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Ottopagine Sport 01

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<strong>Sport</strong><br />

<strong>Ottopagine</strong><br />

Riecco<br />

il calcio<br />

Napoli,<br />

se il sogno<br />

è Mertens<br />

Salernitana<br />

Infortuni?<br />

Un ricordo<br />

Avellino<br />

Sfavoriti<br />

e contenti


Si torna<br />

a sognare<br />

al Vigorito<br />

Lo scorso venticinque<br />

maggio i cancelli<br />

dell’Imbriani<br />

e del Vigorito si<br />

sono riaperti per<br />

permettere al Benevento<br />

di ricominciare<br />

gli<br />

allenamenti dopo<br />

quasi tre mesi di<br />

quarantena. Un<br />

momento tanto atteso<br />

da parte della<br />

truppa guidata da<br />

Pippo Inzaghi che,<br />

in un primo momento,<br />

ha lavorato<br />

in maniera individuale.<br />

Costante la<br />

visione del medico<br />

sociale Salvatori<br />

per il rispetto di un<br />

protocollo abbastanza<br />

stringente.<br />

Dopo pochi giorni<br />

si è passati al lavoro<br />

collettivo, con<br />

l’intensità delle sedute<br />

che cresce<br />

giorno dopo<br />

giorno in vista del<br />

campionato. Il Benevento<br />

non ha alcuna<br />

intenzione di<br />

farsi trovare impreparato<br />

e lavora<br />

sodo per mettere in<br />

cassaforte la promozione<br />

in serie<br />

A.<br />

<strong>Sport</strong> Benevento


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Il calcio<br />

è salvo<br />

Le big si erano schierate contro<br />

proponendo soluzioni scandalose<br />

È<br />

la vittoria del calcio. Quella di Gravina.<br />

Ma soprattutto quella di un certo<br />

Oreste Vigorito. Dopo la folle strategia<br />

della Lega di A di bloccare le retrocessioni<br />

in caso di un ennesimo stop dei<br />

campionati, il patròn giallorosso è<br />

sceso in campo. Con quello spirito battagliero<br />

che lo ha sempre contraddistinto<br />

ma che forse non tutti conoscono<br />

ancora. Soprattutto quelli che gravitano<br />

nel mondo della massima serie.<br />

Avevano pensato 'male' di coltivare il<br />

proprio orticello le big, provando a salvare<br />

quelle squadre che avendo programmato<br />

male, rischiano ora di<br />

salutare il calcio di elite. Dimenticando,<br />

si spera solo per un attimo, che<br />

gli errori si pagano sempre. Come<br />

di Sonia Lantella


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

quando il Benevento fu costretto a retrocedere<br />

dopo un solo anno di A.<br />

Ma con la dignità di un popolo che si<br />

è fatto apprezzare ovunque e con la<br />

lucidità di una società<br />

che ha saputo ammettere<br />

i propri sbagli per<br />

provare a ripartire più<br />

forte di prima. Facendo<br />

'amicizia' con<br />

Pippo Inzaghi, allestendo<br />

una rosa importante<br />

e<br />

conquistando più record<br />

di quella Juve<br />

che fu mandata in B<br />

per illeciti che ancora<br />

oggi ricordano una<br />

brutta pagina dello<br />

sport italiano. E pensare<br />

che è bastato<br />

poco per scriverne<br />

un'altra di pagina<br />

nera. Ma c'è chi ha saputo riconoscere<br />

ciò che è giusto. Lasciando la<br />

serie A sola e con più di qualche pensiero<br />

da rivedere. “Chi crede di poter<br />

cancellare i propri errori con un colpo<br />

di spugna si sbaglia di grosso” aveva<br />

detto Vigorito al Corriere dello <strong>Sport</strong>.<br />

Parole forti di chi non teme i giganti<br />

ed è pronto a conviverci, stavolta il più<br />

a lungo possibile. Perché la teoria di<br />

Gravina stravince, grazie anche ai colori<br />

della strega che, col<br />

cammino fatto in questa<br />

stagione, hanno messo a<br />

tacere voci di un possibile<br />

annullamento. In<br />

troppi avrebbero gridato<br />

allo scandalo, Vigorito<br />

avrebbe lasciato il<br />

calcio, e ancora una<br />

volta l'Europa avrebbe<br />

“riso” del bel paese. Ma<br />

non oggi. Non per il calcio.<br />

Si scenderà in<br />

campo, si giocherà e se<br />

il covid dovesse nuovamente<br />

rovinare i piani,<br />

si terrà conto del merito<br />

(e del demerito) sportivo.<br />

Così il Benevento<br />

può iniziare a sognare, a programmare,<br />

a lavorare. Mancano dieci giornate.<br />

Con nuovi record da<br />

collezionare. E con una promessa da<br />

mantenere. Quella di Oreste Vigorito<br />

pronto ad affrontare l'ennesima battaglia:<br />

la resistenza in massima serie.<br />

Mercato:<br />

nel mirino<br />

Pjaca,<br />

Llorente<br />

e Zaza<br />

Con la promozione ormai<br />

in tasca, il Benevento<br />

pensa a programmare la<br />

prossima stagione in serie<br />

A. Il sodalizio giallorosso<br />

ha le idee chiare su come<br />

muoversi per rafforzare la<br />

squadra. L’obiettivo primario<br />

sarà quello di confermare<br />

l’ossatura<br />

dell’attuale rosa, per poi<br />

inserire al suo interno


— 16NONI —<br />

<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Schiattarella: “Che fatica riprendere”<br />

degli elementi di assoluta esperienza<br />

che possano fargli fare il<br />

salto di qualità. Sul taccuino di<br />

Foggia ci sono diversi nomi. In difesa<br />

si pensa a Tosca, mentre per<br />

l’attacco è già impazzita radio mercato<br />

con i vari Pjaca, Zaza, Llorente<br />

e Lapadula. Il dato certo è che arriveranno<br />

degli elementi per ogni reparto<br />

che possano permettere alla<br />

Strega di ambire all’importante<br />

obiettivo della salvezza.


AdL<br />

faccia<br />

a faccia<br />

C’è Aurelio De<br />

Laurentiis in arrivo<br />

a Castel Volturno.<br />

Il<br />

presidente del<br />

Napoli è pronto<br />

ad incontrare Gattuso<br />

e il gruppo<br />

in vista della<br />

sfida di sabato<br />

contro l’Inter. Il<br />

patron ha in<br />

agenda anche alcuni<br />

appuntamenti<br />

già<br />

programmati. Il<br />

primo è con l’allenatore.<br />

Per parlare<br />

del suo futuro ma<br />

anche di mercato.<br />

Nella borsa c’è il<br />

rinnovo biennale<br />

del contratto. Ringhio<br />

ha convinto<br />

con il suo lavoro<br />

fino al lockdown<br />

e resterà sulla<br />

panchina a prescindere<br />

da come<br />

finirà fino ad agosto.<br />

Rinnovi<br />

anche per Zielinski<br />

e Mertens. C’è<br />

solo da sottoscriverli.<br />

Difficili<br />

quelli di Milik e<br />

Callejon. Lo spagnolo<br />

è in scadenza<br />

mentre il<br />

polacco vuole andare<br />

via subito.<br />

<strong>Sport</strong> Napoli


Spor Napoli<br />

Ciro,<br />

resta<br />

Il sogno è diventare l’attaccante<br />

migliore di tutti i tempi degli azzurri<br />

È<br />

lui il giocatore più atteso. Chi? Dries<br />

Mertens naturalmente. È carico il furetto<br />

fiammingo in vista della ripartenza<br />

del calcio. Vuole partire già con<br />

un primato assoluto l’attaccante azzurro.<br />

Quale? Quello di diventare il<br />

cannoniere del Napoli più prolifico<br />

della storia. Lo è già adesso ma è<br />

primo in condominio con Hamsik a<br />

121 reti. Ne basta un’altra per spiccare<br />

il volo. E considerato che firmerà il rinnovo<br />

con il club partenopeo, il suo bottino<br />

aumenterà notevolmente e sarà<br />

difficile riprenderlo.<br />

LA COPPA. Se Aurelio De Laurentiis<br />

non fosse intervenuto per convincere<br />

“Ciro” a restare, la sfida del trofeo tricolore<br />

di sabato contro l’Inter sarebbe<br />

di Salvatore Caiazza


<strong>Sport</strong> Napoli<br />

stata la penultima da avversario. Sì<br />

perché c’è anche il ritorno di campionato<br />

da disputare ancora contro i nerazzurri.<br />

Poi da fine agosto Mertens<br />

avrebbe dovuto fare il trasloco nella<br />

Milano da bere lasciando la sua<br />

splendida casa di Posillipo. Sembrava<br />

tutto fatto per il passaggio alla<br />

corte di Conte. Lukaku ci stava mettendo<br />

del suo per convincerlo. Ma<br />

poi è prevalso il cuore, l’anima, il sentimento,<br />

l’amore per una maglia, un<br />

pubblico e una città. Ecco l’Inter,<br />

quindi. La Beneamata che arriva al<br />

San Paolo per disputare la semifinale<br />

di ritorno di Coppa Italia in svantaggio<br />

di un gol. Quello segnato da Fabian<br />

all’andata a San Siro. Mertens ci<br />

dovrà mettere del suo per eliminare<br />

l’Inter e volare in finale che si disputerà<br />

il 17 in un Olimpico vuoto. Sarebbe<br />

il massimo se “Ciro” ci mettesse<br />

il sigillo. Certo, non sarebbe la stessa<br />

emozione del gol al Barcellona in<br />

Champions. Ma resterebbe, comunque,<br />

negli annali per più motivi. Per<br />

aver firmato l’accesso alla finale, per<br />

aver segnato nel post Covid e per essere<br />

diventato l’unico e solo capocannoniere<br />

assoluto del Napoli. Beh,<br />

sicuramente sarebbe un bel sabato 13<br />

giugno. In città si festeggia Sant’Antonio<br />

ma c’è chi accenderà le luci a San<br />

Ciro. Non da Portici ma da Leuven (in<br />

Belgio).<br />

Con l’Inter<br />

mancherà<br />

soltanto<br />

Manolas<br />

Mancherà solo Manolas<br />

dalla lista dei convocati<br />

per la sfida di sabato contro<br />

l’Inter. Per il difensore<br />

greco si sono accorciati i<br />

tempi di recupero dopo il<br />

problema di inizio ripresa<br />

ma non ce la farà neanche<br />

per la prima gara di campionato<br />

in casa del Verona.<br />

Potrebbe essere<br />

pronto per fine giugno.


Quindi sarebbe a disposizione<br />

per l’intero mese di luglio. L’ex<br />

Roma era apparso uno dei più<br />

in forma nei primi allenamenti<br />

post lockdown ma poi si fermò<br />

per un infortunio muscolare.<br />

L’assenza è importante visto<br />

che stava andando alla grande<br />

fino al Torino. Ma al suo posto<br />

ci sarà Koulibaly in coppia con<br />

Maksimovic.


Lombardi<br />

<strong>Sport</strong> Salernitana<br />

Nato a Viterbo il<br />

19 agosto 1995 è<br />

un esterno destro<br />

di proprietà della<br />

Lazio. È reduce<br />

dall'esperienza al<br />

Venezia, con la<br />

quale ha incrociato<br />

i granata nel<br />

play-out vinto ai<br />

rigori dal cavalluccio<br />

marino.<br />

Frenato a inizio<br />

stagione da un infortunio,<br />

sotto la<br />

guida di Gian<br />

Piero Ventura è<br />

esploso: in 17<br />

partite ha messo<br />

a segno 3 reti e 4<br />

assist, trascinando<br />

la Salernitana<br />

in piena<br />

zona play-off fino<br />

all'infortunio che<br />

lo ha costretto<br />

nuovamente a<br />

mordere il freno.


<strong>Sport</strong> Salernitana<br />

Granata<br />

Emergenza<br />

...per amica<br />

Gian Piero Ventura ha recuperato tutti:<br />

Lombardi, una pedina fondamentale<br />

metà marzo, quando il calcio fu costretto<br />

a fermarsi, Gian Piero Ventura e<br />

la sua Salernitana erano in piena emer-<br />

E non di certo per il Coronavi-<br />

Agenza.<br />

rus che, proprio in quei giorni, iniziava<br />

a imperversare sul Paese. Ma per la<br />

sfilza d'infortuni che, uno alla volta,<br />

avevano decimato la formazione granata.<br />

Prima Lombardi, poi Djuric e Di<br />

Tacchio. Pedine importanti che erano<br />

risultate decisive nella rincorsa ai playoff<br />

e senza le quali la Salernitana<br />

avrebbe dovuto affrontare il finale di<br />

stagione.<br />

Ma l'emergenza Covid, in un certo<br />

senso, si è rivelata un'involontaria alleata<br />

del cavalluccio marino che si presenterà<br />

ai nastri di (ri)partenza della<br />

serie B con l'organico al completo e intenzionata<br />

a giocarsi fino alla fine le<br />

proprie chance promozione. I tre mesi<br />

di stop, infatti, hanno permesso ai caldi<br />

Filippo Notari


<strong>Sport</strong> Salernitana<br />

ciatori granata di smaltire i postumi<br />

degli infortuni che gli avevano tarpato<br />

le ali.<br />

Lombardi era stato costretto a mordere<br />

il freno in una fredda serata invernale<br />

veneta. Al Bentegodi<br />

l'esterno cresciuto nel vivaio della<br />

Lazio lasciò lo stadio in sedia a rotelle.<br />

Immagini che lasciavano intuire<br />

la gravità della situazione, poi confermata<br />

dall'implacabile esito degli esami<br />

strumentali:<br />

lesione muscolare alla coscia sinistra e,<br />

probabilmente, stagione finita per uno<br />

dei protagonisti della cavalcata granata.<br />

Meno seri ma comunque problematici<br />

gli infortuni subiti dai suoi<br />

compagni di squadra, finiti ai box proprio<br />

nel momento topico del campionato.<br />

Emergenza cresciuta di<br />

settimana in settimana e che, in alcuni<br />

casi, aveva consentito a Ventura di<br />

convocare appena 17 calciatori.<br />

Ricordi che sembrano lontani anni<br />

luce e che, com'è logico che sia, sono<br />

stati cancellati da un'emergenza sanitaria<br />

che ha seminato morte e disperazione<br />

sull'intero Paese, facendo<br />

passare il calcio in secondo piano.<br />

Adesso, però, la situazione sta gradualmente<br />

tornando alla normalità. E<br />

il pallone può cominciare a rotolare<br />

nuovamente. La Salernitana ripartirà<br />

dalla sfida casalinga contro il Pisa e<br />

proverà a giocarsi il tutto per tutto<br />

nelle ultime dieci finali. Sperando che<br />

l'emergenza sia definitivamente passata.<br />

Mai come adesso è un auspicio<br />

che mette tutti d'accordo.<br />

Djuric,<br />

idolo<br />

della<br />

torcida<br />

granata<br />

Prelevato nell'estate 2<strong>01</strong>8<br />

dal Bristol City, l'attaccante<br />

bosniaco quest'anno<br />

ha migliorato il suo record<br />

personale di realizzazioni.<br />

Il 30enne non era mai andato<br />

oltre le 7 reti in stagione.<br />

Nella sua seconda<br />

esperienza alla Salernitana<br />

ha siglato 9 reti in 23<br />

partite, dimostrandosi letale<br />

soprattutto nel gioco


aereo. Numeri che gli sono valsi il<br />

riscatto personale: lo scorso anno,<br />

infatti, aveva fatto fatica ad ambientarsi<br />

a Salerno, provocando lo<br />

scetticismo della piazza. Adesso è il<br />

nuovo idolo della torcida granata.<br />

<strong>Sport</strong> Salernitana


Tamponi<br />

negativi<br />

per tutti<br />

La scorsa domenica<br />

mattina,<br />

l'Avellino ha<br />

avuto i risultati<br />

dei primi tamponi<br />

effettuati<br />

sul gruppo squadra:<br />

tutti negativi.<br />

Dopo l'ok<br />

dei test sierologici,<br />

è stato così<br />

mosso il primo e<br />

più importante<br />

passo verso l'effettivo<br />

ritorno<br />

alla normalità.<br />

Incassata la<br />

buona notizia, il<br />

test è stato prontamente<br />

ripetuto,<br />

presso il<br />

“Partenio-Lombardi”.<br />

Il preludio<br />

al ritorno<br />

sull'erba sintetica<br />

dello stadio<br />

amico per i tanto<br />

agognati allenamenti<br />

collettivi.<br />

La marcia di avvicinamento<br />

ai<br />

playoff, adesso<br />

sì, è davvero cominciata.<br />

<strong>Sport</strong> Avellino


Spor Avellino<br />

Sfavoriti<br />

e felici<br />

I biancoverdi hanno deciso per i play off<br />

partendo da uno scomodo decimo posto<br />

L<br />

o scorso martedì, a poco meno di tre<br />

mesi dall'ultima partita disputata (8<br />

marzo, 2-0 sulla Ternana nella trentesima<br />

giornata del girone C di Serie<br />

C, ndr), i calciatori dell'Avellino si<br />

sono ritrovati per riprendere gli allenamenti,<br />

rigorosamente individuali<br />

e in ossequio alle stringenti norme<br />

del protocollo sanitario. La sensazione<br />

al loro ingresso in palestra è<br />

stata particolare: la pandemia di<br />

Covid-19 è riuscita a rendere ciò che<br />

è, per eccellenza, la routine nella<br />

quotidianità di un giocatore, un momento<br />

particolare. Emozionante.<br />

Speciale. Sorrisi disegnati con gli<br />

occhi per l'impossibilità di esibirli<br />

sulle labbra, celate dalle mascherine.<br />

di Marco Festa


<strong>Sport</strong> Avellino<br />

Partenio,<br />

chiesti<br />

mille<br />

posti<br />

in più<br />

Prove di carico sulle balaustre<br />

in Curva Sud, richiesta di ampliamento<br />

per 1000 ulteriori<br />

posti, ma non solo. La fine del<br />

“lockdown” coincide con la<br />

ripresa degli iter finalizzati<br />

alla realizzazione degli interventi<br />

allo stadio, già definiti<br />

prima dello stop ai campionati<br />

e per i quali ora si attende<br />

solo la riconvocazione della<br />

Commissione di Vigilanza sui


<strong>Sport</strong> Avellino<br />

Tanta voglia di ricominciare.<br />

Chissà, questi giorni passati sudando<br />

tra le mura domestiche, cosa<br />

avranno lasciato in dote a questi ragazzi,<br />

spesso criticati perché guadagnano<br />

troppo; bollati come dei<br />

privilegiati. Magari, avranno davvero<br />

capito quanto sono fortunati<br />

nell'essere riusciti a rendere la loro<br />

passione la propria professione.<br />

Oltre alla sfera più intima ci sono,<br />

però, pure gli aspetti più concreti:<br />

l'Avellino ha scelto di giocare i playoff,<br />

nonostante parta dalle retrovie<br />

in classifica; da un decimo<br />

posto che lo porrà in una condizione<br />

di perenne sfavorita, innanzitutto<br />

nei primi turni: da giocare<br />

lontano dalle mura amiche, in gara<br />

secca, con eliminazione al termine<br />

del novantesimo in caso di parità.<br />

Ironia della sorte, i lupi potrebbero<br />

ripartire proprio dalla Ternana, se a<br />

spuntarla nella finale di Coppa Italia<br />

di Serie C fosse la Juventus<br />

Under 23, o incrociare il Catanzaro<br />

di Auteri. E si torna, dunque, all'aspetto<br />

psicologico: perché conterà<br />

la condizione fisica, non di<br />

meno la “fame”, la spensieratezza,<br />

che prima dello stop per causa di<br />

forza maggiore, i biancoverdi di<br />

Capuano avevano dimostrato di<br />

avere. Intanto, bentornato calcio.<br />

Una di quelle cose che, assuefatti nel<br />

ritmo di tre partite a settimane, tutti<br />

davano per scontato, protagonisti in<br />

campo compresi, e che, invece, si è<br />

rivelato uno spettacolo da tornare<br />

ad assaporare come un giorno si tornerà<br />

a respirare: a pieni polmoni.<br />

Locali di Pubblico Spettacolo.<br />

L'Avellino si sta muovendo<br />

anche per provvedere all’istallazione<br />

dei sediolini nelle tribune<br />

“Terminio” e<br />

“Montevergine”.


Scandone<br />

chiusura<br />

in nero<br />

L'Irpinia del basket<br />

ha salutato<br />

la massima serie<br />

maschile nell'estate<br />

2<strong>01</strong>9 ricalibrandosi<br />

con<br />

una doppia autoretrocessione<br />

in Serie B. Nel<br />

terzo livello nazionale<br />

la Scandone<br />

ha chiuso<br />

la stagione al penultimo<br />

posto e<br />

appare destinata<br />

alla conferma in<br />

B nell'attesa di<br />

novità sul fronte<br />

Sidigas. È possibile,<br />

però, il ritorno<br />

del<br />

capoluogo in<br />

Serie A2 con una<br />

nuova società.<br />

La Pallacanestro<br />

Avellino, club<br />

che vede tra i<br />

promotori l'ex<br />

gm della Scandone<br />

Menotti<br />

Sanlippo, resta<br />

alla finestra per<br />

l'acquisizione di<br />

un titolo sportivo<br />

valido per la<br />

seconda serie<br />

2020/2021.<br />

<strong>Sport</strong> Basket


Spor Basket<br />

Sognando<br />

la vetta<br />

Le ambizioni del basker Ariano<br />

dopo i terribili giorni dell’emergenza<br />

eutralizzata la stagione del basket<br />

italiano. Nessun risultato dal campo:<br />

Nquesta la decisione assunta dal consiglio<br />

federale e dal presidente FIP,<br />

Gianni Petrucci. In campo femminile,<br />

in Serie A2, la stagione della<br />

Farmacia del Tricolle Ariano Irpino<br />

si è chiusa con un record di 12 vittorie<br />

e 7 sconfitte in regular season.<br />

Quarto posto effettivo nel girone sud<br />

per il club ufitano. Ritrovato entusiasmo<br />

sul Tricolle per la pallacanestro,<br />

fermato solo dall’emergenza sanitaria<br />

che ha colpito particolarmente la<br />

città di Ariano. “Non è stato facile<br />

dire addio ad Ariano e alla stagione.<br />

- spiega il coach delle leonesse, William<br />

Orlando - Stavamo disputando<br />

di Carmine Quaglia


<strong>Sport</strong> Basket<br />

Napoli<br />

e Scafati<br />

puntano<br />

alla<br />

serie A<br />

La Campania non può contare<br />

su club in massima<br />

serie del basket maschile,<br />

ma Napoli e Scafati sono<br />

già al lavoro per ambire<br />

alla promozione in A nella<br />

prossima stagione. Il club<br />

partenopeo riparte da<br />

coach Stefano Sacripanti,<br />

simbolo dell'obiettivo comune:<br />

Napoli vuole tornare<br />

nell'elite del basket<br />

nazionale e ha già coperto<br />

alcuni ruoli del nuovo ro-


<strong>Sport</strong> Basket<br />

Juvecaserta<br />

Guida D’Andrea<br />

La Juvecaserta riparte con una<br />

nuova proprietà e dalla Serie A2.<br />

Nicola D'Andrea è il nuovo amministratore<br />

unico della società e<br />

il PalaMaggiò di Castel Morrone<br />

è al centro del progetto bianconero.<br />

L'impianto sportivo sarà<br />

determinante per la stabilità societaria.<br />

D'Andrea punta al rilancio<br />

del marchio Juvecaserta, ma è<br />

chiamato subito a fronteggiare le<br />

scadenza della rata FIP e dei lodi<br />

FIBA per riaprire il mercato, bloccato<br />

dalle vertenze vinte da tre ex<br />

giocatori al tribunale della federazione<br />

internazionale.<br />

un buonissimo campionato. È stato<br />

un peccato. Ci saremo potuti divertire<br />

e dire la nostra fino alla fine. Ci<br />

stavano seguendo in tanti al palazzetto<br />

e nel momento migliore, purtroppo,<br />

ci siamo dovuti fermare.<br />

Probabilmente Ariano ha vissuto la<br />

situazione peggiore in Campania.<br />

Sono stati due mesi davvero difficili<br />

e questo mi dispiace. Ho ormai<br />

tanti amici”.<br />

Il tecnico è tornato ad Ariano solo<br />

ad inizio settimana: “Con la quarantena<br />

sono andato a Taranto.<br />

Quando sono rientrato da Ariano<br />

ho fatto la mia autodenuncia. Sono<br />

stato 21 giorni senza uscire e poi<br />

sono stato a Taranto, la mia città<br />

fino all'ultimo weekend. Ci si incontra<br />

subito ad Ariano, nella<br />

piazza principale o vicino al palazzetto<br />

dello sport. Ho rivisto tante<br />

persone dopo un po' di tempo ed è<br />

stato piacevole. È stato bello rivedere<br />

il main sponsor Roberto Memmolo<br />

e il presidente Mario Cirillo.<br />

Ho rivisto anche qualche giocatrice.<br />

Valeria Albanese è di Ariano<br />

Irpino. Emanuela Moretti ci vive".<br />

Si riparte dall’A2: “L'obiettivo è<br />

fare bene. Il proposito sarà ripartire<br />

dalla stagione fermata dall'emergenza<br />

cercando anche di ringiovanire<br />

la squadra. Bisognerà fare i<br />

conti con la situazione post-covid. Si<br />

cercherà sicuramente di allestire una<br />

squadra competitiva, anche futuribile<br />

con alcune giocatrici di prospettiva.<br />

Penso che la cosa principale sia<br />

la prosecuzione dell'attività ad<br />

Ariano con una progettualità seria”.<br />

ster. Scafati ha, invece, optato<br />

per il cambio in panchina<br />

con il ritorno di Alex<br />

Finelli per cancellare la stagione<br />

2<strong>01</strong>9/2020, in cui il<br />

club dell'Agro non è risultato<br />

brillante.


Angela<br />

e Irma<br />

sognano<br />

Le Olimpiadi di<br />

Tokyo sono lontane.<br />

I tornei di qualificazione<br />

non riprenderanno<br />

prima del<br />

febbraio 2021, ma le<br />

pugili azzurre sono<br />

già pronte a cominciare<br />

il percorso di<br />

avvicinamento all'appuntamento<br />

più<br />

importante. E’ in<br />

corso di svolgimento<br />

il collegiale al<br />

Centro Tecnico di<br />

Assisi dove sono<br />

presenti anche le<br />

napoletane Irma<br />

Testa e Angela Carini.<br />

Entrambe hanno il<br />

sogno dell'oro<br />

Olimpico in cima ai<br />

propri pensieri e lavorano<br />

duramente<br />

per trasformarlo in<br />

realtà. Il percorso è<br />

lungo, difficile, affascinante<br />

ma non<br />

impossibile. Per la<br />

Testa sarebbe la seconda<br />

avventura<br />

Olimpica dopo l'eliminazione<br />

nei<br />

quarti di finale a Rio<br />

de Janeiro nel 2<strong>01</strong>6,<br />

mentre la Carini<br />

sogna con ambizione<br />

la prima volta<br />

sotto il sacro fuoco<br />

di Olimpia.<br />

<strong>Sport</strong> Altri


Spor Altri<br />

Nascere<br />

numeri 1<br />

Malattia e carattere indomabile di Boni<br />

medaglia bronzo nuoto alle Paralimpiadi<br />

L<br />

a neuropatia di “Charcot Marie<br />

Tooht”, comparsa all'età di sei anni,<br />

ha cambiato la vita di Vincenzo Boni.<br />

Lui ha subito reagito. Ha imparato a<br />

conoscere una patologia che ha lasciato<br />

evidenti segni sul suo corpo.<br />

L'ha rallentata, gestita, a tratti anche<br />

dominata. Ha scoperto giornalmente<br />

i suoi limiti e le possibilità. La convivenza<br />

non è stata semplice ma con la<br />

maturità è arrivata anche la consapevolezza<br />

di potersi avvicinare a<br />

nuove sfide. Il nuoto è stata la strada<br />

più semplice da intraprendere. Il<br />

resto è diventata storia dello sport<br />

italiano paralimpico.<br />

Napoletano verace, con il cuore azzurro<br />

e una mentalità da vincente indi<br />

Michele Iacicco


<strong>Sport</strong> Altri<br />

tembre e la Federazione ha<br />

deciso di riportare la kermesse<br />

allo stadio dei Marmi<br />

Pietro Mennea a Roma.<br />

Luogo suggestivo, il più simile<br />

a dove tutto nacque nel<br />

1986. Il sogno degli appassiovidiata<br />

da tanti normodotati, ha<br />

scalato le classifiche mondiali. Ha<br />

trovato un luogo magico dove allenare<br />

talento e ambizione. Al Caravaggio<br />

<strong>Sport</strong>ing Village di Napoli è<br />

stato accolto come un figlio. Il suo<br />

sogno è diventato quello di tutta la<br />

gestione sportiva. E bracciata dopo<br />

bracciata. Gara dopo gara. La sua<br />

convinzione è aumentata. Prima un<br />

titolo italiano. Poi la ribalta continentale<br />

e mondiale. Fino alla gioia<br />

più grande, quella che ti cambia la<br />

vita e proietta ogni atleta nell'olimpo<br />

dello sport: la medaglia<br />

Olimpica.<br />

A Rio de Janeiro, a settembre 2<strong>01</strong>6,<br />

Boni conquistò un bronzo che gli<br />

ha ricordato il motivo per cui ha<br />

iniziato: competere, vincere ed<br />

emozionarsi, un lusso che solo i<br />

grandi possono permettersi. Da<br />

quel giorno la mente del nuotatore<br />

che difende anche i colori delle<br />

Fiamme Oro, si è proiettata sul<br />

viaggio nel paese del sol levante,<br />

dove a fine agosto si sarebbero dovute<br />

svolgere le Paralimpiadi.<br />

Tutto rinviato. Il motivo è noto. Un<br />

cambio di programma che avrebbe<br />

potuto sconvolgere chiunque ma<br />

non Vincenzo Boni. La sua asticella<br />

si è alzata ancora. Un anno in più<br />

per migliorare, sognare e provare a<br />

scrivere un'altra pagina di una bella<br />

storia.<br />

Il ritorno in acqua, dopo due mesi di<br />

stop forzato, è stata una delle emozioni<br />

più belle di una vita vissuta a<br />

testa alta, con l'ambizione di chi<br />

guarda avanti ponendosi sempre<br />

nuovi obiettivi. E dopo Tokyo non è<br />

escluso un viaggio a Parigi tre anni<br />

più tardi per nuotare all'ombra della<br />

Torre Eiffel. Potrebbe essere l'ennesimo<br />

obiettivo di un ragazzo che ha<br />

già vinto la sua sfida di vivere la<br />

vita con sorriso e ambizione.<br />

Atletica<br />

San Paolo<br />

negato<br />

al Golden<br />

Mennea<br />

Per Napoli un sogno sfumato,<br />

almeno per il momento. Il<br />

Golden Gala Pietro Mennea<br />

non si svolgerà allo stadio San<br />

Paolo. Il nuovo calendario<br />

della Diamond League prevede<br />

la tappa italiana il 17 set-


<strong>Sport</strong> Altri<br />

nati campani di avere i big dell'atletica<br />

leggera sulla pista del<br />

San Paolo potrebbe riaccendersi.<br />

Nel 2021 lo stadio Olimpico di<br />

Roma sarà nuovamente impegnato<br />

per gli Europei di calcio,<br />

con l'Italia che giocherà i primi tre<br />

match nella capitale. Dunque il<br />

Golden Gala Pietro Mennea sarà<br />

costretto ancora ad emigrare. Napoli<br />

è sempre in testa alla classifica<br />

di gradimento della<br />

Federazione, per questo quel<br />

sogno potrebbe riprendere quota.

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