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La Plastica Oggi e Domani - N°2 Maggio e Giugno 2020

La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.

La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.

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00_00_COVER 02-<strong>2020</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 18/06/20 11:32 Pagina I<br />

ANNO IX - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />

SISTEMI DI FISSAGGIO<br />

Le applicazioni di Fixi Lombardia<br />

nelle materie plastiche<br />

AMBIENTE<br />

Covestro punta<br />

sull’economia circolare<br />

STAMPAGGIO A INIEZIONE<br />

Gli impianti flessibili<br />

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sommario<br />

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OGGI<br />

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OGGI<br />

e<br />

LA MACCHINA ELETTRICA PER IL SETTORE MEDICALE<br />

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5<br />

Editoriale<br />

Sempre al fianco<br />

dell’industria italiana<br />

20<br />

Sistemi di fissaggio<br />

A ogni plastica il suo fissaggio<br />

26<br />

Ambiente<br />

Con la depolimerizzazione<br />

il PET ritorna materia prima<br />

6<br />

Storia di copertina<br />

Ripartire velocemente grazie<br />

a innovazioni per il medicale<br />

e presse in pronta consegna<br />

22<br />

Ambiente<br />

Riciclo ed energie rinnovabili:<br />

così Covestro accelera<br />

sull’economia circolare<br />

28<br />

Macchine<br />

Materiali di ricambio<br />

a costi ridotti per supportare<br />

le aziende<br />

“<strong>La</strong> plastica non deve più<br />

essere dispersa<br />

nell’ambiente. Ha un valore<br />

troppo elevato per poter<br />

essere gettata via, deve<br />

essere considerata e<br />

utilizzata come una risorsa<br />

sostenibile”.<br />

10<br />

Attualità<br />

18<br />

Appuntamenti<br />

25<br />

Ambiente<br />

31<br />

Stampaggio a iniezione<br />

Markus Steilemann,<br />

CEO di Covestro<br />

2 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>


sommario<br />

ANNO IX - N. 2 MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />

32<br />

Stampaggio a iniezione<br />

Impianti flessibili per<br />

produzioni diversificate<br />

38<br />

Materiali<br />

“Un territorio segnato<br />

dall’epidemia, ma con tanta<br />

voglia di reagire“<br />

46<br />

Materiali<br />

<strong>La</strong> nuova era degli imballaggi<br />

35<br />

Saldatura<br />

Termoretrazione<br />

di membrane in polietilene<br />

42<br />

Materiali<br />

Il PEEK apre a nuove possibilità<br />

applicative<br />

50<br />

Materiali<br />

Serre e verande in PVC:<br />

i vantaggi e le differenze<br />

36<br />

Componenti<br />

53<br />

Materiali<br />

56<br />

Elenco Inserzionisti<br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 3


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editoriale<br />

Sempre al fianco dell’industria italiana<br />

In questi complessi mesi di pandemia Interprogetti Editori ha mantenuto lo stretto<br />

rapporto con i propri lettori, con le aziende e le associazioni di settore al fine<br />

di dare testimonianza e risalto alle risposte che il tessuto industriale italiano ha<br />

saputo dare di fronte a una sfida che mai aveva immaginato di dover vivere. Nei<br />

più recenti numeri delle nostre testate <strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong>, ICF - la Rivista<br />

dell’Industria Chimica e Farmaceutica, Tecnologie Alimentari e <strong>La</strong> Subfornitura,<br />

abbiamo dato voce ad almeno alcune fra le tante aziende impegnate in prima linea<br />

in questa fase cruciale per la storia del Paese, colpito drammaticamente<br />

a livello sanitario, economico e sociale. Abbiamo scritto di aziende, imprenditori<br />

e lavoratori che con il loro impegno hanno consentito all’Italia di andare avanti<br />

e di conservare gli asset fondamentali per accelerare l’attesa ripartenza.<br />

Nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare il nostro contributo a questa orgogliosa<br />

reazione, continuando a dare informazione tecnica e visibilità ai settori industriali<br />

di cui ci occupiamo, mantenendo a pieno regime tirature e distribuzione.<br />

Non solo. Consapevoli che anche per l’editoria tecnica la digitalizzazione<br />

rappresenta una sfida fondamentale, già a partire dal <strong>2020</strong> abbiamo potenziato<br />

il sito web interprogettied.com, diventato ormai un portale che aggrega contenuti<br />

puntuali e approfonditi a disposizione dei nostri quattro settori di riferimento.<br />

A ciò si aggiunge la possibilità di sfogliare on-line le copie digitali delle edizioni<br />

cartacee. Vi invitiamo inoltre a seguire le riviste sui social network, alle nostre<br />

pagine Linkedin (www.linkedin.com/company/interprogetti-editori)<br />

e Facebook (www.facebook.com/interprogettied), cui seguiranno presto nuove<br />

iniziative destinate a offrire a lettori e aziende una piattaforma di informazione<br />

e comunicazione business to business sempre più integrata e sinergica fra supporto<br />

cartaceo e digitale. Un servizio che crediamo debba fare la sua parte, affiancando<br />

e raccontando l’industria italiana nella decisiva fase di rilancio che l’attende.<br />

Simone Ghioldi, Marika Poltresi, Alessandro Bignami, Eva De Vecchis<br />

00_00_COVER 04-2019.qxp_<strong>La</strong>yout 1 16/12/19 15:54 Pagina I<br />

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ANNOX NUMERO3 GIUGNO/LUGLIO2019<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA<br />

Tornare a crescere,<br />

oltre le incertezze<br />

INDUSTRIA<br />

FARMACEUTICA<br />

Il mercato italiano<br />

dei generici<br />

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ANNO VIII - NUMERO 4 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2019<br />

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per il packaging<br />

della frutta fresca<br />

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<strong>La</strong>vorazioni conto terzi<br />

ANNOXXX N.4 MAGGIO 2019


storia<br />

di copertina<br />

Ripartire velocemente<br />

grazie a innovazioni<br />

per il medicale e presse<br />

in pronta consegna<br />

Dopo i mesi difficili che<br />

ha vissuto il proprio<br />

territorio per l’emergenza<br />

sanitaria, IMG è pronta<br />

a cogliere le opportunità<br />

della ripartenza. Anche<br />

grazie alla nuova serie<br />

Haitian per lo stampaggio<br />

di articoli medicali<br />

e alle tante macchine<br />

in pronta consegna<br />

stoccate in Europa<br />

dal costruttore cinese.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Serie Zhafir con allestimento per il settore medicale<br />

Bisogna ripartire velocemente. Non<br />

si può più aspettare. O il problema<br />

economico per l’Italia potrebbe diventare<br />

più grave di quello sanitario. Lo<br />

afferma Davide Bonfadini, Direttore Commerciale<br />

di IMG, azienda di riferimento nel<br />

settore delle presse per stampaggio ad<br />

iniezione di gomma e materie plastiche e<br />

distributore esclusivo di Haitian nel nostro<br />

paese. <strong>La</strong> società fa parte dell’importante<br />

tessuto industriale del Bresciano, zona che<br />

è stata tra le più colpite dall’emergenza<br />

Covid-19.<br />

Davide Bonfadini, non sono stati mesi facili,<br />

anche e soprattutto nella vostra provincia.<br />

<strong>La</strong> nostra zona è stata duramente colpita<br />

dall’epidemia, ma tutta l’industria nazionale<br />

ha rallentato. Ora speriamo che si riparta<br />

velocemente. Marzo e aprile sono stati<br />

mesi difficili. <strong>La</strong> paura del virus ha condizionato<br />

tutti gli operatori della filiera. Però è<br />

il momento di ricominciare a vivere, come<br />

tutti desiderano, anche se dovremo pazientare<br />

ancora un po’ per tornare a una<br />

totale ed effettiva normalità.<br />

È stato necessario essere<br />

prudenti, per contrastare<br />

un virus che ha<br />

mostrato tutta la sua pericolosità,<br />

ma adesso non si<br />

può più aspettare. Altrimenti<br />

il danno economico<br />

sarà enorme.<br />

Le imprese sono state supportate sufficientemente<br />

in questa crisi?<br />

A dispetto delle dichiarazioni incoraggianti<br />

e delle conferenze stampa televisive del governo,<br />

gli aiuti concreti a famiglie e imprese<br />

sono stati pochi e tuttora faticano ad arrivare.<br />

Come in altre occasioni, gli imprenditori<br />

hanno dovuto contare soprattutto su loro<br />

stessi. Le aziende, in realtà,<br />

quando sono messe<br />

nelle condizioni di lavorare<br />

poi ce la fanno, si rimboccano<br />

le maniche, creano<br />

Davide Bonfadini,<br />

Direttore Commerciale<br />

di IMG<br />

6 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


storia<br />

di copertina<br />

Serie Zhafir Jenius,<br />

chiusura idraulica<br />

a due piani ed iniezione<br />

full-electric<br />

rete con clienti e fornitori. Ma quando non<br />

possono operare e non ricevono aiuti, allora<br />

rischiano di mandare in fumo anni di lavoro<br />

duro e buoni risultati, lasciando opportunità<br />

e posizioni a quei concorrenti stranieri che<br />

hanno potuto agire più liberamente.<br />

Com’era l’umore in azienda nelle settimane<br />

più dure del lockdown?<br />

Essendo impegnati nella settore della plastica,<br />

al servizio di filiere essenziali per sostenere<br />

il Paese, abbiamo potuto continuare<br />

l’attività, sebbene a ranghi ridotti. Questa<br />

possibilità ci ha permesso di conservare un<br />

atteggiamento positivo. Poi, con le prime riaperture<br />

di maggio, il mercato ha ricominciato<br />

a muoversi e le richieste hanno lentamente<br />

ripreso. È stato possibile organizzare<br />

anche qualche visita ai clienti. Lo smart working<br />

è un’opzione utile, ma soprattutto per le<br />

grandi società di servizi. Per aziende come<br />

la nostra, che costruiscono e distribuiscono<br />

macchinari ad alta tecnologia, il rapporto interpersonale<br />

è invece fondamentale. Le videoconferenze<br />

vanno bene, ma incontrarsi<br />

e trascorrere insieme del tempo ha un’altra<br />

efficacia. E poi lo stile di IMG, ma direi anche<br />

del settore in cui operiamo, ha sempre<br />

valorizzato il contatto umano. Siamo comunque<br />

riusciti a tenere un buon rapporto con i<br />

clienti. Gli italiani sono un popolo cordiale e<br />

aperto, che sa trovare soluzioni innovative<br />

anche per gestire i momenti difficili.<br />

Per quali settori in particolare avete lavorato<br />

nei mesi scorsi?<br />

Abbiamo consegnato diverse macchine<br />

destinate al settore medicale. Tra l’altro lo<br />

scorso ottobre al K 2019, Haitian ha presentato<br />

una serie di macchine per lo stampaggio<br />

in silicone liquido. Fortunatamente<br />

ne avevamo alcune in pronta consegna<br />

anche in Italia e siamo riusciti a venderle.<br />

Come vi siete organizzati internamente per<br />

rispettare i protocolli di sicurezza?<br />

Abbiamo creato le condizioni per mantenere<br />

il distanziamento fisico e ci siamo procurati<br />

i dispositivi di protezione individuale.<br />

Haitian, avendo superato diverse settimane<br />

prima di noi la fase più acuta dell’emergenza<br />

e sapendo ciò che ci aspettava, ci<br />

ha fornito grandi quantità di mascherine e<br />

guanti, ancora prima del lockdown. Certo,<br />

non è semplice lavorare indossando tutte<br />

le protezioni anti-contagio, soprattutto in<br />

produzione dove la temperatura è alta, ma<br />

piuttosto che stare fermi va bene così.<br />

Haitian, con i suoi stabilimenti in Cina, ha<br />

potuto tornare a pieno regime prima delle<br />

aziende di altri paesi. Qual è ora la situazione<br />

delle vendite in Europa per il costruttore<br />

asiatico?<br />

Hatian ha sofferto prima per il lockdown<br />

ma ne è anche uscita prima. <strong>La</strong> sua chiusura<br />

forzata ha coinciso in parte con le vacanze<br />

del Capodanno cinese, fatto che ha<br />

attutito almeno parzialmente i danni dell’inattività.<br />

A marzo l’azienda era già tornata<br />

operativa e ha aperto una serie di commesse<br />

che ci hanno permesso di consegnare<br />

e installare molti macchinari fin dai<br />

primi giorni della riapertura: anche unità da<br />

grandi tonnellaggi che avevamo venduto<br />

alla fine dell’anno scorso. In questi mesi<br />

Haitian ha portato e stoccato In Europa,<br />

soprattutto nel polo logistico in Germania,<br />

circa 180 macchine in pronta consegna,<br />

proprio in previsione della riapertura. Non<br />

bisogna dimenticare che, in particolare in<br />

Italia, il parco delle presse è piuttosto datato,<br />

comprendendo macchine anche di 20-<br />

25 anni: non tutte sono riuscite a ripartire<br />

senza problemi una volta finito il blocco.<br />

Avere a disposizione una serie di presse in<br />

pronta consegna ci ha consentito di intercettare<br />

tali richieste e di cogliere qualche<br />

opportunità in questo periodo difficile. È<br />

chiaro che il mercato è rallentato, la domanda<br />

è sottotono, però stiamo comunque<br />

portando a casa degli ordini, anche in virtù<br />

del prezzo competitivo che siamo in grado<br />

di offrire e che in questa fase i trasformatori<br />

guardano con spiccato interesse.<br />

Il settore delle materie plastiche riuscirà a<br />

risollevarsi nei prossimi mesi o pensa che i<br />

tempi saranno lunghi?<br />

Intanto la plastica si è già presa una bella<br />

rivincita dopo le aspre polemiche che negli<br />

ultimi anni hanno colpito i prodotti monouso.<br />

Nel corso dell’epidemia molti hanno riscoperto<br />

l’utilità degli oggetti in plastica<br />

monouso. Sono ottimista. Certo, nessuna<br />

si aspetta dei risultati sulla scia del 2018 e<br />

2019, che sono stati anni di crescita. Ma la<br />

voglia di ritornare alla vita e di incontrarsi,<br />

pur essendo stata un po’ criticata in questi<br />

giorni, è umana e comprensibile e penso<br />

che porterà a un graduale recupero dei<br />

consumi. Come mi ha sempre detto mio<br />

padre, la storia è fatta di cicli. L’umanità ha<br />

attraversato e superato fasi orribili, a partire<br />

dalle guerre, ma poi si è rialzata e ha ripreso<br />

la sua strada. Sta a noi farci trovare<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 7


storia<br />

di copertina<br />

pronti quando questo accadrà, cogliendo<br />

le opportunità che si presenteranno.<br />

State lanciando qualche novità tecnologica?<br />

Per quanto riguarda le tecnologie Haitian,<br />

ripartiremo dalle innovazioni presentate al K<br />

2019 nell’ottobre scorso che, in questo tempo<br />

sospeso per l’emergenza Covid-19, non<br />

hanno potuto essere adeguatamente trasferite<br />

sul mercato. A Düsseldorf, come dicevo,<br />

Haitian lanciò proprio una serie di macchine<br />

dedicate al settore medicale, che<br />

risultano particolarmente adatte alle esigenze<br />

attuali. Mi riferisco per esempio alla pressa<br />

full-electric Zhafir Venus III Medicale:<br />

una serie completamente elettrica ad elevata<br />

precisione con risparmio energetico fino<br />

al 70%. Sono tante le soluzioni speciali che<br />

il costruttore cinese ha studiato per l’Europa<br />

e che ancora non avevamo avuto la possibilità<br />

di promuovere. In particolare, la terza<br />

generazione di presse Haitian International<br />

abbina sistemi innovativi hardware e software<br />

permettendo l’ottimizzazione dei vari modelli<br />

di macchine, sia nelle serie servo-idrauliche<br />

di Haitian, Mars III e Jupiter III,<br />

che nella serie elettrica a marchio Zhafir<br />

della serie Zeres III e Venus III.<br />

Tra eventi rimandati, annullati o trasformati<br />

in digitale, il calendario <strong>2020</strong> delle fiere è<br />

Pressa IMG, Serie<br />

GUM per stampaggio<br />

elastomeri<br />

Pressa IMG,<br />

Serie PVG<br />

con tavola rotante<br />

stato stravolto.<br />

Quali sono le conseguenze<br />

sulla vostra<br />

attività?<br />

Certamente non poter partecipare ai consueti<br />

appuntamenti fieristici ci toglie qualche<br />

opportunità. È vero che il mercato ci<br />

conosce bene, tuttavia la fiera è una preziosa<br />

occasione di contatto, l’unica che<br />

consente di vedere tanti clienti, già acquisiti<br />

o potenziali, in pochi giorni. Il fatto che<br />

ancora manchino linee guida chiare sulla<br />

gestione e la partecipazione in sicurezza<br />

alle fiere resta un problema. Se ci saranno<br />

troppi vincoli è probabile che molti visitatori<br />

rinunceranno o saranno comunque insufficienti<br />

per giustificare i grandi investimenti<br />

degli espositori. Allo stesso tempo non si<br />

può pensare di tornare in breve alle abitudini<br />

di un tempo, con stand affollati e strette<br />

di mano. Il coronavirus rischia di rivoluzionare<br />

il modo di allestire le fiere che<br />

abbiamo conosciuto fino a febbraio. Forse<br />

gli organizzatori devono riflettere su soluzioni<br />

innovative e meno costose, vista anche<br />

la diversa visibilità offerta.<br />

Questa terribile esperienza lascerà qualche<br />

insegnamento per il futuro?<br />

Ci ha fatto capire che non tutto si può dare<br />

per scontato, che ad anni positivi, dove<br />

ogni cosa sembra andare per il meglio,<br />

possono alternarsi periodi di difficoltà. Ci<br />

ha fatto capire che la vita può sempre<br />

prenderti di sorpresa e farti cadere. Ma poi<br />

ci si può rialzare, come io stesso ho fatto in<br />

passato nella mia vita professionale. Se<br />

una persona è capace, ha voglia, ci mette<br />

del suo, è onesto, crea un rapporto positivo<br />

con clienti e fornitori, a un certo punto<br />

viene premiato dalla vita, che finisce per<br />

offrirgli nuove possibilità. Dalle macerie lasciate<br />

dal coronavirus si può ripartire per<br />

fare ancora meglio.<br />

8 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


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coppia applicata all’albero del rotore<br />

e determina autonomamente quale<br />

livello di potenza di granulazione<br />

impostare in base alla quantità<br />

di materiale da macinare, alle<br />

dimensioni, alla forma, al peso,<br />

allo spessore, al tipo di polimero<br />

e persino alla temperatura del pezzo<br />

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attualità<br />

Nuovo direttore vendite e marketing in Bandera<br />

Bandera Spa ha annunciato la nomina di Daniele<br />

Cerasaro come nuovo direttore vendite e marketing<br />

dell’azienda. Il suo compito principale sarà la supervisione<br />

delle strategie Sales & Marketing vendite<br />

nelle tecnologie per film in bolla e testa piana.<br />

Cerasaro è nato in Svizzera e ha completato il suo<br />

percorso di studi in Italia. Ha lavorato per più di 30<br />

anni nel comparto macchine, 20 dei quali li ha dedicati<br />

alla conoscenza del settore packaging. Prima di<br />

entrare a far parte della famiglia Bandera, Cerasaro<br />

si è occupato anche di vendite internazionali in varie<br />

aziende tra cui: Macchi, Amut, Coating Engineering<br />

e Polytech.<br />

Plastic tax rinviata al 2021<br />

È stato approvato, all’interno del Decreto<br />

Rilancio, il rinvio della plastic tax a gennaio<br />

2021. L’imposta, che avrebbe interessato<br />

molte aziende del settore plastico e che l’Italia<br />

aveva voluto anticipare rispetto ad altri<br />

paesi UE, obbligava i produttori al pagamento<br />

di 45 centesimi di euro per ogni chilo<br />

di materiale prodotto. Una spesa ardua da<br />

mantenere in un periodo fragile come quello<br />

che l’Italia sta passando, e una scelta pensata<br />

per tamponare le perdite causate dall’emergenza<br />

Coronavirus.<br />

<strong>La</strong> decisione di rinviare l’entrata in vigore<br />

della Plastic tax (e della sugar tax) è stata<br />

presa dal Consiglio dei Ministri che ha deciso<br />

di inserirla nel Decreto Rilancio (ex decreto<br />

Aprile) stanziando 190 milioni di euro<br />

per l’abolizione di entrambe le imposte, la<br />

cui decorrenza è stata fissata per il 1° gennaio<br />

2021.<br />

L’impatto del Coronavirus sulle imprese<br />

del comparto plastico ha causato danni rilevanti<br />

e un significativo calo delle attività<br />

produttive, oltre alla chiusura del canale<br />

Ho.Re.Ca che vale il 40% di tutto il fatturato<br />

e la cui apertura dovrà subire delle limitazioni<br />

anche nei prossimi mesi. Il rinvio, se<br />

guardato sotto quest’ottica, permetterebbe<br />

alle aziende di prendere una boccata d’aria<br />

fresca in un periodo così complesso per il<br />

nostro paese, e per tutta l’economia mondiale.<br />

L’articolo 139 del Decreto Rilancio si<br />

chiama “Differimento dell’efficacia delle disposizioni<br />

in materia di imposta sul consumo<br />

dei manufatti con singolo impiego e di<br />

imposta sul consumo delle bevande edulcorate”<br />

e prevede che “all’articolo 1 della legge<br />

27 dicembre 2019, n. 160”, siano apportate<br />

le seguenti modifiche:<br />

• al comma 652 la frase “dal primo giorno<br />

del secondo mese successivo alla data di<br />

pubblicazione del provvedimento di cui al<br />

comma 651” è stata sostituita dalla frase:<br />

“dal 1° gennaio 2021”;<br />

• al comma 676, la frase: “dal primo giorno<br />

del secondo mese successivo alla pubblicazione<br />

del decreto di cui al comma 675”<br />

è stata sostituita da: “dal 1° gennaio 2021”.<br />

A non cambiare sarà il testo dei due decreti<br />

legge (poiché lo stesso vale anche per<br />

la Sugar tax). Nello specifico, va ricordato<br />

che la plastic tax è stata introdotta con la<br />

legge 27 dicembre 2019, n. 160 e prevede il<br />

pagamento di 45 centesimi di euro per ogni<br />

chilo di materiale plastico, i così detti MAC-<br />

SI (manufatti con singolo impiego) eccezione<br />

fatta per quei prodotti composti da bioplastiche<br />

compostabili e materiali riciclati,<br />

ma anche dispositivi medici, packaging farmaceutici<br />

o medicinali. <strong>La</strong> plastic tax, che<br />

nell’Unione Europea entrerà effettivamente<br />

in vigore nel 2021 (soprattutto per posate e<br />

piatti di plastica, cannucce, contenitori alimentari,<br />

plastica fotodegradabile), era stata<br />

anticipata solo dall’Italia che adesso si trova<br />

a dover fare un passo indietro vista l’attuale<br />

situazione delle aziende.<br />

Per i 6 mesi previsti di entrata in vigore<br />

(rispetto al resto dell’UE) si stimava un gettito<br />

nelle casse dello Stato di circa 140 milioni<br />

di euro, mentre a regime nei dodici<br />

mesi nel 2021 poco più di 520 milioni. Il<br />

gettito però risulta essere comunque inferiore<br />

a quanto calcolato inizialmente: la<br />

nuova tassa infatti è stata ridotta, come ricordato,<br />

dall’iniziale previsione di 1 euro al<br />

chilo ai 45 centesimi approvati il 16 dicembre<br />

2019 con la Legge di Bilancio.<br />

10 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


attualità<br />

Packforum: il centro espositivo di Sealed Air in Italia<br />

Creato per consentire ai visitatori<br />

di scoprire nuove soluzioni<br />

di packaging e scambiarsi<br />

idee sul mercato globale e sulle<br />

tendenze di consumo, Packforum<br />

EMEA, il centro espositivo<br />

inaugurato lo scorso anno da<br />

Sealed Air presso Passirana di<br />

Rho, Milano, offre un’esperienza<br />

tecnologica con un’attenzione<br />

particolare all’innovazione,<br />

all’efficienza energetica e alle<br />

strategie omnichannel. Presso<br />

Packforum i clienti hanno modo<br />

di ideare, creare e testare soluzioni<br />

per il confezionamento di<br />

prodotti alimentari e non, usufruendo<br />

di un supermercato virtuale,<br />

di una pratica cucina per<br />

le dimostrazioni e di uno dei più<br />

grandi impianti produttivi dell’azienda<br />

nella regione, all’interno<br />

dello stesso sito. Gli specialisti<br />

Sealed Air, esperti di packaging,<br />

economia circolare, scienze alimentari,<br />

conformità alimentare,<br />

e-commerce e automazione favoriscono<br />

l’innovazione e la collaborazione<br />

con i clienti.<br />

“Questo investimento è l’ennesimo<br />

esempio dell’impegno di<br />

Sealed Air nei confronti dell’innovazione<br />

e della sostenibilità, e<br />

costituisce un luogo di confronto<br />

con i nostri clienti per lavorare<br />

insieme a un futuro senza sprechi<br />

nei più svariati settori operanti<br />

a livello globale”, ha dichiarato<br />

Karl Deily, Chief Commercial<br />

Officer di Sealed Air.<br />

Costruito e arredato con materiali<br />

di riciclo, la struttura ecocompatibile<br />

utilizza parte dell’energia<br />

da fonti rinnovabili,<br />

contribuendo in maniera notevole<br />

alla riduzione degli sprechi.<br />

“Eliminando gli sprechi dalle<br />

nostre attività e aiutando i clienti<br />

a fare lo stesso lungo tutta la catena<br />

di distribuzione non soltanto<br />

aumentiamo efficienza e redditività,<br />

ma facciamo il bene delle<br />

nostre comunità e dell’ambiente”,<br />

ha dichiarato Ron Cotterman,<br />

Vice President, Corporate<br />

Innovation and Sustainability di<br />

Sealed Air.<br />

“Siamo entusiasti di lavorare<br />

insieme ai nostri clienti, qui a<br />

Packforum, allo sviluppo di soluzioni<br />

creative per risolvere le<br />

loro sfide nell’ambito del confezionamento”.<br />

Karl Deily, Chief Commercial<br />

Officer di Sealed Air<br />

Oltre alla nuova sede italiana,<br />

Sealed Air ha centri espositivi a<br />

Shanghai, in Cina e presso la<br />

sede centrale di Sealed Air negli<br />

Stati Uniti.<br />

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<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 11


attualità<br />

UCIMA: incarico europeo per Saverio Gamberini<br />

Saverio Gamberini, membro<br />

del Consiglio direttivo UCIMA<br />

(Unione Costruttori Italiani<br />

Macchine Automatiche per il<br />

Confezionamento e il Packaging)<br />

e direttore generale di<br />

MG2, è stato designato come<br />

nuovo presidente del CEN TC<br />

146, il comitato tecnico europeo<br />

che si occupa della standardizzazione<br />

delle norme europee<br />

per la sicurezza delle<br />

macchine per packaging.<br />

Il nome di Gamberini è stato<br />

proposto dal Consiglio direttivo<br />

UCIMA e, durante la votazione<br />

di tutti gli altri Paesi membri,<br />

non ha incontrato voti contrari.<br />

<strong>La</strong> conferma all’Italia della<br />

presidenza del CEN TC 146 riconosce<br />

ulteriormente al mercato<br />

l’importante ruolo che il<br />

sistema italiano dei produttori<br />

di tecnologia per il confezionamento<br />

e l’imballaggio riveste a<br />

livello europeo e mondiale,<br />

nonché la grande attenzione<br />

delle imprese costruttrici italiane<br />

agli standard di sicurezza<br />

delle macchine.<br />

“Siamo orgogliosi e soddisfatti<br />

di vedere un nostro consigliere<br />

molto attento al tema della<br />

sicurezza ai vertici di un<br />

organismo così importante per<br />

il settore delle macchine per il<br />

confezionamento e l’imballaggio”,<br />

ha dichiarato Enrico Aureli,<br />

presidente di UCIMA. “Siamo<br />

da sempre convinti, infatti, che<br />

la sicurezza sia un elemento imprescindibile<br />

per la qualità dei<br />

macchinari”.<br />

“È per me un onore rappresentare<br />

il sistema industriale del<br />

nostro Paese in questo comitato<br />

europeo”, ha dichiarato Saverio<br />

Gamberini. “<strong>La</strong> normativa<br />

sulla sicurezza riveste un ruolo<br />

fondamentale e la mia attenzione,<br />

nei confronti di tutti i Paesi,<br />

sarà massima”.<br />

Saverio Gamberini dal 2017 è<br />

direttore generale di MG2, azienda<br />

di famiglia con sede a Pianoro<br />

(Bologna) esperta nella progettazione,<br />

produzione e fornitura di<br />

macchinari per l’imballaggio<br />

nell’industria farmaceutica, cosmetica<br />

e alimentare. Dallo stesso<br />

anno siede nel Consiglio direttivo<br />

dell’associazione.<br />

C<br />

BASF Italia: vendite in lieve calo<br />

Lorenzo Bottinelli, ad di BASF Italia<br />

Nell’esercizio 2019, il Gruppo<br />

BASF in Italia ha generato vendite<br />

pari a 1,769 miliardi di euro, con<br />

una riduzione rispetto all’esercizio<br />

precedente del -5,3% sul valore delle<br />

vendite rispetto al 2018 principalmente<br />

legata a: calo dei prezzi delle<br />

materie prime, conflitti commerciali<br />

fra Stati Uniti e Cina e crisi del settore<br />

automotive. In uno scenario di<br />

mercato complesso, caratterizzato<br />

da forti tensioni commerciali internazionali,<br />

bassi prezzi delle materie<br />

prime e un generalizzato calo della<br />

produzione industriale a livello globale,<br />

questo risultato costituisce<br />

una conferma della solidità del mercato<br />

italiano e della sua strategicità<br />

per il Gruppo.<br />

Lorenzo Bottinelli, amministratore<br />

delegato e vice presidente di BASF<br />

Italia, ha commentato: “Il 2019 è<br />

stato un anno impegnativo, con forti<br />

perturbazioni a livello globale che<br />

hanno impattato sulle nostre performance<br />

di vendita. L’Italia ha comunque<br />

dimostrato di reggere bene, grazie<br />

anche alle caratteristiche del<br />

nostro tessuto imprenditoriale fatto<br />

di piccole e medie imprese che rappresentano<br />

una risorsa chiave per il<br />

Made in Italy. Proprio a loro noi offriamo<br />

un’ampia gamma di prodotti<br />

essenziali in settori strategici: dal<br />

biomedicale al personal care, dal design<br />

alle costruzioni, senza dimenticare<br />

l’agricoltura e il farmaceutico. I<br />

nostri risultati 2019 – prosegue Bottinelli<br />

– sono in linea con le aspettative<br />

e rispecchiano un contesto di<br />

mercato critico che stimavamo già<br />

prima dell’emergere della problematica<br />

Coronavirus. Ora, con la diffusione<br />

di una pandemia i cui effetti<br />

restano tutti ancora da ponderare, il<br />

quadro economico globale appare<br />

radicalmente mutato e lo sviluppo<br />

del business difficile da prevedere”.<br />

Dal 1° gennaio 2019 BASF ha riorganizzato<br />

la propria struttura in dodici<br />

divisioni, raggruppate in sei segmenti<br />

(Chemicals, Industrial Solutions, Materials,<br />

Nutrition & Care, Surfaces Technologies,<br />

Agricoltural Solutions)<br />

per consentire una conduzione maggiormente<br />

differenziata dei business.<br />

Nello specifico: Chemicals: -5.9%;<br />

Industrial Solutions: -6.8%; Materials:<br />

-13.3; Nutrition & Care: -5.4%;<br />

Surface Technologies: +3,5%; Agricultural<br />

Solutions: +12,9%.<br />

Il quadro economico del Sistema<br />

Paese è radicalmente mutato per effetto<br />

del Coronavirus e le ricadute<br />

economiche, sociali e politiche sono<br />

ancora tutte da stimare.<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

12 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


attualità<br />

Exolon Group aumenta<br />

la produzione di lastre<br />

anti-Covid-19<br />

Attualmente impegnata nell’ottimizzazione della sua<br />

produzione di lastre trasparenti in policarbonato e di<br />

lastre Vivak ® in poliestere, Exolon Group, con sede in<br />

Germania e siti produttivi in Italia e in Belgio, sta dando<br />

il proprio contributo al fine di rallentare la diffusione<br />

del Covid-19.<br />

“<strong>La</strong> crescente domanda di lastre trasparenti, finalizzate<br />

ad applicazioni e ausili medici, come ad esempio protezioni<br />

per il viso e pannelli divisori per le aree di accoglienza<br />

del pubblico in ospedali o supermercati, ci ha indotto<br />

ad adeguare in tal senso la nostra produzione”, ha dichiarato<br />

Jens Becker, presidente di Exolon Group. “Abbiamo<br />

risposto al forte incremento della domanda dei nostri prodotti<br />

ottimizzando le linee produttive. Siamo orgogliosi<br />

che i nostri prodotti, in questo periodo così difficile, contribuiscano<br />

ad una migliore protezione delle persone che<br />

ricoprono posizioni lavorative a maggiore esposizione”.<br />

Il Gruppo ha un totale di oltre 250 dipendenti, dei quali<br />

83 impiegati presso il sito produttivo di Nera Montoro in<br />

Italia, a circa 70 chilometri a nord di Roma, e 176 presso<br />

il sito produttivo di Tielt in Belgio, a circa 30 chilometri ad<br />

ovest di Gent. In Belgio sono prodotte lastre compatte<br />

trasparenti, translucenti e opache; in Italia lastre alveolari,<br />

che possono anche essere utilizzate come pannelli divisori<br />

nei reparti ospedalieri.<br />

Le attività lavorative sono andate avanti in entrambi i<br />

siti produttivi, sebbene con un numero di dipendenti ridotto.<br />

Exolon Group è consapevole delle proprie responsabilità<br />

e prosegue la propria produzione su più linee<br />

produttive in base alla quantità di personale disponibile.<br />

“Questa è una grossa sfida per tutti. Vogliamo ringraziare<br />

tutti i collaboratori, che lavorano ogni giorno nei<br />

nostri siti produttivi, è grazie a loro che possiamo continuare<br />

a mettere a disposizione i nostri prodotti”, ha dichiarato<br />

Jens Becker.<br />

Le misure di igiene sono state ulteriormente rafforzate<br />

negli stabilimenti; i quadri di comando dei macchinari<br />

(oggi tutte tastiere touch screen) vengono disinfettati più<br />

volte al giorno e lo stesso disinfettante è messo a disposizione<br />

del personale nelle zone degli edifici ove necessario.<br />

Inoltre, tutti i dipendenti lavorano indossando mascherine,<br />

l’ingresso in azienda degli operatori delle ditte<br />

esterne è ridotto al minimo, gli impiegati sono in modalità<br />

di lavoro agile e agli autisti delle ditte di trasporto è consentito<br />

l’ingresso solo uno alla volta. Nella situazione attuale<br />

si è dimostrata quanto mai importante l’attenzione<br />

che l’azienda riserva da molti anni a temi importanti quali<br />

la sicurezza e la protezione sul luogo di lavoro.<br />

Le lezioni di Solvay<br />

al Politecnico di Milano<br />

È significativa l’iniziativa di connettere gli studenti del<br />

Politecnico di Milano con tecnici del Gruppo Solvay, per<br />

offrire approfondimenti sulla gestione dei materiali nelle<br />

attività di ricerca e produzione.<br />

Questa iniziativa si è sviluppata grazie all’attivismo<br />

della Rete Solvay Way Italia (Team Sostenibilità e CSR)<br />

e alla collaborazione tra le due GBUs: Special Chem e<br />

Specialty Polymers si sono impegnate per poter fornire<br />

un quantitativo di fluoro al Politecnico, per scopo di ricerca,<br />

come supporto benefico nell’attuale periodo di<br />

difficoltà logistiche.<br />

Maurizio Sansotera, responsabile del <strong>La</strong>boratory of<br />

Fluorine Chemistry and Fluorinated Materials di Fluoritech,<br />

ha colto l’opportunità durante questi contatti con<br />

l’azienda per poter valorizzare la sua attività formativa<br />

con la partecipazione dei manager alle lezioni.<br />

Questi interventi sono parte del corso “Reactivity,<br />

structure and functions of fluorinated materials” per Ingegneria<br />

Chimica e Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie<br />

presso il Politecnico di Milano.<br />

<strong>La</strong> sinergia con il Politecnico di Milano rappresenta un<br />

ulteriore qualificante riconoscimento del know-how di<br />

Solvay nella chimica del Fluoro.<br />

<strong>La</strong> partnership tra l’Ateneo di Milano e Solvay si è radicata<br />

negli anni e si concretizza grazie alla sottoscrizione<br />

di un accordo di programma per la condivisione di<br />

importanti attività di ricerca, con lo sviluppo di specifici<br />

progetti e il sostegno a corsi didattici del Dipartimento<br />

di Chimica.<br />

Politecnico di Milano e Gruppo Solvay lo perseguono con<br />

una tradizione di crescita importante e una positiva coincidenza:<br />

condividono lo stesso anno di nascita, il 1863.<br />

Hanno tenuto recentemente lezioni in videoconferenza<br />

per il Politecnico di Milano i manager di Solvay<br />

Michael Pittroff (Global Marketing Manager Semiconductor<br />

Gases and Flurine Gas della GBU Special Chem,<br />

a sinistra) e Vito Tortelli (Monomers & Intermediates<br />

Manager della GBU Specialty Polymers)<br />

14 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


attualità<br />

L’impatto del coronavirus sul mercato italiano del PVC<br />

L’insorgere dell’emergenza Coronavirus<br />

in Italia e nel mondo ha stravolto<br />

le prospettive dell’intero comparto industriale,<br />

compreso il settore delle materie<br />

plastiche.<br />

In Italia, nonostante la fabbricazione<br />

di articoli in materie plastiche sia stata<br />

inserita nell’elenco delle filiere essenziali,<br />

numerosi operatori sono stati<br />

chiusi per decreto nel corso degli ultimi<br />

mesi. Anche le filiere delle materie<br />

plastiche non connesse alle richieste<br />

effettive del mercato finale hanno risentito<br />

di gravi difficoltà, con cali superiori<br />

al -10% in media, e punte negative<br />

su beni durevoli e semi-durevoli. Le<br />

ultime stime parlano ad esempio di cali<br />

degli investimenti in edilizia di oltre il<br />

10% e di oltre il 20% nella produzione<br />

del settore auto.<br />

Per il comparto del PVC, i dati della<br />

tradizionale indagine sul consumo di<br />

PVC in Italia nel 2019, realizzata da<br />

Plastic Consult per conto di PVC Forum<br />

Italia e presentati il 7 maggio scorso<br />

nel corso del secondo webinar della<br />

PVC Academy, evidenziano in primo<br />

luogo la sostanziale equivalenza dei<br />

consumi tra volumi di PVC rigido e<br />

PVC plastificato, per un totale di<br />

635.000 tonnellate di PVC trasformate<br />

in Italia, valore leggermente inferiore<br />

all’anno precedente. Per quanto riguarda<br />

i settori applicativi, l’edilizia rimane<br />

sostanzialmente stabile (con una costante<br />

crescita dei profili finestra),<br />

mentre è positivo l’andamento del settore<br />

mobili/arredamento.<br />

Ad oggi, a livello di PVC rigido si registrano<br />

difficoltà trasversali su tutte le<br />

principali applicazioni. Solo il compound<br />

ha evidenziato un andamento meno negativo,<br />

quanto meno nel primo trimestre.<br />

Anche a livello di PVC plastificato vi sono<br />

state performance negative nel primo<br />

trimestre, ma con applicazioni medicali<br />

(da resina e compound) e imballaggi alimentari<br />

in decisa controtendenza.<br />

Nuove opportunità potrebbero inoltre<br />

derivare da una gestione costruttiva<br />

della crisi, magari sfruttando potenziali<br />

sinergie o collaborazioni tra imprese, a<br />

tutti i livelli. Ad esempio attraverso ricerca<br />

e innovazione per proporre nuove<br />

soluzioni ad una società in cambiamento,<br />

creando o re-inventando nuove<br />

applicazioni industriali in PVC.<br />

Serre bioclimatiche e isolamento acustico dei serramenti<br />

Il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di PVC Forum Italia<br />

arricchisce la sua collana dedicata al mondo del<br />

serramento con 2 nuovi volumi: il 13°, “Serre e verande<br />

in PVC” e il 14°, “<strong>La</strong> trasmissione sonora nei profili<br />

in PVC”.<br />

<strong>La</strong> veranda può essere definita come locale o spazio<br />

coperto con caratteristiche di loggiato, balcone o terrazza,<br />

chiuso ai lati da superfici vetrate o elementi trasparenti<br />

che nasce per offrire uno spazio aggiuntivo<br />

all’abitazione. Determina quindi un aumento della volumetria<br />

e richiede un permesso di costruire.<br />

Le serre bioclimatiche, dette anche solari o captanti,<br />

sono invece sistemi passivi costituiti generalmente da<br />

una parte trasparente e una opaca con la precisa finalità<br />

di massimizzare l’apporto solare per migliorare comfort<br />

ed efficienza termica della casa, riducendone di conseguenza<br />

il consumo energetico. <strong>La</strong> realizzazione di una<br />

serra solare consente di aumentare lo spazio utilizzabile<br />

della casa (cubatura) non soggetto a tassazione. Regioni<br />

e Comuni hanno libera facoltà di ampliare o ridurre le<br />

disposizioni riguardanti questo sistema passivo contenute<br />

nel Regolamento edilizio “tipo”, recepito dal Testo<br />

Unico in materia Edilizia (TUE).<br />

<strong>La</strong> scelta del PVC nel telaio della serra e della veranda<br />

è legata alle sue riconosciute caratteristiche di resistenza,<br />

indeformabilità, leggerezza ed eccellenti proprietà<br />

isolanti. Il PVC non richiede alcuna opera di manutenzione,<br />

se non la normale pulizia, non provoca condense<br />

e non viene attaccato dagli agenti atmosferici, oltre ad<br />

essere riciclabile alla fine del suo utilizzo.<br />

L’isolamento acustico del sistema serramento è detto<br />

anche potere fonoisolante e definito come la differenza<br />

tra il livello sonoro nell’ambiente disturbante e il livello<br />

dell’ambiente disturbato misurata in laboratorio.<br />

Gli elementi che incidono sull’isolamento acustico di<br />

questo elemento sono la velocità del suono e l’impedenza<br />

acustica, parametro che indica il comportamento<br />

del materiale con cui è realizzato il telaio alle sollecitudini<br />

di un’onda sonora che lo colpisce e che si propaga<br />

in esso. Più è basso questo valore, minore sarà la propagazione<br />

dell’onda e migliore sarà di conseguenza l’isolamento<br />

acustico del profilo.<br />

16 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


attualità<br />

DuPont ha donato DPI ai paesi europei più colpiti<br />

DuPont ha donato 50.000<br />

tute protettive destinate al personale<br />

che si è trovata in prima<br />

linea nella lotta contro il Covid-19<br />

nei Paesi europei più colpiti<br />

dalla pandemia. Le tute Tyvek<br />

® che fanno parte di questa<br />

donazione forniranno al personale<br />

medico una protezione aggiuntiva<br />

che supera i requisiti<br />

imposti dall’OMS (Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità).<br />

“Medici, personale infermieristico,<br />

paramedici e altri professionisti<br />

del settore sanitario<br />

che si trovano in prima linea<br />

nella lotta contro la pandemia<br />

provocata dal Covid-19, hanno<br />

diritto al più elevato livello di<br />

protezione”, ha dichiarato Andrzej<br />

Palka, Marketing Manager<br />

della divisione Personal<br />

Protection di DuPont in Europa.<br />

“Questo è il motivo per cui<br />

abbiamo deciso di fornire indumenti<br />

di protezione individuale<br />

di vitale importanza direttamente<br />

agli operatori sanitari<br />

che ne hanno maggiormente<br />

bisogno.<br />

Questa donazione è un tassello<br />

di un impegno più ampio<br />

finalizzato a fornire risposte<br />

adeguate alla crisi in atto. Abbiamo<br />

lavorato ininterrottamente<br />

per aumentare la nostra<br />

capacità produttiva mensile<br />

globale di oltre 9 milioni di indumenti<br />

protettivi destinati alla<br />

lotta contro il Covid-19 per soddisfare<br />

l’impennata, senza precedenti,<br />

della domanda legata<br />

alla diffusione della pandemia”.<br />

Tra i beneficiari della donazione<br />

figurano diverse organizzazioni<br />

sanitarie pubbliche di<br />

Paesi come Italia, Spagna,<br />

Francia, Germania, Gran Bretagna,<br />

Svizzera e Benelux che<br />

hanno fatto registrare alcuni<br />

dei più elevati tassi di contagio<br />

da coronavirus in Europa e a<br />

livello mondiale.<br />

Tra le istituzioni che hanno<br />

già ricevuto migliaia di tute Tyvek<br />

figurano l’Azienda Regionale<br />

Emergenza Urgenza della<br />

Lombardia (Italia), l’Ambulance<br />

Service di Londra (UK), l’Agence<br />

Régionale de Santé Île<br />

de France (Francia) e il <strong>La</strong>ndelijk<br />

Consortium Hulpmiddelen<br />

(Paesi Bassi).<br />

Le tute con cappuccio Du-<br />

Pont Tyvek soddisfano i requisiti<br />

previsti dallo standard<br />

EN 14126:2003 (indumenti<br />

protettivi contro agenti infettivi)<br />

e sono state adottate su larga<br />

scala dalle unità operative impegnate<br />

in prima linea durante<br />

alcune delle più gravi pandemie<br />

della storia recente come Ebola,<br />

influenza aviaria e influenza<br />

suina (provocata dal virus<br />

H1N1).<br />

Queste tute assicurano un<br />

elevato livello di repellenza agli<br />

aerosol e ai liquidi a base acquosa,<br />

fornendo agli operatori<br />

sanitari un alto grado di protezione<br />

quando espletano operazioni<br />

delicate come ad esempio<br />

le procedure AGP (Aerosol-Generating<br />

Procedure, ovvero che<br />

generano aerosol).<br />

RadiciGroup ha un nuovo distributore per la Germania<br />

RadiciGroup High Performance<br />

Polymers annuncia una riorganizzazione<br />

della sua rete di vendita in Germania:<br />

a partire dal 18 maggio <strong>2020</strong> B.<br />

Bigler AG è nominata distributore per il<br />

mercato nazionale di una vasta gamma<br />

di prodotti che comprende: RADI-<br />

LON ® , HERAMID ® , RADIFLAM ® , RA-<br />

DISTRONG ® , RADITER ® , HERAFLEX ® ,<br />

TORZEN ® e RADITECK ® .<br />

“Il nostro gruppo sta compiendo<br />

un ulteriore passo per rafforzare la<br />

sua presenza nel mercato tedesco,<br />

collaborando con un’azienda importante<br />

e affidabile come B.Bigler AG”,<br />

ha dichiarato Rolf Behringer, direttore<br />

commerciale DACH di Radici-<br />

Group High Performance Polymers.<br />

“Da molti anni lavoriamo con B.Bigler<br />

AG in Svizzera e ora siamo sicuri<br />

che, insieme al nostro team di<br />

vendita, saremo in grado di offrire il<br />

massimo livello di qualità e flessibilità<br />

ai nostri clienti tedeschi”.<br />

B.Bigler AG mette a disposizione<br />

la sua rete di vendita e il suo centro<br />

logistico di Weiterstadt, garantendo<br />

una consegna rapida ai clienti.<br />

“Siamo orgogliosi di estendere la<br />

nostra partnership con RadiciGroup<br />

al mercato tedesco e non vediamo<br />

l’ora di avere la stessa collaborazione<br />

di successo con una crescita<br />

continua, come abbiamo fatto in<br />

Svizzera”, ha dichiarato Reto Frei,<br />

direttore vendite di B.Bigler AG.<br />

“Siamo già ben posizionati in Germania,<br />

attraverso la forza vendita<br />

locale e lo stoccaggio, questo sarà<br />

un vantaggio per tutti i clienti tedeschi,<br />

che sono in cerca di consegne<br />

veloci, dalle piccole quantità di 25<br />

kg a pallet completi”.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 17


appuntamenti<br />

Un nuovo evento di riferimento per il manifatturiero<br />

Tre saloni distinti ma integrati pensati da<br />

due partner riconosciuti quali esperti del<br />

settore fieristico di riferimento insieme alle<br />

aziende leader espositrici.<br />

Il nuovo salone b2b lanciato da Fiere di<br />

Parma si chiama MECFOR (Subfornitura,<br />

Turning e Revamping) e vedrà la sua prima<br />

edizione dal 25 al 27 febbraio 2021, con un<br />

partner di rilievo come CEU - Centro Esposizioni<br />

UCIMU, organizzatore di fiere internazionali<br />

di macchine utensili e lavorazioni<br />

dei metalli.<br />

Un’alleanza che riconferma il ruolo strategico<br />

di Fiere di Parma. Un polo fieristico<br />

rinnovato e soprattutto baricentrico rispetto<br />

ad un territorio naturalmente vocato al comparto<br />

delle tecnologie: nel raggio di appena<br />

200 km, è concentrato infatti il 70% delle<br />

aziende che operano nel settore meccanico<br />

ed alimentare.<br />

Grazie a manifestazioni come SPS, Cibus<br />

Tec e la pluridecennale presenza di Subfornitura<br />

in Fiere di Parma, la futura manifestazione<br />

potrà inoltre beneficiare – mettendolo<br />

a fattore comune con le elevate competenze<br />

del partner CEU Centro Esposizioni Ucimu<br />

– del solido network di relazioni di cui è dotato<br />

il polo fieristico, sia a livello nazionale<br />

che internazionale.<br />

MECFOR (in joint venture tra i partners)<br />

si concentrerà su tre giornate, avrà già per<br />

l’edizione di partenza la disponibilità del<br />

moderno padiglione 2, per una superficie di<br />

24.000 mq. MECFOR aggregherà in modo<br />

innovativo tre sezioni corrispondenti ad altrettanti<br />

saloni indipendenti e sincroni con la<br />

domanda del mercato di flessibilità produttiva,<br />

di macchinari innovativi e rispondenti<br />

anche ai criteri di sostenibilità ambientale.<br />

Tre sezioni e due visioni industriali differenti<br />

e sinergiche: quella dell’industria<br />

manifatturiera da un lato e della lavorazione<br />

conto terzi dall’altro.<br />

MECFOR nasce per rispondere alle esigenze<br />

dell’ industria metalmeccanica che<br />

rappresenta in Italia il 50% del settore manifatturiero<br />

ed oltre il 42% in termini di occupazione.<br />

L’agenda<br />

C<br />

Kuteno<br />

1-3 settembre <strong>2020</strong><br />

Rheda-Wiedenbrück, Germania<br />

www.kuteno.de<br />

SPS Italia<br />

28-30 settembre <strong>2020</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

PlastPol<br />

6-9 ottobre <strong>2020</strong><br />

Targi Kielce, Polonia<br />

www.targikielce.pl/en/plastpol<br />

Extrusion Conference<br />

13-15 ottobre <strong>2020</strong><br />

Rosemont, Illinois<br />

www.extrusionconference.com<br />

Fakuma<br />

13-17 ottobre <strong>2020</strong><br />

Friedrichschafen, Germania<br />

www.fakuma-messe.com<br />

Plastics Circularity Multiplier<br />

14 ottobre <strong>2020</strong><br />

Bruxelles, Belgio<br />

www.plasticscircularitymultiplier.eu<br />

VinylPlus Sustainability<br />

Forum<br />

14-15 ottobre <strong>2020</strong><br />

Firenze<br />

vinylplus.eu<br />

32.BI-MU<br />

14-17 ottobre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Plastic Recycling Show<br />

Europe<br />

27-28 ottobre <strong>2020</strong><br />

Amsterdam, Paesi Bassi<br />

prseventeurope.com<br />

Mecspe<br />

29-31 ottobre <strong>2020</strong><br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

IranPlast<br />

14-17 novembre <strong>2020</strong><br />

Teheran, Iran<br />

iranplast.ir<br />

Argenplas<br />

24-27 novembre <strong>2020</strong><br />

Buenos Aires, Argentina<br />

www.argenplas.com.ar/en<br />

Equiplast<br />

1-5 dicembre <strong>2020</strong><br />

Barcellona, Spagna<br />

www.equiplast.com<br />

Arabplast<br />

9-12 gennaio 2021<br />

Dubai, EAU<br />

www.arabplast.info<br />

Petcore Europe<br />

3-4 febbraio 2021<br />

Bruxelles, Belgio<br />

www.petcore-europe.org<br />

Mecfor<br />

25-27 febbraio 2021<br />

Parma<br />

www.ucimu.it<br />

Interpack<br />

25 febbraio-3 marzo 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.interpack.de<br />

Chinaplas,<br />

13-16 aprile 2021<br />

Shenzen, Cina<br />

www.chinaplasonline.com/<br />

CPS20/idx/eng<br />

Plast<br />

4 -7 maggio 2021<br />

Milano<br />

www.plastonline.org<br />

The Innovation Alliance<br />

4-7 maggio 2021<br />

Milano<br />

www.theinnovationalliance.it<br />

Interzum<br />

4-7 maggio 2021<br />

Colonia, Germania<br />

www.koelnmesse.it/interzum/home/index.php<br />

A Circular Future with Plastic<br />

27-28 maggio 2021<br />

Bruxelles, Belgio<br />

press.plasticsconverters.eu<br />

Colombiaplast<br />

22-25 giugno 2021<br />

Bogotà, Colombia<br />

www.colombiaplast.org<br />

EMO Milano<br />

4-9 ottobre 2021<br />

Milano<br />

www.ucimu.it<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

18 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


la parola al tecnico:<br />

i sistemi di fissaggio<br />

A ogni plastica il suo fissaggio<br />

In questa nuova rubrica ospiteremo gli interventi<br />

di Antonio Caruso, amministratore di Fixi Lombardia, con<br />

un’esperienza trentennale nel settore dei sistemi di fissaggio<br />

e specificamente per le materie plastiche. Nel primo articolo,<br />

l’autore presenta una breve panoramica del settore<br />

e della gamma produttiva della propria azienda dedicata<br />

al mondo della plastica.<br />

di Antonio Caruso, amministratore di Fixi Lombardia<br />

di questa rubrica è nata con l’intento di<br />

descrivere e approfondire le diverse applicazioni<br />

dei sistemi di fissaggio nel mondo della L’idea<br />

plastica. E in più sarà l’occasione per condividere alcune<br />

considerazioni sul settore, rispondere ad eventuali<br />

domande e curiosità dei lettori, oltre che per dare<br />

notizia di alcune soluzioni di insertaggio disponibili sul<br />

mercato.<br />

Tutti i fasteners per il settore<br />

Fixi Lombardia commercializza e fa produrre tutti i fasteners<br />

dedicati alle materie plastiche, cioè inserti, rivetti<br />

e viteria specifica per il settore. Quasi sempre il<br />

nostro interlocutore è direttamente lo stampatore. Si<br />

tratta infatti di prodotti che preferiamo non immettere<br />

sul mercato tramite rivendite, poiché le applicazioni<br />

nell’industria della plastica hanno bisogno spesso di<br />

confronti sul piano tecnico, che è importante gestire in<br />

modo diretto con l’utilizzatore. <strong>La</strong> plastica rappresenta<br />

un mondo vasto e diversificato, su cui Fixi Lombardia<br />

ha accumulato nel tempo una notevole esperienza.<br />

Gli inserti che proponiamo si differenziano anche a<br />

seconda del materiale utilizzato. I più comuni sono in<br />

ottone, ma possono essere realizzati anche in altre le-<br />

Chi volesse proporre domande, temi e applicazioni<br />

da approfondire nell’ambito dei sistemi<br />

di fissaggio per materie plastiche può inviare una<br />

e-mail all’indirizzo: scrivi@interprogettied.com<br />

Inserti in ottone<br />

per materie plastiche<br />

ghe metalliche, come alluminio, acciaio e acciaio<br />

inox. Nella scelta della specifica soluzione – che può<br />

essere un inserto, una vite o un rivetto – entrano in<br />

gioco le richieste del cliente, le caratteristiche della<br />

singola applicazione e della materia plastica in questione,<br />

tutti fattori che vengono analizzati accuratamente<br />

dagli uffici di progettazione. Per esempio ci<br />

sono situazioni in cui è preferibile applicare un inserto<br />

nella plastica, sul quale si andrà poi ad avvitare determinate<br />

apparecchiature, mentre in altre il cliente sceglie<br />

l’avvitatura diretta sulle materie plastiche utilizzando<br />

una vite autoformante, che ha caratteristiche<br />

tecniche diverse dalla classica vite.<br />

Un mercato stimolante e con tante potenzialità<br />

Per Fixi Lombardia in questi anni si sono presentate importanti<br />

opportunità in questo mercato, grazie soprattutto<br />

alla reputazione e alla fiducia che siamo riusciti a<br />

costruirci presso le aziende lombarde e della Svizzera<br />

Italiana, seguendole con un servizio attento, una campionatura<br />

corretta e una consulenza a tutto tondo.<br />

Fixi è organizzata in tre divisioni principali, che fanno<br />

capo al materiale di riferimento: Metallo, <strong>La</strong>miera e Plasti-<br />

20 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


la parola al tecnico:<br />

i sistemi di fissaggio<br />

ca. Rispetto agli altri settori, la plastica offre potenzialmente<br />

ancora tante applicazioni tecnologiche da sviluppare.<br />

È un comparto molto interessante, anche perché<br />

ogni materia plastica ha caratteristiche tecniche che la<br />

rendono diversa da tutte le altre e ciascuna applicazione<br />

è sostanzialmente a sé stante. Tutto questo, soprattutto<br />

per chi come me ha avuto una formazione fortemente<br />

tecnica, rende ogni nuovo progetto molto stimolante e la<br />

sua realizzazione finale carica di soddisfazioni.<br />

Le tecnologie di inserimento<br />

I sistemi di inserimento dei prodotti per materie plastiche<br />

si basano principalmente su tre tecnologie: a caldo, a<br />

freddo e a ultrasuoni. Queste tre opzioni coinvolgono altrettante<br />

tipologie di attrezzature e utensili. L’obiettivo è,<br />

di volta in volta, ottenere una soluzione ad hoc. Spesso si<br />

parte dal disegno del cliente, per scoprire poi, in tanti<br />

casi, di avere già nella gamma a magazzino uno standard<br />

adatto per il tipo di applicazione richiesto. In altri<br />

casi si lavora solo su alcuni parametri definiti dall’utilizzatore,<br />

che lascia interamente a noi la ricerca delle soluzioni<br />

tecniche per soddisfarli. Cruciale è la geometria esterna<br />

dell’inserto. Gole, denti, zigrinature: per ogni plastica<br />

esiste sempre un prodotto in grado di “aggrapparsi”.<br />

Soluzioni per ogni tipo di plastica<br />

<strong>La</strong> nostra gamma comprende soluzioni adatte a ognuna<br />

delle famiglie dei materiali plastici: termoplastici<br />

duri, teneri, medi, amorfi, termoindurenti, poliesteri ter-<br />

10 anni di crescita<br />

Situata a Merone (CO) e guidata da Antonio Caruso, Fixi Lombardia ha<br />

da poco festeggiato i 10 anni di attività autonoma dalla casa madre,<br />

segnando un’ulteriore crescita, consentita anche da un’efficace cura del<br />

servizio e dalla capacità di consulenza. I prodotti Fixi, di provenienza<br />

nazionale, europea ed extra-europea sono sottoposti ad un processo di<br />

selezione rigoroso, ad opera di un team di persone dedicato che valuta<br />

e testa costantemente ogni articolo presente a catalogo. Più volte l’anno<br />

i fornitori strategici vengono visitati e sottoposti ad audit per monitorare<br />

e garantire gli standard di qualità richiesti dal mercato.<br />

moindurenti, schiume termoplastiche e termoindurenti.<br />

Nei prossimi articoli descriverò applicazioni specifiche<br />

su questi diversi materiali. Ora mi limito ad accennare<br />

al caso dello stampaggio rotazionale, con cui ad<br />

esempio vengono realizzati i bagni chimici per cantieri<br />

e manifestazioni. Con la forza centrifuga lo stampo<br />

viene riempito dal materiale, dando luogo alle forme<br />

più svariate. In questo caso, per fissare una piastrina<br />

su cui avvitare tutti i componenti interni di arredo<br />

come portarotoli, corrimani, portasapone, sarà utile<br />

un fissaggio polivalente come il rivetto a fiore, chiamato<br />

così perché si apre come i petali di un fiore,<br />

permettendo al rivetto di aggrapparsi sulla superficie<br />

irregolare della struttura in plastica.<br />

Da sinistra:<br />

il durometro<br />

e il dinamometro<br />

nel laboratorio<br />

di Fixi Lombardia<br />

per i test su<br />

materiali e<br />

prodotti; un rivetto<br />

a fiore applicato<br />

all’interno di un<br />

bagno chimico<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 21


ambiente<br />

Riciclo ed energie rinnovabili:<br />

così Covestro accelera<br />

sull’economia circolare<br />

Un programma strategico<br />

accompagnerà gradualmente<br />

il passaggio della multinazionale<br />

a una produzione ispirata<br />

alla circolarità.<br />

Il CEO Steilemann: “Rendere<br />

le materie plastiche risorse<br />

sostenibili è il nostro principale<br />

contributo nell’affrontare<br />

l’urgente sfida ambientale”.<br />

Il CEO<br />

di Covestro<br />

Markus<br />

Steilemann<br />

Covestro è impegnata a rendere<br />

l’economia circolare un modello<br />

per un mondo realmente sostenibile.<br />

Con questa finalità, la società vuole<br />

nel tempo allineare produzione e gamma<br />

dei prodotti al concetto di circolarità. Questa<br />

visione strategica sarà gradualmente<br />

implementata con misure concrete e numerosi<br />

progetti. In tal senso, Covestro<br />

vuole accelerare il passaggio verso l’economia<br />

circolare, soprattutto nelle industrie<br />

chimiche e delle materie plastiche, e contribuire<br />

all’obiettivo di un’economia libera<br />

dai gas serra.<br />

Entrando più nello specifico, l’azienda pro-<br />

getta di convertire i suoi stabilimenti produttivi<br />

all’utilizzo di materie prime alternative<br />

ed energia rinnovabile. Oltre 20 progetti<br />

sono dedicati alla ricerca di nuove vie per<br />

aumentare e migliorare l’attività di riciclo.<br />

In definitiva, Covestro punta a essere non<br />

solo un produttore e un fornitore di soluzioni,<br />

ma anche un operatore innovativo nel<br />

settore del riciclo. I prodotti sono sempre<br />

più concepiti per il successivo riciclo e in<br />

linea con gli stringenti obiettivi di sostenibilità<br />

delle Nazioni Unite. E ancora, Covestro<br />

intende cooperare con i partner dell’intera<br />

filiera e allo stesso tempo cogliere le opportunità<br />

di nuovi business.<br />

22 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>


ambiente<br />

Un principio guida globale<br />

“L’economia circolare guiderà il mondo<br />

verso un futuro sostenibile”, ha sottolineato<br />

il CEO di Covestro Markus Steilemann nel<br />

corso della conferenza stampa on line dello<br />

scorso 26 maggio. “Deve diventare il<br />

principio guida globale per raggiungere la<br />

neutralità climatica e proteggere le risorse<br />

in diminuzione del nostro pianeta”.<br />

“<strong>La</strong> logica monouso del ‘produci-consuma-butta’<br />

conduce a un vicolo cieco: business<br />

e società hanno bisogno di un nuovo<br />

approccio”, ha aggiunto il CEO. “<strong>La</strong> nostra<br />

attività industriale può e deve supportare<br />

questa trasformazione. Le materie plastiche<br />

sono praticamente ovunque, perciò<br />

sono la chiave per risolvere molte sfide<br />

pressanti. Aiutare a gestirle è il principale<br />

contributo di Covestro per rendere il mondo<br />

un luogo più accogliente”.<br />

Nel 2019 Covestro ha lanciato un programma<br />

strategico per assicurare la circolarità<br />

in tutte le aree della società, in un approccio<br />

olistico. Un programma che viene implementato<br />

gradualmente e verificato via<br />

via su obiettivi misurabili e concreti. Il focus<br />

è su quattro temi:<br />

• Materie prime alternative: biomassa,<br />

CO 2<br />

così come i materiali a fine vita e i rifiuti<br />

in plastica sostituiscono le materie prime<br />

di origine fossile come il petrolio, in tal<br />

modo il carbonio viene rimesso nel ciclo<br />

produttivo.<br />

• Riciclo innovativo: nuove tecnologie ad<br />

alta efficienza energetica consentono un<br />

riciclo maggiore e più efficace di materiali<br />

a fine vita e rifiuti.<br />

• Soluzioni condivise: per avanzare<br />

nell’economia circolare, Covestro persegue<br />

la cooperazione trasversale fra i diversi<br />

settori.<br />

• Energie rinnovabili: l’economia circolare<br />

è davvero sostenibile solo se il fabbisogno<br />

elettrico viene soddisfatto anche da<br />

fonti alternative.<br />

Da tempo Covestro offre prodotti innovativi<br />

basati su materie prime alternative. Questi<br />

includono soluzioni bio-based per vernici<br />

per mobili e autoveicoli, così come materiali<br />

realizzati con CO 2<br />

, che sono impiegati<br />

in materassi, pavimentazioni per strutture<br />

sportive e prodotti tessili.<br />

L’azienda vede un grande potenziale nella<br />

ricerca, particolarmente nell’ambito del riciclo<br />

chimico, cioè la riconversione di materie<br />

plastiche nelle molecole di base per il<br />

loro riutilizzo.<br />

I rifiuti in plastica<br />

come risorsa sostenibile<br />

Covestro è inoltre attiva in numerose collaborazioni,<br />

riguardanti per esempio l’uso<br />

della tecnologia blockchain al fine di accrescere<br />

la trasparenza delle supply chain<br />

nella direzione dell’economia circolare.<br />

Come parte dell’Alliance to End Plastic<br />

Waste, un network di aziende attivo a livello<br />

globale, Covestro sta anche lavorando<br />

per garantire che le plastiche utilizzate non<br />

siano più smaltite in modo incontrollato.<br />

“<strong>La</strong> plastica non deve più essere dispersa<br />

nell’ambiente”, ha insistito Steilemann. “Le<br />

materie plastiche hanno un valore troppo<br />

elevato per poter essere gettate via, devono<br />

essere considerate e utilizzate come risorse<br />

sostenibili”.<br />

In aggiunta a materie prime alternative<br />

come materiali a fine vita, CO 2<br />

e biomasse,<br />

l’energia rinnovabile è necessaria per<br />

<strong>La</strong> CO 2<br />

è una delle materie prime<br />

alternative con cui Covestro<br />

sostituirà progressivamente quelle<br />

di origine fossile come il petrolio<br />

favorire una economia circolare veramente<br />

efficiente nell’utilizzo delle risorse. Perciò<br />

Covestro convertirà gradualmente la<br />

sua produzione all’uso di energia rinnovabile.<br />

Come primo fondamentale passo,<br />

la società soddisferà una parte considerevole<br />

del fabbisogno elettrico dei suoi<br />

stabilimenti in Germania, a partire dal<br />

2025, grazie al parco eolico costruito nel<br />

mare del Nord dal fornitore energetico<br />

danese Ørsted.<br />

Previsioni <strong>2020</strong> corrette<br />

per l’impatto della pandemia<br />

Covestro ha centrato le proprie previsioni<br />

EBITDA per il primo trimestre <strong>2020</strong> in un<br />

contesto economico duramente colpito<br />

dal coronavirus. I volumi di base sono diminuiti<br />

del 4,1% rispetto allo stesso trimestre<br />

dell’anno precedente. Ciò è dovuto<br />

principalmente al notevole<br />

indebolimento della domanda cinese,<br />

poiché la produzione dei clienti locali nel<br />

febbraio e marzo <strong>2020</strong> è stata interrotta a<br />

causa della pandemia. Questo sviluppo,<br />

insieme a un calo mondiale dei prezzi di<br />

vendita, dovuto all’incrementata pressione<br />

della concorrenza nei segmenti Poliu-<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 23


ambiente<br />

<strong>La</strong> società punta su nuove tecnologie<br />

ad alta efficienza energetica<br />

che consentano un riciclo maggiore<br />

e più efficace dei materiali a fine vita<br />

e dei rifiuti<br />

retani e Policarbonati, ha fatto scendere<br />

le vendite del gruppo a circa 2,8 miliardi<br />

di euro (-12,3%). L’EBITDA si è attestato<br />

a 254 milioni di euro (-42,5%), rientrando<br />

nelle previsioni per il primo trimestre. Il<br />

reddito netto è sceso a 20 milioni di euro<br />

(-88,8%). Il free operating cash flow<br />

(FOCF) ha fatto segnare un risultato negativo<br />

(249 milioni di euro in meno) come<br />

previsto.<br />

“<strong>La</strong> pandemia di Covid-19 rappresenta<br />

una situazione fuori dal comune, che ha<br />

acuito ancora di più le incertezze esistenti<br />

a livello globale”, ha dichiarato il CEO Markus<br />

Steilemann. “<strong>La</strong> nostra priorità è tutelare<br />

la salute dei nostri dipendenti, delle loro<br />

famiglie e dei nostri partner commerciali.<br />

Inoltre, Covestro sta facendo tutto il possibile<br />

per continuare a fornire con affidabilità<br />

i propri clienti durante la crisi. Siamo convinti<br />

che riusciremo a vincere questa sfida<br />

concentrandoci sui nostri clienti, tenendo<br />

sotto controllo i costi e puntando sul nostro<br />

spirito di squadra”.<br />

A metà aprile Covestro ha modificato le<br />

stime annuali formulate in precedenza<br />

tenendo conto dei prevedibili effetti negativi<br />

della pandemia sullo sviluppo economico<br />

globale, e di conseguenza sulle future<br />

performance.<br />

“In vista del notevole impatto che il coronavirus<br />

avrà sui mercati internazionali, è stato<br />

necessario aggiornare le nostre previsioni”,<br />

ha spiegato Thomas Toepfer, CFO di<br />

Covestro. “Covestro ha una posizione forte,<br />

un bilancio ancora solido e una liquidità<br />

elevata. Continuiamo a puntare sulla nostra<br />

efficienza, sui programmi di riduzione<br />

dei costi e sulla revisione continua dei nostri<br />

investimenti per salvaguardare le nostre<br />

stabili basi finanziarie durante questo<br />

periodo turbolento”.<br />

Per l’anno fiscale <strong>2020</strong> Covestro prevede<br />

una crescita del volume di base inferiore<br />

all’anno precedente. Si ipotizza un FOCF<br />

totale compreso tra meno 200 e 300 milioni<br />

di euro, mentre si stima un rendimento sul<br />

capitale investito (ROCE) tra il meno 1% e<br />

il 4%. Le stime per l’EBITDA si muovono tra<br />

700 milioni di euro e 1,2 miliardi di euro.<br />

Oltre al programma esistente per migliorare<br />

l’efficienza e l’efficacia del gruppo lanciato<br />

nell’ottobre 2018, Covestro ha aumentato<br />

il suo obiettivo di taglio dei costi a<br />

breve termine di altri 100 milioni di euro,<br />

arrivando a 300 milioni di euro nell’anno fiscale<br />

in corso. Gli investimenti attuali sono<br />

stati ridotti di circa 200 milioni di euro, così<br />

gli investimenti totali si attestano sui 700<br />

milioni di euro.<br />

Covestro convertirà gradualmente<br />

la sua produzione all’uso<br />

di energia rinnovabile<br />

<strong>La</strong> multinazionale persegue<br />

la cooperazione trasversale<br />

fra i diversi settori<br />

24 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


ambiente<br />

Da plastica a petrolio con il reattore catalitico idrotermico<br />

Ogni anno otto milioni di tonnellate di plastica finiscono negli<br />

oceani, Allo stesso tempo il valore di queste risorse sprecate ammonta<br />

a 80 miliardi di dollari. Il problema è che, finora, la maggior<br />

parte delle plastiche viene bruciata e solo il 14% viene effettivamente<br />

riciclata. <strong>Oggi</strong>, la questione del riciclo della plastica è decisiva,<br />

anche per igus. Ad ottobre dell’anno scorso, con l’introduzione<br />

del programma “chainge”, il gruppo igus ha compiuto un passo<br />

importante in termini di riciclo classico (triturazione/rigranulazione<br />

e riutilizzo delle plastiche). L’azienda ritira le catene portacavi al<br />

termine del ciclo di vita della macchina – indipendentemente dal<br />

produttore – riduce la plastica in granuli e li lavora nuovamente.<br />

“Con questo programma chainge, abbiamo avviato il riciclo della<br />

plastica di vecchi prodotti”, ha dichiarato Frank Blase, amministratore<br />

delegato di igus GmbH. “Questo resta l’approccio migliore per<br />

i polimeri ad alte prestazioni”.<br />

Se ci concentriamo invece sulle plastiche più comuni, parliamo<br />

di enormi quantità di rifiuti misti (volumi da 100 a 1000 volte più<br />

grandi), in tutto il mondo. “In questo caso il riciclo chimico offre<br />

nuove soluzioni”, ha dichiarato Blase. “L’anno scorso, sul quotidiano<br />

tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ho letto un articolo<br />

che parlava della tecnologia a reattore catalitico idrotermico e ho<br />

contattato il ricercatore tedesco, Thomas Maschmeyer, a Sidney”.<br />

Sette mesi più tardi, dopo approfondimenti e ricerche intensive,<br />

igus ha deciso di investire 4 milioni di sterline (4,7 milioni di euro)<br />

nell’azienda Mura Technology Limited e quindi nella costruzione<br />

del primo impianto Cat-HTR. Il sistema brevettato del reattore catalitico<br />

idrotermico è stato sviluppato nel 2007 ed è stato testato<br />

per 10 anni in un impianto pilota in Australia. Con il Cat-HTR, i<br />

rifiuti in plastica normalmente non riciclabili si possono trasformare<br />

in petrolio in 20 minuti, ed è un metodo più sostenibile per<br />

l’ambiente rispetto all’estrazione di petrolio fossile. Perché per<br />

separare e unire nuovamente le molecole servono solo acqua,<br />

temperature elevate e pressione. Un solo impianto sarà in grado<br />

di lavorare 20.000 tonnellate di plastica all’anno, riducendo così<br />

di 28.180 tonnellate l’impatto in CO 2<br />

. Un valore paragonabile al<br />

consumo annuale di 5.983 automobili o al fabbisogno energetico<br />

annuale di 4.914 famiglie.<br />

Il primo impianto commerciale Cat-HTR è in fase di progettazione<br />

a Wilton, in Gran Bretagna. <strong>La</strong> costruzione dovrebbe<br />

iniziare quest’anno. Le imprese che si occupano dello<br />

smaltimento forniranno i rifiuti plastici per raggiungere<br />

i propri obiettivi di riciclo. Verrà rigenerato del<br />

petrolio, che il cliente potrà acquistare a un prezzo<br />

simile a quello del petrolio fossile. A Wilton dovrebbero<br />

sorgere quattro reattori catalitici idrotermici, al<br />

fine di lavorare oltre 80.000 tonnellate di rifiuti plastici<br />

all’anno. In futuro, Mura prevede di concedere<br />

licenze per far costruire impianti in tutto il mondo.<br />

Da sinistra: Steve Mahon, ad di Mura Technology,<br />

Frank Blase, ad di igus GmbH, Oliver Borek,<br />

ad di Mura Europa GmbH (Fonte: igus GmbH)<br />

Materie prime di origine vegetale per produrre pneumatici<br />

<strong>La</strong>nxess, azienda che produce specialità<br />

chimiche, ha aggiunto delle varianti a base di<br />

materie prime di origine vegetale alla gamma<br />

di prodotti Aktiplast PP. Questi processing<br />

promoters per compounds sono utilizzati<br />

nella produzione degli pneumatici e in tutti<br />

i tipi di articoli tecnici in gomma. Aktiplast<br />

PP-veg, a base di materie prime rinnovabili,<br />

è stato sviluppato specificamente per rispondere<br />

alle esigenze di clienti in Asia. In questo<br />

modo, la business unit <strong>La</strong>nxess Rhein<br />

Chemie mira a consentire ai trasformatori di<br />

gomma di ridurre la loro impronta di CO 2<br />

.<br />

Un produttore internazionale di pneumatici<br />

europeo ha già manifestato grande interesse.<br />

A differenza dei prodotti convenzionali,<br />

Aktiplast PP-veg è prodotto esclusivamente<br />

a base di oli di origine vegetale, e la proporzione<br />

di materie prime rinnovabili arriva quasi<br />

al 90%, in modo che l’impatto ambientale<br />

dovuto alla CO 2<br />

sia significativamente ridotto.<br />

Il punto di partenza sono le materie prime<br />

ottenute dai frutti delle palme da olio.<br />

Sono ecologicamente più sostenibili di<br />

palme da cocco, colza o girasole, perché<br />

forniscono di gran lunga la più alta resa di<br />

olio per ettaro.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 25


ambiente<br />

Con la depolimerizzazione<br />

il PET ritorna materia prima<br />

gr3n ha brevettato un<br />

sistema per isolare il<br />

polietilene tereftalato,<br />

riportando bottiglie e<br />

tessuti al materiale<br />

vergine come quello<br />

derivato dal petrolio.<br />

Un processo “upcycling”<br />

che ha consentito<br />

all’azienda di vincere<br />

in Europa l’Innovation<br />

Radar Prize.<br />

di Eva De Vecchis<br />

gliamento e dell’imballaggio – e di<br />

garantire numerosi vantaggi.<br />

Maurizio Crippa, come nasce l’idea di gr3n?<br />

L’idea di gr3n nasce dall’incontro fortuito<br />

con un riciclatore che mi racconta di un<br />

problema nel riciclo delle vaschette di plastica.<br />

A quel punto ho riflettuto sulla possibilità<br />

di riciclare questo materiale depolimerizzando<br />

il poliestere e di farlo al<br />

microonde per questioni di velocità. Il giorno<br />

dopo, visto che in quel periodo lavoravo<br />

in università, sono andato in laboratorio, ho<br />

comprato una bottiglietta d’acqua alla<br />

macchinetta, ho tagliato la bottiglia e l’ho<br />

messa nel microonde. Io sono uno scienziato<br />

dei materiali e mi definisco più un inventore,<br />

visto che mi sono occupato sem-<br />

Di tutte le tonnellate di plastica<br />

che sono prodotte ogni anno,<br />

soltanto una piccola parte viene<br />

riciclata, di cui due terzi finiscono in tessuti.<br />

gr3n, fondata dal ricercatore Maurizio<br />

Crippa, si propone di agire dove il riciclo<br />

meccanico non arriva. Quest’ultimo<br />

è in grado di lavorare materiali come bottiglie<br />

o contenitori per alimenti ma non<br />

permette di processare i tessuti, perché<br />

dalla bottiglia si producono vestiti ma<br />

non il contrario. Questo processo prende<br />

il nome di “downcycling”, opposto alla<br />

tecnologia di gr3n che, attraverso un processo<br />

chimico, procede per “upcycling”,<br />

un processo in grado di isolare il polietilene<br />

tereftalato, noto come PET – il materiale<br />

più utilizzato nell’industria dell’abbipre<br />

di nuovi materiali o di nuovi processi<br />

che li riguardano: dopo tanti anni di laboratorio<br />

chimico, quel semplice processo di<br />

idrolisi basica non era nulla di nuovo per<br />

me. Ho deciso di utilizzare il microonde<br />

perché sapevo che c’era un’efficacia<br />

nell’accelerare la reazione, senza bisogno<br />

di fare uno studio di letteratura, quello è venuto<br />

dopo. Si è trattato di un’analisi di letteratura<br />

sistematica, abbiamo dato un approccio<br />

più razionale a quello che stavamo<br />

facendo. Abbiamo depositato un brevetto<br />

e nel frattempo fatto un “proof of concept”<br />

in laboratorio e realizzato una macchina<br />

che lavorasse con la logica del brevetto.<br />

Abbiamo quindi vinto il progetto europeo<br />

Symbioptima (grant agreement nr. 690426)<br />

nel quale abbiamo sviluppato la nostra<br />

26 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


ambiente<br />

Maurizio Crippa, fondatore e CEO<br />

di gr3n<br />

macchina industriale. Abbiamo poi vinto<br />

un secondo progetto europeo DEMETO<br />

(grant agreement nr. 768573) grazie al<br />

quale ci siamo specializzati nel processo<br />

di purificazione, sempre coperto dal brevetto,<br />

dove la tecnologia di gr3n è totalmente<br />

al centro e non solo per una parte,<br />

come nel caso precedente.<br />

Quali sono le reali differenze tra il riciclo<br />

meccanico e il processo di gr3n?<br />

Il riciclo meccanico funziona benissimo<br />

ma può processare solo certi materiali<br />

che rappresentano una frazione minimale<br />

del PET prodotto nel mondo, che si aggira<br />

sui 90 milioni di tonnellate all’anno,<br />

l’equivalente di 11 mila Tour Eiffel. Di tutta<br />

questa massa, due terzi vanno in tessuti,<br />

non in bottiglie.<br />

Del terzo destinato alle bottiglie solo il<br />

non colorato e il blu pallido sono veramente<br />

utili per il riciclo meccanico, ma le<br />

bottiglie colorate, opache e il resto del<br />

plastic trash non possono essere riciclati<br />

meccanicamente. Questo ci fa capire<br />

che il riciclo meccanico è in grado di<br />

processare al massimo il 10% del PET<br />

prodotto nel mondo. Il riciclo chimico invece<br />

può trattare anche tutto il resto. Il<br />

riciclo meccanico, inoltre, produce un<br />

materiale con proprietà meccaniche inferiori,<br />

per esempio a livello di viscosità<br />

intrinseca, rispetto al riciclo chimico,<br />

che riporta all’origine. Noi di fatto produciamo<br />

materiale vergine, uguale a quello<br />

che deriva dal petrolio. In verità quello<br />

meccanico non amo neppure chiamarlo<br />

“riciclo”, perché non si tratta di un “ciclo”:<br />

dalle bottiglie infatti, al di là di qualche<br />

applicazione, si fanno soprattutto<br />

tessuti: è dunque un processo di “downcycling”,<br />

che sì è un ciclo, ma porta ad<br />

una perdita di funzionalità del materiale<br />

e si oppone a quello che viene definito<br />

“upcycling”, ovvero quello implicato nella<br />

tecnologia di gr3n.<br />

Quali sono i vantaggi di questo processo<br />

dal punto di vista della sostenibilità?<br />

Se pensiamo che in questo processo di<br />

depolimerizzazione torniamo alle molecole<br />

che compongono il polimero e da un<br />

tessuto produciamo un polimero vergine,<br />

allora siamo noi la circolarità. Dal punto<br />

di vista della sostenibilità, gr3n intercetta<br />

materiale destinato alla discarica per<br />

produrre polimero vergine, evitando così<br />

le emissioni in ambiente di CO 2<br />

. Non a<br />

caso abbiamo un -67% circa di emissione<br />

di CO 2<br />

del polimero riciclato rispetto<br />

al polimero vergine e circa un -64% di<br />

no-renewable energy, quindi di impatto<br />

ambientale, in termini di energie non rinnovabili<br />

utilizzate. Il processo di gr3n,<br />

inoltre, ha una particolarità: i reagenti<br />

chimici da noi utilizzati per fare la reazione<br />

e il processo di purificazione vengono<br />

ottenuti dal sottoprodotto della reazione<br />

stessa, che è il classico sale da cucina.<br />

Quindi è il nostro stesso impianto a essere<br />

circolare, non consumando reagenti<br />

chimici ma solo energia. Quindi la qualità<br />

dell’energia che noi forniamo all’impianto<br />

permette di ottenere diversi livelli di sostenibilità:<br />

più è green l’energia che forniamo,<br />

più il sistema è sostenibile.<br />

Come procede il vostro progetto, avete già<br />

delle novità per il futuro?<br />

Ci saranno delle novità. Noi attualmente<br />

siamo localizzati nel Canton Ticino, in<br />

Svizzera, perché quando nel 2013 cominciammo<br />

a fare il nostro fundraising in<br />

Italia nessuno vedeva il problema delle<br />

plastiche. Scoprimmo poi che in Svizzera<br />

esiste un’agenzia confederale di promozione<br />

dell’innovazione, Innosuisse,<br />

che, dopo una fase di coaching e un<br />

esame finale, permette di ottenere un diploma<br />

che testimonia la presenza di un<br />

prodotto già realizzato che ha bisogno di<br />

un finanziamento.<br />

All’interno del progetto europeo DEMETO<br />

abbiamo invece istituito un industrial advisory<br />

board che è in grado di coprire tutte<br />

le catene del valore del poliestere, sia la<br />

catena del packaging che la catena dei<br />

tessuti. <strong>La</strong>voriamo con brand come Coca<br />

Cola, H&M, mentre nel mondo dell’industria<br />

del PET collaboriamo con Neo Group,<br />

un produttore lituano. <strong>La</strong>vorare con i<br />

brand è sempre stato fondamentale per<br />

noi. Nel packaging collaboriamo, tra i vari<br />

nomi, con Logoplaste, la multinazionale<br />

portoghese che produce packaging per<br />

un’ampia gamma di marchi.<br />

Attualmente siamo in fundraising. Sicuramente<br />

concluderemo DEMETO, l’impianto<br />

demo che nascerà a Chieti Scalo.<br />

A quel punto saremo pronti per affrontare<br />

il design dell’impianto industriale. Lo<br />

costruiremo senz’altro in Europa, in un<br />

luogo strategico, vicino alla zona di di<br />

approvvigionamento del materiale d’ingresso<br />

da processare attraverso l’impianto.<br />

L’Europa è la collocazione migliore,<br />

trattandosi di una nuova tecnologia<br />

che preferiamo sviluppare vicino ai nostri<br />

tecnici.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 27


macchine<br />

Sistema di<br />

granulazione per<br />

l’applicazione di<br />

termoformatura<br />

Materiali di ricambio<br />

a costi ridotti per<br />

supportare le aziende<br />

In questo periodo di difficoltà CMG offre un aiuto concreto ai propri<br />

clienti riducendo del 40% i costi sui ricambi dei pezzi soggetti ad<br />

usura, soprattutto lame e griglie.<br />

di Eva De Vecchis<br />

CMG progetta e produce soluzioni<br />

per applicazioni di riduzione dimensionale<br />

nel settore delle materie<br />

plastiche, che comprendono: granulatori,<br />

trituratori, nastri di alimentazione<br />

integrati, sistemi di evacuazione/trasporto<br />

del rimacinato e di separazione delle polveri.<br />

<strong>La</strong> società è in attività da 41 anni e ha<br />

consegnato oltre 30.000 unità.<br />

Per supportare tutti i suoi clienti nel mondo,<br />

in questo periodo di estrema difficoltà, CMG<br />

ha avviato un programma di ottimizzazione<br />

dei costi per lame e griglie di ricambio, che<br />

rimarrà in vigore fino a settembre <strong>2020</strong>.<br />

Il direttore generale di CMG, Giorgio Santella,<br />

ne parla con <strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong><br />

e dichiara che “nonostante i momenti<br />

difficili, la crescita di CMG continua, e così<br />

anche la nascita di soluzioni innovative e<br />

tecnologiche di nicchia, da sempre caratteristica<br />

primaria dell’azienda”.<br />

Dottor Santella, come sono andate le cose<br />

per CMG nel periodo più difficile di questa<br />

pandemia?<br />

28 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


macchine<br />

CMG nasce nel 1979 come azienda che<br />

produce macchine per packaging. Prima<br />

di produrre granulatori infatti ci occupavamo<br />

di imballaggi in carta, un prodotto che<br />

esiste da ancor prima delle bottiglie in PET.<br />

Si pensi che all’inizio producevamo vassoiatrici,<br />

ovvero macchine per realizzare vassoi<br />

in carta contenenti poliaccoppiati (il<br />

noto contenitore del latte) e questo ci colloca<br />

in un mondo che non è quello della metalmeccanica<br />

per la riduzione dimensionale,<br />

ma quello del packaging, dove siamo<br />

ancora molto attivi. Poi il tempo e gli eventi<br />

ci hanno fatto deviare su altre produzioni e<br />

oggi ci occupiamo di macchinari per il riciclo.<br />

Originariamente però il nostro mondo<br />

era il packaging e ancora oggi molti dei<br />

nostri clienti appartengono a quel comparto<br />

e utilizzano le nostre macchine, ed è<br />

proprio con loro che siamo andati a parlare,<br />

per chiedere come stanno vivendo questo<br />

periodo di crisi e come si stanno comportando<br />

sapendo che il coronavirus ha<br />

stravolto gli equilibri dell’industria, ma in<br />

certi casi, come nel packaging, ha indotto<br />

un aumento della richiesta. A queste domande<br />

ci hanno risposto dicendo di aver<br />

raggiunto, in questi mesi, una capacità lavorativa<br />

del 120-130% e che in condizioni<br />

diverse avrebbero fatto investimenti mai<br />

visti nella storia; eppure la situazione non<br />

lo permette e anche loro, come molti altri,<br />

hanno rinunciato a investire mirando ad altro:<br />

stressando al massimo le proprie linee,<br />

portando avanti manutenzioni straordinarie<br />

in tempi record e incoraggiando turni diurni<br />

e notturni per soddisfare la produzione.<br />

Giorgio Santella, Direttore Generale<br />

di CMG<br />

Come è cambiato il contatto con i clienti?<br />

Collaboriamo sempre con loro per comprendere<br />

al meglio come si evolve il settore<br />

in cui lavorano, e questo può essere fatto<br />

solo attraverso il dialogo che nel periodo<br />

corrente avviene soprattutto via telefono o<br />

via Skype: entrambi mezzi molto efficaci ma<br />

che non sostituiscono l’incontro di persona<br />

e non inducono azioni importanti.<br />

Come azienda la prima domanda che ci<br />

siamo posti, visto il periodo di emergenza,<br />

è stata: cosa possiamo fare in maniera proattiva<br />

per produrre un beneficio utile ai nostri<br />

clienti? Sia per quelli che stanno andando<br />

bene, ma soprattutto per quelli che<br />

hanno maggiori difficoltà e necessitano di<br />

ancora più supporto. Per parlare di questo<br />

bisogna considerare che CMG ha fornito<br />

oltre 30 mila macchine ad una quantità elevata<br />

di clienti, installate in tutto il mondo.<br />

<strong>La</strong> CMG ha immesso sul mercato oltre 15<br />

mila unità negli USA e altre 15 mila tra Europa,<br />

Medioriente e Asia.<br />

Vista la situazione e la volontà di dare un<br />

supporto concreto ai nostri clienti abbiamo<br />

capito che l’assistenza tecnica e i pezzi di<br />

ricambio sono le componenti fondamentali<br />

in una fase come questa, non solo di crisi,<br />

ma anche di ripresa, dove la prima necessità<br />

è quella di far funzionare al meglio le<br />

macchine esistenti. Riflettendo su questi<br />

punti, CMG ha pensato che, invece di porsi<br />

come parte passiva, preferisce aiutare le<br />

aziende ad affrontare la ripresa attraverso<br />

un programma di ottimizzazione dei costi<br />

<strong>La</strong>me per granulazione<br />

Nuovo granulatore ad alta precisione G17<br />

per le parti soggette ad usura (soprattutto<br />

lame e griglie di ricambio). In questa iniziativa,<br />

che rimarrà in vigore fino a settembre<br />

<strong>2020</strong>, abbiamo consultato tutte le parti<br />

coinvolte nel processo di produzione di<br />

lame e griglie, le quali si sono affiancate a<br />

CMG per raggiungere l’obiettivo di offrire<br />

uno sconto del 40% a tutti i clienti su questi<br />

pezzi di ricambio. Ecco il nostro contributo<br />

al periodo di crisi.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 29


macchine<br />

Supergranulatore EV916<br />

Perché offrire alle aziende un prodotto ad un<br />

prezzo così basso?<br />

Perché è proprio grazie al volume che queste<br />

aziende produrranno che siamo riusciti<br />

a mettere in piedi un programma simile e a<br />

dare un beneficio a tutti, compresi coloro<br />

che invece non vivono una situazione altrettanto<br />

favorevole.<br />

Avete soluzioni o progetti innovativi che<br />

pensate di portare avanti una volta superata<br />

l’emergenza?<br />

Noi siamo un’azienda che punta totalmente<br />

le proprie strategie di crescita sull’innovazione,<br />

ci sono degli aspetti importanti da<br />

tenere ben presenti che non abbiamo relegato<br />

in secondo piano, neanche in una situazione<br />

come questa. Nel mese di febbraio,<br />

quando già era forte il timore che il<br />

coronavirus si propagasse e quindi si prospettavano<br />

mesi difficili per le industrie e le<br />

attività commerciali, CMG ha concluso due<br />

grandi progetti di sviluppo tecnologico. Il<br />

Sistema di trasporto e depolverazione<br />

rimacinato<br />

primo riguarda il settore del riciclo delle plastiche<br />

post consumo e il secondo riguarda il<br />

settore del riciclo delle plastiche biodegradabili.<br />

Mi preme però puntualizzare che non<br />

abbiamo ancora fatto un piano di lancio di<br />

queste novità e per farlo aspettiamo una<br />

condizione industriale più favorevole, sicuramente<br />

più recettiva.<br />

Avete tratto qualche insegnamento da questo<br />

periodo così complesso?<br />

Dal momento in cui si è venuta a verificare<br />

questa situazione di crisi non abbiamo mai<br />

pensato di cessare l’attività se non fossimo<br />

stati obbligati, e quindi ci siamo subito<br />

adeguati a quelle che erano le misure di<br />

Trituratore monorotore - taglio<br />

ad alta precisione<br />

sicurezza necessarie per proseguire il lavoro<br />

in azienda. <strong>La</strong> nostra sede ha la fortuna<br />

di essere dotata di grandi spazi, necessari<br />

per la tipologia dei prodotti che<br />

trattiamo, e di contenere un limitato numero<br />

di persone, il che ci ha sempre permesso<br />

di lavorare in modo sicuro e senza stravolgere<br />

la nostra routine. Lo smart working<br />

è stato comunque adottato come metodo<br />

operativo complementare. L’insegnamento<br />

che abbiamo tratto è che, molto probabilmente,<br />

condizioni critiche e inaspettate<br />

come queste si affrontano solo con la collaborazione<br />

e la condivisione delle azioni.<br />

Noi pensiamo che sia necessario mantenere<br />

il sangue freddo e avere la capacità<br />

di prendere decisioni condivise da parte di<br />

tutti per poter comunque progredire. Tutti<br />

in CMG hanno dimostrato grande spirito di<br />

condivisione e di affiatamento, di cui sono<br />

particolarmente orgoglioso.<br />

30 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


stampaggio<br />

a iniezione<br />

Negri Bossi converte 2 impianti alla produzione di mascherine<br />

Mentre il virus infuriava e sembrava non esserci una via d’uscita,<br />

Negri Bossi ha sentito il dovere di ingegnarsi a trovare una<br />

soluzione, per essere parte attiva nella trasformazione in corso e<br />

nella rincorsa verso la “normalità”.<br />

In quest’ottica, Negri Bossi, specialista italiano nelle macchine<br />

ad iniezione per lo stampaggio di materiale plastico, ha compiuto<br />

un’opera straordinaria di cambiamento per il bene della comunità.<br />

Dal 9 aprile scorso, l’azienda, situata a Cologno Monzese, utilizza<br />

due macchine a iniezione per la produzione di mascherine<br />

per contrastare la diffusione del Covid-19, la pandemia più grave<br />

di questo inizio secolo.<br />

L’idea è partita dal responsabile dello stampaggio, Ruggero<br />

Galbusera, e dal direttore operativo, Maurizio Seregni, già impegnati<br />

nel sociale; in particolare, Seregni ha prestato servizio per<br />

ben 20 anni come volontario in Croce Bianca.<br />

Il progetto è stato fin da subito apprezzato e sostenuto nelle<br />

varie fasi evolutive da Giancarlo Costa, presidente del Comitato<br />

Coordinamento Volontari di Monza e Brianza, che ci ha fatto visita<br />

nei giorni scorsi e con il quale sono stati organizzati gli aspetti<br />

logistici per la distribuzione alla collettività.<br />

Le mascherine, esito di un progetto realizzato interamente da<br />

Negri Bossi, sono in gomma termoplastica, un materiale molto<br />

flessibile e per questo motivo risultano essere confortevoli ed<br />

ergonomiche.<br />

Questo dispositivo può essere riutilizzato grazie all’intercambiabilità<br />

del tessuto filtrante e predispone la possibilità di un upgrade<br />

a livello superiore grazie ad un eventuale inserimento del<br />

filtro valvola espirazione per far fronte a certificazioni future.<br />

A questo proposito, sono in corso di attuazione le procedure<br />

richieste dal Decreto Legislativo stesso per i DPI. (riferimento<br />

D.L. 17 Marzo <strong>2020</strong> n. 18, art. 16, c. 2.)<br />

Altro fattore positivo delle mascherine, ideate da Negri Bossi<br />

e dalla geometria totalmente ergonomica,<br />

è che sono trasparenti, perciò non vanno a<br />

limitare il campo visivo e, inoltre, non causano<br />

l’appannamento delle lenti in caso di utilizzo<br />

di occhiali.<br />

Per finire sono facilmente igienizzabili in acqua bollente e con<br />

sapone neutro. Lo stampo è stato costruito in tempi record da<br />

Esistampi, costruttore di stampi marchigiano che collabora con<br />

Negri Bossi da molti anni. <strong>La</strong> capacità produttiva raggiunge a pieno<br />

regime una quantità straordinaria di 500 mascherine all’ora.<br />

Tutti i terzi coinvolti per completare il processo di produzione<br />

si sono dimostrati pronti e disponibili, insieme a Negri Bossi, a<br />

iniziare un progetto così fortemente legato al bene della comunità:<br />

dalla donazione di materiale plastico (da parte della società<br />

Francesco Franceschetti Elastomeri) all’insacchettatrice (donata<br />

dall’azienda Ravizza Packaging).<br />

Anche questa volta, Negri Bossi ha dimostrato le sue doti di adattabilità<br />

e versatilità e ha dimostrato che la vera differenza la fanno<br />

le persone che ci lavorano e si impegnano al massimo ogni giorno.<br />

Norma ISO per la sicurezza delle macchine a iniezione<br />

Al termine di un lungo percorso,<br />

durato circa sette anni, per lo studio<br />

e la definizione della norma per la<br />

sicurezza delle macchine a iniezione<br />

per plastica e gomma, nell’ambito<br />

del Comitato Tecnico ISO/TC 270,<br />

con la partecipazione attiva di oltre<br />

30 esperti delegati degli enti nazionali<br />

di normazione di 13 Paesi, coordinati<br />

da Bernd Nötel dell’Associazione<br />

tedesca VDMA, la norma<br />

per la sicurezza delle macchine a<br />

iniezione, contrassegnata dalla sigla<br />

ISO 20430, è stata pubblicata lo<br />

scorso 22 aprile.<br />

Vanno sottolineati tre aspetti di<br />

particolare importanza:<br />

• la ISO 20430:<strong>2020</strong> è la prima<br />

norma riconosciuta a livello mondiale<br />

per il settore delle macchine<br />

per plastica e gomma e consente ai<br />

costruttori di tali macchine di avere<br />

un unico riferimento normativo valido<br />

mondialmente (infatti all’ISO,<br />

aderiscono 121 Paesi);<br />

• la versione EN ISO della norma,<br />

che sarà obbligatoriamente corredata<br />

dall’Annex ZA (che riepiloga<br />

gli specifici RES, riportati nell’allegato<br />

I della Direttiva Macchine<br />

2006/42/CE, presi in considerazione<br />

nella norma) sarà pubblicata a<br />

fine maggio;<br />

• il Comitato Tecnico ISO/TC<br />

270, attualmente presieduto da<br />

Claudio Celata e che si avvale della<br />

Segreteria di UNI, è stato creato ed<br />

è finanziato da Amaplast, che a suo<br />

tempo, prima dell’avvio dei lavori<br />

ha dovuto superare non poca resistenza<br />

da parte di altre organizzazioni<br />

extra-europee.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 31


stampaggio<br />

a iniezione<br />

Impianti flessibili<br />

per produzioni diversificate<br />

Presma ha affrontato in<br />

sicurezza e senza contraccolpi<br />

l’emergenza sanitaria,<br />

concentrandosi sullo sviluppo<br />

di macchinari complessi e<br />

personalizzati, capaci di<br />

adattarsi in tempo reale<br />

al frequente cambiamento<br />

di formati e parametri di<br />

produzione.<br />

di Alessandro Bignami<br />

do in modo sempre più determinato anche<br />

nei settori della gomma e del silicone. In un<br />

periodo in cui l’Italia sta cercando di rialzarsi<br />

dopo la fase acuta della crisi sanitaria, abbiamo<br />

raccolto alcune considerazioni di<br />

Franco Canziani, che fa parte della generazione<br />

attualmente alla guida di Presma.<br />

Qual è stato l’impatto del lockdown sulla vostra<br />

attività produttiva?<br />

Non abbiamo subito particolari contraccolpi<br />

a causa dell’emergenza, anche perché non<br />

stavamo vivendo picchi di lavoro per commesse<br />

urgenti. Per la verità, poco prima del<br />

lockdown avevamo già deciso di fermarci<br />

una settimana, per capire meglio cosa stava<br />

succedendo e organizzarci per riaprire<br />

in sicurezza. Dato che la fabbricazione di<br />

macchine per l’industria delle materie plastiche<br />

e della gomma era fra i codici ATECO<br />

consentiti, abbiamo riaperto la settimana<br />

successiva, con pochi operatori, al fine di<br />

gestire alcune spedizioni. Alla quarta setti-<br />

Concentrata su commesse importanti<br />

e dai tempi piuttosto lunghi, Presma<br />

ha attraversato la tempesta del Covid-19<br />

mantenendo saldamente la rotta verso<br />

i propri obiettivi, anche se chiaramente<br />

con ritmi di lavoro meno sostenuti. Da alcuni<br />

anni l’azienda di Gornate Olona, in provincia<br />

di Varese, le cui origini risalgono agli anni ‘20<br />

del secolo scorso, punta molto sulla tecnologia<br />

di stampaggio multistazione e sta entranmana<br />

dal decreto di chiusura siamo tornati<br />

alla piena operatività, nel rispetto dei protocolli<br />

di sicurezza. Non abbiamo incontrato<br />

difficoltà nemmeno nel reperimento dei dispositivi<br />

di protezione individuale. Non posso<br />

dire, insomma, che l’attività dell’azienda<br />

sia stata penalizzata dall’epidemia.<br />

Anche se la produzione è stata un po’ rallentata…<br />

Sì, ma avevamo previsto un periodo di relativa<br />

calma, anche in funzione della raccolta ordini<br />

del secondo semestre del 2019. Inoltre il nostro<br />

lavoro si concentra su commesse lunghe<br />

e complesse, che possono richiedere 6-8<br />

mesi. Le abbiamo portate avanti in piena sicurezza.<br />

Per contro, è vero che le trattative sui<br />

nuovi ordini si sono temporaneamente bloccate,<br />

così come sono slittati il collaudo e il ritiro,<br />

da parte dei clienti, degli ultimi impianti realizzati,<br />

quasi tutti destinati all’estero.<br />

Fortunatamente siamo riusciti a consegnare<br />

nel periodo di emergenza almeno un impor-<br />

ROTO PVC 16 è una rotativa a 16<br />

stazioni per PVC riciclato<br />

32 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


stampaggio<br />

a iniezione<br />

Franco Canziani, Responsabile<br />

Commerciale di Presma<br />

tante impianto per uno stabilimento in Gran<br />

Bretagna. Contiamo comunque di ricevere a<br />

breve i clienti per portare a termine le commesse<br />

rimaste in sospeso da prima che si<br />

scatenasse l’epidemia di Covid-19.<br />

Come è cambiato il rapporto con i clienti in<br />

questo periodo?<br />

L’impossibilità di muoversi ha sostanzialmente<br />

azzerato visite e incontri. E il clima di<br />

sospensione ha finito per fermare ai box anche<br />

le trattative che erano a un passo<br />

dall’accordo di chiusura. Tuttavia non si tratta<br />

di opportunità perse, ma semplicemente<br />

in stand by, come sta capitando del resto in<br />

tanti settori. È facile immaginare che molte<br />

aziende stiano rimandando le decisioni in<br />

attesa delle iniezioni di liquidità annunciate<br />

dal governo o di capire quali linee di credito<br />

potranno utilizzare. Siamo comunque in<br />

stretto contatto con i clienti e le trattative<br />

sono tuttora calde. Questo ci fan ben sperare<br />

per il prossimo futuro.<br />

Quanto tempo ci vorrà, secondo Lei, perché<br />

il mercato torni a una condizione vicina alla<br />

“normalità”?<br />

Certamente ci vorrà tempo, ma oggi è difficile<br />

sbilanciarsi nelle previsioni. Sappiamo che<br />

in Italia saranno decisivi il ruolo delle banche<br />

e l’erogazione dei finanziamenti, ma Presma<br />

lavora soprattutto con l’estero. Fin dai primi<br />

giorni di riapertura, ci siamo attivati per tornare<br />

a breve a vedere di persona alcuni<br />

clienti. Siamo ottimisti sulla ripresa delle trattative<br />

che erano rimaste in sospeso.<br />

State lavorando a qualche innovazione<br />

tecnologica? A K 2019 avete presentato<br />

una pressa rotativa a 45 stazioni per la produzione<br />

di tappi in resine termoplastiche<br />

espanse…<br />

Sì, è una macchina che ha le caratteristiche<br />

della multistazione, una tecnologia su cui<br />

stiamo puntando molto. In realtà, avremmo<br />

tanti impianti interessanti e complessi da mostrare,<br />

ma per questioni logistiche e di autorizzazioni<br />

da parte dei clienti destinatari, è<br />

molto difficile esporli funzionanti con gli<br />

stampi dedicati. Va considerato che non abbiamo<br />

modelli standard. Le nostre macchine<br />

sono progettate per precisi contesti produttivi.<br />

<strong>Oggi</strong> siamo molto impegnati su commesse<br />

per trasformatori medio-grandi. Si tratta di<br />

presse estremamente flessibili, che interpretano<br />

le esigenze odierne, che ai grandi lotti<br />

di produzione preferiscono tanti lotti più piccoli<br />

e diversificati. <strong>La</strong> stessa macchina deve<br />

saper produrre più formati dello stesso articolo,<br />

adattandosi in tempo reale ai continui<br />

cambiamenti dei parametri di produzione.<br />

Per raggiungere questi obiettivi è necessario<br />

concentrare risorse sullo sviluppo di software<br />

e sistemi di automazione. Una complessità<br />

di progettazione e costruzione crescente<br />

che richiede tempi piuttosto lunghi.<br />

Quali sono i settori in cui state trovando i<br />

maggiori riscontri?<br />

Abbiamo sempre lavorato molto con l’industria<br />

del riciclo delle materie plastiche. Ultimamente<br />

ci stiamo muovendo con buoni risultati<br />

anche nei settori della gomma e del<br />

silicone, grazie al successo del sistema multistazione<br />

nella macchina rotativa. Proprio<br />

recentemente un cliente che opera nel settore<br />

del silicone solido ha espresso la sua soddisfazione<br />

per questa tecnologia, di cui ha<br />

riscontrato le maggiori potenzialità produttive<br />

rispetto alle macchine statiche. Gomma e<br />

silicone sono settori non semplici da approcciare,<br />

da tempo legati a tecnologie consolidate.<br />

Ma chi ha sperimentato le macchine<br />

multistazione tende poi a confermare la scelta.<br />

Una scelta che ha consentito a un nostro<br />

cliente di entrare nel settore automobilistico,<br />

riuscendo finalmente a competere nei prezzi<br />

con i concorrenti cinesi, con il vantaggio di<br />

una qualità superiore e del servizio just in<br />

time garantito dalla vicinanza geografica. Al<br />

di là della sofferenza che sta vivendo in questi<br />

mesi, la filiera dell’automotive, un tempo<br />

quasi esclusivamente riservata alle grandi<br />

aziende, ci sta offrendo nuove opportunità.<br />

Che effetti avrà sul settore delle materie plastiche<br />

la crisi di fiere e ed eventi innescata dal<br />

coronavirus?<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 33


stampaggio<br />

a iniezione<br />

È difficile prevedere cosa succederà nel<br />

mondo delle fiere. Posso dire però che questo<br />

periodo ha cambiato il modo di incontrare<br />

e scambiare informazioni con clienti e<br />

fornitori. Eravamo abituati a guidare per<br />

centinaia di chilometri in autostrada o salire<br />

sugli aerei anche semplicemente per sedersi<br />

attorno a un tavolo per una trattativa.<br />

<strong>Oggi</strong> abbiamo scoperto che si possono ottenere<br />

gli stessi risultati collegandosi a una<br />

videoconferenza dall’ufficio. Aziende si<br />

sono perfino organizzate per eseguire dimostrazioni<br />

e collaudi di macchine in streaming.<br />

Questa evoluzione non potrà che toccare<br />

profondamente anche l’organizzazione<br />

delle fiere e delle convention, spesso molto<br />

impegnative in termini di costi, tempo e organizzazione<br />

logistica. Credo che la crisi<br />

porterà un inevitabile ridimensionamento<br />

del settore fieristico. Oltre a importanti cambiamenti<br />

nel modo di lavorare e di vivere.<br />

ROTO LOP RS 2000 F-6<br />

è una rotativa a 6 stazioni<br />

per silicone solido<br />

34 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

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<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


saldatura<br />

Termoretrazione di membrane in polietilene<br />

Apprezzata e conosciuta nell’industria<br />

alimentare soprattutto per i prodotti della<br />

divisione Process Heat, riscaldatori e soffianti<br />

per l’industria di processo, la multinazionale<br />

svizzera Leister offre da 70 anni<br />

soluzioni per la lavorazione delle materie<br />

plastiche.<br />

<strong>La</strong> tecnologia ad aria calda è molto<br />

diffusa nei processi di lavorazione del<br />

settore alimentare: per le applicazioni in<br />

cui una fonte di calore perfettamente regolabile,<br />

in grado di rendere disponibile<br />

l’aria calda proprio nel luogo fisico e nel<br />

momento preciso in cui serve al processo<br />

produttivo, è capace di garantire i più<br />

stringenti requisiti di igiene richiesti a un<br />

costo ragionevole.<br />

In molti processi, dall’essicazione all’asciugatura,<br />

dai sistemi di chiusura al<br />

packaging, l’aria calda è uno strumento<br />

semplice, pulito e sicuro, facile da regolare<br />

e che non causa alterazioni indesiderate al<br />

cibo o alle bevande.<br />

Le soluzioni proposte dalla divisione<br />

Process Heat di Leister per lavorazione<br />

delle materie plastiche nel settore del<br />

food and beverage sono molteplici. Fra<br />

queste si distingue FORTE S3, che come<br />

il nome suggerisce è il più potente fra gli<br />

apparecchi manuali Leister.<br />

Ideale per i pallet<br />

Con un peso di soli 4,4 kg e una potenza<br />

di ben 10 kW, FORTE S3 rappresenta<br />

una combinazione ideale di efficienza e<br />

maneggevolezza. Progettato con particolare<br />

attenzione all’ergonomia, come del<br />

resto tutti gli apparecchi manuali Leister,<br />

unisce una pratica impugnatura a un design<br />

compatto (misura solo 390 x 132 x<br />

215 mm) che ne rende agevole l’utilizzo<br />

anche in spazi ristretti; un piedino d’appoggio<br />

integrato nella struttura dell’apparecchio<br />

facilita ulteriormente l’attività<br />

dell’operatore.<br />

Grazie alla sua potenza, FORTES3 può<br />

erogare un possente getto di aria calda<br />

che arriva anche a temperature di 650°C.<br />

Risulta ideale per la termoretrazione di<br />

membrane in polietilene, sia sotto forma<br />

di fogli, fissati con apposito nastro, o cappucci:<br />

come applicazione di elezione per<br />

FORTE S3 va segnalato l’imballaggio di<br />

merci ingombranti e pallet.<br />

Rapido e sicuro<br />

Oltre a garantire una termoretrazione<br />

uniforme e a permettere una notevole<br />

rapidità nella lavorazione, FORTE S3 si<br />

distingue anche per la sicurezza. Rispetto<br />

all’utilizzo della fiamma libera, ancora<br />

largamente diffuso nel settore, la maggior<br />

sicurezza della tecnologia ad aria calda è<br />

evidente, soprattutto in presenza di materiali<br />

infiammabili o soggetti a scadimenti<br />

qualitativi se sottoposti a un riscaldamento<br />

troppo intenso.<br />

Come tutti i soffianti e riscaldatori Leister,<br />

anche FORTE S3 deve la propria ottima<br />

reputazione ai severi controlli di qualità<br />

ai quali tutta la produzione è sottoposta<br />

nei laboratori di proprietà dell’azienda,<br />

in Svizzera. Nei rari casi in cui fosse<br />

necessario sottoporre FORTE S3 a manutenzione,<br />

il servizio fornito da Leister<br />

Technologies Italia è eccellente, accurato<br />

e tempestivo. Anche in questo periodo<br />

gli uffici tecnici dell’azienda rimangono<br />

a disposizione, compatibilmente con le<br />

restrizioni in vigore, per riparazioni e assistenza<br />

su tutti i prodotti.<br />

Da 70 anni Leister produce e commercializza<br />

riscaldatori industriali e macchinari<br />

per la saldatura della<br />

plastica; tecnologie all’avanguardia,<br />

una gamma<br />

ampia e completa e personale<br />

commerciale qualificato permettono<br />

di trovare la soluzione ideale per le<br />

esigenze di aziende operanti nei più diversi<br />

settori.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 35


componenti<br />

Trasporto di pezzi con superfici irregolari<br />

L’azienda specializzata nella pneumatica, SMC, rilascia la pinza magnetica MHM che<br />

supporta nella movimentazione di pezzi con superfici irregolari offrendo una manipolazione<br />

affidabile e sicura e tempi ciclo ridotti che aumentano la produttività.<br />

Con una forza di tenuta fino a 1000 N, MHM trattiene i pezzi anche quando l’alimentazione<br />

dell’aria viene arrestata, assicurando la massima tranquillità quando si tratta<br />

di movimentare i pezzi in modo affidabile e sicuro. Inoltre, con una forza residua di 0.3<br />

N max., la durata del ciclo si riduce e la produttività ne risulta migliorata.<br />

Adatta per diverse applicazioni di trasferimento, la forza di tenuta della pinza MHM<br />

può essere regolata modificando la distanza tra il magnete e il pezzo tramite la vite di<br />

regolazione.<br />

Realizzato in gomma fluorurata, l’anello di contatto previene i danni ai pezzi, consentendo<br />

un risparmio sui costi; inoltre impedisce che il pezzo scivoli durante le operazioni<br />

migliorando la sicurezza. Dotata di tre superfici di montaggio e della possibilità<br />

di montare sensori, MHM offre flessibilità e un maggiore controllo del processo.<br />

Teste di estrusione più semplici ed efficienti<br />

Nordson Corporation ha semplificato il disegno del sistema di<br />

parzializzazione EPC per le teste di estrusione EDI ® di laminazione e<br />

rivestimento, rendendo più semplice il controllo dei bordi laterali e<br />

riducendo i tempi di fermo macchina legati alle operazioni di variazione<br />

della larghezza e di pulizia.<br />

Le teste EPC comprendono un sistema interno di regolazione<br />

della larghezza, che consente di ridurre i costi della resina e gli scarti<br />

di rifilatura controllando la formazione dell’ingrossamento dei bordi<br />

laterali, ed uno esterno, che consente di regolare facilmente la<br />

larghezza. Le migliorie progettuali comportano i seguenti vantaggi:<br />

• <strong>Maggio</strong>re facilità di controllo dei bordi laterali. Per consentire<br />

la regolazione separata dei singoli componenti del regolatore di<br />

larghezza interno, Nordson ha sostituito un ingranaggio a pignone<br />

e cremagliera con un perno filettato che facilita la regolazione<br />

di precisione dei bordi laterali, riducendo la quantità delle rifilature<br />

necessarie ed aumentando i risparmi sui materiali.<br />

• <strong>Maggio</strong>re facilità di regolazione manuale della larghezza del parzializzatore.<br />

Nordson ha sostituito un riduttore utilizzato per la regolazione<br />

della larghezza complessiva di parzializzazione inserendo<br />

un dado sull’asta di regolazione, riducendo in tal modo la larghezza<br />

e il peso del sistema di parzializzazione e aumentando l’accesso per<br />

gli operatori.<br />

• Costruzione più robusta e maggiore facilità di controllo. <strong>La</strong> regolazione<br />

del parzializzatore risulta semplificata grazie ad una nuova<br />

guida di supporto dell’asta.<br />

• <strong>Maggio</strong>re facilità di accesso per le operazioni di pulizia e manutenzione.<br />

Il regolatore di larghezza esterno a basso profilo può<br />

essere smontato in un sol pezzo, o può essere sfilato per installare<br />

un raschietto labbri senza dover smontare l’intero gruppo parzializzatore.<br />

Analogamente, i componenti del regolatore interno possono<br />

essere smontati rimuovendo sei perni presenti all’estremità del parzializzatore,<br />

senza dover disassemblare l’intero gruppo.<br />

“Le migliorie apportate da Nordson alla progettazione del sistema<br />

EPC risolvono i problemi evidenziati dalle aziende di trasformazione,<br />

soprattutto per quanto riguarda la spinta competitiva di aumentare<br />

la produttività”, ha dichiarato Patrick Meinen, global product line<br />

manager per le teste EDI. “Le nostre teste extrusion coating di nuova<br />

progettazione sono più semplici da usare e da mantenere, consentendo<br />

lo stesso efficace controllo dei bordi laterali”.<br />

Il sistema interno di parzializzazione delle teste EPC consente la<br />

regolazione di precisione del profilo di uscita del rivestimento. Nelle<br />

teste sprovviste di sistema di regolazione della larghezza EPC il<br />

polimero fuso evidenzia un flusso trasversale, che crea un ingrossamento<br />

dei bordi laterali più ampio, dovuto al necking all’uscita della<br />

testa. Nel sistema EPC, i componenti del parzializzatore interno per<br />

la regolazione del profilo dei bordi laterali sono sistemati a valle del<br />

collettore principale, uno nella sezione preland e l’altro nel collettore<br />

secondario. Regolando le posizioni reciproche di questi componenti<br />

è possibile ridurre il flusso di polimero alle estremità del rivestimento,<br />

riducendo così al minimo l’ingrossamento dei bordi laterali.<br />

36 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


componenti<br />

Una vetrina digitale per i sistemi filtranti<br />

Grafica modificata, facile ed intuitiva navigabilità<br />

e contenuti aggiornati rendono il nuovo<br />

website di Flowise un moderno strumento<br />

per tutti gli utenti interessati al mondo della<br />

filtrazione. L’azienda rinnova il sito web dedicato<br />

ai suoi sistemi di filtrazione a partire dal<br />

dominio flowisefiltri.com che propone diversi<br />

filtri, cartucce e sacchi filtranti, tutti corredati da<br />

dettagliate schede prodotto e pensati per ogni<br />

specifica esigenza di filtrazione e separazione<br />

fluidi: dai circuiti di refrigerazione dell’acqua per<br />

lo stampaggio di materie plastiche, gomma o<br />

pressofusione agli impianti di trattamento delle<br />

acque potabili, passando per lavanderie industriali<br />

e macchine lava pezzi per l’industria meccanica.<br />

I filtri sono inoltre utilizzati nel settore<br />

alimentare per la filtrazione di olio, vino e birra,<br />

in ambito cosmetico, farmaceutico, agricolo,<br />

petrolchimico e in altre filiere industriali.<br />

Una seria problematica legata all’acqua di<br />

raffreddamento è la proliferazione di ruggine,<br />

calcare, alghe e batteri. I sistemi filtranti Flowise<br />

sono in grado di trattenere questi elementi<br />

nocivi al fine di migliorare la qualità dell’acqua<br />

utilizzata nei diversi ambiti.<br />

L’azienda milanese propone filtri industriali<br />

sia a sacco che con cartucce filtranti, realizzati<br />

con diversi materiali, acciaio inox, ottone o anche<br />

PVC per garantire maggiore compatibilità<br />

con particolari sostanze chimiche, in dimensioni<br />

dai 5 ai 40 pollici e anche su misura per<br />

nuove applicazioni. Flowise completa l’offerta<br />

con un servizio di consulenza nella scelta dei<br />

sistemi più adatti all’impianto o applicazione<br />

finale e di puntuale assistenza e manutenzione<br />

post vendita. Una particolare attenzione al<br />

cliente presente anche nel nuovo sito web, ottimizzato<br />

per la fruizione su smart phone e tablet<br />

e dotato, oltre che del classico form di contatto,<br />

di un servizio di WhatsApp Business per poter<br />

comunicare in tempo reale con l’azienda.<br />

flowisefiltri.com è arricchito da un blog dedicato<br />

all’approfondimento di tematiche di<br />

interesse ed è collegato alla pagina LinkedIn<br />

costantemente aggiornata.<br />

Tecnologia per sistemi ad otturazione servo controllata<br />

Presentato nei primi mesi del<br />

<strong>2020</strong>, il FLEXflow Evo rappresenta<br />

l‘evoluzione della tecnologia<br />

FLEXflow di HRSflow per i sistemi<br />

ad otturazione elettrica servo controllata,<br />

la tecnologia che ha rivoluzionato<br />

lo stampaggio ad iniezione<br />

sequenziale. Grazie ad attuatori<br />

fissati direttamente sul braccio, il<br />

sistema si presenta pronto all’uso,<br />

per una rapida e sicura installazione<br />

nello stampo. Il software aggiornato<br />

semplifica il lavoro dell’operatore<br />

e può essere facilmente<br />

aggiornato su tutte le attuali unità<br />

di controllo. <strong>La</strong> nuova centralina è<br />

persino più reattiva grazie all’ottimizzazione<br />

del trasferimento dati.<br />

<strong>La</strong> serie FLEXflow Evo è completata<br />

dal sistema ad otturazione<br />

FLEXflow Evo One, anch’esso servo<br />

controllato. Invece del consueto<br />

sistema di controllo, un modulo<br />

guida molto semplice associato<br />

ad ogni ugello singolo controlla il<br />

flusso del materiale fuso per produrre<br />

parti stampate replicabili e di<br />

elevata qualità.<br />

Al momento, le tendenze applicative<br />

più promettenti per la tecnologia<br />

FLEXflow Evo includono gli<br />

stampi family e la retro iniezione di<br />

film. Le aziende che usano stampi<br />

family per la produzione simultanea<br />

di diversi componenti in un’unica<br />

stampata beneficiano di un<br />

notevole risparmio di costi rispetto<br />

alla produzione separata dei singoli<br />

componenti. Inoltre il FLEXflow<br />

Evo permette lo stampaggio, nello<br />

stesso stampo, di componenti<br />

con significative differenze di geometria<br />

e peso. <strong>La</strong> retro iniezione<br />

di film capacitivi è una tecnologia<br />

all’avanguardia, che inizia solo ora<br />

a diffondersi. Essa consente, ad<br />

esempio, l’integrazione di elementi<br />

funzionali a basso spessore, quali<br />

luci, sensori o interruttori touch, e<br />

permette pertanto una flessibilità<br />

di design ad un livello in precedenza<br />

impensabile, soprattutto per le<br />

applicazioni auto di interni e per le<br />

applicazioni esterne con superfici<br />

goffrate o lucide di classe A.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 37


materiali<br />

“Un territorio segnato<br />

dall’epidemia, ma con tanta<br />

voglia di reagire”<br />

Profondamente<br />

legata alla comunità<br />

bergamasca,<br />

RadiciGroup ha<br />

promosso diverse<br />

iniziative a sostegno<br />

della lotta al Covid-19.<br />

Il presidente Angelo<br />

Radici: “<strong>La</strong> ripresa<br />

sarà lenta e difficile,<br />

ma siamo pronti a dare<br />

il nostro contributo<br />

per rimettere in moto<br />

l’economia italiana”.<br />

a cura di Alessandro Bignami<br />

Cerchietti in<br />

nylon destinati<br />

alla realizzazione<br />

di visiere<br />

protettive<br />

per il personale<br />

sanitario<br />

Il presidente di RadiciGroup,<br />

Angelo Radici<br />

Pur essendo una realtà di respiro internazionale,<br />

RadiciGroup ha una<br />

storia profondamente intrecciata<br />

con quella del territorio bergamasco e della<br />

Val Gandino, dove è stata fondata negli<br />

anni ’40 del secolo scorso e dove tuttora è<br />

collocata la sede centrale. Così la società<br />

– leader nella produzione di poliammidi,<br />

tecnopolimeri e fibre sintetiche – si è trovata<br />

improvvisamente in prima linea in una<br />

delle aree più colpite dall’epidemia di coronavirus.<br />

L’azienda è rimasta accanto ai<br />

propri dipendenti, alle loro famiglie, alla<br />

comunità e agli ospedali vicini, mettendo a<br />

disposizione risorse e competenze. Nei<br />

primi giorni della fase 2, quando lentamente<br />

l’Italia prova a riguadagnarsi un barlume<br />

di normalità, abbiamo fatto il punto con Angelo<br />

Radici, presidente del Gruppo.<br />

Qual è stato l’impatto dell’epidemia sul vostro<br />

personale e sul vostro lavoro?<br />

I nostri dipendenti, come tutte le altre persone<br />

di questa zona, che è stata una delle<br />

più colpite d’Italia, sono stati toccati da vicino<br />

da questa terribile situazione. Ho visto<br />

comunque, e continuo a vedere, da parte<br />

di tutti, una grande voglia di non arrendersi<br />

e andare avanti, mostrando grande determinazione<br />

e capacità di reagire alle difficoltà<br />

di questo momento. E, soprattutto, ho<br />

visto grande solidarietà e comunione di<br />

intenti da parte delle nostre persone, che<br />

si sono subito messe in gioco contribuen-<br />

38 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

do alla lotta contro il Coronavirus, attivandosi<br />

in diversi progetti che ci hanno visto<br />

coinvolti a supporto della gestione dell’emergenza.<br />

Con quali provvedimenti avete reagito<br />

all’emergenza e quali attività avete potuto<br />

continuare a svolgere?<br />

Come RadiciGroup abbiamo reagito all’emergenza<br />

nel pieno rispetto delle misure<br />

poste in campo dal Governo Italiano e<br />

avendo sempre come priorità la salute e la<br />

sicurezza dei nostri dipendenti. Abbiamo<br />

adottato da subito nei siti produttivi le indicazioni<br />

e le precauzioni prescritte dalle istituzioni<br />

e abbiamo attivato stringenti protocolli<br />

aziendali. Nelle scorse settimane<br />

alcune aziende sono state chiuse per consentire<br />

di sanificare gli ambienti, per rifornirci<br />

di tutti i DPI necessari ed essere pronti<br />

per la ripresa: oggi le aziende hanno<br />

riaperto in conformità con i protocolli di sicurezza<br />

legati all’emergenza Covid-19 e<br />

concordati con le parti sociali.<br />

Il personale che solitamente lavora negli<br />

uffici, invece, grazie al supporto della tecnologia<br />

a disposizione è passato tempestivamente<br />

alla modalità di lavoro agile già<br />

nella primissima fase dell’emergenza, proseguendo<br />

in totale efficienza.<br />

Ora stiamo lavorando dotati dei sistemi di<br />

protezione, ma anche più consapevoli e<br />

responsabili per la nostra salute e quella<br />

dei colleghi; non abbasseremo la guardia<br />

e continueremo in questa direzione.<br />

Avete anche promosso iniziative a sostegno<br />

della lotta contro l’emergenza nel vostro<br />

territorio?<br />

Nelle scorse settimane ci siamo attivati, attraverso<br />

il progetto “WeCare”, per offrire il<br />

nostro sostegno nella produzione di camici,<br />

copricapo e calzari. I primi 5000 camici<br />

prodotti sono stati donati all’Ospedale<br />

Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’iniziativa<br />

ha coinvolto altre aziende del territorio<br />

che hanno deciso di schierarsi al nostro<br />

fianco, dando vita a una filiera locale che,<br />

nel giro di 10 giorni, è riuscita ad ottenere<br />

un prodotto certificato. Inoltre, l’area di business<br />

High Performance Polymers sta<br />

mettendo a disposizione, in maniera gratuita,<br />

le proprie competenze e i materiali necessari<br />

per la stampa in 3D di supporti per<br />

l’ossigenazione dei pazienti e per la stampa<br />

a iniezione di dispositivi di protezione<br />

del personale medico. Nelle settimane<br />

scorse i nostri materiali in poliammide 6<br />

sono stati usati per la produzione di 3.000<br />

cerchietti necessari alla realizzazione delle<br />

visiere protettive donate ai medici del territorio<br />

bergamasco. L’iniziativa ha visto, inoltre,<br />

la collaborazione di Rimplast, altra<br />

azienda made in Bergamo, che ha subito<br />

messo a disposizione la sua competenza<br />

nel settore dello stampaggio di materie<br />

plastiche.<br />

L’area di business relativa alle fibre, invece,<br />

con i suoi filati in nylon o poliestere è in<br />

grado di fornire la materia prima necessaria<br />

a confezionare ciò di cui necessita il<br />

settore igienico sanitario. RadiciGroup si è<br />

attivata nella lotta all’emergenza Covid-19<br />

mettendo a disposizione tutte le competenze<br />

maturate nel settore.<br />

Come vi siete organizzati internamente, in<br />

particolare per le attività di produzione e<br />

logistica?<br />

In queste settimane, grazie alla collaborazione<br />

di tutti, sono stati riorganizzati turni, pause<br />

e modalità operative. Per il personale che<br />

opera nelle aree di produzione è stata prevista<br />

l’adozione di tutti i DPI e di misure cautelative<br />

e anti-assembramento, in conformità a<br />

quanto previsto dal protocollo nazionale di<br />

sicurezza per la tutela dei lavoratori.<br />

Come avete preparato la fase 2 e quali<br />

obiettivi avete per i prossimi mesi?<br />

Con il progetto “WeCare”, il Gruppo<br />

ha offerto il suo sostegno nella<br />

produzione di camici, copricapo<br />

e calzari. I primi 5000 camici prodotti<br />

sono stati donati all’Ospedale<br />

Papa Giovanni XXIII di Bergamo<br />

<strong>La</strong> speranza di tutti è quella di tornare<br />

presto a delle condizioni di normalità, anche<br />

se sicuramente ciò avverrà gradualmente<br />

e non nell’immediato. Ci affidiamo<br />

a chi ha il compito e le competenze per<br />

guidarci in questo difficile percorso di ripresa.<br />

<strong>La</strong>to nostro, stiamo già lavorando<br />

per farci trovare pronti nel dare un contributo<br />

per rimettere in moto l’economia del<br />

territorio. Le prossime settimane e i prossimi<br />

mesi saranno fondamentali e sarà necessario<br />

riacquistare fiducia nel futuro e<br />

in una ripresa efficace. Ci vorrà qualche<br />

anno per raggiungere quelle che erano le<br />

aspettative di crescita inizialmente attese<br />

per il <strong>2020</strong>.<br />

Come è cambiato il contatto con i clienti,<br />

sia a livello commerciale ma anche di assistenza<br />

tecnica?<br />

Ovviamente le modalità di contatto con i<br />

nostri clienti sono cambiate radicalmente a<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 39


materiali<br />

Un operatore controlla la qualità<br />

del tessuto non tessuto prodotto<br />

da RadiciGroup<br />

causa dell’emergenza legata al Covid-19.<br />

Non essendo più possibile incontrarsi fisicamente,<br />

tutto si svolge a distanza. Fortunatamente<br />

la tecnologia digitale viene in<br />

nostro soccorso e ci consente di organizzare<br />

incontri virtuali con audio e video.<br />

Stiamo anche valutando nuovi strumenti di<br />

relazione con i clienti, in alternativa alle<br />

consuete fiere, ai meeting e agli incontri<br />

che probabilmente saranno sconsigliati<br />

ancora per un po’ di tempo.<br />

Anche se il contatto diretto con il cliente ha<br />

una valenza diversa, ci teniamo comunque<br />

a far sentire loro la nostra vicinanza e garantire<br />

sempre gli stessi standard di professionalità,<br />

pur consapevoli che in Italia<br />

alcune filiere sono state interrotte e che,<br />

quando ripartiremo del tutto, ci vorrà tempo<br />

per recuperare.<br />

Da parte delle filiere essenziali avete ricevuto<br />

un aumento delle richieste? Di che<br />

tipo in particolare?<br />

Chiaramente la domanda di tessuto non<br />

tessuto ha avuto un’impennata notevole.<br />

Come RadiciGroup siamo impegnati su<br />

due fronti: “We Care”, il progetto che ci<br />

vede leader nella produzione di camici,<br />

calzari e copricapo, e “Mola mia”, l’iniziativa<br />

di Confindustria Bergamo che ci vede<br />

attivi nella fornitura del tessuto non tessuto<br />

necessario alla produzione di mascherine<br />

chirurgiche.<br />

C’è qualcosa che state imparando da questa<br />

drammatica esperienza e che potrà<br />

servire nel futuro dell’azienda?<br />

Anche i momenti più negativi possono trasformarsi<br />

in opportunità, non solo per noi,<br />

ma per l’intero Paese, e questa può essere<br />

l’occasione per ripartire tutti assieme con<br />

una nuova consapevolezza. Per quanto riguarda<br />

la nostra esperienza diretta, abbiamo<br />

avuto modo di constatare quanto possa<br />

essere efficace fare sinergia e lavorare<br />

I materiali di RadiciGroup in<br />

poliammide 6 sono stati usati per<br />

la produzione di 3.000 cerchietti<br />

necessari alla realizzazione delle<br />

visiere protettive donate ai medici<br />

del territorio bergamasco<br />

insieme per raggiungere un obiettivo comune.<br />

In questo momento di difficoltà, abbiamo<br />

capito fino in fondo l’importanza di<br />

fare squadra ed essere coesi. Mi piacerebbe<br />

continuare a lavorare in questa modalità<br />

anche a livello di business in futuro.<br />

Auspichiamo inoltre che si comprenda<br />

quanto alcune filiere siano indispensabili a<br />

livello nazionale. Per far ripartire l’economia<br />

del territorio, ma in generale quella di<br />

tutto il Paese, infatti, c’è bisogno del contributo<br />

di tutti, ottimizzando competenze e<br />

opportunità.<br />

Cosa pensa della situazione che sta vivendo<br />

l’Italia? Ritiene che il nostro paese, in<br />

particolare nei settori che seguite, avrà la<br />

capacità di risollevarsi in tempi relativamente<br />

brevi?<br />

Sono certo che il popolo italiano saprà<br />

uscire più forte di prima da questo momento,<br />

impegnandosi e lavorando duramente<br />

e attingendo alle capacità che tutto il mondo<br />

ci riconosce e grazie alle quali più volte<br />

abbiamo saputo affrontare e vincere altre<br />

sfide complesse. Noi tutti abbiamo l’obbligo<br />

di riuscire a farlo. Noi, come imprenditori,<br />

imparando anche da ciò che di positivo<br />

questa crisi ha portato, stiamo dando il nostro<br />

contributo e faremo tutto il possibile<br />

per rimettere in moto l’economia del Paese,<br />

anche se siamo consapevoli che non<br />

sarà una cosa facile e che i prossimi mesi<br />

saranno duri. Ovviamente da soli non possiamo<br />

farcela, serve il sostegno di tutti gli<br />

stakeholder – associazioni industriali, business<br />

Community, istituzioni italiane ed europee,<br />

comunità locali – così come saranno<br />

fondamentali le misure che verranno<br />

attuate dal Governo per far ripartire l’economia<br />

italiana.<br />

Avete soluzioni o progetti innovativi che<br />

pensate di spingere una volta superata l’emergenza?<br />

Stiamo lavorando molto sull’offerta di prodotti<br />

a ridotto impatto ambientale e che garantiscano<br />

le performance: continueremo<br />

su questa strada avvalendoci anche della<br />

nostra area Innovazione e Ricerca, costituita<br />

da un team trasversale ai nostri business:<br />

RadiciGroup vuole essere un sinonimo<br />

di affidabilità, qualità, sostenibilità in<br />

tutti i mercati di riferimento esplorando e<br />

mettendosi eventualmente in gioco anche<br />

in nuovi settori.<br />

40 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

L’utilità dell’EPS durante l’emergenza<br />

L’emergenza provocata dal coronavirus ha<br />

evidenziato la versatilità e l’utilità del polistirene<br />

espanso (EPS) per i settori del packaging<br />

alimentare e medicale. Lo comunica<br />

EUMEPS, l’Associazione dei produttori europei<br />

di polistirene espanso.<br />

In questi mesi l’EPS è stato il materiale<br />

preferito per il packaging e l’imballaggio di<br />

beni alimentari e di materiale medicale. Dal<br />

trasporto e corretta conservazione per il<br />

trapianto di organi fino al settore ittico, le<br />

sue eccellenti proprietà isolanti e di barriera<br />

contro i batteri garantiscono che il contenuto venga trasportato in<br />

sicurezza e arrivi fresco (o a bassissima temperatura) senza subire<br />

pericolosi sbalzi di temperatura.<br />

Tali proprietà si sono dimostrate efficaci anche per il trasporto di<br />

medicinali e di tamponi Covid-19 ai laboratori per i test, il cui numero<br />

è cresciuto in tutta Europa nel tentativo di contenere la pandemia<br />

provocata dal coronavirus.<br />

“Non esiste materiale migliore dell’EPS quando si tratta di evitare<br />

possibili contaminazioni e garantire un trasporto<br />

sicuro e sterile mantenendo costante la<br />

temperatura all’interno del contenitore”, ha dichiarato<br />

Paolo Garbagna, presidente EUMEPS.<br />

“Per non parlare dei suoi molteplici utilizzi: abbiamo<br />

assistito all’uso di EPS sottile da parte<br />

di persone sprovviste di alcun tipo di riparo per<br />

realizzare mascherine protettive improvvisate<br />

per sé stessi e per gli operatori sanitari”.<br />

Oltre ai settori alimentari e farmaceutici,<br />

l’EPS è ampiamente utilizzato in edilizia e<br />

nella realizzazione di caschi per ciclisti, di<br />

seggiolini auto per bambini e di giubbotti salvagente, grazie alla sua<br />

capacità di fornire un isolamento ottimale dal caldo e dal freddo e,<br />

pur essendo estremamente leggero, di garantire un elevato assorbimento<br />

degli urti. EPS è aria al 98% ed è riciclabile quasi all’infinito.<br />

“Siamo lieti che la chiusura e la riapertura selettiva dei parchi di<br />

riciclo comunali in tutta Europa abbiano offerto l’opportunità di ricordare<br />

a tante persone che l’EPS può essere facilmente riciclato”,<br />

ha concluso Garbagna.<br />

Linea di film compostabili per imballaggio<br />

Ticinoplast presenta la gamma<br />

di prodotti NextFilm, una nuova<br />

generazione di film per l’imballaggio,<br />

espressione dell’impegno<br />

dell’azienda a favore dell’economia<br />

circolare e dell’ambiente.<br />

<strong>La</strong> prima famiglia di queste<br />

nuove soluzioni per l’imballaggio<br />

è rappresentata dai film biodegradabili<br />

e compostabili in Mater-BI,<br />

conformi allo standard internazionale<br />

UNI EN 13432, per la laminazione<br />

o per l’uso singolo nel<br />

confezionamento di alimenti e di<br />

prodotti idonei al packaging compostabile.<br />

Frutto della collaborazione con<br />

Novamont, i nuovi film sono stati<br />

messi a punto grazie ad un lavoro<br />

congiunto di ricerca, sviluppo, industrializzazione<br />

e prove su macchine<br />

di stampa, accoppiatrici e<br />

linee di confezionamento, durato<br />

quasi 3 anni.<br />

Complessivamente si tratta di 5<br />

film, già certificati OK Compost, 2<br />

supporti di stampa e 3 film saldanti.<br />

<strong>La</strong>minati tra di loro, garantiscono<br />

caratteristiche meccaniche e di<br />

saldatura idonee alla produzione<br />

su qualsiasi macchina di confezionamento.<br />

I supporti di stampa<br />

possono essere lavorati sia su linee<br />

rotocalco che flessografiche.<br />

I film saldanti possono essere<br />

utilizzati sia in accoppiamento sia<br />

come film singoli, a seconda delle<br />

applicazioni, e possono essere<br />

stampati.<br />

Il Mater-BI è la famiglia di bioplastiche<br />

biodegradabili e compostabili<br />

secondo lo standard europeo<br />

EN13432, nata dalla ricerca<br />

Novamont per quelle applicazioni<br />

in cui la biodegradabilità in diversi<br />

ambienti rappresenta un valore<br />

aggiunto. L’utilizzo di bioplastiche<br />

compostabili consente di conferire<br />

questi prodotti, insieme al loro<br />

contenuto, nella raccolta differenziata<br />

del rifiuto organico, contribuendo<br />

così alla produzione di<br />

compost di qualità per la fertilità<br />

dei suoli e a migliorare la riciclabilità<br />

degli altri rifiuti.<br />

Tra gli utilizzatori di prodotti<br />

della linea NextFilms è presente<br />

anche SAES Coated Films che, attraverso<br />

la tecnologia COATHINK ®<br />

di coating e metallizzazione di cui<br />

è proprietaria, garantisce la produzione<br />

di film compostabili con<br />

caratteristiche di barriera paragonabili<br />

a quelle dei sistemi di imballaggio<br />

tradizionale.<br />

A breve la linea NextFil verrà arricchita<br />

anche da film in polietilene<br />

ottenuto da resine sia biobased sia<br />

da riciclo chimico, idoneo quindi<br />

al contatto alimentare. Per questo<br />

motivo Ticinoplast ha avviato il<br />

processo di certificazione ISCC+.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 41


materiali<br />

Il PEEK apre a nuove<br />

possibilità applicative<br />

L’invenzione del PEEK<br />

risale a poco più di 40 anni fa,<br />

il che rende questo polimero<br />

termoplastico ad elevate<br />

prestazioni relativamente<br />

recente. Tuttavia, l’incessante<br />

sviluppo di prodotti<br />

e tecnologie di processo<br />

ha creato una gamma<br />

di nuove soluzioni per<br />

applicazioni difficili nei settori<br />

automobilistico, aerospaziale,<br />

elettronico, energetico,<br />

almentare e del beverage,<br />

così come nell’industria<br />

medicale.<br />

Simone Bottegal<br />

Partner Account Manager, Automotive,<br />

Victrex Europa GmbH<br />

Struttura porosa di fine dettaglio stampata in<br />

VICTREX PEEK utilizzando la tecnologia 3D della<br />

BOND (© Bond High Performance 3D Technology)<br />

Il primo lotto di polietereterchetone –<br />

PEEK – è stato prodotto alla ICI, una<br />

delle maggiori società chimiche, il 19<br />

novembre del 1978. Solo tre anni dopo,<br />

venivano commercializzati i primi polimeri<br />

PEEK e si introducevano le prime famiglie<br />

di VICTREX PEEK inclusi i prodotti<br />

caricati con vetro e fibra di carbonio. Applicazioni<br />

difficili che inizialmente sembravano<br />

improbabili candidate ad essere<br />

realizzate con materiali termoplastici<br />

hanno invece trovato soluzione grazie<br />

alla versatilità del PEEK con le sue eccezionali<br />

proprietà, sostituendo, ad esempio,<br />

i metalli.<br />

Il PEEK appartiene alla famiglia dei poliarileterchetoni<br />

(PAEK), che si posiziona in<br />

cima alla piramide dei polimeri e offre caratteristiche<br />

diversificate. Fra le sue proprietà<br />

si annoverano la leggerezza, la forza<br />

elevata e una grande resistenza alla<br />

corrosione, alle alte temperature, alla fatica<br />

e agli agenti chimici aggressivi. Nell’insieme,<br />

tali caratteristiche contribuiscono<br />

a migliorare l’efficienza dei consumi di<br />

carburante, ad estendere la durata dei<br />

componenti, ad un maggiore comfort –<br />

con operatività più fluida e silenziosa –<br />

unitamente ad una migliore libertà di design<br />

e a una migliore efficienza economica.<br />

Victrex plc., (Thornton-Cleveleys - GB) è<br />

un fornitore globale di PEEK con una capacità<br />

produttiva di oltre 7,000 t/a. Specializzata<br />

nella produzione esclusiva di<br />

PAEK e PEEK, Victrex non solo è stata la<br />

prima società a produrre nuovi gradi ma<br />

sviluppa anche forme di prodotto e componenti<br />

per alcune industrie e applicazioni<br />

specifiche.<br />

I progressi nell’Additive<br />

Manufacturing (AM)<br />

I materiali e le tecnologie di processo in<br />

grado di supportare l’AM (o lo stampaggio<br />

3D) continuano a svilupparsi. A tale<br />

42 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

proposito, Victrex ha messo a punto due<br />

nuovi prodotti PAEK destinati all’AM. Il<br />

primo è un materiale ad elevata resistenza<br />

per la sinterizzazione laser (LS)<br />

che raggiunge indici di refresh (sostituzione<br />

della polvere non utilizzata) più<br />

bassi, ottenendo in questo modo migliori<br />

indici di riciclo per polveri non sinterizzate.<br />

Il secondo è un filamento con<br />

una migliore resistenza sull’asse Z rispetto<br />

ai poliarileterchetoni (PAEK) esistenti<br />

e una migliore stampabilità per la<br />

fusione di filamenti (FF).<br />

<strong>La</strong> società olandese (con sede a Enschede)<br />

Bond High Performance 3D Technology<br />

ha sviluppato un dispositivo di stampa<br />

3D in combinazione con un software<br />

per AM in grado di produrre particolari<br />

funzionali complessi da gradi esistenti di<br />

PEEK che presentano proprietà meccaniche<br />

molto buone fra cui una migliore<br />

resistenza sull’asse Z. Questo consente<br />

alla produzione additiva di ottenere particolari<br />

isotropici ad elevata resistenza<br />

con proprietà comparabili a quelli stampati<br />

in modi convenzionali o lavorati a<br />

macchina.<br />

Compositi per stimolare i progressi<br />

nel settore aerospaziale<br />

Per l’industria aerospaziale, i compositi<br />

Staffa per un<br />

contenitore<br />

destinato<br />

al settore<br />

aerospaziale<br />

(© TxV Aero<br />

Composites)<br />

termoplastici come il Victrex AE 250 a<br />

base di PAEK rappresentano alternative<br />

di crescente interesse. L’obiettivo è quello<br />

di fornire il più velocemente possibile al<br />

settore aerospaziale prodotti più efficaci<br />

ed ambientalmente compatibili.<br />

Per ottenere importanti vantaggi in termini<br />

di peso e costi, la società tedesca SFS<br />

intec GmbH (Althengstett) ha stretto una<br />

partnership con l’americana TxV Aero<br />

Composites (Bristol, Rhode Island), finalizzata<br />

al re-design di una staffa per un<br />

contenitore destinato al settore aerospaziale.<br />

Originariamente realizzata in alluminio,<br />

la nuova staffa viene invece prodotta<br />

con i compositi VICTREX AE 250<br />

sovrastampati con il polimero VICTREX<br />

PEEK. Il peso, le dimensioni, la geometria<br />

complessa data dalle specifiche di elevato<br />

carico rendono questa staffa aerea,<br />

realizzata dalla SFS, un possibile candidato<br />

per la nuova tecnica di sovra stampaggio<br />

ibrido della TxV.<br />

I compositi basati sui PAEK tradizionali,<br />

come il PEEK e i polimeri correlati, necessitano<br />

di essere lavorati a temperature<br />

comprese tra 360°C e 400°C. Victrex ha<br />

sviluppato un polimero che si può trasformare<br />

a temperature comprese fra 340°C<br />

e 360°C, grazie alla temperatura di fusione<br />

di 305°C. Una tale combinazione di<br />

prestazioni e lavorabilità può fornire proprietà<br />

meccaniche costanti e rispondenti<br />

ai requisiti per le applicazioni strutturali<br />

aerospaziali, che possono quindi essere<br />

lavorate in modo più veloce e con minor<br />

energia. Per spingere in avanti i limiti dei<br />

nastri termoplastici unidirezionali (TP<br />

UDT), pre-impregnati, migliorare il consolidamento<br />

e l’efficienza produttiva dei<br />

particolari in compositi le società Victrex<br />

e Coriolis Composites (Quéven/France)<br />

hanno iniziato a collaborare. I primi risultati<br />

dimostrano che l’UDT in VICTREX AE<br />

250 consente di produrre potenzialmente<br />

I polimeri VICTREX PEEK<br />

specificati dalla Rampart per i<br />

nuovi connettori elettrici HPHT<br />

destinati ad attrezzature petrolifere<br />

da trivellazione (© Rampart)<br />

a velocità superiori rispetto agli UDT termoplastici<br />

esistenti e specifici per le stesse<br />

applicazioni, e rispetto alle velocità di<br />

deposizione dei processi per termoindurenti<br />

AFP/ATL (Automated Fibre Placement/Automated<br />

Tape <strong>La</strong>ying). I tempi<br />

lenti di consolidamento in autoclave generalmente<br />

richiesti per i termoindurenti<br />

UDT (TS UDT) non risultano necessari.<br />

I nastri termoplastici unidirezionali presentano<br />

un elevato potenziale ai fini della<br />

riduzione del peso e possono offrire produzioni<br />

efficaci dal punto di vista della<br />

tempistica e dell’efficienza economica<br />

per particolari complessi destinati al settore<br />

aerospaziale. Un altro caso emblematico<br />

è rappresentato da un nuovo sistema<br />

per albero motore completamente<br />

in termoplastici sovrastampato con un<br />

ingranaggio integrato dalla tedesca Herone<br />

GmbH (Dresda). L’albero di trasmissione<br />

è cosituito da “organoTubes” – cioè<br />

preforme intrecciate realizzate con nastro<br />

UD termoplastici completamente consolidati<br />

– in questo caso, il nastro unidirezionale<br />

PAEK VICTREX AE 250 (UDT), caricato<br />

con fibra di carbonio. Per<br />

incorporare gli ingranaggi in PEEK, il sovrastampaggio<br />

a iniezione provvede a<br />

creare un legame molecolare coesivo fra<br />

l’albero e l’ingranaggio, mentre l’albero di<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 43


materiali<br />

Primo<br />

impianto<br />

piede e<br />

caviglia<br />

realizzato in<br />

PEEK-OPTIMA<br />

HA Enhanced<br />

(© Nvision<br />

Biomedical<br />

Technologies)<br />

Inserto<br />

valvola<br />

in VICTREX<br />

CT200<br />

(© Victrex)<br />

trasmissione viene termoformato simultaneamente<br />

al fine di creare un corpo unico<br />

fra l’ingranaggio e l’albero di trasmissione<br />

per aumentare ulteriormente la solidità<br />

dell’interfaccia.<br />

Energia: il PEEK per pressioni<br />

e temperature elevate<br />

Nell’industria petrolifera e del gas gli<br />

ture, grazie alla resistenza al creep molto<br />

buona.<br />

L’utilizzo del PEEK consente inoltre dei<br />

miglioramenti applicativi anche per la<br />

Rampart Products (Houston/Texas/USA).<br />

<strong>La</strong> società ha infatti specificato una miscela<br />

polimerica Victrex per un nuovo<br />

connettore elettrico a rotazione HPHT<br />

(High Pressure-High Temperature) concepito<br />

per temperature di 200°C e pressioni<br />

di 20.000 psi, in modo da fornire<br />

una connessione elettrica affidabile e, nel<br />

contempo, proteggere i costosi sensori e<br />

l’equipaggiamento elettronico.<br />

Le applicazioni di laboratorio possono<br />

essere sottoposte a condizioni estreme,<br />

che richiedono materiali altamente performanti.<br />

Le pressioni necessarie nella<br />

cromatografia liquida, ad esempio, sono<br />

cresciute costantemente per oltre cinque<br />

anni. <strong>La</strong> società VICI AG International<br />

(con sede a Schenkon – CH) ha introdotto<br />

un nuovo raccordo mono-pezzo realizzato<br />

con il polimero ad elevate prestazioni<br />

VICTREX HT. A seguito dei test effettuati,<br />

la VICI ha dimostrato e documentato<br />

che il nuovo raccordo è in grado di sopportare<br />

pressioni fino a 500 bar in caso di<br />

serraggio a mano (7,250 psi). Per fornire<br />

un ordine di grandezza comparativa, tale<br />

limite per i raccordi convenzionali realizzati<br />

in PEEK era di 350 bar (5.000 psi). I<br />

raccordi realizzati con il VICTREX HT rinforzato<br />

con fibra di carbonio, serrati con<br />

m-pipe ® della Magma Global Ltd´s continuano<br />

a rappresentare uno dei primi<br />

esempi dell’utilizzo di compositi termoplastici<br />

di questo settore. Le ottime proprietà<br />

rendono tali tubature un’alternativa<br />

efficace dal punto di vista economico e in<br />

grado di sostituire le tradizionali soluzioni<br />

in acciaio e quelle dei tubi flessibili non<br />

giuntabili. Richiedono altresì una bassa<br />

manutenzione e, poiché non sono soggette<br />

a corrosione, offrono una durata superiore<br />

a quella dell’acciaio.<br />

Recentemente, è stato lanciato il polimero<br />

VICTREX CT 200 per temperature<br />

criogeniche messo a punto specificatamente<br />

per tenute dinamiche dove i gas<br />

come ad esempio l’LNG vengono stoccati<br />

e trasportati a temperature comprese<br />

fra -150°C e -200°C. Questa serie offre<br />

una capacità di tenuta superiore nell’ambito<br />

di una vasta gamma termica, rispetto<br />

ai materiali comunemente usati come il<br />

policlorotrifluoroetilene (PCTFE) sia alle<br />

basse temperature – a causa della sua<br />

maggiore duttilità – sia alle alte temperauno<br />

strumento adeguato, risultano adatti<br />

a pressioni significativamente più alte,<br />

anche fino a 1000 bar (14.500 psi).<br />

Le società che producono attrezzature<br />

produttive per il mondo food-and-beverage<br />

(F&B) devono poter soddisfare requisiti<br />

di salute, sicurezza e di igiene stabiliti<br />

dalle autorità, dall’industria e dai consumatori.<br />

Per tali applicazioni, Victrex ha<br />

introdotto la nuova famiglia di termoplastici<br />

ad elevate prestazioni VICTREX<br />

FG che, rispetto ai metalli, offre agli<br />

OEM ulteriori vantaggi in termini economici,<br />

di produttività e prestazioni.<br />

Dispositivi impiantabili avanzati<br />

Il primo polimero impiantabile del mondo<br />

realizzato in PEEK – il PEEK-OPTIMA –<br />

è stato lanciato nel 1999. <strong>Oggi</strong>, il numero<br />

dei dispositivi impiantati è diventato di<br />

circa 9 milioni compresi quelli dentali,<br />

spinali, da trauma e ortopedici. <strong>La</strong> nuova<br />

generazione di materiali biocompatibili<br />

della Invibio Biomaterial Solutions – la PE-<br />

EK-OPTIMA HA Enhanced – è potenzialmente<br />

in grado di favorire la rigenerazione<br />

precoce delle ossa. Offre un<br />

modulo simile a quello dell’osso corticale<br />

e riduce lo stress shielding consentendo<br />

però la diagnostica per immagini.<br />

Alla fine del 2017, la società produttrice<br />

di dispositivi medicali Omnia Medical<br />

LLC, (Morgantown/West Virginia/USA),<br />

ha ottenuto la prima approvazione US<br />

44 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

FDA 510(k) per un Sistema di sostituzione<br />

vertebrale (VBR) realizzato con il polimero<br />

PEEK fornito da Invibio, per utilizzo<br />

toraco-lombare spinale nella<br />

sostituzione di vertebre danneggiate<br />

collassate o instabili.<br />

Nello stesso anno, James Ellington, un<br />

corridore olimpico inglese, è stato il primo<br />

atleta professionista a scegliere un<br />

chiodo in fibra di carbonio a base PEEK<br />

per fissare una grave frattura tibiale. Una<br />

decisione dettata dalla leggerezza e<br />

dall’elevato potenziale di guarigione più<br />

rapida, poiché meno rigido del metallo.<br />

Nel 2019, per la prima volta, un impianto<br />

piede e caviglia realizzato con PEEK-OP-<br />

TIMA HA Enhanced è stato approvato<br />

dalla FDA. Si tratta dell’innovativo Vec-<br />

tor Hammertoe Correction System, il<br />

bio-impianto della Nvision Biomedical Technologies,<br />

che oggi offre ai chirurghi la<br />

possibilità di correggere dita a martello<br />

con un impianto revisionabile al 100%.<br />

Elettrificazione di veicoli<br />

Nel settore dell’automobile la richiesta<br />

di materiali è in crescita a causa dell’elettrificazione<br />

dei veicoli. Oltre ad essere<br />

leggeri, durevoli ed economicamente<br />

convenienti, gli ingranaggi destinati a<br />

questi già silenziosi veicoli devono anche<br />

dimostrare eccellenti prestazioni a<br />

livello di NVH (Noise, Vibration, Harshness<br />

- rumore vibrazioni e comfort) al<br />

fine di consentire una migliore esperienza<br />

di guida. È il caso, ad esempio, degli<br />

azionamenti elettrici, degli attuatori e<br />

delle pompe, dove i requisiti di boccole,<br />

cuscinetti e rondelle a spinta richiedono<br />

la capacità di sopportare elevati indici<br />

di RPM ed eccellenti prestazioni tribologiche.<br />

Ci si aspetta che le applicazioni<br />

corrispondenti in veicoli tradizionali siano<br />

traslate e implementate nei veicoli<br />

elettrici. Mentre le applicazioni nei motori<br />

elettrici (ad esempio l’isolamento dei<br />

fili conduttori, le batterie) sono in corso<br />

di valutazione, le applicazioni relative ai<br />

sistemi di propulsione e frenata hanno<br />

già dimostrato la loro efficacia.<br />

L’articolo è stato pubblicato la prima volta<br />

dalla rivista tedesca Kunststoffe International<br />

nell’ottobre 2019.<br />

Il mondo Victrex<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 45


materiali<br />

<strong>La</strong> nuova era degli imballaggi<br />

PlatTy, il contenitore<br />

per bottiglie<br />

di champagne<br />

che si trasforma<br />

in un elegante<br />

vassoio. Design<br />

di Jorge Najera<br />

Intervista a Paolo Garbagna, amministratore delegato<br />

di ICSS, azienda pavese che realizza imballi in EPS e altri materiali<br />

con una speciale attenzione all’ambiente.<br />

Oltre che presidente di Eumeps, l’associazione europea<br />

dei produttori di polistirolo espanso.<br />

a cura di Alessandro Bignami<br />

demonizzazione della plastica ma è nel<br />

sostegno comune all’economia circolare,<br />

che può “spazzare via in un colpo marin<br />

litter e plastic tax”.<br />

volta terminata l’emergenza<br />

coronovirus, ci resterà<br />

un’altra malattia da “Una<br />

combattere, quella che sta soffocando i<br />

polmoni del pianeta: l’inquinamento”. Lo<br />

afferma Paolo Garbagna, amministratore<br />

delegato di ICSS, società di Pavia che<br />

produce articoli in EPS e cartone ondulato<br />

destinati prevalentemente al mercato<br />

dell’imballaggio e dell’isolamento termico<br />

delle abitazioni. Garbagna, che è anche<br />

presidente di Eumeps, l’associazione europea<br />

dei produttori di polistirolo espanso,<br />

è sicuro che la risposta non è nella<br />

Presidente Garbagna, vorrei prima chiederle<br />

un commento sull’emergenza coronavirus<br />

e su come la sua azienda ha risposto<br />

da un lato alle necessità di<br />

rispettare le misure restrittive e di sicurezza<br />

decise dal governo e dall’altro di dare<br />

continuità all’attività produttiva, soprattutto<br />

– immagino – per gli imballaggi lega-<br />

46 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


ti alla filiera alimentare e farmaceutica…<br />

Immagina bene. In ICSS abbiamo dato il<br />

massimo e forse di più, come tutti d’altronde.<br />

Ma non sarei sincero fino in fondo limitandomi<br />

a dire che anche noi abbiamo fatto<br />

la nostra parte proteggendo i nostri<br />

collaboratori, avendo sostenuto durante il<br />

lockdown i nostri clienti che operano nel<br />

settore alimentare, gestendo l’emergenza<br />

per salvaguardare il business. In realtà voglio<br />

fare anche autocritica: avremmo potuto<br />

fare di più se non avessimo sottostimato<br />

la carica distruttiva dell’epidemia di coronavirus<br />

scoppiata in Cina. E in questo mi<br />

sento purtroppo in buona compagnia: governi,<br />

aziende e semplici cittadini hanno<br />

aperto gli occhi in ritardo. Confessiamolo:<br />

per settimane abbiamo ascoltato distrattamente<br />

le notizie provenienti da Wuhan,<br />

senza prendere minimamente in considerazione<br />

il fatto che Covid-19 potesse raggiungerci.<br />

Quindi non ci siamo attrezzati<br />

per tempo: gli ospedali non si erano preparati<br />

ad una crisi di questa portata, il governo<br />

ha dovuto improvvisare in modo dilettantesco,<br />

le aziende all’inizio si sono<br />

ritrovate senza mascherine, senza procedure<br />

specifiche, senza i necessari presidi<br />

sanitari. E quando il virus è arrivato con<br />

tutta la sua violenza, minando la salute dei<br />

singoli ha messo in ginocchio anche l’economia.<br />

Un errore gravissimo che ha ucciso<br />

migliaia di persone e che ha causato il<br />

Paolo Garbagna,<br />

Amministratore<br />

Delegato di ICSS,<br />

all’interno dello<br />

stabilimento di<br />

Gropello Cairoli (PV)<br />

crollo dei consumi e dei mercati finanziari.<br />

Ci sarà molto da lavorare per ricostruire e<br />

per fare in modo che non capiti più.<br />

Ci può fare qualche cenno alla storia, alla<br />

mission e all’attuale organizzazione di<br />

ICSS?<br />

ICSS produce imballaggi protettivi in cartone<br />

ondulato e polistirolo espanso da ormai<br />

50 anni. Nasce infatti nel 1969 per volontà<br />

di mio padre e mio zio che avevano a lungo<br />

maturato il desiderio di costruire un’attività<br />

imprenditoriale, dopo tanti anni passati<br />

come dipendenti.<br />

Così fondarono l’Industria Cartaria Santo<br />

Spirito che prende il nome da una frazione<br />

di Gropello Cairoli, dove la nostra attività<br />

ha sede ormai da mezzo secolo. <strong>Oggi</strong><br />

ICSS è una delle maggiori realtà industriali<br />

dell’area di Pavia e da qui è cresciuta fino<br />

a diventare un gruppo industriale che controlla<br />

stabilimenti in Italia, Europa e Turchia.<br />

Quali sono i settori principali con cui lavorate?<br />

Da sempre il nostro obiettivo è creare sistemi<br />

di protezione per beni di consumo, alimenti<br />

e farmaci. Siamo quindi in grado di<br />

progettare imballaggi su misura per i nostri<br />

clienti, indipendentemente dal tipo di prodotto<br />

che necessita di essere imballato.<br />

Questo è proprio uno dei nostri punti di forza.<br />

Conosciamo le potenzialità del mate-<br />

materiali<br />

riale che lavoriamo e di conseguenza sappiamo<br />

come sfruttarle al meglio per<br />

rispondere alle esigenze di chi si rivolge a<br />

noi. Detto questo, ci sono naturalmente dei<br />

settori con i quali collaboriamo da sempre<br />

come quello degli elettrodomestici, l’alimentare<br />

e il beverage a cui forniamo cassette<br />

e contenitori, ma siamo attivi anche<br />

nell’edilizia con la produzione di pannelli<br />

per l’isolamento degli edifici (realizziamo<br />

persino un sistema costruttivo di edifici in<br />

massima classe energetica tramite casseri<br />

in EPS a perdere) e poi c’è la componentistica<br />

in cui rientrano gli oggetti e gli elementi<br />

di design.<br />

Ci può spiegare in cosa consiste la formula<br />

dello shop in shop e perché ha ottenuto<br />

successo?<br />

Lo shop in shop è una delle caratteristiche<br />

distintive di ICSS che viene molto apprezzata.<br />

È di fatto come l’uovo di Colombo:<br />

tagliare i costi inutili per i grandi utilizzatori<br />

di imballi. Si tratta di un sistema che abbiamo<br />

sviluppato negli anni e che ci permette<br />

di produrre i nostri imballaggi direttamente<br />

all’interno degli stabilimenti dei nostri principali<br />

clienti. È un grosso beneficio per le<br />

aziende più grandi che in questo modo risparmiano<br />

il trasporto che incide di media<br />

il 10% o 15% sulla struttura costo dei nostri<br />

prodotti, fatti dal 98% di aria. Proprio come<br />

l’uovo di Colombo, lo shop in shop è una<br />

idea banale una volta capita, ma bisognava<br />

pensarci e realizzarla.<br />

Quali sono le vostre soluzioni di imballaggio<br />

oggi più richieste?<br />

<strong>La</strong> richiesta negli ultimi anni si è sicuramente<br />

orientata di più verso imballaggi in<br />

EPS. Si tratta di un materiale molto interessante<br />

e con caratteristiche fisiche e chimiche<br />

che lo rendono difficilmente sostituibile.<br />

Nonostante ciò utilizziamo anche altri<br />

materiali, tra cui bioplastiche, oppure il<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 47


materiali<br />

cartone e il legno, alle volte anche combinati<br />

insieme per offrire la massima sicurezza,<br />

ma anche per favorire le operazioni di<br />

smaltimento e il riciclo.<br />

Qual è il vostro impegno sotto il profilo della<br />

sostenibilità?<br />

Da sempre ICSS è impegnata nella riduzione,<br />

nel riciclo, nel riuso, le tre “R” che rappresentano<br />

la nostra stella polare quando progettiamo<br />

i nostri imballaggi. Siamo sempre<br />

alla ricerca di nuovi materiali, nuove tecnologie<br />

e strumentazioni che ci consentano di<br />

mantenere l’alto livello di qualità dei nostri<br />

prodotti, con un minore impatto sull’ambiente.<br />

Per questo abbiamo puntato sull’ecodesign<br />

e sull’ingegnerizzazione del prodotto per<br />

renderlo più facilmente smaltibile e riciclabile.<br />

In ogni progetto cerchiamo di introdurre<br />

sempre di più bioplastica o EPS derivato da<br />

fonti non fossili ovvero dal recupero degli<br />

scarti di plastica da post-consumo. Collaboriamo<br />

con i maggiori produttori di materie<br />

prime nazionali e internazionali. Lo stesso<br />

vale per gli impianti. Anche in questo caso<br />

investiamo per ridurre i costi, gli sprechi e i<br />

consumi energetici, sostituendo i macchinari<br />

con nuovi modelli più efficienti e performanti.<br />

Botty, il sistema<br />

“flessibile”<br />

per trasportare<br />

e conservare<br />

le bottiglie<br />

Quali sono, sotto il profilo delle caratteristiche<br />

tecniche, le somiglianze e le differenze<br />

tra il nuovo BioFoam compostabile e<br />

l’EPS?<br />

Tra le diverse sperimentazioni finalizzate a<br />

creare un imballaggio in plastica completamente<br />

ecologico, forse BioFoam ® è quella<br />

di maggiore successo. Si tratta di un<br />

nuovo materiale con caratteristiche molto<br />

simili all’EPS e adatto ad essere utilizzato<br />

per gli imballaggi, ma al 100% di origine<br />

vegetale e quindi completamente biodegradabile.<br />

Dopo l’uso può essere compostato<br />

industrialmente e ridotto in fertilizzante.<br />

Un prodotto davvero interessante che<br />

può rappresentare una valida alternativa<br />

all’EPS di origine fossile.<br />

Come prevede che impatterà sulla vostra<br />

attività la plastic tax, pur rimandata<br />

a inizio 2021?<br />

Non prevedo alcun effetto.<br />

Le cassette per frutta e<br />

verdura in EPS mantengono<br />

inalterata più a lungo la<br />

freschezza degli alimenti<br />

Auspico piuttosto l’abolizione di questa<br />

gabella assurda e inopportuna. Dopo<br />

quanto è successo, la plastic tax non potrà<br />

che essere eliminata se il Governo avrà<br />

un po’ di coerenza. Nella sua diretta televisiva<br />

del 24 marzo scorso, persino il Presidente<br />

del Consiglio ha ricordato a tutti gli<br />

italiani che “se noi oggi mangiamo del<br />

cibo del supermercato c’è una base di polistirolo<br />

su cui questo cibo è depositato e<br />

c’è una pellicola trasparente a proteggerlo”.<br />

<strong>La</strong> crisi del Coronavirus ha ridimensionato<br />

ogni polemica, dimostrando che la<br />

plastica è una risorsa indispensabile, un<br />

presidio per la salute, un pilastro della nostra<br />

civiltà. Il problema resta piuttosto la<br />

raccolta degli scarti e il loro riciclo. Aggiungo<br />

che, nella disgrazia, il Covid-19 ci<br />

ha dato una lezione importante: ci ha dimostrato<br />

che, quando vuole, l’umanità sa<br />

impegnarsi seriamente per raggiungere i<br />

propri obiettivi, ogni uomo sa far disciplinatamente<br />

fronte comune contro un nemico<br />

invisibile. Se siamo in grado di lottare<br />

seriamente contro il virus, perché non fare<br />

lo stesso a favore dell’economia circolare?<br />

Terminata l’emergenza, infatti, ci resterà<br />

un’altra malattia da combattere, quella<br />

che sta soffocando i polmoni del pianeta:<br />

l’inquinamento. E allora ripetiamo questa<br />

grandiosa esperienza collettiva e diamo<br />

vita a una vera economia circolare, uniti<br />

per l’ambiente, spazzando via in un colpo<br />

marin litter e plastic tax.<br />

48 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

ICSS è la prima azienda<br />

ad aver avviato la<br />

produzione di imballaggi<br />

con l’innovativo materiale<br />

Eni Versalis Revive<br />

Qual è la portata innovativa del materiale<br />

Revive EPS di Versalis che avete recentemente<br />

iniziato a utilizzare?<br />

È con orgoglio che ricordo come, nel novembre<br />

scorso, siamo stati i primi ad avviare<br />

la produzione con Versalis Revive ® EPS.<br />

In questo caso parliamo di un materiale<br />

sviluppato nei laboratori italiani<br />

di Eni Versalis, un polistirolo<br />

espanso realizzato con una<br />

percentuale di contenuto riciclato<br />

(oggi fino al 20%, ma destinato<br />

a crescere) e che presenta<br />

caratteristiche fisiche e chimiche<br />

molto simili all’EPS tradizionale ed è a sua<br />

volta riciclabile al 100%. È sicuramente<br />

una buona alternativa e un passo avanti<br />

nella ricerca della sostenibilità senza rinunciare<br />

alla qualità e all’affidabilità dell’EPS.<br />

Inoltre l’utilizzo di materiali con una componente<br />

riciclata concorre al raggiungimento<br />

degli impegni presi dal nostro settore con<br />

l’Unione Europea per il raggiungimento di<br />

un’economia basata sul riciclo e sul riuso.<br />

Lei è anche presidente di Eumeps, l’associazione<br />

europea dei produttori di polistirolo<br />

espanso. Quali saranno le sfide del settore<br />

a livello europeo, una volta superata<br />

l’emergenza sanitaria globale?<br />

Rimboccarci le maniche sull’economia circolare,<br />

lavorare uniti per rilanciare l’immagine<br />

del polistirolo, collaborare con la direzione<br />

generale della Commissione europea<br />

per Mercato interno, industria, imprenditoria<br />

e PMI (DG Grow) per pianificare come<br />

arrivare al target dei dieci milioni di plastica<br />

riciclata in Europa nei prossimi cinque<br />

anni. Al proposito stiamo realizzando in<br />

Olanda un impianto pilota da 12 milioni di<br />

euro per il riciclo chimico del polistirolo da<br />

isolamento (PS Loop): sarà operativo dal<br />

2021. Eumeps è oggi focalizzata su advocacy<br />

e comunicazione, i due strumenti<br />

chiave per traghettare il polistirolo dall’essere<br />

un problema per l’ambiente ad una<br />

risorsa fondamentale per il pianeta.<br />

news<br />

Profilo isolante con la migliore classe climatica<br />

Il profilo isolante anti-dilatazione di Ensinger<br />

per porte in alluminio si aggiudica la migliore<br />

classe climatica B3/C3 nell’ambito di un test<br />

comparativo.<br />

Le porte in alluminio sono sempre più diffuse<br />

grazie alla loro elevata resistenza agli agenti<br />

atmosferici. Quando però la temperatura esterna<br />

è molto diversa rispetto a quella interna, i<br />

profilati della porta possono essere soggetti a<br />

deformazione e, di conseguenza, la porta può<br />

diventare difettosa o addirittura bloccarsi.<br />

Il profilo isolante insulbar anti-dilatazione,<br />

presentato al mercato circa un anno fa e<br />

coperto da brevetto, contribuisce a ridurre il<br />

cosiddetto effetto bi-metallico. Ensinger ha sviluppato<br />

questo profilo specificamente per il taglio<br />

termico delle porte in alluminio da esterno<br />

come portoncini d’ingresso e porte scorrevoli.<br />

L’istituto di controllo gbd <strong>La</strong>b (Dornbirn, Austria)<br />

ha recentemente condotto dei test su porte<br />

d’ingresso con profili anti-bimetallo mettendo<br />

a confronto una porta in alluminio dotata di<br />

profilo insulbar anti-dilatazione e una porta con<br />

profilo isolante soggetto al taglio longitudinale<br />

di un altro produttore. In entrambi i prodotti è<br />

stata testata la deformazione della porta in direzione<br />

longitudinale e trasversale in climi diversi<br />

– a temperature sia basse che alte – secondo la<br />

norma di prova EN 1121 e sono stati classificati<br />

secondo la EN 12219.<br />

“A differenza dei profili resistenti al taglio<br />

longitudinale di altri produttori e o soggetti al<br />

taglio longitudinale, il profilo in poliammide<br />

anti-dilatazione di Ensinger è costituito da due<br />

parti che, in caso di dilatazioni termiche variabili<br />

dei gusci interno ed esterno della porta, si muovono<br />

l’uno rispetto all’altro”, ha dichiarato Daniele<br />

Saibene, direttore generale per insulbar in<br />

Ensinger Italia. “Si crea così una zona isolante<br />

mobile con una resistenza alla trazione trasversale<br />

maggiore e in grado di ridurre al minimo<br />

l’effetto della differenza termica.”<br />

Durante il test di verifica: la deformazione longitudinale<br />

della porta in alluminio da 2,18x1,23<br />

m con insulbar era inferiore a 2 mm, mentre la<br />

deformazione trasversale era inferiore a 1 mm.<br />

In tutte le diverse condizioni climatiche testate,<br />

la porta ha ottenuto la classe migliore B3/C3. Il<br />

prodotto di riferimento invece si è aggiudicato<br />

solo la classe B2/C1 e non è riuscito a soddisfare<br />

i requisiti minimi del produttore di porte.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 49


materiali<br />

Serre e verande in PVC:<br />

i vantaggi e le differenze<br />

Il nuovo volume di PVC Forum<br />

Italia spiega caratteristiche,<br />

vantaggi e differenze tra<br />

verande e serre bioclimatiche<br />

con focus sull’attuale<br />

normativa di riferimento.<br />

a cura del Gruppo Serramenti<br />

e Avvolgibili di PVC Forum Italia<br />

Molto spesso i termini serra e veranda<br />

vengono utilizzati come<br />

sinonimi perché presentano<br />

certamente caratteristiche comuni. Tuttavia<br />

sono elementi architettonici diversi<br />

con specifiche regole da rispettare. Sul<br />

tema il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di<br />

PVC Forum Italia ha realizzato l’ultimo volume<br />

della sua ricca collana, il tredicesimo,<br />

dal titolo “Serre e verande in PVC”. <strong>La</strong><br />

veranda era già diffusa all’epoca dell’antica<br />

Grecia e rappresentava un vanto per i<br />

ricchi patrizi romani.<br />

<strong>Oggi</strong> è un locale o spazio coperto con caratteristiche<br />

di loggiato, balcone o terrazza,<br />

chiuso ai lati da superfici vetrate o elementi<br />

trasparenti , parzialmente o totalmente apribili,<br />

che nasce per offrire uno spazio aggiuntivo<br />

all’abitazione. Determina quindi un<br />

aumento della volumetria e richiede un permesso<br />

di costruire.<br />

Questo elemento favorisce il passaggio<br />

naturale della luce con conseguente illuminazione<br />

degli ambienti e mette in relazione<br />

diretta la casa con l’esterno. Così gli<br />

spazi interni si fondono con il giardino o la<br />

terrazza senza dover rinunciare ad un’efficace<br />

protezione da freddo, vento e rumore.<br />

Per adattarsi ai diversi contesti architettonici,<br />

la veranda può avere diverse<br />

forme con design slanciato e tetto piano<br />

isolante o anche caratterizzata da un’estetica<br />

più tradizionale.<br />

Nella fase di progettazione della nuova veranda<br />

occorre certamente considerare tutti<br />

gli aspetti relativi a funzionalità ed estetica<br />

tra cui dimensione, lato della casa su cui costruire,<br />

tipologia e numero di aperture, oscu-<br />

50 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

A tutela della filiera serramenti e avvolgibili in PVC<br />

Il Gruppo Serramenti e Avvolgibili è il principale e più numeroso gruppo di settore<br />

interno al PVC Forum Italia. Le aziende associate rappresentano una significativa<br />

parte della filiera italiana del serramento e degli avvolgibili in PVC. A tutela dell’immagine<br />

e della qualità e sostenibilità del serramento in PVC, il Gruppo fornisce in modo<br />

sistematico consulenza tecnica, aggiornamento normativo, tutela del mercato, formazione<br />

e informazione a tutte le aziende associate e ai professionisti del settore.<br />

ranti da utilizzare, sistemi di protezione ecc.<br />

Nel corso degli anni, l’evoluzione del concept<br />

di serra floreale ha portato alla realizzazione<br />

di serre bioclimatiche dette anche<br />

solari o captanti. Sono sistemi passivi costituiti<br />

generalmente da una parte trasparente<br />

e una opaca con la precisa finalità di<br />

massimizzare l’apporto solare per migliorare<br />

comfort ed efficienza termica della<br />

casa, riducendone di conseguenza il consumo<br />

energetico. I raggi solari riscaldano<br />

le superfici che li intercettano (soprattutto<br />

ture nella muratura (finestre, aperture regolabili<br />

ecc.);<br />

• a guadagno diretto: la serra è a contatto<br />

diretto con il fabbricato attraverso una superficie<br />

di grande dimensione, rimovibile o<br />

apribile (serramenti mobili);<br />

• a scambio radiante: il calore viene raccolto<br />

grazie ad una parete di accumulo<br />

non isolata che riscalda la massa d’aria<br />

interna e trasferisce radiativamente il calore<br />

all’ambiente adiacente quando ha una<br />

temperatura inferiore.<br />

quelle vetrate) trasformando la radiazione<br />

in calore attraverso il cosiddetto “effetto<br />

serra” propagato ai diversi ambienti interni<br />

della casa. <strong>La</strong> realizzazione di una serra<br />

solare consente di aumentare lo spazio utilizzabile<br />

della casa (cubatura) non soggetto<br />

a tassazione.<br />

Nei mesi invernali la serra deve poter captare<br />

la massima radiazione solare, ottimizzando<br />

l’esposizione al sole durante il giorno<br />

e minimizzando le dispersioni termiche<br />

di notte. In estate, al contrario, è importante<br />

che la serra possa essere aperta in<br />

modo da eliminare il guadagno solare e<br />

insieme ombreggiata con opportune<br />

schermature. Esistono molteplici tipologie<br />

di serra solare (addossata, incastrata, isolata,<br />

loggia vetrata) con diverse modalità<br />

di funzionamento:<br />

• a scambio convettivo: lo scambio di calore<br />

avviene per convezione attraverso aper-<br />

Attualmente in Italia le prescrizioni in materia<br />

edilizia sono dettate dal Testo Unico in<br />

materia Edilizia (TUE), il D.P.R. 380/2001,<br />

aggiornato con successive modifiche e integrazioni.<br />

L’intesa tra Stato, Regioni e Comuni del 20<br />

ottobre 2016, pubblicata in G.U. 268 del<br />

16/11/2016, ha stabilito l’adozione del Regolamento<br />

edilizio “tipo” previsto dal TUE<br />

in cui sono individuate una serie di definizioni<br />

univoche allo scopo di semplificare<br />

e uniformare i procedimenti sul territorio<br />

nazionale sebbene Regioni e Comuni abbiano<br />

facoltà di ampliare o ridurre l’ambito<br />

applicativo di tali disposizioni. Il volume<br />

del PVC Forum Italia riporta, in tema di<br />

serre bioclimatiche, la normativa di riferimento<br />

relativa a: Lombardia, Piemonte,<br />

Toscana, <strong>La</strong>zio (con un confronto tra loro)<br />

Emilia Romagna, Provincia di Trento, Comune<br />

di Cesenatico oltre ad alcune importanti<br />

sentenze del Consiglio di Stato e<br />

del TAR della Lombardia.<br />

Nonostante la varietà e la complessità di<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong> <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 51


materiali<br />

questo quadro normativo, è possibile riassumere<br />

alcune caratteristiche tecniche,<br />

con validità generale, che la serra bioclimatica<br />

deve rispettare per definirsi tale:<br />

• non deve essere dotata di impianto di riscaldamento<br />

né di raffrescamento;<br />

• l’orientamento varia in un arco compreso<br />

tra sud-est e sud-ovest (+/- 30° rispetto<br />

all’orientamento sud);<br />

• deve prevedere dei sistemi di schermatura<br />

estiva e superfici vetrate apribili per<br />

consentire una ventilazione naturale senza<br />

pregiudicare la climatizzazione invernale;<br />

• la superficie vetrata deve essere prevalente,<br />

di almeno il 70% rispetto al totale;<br />

• il volume lordo della serra in genere non<br />

può superare il 10% del volume riscaldato<br />

dell’edificio, percentuale che però varia a<br />

seconda dei Comuni e può essere anche<br />

maggiore;<br />

• la serra è un volume tecnico pertanto<br />

la sua destinazione non deve configurarsi<br />

come locale di abitazione e/o luogo<br />

di lavoro con presenza continuativa di<br />

persone;<br />

• deve garantire un risparmio energetico<br />

su tutta la stagione di riscaldamento solitamente<br />

di almeno il 10% rispetto alla soluzione<br />

senza serra captante, percentuale<br />

che può variare a seconda dei regolamenti<br />

locali con differenze comprese tra il 5 e il<br />

25%;<br />

• i telai (parte opaca) possono essere realizzati<br />

in vari materiali come per le normali<br />

finestre. Sono consigliati profili con trasmittanza<br />

termica ridotta.<br />

<strong>La</strong> scelta del PVC nel telaio è legata alle<br />

sue riconosciute caratteristiche di resistenza,<br />

indeformabilità, leggerezza ed eccellenti<br />

proprietà isolanti. Il PVC non richiede<br />

alcuna opera di manutenzione, se non la<br />

normale pulizia, non provoca condense e<br />

non viene attaccato dagli agenti atmosferici.<br />

Ed è completamente riciclabile alla fine<br />

del suo utilizzo. In base alla nuova Legge<br />

di Bilancio <strong>2020</strong>, la realizzazione di serre<br />

bioclimatiche nel rispetto delle caratteristiche<br />

sopra indicate rientra nel cosiddetto<br />

Bonus casa con la possibilità di usufruire<br />

del 50% per le ristrutturazioni edilizie.<br />

Il volume “Serre e Verande in PVC” è disponibile<br />

in PDF sul sito del PVC Forum<br />

nella sezione Serramenti PVC/volumi.<br />

Le foto dell’articolo provengono dalla gallery<br />

PVC Forum Italia realizzata con il contributo<br />

delle aziende del Gruppo Serramenti<br />

e Avvolgibili.<br />

52 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


materiali<br />

Prodotta in Italia una nuova membrana filtrante<br />

per mascherine riutilizzabili<br />

È stato testato positivamente in Italia un nuovo tipo di<br />

membrana filtrante idonea per la produzione di una differente<br />

tipologia di mascherine ad uso chirurgico e civile.<br />

<strong>La</strong> nuova membrana filtrante è realizzata con PTFE (politetrafluoroetilene)<br />

espanso (e-PTFE).<br />

Solvay è l’unica società in Italia in grado di produrre il<br />

polimero necessario per la realizzazione di queste membrane<br />

di e-PTFE.<br />

Prodotto presso lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo<br />

(AL), si tratta di un polimero ad elevata prestazione<br />

(Algoflon ® DF) che poche altre aziende al mondo sono in<br />

grado di realizzare.<br />

Per accelerare lo sviluppo di questa membrana filtrante<br />

in Italia, Solvay Specialty Polymers, mediante il dipartimento<br />

CTD (Customer Technical Development) del centro<br />

ricerca di Bollate, sta coordinando un gruppo di aziende<br />

(produttori di materie prime, trasformatori e-PTFE, produttori<br />

di mascherine e attrezzature) con l’obiettivo di far<br />

nascere in Italia una nuova filiera e incrementare il numero<br />

di produttori di mascherine in Europa e nel mercato Nordamericano.<br />

Grazie al lavoro del Centro di Ricerca Solvay di Bollate e<br />

la fondamentale collaborazione da parte del Politecnico di<br />

Milano, è stato possibile eseguire le analisi necessarie per<br />

lo sviluppo di queste nuove membrane di e-PTFE.<br />

Sulla base dei risultati positivi ottenuti, aziende di diverse<br />

aree del territorio italiano hanno deciso di investire in<br />

produzioni industriali di mascherine per poter affrontare al<br />

meglio la situazione provocata dal contagio del Covid-19.<br />

Oltre alla produzione di polimeri speciali per gli elementi<br />

filtranti delle mascherine, il sito Solvay di Spinetta Marengo<br />

produce anche materiali innovativi direttamente utilizzati<br />

in sistemi di erogazione di ossigeno sanitario e nella<br />

produzione di componenti per ventilatori.<br />

Nei sistemi di ventilazione meccanica per il trattamento<br />

di pazienti affetti da Covid-19 nei reparti di terapia<br />

intensiva viene utilizzato uno speciale lubrificante prodotto<br />

da Solvay (Fomblin ® ) idoneo per le valvole di distribuzione<br />

ossigeno, trattandosi del lubrificante con la<br />

più alta capacità di resistenza alle pressioni di ossigeno<br />

sia liquido che gassoso.<br />

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM del 22<br />

marzo, il sito produttivo Solvay di Spinetta Marengo, in<br />

coordinamento con il centro ricerca di Bollate, mantiene<br />

attivi i propri impianti per produrre materiali essenziali per<br />

dispositivi di protezione individuale e macchinari sanitari<br />

necessari per curare i malati di Covid-19 e proteggere il<br />

personale medico e sanitario.<br />

In aggiunta ai già citati Algoflon DF e Fomblin, Solvay<br />

produce in Italia altri polimeri speciali come:<br />

• Fomblin Z DEAL, utilizzato<br />

per i sistemi di somministrazione<br />

dei farmaci come ad esempio cerotti<br />

a rilascio lento;<br />

• Fomblin Y, impiegato in<br />

cuscinetti per applicazioni ad<br />

alta temperatura soprattutto<br />

nell’industria alimentare grazie<br />

all’approvazione NSF (la National<br />

Sanitation Foundation è<br />

considerata la più grande organizzazione<br />

mondiale nel settore<br />

della verifica e della certificazione<br />

dei prodotti in ambienti<br />

alimentare);<br />

• Galden ® , utilizzato come fluido di servizio nei sistemi<br />

di liofilizzazione con numerose applicazioni nell’ambito di<br />

prodotti farmaceutici critici;<br />

• Tecnoflon ® FKM e FFKM utilizzati nella sigillatura dei<br />

macchinari per la lavorazione degli alimenti, così come nei<br />

dispositivi farmaceutici e medici. <strong>La</strong> maggior parte di queste<br />

applicazioni richiede l’approvazione FDA (US Food and Drug<br />

Administration) o NSF, conseguita dai prodotti Solvay.<br />

A questi materiali polimerici, Solvay aggiunge la capacità<br />

di fornire i tanti prodotti indispensabili e strategici per<br />

la gestione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria:<br />

acqua ossigenata per detergenza e disinfezione, acido peracetico<br />

per la depurazione delle acque, carbonato di sodio<br />

per produzione di flaconi in vetro e bicarbonato di sodio<br />

purissimo per svariate applicazioni nell’igiene intima e della<br />

casa. Si tratta di materiali insostituibili nell’industria farmaceutica,<br />

alimentare, nella zootecnica, e nella filiera della<br />

disinfezione.<br />

Solvay ha dato seguito inoltre a varie richieste di supporto<br />

e fornitura di prodotti provenienti da Enti e Istituzioni<br />

pubbliche, incluse alcune Regioni del Nord Italia particolarmente<br />

colpite dall’emergenza sanitaria.<br />

Il centro<br />

di Ricerca<br />

di Solvay<br />

a Bollate (MI)<br />

Lo stabilimento<br />

Solvay di Spinetta<br />

Marengo (AL)<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 53


materiali<br />

Accordo per la produzione in Cina<br />

di un copoliestere compostabile certificato<br />

L’accordo siglato tra BASF e Red Avenue<br />

New Materials Group concede a quest’ultima<br />

la licenza di produrre e vendere copoliestere<br />

alifatico-aromatico compostabile certificato<br />

(PBAT), in conformità con gli elevati standard<br />

qualitativi BASF. A tale scopo, Red Avenue<br />

New Materials Group ha in programma<br />

di costruire un nuovo impianto a Shanghai<br />

con capacità annua di 60.000 tonnellate di<br />

PBAT. Qui, utilizzerà la tecnologia di processo<br />

BASF che, a sua volta, otterrà una quota di<br />

quanto prodotto che venderà con il marchio<br />

ecoflex ® . L’avvio del nuovo impianto, la cui<br />

produzione sarà destinata al mercato dei biopolimeri,<br />

è previsto per il 2022.<br />

<strong>La</strong> crescita annua stimata per il mercato<br />

globale delle materie plastiche compostabili<br />

certificate e derivate da fonti rinnovabili si attesta<br />

intorno al +15%. Con la progressiva istituzione,<br />

in molti Paesi, di leggi e regolamenti<br />

che impongono l’utilizzo di materiali compostabili<br />

in ambito packaging, teli agricoli da<br />

pacciamatura e sacchetti per la spesa, il trend<br />

di mercato è previsto in costante crescita.<br />

“Grazie al successo del nostro bio-poliestere<br />

ecoflex ® e all’innovativo ecovio ® , stiamo già<br />

contribuendo in maniera significativa alla crescita<br />

di questo mercato”, ha dichiarato Olivier<br />

Ubrich, responsabile della business unit globale<br />

Specialty Polymers di BASF. “L’ulteriore<br />

disponibilità di PBAT rafforzerà notevolmente<br />

la nostra posizione. Abbiamo identificato in<br />

Red Avenue il partner ideale, soprattutto grazie<br />

al network in cui è inserito, all’impegno con<br />

cui contribuisce a sviluppare il mercato cinese,<br />

alla sua posizione strategica, nonché alla<br />

già consolidata relazione con BASF”.<br />

Coerentemente con il proprio concetto di sviluppo,<br />

secondo cui “Materials Make The Planet<br />

Better”, Red Avenue New Materials Group<br />

conferma come vision aziendale “Promuovere<br />

lo sviluppo sostenibile del settore dei nuovi materiali<br />

in modo innovativo e responsabile”.<br />

“In qualità di azienda socialmente responsabile,<br />

ci impegniamo a fornire il miglior supporto<br />

possibile ai nostri partner, sia a monte<br />

che a valle della filiera, nonché ad offrire il nostro<br />

contributo per risolvere le sfide ambientali<br />

globali”, ha dichiarato Zhou Jianhui, presidente<br />

di Red Avenue New Materials Group.<br />

“Per noi è un onore collaborare con BASF,<br />

combinando nuovi materiali all’avanguardia<br />

con una tecnologia di produzione innovativa.<br />

Noi abbiamo intenzione di collaborare per ampliare<br />

il mercato di PBAT in Cina e promuovere<br />

lo sviluppo di questo segmento di mercato”.<br />

Il biopolimero BASF ecoflex è stato introdotto<br />

sul mercato nel 1998 ed è certificato<br />

compostabile secondo gli standard DIN EN<br />

13432 e ASTM D6400. Insieme ad altre materie<br />

prime rinnovabili, ecoflex è una delle<br />

materie prime principali per la produzione di<br />

ecovio, il biopolimero BASF compostabile certificato<br />

utilizzato nei sacchetti per la raccolta di<br />

rifiuti organici, nelle pellicole trasparenti, nei<br />

sacchetti per frutta e verdura e nei teli agricoli<br />

da pacciamatura. Diversi studi effettuati<br />

ne hanno dimostrato i vantaggi in termini di<br />

produzione, imballaggio, conservabilità e performance<br />

nella raccolta dei rifiuti organici.<br />

Stabilizzante termico per poliammidi<br />

Con Phenolic Plus BRUGGOLEN ® TP-H1803, Brüggemann presenta<br />

un innovativo stabilizzante termico per poliammidi disegnato specialmente<br />

per migliorare i più conosciuti e convenzionali additivi base a<br />

fenolica; per esempio mescole di antiossidanti fenolici impediti stericamente<br />

con fosfiti organici. Bruggolen ® TP-H1803 colma il gap prezzo/<br />

prestazione tra classici fenolici e stabilizzanti a base rame.<br />

Phenolic Plus migliora a breve termine la stabilizzazione termica delle<br />

poliammidi fino a temperature di 180ºC, cosa non possibile con i<br />

fenolici stericamente impediti e i fosfiti organici. Inoltre, grazie all’alta<br />

efficienza del Phenolic Plus, dosaggi più bassi durante il compounding<br />

sono possibili rispetto a quelli normalmente utilizzati sui blend fenolici/<br />

fosfiti abituali per arrivare a raggiungere lo stesso livello di stabilizzazione.<br />

Ad esempio, sui test a 150°C, il dosaggio del Phenolic Plus<br />

Bruggolen TP-H1803 può essere ridotto un 30%, in paragone con un<br />

pacchetto di antiossidante standard fenolico, tutto e mantenendo lo<br />

stesso livello da resistenza e trazione.<br />

Brüggemann fornisce il Bruggolen TP-H1803 in forma senza polvere<br />

e facile da dosare, in forma granulata è di facile dispersione adattata per<br />

compounding e iniezione diretta.<br />

54 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2020</strong>


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Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />

esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />

settori di riferimento, rappresenta uno<br />

strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />

una presentazione completa dell'innovazione<br />

tecnologica ad essi dedicata.<br />

Tecnologie Alimentari, la rivista<br />

tecnico-scientifica di riferimento per<br />

i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />

innovazioni, con i contributi dei massimi<br />

esperti dei diversi comparti del<br />

settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />

per ottenere l'eccellenza<br />

del prodotto alimentare.<br />

<strong>La</strong> Subfornitura, la rivista che presenta<br />

l'attuale realtà della lavorazione<br />

per conto terzi, i cui protagonisti<br />

hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />

e collaborano con il<br />

committente per la messa a punto<br />

del prodotto finito.<br />

<strong>La</strong> <strong>Plastica</strong> <strong>Oggi</strong> e <strong>Domani</strong> rivista<br />

dedicata al settore materie plastiche<br />

che fornisce, un’informazione esaustiva<br />

sulle nuove tecnologie, i materiali<br />

e le applicazioni.<br />

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o contrassegno 43,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 58,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

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Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />

Nome ..............................................................................................<br />

Cognome........................................................................................<br />

Ditta/ente ........................................................................................<br />

Via...................................................................................................<br />

Città ...............................................................................................<br />

Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />

Tel. ..................................................................................................<br />

e-mail .............................................................................................<br />

Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />

ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />

ed alla comunicazione degli stessi.<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Modalità di pagamento:<br />

o Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />

o Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />

o Carta di credito:<br />

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Scadenza ..................................................................................<br />

Italia: o spedizione ordinaria 45,00 €<br />

o contrassegno 48,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 60,00 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />

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Titolare carta .............................................................................<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Servizio abbonamenti<br />

Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com


00_00_COVER 02-<strong>2020</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 18/06/20 11:32 Pagina I<br />

ANNO IX - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />

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Le applicazioni di Fixi Lombardia<br />

nelle materie plastiche<br />

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sull’economia circolare<br />

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MAGGIO/GIUGNO <strong>2020</strong><br />

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OGGI<br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis<br />

(e.devecchis@interprogettied.com)<br />

HANNO COLLABORATO: Simone Bottegal, Antonio Caruso, PVC Forum Italia<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

In questo numero<br />

abbiamo parlato di...<br />

(in nero sono indicate le inserzioni<br />

pubblicitarie)<br />

B.BIGLER AG.....................................................................17<br />

BANDERA.........................................................................10<br />

BASF .........................................................................12, 54<br />

BOND HIGH PERFORMANCE 3D TECHNOLOGY.................42<br />

CMG.............................................................................9, 28<br />

COLORTECH......................................................................1<br />

CORIOLIS COMPOSITES ...................................................42<br />

COVESTRO........................................................ 22, 4A COP.<br />

DUPONT...........................................................................17<br />

EIOM..................................................................................4<br />

ENSINGER........................................................................49<br />

EUMEPS...........................................................................41<br />

EXOLON GROUP...............................................................14<br />

FIXI LOMBARDIA...............................................................20<br />

FLOWISE..........................................................................37<br />

GIMATIC................................................................. 2A COP.<br />

GR3N................................................................................26<br />

HERONE GMBH................................................................42<br />

HRSFLOW.........................................................................37<br />

ICSS.................................................................................46<br />

IGUS.................................................................................25<br />

IMAC TECNOLOGIE..........................................................15<br />

IMG..................................................................... 1A COP., 6<br />

INTERPROGETTI EDITORI.........................................34, 55<br />

INVIBIO BIOMATERIAL SOLUTIONS...................................42<br />

LANXESS..........................................................................25<br />

LEISTER...........................................................................35<br />

MACCHI...........................................................................13<br />

MAGMA GLOBAL LTD´S....................................................42<br />

MECFOR............................................................18, 3A COP.<br />

MONTENEGRO.................................................................11<br />

NEGRI BOSSI....................................................................31<br />

NORDSON CORPORATION................................................36<br />

NOVAMONT......................................................................41<br />

NVISION BIOMEDICAL TECHNOLOGIES.............................42<br />

OMNIA MEDICAL LLC.......................................................42<br />

PLASTIC CONSULT...........................................................16<br />

POLITECNICO DI MILANO..................................................14<br />

PRESMA....................................................................19, 32<br />

PVC FORUM ITALIA.....................................................16, 50<br />

RADICIGROUP.............................................................17, 38<br />

RAMPART PRODUCTS......................................................42<br />

RED AVENUE NEW MATERIALS GROUP.............................54<br />

SEALED AIR......................................................................11<br />

SFS INTEC GMBH.............................................................42<br />

SMC.................................................................................36<br />

SOLVAY.......................................................................14, 53<br />

TICINOPLAST....................................................................41<br />

TXV AERO COMPOSITES...................................................42<br />

UCIMA..............................................................................12<br />

VICI AG INTERNATIONAL...................................................42<br />

VICTREX...........................................................................42<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Statale, 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

www.interprogettied.com<br />

DIRETTORE COMMERCIALE: Marika Poltresi<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

AMMINISTRAZIONE: amministrazione@interprogettied.com<br />

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TARIFFE ABBONAMENTI:<br />

Italia: spedizione ordinaria € 45,00, contrassegno € 48,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 60,00, spedizione prioritaria Europa € 70,00<br />

Spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 85,00<br />

Spedizione prioritaria Oceania € 100,00<br />

Una copia: € 10,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti nonché sulla vendita dei fascicoli separati è assolta dall’editore ai<br />

sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e<br />

integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 315 in data 03/06/2010<br />

Direttore Responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 18/06/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. leg. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per<br />

l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. -<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC). Le categorie di soggetti incaricati al trattamento dei dati per<br />

le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento<br />

e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7 d.<br />

leg. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati,<br />

nonché richiedere elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo.<br />

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma 2<br />

del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Interprogetti<br />

Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC) vengono<br />

conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti e pubblicisti e altri soggetti<br />

(che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento<br />

della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti<br />

preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 si possono<br />

esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al<br />

predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere<br />

l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs. 196/2003, in virtù delle norme sul<br />

segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

56 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong>

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