Touch Journal 02/2020
Il numero 2 (maggio 2020) di Touch Journal, la testata trade di Nelson Srl
Il numero 2 (maggio 2020) di Touch Journal, la testata trade di Nelson Srl
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Anno 1 | Maggio 2020
Story
1
02
Business, consumatori, omnicanalità: le aziende dei settori hi-tech ed entertainment sono pronte alla nuova sfida.
Ricominciando. Dalle persone, oltre che dai prodotti.
Poste Italiane SPA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
2
TOUCH
Maggio 2020
Editoriale
Quando abbiamo ideato questo ambizioso numero di Touch Journal, una sola parola
ha ispirato e impresso energia: “Noi”. È stato spontaneo sceglierla come titolo di copertina.
Le pagine declinano il concetto di “io” al plurale, una collettività fatta ciascuna
dalle sue eccellenze e specificità, certo, pronta per affrontare una nuova fase del commercio
e del mercato. Mai come in questo momento le aziende sono fatte di persone: è
il tema forte per rimettere al centro talenti, know-how, capacità, team e individui dopo
un periodo di distanziamento forzato. “Noi” è un pronome inclusivo, che abbraccia gli
eccellenti protagonisti insieme con i lettori e chiunque veda il giornale. L’intento è stato
di esaltare l’importanza della consumer electronics in tutte le sue sfacettature, sublidi
Luca Figini - luca.figini@nelsonsrl.com
Un nuovo punto di partenza
mandola nella sua complessità. Attraversato il lockdown e le conseguenti difficoltà, il
mercato sta dando i segnali positivi che si attendevano. Soprattutto per il canale fisico,
perché i consumatori hanno riscoperto l’importanza della prossimità e del punto vendita
come elemento strutturale e non surrogabile dall’online per i servizi e l’esperienza
di prodotto. Così come avviene con gli eventi. Proprio perché sono mancati questi appuntamenti
abbiamo progettato il giornale come se fosse una sorta di fiera su carta, con
un’apertura affidata allo scenario di riferimento e assegnando a ogni brand lo spazio
nel quale raccontare la vision 2020. Che per noi è riassunta in questa frase: “Occorre
fare, degli ostacoli che incontriamo, dei punti di partenza” - Martin Luther King.
4 Story
6 Mobile/IT/
accessori
14 Gaming &
Entertainment
GfK descrive lo scenario
italiano dell’hi-tech. I dati
di vendita di inizio maggio
riportano i negozi fisici ai
livelli del 2019.
I più importanti brand nei
comparti telefonia mobile, It e
accessori spiegano i piani per il
2020 e confermano le roadmap
di prodotto.
Dopo il boom digitale del
lockdown il settore cerca la
riscossa, anche sull’onda delle
nuove console attese per il
periodo natalizio.
Trend
18 Consumer
electronics
Dal bianco all’audio/video
fino al Ped, la casa è tornata
al centro dell’attenzione
e del business. Due le parole
chiave: benessere a tutto
campo e pulizia.
La celebrazione
dell'omnicanalità
Il fil rouge che lega tutte le interviste
delle prossime pagine è sintetizzabile
in una parola: online.
I retailer si sono resi conto di
quanto l’e-commerce sia vitale: i
siti che hanno registrato le crescite
maggiori sono quelli delle
insegne tradizionali, rispetto ai
dati dei pure player. L’omnicanalità
è radicata nel processo di
acquisto del consumatore. Non
si può non abbracciarla, è diventata
imperativo renderla parte
sinergica del tutto. Ma non va
nemmeno trascurata una nuova
tendenza: la native discovery.
Una nuova opportunità per
raggiungere nuovi clienti e sostenere
le entrate incrementali
per un migliore ritorno dell’investimento.
La native discovery
si colloca nel momento in cui i
brand possono influenzare la
scelta dei consumatori, mettendo
in contatto i primi solo con
i clienti, o potenziali tali, che si
adattano perfettamente in base
agli interessi e ai gusti. Il marchio
diventa in sostanza una
voce autorevole di intercettamento
e indirizzamento delle
scelte di acquisto nella fase in
cui i consumatori stanno ancora
valutando cosa sia in effetti di
loro interesse.
In principio fu Mwc di Barcellona, nello scorso
febbraio, la prima grande fiera a piegarsi al
Covid-19. Poi una sfilza di posticipi o annullamenti.
Nel food l’Italia ha visto capitolare in
sequenza Vinitaly e Cibus, anche se l’evento di
Parma sta cercando una rimodulazione con un
format “light” in autunno. Nel mondo del design
il Salone del Mobile ha alzato bandiera bianca.
Ma anche nei settori delle tecnologie e dell’entertainment,
le fiere hanno patito un inesorabile
effetto domino: tutti i tasselli sono andati
al tappeto. L’E3 di Los Angeles (giugno) e la
Gamescom di Colonia (agosto) per il mondo dei
videogiochi. Ancora più rilevante la rimodulazione
della storica Ifa di Berlino, l'evento per
antonomasia della consumer electronics, previsto
dal 3 al 5 settembre con un format "light"
composto da quattro sezioni, ciascuna delle
quali non potrà ospitare più di mille persone
(per questioni sanitarie). Un annus horribilis, a
farla stretta. Che apre interrogativi in prospettiva.
Già perché tra qualche settimana molti enti
fieristici dovranno cominciare a muovere le pedine
sulla scacchiera per le edizioni del 2021.
Ma le aziende espositrici non hanno e non danno
visibilità sui piani futuri e sulle disponibilità
di investimento. Le formule di matching online,
un “ponte” necessario per tenere vivo il contatto
con clienti e visitatori, appaiono come un brodino.
Serve ancora tempo, oltre a tanta pazienza.
Fiere
Ifa 2020, nuovo format "light"
TOUCH JOURNAL
Direttore responsabile Luca Figini
Direttore editoriale Riccardo Colletti
Cover editor Alice Realini
Senior editor Matteo Borré
Marketing & Operations Roberta Rancati
Art direction Inventium s.r.l.
Stampa La Terra Promessa Società
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Editore Nelson Srl
Viale Murillo, 3 - 20149 Milano - Telefono 02.84076127
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Registrazione al Tribunale di Milano
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Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 1172376 del 5 Febbraio 2020
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TOUCH
4 Maggio 2020 Story
di Luca Figini
Dopo il lockdown, gli italiani tornano a comprare prodotti tech anche in negozio: +19%
nella prima settimana di maggio rispetto al 2019. Cambiano le esigenze, sfumano tra loro
i canali di acquisto e si conferma un atteggiamento più consapevole dei clienti finali
Il consumatore c’è.
E il mercato torna positivo
hanno chiamata
Fase 2, ma per
L’ l’elettronica di
consumo è il vero
inizio del 2020. Il 4 maggio
scorso si è celebrato una sorta
di “capodanno” del commercio,
dopo due mesi di clausura
forzata degli italiani e la coseguente
riduzione dei consumi,
lo spostamento delle attenzioni
verso l’online e la polarizzazione
su alcune categorie per
rispondere a esigenze congiunturali.
I dati di GfK per la settimana
dal 4 al 10 maggio sono
più che confortanti. Il Retail
Panel Weekly ha fatto registrare
una crescita del +19% a valore
rispetto allo stesso periodo
del 2019. Con un giro d’affari
di oltre 179 milioni di euro, è
stata la settimana con il fatturato
più alto da inizio anno. Ci
voleva. Era il segnale atteso e
che rimette in moto l’ecosiste-
ma dopo otto settimane di decrescita
del business: a partire
dalla Week 11 (15-21 marzo),
la consumer electronics aveva
sempre mostrato segno negativo.
Il segnale è foriero di ulteriori
buone news, perché a
beneficiare dell’espansione del
business sono stati soprattutto
i punti vendita fisici (solo -0,9%
rispetto al 2019), mentre il canale
online ha fatto registrate
crescite a tre cifre (+116%). La
fine del lockdown è coincisa
con il ritorno alla normalità
del canale offline: nel caso di
GfK, risultano operativi più
del 97% dei negozi monitorati.
Rimanendo in tema di territorio,
l’Italia del Sud e le Isole
hanno fatto segnare un +9,5%
nelle vendite in-store. Se invece
si guardano i dati dal punto
di vista dei comparti, risalta
il trend ancora positivo dei
prodotti It e Office per effetto
Il Retail Panel Weekly
nella settimana
dal 4 al 10 maggio
ha fatto segnare
un giro d’affari di 179
milioni di euro, il più
alto dall’inizio del
2020: crescite a tre cifre
nell’online, il canale
fisico torna ai livelli
di business del 2019
Fabrizio Marazzi,
Head of Market
Insights di GfK Italia
dello smart working e del digital
learning. Nel dettaglio: pc
portatili +154%, desktop +38%
e tablet +61%; le prestazioni di
sellout sono allineate online
e offline. L’exploit è firmato
dal Ped, anche per rispondere
a esigenze ben precise: i rasoi
crescono dell’88% e le macchine
per il caffè del 13%, entrambi
in comparazione con il 2019.
Il trattametno dell’aria non ha
mai smesso di macinare dati
positivi, con un prestigioso
+88% in virtù del traino delle
vendite dei prodotti per la purificazione.
Tornano a crescere
frigoriferi (+8,3%), Tv (+4,3%) e
soundbar (+16,6%).
Nuovi modi di interagire
“I dati a volume segnao un
cambio di trend fondamentale
ma dal lockdown esce un
consumatore diverso, abituato
a comprare online perché ha
avuto la necessità di orientarsi
agli e-commerce”, dice Fabrizio
Marazzi, Head of Market Insights
di GfK Italia. “Ne sia un
esempio il fatto che l’Italia sta
colmando il gap di diffusione
dei sistemi di digital payment
rispetto alla media europea. A
marzo il 37% delle famiglie che
ha acquistato via e-commerce
non si era mai rivolta a questo
canale precedenti 12 mesi”. Il
consumatore appare diverso,
meno legato alle abitudini precedenti
al Covid-19 e più attento
e consapevole dei bisogni e
del valore dei prodotti. “Un terzo
delle persone si affideranno
al revenge spending: non vedono
l’ora di tornare a fare acquisti”,
prosegue Marazzi. “Ma
il dato più importante è che il
45% dei consumatori rivedrà
le strategie di acquisto, non è
detto in negativo ma di sicuro
rivedrà il mix di consumo sulla
Story
5
L’indice globale
delle sensazioni del
consumatore (ICS)
ha sfiorato il minimo
storico dal 2019 (45) alla
fine del primo trimestre
2020 con un punteggio
pari a 46. Prima del
Covid era a 61
base di una domanda modificata
nel tempo. E poi il 25% degli
italiani potrebbe rallentare
o addirittura bloccare i consumi.
Analizzando i segnali deboli,
le aziende sono chiamate
a rivalutare la comunicazione e
il consumer journey, perché in
larghe fasce della popolazione
gli indicatori di fiducia durante
il lockdown hanno raggiunto
i minimi storici e la competizione
di acquisto non è solo
tra i dispositivi della consumer
electronics ma anche su altri
prodotti e servizi, dai vestiti
ai risoranti fin alle vacanze”.
È interessante notare che i dati
di GfK sono principalmente
a valore, perché uno dei trend
emergenti è la predisposizione
dei consumatori a orientarsi
verso i prodotti di fascia più
alta se non premium. “Per alcune
categorie e in alcuni casi
si è stati costretti a comprare
solo la categoria premium in
quanto era l’unica disponibile,
esaurita la fascia entry. A questo
si aggiunge un incremento
non indifferente di vendite del
bianco sui canali e-commerce
durante il lockdown”, continua
Marazzi. “Data l’impossibilità
di avere tecnici installatori a
disposizione, questo dato può
essere letto con una predisposizione
al fai da te o, comunque,
con una intenzione latente di
eseguire l’attivazione appena
possibile. Queste esperienze
confermano un atteggiamento
omnicanale di fatto del consumatore,
perché si concretizza
in un approccio mentale e
in una attitudine, non solo in
una mera scelta di dirottare gli
investimenti per motivi congiunturali”.
E il negozio fisico?
Secondo Marazzi , il punto
vendita di prossimità “ha registrato
risultati egregi in tutti i
settori, anche nella consumer
electronics grazie ai negozi indipendenti
e ai gruppi di acquisto
che hanno continuato a tenere
aperto soprattutto perché
in comuni più piccoli anche per
essere vicini alla clientela”. •
Aires
Davide Rossi
Direttore generale
“I rivenditori di prodotti elettronici e di elettrodomestici,
a cominciare da quelli aderenti
alle insegne afferenti ad Aires, non hanno mai
smesso di operare su base quotidiana, nello
scrupoloso rispetto delle disposizioni governative
e sanitarie. Lo abbiamo fatto per manifestare
la nostra vicinanza agli italiani durante
il lockdown. Continuiamo a farlo, dalla Fase
2 in poi, perché è il
nostro lavoro e con
responsabilità vogliamo
dimostrare
attenzione e rispetto
verso clienti, imprese,
lavoratori e
famiglie”.
TOUCH
6 Maggio 2020 Mobile/IT/Accessori
Dal “drive time” al “sofa time”: per continuare a rimanere connessi
durante il lockdown i consumatori hanno attivato tutti i dispositivi
di Luca Figini
Roadmap confermate,
trend in crescita costante
I
segnali sono
molto positivi,
perché nel giro
di un poche
settimane il mercato dell’elettronica
di consumo è passato
da un andamento a valore del
-30%, rispetto al 2019, a circa
-9% riferito alla settimana a
fine aprile fino ad arrivare al
dato positivo a inizio maggio.
Si prevede un rapido allineamento
verso la positività.
Spiega Fabrizio Marazzi, Head
of Market Insights di GfK Italia:
“Il trend sta migliorando molto.
Nei negozi stiamo tornando
alla normalità e il giro d’affari
sta migliorando progressivamente.
Stiamo monitorando i
dati settimanali, analizziando
un paniere di prodotti di riferimento
all’interno della grande
distribuzione organizzata e
specializzata, il canale Internet.
Un altro aspetto che imprime
positività riguarda le aperture
dei punti vendita. Nel perimetro
in cui andiamo a rilevare i
dati, si consideri che prima del
Covid-19 operavamo su circa
8.800 punti vendita; allo stato
attuale abbiamo già superato
gli 8.200 punti vendita tornati
alla “nuova normalità”.
In generale, i negozi specializzati
del retail stanno rapidamente
tornando a pieno
regime. Detto questo, durante
il lockdown si è verificato un
forte incremento delle vendite
online: nella settimana 17/2020
si è toccato il picco di +240%
rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso. È un dato importante
perché non riguarda
solo i pure player ma anche e
soprattutto gli e-commerce dei
retailer tradizionali nella forma
“click and mortar”. Anzi,
questi ultimi hanno fatto registrare
cifre maggiori rispetto
ai siti specializzati, a testimonianza
che le insegne stanno
spingendo sull’online”.
Le cifre possono essere analizzate
e guardate nei loro differenti
risvolti.
Osservando i consumi di tecnologia
imposti dal periodo
di clausura forzata in casa da
parte delle persone. “I segmenti
che stanno trainando, e su cui
ci stiamo anche noi concentrando
per tenere monitorati i
dati, riguardano i prodotti che
afferiscono all’ecosistema in
forte crescita che stiamo definendo
come Office at home.
Vale a dire che comprende una
serie di device tra cui printing,
pc, tablet, mobile, accessori e
prodotti annessi (consumabili
e così via)” prosegue Marazzi.
“Insomma, un segmento che
abbraccia tutto ciò che è la dotazione
tecnologica diventata
repentinamente necessaria per
lo smart working, che è stata
impattata da una domanda elevata
da parte di chi si è trovato
a lavorare da casa o a distanza.
L’altro tema forte riguarda
l’entertainment domestico. In
questo contesto, il gaming su
pc, senza dimenticare quello
su console, ha mostrato crescite
molto accentuate, trainando
l’accessoristica di riferimento.
Una indicazione si ottiene anche
solo prendendo il dato di
aprile, mese in cui abbiamo rilevato
una crescita superiore al
30% dei pc gaming e degli accessori
dedicati”.
Un altro grande segmento di
mercato che è stato impattato
in modo più che positivo
dalle abitudini imposte dal
lockdown e che si svilupperà
nelle prossime settimane è il
wellness. Un insieme grande e
variegato che comprende tra gli
altri la preparazione dei cibi a
casa, la riscoperta della salute
e, di conseguenza, i prodotto
e i piccoli elettrodomestici.“-
Stiamo registrando anche una
crescita di tutta la parte legata
alla cura della persona, non
solo perché sono rimasti chiusi
i parrucchieri”, conclude Marazzi.
“Significa che hanno beneficiato
segmenti di prodotto
quali shaver, hair clipper e, per
la parte maschile, i regolabarba,
tagliacapelli e rasoi. Anche in
questo caso i rialzi sono riferiti
al trend rispetto al 2019. Nelle
ultime settimane abbiamo visto
un miglioramento nei canai
tradizionali, ma ache in questo
caso è stato l’online a generare
i volumi più alti di sellout in
questi segmenti di prodotto”. •
Area
Luca Affini - General manager marketing & sales
Nel 2020 il mercato italiano è partito con qualche
incertezza: “La situazione che si presenta non è delle
migliori ma la nostra capacità di convertirci verso nuovi
business e tipologie di prodotto (inerenti al nostro
settore di riferimento), ci permette di avere un outlook
positivo per il prossimo futuro. In questa fase è ancora
prematuro, tuttavia, tracciare un obbiettivo sostenibile
per i prossimi mesi: rimane confermata l’ambizione di
mantenere un regime di fatturato paragonabile a quello
del 2019. Le nuove lineup di prodotti, con soluzioni
che si pongono in modo trasversale alle categorie,
sono state studiate per
perseguire questo target
in modo coerente”. Le
strategie necessarie per
attuare questo proposito
si basano su tre principi: “Innovazione, alta velocità
ed efficienza di realizzazione dei progetti e apertura a
canali e prodotti trasversali e sinergici”. Questo perché
i consumatori sono “complicati da interpretare ma
vogliamo credere che la voglia di respirare aria fresca e
vivere una nuova socialità, anche se a distanza, saranno
leve indispensabili per fare tornare le persone nei punti
vendita fisici. Abbiamo già chiari segnali di questa
tendenza, tuttavia l’argomento è delicato e le variabili
sono tante; per natura preferisco cogliere sempre gli
aspetti positivi”. Nei prossimi mesi, Area debutterà con
una nuova serie di prodotti, che andranno a rinnovare
la gamma anche per intercettare la domanda estiva. Il
tutto con un’attenta calibrazione dei canali online e
offline e una modulazione ad hoc di operazioni strategiche
e tattiche, quali comunicazione, promozionalità
e iniziative speciali. L’idea è ingaggiare i consumatori
sfruttando tutte le risorse possibili. Chiosa Affini: “Il
nostro focus rimane su un approccio B2C avanzato e
una predisposizione al social marketing”.
8
TOUCH
Maggio 2020
“Ci troviamo nella fortunata situazione di non modificare
gli obiettivi definiti a inizio 2020, che erano una
prosecuzione del progetto sviluppato negli ultimi due
anni impostato sulla creazione di valore, sul rafforzamento
del brand e sullo sviluppo di prodotto. Questi
sono i target che perseguiamo anche nel 2020. Non
abbiamo basato la nostra presenza in Italia sulla competizione
nelle quote di mercato, bensì su un business
model attento ai vari tipi di canali. Vogliamo arrivare
ai consumatori attraverso negozi online e offline in
grado di valorizzare i nostri prodotti. Ciò impone un
approccio impostato sulla cross canalità, scegliendo
pochi partner selezionati per i punti vendita tradizionali
e gli shop online che restituissero fedeltà al nostro
brand. Nei prossimi mesi ci aspettiamo di continuare a
creare valore intorno ad Asus con modelli pensati per
target di consumatori specifici, storicamente i nostri
power user ovvero i consumatori tech che riconoscono
nel nostro brand una valorizzazione e una differenziazione
rispetto alla concorrenza.
Un’altra tipologia a cui miriamo sono i gamer, in virtù
della gamma Rog Phone: con la seconda generazione
abbiamo avuto conferma che è segmento di mercato in
crescita. Detto questo, la roadmap 2020 è confermata,
anche perché avevamo lanci di prodotto previsti nel
“Gli obiettivi pre Covid-19
erano sicuramente
più ambiziosi, ora ci rendiamo
conto che i target
numerici non possono
ancora essere stimati e
previsti, mentre quelli
strategici sono rimasti
invariati. Le conseguenze
della pandemia potranno
anche portare una maggior
sensibilità nel consumatore
finale nella scelta
di prodotti certificati,
qualitativamente superiori
e con una filiera di produzione
e distribuzione
garantita, basata sui solidi
principi del commercio
Europeo. Sono anni che
ci battiamo per difendere
il nostro mercato da
attacchi di competitor
di dubbia affidabilità, da
prodotti di dubbia qualità
e di filiere di produzioni e
distribuzione non rispettose
delle regole e delle
leggi. La strategia attuale
è tutta basata sul nostro
cliente, sulla possibilità
che ritrovi la motivazione
per tornare a credere nel
mercato e nel futuro che,
seppur ci vede in difficoltà,
ha dimostrato come il
Mobile/IT/Accessori
Asus
Daniela Idi - Emea marketing & West Emea
business director smartphone
Celly
Stefano Bonfanti - Amministratore delegato
periodo primaverile e
a seguire. Le novità afferiscono
ai mondi del
mobile gaming e del
tech con modelli su cui esprimeremo la nostra capacità
di innovazione, valorizzando le caratteristiche degli
smartphone e cercando di evitare fenomeni di banalizzazione.
La nostra lineup sarà chiaramente differente
rispetto alla concorrenza come abbiamo fatto
con lo Zenfone 6 e il Rog Phone 2.
La presenza sul canale fisico è abbastanza limitata
perché abbiamo scelto di operare con pochi partner
selezionati. Anche nel momento in cui andiamo a distribuire
i nostri prodotti spesso scegliamo solo alcuni
punti vendita specifici. Per dire che siamo fortemente
già sbilanciati sul mondo online. Ai retailer fisici continueremo
a offrire modelli con una chiara differenziazione
rispetto ai competitor, in aggiunta a servizi
e attività di education per il consumatore. L’impegno
di Asus nel segmento degli smartphone è mantenere
coerenza con i progetti in corso, continuando a profondere
investimenti e iniziative per crescere anche a
volume. Ai nostri partner di canale quindi chiediamo
di fidarsi e di confidare nei progetti di espansione di
valore e di brand”.
presa la promozionalità e
le iniziative speciali. Comunicare
in modo facile
crediamo sia più indicato
per questi momenti; equivale
a dire che vogliamo
comunicare tanto, anche
a distanza, ma meglio, utilizzando
le piattaforme
laddove il cliente preferisce
ascoltare e vedere. I
dispositivi mobili torneranno
a essere un complemento
della vita sociale
e gli utenti cercheranno
quanto è mancato in questi
mesi per poter utilizzare
al meglio i device nelle
varie situazioni e abitudini
che difficilmente
cambieranno. Celly punta
sulla protezione, sulla
pulizia in primis perché
questo virus ci ha dimostrato
l’importanza di
proteggerci e di mantenere
pulito l’oggetto che più
di ogni altra cosa oggi utilizziamo
e tocchiamo. In
aggiunta ci sono le categorie
di accessori legati allo
smart working, allo studio
e in generale al potenziamento
dei device unito
al comfort di utilizzo. La
nostra azienda ha sofferto
comparto della telefonia
sia diventato di prima
necessità con tutte le conseguenze
di comportamento
che ne derivano.
L’online rappresenta per
noi e per tutti il presente e
il futuro: solo chi saprà velocemente
partire o continuare
in questo percorso
potrà dire di averci provato,
potrà sperimentare
cosa in realtà ha cambiato
questa pandemia. Le vendite
online non sono però
automatiche: serve strategia
e competenza, che
in pochi ancora hanno.
Negli store fisici, riprendiamo
il percorso delle
aree tematiche e della
shopping experience, senza
la quale i famosi metri
lineari diventano sempre
meno performanti. Il consumatore
deve essere guidato
maggiormente, ma
la troppa informazione
crea confusione e dunque
il punto vendita dovrà riuscire
ad agevolare la ricerca
da parte del cliente
finale. Cambierà anche la
comunicazione, perché si
trascinerà tutti gli aspetti
legati alla vendita, comcome
tutte quelle del settore,
ha riprogrammato
le strategie e ripianificato
la roadmap in funzione
dei cambiamenti previsti
e presunti. Siamo pronti
per tornare a collaborare
con i nostri clienti nella
ricerca delle attività che
dovranno permetterci di
recuperare quanto lasciato
indietro e di affrontare
il consumatore finale con
una proposta differente.
Abbiamo tantissime idee
da trasformare in progetti,
confidiamo che i clienti
abbiano la stessa voglia di
ripartire e di sentirsi uniti
in questo processo di forte
cambiamento. Il nostro
ruolo è cambiato nuovamente
e ci vediamo molto
più come partner che
fornitori. Lo studio dei
comportamenti di acquisto
ci dirà esattamente
dove investire le risorse e
come trovare, insieme ai
nostri partner, il mercato
che tornerà a crescere”.
Cellularline
Alessio Lasagni
Marketing & digital director
“L’imperativo di Cellularline è consolidare la nostra
leadership sul mercato degli accessori per dispositivi
mobili. Per fare questo, anche in considerazione
del profondo mutamento di contesto, riteniamo
fondamentale un riorientamento nel breve delle
nostre priorità e una ancora più stretta, se possibile,
collaborazione con i nostri partner. La premessa è
che non ci siamo mai fermati, garantendo servizio
e disponibilità dei nostri prodotti. Per pianificare
e modulare le strategie dei prossimi mesi, Cellularline
ha osservato e analizzato lo scenario che ha
cambiato stili di vita e abitudini di consumo. Abbiamo
poi scelto di reagire con un atteggiamento
propositivo, restando concentrati e costituendo una
task force commerciale. Stiamo già implementando
un piano d’azione unico e abbiamo chiamato questa
iniziativa #restart2gether. In sintesi parliamo
di un approccio organico alla categoria organizzato
in temi (per rendere i prodotti più adatti ai bisogni),
promozionalità mirata su prodotti “caldi” (per
renderli più accessibili), lanci di nuovi modelli selezionati
e progettati in tempi record sulla base delle
mutate esigenze. Uno sforzo ingente che abbraccerà
sia il fisico sia l’online. Parlando di consumatori,
da un lato appare evidente che la linea di tendenza
parla di un’alta pianificazione dell’acquisto e di una
convergenza verso una spesa che soddisfi bisogni
reali e urgenti o emergenti, come per esempio l’igiene
e la disinfezione. Dall’altro pensiamo che un
italiano su tre abbia di recente iniziato a orientarsi
verso un nuovo brand o provato nuovi prodotti per
la cifra innovativa dei prodotti o l’impegno sociale
profuso durante l’emergenza Coronavirus. Questo
significa che, oggi più che mai, l’innovazione, la
tempestività e la capacità di lettura del mercato
premieranno. Le categorie sulle quali stiamo investendo
maggiormente sono legate ad aree strategiche
come Home Office e Didattica a distanza,
Home/Family Living (fruizione di contenuti), oltre
che sulle soluzioni per lo sport a casa e all’aria
aperta, sugli accessori auto e altre famiglie di prodotto
che abbraccino la ripresa di abitudini anche
fuori dalle mura domestiche. L’innovazione si concretizza
in nuove gamme che soddisfano i bisogni
di sterilizzazione dei device (come gli sterilizzatori
Uv-c) e di utilizzare accessori igienizzati e antimicrobici.
Senza dimenticare il canale. Con l’approccio
consulenziale che ci contraddistingue e con la
consapevolezza di essere il category leader, sentiamo
la necessità di essere vicini al trade nell’interpretazione
della categoria rispetto ai mutamenti
sul fisico: contingentamento dei flussi di persone,
limitata presenza di personale nei negozi, tempi
visita ridotti, acquisti veloci, percorsi «pianificati».
Tutto questo sfocerà in proposte di assortimento ed
esposizione. Parlando dell’online, siamo in prima
linea nella formulazione di proposte commerciali,
analoghe a quelle che faremo
per il fisico, volte a
selezionare i prodotti più
idonei, renderli accessibili
e sostenerli con supporto
di comunicazione
adeguato, a partire dalle
piattaforme social”.
9
Doro
Mauro Invernizzi
Country director Italia
“Gli obiettivi per il 2020 si possono sintetizzare
in una frase: consolidare la
brand awareness con il nuovo smartphone
Doro 8050 e rilanciare, con la rinnovata
gamma, i feature phones 4G Lte per
imprimere valore al rinnovamento di
questo segmento di mercato, anche in
termini di prestazioni. Questo percorso
si snoda in strategie che tengono conto
delle esigenze mostrate dai clienti finali
durante il lockdown. Il contributo di
Doro è stato positivo nei confronti dei
clienti più bisognosi di tecnologia semplificata.
Faremo leva su queste azioni
per rinnovare l’attenzione dei clienti di
riferimento grazie anche al rilancio dei
nuovi prodotti 4G con videochiamata.
Inoltre, abbiamo avviato diverse iniziative
di supporto ai senior sul territorio,
in modo da non lasciarli soli in questa
particolare situazione e offrire un aiuto
concreto alle diverse necessità che potrebbero
presentarsi. Più in generale, il
comportamento dei consumatori è un
tema legato alla capacità di spesa ma
anche alla esigenza di ridurre gli spostamenti.
Per cui i negozi di prossimità potranno
riavere un ruolo da protagonisti
specialmente verso i clienti senior che,
nel frattempo, hanno scoperto l’utilità
dei servizi per telecomunicazioni e dei
Fitbit
Giovanni Bergamaschi - Regional director Sud Europa
“Fitbit è un’azienda impegnata
nel wellness. La
pandemia da Covid-19
ha dato più enfasi al benessere
personale, alla
conoscenza di sé stessi.
Questo ha portato all’accelerazione
di determinati
progetti che erano
già in essere in azienda,
al fine di renderli fruibili
in tempi più veloci: l’obiettivo
è permettere alla
tecnologia di migliorare
efficacemente il benessere
quotidiano. Il lascito del
lockdown è anche questo.
In concreto, abbiamo visto
un incremento del sellout
dispositivi correlati, meglio se semplificati.
Nel concreto, abbiamo avviato una
collaborazione con Korian, per dotare
i residenti delle loro case di risposo di
smartphone in grado di mantenerli in
contatto con i propri parenti ed evitare
il più possibile il senso di isolamento di
queste settimane. Lo stesso è stato fatto
con l’associazione Jesurum, la quale ha
ricevuto 150 telefoni Doro, dotati di Sim
Wind, per gli over 65 che sono stati dimessi
dopo aver contratto il Covid. Grazie
all’associazione abbiamo potuto anche
procedere a dei corsi di utilizzo dei nostri
telefoni, per assicurarci che le persone selezionate
potessero usare in maniera corretta
i nostri dispositivi. Sempre in merito
di educazione alla tecnologia, abbiamo
infine collaborato con l’Università degli
Studi Bicocca nell’ambito del progetto Bicocca
per la cittadinanza, il pacchetto di
servizi, opportunità e momenti di incontro
online proposti dall’Ateneo milanese
per affrontare l’emergenza Coronavirus.
All’interno del pacchetto vi è un servizio
pensato per gli over 65 chiamato Nonni
Connessi, una serie di video tutorial che
aiutino concretamente i nonni italiani
ad utilizzare le app che gli permettono
di stare in contatto con parenti e amici
in queste settimane in cui sono invitati
a rimanere nelle abitazioni. L’ingaggio
dei consumatori è un elemento fondante
e si attuerà facendo leva sulle novità
tecnologiche dei nostri prodotti e di
dei wearable destinati ai
bambini. Le settimane
passate in famiglia, con i
genitori a stretto contatto
con i figli, hanno determinato
l’esigenza di stimolare
gli utenti più piccoli
a muoversi, a fornire
motivazioni per rimanere
attivi con sfide di fitness
in ambito domestico. A
ciò si aggiunga l’esempio
del genitore rispetto al
bambino: scatta lo spirito
di emulazione, oltre al
fatto che l’adulto inizia a
prendere coscienza della
fisicità del bambino ed è
impegnato a migliorarne
la qualità di vita. Riflessioni
che, secondo me, rimarranno
anche nel prossimo
futuro. Ampliando
il ragionamento, l’app di
Fitbit è strettamente legata
alla community personale,
alla challenge tra
amici, al confronto tra i
come la loro
semplificazione
migliora la
qualità della
vita e con comunicazioni
mirate sui social.
Parlando
di prodotti, la gamma comprende lo
smartphone Doro 8050 grazie alla sua
rinnovata interfaccia d’uso semplificata
e al servizio di assistenza Response
by Doro, che consente di esercitare una
chiamata rapida a dei numeri di emergenza
selezionati (parenti o associazioni
di aiuto per anziani) tramite un semplice
pulsante e offrendo supporto diretto e
istantaneo a chiunque ne abbia bisogno.
Poi ci sono i nuovi feature phone Doro
7030 e 7010 che, grazie alla tecnologia
4G Lte, consentono la videochiamata
tramite WhatsApp stabilendo un nuovo
parametro di riferimento nel segmento
tipicamente caratterizzato da tecnologia
2G. Il canale online è oggetto di interesse
e in alcuni casi eccellenti, riportando
fedelmente le informazioni e i vantaggi
d’uso di alcune caratteristiche non sempre
note agli addetti di un punto vendita,
riesce ad essere un efficace strumento di
vendita. Ma non solo: l’online si rivela
anche un importante supporto per l’alfabetizzazione
alla tecnologia di tutti
i senior che stanno avendo solo ora un
primo approccio alla telefonia mobile”.
livelli di fitness. Solo che
queste competizioni sono
basate su dati certi, precisi,
misurati: il passaparola
sta funzionando, anche
perché l’applicazione
rappresenta un modo per
socializzare ulteriormente
in momenti di distanziamento
sociale. Questo
inizio d’anno ha avuto
influssi sull’equilibrio dei
canali distributivi. L’online
ha generato numeri
eclatanti, non essendo la
merce reperibile nei negozi
poiché chiusi. Ho visto
dati di crescita a tre cifre
percentuali dell’e-commerce,
incremento che
non ha compensato il canale
fisico. E questo penso
sia normale. Nel prossimo
futuro vedo una conferma
dell’online sia quello
dei pure player sia soprattutto
quello dei retailer
specializzati. E questo
implica che il canale fisico
dovrà essere più pronto
a operare in regime di
omnicanalità, gestendo
diversamente i regimi di
stock, la logistica e le rotazioni.
Questo perché le
dinamiche di acquisto e
approccio dei consumatori
stanno cambiando
repentinamente. Il cliente
finale è più cosciente degli
acquisti e delle scelte
che compie. La soluzione
per Fitbit è aumentare il
livello di interattività con
gli utenti e la community.
L’obiettivo ultimo è
fare in modo che i nostri
prodotti siano acquistati
perché vi si associa un
valore, una utilità reale e
concreta: non si sceglie il
wearable solo perché è di
moda ma anche perché è
uno strumento affidabile e
completo per raggiungere
uno uno stile di vita sano”.
HP
Tino Canegrati
Amministratore
delegato HP Italy
“Dal punto di vista della tecnologia e
delle aziende, ciò che abbiamo sperimentato
in questo periodo, per ragioni
di forza maggiore, permette di fare
un salto di qualità nell’uso di tecnologie
che semplificano la vita. Per esempio,
gli utenti si sono accorti che è
possibile sopravvivere senza lo smartphone
ma non senza il pc. Perché abbiamo
sempre dato per scontato che
il computer fosse un given e gli investimenti
si dirottavano sui dispositivi
mobili; risultato: si è cambiato lo
smartphone con un regime inferiore
a due anni, mentre un pc da 500 euro
resisteva per almeno quattro anni.
Ci si è resi conto che senza computer
sono penalizzate le attività personali
e lavorative, dalla comunicazione alla
produttività. Dal punto di vista delle
aziende, è stato necessario accettare
lo smart working che però deve essere
supportato da investimenti e adeguamenti
alla piattaforma It. Perché
smart working non significa solo avere
un pc e fare una videoconferenza: è
necessario permettere l’accesso in remoto
ai processi e alle risorse interne
all’azienda. Auspico che rimanagaa
tutto quello che abbiamo imparato,
in modo bilanciato, perché non penso
che improvvisamente si lavorerà
tutti a casa, si seguiranno lezioni solo
dallaa cameretta, si comprerà solo
online. E abbiamo imparato il ruolo
da assegnare alla tecnologia disponibile.
In un momento difficile, siamo
riusciti a governare egregiamente la
gestione dei prodotti e i rapporti con
il canale. Il nostro store HP onlilne ha
visto aumentare in modo considerevole
i volumi di vendita. A questo si è
sommato il raddoppio delle chiamate
al call center. Dunque, l’interazione
con il consumatore è aumentata in
modo importante. Sulla parte B2B,
la rete di vendita ha impostato l’operatività
con una serie di webinar per
aggiornare gli addetti sul territorio.
Questi strumenti online sono diventati
fondamentali per aiutare il cliente.
Questo mi fa dire che abbiamo iniziato
un percorso che cambierà tante
abitudini: il risultato sarà una fusione
ragionata delle cose migliori”.
10
TOUCH
Maggio 2020
Huawei Italy Cbg
Isabella Lazzini
Marketing & retail director
“Il 2020 rappresenta una
sfida importante e siamo
pronti per affrontarla.
Motivati dai risultati
raggiunti nel corso del
2019, con oltre 240 milioni
di device spediti a
livello globale di cui 10
milioni di smartphone
5G, continueremo a investire
per offrire a tutti
gli utenti la migliore
tecnologia possibile per
un’esperienza di altissima
qualità e multi
connessa grazie all’ecosistema
Huawei. Queste
le fondamenta per fronteggiare
una situazione
senza precedenti che sta
modificando le abitudini
di consumo. Da un punto
di vista prodotti, in Italia
continueremo a proporre
una lineup aggiornata
di device Huawei Hms,
che si arricchirà ulteriormente
nel corso dell’anno,
e sarà accompagnata
da prodotti Gms. Grande
attenzione sarà rivolta a
tablet e pc: abbiamo registrato
un incremento
di domanda di computer
e strumenti per la connettività,
da imputare
sicuramente alle nuove
necessità di smart working
della popolazione
italiana, alla quale continueremo
a rispondere
offrendo e garantendo la
consegna dei nostri prodotti.
Per lavorare sulla
strategia dei prossimi
mesi, non possiamo non
tenere conto della situazione
in cui si trova l’Italia,
così come il mondo
intero. La nostra priorità
rimangono i consumatori,
che ci hanno scelto in
passato e che continuano
a farlo anche in questo
complicato periodo. Al
centro delle nostre attività,
c’è l’espansione dell’ecosistema
Huawei, sia
esso prodotto o servizio.
Nel primo trimestre del
2020, le spedizioni globali
di prodotti indossabili
sono aumentate di oltre
il 60%, le spedizioni di Pc
di oltre il 120% e le cuffie
Tws di oltre il 150%. Non
vediamo l’ora di lavorare
con partner globali e locali
per fornire prodotti
innovativi e servizi di
LG
Claudio Castellano
Marketing manager divisione mobile
“La priorità di business per LG Mobile in questi primi
mesi è rappresentata dai modelli della Serie K, ben
equilibrati come rapporto prezzo, prestazioni e dotazione.
Il lockdown ha avuto un impatto soprattutto
sui processi interni e nello svolgimento delle classiche
operazioni lavorative legate all’ufficio. Lo smart
working, adottato prontamente da LG Italia, ha modificato
una serie di procedure consolidate e appartenenti
alla normalità dell’ambiente di lavoro comune.
Ma lo shock ha avuto effetto solo sulla routine, non
ha intaccato in alcun modo la roadmap e la capacità
di execution. Rimangono in essere i piani di business
previsti: stiamo procedendo come ci eravamo prefissati,
solo aggiungendo una ulteriore dose di flessibilità.
Per esempio, nella fase iniziale abbiamo variato prontamente
il focus sui canali di vendita a causa delle restrizioni
imposte dal Governo sui negozi fisici. Questa
situazione ha avuto conseguenze su scelte, abitudini e
comportamenti di acquisto dei consumatori. Ci siamo
così adeguati a dare più risalto, in questa fase congiunturale,
alle risorse digitali offerte dai retailer. Rimandando
al prossimo futuro le iniziative sui punti vendita
fisici. L’utilizzo delle piattaforme online ha aiutato
a disintermediare il rapporto di dialogo tra brand e
Mobile/IT/Accessori
qualità. Daremo impulso
agli investimenti online
e nella vendita al dettaglio,
per offrire ai consumatori
una vita migliore
e più smart. L’ampia offerta
di prodotti Huawei
ci consente di poter rispondere
a tutte le esigenze:
router Wi-Fi per
la rete domestica, computer,
tablet, smartphone,
smart speaker, wearable.
L’interazione e l’interconnessione
senza soluzione
di continuità sono
essenziali e i prodotti
Huawei promettono un’esperienza
incredibile. I
canali di vendita hanno
dovuto affrontare una
situazione senza precedenti
che sta impattando
sul mercato in maniera
importante, registrando
una contrazione dei consumi
generale, a più livelli
e in più settori. Stiamo
osservando un incremento
in segmenti specifici
e il canale online si sta
dimostrando particolarmente
forte in questo
momento storico. Ed è
comunque un segnale
positivo, perché dimostra
che, seppur su canali diversi
dal retail tradizionale,
il settore continua a
muoversi. L’alto di gamma,
in questo momento,
potrebbe non essere la
priorità per i consumatori.
Per noi è importante
per noi dimostrare la
vicinanza dell’azienda ai
nostri utenti. Al riguardo,
i nostri canali social
e la community sono il
principale punto d’ascolto
e di dialogo ora che
viene richiesto il distanziamento
sociale. Cerchiamo
di essere sempre
presenti e di garantire il
massimo supporto. Continueremo
ad offrire il
meglio della nostra tecnologia,
dei prodotti e
servizi a prezzi agevolati
e con promo dedicate perché
in questo momento
più che mai ci rendiamo
conto che tutti devono
poter contare su prodotti
performanti, e renderli
più accessibili è il nostro
contributo. Le promozioni
continueranno nei
negozi, sia Huawei sia di
terze parti”.
consumatore perché le
azioni svolte hanno un
impatto diretto sulle
persone. Da qui deriva
la scelta di LG di aprire uno store e-commerce diretto.
L’obiettivo è rafforzare la relazione diretta con il
cliente finale e mettere a disposizione un’offerta calibrata
(in sintonia con il canale retail classico) centrata
su versioni speciali dei prodotti oppure su accessori
originali e particolari. Si tratta, insomma, di una risorsa
in più che permette di migliorare e rafforzare il
rapporto di fiducia con i consumatori. Con la Serie K
ci concentriamo nella fascia media del mercato, quella
che genera in Italia più della metà del business della
telefonia mobile, con prodotti che sfoggiano caratteristiche
da top di gamma. I tre modelli sono stati pensati
per permettere alle persone di liberare la creatività.
Dal canto suo, la serie V ha sempre avuto una identità
chiara nella gamma di LG: sono sempre stati i nostri
smartphone a più alta densità di innovazione e tecnologia.
Il V60 ThinQ mantiene fede a questa filosofia,
proponendosi ai creator di contenuti di alta qualità
(8K) e professionali (degna di nota la tecnologia steady
cam che stabilizza i video)”.
Motorola (Lenovo)
Antonio La Rosa - Head
of marketing & sales Italia
“Come ha più volte spiegato anche Carlo Barlocco
(Executive director MBG Europe Expansion di
Lenovo), in questo momento Motorola sta di fatto
correndo una maratona. Fuor di metafora, il nostro
obiettivo è di medio e lungo termine: puntiamo a
conquistare un market share del 10% in uno sviluppo
temporale predefinito. In questo contesto, il
2020 rappresenta un anno crescita rispetto al passato,
anche in virtù del presidio di tutte le fasce di
mercato e con un’offerta capace di soddisfare i diversi
bisogni dei consumatori con soluzioni ad alto
tasso di innovazione. La nostra visione del mercato
è bene espressa dal recente annuncio dei modelli di
fascia premium, ossia Edge ed Edge+, e dal Razr, il
nostro flagship che ha contribuito in modo importante
a riportare il brand Motorola al centro dell’attenzione
dei consumatori. La lineup si struttura
in tre famiglie: la E, ossia essential, con un prezzo
a partire da poco più di 100 euro e caratteristiche
adeguate al posizionamento; la gamma G, centrale
nella nostra proposition anche perché ha totalizzato
un sellout globale complessivo di oltre 100 milioni
di unità. In questa serie rientrano alcuni modelli
molto diffusi, tra cui le varianti G8 Power e G8 Play.
Infine, nella fascia alta delll’offerta di Motorola si
pongono gli Edge e il Razr. A questi si aggiungono
gli accessori, già disponibile sul nostro store online.
Questa categoria è funzionale per la costruzione di
un ecosistema di prodotti piuttosto esteso, che comprende
cuffie, speaker, wearable e così via. Stiamo
ancora affinando le strategie per il debutto di questi
prodotti anche nei negozi fisici. Guardando al canale
retail siamo fiduciosi che a partire da giugno, con
un progressivo ritorno alla normalità, le persone
torneranno a fare acquisti nei negozi seppure con
modalità leggermente diverse rispetto al passato.
Da qui la volontà di investire nuovamente nei negozi
fisici nei prossimi mesi senza trascurare il canale
online, che nel recente passato ha una crescita sia
degli accessi sia degli ordini. Tutto ciò supportato da
campagne di comunicazione tradizionali e digital,
studiate anche in collaborazione con i nostri partner.
Come scenario complessivo, abbiamo preso atto
di come il retail fisico si stia avvicinando all’e-commerce,
di conseguenza per noi sarà uno stimolo a
dare vita a nuove sinergie. Perciò da un lato lavoreremo
sicuramente su alcuni aspetti della nostra
offerta più legati all’esperienza d’uso, che equivale
a dare ancora più peso agli aspetti legati ai servizi
proposti insieme con i nostri prodotti. Un esempio
su tutti è rappresentato dal nuovo metodo di gestione
del servizio di assistenza post vendita, che coinvolge
gli oltre 12mila uffici postali italiani per la
consegna del prodotto da riparare e il recapito dello
stesso (riparato) direttamente all’ufficio di partenza.
Questa, a nostro avviso, è un’opportunità importante
e differenziante per il nostro brand, in modo
particolare in questo
momento storico in cui è
fondamentale ridurre al
minimo il contatto con
l’esterno ed essere il più
capillare possibile per offrire
servizi davvero utili
ai nostri utenti”.
Sonos Arc: la soundbar con 11 speaker
per un’esperienza cinematografica
O
ra più che mai il salotto di casa si conferma il centro
della vita tra le mura domestiche, fulcro delle
attività quotidiane e porto sicuro per i momenti di
relax in famiglia. Perno di questo contesto è senz’altro
l’esperienza multimediale, da fruire insieme o da
soli, ma sempre e comunque in modo coinvolgente
e indimenticabile.
Il pieno coinvolgimento sonoro è ciò che cerca l’utente.
Che si tratti di un film, di una serie Tv, di un documentario
o dell’ascolto della playlist preferita, i consumatori
pretendono qualità acustica e connettività dalla soundbar.
Sì, perché anche l’udito vuole essere coccolato
con un’esperienza che si avvicini il più possibile a quella
cinematografica. Tutti aspetti in cui svetta la Sonos
Arc, nuova soundbar di fascia premium che coniuga
funzioni “smart” e una qualità audio eccellente.
Espressione della predisposizione innovatrice di Sonos,
Arc è compatibile con Dolby Atmos ed è pilotato
da un software capace di restituire un audio coinvolgente
e ricco di sfumature, dove i dialoghi cristallini e
i bassi intensi impreziosiscono l’esperienza.
La soundbar è gestita dalla nuova piattaforma audio
Sonos, studiata per semplificare l’esperienza home
theatre attraverso un’elevata flessibilità di contenuti
audio, modalità di controllo e possibilità di espandere
il sistema.
Sonos Arc: 11 speaker in dotazione
Grazie ai diffusi servizi di streaming, ormai nelle
case di tutto il mondo sono trasmessi ogni giorno
programmi cult e film pluripremiati, che meritano di
essere goduti con un audio dalla risoluzione ancora
più elevata. E sono oltre 25 i servizi di streaming video
e provider Tv che propongono contenuti in Dolby
Atmos. In questo modo, le esperienze audio potenti
diventano accessibili in ogni salotto.
Arc è dotato di undici driver ad alte prestazioni (due
dei quali rivolti verso l’alto per un audio 3D) che riproducono
i suoni con la massima chiarezza, precisione
e profondità. Ottimizzato in collaborazione con tecnici
audio vincitori di premi Oscar, Arc regola il profilo
sonoro tramite software in base alla configurazione
dell’home theatre e al contenuto riprodotto, in stereo,
Dolby 5.1 o Dolby Atmos.
Per quanto riguarda il design, Arc è disponibile in
nero opaco e bianco opaco, con una griglia in plastica
arrotondata a 270 gradi e una struttura esterna
armoniosa; caratteristiche che permettono alla
soundbar di intonarsi alla casa e ne esaltano il suono
multidimensionale. È possibile posizionare Arc
davanti a una TV con piedistallo o montarlo a parete
con un supporto personalizzato, venduto separatamente.
La connessione con Hdmi eArc o Arc semplifica
inoltre la configurazione.
La personalizzazione in mano all’utente
Gli utenti possono ottimizzare il suono di Arc dall’app
Sonos regolando funzionalità come il miglioramento
del parlato per rendere ancor più chiara la voce, Night
Sound per ridurre il volume di rumori forti e un
aggiornamento della tecnologia Trueplay di Sonos,
che modifica il profilo acustico di Arc a seconda della
stanza e della componente orizzontale e verticale
per garantire un suono coinvolgente.
Per un controllo ancora più diretto, Arc si può gestire
con l’ultima versione della app Sonos, con il telecomando
della TV, Apple AirPlay 2 e con gli assistenti
vocali Amazon Alexa e con l’Assistente Google.
Compatibile con Sonos Sub (Gen 3) e Sonos Five
Oltre ad Arc, Sonos presenta due novità per garantire
un suono eccellente in ogni casa. Sonos Sub (Gen
3) e Sonos Five, versione moderna di Play:5 (Gen 2),
sono dotati di una memoria superiore e di una maggiore
velocità di elaborazione e offrono l’esperienza
audio di qualità.
Sonos Sub è da tempo il prodotto di riferimento per
intensificare i bassi connettendo in wireless uno
speaker Sonos. L’aggiunta di Sub ottimizza le basse
frequenze per un suono ancora più ricco e profondo.
Il nuovo Sub è disponibile in bianco e in nero.
Five è la versione aggiornata dello speaker Sonos più
potente creato per gli amanti della musica e propone
lo stesso audio eccellente e la stessa architettura
acustica di Play:5. Proprio come il suo predecessore,
Sonos Five è versatile e adatto a ogni ambiente.
Si può usare da solo in orizzontale oppure in abbinamento
a un altro speaker Five in verticale per un
audio stereo distinto e incredibilmente ricco di sfumature.
Ottima scelta per i vinili, si può inoltre collegare
a un giradischi tramite line-in per ascoltarli
su Sonos. Vanta un design dal fascino immutabile ed
è disponibile in nero con griglia nera e, per la prima
volta, anche in bianco con griglia bianca.
Un’app rinnovata
La nuova app Sonos è dotata di una piattaforma software aggiornata
e pensata per i prodotti e l’esperienza d’ascolto Sonos di nuova
generazione, tra cui Arc, Five e Sub (Gen 3). Questi tre nuovi prodotti
saranno compatibili esclusivamente con la nuova app.
L’app supporta tecnologie audio con una risoluzione superiore, prima
tra tutte l’esperienza Dolby Atmos di Arc, così come un ulteriore
livello di sicurezza ma anche un design migliorato per garantire una
user experience ancora migliore e fluida. Gli aggiornamenti dell’interfaccia
utente semplificano ulteriormente la ricerca dei contenuti,
il controllo dell’audio e la personalizzazione dell’esperienza d’ascolto
con nuove funzionalità, come la possibilità di salvare gruppi
di stanze.
Per renderete il tutto sempre più a portata di clic, tutti i preferiti, i
servizi e le impostazioni del sistema verranno salvati.
12
TOUCH
Maggio 2020
Oppo
Li Ming - Ceo Italia
“Gli obiettivi per il
2020 sono principalmente
due. Il primo
è incrementare ulteriormente
la nostra
brand awareness, grazie
a campagne di comunicazione
integrate
che permettano di
raggiungere un sempre più ampio numero di consumatori.
Il secondo obiettivo è espandere la sinergia
tra online e offline per permettere la migliore
esperienza d’acquisto ai consumatori. Anche perché
sono inevitabilmente cambiate le attitudini all’acquisto
delle persone con l’accelerazione dell’online,
che porterà a una fioritura dell’esperienza digitale.
Per prodotti come gli smartphone rimane la necessità
di vedere e toccare con manao il prodotto,
per questo siamo convinti che l’esperienza in-store,
seppur con qualche adattamento necessario, rimarrà
centrale non solo per l’industria ma anche per il
consumatore. Più in dettaglio, sull’online ci siamo
strutturati ulteriormente e, in linea con il nostro
piano di espansione nei canali di distribuzione,
abbiamo aperto uno store dedicato su Amazon.it,
dove gli utenti hanno accesso a tutta la gamma di
prodotti smartphone e IoT di Oppo. Con una generale
ripresa delle attività e la riapertura dei negozi
stiamo riattivando tutte le iniziative di display
in-store, shop-in-shop e di visibilità nei punti vendita
in modo da garantire al consumatore la più
ampia scelta di prodotti, rispettando tutte le norme
sanitarie previste in questa fase. Per la nostra azienda
quello in store è un momento importante e unico
nella prova dei prodotti perché permette all’utente
di farsi un’idea immediata sul modello e di
risolvere subito eventuali dubbi grazie al personale
qualificato. In più, questa nuova fase che stiamo vivendo
ci ha spinto a ripensare al modo di comunicare
verso il pubblico, dando un accento più digital,
ma mantenendo per quanto più possibile intatta
l’esperienza fisica. Abbiamo in serbo diverse partnership
strategiche che vedranno il loro sviluppo
nel corso dei prossimi mesi e siamo convinti che i
consumatori apprezzeranno l’impegno dell’azienda
che ci permetterà di rimanere in contatto con loro.
I modelli di punta per questa prima metà dell’anno
afferiscono alla famiglia Find X2. Abbiamo lanciato
tre declinazioni a partire dal top di gamma
Find X2 Pro, passando per la versione intermedia
Neo e arrivando in fine a Lite. Con questi tre prodotti
copriamo da un lato le esigenze specifiche di
tutti i consumatori italiani e dall’altro offriamo un
gamma di prodotti 5G accessibili a tutti. Abbiamo
anche varato una linea di dispositivi IoT, tra cui la
gamma di cuffie True Wireless Enco, su cui stiamo
puntando per espandere il nostro ecosistema. Nel
frattempo, operiamo su più fronti per ingaggiare i
consumatori. Stiamo riattivando la visibilità sul canale
di vendita fisico cercando di mantenere intatta
l’esperienza di acquisto. Dal punto di vista dell’outof-home
abbiamo avviato una campagna di affissione
che speriamo porti e un messaggio positivo a
tutti coloro che piano piano stanno riprendendo le
normali attività oltre che un segnale di ripresa. Sul
digital, stiamo lavorando su partnership funzionali
a evidenziare i punti chiave dei nostri smartphone”.
Samsung
Paolo Bagnoli - Head of marketing divisione mobile
“L’obiettivo per il 2020 è
confermare la nostra leadership
continuando a garantire
il massimo dell’innovazione
agli utenti di
Galaxy. Da oltre 30 anni
Samsung è stata in grado
di proporre al mercato
e ai consumatori finali
una serie di innovazioni
importanti in qualsiasi
segmento dell’elettronica
di consumo, come frutto
del lavoro costante dei
nostri centri di ricerca
e sviluppo, e continuerà
a ricoprire questo ruolo
anche in futuro. L’innovazione
negli ultimi anni
si è mossa principalmente
su due fronti: sviluppo
dell’hardware (in termini
di usability e form factor)
e integrazione di software
efficienti e utili ai consumatori
finali. Continueremo
su questa rotta per garantire
agli utenti sempre
altissimi livelli di qualità
che abbiamo sempre assicurato.
Nei prossimi mesi
contiamo di declinare
sempre meglio l’unicità
dell’ecosistema Samsung
grazie alla stretta collaborazione
con i nostri
partner, ponendo ancora
maggiore attenzione al
canale online. La strategia
è articolata: sostenere
i nostri dispositivi top di
gamma della serie Galaxy
S20; consolidare la crescita
del segmento dei tablet
(in crescita nel lockdown)
anche con il più recente
modello (Galaxy Tab S6
Lite); ridisegnare la distribuzione
del Galaxy Z Flip,
lo smartphone pieghevole
pensato per un pubblico
fashion; consolidare l’espansione
del comparto
dei wearable, a partire
dagli auricolari Buds+ e
dallo smartwatch Galaxy
Watch Active 2. Ci tengo
a precisare che proporre-
Sbs
Mattia Marchesa Grandi - Direzione commerciale Italia
“La situazione attuale ci ha spinto a rivedere gli obiettivi
di inizio anno, pur mantenendone invariata la
natura. Resta come punto fermo l’obiettivo di crescere
nel presidio di tutti i canali, attraverso l’acquisizione
di nuovi clienti e consolidando la nostra posizione
come player di primaria importanza, con la volontà di
continuare a generare valore. Un dato di fatto è che il
mondo ha subito una fortissima accelerazione nel processo
di digitalizzazione già in corso. In questo contesto
l’omnicanalità fa un passo avanti, rendendo necessaria
l’ideazione di strategie di contenuto coerenti, che
permettano all’utente di vivere una nuova esperienza
d’acquisto che permetterà di iniziare un’attività su un
canale e proseguirla su un altro. Per questo motivo
stiamo impostando soluzioni volte a sfruttare questa
nuova accessibilità non solo per attivare un processo
di fidelizzazione al brand, ma anche per portare valore
aggiunto ai nostri partner creando soluzioni digitalizzate
sempre più innovative per finalizzare la vendita in
store. I risvolti sono anche in ambito di comunicazione.
Il processo di digitalizzazione, abbinato al contesto attuale,
sta accelerando il passaggio dalla comunicazione
tradizionale a quella digitale, che permette di raggiungere
un bacino di utenza più elevato prescindendo da
vincoli fisici e temporali. L’obiettivo è sfruttare sempre
più le potenzialità dei nuovi metodi e modelli comunicativi,
realizzando campagne di ingaggio finalizzate
al coinvolgimento del consumatore cercando di farlo
diventare promotore stesso del brand. Ciò contribuirà
a favorirne la riconoscibilità che si tramuterà in un incremento
delle vendite nei canali fisici e online. Credo
mo sul mercato mondiale,
quindi su quello italiano,
la stessa quantità di innovazione
di un anno normale:
nuovi top di gamma
nella seconda metà
dell’anno, nuove versioni
dei nostri foldable e un
maggior numero di modelli
5G. Gli italiani in
lockdown si sono rivolti
maggiormente all’online.
Questa dinamica comporterà
un’accelerazione nella
digitalizzazione degli
acquisti anche in futuro.
Avremo una nuova fascia
di utenti che si affaccerà
all’e-commerce, per questo
nell’esperienza di acquisto
andrà considerato
sempre di più l’approccio
omnicanale. Qualunque
nuovo assetto designerà
il mercato in futuro, noi
continueremo a tenerlo
monitorato. Anche perché
la nostra presenza è costante
sia online sia offline,
senza inficiare il nostro
impegno verso i punti
vendita fisici. Il tutto assistito
da una comunicazione
fatta in modo massiccio
con diversi modalità,
mezzi e canali. La propensione
è dare sempre più
risalto alla parte digitale,
in cui flessibilità d’azione,
personalizzazione dei
messaggi e semplicità nella
misurazione dei risultati
ottenuti rappresentano
benefici importanti. Ingaggeremo
i consumatori
attraverso i nostri prodotti
e continueremo a sostenere
la nostra community
di utenti fidelizzati
(Samsung Members) con
iniziative dedicate, promozioni
e offerte, servizi
aggiuntivi”.
che i consumatori abbiano attraversato un momento
di disorientamento senza precedenti. Tuttavia i dati di
sellout di queste ultime settimane sono piuttosto incoraggianti.
Per esempio, si prenda il fatto che molte
persone hanno dovuto organizzarsi e attrezzarsi per lo
smart working, con conseguente incremento dei volumi
legati al mondo dell’audio. Secondo Sbs, la ripresa
delle attività, contemporaneamente alla riduzione di
contagi, potrebbe tradursi in una voglia di normalità
che riporterà la predisposizione al consumo a livelli
pre-Covid nei prossimi mesi. A proposito di prodotti,
la situazione attuale ha ci ha spinto a creare una nuova
categoria di prodotti legata alla sterilizzazione di
uno dei principali veicoli di diffusione di batteri e virus:
lo smartphone. Abbiamo realizzato non uno ma
ben tre prodotti, partendo dalle salviette con elevato
contenuto di alcol fino allo sterilizzatore Uv-c+ozono,
che funziona anche da base di ricarica wireless da 10
watt. L’audio è un’altra categoria sulla quale puntiamo,
con prodotti sempre più affidabili e performanti,
non solo dedicati al mondo business ma anche per le
attività outdoor e sportive. Il tutto senza dimenticare
un argomento forte per Sbs: siamo molto focalizzati
sull’ecosostenibilità dei nostri
prodotti, fronte nel quale
l’azienda sta investendo in
modo importante. Esempio
è la linea Oceano che, per
restare in tema, non è che la
punta dell’iceberg del progetto
nella sua interezza”.
Mobile/IT/Accessori
13
Wiko
Christian Colafrancesco - Sales director Italia
“Wiko in Italia vuole consolidare la leadership sotto i 100 euro,
mantenendo le nostre quote nella fascia tra 100 e 150 euro ed
esplorando la price band dei 200 euro: questi gli obiettivi per il
2020. I consumatori sanno che Wiko, sin dai suoi esordi, ha voluto
presidiare la fascia medio-bassa del mercato. Su questa coerenza
e sulla mission di offrire dispositivi al passo con i tempi, a
prezzi ragionevoli o democratici, come amiamo dire, si fondano
brand awareness e affidabilità. Da questi principi di base si declinano
le strategie per garantire al mercato i volumi necessari al
fine di evitare situazioni di shortage, declinare attività promozionali
mirate, ma al tempo stesso salvaguardare le marginalità.
Lato nostro, non ci sarà alcuna scelta folle o non ponderata. Per
Wiko è sempre stato essenziale il canale offline che nell’anno
appena chiuso ha assorbito circa il 95% degli acquisti. Dall’altra
parte, abbiamo dovuto – come tutti – affrontare il particolare
momento di impossibilità a recarsi nei negozi fisici, presidiando
con la massima attenzione l’online. Potendo contare già dallo
scorso anno sul nostro e-store, abbiamo subito reso disponibili il
View4 e il View4 Lite (anche con i loro accessori originali di protezione)
incentivando gli acquisti e azzerando i costi di consegna
sulla nostra lineup. Inoltre, abbiamo implementato, grazie
a una stretta collaborazione con alcune delle principali insegne
del territorio italiano, la funzione where to buy per permettere
agli utenti di rintracciare, direttamente dalla pagina prodotto
del nostro stesso sito, le migliore offerte presenti negli e-store
dei nostri partner, con la possibilità di confrontarle e conoscere
immediatamente disponibilità di colori e modelli Wiko. Infine
stiamo definendo con alcuni clienti attività flyer, principalmente
affiliati di buying group. Nel prossimo futuro prevediamo
Xiaomi
Davide Lunardelli - Head of marketing Italia
“Partiamo dagli obiettivi 2020 sul mercato italiano:
arrivare sul podio dei principali brand
in Italia per noi è sempre stato il target per il
2020. Secondo i recenti dati di Canalys, siamo
riusciti a conquistare la terza posizione in Italia
nel mese di maggio (dati misurati sulla base
del sellin shipment, ndr). Partiamo da qui per
consolidare la posizione nel corso dell’anno, nel
quale celebriamo il secondo anniversario di presenza
in Italia. Raggiungeremo i nostri obiettivi
anche grazie all’apporto fondamentale della nostra
comunità di fan: abbiamo già superato quota
200mila iscritti alla Mi Community in Italia.
Sul territorio italiano vantiamo circa 80 Mi Fan
Club aperti e frequentati spontaneamente da
persone, non necessariamente nostri utenti, e
che testimoniano la voglia di aggregazione verso
il nostro brand con iniziative offline. Tutto
ciò è a supporto delle nostre iniziative per continuare
l’espansione del brand. Dunque, continueremo
ad aprire Mi Store, dopo che nel 2019
abbiamo avuto 11 nuove aperture. Questi punti
vendita fisici sono touchpoint importantissimi
per i consumatori e permettono di estendere
la conoscenza di Xiaomi e dei prodotti offerti.
Nel medio e lungo termine vogliamo estendere
il nostro ecosistema di prodotti smart perché la
nostra vision consiste nello sfruttare la rivoluzione
5G per abilitare il concetto di AIoT unendo
l’intelligenza artificiale e l’internet delle
cose. Parlando della gamma di prodotti, si tratta
di una situazione che va affrontata con molta
un rimbalzo delle vendite degli
smartphone, settore che più di altri
ha sofferto la contrazione dei
consumi dovuta all’impatto emotivo,
alle restrizioni da Covid-19
e all’impossibilità di frequentare le insegne e gli store fisici. Si
sta già parlando di revenge spending e anche il nostro segmento
di mercato potrebbe essere uno di quelli impattati da un ritorno
virtuoso dei consumi. A fine febbraio abbiamo svelato la nuova
View4 Collection, naturale evoluzione della View3 Collection
del 2019. Abbiamo voluto stressare alcuni dei punti di forza
dell’offerta Wiko, rispondenti alle richieste stesse delle nostre
community e dei nostri utenti: una batteria a lunga durata, certificata
da SmartViser (ente indipendente specializzato nel device
testing), in grado di garantire fino a tre giorni di autonomia;
un ampio display full screen per poter visualizzare in modo immersivo
i contenuti multimediali; una memoria estremamente
capiente. Non ci fermiamo qui: la seconda metà dell’anno sarà
interessata da nuovi lanci di prodotto. Per quanto riguarda la
comunicazione, mi preme ricordare che siamo nati come i game
changer nel mercato delle telco. Anche se abbiamo abbandonato
questo claim, crescendo e maturando insieme con i nostri consumatori,
rimaniamo il brand del Lusso Democratico e manteniamo
sempre un approccio non convenzionale. Le nostre iniziative
di comunicazione mettono gli utenti e la community al
centro, utilizzando i loro stessi codici e linguaggi. Durante l’anno
svilupperemo attività che nuovamente li coinvolgeranno per
sviluppare concept diversi. Le nostre piattaforme social avranno
un ruolo fondamentale in questo ingaggio”.
flessibilità ed elasticità in base alla reazione del
mercato. Questo anno ci consolideremo su due
lineup: la gamma Mi 10, quindi i flagship di fascia
alta, e quella Redmi, con il Note 9 che è la
massima espressione attuale. Sono due filosofie
di prodotto un po’ diverse, perché nel primo caso
puntiamo al massimo dell’innovazione mantenendo
viva la nostra tradizione. Con Redmi offriamo
agli utenti il migliore rapporto tra qualità
e prezzo. A ciò si aggiungono altre categorie
di prodotti, tra cui quella dello scooter elettrico
(monopattino) che, anche in virtù degli incentivi
statali, sta vivendo una rinnovata percezione da
parte dei consumatori. Saremo tutti più attenti
all’ambiente che ci circonda, quindi le tematiche
legate al green saranno importanti anche in
ambito domestico, nel quale contiamo di incrementare
il sellout dei purificatori d’aria. Durante
il lockdown ci siamo concentrati sull’online
anche se per la categoria di prodotto smartphone
non sia così pesante. Ci siamo mossi in due
modi: da una parte cercando di semplificare l’esperienza
di acquisto con sconti, agevolazioni e
spedizioni gratuite; dall’altra aprendo in modo
progressivo i Mi Store, oltre a operare in stretto
contatto con i retailer, per assicurare un facile
accesso ai nostri prodotti. La sinergia tra online
e offline traccia la rotta futura, anche attraverso
operazioni speciali come per esempio Gift Card
disponibili nei Mi Store. Attraverso questa soluzione
è possibile acquistare un buono da usare
in tempi successivi oppure da omaggiare”.
TCL Mobile
Flavio Ferraro
Country manager Italia
“Abbiamo annunciato ad aprile la
lineup che era prevista per il Mobile
World Congress 2020, composta da
TCL 10 Pro, 10L e 10 5G. Dopo alcune
settimane in cui abbiamo messo
bene a fuoco i nostri obiettivi, ora
procediamo in modo spedito. Partiamo
da un ragionamento: i modelli 5G
non possono esimersi dall’essere nei
listini dei gestori telefonici. Vogliamo
garantire la migliore operatività
possibile del nostro TCL 10 5G con
le infrastrutture italiane. Su questo
fronte vogliamo avere un approccio
democratizzante: il nostro intento è
ampliare al massimo la platea di consumatori
che possono accedere alla
nuova generazione di network. Siamo
convinti di offrire un prodotto equilibrato
come specifiche tecniche e prezzo
(399 euro). Adesso è il momento di
tenere dritta la barra del timone nella
direzione che abbiamo scelto a inizio
anno, solo adattando in modo rapido
e flessibile l’andamento per rispondere
alle mutevoli condizioni del
mercato. In altre parole, nella prima
fase di lancio dei nuovi smartphone
abbiamo privilegiato gli e-commerce
dei retailer più che i negozi fisici, i
quali sono tornati a essere un canale
importante, se non fondamentale,
da inizio maggio. Prevediamo che da
giugno in poi si entrerà in una fase di
normalizzazione del mercato. Con
il modello Plex abbiamo lanciato un
segnale forte e chiaro: TCL è il nuovo
player della telefonia mobile e della
consumer electronics. La costruzione
di brand è un progetto con un respiro
di medio e lungo periodo, con una serie
di interventi che erano già previsti
ma saranno rimodulati nel corso dei
prossimi mesi. Ciò che conta sottolineare
è che TCL si basa su una struttura
solida, su fabbriche di proprietà e su
una visione ecosistemica del mercato,
non solo centrata su una singola categoria
ma su una logica globale della
consumer electronics. Per dire che
nel corso dell’anno arriveranno altri
prodotti, con un’estate che mi aspetto
sarà ricca di novità. Siamo motivati
a trovare sempre nuove strade nel
nostro percorso aziendale, a concentrarci
sul cambiamento come leva per
adattarsi agli scenari che cambiano e
per comprendere
come meglio
valorizzare
i
canali nei
quali operiamo”.
14
TOUCH
Maggio 2020
di Riccardo Colletti
Gaming & Entertainment
Il digitale ha preso piede durante la chiusura forzata in casa ma il punto vendita fisico
è ancora il luogo “magico” dove proporre l’ecosistema completo dei prodotti
Il divertimento ricomincia da qui
V
ideogame ancor
più sugli
scudi nei duri
mesi dell’emergenza
Covid-19 e del lockdown.
Le vendite di console e
software hanno vissuto un’impennata
rilevante. Con le release
che hanno trovato una nuova
esplosione in modo evidente sul
versante digitale. Ma non sono
mancati ottimi riscontri anche
Totale
mercato 2019
Il giro d’affari del settore
nel 2019, comprensivo
di hardware e software
(fisico e digitale), è pari
a 1 miliardo e 787
milioni, con una
crescita del +1,7%
rispetto al 2018
(fonte: IIDEA)
+1,7%
vs 2018
80%
nel formato fisico, guardando
alle poche novità lanciate
nell’ultimo bimestre.
La chiusura di una buona parte
dei punti vendita ha portato i
consumatori a scegliere acquisti
in e-commerce. Ma pur sempre
di prodotto “boxato” si è trattato.
Un dato su tutti. Il videogioco
Animal Crossing: New
Horizons per Nintendo Switch,
lanciato il 24 marzo, ha quasi
1.787
mln di euro
+7,3%
vs 2018
-15,9%
vs 2018
Hardware
358 mln di euro
20%
Segmenti di mercato 2019
Valore del mercato software per formato (fonte: IIDEA)
+7,3%
vs 2018
37%
1.429
mln di euro
21%
42%
raggiunto il tetto di 14 milioni
di copie. In generale, il prodotto
videoludico ha trovato una
nuova affermazione, il viatico
migliore se guardiamo alla prospettiva
di quest’anno, allorché
nella stagione natalizia arriveranno
le nuove e attese console:
Playstation 5 e Xbox Series X.
Vendor e publisher sono pronti.
In rampa di lancio c’è davvero
un bastimento di top seller. La
speranza è che, dopo l’allargamento
della platea di gamer,
si possa consolidare a dovere
la tendenza. Del resto, in Italia
nel 2019 il giro d’affari del settore
è stato di quasi 1,8 miliardi
di euro, in crescita dell’1,7%
rispetto al 2018. Il dato rilasciato
da IIDEA, l’associazione
che rappresenta l’industria dei
videogiochi nel nostro Paese, si
combina con un altro importante
valore: sono stati oltre
17 milioni gli italiani che hanno
videogiocato, pari al 39% di
tutta la popolazione italiana di
età compresa tra 6 e 64 anni. Di
questi, il 53% sono uomini e il
47% donne.
Per quanto riguarda le piattaforme
di gioco più utilizzate, i
dispositivi mobile come smartphone
e tablet vanno per la
maggiore, con oltre 10,5 milioni
di videogiocatori italiani a utilizzarli
(5,6 milioni di donne).
Seguono i pc con 7,8 milioni
di persone e le console da casa
con 6,7 milioni. Se si guarda poi
al dettaglio del tempo passato
davanti a ciascuna piattaforma,
sono le console con 5,4 ore
di gioco in media a settimana
a conquistare il tempo libero
degli appassionati di videogiochi.
Mentre si gioca meno sui
dispositivi mobile (in media 5,3
ore a settimana) e su pc (4 ore
a settimana).
•
525
mln di
euro
602
mln di
euro
App
+18% vs 2018
Digitale
(console e PC)
+9,9% vs 2018
Software
1.429 mln di euro
302
mln di
euro
Fisico
-10,7% vs 2018
TOUCH
16 Maggio 2020 Gaming & Entertainment
SCENARIO
La forza del digitale
nel segno dello streaming
L
a pandemia ha pienamente stravolto
lo scenario. La fruizione domestica
ha conosciuto un boom autentico,
sulle ali del digitale e dello
streaming, con contenuti on demand. Tutto quanto
disegnato per anni, di colpo, ha vissuto una clamorosa
accelerazione.
Le performance di alcune piattaforme come Netflix
e Disney+ sono sotto gli occhi di tutti. Così come
non si può eludere il fenomeno legato al lancio della
pellicola Trolls World Tour. Ma allora, che cosa
succederà al mondo del cinema e quello legato ai
prodotti in formato fisico? Il cambiamento “forzato”
delle abitudini lascerà uno strascico importante
e ineludibile. Si verificherà una sorta di riposizionamento
dell’offerta. Le autostrade digitali (come
accaduto anche nell’ambito videogiochi) offriranno
ai provider dei contenuti nuovi sbocchi, magari per
una serie di titoli non propriamente in “tripla A”.
Ma l’esperienza cinematografica e quella del cinema
a casa in formato Dvd o Blu-ray non finiranno nel
dimenticatoio: saranno la qualità e la “verticalità” a
fare la differenza.
Un top title, come dimostrato prima del lockdown
per esempio da The Joker, non smetterà di esprimere
la sua forza anche in formato fisico. I concetti
Bandai Namco Entertainment
Christian Born
Country manager Italy
“Per l’anno 2020 ci siamo
prefissati obiettivi che
vedranno un focus sempre
maggiore sull’ingaggio
del consumatore, in
parallelo a una politica di
focalizzazione sul retailer,
ridando il desiderio
al cliente di acquistare il
prodotto attraverso tutti
i canali possibili, fisici e
digitali. All’interno di un
contesto multinazionale,
come quello di Bandai
Namco, è stato incoraggiante
registrare fin da
subito la solidarietà da
parte delle filiali degli altri
paesi, soprattutto nelle
prime settimane della
pandemia quando l’Italia
è stata l’epicentro dell’Europa.
Dal punto di vista
professionale, la mia
fredda analisi mi porta
a rendermi conto che lo
smart working, con il giusto
peso, può essere un’eccellente
soluzione e fonte
di saving, soprattutto per
la parte travel expense.
Come industria del settore
videogame, dobbiamo
ritenerci fortunati: i
consumatori sono anche
aumentati, e l’incremento
delle vendite dell’hardware
lo dimostra. Più
sfidante è la parte relativa
ai preorder, dove il
consumatore non si sta
esponendo per lo scetticismo
derivato dalle date
di uscita non confermate.
Per Bandai Namco Entertainment
Italy arrivano
mesi importanti per quel
che concerne le nostre
new release videoludiche.
Cominceremo con il
racing arcade dedicato al
franchise di Fast and Fu-
di possesso e di collezionabilità continuano a rappresentare
i veri punti di forza per i consumatori.
Ancor più quando ci si rivolge a un target o a una
nicchia di mercato ben definita, e non soltanto a un
pubblico mainstream.
Netflix
182 milioni di abbonati nel mondo.
61% sottoscrittori al di fuori di Stati Uniti
e Canada.
Primo trimestre 2020: 15,77 milioni di
nuovi sottoscrittori.
Fatturato 2019: oltre 20 miliardi di dollari.
Trolls World Tour
Oltre 5 milioni di noleggi in digitale
in tre settimane.
95 milioni di dollari di ricavi.
90 milioni di dollari per la produzione
della “pellicola”.
Disney+
50 milioni di abbonati in sei mesi.
Oltre 8 milioni di nuovi sottoscrittori
solo in India.
rious CrossRoads, quindi
l’attesissimo Cyberpunk
2077 in agenda a settembre,
a cui si aggiunge
la vera sorpresa rappresentata
dall’anime: Captain
Tsubasa Rise of New
Champions. Alla luce non
solo di questi lanci, il nostro
impegno sarà sempre
focalizzato sul canale retail
mediante attività dedicate,
con l’obiettivo di
costruire progetti mirati
e connotati per offrire
al proprio consumatore
un’esperienza esclusiva.
Il legame con gli operatori
del canale è strategico.
Per questa ragione a fine
aprile abbiamo organizzato
il primo Visio Retailer
Showcase Italia, dove
abbiamo presentato in
videocall la nostra lineup
2020/21. Si è trattato naturalmente
di un nuovo
format, dove abbiamo
coinvolto, in sessioni dedicate,
tutti gli operatori
del canale specializzato e
della distribuzione. Il feedback
e la partecipazione
sono stati eccellenti, e
paradossalmente, siamo
riusciti a raggiungere
anche quegli interlocutori
che nel passato, per
problemi di distanze logistiche,
non potevano
venirci a trovare nel nostro
annuale Showcase di
Milano. I mesi che abbiamo
di fronte nascondono,
inutile negarlo, insidie
e preoccupazioni per il
contesto economico generale.
Ma non per questo
possiamo e vogliamo
perderci d’animo. Anzi.
Credo ci siano molte occasioni
da sfruttare, cercando
di recuperare, con
i giusti toni, la capacità
di dialogare con i consumatori.
Alcune modalità,
per esempio la comunicazione
che sfrutta i canali
outdoor o le sale cinematografiche,
sconteranno
difficoltà almeno per un
po’ di tempo. Per questo
cercheremo di sfruttare
altre strade a partire da
quelle digitali. Così come
penso che il ruolo dei retailer
rivestirà ancora più
valore”.
4Side
Paolo Chisari - General manager
“I mesi di lockdown sono stati un passaggio importante
per una nuova e dinamica realtà come 4Side.
All’inizio, non tanto per la necessità di adottare lo
smart working, è prevalsa la preoccupazione per lo
sviluppo dei nostri progetti. Invece, così non è stato.
Anzi. Pur nella difficoltà di gestire una situazione
unica, il team è riuscito a fare gruppo. Ogni settimana
ci siamo collegati in video call per condividere
aspetti personali e professionali. Lavorando insieme
da tanti anni, la condivisone degli stati d’animo,
dei piccoli problemi della vita quotidiana, ci ha
aiutato ad attraversare questo brutto momento. Un
altro aspetto importante è stato l’impegno per mantenere
vivo e fruttuoso il collegamento con tutti gli
attori del canale retail. Mi riferisco sia al versante
dei punti vendita fisici, sia a quello dell’e-commerce
e del digitale. Inevitabilmente quest’ultimo comparto
ha vissuto un’autentica impennata in termini
di business. Tuttavia, le catene e gli operatori che
hanno saputo agire con velocità non hanno deluso
la domanda e le richieste dei consumatori. Per 4Side
i riscontri più che positivi non sono mancati. Avere
in scuderia la distribuzione esclusiva di prodotti
top, come per i franchise di Call of Duty e di Crash,
è un punto di forza. Lo dicono le classifiche delle
vendite, anche nel formato fisico. Hanno raggiunto
risultati oltre le più rosee aspettative i Cable Guys.
Non a caso per il secondo trimestre del 2020, lo dico
con la giusta misura che serve, abbiamo aspettative
ben superiori. Guardando alla prospettiva, seppur
con le debite cautele, siamo fiduciosi. L’emergenza
pandemica, nel settore videogiochi, ha determinato
lo slittamento di alcune release.
La stagione natalizia, in vista dell’arrivo delle nuove
console, sarà sufficientemente ricca e ingolfata di
nuovi lanci. Per questa ragione stiamo delineando
un piano operativo ben calibrato per ingaggiare il
trade in modo opportuno. In proposito, stiamo lavorando
per realizzare, a tempo debito, un evento
online per coinvolgere i buyer, al fine di presentare
le nostre novità e le iniziative commerciali correlate.
Sarà indispensabile agire in modo attento,
poiché il quadro economico non può essere eluso
e le previsioni lasciano intravvedere nell’insieme
una situazione di tensione. I consumatori saranno
chiamati a fare delle scelte mirate e precise. In
quest’ottica il portafoglio e l’offerta che porteremo
sul mercato ci fornisce maggiori garanzie e rassicurazioni.
Le new release non sono ancora state annunciate
in maniera ufficiale, ma il brand Activision/Blizzard
non farà mancare la sua presenza in
maniera convincente e come da tradizione. 4Side
ha in distribuzione esclusiva anche i titoli Quantic
Dream e Microids. Punteremo inoltre sul filone dei
Cable Guys, così come ci auguriamo di poter completare
la definizione di accordi per nuove distribuzioni
nell’accessoristica. 4Side guarda ai prossimi mesi con
una sana dose di ottimismo: è giunto il momento di
agire, focalizzando con cura e precisione le attività
e le azioni, anche di marketing
e comunicazione.
Stiamo progettando
qualcosa di grosso che
ci darà una prospettiva
più ampia sul
mercato videoludico”.
17
BigBen Interactive
Ottaviano Di Bernardo - Country manager Italy
“Il 2020 sarà un anno incerto sotto
molti punti di vista. L’economia
generale ha subito un rallentamento,
con ripercussioni anche
all’interno della nostra organizzazione.
Parte delle nostre business
unit stanno affrontando positivamente
questo periodo, altre meno.
L’andamento dei prossimi mesi è
strettamente legato a quanto verrà
deciso e annunciato dal Governo.
Immagino che assisteremo a una
ripresa solo sul finire di questo
anno solare. BigBen Interactive
punta quindi a ottenere i massimi
risultati dalla peak season. Quello
che l’emergenza Covid-19 ci
ha costretto a vivere ha avuto un
impatto molto forte sulle persone
e sul modo che queste hanno di
interagire tra loro. Ha modificato
il nostro modo di approcciarci
al lavoro svolgendo il 100% delle
funzioni in smart working. E mi
ritengo molto soddisfatto di questa
esperienza. Il team BigBen ha
saputo da subito riadattare il proprio
modo di lavorare e di interfacciarsi
sia con le figure interne
che con i clienti e i fornitori esterni.
Penso quindi che questa esperienza
abbia portato un grande
cambiamento nel mondo professionale,
dimostrandoci che è possibile
modificare comportamenti
e modalità ritenuti inamovibili;
DB-Line
Marco Salmini
Presidente
“L’emergenza legata al
Coronavirus ha visto
Db-Line attuare in modo
tempestivo le disposizioni
governative. D’altro
canto, a fronte delle indicazioni,
abbiamo potuto
operare nel rispetto
delle regole e questo ci
ha permesso di attivare,
oltre allo smart working,
anche un’azione commerciale
più ad ampio
spettro. Il nostro ruolo
di distributori ha potuto
spaziare in diversi
ambiti, non soltanto nel
settore videogame. Anzi.
Grazie alle distribuzioni
acquisite, in particolare
White Shark, unitamente
a X-Rocker, Audeze e
Buddy Phones, abbiamo
potuto creare iniziative
e pacchetti specifici per
la clientela, soprattutto
in ambito It. Abbiamo saputo
cogliere le opportunità
emergenti e questo
ci consentirà di ampliare
l’orizzonte anche nei
prossimi mesi, portando
sul mercato un’offerta
ancora più integrata per
ingaggiare con svariate
soluzioni i consumatori.
Il lockdown ha cambiato
i processi d’acquisto; al
segmento e-commerce è
stata conferita una spinta
clamorosa. Tuttavia,
anche nei punti vendita,
in modo particolare nel
retail, abbiamo registrato
performance confortanti.
Anche sul canale
specializzato, nonostante
la riduzione delle aree
commerciali aperte, non
sono mancati i riscontri
positivi. Db-Line nel
bimestre marzo-aprile
ha ottenuto risultati al
di sopra delle più rosee
aspettative. Guardando
alla prospettiva, è difficile
stilare previsioni su
quest’anno. Le variabili
in campo sono troppe. Il
2020, a partire dalla Fase
2 e successive, potrebbe
scontare il rallentamento
patito dall’economia.
Si respira la voglia di ritornare
alla normalità,
ma non si può negare
che sotto il profilo dei
consumi l’Italia rischia
di scontare una frenata.
L’andamento dei prossimi
mesi è strettamente
legato a quanto accadrà
in termini sanitari e
dunque da quanto sarà
definito dal Governo.
Tuttavia, guardiamo in
avanti con fiducia, dal
noi saremo ben lieti di proseguire
su questa strada. Anche il processo
di acquisto del consumatore finale
ha subito una forte modifica in
questo periodo. Abbiamo tutti ben
chiari i dati dell’e-commerce. Gli
utenti finali sono sempre più portati
ad acquistare i prodotti dagli
store dei loro retailer di fiducia.
Diverse survey dimostrano inoltre
che un’alta percentuale di chi ha
provato ad acquistare online continuerà
ad agire in questo modo
anche terminata l’emergenza. È
più pratico e veloce. Tale cambiamento
di rotta ha ovviamente investito
in parte anche i nostri retailer.
Pertanto, nei prossimi mesi,
proveremo a lavorare con loro su
entrambi i fronti. Con chi non è
ancora del tutto pronto a sostenere
questo cambiamento proveremo
ad attivare iniziative drive to
store, con l’obiettivo di stimolare
i clienti a tornare sui punti vendita
per effettuare i propri acquisti.
Con quelli più orientati alle vendite
online, integreremo le nostre
strategie digital per indirizzare gli
utenti interessati ai nostri prodotti
sui loro siti e-commerce.
Grazie alle opportunità dettate
dal mondo digital e social possiamo
studiare campagne ad hoc per
entrambe le tipologie di retailer.
Le nostre prossime azioni di comunicazione
saranno costruite
integralmente intorno ai nostri
diversi target di utenti. Gestendo
categorie merceologiche completamente
differenti abbiamo necessità
di modificare integralmente
la nostra comunicazione per andare
ad intercettare gli utenti finali
nel luogo e al giusto momento.
Di conseguenza quindi la comunicazione
digitale e social sarà al
centro delle nostre prossime azioni
di comunicazione, penso in
particolar modo al nostro brand
Nacon. Orientato ad un pubblico
prevalentemente giovane e molto
presente su questi canali. L’in-store
communication sarà invece
preferita per quei prodotti caratterizzati
da un acquisto di impulso,
ne sono un esempio le nostre soluzioni
audio. In ogni caso il nostro
obiettivo sarà di coinvolgere e
ingaggiare sempre più i consumatori
attraverso l’offerta di vantaggi
univoci o proponendo loro esperienze
esclusive”.
momento che nei prossimi
mesi assisteremo a
un susseguirsi di lanci
novità nei vari settori. A
cominciare dal gaming
che, dopo risultati molto
convincenti sia sull’hardware
sia sul software
per i titoli novità, dall’autunno
vivrà una stagione
potenzialmente molto
forte. La vera ripresa,
auspicando che possa
concretizzarsi, potremo
toccarla con mano in
autunno, nella fase tipicamente
più intensa del
business. Db-Line guarda
con fiducia al futuro”.
Koch Media
Umberto Bettini
Country manager Italy
“A seguito dell’emergenza Coronavirus, e guardando
alla prospettiva del 2020, ci aspettiamo modifiche
nelle abitudini di consumo, con una forte crescita degli
acquisti digital e mediante e-commerce. Purtroppo,
la cosiddetta shopping experience con dispositivi di
protezione individuale e il distanziamento provocheranno
un rallentamento della volontà di frequentare
assiduamente le superfici retail. Detto questo è il prodotto
che continuerà a vincere, indipendentemente
da dove sarà acquistato. Quindi, ritornando alle aspettative
per il 2020, non credo che registreremo grandi
flessioni di fatturato, anche se il mix a cui eravamo
abituati cambierà radicalmente. Temo che tutto ciò
che ci ha commosso durante questo insolito periodo
sarà dimenticato in fretta, dando precedenza alle nostre
solite abitudini (spesso sbagliate). Da un punto di
vista professionale, ritengo che la scoperta dell’efficacia
dello smart working sia un’innovazione da portare
avanti in futuro, indipendentemente dalle emergenze.
Per quanto sia difficile stilare previsioni precise, penso
che assisteremo a un fiorire di e-commerce verticali,
dove la specializzazione vincerà su tutto. Queste sono
abitudini che il grande pubblico ha provato in fase di
emergenza e sostengo che questa modalità entrerà a far
parte delle loro abitudini future. Mi auguro che i retailer
tradizionali, che hanno tentato di tamponare le loro
mancate vendite attraverso un e-commerce improvvisato,
facciano tesoro di questa esperienza. Guardando
al business di Koch Media Italia, i prossimi mesi sono
ricchi di novità. Nel settore gaming disponiamo di una
ricca line-up. Dopo Moto Gp 20, ci sarà F1 2020 in uscita
il 10 luglio, fino ad arrivare ad Avengers nell’ultimo
periodo dell’anno. Ma saremo al fianco di gamer e
retailer con un piano articolato di annunci. Per quello
che riguarda il versante film, disponiamo di un portafoglio
di release importante, in cui non mancheranno
incredibili sorprese per i nostri fedeli appassionati di
Anime Factory e Midnight Factory (ma non solo, ci saranno
annunci molto importanti nei prossimi mesi). In
generale, sarà ancora più intenso il lavoro che abbiamo
in mente di mettere in pista con il canale retail. Saremo
a loro totale servizio cercando di modificare maggiormente
le abitudini già attuate negli ultimi anni. Il ruolo
di un distributore che immette sul mercato, fra game e
film, oltre 500 titoli all’anno è di essere un consulente
per gli operatori del canale, più che un venditore. La
gestione degli stock, delle rotazioni e la partecipazione
alle attività promozionali sarà il nostro focus quotidiano
permettendo ai nostri rivenditori di essere davvero
performanti. Nel 2020, a seguito della cancellazione di
fiere ed eventi fisici, stiamo preparando attività sia per
la stampa sia per le nostre comunità da svolgersi online.
Questo ci permetterà di uscire dal modello tradizionale
e di offrire maggiori informazioni. Serve ottimismo e
serve la volontà di cambiare nel modo di fare. Il mercato
in cui operiamo è sempre stato rapido, dinamico e attivo.
Per questo è fondamentale ingaggiare i consumatori
con molta cura e attenzione.
Dovremo dedicarci
a loro. Il nostro mestiere
è sempre di più quello di
comunicare direttamente
con il cliente finale e questo
sarà al centro delle
nostre attività di marketing
e comunicazione”.
18
TOUCH
Maggio 2020
Warner Bros. Entertainment Italia
Fabrizio Ioli - Senior vp of home entertainment & consumer products
“Quello che si sta delineando è sicuramente
un anno senza precedenti. Tutto
ciò che era stato pianificato sta assumendo
forme diverse e inimmaginabili
fino a un paio di mesi fa. Ci sono business
che stanno soffrendo molto a causa
della chiusura dei negozi e che faranno
molta fatica anche successivamente,
mentre ce ne sono altri che ne stanno
traendo vantaggio. Allo stesso modo, ci
sono categorie di prodotto con cali importanti,
ma altre con rialzi mai visti
prima d’ora. La seconda parte dell’anno
sarà dettata molto dall’andamento delle
curve di contagio, dall’apertura definitiva
dei punti di vendita e dalla propensione
all’acquisto che avranno gli italiani
dopo questo momento difficile. Dare
oggi una precisa previsione risulta essere
molto complesso, ma mi sento molto
ottimista e credo a un parziale recupero
nell’ultima parte dell’anno. Dal punto di
vista umano, questi mesi di emergenza
hanno rappresentato una grande prova.
Abbiamo capito tutti cosa significa la
parola libertà in un Paese famoso per la
sua voglia di vivere, socializzare e divertirsi.
Dal punto di vista professionale,
sono stati un grande insegnamento per
provare a prevedere l’imprevedibile. In
una situazione del genere abbiamo dovuto,
senza alcun preavviso, chiuderci
nelle nostre case con i mezzi tecnologici
che avevamo a disposizione
e iniziare a lavorare
con tanto impegno
e serietà, cercando di
modificare molto velocemente
i piani previsti
per questo 2020 e oltre.
Guardando alla prospettiva
del business, il
canale retail si sta riassestando a seguito
del lockdown e ora si devono fronteggiare
le limitazioni imposte. Stiamo
dialogando con loro per capire quale
sarà la modalità migliore.
Mi aspetto nell’ultimo trimestre, che
porterà al Natale, un approccio molto
simile a quello degli anni precedenti.
Con i nostri partner abbiamo voglia e
bisogno di sviluppare un lavoro davvero
intenso. A quattro mani, direi. Da
parte nostra metteremo in evidenza
quelli che saranno i prodotti che avremo
a disposizione, con campagne di
advertising soprattutto digitale, mentre
i retailer con le loro iniziative di comunicazione
faranno il resto. L’obiettivo
è riuscire a intercettare e coinvolgere i
consumatori in maniera efficace. Difficile
immaginare come potranno reagire
nei prossimi mesi. Ma voglio essere
positivo e penso che ci sarà un graduale
ritorno all’abitudine agli acquisti,
probabilmente con modalità diverse
Ubisoft Italy
Mauro Trasa - Direttore commerciale
Gaming & Entertainment
soprattutto all’inizio,
per poi arrivare a una
progressiva normalità.
Dovremo probabilmente
fare i conti con una
diversa disponibilità
economica, soprattutto
nei mesi a venire, e quindi
ci potrebbero essere
concentrazioni di acquisti su categorie
diverse rispetto ai primi mesi dell’anno.
Per il 2020, Warner Bros. avrà una particolare
cura per l’ambito home video,
che prima della chiusura definitiva dei
punti di vendita ha segnato un’impennata
importante in termini di vendita.
Riteniamo che la voglia di possedere il
film preferito in versione fisica sia ancora,
e soprattutto in questo momento,
un piacere che i consumatori non
si faranno mancare. Ne abbiamo una
lunga serie che aspettano solo di poter
trovare lo spazio e la visibilità adeguati
nei punti vendita. Tra i tanti, ci tengo
a citare il primo di quelli in uscita, che
merita un posto speciale. Sto parlando
del lancio legato al Dvd “Me Contro Te
-Il Film - La Vendetta del Signor S”. Un
successo incredibile al cinema e che, a
ridosso dell’estate, porteremo nel canale
retail facendo felici tutti quei bambini
che amano i loro beniamini Luì e Sofì.
Ma le sorprese non fisniscono qui”.
“È innegabile che questa situazione abbia mutato la vita di
ognuno di noi. Dobbiamo adattarci e convivere con questa
situazione, provando a pensare di costruire una nave come
quella dei vichinghi del nuovo Assassin’s Creed Valhalla.
Ci vuole tempo, non la si costruisce in un giorno, quindi
dobbiamo organizzarci e strutturare tutto in maniera razionale,
senza improvvisazioni. La nave ci deve trasportare in
sicurezza: day by day arriveremo alla meta. Noi guardiamo
sempre avanti, abbiamo appena annunciato un nuovo capitolo
della saga di Assassin’s Creed e nelle prossime settimane
sveleremo altre importanti novità. Abbiamo vissuto
un’esperienza surreale dal punto di vista umano, mentre da
quelllo professionale devo ammettere che siamo fortunati,
perché già abituati a operare con la tecnologia e capaci in
tempi rapidi di adattarci a questa situazione. Stiamo lavorando
anche più di prima, perché da casa abbiamo meno
interruzioni e gli appuntamenti in video conferenza sono
concreti e senza perdite di tempo. Sono convinto che questa
esperienza ci servirà per migliorare il mix di tempo lavorativo
da casa e in ufficio. Stiamo lavorando per delineare una
nuova modalità di ingaggio e coinvolgimento degli operatori
per quanto riguarda la presentazione dei nostri prodotti e
le modalità di fruizione dei nostri videogiochi prima della
release. Siamo però già pronti con nuove e innovative modalità,
visto che i consueti appuntamenti fieristici annuali,
come E3 e Gamescom, sono stati cancellati. Il nostro settore
è senza ombra di dubbio in crescita costante, per i retailer
ci saranno grandi opportunità perché arriveranno le nuove
console. Tale dinamismo
saprà dare vita a una nuova
ondata di consumi. E Ubisoft
è, come sempre, impegnata
in prima linea grazie a un
bouquet di proposte articolate e di grande impatto. Siamo
e saremo molto attivi per quanto concerne il nostro catalogo
attraverso tutti i brand: Rainbow Six Siege, The Division
2, Ghost Recon Breakpoint, Assassin’s Creed Odyssey, Just
Dance 2020 e molti altri. Ma la prospettiva è ben focalizzata
anche sulle new release. Dopo l’annuncio di Assassin’s Creed
Valhalla, avremo diversi altri titoli, tra cui i già annunciati
Watch Dogs Legion e Gods & Monsters. Il nostro obiettivo
è intensificare l’azione sul canale retail in tutte le sue declinazioni,
continuando a dialogare in modo proficuo e rapido
con gamer e consumatori. I quali, a mio parere, hanno reagito
bene sin dall’inizio della pandemia, collegandosi online
e acquistando in maniera digitale o anche attraverso e-commerce,
con incrementi di vendita e un numero di active
player sui nostri prodotti che non si vedeva da diverso tempo.
Per questo motivo sarà sempre più importante potenziare
il loro ingaggio. Durante il lockdown non sono mancate
offerte promozionali, al pari della possibilità di giocare gratuitamente
con alcuni dei nostri best seller. Queste esperienze
hanno lasciato importanti riscontri, che intendiamo
valorizzare nei prossimi mesi. L’obiettivo di Ubisoft è quello
di offrire sempre contenuti di alta qualità. E la lineup del
2020 sono certo che non deluderà le aspettative”.
Nintendo Italy
Andrea Persegati
General manager
“Questi mesi di lockdown, che hanno
cambiato tante cose incluso il modo di lavorare,
hanno comunque visto Nintendo
mantenere ben saldi e attivi i legami sia
con i partner del retail, sia con gli utenti
finali. Il mondo dei videogiochi è stato
protagonista, nel suo insieme, di risultati
incoraggianti e confortanti. La chiusura
forzata in casa ha fatto riscoprire il piacere
di giocare a una base di utenti ancora
più ampia. In questo scenario Nintendo
ha raccolto risultati molto soddisfacenti:
le vendite della console Switch hanno
registrato un’autentica impennata. Così
come sul versante del software: il lancio
di Animal Crossing: New Horizons è stato
un successo. Ancora più gratificante se
pensiamo al contesto operativo. Abbiamo
assistito anche a un potente cambiamento
nelle abitudini di acquisto con l’affermazione
dell’e-commerce. Dunque, sarà
importante, oltre che interessante, analizzare
e valutare in che modo si svilupperà
questa dinamica nei mesi a venire. Credo
che la centralità del punto vendita non
possa essere elusa ma ritengo sia giunto il
momento di mettere a punto anche modelli
operativi differenti rispetto al passato.
Nintendo ha nel suo Dna il videogioco
e, dunque, i contenuti che non mancano
(e non mancheranno) nei prossimi mesi.
Proprio guardando alla prospettiva credo
che sia indispensabile essere realisti. Il
lockdown per la pandemia avrà delle ripercussioni
sull’economia nel suo insieme.
Le previsioni sui trend di consumo
dei prossimi mesi richiedono estrema
cautela. Anche perché la Fase 2 è appena
cominciata, ma per rimettere in moto
tutto il sistema Italia servirà tempo. Ma
non per questo Nintendo vuole alzare il
piede dall’acceleratore. I nostri progetti
per quest’anno, in termini di nuovi prodotti,
sono al momento confermati, specialmente
per i best seller. Il legame con
la nostra community è solido, ma non
smetteremo di rinforzarlo utilizzando
le leve di marketing e comunicazione
più idonee. Poi ci confronteremo con la
realtà dei fatti, e saremo agili e flessibili
per approntare le giuste modulazioni.
Ma per Nintendo nel 2020 ricorre un
compleanno speciale: sono i 35 anni di
Mario. Un brand vero e proprio, che non
ha bisogno di presentazione, e sul quale
abbiamo in agenda un ricco calendario
di iniziative in modo particolare per la
peak season.
Insomma, l’intrattenimento
nel segno del
divertimento
videoludico
con Nintendo
è assicurato”.
Roomba i7+: massima autonomia con Imprint Smart
Mapping e Clean Base per lo svuotamento automatico
S
iamo passati dall’inverno alla primavera senza quasi
averne contezza. Complici le ore che abbiamo trascorso
in casa da marzo, le tradizionali pulizie di
primavera sono di fatto diventate quotidiane (senza
escludere le “grandi manovre” stagionali).
Avere un’abitazione pulita e ordinata regala un effetto
benefico alle attività quotidiane e, spesso, incide
in modo favorevole anche sul livello di stress. Le
pulizie possono essere “alleggerite” con l’aiuto della
tecnologia, che diventa un alleato strategico fondamentale
per rendere più piacevoli anche le attività
più gravose.
È il caso di Roomba i7+, top di gamma della fortunata
serie di robot aspirapolvere di iRobot. Questo particolare
modello aggiunge un ulteriore tassello alle sue
ben note funzionalità di pulizia: non solo ricorda la
planimetria della casa e pulisce, all’occorrenza, solo
stanze specifiche, ma si svuota autonomamente.
Keep Out Zone
Roomba i7+
Questo robot aspirapolvere integra un sistema “premium”
di pulizia a 3 stadi denominato AeroForce:
è ideale per chi ha animali domestici, in virtù delle
doppie spazzole in gomma e di una potenza d’aspirazione
10 volte superiore rispetto al sistema Aero-
Vac di Roomba serie 600. Insomma, è perfetto per
pulire le superfici di tutta la casa. Le doppie spazzole
in gomma multi superficie riescono a catturare
anche i detriti più grossi, mentre la speciale spazzolina
pulisci bordi raggiunge anche gli angoli più
difficili. Una volta terminato il percorso, torna alla
base di ricarica: la batteria assicura un’autonomia
di pulizia di 75 minuti.
Come si muove Roomba i7+
Per quanto riguarda i movimenti, Roomba i7+ introduce
un nuovo livello d’intelligenza artificiale e
di automatizzazione, con la possibilità di analizzare,
mappare e adattarsi alle specificità degli spazi
domestici. Grazie all’introduzione della funzione Imprint
Smart Mapping, Roomba i7+ memorizza, infatti,
la planimetria e i nomi delle stanze, in modo che gli
utenti possano personalizzare i cicli di pulizia e indirizzare
il percorso del robot verso ambienti specifici.
In questo modo, l’i7+ è autonomo e in grado di
distinguere una stanza all’altra, così da permettere
all’utente di decidere quali ambienti pulire e quando.
L’interazione avviene attraverso l’app iRobot Home
che permette di controllare in tempo reale quando,
dove e come il robot pulisce, e indirizzarlo verso
ambienti specifici dallo smartphone, anche tramite
i comandi vocali di Amazon Alexa e Google Home. In
particolare, è possibile inserire fino a 10 planimetrie
diverse così che il robot possa essere spostato senza
problemi su piani diversi o diverse abitazioni.
La navigazione brevettata iAdapt 3.0 con tecnologia
vSlam permette al robot di muoversi in modo fluido
ed efficiente all’interno della casa, tenendo traccia
Keep Out Zone è la nuova modalità che permette di escludere delle aree specifiche di pulizia:
in questo modo il robot evita attivamente zone in cui non deve andare, ad esempio intorno a
ciotole e giocattoli. L’utente imposta l’area di esclusione direttamente nell’app aggiungendo
zone rettangolari all’Imprint Smart Map. E sono aree che vanno impostate una sola volta:
queste, infatti, rimarranno memorizzate per le future programmazioni di pulizia, sia che Roomba
venga avviato dal telefono, dall’assistente vocale o dal robot stesso. Inoltre, se ci sono
delle aree della casa dove il robot potrebbe rimanere incastrato più volte, sarà l’App stessa a
segnalarlo, suggerendo di impostarle come aree da escludere nei futuri cicli di pulizia.
di dove è già passato e anche delle zone dove ancora
non ha pulito.
Clean Base
La grande novità di questo modello riguarda il modulo
Clean Base che, attraverso un potente sistema
di aspirazione, trasferisce lo sporco raccolto direttamente
dal serbatoio nei capienti sacchetti contenuti
nella base. In questo modo non si entra in contatto
diretto con microbi e batteri mantenendo alta l’attenzione
sull’igiene.
Questa funzionalità assicura che sia il robot a occuparsi
di ogni step della pulizia, dall’inizio alla fine: l’utente
può letteralmente dimenticarsi della pulizia dei
pavimenti per intere settimane.
La Clean Base contiene 30 contenitori raccogli polvere
e utilizza sacchetti sigillati usa e getta del volume
di 1,7 litri che consentono un facile svuotamento senza
dispersione di polvere. È anche semplice da potenziare
poiché è sufficiente installare il cestino predisposto
per lo svuotamento (incluso nella confezione).
TOUCH
20 Maggio 2020 Consumer Electronics
di Riccardo Colletti
La ripartenza farà leva sulla promozionalità, ma anche su un approccio molto più legato
alla marca e al valore. In attesa di capire le nuove stagionalità e l’andamento dei canali
Parola d’ordine: posizionamento
Beko Italy
Michela Lucchesini - Direttore
marketing e comunicazione
“Il 2020 sarà complicato. Beko ha vissuto anni di crescita
a doppia cifra, fin da quando ha debuttato nel
mercato italiano. I primi mesi, a causa della pandemia
e del lockdown, hanno prodotto una battuta d’arresto.
Tuttavia, penso che i beni di consumo durevole come
gli elettrodomestici non vedranno una cancellazione
dell’acquisto per la loro estrema utilità, ancora di più
in questo lungo periodo nel quale, passando tutti molto
più tempo in casa, sono stati stressati nell’utilizzo
e anche conosciuti meglio nelle loro potenzialità. Ci
aspettiamo il posticipo dell’acquisto, a meno di necessità
urgente di sostituzione di un prodotto, che resta di
gran lunga il primo motivo di acquisto di un elettrodomestico.
Il concetto vale sia per i grandi apparecchi
free standing, sia per il Ped. Diverso invece lo scenario
nell’ambito delle cucine e degli apparecchi da incasso.
Essendo un investimento, pianificato e con tempi lunghi,
ci aspettiamo che un’ampia fetta di business possa
essere posticipata al 2021. Beko è pronta a raccogliere
la sfida grazie alla ricca gamma di prodotti. Tra questi
ne voglio citare uno soltanto che sarà il nostro focus
che ben si presta anche a soddisfare i nuovi bisogni
del consumatore post pandemia. Nei prossimi mesi
vareremo la nuova gamma di lavatrici con un’innovazione
importante: il trattamento a vapore dei tessuti e
dei capi, in aggiunta al tradizionale lavaggio ad acqua.
Igiene, salute, benessere, efficacia, naturalezza: sono i
benefit che un trattamento a vapore garantisce. Vapore
Steamcure è la soluzione in linea con il recente trend
#viversano e che risponde ai bisogni del consumatore
post Covid-19. Il vapore viene immesso prima del lavaggio
tradizionale con acqua e dopo il lavaggio e può
essere abbinato a numerosi programmi (anche basse
temperature e programmi
speciali).
Pensiamo che nel secondo
semestre ci sarà una
grande rincorsa ai volumi
persi spingendo l’acceleratore
sulle attività
promozionali basate sul
taglio prezzo. Noi non prenderemo parte a questa gara,
punteremo invece sulla valorizzazione dei prodotti,
sulla veicolazione di operazioni a valore aggiunto e
su investimenti con i retailer che ci consentiranno di
allargare la nostra presenza per categoria e marca nei
punti vendita. In questo periodo l’online è cresciuto
moltissimo arrivando a pesare oltre il 30% delle vendite
nel solo mese di marzo. Sarà fondamentale la sinergia
tra questo canale, in cui si sviluppa il processo
decisionale, e l’offline, in cui molti consumatori ancora
finalizzano l’acquisto. In termini di attività di marketing
e comunicazione, la priorità per Beko sarà di portare
sul mercato un’attività di lungo periodo a supporto
della vendita degli elettrodomestici da incasso, tra cui
la Soddisfatti o Rimborsati con validità di cinque mesi
su tutta la nostra gamma nel canale specializzato (nel
quale già regaliamo tre anni aggiuntivi di garanzia). E
poi ci sarà un pacchetto sicurezza e qualità, che spero
convinca una parte del target a non posticipare l’acquisto
al prossimo anno. Sulle lavatrici Vapore Steamcure,
ad esempio, stiamo pensando a un’offerta sinergica sul
fronte dell’igienizzazione. Un altro ambito d’azione
nel quale spingiamo è il post vendita. Fino a giugno
siamo in campagna con una iniziativa speciale rivolta
ai medici e agli operatori sanitari: accesso prioritario al
servizio con intervento nelle 24 ore e, nel caso di prodotto
fuori garanzia, il costo imputato è solo quello dei
ricambi, omaggiando l’uscita e le ore-lavoro del tecnico
specializzato”.
I
dati del 2019 di Applia, l’associazione
di categoria che rappresenta in Italia i
produttori di apparecchi domestici e
professionali, hanno evidenziato un
quadro globale sfaccettato. Nei grandi elettrodomestici
si è registrata una crescita generale a volume e a valore
(+1,8%, +2,2%). Più nello specifico, spiccano per le ottime
performance i prodotti con bassa penetrazione: asciugatrici
(+19,4% a volume e +16,8% a valore) e le lavastoviglie
(+5,6% a volume e +3,1% in valore).
Sostanziale stabilità nel comparto del freddo, in cui si
registra il continuo trend negativo dei congelatori; mentre
per la cottura, i forni (+4,6% a valore) e i piani (+5,8%)
godono di positive tendenze che si riflettono su tutto il
settore. È significativa la sofferenza per le lavatrici, che
hanno registrato un -3,3% in volume e -2,3% in valore,
dovuto alla forte promozionalità con uno spazio di penetrazione
pressoché prossimo al 100%. Il Ped ha messo in
luce una situazione positiva, registrando una crescita in
valore (+6,3%) e in volume (+1,4%).
Trainante per tutto il settore Casa è stata l’aspirapolvere
(+7,3% a volume e un +21,4% a valore), con buoni risultati
derivanti dalle scope elettriche ricaricabili e dai robot. In
difficoltà invece i ferri da stiro e i prodotti per la pulizia a
vapore. Calano i volumi (-2,3%) nel comparto persona, ma
con un’esplosione del valore (+16,2%). Guidano la cucina,
le macchine da caffè espresso, che si confermano sempre
in territorio positivo sia a volume (+4,9%) sia a valore
(+5,5%). Le cappe aspiranti per uso domestico hanno annotato
un trend positivo per il 2019 (+2,3% a valore), con
una crescente considerazione da parte del consumatore
verso prodotti a maggior sostenibilità ambientale. •
LG Italia
Francesco Salza
Consumer electronics director
“Per il 2020 prevedo crescite
pur in un contesto
complesso e difficile.
Stiamo per superare una
situazione di crisi che era
impossibile ipotizzare.
Se osservo le opportunità
future nei vari segmenti,
ritengo che quello del
bianco, che è un mercato
di sostituzione, avrà un
‘effetto rimbalzo’ importante.
Lo stesso effetto
che nei prossimi mesi
vedremo anche nell’ambito
Tv. Il consumatore è
alla ricerca di prodotti di
qualità. Abbiamo di fronte
a noi, come industria e
retail, una sfida nel futuro
immediato: puntare maggiormente
e in modo più
convinto sul comparto
premium, facendo arrivare
meglio al cliente finale
messaggi positivi più centrati
sulla qualità. Inoltre,
non sarà più possibile
sfuggire a ragionamenti
più concreti e articolati
sull’omnicanalità, perché
tutto l’ecosistema distributivo
è stato messo alla
prova. Ci siamo dovuti
attrezzare per entrare in
contatto con il cliente finale
in modo differente a
seconda dei casi. Come LG
abbiamo tratto numerosi
insegnamenti e raccolto
stimoli. Tradotto, avremo
consumatori ancora più
consapevoli dei propri bisogni
e più attento al tipo
di prodotto che acquisterà.
Si è davvero ridotta
21
Fujifilm Italia
Guglielmo Allogisi - General manager
divisione electronic imaging
“A fronte della situazione
pandemica è difficile avventurarsi
in previsioni.
Se è vero che nei prossimi
mesi potrebbe farsi sentire
l’onda lunga della crisi
economica, mi aspetto
interventi efficaci da parte
di chi deve agire. C’è
in ballo una questione di
Sistema-Paese. Del resto,
in questo lungo lockdown
i consumatori sono stati
chiamati a scelte obbligate,
semplicemente dovendosi
attrezzare per
lo smart working o per
l’e-learning dei propri figli.
Ora assisteremo a una
inevitabile fase di assestamento,
nella quale prevalerà
un atteggiamento
attendistico. Io credo che
la fine di maggio e l’inizio
di giugno saranno la chiave
per capire come si evolverà
l’anno fiscale. Guardando
a Fujifilm devo
rilevare che per la divisione
fotografica l’attività
in sostanza deve ancora
cominciare. La scelta di
lanciare i nuovi prodotti
tra aprile e maggio ci aiuta
e ci crea meno difficoltà
in termini economici e
di fatturato. Perseguiamo
l’obiettivo di avere i nuovi
modelli pronti alla distribuzione
nei tempi previsti
per costruire la nostra
attività.
In merito alla nuova divisione
dell’optical device
stiamo registrando
risultati che onestamente
non mi immaginavo in
una situazione del genere.
In modo particolare,
il comparto sicurezza legato
alle videocamere di
sorveglianza sta manifestando
un notevole attivismo
con investimenti e
acquisti significativi. Chi
aveva progetti importanti
di soluzioni di alto livello
di sorveglianza è andato
avanti, scontrandosi soltanto
con le difficoltà di
produzione causate dal
lockdown. Una conferma
che il settore legato
alla sicurezza è uno di
quelli che ancora traina.
Tornando al consumer,
confermo che Fujifim,
avendo sempre privilegiato
un rapporto diretto
con i key dealer della
la distanza tra brand e
consumatore, sempre più
propenso ad approfondire
le informazioni che riguardano
l’azienda. Dunque,
non solo prodotto ma
anche valori: è diventata
importante la capacità di
rispettare le promesse dirette
o indirette fatte attraverso
le operazioni di
branding. Sempre di più la
responsabilità di LG è disintermediare
la comunicazione
per concretizzare
i propri valori, attraverso
specifiche operazioni e
progetti, laddove si verifica
il sell-out online e
offline dei nostri modelli.
Il mercato si sta trasformando
e anche LG in Italia
sta attraversando un
momento evolutivo. La
nostra azienda è presente
sul territorio italiano da
tempo, ha un presidio e
una partecipazione consolidata
nel tessuto nazionale:
c’è la voglia e la capacità
di investire nel nostro
Paese perché rappresenta
un mercato importante a
livello globale. Sono convinto
che possa e debba
continuare ad esserlo. Il
2020 è partito da maggio:
assisteremo a stagionalità
ancora diverse ma questa
volta centrate sulla
necessità di comunicare
e ingaggiare il consumatore
finale. La differenza,
come sempre, la faranno
i prodotti, la loro qualità,
fotografia, proseguirà su
questa strada. Ma l’online
ha offerto un canale importante
per tenere vivo
il contatto con gli utenti,
premiando soprattutto
gli operatori specializzati
della fotografia che hanno
saputo reinventare la
loro attività sia nel rapporto
con i vendor, sia con
i consumatori. I live talk,
i webinar e le altre iniziative,
che di solito trovavano
spazio in negozio,
sono state implementate
via web, permettendo di
intensificare la relazione
e la fidelizzazione nonostante
il momento complicato.
Credo che questi
esperimenti aprano una
scia su cui rinnovare il
punto vendita, il modo
per ingaggiare e coinvolgere
i consumatori. È fondamentale
ancora di più
la presenza dell’azienda,
che metta a disposizione
personale, fotografi e
competenze perché l’online,
se utilizzato in modo
appropriato, costituisce
uno strumento efficace
per presidiare il territorio.
Ora sta per cominciare
una fase nuova che richiede
sensibilità e coraggio.
L’approccio con i consumatori
è cambiato in questi
mesi. Molte aziende
hanno imparato dialogare
face-to-face con l’end
user. E Fujifilm ha sempre
sposato questa filosofia
operativa, anche grazie ai
canali social e dunque rafforzeremo
questa azione.
Non vogliamo sostituirci
ai nostri dealer, ma il
collegamento diretto con
l’utente finale è un patrimonio
che non possiamo
permetterci di perdere.
Anche perché è il consumatore
che ci rilascia una
serie di preziose informazioni
sulle aspettative che
manifesta. Proprio grazie
a queste conoscenze
possiamo perfezionare la
nostra offerta e concertare,
insieme con i nostri
dealer, azioni e attività di
marketing ben calibrate”.
unitamente alla capacità
di stupire, sorprendere, intercettare
un bisogno. In
quest’ottica, ad esempio,
s’inserisce il lancio dello
Styler il guardaroba intelligente
multifunzione che
si prende cura dei capi,
soprattutto i più delicati.
Era stata a lungo un’esclusiva
del mercato asiatico,
dove ha ottenuto riscontri
eclatanti, ma sono
ormai diversi anni che
questo prodotto è al centro
dell’interesse tanto del
canale quanto dei clienti
finali. In ragione della
quota di mercato e della
brand awareness nel bianco,
LG ha deciso questo
lancio proprio nel 2020
sul nostro shop online in
una prima fase a fronte
del lockdown, per poi portarlo
negli store. Lo Styler
si intona in modo perfetto
con le nuove esigenze
di purificazione e igiene
che sono emerse nel corso
delle ultime settimane. In
prospettiva saremo chiamati
a operare in una logica
di omnicanalità reale,
con clienti finali più consapevoli
e capaci di acquisire
informazioni. Non
potremo limitarci a una
mera descrizione dell’oggetto:
tutti sono coinvolti
a ingaggiare gli utenti sui
benefici di un prodotto,
studiando un percorso
che permetta quasi di toccare
le peculiarità dell’offerta.
Perché questo entra
a fare parte di un ecosistema
di valori e di soluzioni
con cui mettiamo in campo
l’avanguardia tecnologica
nei segmenti in cui
siamo presenti, dai Tv agli
elettrodomestici fino ai
dispositivi mobili”.
HiSense
Gianluca Di Pietro,
General manager Italia
“L’obiettivo per il 2020 è di traguadare un anno in
modo positivo dopo i difficili mesi di lockdown. Sembra
una cosa strana da dire in questi momenti. Eppure
il trend stava andando molto bene fino a febbraio per
Hisense, come per i due anni precedenti. Poi c’è stata
la battuta di arresto di marzo e aprile, ma da maggio
stiamo riprendendo con un ritmo sostenuto. Per
questa ragione sono abbastanza fiducioso di portare a
casa un 2020 positivo sull’anno precedente, anche in
termini di quote di mercato. Siamo consapevoli che
stiamo affrontando una fase davvero tutta nuova.
Che però non nasconde solo insidie: voglio credere
che offra anche le giuste opportunità. La sfida è aperta
e coinvolge tutte la catena del valore. Il lockdown
ha, secondo me, fatto capire in modo violento che per
tutti è giunto il momento di effettuare scelte chiare
e precise. Mai come in questi mesi il canale online
è stato scoperto e frequentato dai consumatori. Ha
chiamato alla sfida anche le stesse aziende produttrici.
Abbiamo verificato quanto sia indispensabile una
gestione dei processi ben ponderata. Hisense, fortunatamente,
non si è fatta trovare impreparata. Ma ogni
giorno è stato scandito da una scoperta importante.
Che ci ha portato anche a intensificare la relazione,
disintermediando, con i consumatori. Questo è uno
snodo decisivo in prospettiva. Così come nel breve periodo
sarà indispensabile continuare ad attivare una
serie di azioni alternative di presentazione. Alla fine
sono convinto che la relazione e il contatto personale
siano e torneranno a essere decisivi. A tutti i livelli.
Sia per le aziende con i partner del retail, sia da parte
di questi ultimi nei confronti dei loro clienti. Per evitare
che il punto vendita fisico perda appeal e forza è
diventato strategico un piano di azione mirato e ben
strutturato. Io sono convinto che ci siano ampi margini
di miglioramento sulle attività offline: non è un
lavoro facile, ma bisogno attrezzarsi e decidere con
chiarezza. Chi frequenta i punti vendita cerca dialogo
e confronto con le persone competenti, per poter
vivere davvero la cosiddetta shopping experience. Le
alternative non mancano. Se i consumatori troveranno
una risposta efficace, puntuale, continueranno a
vivere e frequentare i negozi, soprattutto in occasione
di acquisti importanti e di valore. Il patto tra retailer
ed end user deve essere chiaro. Hisense è pronta a
supportare gli operatori del canale in modo ancora
più forte, ma per tutti noi serve un cambio di passo.
La nostra roadmap non subirà scossoni, fatto salvo
un posticipo temporale. Da qualche mese abbiamo
potenziato le attività di costruzione del brand ampliando
il prospect. L’impatto sarà di medio e lungo
termine, ma la volontà è di avvicinare l’utente finale
in modo chiaro e incisivo. Mi aspetto l’emergere di
una marcata attenzione in sede di acquisto. Il consumatore
sarà molto più attento agli investimenti
e darà un peso maggiore alle caratteristiche che
realmente percepirà utili per il suo vivere quotidiano.
Hisense dunque
punta con forza sulla
nuova gamma 4K:
inizieremo a spingere
in modo significativo
anche sui nuovi
modelli di grandi
schermi da 80 e 100
pollici”.
22
TOUCH
Maggio 2020
TCL
Andrea Musella
General manager Italia
“Da questa esperienza forzata a seguito dell’impatto
del Coronavirus abbiamo imparato la
validità dello smart working, tema su cui da
anni si dibatte. Una soluzione che ha aumentato
la produttività evitando spreco di tempo
in taluni casi come per i lunghi trasferimenti.
Un team motivato come il nostro di TCL, e che
crede nella propria mission, ha risposto molto
bene in tal senso. Un primo cambiamento che
si è combinato con l’affermazione di nuove
dinamiche altrettanto obbligate. Ad esempio,
le vendite in e-commerce hanno registrato
anche nel nostro mondo delle tecnologie una
significativa crescita. L’impatto sul mondo dei
televisori, guardando i dati settimanali, è stato
nell’ordine del 15% o poco più. Tuttavia,
lo sviluppo delle vendite online ha dato una
scossa agli operatori del trade fisico, chiamandoli
a una riorganizzazione del proprio servizio
per renderlo efficiente e più performante.
L’e-commerce è destinato a crescere ulteriormente.
Ma credo che si troverà un equilibrio
di quote tra il canale fisico e quello online.
Sono convinto che i consumatori italiani continueranno
a rivolgere le proprie attenzioni
nei punti vendita per la finalizzazione di un
acquisto importante. Per questa ragione è indispensabile
potenziare secondo me il servizio
e la relazione. Il mondo digitale non può
sopperire a tutte le necessità o alle domande
che emergono. Credo che dopo il lockdown ci
sia voglia di tornare alla normalità, anche se
non potrà essere così nel breve periodo. Ma
voglio essere ottimista e mi aspetto che la ripresa
non sarà così lenta come alcuni dipingono.
Il consumatore sarà più attento al dare
il giusto valore al giusto prodotto. Quindi, le
aziende che ne usciranno in qualche modo
vincitrici sono quelle che hanno sempre approcciato
con filosofia il mercato, ben prima
dell’emergenza Covid-19. Per TCL il target
non cambia: siamo da sempre una azienda
orientata al good value for money. E questo
lo applicheremo anche, anzi ancor di più, ai
nostri modelli Tv, con il sistema operativo
Android che connoterà tutta la gamma: da
quello base da 32” fino ai nuovi QLed da 75”,
passando per tutti i tagli che stanno tra questi
due formati. Le nuove gamme prodotto,
in particolar modo i nuovi QLed, saranno
comunque sul mercato nel pieno rispetto dei
programmi fatti a inizio aanno. Ma la stessa
filosofia riguarderà anche altre categorie prodotto.
Il concetto good value for money sarà
applicata sia al mondo dei grandi elettrodomestici,
che nel secondo semestre di quest’anno
cominceremo a distribuire in Europa, Italia
compresa, sia
nel settore della
climatizzazione,
in cui già operiamo
in partnership
con un distributore
sul territorio
nazionale”.
Nital
Gianluca Barresi - Commercial director
“Il clima di incertezza non
ha agevolato questi mesi e
ogni giorno viviamo una
sfida diversa, in continua
evoluzione. Nell’affrontare
l’emergenza abbiamo
imparato l’importanza di
guardare con positività al
futuro con creatività e impegno.
Per molte imprese
e famiglie non sarà facile:
sappiamo di essere privilegiati
rispetto alla situazione
generale e questo ci
impone di rimanere parte
attiva del motore che
farà ripartire l’economia
del nostro Paese; lo dobbiamo
ai nostri partner
e alla famiglia Winkler.
L’obiettivo di Nital è stato,
ed è tutt’ora, di tutelare il
più possibile la salute dei
lavoratori dell’azienda ed
essere vicini ai nostri partner
e clienti. Proprio per
questo, ancora prima del
lockdown, abbiamo preso
la decisione aziendale di
chiudere gli uffici della
sede e di attivare la modalità
di lavoro agile. Probabilmente
continueremo
in questa modalità fino a
Sony Italia
Angelo D’Orta
Marketing head
che l’emergenza non sarà
rientrata, con ritorni in
sede ridotti, ragionati e
motivati. Ma sempre con
l’obiettivo di costruire,
progettare e ragionare sul
futuro. Quello che uscirà
da questo periodo sarà un
consumatore nuovo, che
dovremo essere capaci di
approcciare nel modo e
con i mezzi giusti. Il consumo
dei media in casa è
aumentato su tutti i canali,
dal web ai social media:
quindi l’attenzione degli
end user nei confronti
delle pubblicità, e della
comunicazione, è cambiato.
Occorre dunque
continuare a dialogare in
modo intenso, cercando di
proporre messaggi positivi
e spiegando come le caratteristiche
di un prodotto
tecnologico siano utili
nella nuova vita di tutti i
giorni. Dovremo essere capaci
di lavorare su precisi
target, a cui ci vogliamo
rivolgere. Questa scelta è
importantissima perché
ogni fascia d’utenza ha le
sue peculiarità, pertanto
“Il nostro obiettivo per il
2020 è il consolidamento
della nostra presenza nel
mercato dell’elettronica di
consumo, attraverso il miglioramento della nostra quota
nei nostri segmenti principali, con prodotti premium. La
strategia è sempre stata quella di lavorare a fianco dei nostri
partner del trade, per crescere in modo sostenibile. Ed è ciò
che abbiamo fatto negli ultimi mesi e che ci riproponiamo
per il futuro. La nostra massima attenzione è diretta a rafforzare
il rapporto con i partner di riferimento. Ora dobbiamo
gestire insieme questa crisi cercando un equilibrio tra
il canale online e la tutela dei negozi, il tutto preservando
il nostro posizionamento premium. Se all’inizio dell’emergenza
si temeva una crisi produttiva, che c’è stata e si farà
sentire, ora stiamo vivendo una crisi di domanda. Ci aspettiamo
una decisa ripresa nel primo periodo di riapertura a
cui farà seguito un mercato di attesa, non eccessivamente
brillante fino all’estate. Fedeli alla nostra vision, continuiamo
a puntare su prodotti e tecnologie in grado di emozionare
e creare nuovi stili di vita. Prodotti top di gamma,
la cui unicità si esprime attraverso caratteristiche esclusive
declinate nelle diverse aree. A partire dai Tv Oled ai quali
si affiancherà una linea Lcd di alta qualità. Nell’audio, punteremo
a confermare i successi ottenuti con le cuffie Bluetooth
con tecnologia di cancellazione del rumore leader del
è determinante costruire
strategie di comunicazione
per altrettanti target
di riferimento. Nital
ben conosce il concetto
di segmentazione del
mercato: la costruzione
delle nostre campagne di
comunicazione prevede
azioni curate, con pianificazioni
ben mirate ai
target di riferimento. Per
il 2020 la nostra roadmap
non cambia in termini
di attivismo e Nital sarà
ancor più focalizzata sulla
forza dei nostri brand.
A cominciare da iRobot,
con i suoi top gamma Roomba
i7 e i7+ e Braava jet
m6, punti di riferimento
nel mondo della pulizia
robotica dei pavimenti. E
poi Sonos, che ha recentemente
annunciato una
straordinaria soundabar
wireless, la Sonos Arc:
un oggetto tecnologico
dal design straordinario
destinato a diventare da
subito un oggetto del desiderio.
Nel segmento del
Ped spazio a Foodsaver,
Crockpot, Oster, Breville
legati alla preparazione e
conservazione del cibo e
Steamone per rispondere
alla esigenza di sanificare
abiti e vestiti. Non calerà
l’attenzione sui nostri
prodotti imaging, come
Nikon e Polaroid, e continueremo
a promuovere il
nostro progetto Hinnovation,
sempre più punto di
riferimento per la smart
home in Italia. L’obiettivo
di NItal è operare con il
canale retail affrontando
insieme il nuovo scenario
e le esigenze dei consumatori,
innovando su tecnologie
e approcci. Con la
speranza che gli operatori
di canale non ricadano
nella tentazione di ripercorrere
strade conosciute
in passato. Al momento
abbiamo diverse operazioni
ed iniziative in studio
e sicuramente alcune di
esse vedranno la luce già
prima dell’estate”.
settore della famiglia 1000X e a sviluppare il segmento del
true wireless, ampliando la gamma sia in ambito sportivo
sia per l’utilizzo quotidiano. Senza dimenticare gli speaker
wireless con la famiglia Extra Bass, pensata per tutti gli utilizzi
in casa e in movimento. Proporremo significative soluzioni
in ambito soundbar, con proposte single o system,
in cui intendiamo presidiare con forza il segmento Dolby
Atmos con un’offerta capace di differenziarsi per tecnologie
d’avanguardia. Il tutto continuando a puntare sul digital
imaging, profondendo innovazione in questo mercato
grazie a soluzioni diverse. Tra cui spicca l’innovativo sistema
Alpha, con ottiche e fotocamere mirroless all’avanguardia
che si sono rivelate dei veri game changer del settore e
che ci hanno consentito di diventare il brand numero uno
nel Full Frame, non solo in ambito mirrorless. La nostra
volontà è perseguire un equilibrio tra online e offline, sempre
nel rispetto del lavoro e della riconoscibilità costruita
nei negozi fisici nel corso degli anni. Quando i consumatori
torneranno nei punti vendita, ci faremo trovare pronti. La
consumer electronics è spesso legata a eventi trainanti che,
purtroppo, sono stati cancellati o posticipati: da quelli sportivi
a matrimoni, ricorrenze o viaggi. Il questo senso, il piano
promozionale è da ridisegnare. C’è il rischio che, a fronte
di un mercato già in trend negativo dovuto a cause esogene,
si intraprenda una lotta ai volumi, destinata a determinare
una perdita di valore per l’intera industria. Dovremo essere
molto attenti a dosare le iniziative e declinarle all’interno
di un piano che tenga presente tutte queste variabili. Il nostro
investimento più grande è sempre il prodotto: continueremo
a parlare ai consumatori attraverso l’emozione e
la curiosità che i prodotti sanno generare”.
Consumer Electronics
23
Whirlpool Italia
Novella Sardos Albertini - Head of brands, communication & sellout
“L’emergenza Covid-19 ha stravolto lo scenario e il contesto.
Ha rivoluzionato anche il modo di operare della
nostra azienda: ci siamo mossi in modo agile e veloce
mettendo al centro il consumatore e supportando i nostri
trade partner. È stata una scossa inattesa, ma che ha
fatto emergere anche competenze, talenti e opportunità.
Il lockdown ha posto sotto i riflettori la casa e la cucina,
che hanno assunto un’importanza sempre piu rilevante
nella nostra vita come luogo di aggregazione e di condivisione.
In questo nuovo contesto, alcuni prodotti come
il forno (per sperimentare nuove ricette) e il frigorifero
(sempre più capiente per conservare i cibi più a lungo)
sono alleati preziosi che assumeranno importanza anche
in futuro, perché è cambiata la relazione con questi
elettrodomestici e sono emersi nuovi bisogni. Per esempio,
il forno Hotpoint Active Steam 100, grazie all’esclusiva
funzione a vapore, permette di realizzare ricette
sane e gustose come il pane in casa, un must durante
il lockdown. E su questo abbiamo stabilito partnership
con GialloZafferano, blogger e influencer. Questi sono
esempi virtuosi che ci hanno fornito riscontri importanti.
Altro focus di questo periodo è tutto il mondo
dell’igienizzazione: lavare e igienizzare i capi con programmi
efficaci contro lo sporco ostinato e la rimozione
dei batteri. La lavatrice Hotpoint Active 20 risponde
a questo bisogno, con la forza del vapore dell’opzione
Steam Hygiene che rimuove il 99,9% dei batteri dai tessuti.
Parliamo sempre più di consumatori evoluti, ma
spesso il business è stato ricondotto a una questione di
prezzo. Whirlpool da tempo ha intrapreso un percorso
per puntare i riflettori sui prodotti, sulle loro peculiarità
e sulla filosofia dei nostri brand Kitchenaid, Whirlpool,
Hotpoint e Indesit sia nel free standing, sia nel built-in.
Ripartiamo da qui, con il mercato in una fase delicata.
Il lockdown, inutile negarlo, ha determinato un forte
impatto nel business. La flessione c’è, si sente e bisognerà
affrontarla con nuove strategie restando uniti.
Con la ripartenza dobbiamo cogliere i segnali di fiducia
che emergono e che scaturiscono anche dal trade. Durante
la fase del lockdown abbiamo sempre supportato
i nostri clienti restando loro vicini: i nostri call center
si sono organizzati per rispondere da remoto, i nostri
magazzini hanno continuato a operare in sicurezza per
consegnare i prodotti e soprattutto abbiamo puntato
molto sulla formazione
sul built-in e sul free
standing. Durante la
chiusura dei negozi sono
stati centinaia i training
di formazione per
i produttori di cucine, i
kitchen studio e i distributori
lato built-in, con più di 2mila coinvolti tramite
le nostre piattaforme online gestite dai trainer interni
e dal nostro team di sell out con collegamenti anche di
500 persone contemporaneamente. La stessa iniziativa
è stata estesa ai punti vendita retail, coinvolgendo anche
alcuni clienti importanti sempre online. Un’altra
attività di Whirlpool è la live chat che permette in tempo
reale di essere sempre connessi con i nostri esperti.
Il consumatore sarà sempre più attento e la comunicazione
dovrà essere empatica ed emozionale. Bisognerà
partire dai valori della nostra italianità che abbiamo
avvertito in queste settimane. Va sostenuto il made in
Italy, la più grande risorsa che abbiamo nel nostro Paese.
Abbiamo davanti mesi impegnativi, che richiedono
sensibilità e cura nella gestione, ma che potenzialmente
possono darci tante occasioni per sviluppare il nostro
business. E noi siamo pronti”.
Samsung
Bruno Marnati, Head of audio video division
“L’anno per la divisione
Audio/Video di Samsung
mette sulla ribalta le line
up Qled a 8K e Lifestyle
(oltre alle soundbar). In
quest’ultima categoria
spiccano i modelli rinnovati
di The Serif e l’innovativo
The Sero, con
il display che ruota in
accordo con lo smartphone.
Il mercato italiano è
ricettivo nei confronti dei
Tv a elevata cifra estetica.
The Sero risponde a tre
specifici desideri (o necessità):
trasmette emozione
ed entra in una logica di
ecosistema con i dispositivi
mobili. A differenza
dei top di gamma, dove
il prezzo deve essere ben
calibrato, in questo tipo
di prodotto non è il posizionamento,
bensì il beneficio
e il design a fare la
differenza e ad attivare la
leva di acquisto da parte
dei consumatori. A ciò si
aggiungono una serie di
funzioni uniche, perché
The Sero ha una sezione
audio di alto profilo, non
può essere appeso ed è il
primo modello a ruotare
lo schermo da 43 pollici
in senso orizzontale o verticale
in base al contenuto
multimediale visualizzato.
Vale a dire che ben si
presta a riprodurre i contenuti
in verticale, che è
la maggioranza dei video
caricati sui social quali
YouTube e Instagram. In
questo modo vogliamo
anche ingaggiare le generazioni
di utenti più
giovani, dai Millennials
ai Gen Z, proponendo un
televisore capace di adattarsi
alle loro attitudini.
Il canale retail è parte fondamentale
in questo progetto.
Ritengo che i punti
vendita fisici abbiano un
ruolo determinante perché
permettono di vedere
dal vivo e testare le innovazioni
e il design della
nostra gamma di prodotti.
Il senso del negozio fisico
è convincere i consumatori
restituendo esperienzialità
e permettendo loro
di toccare con mano i Tv.
La sfida di Samsung per il
2020 è al mercato lifestyle,
perché il televisore è un
prodotto maturo (seppure
con un tasso di innovazione
sempre alto) ma è destinato
a rispondere sempre
più a necessità aggiuntive
alla sola qualità video. In
questo senso, il Tv deve
sempre più essere in linea
con i gusti e le preferenze
di design dei consumatori,
in quanto un elemento di
arredo. Mi aspetto che la
gamma Lifestyle di Samsung
generi un volume
nettamente superiore rispetto
a quello del 2019:
15mila unità vendute.
Questo trend inizia a sviluppare
un segmento di
mercato interessante in
ottica futura, perché genera
una consumer journey
differenziante e slegata
dalla sola tecnologia. A
ciò aggiungo un ulteriore
nostro focus: i pannelli di
grandi polliciaggi. Il comparto
dei Tv da 75 pollici
è in continua ascesa e in
esso vantiamo una market
share superiore al 60%. I
modelli QLed di nuova
generazione seguono questa
tendenza, con cornici
laterali ridotte al minimo
per mantenere limitati gli
ingombri e, in contemporanea,
aumentare la diagonale
dello schermo”.
Canon Italia
Marco Di Lernia – Country director imaging
technologies & communications group
“Il 2020 è per Canon un anno molto importante, segnato dal lancio della nostra ammiraglia
1DX Mark III e dall’annuncio di sviluppo di EOS R5. Il nostro impegno è rispondere
alle esigenze di professionisti e utenti che necessitano di tecnologie nuove
per affrontare il mondo delle immagini con soluzioni altamente performanti. Nelle
pianificazioni iniziali, il 2020 era per noi l’anno della crescita nel segmento mirrorless
con il lancio di EOS R5 e anche un arricchimento della gamma ottiche RF:
obiettivo che continua a restare nei nostri piani. La situazione legata al Covid-19
ha comportato la ricerca di nuovi approcci e modalità di sviluppo delle strategie. La
nostra vision rimane costante: sostenere i nostri clienti e le loro necessità, mediante
tecnologie moderne e avanzate, anche attraverso l’offerta di strumenti finanziari
per agevolarne l’accesso. Del resto, il comportamento dei consumatori è in continua
evoluzione e sempre più veloce, dinamico. Il nostro impegno nei loro confronti è
una costante attività di ricerca e sviluppo. Credo inoltre che, con la nuova mobilità,
passione e necessità professionali spingeranno presto i fotografi a volersi dotare delle
più recenti tecnologie. Il focus di Canon è sulle più recenti fotocamere del sistema
EOS R, sull’ammiraglia Reflex 1-DX Mark III e sulle videocamere professionali della
gamma Cinema EOS. A questi prodotti si aggiunge il parco ottiche, senza trascurare
il mondo della stampa professionale e domestica e la videoproiezione. Il tutto concentrandoci
maggiormente sui segmenti medio alti e meno su fasce tipicamente
consumer entry level. La situazione che si è creata potrebbe poi accelerare la crescita
anche in Italia del canale delle vendite online. Tuttavia, riteniamo di dovere incrementare
la nostra presenza anche nel fisico, dove i nostri clienti più esigenti cercano
maggior specializzazione e servizio. In termini di comunicazione vogliamo rimanere
sempre vicini ai nostri clienti mediante i canali social e le nostre piattaforme
digitali Canon Academy On Air e Canon Conneted, con la creazione di contenuti
utili e di ispirazione. Al contempo, siamo impegnati nel supportare i nostri rivenditori
sul territorio, grazie a livestreaming sui loro canali con i nostri Canon Coach.
Le promozioni e le iniziative speciali, come il Premio Canon Giovani Fotografi o il
Contest TRX, rimangono attive. Nei prossimi mesi saremo impegnati a coinvolgere
gli utenti e i professionisti. Dai contest alle interazioni
social, dalle livestreaming alle mostre immersive, fino
alle lectio rivolte agli studenti e alle promozioni dedicate.
Il contatto diretto con i nostri consumatori e clienti è
la linfa che ci ha permesso fino ad oggi di comprendere
le loro necessità e sostenerli: tutto questo rimarrà attivo
ma nel pieno rispetto di tutte le normative e indicazioni
previste dal Governo”.