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John Robert Cozens - Quaderno 5 - giugno 2020

John Constable, considerato insieme a Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo, descrisse John Robert Cozens “il più grande genio che abbia mai toccato il paesaggio" dal momento che la sua opera "era solo poesia". Con i suoi acquerelli rivoluzionò il modo di dipingere i paesaggi, non per rappresentare i dettagli topografici della natura, ma capaci di evocare emozioni complesse e misteriose, di poetica malinconia, confondendo lo spettatore con una miscela di precisione descrittiva e di sottile narrativa. Con il suo secondo viaggio in Italia nel 1782, occasione per la realizzazione dei dipinti raffiguranti i tre grandi monumenti di Paestum, ci ha lasciato un immenso patrimonio di disegni, unico al mondo, raffiguranti diversi luoghi della Campania, da cui ricavò la produzione dei sui acquerelli più famosi.

John Constable, considerato insieme a Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo, descrisse John Robert Cozens “il più grande genio che abbia mai toccato il paesaggio" dal momento che la sua opera "era solo poesia".
Con i suoi acquerelli rivoluzionò il modo di dipingere i paesaggi, non per rappresentare i dettagli topografici della natura, ma capaci di evocare emozioni complesse e misteriose, di poetica malinconia, confondendo lo spettatore con una miscela di precisione descrittiva e di sottile narrativa.
Con il suo secondo viaggio in Italia nel 1782, occasione per la realizzazione dei dipinti raffiguranti i tre grandi monumenti di Paestum, ci ha lasciato un immenso patrimonio di disegni, unico al mondo, raffiguranti diversi luoghi della Campania, da cui ricavò la produzione dei sui acquerelli più famosi.

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Questo viaggio può essere seguito con i numerosi disegni<br />

realizzati dall'artista contenuti in sette album in<br />

cui si ritrovano gli schizzi originali delle vedute<br />

all'acquerello, ricavate presumibilmente qualche<br />

anno dopo il suo ritorno in Inghilterra. Passati in eredità<br />

da Susan Beckford, figlia di William, fino ad<br />

Angus Alan Douglas, XV Duca di Hamilton, i sette<br />

volumi messi in vendita all'asta presso Sotheby's nel<br />

1973 furono acquistati dalla Whitworth Art Gallery di<br />

Manchester nel 1975. Gli album da disegno<br />

( sketchbook) erano usati dai pittori durante i loro viag-<br />

gi per prendere nota dei paesaggi con schizzi eseguiti<br />

sul posto, “ en plein air”, con diverse tecniche di rap-<br />

presentazione (matita, penna, carboncino o acquarello),<br />

consentendogli di appuntare ogni dettaglio, tra cui<br />

la data di esecuzione, il soggetto rappresentato e il<br />

luogo esplorato.<br />

Attraversate le Alpi dal Tirolo e visitate alcune città,<br />

tra cui Venezia, giunsero a Roma per poi proseguire<br />

per Napoli, arrivando in città a fine luglio, dove inizialmente<br />

alloggiarono alla Locanda delle Crocelle in<br />

via Chiatamone, l'albergo dove si fermavano gran<br />

parte dei nobili forestieri. Durante il lungo soggiorno<br />

partenopeo trovarono ospitalità, prima a Posillipo e<br />

poi a Torre del Greco, nelle residenze del diplomatico<br />

Sir William Douglas Hamilton, ambasciatore inglese<br />

presso la corte di Napoli, appassionato studioso di vulcani<br />

e di “ antiquaria”. Numerose vedute di queste<br />

zone, con viste panoramiche del Golfo di Napoli e del<br />

Vesuvio dalla Villa Angelica, sono contenute nel<br />

secondo album di schizzi della serie conservata a Manchester<br />

(fig. 3).<br />

Il terzo album, che inizia con una veduta di Salerno<br />

datata 18 settembre 1782, contiene numerosi disegni<br />

eseguiti a Cava dei Tirreni e durante le diverse escursioni<br />

sulla costiera amalfitana, tra cui Cetara e Vietri<br />

sul Mare, da cui in seguito ricaverà molti dei suoi<br />

acquerelli più famosi (fig. 4-5).<br />

Gli schizzi eseguiti a Paestum e lungo la strada percorsa<br />

per raggiungere l'antica città, tra cui il passaggio<br />

al Barizzo del fiume Sele con la scafa, sono invece<br />

contenuti nel quarto album da disegno (Sketchbook,<br />

Volume IV) (fig. 6).<br />

Fig. 2. George Romney (1734-1802)<br />

Ritratto di William Thomas Beckford, 1782<br />

Olio su tela (14,5 x 23,6 cm)<br />

National Trust, Upton House and Gardens, Inghilterra<br />

Fig. 3. <strong>John</strong> <strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong> (1752-1797)<br />

Città e Golfo di Napoli, dopo il 1782<br />

Acquerello (37,3 x 23,8 cm)<br />

Victoria and Albert Museum, Londra<br />

(Veduta dalla villa Angelica di Sir William Hamilton<br />

realizzata dal disegno datato 12 agosto 1782<br />

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