Casa ed Eleganza N.1 | 2020
«La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell'unità». Questa frase di Umberto Eco sintetizza la nascita di “Casa ed Eleganza”. Una rivista voluta da Fabrizio Zampetti per far conoscere questo mondo che si nutre di emozioni. Dove la bellezza, e quindi la ricerca del bello, è l’obiettivo. In una casa sono racchiuse emozioni, devono essere estratte attraverso le proprie esperienze, l’amalgama che si crea è qualcosa di unico per ognuno. Ma il fil rouge che unisce tutto è quello dell’eleganza, del raffinato, del ricercato. Luoghi dove lo spirito si può ritemprare o dove è bello lasciarsi andare, esperienze di vita da raccontare, oggetti da desiderare. Casa ed Eleganza è una rivista dove la bellezza, in tutte le sue forme, sarà di casa. Si andrà oltre la classica vetrina promozionale, ci sarà spazio per le storie di uomini e donne che cercano o creano il bello, per oggetti che incarnano l’eleganza, per mete circondate da panorami unici. Unità è varietà, varietà è unità. Un solo obiettivo diffondere la cultura del bello.
«La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell'unità». Questa frase di Umberto Eco sintetizza la nascita di “Casa ed Eleganza”. Una rivista voluta da Fabrizio Zampetti per far conoscere questo mondo che si nutre di emozioni. Dove la bellezza, e quindi la ricerca del bello, è l’obiettivo. In una casa sono racchiuse emozioni, devono essere estratte attraverso le proprie esperienze, l’amalgama che si crea è qualcosa di unico per ognuno. Ma il fil rouge che unisce tutto è quello dell’eleganza, del raffinato, del ricercato. Luoghi dove lo spirito si può ritemprare o dove è bello lasciarsi andare, esperienze di vita da raccontare, oggetti da desiderare. Casa ed Eleganza è una rivista dove la bellezza, in tutte le sue forme, sarà di casa. Si andrà oltre la classica vetrina promozionale, ci sarà spazio per le storie di uomini e donne che cercano o creano il bello, per oggetti che incarnano l’eleganza, per mete circondate da panorami unici. Unità è varietà, varietà è unità. Un solo obiettivo diffondere la cultura del bello.
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Lungo un periodo che dura
da quasi due secoli e si consolida
in sette generazioni, la
passione della famiglia Zonin
per il vino e per la vite è una
sorta di lungo racconto, che
inizia dalle colline di Gambellara
per raggiungere l’intero
mondo.
Di generazione in generazione,
la Famiglia Zonin ha rafforzato
il forte legame con la
sua terra natale, i suoi vigneti a
Gambellara, il paese nel cuore
del Veneto, incastonato tra
tesori artistici e architettonici.
E Gambellara ospita ancora
oggi la sede dell’azienda della
famiglia Zonin, che gestisce
una delle più importanti realtà
vitivinicole italiane a conduzione
familiare, con una produzione
di circa 50 milioni di
bottiglie, un team internazionale
di 700 professionisti e una
distribuzione in 110 paesi nel
mondo.
Capitolo 1
Una famiglia di viticoltori a
Gambellara e l’intuizione di
Domenico Zonin
Gambellara è un piccolo
paese di 1500 abitanti, situato
alle pendici dei monti Lessini,
vicino a Soave, nel cuore del
Veneto, una zona rinomata da
secoli per la sua produzione
vitivinicola.
Tra gli abitanti di Gambellara
c’era la famiglia Zonin, che
nei decenni successivi avrebbe
forgiato il suo destino e quello
della sua terra natale.
Su una mappa catastale
dei comuni di Sorio e Gambellara
Vicentina del 1821, si fa
menzione dei possessori di un
Ronco Arborato Vitato e Arativi
Arborati Vitati nelle persone
di due viticultori, Giovanni Battista
Zonin e Girolamo Antonio
Zonin. Questo documento è
considerato la “pietra miliare”,
che segna l’inizio del viaggio
compiuto dalla Famiglia Zonin
per realizzare il suo sogno.
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