09.06.2020 Views

LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
- Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea
- Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

124<br />

La sicurezza percepita nei veicoli autonomi<br />

Un contributo dal GdL del Comitato dedicato che si occupa di aspetti etici, sociali e di safety<br />

Via G. Caraci, 36<br />

00157 Roma<br />

Tel. 06.41583323<br />

Fax 06.41583364<br />

E-mail: segreteria@aipcr.it<br />

www.aipcr.it<br />

PIARC ITALIA<br />

Associazione<br />

Mondiale<br />

della Strada<br />

a cura di Leonardo Annese<br />

Il Gruppo di Lavoro A spetti etici,<br />

sociali e di sicurezza, incardinato<br />

nel Comitato tecnico P IA R C<br />

Guida autonoma e connessa, sta<br />

approfondendo le problematiche<br />

di percezione e di accettazione<br />

della guida autonoma attraverso<br />

studi e sondaggi mirati sviluppati<br />

sul territorio italiano. Daniele A .<br />

Bilanzuoli, membro del Gruppo di<br />

lavoro, nonché formatore, educatore<br />

e studioso della psicologia della guida<br />

ha voluto dare un contributo al nostro<br />

lavoro che q ui riportiamo.<br />

Entro i prossimi 5 anni, le auto a<br />

guida autonoma saranno realtà. Ma<br />

ci si arriverà a tappe, passando per<br />

veicoli semi-automatici. A dirlo è<br />

Frost & Sullivan 1 , a fronte di un’analisi<br />

condotta recentemente sullo stato<br />

dello sviluppo delle tecnologie. Il<br />

crescente interesse degli automobilisti<br />

verso i sistemi di assistenza alla<br />

guida evoluti, in grado di prendere<br />

i comandi della vettura in maniera<br />

autonoma in alcuni casi - come in<br />

autostrada, mantenendo velocità<br />

e distanza di sicurezza, leggendo i<br />

segnali stradali, intervenendo sui<br />

freni in caso di emergenza, ecc. -, sta<br />

spingendo le case automobilistiche ad<br />

investire denaro ed energie in questa<br />

direzione, per arrivare alle tanto<br />

annunciate auto a guida autonoma, in<br />

grado cioè di arrivare a destinazione<br />

da sole, senza che l’uomo tocchi<br />

i comandi. Prima di immaginare<br />

quel momento, andiamo a capire la<br />

percezione delle parsone che saranno<br />

coinvolte in maniera attiva come<br />

passeggeri o come utenti passivi<br />

della strada in una visione globale.<br />

L’indagine di Frost & Sullivan, svolta<br />

su un campione di 41.932 persone in<br />

51 Paesi, ha evidenziato 2 che:<br />

- Giovani, persone con alto reddito,<br />

persone con alto livello di educazione<br />

scolastica sono ottimisti verso<br />

l’avvento della guida autonoma;<br />

- I Paesi dell’Europa occidentale<br />

sono consapevoli della direzione<br />

tecnologica da seguire e gli<br />

investimenti da prevedere per lo<br />

sviluppo di AV ma pessimisti riguardo<br />

la sicurezza stradale;<br />

- Contrariamente, i Paesi asiatici in<br />

via di sviluppo sono i più ottimisti per<br />

l’integrazione dei veicoli autonomi nel<br />

sistema strada;<br />

- L’ottimismo nello sviluppo degli<br />

AV da parte degli stati che stanno<br />

investendo maggiormente per la<br />

sicurezza potrebbe, globalmente,<br />

ridurre il divario nella sicurezza<br />

stradale.<br />

I giovani di genere maschile sono<br />

più ottimisti nei riguardi della<br />

sicurezza degli AV e ritengono che<br />

basteranno pochi anni perché gli AV<br />

siano realmente sicuri. Grazie alla<br />

spinta positiva di questa categoria,<br />

antropologicamente più propensa<br />

a prendere dei rischi alla guida,<br />

l’introduzione degli AV porterebbe<br />

maggiori benefici in termini di<br />

sicurezza stradale.<br />

Le persone con un maggior reddito<br />

sono altresì propense a ritenere<br />

pochi gli anni in cui gli AV saranno<br />

perfettamente sicuri in strada. Gli<br />

stati con una maggior presenza<br />

sul territori di veicoli per densità<br />

demografica e un più basso tasso di<br />

incidentalità, hanno una profonda<br />

consapevolezza verso gli AV ma sono<br />

più pessimisti verso la sicurezza<br />

attuale e futura degli AV . Le persone<br />

di questi stati reputano che la<br />

sicurezza migliorerà in pochi anni con<br />

la presenza degli AV nell’iterazione<br />

con i veicoli a 2 e 3 ruote, definiti<br />

utenti a rischio. La percezione della<br />

sicurezza legata agli AV tra i Paesi che<br />

hanno il più alto numero di incidenti<br />

per guida incauta e gli stati in via<br />

di sviluppo coincide sia con i gruppi<br />

sociodemografici e le aree geografiche<br />

ASSOCIAZIONE PIARC ITALIA<br />

che stanno affrontando le sfide più<br />

importanti sul fronte della sicurezza<br />

stradale e lo sviluppo di infrastrutture<br />

più moderne e sicure, evidenziando,<br />

di fatto, la possibilità di ridurre tale<br />

disparità sul fronte della sicurezza<br />

stradale in un’ottica globale.<br />

Tra i vantaggi per la sicurezza che<br />

gli intervistati si aspettano con<br />

l’avvento degli AV , vi è un divario<br />

molto solido tra scettici ed entusiasti:<br />

mentre il 56,8% degli entusiasti è<br />

sicuro delle migliorie nel campo della<br />

sicurezza, solo il 7,4% degli scettici e<br />

il 20,7% degli indifferenti ha la stessa<br />

sicurezza sul tema sicurezza legata<br />

agli AV . Dall’analisi comparativa tra<br />

vari Paesi nel mondo, significativi i<br />

risultati emersi in Germania, Cina,<br />

Giappone e USA. La guida autonoma<br />

è considerata “inquietante” dal 42%<br />

degli intervistati in Giappone rispetto<br />

al 66% in USA: il 43% in Giappone<br />

crede nella bontà tecnologica degli AV<br />

rispetto al 74% in Cina. Solo il 37%<br />

in Giappone ritiene che entro il 2028<br />

gli AV faranno parte della quotidianità<br />

rispetto al 65% in Cina.<br />

Uno studio condotto in USA, Regno<br />

Unito e Australia nel 2014 ha messo<br />

in risalto differenze significative:<br />

in USA hanno una visione molto<br />

ottimistica degli AV ma anche un<br />

forte preoccupazione nella guida degli<br />

stessi rispetto ai risultati emersi dalle<br />

altre due nazioni.<br />

Un’ ulteriore correlazione emerge<br />

dall’analisi su 40 Paesi mostrando<br />

una debole ma positiva relazione<br />

tra il tasso di incidentalità e dubbi<br />

dell’effettiva sicurezza degli AV .<br />

Conoscere la relazione tra sicurezza<br />

percepita per gli AV e volontà nel<br />

cambiare il proprio atteggiamento<br />

durante la guida privata, può fare<br />

luce sulla potenziale sicurezza dovuta<br />

all’introduzione degli AV .<br />

In un’indagine realizzata in USA nel<br />

2013, per il 59,5% degli intervistati il<br />

fattore sicurezza degli AV rappresenta<br />

il motivo principale che influenza il<br />

giudizio nei confronti degli stessi AV ,<br />

l’82% indica nella sicurezza il fattore<br />

che attira maggiormente l’attenzione<br />

verso gli AV prima del fattore costo.<br />

Un ulteriore studio mostra che solo<br />

il 17% degli adulti in USA ritiene la<br />

sicurezza il principale fattore degli<br />

AV rispetto alla media internazionale,<br />

31%. Anche se l’evidente opinione<br />

positiva della sicurezza degli AV<br />

potrebbe trainare le persone ad<br />

usarle, la preoccupazione verso<br />

la sicurezza può essere il maggior<br />

ostacolo verso l’interesse degli AV .<br />

Da una sondaggio internazionale<br />

emerge che il 50% degli intervistati<br />

non salirebbe su un AV , il 45% vuole<br />

avere il controllo del veicolo, il 23%<br />

è spaventato dalla possibilità di un<br />

attacco hacker al veicolo AV , il 64.5%<br />

è dubbioso sulla affidabilità degli AV .<br />

La percezione della sicurezza è spesso<br />

la barriera che blocca l’idea di un<br />

acquisto a breve termine di un veicolo<br />

a guida autonoma.<br />

In conclusione, come ci si può fidare<br />

di qualcosa che non si conosce del<br />

tutto? E che per giunta macina<br />

all’interno della sua architettura la<br />

nostra privacy? Come si può lavorare<br />

per far fronte a problemi di grande<br />

responsabilità collaborando con<br />

macchine che non si conoscono a<br />

fondo? E quale sinergia potrebbe<br />

sviluppare il binomio uomomacchina,<br />

quando mancano fiducia e<br />

trasparenza? L’IA è dunque trasversale<br />

e ubiqua, sicché domandarsi e<br />

comprendere fino a che punto ci si può<br />

fidare dell’apprendimento profondo è<br />

imprescindibile. Nello stabilire questo<br />

rapporto fiduciario servirà essere cauti<br />

dato che insegneremo all’AV miriadi di<br />

dati che riguardano proprio noi essere<br />

umani. Il Gruppo di lavoro PIARC<br />

Aspetti etici, sociali e di sicurezza<br />

della guida automa affronterà anche<br />

le tematiche sociali con particolare<br />

riguardo alle diverse fasce di utenti<br />

stradali come le persone con disabilità,<br />

gli anziani e le mobilità alternative<br />

e sostenibili. L’intelligenza artificiale<br />

e la sua etica avrà una particolare<br />

attenzione per capire il ruolo degli<br />

algoritmi nella gestione del veicolo<br />

autonomo (Daniele A . Bilanzuoli)<br />

1. Frost & Sullivan, società di consulenza aziendale<br />

impegnata in ricerche di mercato e analisi, consulenza<br />

sulla strategia di crescita e formazione aziendale in<br />

diversi settori. Ha sede a Mountain View, in California,<br />

USA, e ha 40 uffici in sei continenti.<br />

2. Fonte: MIT 2019.<br />

1-2/<strong>2020</strong> leStrade

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!