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Fitainforma giugno 2020

Nuovo numero per il periodico del Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori. Un numero speciale nel quale compagnie e dirigenti dell'organizzazione raccontano il lockdown e guardano al prossimo futuro.

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EDITORIALE<br />

Noi ci siamo, ma ora serve<br />

ancora più impegno<br />

da enti e istituzioni<br />

Se non fosse stata una vera tragedia, pensando<br />

alle tante immagini sconcertanti viste e<br />

soprattutto a quanti, anche tra le persone a noi<br />

care, se ne sono andati senza la possibilità di un<br />

saluto o un abbraccio, potremmo immaginare<br />

di esserci trovati protagonisti di un assurdo<br />

spettacolo.<br />

La realtà ci dice, invece, che abbiamo trascorso<br />

mesi tra i più impensabili per innumerevoli<br />

motivi. Mesi che hanno sconvolto e condizionato<br />

le nostre abitudini, anche quelle più banali come<br />

un caffè o due chiacchiere.<br />

E ovviamente ciò ha avuto (e non<br />

nascondiamocelo continuerà ad avere) pesanti<br />

ripercussioni anche sul nostro fare teatro,<br />

aggregazione, cultura.<br />

Sospesi spettacoli, rassegne, prove e<br />

soprattutto ogni genere di attività che<br />

comportasse vicinanza con altre persone.<br />

Al di là di tutte le conseguenze, anche di ordine<br />

economico, che questa fase dell’emergenza<br />

Covid ha causato, crediamo che la più difficile<br />

da recuperare sarà proprio la possibilità (più che<br />

la voglia, che probabilmente è ancora maggiore<br />

di prima) di ritornare a frequentarci come<br />

eravamo abituati a fare. Anche, certamente, per<br />

partecipare e per fare il teatro.<br />

Dal 15 <strong>giugno</strong> possiamo riprendere le attività di<br />

spettacolo, ma con modalità e regole diverse e<br />

che certamente limitano in buona parte ciò che<br />

fare teatro significa. Teatro è comunicazione,<br />

corporeità, azione, movimento, passione e tanto<br />

altro che le attuali norme sul distanziamento<br />

impediscono di realizzare.<br />

È tuttavia necessario attivarci tutti, anche<br />

con maggiore energia di prima, per ripartire<br />

al meglio. Ovviamente con le sicurezze<br />

che le regole ci impongono, ma ripartire.<br />

Probabilmente dovremo selezionare i repertori,<br />

modificare scelte registiche o azioni sceniche,<br />

ma credo che riusciremo ad essere pronti.<br />

Quello che non potremo fare da soli, però, sarà<br />

sopperire alle minori risorse su cui contare a<br />

causa delle mancate attività e soprattutto dei<br />

maggiori costi da sostenere per quelle che<br />

faremo in futuro.<br />

Siamo consapevoli che fronteggiare<br />

l’emergenza ha richiesto sforzi e risorse<br />

straordinari, ma crediamo anche necessario,<br />

proprio per un ritorno alla quotidianità, che<br />

si debbano rendere realizzabili tutte quelle<br />

iniziative di cultura e quindi anche di teatro di<br />

cui il nostro territorio necessita.<br />

È pertanto il momento che dalle tante parole<br />

sentite in questi mesi si passi a fatti concreti<br />

e intendiamo azioni che consentano la<br />

sopravvivenza dell’attività delle nostre associate<br />

e delle migliaia di iscritti.<br />

Serve il sostegno pubblico di enti e istituzioni,<br />

affinchè cultura non sia solo una parola, ma sia<br />

un’azione efficace.<br />

Non sono sufficienti le risorse per i soli enti<br />

nazionali, ma anche e ancora di più per tutte<br />

le realtà che nel territorio hanno sempre<br />

assicurato, con la loro capillare presenza,<br />

un’efficace azione di diffusione.<br />

Le nostre compagnie sono consapevoli del loro<br />

importante ruolo, ma si aspettano, soprattutto<br />

in questo momento, di essere sostenute<br />

per continuare a svolgere la loro attività nei<br />

confronti dell’enorme pubblico che in ogni<br />

stagione riescono ad attrarre.<br />

Buon teatro a tutti, più che mai.<br />

Mauro Dalla Villa<br />

Presidente FITA Veneto<br />

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