LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni - Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
- Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea
- Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni

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09.06.2020 Views

7 LS Avevamo iniziato lo scorso anno, il 2019, con un mio editoriale dal titolo “La grande opera della manutenzione”. Un chiodo fisso per la nostra rivista, del resto, dato che il primo numero della sua storia, il 1° gennaio 1898, si apriva proprio con un accorato appello del mitico direttore-fondatore, l’ingegner Massimo Tedeschi, a promulgare una buona e necessaria legge a sostegno della manutenzione delle strade comunali. V alicati i 120 anni di attività di divulgazione delle buone pratiche stradali e, più in generale, infrastrutturali, esattamente 12 mesi fa abbiamo dedicato un intero fascicolo al tema alle opere pubbliche e, per l’appunto, alla manutenzione, riprendendo la formula degli speciali varati nel 2018, ovvero costruendo intorno a un nucleo forte di approfondimento tecnico - Gli Specialisti - affidato ad autorevolissime voci del nostro settore (un grande grazie a tutti! ), un progetto di altissima qualità, capace di spiegare e insieme raccontare, annunciare e insieme far riflettere. Segnatamente sulle molte cose che potremmo fare, tutti insieme, per migliorare le nostre reti, stradali o ferroviarie che siano. Con questo numero, naturalmente ci riproviamo, rilanciando la formula dello “speciale” e cercando di arricchirla ulteriormente. A testimonianza di un impegno che proseguirà durante tutto il 2020.. Tra i fili conduttore del numero che avete tra le mani ci sono le gallerie e le strade, in particolare nella loro componente “bitume e asfalto”, dato che saremo presenti e in gran forze ad Asphaltica 2020, in concomitanza con il Samoter. Editoriale Manutenzione e formazione per iniziare bene il 2020 Consigli di lettura al proposito: il focus sulle emulsioni del professor Carlo Giavarini, l’approccio “circular economy” oriented di un player innovativo del Made in Italy come Iterchimica e la grande storia della ripavimentazione del circuito inglese di Formula 1 di Silverstone, che proponiamo in italiano e inglese nel dossier Gli Innovatori (inciso da non trascurare: il numero va anche alla Conexpo di Las V egas, USA). Nonché , ultimo ma non ultimo, come si suol dire, l’articolo della sezione I P rotagonisti che rende conto degli sforzi dell’Anas nella messa in sicurezza e manutenzione della rete in generale e delle pavimentazioni in particolare. Già, la manutenzione. Un chiodo fisso che ritorna, anche e soprattutto in questo primo numero del 2020. Per renderla efficace serve innanzitutto una capillare e trasparente attività di monitoraggio: è l’obiettivo dell’Archivio AINOP del MIT e anche di altre iniziative territoriali come quella di Regione Lombardia e del suo ASR Archivio Stradale Regionale, come raccontiamo più avanti. E di manutenzione ci parla a lungo e in modo impeccabile l’ingegner Pasquale Cialdini nella sua rubrica Sicurezza delle Infrastrutture (un apprezzatissimo ritorno), in cui prende spunto dal 40° anniversario del terremoto dell’Irpinia per lanciare un appello ai gestori: occorre rilanciare a tutti i costi l’“opera grande” della manutenzione delle infrastrutture. Prima che sia troppo tardi. Uno strumento già a nostra disposizione, ma ancora poco utilizzato: la Direttiva 2008/ 114/ CE sulle “infrastrutture critiche”. Chiudo con una nota su un tema che mi sta molto a cuore, quello dell’educazione delle giovani generazioni di tecnici, a cui su leStrade spessissimo abbiamo dato voce. Il 13 gennaio è stata inaugurata a Renate Brianza l’Accademia del Calcestruzzo. È una piccola grande scuola per i tecnologi di domani, che amplia l’attività formativa già pluriennale dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo guidato dal geometra Silvio Cocco. L’Accademia dispone di aule (intitolate ai grandi del nostro engineering Pier Luigi Nervi, Sergio Musmeci e Riccardo Morandi), di simulatori, di spazi di socializzazione e soprattutto di un gruppo di maestri che ama portare gli studenti a toccare con mano il materiale calcestruzzo, lungo tutto il suo percorso di lavorazione, dal laboratorio al cantiere. Compliment, dunqu,i a questo progetto, che è tutto da studiare e da imitare. Enti pubblici e soggetti privati sono fortemente invitati a farlo, perché un futuro radioso, per tutti quanti, può germogliare soltanto da esperienze così . Lucia Edvige Saronni Direttore Responsabile leStrade 1-2/2020 07_07_EDITORIALE LUCIA.indd 7 28/02/20 11:44

7 LS<br />

Avevamo iniziato lo scorso anno, il 2019, con un mio editoriale dal titolo “La grande opera della manutenzione”. Un chiodo<br />

fisso per la nostra rivista, del resto, dato che il primo numero della sua storia, il 1° <strong>gennaio</strong> 1898, si apriva proprio con<br />

un accorato appello del mitico direttore-fondatore, l’ingegner Massimo Tedeschi, a promulgare una buona e necessaria<br />

legge a sostegno della manutenzione delle strade comunali. V alicati i 120 anni di attività di divulgazione delle buone<br />

pratiche stradali e, più in generale, infrastrutturali, esattamente 12 mesi fa abbiamo dedicato un intero fascicolo al tema<br />

alle opere pubbliche e, per l’appunto, alla manutenzione, riprendendo la formula degli speciali varati nel 2018, ovvero<br />

costruendo intorno a un nucleo forte di approfondimento tecnico - Gli Specialisti - affidato ad autorevolissime voci del<br />

nostro settore (un grande grazie a tutti! ), un progetto di altissima qualità, capace di spiegare e insieme raccontare,<br />

annunciare e insieme far riflettere. Segnatamente sulle molte cose che potremmo fare, tutti insieme, per migliorare le<br />

nostre reti, stradali o ferroviarie che siano.<br />

Con questo numero, naturalmente ci riproviamo, rilanciando la formula dello “speciale” e cercando di arricchirla<br />

ulteriormente. A testimonianza di un impegno che proseguirà durante tutto il <strong>2020</strong>.. Tra i fili conduttore del numero che avete tra le mani ci sono<br />

le gallerie e le strade, in particolare nella loro componente “bitume e asfalto”, dato che saremo presenti e in gran forze ad Asphaltica <strong>2020</strong>, in<br />

concomitanza con il Samoter.<br />

Editoriale<br />

Manutenzione e formazione<br />

per iniziare bene il <strong>2020</strong><br />

Consigli di lettura al proposito: il focus sulle emulsioni del professor Carlo Giavarini, l’approccio “circular economy”<br />

oriented di un player innovativo del Made in Italy come Iterchimica e la grande storia della ripavimentazione del<br />

circuito inglese di Formula 1 di Silverstone, che proponiamo in italiano e inglese nel dossier Gli Innovatori (inciso da<br />

non trascurare: il numero va anche alla Conexpo di Las V egas, USA). Nonché , ultimo ma non ultimo, come si suol dire,<br />

l’articolo della sezione I P rotagonisti che rende conto degli sforzi dell’Anas nella messa in sicurezza e manutenzione<br />

della rete in generale e delle pavimentazioni in particolare.<br />

Già, la manutenzione. Un chiodo fisso che ritorna, anche e soprattutto in questo primo numero del <strong>2020</strong>. Per renderla<br />

efficace serve innanzitutto una capillare e trasparente attività di monitoraggio: è l’obiettivo dell’Archivio AINOP del<br />

MIT e anche di altre iniziative territoriali come quella di Regione Lombardia e del suo ASR Archivio Stradale Regionale,<br />

come raccontiamo più avanti. E di manutenzione ci parla a lungo e in modo impeccabile l’ingegner Pasquale Cialdini<br />

nella sua rubrica Sicurezza delle Infrastrutture (un apprezzatissimo ritorno), in cui prende spunto dal 40° anniversario<br />

del terremoto dell’Irpinia per lanciare un appello ai gestori: occorre rilanciare a tutti i costi l’“opera grande” della<br />

manutenzione delle infrastrutture. Prima che sia troppo tardi. Uno strumento già a nostra disposizione, ma ancora<br />

poco utilizzato: la Direttiva 2008/ 114/ CE sulle “infrastrutture critiche”.<br />

Chiudo con una nota su un tema che mi sta molto a cuore, quello dell’educazione delle giovani generazioni di<br />

tecnici, a cui su leStrade spessissimo abbiamo dato voce. Il 13 <strong>gennaio</strong> è stata inaugurata a Renate Brianza<br />

l’Accademia del Calcestruzzo. È una piccola grande scuola per i tecnologi di domani, che amplia l’attività<br />

formativa già pluriennale dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo guidato dal geometra Silvio Cocco.<br />

L’Accademia dispone di aule (intitolate ai grandi del nostro engineering Pier Luigi Nervi, Sergio<br />

Musmeci e Riccardo Morandi), di simulatori, di spazi di socializzazione e soprattutto di un gruppo<br />

di maestri che ama portare gli studenti a toccare con mano il materiale calcestruzzo, lungo<br />

tutto il suo percorso di lavorazione, dal laboratorio al cantiere. Compliment,<br />

dunqu,i a questo progetto, che è tutto da studiare e da<br />

imitare. Enti pubblici e soggetti privati sono fortemente<br />

invitati a farlo, perché un futuro radioso, per tutti quanti,<br />

può germogliare soltanto da esperienze così .<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore Responsabile<br />

leStrade<br />

1-2/<strong>2020</strong><br />

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