LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020
- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni
- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
- Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea
- Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni
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La sicurezza percepita nei veicoli autonomi<br />
Un contributo dal GdL del Comitato dedicato che si occupa di aspetti etici, sociali e di safety<br />
Via G. Caraci, 36<br />
00157 Roma<br />
Tel. 06.41583323<br />
Fax 06.41583364<br />
E-mail: segreteria@aipcr.it<br />
www.aipcr.it<br />
PIARC ITALIA<br />
Associazione<br />
Mondiale<br />
della Strada<br />
a cura di Leonardo Annese<br />
Il Gruppo di Lavoro A spetti etici,<br />
sociali e di sicurezza, incardinato<br />
nel Comitato tecnico P IA R C<br />
Guida autonoma e connessa, sta<br />
approfondendo le problematiche<br />
di percezione e di accettazione<br />
della guida autonoma attraverso<br />
studi e sondaggi mirati sviluppati<br />
sul territorio italiano. Daniele A .<br />
Bilanzuoli, membro del Gruppo di<br />
lavoro, nonché formatore, educatore<br />
e studioso della psicologia della guida<br />
ha voluto dare un contributo al nostro<br />
lavoro che q ui riportiamo.<br />
Entro i prossimi 5 anni, le auto a<br />
guida autonoma saranno realtà. Ma<br />
ci si arriverà a tappe, passando per<br />
veicoli semi-automatici. A dirlo è<br />
Frost & Sullivan 1 , a fronte di un’analisi<br />
condotta recentemente sullo stato<br />
dello sviluppo delle tecnologie. Il<br />
crescente interesse degli automobilisti<br />
verso i sistemi di assistenza alla<br />
guida evoluti, in grado di prendere<br />
i comandi della vettura in maniera<br />
autonoma in alcuni casi - come in<br />
autostrada, mantenendo velocità<br />
e distanza di sicurezza, leggendo i<br />
segnali stradali, intervenendo sui<br />
freni in caso di emergenza, ecc. -, sta<br />
spingendo le case automobilistiche ad<br />
investire denaro ed energie in questa<br />
direzione, per arrivare alle tanto<br />
annunciate auto a guida autonoma, in<br />
grado cioè di arrivare a destinazione<br />
da sole, senza che l’uomo tocchi<br />
i comandi. Prima di immaginare<br />
quel momento, andiamo a capire la<br />
percezione delle parsone che saranno<br />
coinvolte in maniera attiva come<br />
passeggeri o come utenti passivi<br />
della strada in una visione globale.<br />
L’indagine di Frost & Sullivan, svolta<br />
su un campione di 41.932 persone in<br />
51 Paesi, ha evidenziato 2 che:<br />
- Giovani, persone con alto reddito,<br />
persone con alto livello di educazione<br />
scolastica sono ottimisti verso<br />
l’avvento della guida autonoma;<br />
- I Paesi dell’Europa occidentale<br />
sono consapevoli della direzione<br />
tecnologica da seguire e gli<br />
investimenti da prevedere per lo<br />
sviluppo di AV ma pessimisti riguardo<br />
la sicurezza stradale;<br />
- Contrariamente, i Paesi asiatici in<br />
via di sviluppo sono i più ottimisti per<br />
l’integrazione dei veicoli autonomi nel<br />
sistema strada;<br />
- L’ottimismo nello sviluppo degli<br />
AV da parte degli stati che stanno<br />
investendo maggiormente per la<br />
sicurezza potrebbe, globalmente,<br />
ridurre il divario nella sicurezza<br />
stradale.<br />
I giovani di genere maschile sono<br />
più ottimisti nei riguardi della<br />
sicurezza degli AV e ritengono che<br />
basteranno pochi anni perché gli AV<br />
siano realmente sicuri. Grazie alla<br />
spinta positiva di questa categoria,<br />
antropologicamente più propensa<br />
a prendere dei rischi alla guida,<br />
l’introduzione degli AV porterebbe<br />
maggiori benefici in termini di<br />
sicurezza stradale.<br />
Le persone con un maggior reddito<br />
sono altresì propense a ritenere<br />
pochi gli anni in cui gli AV saranno<br />
perfettamente sicuri in strada. Gli<br />
stati con una maggior presenza<br />
sul territori di veicoli per densità<br />
demografica e un più basso tasso di<br />
incidentalità, hanno una profonda<br />
consapevolezza verso gli AV ma sono<br />
più pessimisti verso la sicurezza<br />
attuale e futura degli AV . Le persone<br />
di questi stati reputano che la<br />
sicurezza migliorerà in pochi anni con<br />
la presenza degli AV nell’iterazione<br />
con i veicoli a 2 e 3 ruote, definiti<br />
utenti a rischio. La percezione della<br />
sicurezza legata agli AV tra i Paesi che<br />
hanno il più alto numero di incidenti<br />
per guida incauta e gli stati in via<br />
di sviluppo coincide sia con i gruppi<br />
sociodemografici e le aree geografiche<br />
ASSOCIAZIONE PIARC ITALIA<br />
che stanno affrontando le sfide più<br />
importanti sul fronte della sicurezza<br />
stradale e lo sviluppo di infrastrutture<br />
più moderne e sicure, evidenziando,<br />
di fatto, la possibilità di ridurre tale<br />
disparità sul fronte della sicurezza<br />
stradale in un’ottica globale.<br />
Tra i vantaggi per la sicurezza che<br />
gli intervistati si aspettano con<br />
l’avvento degli AV , vi è un divario<br />
molto solido tra scettici ed entusiasti:<br />
mentre il 56,8% degli entusiasti è<br />
sicuro delle migliorie nel campo della<br />
sicurezza, solo il 7,4% degli scettici e<br />
il 20,7% degli indifferenti ha la stessa<br />
sicurezza sul tema sicurezza legata<br />
agli AV . Dall’analisi comparativa tra<br />
vari Paesi nel mondo, significativi i<br />
risultati emersi in Germania, Cina,<br />
Giappone e USA. La guida autonoma<br />
è considerata “inquietante” dal 42%<br />
degli intervistati in Giappone rispetto<br />
al 66% in USA: il 43% in Giappone<br />
crede nella bontà tecnologica degli AV<br />
rispetto al 74% in Cina. Solo il 37%<br />
in Giappone ritiene che entro il 2028<br />
gli AV faranno parte della quotidianità<br />
rispetto al 65% in Cina.<br />
Uno studio condotto in USA, Regno<br />
Unito e Australia nel 2014 ha messo<br />
in risalto differenze significative:<br />
in USA hanno una visione molto<br />
ottimistica degli AV ma anche un<br />
forte preoccupazione nella guida degli<br />
stessi rispetto ai risultati emersi dalle<br />
altre due nazioni.<br />
Un’ ulteriore correlazione emerge<br />
dall’analisi su 40 Paesi mostrando<br />
una debole ma positiva relazione<br />
tra il tasso di incidentalità e dubbi<br />
dell’effettiva sicurezza degli AV .<br />
Conoscere la relazione tra sicurezza<br />
percepita per gli AV e volontà nel<br />
cambiare il proprio atteggiamento<br />
durante la guida privata, può fare<br />
luce sulla potenziale sicurezza dovuta<br />
all’introduzione degli AV .<br />
In un’indagine realizzata in USA nel<br />
2013, per il 59,5% degli intervistati il<br />
fattore sicurezza degli AV rappresenta<br />
il motivo principale che influenza il<br />
giudizio nei confronti degli stessi AV ,<br />
l’82% indica nella sicurezza il fattore<br />
che attira maggiormente l’attenzione<br />
verso gli AV prima del fattore costo.<br />
Un ulteriore studio mostra che solo<br />
il 17% degli adulti in USA ritiene la<br />
sicurezza il principale fattore degli<br />
AV rispetto alla media internazionale,<br />
31%. Anche se l’evidente opinione<br />
positiva della sicurezza degli AV<br />
potrebbe trainare le persone ad<br />
usarle, la preoccupazione verso<br />
la sicurezza può essere il maggior<br />
ostacolo verso l’interesse degli AV .<br />
Da una sondaggio internazionale<br />
emerge che il 50% degli intervistati<br />
non salirebbe su un AV , il 45% vuole<br />
avere il controllo del veicolo, il 23%<br />
è spaventato dalla possibilità di un<br />
attacco hacker al veicolo AV , il 64.5%<br />
è dubbioso sulla affidabilità degli AV .<br />
La percezione della sicurezza è spesso<br />
la barriera che blocca l’idea di un<br />
acquisto a breve termine di un veicolo<br />
a guida autonoma.<br />
In conclusione, come ci si può fidare<br />
di qualcosa che non si conosce del<br />
tutto? E che per giunta macina<br />
all’interno della sua architettura la<br />
nostra privacy? Come si può lavorare<br />
per far fronte a problemi di grande<br />
responsabilità collaborando con<br />
macchine che non si conoscono a<br />
fondo? E quale sinergia potrebbe<br />
sviluppare il binomio uomomacchina,<br />
quando mancano fiducia e<br />
trasparenza? L’IA è dunque trasversale<br />
e ubiqua, sicché domandarsi e<br />
comprendere fino a che punto ci si può<br />
fidare dell’apprendimento profondo è<br />
imprescindibile. Nello stabilire questo<br />
rapporto fiduciario servirà essere cauti<br />
dato che insegneremo all’AV miriadi di<br />
dati che riguardano proprio noi essere<br />
umani. Il Gruppo di lavoro PIARC<br />
Aspetti etici, sociali e di sicurezza<br />
della guida automa affronterà anche<br />
le tematiche sociali con particolare<br />
riguardo alle diverse fasce di utenti<br />
stradali come le persone con disabilità,<br />
gli anziani e le mobilità alternative<br />
e sostenibili. L’intelligenza artificiale<br />
e la sua etica avrà una particolare<br />
attenzione per capire il ruolo degli<br />
algoritmi nella gestione del veicolo<br />
autonomo (Daniele A . Bilanzuoli)<br />
1. Frost & Sullivan, società di consulenza aziendale<br />
impegnata in ricerche di mercato e analisi, consulenza<br />
sulla strategia di crescita e formazione aziendale in<br />
diversi settori. Ha sede a Mountain View, in California,<br />
USA, e ha 40 uffici in sei continenti.<br />
2. Fonte: MIT 2019.<br />
1-2/<strong>2020</strong> leStrade