LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020
- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni
- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
- Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea
- Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni
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Q<br />
41 LS<br />
6<br />
6. Priorità e cluster<br />
Generazione del campione<br />
e selezione dei manufatti<br />
Sono stati inizialmente individuati circa 400 manufatti sulla<br />
rete viaria provinciale, appartenenti alle strade classificate<br />
R1 e R2 (DGR n. V II/ 19709 del 3 dicembre 2004), includendo<br />
alcuni casi critici e con una distribuzione sul territorio<br />
regionale proporzionale ai km di strade gestiti da Province<br />
e Città Metropolitana di Milano.<br />
Entrando nel metodo di alcuni aspetti riguardanti la definizione<br />
del campione, la selezione ulteriore è stata svolta, in<br />
stretta collaborazione con Province e Città metropolitana di<br />
Milano, attraverso i seguenti criteri:<br />
1. Individuazione delle eventuali anomalie: Manufatti di<br />
competenza di altri Enti Gestori / Manufatti con luce inferiore<br />
ai 6 m o dismessi / Opere composte da più ponti affiancati e<br />
caratterizzati da diversi schemi statici e/ o caratteristiche<br />
geometriche e meccaniche;<br />
2. Individuazione di manufatti alternativi da sostituire/ aggiungere.<br />
uindi, i risultati sono stati segnalati dal Politecnico di Milano<br />
a Regione Lombardia e il gruppo di lavoro ha identificato<br />
l’elenco dei manufatti oggetto di analisi, attraverso il “fascicolo<br />
del manufatto”.<br />
‘ ‘<br />
•<br />
• L l a<br />
• D<br />
d l a s<br />
• C a<br />
• D a s<br />
• D a u l ( p f l u l<br />
• D a d f u l<br />
• D a d p<br />
• C M<br />
Fascicolo del manufatto<br />
Un esito oltremodo concreto di questo percorso è la realizzazione<br />
il cosiddetto “fascicolo del manufatto”, i cui obiettivi<br />
sono:<br />
Alimentazione del database delle opere viarie;<br />
Stima degli indicatori di priorità;<br />
Suddivisione del patrimonio infrastrutturale in clusters’’.<br />
I contentui del fascicolo:<br />
Sezione 1: Id entif ica z ione<br />
Sezione 2: oca iz z z ione<br />
Sezione 3: es criz ione tecnica el tru ttu ra<br />
Sezione 4: ra tteris tiche cos tru ttive<br />
Sezione 5: ti torici<br />
Sezione 6: ti id ra ici onte via e)<br />
Sezione 7: ti i nz iona ità<br />
Sezione 8: ti i es os iz ione<br />
Sezione 9: ens im ento IT.<br />
Punti critici e di favore<br />
Il percorso fin qui affrontato, che ha coinvolto oltre a Regione<br />
Lombardia altri gestori stradali del territorio, ha già potuto<br />
condurre all’individuazione di una serie di difficoltà incontrate<br />
in corso d’opera, nonché di alcuni aspetti espositivi.<br />
Occupiamoci di entrambi. Criticità riscontrate:<br />
• Mancanza di relazioni e disegni tecnici delle strutture;<br />
• Parziale disponibilità di documentazione storica di progetto<br />
e di collaudo dell’opera d’arte, spesso realizzate da<br />
altri soggetti;<br />
• Per i ponti fluviali: mancanza di sezioni fluviali e relazioni<br />
idrauliche/ idrologiche o, dove presenti, difficoltà nel localizzare<br />
la geometria della struttura nella sezione fluviale;<br />
• Per alcune opere è necessario fare chiarezza rispetto alla<br />
competenza di gestione (Convenzioni in essere o in definizione)<br />
o sui limiti di competenza;<br />
• Carico di lavoro non indifferente per gli enti competenti.<br />
Per quanto riguarda gli aspetti positivi, invece, il gruppo di<br />
lavoro ha riscontrato:<br />
• Una buona conoscenza del patrimonio (materiali, tipologia<br />
strutturale e geometria);<br />
• Una buona memoria storica del personale tecnico (stima<br />
dell’anno di costruzione e cronologia interventi);<br />
• Per i ponti fluviali: disponibilità di dati idraulici per le opere<br />
sui corsi d’acqua maggiori.<br />
Un primo riepilogo dati raccolti può essere quello sintetizzato<br />
in tab. 1.<br />
TAB. 1 RIEPILOGO DEI DATI RACCOLTI<br />
Ponti in c.a./c.a.p. per grandi attraversamenti 13<br />
Ponti in c.a./c.a.p. di luce media 239<br />
Ponti metallici e a struttura mista 42<br />
Ponti in muratura 13<br />
Ponti ad arco in c.a./c.a.p 24<br />
Ponti stallati 4<br />
Non classificabile automaticamente 23<br />
Totale 358<br />
Sono stati dunque consegnati i “fascicoli manufatti” di 358<br />
ponti, che possono essere assegnati nei rispettivi cluster.<br />
Sono in corso, inoltre, attività di analisi dei dati e sviluppo<br />
delle ulteriori fasi di progetto.<br />
Azioni e priorità<br />
Per completare il quadro, seguendo sempre il filo dell’esposizione<br />
dell’ing. Aldo Colombo, riepiloghiamo qui le principali<br />
azioni e finanziamenti attualmente dedicati alla questione<br />
del monitoraggio/ salvaguardia della rete infrastrutturale,<br />
nonché la definizione delle priorità. Tra le azioni, ricordiamo<br />
le seguenti:<br />
• Piano manutenzione 2018-<strong>2020</strong> per CMM e Province su<br />
rete prioritaria di competenza per 16,7 mln € / anno;<br />
• Accordo con Politecnico di Milano: svolto in sinergia<br />
con Enti proprietari della rete stradale, in primis CMM<br />
e Province, ANAS e le concessionarie autostradale e<br />
ferroviarie;<br />
• Finanziamento a CMM e Province per il monitoraggio delle opere<br />
d’arte stradali di competenza: piano di riparto 2019-2021,<br />
I Protagonisti<br />
1-2/<strong>2020</strong>