Fitainforma giugno 2020

concorsi virtuali dedicati al teatro
amatoriale. Mi riferisco a
esempio al napoletano Portici
In Teatro, giunto quest’anno
alla sua sesta edizione. È questo
un modo nuovo per vincere
il lockdown, visualizzando e
votando da casa i filmati delle
compagnie iscritte (noi siamo
l’unica compagnia veneta). Ovviamente
questa modalità non
potrà mai sostituire i concorsi
come tradizionalmente intesi:
il suo vero scopo, più che la
vincita dei premi, è di determinare
un interscambio su ciò
che a livello nazionale si sta
facendo in ogni regione, favorendo,
chissà, qualche impensabile
forma di collaborazione
o interscambio tra realtà geograficamente
lontane”.
“Potremmo essere stati
l’ultima compagnia
amatoriale a recitare
in Veneto prima del
lockdown - ipotizza Tiziano Callegari
de La Goldoniana di San
Stino di Livenza (Venezia) - e
precisamente il 23 febbraio al
Momo di Mestre con Una delle
ultime sere di carnovale del Goldoni;
anche in quel caso fummo
supportati dagli spettatori,
ma non fu uno dei tutto esaurito
cui è abituato il Momo.
Circolava già una specie di titubanza
per quella che sembrava
una chiusura imminente a livello
nazionale. Durante l’autoisolamento
abbiamo cercato
di mantenere il contatto con
il nostro pubblico caricando su
Youtube otto dei dieci spettacoli
che possediamo in versione
filmata. Quello che ha registrato
il maggior numero di
visualizzazione è stato, guarda
un po’, I pettegolezzi delle donne.
Ora noi della compagnia ci
dobbiamo trovare per pianificare;
sarà difficile far tornare
il mondo del teatro a com’era
fino a quattro mesi fa. Stiamo
cercando di capire se organizzeremo
la nostra consueta rassegna
a San Stino di Livenza tra
ottobre e novembre”.
“L’emergenza Covid-19
ha cancellato tanta
roba; alcune situazioni
in particolare ci hanno
dato dei problemi davvero
spinosi - precisa Giovanni
Giusto, direttore della compagnia
di San Donà di Piave
(Venezia) Teatro Dei Pazzi -
poiché oltre a mettere in scena
spettacoli teatrali la nostra
associazione organizza anche
eventi, e ci siamo trovati con
una serie di rassegne cancellate
magari a tre date dal termine
e con abbonamenti già venduti.
Fortunatamente i Comuni
sono stati così sensibili da non
cancellare questi eventi, consentendo
di recuperarli nei
mesi di ottobre, novembre, dicembre.
Inizialmente eravamo
contenti per questa soluzione;
poi abbiamo capito che sarà
una mezza fregatura. In primis
perché quando a settembre si
andranno a riprogrammare le
date perse il calendario sarà
comunque in parte occupato
dalle date autunnali e invernali
già calendarizzate. E per quanto
riguarda l’organizzazione
delle rassegne invernali 2020-
2021 ci si chiede: quando negli
assessorati preposti torneranno
i fondi per l’anno nuovo? La
paura è che per il 2021 toccherà
posticipare tutto all’estate.
Per il resto ci stiamo inventando
degli appuntamenti estivi
in linea con normative ancora
non chiarissime (soprattutto
per noi operatori): punteremo
su poesia, racconti e musica.
Sono già ricominciate le prove.
Attualmente stiamo lavorando
a una produzione vicina al
racconto-musicale sul tema
dell’orgoglio, un sentimento
che, la nostra storia di emigranti
lo testimonia a dovere,
ha sempre distinto il Veneto”.
“Tra marzo e giugno
abbiamo bruciato ben
otto repliche - constata
Daniele Marchesini,
presidente e regista per
La Moscheta di Colognola ai
Colli (Verona) - sembra che a
luglio si ripartirà, abbiamo già
alcune date fissate e questo ci
rincuora. Stavamo lavorando
a del materiale nuovo ma ora
dobbiamo metterlo in standby
e concentrarci sul recupero
degli appuntamenti persi. È
stato un periodo strano e difficile:
penso che si parlerà, da
adesso in avanti, di un ‘prima’
e un ‘dopo’ Covid-19. Una nostra
attrice, tra l’altro, risultò
positiva al tampone; niente di
grave, fortunatamente, oltre
a una febbricola protrattasi
per settimane, ma comunque
un piccolo spavento. Gli ultimi
mesi sono stati, come non mai,
densi di ogni genere di teoria
con la quale le persone hancontinua
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