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John Robert Cozens - Quaderno 5 - giugno 2020

John Constable, considerato insieme a Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo, descrisse John Robert Cozens “il più grande genio che abbia mai toccato il paesaggio" dal momento che la sua opera "era solo poesia". Con i suoi acquerelli rivoluzionò il modo di dipingere i paesaggi, non per rappresentare i dettagli topografici della natura, ma capaci di evocare emozioni complesse e misteriose, di poetica malinconia, confondendo lo spettatore con una miscela di precisione descrittiva e di sottile narrativa. Con il suo secondo viaggio in Italia nel 1782, occasione per la realizzazione dei dipinti raffiguranti i tre grandi monumenti di Paestum, ci ha lasciato un immenso patrimonio di disegni, unico al mondo, raffiguranti diversi luoghi della Campania, da cui ricavò la produzione dei sui acquerelli più famosi.

John Constable, considerato insieme a Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo, descrisse John Robert Cozens “il più grande genio che abbia mai toccato il paesaggio" dal momento che la sua opera "era solo poesia".
Con i suoi acquerelli rivoluzionò il modo di dipingere i paesaggi, non per rappresentare i dettagli topografici della natura, ma capaci di evocare emozioni complesse e misteriose, di poetica malinconia, confondendo lo spettatore con una miscela di precisione descrittiva e di sottile narrativa.
Con il suo secondo viaggio in Italia nel 1782, occasione per la realizzazione dei dipinti raffiguranti i tre grandi monumenti di Paestum, ci ha lasciato un immenso patrimonio di disegni, unico al mondo, raffiguranti diversi luoghi della Campania, da cui ricavò la produzione dei sui acquerelli più famosi.

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13<br />

Fig. 13. <strong>John</strong> <strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong> (1752-1797)<br />

Studi sugli alberi, 1789<br />

Alcune incisioni tratte da “The General Character,<br />

Delineation and Foliage of Tree”<br />

(Cedro, Salice piangente, Abete)<br />

Aquatinta<br />

The Wintworth Art Gallery, Manchester<br />

Fig. 12. <strong>John</strong> <strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong> (1752-1797)<br />

Tra Salerno ed Eboli, dopo il 1782<br />

Acquerello (36,8 x 27,3 cm)<br />

Museum of the Shenandoah Valley, Winchester, Stati<br />

Uniti<br />

(Collezione di William Beckford fino al 1805)<br />

Fig. 14 .<br />

Joseph Mallord William Turner (1775-1851)<br />

Thomas Girtin (1775-1802)<br />

La scafa sul fiume Sele al Barizzo, 1794-98 ca.<br />

Matita e lavaggio grigio e blu-grigio su carta (22,8 x<br />

16,4 cm)<br />

(dall'Album di copie per il dott. Thomas Monro - Folio<br />

23 Recto)<br />

Collezione Tate, Londra<br />

Copia del disegno di <strong>John</strong> <strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong> nell'Album n. 4<br />

(Sketchbook IV) dal titolo “La Schaffa -The Ferry that<br />

crosses the Carizza between Evoli and Pestum” (La Scafa<br />

- Il traghetto che attraversa il Barizzo tra Eboli e<br />

Paestum) datato 7 novembre 1782, Whitworth Art<br />

Gallery, Manchester<br />

Riferimenti bibliografici:<br />

C.F. Bell, Thomas Girtin, The Drawings and Sketches of <strong>John</strong><br />

<strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong>. A catalogue with an historical introduction, (The<br />

Walpole Society, vol. 23), Oxford University Press, London,<br />

1935<br />

Francis W. Hawcroft (a cura di), Watercolours by <strong>John</strong> <strong>Robert</strong><br />

<strong>Cozens</strong>, Catalogo della mostra (Manchester, Whitworth Art<br />

Gallery, Londra, Victoria and Albert Museum, marzo- aprile<br />

1971), Cheshire, Richmond Press, 1971<br />

Francis W. Hawcroft, Grand Tour Sketchbooks of <strong>John</strong> <strong>Robert</strong><br />

<strong>Cozens</strong>, 1782-1783, Gazette des Beaux-Arts, 1978<br />

Kim Sloan, Alexander and <strong>John</strong> <strong>Robert</strong> <strong>Cozens</strong>. The Poetry of<br />

Landscape, New Haven and London, Yale University Press,<br />

1986<br />

Gerald Bauer, Il secolo d'oro dell'acquerello inglese 1750-1850,<br />

Edizione Bibliotheque de l'Image, 2001<br />

Elisabetta Nardinocchi, Matilde Casati (a cura di), Il paesaggio<br />

disegnato. <strong>John</strong> Constable e i maestri inglesi nella raccolta<br />

Horne, Catalogo della mostra (Firenze, 2009-2010), Edizione<br />

Mandragora, Firenze, 2009<br />

Flavio Unia, Constable. La verità di uno specchio, collana “I<br />

maestri e il tempo”, Bookmoon Art, 2017<br />

Elisabetta Nardinocchi, Matilde Casati (a cura di), Souvenir<br />

d'Italie. Disegni e acquerelli della collezione Horne. Catalogo<br />

della mostra (Firenze, 2019), Polistampa, 2019<br />

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