LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni - Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
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09.06.2020 Views

20 News Notiziario chiuso il 17 Febbraio 2020 Attualità Campagna controlli ad ampio raggio Circa settanta milioni di euro. È quanto Autostrade per l’Italia ha stabilito di destinare al controllo di 587 gallerie per verificarne la piena conformità alle norme vigenti. L’attività pianificata prevede due fasi. Una prima, di monitoraggio, è stata affidata a tre società esterne (Lombardi, Sws e Rocksoil), esperte in materia, e ha preso il via nel gennaio scorso. A essere attenzionate, da subito, le infrastrutture con oltre 40 anni di vita prive di impermeabilizzazione. In tutte le gallerie prese in esame si provvederà a una serie di ispezioni e verifiche, legate, più nel dettaglio, allo stato del calcestruzzo e delle canaline. Anche il corretto e sicuro fissaggio di tutti gli impianti è un elemento che le società incaricate sono chiamate a certificare. Qualora in corso di intervento emerga una qualsiasi criticità in relazione agli aspetti analizzati, è stato disposto un primo intervento. Conclusa questa fase (si parla di marzo 2020), per le 587 gallerie selezionate si annuncia una seconda tranche di controlli più ‘in profondità’, preceduti dal lavaggio delle calotte. È a questo punto che la tecnologia diventa ancora più protagonista. Per i rilievi in profondità si utilizzeranno il georadar, grazie al quale è possibile scoprire difetti non rilevabili a un semplice esame visivo e il laser scanner (apparecchio molto importante per stabilire se all’interno dell’infrastruttura vi sono zone umide e, quindi, a rischio distacco/crollo). I dati acquisiti fungeranno da base per disporre eventuali indagini aggiuntive mirate. L’analisi strumentale sarà seguita da una nuova tornata ispettiva, visiva e acustica e dalla percussione manuale del rivestimento. Per evitare eccessivo disagio agli automobilisti, gli accessi dei tecnici sono compresi entro una fascia oraria che va dalle ore 22 alle ore 6, con conseguente parallela chiusura della viabilità. Si ricorda in questo contesto che nel novembre 2019, in una sua relazione, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva denunciato il mancato rispetto, in materia di sicurezza, dei criteri di cui alla direttiva europea n. 54 del 2004, puntando il dito contro 200 gallerie della rete nazionale. Per la metà circa (105) si trattava di infrastrutture gestite da Autostrade per l’Italia. A fronte dell’intimazione a sanare nel più breve tempo possibile la situazione rilevata ricorrendo alle misure richieste, la società per azioni replicava parlando di lavori già avviati, garantendo però al contempo che non si registravano problemi nelle strutture attenzionate. La smentita, se di questo si può parlare, è arrivata poco più tardi, il 30 dicembre scorso, a seguito del distacco di due tonnellate di materiali dalla volta della galleria Bertè sulla A26. Autostrade per l’Italia, che ancora oggi vede a rischio il rinnovo della concessione, è così corsa prontamente ai ripari, presentando un piano di sostanziale ammodernamento della sua rete di gallerie, per il quale ha stanziato risorse economiche già preventivate. I circa settanta milioni di euro di cui alla fase di ispezione e per il primo intervento, appunto, a cui andranno a sommarsi i fondi, allo stato non quantificabili, richiesti laddove si richiedano risanamenti. Saranno distratti dai 400 milioni di euro iscritti al quadriennio 2020-2023. Quel che è certo è che, prima di pensare al piano manutenzione, occorre che le metodologie applicate all’attività disposta da Autostrade per l’Italia siano approvate dalla commissione istituita su stimolo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, a cui è richiesta l’elaborazione dei parametri di riferimento per le concessionarie autostradali. Il gruppo di 587 gallerie sotto sorveglianza sono ripartite come segue: 285 sulla direzione di Tronco di Genova, 17 su quella di Milano, 10 Bologna, 113 Firenze, 10 Fiano Romano, 30 Cassino, 70 Pescara e 52 direzione Tronco di Udine. AUTOSTRADE.IT News Attualità 1-2/2020 leStrade

Ripartiti i lavori della Torino-Lione Con l’assegnazione del contratto legato al cantiere di Chiomonte, in Val di Susa, sono ripartiti gli interventi in Italia legati alla linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. La scelta di TELT (Tunnel Euralpin Lyon turin), società italo-francese che gestisce il maxi intervento, è ricaduta su un raggruppamento che unisce aziende nostrane, d’oltralpe e svizzere. Si tratta di Salini Impregilo, Vinci Constructions France TP, Dodin Campenon Bernard e CSC Enterprise de Constructions. L’appalto, del valore di 40 milioni di euro, prevede la realizzazione, in un arco di tempo di 19 mesi, di 23 nicchie di interscambio della profondità di 3 metri. Lunghezza variabile tra 30 e 40 metri. Le nicchie saranno ricavate nella galleria esistente, così da consentire ai mezzi operativi di muoversi e far avanzare i lavori relativi al tunnel Cambio al vertice per A4 Holding Gonzalo Alcalde-Rodríguez è il nuovo Direttore Generale di A4 Holding, società del Gruppo Abertis, a cui compete la gestione delle autostrade A4 Brescia- Padova e A31 Valdastico. Il manager di origine spagnola, di cui si sottolinea l’esperienza in pianificazione strategica, fusioni e acquisizioni di società, accordi di concessione e progetti legati alle infrastrutture, si è laureato in Ingegneria Civile al Politecnico della natìa Madrid. Arriva da Autopistas Metropolitanas de Puerto Rico, dove ricopriva il ruolo di CEO. Il collegamento con il Gruppo Albertis si deve però all’esperienza in Autopista Vasco, che provvide a integrare nel 2009. A4HOLDING.IT di base anche sul fronte italiano, dove sono rimasti fermi a lungo complice lo scontro tra le forze politiche favorevoli e contrarie all’infrastruttura. L’apertura delle cavità trasformerà il cunicolo della Maddalena in via di servizio e di ventilazione per il tunnel di base. La scelta di TELT rappresenta la prima applicazione del ‘Patto del Territorio’ siglato con Regione Piemonte e Commissario di Governo. In fase di assegnazione Adeguamento e riqualifica Milano Serravalle-Milano Tangenziali SpA ha reso noto che sono stati aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria del viadotto di Rho sulla A50 Tangenziale Ovest di Milano per un valore di circa sei milioni di euro. Nei primi otto mesi a partire da febbraio - nota Serravalle - si provvederà al ripristino della carreggiata nord, ripartendo quella sud su due corsie per senso di marcia. Nei successivi sette mesi la situazione sarà invertita. Una volta concluso anche questo passaggio, gli automobilisti potranno disporre di tre corsie di transito per direzione. I lavori di manutenzione straordinaria si collocano nell’ambito del piano di riqualifica strutturale e di adeguamento alla normativa antisismica dei viadotti. SERRAVALLE.IT dell’appalto, si è perciò tenuto conto, ai fini del punteggio, delle clausole ambientali e sociali previste nel documento e studiate per tutelare i territori interessati dalla linea ferroviaria mediante una spinta verso l’impiego di manodopera del luogo. L’idea è quella di contribuire a tutelare l’ambiente naturale abbattendo il numero di veicoli privati in entrata e in uscita dal cantiere. Una cinquantina, nello specifico, 21LS gli operai che nei prossimi due anni lavoreranno alla realizzazione delle 23 nicchie. Il punto sui lavori della linea ferroviaria Torino-Lione parla di scavi per una trentina di chilometri sui 162 totali. Nove di questi sono da sottrarre ai 57 del tunnel di base, la cui chiusura è attesa, secondo i piani, nel 2026, data dopo la quale si passerà a realizzare il sistema ferroviario vero e proprio. Occorrerà posare i binari e realizzare le reti elettriche, oltre a pensare a tutte le opere secondarie richieste dall’infrastruttura. Per restare però al presente, le previsioni indicano che nel corso dell’anno corrente saranno bandite gare per un valore di 5 miliardi di euro, quattro destinati alle attività in Francia, uno a quelle in Italia. Tempi e cifre, giustificati dalla imponenza dell’intervento, ma tutti da verificare. TELT-SAS.COM 1 28/09/18 18:30 Sigillatrici stradali Sealant melters / Fondoirs a mastic Via Buscate 6 - 20020 Magnago (MI) Italy www.eliaperoni.it e-mail: info@eliaperoni.it Tel. +39 0331 658090 - Fax. +39 0331 306430 News Attualità

20<br />

News<br />

Notiziario chiuso il 17 Febbraio <strong>2020</strong><br />

Attualità<br />

Campagna controlli<br />

ad ampio raggio<br />

Circa settanta milioni di euro. È<br />

quanto Autostrade per l’Italia<br />

ha stabilito di destinare al<br />

controllo di 587 gallerie per<br />

verificarne la piena conformità<br />

alle norme vigenti. L’attività<br />

pianificata prevede due fasi.<br />

Una prima, di monitoraggio, è<br />

stata affidata a tre società<br />

esterne (Lombardi, Sws e<br />

Rocksoil), esperte in materia, e<br />

ha preso il via nel <strong>gennaio</strong><br />

scorso. A essere attenzionate,<br />

da subito, le infrastrutture con<br />

oltre 40 anni di vita prive di<br />

impermeabilizzazione. In tutte<br />

le gallerie prese in esame si<br />

provvederà a una serie di<br />

ispezioni e verifiche, legate, più<br />

nel dettaglio, allo stato del<br />

calcestruzzo e delle canaline.<br />

Anche il corretto e sicuro<br />

fissaggio di tutti gli impianti è<br />

un elemento che le società<br />

incaricate sono chiamate a<br />

certificare. Qualora in corso di<br />

intervento emerga una qualsiasi<br />

criticità in relazione agli aspetti<br />

analizzati, è stato disposto un<br />

primo intervento. Conclusa<br />

questa fase (si parla di marzo<br />

<strong>2020</strong>), per le 587 gallerie<br />

selezionate si annuncia una<br />

seconda tranche di controlli più<br />

‘in profondità’, preceduti dal<br />

lavaggio delle calotte. È a<br />

questo punto che la tecnologia<br />

diventa ancora più<br />

protagonista. Per i rilievi in<br />

profondità si utilizzeranno il<br />

georadar, grazie al quale è<br />

possibile scoprire difetti non<br />

rilevabili a un semplice esame<br />

visivo e il laser scanner<br />

(apparecchio molto importante<br />

per stabilire se all’interno<br />

dell’infrastruttura vi sono zone<br />

umide e, quindi, a rischio<br />

distacco/crollo). I dati acquisiti<br />

fungeranno da base per<br />

disporre eventuali indagini<br />

aggiuntive mirate. L’analisi<br />

strumentale sarà seguita da<br />

una nuova tornata ispettiva,<br />

visiva e acustica e dalla<br />

percussione manuale del<br />

rivestimento. Per evitare<br />

eccessivo disagio agli<br />

automobilisti, gli accessi dei<br />

tecnici sono compresi entro una<br />

fascia oraria che va dalle ore 22<br />

alle ore 6, con conseguente<br />

parallela chiusura della viabilità.<br />

Si ricorda in questo contesto<br />

che nel novembre 2019, in una<br />

sua relazione, il Consiglio<br />

Superiore dei Lavori Pubblici<br />

aveva denunciato il mancato<br />

rispetto, in materia di<br />

sicurezza, dei criteri di cui alla<br />

direttiva europea n. 54 del<br />

2004, puntando il dito contro<br />

200 gallerie della rete<br />

nazionale. Per la metà circa<br />

(105) si trattava di<br />

infrastrutture gestite da<br />

Autostrade per l’Italia.<br />

A fronte dell’intimazione a<br />

sanare nel più breve tempo<br />

possibile la situazione rilevata<br />

ricorrendo alle misure richieste,<br />

la società per azioni replicava<br />

parlando di lavori già avviati,<br />

garantendo però al contempo<br />

che non si registravano<br />

problemi nelle strutture<br />

attenzionate. La smentita, se di<br />

questo si può parlare, è arrivata<br />

poco più tardi, il 30 dicembre<br />

scorso, a seguito del distacco di<br />

due tonnellate di materiali dalla<br />

volta della galleria Bertè sulla<br />

A26. Autostrade per l’Italia, che<br />

ancora oggi vede a rischio il<br />

rinnovo della concessione, è<br />

così corsa prontamente ai<br />

ripari, presentando un piano di<br />

sostanziale ammodernamento<br />

della sua rete di gallerie, per il<br />

quale ha stanziato risorse<br />

economiche già preventivate. I<br />

circa settanta milioni di euro di<br />

cui alla fase di ispezione e per il<br />

primo intervento, appunto, a<br />

cui andranno a sommarsi i<br />

fondi, allo stato non<br />

quantificabili, richiesti laddove<br />

si richiedano risanamenti.<br />

Saranno distratti dai 400 milioni<br />

di euro iscritti al quadriennio<br />

<strong>2020</strong>-2023. Quel che è certo è<br />

che, prima di pensare al piano<br />

manutenzione, occorre che le<br />

metodologie applicate<br />

all’attività disposta da<br />

Autostrade per l’Italia siano<br />

approvate dalla commissione<br />

istituita su stimolo del Ministro<br />

delle Infrastrutture e dei<br />

Trasporti Paola De Micheli, a cui<br />

è richiesta l’elaborazione dei<br />

parametri di riferimento per le<br />

concessionarie autostradali.<br />

Il gruppo di 587 gallerie sotto<br />

sorveglianza sono ripartite come<br />

segue: 285 sulla direzione di<br />

Tronco di Genova, 17 su quella di<br />

Milano, 10 Bologna, 113 Firenze,<br />

10 Fiano Romano, 30 Cassino,<br />

70 Pescara e 52 direzione Tronco<br />

di Udine.<br />

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