LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020

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09.06.2020 Views

36 “Sulle gallerie lavoriamo in sintonia con l’Europa Più fondi stanziati per l’ammodernamento dei ponti” 10 Lo stato delle infrastrutture: interviene il Ministro Paola De Micheli Il monitoraggio a tappeto come primo necessario passo per avviare una profonda azione di manutenzione programmata e preventiva delle nostre reti infrastrutturali, in un’ottica finalmente “terotecnologica” e orientata al Life Cycle Engineering. Questa rivista ne parla da anni, intensificando progressivamente spunti e contributi. Lo facciamo anche su questo numero speciale che introduce il 2020, un anno che confidiamo possa essere davvero quello dell’operatività. Intanto, la lente dei media generalisti, pochi giorni dopo la Befana, dopo aver messo in cima alle priorità (ma questo è avvenuto solo dopo una disgrazia epocale come quella del Polcevera, non prima) l’allarme ponti, si sono accorti che nel nostro Paese esiste un problema di messa in sicurezza delle gallerie stradali, secondo alcune priorità definite dall’UE fin dal 2004, con la direttiva 54, e dall’Italia con la legislazione di reperimento. Si tratta delle ben note, specialmente ai lettori di questa rivista, gallerie della rete TEN superiori ai 500 m di lunghezza. Già, ma le altre? Da parte nostra abbiamo più volte affrontato il tema con alcuni esperti del settore e di certo torneremo a farlo, ragionando sull’analisi e non dando troppa retta alle emozioni e ai clamori. Resta il fatto che, confusione e approssimazione mediatica a parte, portare alle luci certe questioni non può che essere motore di azione, di operatività, quella che anche noi auspichiamo. Perché davvero, come si dice un po’ gergalmente ma con una certa indibbia efficacia, ora le chiacchiere stanno a zero. O anche a sotto-zero. Sulla questione “gallerie a rischio” sollevata dai media è intervenuta anche il Ministro De Micheli, il 10 gennaio: “Il CSLLPP - ha detto - ha semplicemente risposto ad ASPI sulla questione della definizione di standard oggettivi riguardanti le misure compensative che l’Italia, d’accordo con la UE, ha concordato nei casi in cui non risultasse possibile effettuare gli interventi di adeguamento entro i termini richiesti. Si tratta di una normale dialettica tecnica, attivata all’interno delle normative vigenti, che non solleva alcun rischio particolare”. Quindi, il Ministro, che abbiamo incontrato nel corso di una visita tecnica presso il cantiere della M4 di Milano (ne diamo notizia in un altro articolo su questo stesso numero), ha fatto cenno anche alla questione ponti e viadotti: “In questo caso specifico, abbiamo stanziato tutte le risorse disponibili nell’anno 2019, che sono interamente arrivate a destinazione ai soggetti titolati a impiegarle per interventi di messa in sicurezza. Tra le altre cose, abbiamo chiuso il decreto che finanzia i viadotti per le © Autostrade per l’Italia province per una quota pari a circa 250 milioni di euro, nonché, alla fine dello scorso anno, il piano di manutenzione viadotti di Anas che ha più che raddoppiato gli interventi proprio sui viadotti. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubbici nei prossimi giorni emanerà le linee guida ufficiali per la sicurezza sui viadotti”. Sul tema tunnelling è anche naturalmente intervenuta la principale concessionaria chiamata in causa, ovverso Autostrade per l’Italia, che ha fornito anche i dati dell’adeguamento, che è prevalentemente di natura impiantistica: 90% dei lavori già conclusi, 10% in corso di aggiudicazione. “Il 30 aprile 2019 Autostrade per l’Italia, come richiesto dalla Commissione Permanente Gallerie del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - precisa una nota - ha attivato una serie di misure compensative, avvalorate da un apposito studio sulla sicurezza, per garantire un livello di sicurezza e prevenzione pari o maggiore rispetto a quello che si otterrà alla fine degli adeguamenti in corso. Tali misure, notificate al MIT il 17 aprile 2019, consistono prevalentemente nel presidio delle gallerie ai fini antincendio, nel posizionamento di vasche di riserva idrica agli imbocchi di ciascun fornice, nell’adozione di kit assorbenti da impiegare in caso di sversamento di liquidi”. Lo scorso 6 novembre 2019, la Commissione Permanente Gallerie del MIT ha indicato ad ASPI la necessità di implementare ulteriori misure compensative, che la società si è impegnata ad attivare quanto prima, confermando tuttavia la piena idoneità dei sistemi adottati finora. Lo stesso 10 gennaio, infine, giornata dunque ad alto tasso di notizie infrastrutturali, il CdA di ASPI ha conferito mandato all’AD Roberto Tomasi di dare rapido avvio alla gestione diretta delle attività di progettazione e direzione lavori - finora affidate a SPEA - attraverso l’istituzione di una specifica business unit/divisione di ingegneria dedicata, a riporto del DG, che potrà avvalersi di tutti i necessari supporti esterni da selezionare, di volta in volta, secondo le procedure previste dalle vigenti normative. La riforma gestionale rientra nell’ambito del processo di trasformazione di Autostrade per l’Italia, già avviato nel corso del 2019. L’interruzione dei rapporti tra ASPI e SPEA, con riferimento alle attività di direzione e progettazione lavori, verrà gestito con modalità tali da non pregiudicare il regolare svolgimento delle attività in corso. 10. Una galleria della rete ASPI 11. Il Ministro De Micheli nel corso di una visita a un cantiere della M4 a Milano il 10 gennaio scorso 11 © leStrade I Protagonisti 1-2/2020 12/2015 leStrade

37 LS Da ASPI e IBM un’innovativa soluzione IoT per il monitoraggio in tempo reale della rete Dal progetto pilota alla copertura totale delle opere entro fine 2020 Dalla tecnica alla tecnologia. Lo stesso giorno dell’emanazione del Decreto di varo dell’Archivio AINOP, il 21 novembre scorso, Autostrade per l’Italia ha annunciato oggi una soluzione innovativa che integra la nuova tecnologia di IBM per il monitoraggio e la gestione delle infrastrutture progettata per supportare gli operatori nel controllare lo stato delle infrastrutture di rete, sia in tempo reale sia durante l’intero ciclo di vita delle strutture. La nuova piattaforma digitale integrerà le attività di ispezione, monitoraggio strutturale e manutenzione per consentire la gestione continua di infrastrutture quali ponti, gallerie e strade. Attraverso dispositivi mobili collegati al sistema, i tecnici che effettuano le ispezioni avranno a disposizione informazioni specifiche relative all’infrastruttura su cui stanno operando. Questo, insieme alla documentazione di progetto, rappresenterà un valido supporto tecnologico per supportare gli operatori a determinare se e quando è necessario effettuare la manutenzione. Per esempio, le attività ispettive non potranno essere concluse se non verranno eseguite tutte le azioni previste dalla check-list impostata nel software. I processi automatizzati del flusso di lavoro possono essere impostati per monitorare se le attività richieste sono state completate con successo. Inoltre, il processo di ispezione potrà essere finalizzato dall’operatore soltanto in seguito alle approvazioni di tutti i livelli di responsabilità richiesti. Tale work-flow consentirà agli operatori di gestire l’infrastruttura e le informazioni associate in modo condiviso e trasparente. Il sistema metterà anche a disposizione modelli 3D delle infrastrutture monitorate, nonché immagini scattate dai tecnici ed elaborate dall’intelligenza artificiale, per classificare qua- 12 12. Monitorare le infrastrutture attraverso l’innovazione tecnologica: © Autostrade per l’Italia è l’obiettivo del progetto di Autostrade per l’Italia e IBM li sezioni potrebbero richiedere manutenzione e suggerire le attività da svolgere con ulteriori controlli e verifiche da parte dell’operatore. La piattaforma di monitoraggio dialogherà in tempo reale con i sensori installati sulle infrastrutture, il cui numero crescerà progressivamente. Questa tecnologia IoT consentirà di creare una banca dati digitale centralizzata contenente informazioni costantemente aggiornate su tutte le 4.300 opere (ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie) facenti parte della rete ASPI. Il nuovo sistema sarà avviato in Italia in via sperimentale e verrà inizialmente testato su tre viadotti: il Bisagno, sull’autostrada A12 in Liguria, il Romano e il Corvi, entrambi sull’autostrada A16 in Puglia. L’obiettivo è che la tecnologia venga implementata su tutte le 1.943 grandi strutture di rete entro la fine del 2020. I Protagonisti roxtec.com/it

37 LS<br />

Da ASPI e IBM un’innovativa soluzione IoT per il monitoraggio in tempo reale della rete<br />

Dal progetto pilota alla copertura totale delle opere entro fine <strong>2020</strong><br />

Dalla tecnica alla tecnologia. Lo stesso giorno dell’emanazione del Decreto di<br />

varo dell’Archivio AINOP, il 21 novembre scorso, Autostrade per l’Italia ha annunciato<br />

oggi una soluzione innovativa che integra la nuova tecnologia di IBM per il<br />

monitoraggio e la gestione delle infrastrutture progettata per supportare gli operatori<br />

nel controllare lo stato delle infrastrutture di rete, sia in tempo reale sia durante<br />

l’intero ciclo di vita delle strutture. La nuova piattaforma digitale integrerà<br />

le attività di ispezione, monitoraggio strutturale e manutenzione per consentire<br />

la gestione continua di infrastrutture quali ponti, gallerie e strade. Attraverso dispositivi<br />

mobili collegati al sistema, i tecnici che effettuano le ispezioni avranno a<br />

disposizione informazioni specifiche relative all’infrastruttura su cui stanno operando.<br />

Questo, insieme alla documentazione di progetto, rappresenterà un valido<br />

supporto tecnologico per supportare gli operatori a determinare se e quando<br />

è necessario effettuare la manutenzione. Per esempio, le attività ispettive non<br />

potranno essere concluse se non verranno eseguite tutte le azioni previste dalla<br />

check-list impostata nel software. I processi automatizzati del flusso di lavoro<br />

possono essere impostati per monitorare se le attività richieste sono state completate<br />

con successo. Inoltre, il processo di ispezione potrà essere finalizzato<br />

dall’operatore soltanto in seguito alle approvazioni di tutti i livelli di responsabilità<br />

richiesti. Tale work-flow consentirà agli operatori di gestire l’infrastruttura e le<br />

informazioni associate in modo condiviso e trasparente. Il sistema metterà anche<br />

a disposizione modelli 3D delle infrastrutture monitorate, nonché immagini<br />

scattate dai tecnici ed elaborate dall’intelligenza artificiale, per classificare qua-<br />

12 12. Monitorare<br />

le infrastrutture<br />

attraverso<br />

l’innovazione<br />

tecnologica:<br />

© Autostrade per l’Italia<br />

è l’obiettivo<br />

del progetto<br />

di Autostrade<br />

per l’Italia<br />

e IBM<br />

li sezioni potrebbero richiedere manutenzione e suggerire le attività da svolgere<br />

con ulteriori controlli e verifiche da parte dell’operatore.<br />

La piattaforma di monitoraggio dialogherà in tempo reale con i sensori installati<br />

sulle infrastrutture, il cui numero crescerà progressivamente. Questa tecnologia<br />

IoT consentirà di creare una banca dati digitale centralizzata contenente informazioni<br />

costantemente aggiornate su tutte le 4.300 opere (ponti, viadotti, cavalcavia<br />

e gallerie) facenti parte della rete ASPI. Il nuovo sistema sarà avviato in Italia<br />

in via sperimentale e verrà inizialmente testato su tre viadotti: il Bisagno, sull’autostrada<br />

A12 in Liguria, il Romano e il Corvi, entrambi sull’autostrada A16 in Puglia.<br />

L’obiettivo è che la tecnologia venga implementata su tutte le 1.943 grandi<br />

strutture di rete entro la fine del <strong>2020</strong>.<br />

I Protagonisti<br />

roxtec.com/it

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