09.06.2020 Views

LeStrade n. 1554 - gennaio/febbraio 2020

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche - Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea - Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni

- Sicurezza: appello per tutelare le infrastrutture critiche
- Gallerie: passato, presente e futuro della Napoli sotterranea
- Materiali: l'economia circolare nelle pavimentazioni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

8<br />

Normativa e Infrastrutture<br />

Le modifiche al Codice dei Contratti<br />

con riferimento al Decreto Fiscale<br />

Normativa e appalti: grandi cambiamenti nel 2019 per il D.Lgs 50/2016<br />

Claudio Guccione<br />

Avvocato<br />

Fondatore di P&I - Studio Legale Guccione<br />

& Associati<br />

L’avvocato Claudio Guccione è referente scientifico dell’Executive Master<br />

in Management delle Imprese di Costruzione della LUISS Business<br />

School (claudio.guccione@peilex.com)<br />

L’Opinione legale<br />

I<br />

l Codice dei Contratti Pubblici nell’anno che si è<br />

appena concluso ha subito numerosi e, a volte rilevanti,<br />

interventi di modifica, l’ultimo dei quali è<br />

rappresentato dalle recentissime novità del c.d. Decreto<br />

fiscale, D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in<br />

legge L. 19 dicembre 2019, n. 157.<br />

In principio fu il D.Lgs. n. 32/ 2019, cd. decreto “Sblocca<br />

cantieri”, convertito con varie modifiche in L. n. 55/ 2019<br />

e sorto dall’esigenza di meglio adattare le disposizioni<br />

del nostro diritto interno a quelle del diritto comunitario.<br />

Difatti, mediante l’apertura della procedura di infrazione<br />

n. 2018/ 2273, la Commissione europea aveva<br />

segnalato l’incompatibilità di alcune norme del D.Lgs..<br />

50/ 2016 - nella sua formulazione originaria - rispetto<br />

ai principi europei e, in particolare, ai contenuti delle<br />

direttive appalti del 2014. La parte più cospicua di tali<br />

censure, come noto, era indirizzata all’istituto del subappalto,<br />

con particolare riferimento al tema dei limiti<br />

quantitativi apposti allo stesso, all’obbligo di indicazione<br />

della terna dei subappaltatori, al divieto del cd.<br />

“subappalto a cascata” e al divieto di subappalto a favore<br />

di un operatore che fosse anche concorrente nella<br />

medesima gara. Sono poi stati oggetto di attenzione<br />

della Commissione anche i motivi di esclusione di cui<br />

all’art. 80 del D.Lgs. n. 50/ 2016 per irregolarità fiscali<br />

e contributive e per illecito professionale, le limitazioni<br />

all’avvalimento, l’esclusione automatica delle offerte<br />

anomale e il criterio di computo dei lotti per l’individuazione<br />

del valore dell’appalto, anche con riferimento<br />

alle opere di urbanizzazione a scomputo.<br />

Il D.Lgs. n. 32/ 2019, dunque, si è posto quale intervento<br />

dovuto, in base al principio di leale collaborazione<br />

dell’Unione europea, per recepire sia le indicazioni scaturenti<br />

dalla summenzionata procedura di infrazione -<br />

la n. 2018/ 2273 -, sia quelle scaturenti dal precedente<br />

rilievo comunitario - rappresentato dalla procedura di<br />

infrazione n. 2017/ 2090 - nonché le indicazioni emerse<br />

da alcune pronunce della Corte di Giustizia (si confrontino,<br />

ad esempio, le cause CGUE C-425/ 14, C-406/ 14,<br />

C-54/ 2018 e C-309/ 18). Tuttavia, l’operazione non può<br />

comunque dirsi completamente riuscita, atteso che sulle<br />

questioni in cui la Commissione ha lasciato maggior<br />

margine di manovra, il Legislatore italiano ha tentato<br />

di mantenere la precedente impostazione. Fra tutti,<br />

l’esempio più eclatante è certamente quello relativo<br />

ai limiti apposti al subappalto di cui l’Unione europea<br />

chiedeva la rimozione, mentre con il decreto “Sblocca<br />

cantieri” i limiti quantitativi erano solamente stati aumentati<br />

- dal 30% al 40% - e solo in via sperimentale<br />

e temporanea - fino al 31 dicembre <strong>2020</strong>. La questione<br />

si è, comunque, conclusa nel senso auspicato dalla<br />

Commissione europea grazie al per diretto intervento<br />

della Corte di Giustizia la quale, con la nota sentenza<br />

del 26 settembre 2019, causa C-63/ 18, ha imposto la<br />

rimozione di qualsiasi limite generale alla quota parte<br />

subappaltabile: il Legislatore italiano aveva tentato di<br />

opporre resistenza, ma tale resistenza ha dovuto comunque<br />

recedere rispetto al principio di diretta applicabilità<br />

del diritto europeo negli Stati membri.<br />

Tra le numerose modifiche apportate al Codice dei Contratti<br />

Pubblici ad opera del decreto “Sblocca cantieri”, bisogna<br />

poi sicuramente menzionare quelle proposte solo<br />

in via sperimentale fino a dicembre <strong>2020</strong>: la sospensione<br />

dell’obbligo per i Comuni non capoluogo di provincia<br />

di rivolgersi alle centrali di committenza, la sospensione<br />

dell’obbligo di utilizzare l’albo ANAC per la scelta<br />

dei commissari di gara, la sospensione dei limiti all’affidamento<br />

congiunto di progettazione ed esecuzione,<br />

l’applicazione delle regole sulla verifica posticipata del<br />

possesso dei requisiti nei settori ordinari… solo per citare<br />

le modifiche ad effetti temporaneamente limitati.<br />

In un’ottica di semplificazione sono state, infine, snellite<br />

le procedure di affidamento degli appalti sotto soglia<br />

con l’esclusione automatica delle offerte anomale<br />

e, in generale, è stata semplificata la disciplina della verifica<br />

delle offerte anomale. È stato ampliato lo spazio<br />

di applicazione del criterio di aggiudicazione del prezzo<br />

più basso, è stata prevista una nuova disciplina per la<br />

partecipazione alle gare da parte di operatori che versano<br />

in crisi di impresa, l’art. 80 sui requisiti di partecipazione<br />

è stato modificato in più punti ed è stata prevista<br />

l’attuazione di un Regolamento unico, ad oggi in<br />

fase di elaborazione, che accorpi i dieci regolamenti attuativi<br />

attualmente vigenti.<br />

Per concludere la rassegna degli interventi operati sul<br />

Codice nel corso dello scorso anno non bisogna infine<br />

dimenticare quelli più limitati e settoriali, conseguenti<br />

(i) al D.Lgs. n. 14 del 12 <strong>gennaio</strong> 2019, recante “Codice<br />

della crisi d' impresa e dell' insolvenza in attuazione<br />

della legge 1 9 ottobre 2 0 1 7 , n. 1 5 5 ”; (ii) alla legge n.<br />

37 del 3 maggio 2019, rubricata “Disposizioni per l' a-<br />

dempimento degli obblighi derivanti dall' appartenenza<br />

dell' Italia all' U nione europea - Legge europea 2 0 1 8 ”;<br />

(iii) alla legge n. 56 del 19 giugno 2019, rubricata “Interventi<br />

per la concretezza delle azioni delle pubbliche<br />

1-2/<strong>2020</strong> leStrade

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!