastico ha causato danni rilevanti<br />
e un significativo calo delle attività<br />
produttive, oltre alla chiusura del canale<br />
Ho.Re.Ca che vale il 40% di tutto il fatturato<br />
e la cui apertura dovrà subire delle limitazioni<br />
anche nei prossimi mesi. Il rinvio, se<br />
guardato sotto quest’ottica, permetterebbe<br />
alle aziende di prendere una boccata d’aria<br />
fresca in un periodo così complesso per il<br />
nostro paese, e per tutta l’economia mondiale.<br />
L’articolo 139 del Decreto Rilancio si<br />
chiama “Differimento dell’efficacia delle disposizioni<br />
in materia di imposta sul consumo<br />
dei manufatti con singolo impiego e di<br />
imposta sul consumo delle bevande edulcorate”<br />
e prevede che “all’articolo 1 della legge<br />
27 dicembre 2019, n. 160”, siano apportate<br />
le seguenti modifiche:<br />
• al comma 652 la frase “dal primo giorno<br />
del secondo mese successivo alla data di<br />
pubblicazione del provvedimento di cui al<br />
comma 651” è stata sostituita dalla frase:<br />
“dal 1° gennaio 2021”;<br />
• al comma 676, la frase: “dal primo giorno<br />
del secondo mese successivo alla pubblicazione<br />
del decreto di cui al comma 675”<br />
è stata sostituita da: “dal 1° gennaio 2021”.<br />
A non cambiare sarà il testo dei due decreti<br />
legge (poiché lo stesso vale anche per<br />
la Sugar tax). Nello specifico, va ricordato<br />
che la plastic tax è stata introdotta con la<br />
legge 27 dicembre 2019, n. 160 e prevede il<br />
pagamento di 45 centesimi di euro per ogni<br />
chilo di materiale plastico, i così detti MAC-<br />
SI (manufatti con singolo impiego) eccezione<br />
fatta per quei prodotti composti da bioplastiche<br />
compostabili e materiali riciclati,<br />
ma anche dispositivi medici, packaging farmaceutici<br />
o medicinali. <strong>La</strong> plastic tax, che<br />
nell’Unione Europea entrerà effettivamente<br />
in vigore nel 2021 (soprattutto per posate e<br />
piatti di plastica, cannucce, contenitori alimentari,<br />
plastica fotodegradabile), era stata<br />
anticipata solo dall’Italia che adesso si trova<br />
a dover fare un passo indietro vista l’attuale<br />
situazione delle aziende.<br />
Per i 6 mesi previsti di entrata in vigore<br />
(rispetto al resto dell’UE) si stimava un gettito<br />
nelle casse dello Stato di circa 140 milioni<br />
di euro, mentre a regime nei dodici<br />
mesi nel 2021 poco più di 520 milioni. Il<br />
gettito però risulta essere comunque inferiore<br />
a quanto calcolato inizialmente: la<br />
nuova tassa infatti è stata ridotta, come ricordato,<br />
dall’iniziale previsione di 1 euro al<br />
chilo ai 45 centesimi approvati il 16 dicembre<br />
2019 con la Legge di Bilancio.<br />
10 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
attualità<br />
Packforum: il centro espositivo di Sealed Air in Italia<br />
Creato per consentire ai visitatori<br />
di scoprire nuove soluzioni<br />
di packaging e scambiarsi<br />
idee sul mercato globale e sulle<br />
tendenze di consumo, Packforum<br />
EMEA, il centro espositivo<br />
inaugurato lo scorso anno da<br />
Sealed Air presso Passirana di<br />
Rho, Milano, offre un’esperienza<br />
tecnologica con un’attenzione<br />
particolare all’innovazione,<br />
all’efficienza energetica e alle<br />
strategie omnichannel. Presso<br />
Packforum i clienti hanno modo<br />
di ideare, creare e testare soluzioni<br />
per il confezionamento di<br />
prodotti alimentari e non, usufruendo<br />
di un supermercato virtuale,<br />
di una pratica cucina per<br />
le dimostrazioni e di uno dei più<br />
grandi impianti produttivi dell’azienda<br />
nella regione, all’interno<br />
dello stesso sito. Gli specialisti<br />
Sealed Air, esperti di packaging,<br />
economia circolare, scienze alimentari,<br />
conformità alimentare,<br />
e-commerce e automazione favoriscono<br />
l’innovazione e la collaborazione<br />
con i clienti.<br />
“Questo investimento è l’ennesimo<br />
esempio dell’impegno di<br />
Sealed Air nei confronti dell’innovazione<br />
e della sostenibilità, e<br />
costituisce un luogo di confronto<br />
con i nostri clienti per lavorare<br />
insieme a un futuro senza sprechi<br />
nei più svariati settori operanti<br />
a livello globale”, ha dichiarato<br />
Karl Deily, Chief Commercial<br />
Officer di Sealed Air.<br />
Costruito e arredato con materiali<br />
di riciclo, la struttura ecocompatibile<br />
utilizza parte dell’energia<br />
da fonti rinnovabili,<br />
contribuendo in maniera notevole<br />
alla riduzione degli sprechi.<br />
“Eliminando gli sprechi dalle<br />
nostre attività e aiutando i clienti<br />
a fare lo stesso lungo tutta la catena<br />
di distribuzione non soltanto<br />
aumentiamo efficienza e redditività,<br />
ma facciamo il bene delle<br />
nostre comunità e dell’ambiente”,<br />
ha dichiarato Ron Cotterman,<br />
Vice President, Corporate<br />
Innovation and Sustainability di<br />
Sealed Air.<br />
“Siamo entusiasti di lavorare<br />
insieme ai nostri clienti, qui a<br />
Packforum, allo sviluppo di soluzioni<br />
creative per risolvere le<br />
loro sfide nell’ambito del confezionamento”.<br />
Karl Deily, Chief Commercial<br />
Officer di Sealed Air<br />
Oltre alla nuova sede italiana,<br />
Sealed Air ha centri espositivi a<br />
Shanghai, in Cina e presso la<br />
sede centrale di Sealed Air negli<br />
Stati Uniti.<br />
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<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 11
attualità<br />
UCIMA: incarico europeo per Saverio Gamberini<br />
Saverio Gamberini, membro<br />
del Consiglio direttivo UCIMA<br />
(Unione Costruttori Italiani<br />
Macchine Automatiche per il<br />
Confezionamento e il Packaging)<br />
e direttore generale di<br />
MG2, è stato designato come<br />
nuovo presidente del CEN TC<br />
146, il comitato tecnico europeo<br />
che si occupa della standardizzazione<br />
delle norme europee<br />
per la sicurezza delle<br />
macchine per packaging.<br />
Il nome di Gamberini è stato<br />
proposto dal Consiglio direttivo<br />
UCIMA e, durante la votazione<br />
di tutti gli altri Paesi membri,<br />
non ha incontrato voti contrari.<br />
<strong>La</strong> conferma all’Italia della<br />
presidenza del CEN TC 146 riconosce<br />
ulteriormente al mercato<br />
l’importante ruolo che il<br />
sistema italiano dei produttori<br />
di tecnologia per il confezionamento<br />
e l’imballaggio riveste a<br />
livello europeo e mondiale,<br />
nonché la grande attenzione<br />
delle imprese costruttrici italiane<br />
agli standard di sicurezza<br />
delle macchine.<br />
“Siamo orgogliosi e soddisfatti<br />
di vedere un nostro consigliere<br />
molto attento al tema della<br />
sicurezza ai vertici di un<br />
organismo così importante per<br />
il settore delle macchine per il<br />
confezionamento e l’imballaggio”,<br />
ha dichiarato Enrico Aureli,<br />
presidente di UCIMA. “Siamo<br />
da sempre convinti, infatti, che<br />
la sicurezza sia un elemento imprescindibile<br />
per la qualità dei<br />
macchinari”.<br />
“È per me un onore rappresentare<br />
il sistema industriale del<br />
nostro Paese in questo comitato<br />
europeo”, ha dichiarato Saverio<br />
Gamberini. “<strong>La</strong> normativa<br />
sulla sicurezza riveste un ruolo<br />
fondamentale e la mia attenzione,<br />
nei confronti di tutti i Paesi,<br />
sarà massima”.<br />
Saverio Gamberini dal 2017 è<br />
direttore generale di MG2, azienda<br />
di famiglia con sede a Pianoro<br />
(Bologna) esperta nella progettazione,<br />
produzione e fornitura di<br />
macchinari per l’imballaggio<br />
nell’industria farmaceutica, cosmetica<br />
e alimentare. Dallo stesso<br />
anno siede nel Consiglio direttivo<br />
dell’associazione.<br />
C<br />
BASF Italia: vendite in lieve calo<br />
Lorenzo Bottinelli, ad di BASF Italia<br />
Nell’esercizio 2019, il Gruppo<br />
BASF in Italia ha generato vendite<br />
pari a 1,769 miliardi di euro, con<br />
una riduzione rispetto all’esercizio<br />
precedente del -5,3% sul valore delle<br />
vendite rispetto al 2018 principalmente<br />
legata a: calo dei prezzi delle<br />
materie prime, conflitti commerciali<br />
fra Stati Uniti e Cina e crisi del settore<br />
automotive. In uno scenario di<br />
mercato complesso, caratterizzato<br />
da forti tensioni commerciali internazionali,<br />
bassi prezzi delle materie<br />
prime e un generalizzato calo della<br />
produzione industriale a livello globale,<br />
questo risultato costituisce<br />
una conferma della solidità del mercato<br />
italiano e della sua strategicità<br />
per il Gruppo.<br />
Lorenzo Bottinelli, amministratore<br />
delegato e vice presidente di BASF<br />
Italia, ha commentato: “Il 2019 è<br />
stato un anno impegnativo, con forti<br />
perturbazioni a livello globale che<br />
hanno impattato sulle nostre performance<br />
di vendita. L’Italia ha comunque<br />
dimostrato di reggere bene, grazie<br />
anche alle caratteristiche del<br />
nostro tessuto imprenditoriale fatto<br />
di piccole e medie imprese che rappresentano<br />
una risorsa chiave per il<br />
Made in Italy. Proprio a loro noi offriamo<br />
un’ampia gamma di prodotti<br />
essenziali in settori strategici: dal<br />
biomedicale al personal care, dal design<br />
alle costruzioni, senza dimenticare<br />
l’agricoltura e il farmaceutico. I<br />
nostri risultati 2019 – prosegue Bottinelli<br />
– sono in linea con le aspettative<br />
e rispecchiano un contesto di<br />
mercato critico che stimavamo già<br />
prima dell’emergere della problematica<br />
Coronavirus. Ora, con la diffusione<br />
di una pandemia i cui effetti<br />
restano tutti ancora da ponderare, il<br />
quadro economico globale appare<br />
radicalmente mutato e lo sviluppo<br />
del business difficile da prevedere”.<br />
Dal 1° gennaio 2019 BASF ha riorganizzato<br />
la propria struttura in dodici<br />
divisioni, raggruppate in sei segmenti<br />
(Chemicals, Industrial Solutions, Materials,<br />
Nutrition & Care, Surfaces Technologies,<br />
Agricoltural Solutions)<br />
per consentire una conduzione maggiormente<br />
differenziata dei business.<br />
Nello specifico: Chemicals: -5.9%;<br />
Industrial Solutions: -6.8%; Materials:<br />
-13.3; Nutrition & Care: -5.4%;<br />
Surface Technologies: +3,5%; Agricultural<br />
Solutions: +12,9%.<br />
Il quadro economico del Sistema<br />
Paese è radicalmente mutato per effetto<br />
del Coronavirus e le ricadute<br />
economiche, sociali e politiche sono<br />
ancora tutte da stimare.<br />
M<br />
Y<br />
CM<br />
MY<br />
CY<br />
CMY<br />
K<br />
12 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
attualità<br />
Exolon Group aumenta<br />
la produzione di lastre<br />
anti-Covid-19<br />
Attualmente impegnata nell’ottimizzazione della sua<br />
produzione di lastre trasparenti in policarbonato e di<br />
lastre Vivak ® in poliestere, Exolon Group, con sede in<br />
Germania e siti produttivi in Italia e in Belgio, sta dando<br />
il proprio contributo al fine di rallentare la diffusione<br />
del Covid-19.<br />
“<strong>La</strong> crescente domanda di lastre trasparenti, finalizzate<br />
ad applicazioni e ausili medici, come ad esempio protezioni<br />
per il viso e pannelli divisori per le aree di accoglienza<br />
del pubblico in ospedali o supermercati, ci ha indotto<br />
ad adeguare in tal senso la nostra produzione”, ha dichiarato<br />
Jens Becker, presidente di Exolon Group. “Abbiamo<br />
risposto al forte incremento della domanda dei nostri prodotti<br />
ottimizzando le linee produttive. Siamo orgogliosi<br />
che i nostri prodotti, in questo periodo così difficile, contribuiscano<br />
ad una migliore protezione delle persone che<br />
ricoprono posizioni lavorative a maggiore esposizione”.<br />
Il Gruppo ha un totale di oltre 250 dipendenti, dei quali<br />
83 impiegati presso il sito produttivo di Nera Montoro in<br />
Italia, a circa 70 chilometri a nord di Roma, e 176 presso<br />
il sito produttivo di Tielt in Belgio, a circa 30 chilometri ad<br />
ovest di Gent. In Belgio sono prodotte lastre compatte<br />
trasparenti, translucenti e opache; in Italia lastre alveolari,<br />
che possono anche essere utilizzate come pannelli divisori<br />
nei reparti ospedalieri.<br />
Le attività lavorative sono andate avanti in entrambi i<br />
siti produttivi, sebbene con un numero di dipendenti ridotto.<br />
Exolon Group è consapevole delle proprie responsabilità<br />
e prosegue la propria produzione su più linee<br />
produttive in base alla quantità di personale disponibile.<br />
“Questa è una grossa sfida per tutti. Vogliamo ringraziare<br />
tutti i collaboratori, che lavorano ogni giorno nei<br />
nostri siti produttivi, è grazie a loro che possiamo continuare<br />
a mettere a disposizione i nostri prodotti”, ha dichiarato<br />
Jens Becker.<br />
Le misure di igiene sono state ulteriormente rafforzate<br />
negli stabilimenti; i quadri di comando dei macchinari<br />
(oggi tutte tastiere touch screen) vengono disinfettati più<br />
volte al giorno e lo stesso disinfettante è messo a disposizione<br />
del personale nelle zone degli edifici ove necessario.<br />
Inoltre, tutti i dipendenti lavorano indossando mascherine,<br />
l’ingresso in azienda degli operatori delle ditte<br />
esterne è ridotto al minimo, gli impiegati sono in modalità<br />
di lavoro agile e agli autisti delle ditte di trasporto è consentito<br />
l’ingresso solo uno alla volta. Nella situazione attuale<br />
si è dimostrata quanto mai importante l’attenzione<br />
che l’azienda riserva da molti anni a temi importanti quali<br />
la sicurezza e la protezione sul luogo di lavoro.<br />
Le lezioni di Solvay<br />
al Politecnico di Milano<br />
È significativa l’iniziativa di connettere gli studenti del<br />
Politecnico di Milano con tecnici del Gruppo Solvay, per<br />
offrire approfondimenti sulla gestione dei materiali nelle<br />
attività di ricerca e produzione.<br />
Questa iniziativa si è sviluppata grazie all’attivismo<br />
della Rete Solvay Way Italia (Team Sostenibilità e CSR)<br />
e alla collaborazione tra le due GBUs: Special Chem e<br />
Specialty Polymers si sono impegnate per poter fornire<br />
un quantitativo di fluoro al Politecnico, per scopo di ricerca,<br />
come supporto benefico nell’attuale periodo di<br />
difficoltà logistiche.<br />
Maurizio Sansotera, responsabile del <strong>La</strong>boratory of<br />
Fluorine Chemistry and Fluorinated Materials di Fluoritech,<br />
ha colto l’opportunità durante questi contatti con<br />
l’azienda per poter valorizzare la sua attività formativa<br />
con la partecipazione dei manager alle lezioni.<br />
Questi interventi sono parte del corso “Reactivity,<br />
structure and functions of fluorinated materials” per Ingegneria<br />
Chimica e Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie<br />
presso il Politecnico di Milano.<br />
<strong>La</strong> sinergia con il Politecnico di Milano rappresenta un<br />
ulteriore qualificante riconoscimento del know-how di<br />
Solvay nella chimica del Fluoro.<br />
<strong>La</strong> partnership tra l’Ateneo di Milano e Solvay si è radicata<br />
negli anni e si concretizza grazie alla sottoscrizione<br />
di un accordo di programma per la condivisione di<br />
importanti attività di ricerca, con lo sviluppo di specifici<br />
progetti e il sostegno a corsi didattici del Dipartimento<br />
di Chimica.<br />
Politecnico di Milano e Gruppo Solvay lo perseguono con<br />
una tradizione di crescita importante e una positiva coincidenza:<br />
condividono lo stesso anno di nascita, il 1863.<br />
Hanno tenuto recentemente lezioni in videoconferenza<br />
per il Politecnico di Milano i manager di Solvay<br />
Michael Pittroff (Global Marketing Manager Semiconductor<br />
Gases and Flurine Gas della GBU Special Chem,<br />
a sinistra) e Vito Tortelli (Monomers & Intermediates<br />
Manager della GBU Specialty Polymers)<br />
14 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
attualità<br />
L’impatto del coronavirus sul mercato italiano del PVC<br />
L’insorgere dell’emergenza Coronavirus<br />
in Italia e nel mondo ha stravolto<br />
le prospettive dell’intero comparto industriale,<br />
compreso il settore delle materie<br />
plastiche.<br />
In Italia, nonostante la fabbricazione<br />
di articoli in materie plastiche sia stata<br />
inserita nell’elenco delle filiere essenziali,<br />
numerosi operatori sono stati<br />
chiusi per decreto nel corso degli ultimi<br />
mesi. Anche le filiere delle materie<br />
plastiche non connesse alle richieste<br />
effettive del mercato finale hanno risentito<br />
di gravi difficoltà, con cali superiori<br />
al -10% in media, e punte negative<br />
su beni durevoli e semi-durevoli. Le<br />
ultime stime parlano ad esempio di cali<br />
degli investimenti in edilizia di oltre il<br />
10% e di oltre il 20% nella produzione<br />
del settore auto.<br />
Per il comparto del PVC, i dati della<br />
tradizionale indagine sul consumo di<br />
PVC in Italia nel 2019, realizzata da<br />
Plastic Consult per conto di PVC Forum<br />
Italia e presentati il 7 maggio scorso<br />
nel corso del secondo webinar della<br />
PVC Academy, evidenziano in primo<br />
luogo la sostanziale equivalenza dei<br />
consumi tra volumi di PVC rigido e<br />
PVC plastificato, per un totale di<br />
635.000 tonnellate di PVC trasformate<br />
in Italia, valore leggermente inferiore<br />
all’anno precedente. Per quanto riguarda<br />
i settori applicativi, l’edilizia rimane<br />
sostanzialmente stabile (con una costante<br />
crescita dei profili finestra),<br />
mentre è positivo l’andamento del settore<br />
mobili/arredamento.<br />
Ad oggi, a livello di PVC rigido si registrano<br />
difficoltà trasversali su tutte le<br />
principali applicazioni. Solo il compound<br />
ha evidenziato un andamento meno negativo,<br />
quanto meno nel primo trimestre.<br />
Anche a livello di PVC plastificato vi sono<br />
state performance negative nel primo<br />
trimestre, ma con applicazioni medicali<br />
(da resina e compound) e imballaggi alimentari<br />
in decisa controtendenza.<br />
Nuove opportunità potrebbero inoltre<br />
derivare da una gestione costruttiva<br />
della crisi, magari sfruttando potenziali<br />
sinergie o collaborazioni tra imprese, a<br />
tutti i livelli. Ad esempio attraverso ricerca<br />
e innovazione per proporre nuove<br />
soluzioni ad una società in cambiamento,<br />
creando o re-inventando nuove<br />
applicazioni industriali in PVC.<br />
Serre bioclimatiche e isolamento acustico dei serramenti<br />
Il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di PVC Forum Italia<br />
arricchisce la sua collana dedicata al mondo del<br />
serramento con 2 nuovi volumi: il 13°, “Serre e verande<br />
in PVC” e il 14°, “<strong>La</strong> trasmissione sonora nei profili<br />
in PVC”.<br />
<strong>La</strong> veranda può essere definita come locale o spazio<br />
coperto con caratteristiche di loggiato, balcone o terrazza,<br />
chiuso ai lati da superfici vetrate o elementi trasparenti<br />
che nasce per offrire uno spazio aggiuntivo<br />
all’abitazione. Determina quindi un aumento della volumetria<br />
e richiede un permesso di costruire.<br />
Le serre bioclimatiche, dette anche solari o captanti,<br />
sono invece sistemi passivi costituiti generalmente da<br />
una parte trasparente e una opaca con la precisa finalità<br />
di massimizzare l’apporto solare per migliorare comfort<br />
ed efficienza termica della casa, riducendone di conseguenza<br />
il consumo energetico. <strong>La</strong> realizzazione di una<br />
serra solare consente di aumentare lo spazio utilizzabile<br />
della casa (cubatura) non soggetto a tassazione. Regioni<br />
e Comuni hanno libera facoltà di ampliare o ridurre le<br />
disposizioni riguardanti questo sistema passivo contenute<br />
nel Regolamento edilizio “tipo”, recepito dal Testo<br />
Unico in materia Edilizia (TUE).<br />
<strong>La</strong> scelta del PVC nel telaio della serra e della veranda<br />
è legata alle sue riconosciute caratteristiche di resistenza,<br />
indeformabilità, leggerezza ed eccellenti proprietà<br />
isolanti. Il PVC non richiede alcuna opera di manutenzione,<br />
se non la normale pulizia, non provoca condense<br />
e non viene attaccato dagli agenti atmosferici, oltre ad<br />
essere riciclabile alla fine del suo utilizzo.<br />
L’isolamento acustico del sistema serramento è detto<br />
anche potere fonoisolante e definito come la differenza<br />
tra il livello sonoro nell’ambiente disturbante e il livello<br />
dell’ambiente disturbato misurata in laboratorio.<br />
Gli elementi che incidono sull’isolamento acustico di<br />
questo elemento sono la velocità del suono e l’impedenza<br />
acustica, parametro che indica il comportamento<br />
del materiale con cui è realizzato il telaio alle sollecitudini<br />
di un’onda sonora che lo colpisce e che si propaga<br />
in esso. Più è basso questo valore, minore sarà la propagazione<br />
dell’onda e migliore sarà di conseguenza l’isolamento<br />
acustico del profilo.<br />
16 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
attualità<br />
DuPont ha donato DPI ai paesi europei più colpiti<br />
DuPont ha donato 50.000<br />
tute protettive destinate al personale<br />
che si è trovata in prima<br />
linea nella lotta contro il Covid-19<br />
nei Paesi europei più colpiti<br />
dalla pandemia. Le tute Tyvek<br />
® che fanno parte di questa<br />
donazione forniranno al personale<br />
medico una protezione aggiuntiva<br />
che supera i requisiti<br />
imposti dall’OMS (Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità).<br />
“Medici, personale infermieristico,<br />
paramedici e altri professionisti<br />
del settore sanitario<br />
che si trovano in prima linea<br />
nella lotta contro la pandemia<br />
provocata dal Covid-19, hanno<br />
diritto al più elevato livello di<br />
protezione”, ha dichiarato Andrzej<br />
Palka, Marketing Manager<br />
della divisione Personal<br />
Protection di DuPont in Europa.<br />
“Questo è il motivo per cui<br />
abbiamo deciso di fornire indumenti<br />
di protezione individuale<br />
di vitale importanza direttamente<br />
agli operatori sanitari<br />
che ne hanno maggiormente<br />
bisogno.<br />
Questa donazione è un tassello<br />
di un impegno più ampio<br />
finalizzato a fornire risposte<br />
adeguate alla crisi in atto. Abbiamo<br />
lavorato ininterrottamente<br />
per aumentare la nostra<br />
capacità produttiva mensile<br />
globale di oltre 9 milioni di indumenti<br />
protettivi destinati alla<br />
lotta contro il Covid-19 per soddisfare<br />
l’impennata, senza precedenti,<br />
della domanda legata<br />
alla diffusione della pandemia”.<br />
Tra i beneficiari della donazione<br />
figurano diverse organizzazioni<br />
sanitarie pubbliche di<br />
Paesi come Italia, Spagna,<br />
Francia, Germania, Gran Bretagna,<br />
Svizzera e Benelux che<br />
hanno fatto registrare alcuni<br />
dei più elevati tassi di contagio<br />
da coronavirus in Europa e a<br />
livello mondiale.<br />
Tra le istituzioni che hanno<br />
già ricevuto migliaia di tute Tyvek<br />
figurano l’Azienda Regionale<br />
Emergenza Urgenza della<br />
Lombardia (Italia), l’Ambulance<br />
Service di Londra (UK), l’Agence<br />
Régionale de Santé Île<br />
de France (Francia) e il <strong>La</strong>ndelijk<br />
Consortium Hulpmiddelen<br />
(Paesi Bassi).<br />
Le tute con cappuccio Du-<br />
Pont Tyvek soddisfano i requisiti<br />
previsti dallo standard<br />
EN 14126:2003 (indumenti<br />
protettivi contro agenti infettivi)<br />
e sono state adottate su larga<br />
scala dalle unità operative impegnate<br />
in prima linea durante<br />
alcune delle più gravi pandemie<br />
della storia recente come Ebola,<br />
influenza aviaria e influenza<br />
suina (provocata dal virus<br />
H1N1).<br />
Queste tute assicurano un<br />
elevato livello di repellenza agli<br />
aerosol e ai liquidi a base acquosa,<br />
fornendo agli operatori<br />
sanitari un alto grado di protezione<br />
quando espletano operazioni<br />
delicate come ad esempio<br />
le procedure AGP (Aerosol-Generating<br />
Procedure, ovvero che<br />
generano aerosol).<br />
RadiciGroup ha un nuovo distributore per la Germania<br />
RadiciGroup High Performance<br />
Polymers annuncia una riorganizzazione<br />
della sua rete di vendita in Germania:<br />
a partire dal 18 maggio <strong>2020</strong> B.<br />
Bigler AG è nominata distributore per il<br />
mercato nazionale di una vasta gamma<br />
di prodotti che comprende: RADI-<br />
LON ® , HERAMID ® , RADIFLAM ® , RA-<br />
DISTRONG ® , RADITER ® , HERAFLEX ® ,<br />
TORZEN ® e RADITECK ® .<br />
“Il nostro gruppo sta compiendo<br />
un ulteriore passo per rafforzare la<br />
sua presenza nel mercato tedesco,<br />
collaborando con un’azienda importante<br />
e affidabile come B.Bigler AG”,<br />
ha dichiarato Rolf Behringer, direttore<br />
commerciale DACH di Radici-<br />
Group High Performance Polymers.<br />
“Da molti anni lavoriamo con B.Bigler<br />
AG in Svizzera e ora siamo sicuri<br />
che, insieme al nostro team di<br />
vendita, saremo in grado di offrire il<br />
massimo livello di qualità e flessibilità<br />
ai nostri clienti tedeschi”.<br />
B.Bigler AG mette a disposizione<br />
la sua rete di vendita e il suo centro<br />
logistico di Weiterstadt, garantendo<br />
una consegna rapida ai clienti.<br />
“Siamo orgogliosi di estendere la<br />
nostra partnership con RadiciGroup<br />
al mercato tedesco e non vediamo<br />
l’ora di avere la stessa collaborazione<br />
di successo con una crescita<br />
continua, come abbiamo fatto in<br />
Svizzera”, ha dichiarato Reto Frei,<br />
direttore vendite di B.Bigler AG.<br />
“Siamo già ben posizionati in Germania,<br />
attraverso la forza vendita<br />
locale e lo stoccaggio, questo sarà<br />
un vantaggio per tutti i clienti tedeschi,<br />
che sono in cerca di consegne<br />
veloci, dalle piccole quantità di 25<br />
kg a pallet completi”.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 17
appuntamenti<br />
Un nuovo evento di riferimento per il manifatturiero<br />
Tre saloni distinti ma integrati pensati da<br />
due partner riconosciuti quali esperti del<br />
settore fieristico di riferimento insieme alle<br />
aziende leader espositrici.<br />
Il nuovo salone b2b lanciato da Fiere di<br />
Parma si chiama MECFOR (Subfornitura,<br />
Turning e Revamping) e vedrà la sua prima<br />
edizione dal 25 al 27 febbraio 2021, con un<br />
partner di rilievo come CEU - Centro Esposizioni<br />
UCIMU, organizzatore di fiere internazionali<br />
di macchine utensili e lavorazioni<br />
dei metalli.<br />
Un’alleanza che riconferma il ruolo strategico<br />
di Fiere di Parma. Un polo fieristico<br />
rinnovato e soprattutto baricentrico rispetto<br />
ad un territorio naturalmente vocato al comparto<br />
delle tecnologie: nel raggio di appena<br />
200 km, è concentrato infatti il 70% delle<br />
aziende che operano nel settore meccanico<br />
ed alimentare.<br />
Grazie a manifestazioni come SPS, Cibus<br />
Tec e la pluridecennale presenza di Subfornitura<br />
in Fiere di Parma, la futura manifestazione<br />
potrà inoltre beneficiare – mettendolo<br />
a fattore comune con le elevate competenze<br />
del partner CEU Centro Esposizioni Ucimu<br />
– del solido network di relazioni di cui è dotato<br />
il polo fieristico, sia a livello nazionale<br />
che internazionale.<br />
MECFOR (in joint venture tra i partners)<br />
si concentrerà su tre giornate, avrà già per<br />
l’edizione di partenza la disponibilità del<br />
moderno padiglione 2, per una superficie di<br />
24.000 mq. MECFOR aggregherà in modo<br />
innovativo tre sezioni corrispondenti ad altrettanti<br />
saloni indipendenti e sincroni con la<br />
domanda del mercato di flessibilità produttiva,<br />
di macchinari innovativi e rispondenti<br />
anche ai criteri di sostenibilità ambientale.<br />
Tre sezioni e due visioni industriali differenti<br />
e sinergiche: quella dell’industria<br />
manifatturiera da un lato e della lavorazione<br />
conto terzi dall’altro.<br />
MECFOR nasce per rispondere alle esigenze<br />
dell’ industria metalmeccanica che<br />
rappresenta in Italia il 50% del settore manifatturiero<br />
ed oltre il 42% in termini di occupazione.<br />
L’agenda<br />
C<br />
Kuteno<br />
1-3 settembre <strong>2020</strong><br />
Rheda-Wiedenbrück, Germania<br />
www.kuteno.de<br />
SPS Italia<br />
28-30 settembre <strong>2020</strong><br />
Parma<br />
www.spsitalia.it<br />
PlastPol<br />
6-9 ottobre <strong>2020</strong><br />
Targi Kielce, Polonia<br />
www.targikielce.pl/en/plastpol<br />
Extrusion Conference<br />
13-15 ottobre <strong>2020</strong><br />
Rosemont, Illinois<br />
www.extrusionconference.com<br />
Fakuma<br />
13-17 ottobre <strong>2020</strong><br />
Friedrichschafen, Germania<br />
www.fakuma-messe.com<br />
Plastics Circularity Multiplier<br />
14 ottobre <strong>2020</strong><br />
Bruxelles, Belgio<br />
www.plasticscircularitymultiplier.eu<br />
VinylPlus Sustainability<br />
Forum<br />
14-15 ottobre <strong>2020</strong><br />
Firenze<br />
vinylplus.eu<br />
32.BI-MU<br />
14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Plastic Recycling Show<br />
Europe<br />
27-28 ottobre <strong>2020</strong><br />
Amsterdam, Paesi Bassi<br />
prseventeurope.com<br />
Mecspe<br />
29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
IranPlast<br />
14-17 novembre <strong>2020</strong><br />
Teheran, Iran<br />
iranplast.ir<br />
Argenplas<br />
24-27 novembre <strong>2020</strong><br />
Buenos Aires, Argentina<br />
www.argenplas.com.ar/en<br />
Equiplast<br />
1-5 dicembre <strong>2020</strong><br />
Barcellona, Spagna<br />
www.equiplast.com<br />
Arabplast<br />
9-12 gennaio 2021<br />
Dubai, EAU<br />
www.arabplast.info<br />
Petcore Europe<br />
3-4 febbraio 2021<br />
Bruxelles, Belgio<br />
www.petcore-europe.org<br />
Mecfor<br />
25-27 febbraio 2021<br />
Parma<br />
www.ucimu.it<br />
Interpack<br />
25 febbraio-3 marzo 2021<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.interpack.de<br />
Chinaplas,<br />
13-16 aprile 2021<br />
Shenzen, Cina<br />
www.chinaplasonline.com/<br />
CPS20/idx/eng<br />
Plast<br />
4 -7 maggio 2021<br />
Milano<br />
www.plastonline.org<br />
The Innovation Alliance<br />
4-7 maggio 2021<br />
Milano<br />
www.theinnovationalliance.it<br />
Interzum<br />
4-7 maggio 2021<br />
Colonia, Germania<br />
www.koelnmesse.it/interzum/home/index.php<br />
A Circular Future with Plastic<br />
27-28 maggio 2021<br />
Bruxelles, Belgio<br />
press.plasticsconverters.eu<br />
Colombiaplast<br />
22-25 giugno 2021<br />
Bogotà, Colombia<br />
www.colombiaplast.org<br />
EMO Milano<br />
4-9 ottobre 2021<br />
Milano<br />
www.ucimu.it<br />
M<br />
Y<br />
CM<br />
MY<br />
CY<br />
CMY<br />
K<br />
18 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
la parola al tecnico:<br />
i sistemi di fissaggio<br />
A ogni plastica il suo fissaggio<br />
In questa nuova rubrica ospiteremo gli interventi<br />
di Antonio Caruso, amministratore di Fixi Lombardia, con<br />
un’esperienza trentennale nel settore dei sistemi di fissaggio<br />
e specificamente per le materie plastiche. Nel primo articolo,<br />
l’autore presenta una breve panoramica del settore<br />
e della gamma produttiva della propria azienda dedicata<br />
al mondo della plastica.<br />
di Antonio Caruso, amministratore di Fixi Lombardia<br />
di questa rubrica è nata con l’intento di<br />
descrivere e approfondire le diverse applicazioni<br />
dei sistemi di fissaggio nel mondo della L’idea<br />
plastica. E in più sarà l’occasione per condividere alcune<br />
considerazioni sul settore, rispondere ad eventuali<br />
domande e curiosità dei lettori, oltre che per dare<br />
notizia di alcune soluzioni di insertaggio disponibili sul<br />
mercato.<br />
Tutti i fasteners per il settore<br />
Fixi Lombardia commercializza e fa produrre tutti i fasteners<br />
dedicati alle materie plastiche, cioè inserti, rivetti<br />
e viteria specifica per il settore. Quasi sempre il<br />
nostro interlocutore è direttamente lo stampatore. Si<br />
tratta infatti di prodotti che preferiamo non immettere<br />
sul mercato tramite rivendite, poiché le applicazioni<br />
nell’industria della plastica hanno bisogno spesso di<br />
confronti sul piano tecnico, che è importante gestire in<br />
modo diretto con l’utilizzatore. <strong>La</strong> plastica rappresenta<br />
un mondo vasto e diversificato, su cui Fixi Lombardia<br />
ha accumulato nel tempo una notevole esperienza.<br />
Gli inserti che proponiamo si differenziano anche a<br />
seconda del materiale utilizzato. I più comuni sono in<br />
ottone, ma possono essere realizzati anche in altre le-<br />
Chi volesse proporre domande, temi e applicazioni<br />
da approfondire nell’ambito dei sistemi<br />
di fissaggio per materie plastiche può inviare una<br />
e-mail all’indirizzo: scrivi@interprogettied.com<br />
Inserti in ottone<br />
per materie plastiche<br />
ghe metalliche, come alluminio, acciaio e acciaio<br />
inox. Nella scelta della specifica soluzione – che può<br />
essere un inserto, una vite o un rivetto – entrano in<br />
gioco le richieste del cliente, le caratteristiche della<br />
singola applicazione e della materia plastica in questione,<br />
tutti fattori che vengono analizzati accuratamente<br />
dagli uffici di progettazione. Per esempio ci<br />
sono situazioni in cui è preferibile applicare un inserto<br />
nella plastica, sul quale si andrà poi ad avvitare determinate<br />
apparecchiature, mentre in altre il cliente sceglie<br />
l’avvitatura diretta sulle materie plastiche utilizzando<br />
una vite autoformante, che ha caratteristiche<br />
tecniche diverse dalla classica vite.<br />
Un mercato stimolante e con tante potenzialità<br />
Per Fixi Lombardia in questi anni si sono presentate importanti<br />
opportunità in questo mercato, grazie soprattutto<br />
alla reputazione e alla fiducia che siamo riusciti a<br />
costruirci presso le aziende lombarde e della Svizzera<br />
Italiana, seguendole con un servizio attento, una campionatura<br />
corretta e una consulenza a tutto tondo.<br />
Fixi è organizzata in tre divisioni principali, che fanno<br />
capo al materiale di riferimento: Metallo, <strong>La</strong>miera e Plasti-<br />
20 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
la parola al tecnico:<br />
i sistemi di fissaggio<br />
ca. Rispetto agli altri settori, la plastica offre potenzialmente<br />
ancora tante applicazioni tecnologiche da sviluppare.<br />
È un comparto molto interessante, anche perché<br />
ogni materia plastica ha caratteristiche tecniche che la<br />
rendono diversa da tutte le altre e ciascuna applicazione<br />
è sostanzialmente a sé stante. Tutto questo, soprattutto<br />
per chi come me ha avuto una formazione fortemente<br />
tecnica, rende ogni nuovo progetto molto stimolante e la<br />
sua realizzazione finale carica di soddisfazioni.<br />
Le tecnologie di inserimento<br />
I sistemi di inserimento dei prodotti per materie plastiche<br />
si basano principalmente su tre tecnologie: a caldo, a<br />
freddo e a ultrasuoni. Queste tre opzioni coinvolgono altrettante<br />
tipologie di attrezzature e utensili. L’obiettivo è,<br />
di volta in volta, ottenere una soluzione ad hoc. Spesso si<br />
parte dal disegno del cliente, per scoprire poi, in tanti<br />
casi, di avere già nella gamma a magazzino uno standard<br />
adatto per il tipo di applicazione richiesto. In altri<br />
casi si lavora solo su alcuni parametri definiti dall’utilizzatore,<br />
che lascia interamente a noi la ricerca delle soluzioni<br />
tecniche per soddisfarli. Cruciale è la geometria esterna<br />
dell’inserto. Gole, denti, zigrinature: per ogni plastica<br />
esiste sempre un prodotto in grado di “aggrapparsi”.<br />
Soluzioni per ogni tipo di plastica<br />
<strong>La</strong> nostra gamma comprende soluzioni adatte a ognuna<br />
delle famiglie dei materiali plastici: termoplastici<br />
duri, teneri, medi, amorfi, termoindurenti, poliesteri ter-<br />
10 anni di crescita<br />
Situata a Merone (CO) e guidata da Antonio Caruso, Fixi Lombardia ha<br />
da poco festeggiato i 10 anni di attività autonoma dalla casa madre,<br />
segnando un’ulteriore crescita, consentita anche da un’efficace cura del<br />
servizio e dalla capacità di consulenza. I prodotti Fixi, di provenienza<br />
nazionale, europea ed extra-europea sono sottoposti ad un processo di<br />
selezione rigoroso, ad opera di un team di persone dedicato che valuta<br />
e testa costantemente ogni articolo presente a catalogo. Più volte l’anno<br />
i fornitori strategici vengono visitati e sottoposti ad audit per monitorare<br />
e garantire gli standard di qualità richiesti dal mercato.<br />
moindurenti, schiume termoplastiche e termoindurenti.<br />
Nei prossimi articoli descriverò applicazioni specifiche<br />
su questi diversi materiali. Ora mi limito ad accennare<br />
al caso dello stampaggio rotazionale, con cui ad<br />
esempio vengono realizzati i bagni chimici per cantieri<br />
e manifestazioni. Con la forza centrifuga lo stampo<br />
viene riempito dal materiale, dando luogo alle forme<br />
più svariate. In questo caso, per fissare una piastrina<br />
su cui avvitare tutti i componenti interni di arredo<br />
come portarotoli, corrimani, portasapone, sarà utile<br />
un fissaggio polivalente come il rivetto a fiore, chiamato<br />
così perché si apre come i petali di un fiore,<br />
permettendo al rivetto di aggrapparsi sulla superficie<br />
irregolare della struttura in plastica.<br />
Da sinistra:<br />
il durometro<br />
e il dinamometro<br />
nel laboratorio<br />
di Fixi Lombardia<br />
per i test su<br />
materiali e<br />
prodotti; un rivetto<br />
a fiore applicato<br />
all’interno di un<br />
bagno chimico<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 21
ambiente<br />
Riciclo ed energie rinnovabili:<br />
così Covestro accelera<br />
sull’economia circolare<br />
Un programma strategico<br />
accompagnerà gradualmente<br />
il passaggio della multinazionale<br />
a una produzione ispirata<br />
alla circolarità.<br />
Il CEO Steilemann: “Rendere<br />
le materie plastiche risorse<br />
sostenibili è il nostro principale<br />
contributo nell’affrontare<br />
l’urgente sfida ambientale”.<br />
Il CEO<br />
di Covestro<br />
Markus<br />
Steilemann<br />
Covestro è impegnata a rendere<br />
l’economia circolare un modello<br />
per un mondo realmente sostenibile.<br />
Con questa finalità, la società vuole<br />
nel tempo allineare produzione e gamma<br />
dei prodotti al concetto di circolarità. Questa<br />
visione strategica sarà gradualmente<br />
implementata con misure concrete e numerosi<br />
progetti. In tal senso, Covestro<br />
vuole accelerare il passaggio verso l’economia<br />
circolare, soprattutto nelle industrie<br />
chimiche e delle materie plastiche, e contribuire<br />
all’obiettivo di un’economia libera<br />
dai gas serra.<br />
Entrando più nello specifico, l’azienda pro-<br />
getta di convertire i suoi stabilimenti produttivi<br />
all’utilizzo di materie prime alternative<br />
ed energia rinnovabile. Oltre 20 progetti<br />
sono dedicati alla ricerca di nuove vie per<br />
aumentare e migliorare l’attività di riciclo.<br />
In definitiva, Covestro punta a essere non<br />
solo un produttore e un fornitore di soluzioni,<br />
ma anche un operatore innovativo nel<br />
settore del riciclo. I prodotti sono sempre<br />
più concepiti per il successivo riciclo e in<br />
linea con gli stringenti obiettivi di sostenibilità<br />
delle Nazioni Unite. E ancora, Covestro<br />
intende cooperare con i partner dell’intera<br />
filiera e allo stesso tempo cogliere le opportunità<br />
di nuovi business.<br />
22 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>
ambiente<br />
Un principio guida globale<br />
“L’economia circolare guiderà il mondo<br />
verso un futuro sostenibile”, ha sottolineato<br />
il CEO di Covestro Markus Steilemann nel<br />
corso della conferenza stampa on line dello<br />
scorso 26 maggio. “Deve diventare il<br />
principio guida globale per raggiungere la<br />
neutralità climatica e proteggere le risorse<br />
in diminuzione del nostro pianeta”.<br />
“<strong>La</strong> logica monouso del ‘produci-consuma-butta’<br />
conduce a un vicolo cieco: business<br />
e società hanno bisogno di un nuovo<br />
approccio”, ha aggiunto il CEO. “<strong>La</strong> nostra<br />
attività industriale può e deve supportare<br />
questa trasformazione. Le materie plastiche<br />
sono praticamente ovunque, perciò<br />
sono la chiave per risolvere molte sfide<br />
pressanti. Aiutare a gestirle è il principale<br />
contributo di Covestro per rendere il mondo<br />
un luogo più accogliente”.<br />
Nel 2019 Covestro ha lanciato un programma<br />
strategico per assicurare la circolarità<br />
in tutte le aree della società, in un approccio<br />
olistico. Un programma che viene implementato<br />
gradualmente e verificato via<br />
via su obiettivi misurabili e concreti. Il focus<br />
è su quattro temi:<br />
• Materie prime alternative: biomassa,<br />
CO 2<br />
così come i materiali a fine vita e i rifiuti<br />
in plastica sostituiscono le materie prime<br />
di origine fossile come il petrolio, in tal<br />
modo il carbonio viene rimesso nel ciclo<br />
produttivo.<br />
• Riciclo innovativo: nuove tecnologie ad<br />
alta efficienza energetica consentono un<br />
riciclo maggiore e più efficace di materiali<br />
a fine vita e rifiuti.<br />
• Soluzioni condivise: per avanzare<br />
nell’economia circolare, Covestro persegue<br />
la cooperazione trasversale fra i diversi<br />
settori.<br />
• Energie rinnovabili: l’economia circolare<br />
è davvero sostenibile solo se il fabbisogno<br />
elettrico viene soddisfatto anche da<br />
fonti alternative.<br />
Da tempo Covestro offre prodotti innovativi<br />
basati su materie prime alternative. Questi<br />
includono soluzioni bio-based per vernici<br />
per mobili e autoveicoli, così come materiali<br />
realizzati con CO 2<br />
, che sono impiegati<br />
in materassi, pavimentazioni per strutture<br />
sportive e prodotti tessili.<br />
L’azienda vede un grande potenziale nella<br />
ricerca, particolarmente nell’ambito del riciclo<br />
chimico, cioè la riconversione di materie<br />
plastiche nelle molecole di base per il<br />
loro riutilizzo.<br />
I rifiuti in plastica<br />
come risorsa sostenibile<br />
Covestro è inoltre attiva in numerose collaborazioni,<br />
riguardanti per esempio l’uso<br />
della tecnologia blockchain al fine di accrescere<br />
la trasparenza delle supply chain<br />
nella direzione dell’economia circolare.<br />
Come parte dell’Alliance to End Plastic<br />
Waste, un network di aziende attivo a livello<br />
globale, Covestro sta anche lavorando<br />
per garantire che le plastiche utilizzate non<br />
siano più smaltite in modo incontrollato.<br />
“<strong>La</strong> plastica non deve più essere dispersa<br />
nell’ambiente”, ha insistito Steilemann. “Le<br />
materie plastiche hanno un valore troppo<br />
elevato per poter essere gettate via, devono<br />
essere considerate e utilizzate come risorse<br />
sostenibili”.<br />
In aggiunta a materie prime alternative<br />
come materiali a fine vita, CO 2<br />
e biomasse,<br />
l’energia rinnovabile è necessaria per<br />
<strong>La</strong> CO 2<br />
è una delle materie prime<br />
alternative con cui Covestro<br />
sostituirà progressivamente quelle<br />
di origine fossile come il petrolio<br />
favorire una economia circolare veramente<br />
efficiente nell’utilizzo delle risorse. Perciò<br />
Covestro convertirà gradualmente la<br />
sua produzione all’uso di energia rinnovabile.<br />
Come primo fondamentale passo,<br />
la società soddisferà una parte considerevole<br />
del fabbisogno elettrico dei suoi<br />
stabilimenti in Germania, a partire dal<br />
2025, grazie al parco eolico costruito nel<br />
mare del Nord dal fornitore energetico<br />
danese Ørsted.<br />
Previsioni <strong>2020</strong> corrette<br />
per l’impatto della pandemia<br />
Covestro ha centrato le proprie previsioni<br />
EBITDA per il primo trimestre <strong>2020</strong> in un<br />
contesto economico duramente colpito<br />
dal coronavirus. I volumi di base sono diminuiti<br />
del 4,1% rispetto allo stesso trimestre<br />
dell’anno precedente. Ciò è dovuto<br />
principalmente al notevole<br />
indebolimento della domanda cinese,<br />
poiché la produzione dei clienti locali nel<br />
febbraio e marzo <strong>2020</strong> è stata interrotta a<br />
causa della pandemia. Questo sviluppo,<br />
insieme a un calo mondiale dei prezzi di<br />
vendita, dovuto all’incrementata pressione<br />
della concorrenza nei segmenti Poliu-<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 23
ambiente<br />
<strong>La</strong> società punta su nuove tecnologie<br />
ad alta efficienza energetica<br />
che consentano un riciclo maggiore<br />
e più efficace dei materiali a fine vita<br />
e dei rifiuti<br />
retani e Policarbonati, ha fatto scendere<br />
le vendite del gruppo a circa 2,8 miliardi<br />
di euro (-12,3%). L’EBITDA si è attestato<br />
a 254 milioni di euro (-42,5%), rientrando<br />
nelle previsioni per il primo trimestre. Il<br />
reddito netto è sceso a 20 milioni di euro<br />
(-88,8%). Il free operating cash flow<br />
(FOCF) ha fatto segnare un risultato negativo<br />
(249 milioni di euro in meno) come<br />
previsto.<br />
“<strong>La</strong> pandemia di Covid-19 rappresenta<br />
una situazione fuori dal comune, che ha<br />
acuito ancora di più le incertezze esistenti<br />
a livello globale”, ha dichiarato il CEO Markus<br />
Steilemann. “<strong>La</strong> nostra priorità è tutelare<br />
la salute dei nostri dipendenti, delle loro<br />
famiglie e dei nostri partner commerciali.<br />
Inoltre, Covestro sta facendo tutto il possibile<br />
per continuare a fornire con affidabilità<br />
i propri clienti durante la crisi. Siamo convinti<br />
che riusciremo a vincere questa sfida<br />
concentrandoci sui nostri clienti, tenendo<br />
sotto controllo i costi e puntando sul nostro<br />
spirito di squadra”.<br />
A metà aprile Covestro ha modificato le<br />
stime annuali formulate in precedenza<br />
tenendo conto dei prevedibili effetti negativi<br />
della pandemia sullo sviluppo economico<br />
globale, e di conseguenza sulle future<br />
performance.<br />
“In vista del notevole impatto che il coronavirus<br />
avrà sui mercati internazionali, è stato<br />
necessario aggiornare le nostre previsioni”,<br />
ha spiegato Thomas Toepfer, CFO di<br />
Covestro. “Covestro ha una posizione forte,<br />
un bilancio ancora solido e una liquidità<br />
elevata. Continuiamo a puntare sulla nostra<br />
efficienza, sui programmi di riduzione<br />
dei costi e sulla revisione continua dei nostri<br />
investimenti per salvaguardare le nostre<br />
stabili basi finanziarie durante questo<br />
periodo turbolento”.<br />
Per l’anno fiscale <strong>2020</strong> Covestro prevede<br />
una crescita del volume di base inferiore<br />
all’anno precedente. Si ipotizza un FOCF<br />
totale compreso tra meno 200 e 300 milioni<br />
di euro, mentre si stima un rendimento sul<br />
capitale investito (ROCE) tra il meno 1% e<br />
il 4%. Le stime per l’EBITDA si muovono tra<br />
700 milioni di euro e 1,2 miliardi di euro.<br />
Oltre al programma esistente per migliorare<br />
l’efficienza e l’efficacia del gruppo lanciato<br />
nell’ottobre 2018, Covestro ha aumentato<br />
il suo obiettivo di taglio dei costi a<br />
breve termine di altri 100 milioni di euro,<br />
arrivando a 300 milioni di euro nell’anno fiscale<br />
in corso. Gli investimenti attuali sono<br />
stati ridotti di circa 200 milioni di euro, così<br />
gli investimenti totali si attestano sui 700<br />
milioni di euro.<br />
Covestro convertirà gradualmente<br />
la sua produzione all’uso<br />
di energia rinnovabile<br />
<strong>La</strong> multinazionale persegue<br />
la cooperazione trasversale<br />
fra i diversi settori<br />
24 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
ambiente<br />
Da plastica a petrolio con il reattore catalitico idrotermico<br />
Ogni anno otto milioni di tonnellate di plastica finiscono negli<br />
oceani, Allo stesso tempo il valore di queste risorse sprecate ammonta<br />
a 80 miliardi di dollari. Il problema è che, finora, la maggior<br />
parte delle plastiche viene bruciata e solo il 14% viene effettivamente<br />
riciclata. <strong>Oggi</strong>, la questione del riciclo della plastica è decisiva,<br />
anche per igus. Ad ottobre dell’anno scorso, con l’introduzione<br />
del programma “chainge”, il gruppo igus ha compiuto un passo<br />
importante in termini di riciclo classico (triturazione/rigranulazione<br />
e riutilizzo delle plastiche). L’azienda ritira le catene portacavi al<br />
termine del ciclo di vita della macchina – indipendentemente dal<br />
produttore – riduce la plastica in granuli e li lavora nuovamente.<br />
“Con questo programma chainge, abbiamo avviato il riciclo della<br />
plastica di vecchi prodotti”, ha dichiarato Frank Blase, amministratore<br />
delegato di igus GmbH. “Questo resta l’approccio migliore per<br />
i polimeri ad alte prestazioni”.<br />
Se ci concentriamo invece sulle plastiche più comuni, parliamo<br />
di enormi quantità di rifiuti misti (volumi da 100 a 1000 volte più<br />
grandi), in tutto il mondo. “In questo caso il riciclo chimico offre<br />
nuove soluzioni”, ha dichiarato Blase. “L’anno scorso, sul quotidiano<br />
tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ho letto un articolo<br />
che parlava della tecnologia a reattore catalitico idrotermico e ho<br />
contattato il ricercatore tedesco, Thomas Maschmeyer, a Sidney”.<br />
Sette mesi più tardi, dopo approfondimenti e ricerche intensive,<br />
igus ha deciso di investire 4 milioni di sterline (4,7 milioni di euro)<br />
nell’azienda Mura Technology Limited e quindi nella costruzione<br />
del primo impianto Cat-HTR. Il sistema brevettato del reattore catalitico<br />
idrotermico è stato sviluppato nel 2007 ed è stato testato<br />
per 10 anni in un impianto pilota in Australia. Con il Cat-HTR, i<br />
rifiuti in plastica normalmente non riciclabili si possono trasformare<br />
in petrolio in 20 minuti, ed è un metodo più sostenibile per<br />
l’ambiente rispetto all’estrazione di petrolio fossile. Perché per<br />
separare e unire nuovamente le molecole servono solo acqua,<br />
temperature elevate e pressione. Un solo impianto sarà in grado<br />
di lavorare 20.000 tonnellate di plastica all’anno, riducendo così<br />
di 28.180 tonnellate l’impatto in CO 2<br />
. Un valore paragonabile al<br />
consumo annuale di 5.983 automobili o al fabbisogno energetico<br />
annuale di 4.914 famiglie.<br />
Il primo impianto commerciale Cat-HTR è in fase di progettazione<br />
a Wilton, in Gran Bretagna. <strong>La</strong> costruzione dovrebbe<br />
iniziare quest’anno. Le imprese che si occupano dello<br />
smaltimento forniranno i rifiuti plastici per raggiungere<br />
i propri obiettivi di riciclo. Verrà rigenerato del<br />
petrolio, che il cliente potrà acquistare a un prezzo<br />
simile a quello del petrolio fossile. A Wilton dovrebbero<br />
sorgere quattro reattori catalitici idrotermici, al<br />
fine di lavorare oltre 80.000 tonnellate di rifiuti plastici<br />
all’anno. In futuro, Mura prevede di concedere<br />
licenze per far costruire impianti in tutto il mondo.<br />
Da sinistra: Steve Mahon, ad di Mura Technology,<br />
Frank Blase, ad di igus GmbH, Oliver Borek,<br />
ad di Mura Europa GmbH (Fonte: igus GmbH)<br />
Materie prime di origine vegetale per produrre pneumatici<br />
<strong>La</strong>nxess, azienda che produce specialità<br />
chimiche, ha aggiunto delle varianti a base di<br />
materie prime di origine vegetale alla gamma<br />
di prodotti Aktiplast PP. Questi processing<br />
promoters per compounds sono utilizzati<br />
nella produzione degli pneumatici e in tutti<br />
i tipi di articoli tecnici in gomma. Aktiplast<br />
PP-veg, a base di materie prime rinnovabili,<br />
è stato sviluppato specificamente per rispondere<br />
alle esigenze di clienti in Asia. In questo<br />
modo, la business unit <strong>La</strong>nxess Rhein<br />
Chemie mira a consentire ai trasformatori di<br />
gomma di ridurre la loro impronta di CO 2<br />
.<br />
Un produttore internazionale di pneumatici<br />
europeo ha già manifestato grande interesse.<br />
A differenza dei prodotti convenzionali,<br />
Aktiplast PP-veg è prodotto esclusivamente<br />
a base di oli di origine vegetale, e la proporzione<br />
di materie prime rinnovabili arriva quasi<br />
al 90%, in modo che l’impatto ambientale<br />
dovuto alla CO 2<br />
sia significativamente ridotto.<br />
Il punto di partenza sono le materie prime<br />
ottenute dai frutti delle palme da olio.<br />
Sono ecologicamente più sostenibili di<br />
palme da cocco, colza o girasole, perché<br />
forniscono di gran lunga la più alta resa di<br />
olio per ettaro.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 25
ambiente<br />
Con la depolimerizzazione<br />
il PET ritorna materia prima<br />
gr3n ha brevettato un<br />
sistema per isolare il<br />
polietilene tereftalato,<br />
riportando bottiglie e<br />
tessuti al materiale<br />
vergine come quello<br />
derivato dal petrolio.<br />
Un processo “upcycling”<br />
che ha consentito<br />
all’azienda di vincere<br />
in Europa l’Innovation<br />
Radar Prize.<br />
di Eva De Vecchis<br />
gliamento e dell’imballaggio – e di<br />
garantire numerosi vantaggi.<br />
Maurizio Crippa, come nasce l’idea di gr3n?<br />
L’idea di gr3n nasce dall’incontro fortuito<br />
con un riciclatore che mi racconta di un<br />
problema nel riciclo delle vaschette di plastica.<br />
A quel punto ho riflettuto sulla possibilità<br />
di riciclare questo materiale depolimerizzando<br />
il poliestere e di farlo al<br />
microonde per questioni di velocità. Il giorno<br />
dopo, visto che in quel periodo lavoravo<br />
in università, sono andato in laboratorio, ho<br />
comprato una bottiglietta d’acqua alla<br />
macchinetta, ho tagliato la bottiglia e l’ho<br />
messa nel microonde. Io sono uno scienziato<br />
dei materiali e mi definisco più un inventore,<br />
visto che mi sono occupato sem-<br />
Di tutte le tonnellate di plastica<br />
che sono prodotte ogni anno,<br />
soltanto una piccola parte viene<br />
riciclata, di cui due terzi finiscono in tessuti.<br />
gr3n, fondata dal ricercatore Maurizio<br />
Crippa, si propone di agire dove il riciclo<br />
meccanico non arriva. Quest’ultimo<br />
è in grado di lavorare materiali come bottiglie<br />
o contenitori per alimenti ma non<br />
permette di processare i tessuti, perché<br />
dalla bottiglia si producono vestiti ma<br />
non il contrario. Questo processo prende<br />
il nome di “downcycling”, opposto alla<br />
tecnologia di gr3n che, attraverso un processo<br />
chimico, procede per “upcycling”,<br />
un processo in grado di isolare il polietilene<br />
tereftalato, noto come PET – il materiale<br />
più utilizzato nell’industria dell’abbipre<br />
di nuovi materiali o di nuovi processi<br />
che li riguardano: dopo tanti anni di laboratorio<br />
chimico, quel semplice processo di<br />
idrolisi basica non era nulla di nuovo per<br />
me. Ho deciso di utilizzare il microonde<br />
perché sapevo che c’era un’efficacia<br />
nell’accelerare la reazione, senza bisogno<br />
di fare uno studio di letteratura, quello è venuto<br />
dopo. Si è trattato di un’analisi di letteratura<br />
sistematica, abbiamo dato un approccio<br />
più razionale a quello che stavamo<br />
facendo. Abbiamo depositato un brevetto<br />
e nel frattempo fatto un “proof of concept”<br />
in laboratorio e realizzato una macchina<br />
che lavorasse con la logica del brevetto.<br />
Abbiamo quindi vinto il progetto europeo<br />
Symbioptima (grant agreement nr. 690426)<br />
nel quale abbiamo sviluppato la nostra<br />
26 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
ambiente<br />
Maurizio Crippa, fondatore e CEO<br />
di gr3n<br />
macchina industriale. Abbiamo poi vinto<br />
un secondo progetto europeo DEMETO<br />
(grant agreement nr. 768573) grazie al<br />
quale ci siamo specializzati nel processo<br />
di purificazione, sempre coperto dal brevetto,<br />
dove la tecnologia di gr3n è totalmente<br />
al centro e non solo per una parte,<br />
come nel caso precedente.<br />
Quali sono le reali differenze tra il riciclo<br />
meccanico e il processo di gr3n?<br />
Il riciclo meccanico funziona benissimo<br />
ma può processare solo certi materiali<br />
che rappresentano una frazione minimale<br />
del PET prodotto nel mondo, che si aggira<br />
sui 90 milioni di tonnellate all’anno,<br />
l’equivalente di 11 mila Tour Eiffel. Di tutta<br />
questa massa, due terzi vanno in tessuti,<br />
non in bottiglie.<br />
Del terzo destinato alle bottiglie solo il<br />
non colorato e il blu pallido sono veramente<br />
utili per il riciclo meccanico, ma le<br />
bottiglie colorate, opache e il resto del<br />
plastic trash non possono essere riciclati<br />
meccanicamente. Questo ci fa capire<br />
che il riciclo meccanico è in grado di<br />
processare al massimo il 10% del PET<br />
prodotto nel mondo. Il riciclo chimico invece<br />
può trattare anche tutto il resto. Il<br />
riciclo meccanico, inoltre, produce un<br />
materiale con proprietà meccaniche inferiori,<br />
per esempio a livello di viscosità<br />
intrinseca, rispetto al riciclo chimico,<br />
che riporta all’origine. Noi di fatto produciamo<br />
materiale vergine, uguale a quello<br />
che deriva dal petrolio. In verità quello<br />
meccanico non amo neppure chiamarlo<br />
“riciclo”, perché non si tratta di un “ciclo”:<br />
dalle bottiglie infatti, al di là di qualche<br />
applicazione, si fanno soprattutto<br />
tessuti: è dunque un processo di “downcycling”,<br />
che sì è un ciclo, ma porta ad<br />
una perdita di funzionalità del materiale<br />
e si oppone a quello che viene definito<br />
“upcycling”, ovvero quello implicato nella<br />
tecnologia di gr3n.<br />
Quali sono i vantaggi di questo processo<br />
dal punto di vista della sostenibilità?<br />
Se pensiamo che in questo processo di<br />
depolimerizzazione torniamo alle molecole<br />
che compongono il polimero e da un<br />
tessuto produciamo un polimero vergine,<br />
allora siamo noi la circolarità. Dal punto<br />
di vista della sostenibilità, gr3n intercetta<br />
materiale destinato alla discarica per<br />
produrre polimero vergine, evitando così<br />
le emissioni in ambiente di CO 2<br />
. Non a<br />
caso abbiamo un -67% circa di emissione<br />
di CO 2<br />
del polimero riciclato rispetto<br />
al polimero vergine e circa un -64% di<br />
no-renewable energy, quindi di impatto<br />
ambientale, in termini di energie non rinnovabili<br />
utilizzate. Il processo di gr3n,<br />
inoltre, ha una particolarità: i reagenti<br />
chimici da noi utilizzati per fare la reazione<br />
e il processo di purificazione vengono<br />
ottenuti dal sottoprodotto della reazione<br />
stessa, che è il classico sale da cucina.<br />
Quindi è il nostro stesso impianto a essere<br />
circolare, non consumando reagenti<br />
chimici ma solo energia. Quindi la qualità<br />
dell’energia che noi forniamo all’impianto<br />
permette di ottenere diversi livelli di sostenibilità:<br />
più è green l’energia che forniamo,<br />
più il sistema è sostenibile.<br />
Come procede il vostro progetto, avete già<br />
delle novità per il futuro?<br />
Ci saranno delle novità. Noi attualmente<br />
siamo localizzati nel Canton Ticino, in<br />
Svizzera, perché quando nel 2013 cominciammo<br />
a fare il nostro fundraising in<br />
Italia nessuno vedeva il problema delle<br />
plastiche. Scoprimmo poi che in Svizzera<br />
esiste un’agenzia confederale di promozione<br />
dell’innovazione, Innosuisse,<br />
che, dopo una fase di coaching e un<br />
esame finale, permette di ottenere un diploma<br />
che testimonia la presenza di un<br />
prodotto già realizzato che ha bisogno di<br />
un finanziamento.<br />
All’interno del progetto europeo DEMETO<br />
abbiamo invece istituito un industrial advisory<br />
board che è in grado di coprire tutte<br />
le catene del valore del poliestere, sia la<br />
catena del packaging che la catena dei<br />
tessuti. <strong>La</strong>voriamo con brand come Coca<br />
Cola, H&M, mentre nel mondo dell’industria<br />
del PET collaboriamo con Neo Group,<br />
un produttore lituano. <strong>La</strong>vorare con i<br />
brand è sempre stato fondamentale per<br />
noi. Nel packaging collaboriamo, tra i vari<br />
nomi, con Logoplaste, la multinazionale<br />
portoghese che produce packaging per<br />
un’ampia gamma di marchi.<br />
Attualmente siamo in fundraising. Sicuramente<br />
concluderemo DEMETO, l’impianto<br />
demo che nascerà a Chieti Scalo.<br />
A quel punto saremo pronti per affrontare<br />
il design dell’impianto industriale. Lo<br />
costruiremo senz’altro in Europa, in un<br />
luogo strategico, vicino alla zona di di<br />
approvvigionamento del materiale d’ingresso<br />
da processare attraverso l’impianto.<br />
L’Europa è la collocazione migliore,<br />
trattandosi di una nuova tecnologia<br />
che preferiamo sviluppare vicino ai nostri<br />
tecnici.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 27
macchine<br />
Sistema di<br />
granulazione per<br />
l’applicazione di<br />
termoformatura<br />
Materiali di ricambio<br />
a costi ridotti per<br />
supportare le aziende<br />
In questo periodo di difficoltà CMG offre un aiuto concreto ai propri<br />
clienti riducendo del 40% i costi sui ricambi dei pezzi soggetti ad<br />
usura, soprattutto lame e griglie.<br />
di Eva De Vecchis<br />
CMG progetta e produce soluzioni<br />
per applicazioni di riduzione dimensionale<br />
nel settore delle materie<br />
plastiche, che comprendono: granulatori,<br />
trituratori, nastri di alimentazione<br />
integrati, sistemi di evacuazione/trasporto<br />
del rimacinato e di separazione delle polveri.<br />
<strong>La</strong> società è in attività da 41 anni e ha<br />
consegnato oltre 30.000 unità.<br />
Per supportare tutti i suoi clienti nel mondo,<br />
in questo periodo di estrema difficoltà, CMG<br />
ha avviato un programma di ottimizzazione<br />
dei costi per lame e griglie di ricambio, che<br />
rimarrà in vigore fino a settembre <strong>2020</strong>.<br />
Il direttore generale di CMG, Giorgio Santella,<br />
ne parla con <strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong><br />
e dichiara che “nonostante i momenti<br />
difficili, la crescita di CMG continua, e così<br />
anche la nascita di soluzioni innovative e<br />
tecnologiche di nicchia, da sempre caratteristica<br />
primaria dell’azienda”.<br />
Dottor Santella, come sono andate le cose<br />
per CMG nel periodo più difficile di questa<br />
pandemia?<br />
28 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
macchine<br />
CMG nasce nel 1979 come azienda che<br />
produce macchine per packaging. Prima<br />
di produrre granulatori infatti ci occupavamo<br />
di imballaggi in carta, un prodotto che<br />
esiste da ancor prima delle bottiglie in PET.<br />
Si pensi che all’inizio producevamo vassoiatrici,<br />
ovvero macchine per realizzare vassoi<br />
in carta contenenti poliaccoppiati (il<br />
noto contenitore del latte) e questo ci colloca<br />
in un mondo che non è quello della metalmeccanica<br />
per la riduzione dimensionale,<br />
ma quello del packaging, dove siamo<br />
ancora molto attivi. Poi il tempo e gli eventi<br />
ci hanno fatto deviare su altre produzioni e<br />
oggi ci occupiamo di macchinari per il riciclo.<br />
Originariamente però il nostro mondo<br />
era il packaging e ancora oggi molti dei<br />
nostri clienti appartengono a quel comparto<br />
e utilizzano le nostre macchine, ed è<br />
proprio con loro che siamo andati a parlare,<br />
per chiedere come stanno vivendo questo<br />
periodo di crisi e come si stanno comportando<br />
sapendo che il coronavirus ha<br />
stravolto gli equilibri dell’industria, ma in<br />
certi casi, come nel packaging, ha indotto<br />
un aumento della richiesta. A queste domande<br />
ci hanno risposto dicendo di aver<br />
raggiunto, in questi mesi, una capacità lavorativa<br />
del 120-130% e che in condizioni<br />
diverse avrebbero fatto investimenti mai<br />
visti nella storia; eppure la situazione non<br />
lo permette e anche loro, come molti altri,<br />
hanno rinunciato a investire mirando ad altro:<br />
stressando al massimo le proprie linee,<br />
portando avanti manutenzioni straordinarie<br />
in tempi record e incoraggiando turni diurni<br />
e notturni per soddisfare la produzione.<br />
Giorgio Santella, Direttore Generale<br />
di CMG<br />
Come è cambiato il contatto con i clienti?<br />
Collaboriamo sempre con loro per comprendere<br />
al meglio come si evolve il settore<br />
in cui lavorano, e questo può essere fatto<br />
solo attraverso il dialogo che nel periodo<br />
corrente avviene soprattutto via telefono o<br />
via Skype: entrambi mezzi molto efficaci ma<br />
che non sostituiscono l’incontro di persona<br />
e non inducono azioni importanti.<br />
Come azienda la prima domanda che ci<br />
siamo posti, visto il periodo di emergenza,<br />
è stata: cosa possiamo fare in maniera proattiva<br />
per produrre un beneficio utile ai nostri<br />
clienti? Sia per quelli che stanno andando<br />
bene, ma soprattutto per quelli che<br />
hanno maggiori difficoltà e necessitano di<br />
ancora più supporto. Per parlare di questo<br />
bisogna considerare che CMG ha fornito<br />
oltre 30 mila macchine ad una quantità elevata<br />
di clienti, installate in tutto il mondo.<br />
<strong>La</strong> CMG ha immesso sul mercato oltre 15<br />
mila unità negli USA e altre 15 mila tra Europa,<br />
Medioriente e Asia.<br />
Vista la situazione e la volontà di dare un<br />
supporto concreto ai nostri clienti abbiamo<br />
capito che l’assistenza tecnica e i pezzi di<br />
ricambio sono le componenti fondamentali<br />
in una fase come questa, non solo di crisi,<br />
ma anche di ripresa, dove la prima necessità<br />
è quella di far funzionare al meglio le<br />
macchine esistenti. Riflettendo su questi<br />
punti, CMG ha pensato che, invece di porsi<br />
come parte passiva, preferisce aiutare le<br />
aziende ad affrontare la ripresa attraverso<br />
un programma di ottimizzazione dei costi<br />
<strong>La</strong>me per granulazione<br />
Nuovo granulatore ad alta precisione G17<br />
per le parti soggette ad usura (soprattutto<br />
lame e griglie di ricambio). In questa iniziativa,<br />
che rimarrà in vigore fino a settembre<br />
<strong>2020</strong>, abbiamo consultato tutte le parti<br />
coinvolte nel processo di produzione di<br />
lame e griglie, le quali si sono affiancate a<br />
CMG per raggiungere l’obiettivo di offrire<br />
uno sconto del 40% a tutti i clienti su questi<br />
pezzi di ricambio. Ecco il nostro contributo<br />
al periodo di crisi.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 29
macchine<br />
Supergranulatore EV916<br />
Perché offrire alle aziende un prodotto ad un<br />
prezzo così basso?<br />
Perché è proprio grazie al volume che queste<br />
aziende produrranno che siamo riusciti<br />
a mettere in piedi un programma simile e a<br />
dare un beneficio a tutti, compresi coloro<br />
che invece non vivono una situazione altrettanto<br />
favorevole.<br />
Avete soluzioni o progetti innovativi che<br />
pensate di portare avanti una volta superata<br />
l’emergenza?<br />
Noi siamo un’azienda che punta totalmente<br />
le proprie strategie di crescita sull’innovazione,<br />
ci sono degli aspetti importanti da<br />
tenere ben presenti che non abbiamo relegato<br />
in secondo piano, neanche in una situazione<br />
come questa. Nel mese di febbraio,<br />
quando già era forte il timore che il<br />
coronavirus si propagasse e quindi si prospettavano<br />
mesi difficili per le industrie e le<br />
attività commerciali, CMG ha concluso due<br />
grandi progetti di sviluppo tecnologico. Il<br />
Sistema di trasporto e depolverazione<br />
rimacinato<br />
primo riguarda il settore del riciclo delle plastiche<br />
post consumo e il secondo riguarda il<br />
settore del riciclo delle plastiche biodegradabili.<br />
Mi preme però puntualizzare che non<br />
abbiamo ancora fatto un piano di lancio di<br />
queste novità e per farlo aspettiamo una<br />
condizione industriale più favorevole, sicuramente<br />
più recettiva.<br />
Avete tratto qualche insegnamento da questo<br />
periodo così complesso?<br />
Dal momento in cui si è venuta a verificare<br />
questa situazione di crisi non abbiamo mai<br />
pensato di cessare l’attività se non fossimo<br />
stati obbligati, e quindi ci siamo subito<br />
adeguati a quelle che erano le misure di<br />
Trituratore monorotore - taglio<br />
ad alta precisione<br />
sicurezza necessarie per proseguire il lavoro<br />
in azienda. <strong>La</strong> nostra sede ha la fortuna<br />
di essere dotata di grandi spazi, necessari<br />
per la tipologia dei prodotti che<br />
trattiamo, e di contenere un limitato numero<br />
di persone, il che ci ha sempre permesso<br />
di lavorare in modo sicuro e senza stravolgere<br />
la nostra routine. Lo smart working<br />
è stato comunque adottato come metodo<br />
operativo complementare. L’insegnamento<br />
che abbiamo tratto è che, molto probabilmente,<br />
condizioni critiche e inaspettate<br />
come queste si affrontano solo con la collaborazione<br />
e la condivisione delle azioni.<br />
Noi pensiamo che sia necessario mantenere<br />
il sangue freddo e avere la capacità<br />
di prendere decisioni condivise da parte di<br />
tutti per poter comunque progredire. Tutti<br />
in CMG hanno dimostrato grande spirito di<br />
condivisione e di affiatamento, di cui sono<br />
particolarmente orgoglioso.<br />
30 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
stampaggio<br />
a iniezione<br />
Negri Bossi converte 2 impianti alla produzione di mascherine<br />
Mentre il virus infuriava e sembrava non esserci una via d’uscita,<br />
Negri Bossi ha sentito il dovere di ingegnarsi a trovare una<br />
soluzione, per essere parte attiva nella trasformazione in corso e<br />
nella rincorsa verso la “normalità”.<br />
In quest’ottica, Negri Bossi, specialista italiano nelle macchine<br />
ad iniezione per lo stampaggio di materiale plastico, ha compiuto<br />
un’opera straordinaria di cambiamento per il bene della comunità.<br />
Dal 9 aprile scorso, l’azienda, situata a Cologno Monzese, utilizza<br />
due macchine a iniezione per la produzione di mascherine<br />
per contrastare la diffusione del Covid-19, la pandemia più grave<br />
di questo inizio secolo.<br />
L’idea è partita dal responsabile dello stampaggio, Ruggero<br />
Galbusera, e dal direttore operativo, Maurizio Seregni, già impegnati<br />
nel sociale; in particolare, Seregni ha prestato servizio per<br />
ben 20 anni come volontario in Croce Bianca.<br />
Il progetto è stato fin da subito apprezzato e sostenuto nelle<br />
varie fasi evolutive da Giancarlo Costa, presidente del Comitato<br />
Coordinamento Volontari di Monza e Brianza, che ci ha fatto visita<br />
nei giorni scorsi e con il quale sono stati organizzati gli aspetti<br />
logistici per la distribuzione alla collettività.<br />
Le mascherine, esito di un progetto realizzato interamente da<br />
Negri Bossi, sono in gomma termoplastica, un materiale molto<br />
flessibile e per questo motivo risultano essere confortevoli ed<br />
ergonomiche.<br />
Questo dispositivo può essere riutilizzato grazie all’intercambiabilità<br />
del tessuto filtrante e predispone la possibilità di un upgrade<br />
a livello superiore grazie ad un eventuale inserimento del<br />
filtro valvola espirazione per far fronte a certificazioni future.<br />
A questo proposito, sono in corso di attuazione le procedure<br />
richieste dal Decreto Legislativo stesso per i DPI. (riferimento<br />
D.L. 17 Marzo <strong>2020</strong> n. 18, art. 16, c. 2.)<br />
Altro fattore positivo delle mascherine, ideate da Negri Bossi<br />
e dalla geometria totalmente ergonomica,<br />
è che sono trasparenti, perciò non vanno a<br />
limitare il campo visivo e, inoltre, non causano<br />
l’appannamento delle lenti in caso di utilizzo<br />
di occhiali.<br />
Per finire sono facilmente igienizzabili in acqua bollente e con<br />
sapone neutro. Lo stampo è stato costruito in tempi record da<br />
Esistampi, costruttore di stampi marchigiano che collabora con<br />
Negri Bossi da molti anni. <strong>La</strong> capacità produttiva raggiunge a pieno<br />
regime una quantità straordinaria di 500 mascherine all’ora.<br />
Tutti i terzi coinvolti per completare il processo di produzione<br />
si sono dimostrati pronti e disponibili, insieme a Negri Bossi, a<br />
iniziare un progetto così fortemente legato al bene della comunità:<br />
dalla donazione di materiale plastico (da parte della società<br />
Francesco Franceschetti Elastomeri) all’insacchettatrice (donata<br />
dall’azienda Ravizza Packaging).<br />
Anche questa volta, Negri Bossi ha dimostrato le sue doti di adattabilità<br />
e versatilità e ha dimostrato che la vera differenza la fanno<br />
le persone che ci lavorano e si impegnano al massimo ogni giorno.<br />
Norma ISO per la sicurezza delle macchine a iniezione<br />
Al termine di un lungo percorso,<br />
durato circa sette anni, per lo studio<br />
e la definizione della norma per la<br />
sicurezza delle macchine a iniezione<br />
per plastica e gomma, nell’ambito<br />
del Comitato Tecnico ISO/TC 270,<br />
con la partecipazione attiva di oltre<br />
30 esperti delegati degli enti nazionali<br />
di normazione di 13 Paesi, coordinati<br />
da Bernd Nötel dell’Associazione<br />
tedesca VDMA, la norma<br />
per la sicurezza delle macchine a<br />
iniezione, contrassegnata dalla sigla<br />
ISO 20430, è stata pubblicata lo<br />
scorso 22 aprile.<br />
Vanno sottolineati tre aspetti di<br />
particolare importanza:<br />
• la ISO 20430:<strong>2020</strong> è la prima<br />
norma riconosciuta a livello mondiale<br />
per il settore delle macchine<br />
per plastica e gomma e consente ai<br />
costruttori di tali macchine di avere<br />
un unico riferimento normativo valido<br />
mondialmente (infatti all’ISO,<br />
aderiscono 121 Paesi);<br />
• la versione EN ISO della norma,<br />
che sarà obbligatoriamente corredata<br />
dall’Annex ZA (che riepiloga<br />
gli specifici RES, riportati nell’allegato<br />
I della Direttiva Macchine<br />
2006/42/CE, presi in considerazione<br />
nella norma) sarà pubblicata a<br />
fine maggio;<br />
• il Comitato Tecnico ISO/TC<br />
270, attualmente presieduto da<br />
Claudio Celata e che si avvale della<br />
Segreteria di UNI, è stato creato ed<br />
è finanziato da Amaplast, che a suo<br />
tempo, prima dell’avvio dei lavori<br />
ha dovuto superare non poca resistenza<br />
da parte di altre organizzazioni<br />
extra-europee.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 31
stampaggio<br />
a iniezione<br />
Impianti flessibili<br />
per produzioni diversificate<br />
Presma ha affrontato in<br />
sicurezza e senza contraccolpi<br />
l’emergenza sanitaria,<br />
concentrandosi sullo sviluppo<br />
di macchinari complessi e<br />
personalizzati, capaci di<br />
adattarsi in tempo reale<br />
al frequente cambiamento<br />
di formati e parametri di<br />
produzione.<br />
di Alessandro Bignami<br />
do in modo sempre più determinato anche<br />
nei settori della gomma e del silicone. In un<br />
periodo in cui l’Italia sta cercando di rialzarsi<br />
dopo la fase acuta della crisi sanitaria, abbiamo<br />
raccolto alcune considerazioni di<br />
Franco Canziani, che fa parte della generazione<br />
attualmente alla guida di Presma.<br />
Qual è stato l’impatto del lockdown sulla vostra<br />
attività produttiva?<br />
Non abbiamo subito particolari contraccolpi<br />
a causa dell’emergenza, anche perché non<br />
stavamo vivendo picchi di lavoro per commesse<br />
urgenti. Per la verità, poco prima del<br />
lockdown avevamo già deciso di fermarci<br />
una settimana, per capire meglio cosa stava<br />
succedendo e organizzarci per riaprire<br />
in sicurezza. Dato che la fabbricazione di<br />
macchine per l’industria delle materie plastiche<br />
e della gomma era fra i codici ATECO<br />
consentiti, abbiamo riaperto la settimana<br />
successiva, con pochi operatori, al fine di<br />
gestire alcune spedizioni. Alla quarta setti-<br />
Concentrata su commesse importanti<br />
e dai tempi piuttosto lunghi, Presma<br />
ha attraversato la tempesta del Covid-19<br />
mantenendo saldamente la rotta verso<br />
i propri obiettivi, anche se chiaramente<br />
con ritmi di lavoro meno sostenuti. Da alcuni<br />
anni l’azienda di Gornate Olona, in provincia<br />
di Varese, le cui origini risalgono agli anni ‘20<br />
del secolo scorso, punta molto sulla tecnologia<br />
di stampaggio multistazione e sta entranmana<br />
dal decreto di chiusura siamo tornati<br />
alla piena operatività, nel rispetto dei protocolli<br />
di sicurezza. Non abbiamo incontrato<br />
difficoltà nemmeno nel reperimento dei dispositivi<br />
di protezione individuale. Non posso<br />
dire, insomma, che l’attività dell’azienda<br />
sia stata penalizzata dall’epidemia.<br />
Anche se la produzione è stata un po’ rallentata…<br />
Sì, ma avevamo previsto un periodo di relativa<br />
calma, anche in funzione della raccolta ordini<br />
del secondo semestre del 2019. Inoltre il nostro<br />
lavoro si concentra su commesse lunghe<br />
e complesse, che possono richiedere 6-8<br />
mesi. Le abbiamo portate avanti in piena sicurezza.<br />
Per contro, è vero che le trattative sui<br />
nuovi ordini si sono temporaneamente bloccate,<br />
così come sono slittati il collaudo e il ritiro,<br />
da parte dei clienti, degli ultimi impianti realizzati,<br />
quasi tutti destinati all’estero.<br />
Fortunatamente siamo riusciti a consegnare<br />
nel periodo di emergenza almeno un impor-<br />
ROTO PVC 16 è una rotativa a 16<br />
stazioni per PVC riciclato<br />
32 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
stampaggio<br />
a iniezione<br />
Franco Canziani, Responsabile<br />
Commerciale di Presma<br />
tante impianto per uno stabilimento in Gran<br />
Bretagna. Contiamo comunque di ricevere a<br />
breve i clienti per portare a termine le commesse<br />
rimaste in sospeso da prima che si<br />
scatenasse l’epidemia di Covid-19.<br />
Come è cambiato il rapporto con i clienti in<br />
questo periodo?<br />
L’impossibilità di muoversi ha sostanzialmente<br />
azzerato visite e incontri. E il clima di<br />
sospensione ha finito per fermare ai box anche<br />
le trattative che erano a un passo<br />
dall’accordo di chiusura. Tuttavia non si tratta<br />
di opportunità perse, ma semplicemente<br />
in stand by, come sta capitando del resto in<br />
tanti settori. È facile immaginare che molte<br />
aziende stiano rimandando le decisioni in<br />
attesa delle iniezioni di liquidità annunciate<br />
dal governo o di capire quali linee di credito<br />
potranno utilizzare. Siamo comunque in<br />
stretto contatto con i clienti e le trattative<br />
sono tuttora calde. Questo ci fan ben sperare<br />
per il prossimo futuro.<br />
Quanto tempo ci vorrà, secondo Lei, perché<br />
il mercato torni a una condizione vicina alla<br />
“normalità”?<br />
Certamente ci vorrà tempo, ma oggi è difficile<br />
sbilanciarsi nelle previsioni. Sappiamo che<br />
in Italia saranno decisivi il ruolo delle banche<br />
e l’erogazione dei finanziamenti, ma Presma<br />
lavora soprattutto con l’estero. Fin dai primi<br />
giorni di riapertura, ci siamo attivati per tornare<br />
a breve a vedere di persona alcuni<br />
clienti. Siamo ottimisti sulla ripresa delle trattative<br />
che erano rimaste in sospeso.<br />
State lavorando a qualche innovazione<br />
tecnologica? A K 2019 avete presentato<br />
una pressa rotativa a 45 stazioni per la produzione<br />
di tappi in resine termoplastiche<br />
espanse…<br />
Sì, è una macchina che ha le caratteristiche<br />
della multistazione, una tecnologia su cui<br />
stiamo puntando molto. In realtà, avremmo<br />
tanti impianti interessanti e complessi da mostrare,<br />
ma per questioni logistiche e di autorizzazioni<br />
da parte dei clienti destinatari, è<br />
molto difficile esporli funzionanti con gli<br />
stampi dedicati. Va considerato che non abbiamo<br />
modelli standard. Le nostre macchine<br />
sono progettate per precisi contesti produttivi.<br />
<strong>Oggi</strong> siamo molto impegnati su commesse<br />
per trasformatori medio-grandi. Si tratta di<br />
presse estremamente flessibili, che interpretano<br />
le esigenze odierne, che ai grandi lotti<br />
di produzione preferiscono tanti lotti più piccoli<br />
e diversificati. <strong>La</strong> stessa macchina deve<br />
saper produrre più formati dello stesso articolo,<br />
adattandosi in tempo reale ai continui<br />
cambiamenti dei parametri di produzione.<br />
Per raggiungere questi obiettivi è necessario<br />
concentrare risorse sullo sviluppo di software<br />
e sistemi di automazione. Una complessità<br />
di progettazione e costruzione crescente<br />
che richiede tempi piuttosto lunghi.<br />
Quali sono i settori in cui state trovando i<br />
maggiori riscontri?<br />
Abbiamo sempre lavorato molto con l’industria<br />
del riciclo delle materie plastiche. Ultimamente<br />
ci stiamo muovendo con buoni risultati<br />
anche nei settori della gomma e del<br />
silicone, grazie al successo del sistema multistazione<br />
nella macchina rotativa. Proprio<br />
recentemente un cliente che opera nel settore<br />
del silicone solido ha espresso la sua soddisfazione<br />
per questa tecnologia, di cui ha<br />
riscontrato le maggiori potenzialità produttive<br />
rispetto alle macchine statiche. Gomma e<br />
silicone sono settori non semplici da approcciare,<br />
da tempo legati a tecnologie consolidate.<br />
Ma chi ha sperimentato le macchine<br />
multistazione tende poi a confermare la scelta.<br />
Una scelta che ha consentito a un nostro<br />
cliente di entrare nel settore automobilistico,<br />
riuscendo finalmente a competere nei prezzi<br />
con i concorrenti cinesi, con il vantaggio di<br />
una qualità superiore e del servizio just in<br />
time garantito dalla vicinanza geografica. Al<br />
di là della sofferenza che sta vivendo in questi<br />
mesi, la filiera dell’automotive, un tempo<br />
quasi esclusivamente riservata alle grandi<br />
aziende, ci sta offrendo nuove opportunità.<br />
Che effetti avrà sul settore delle materie plastiche<br />
la crisi di fiere e ed eventi innescata dal<br />
coronavirus?<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 33
stampaggio<br />
a iniezione<br />
È difficile prevedere cosa succederà nel<br />
mondo delle fiere. Posso dire però che questo<br />
periodo ha cambiato il modo di incontrare<br />
e scambiare informazioni con clienti e<br />
fornitori. Eravamo abituati a guidare per<br />
centinaia di chilometri in autostrada o salire<br />
sugli aerei anche semplicemente per sedersi<br />
attorno a un tavolo per una trattativa.<br />
<strong>Oggi</strong> abbiamo scoperto che si possono ottenere<br />
gli stessi risultati collegandosi a una<br />
videoconferenza dall’ufficio. Aziende si<br />
sono perfino organizzate per eseguire dimostrazioni<br />
e collaudi di macchine in streaming.<br />
Questa evoluzione non potrà che toccare<br />
profondamente anche l’organizzazione<br />
delle fiere e delle convention, spesso molto<br />
impegnative in termini di costi, tempo e organizzazione<br />
logistica. Credo che la crisi<br />
porterà un inevitabile ridimensionamento<br />
del settore fieristico. Oltre a importanti cambiamenti<br />
nel modo di lavorare e di vivere.<br />
ROTO LOP RS 2000 F-6<br />
è una rotativa a 6 stazioni<br />
per silicone solido<br />
34 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
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<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
saldatura<br />
Termoretrazione di membrane in polietilene<br />
Apprezzata e conosciuta nell’industria<br />
alimentare soprattutto per i prodotti della<br />
divisione Process Heat, riscaldatori e soffianti<br />
per l’industria di processo, la multinazionale<br />
svizzera Leister offre da 70 anni<br />
soluzioni per la lavorazione delle materie<br />
plastiche.<br />
<strong>La</strong> tecnologia ad aria calda è molto<br />
diffusa nei processi di lavorazione del<br />
settore alimentare: per le applicazioni in<br />
cui una fonte di calore perfettamente regolabile,<br />
in grado di rendere disponibile<br />
l’aria calda proprio nel luogo fisico e nel<br />
momento preciso in cui serve al processo<br />
produttivo, è capace di garantire i più<br />
stringenti requisiti di igiene richiesti a un<br />
costo ragionevole.<br />
In molti processi, dall’essicazione all’asciugatura,<br />
dai sistemi di chiusura al<br />
packaging, l’aria calda è uno strumento<br />
semplice, pulito e sicuro, facile da regolare<br />
e che non causa alterazioni indesiderate al<br />
cibo o alle bevande.<br />
Le soluzioni proposte dalla divisione<br />
Process Heat di Leister per lavorazione<br />
delle materie plastiche nel settore del<br />
food and beverage sono molteplici. Fra<br />
queste si distingue FORTE S3, che come<br />
il nome suggerisce è il più potente fra gli<br />
apparecchi manuali Leister.<br />
Ideale per i pallet<br />
Con un peso di soli 4,4 kg e una potenza<br />
di ben 10 kW, FORTE S3 rappresenta<br />
una combinazione ideale di efficienza e<br />
maneggevolezza. Progettato con particolare<br />
attenzione all’ergonomia, come del<br />
resto tutti gli apparecchi manuali Leister,<br />
unisce una pratica impugnatura a un design<br />
compatto (misura solo 390 x 132 x<br />
215 mm) che ne rende agevole l’utilizzo<br />
anche in spazi ristretti; un piedino d’appoggio<br />
integrato nella struttura dell’apparecchio<br />
facilita ulteriormente l’attività<br />
dell’operatore.<br />
Grazie alla sua potenza, FORTES3 può<br />
erogare un possente getto di aria calda<br />
che arriva anche a temperature di 650°C.<br />
Risulta ideale per la termoretrazione di<br />
membrane in polietilene, sia sotto forma<br />
di fogli, fissati con apposito nastro, o cappucci:<br />
come applicazione di elezione per<br />
FORTE S3 va segnalato l’imballaggio di<br />
merci ingombranti e pallet.<br />
Rapido e sicuro<br />
Oltre a garantire una termoretrazione<br />
uniforme e a permettere una notevole<br />
rapidità nella lavorazione, FORTE S3 si<br />
distingue anche per la sicurezza. Rispetto<br />
all’utilizzo della fiamma libera, ancora<br />
largamente diffuso nel settore, la maggior<br />
sicurezza della tecnologia ad aria calda è<br />
evidente, soprattutto in presenza di materiali<br />
infiammabili o soggetti a scadimenti<br />
qualitativi se sottoposti a un riscaldamento<br />
troppo intenso.<br />
Come tutti i soffianti e riscaldatori Leister,<br />
anche FORTE S3 deve la propria ottima<br />
reputazione ai severi controlli di qualità<br />
ai quali tutta la produzione è sottoposta<br />
nei laboratori di proprietà dell’azienda,<br />
in Svizzera. Nei rari casi in cui fosse<br />
necessario sottoporre FORTE S3 a manutenzione,<br />
il servizio fornito da Leister<br />
Technologies Italia è eccellente, accurato<br />
e tempestivo. Anche in questo periodo<br />
gli uffici tecnici dell’azienda rimangono<br />
a disposizione, compatibilmente con le<br />
restrizioni in vigore, per riparazioni e assistenza<br />
su tutti i prodotti.<br />
Da 70 anni Leister produce e commercializza<br />
riscaldatori industriali e macchinari<br />
per la saldatura della<br />
plastica; tecnologie all’avanguardia,<br />
una gamma<br />
ampia e completa e personale<br />
commerciale qualificato permettono<br />
di trovare la soluzione ideale per le<br />
esigenze di aziende operanti nei più diversi<br />
settori.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 35
componenti<br />
Trasporto di pezzi con superfici irregolari<br />
L’azienda specializzata nella pneumatica, SMC, rilascia la pinza magnetica MHM che<br />
supporta nella movimentazione di pezzi con superfici irregolari offrendo una manipolazione<br />
affidabile e sicura e tempi ciclo ridotti che aumentano la produttività.<br />
Con una forza di tenuta fino a 1000 N, MHM trattiene i pezzi anche quando l’alimentazione<br />
dell’aria viene arrestata, assicurando la massima tranquillità quando si tratta<br />
di movimentare i pezzi in modo affidabile e sicuro. Inoltre, con una forza residua di 0.3<br />
N max., la durata del ciclo si riduce e la produttività ne risulta migliorata.<br />
Adatta per diverse applicazioni di trasferimento, la forza di tenuta della pinza MHM<br />
può essere regolata modificando la distanza tra il magnete e il pezzo tramite la vite di<br />
regolazione.<br />
Realizzato in gomma fluorurata, l’anello di contatto previene i danni ai pezzi, consentendo<br />
un risparmio sui costi; inoltre impedisce che il pezzo scivoli durante le operazioni<br />
migliorando la sicurezza. Dotata di tre superfici di montaggio e della possibilità<br />
di montare sensori, MHM offre flessibilità e un maggiore controllo del processo.<br />
Teste di estrusione più semplici ed efficienti<br />
Nordson Corporation ha semplificato il disegno del sistema di<br />
parzializzazione EPC per le teste di estrusione EDI ® di laminazione e<br />
rivestimento, rendendo più semplice il controllo dei bordi laterali e<br />
riducendo i tempi di fermo macchina legati alle operazioni di variazione<br />
della larghezza e di pulizia.<br />
Le teste EPC comprendono un sistema interno di regolazione<br />
della larghezza, che consente di ridurre i costi della resina e gli scarti<br />
di rifilatura controllando la formazione dell’ingrossamento dei bordi<br />
laterali, ed uno esterno, che consente di regolare facilmente la<br />
larghezza. Le migliorie progettuali comportano i seguenti vantaggi:<br />
• <strong>Maggio</strong>re facilità di controllo dei bordi laterali. Per consentire<br />
la regolazione separata dei singoli componenti del regolatore di<br />
larghezza interno, Nordson ha sostituito un ingranaggio a pignone<br />
e cremagliera con un perno filettato che facilita la regolazione<br />
di precisione dei bordi laterali, riducendo la quantità delle rifilature<br />
necessarie ed aumentando i risparmi sui materiali.<br />
• <strong>Maggio</strong>re facilità di regolazione manuale della larghezza del parzializzatore.<br />
Nordson ha sostituito un riduttore utilizzato per la regolazione<br />
della larghezza complessiva di parzializzazione inserendo<br />
un dado sull’asta di regolazione, riducendo in tal modo la larghezza<br />
e il peso del sistema di parzializzazione e aumentando l’accesso per<br />
gli operatori.<br />
• Costruzione più robusta e maggiore facilità di controllo. <strong>La</strong> regolazione<br />
del parzializzatore risulta semplificata grazie ad una nuova<br />
guida di supporto dell’asta.<br />
• <strong>Maggio</strong>re facilità di accesso per le operazioni di pulizia e manutenzione.<br />
Il regolatore di larghezza esterno a basso profilo può<br />
essere smontato in un sol pezzo, o può essere sfilato per installare<br />
un raschietto labbri senza dover smontare l’intero gruppo parzializzatore.<br />
Analogamente, i componenti del regolatore interno possono<br />
essere smontati rimuovendo sei perni presenti all’estremità del parzializzatore,<br />
senza dover disassemblare l’intero gruppo.<br />
“Le migliorie apportate da Nordson alla progettazione del sistema<br />
EPC risolvono i problemi evidenziati dalle aziende di trasformazione,<br />
soprattutto per quanto riguarda la spinta competitiva di aumentare<br />
la produttività”, ha dichiarato Patrick Meinen, global product line<br />
manager per le teste EDI. “Le nostre teste extrusion coating di nuova<br />
progettazione sono più semplici da usare e da mantenere, consentendo<br />
lo stesso efficace controllo dei bordi laterali”.<br />
Il sistema interno di parzializzazione delle teste EPC consente la<br />
regolazione di precisione del profilo di uscita del rivestimento. Nelle<br />
teste sprovviste di sistema di regolazione della larghezza EPC il<br />
polimero fuso evidenzia un flusso trasversale, che crea un ingrossamento<br />
dei bordi laterali più ampio, dovuto al necking all’uscita della<br />
testa. Nel sistema EPC, i componenti del parzializzatore interno per<br />
la regolazione del profilo dei bordi laterali sono sistemati a valle del<br />
collettore principale, uno nella sezione preland e l’altro nel collettore<br />
secondario. Regolando le posizioni reciproche di questi componenti<br />
è possibile ridurre il flusso di polimero alle estremità del rivestimento,<br />
riducendo così al minimo l’ingrossamento dei bordi laterali.<br />
36 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
componenti<br />
Una vetrina digitale per i sistemi filtranti<br />
Grafica modificata, facile ed intuitiva navigabilità<br />
e contenuti aggiornati rendono il nuovo<br />
website di Flowise un moderno strumento<br />
per tutti gli utenti interessati al mondo della<br />
filtrazione. L’azienda rinnova il sito web dedicato<br />
ai suoi sistemi di filtrazione a partire dal<br />
dominio flowisefiltri.com che propone diversi<br />
filtri, cartucce e sacchi filtranti, tutti corredati da<br />
dettagliate schede prodotto e pensati per ogni<br />
specifica esigenza di filtrazione e separazione<br />
fluidi: dai circuiti di refrigerazione dell’acqua per<br />
lo stampaggio di materie plastiche, gomma o<br />
pressofusione agli impianti di trattamento delle<br />
acque potabili, passando per lavanderie industriali<br />
e macchine lava pezzi per l’industria meccanica.<br />
I filtri sono inoltre utilizzati nel settore<br />
alimentare per la filtrazione di olio, vino e birra,<br />
in ambito cosmetico, farmaceutico, agricolo,<br />
petrolchimico e in altre filiere industriali.<br />
Una seria problematica legata all’acqua di<br />
raffreddamento è la proliferazione di ruggine,<br />
calcare, alghe e batteri. I sistemi filtranti Flowise<br />
sono in grado di trattenere questi elementi<br />
nocivi al fine di migliorare la qualità dell’acqua<br />
utilizzata nei diversi ambiti.<br />
L’azienda milanese propone filtri industriali<br />
sia a sacco che con cartucce filtranti, realizzati<br />
con diversi materiali, acciaio inox, ottone o anche<br />
PVC per garantire maggiore compatibilità<br />
con particolari sostanze chimiche, in dimensioni<br />
dai 5 ai 40 pollici e anche su misura per<br />
nuove applicazioni. Flowise completa l’offerta<br />
con un servizio di consulenza nella scelta dei<br />
sistemi più adatti all’impianto o applicazione<br />
finale e di puntuale assistenza e manutenzione<br />
post vendita. Una particolare attenzione al<br />
cliente presente anche nel nuovo sito web, ottimizzato<br />
per la fruizione su smart phone e tablet<br />
e dotato, oltre che del classico form di contatto,<br />
di un servizio di WhatsApp Business per poter<br />
comunicare in tempo reale con l’azienda.<br />
flowisefiltri.com è arricchito da un blog dedicato<br />
all’approfondimento di tematiche di<br />
interesse ed è collegato alla pagina LinkedIn<br />
costantemente aggiornata.<br />
Tecnologia per sistemi ad otturazione servo controllata<br />
Presentato nei primi mesi del<br />
<strong>2020</strong>, il FLEXflow Evo rappresenta<br />
l‘evoluzione della tecnologia<br />
FLEXflow di HRSflow per i sistemi<br />
ad otturazione elettrica servo controllata,<br />
la tecnologia che ha rivoluzionato<br />
lo stampaggio ad iniezione<br />
sequenziale. Grazie ad attuatori<br />
fissati direttamente sul braccio, il<br />
sistema si presenta pronto all’uso,<br />
per una rapida e sicura installazione<br />
nello stampo. Il software aggiornato<br />
semplifica il lavoro dell’operatore<br />
e può essere facilmente<br />
aggiornato su tutte le attuali unità<br />
di controllo. <strong>La</strong> nuova centralina è<br />
persino più reattiva grazie all’ottimizzazione<br />
del trasferimento dati.<br />
<strong>La</strong> serie FLEXflow Evo è completata<br />
dal sistema ad otturazione<br />
FLEXflow Evo One, anch’esso servo<br />
controllato. Invece del consueto<br />
sistema di controllo, un modulo<br />
guida molto semplice associato<br />
ad ogni ugello singolo controlla il<br />
flusso del materiale fuso per produrre<br />
parti stampate replicabili e di<br />
elevata qualità.<br />
Al momento, le tendenze applicative<br />
più promettenti per la tecnologia<br />
FLEXflow Evo includono gli<br />
stampi family e la retro iniezione di<br />
film. Le aziende che usano stampi<br />
family per la produzione simultanea<br />
di diversi componenti in un’unica<br />
stampata beneficiano di un<br />
notevole risparmio di costi rispetto<br />
alla produzione separata dei singoli<br />
componenti. Inoltre il FLEXflow<br />
Evo permette lo stampaggio, nello<br />
stesso stampo, di componenti<br />
con significative differenze di geometria<br />
e peso. <strong>La</strong> retro iniezione<br />
di film capacitivi è una tecnologia<br />
all’avanguardia, che inizia solo ora<br />
a diffondersi. Essa consente, ad<br />
esempio, l’integrazione di elementi<br />
funzionali a basso spessore, quali<br />
luci, sensori o interruttori touch, e<br />
permette pertanto una flessibilità<br />
di design ad un livello in precedenza<br />
impensabile, soprattutto per le<br />
applicazioni auto di interni e per le<br />
applicazioni esterne con superfici<br />
goffrate o lucide di classe A.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 37
materiali<br />
“Un territorio segnato<br />
dall’epidemia, ma con tanta<br />
voglia di reagire”<br />
Profondamente<br />
legata alla comunità<br />
bergamasca,<br />
RadiciGroup ha<br />
promosso diverse<br />
iniziative a sostegno<br />
della lotta al Covid-19.<br />
Il presidente Angelo<br />
Radici: “<strong>La</strong> ripresa<br />
sarà lenta e difficile,<br />
ma siamo pronti a dare<br />
il nostro contributo<br />
per rimettere in moto<br />
l’economia italiana”.<br />
a cura di Alessandro Bignami<br />
Cerchietti in<br />
nylon destinati<br />
alla realizzazione<br />
di visiere<br />
protettive<br />
per il personale<br />
sanitario<br />
Il presidente di RadiciGroup,<br />
Angelo Radici<br />
Pur essendo una realtà di respiro internazionale,<br />
RadiciGroup ha una<br />
storia profondamente intrecciata<br />
con quella del territorio bergamasco e della<br />
Val Gandino, dove è stata fondata negli<br />
anni ’40 del secolo scorso e dove tuttora è<br />
collocata la sede centrale. Così la società<br />
– leader nella produzione di poliammidi,<br />
tecnopolimeri e fibre sintetiche – si è trovata<br />
improvvisamente in prima linea in una<br />
delle aree più colpite dall’epidemia di coronavirus.<br />
L’azienda è rimasta accanto ai<br />
propri dipendenti, alle loro famiglie, alla<br />
comunità e agli ospedali vicini, mettendo a<br />
disposizione risorse e competenze. Nei<br />
primi giorni della fase 2, quando lentamente<br />
l’Italia prova a riguadagnarsi un barlume<br />
di normalità, abbiamo fatto il punto con Angelo<br />
Radici, presidente del Gruppo.<br />
Qual è stato l’impatto dell’epidemia sul vostro<br />
personale e sul vostro lavoro?<br />
I nostri dipendenti, come tutte le altre persone<br />
di questa zona, che è stata una delle<br />
più colpite d’Italia, sono stati toccati da vicino<br />
da questa terribile situazione. Ho visto<br />
comunque, e continuo a vedere, da parte<br />
di tutti, una grande voglia di non arrendersi<br />
e andare avanti, mostrando grande determinazione<br />
e capacità di reagire alle difficoltà<br />
di questo momento. E, soprattutto, ho<br />
visto grande solidarietà e comunione di<br />
intenti da parte delle nostre persone, che<br />
si sono subito messe in gioco contribuen-<br />
38 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
do alla lotta contro il Coronavirus, attivandosi<br />
in diversi progetti che ci hanno visto<br />
coinvolti a supporto della gestione dell’emergenza.<br />
Con quali provvedimenti avete reagito<br />
all’emergenza e quali attività avete potuto<br />
continuare a svolgere?<br />
Come RadiciGroup abbiamo reagito all’emergenza<br />
nel pieno rispetto delle misure<br />
poste in campo dal Governo Italiano e<br />
avendo sempre come priorità la salute e la<br />
sicurezza dei nostri dipendenti. Abbiamo<br />
adottato da subito nei siti produttivi le indicazioni<br />
e le precauzioni prescritte dalle istituzioni<br />
e abbiamo attivato stringenti protocolli<br />
aziendali. Nelle scorse settimane<br />
alcune aziende sono state chiuse per consentire<br />
di sanificare gli ambienti, per rifornirci<br />
di tutti i DPI necessari ed essere pronti<br />
per la ripresa: oggi le aziende hanno<br />
riaperto in conformità con i protocolli di sicurezza<br />
legati all’emergenza Covid-19 e<br />
concordati con le parti sociali.<br />
Il personale che solitamente lavora negli<br />
uffici, invece, grazie al supporto della tecnologia<br />
a disposizione è passato tempestivamente<br />
alla modalità di lavoro agile già<br />
nella primissima fase dell’emergenza, proseguendo<br />
in totale efficienza.<br />
Ora stiamo lavorando dotati dei sistemi di<br />
protezione, ma anche più consapevoli e<br />
responsabili per la nostra salute e quella<br />
dei colleghi; non abbasseremo la guardia<br />
e continueremo in questa direzione.<br />
Avete anche promosso iniziative a sostegno<br />
della lotta contro l’emergenza nel vostro<br />
territorio?<br />
Nelle scorse settimane ci siamo attivati, attraverso<br />
il progetto “WeCare”, per offrire il<br />
nostro sostegno nella produzione di camici,<br />
copricapo e calzari. I primi 5000 camici<br />
prodotti sono stati donati all’Ospedale<br />
Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’iniziativa<br />
ha coinvolto altre aziende del territorio<br />
che hanno deciso di schierarsi al nostro<br />
fianco, dando vita a una filiera locale che,<br />
nel giro di 10 giorni, è riuscita ad ottenere<br />
un prodotto certificato. Inoltre, l’area di business<br />
High Performance Polymers sta<br />
mettendo a disposizione, in maniera gratuita,<br />
le proprie competenze e i materiali necessari<br />
per la stampa in 3D di supporti per<br />
l’ossigenazione dei pazienti e per la stampa<br />
a iniezione di dispositivi di protezione<br />
del personale medico. Nelle settimane<br />
scorse i nostri materiali in poliammide 6<br />
sono stati usati per la produzione di 3.000<br />
cerchietti necessari alla realizzazione delle<br />
visiere protettive donate ai medici del territorio<br />
bergamasco. L’iniziativa ha visto, inoltre,<br />
la collaborazione di Rimplast, altra<br />
azienda made in Bergamo, che ha subito<br />
messo a disposizione la sua competenza<br />
nel settore dello stampaggio di materie<br />
plastiche.<br />
L’area di business relativa alle fibre, invece,<br />
con i suoi filati in nylon o poliestere è in<br />
grado di fornire la materia prima necessaria<br />
a confezionare ciò di cui necessita il<br />
settore igienico sanitario. RadiciGroup si è<br />
attivata nella lotta all’emergenza Covid-19<br />
mettendo a disposizione tutte le competenze<br />
maturate nel settore.<br />
Come vi siete organizzati internamente, in<br />
particolare per le attività di produzione e<br />
logistica?<br />
In queste settimane, grazie alla collaborazione<br />
di tutti, sono stati riorganizzati turni, pause<br />
e modalità operative. Per il personale che<br />
opera nelle aree di produzione è stata prevista<br />
l’adozione di tutti i DPI e di misure cautelative<br />
e anti-assembramento, in conformità a<br />
quanto previsto dal protocollo nazionale di<br />
sicurezza per la tutela dei lavoratori.<br />
Come avete preparato la fase 2 e quali<br />
obiettivi avete per i prossimi mesi?<br />
Con il progetto “WeCare”, il Gruppo<br />
ha offerto il suo sostegno nella<br />
produzione di camici, copricapo<br />
e calzari. I primi 5000 camici prodotti<br />
sono stati donati all’Ospedale<br />
Papa Giovanni XXIII di Bergamo<br />
<strong>La</strong> speranza di tutti è quella di tornare<br />
presto a delle condizioni di normalità, anche<br />
se sicuramente ciò avverrà gradualmente<br />
e non nell’immediato. Ci affidiamo<br />
a chi ha il compito e le competenze per<br />
guidarci in questo difficile percorso di ripresa.<br />
<strong>La</strong>to nostro, stiamo già lavorando<br />
per farci trovare pronti nel dare un contributo<br />
per rimettere in moto l’economia del<br />
territorio. Le prossime settimane e i prossimi<br />
mesi saranno fondamentali e sarà necessario<br />
riacquistare fiducia nel futuro e<br />
in una ripresa efficace. Ci vorrà qualche<br />
anno per raggiungere quelle che erano le<br />
aspettative di crescita inizialmente attese<br />
per il <strong>2020</strong>.<br />
Come è cambiato il contatto con i clienti,<br />
sia a livello commerciale ma anche di assistenza<br />
tecnica?<br />
Ovviamente le modalità di contatto con i<br />
nostri clienti sono cambiate radicalmente a<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 39
materiali<br />
Un operatore controlla la qualità<br />
del tessuto non tessuto prodotto<br />
da RadiciGroup<br />
causa dell’emergenza legata al Covid-19.<br />
Non essendo più possibile incontrarsi fisicamente,<br />
tutto si svolge a distanza. Fortunatamente<br />
la tecnologia digitale viene in<br />
nostro soccorso e ci consente di organizzare<br />
incontri virtuali con audio e video.<br />
Stiamo anche valutando nuovi strumenti di<br />
relazione con i clienti, in alternativa alle<br />
consuete fiere, ai meeting e agli incontri<br />
che probabilmente saranno sconsigliati<br />
ancora per un po’ di tempo.<br />
Anche se il contatto diretto con il cliente ha<br />
una valenza diversa, ci teniamo comunque<br />
a far sentire loro la nostra vicinanza e garantire<br />
sempre gli stessi standard di professionalità,<br />
pur consapevoli che in Italia<br />
alcune filiere sono state interrotte e che,<br />
quando ripartiremo del tutto, ci vorrà tempo<br />
per recuperare.<br />
Da parte delle filiere essenziali avete ricevuto<br />
un aumento delle richieste? Di che<br />
tipo in particolare?<br />
Chiaramente la domanda di tessuto non<br />
tessuto ha avuto un’impennata notevole.<br />
Come RadiciGroup siamo impegnati su<br />
due fronti: “We Care”, il progetto che ci<br />
vede leader nella produzione di camici,<br />
calzari e copricapo, e “Mola mia”, l’iniziativa<br />
di Confindustria Bergamo che ci vede<br />
attivi nella fornitura del tessuto non tessuto<br />
necessario alla produzione di mascherine<br />
chirurgiche.<br />
C’è qualcosa che state imparando da questa<br />
drammatica esperienza e che potrà<br />
servire nel futuro dell’azienda?<br />
Anche i momenti più negativi possono trasformarsi<br />
in opportunità, non solo per noi,<br />
ma per l’intero Paese, e questa può essere<br />
l’occasione per ripartire tutti assieme con<br />
una nuova consapevolezza. Per quanto riguarda<br />
la nostra esperienza diretta, abbiamo<br />
avuto modo di constatare quanto possa<br />
essere efficace fare sinergia e lavorare<br />
I materiali di RadiciGroup in<br />
poliammide 6 sono stati usati per<br />
la produzione di 3.000 cerchietti<br />
necessari alla realizzazione delle<br />
visiere protettive donate ai medici<br />
del territorio bergamasco<br />
insieme per raggiungere un obiettivo comune.<br />
In questo momento di difficoltà, abbiamo<br />
capito fino in fondo l’importanza di<br />
fare squadra ed essere coesi. Mi piacerebbe<br />
continuare a lavorare in questa modalità<br />
anche a livello di business in futuro.<br />
Auspichiamo inoltre che si comprenda<br />
quanto alcune filiere siano indispensabili a<br />
livello nazionale. Per far ripartire l’economia<br />
del territorio, ma in generale quella di<br />
tutto il Paese, infatti, c’è bisogno del contributo<br />
di tutti, ottimizzando competenze e<br />
opportunità.<br />
Cosa pensa della situazione che sta vivendo<br />
l’Italia? Ritiene che il nostro paese, in<br />
particolare nei settori che seguite, avrà la<br />
capacità di risollevarsi in tempi relativamente<br />
brevi?<br />
Sono certo che il popolo italiano saprà<br />
uscire più forte di prima da questo momento,<br />
impegnandosi e lavorando duramente<br />
e attingendo alle capacità che tutto il mondo<br />
ci riconosce e grazie alle quali più volte<br />
abbiamo saputo affrontare e vincere altre<br />
sfide complesse. Noi tutti abbiamo l’obbligo<br />
di riuscire a farlo. Noi, come imprenditori,<br />
imparando anche da ciò che di positivo<br />
questa crisi ha portato, stiamo dando il nostro<br />
contributo e faremo tutto il possibile<br />
per rimettere in moto l’economia del Paese,<br />
anche se siamo consapevoli che non<br />
sarà una cosa facile e che i prossimi mesi<br />
saranno duri. Ovviamente da soli non possiamo<br />
farcela, serve il sostegno di tutti gli<br />
stakeholder – associazioni industriali, business<br />
Community, istituzioni italiane ed europee,<br />
comunità locali – così come saranno<br />
fondamentali le misure che verranno<br />
attuate dal Governo per far ripartire l’economia<br />
italiana.<br />
Avete soluzioni o progetti innovativi che<br />
pensate di spingere una volta superata l’emergenza?<br />
Stiamo lavorando molto sull’offerta di prodotti<br />
a ridotto impatto ambientale e che garantiscano<br />
le performance: continueremo<br />
su questa strada avvalendoci anche della<br />
nostra area Innovazione e Ricerca, costituita<br />
da un team trasversale ai nostri business:<br />
RadiciGroup vuole essere un sinonimo<br />
di affidabilità, qualità, sostenibilità in<br />
tutti i mercati di riferimento esplorando e<br />
mettendosi eventualmente in gioco anche<br />
in nuovi settori.<br />
40 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
L’utilità dell’EPS durante l’emergenza<br />
L’emergenza provocata dal coronavirus ha<br />
evidenziato la versatilità e l’utilità del polistirene<br />
espanso (EPS) per i settori del packaging<br />
alimentare e medicale. Lo comunica<br />
EUMEPS, l’Associazione dei produttori europei<br />
di polistirene espanso.<br />
In questi mesi l’EPS è stato il materiale<br />
preferito per il packaging e l’imballaggio di<br />
beni alimentari e di materiale medicale. Dal<br />
trasporto e corretta conservazione per il<br />
trapianto di organi fino al settore ittico, le<br />
sue eccellenti proprietà isolanti e di barriera<br />
contro i batteri garantiscono che il contenuto venga trasportato in<br />
sicurezza e arrivi fresco (o a bassissima temperatura) senza subire<br />
pericolosi sbalzi di temperatura.<br />
Tali proprietà si sono dimostrate efficaci anche per il trasporto di<br />
medicinali e di tamponi Covid-19 ai laboratori per i test, il cui numero<br />
è cresciuto in tutta Europa nel tentativo di contenere la pandemia<br />
provocata dal coronavirus.<br />
“Non esiste materiale migliore dell’EPS quando si tratta di evitare<br />
possibili contaminazioni e garantire un trasporto<br />
sicuro e sterile mantenendo costante la<br />
temperatura all’interno del contenitore”, ha dichiarato<br />
Paolo Garbagna, presidente EUMEPS.<br />
“Per non parlare dei suoi molteplici utilizzi: abbiamo<br />
assistito all’uso di EPS sottile da parte<br />
di persone sprovviste di alcun tipo di riparo per<br />
realizzare mascherine protettive improvvisate<br />
per sé stessi e per gli operatori sanitari”.<br />
Oltre ai settori alimentari e farmaceutici,<br />
l’EPS è ampiamente utilizzato in edilizia e<br />
nella realizzazione di caschi per ciclisti, di<br />
seggiolini auto per bambini e di giubbotti salvagente, grazie alla sua<br />
capacità di fornire un isolamento ottimale dal caldo e dal freddo e,<br />
pur essendo estremamente leggero, di garantire un elevato assorbimento<br />
degli urti. EPS è aria al 98% ed è riciclabile quasi all’infinito.<br />
“Siamo lieti che la chiusura e la riapertura selettiva dei parchi di<br />
riciclo comunali in tutta Europa abbiano offerto l’opportunità di ricordare<br />
a tante persone che l’EPS può essere facilmente riciclato”,<br />
ha concluso Garbagna.<br />
Linea di film compostabili per imballaggio<br />
Ticinoplast presenta la gamma<br />
di prodotti NextFilm, una nuova<br />
generazione di film per l’imballaggio,<br />
espressione dell’impegno<br />
dell’azienda a favore dell’economia<br />
circolare e dell’ambiente.<br />
<strong>La</strong> prima famiglia di queste<br />
nuove soluzioni per l’imballaggio<br />
è rappresentata dai film biodegradabili<br />
e compostabili in Mater-BI,<br />
conformi allo standard internazionale<br />
UNI EN 13432, per la laminazione<br />
o per l’uso singolo nel<br />
confezionamento di alimenti e di<br />
prodotti idonei al packaging compostabile.<br />
Frutto della collaborazione con<br />
Novamont, i nuovi film sono stati<br />
messi a punto grazie ad un lavoro<br />
congiunto di ricerca, sviluppo, industrializzazione<br />
e prove su macchine<br />
di stampa, accoppiatrici e<br />
linee di confezionamento, durato<br />
quasi 3 anni.<br />
Complessivamente si tratta di 5<br />
film, già certificati OK Compost, 2<br />
supporti di stampa e 3 film saldanti.<br />
<strong>La</strong>minati tra di loro, garantiscono<br />
caratteristiche meccaniche e di<br />
saldatura idonee alla produzione<br />
su qualsiasi macchina di confezionamento.<br />
I supporti di stampa<br />
possono essere lavorati sia su linee<br />
rotocalco che flessografiche.<br />
I film saldanti possono essere<br />
utilizzati sia in accoppiamento sia<br />
come film singoli, a seconda delle<br />
applicazioni, e possono essere<br />
stampati.<br />
Il Mater-BI è la famiglia di bioplastiche<br />
biodegradabili e compostabili<br />
secondo lo standard europeo<br />
EN13432, nata dalla ricerca<br />
Novamont per quelle applicazioni<br />
in cui la biodegradabilità in diversi<br />
ambienti rappresenta un valore<br />
aggiunto. L’utilizzo di bioplastiche<br />
compostabili consente di conferire<br />
questi prodotti, insieme al loro<br />
contenuto, nella raccolta differenziata<br />
del rifiuto organico, contribuendo<br />
così alla produzione di<br />
compost di qualità per la fertilità<br />
dei suoli e a migliorare la riciclabilità<br />
degli altri rifiuti.<br />
Tra gli utilizzatori di prodotti<br />
della linea NextFilms è presente<br />
anche SAES Coated Films che, attraverso<br />
la tecnologia COATHINK ®<br />
di coating e metallizzazione di cui<br />
è proprietaria, garantisce la produzione<br />
di film compostabili con<br />
caratteristiche di barriera paragonabili<br />
a quelle dei sistemi di imballaggio<br />
tradizionale.<br />
A breve la linea NextFil verrà arricchita<br />
anche da film in polietilene<br />
ottenuto da resine sia biobased sia<br />
da riciclo chimico, idoneo quindi<br />
al contatto alimentare. Per questo<br />
motivo Ticinoplast ha avviato il<br />
processo di certificazione ISCC+.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 41
materiali<br />
Il PEEK apre a nuove<br />
possibilità applicative<br />
L’invenzione del PEEK<br />
risale a poco più di 40 anni fa,<br />
il che rende questo polimero<br />
termoplastico ad elevate<br />
prestazioni relativamente<br />
recente. Tuttavia, l’incessante<br />
sviluppo di prodotti<br />
e tecnologie di processo<br />
ha creato una gamma<br />
di nuove soluzioni per<br />
applicazioni difficili nei settori<br />
automobilistico, aerospaziale,<br />
elettronico, energetico,<br />
almentare e del beverage,<br />
così come nell’industria<br />
medicale.<br />
Simone Bottegal<br />
Partner Account Manager, Automotive,<br />
Victrex Europa GmbH<br />
Struttura porosa di fine dettaglio stampata in<br />
VICTREX PEEK utilizzando la tecnologia 3D della<br />
BOND (© Bond High Performance 3D Technology)<br />
Il primo lotto di polietereterchetone –<br />
PEEK – è stato prodotto alla ICI, una<br />
delle maggiori società chimiche, il 19<br />
novembre del 1978. Solo tre anni dopo,<br />
venivano commercializzati i primi polimeri<br />
PEEK e si introducevano le prime famiglie<br />
di VICTREX PEEK inclusi i prodotti<br />
caricati con vetro e fibra di carbonio. Applicazioni<br />
difficili che inizialmente sembravano<br />
improbabili candidate ad essere<br />
realizzate con materiali termoplastici<br />
hanno invece trovato soluzione grazie<br />
alla versatilità del PEEK con le sue eccezionali<br />
proprietà, sostituendo, ad esempio,<br />
i metalli.<br />
Il PEEK appartiene alla famiglia dei poliarileterchetoni<br />
(PAEK), che si posiziona in<br />
cima alla piramide dei polimeri e offre caratteristiche<br />
diversificate. Fra le sue proprietà<br />
si annoverano la leggerezza, la forza<br />
elevata e una grande resistenza alla<br />
corrosione, alle alte temperature, alla fatica<br />
e agli agenti chimici aggressivi. Nell’insieme,<br />
tali caratteristiche contribuiscono<br />
a migliorare l’efficienza dei consumi di<br />
carburante, ad estendere la durata dei<br />
componenti, ad un maggiore comfort –<br />
con operatività più fluida e silenziosa –<br />
unitamente ad una migliore libertà di design<br />
e a una migliore efficienza economica.<br />
Victrex plc., (Thornton-Cleveleys - GB) è<br />
un fornitore globale di PEEK con una capacità<br />
produttiva di oltre 7,000 t/a. Specializzata<br />
nella produzione esclusiva di<br />
PAEK e PEEK, Victrex non solo è stata la<br />
prima società a produrre nuovi gradi ma<br />
sviluppa anche forme di prodotto e componenti<br />
per alcune industrie e applicazioni<br />
specifiche.<br />
I progressi nell’Additive<br />
Manufacturing (AM)<br />
I materiali e le tecnologie di processo in<br />
grado di supportare l’AM (o lo stampaggio<br />
3D) continuano a svilupparsi. A tale<br />
42 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
proposito, Victrex ha messo a punto due<br />
nuovi prodotti PAEK destinati all’AM. Il<br />
primo è un materiale ad elevata resistenza<br />
per la sinterizzazione laser (LS)<br />
che raggiunge indici di refresh (sostituzione<br />
della polvere non utilizzata) più<br />
bassi, ottenendo in questo modo migliori<br />
indici di riciclo per polveri non sinterizzate.<br />
Il secondo è un filamento con<br />
una migliore resistenza sull’asse Z rispetto<br />
ai poliarileterchetoni (PAEK) esistenti<br />
e una migliore stampabilità per la<br />
fusione di filamenti (FF).<br />
<strong>La</strong> società olandese (con sede a Enschede)<br />
Bond High Performance 3D Technology<br />
ha sviluppato un dispositivo di stampa<br />
3D in combinazione con un software<br />
per AM in grado di produrre particolari<br />
funzionali complessi da gradi esistenti di<br />
PEEK che presentano proprietà meccaniche<br />
molto buone fra cui una migliore<br />
resistenza sull’asse Z. Questo consente<br />
alla produzione additiva di ottenere particolari<br />
isotropici ad elevata resistenza<br />
con proprietà comparabili a quelli stampati<br />
in modi convenzionali o lavorati a<br />
macchina.<br />
Compositi per stimolare i progressi<br />
nel settore aerospaziale<br />
Per l’industria aerospaziale, i compositi<br />
Staffa per un<br />
contenitore<br />
destinato<br />
al settore<br />
aerospaziale<br />
(© TxV Aero<br />
Composites)<br />
termoplastici come il Victrex AE 250 a<br />
base di PAEK rappresentano alternative<br />
di crescente interesse. L’obiettivo è quello<br />
di fornire il più velocemente possibile al<br />
settore aerospaziale prodotti più efficaci<br />
ed ambientalmente compatibili.<br />
Per ottenere importanti vantaggi in termini<br />
di peso e costi, la società tedesca SFS<br />
intec GmbH (Althengstett) ha stretto una<br />
partnership con l’americana TxV Aero<br />
Composites (Bristol, Rhode Island), finalizzata<br />
al re-design di una staffa per un<br />
contenitore destinato al settore aerospaziale.<br />
Originariamente realizzata in alluminio,<br />
la nuova staffa viene invece prodotta<br />
con i compositi VICTREX AE 250<br />
sovrastampati con il polimero VICTREX<br />
PEEK. Il peso, le dimensioni, la geometria<br />
complessa data dalle specifiche di elevato<br />
carico rendono questa staffa aerea,<br />
realizzata dalla SFS, un possibile candidato<br />
per la nuova tecnica di sovra stampaggio<br />
ibrido della TxV.<br />
I compositi basati sui PAEK tradizionali,<br />
come il PEEK e i polimeri correlati, necessitano<br />
di essere lavorati a temperature<br />
comprese tra 360°C e 400°C. Victrex ha<br />
sviluppato un polimero che si può trasformare<br />
a temperature comprese fra 340°C<br />
e 360°C, grazie alla temperatura di fusione<br />
di 305°C. Una tale combinazione di<br />
prestazioni e lavorabilità può fornire proprietà<br />
meccaniche costanti e rispondenti<br />
ai requisiti per le applicazioni strutturali<br />
aerospaziali, che possono quindi essere<br />
lavorate in modo più veloce e con minor<br />
energia. Per spingere in avanti i limiti dei<br />
nastri termoplastici unidirezionali (TP<br />
UDT), pre-impregnati, migliorare il consolidamento<br />
e l’efficienza produttiva dei<br />
particolari in compositi le società Victrex<br />
e Coriolis Composites (Quéven/France)<br />
hanno iniziato a collaborare. I primi risultati<br />
dimostrano che l’UDT in VICTREX AE<br />
250 consente di produrre potenzialmente<br />
I polimeri VICTREX PEEK<br />
specificati dalla Rampart per i<br />
nuovi connettori elettrici HPHT<br />
destinati ad attrezzature petrolifere<br />
da trivellazione (© Rampart)<br />
a velocità superiori rispetto agli UDT termoplastici<br />
esistenti e specifici per le stesse<br />
applicazioni, e rispetto alle velocità di<br />
deposizione dei processi per termoindurenti<br />
AFP/ATL (Automated Fibre Placement/Automated<br />
Tape <strong>La</strong>ying). I tempi<br />
lenti di consolidamento in autoclave generalmente<br />
richiesti per i termoindurenti<br />
UDT (TS UDT) non risultano necessari.<br />
I nastri termoplastici unidirezionali presentano<br />
un elevato potenziale ai fini della<br />
riduzione del peso e possono offrire produzioni<br />
efficaci dal punto di vista della<br />
tempistica e dell’efficienza economica<br />
per particolari complessi destinati al settore<br />
aerospaziale. Un altro caso emblematico<br />
è rappresentato da un nuovo sistema<br />
per albero motore completamente<br />
in termoplastici sovrastampato con un<br />
ingranaggio integrato dalla tedesca Herone<br />
GmbH (Dresda). L’albero di trasmissione<br />
è cosituito da “organoTubes” – cioè<br />
preforme intrecciate realizzate con nastro<br />
UD termoplastici completamente consolidati<br />
– in questo caso, il nastro unidirezionale<br />
PAEK VICTREX AE 250 (UDT), caricato<br />
con fibra di carbonio. Per<br />
incorporare gli ingranaggi in PEEK, il sovrastampaggio<br />
a iniezione provvede a<br />
creare un legame molecolare coesivo fra<br />
l’albero e l’ingranaggio, mentre l’albero di<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 43
materiali<br />
Primo<br />
impianto<br />
piede e<br />
caviglia<br />
realizzato in<br />
PEEK-OPTIMA<br />
HA Enhanced<br />
(© Nvision<br />
Biomedical<br />
Technologies)<br />
Inserto<br />
valvola<br />
in VICTREX<br />
CT200<br />
(© Victrex)<br />
trasmissione viene termoformato simultaneamente<br />
al fine di creare un corpo unico<br />
fra l’ingranaggio e l’albero di trasmissione<br />
per aumentare ulteriormente la solidità<br />
dell’interfaccia.<br />
Energia: il PEEK per pressioni<br />
e temperature elevate<br />
Nell’industria petrolifera e del gas gli<br />
ture, grazie alla resistenza al creep molto<br />
buona.<br />
L’utilizzo del PEEK consente inoltre dei<br />
miglioramenti applicativi anche per la<br />
Rampart Products (Houston/Texas/USA).<br />
<strong>La</strong> società ha infatti specificato una miscela<br />
polimerica Victrex per un nuovo<br />
connettore elettrico a rotazione HPHT<br />
(High Pressure-High Temperature) concepito<br />
per temperature di 200°C e pressioni<br />
di 20.000 psi, in modo da fornire<br />
una connessione elettrica affidabile e, nel<br />
contempo, proteggere i costosi sensori e<br />
l’equipaggiamento elettronico.<br />
Le applicazioni di laboratorio possono<br />
essere sottoposte a condizioni estreme,<br />
che richiedono materiali altamente performanti.<br />
Le pressioni necessarie nella<br />
cromatografia liquida, ad esempio, sono<br />
cresciute costantemente per oltre cinque<br />
anni. <strong>La</strong> società VICI AG International<br />
(con sede a Schenkon – CH) ha introdotto<br />
un nuovo raccordo mono-pezzo realizzato<br />
con il polimero ad elevate prestazioni<br />
VICTREX HT. A seguito dei test effettuati,<br />
la VICI ha dimostrato e documentato<br />
che il nuovo raccordo è in grado di sopportare<br />
pressioni fino a 500 bar in caso di<br />
serraggio a mano (7,250 psi). Per fornire<br />
un ordine di grandezza comparativa, tale<br />
limite per i raccordi convenzionali realizzati<br />
in PEEK era di 350 bar (5.000 psi). I<br />
raccordi realizzati con il VICTREX HT rinforzato<br />
con fibra di carbonio, serrati con<br />
m-pipe ® della Magma Global Ltd´s continuano<br />
a rappresentare uno dei primi<br />
esempi dell’utilizzo di compositi termoplastici<br />
di questo settore. Le ottime proprietà<br />
rendono tali tubature un’alternativa<br />
efficace dal punto di vista economico e in<br />
grado di sostituire le tradizionali soluzioni<br />
in acciaio e quelle dei tubi flessibili non<br />
giuntabili. Richiedono altresì una bassa<br />
manutenzione e, poiché non sono soggette<br />
a corrosione, offrono una durata superiore<br />
a quella dell’acciaio.<br />
Recentemente, è stato lanciato il polimero<br />
VICTREX CT 200 per temperature<br />
criogeniche messo a punto specificatamente<br />
per tenute dinamiche dove i gas<br />
come ad esempio l’LNG vengono stoccati<br />
e trasportati a temperature comprese<br />
fra -150°C e -200°C. Questa serie offre<br />
una capacità di tenuta superiore nell’ambito<br />
di una vasta gamma termica, rispetto<br />
ai materiali comunemente usati come il<br />
policlorotrifluoroetilene (PCTFE) sia alle<br />
basse temperature – a causa della sua<br />
maggiore duttilità – sia alle alte temperauno<br />
strumento adeguato, risultano adatti<br />
a pressioni significativamente più alte,<br />
anche fino a 1000 bar (14.500 psi).<br />
Le società che producono attrezzature<br />
produttive per il mondo food-and-beverage<br />
(F&B) devono poter soddisfare requisiti<br />
di salute, sicurezza e di igiene stabiliti<br />
dalle autorità, dall’industria e dai consumatori.<br />
Per tali applicazioni, Victrex ha<br />
introdotto la nuova famiglia di termoplastici<br />
ad elevate prestazioni VICTREX<br />
FG che, rispetto ai metalli, offre agli<br />
OEM ulteriori vantaggi in termini economici,<br />
di produttività e prestazioni.<br />
Dispositivi impiantabili avanzati<br />
Il primo polimero impiantabile del mondo<br />
realizzato in PEEK – il PEEK-OPTIMA –<br />
è stato lanciato nel 1999. <strong>Oggi</strong>, il numero<br />
dei dispositivi impiantati è diventato di<br />
circa 9 milioni compresi quelli dentali,<br />
spinali, da trauma e ortopedici. <strong>La</strong> nuova<br />
generazione di materiali biocompatibili<br />
della Invibio Biomaterial Solutions – la PE-<br />
EK-OPTIMA HA Enhanced – è potenzialmente<br />
in grado di favorire la rigenerazione<br />
precoce delle ossa. Offre un<br />
modulo simile a quello dell’osso corticale<br />
e riduce lo stress shielding consentendo<br />
però la diagnostica per immagini.<br />
Alla fine del 2017, la società produttrice<br />
di dispositivi medicali Omnia Medical<br />
LLC, (Morgantown/West Virginia/USA),<br />
ha ottenuto la prima approvazione US<br />
44 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
FDA 510(k) per un Sistema di sostituzione<br />
vertebrale (VBR) realizzato con il polimero<br />
PEEK fornito da Invibio, per utilizzo<br />
toraco-lombare spinale nella<br />
sostituzione di vertebre danneggiate<br />
collassate o instabili.<br />
Nello stesso anno, James Ellington, un<br />
corridore olimpico inglese, è stato il primo<br />
atleta professionista a scegliere un<br />
chiodo in fibra di carbonio a base PEEK<br />
per fissare una grave frattura tibiale. Una<br />
decisione dettata dalla leggerezza e<br />
dall’elevato potenziale di guarigione più<br />
rapida, poiché meno rigido del metallo.<br />
Nel 2019, per la prima volta, un impianto<br />
piede e caviglia realizzato con PEEK-OP-<br />
TIMA HA Enhanced è stato approvato<br />
dalla FDA. Si tratta dell’innovativo Vec-<br />
tor Hammertoe Correction System, il<br />
bio-impianto della Nvision Biomedical Technologies,<br />
che oggi offre ai chirurghi la<br />
possibilità di correggere dita a martello<br />
con un impianto revisionabile al 100%.<br />
Elettrificazione di veicoli<br />
Nel settore dell’automobile la richiesta<br />
di materiali è in crescita a causa dell’elettrificazione<br />
dei veicoli. Oltre ad essere<br />
leggeri, durevoli ed economicamente<br />
convenienti, gli ingranaggi destinati a<br />
questi già silenziosi veicoli devono anche<br />
dimostrare eccellenti prestazioni a<br />
livello di NVH (Noise, Vibration, Harshness<br />
- rumore vibrazioni e comfort) al<br />
fine di consentire una migliore esperienza<br />
di guida. È il caso, ad esempio, degli<br />
azionamenti elettrici, degli attuatori e<br />
delle pompe, dove i requisiti di boccole,<br />
cuscinetti e rondelle a spinta richiedono<br />
la capacità di sopportare elevati indici<br />
di RPM ed eccellenti prestazioni tribologiche.<br />
Ci si aspetta che le applicazioni<br />
corrispondenti in veicoli tradizionali siano<br />
traslate e implementate nei veicoli<br />
elettrici. Mentre le applicazioni nei motori<br />
elettrici (ad esempio l’isolamento dei<br />
fili conduttori, le batterie) sono in corso<br />
di valutazione, le applicazioni relative ai<br />
sistemi di propulsione e frenata hanno<br />
già dimostrato la loro efficacia.<br />
L’articolo è stato pubblicato la prima volta<br />
dalla rivista tedesca Kunststoffe International<br />
nell’ottobre 2019.<br />
Il mondo Victrex<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 45
materiali<br />
<strong>La</strong> nuova era degli imballaggi<br />
PlatTy, il contenitore<br />
per bottiglie<br />
di champagne<br />
che si trasforma<br />
in un elegante<br />
vassoio. Design<br />
di Jorge Najera<br />
Intervista a Paolo Garbagna, amministratore delegato<br />
di ICSS, azienda pavese che realizza imballi in EPS e altri materiali<br />
con una speciale attenzione all’ambiente.<br />
Oltre che presidente di Eumeps, l’associazione europea<br />
dei produttori di polistirolo espanso.<br />
a cura di Alessandro Bignami<br />
demonizzazione della plastica ma è nel<br />
sostegno comune all’economia circolare,<br />
che può “spazzare via in un colpo marin<br />
litter e plastic tax”.<br />
volta terminata l’emergenza<br />
coronovirus, ci resterà<br />
un’altra malattia da “Una<br />
combattere, quella che sta soffocando i<br />
polmoni del pianeta: l’inquinamento”. Lo<br />
afferma Paolo Garbagna, amministratore<br />
delegato di ICSS, società di Pavia che<br />
produce articoli in EPS e cartone ondulato<br />
destinati prevalentemente al mercato<br />
dell’imballaggio e dell’isolamento termico<br />
delle abitazioni. Garbagna, che è anche<br />
presidente di Eumeps, l’associazione europea<br />
dei produttori di polistirolo espanso,<br />
è sicuro che la risposta non è nella<br />
Presidente Garbagna, vorrei prima chiederle<br />
un commento sull’emergenza coronavirus<br />
e su come la sua azienda ha risposto<br />
da un lato alle necessità di<br />
rispettare le misure restrittive e di sicurezza<br />
decise dal governo e dall’altro di dare<br />
continuità all’attività produttiva, soprattutto<br />
– immagino – per gli imballaggi lega-<br />
46 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
ti alla filiera alimentare e farmaceutica…<br />
Immagina bene. In ICSS abbiamo dato il<br />
massimo e forse di più, come tutti d’altronde.<br />
Ma non sarei sincero fino in fondo limitandomi<br />
a dire che anche noi abbiamo fatto<br />
la nostra parte proteggendo i nostri<br />
collaboratori, avendo sostenuto durante il<br />
lockdown i nostri clienti che operano nel<br />
settore alimentare, gestendo l’emergenza<br />
per salvaguardare il business. In realtà voglio<br />
fare anche autocritica: avremmo potuto<br />
fare di più se non avessimo sottostimato<br />
la carica distruttiva dell’epidemia di coronavirus<br />
scoppiata in Cina. E in questo mi<br />
sento purtroppo in buona compagnia: governi,<br />
aziende e semplici cittadini hanno<br />
aperto gli occhi in ritardo. Confessiamolo:<br />
per settimane abbiamo ascoltato distrattamente<br />
le notizie provenienti da Wuhan,<br />
senza prendere minimamente in considerazione<br />
il fatto che Covid-19 potesse raggiungerci.<br />
Quindi non ci siamo attrezzati<br />
per tempo: gli ospedali non si erano preparati<br />
ad una crisi di questa portata, il governo<br />
ha dovuto improvvisare in modo dilettantesco,<br />
le aziende all’inizio si sono<br />
ritrovate senza mascherine, senza procedure<br />
specifiche, senza i necessari presidi<br />
sanitari. E quando il virus è arrivato con<br />
tutta la sua violenza, minando la salute dei<br />
singoli ha messo in ginocchio anche l’economia.<br />
Un errore gravissimo che ha ucciso<br />
migliaia di persone e che ha causato il<br />
Paolo Garbagna,<br />
Amministratore<br />
Delegato di ICSS,<br />
all’interno dello<br />
stabilimento di<br />
Gropello Cairoli (PV)<br />
crollo dei consumi e dei mercati finanziari.<br />
Ci sarà molto da lavorare per ricostruire e<br />
per fare in modo che non capiti più.<br />
Ci può fare qualche cenno alla storia, alla<br />
mission e all’attuale organizzazione di<br />
ICSS?<br />
ICSS produce imballaggi protettivi in cartone<br />
ondulato e polistirolo espanso da ormai<br />
50 anni. Nasce infatti nel 1969 per volontà<br />
di mio padre e mio zio che avevano a lungo<br />
maturato il desiderio di costruire un’attività<br />
imprenditoriale, dopo tanti anni passati<br />
come dipendenti.<br />
Così fondarono l’Industria Cartaria Santo<br />
Spirito che prende il nome da una frazione<br />
di Gropello Cairoli, dove la nostra attività<br />
ha sede ormai da mezzo secolo. <strong>Oggi</strong><br />
ICSS è una delle maggiori realtà industriali<br />
dell’area di Pavia e da qui è cresciuta fino<br />
a diventare un gruppo industriale che controlla<br />
stabilimenti in Italia, Europa e Turchia.<br />
Quali sono i settori principali con cui lavorate?<br />
Da sempre il nostro obiettivo è creare sistemi<br />
di protezione per beni di consumo, alimenti<br />
e farmaci. Siamo quindi in grado di<br />
progettare imballaggi su misura per i nostri<br />
clienti, indipendentemente dal tipo di prodotto<br />
che necessita di essere imballato.<br />
Questo è proprio uno dei nostri punti di forza.<br />
Conosciamo le potenzialità del mate-<br />
materiali<br />
riale che lavoriamo e di conseguenza sappiamo<br />
come sfruttarle al meglio per<br />
rispondere alle esigenze di chi si rivolge a<br />
noi. Detto questo, ci sono naturalmente dei<br />
settori con i quali collaboriamo da sempre<br />
come quello degli elettrodomestici, l’alimentare<br />
e il beverage a cui forniamo cassette<br />
e contenitori, ma siamo attivi anche<br />
nell’edilizia con la produzione di pannelli<br />
per l’isolamento degli edifici (realizziamo<br />
persino un sistema costruttivo di edifici in<br />
massima classe energetica tramite casseri<br />
in EPS a perdere) e poi c’è la componentistica<br />
in cui rientrano gli oggetti e gli elementi<br />
di design.<br />
Ci può spiegare in cosa consiste la formula<br />
dello shop in shop e perché ha ottenuto<br />
successo?<br />
Lo shop in shop è una delle caratteristiche<br />
distintive di ICSS che viene molto apprezzata.<br />
È di fatto come l’uovo di Colombo:<br />
tagliare i costi inutili per i grandi utilizzatori<br />
di imballi. Si tratta di un sistema che abbiamo<br />
sviluppato negli anni e che ci permette<br />
di produrre i nostri imballaggi direttamente<br />
all’interno degli stabilimenti dei nostri principali<br />
clienti. È un grosso beneficio per le<br />
aziende più grandi che in questo modo risparmiano<br />
il trasporto che incide di media<br />
il 10% o 15% sulla struttura costo dei nostri<br />
prodotti, fatti dal 98% di aria. Proprio come<br />
l’uovo di Colombo, lo shop in shop è una<br />
idea banale una volta capita, ma bisognava<br />
pensarci e realizzarla.<br />
Quali sono le vostre soluzioni di imballaggio<br />
oggi più richieste?<br />
<strong>La</strong> richiesta negli ultimi anni si è sicuramente<br />
orientata di più verso imballaggi in<br />
EPS. Si tratta di un materiale molto interessante<br />
e con caratteristiche fisiche e chimiche<br />
che lo rendono difficilmente sostituibile.<br />
Nonostante ciò utilizziamo anche altri<br />
materiali, tra cui bioplastiche, oppure il<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 47
materiali<br />
cartone e il legno, alle volte anche combinati<br />
insieme per offrire la massima sicurezza,<br />
ma anche per favorire le operazioni di<br />
smaltimento e il riciclo.<br />
Qual è il vostro impegno sotto il profilo della<br />
sostenibilità?<br />
Da sempre ICSS è impegnata nella riduzione,<br />
nel riciclo, nel riuso, le tre “R” che rappresentano<br />
la nostra stella polare quando progettiamo<br />
i nostri imballaggi. Siamo sempre<br />
alla ricerca di nuovi materiali, nuove tecnologie<br />
e strumentazioni che ci consentano di<br />
mantenere l’alto livello di qualità dei nostri<br />
prodotti, con un minore impatto sull’ambiente.<br />
Per questo abbiamo puntato sull’ecodesign<br />
e sull’ingegnerizzazione del prodotto per<br />
renderlo più facilmente smaltibile e riciclabile.<br />
In ogni progetto cerchiamo di introdurre<br />
sempre di più bioplastica o EPS derivato da<br />
fonti non fossili ovvero dal recupero degli<br />
scarti di plastica da post-consumo. Collaboriamo<br />
con i maggiori produttori di materie<br />
prime nazionali e internazionali. Lo stesso<br />
vale per gli impianti. Anche in questo caso<br />
investiamo per ridurre i costi, gli sprechi e i<br />
consumi energetici, sostituendo i macchinari<br />
con nuovi modelli più efficienti e performanti.<br />
Botty, il sistema<br />
“flessibile”<br />
per trasportare<br />
e conservare<br />
le bottiglie<br />
Quali sono, sotto il profilo delle caratteristiche<br />
tecniche, le somiglianze e le differenze<br />
tra il nuovo BioFoam compostabile e<br />
l’EPS?<br />
Tra le diverse sperimentazioni finalizzate a<br />
creare un imballaggio in plastica completamente<br />
ecologico, forse BioFoam ® è quella<br />
di maggiore successo. Si tratta di un<br />
nuovo materiale con caratteristiche molto<br />
simili all’EPS e adatto ad essere utilizzato<br />
per gli imballaggi, ma al 100% di origine<br />
vegetale e quindi completamente biodegradabile.<br />
Dopo l’uso può essere compostato<br />
industrialmente e ridotto in fertilizzante.<br />
Un prodotto davvero interessante che<br />
può rappresentare una valida alternativa<br />
all’EPS di origine fossile.<br />
Come prevede che impatterà sulla vostra<br />
attività la plastic tax, pur rimandata<br />
a inizio 2021?<br />
Non prevedo alcun effetto.<br />
Le cassette per frutta e<br />
verdura in EPS mantengono<br />
inalterata più a lungo la<br />
freschezza degli alimenti<br />
Auspico piuttosto l’abolizione di questa<br />
gabella assurda e inopportuna. Dopo<br />
quanto è successo, la plastic tax non potrà<br />
che essere eliminata se il Governo avrà<br />
un po’ di coerenza. Nella sua diretta televisiva<br />
del 24 marzo scorso, persino il Presidente<br />
del Consiglio ha ricordato a tutti gli<br />
italiani che “se noi oggi mangiamo del<br />
cibo del supermercato c’è una base di polistirolo<br />
su cui questo cibo è depositato e<br />
c’è una pellicola trasparente a proteggerlo”.<br />
<strong>La</strong> crisi del Coronavirus ha ridimensionato<br />
ogni polemica, dimostrando che la<br />
plastica è una risorsa indispensabile, un<br />
presidio per la salute, un pilastro della nostra<br />
civiltà. Il problema resta piuttosto la<br />
raccolta degli scarti e il loro riciclo. Aggiungo<br />
che, nella disgrazia, il Covid-19 ci<br />
ha dato una lezione importante: ci ha dimostrato<br />
che, quando vuole, l’umanità sa<br />
impegnarsi seriamente per raggiungere i<br />
propri obiettivi, ogni uomo sa far disciplinatamente<br />
fronte comune contro un nemico<br />
invisibile. Se siamo in grado di lottare<br />
seriamente contro il virus, perché non fare<br />
lo stesso a favore dell’economia circolare?<br />
Terminata l’emergenza, infatti, ci resterà<br />
un’altra malattia da combattere, quella<br />
che sta soffocando i polmoni del pianeta:<br />
l’inquinamento. E allora ripetiamo questa<br />
grandiosa esperienza collettiva e diamo<br />
vita a una vera economia circolare, uniti<br />
per l’ambiente, spazzando via in un colpo<br />
marin litter e plastic tax.<br />
48 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
ICSS è la prima azienda<br />
ad aver avviato la<br />
produzione di imballaggi<br />
con l’innovativo materiale<br />
Eni Versalis Revive<br />
Qual è la portata innovativa del materiale<br />
Revive EPS di Versalis che avete recentemente<br />
iniziato a utilizzare?<br />
È con orgoglio che ricordo come, nel novembre<br />
scorso, siamo stati i primi ad avviare<br />
la produzione con Versalis Revive ® EPS.<br />
In questo caso parliamo di un materiale<br />
sviluppato nei laboratori italiani<br />
di Eni Versalis, un polistirolo<br />
espanso realizzato con una<br />
percentuale di contenuto riciclato<br />
(oggi fino al 20%, ma destinato<br />
a crescere) e che presenta<br />
caratteristiche fisiche e chimiche<br />
molto simili all’EPS tradizionale ed è a sua<br />
volta riciclabile al 100%. È sicuramente<br />
una buona alternativa e un passo avanti<br />
nella ricerca della sostenibilità senza rinunciare<br />
alla qualità e all’affidabilità dell’EPS.<br />
Inoltre l’utilizzo di materiali con una componente<br />
riciclata concorre al raggiungimento<br />
degli impegni presi dal nostro settore con<br />
l’Unione Europea per il raggiungimento di<br />
un’economia basata sul riciclo e sul riuso.<br />
Lei è anche presidente di Eumeps, l’associazione<br />
europea dei produttori di polistirolo<br />
espanso. Quali saranno le sfide del settore<br />
a livello europeo, una volta superata<br />
l’emergenza sanitaria globale?<br />
Rimboccarci le maniche sull’economia circolare,<br />
lavorare uniti per rilanciare l’immagine<br />
del polistirolo, collaborare con la direzione<br />
generale della Commissione europea<br />
per Mercato interno, industria, imprenditoria<br />
e PMI (DG Grow) per pianificare come<br />
arrivare al target dei dieci milioni di plastica<br />
riciclata in Europa nei prossimi cinque<br />
anni. Al proposito stiamo realizzando in<br />
Olanda un impianto pilota da 12 milioni di<br />
euro per il riciclo chimico del polistirolo da<br />
isolamento (PS Loop): sarà operativo dal<br />
2021. Eumeps è oggi focalizzata su advocacy<br />
e comunicazione, i due strumenti<br />
chiave per traghettare il polistirolo dall’essere<br />
un problema per l’ambiente ad una<br />
risorsa fondamentale per il pianeta.<br />
news<br />
Profilo isolante con la migliore classe climatica<br />
Il profilo isolante anti-dilatazione di Ensinger<br />
per porte in alluminio si aggiudica la migliore<br />
classe climatica B3/C3 nell’ambito di un test<br />
comparativo.<br />
Le porte in alluminio sono sempre più diffuse<br />
grazie alla loro elevata resistenza agli agenti<br />
atmosferici. Quando però la temperatura esterna<br />
è molto diversa rispetto a quella interna, i<br />
profilati della porta possono essere soggetti a<br />
deformazione e, di conseguenza, la porta può<br />
diventare difettosa o addirittura bloccarsi.<br />
Il profilo isolante insulbar anti-dilatazione,<br />
presentato al mercato circa un anno fa e<br />
coperto da brevetto, contribuisce a ridurre il<br />
cosiddetto effetto bi-metallico. Ensinger ha sviluppato<br />
questo profilo specificamente per il taglio<br />
termico delle porte in alluminio da esterno<br />
come portoncini d’ingresso e porte scorrevoli.<br />
L’istituto di controllo gbd <strong>La</strong>b (Dornbirn, Austria)<br />
ha recentemente condotto dei test su porte<br />
d’ingresso con profili anti-bimetallo mettendo<br />
a confronto una porta in alluminio dotata di<br />
profilo insulbar anti-dilatazione e una porta con<br />
profilo isolante soggetto al taglio longitudinale<br />
di un altro produttore. In entrambi i prodotti è<br />
stata testata la deformazione della porta in direzione<br />
longitudinale e trasversale in climi diversi<br />
– a temperature sia basse che alte – secondo la<br />
norma di prova EN 1121 e sono stati classificati<br />
secondo la EN 12219.<br />
“A differenza dei profili resistenti al taglio<br />
longitudinale di altri produttori e o soggetti al<br />
taglio longitudinale, il profilo in poliammide<br />
anti-dilatazione di Ensinger è costituito da due<br />
parti che, in caso di dilatazioni termiche variabili<br />
dei gusci interno ed esterno della porta, si muovono<br />
l’uno rispetto all’altro”, ha dichiarato Daniele<br />
Saibene, direttore generale per insulbar in<br />
Ensinger Italia. “Si crea così una zona isolante<br />
mobile con una resistenza alla trazione trasversale<br />
maggiore e in grado di ridurre al minimo<br />
l’effetto della differenza termica.”<br />
Durante il test di verifica: la deformazione longitudinale<br />
della porta in alluminio da 2,18x1,23<br />
m con insulbar era inferiore a 2 mm, mentre la<br />
deformazione trasversale era inferiore a 1 mm.<br />
In tutte le diverse condizioni climatiche testate,<br />
la porta ha ottenuto la classe migliore B3/C3. Il<br />
prodotto di riferimento invece si è aggiudicato<br />
solo la classe B2/C1 e non è riuscito a soddisfare<br />
i requisiti minimi del produttore di porte.<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 49
materiali<br />
Serre e verande in PVC:<br />
i vantaggi e le differenze<br />
Il nuovo volume di PVC Forum<br />
Italia spiega caratteristiche,<br />
vantaggi e differenze tra<br />
verande e serre bioclimatiche<br />
con focus sull’attuale<br />
normativa di riferimento.<br />
a cura del Gruppo Serramenti<br />
e Avvolgibili di PVC Forum Italia<br />
Molto spesso i termini serra e veranda<br />
vengono utilizzati come<br />
sinonimi perché presentano<br />
certamente caratteristiche comuni. Tuttavia<br />
sono elementi architettonici diversi<br />
con specifiche regole da rispettare. Sul<br />
tema il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di<br />
PVC Forum Italia ha realizzato l’ultimo volume<br />
della sua ricca collana, il tredicesimo,<br />
dal titolo “Serre e verande in PVC”. <strong>La</strong><br />
veranda era già diffusa all’epoca dell’antica<br />
Grecia e rappresentava un vanto per i<br />
ricchi patrizi romani.<br />
<strong>Oggi</strong> è un locale o spazio coperto con caratteristiche<br />
di loggiato, balcone o terrazza,<br />
chiuso ai lati da superfici vetrate o elementi<br />
trasparenti , parzialmente o totalmente apribili,<br />
che nasce per offrire uno spazio aggiuntivo<br />
all’abitazione. Determina quindi un<br />
aumento della volumetria e richiede un permesso<br />
di costruire.<br />
Questo elemento favorisce il passaggio<br />
naturale della luce con conseguente illuminazione<br />
degli ambienti e mette in relazione<br />
diretta la casa con l’esterno. Così gli<br />
spazi interni si fondono con il giardino o la<br />
terrazza senza dover rinunciare ad un’efficace<br />
protezione da freddo, vento e rumore.<br />
Per adattarsi ai diversi contesti architettonici,<br />
la veranda può avere diverse<br />
forme con design slanciato e tetto piano<br />
isolante o anche caratterizzata da un’estetica<br />
più tradizionale.<br />
Nella fase di progettazione della nuova veranda<br />
occorre certamente considerare tutti<br />
gli aspetti relativi a funzionalità ed estetica<br />
tra cui dimensione, lato della casa su cui costruire,<br />
tipologia e numero di aperture, oscu-<br />
50 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
A tutela della filiera serramenti e avvolgibili in PVC<br />
Il Gruppo Serramenti e Avvolgibili è il principale e più numeroso gruppo di settore<br />
interno al PVC Forum Italia. Le aziende associate rappresentano una significativa<br />
parte della filiera italiana del serramento e degli avvolgibili in PVC. A tutela dell’immagine<br />
e della qualità e sostenibilità del serramento in PVC, il Gruppo fornisce in modo<br />
sistematico consulenza tecnica, aggiornamento normativo, tutela del mercato, formazione<br />
e informazione a tutte le aziende associate e ai professionisti del settore.<br />
ranti da utilizzare, sistemi di protezione ecc.<br />
Nel corso degli anni, l’evoluzione del concept<br />
di serra floreale ha portato alla realizzazione<br />
di serre bioclimatiche dette anche<br />
solari o captanti. Sono sistemi passivi costituiti<br />
generalmente da una parte trasparente<br />
e una opaca con la precisa finalità di<br />
massimizzare l’apporto solare per migliorare<br />
comfort ed efficienza termica della<br />
casa, riducendone di conseguenza il consumo<br />
energetico. I raggi solari riscaldano<br />
le superfici che li intercettano (soprattutto<br />
ture nella muratura (finestre, aperture regolabili<br />
ecc.);<br />
• a guadagno diretto: la serra è a contatto<br />
diretto con il fabbricato attraverso una superficie<br />
di grande dimensione, rimovibile o<br />
apribile (serramenti mobili);<br />
• a scambio radiante: il calore viene raccolto<br />
grazie ad una parete di accumulo<br />
non isolata che riscalda la massa d’aria<br />
interna e trasferisce radiativamente il calore<br />
all’ambiente adiacente quando ha una<br />
temperatura inferiore.<br />
quelle vetrate) trasformando la radiazione<br />
in calore attraverso il cosiddetto “effetto<br />
serra” propagato ai diversi ambienti interni<br />
della casa. <strong>La</strong> realizzazione di una serra<br />
solare consente di aumentare lo spazio utilizzabile<br />
della casa (cubatura) non soggetto<br />
a tassazione.<br />
Nei mesi invernali la serra deve poter captare<br />
la massima radiazione solare, ottimizzando<br />
l’esposizione al sole durante il giorno<br />
e minimizzando le dispersioni termiche<br />
di notte. In estate, al contrario, è importante<br />
che la serra possa essere aperta in<br />
modo da eliminare il guadagno solare e<br />
insieme ombreggiata con opportune<br />
schermature. Esistono molteplici tipologie<br />
di serra solare (addossata, incastrata, isolata,<br />
loggia vetrata) con diverse modalità<br />
di funzionamento:<br />
• a scambio convettivo: lo scambio di calore<br />
avviene per convezione attraverso aper-<br />
Attualmente in Italia le prescrizioni in materia<br />
edilizia sono dettate dal Testo Unico in<br />
materia Edilizia (TUE), il D.P.R. 380/2001,<br />
aggiornato con successive modifiche e integrazioni.<br />
L’intesa tra Stato, Regioni e Comuni del 20<br />
ottobre 2016, pubblicata in G.U. 268 del<br />
16/11/2016, ha stabilito l’adozione del Regolamento<br />
edilizio “tipo” previsto dal TUE<br />
in cui sono individuate una serie di definizioni<br />
univoche allo scopo di semplificare<br />
e uniformare i procedimenti sul territorio<br />
nazionale sebbene Regioni e Comuni abbiano<br />
facoltà di ampliare o ridurre l’ambito<br />
applicativo di tali disposizioni. Il volume<br />
del PVC Forum Italia riporta, in tema di<br />
serre bioclimatiche, la normativa di riferimento<br />
relativa a: Lombardia, Piemonte,<br />
Toscana, <strong>La</strong>zio (con un confronto tra loro)<br />
Emilia Romagna, Provincia di Trento, Comune<br />
di Cesenatico oltre ad alcune importanti<br />
sentenze del Consiglio di Stato e<br />
del TAR della Lombardia.<br />
Nonostante la varietà e la complessità di<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 51
materiali<br />
questo quadro normativo, è possibile riassumere<br />
alcune caratteristiche tecniche,<br />
con validità generale, che la serra bioclimatica<br />
deve rispettare per definirsi tale:<br />
• non deve essere dotata di impianto di riscaldamento<br />
né di raffrescamento;<br />
• l’orientamento varia in un arco compreso<br />
tra sud-est e sud-ovest (+/- 30° rispetto<br />
all’orientamento sud);<br />
• deve prevedere dei sistemi di schermatura<br />
estiva e superfici vetrate apribili per<br />
consentire una ventilazione naturale senza<br />
pregiudicare la climatizzazione invernale;<br />
• la superficie vetrata deve essere prevalente,<br />
di almeno il 70% rispetto al totale;<br />
• il volume lordo della serra in genere non<br />
può superare il 10% del volume riscaldato<br />
dell’edificio, percentuale che però varia a<br />
seconda dei Comuni e può essere anche<br />
maggiore;<br />
• la serra è un volume tecnico pertanto<br />
la sua destinazione non deve configurarsi<br />
come locale di abitazione e/o luogo<br />
di lavoro con presenza continuativa di<br />
persone;<br />
• deve garantire un risparmio energetico<br />
su tutta la stagione di riscaldamento solitamente<br />
di almeno il 10% rispetto alla soluzione<br />
senza serra captante, percentuale<br />
che può variare a seconda dei regolamenti<br />
locali con differenze comprese tra il 5 e il<br />
25%;<br />
• i telai (parte opaca) possono essere realizzati<br />
in vari materiali come per le normali<br />
finestre. Sono consigliati profili con trasmittanza<br />
termica ridotta.<br />
<strong>La</strong> scelta del PVC nel telaio è legata alle<br />
sue riconosciute caratteristiche di resistenza,<br />
indeformabilità, leggerezza ed eccellenti<br />
proprietà isolanti. Il PVC non richiede<br />
alcuna opera di manutenzione, se non la<br />
normale pulizia, non provoca condense e<br />
non viene attaccato dagli agenti atmosferici.<br />
Ed è completamente riciclabile alla fine<br />
del suo utilizzo. In base alla nuova Legge<br />
di Bilancio <strong>2020</strong>, la realizzazione di serre<br />
bioclimatiche nel rispetto delle caratteristiche<br />
sopra indicate rientra nel cosiddetto<br />
Bonus casa con la possibilità di usufruire<br />
del 50% per le ristrutturazioni edilizie.<br />
Il volume “Serre e Verande in PVC” è disponibile<br />
in PDF sul sito del PVC Forum<br />
nella sezione Serramenti PVC/volumi.<br />
Le foto dell’articolo provengono dalla gallery<br />
PVC Forum Italia realizzata con il contributo<br />
delle aziende del Gruppo Serramenti<br />
e Avvolgibili.<br />
52 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
materiali<br />
Prodotta in Italia una nuova membrana filtrante<br />
per mascherine riutilizzabili<br />
È stato testato positivamente in Italia un nuovo tipo di<br />
membrana filtrante idonea per la produzione di una differente<br />
tipologia di mascherine ad uso chirurgico e civile.<br />
<strong>La</strong> nuova membrana filtrante è realizzata con PTFE (politetrafluoroetilene)<br />
espanso (e-PTFE).<br />
Solvay è l’unica società in Italia in grado di produrre il<br />
polimero necessario per la realizzazione di queste membrane<br />
di e-PTFE.<br />
Prodotto presso lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo<br />
(AL), si tratta di un polimero ad elevata prestazione<br />
(Algoflon ® DF) che poche altre aziende al mondo sono in<br />
grado di realizzare.<br />
Per accelerare lo sviluppo di questa membrana filtrante<br />
in Italia, Solvay Specialty Polymers, mediante il dipartimento<br />
CTD (Customer Technical Development) del centro<br />
ricerca di Bollate, sta coordinando un gruppo di aziende<br />
(produttori di materie prime, trasformatori e-PTFE, produttori<br />
di mascherine e attrezzature) con l’obiettivo di far<br />
nascere in Italia una nuova filiera e incrementare il numero<br />
di produttori di mascherine in Europa e nel mercato Nordamericano.<br />
Grazie al lavoro del Centro di Ricerca Solvay di Bollate e<br />
la fondamentale collaborazione da parte del Politecnico di<br />
Milano, è stato possibile eseguire le analisi necessarie per<br />
lo sviluppo di queste nuove membrane di e-PTFE.<br />
Sulla base dei risultati positivi ottenuti, aziende di diverse<br />
aree del territorio italiano hanno deciso di investire in<br />
produzioni industriali di mascherine per poter affrontare al<br />
meglio la situazione provocata dal contagio del Covid-19.<br />
Oltre alla produzione di polimeri speciali per gli elementi<br />
filtranti delle mascherine, il sito Solvay di Spinetta Marengo<br />
produce anche materiali innovativi direttamente utilizzati<br />
in sistemi di erogazione di ossigeno sanitario e nella<br />
produzione di componenti per ventilatori.<br />
Nei sistemi di ventilazione meccanica per il trattamento<br />
di pazienti affetti da Covid-19 nei reparti di terapia<br />
intensiva viene utilizzato uno speciale lubrificante prodotto<br />
da Solvay (Fomblin ® ) idoneo per le valvole di distribuzione<br />
ossigeno, trattandosi del lubrificante con la<br />
più alta capacità di resistenza alle pressioni di ossigeno<br />
sia liquido che gassoso.<br />
In ottemperanza alle disposizioni del DPCM del 22<br />
marzo, il sito produttivo Solvay di Spinetta Marengo, in<br />
coordinamento con il centro ricerca di Bollate, mantiene<br />
attivi i propri impianti per produrre materiali essenziali per<br />
dispositivi di protezione individuale e macchinari sanitari<br />
necessari per curare i malati di Covid-19 e proteggere il<br />
personale medico e sanitario.<br />
In aggiunta ai già citati Algoflon DF e Fomblin, Solvay<br />
produce in Italia altri polimeri speciali come:<br />
• Fomblin Z DEAL, utilizzato<br />
per i sistemi di somministrazione<br />
dei farmaci come ad esempio cerotti<br />
a rilascio lento;<br />
• Fomblin Y, impiegato in<br />
cuscinetti per applicazioni ad<br />
alta temperatura soprattutto<br />
nell’industria alimentare grazie<br />
all’approvazione NSF (la National<br />
Sanitation Foundation è<br />
considerata la più grande organizzazione<br />
mondiale nel settore<br />
della verifica e della certificazione<br />
dei prodotti in ambienti<br />
alimentare);<br />
• Galden ® , utilizzato come fluido di servizio nei sistemi<br />
di liofilizzazione con numerose applicazioni nell’ambito di<br />
prodotti farmaceutici critici;<br />
• Tecnoflon ® FKM e FFKM utilizzati nella sigillatura dei<br />
macchinari per la lavorazione degli alimenti, così come nei<br />
dispositivi farmaceutici e medici. <strong>La</strong> maggior parte di queste<br />
applicazioni richiede l’approvazione FDA (US Food and Drug<br />
Administration) o NSF, conseguita dai prodotti Solvay.<br />
A questi materiali polimerici, Solvay aggiunge la capacità<br />
di fornire i tanti prodotti indispensabili e strategici per<br />
la gestione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria:<br />
acqua ossigenata per detergenza e disinfezione, acido peracetico<br />
per la depurazione delle acque, carbonato di sodio<br />
per produzione di flaconi in vetro e bicarbonato di sodio<br />
purissimo per svariate applicazioni nell’igiene intima e della<br />
casa. Si tratta di materiali insostituibili nell’industria farmaceutica,<br />
alimentare, nella zootecnica, e nella filiera della<br />
disinfezione.<br />
Solvay ha dato seguito inoltre a varie richieste di supporto<br />
e fornitura di prodotti provenienti da Enti e Istituzioni<br />
pubbliche, incluse alcune Regioni del Nord Italia particolarmente<br />
colpite dall’emergenza sanitaria.<br />
Il centro<br />
di Ricerca<br />
di Solvay<br />
a Bollate (MI)<br />
Lo stabilimento<br />
Solvay di Spinetta<br />
Marengo (AL)<br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 53
materiali<br />
Accordo per la produzione in Cina<br />
di un copoliestere compostabile certificato<br />
L’accordo siglato tra BASF e Red Avenue<br />
New Materials Group concede a quest’ultima<br />
la licenza di produrre e vendere copoliestere<br />
alifatico-aromatico compostabile certificato<br />
(PBAT), in conformità con gli elevati standard<br />
qualitativi BASF. A tale scopo, Red Avenue<br />
New Materials Group ha in programma<br />
di costruire un nuovo impianto a Shanghai<br />
con capacità annua di 60.000 tonnellate di<br />
PBAT. Qui, utilizzerà la tecnologia di processo<br />
BASF che, a sua volta, otterrà una quota di<br />
quanto prodotto che venderà con il marchio<br />
ecoflex ® . L’avvio del nuovo impianto, la cui<br />
produzione sarà destinata al mercato dei biopolimeri,<br />
è previsto per il 2022.<br />
<strong>La</strong> crescita annua stimata per il mercato<br />
globale delle materie plastiche compostabili<br />
certificate e derivate da fonti rinnovabili si attesta<br />
intorno al +15%. Con la progressiva istituzione,<br />
in molti Paesi, di leggi e regolamenti<br />
che impongono l’utilizzo di materiali compostabili<br />
in ambito packaging, teli agricoli da<br />
pacciamatura e sacchetti per la spesa, il trend<br />
di mercato è previsto in costante crescita.<br />
“Grazie al successo del nostro bio-poliestere<br />
ecoflex ® e all’innovativo ecovio ® , stiamo già<br />
contribuendo in maniera significativa alla crescita<br />
di questo mercato”, ha dichiarato Olivier<br />
Ubrich, responsabile della business unit globale<br />
Specialty Polymers di BASF. “L’ulteriore<br />
disponibilità di PBAT rafforzerà notevolmente<br />
la nostra posizione. Abbiamo identificato in<br />
Red Avenue il partner ideale, soprattutto grazie<br />
al network in cui è inserito, all’impegno con<br />
cui contribuisce a sviluppare il mercato cinese,<br />
alla sua posizione strategica, nonché alla<br />
già consolidata relazione con BASF”.<br />
Coerentemente con il proprio concetto di sviluppo,<br />
secondo cui “Materials Make The Planet<br />
Better”, Red Avenue New Materials Group<br />
conferma come vision aziendale “Promuovere<br />
lo sviluppo sostenibile del settore dei nuovi materiali<br />
in modo innovativo e responsabile”.<br />
“In qualità di azienda socialmente responsabile,<br />
ci impegniamo a fornire il miglior supporto<br />
possibile ai nostri partner, sia a monte<br />
che a valle della filiera, nonché ad offrire il nostro<br />
contributo per risolvere le sfide ambientali<br />
globali”, ha dichiarato Zhou Jianhui, presidente<br />
di Red Avenue New Materials Group.<br />
“Per noi è un onore collaborare con BASF,<br />
combinando nuovi materiali all’avanguardia<br />
con una tecnologia di produzione innovativa.<br />
Noi abbiamo intenzione di collaborare per ampliare<br />
il mercato di PBAT in Cina e promuovere<br />
lo sviluppo di questo segmento di mercato”.<br />
Il biopolimero BASF ecoflex è stato introdotto<br />
sul mercato nel 1998 ed è certificato<br />
compostabile secondo gli standard DIN EN<br />
13432 e ASTM D6400. Insieme ad altre materie<br />
prime rinnovabili, ecoflex è una delle<br />
materie prime principali per la produzione di<br />
ecovio, il biopolimero BASF compostabile certificato<br />
utilizzato nei sacchetti per la raccolta di<br />
rifiuti organici, nelle pellicole trasparenti, nei<br />
sacchetti per frutta e verdura e nei teli agricoli<br />
da pacciamatura. Diversi studi effettuati<br />
ne hanno dimostrato i vantaggi in termini di<br />
produzione, imballaggio, conservabilità e performance<br />
nella raccolta dei rifiuti organici.<br />
Stabilizzante termico per poliammidi<br />
Con Phenolic Plus BRUGGOLEN ® TP-H1803, Brüggemann presenta<br />
un innovativo stabilizzante termico per poliammidi disegnato specialmente<br />
per migliorare i più conosciuti e convenzionali additivi base a<br />
fenolica; per esempio mescole di antiossidanti fenolici impediti stericamente<br />
con fosfiti organici. Bruggolen ® TP-H1803 colma il gap prezzo/<br />
prestazione tra classici fenolici e stabilizzanti a base rame.<br />
Phenolic Plus migliora a breve termine la stabilizzazione termica delle<br />
poliammidi fino a temperature di 180ºC, cosa non possibile con i<br />
fenolici stericamente impediti e i fosfiti organici. Inoltre, grazie all’alta<br />
efficienza del Phenolic Plus, dosaggi più bassi durante il compounding<br />
sono possibili rispetto a quelli normalmente utilizzati sui blend fenolici/<br />
fosfiti abituali per arrivare a raggiungere lo stesso livello di stabilizzazione.<br />
Ad esempio, sui test a 150°C, il dosaggio del Phenolic Plus<br />
Bruggolen TP-H1803 può essere ridotto un 30%, in paragone con un<br />
pacchetto di antiossidante standard fenolico, tutto e mantenendo lo<br />
stesso livello da resistenza e trazione.<br />
Brüggemann fornisce il Bruggolen TP-H1803 in forma senza polvere<br />
e facile da dosare, in forma granulata è di facile dispersione adattata per<br />
compounding e iniezione diretta.<br />
54 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />
<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>
RIVISTA<br />
DELL’<br />
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ANNO VIII - NUMERO 1 - FEBBRAIO/MARZO 2019<br />
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<strong>La</strong>vatrice rotativa Le nuove frontiere<br />
installata in tempi record<br />
del service<br />
INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
ANNOX NUMERO1 FEBBRAIO/MARZO2019<br />
INDUSTRIA 4.0<br />
<strong>La</strong> digitalizzazione<br />
nell’industria chimica<br />
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2019<br />
/FEBBRAIO 2<br />
1 GENNAIO/<br />
XXX N.1<br />
RIVISTA<br />
DELLE<br />
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la ubfornitura<br />
Bimestrale - anno X - n°1 gennaio/febbraio 2019<br />
Pag. 10<br />
Pag. 26<br />
Pag. 30<br />
UCIMU<br />
HANNOVER MESSE<br />
LAM<br />
Stabili gli ordini<br />
Luci puntate<br />
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nel 4° trimestre 2018 sull’intelligenza industriale<br />
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e<br />
DOMANI<br />
NNO<br />
AN<br />
SISTEMI DI FISSAGGIO<br />
MECCANICI<br />
Fastening Systems<br />
www.forbo-siegling.it<br />
ICF - Rivista dell'Industria Chimica<br />
e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />
Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />
esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />
settori di riferimento, rappresenta uno<br />
strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />
una presentazione completa dell'innovazione<br />
tecnologica ad essi dedicata.<br />
Tecnologie Alimentari, la rivista<br />
tecnico-scientifica di riferimento per<br />
i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />
innovazioni, con i contributi dei massimi<br />
esperti dei diversi comparti del<br />
settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />
per ottenere l'eccellenza<br />
del prodotto alimentare.<br />
<strong>La</strong> Subfornitura, la rivista che presenta<br />
l'attuale realtà della lavorazione<br />
per conto terzi, i cui protagonisti<br />
hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />
e collaborano con il<br />
committente per la messa a punto<br />
del prodotto finito.<br />
<strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong> rivista<br />
dedicata al settore materie plastiche<br />
che fornisce, un’informazione esaustiva<br />
sulle nuove tecnologie, i materiali<br />
e le applicazioni.<br />
icf<br />
RIVISTA<br />
DELL’ INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
Italia: o spedizione ordinaria 40,00 €<br />
o contrassegno 43,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 58,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />
o contrassegno 65,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />
o contrassegno 65,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />
Nome ..............................................................................................<br />
Cognome........................................................................................<br />
Ditta/ente ........................................................................................<br />
Via...................................................................................................<br />
Città ...............................................................................................<br />
Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />
Tel. ..................................................................................................<br />
e-mail .............................................................................................<br />
Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />
ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />
ed alla comunicazione degli stessi.<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Modalità di pagamento:<br />
o Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />
o Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />
o Carta di credito:<br />
o<br />
o<br />
Scadenza ..................................................................................<br />
Italia: o spedizione ordinaria 45,00 €<br />
o contrassegno 48,00 €<br />
Estero: o spedizione ordinaria 60,00 €<br />
o spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />
o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />
o spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />
n. carta<br />
Titolare carta .............................................................................<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Servizio abbonamenti<br />
Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com
00_00_COVER 02-<strong>2020</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 18/06/20 11:32 Pagina I<br />
ANNO IX - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />
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Le applicazioni di Fixi Lombardia<br />
nelle materie plastiche<br />
AMBIENTE<br />
Covestro punta<br />
sull’economia circolare<br />
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Gli impianti flessibili<br />
di Presma<br />
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PARMA 29-31 OTTOBRE <strong>2020</strong><br />
PAD. 6 - STAND N° C09<br />
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INDUSTRIA 4.0<br />
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elenco<br />
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la<br />
plastic a<br />
OGGI DOMANI<br />
SERIE ZERES MEDICAL PACK<br />
e<br />
LA MACCHINA ELETTRICA PER IL SETTORE MEDICALE<br />
ANNO IX NUMERO 2<br />
MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />
la plastic a<br />
OGGI<br />
e<br />
DOMANI<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis<br />
(e.devecchis@interprogettied.com)<br />
HANNO COLLABORATO: Simone Bottegal, Antonio Caruso, PVC Forum Italia<br />
GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />
In questo numero<br />
abbiamo parlato di...<br />
(in nero sono indicate le inserzioni<br />
pubblicitarie)<br />
B.BIGLER AG.....................................................................17<br />
BANDERA.........................................................................10<br />
BASF .........................................................................12, 54<br />
BOND HIGH PERFORMANCE 3D TECHNOLOGY.................42<br />
CMG.............................................................................9, 28<br />
COLORTECH......................................................................1<br />
CORIOLIS COMPOSITES ...................................................42<br />
COVESTRO........................................................ 22, 4A COP.<br />
DUPONT...........................................................................17<br />
EIOM..................................................................................4<br />
ENSINGER........................................................................49<br />
EUMEPS...........................................................................41<br />
EXOLON GROUP...............................................................14<br />
FIXI LOMBARDIA...............................................................20<br />
FLOWISE..........................................................................37<br />
GIMATIC................................................................. 2A COP.<br />
GR3N................................................................................26<br />
HERONE GMBH................................................................42<br />
HRSFLOW.........................................................................37<br />
ICSS.................................................................................46<br />
IGUS.................................................................................25<br />
IMAC TECNOLOGIE..........................................................15<br />
IMG..................................................................... 1A COP., 6<br />
INTERPROGETTI EDITORI.........................................34, 55<br />
INVIBIO BIOMATERIAL SOLUTIONS...................................42<br />
LANXESS..........................................................................25<br />
LEISTER...........................................................................35<br />
MACCHI...........................................................................13<br />
MAGMA GLOBAL LTD´S....................................................42<br />
MECFOR............................................................18, 3A COP.<br />
MONTENEGRO.................................................................11<br />
NEGRI BOSSI....................................................................31<br />
NORDSON CORPORATION................................................36<br />
NOVAMONT......................................................................41<br />
NVISION BIOMEDICAL TECHNOLOGIES.............................42<br />
OMNIA MEDICAL LLC.......................................................42<br />
PLASTIC CONSULT...........................................................16<br />
POLITECNICO DI MILANO..................................................14<br />
PRESMA....................................................................19, 32<br />
PVC FORUM ITALIA.....................................................16, 50<br />
RADICIGROUP.............................................................17, 38<br />
RAMPART PRODUCTS......................................................42<br />
RED AVENUE NEW MATERIALS GROUP.............................54<br />
SEALED AIR......................................................................11<br />
SFS INTEC GMBH.............................................................42<br />
SMC.................................................................................36<br />
SOLVAY.......................................................................14, 53<br />
TICINOPLAST....................................................................41<br />
TXV AERO COMPOSITES...................................................42<br />
UCIMA..............................................................................12<br />
VICI AG INTERNATIONAL...................................................42<br />
VICTREX...........................................................................42<br />
INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />
Via Statale, 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
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Spedizione prioritaria Oceania € 100,00<br />
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integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />
Registrazione Tribunale di Milano n. 315 in data 03/06/2010<br />
Direttore Responsabile: Simone Ghioldi<br />
Finito di stampare il 18/06/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />
Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />
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segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />
56 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>