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Touring 05/2020

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LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA #5 | MAGGIO <strong>2020</strong> | FR. 4.50<br />

5<br />

idee per trascorrere<br />

il tempo confinati<br />

in casa<br />

SUV FAMILIARE<br />

E POLIVALENTE<br />

Test della Skoda Kamiq<br />

AIUTARE<br />

NELLA CRISI<br />

L’impegno del TCS<br />

Pendolari con<br />

aerotaxi<br />

CON<br />

TCS SEZIONE<br />

TICINO<br />

p. 75


PER I SOCI TCS IL DIVERTIMENTO NEL<br />

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SOMMARIO<br />

Ecco le batterie<br />

europee<br />

29<br />

Mobilità verticale<br />

tra sogni e realtà<br />

10<br />

Mezzi pubblici<br />

adatti alla 3a età<br />

32<br />

EDITORIALE<br />

LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA<br />

La nostra rivista, contrappunto<br />

alla crisi da coronavirus<br />

Viviamo un momento eccezionale, la pandemia<br />

da coronavirus ci impone restrizioni,<br />

molte aziende e lavoratori autonomi<br />

lottano per sopravvivere. Viaggi e<br />

progetti da tempo pianificati sono rimandati sine<br />

die. Noi tutti siamo chiamati a collaborare e sostenere<br />

chi, come il personale delle strutture medico-sanitarie<br />

e i tanti volontari, sta facendo uno<br />

sforzo straordinario su tutti i fronti per superare<br />

l’emergenza. Anche il TCS presta aiuto e ve lo<br />

raccontiamo su queste pagine. E benché non cessino<br />

di giungerci notizie sugli effetti devastanti<br />

causati dal Covid-19, il ritmo di pubblicazione<br />

non ci permette di dare il giusto spazio al tema,<br />

per quanto pressante ed urgente. Come da nostra<br />

vocazione ci dedicheremo quindi anche in questo<br />

numero alla mobilità. Sperando di offrirvi, care<br />

lettrici e cari lettori, un gradito diversivo in questi<br />

tempi difficili. State attenti e rimanete in<br />

buona salute!<br />

Felix Maurhofer<br />

caporedattore<br />

dossier<br />

15 Droni da trasporto<br />

Quattro domande all’Ufac,<br />

a Skyguide e al TCS<br />

18 Pionieri svizzeri<br />

La visione futura di casa nostra<br />

della mobilità verticale<br />

20 Il dopo Solar Impulse<br />

André Borschberg e le sue<br />

nuove idee verdi per il cielo<br />

22 Strategia droni<br />

L’Accademia della mobilità<br />

del TCS ha un nuovo incarico<br />

Copertina:<br />

© 2017 The Foreign Office<br />

Collective<br />

mobilità<br />

24 Auto per la Bulgaria<br />

I nostri vecchi veicoli diesel<br />

esportati all’estero<br />

29 Ricerca e batterie<br />

L’Empa studia e crea<br />

una versione europea<br />

35 Presidente centrale TCS<br />

Intervista a Peter Goetschi<br />

sul dopo coronavirus<br />

In Bulgaria<br />

le nostre<br />

occasioni<br />

24<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 3


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SOMMARIO<br />

36<br />

Test della<br />

Skoda Kamiq<br />

41<br />

L’elettrica<br />

Mini Cooper<br />

São Tomé e<br />

Príncipe,<br />

un vero paradiso!<br />

51<br />

7 2<br />

Incontro con<br />

Loco Escrito<br />

e la sua musica<br />

I miei vantaggi club<br />

46 Gioca e vinci online<br />

50 Private Selection Hotels<br />

67 Benefits TCS<br />

74 Tre occasioni di vincita<br />

tecnica<br />

36 Test della Kamiq<br />

Abitabilità e tecnologia<br />

sorprendenti per questa Skoda<br />

39 Vettura elettrica<br />

L’offerta crescente e la maggior<br />

autonomia la rendono attrattiva<br />

43 Auto ferma per il virus<br />

Il telelavoro ha fatto sì che<br />

molte auto restassero in garage<br />

svago<br />

47 Cosa fare se confinati<br />

Come trascorrere il tempo se<br />

bloccati in casa dal Covid-19<br />

51 Isole al largo dell’Africa<br />

São Tomé e Príncipe, luoghi<br />

incontaminati del pianeta<br />

club<br />

54 Il club aiuta nella crisi<br />

Sempre al vostro fianco e<br />

la parola al direttore generale<br />

58 Barometro TCS dei litigi<br />

Ora anche le donne si battono<br />

per i loro diritti<br />

61 Sicuri sulla due ruote<br />

La nuova assicurazione TCS<br />

per biciclette e bici elettriche<br />

64 Crisi sanitaria<br />

La telemedicina del TCS ben<br />

apprezzata dai soci nel bisogno<br />

rubriche<br />

31 Il consulente<br />

45/65 L’esperto TCS<br />

69 Forum<br />

69 Impressum<br />

71 Tourolino<br />

72 In giro con<br />

74 Gioca & vinci<br />

TCS Sezione<br />

Ticino<br />

76 Resoconto Assemblee gruppi regionali<br />

79 Pandemia e mobilità elettrica: cosa<br />

succederà?<br />

80 L’organizzazione del lavoro ai tempi<br />

del Covid-19<br />

82 Telepass<br />

Idee per chi<br />

è confinato<br />

a casa<br />

47<br />

<strong>Touring</strong> n. 6<br />

Temi trattati nella prossima edizione<br />

della rivista: dossier mobilità condivisa, test<br />

della Peugeot 2008, viaggio in Georgia,<br />

seggiolini auto per la sicurezza dei bimbi<br />

Data di pubblicazione: 28.<strong>05</strong>.<strong>2020</strong><br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 5


BARBECUE NOVITÀ MONDIALE <strong>2020</strong><br />

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funzionalità, ma anche per il suo design unico, che si<br />

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cuocere a bassa temperatura)<br />

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spegne nemmeno in caso di vento forte)<br />

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ATTUALITÀ CLUB<br />

I centri guida del<br />

TCS potrebbero<br />

riaprire l’8 giugno.<br />

Coronavirus: dopo il lockdown<br />

il TCS riparte passo dopo passo<br />

FOTO TCS<br />

Le misure per combattere l’emergenza<br />

toccano anche diversi settori del TCS.<br />

Nonostante i primi allentamenti in alcuni<br />

ambiti, in altri occorre pazientare<br />

ancora. Qui di seguito vi informiamo<br />

sulle attività che potrebbero riprendere<br />

Corsi di guida<br />

I centri di guida di Derendingen,<br />

Emmen, Betzholz, Niederstocken,<br />

Frick, Erstfeld, Rivera, Lignières,<br />

Cossonay e Plantin restano chiusi<br />

almeno fino e incluso il 7 giugno<br />

<strong>2020</strong>. Tutti i corsi di guida, anche<br />

quello per la formazione complementare<br />

obbligatoria per neopatentati,<br />

sono dunque annullati fino<br />

a tale data. Le iscrizioni possono<br />

essere effettuate online per corsi<br />

a partire dall’8 giugno.<br />

training-events.ch<br />

Giornata di educazione<br />

stradale a San Gallo<br />

Di comune accordo con la polizia<br />

e la sezione TCS San Gallo-Appenzello<br />

Interno la giornata di educazione<br />

stradale del 6 giugno per gli<br />

scolari è stata cancellata e rinviata<br />

al 2021. Informazioni e dettagli<br />

al riguardo seguiranno a tempo<br />

debito.<br />

tcs.ch/sicurezza-stradale<br />

e le relative date. Attenzione: questi dati<br />

sono senza garanzia e suscettibili di modifiche<br />

a seconda dell’ulteriore sviluppo<br />

della situazione. Agli interessati consigliamo<br />

di consultare le pagine web indicate<br />

per avere conferma.<br />

eMobility Days<br />

Alcuni appuntamenti dedicati alla<br />

mobilità elettrica con test drive<br />

gratuiti di autovetture, biciclette e<br />

monopattini a batteria sono stati<br />

purtroppo rimandati a date non<br />

precisate. Ecco il nuovo programma:<br />

Rinviati (nuove date da<br />

comunicarsi a breve)<br />

9 maggio: Füllinsdorf (BL)<br />

13 giugno: Meyrin (GE)<br />

27 giugno: Birr (AG)<br />

Avranno probabilmente<br />

luogo<br />

22 agosto: Oerlikon (ZH)<br />

29 agosto: San Gallo (SG)<br />

5 settembre: Neuchâtel (NE)<br />

12 settembre: Sion (VS)<br />

3 ottobre: Crissier (VD)<br />

10 ottobre: Berna (BE)<br />

17 ottobre: Emmen (LU)<br />

24 ottobre: Oensingen (SO)<br />

tcs.ch/edays<br />

Campeggio<br />

L’epidemia da coronavirus ha colto<br />

alla sprovvista i fan di vacanze<br />

all’aria aperta già in piena fase di<br />

preparazione all’imminente stagione<br />

camperistica. L’insieme dei<br />

24 campeggi del TCS hanno posticipato<br />

il riavvio della loro attività<br />

almeno fino all’8 giugno. Soggiorni<br />

da questa data possono essere prenotati<br />

direttamente presso il campeggio<br />

prescelto, online o telefonicamente.<br />

A causa della persistente<br />

incertezza il TCS ha deciso di rimandare<br />

all’estate 2021 l’apertura<br />

del villaggio «Pop-Up Glamping»<br />

nell’altopiano di Plaun (comune<br />

di Laax).<br />

tcs-camping.ch<br />

Coloro che nel frattempo volessero<br />

farsi ispirare da altri campeggiatori,<br />

pianificare o addirittura prenotare<br />

la prossima vacanza plein air potranno<br />

valersi della guida digitale<br />

Camping-Insider, prezioso quanto<br />

utile compagno d’avventura.<br />

camping-insider.ch<br />

Il TCS Pop-up Glamping<br />

ritornerà nell’estate 2021.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 7


Ripartire, ma più in là<br />

Se la crisi colpisce in modo trasversale il turismo, non mancano<br />

i segnali positivi. Invece di esigere l’immediato rimborso del<br />

viaggio prenotato, molti clienti accettano di rimandarlo.<br />

È impossibile stimare le perdite che il<br />

settore turistico svizzero subisce a causa<br />

del lockdown, ma sono immense. Eppure,<br />

in questi tempi difficili la clientela<br />

si mostra fedele verso la propria agenzia<br />

o l’operatore turistico abituale. «La stragrande<br />

maggioranza è aperta e disponibile<br />

a ripiegare su una proposta alternativa»,<br />

si rallegra Walter Kunz, direttore<br />

della Federazione svizzera di viaggi.<br />

Clienti solidali<br />

«Appena scoppiata la crisi, molti chiedevano<br />

il rimborso in preda al panico per<br />

le notizie diffuse nei media» racconta<br />

Pascal Wieser, direttore di Vögele Reisen.<br />

Nel frattempo le cose si sarebbero<br />

calmate. Circa il 70 percento avrebbe<br />

cambiato prenotazione o accettato dei<br />

buoni. «Sono prevalentemente i più giovani<br />

o anziani a voler essere rimborsati,<br />

Le ferie da sogno?<br />

Rinviate, non annullate.<br />

Sono in molti infatti a<br />

decidere così.<br />

e questi ultimi sono meno propensi a fissare<br />

per una data futura, ancor incerta».<br />

Anche da Car-tours.ch non si sarebbe<br />

verificato il temuto fuggi fuggi di clienti,<br />

che perlopiù si mostrano comprensivi.<br />

«Siamo felici di riscontrare una grande<br />

solidarietà. D’altra parte è legittimo<br />

chiedere indietro i soldi. Comprendiamo<br />

chiunque voglia programmare<br />

il viaggio serenamente e più in là,<br />

quando la situazione si sarà stabilizzata»,<br />

dichiara il responsabile Urs Tanner.<br />

Henri-Pierre Galletti, direttore TCS<br />

Viaggi, si dice stupefatto dell’equanimità<br />

con cui la clientela affronta i fatti:<br />

«La maggior parte opta per spostare la<br />

prenotazione, alcuni per buoni viaggio».<br />

Talora sarebbero addirittura contenti<br />

di non trovarsi in giro per il mondo in<br />

questo periodo fuori dal normale.<br />

LA FOTO<br />

Pasqua in casa La pandemia<br />

da coronavirus ha<br />

scongiurato l’esodo pasquale:<br />

niente code al San<br />

Gottardo, come mostra la<br />

foto a lato: il Giovedì<br />

Santo, l’A2 a Silenen era<br />

deserta. La polizia cantonale<br />

urana ha confermato<br />

che per quel ponte festivo<br />

il traffico verso Sud è stato<br />

pochissimo. Rispetto al<br />

2019, il Venerdì Santo era<br />

ridotto al 4 percento, il<br />

Sabato dell’8 percento e<br />

la Domenica e il Lunedì<br />

dell’Angelo è risultato di<br />

appena il 4 percento.<br />

LA CIFRA<br />

500<br />

milioni di franchi, è questa<br />

la flessione mensile<br />

dell’utile accusata dalle<br />

aziende dei trasporti pubblici<br />

a causa della situazione<br />

straordinaria dovuta<br />

al Covid-19. Finora<br />

circa 150 000 persone<br />

hanno depositato il loro<br />

AG. Su incarico del Consiglio<br />

federale il servizio<br />

di base è garantito, malgrado<br />

una riduzione significativa<br />

dell’offerta dei<br />

trasporti pubblici.<br />

Covid-19 – brusca frenata del traffico<br />

LA PAROLA<br />

Il decreto federale, che ha incitato la popolazione<br />

a rimanere in casa e prediligere<br />

il telelavoro per arginare l’epidemia<br />

da coronavirus, ha avuto grosse<br />

ripercussioni sul volume del traffico. Secondo<br />

Viasuisse nella prima settimana<br />

del lockdown gli intasamenti segnalati<br />

sono diminuiti di oltre il 60 percento,<br />

con soli 251 annunci rispetto ai 732<br />

dell’analoga settimana del 2019 e ai<br />

657 diffusi nel mese precedente. Un<br />

quarto circa degli avvisi concernerebbe<br />

rallentamenti o ingorghi nelle zone<br />

frontaliere, dove i controlli ai confini<br />

sono stati rafforzati.<br />

Stando all’Ufficio federale delle strade<br />

(USTRA) nel periodo in esame il traffico<br />

si è ridotto, in termini globali, del 30–<br />

40%. ln particolare il traffico in direzione<br />

dei paesi vicini Francia, Germania<br />

ed Austria è calato del 70–75 percento,<br />

mentre quello verso l’Italia è diminuito<br />

dell’80–90 percento.<br />

Narciso figlio della divinità<br />

fluviale Cefiso e della ninfa<br />

Liriope nella mitologia greca,<br />

si innamorò del suo riflesso e<br />

così annegò cercando di abbracciarlo.<br />

Si racconta che un<br />

narciso sia poi sbocciato nel<br />

luogo dove si sedeva Narciso.<br />

A maggio, i narcisi selvatici<br />

crescono anche in Svizzera,<br />

ad esempio nelle Prealpi, in<br />

Ticino e nel Giura.<br />

8 touring | maggio <strong>2020</strong>


ATTUALITÀ<br />

FOTO KEYSTONE, EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />

Svizzera virtuale<br />

In attesa di poter scoprire dal<br />

vivo le bellezze del Canton<br />

Vaud, ora le si può già pregustare<br />

comodamente dal proprio<br />

salotto. Infatti, il sito<br />

Vaud Tourisme mette a disposizione<br />

nuovi video in formato<br />

tridimensionale a 360<br />

gradi. Anche altri enti del turismo,<br />

in particolare quello<br />

dei Grigioni e di Lucerna,<br />

hanno arricchito la loro offerta<br />

digitale. E per una panoramica<br />

a tutto tondo delle<br />

innumerevoli attrazioni naturali<br />

e culturali del nostro<br />

paese vale davvero la pena<br />

visitare le pagine online di<br />

Svizzera Turismo.<br />

myswitzerland.com<br />

Solidarietà timbrata<br />

Costa cinque franchi il francobollo<br />

speciale emesso dalla<br />

Posta in relazione con la pandemia<br />

da coronavirus. L’incasso<br />

sarà devoluto alla Catena<br />

della Solidarietà e alla<br />

Croce Rossa Svizzera, che lo<br />

distribuiranno a persone con<br />

bisogni urgenti dovuti al virus<br />

Covid-19. È disponibile in<br />

fogli da dieci per la somma<br />

di 50 franchi.<br />

Le pagine del gas<br />

Cambia look il sito internet<br />

cng-mobility.ch, progetto comune<br />

delle aziende regionali<br />

del settore svizzero del gas.<br />

Disponibile nelle tre lingue<br />

nazionali si presenta ampliato<br />

nei contenuti venendo<br />

a coprire ulteriori motorizzazioni<br />

alternative (elettrica,<br />

carburanti sintetici, idrogeno).<br />

Offre articoli di fondo<br />

sulle varie propulsioni e i relativi<br />

costi, emissioni di CO2<br />

ecc. Vi si trovano funzioni<br />

utili quali la mappa delle stazioni<br />

di rifornimento vicine e<br />

l’elenco aggiornato dei veicoli<br />

a gas naturale compresso<br />

(GNC) e notizie in tema di<br />

mobilità sostenibile.<br />

La soglia della<br />

neutralità carbonica<br />

Dopo 40 000 km un’auto elettrica<br />

di media categoria provoca<br />

meno gas serra rispetto<br />

ad un veicolo comparabile<br />

con motore termico. Il calcolo<br />

dell’Istituto Paul Scherrer<br />

si basa sull’utilizzo di<br />

energie a emissioni zero. Il<br />

dato è quindi applicabile alla<br />

Svizzera, ma non indiscriminatamente<br />

ad altri paesi.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 9


10 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

Gli aerotaxi elettrici che decollano e<br />

atterrano in verticale e trasportano<br />

merci o persone sono considerati<br />

la prossima grande innovazione<br />

nella mobilità urbana. Tecnica,<br />

soldi e progetti sembrano essere a<br />

disposizione, ora rimane la questione<br />

di chi alla fine avrà la meglio.<br />

TESTO DINO NODARI<br />

Lilium Jet Presto<br />

questi aerotaxi<br />

potrebbero sorvolare<br />

le nostre città.<br />

FOTO ROBIN RUNCK<br />

I taxi mettono le ali<br />

Sono la grande promessa<br />

della mobilità del futuro:<br />

gli aerotaxi. In tutto il<br />

mondo la ricerca si sta<br />

concentrando sugli aeromobili<br />

VTOL (acronimo inglese di:<br />

Vertical Takeoff and Landing,<br />

ovvero: decollo e atterraggio<br />

verticale) per il trasporto di passeggeri.<br />

E le promesse per il futuro<br />

sono così grandi che a metà<br />

marzo, in piena emergenza<br />

coronavirus, sono state investite<br />

ingenti somme in progetti che<br />

sono ancora ben lontani dalla<br />

fase di commercializzazione. A<br />

partire dal 2025 la start up di<br />

Monaco di Baviera Lilium vuole<br />

offrire un primo servizio urbano.<br />

In marzo, in seguito ad un ciclo<br />

interno di finanziamento, si è<br />

aggiunta un’iniezione di 240 milioni<br />

di dollari. Tra gli investitori<br />

si contano fornitori di capitali<br />

di rischio, ma anche la banca del<br />

Liechtenstein LGT e l’ex campione<br />

mondiale di Formula Uno<br />

Nico Rosberg.<br />

Di città in città<br />

Anche se dovremo attendere ancora<br />

a lungo sino a che i velivoli<br />

di nuova generazione voleranno<br />

al di sopra delle nostre teste, da<br />

tempo circolano dichiarazioni<br />

promettenti e stupende immagini<br />

di prototipi a terra e in volo<br />

di prova. La missione di Lilium:<br />

«Sognavamo un mondo in cui<br />

ognuno può volare dove vuole e<br />

quando vuole. Da città a città o<br />

dalla periferia al centro, vogliamo<br />

offrire la possibilità di<br />

viaggiare su chiamata in →<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 11


36 motori elettrici possono<br />

far accelerare il Lilium Jet<br />

fino a 300 km/h.<br />

Volocopter Ancora con il<br />

pilota a bordo durante un<br />

volo di prova a Singapore.<br />

modo veloce, ecologico e a<br />

prezzo accessibile». In concreto<br />

la società bavarese vuole offrire<br />

flotte aeree e un servizio di aviotrasporto<br />

che colleghi i centri<br />

urbani tra di loro. L’apparecchio<br />

Lilium Jet è equipaggiato di<br />

36 motori elettrici, ha un’autonomia<br />

di 300 chilometri e raggiunge<br />

una velocità massima<br />

di 300 km/h. Il jet offrirà posto<br />

per cinque persone. Da notare<br />

che questa start up intende guadagnare<br />

non con la vendita di<br />

apparecchi, bensì con il servizio<br />

di taxi volanti.<br />

In Germania il progetto di Lilium<br />

è reputato un modello valido che<br />

suscita interesse al più alto livello<br />

politico e fa sognare la<br />

gente. Tuttavia si sono sollevate<br />

anche voci critiche, secondo cui<br />

le promesse della start up<br />

bavarese sono destinate al fallimento<br />

semplicemente perché<br />

non superano la prova delle regole<br />

di fisica. Nella rivista specializzata<br />

«Aerokurier» un esperto,<br />

di cui non è stato fatto il nome,<br />

sostiene che con l’attuale densità<br />

di energia delle batterie agli ioni<br />

di litio non è possibile avere l’autonomia<br />

promessa. Nella rivista<br />

tedesca «Spiegel» due esperti di<br />

aviazione hanno confermato i<br />

calcoli dell’esperto anonimo. In<br />

risposta all’articolo, un portavoce<br />

di Lilium ha spiegato che:<br />

«Non sosteniamo che oggi, con<br />

gli attuali prototipi, riusciamo a<br />

coprire una distanza di 300 chilometri».<br />

La società è fiduciosa<br />

che riuscirà a raggiungere questo<br />

obiettivo entro il 2025.<br />

Elicottero o drone?<br />

Mentre il progetto di Lilium si<br />

concentra su distanza e velocità,<br />

la società anch’essa tedesca Volocopter<br />

si è prefissata un altro<br />

obiettivo. Il mix di drone ed elicottero<br />

è previsto per un impiego<br />

su brevi tragitti nelle metropoli.<br />

Dal 2011 si compiono dei<br />

voli con prototipi – il più recente<br />

ha effettuato un volo di un chilometro<br />

e mezzo a Singapore. Per<br />

questioni di sicurezza, a bordo<br />

c’era un pilota, ma in avvenire<br />

12 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

Critica Gli esperti esprimono<br />

dubbi sulla portata dichiarata<br />

da Lilium.<br />

FOTO NIKOLAY KAZAKOV, ALD<br />

gli aerotaxi dovranno funzionare<br />

con la guida autonoma. Il<br />

Volocopter 2X è elettrico e dispone<br />

di 18 rotori. Al momento<br />

il Volocopter offre posto per un<br />

passeggero, mentre in futuro dovranno<br />

poter salire a bordo sino<br />

a sei persone. Anche questo progetto<br />

è sostenuto da potenti finanziatori,<br />

come il gruppo automobilistico<br />

cinese Geely Holding<br />

e la Daimler. Non è ancora ben<br />

chiaro quando i primi Volocopter<br />

offriranno un servizio di aerotaxi<br />

nelle metropoli. «Siamo ancora<br />

ai blocchi di partenza per<br />

quanto riguarda la realizzazione<br />

dei primi voli di linea degli aerotaxi<br />

nelle città», affermava già<br />

nel 2018 Florian Reuter, CEO<br />

di Volocopter. Nel frattempo a<br />

Singapore: «Stiamo valutando<br />

le possibilità tecniche ed elaborando<br />

in comune le direttive<br />

aziendali al fine di rendere possibile<br />

la sperimentazione a Singapore»,<br />

afferma Ho Yuen Sang,<br />

direttore dell’autorità competente<br />

in materia di aviazione<br />

civile a Singapore. →<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 13


DOSSIER<br />

Sperimentazione<br />

mondiale<br />

I concorrenti di Lilium e Volocopter<br />

sono numerosi e in parte<br />

sono sostenuti da potenti sponsor.<br />

Per il 2025 Airbus Helicopters<br />

in collaborazione con Siemens<br />

ha in programma la messa<br />

in esercizio del CityAirbus, un<br />

aerotaxi che vola autonomamente.<br />

Anche il produttore di<br />

elicotteri statunitense Bell lavora<br />

ad un aerotaxi a decollo<br />

verticale. L’anno scorso è stato<br />

reso noto che Porsche, insieme a<br />

Boeing, vuole prendere parte a<br />

questo mercato del futuro e ancora<br />

quest’anno dovrebbero tenersi<br />

i primi voli di prova. Nel<br />

frattempo il servizio di trasporti<br />

Uber coopera con tre fabbricanti<br />

di aeromobili – Embraer, Karem<br />

Aircraft e Pipistrel – per riuscire<br />

a compiere i primi test degli aerotaxi<br />

quest’anno. Da notare che<br />

in febbraio – nel quadro della<br />

lotta al coronavirus – è stato impiegato<br />

l’apparecchio cinese<br />

EHang 216: con un volo di prova<br />

è stato trasportato un pacco di<br />

emergenza ad un ospedale distante<br />

quattro chilometri nella<br />

città di Hezhou. I voli di andata<br />

e ritorno sono stati realizzati<br />

senza pilota e con guida autonoma.<br />

CityAirbus Il progetto multinazionale di Airbus Helicopters e Siemens.<br />

Nexus di Bell L’aerotaxi a decollo verticale del costruttore di elicotteri americano.<br />

La lista di progetti è ancora<br />

molto lunga. È evidente che con<br />

questa nuova forma di mobilità è<br />

possibile guadagnare molti soldi.<br />

Stando ad uno studio di Porsche<br />

Consulting del 2018, la crescita<br />

del mercato subirà un’accelerazione<br />

a partire dal 2025. Sino al<br />

2035 Porsche Consulting stima<br />

il mercato per i trasporti aerei<br />

urbani a 32 miliardi di dollari.<br />

La società finanziaria statunitense<br />

Morgan Stanley prevede<br />

addirittura che entro il 2040<br />

il mercato potrà crescere sino<br />

a raggiungere quota 1,5 miliardi<br />

di dollari l’anno. ◆<br />

FOTO ALD<br />

Porsche e Boeing vogliono collaborare lanciandosi insieme nel mercato del futuro.<br />

14 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

In Svizzera vedremo presto spiccare il volo i primi<br />

droni da trasporto? E come sarà l’integrazione degli<br />

aerotaxi nel traffico aereo? Le risposte dell’Ufficio<br />

federale dell’aviazione civile, Skyguide e TCS a<br />

quattro domande.<br />

TESTO JULIANE LUTZ<br />

CHRISTOPH RUCKSTUHL/NZZ<br />

Vari produttori di aerotaxi<br />

elettrici sembrano aspettare<br />

solo il segnale di partenza.<br />

Quando decolleranno i primi<br />

passeggeri?<br />

A questa domanda l’Ufficio<br />

federale dell’aviazione civile<br />

(Ufac) ha risposto che non è<br />

possibile fare previsioni. L’avvio<br />

dell’attività di queste società dipende<br />

da diversi fattori: la maturità<br />

economica e tecnologica,<br />

il quadro normativo e l’accettazione<br />

sociale. Attualmente l’Agenzia<br />

europea per la sicurezza<br />

aerea (AESA) sta elaborando<br />

le basi normative affinché le<br />

aziende di aerotaxi possano avviare<br />

la loro attività. Una consultazione<br />

in merito a livello<br />

europeo è prevista nell’ultimo<br />

trimestre <strong>2020</strong>. Se la consultazione<br />

avrà luogo con profitto e<br />

se avrà un effetto sul successivo<br />

processo legislativo, è difficile<br />

da dire. Dal punto di vista tecnologico<br />

gli aerotaxi sono realizzabili<br />

già oggi, afferma Jürg<br />

Wittwer, direttore generale<br />

del TCS, che ha trattato a fondo<br />

il tema dei droni. Tuttavia –<br />

sostiene il direttore generale –<br />

passerà ancora tanto tempo<br />

fino a che saranno emanate le<br />

regole quadro per gestire un’attività<br />

commerciale di questo<br />

tipo. Wittwer ritiene che al più<br />

presto nel 2022 verrà autorizzata<br />

un’attività di prova, ad<br />

esempio per coprire il tragitto<br />

tra Zurigo e l’aeroporto di Kloten.<br />

I flying taxi sono più realtà<br />

che fantasia: la ricerca sulle<br />

nuove tecnologie ha fatto progressi<br />

dietro le quinte e avanza<br />

più velocemente del previsto.<br />

Nelle città svizzere dove<br />

atterreranno gli aerotaxi? Per<br />

Taxi volanti e droni da trasporto:<br />

realtà o fantasia?<br />

fare un esempio, nelle stazioni<br />

ferroviarie?<br />

Se gli aerotaxi saranno disponibili<br />

oltre che negli aeroporti anche<br />

nelle stazioni o in altri luoghi<br />

dipende sia dalla pianificazione<br />

del territorio che dall’accettazione<br />

sociale, spiega l’Ufac.<br />

Stando a Jürg Wittwer un luogo<br />

di atterraggio centrale per i droni-taxi<br />

si può trovare in ogni<br />

città svizzera. Esclude però i tetti<br />

delle stazioni ferroviarie, perché<br />

ancora troppo spesso sono spioventi.<br />

Dato che sono più silenziosi<br />

e più sicuri degli elicotteri,<br />

si può immaginare che i dronitaxi<br />

circolino lungo rotte fisse,<br />

al di sopra di autostrade e linee<br />

ferroviarie, nelle immediate vicinanze<br />

dei centri urbani.<br />

In Svizzera si è già oltre la fase<br />

di test per quanto riguarda<br />

i droni da trasporto?<br />

Negli Stati Uniti l’affiliata di UPS,<br />

UPS Flight Forward, dal 2019 ha<br />

già spedito migliaia di test medici<br />

con i droni in parallelo al<br />

servizio di corriere a terra, mentre<br />

in Svizzera non siamo ancora<br />

a questo punto. Sinora La Posta<br />

ha testato il trasporto di campioni<br />

di laboratorio tra gli ospedali<br />

all’interno delle città di<br />

Zurigo e Lugano con un’autorizzazione<br />

Ufac. A causa dell’emergenza<br />

coronavirus, i voli di prova<br />

sono però stati sospesi. Nel 2019<br />

l’Ufficio dell’aviazione civile ha<br />

autorizzato ancora un progetto<br />

del Politecnico federale di Losanna<br />

(EPFL). Nei cantoni Vallese<br />

e Vaud già dal 2017 circolano<br />

droni con il compito di<br />

spruzzare in modo mirato fertilizzanti<br />

e pesticidi sui campi<br />

agricoli. Il direttore generale del<br />

TCS Wittwer è scettico sul fatto<br />

che nel breve termine si possano<br />

vedere volare droni da trasporto,<br />

dato che in Svizzera la maggior<br />

parte della merce non deve essere<br />

trasportata in tempi molto<br />

ristretti.<br />

In futuro i droni da trasporto<br />

potranno volare ovunque<br />

sul territorio o soltanto in<br />

corridoi prefissati?<br />

Dall’estate 2019 Skyguide, in collaborazione<br />

con l’Ufac e la società<br />

statunitense Airmap, sta lavorando<br />

al progetto «U-Space»<br />

per l’integrazione dei voli di<br />

drone nello spazio aereo. Non<br />

sono previsti dei corridoi speciali.<br />

Si è invece optato per tracciare<br />

i droni che volano al di fuori del<br />

campo visivo tramite il GPS e<br />

«U-Space» e renderli visibili sugli<br />

schermi radar dei gestori del<br />

traffico aereo. In questo processo<br />

interamente automatico gli operatori<br />

dei droni, analogamente ai<br />

piloti dei velivoli più tradizionali,<br />

elaborano un piano di volo e<br />

comunicano al sistema quando,<br />

dove, per quanto tempo e a che<br />

altezza intendono volare. Il sistema<br />

controlla i dati e, se non<br />

si genera un conflitto, dà l’ok al<br />

piano di volo. Grazie a «U-Space»<br />

in futuro ad esempio i voli di trasporto<br />

possono avere luogo anche<br />

nelle vicinanze di aeroporti,<br />

dato che la torre di controllo ne è<br />

stata informata e garantisce che<br />

non interferisca con il volo degli<br />

aerei. Il sistema dovrebbe essere<br />

accessibile anche agli operatori<br />

che fanno volare i droni nel<br />

campo visivo e al di sotto di 150<br />

metri. Attualmente l’Ufac sta<br />

definendo la normativa in modo<br />

che il sistema possa passare dalla<br />

fase test al funzionamento regolare.<br />

•<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 15


Per il medico d’urgenza condizioni stradali difficili e gran distanze<br />

combinate insieme sono spesso causa del rallentamento del<br />

tempo d’intervento sul luogo dell’incidente. Per questo motivo,<br />

in uno studio di fattibilità l’ADAC sta analizzando la possibilità<br />

di usare un multicottero al posto dei normali mezzi di soccorso.<br />

TESTO JULIANE LUTZ<br />

Immaginatevi di subire un<br />

grave incidente e il medico<br />

corre in vostro aiuto a bordo<br />

di un taxi-drone con propulsione<br />

elettrica. Pensate che si<br />

tratti forse di un film di fantascienza?<br />

No, ben presto potrà<br />

essere realtà. In uno studio di<br />

fattibilità l’ADAC Luftrettung –<br />

il ramo specializzato nel salvataggio<br />

aereo del maggiore club<br />

automobilistico tedesco – sta<br />

analizzando la possibilità di<br />

usare i multicotteri per interventi<br />

di pronto soccorso.<br />

L’Istituto di medicina d’emergenza<br />

e di management sanitario<br />

dell’Università di Monaco di<br />

Baviera sta compiendo simulazioni<br />

al computer di interventi di<br />

salvataggio aereo di ADAC sulla<br />

base di dati reali, per capire se<br />

un multicottero possa essere un<br />

mezzo più efficace rispetto ai<br />

normali mezzi di salvataggio.<br />

In Svizzera la scelta del mezzo<br />

di soccorso viene lasciata alla<br />

decisione delle autorità cantonali,<br />

in Germania invece i medici<br />

d’emergenza si recano sul<br />

luogo dell’incidente sempre in<br />

automobile invece che in ambulanza.<br />

Nell’esercizio di simulazione<br />

il computer svolge la<br />

funzione di coordinatore della<br />

centrale operativa che valuta le<br />

condizioni d’intervento per decidere<br />

se il medico si sposta in automobile<br />

o in multicottero. «Vogliamo<br />

soprattutto capire quale<br />

Se il medico d’urgenza<br />

arriva in multicottero<br />

velocità e quale autonomia sono<br />

necessarie in modo che il multicottero<br />

arrivi più presto rispetto<br />

ad un normale veicolo su strada»,<br />

afferma Aaron Erd, direttore di<br />

progetto presso il salvataggio<br />

aereo di ADAC.<br />

Meno medici significa<br />

più tecnologia<br />

La ricerca che si sta svolgendo in<br />

Germania di un nuovo tipo di<br />

velivolo da impiegare nel pronto<br />

soccorso è mirata a trovare un<br />

rimedio alla chiusura di ospedali<br />

e alla mancanza di medici che<br />

rendono ancora più difficile il<br />

salvataggio aereo soprattutto<br />

nelle aree più discoste. «Con un<br />

multicottero si può coprire una<br />

superficie maggiore e dunque è<br />

possibile garantire il servizio anche<br />

con meno medici d’urgenza<br />

a disposizione», spiega Erd. Per<br />

lo studio sono state scelte come<br />

modello la città di Ansbach in<br />

Baviera e il Land Renania-Palatinato,<br />

dove l’ADAC è già presente<br />

con delle stazioni di salvataggio<br />

aereo. Inoltre «in queste regioni<br />

geografiche – continua Aaron<br />

Erd – si è confrontati con aree<br />

montagnose e valli profonde,<br />

che ostacolano e ritardano l’intervento<br />

dei medici».<br />

La presentazione dei risultati<br />

della ricerca è prevista nel terzo<br />

trimestre del <strong>2020</strong>. Sulla base<br />

dello studio verranno effettuati<br />

voli di prova da parte di un pilota<br />

di un aeromobile di nuovissima<br />

generazione realizzato<br />

dalla società tedesca Volocopter.<br />

Questa società con sede a Bruchsal<br />

è leader nello sviluppo di<br />

multicotteri elettrici a decollo<br />

verticale che fungono da taxi<br />

dell’aria. Nel 2016 la società ha<br />

16 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

ADAC LUFTRETTUNG/ ANDREA FABRY<br />

ottenuto l’autorizzazione provvisoria<br />

per il suo VoloCity. Si tratta<br />

di un multicottero che offre posto<br />

per il pilota, il medico e l’equipaggiamento<br />

sanitario. Il velivolo<br />

pesa 700 chili ed è alto<br />

due metri e mezzo, il diametro<br />

della corona su cui sono installati<br />

i rotori si estende per 11,3<br />

metri. Mantenendo un’altezza di<br />

volo di 100 metri può circolare<br />

ad una velocità massima di 110<br />

km/h. L’autonomia al momento<br />

è di 35 chilometri. La ricarica<br />

del VoloCity avviene con una linea<br />

di alta tensione e in più è<br />

previsto il cambio delle batterie<br />

dopo ogni intervento, in modo<br />

che sia subito pronto per ripartire.<br />

Queste caratteristiche sono<br />

considerate sufficienti per cominciare<br />

con i primi test. Nelle<br />

regioni prese a modello parallelamente<br />

ai voli di prova «interverrà<br />

sempre un medico a bordo<br />

di un’auto», afferma Aaron Erd.<br />

Per l’impiego effettivo nel servizio<br />

di soccorso medico l’ADAC<br />

punta su un ulteriore sviluppo<br />

tecnologico.<br />

ADAC nuovamente<br />

precursore<br />

Rispetto agli elicotteri, il multicottero<br />

elettrico ha un’impronta<br />

di CO2 migliore, un costo inferiore<br />

ed è molto più facile da guidare.<br />

«Gli elicotteri rimarranno<br />

comunque sempre necessari per<br />

trasportare persone infortunate<br />

e malati gravi. Per noi – spiega<br />

Erd – è importante migliorare il<br />

servizio di salvataggio su terra<br />

affiancando la nuova tecnologia.<br />

Con questo nuovo studio di fattibilità<br />

dedicato al multicottero<br />

l’ADAC conferma il suo ruolo di<br />

punta nel campo del salvataggio<br />

di emergenza aereo. «Quando<br />

50 anni fa si cominciò ad impiegare<br />

elicotteri, l’ADAC venne<br />

deriso», ricorda il responsabile<br />

della comunicazione Jochen<br />

Oesterle. Nel frattempo la rete di<br />

salvataggio aereo tedesca è una<br />

delle più fitte al mondo e – con<br />

più di 50 elicotteri e 36 stazioni –<br />

l’ADAC è una delle maggiori<br />

organizzazioni di salvataggio<br />

aereo in Europa. ◆<br />

La foto ben presto<br />

potrebbe esser realtà,<br />

dato che l’ADAC ha<br />

in programma voli di<br />

prova già nel <strong>2020</strong>.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 17


Due società svizzere stanno concentrando gli sforzi nella<br />

realizzazione di velivoli a decollo verticale od obliquo<br />

per la mobilità porta a porta. I prototipi di Dufour Aerospace<br />

e iii-Solutions potranno diventare realtà fra qualche anno.<br />

TESTO FELIX MAURHOFER<br />

La mobilità verticale si fa<br />

strada in Svizzera<br />

Nel futuro prossimo la<br />

mobilità verticale acquisterà<br />

sempre più<br />

importanza, ne sono<br />

convinti gli esperti di aviazione.<br />

Anche le imprese svizzere<br />

stanno sviluppando dei velivoli<br />

per questo nuovo tipo di mobilità.<br />

Con l’aereo ad ala inclinata<br />

«aEro 3» la start up Dufour Aerospace<br />

vuole portare nei cieli<br />

un’alternativa all’elicottero che<br />

sia a basso consumo energetico.<br />

«L’aEro 3 a cinque posti decolla<br />

verticalmente con quattro motori<br />

elettrici e poi compie il<br />

viaggio in orizzontale con una<br />

turbina a cherosene», spiega<br />

Thomas Pfammatter, pilota di<br />

elicottero e fondatore di Dufour<br />

Aerospace. Il sistema di decollo<br />

verticale – come un elicottero – e<br />

poi di viaggio orizzontale – come<br />

un aereo – è estremamente silenzioso,<br />

ecologico e a basso consumo<br />

energetico. E necessita tre<br />

volte meno carburante rispetto<br />

ad un elicottero della stessa<br />

stazza. Un giorno il velivolo funzionerà<br />

esclusivamente con batterie<br />

o a idrogeno. All’«aEro 3»<br />

bastano 400 cavalli, mentre un<br />

elicottero ne ha bisogno di 1000<br />

per la sua prestazione di volo.<br />

In modalità ibrido il velivolo ha<br />

un’autonomia di 800 chilometri,<br />

per una velocità di 320 km/h.<br />

Anche in rapporto alla manutenzione<br />

– afferma Pfammatter – il<br />

sistema ibrido è più a buon mercato.<br />

Di conseguenza, il prezzo<br />

di viaggio sarebbe quattro volte<br />

più a buon mercato di quello che<br />

ora paga un passeggero di elicottero.<br />

Attualmente a questo progetto<br />

lavora un team di 15 persone,<br />

che ha già testato il volo di<br />

un piccolo prototipo. Pfammatter<br />

calcola che ci vorranno ancora<br />

tre anni sino a che potrà essere<br />

testato un prototipo 1:1.<br />

Fra cinque anni il primo «aEro<br />

3» potrebbe ottenere l’autorizzazione<br />

per questo tipo di voli<br />

dall’Ufficio dell’aviazione civile.<br />

Per lo sviluppo del prototipo la<br />

start up ha preventivato un investimento<br />

attorno ai dieci milioni<br />

di franchi. L’autorizzazione e la<br />

produzione richiederanno altre<br />

diverse decine di milioni. L’aereo<br />

ad ala inclinata verrà venduto a<br />

un prezzo che oscilla tra uno e<br />

due milioni di franchi. Thomas<br />

Pfammatter è convinto che in<br />

un futuro non troppo lontano la<br />

mobilità verticale entrerà nella<br />

nostra vita quotidiana grazie<br />

agli evidenti vantaggi di efficienza<br />

energetica e risparmio<br />

economico. In più l’«aEro 3» può<br />

decollare e atterrare ovunque.<br />

Dufour Aerospace ha già testato<br />

l’«aEro 1» nell’aerodromo di<br />

Raron. Attualmente stanno provando<br />

il secondo prototipo.<br />

L’aerotaxi elettrico<br />

Un ulteriore progetto svizzero<br />

è il velivolo a decollo obliquo<br />

«Bitcraft one» di iii-Solutions.<br />

La mente dietro questo progetto<br />

è Andreas Reinhard. Il noto fisico<br />

e pilota è l’autore di diverse<br />

invenzioni che hanno fatto furore<br />

come ad esempio il velivolo<br />

«Stingray». Il progetto di aerotaxi<br />

«Bitcraft one» è costituito<br />

Velivolo ibrido «aEro 3»,<br />

un giorno sostituirà<br />

gli elicotteri.<br />

FOTO ALD<br />

18 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

Il «canard» di iii-Solutions<br />

è a basso consumo<br />

energetico.<br />

Studio del «Bitcraft one»<br />

con cabina passeggeri<br />

rotante.<br />

da una cabina per sei persone,<br />

un carrello per l’atterraggio sia<br />

su strada che rotaia e quattro<br />

eliche oblique a funzionamento<br />

elettrico. Dal lato aerodinamico,<br />

si tratta di un «canard»,<br />

ovvero un velivolo in<br />

cui gli stabilizzatori<br />

orizzontali sono disposti<br />

anteriormente rispetto<br />

al baricentro, e dunque<br />

davanti all’ala. Con questa<br />

configurazione è possibile volare<br />

consumando poca energia e<br />

grazie ai molteplici motori e al<br />

rapporto di planata al di sopra di<br />

8 è garantita una sicurezza superiore<br />

alla media in caso di totale<br />

guasto dei motori. Inoltre il «Bitcraft<br />

one» dispone di un paracadute.<br />

Il velivolo è predisposto<br />

per 20 minuti di volo, mantenendo<br />

una velocità di 140 km/h.<br />

Per Reinhard questo modello di<br />

aereo rappresenta la soluzione<br />

per offrire un servizio di trasporto<br />

porta a porta con un consumo<br />

minimo di energia, massimo<br />

comfort per i passeggeri<br />

nonché un’emissione minima di<br />

rumore. Attualmente il team di<br />

iii-Solutions è occupato con lo<br />

sviluppo del prototipo 1:4.<br />

Reinhard ritiene che la mobilità<br />

aerea urbana assumerà sempre<br />

più importanza in futuro e che<br />

potrà completare in modo mirato<br />

quella su strada e rotaia, ma<br />

solo se sarà più efficiente e più<br />

silenziosa di quella attuale. •<br />

Info: iii-solutions.ch; dufour.aero<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 19


André Borschberg, pioniere dell’aviazione svizzera, è in prima linea<br />

fra chi scommette sulle energie verdi nei cieli. Anche se in un<br />

primo tempo le macchine volanti saranno limitate alle zone urbane,<br />

è convinto che cambieranno profondamente la nostra mobilità.<br />

INTERVISTA JÉRÔME LATHION | FOTO ANNA PIZZOLANTE<br />

Reduce dal successo di<br />

Solar Impulse, André<br />

Borschberg, uno dei protagonisti<br />

del primo giro<br />

intorno al mondo di 40mila chilometri<br />

concluso nel 2016 a<br />

bordo di un aereo ad energia solare,<br />

ha fondato a Sion la società<br />

H55 SA. La start up, che promuove<br />

la propulsione elettrica<br />

nell’industria aeronautica, ha<br />

sviluppato, in collaborazione<br />

con il produttore ceco BRM Aero,<br />

il biposto da addestramento elettrico<br />

Bristell Energic Flight Trainer.<br />

Dovrebbe essere certificato<br />

alla fine del 2021 e a disposizione<br />

per le scuole di volo nel<br />

2022. L’ex CEO di Solar Impulse<br />

è certo che la mobilità verticale<br />

elettrica accelererà notevolmente<br />

in un futuro prossimo.<br />

Con Solar Impulse è stata<br />

realizzata una visione. Come<br />

vede la mobilità verticale ora?<br />

André Borschberg: Innanzitutto<br />

ricordo che l’obiettivo del progetto<br />

Solar Impulse non era<br />

quello di rivoluzionare l’aviazione,<br />

ma di modificare l’opinione<br />

pubblica nei confronti<br />

delle energie rinnovabili. Se allora<br />

era ancora marginale, nel<br />

frattempo l’elettrico si è imposto<br />

come forte motore di trasformazione,<br />

proprio come lo è stata,<br />

all’epoca, l’automobile. La perdita<br />

di potenza è minima, il 95%<br />

arriva sull’elica, ciò che riduce i<br />

consumi complessivi. Il secondo<br />

vantaggio sta nella semplicità di<br />

manutenzione dei propulsori<br />

elettrici: a zero emissioni, silenziosi,<br />

economici, stanno conquistando<br />

crescenti consensi, e infatti<br />

sono sempre più numerosi<br />

chi crede nelle potenzialità di<br />

questi apparecchi. Soprattutto i<br />

notevoli progressi compiuti nel<br />

decollo e atterraggio verticale<br />

(VTOL) ne fanno un’interessante<br />

alternativa agli elicotteri convenzionali.<br />

«I voli di droni ed aerei<br />

dovranno essere coordinati»<br />

Quali ostacoli possono frenare<br />

lo sviluppo del green fly?<br />

Vi sono ancora diversi ostacoli<br />

da affrontare, in particolare per<br />

quanto riguarda la capacità, tuttora<br />

limitata, delle batterie, che<br />

fa sì che per il momento i velivoli<br />

elettrici rimangano circoscritti<br />

alla mobilità urbana. La seconda<br />

sfida interessa la certificazione.<br />

I costruttori devono garantire la<br />

piena sicurezza dei loro velivoli,<br />

e come mostrano i recenti contraccolpi<br />

della Boeing in fase di<br />

test, queste procedure sono complesse<br />

e possono durare.<br />

Soffermiamoci sulla UAM,<br />

la mobilità aerea urbana:<br />

oltre ai taxi volanti, quali<br />

altri apparecchi sono<br />

sulle rampe di lancio?<br />

Aeromobili per uso individuale<br />

sono già operativi negli Stati<br />

Uniti. Il drone Blackfly accoglie<br />

un passeggero che non deve possedere<br />

il brevetto di pilota. Si<br />

comanda con un semplice stick.<br />

E sa qual è l’età minima legale<br />

per pilotarlo?<br />

Non saprei, 14 o 15 anni?<br />

Cinque! Presto, diversi modi di<br />

trasporto merci e persone si avvicineranno<br />

e si sovrapporranno:<br />

droni per la consegna a domicilio,<br />

velivoli a pilotaggio remoto<br />

(APR) che richiedono poca istruzione,<br />

e gli aerei tradizionali –<br />

tutti dovranno coordinare le<br />

loro attività e condividersi lo<br />

spazio di volo.<br />

Occorrono quindi standard e<br />

regolamentazioni, elaborarli<br />

richiederà tempo. Le auto<br />

circolano da oltre un secolo e<br />

a tutt’oggi la segnaletica non<br />

è unificata in Europa. Come si<br />

potrà sincronizzare sviluppo<br />

normativo e tecnologico?<br />

In effetti, questo rappresenta<br />

il terzo grande ostacolo. Dobbiamo<br />

integrare i nuovi sistemi e<br />

i cambiamenti che comportano.<br />

La tecnologia è pronta, ma molte<br />

questioni devono essere risolte<br />

sul piano giuridico. È come l’auto<br />

a guida autonoma, verrà, ma ci<br />

vorrà tempo. Comunque non lo<br />

considero un problema; procedendo<br />

a tappe impareremo ad<br />

apprezzarne i pregi, il fatto che<br />

non inquina, non disturba ed è<br />

più sicura.<br />

Non rischiamo di spostare<br />

semplicemente gli ingorghi<br />

dal suolo all’aria?<br />

Il vantaggio della mobilità verticale<br />

è che non dipende da infrastrutture<br />

con capacità limitate<br />

come la rete stradale e ferroviaria.<br />

Ovviamente il traffico aereo<br />

va controllato e gestito ma le capacità<br />

operative possono essere<br />

Protagonista dell’exploit<br />

del Solar Impulse, oggi<br />

André Borschberg si consacra<br />

allo sviluppo della mobilità<br />

verticale elettrica.<br />

IDENTIKIT<br />

André Borschberg nasce a<br />

Zurigo nel 1952. Si laurea in<br />

ingegneria meccanica all’EPFL<br />

nel 1976 e consegue il Certificato<br />

in Business Management<br />

alla facoltà di commercio ed<br />

economia HEC di Losanna nel<br />

1977–78. Già pilota militare<br />

delle Forze Aeree Svizzere,<br />

entra nella storia dell’aviazione<br />

realizzando, nel 2015–<br />

16 il giro del mondo in due<br />

tappe a bordo del rivoluzionario<br />

Solar Impulse, velivolo<br />

capace di librarsi senza combustibile<br />

progettato insieme<br />

a Bertrand Piccard. Nel 2015<br />

fonda, congiuntamente a<br />

Sébastien Demont e Gregory<br />

Blatt, membri del Team Solar<br />

Impulse, la spin-off H55 SA<br />

a Sion.<br />

Informazioni al sito h55.ch<br />

20 touring | maggio <strong>2020</strong>


DOSSIER<br />

aumentate fino ad un limite da<br />

definire. In ogni caso, si eviteranno<br />

stazioni sovraffollate e<br />

strade congestionate.<br />

Gli utenti vanno preparati.<br />

Chi se ne incaricherà?<br />

È difficile a dirsi. Attualmente,<br />

solo i piloti di elicotteri sanno<br />

eseguire decolli e atterraggi verticali<br />

(VTOL), e non sono molti.<br />

Ma le modalità di volo saranno<br />

via via semplificate ed anche la<br />

guida autonoma è programmata.<br />

Sarà interessante osservare la facilità<br />

con cui l’utente si adatterà<br />

(sorride).<br />

La sicurezza dei velivoli,<br />

in particolar modo quelli<br />

leggeri, è garantita con<br />

ogni tempo?<br />

Il trasporto aereo è soggetto a<br />

severi requisiti di sicurezza, gli<br />

stessi si applicheranno alle attività<br />

commerciali svolte con<br />

droni. Soprattutto gli aeromobili<br />

leggeri potranno valersi di sofisticati<br />

dispositivi di controllo e<br />

comunicazione a terra. Inoltre,<br />

sono in grado di raccogliere numerose<br />

informazioni meteo, a<br />

tutto beneficio della sicurezza.<br />

Quale ruolo riveste la H55<br />

in quest’ampio contesto?<br />

Noi siamo «facilitatori». Forti del<br />

know-how di 16 anni maturato<br />

in seno a Solar Impulse, la nostra<br />

squadra intende sviluppare<br />

soluzioni per la propulsione elettrica<br />

affidabili che altre compagnie<br />

potranno integrare in taxi<br />

aerei e VTOL.<br />

Avete preferito stabilirvi nel<br />

Vallese invece che negli USA…<br />

La Svizzera non si deve svalutare<br />

rispetto alla Silicon Valley. Vanta<br />

un alto livello d’istruzione e un<br />

articolato tessuto di piccole e<br />

medie imprese dinamiche. Il Vallese<br />

poi si è trasformato in polo<br />

di ricerca ed innovazione: ospita<br />

l’antenna del Politecnico federale<br />

di Losanna fortemente impegnata<br />

nel settore dell’energia,<br />

la HES-SO e l’aeroporto di Sion<br />

che vuole posizionarsi come<br />

scalo per l’aviazione elettrica.<br />

Per noi rappresenta una location<br />

ideale. Siamo stati accolti molto<br />

positivamente dagli ambienti politici.<br />

A più lungo termine dovremo<br />

però prendere piede negli<br />

Stati Uniti se vogliamo convincere<br />

gli investitori. ◆<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 21


DOSSIER<br />

Si giocherà nei cieli,<br />

ma si prepara a terra:<br />

il futuro dei trasporti.<br />

La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha<br />

incaricato l’Accademia della mobilità TCS dell’elaborazione<br />

di una strategia nell’ambito dei droni. Una sfida complessa,<br />

ma ricca di opportunità per il nostro laboratorio d’idee.<br />

TESTO DOMINIC GRAF<br />

Con ogni probabilità ci<br />

troviamo alle soglie<br />

della più profonda rivoluzione<br />

nel settore dei<br />

trasporti dopo l’automobile» dichiara<br />

Jörg Beckmann, sociologo<br />

del traffico e direttore<br />

dell’Accademia della mobilità<br />

del TCS. Da giocattolo per i più<br />

ricchi, l’auto si è trasformata, nel<br />

giro di 100 anni, in mezzo di trasporto<br />

per le masse; oggi, lo<br />

stesso sviluppo si prospetta per<br />

droni, multicotteri e aeromobili<br />

VTOL, ovvero capaci di decollare<br />

ed atterrare in verticale,<br />

che in un avvenire non troppo<br />

remoto potrebbero modificare<br />

radicalmente le modalità di<br />

muovere persone e merci nel 21°<br />

secolo. Grazie ai continui progressi<br />

nell’elettrificazione e automatizzazione,<br />

questa forma di<br />

mobilità non sarebbe più roba da<br />

fantascienza.<br />

Decolla l’Accademia<br />

droni del TCS<br />

Oggi, si stanno rimescolando le<br />

carte del mercato. Molti attori –<br />

tra cui start up, compagnie aeronautiche,<br />

costruttori di automobili<br />

e fornitori di servizi di<br />

mobilità – stanno studiando soluzioni<br />

nuove, si testano prototipi<br />

e stringono alleanze per essere<br />

pronti all’appello. Una fra<br />

tante, la joint venture fra Hyundai<br />

e Uber, che stanno progettando<br />

taxi volanti. Neanche i<br />

club della mobilità possono ignorare<br />

i segni premonitori del cambiamento<br />

che verrà. Essendo<br />

l’unico membro FIA a disporre<br />

di una propria Accademia, al<br />

TCS è stato pertanto affidato il<br />

compito di impostare una strategia<br />

in materia di «unmanned aerial<br />

vehicles» (UAV, aeromobili<br />

a pilotaggio remoto), sfida, questa,<br />

che Jörg Beckmann e il suo<br />

team raccolgono entusiasti.<br />

TCS pioniere<br />

Il TCS svolgerà l’incarico nella<br />

cosiddetta Accademia droni,<br />

concepita come centro di competenza.<br />

«Il nostro obiettivo è, da<br />

un lato, di capire gli sviluppi nel<br />

settore nascente della mobilità<br />

«Metteremo le ali a tutti<br />

i veicoli che oggi si<br />

muovono a terra»<br />

Jörg Beckmann,<br />

direttore Accademia della mobilità TCS.<br />

verticale, anticipando le possibilità<br />

d’impiego oggi, domani e<br />

dopodomani. E dall’altro di mettere<br />

a punto proposte concrete<br />

affinché i nostri soci possano<br />

sfruttarla proficuamente»,<br />

spiega Beckmann. Quali, ad<br />

esempio, i corsi di pilotaggio<br />

droni organizzati da TCS Training<br />

& Events. Oltre mille le<br />

iscrizioni registrate l’anno scorso,<br />

a testimoniare il forte interesse<br />

presente nel pubblico.<br />

Dopo questo inizio promettente,<br />

tocca ora passare al lavoro concettuale<br />

e dar prova di inventiva.<br />

Jörg Beckmann non vede l’ora:<br />

«Metteremo le ali a tutti i veicoli<br />

che oggi si muovono a terra. Per<br />

costruire le basi del futuro prossimo<br />

venturo è importante non<br />

limitare il pensiero creativo». È<br />

convinto che il TCS farà da pioniere<br />

e contribuirà all’affermazione<br />

della mobilità verticale.<br />

Poprio come 100 anni fa, quando<br />

l’auto sostituì il calesse e i cavalli<br />

entrarono nel motore. •<br />

FOTO EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />

22 touring | maggio <strong>2020</strong>


Premiere in occasione del 55° anniversario della Patrouille Suisse, autorizzata da licenza ufficiale<br />

Patrouille<br />

Suisse<br />

Giacca da volo<br />

Con fantastiche toppe ritraenti la<br />

Patrouille Suisse e il Tiger<br />

Patch in conformità con lo stile del<br />

Commander Tiger Zero<br />

Fodera interna in tessuto<br />

stampa Tiger<br />

Licenza ufficiale – Disponibile solo da The Bradford Exchange – Garanzia di reso di 30 giorni<br />

✃<br />

IT - Da 55 anni la Patrouille Suisse affascina per la sua precisione e le sue spettacolari formazioni<br />

nel cielo. Patrouille Suisse è più di un detto, Patrouille Suisse è il biglietto da visita perfetto per la<br />

Svizzera, poiché la squadriglia acrobatica del nostro esercito può competere in qualsiasi momento<br />

con i team di jet più famosi del mondo.<br />

Sportivo - Confortevole - Esclusivo<br />

Ora, può festeggiare e mostrare il Suo entusiasmo per la Patrouille Suisse con questo esclusivo<br />

giubbotto da volo! La giacca sportiva è dotata di tre toppe di grande effetto, realizzate completamente<br />

all’insegna della Patrouille Suisse e dell’aereo F-5E Tiger II; una di esse ritrae la formazione<br />

Tunnel sul Passo del Bernina, riproduzione di un dipinto dell’artista Wilfred Hardy. La giacca è<br />

realizzata in misto cotone-poliestere facile da manutenere, davanti è guarnita dal ricamo del<br />

marchio di fabbrica e foderata all’interno con un elegante tessuto stampa Tiger. Presenta bordi<br />

elastici a costine in maglia ai polsi ed in vita e due pratiche tasche esterne con cerniere. L’esclusivo<br />

giubbotto da volo ha proprio tutto. Non si lasci sfuggire questa anteprima, in occasione del 55°<br />

anniversario della Patrouille Suisse, ed ordini subito!<br />

Prezzo: Fr. 149.85 o 3 rate mensili di Fr. 49.95<br />

(+ Fr. 11.90 spedizione e servizio)<br />

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Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. • Jöchlerweg 2 • 6340 Baar<br />

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Termine di ordinazione: 8 giugno <strong>2020</strong><br />

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Per cortesia, scrivere in stampatello<br />

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Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate sulla protezione<br />

dei dati alla pagina www.bradford.ch/datenschutz. La società The<br />

Bradford Exchange non Le invierà alcuna offerta per e-mail, telefono o sms.<br />

Può modifi care sempre, in ogni momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi<br />

in comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati<br />

a lato. Qualora non volesse più ricevere le nostre proposte neanche per lettera,<br />

La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera.


Destinazione<br />

finale Bulgaria<br />

I vecchi diesel svizzeri, che vengono dismessi,<br />

hanno spesso davanti a loro una seconda vita.<br />

Abbiamo equipaggiato una Toyota Avensis con<br />

un GPS e l’abbiamo rintracciata in Bulgaria.<br />

TESTO RENATO BECK | FOTO MICHAEL WÜRTENBERG<br />

24 touring | maggio <strong>2020</strong>


MOBILITÀ<br />

La nostra Toyota Avensis ha avuto<br />

una vita automobilistica di tutto<br />

rispetto. Era stata messa in circolazione<br />

sulle strade svizzere per la<br />

prima volta nel 2001. 16 anni e 200 000<br />

chilometri dopo, era arrivata a fine carriera.<br />

Infatti era rimasta ferma al San<br />

Gottardo a causa di un guasto alla frizione<br />

e, considerati i tanti anni di servizio<br />

e il cattivo stato generale, il garage<br />

non consigliava una riparazione. La vecchia<br />

carriola era da buttare, un vero rottame.<br />

Come l’Avensis, in Svizzera ci sono ogni<br />

anno circa 50 000 automobili. Gli svizzeri<br />

non guidano volentieri le auto vecchie:<br />

con una media di 8,6 anni, il nostro<br />

paese ha uno dei parchi veicoli più<br />

giovani d’Europa. Solo gli austriaci sostituiscono<br />

le auto ancora prima. I veicoli<br />

dismessi spariscono dalle nostre<br />

strade e tolti dalla circolazione. Una piccola<br />

parte viene riciclata, mentre una<br />

maggioranza si mette in viaggio. Ciò<br />

che qui è un rottame, che non supera i<br />

test dei gas di scarico o che costituisce<br />

un pericolo per l’ambiente circostante,<br />

trova quasi sempre un acquirente riconoscente<br />

da qualche parte del mondo.<br />

La nostra Toyota finisce dapprima dal<br />

nostro garagista a Zurigo. Poi interviene<br />

un mediatore. Si tratta di commercianti<br />

che non fanno domande e raccolgono<br />

tutto quel che c’è in giro. L’uomo riprende<br />

la vettura per cento franchi. Ma<br />

prima che l’Avensis venga rimorchiata<br />

dal suo parcheggio a Schlieren, nascondiamo<br />

un trasmettitore GPS nel vano<br />

portaoggetti. Vogliamo esserci quando<br />

la nostra auto inizierà magari una<br />

nuova vita.<br />

Pleven, Bulgaria. Snodo stradale nel<br />

nord del paese e una delle maggiori<br />

città del commercio di automobili in<br />

Bulgaria. Vi si rivendono soprattutto le<br />

importazioni da Germania, Austria e<br />

Svizzera. Il nostro trasmettitore GPS<br />

ha emesso l’ultimo segnale da una zona<br />

industriale alla periferia della città.<br />

È successo oltre un anno fa, da allora<br />

silenzio radio.<br />

Prefabbricati e occasioni<br />

svizzere: Pleven è<br />

un punto di smercio<br />

delle auto d’esportazione.<br />

Nell’area in questione gli affari vengono<br />

gestiti da un rivenditore d’auto di nome<br />

Wesselin. «Wessel» in bulgaro significa<br />

fortuna. Ci fingiamo clienti e Wesselin<br />

ci mostra la sua flotta. «Solo qualità →<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 25


svizzera», dice e sa che tale affermazione<br />

è particolarmente apprezzata. Le<br />

auto d’occasione svizzere, infatti, godono<br />

di una reputazione eccellente in<br />

Bulgaria. Sono considerate pulite, ben<br />

tenute e impeccabili dal punto di vista<br />

tecnico. Wesselin, il fortunato, è bravo<br />

negli affari.<br />

Sul suo terreno ci sono decine di veicoli,<br />

compresi alcuni furgoni commerciali<br />

ancora con i simboli aziendali dei loro<br />

ex proprietari svizzeri. L’Iveco di un<br />

giardiniere di Allschwil, nella regione<br />

basilese, si può avere per l’equivalente<br />

di 5000 franchi. Anno di costruzione:<br />

2003; norme delle emissioni: Euro 2. In<br />

molti centri città europei, da Bruxelles<br />

fino a Bucarest, l’Iveco sarebbe tolto<br />

dalla circolazione, anche a Ginevra sarebbe<br />

bloccato, almeno nei periodi con<br />

forti picchi di inquinamento. In Bulgaria<br />

invece continua ad avere via libera.<br />

Wesselin è in attività da 30 anni. Ogni<br />

due settimane vola in Svizzera per organizzare<br />

le forniture per il suo commercio.<br />

Infatti, i suoi dipendenti ci sono appena<br />

andati con un Mercedes Sprinter e<br />

un lungo rimorchio. Assieme ad un altro<br />

rivenditore d’auto, Wesselin ha affittato<br />

delle camere a Gränichen e Muri, dove i<br />

suoi uomini possono dormire. Poi vanno<br />

a trovare i concessionari svizzeri, di cui<br />

conoscono già le offerte attuali grazie<br />

alle app di vendita. Caricano quindi il<br />

loro Sprinter con quattro veicoli e tornano<br />

indietro. Un viaggio costa 1000<br />

euro incluse le tasse doganali.<br />

L’usato indesiderato<br />

I bulgari sono clienti ben visti dai rivenditori<br />

d’auto svizzeri. Le vendite verso la<br />

Bulgaria sono raddoppiate già nel 2015<br />

e nel 2018 si attestavano a circa 16 000<br />

automobili. I commercianti bulgari sono<br />

buoni acquirenti di vecchie carriole difficilmente<br />

smerciabili. Wesselin non fa<br />

domande, paga in contanti e si occupa<br />

di far sparire velocemente le vetture dai<br />

parcheggi dei rivenditori elvetici. Ci<br />

spiega come funziona: un artigiano o<br />

un qualsiasi altro cliente desidera comprare<br />

un’auto nuova. Vuole scambiare la<br />

sua vecchia macchina, in modo da liberarsene.<br />

Adesso la vecchia auto si trova<br />

nel cortile del concessionario e oscura<br />

dunque la vista delle vetture nuove<br />

fiammanti. «I rivenditori svizzeri non<br />

vogliono l’usato vecchio», racconta Wesselin,<br />

«perché attrae principalmente gli<br />

stranieri, che non possono permettersi<br />

I rivenditori bulgari di auto<br />

portano ogni anno<br />

nel loro paese 16 000<br />

occasioni svizzere.<br />

L’Iveco arancione proveniente<br />

da Allschwil (BL) si può avere<br />

per 5000 franchi.<br />

Le auto tedesche<br />

sono particolarmente<br />

apprezzate in Bulgaria.<br />

26 touring | maggio <strong>2020</strong>


MOBILITÀ<br />

un’auto nuova e costosa». Veicoli indesiderati,<br />

clientela indesiderata – e così<br />

Wesselin ottiene questa merce a buon<br />

mercato.<br />

Chiediamo se ha una Toyota Avensis.<br />

Qui non ce n’è, dice. Il segnale è muto e<br />

non troviamo la nostra macchina. Probabilmente<br />

si trova in un garage sotterraneo<br />

oppure è stata rottamata e demolita.<br />

Il viaggio dell’Avensis potrebbe<br />

essere finito, mentre migliaia di sue colleghe<br />

inquinanti giunte dalla Svizzera<br />

continuano a circolare. Infatti, quella<br />

della nostra vecchia Toyota non è una<br />

storia unica.<br />

La Bulgaria è la piattaforma dei commercianti<br />

d’autovetture di tutti i Balcani.<br />

Nel 2017 vi sono stati importati oltre<br />

100 000 veicoli d’occasione dai soli<br />

Stati dell’Unione europea, un terzo dei<br />

quali erano vecchi diesel che non possono<br />

più entrare in molti centri città<br />

dell’Europa. Non ci sono leggi e prescrizioni<br />

che ne limitano l’importazione in<br />

Bulgaria, a causa delle regole dei mercati<br />

interni dell’UE e della mancanza di<br />

norme legislative bulgare. Ora però anche<br />

lì c’è in discussione un progetto di<br />

legge, che prevede il divieto d’importazione<br />

per i veicoli diesel più vecchi di 15<br />

anni. La Bulgaria sta aspettando che la<br />

commissione UE dia il nullaosta. Il bisogno<br />

di una regolamentazione appare urgente:<br />

sulle strade bulgare una vettura<br />

su due ha più di 20 anni. La Bulgaria è il<br />

cimitero europeo delle auto, con la differenza<br />

che le automobili non vi riposano<br />

serenamente, ma avvelenano l’ambiente<br />

e i polmoni.<br />

Nei prossimi anni, la corsa all’importazione<br />

in paesi come la Bulgaria o la<br />

Polonia potrebbe aumentare ulteriormente.<br />

Se le nazioni europee più ricche<br />

chiudono i loro centri città ai vecchi diesel,<br />

ci sarà un impatto diretto sugli Stati<br />

dell’Europa orientale. Molte «puzzole»<br />

che saranno ritirate dalla circolazione,<br />

finiranno in città come Sofia. La ONG<br />

Transport and Environment, che ha<br />

sede a Bruxelles, mette in guardia da un<br />

«afflusso verso Est di veicoli diesel usati<br />

non modernizzati a basso costo». Il problema<br />

viene quindi trasferito anziché<br />

risolto. La conclusione dell’ONG: «L’inquinamento<br />

atmosferico viene esportato<br />

da ovest ad est».<br />

Strutture mafiose<br />

Per comprendere l’entità del flusso delle<br />

importazioni, basta andare nel sudovest<br />

del paese, a Dupnica. Sull’autostrada in<br />

provenienza da Sofia si viaggia attraverso<br />

una terra vuota, una regione tra le<br />

più povere d’Europa. Poi si apre un’ampia<br />

vallata, dolci catene montuose fiancheggiano<br />

la strada. E qui sorge un parcheggio<br />

dopo l’altro con migliaia e<br />

Non tutti i rottami<br />

possono essere rimessi<br />

in sesto dai competenti<br />

meccanici bulgari.<br />

migliaia di veicoli che aspettano un proprietario.<br />

Ci fermiamo da un grande rivenditore<br />

alla periferia di Dupnica. Ancora una<br />

volta, recitiamo la parte dei clienti e ci<br />

informiamo per un’automobile piccola<br />

ed economica. Questa volta però non<br />

riceviamo risposta. Poniamo domande<br />

sulle garanzie tecniche, sulla provenienza<br />

delle macchine ecc. L’uomo si<br />

gratta la testa e ci indica l’uscita: «Pensavo<br />

che voleste comprare un’auto?<br />

Perché tutte queste domande?».<br />

Dupnica è incassata in una conca ai<br />

margini dei Monti Rila, è una città di<br />

provincia stretta e non bella da vedere,<br />

dove vivono circa 30 000 persone, la<br />

maggior parte delle quali coinvolta in<br />

un modo o nell’altro nel commercio<br />

delle auto. Con oltre un centinaio di rivenditori,<br />

Dupnica è la capitale bulgara<br />

dell’usato. E terra di mafia. Qui, il commercio<br />

di auto e la criminalità organizzata<br />

sono legate indissolubilmente.<br />

I veicoli sono di dubbia qualità, secondo<br />

notizie di stampa i catalizzatori vengono<br />

spesso tolti, perché contengono<br />

metalli preziosi. Dupnica è la stazione<br />

finale del nostro viaggio, un luogo deprimente<br />

e il rovescio della medaglia<br />

della discutibile politica europea in<br />

materia di diesel. •<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 27


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Batterie made in Europa<br />

Mentre l’elettromobilità è sul punto di affermarsi, è palese la dipendenza<br />

dei costruttori automobilistici europei dalla tecnologia delle batterie<br />

di produzione asiatica. In futuro ciò dovrebbe cambiare e i ricercatori<br />

svizzeri si trovano al centro di questo sviluppo.<br />

MOBILITÀ<br />

TESTO E FOTO DINO NODARI<br />

Il passaggio alla mobilità elettrica<br />

rappresenta anche una svolta radicale<br />

per l’industria automobilistica.<br />

Al posto del motore, l’elemento<br />

centrale di un veicolo diventa il pacco<br />

batterie. Mentre il know-how motoristico<br />

si trova principalmente in Europa,<br />

da qualche anno i paesi asiatici hanno<br />

un netto vantaggio nella tecnologia degli<br />

accumulatori. I grandi fabbricanti<br />

CATL e BYD sono cinesi, Panasonic<br />

viene dal Giappone, mentre LG e Samsung<br />

dalla Corea del Sud.<br />

Secondo la volontà dell’Unione europea,<br />

in futuro anche l’Europa dovrebbe svolgere<br />

un ruolo preminente in questo settore<br />

chiave. È infatti ormai chiaro che il<br />

fabbisogno di batterie da trazione per<br />

le automobili elettriche crescerà massicciamente<br />

nei prossimi anni. E al momento<br />

si calcola che oltre il 90 percento<br />

di tali componenti giunge unicamente<br />

dall’Asia.<br />

Nel 2017 la Commissione europea ha<br />

dato vita alla «European Battery Alliance»,<br />

per sviluppare le competenze<br />

e le capacità produttive in Europa e ridurre<br />

così la dipendenza dalle industrie<br />

→<br />

La squadra di Corsin Battaglia<br />

(dietro), qui con Marie-Claude<br />

Bay e Daniel Landmann,<br />

svolge ricerche sulle nuove<br />

generazioni di batterie<br />

all’Empa di Dübendorf.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 29


MOBILITÀ<br />

asiatiche. Gli esperti ritengono che solo<br />

per soddisfare la domanda europea di<br />

batterie agli ioni di litio, sarebbero necessarie<br />

20 cosiddette gigafabbriche<br />

(Gigafactories), ossia impianti di grosse<br />

dimensioni per la produzione di accumulatori.<br />

Sotto la guida svizzera<br />

A metà febbraio è stato dato il segnale<br />

di partenza ufficiale per il progetto di<br />

ricerca europeo sulle batterie «SeNSE».<br />

Cinque istituti di ricerca e sei aziende<br />

di sette paesi europei tenteranno nei<br />

prossimi anni di far progredire ulteriormente<br />

la batteria agli ioni di litio. Il<br />

progetto di ricerca sarà coordinato<br />

dalla Svizzera dal ricercatore dell’Empa<br />

Corsin Battaglia. Tra i partner coinvolti<br />

c’è anche l’industria svedese Northvolt,<br />

che nei prossimi anni prevede di costruire<br />

in Europa due gigafabbriche per batterie<br />

per veicoli. L’UE finanzia «SeNSE»<br />

con dieci milioni di euro.<br />

«Stiamo lavorando alla prossima generazione<br />

di batterie agli ioni di litio»,<br />

spiega Corsin Battaglia. A differenza<br />

delle attuali batterie da trazione, la<br />

prossima generazione avrà una maggior<br />

densità energetica, una migliore chimica<br />

delle celle, nonché una migliore<br />

gestione dell’accumulatore: al posto degli<br />

anodi di grafite pura si punterà su<br />

quelli fatti di compositi silicio-grafite.<br />

La percentuale di cobalto critico viene<br />

ulteriormente ridotta nel catodo. Nuovi<br />

additivi nel fluido elettrolitico e strati<br />

protettivi dovrebbero far invecchiare<br />

più lentamente la batteria e rendere<br />

possibili più cicli di ricarica. Ad una<br />

maggiore durata di vita e ad una migliore<br />

capacità di ricarica veloce contribuiranno<br />

anche nuovi sensori, che<br />

dall’interno delle celle della batteria forniscono<br />

dati al sistema di gestione. Questi<br />

dati dovrebbero permettere una gestione<br />

della temperatura notevolmente<br />

più sofisticata rispetto alle odierne celle<br />

agli ioni di litio.<br />

Piccoli passi<br />

Ma cosa significa questa ricerca per i<br />

consumatori, ci si può aspettare un salto<br />

epocale? «In genere, nella ricerca sui<br />

materiali ci vuole sempre un certo lasso<br />

di tempo finché i materiali siano maturi<br />

per il mercato. Sicuramente non ci si potrà<br />

aspettare un raddoppio delle capacità<br />

entro un anno», relativizza Corsin<br />

Battaglia. Si tratta di compiere una serie<br />

di diversi passaggi, ognuno dei quali è<br />

importante. Lo scopo, però, è che alla<br />

fine del progetto i risultati possano essere<br />

trasferiti alla produzione. È chiaro<br />

che in futuro la tecnologia delle batterie<br />

sarà importantissima. «L’UE parla di un<br />

mercato europeo nell’ordine di 250 miliardi<br />

di euro all’anno», spiega Battaglia.<br />

Affinché in futuro anche l’Europa possa<br />

spartirsi una fetta della torta, bisogna<br />

dapprima fare ricerca, dato che in Asia<br />

già da anni stanno lavorando su questa<br />

tecnologia. «Dobbiamo innanzitutto colmare<br />

il ritardo nella produzione di celle<br />

per batterie», si dice convinto Corsin<br />

Battaglia. Solamente allora le case automobilistiche<br />

europee non dipenderanno<br />

più dalle batterie asiatiche.<br />

Svezia e Germania<br />

Tutti gli aspetti della ricerca «SeNSE»<br />

sono volti a produrre le celle della prossima<br />

generazione nelle gigafabbriche<br />

europee. Un ruolo cruciale nel progetto<br />

lo recita la società svedese Northvolt.<br />

L’azienda è stata fondata nel 2016 da<br />

due ex-collaboratori di Tesla, che avevano<br />

partecipato alla costruzione della<br />

gigafabbrica della Tesla in Nevada<br />

(USA). Attualmente Northvolt sta progettando<br />

la prima gigafabbrica europea<br />

con una produzione di 32 GWh all’anno,<br />

che dovrebbe sorgere in Svezia. Un’altra<br />

di queste super fabbriche con una produzione<br />

annua di 16 GWh dovrebbe venire<br />

costruita a Salzgitter, in Germania,<br />

in joint venture con Volkswagen. A titolo<br />

di paragone: secondo le informazioni<br />

della direzione, la gigafabbrica<br />

Tesla del Nevada produce attualmente<br />

circa 30 GWh all’anno. ◆<br />

Densità energetica Vengono testate<br />

diverse celle di batterie.<br />

Pile a bottone I test sono effettuati<br />

con questo tipo di batterie.<br />

30 touring | maggio <strong>2020</strong>


IL CONSULENTE<br />

Legge inclemente con<br />

i prepotenti a pedali<br />

Molti utenti della strada lamentano il comportamento<br />

irresponsabile e lo scarso rispetto delle norme della<br />

circolazione dei ciclisti, specie in città. Ma il codice<br />

punisce anche chi trasgredisce sulla due ruote.<br />

TESTO URS-PETER INDERBITZIN<br />

Materie prime Bisogna evitare soprattutto l’uso del cobalto.<br />

In laboratorio Il ricercatore Empa Corsin Battaglia.<br />

BATTERIE ALLO STATO SOLIDO<br />

Il team di Corsin Battaglia all’Empa è coinvolto<br />

in un altro progetto di ricerca europeo: il progetto<br />

«SOLiDIFY» guarda ancora più avanti nel<br />

futuro e sviluppa le batterie della generazione<br />

del dopodomani, le cosiddette batterie a litio-metallo<br />

a stato solido. Diversamente dagli<br />

odierni accumulatori agli ioni di litio e a quelli<br />

della prossima generazione, queste batterie<br />

allo stato solido non contengono sostanze fluide<br />

infiammabili. Sono quindi più sicure e resistenti<br />

al calore. Possono anche fornire prestazioni<br />

superiori ed essere ricaricate e scaricate<br />

più velocemente. Secondo l’opinione degli<br />

esperti, questi accumulatori – di generazione<br />

4b – potrebbero essere pronti per il mercato<br />

tra una decina d’anni. Con la metà del peso e<br />

della dimensione, dovrebbero fornire la stessa<br />

capacità di immagazzinamento delle odierne<br />

batterie agli ioni di litio. E dovrebbero risultare<br />

dimezzati anche i costi di produzione.<br />

Le autorità possono avvalersi di<br />

numerose clausole per sanzionare<br />

i ciclisti spericolati che<br />

violano le norme della circolazione,<br />

compromettendo la sicurezza del<br />

traffico. Innanzitutto applicando<br />

l’Ordinanza concernente le multe<br />

disciplinari (OMD) e il relativo allegato<br />

che riassume le contravvenzioni<br />

per le quali il conducente fallibile<br />

è soggetto a pena pecuniaria.<br />

Ad esempio, l’elenco delle multe<br />

stabilisce che la circolazione non<br />

autorizzata sul marciapiede è sanzionabile<br />

con 40 franchi, mentre<br />

bruciare un semaforo rosso può costare<br />

60 franchi. Inoltre gli uffici<br />

competenti possono vietare la circolazione<br />

al ciclista se ha messo in<br />

pericolo seriamente o ripetutamente<br />

gli utenti della strada o se<br />

ha usato il velocipede in stato di<br />

ebrietà. Il divieto può essere disposto<br />

per almeno un mese (art. 19<br />

cpv. 3 della Legge federale sulla circolazione<br />

stradale [LCStr]). Non<br />

solo, possono anche intervenire<br />

preventivamente, disponendo accertamenti<br />

della capacità di condurre<br />

in bicicletta: conformemente<br />

al già citato art. 19 cpv. 2 LCStr non<br />

possono circolare in velocipede le<br />

persone che non sono in grado di<br />

farlo in modo sicuro a causa di una<br />

malattia fisica o psichica oppure di<br />

una dipendenza. In tal senso l’autorità<br />

può vietare del tutto a queste<br />

persone di guidare la bicicletta.<br />

Incidente mortale<br />

Le trasgressioni al codice stradale<br />

sono all’ordine del giorno. Di<br />

sovente, chi circola in bicicletta<br />

tende a prenderle alla leggera.<br />

E sbaglia, perché si rischiano<br />

stangate come quella recentemente<br />

inflitta dal Tribunale<br />

federale ad un ciclista che<br />

aveva provocato la morte<br />

di un pedone (sentenza<br />

6B_1280/2019 e 6B_1289/2019<br />

del 20.2.<strong>2020</strong>). I fatti risalgono al<br />

luglio del 2017 e si sono prodotti<br />

ad un incrocio. Il ciclista fallibile<br />

era passato con il rosso, investendo<br />

in pieno un 44enne sulle strisce<br />

pedonali. L’impatto era stato molto<br />

violento, tanto che la vittima, gravemente<br />

ferita, era deceduta tre<br />

settimane dopo l’incidente. I giudici<br />

hanno condannato il ciclista<br />

per omicidio colposo a 180 aliquote<br />

giornaliere da 270 franchi<br />

sospese condizionalmente e al<br />

pagamento dei danni nell’ordine<br />

di oltre 13 000 franchi (soggiorno<br />

in ospedale, spese mediche ecc.).<br />

Pretium doloris<br />

Particolarmente contestata, in<br />

sede di ricorso, la questione del risarcimento<br />

del danno morale ai<br />

congiunti della vittima. La Corte<br />

ha finito col ridurlo nella misura<br />

del 25%, giudicando che con la<br />

sua condotta negligente il deceduto<br />

si era reso corresponsabile<br />

dell’incidente: egli non aveva infatti<br />

aspettato che scattasse il<br />

verde per i pedoni, incamminandosi<br />

sulle strisce appena le auto<br />

erano ferme davanti al semaforo.<br />

Il ciclista colpevole dovrà versare<br />

alla vedova 30 000 franchi, 15 000<br />

a ciascuno dei genitori e 7500<br />

franchi alla sorella della vittima a<br />

titolo di risarcimento del danno<br />

morale subito. Anche<br />

se disponesse di assicurazione<br />

responsabilità<br />

civile privata,<br />

con ogni probabilità<br />

gli verrà accollata<br />

una parte dei<br />

costi. •<br />

URS-PETER<br />

INDERBITZIN<br />

consulente<br />

giuridico<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 31


Mobilità senza barriere<br />

Con Easy Bus, il Gruppo Iveco risponde all’invecchiamento della popolazione<br />

tedesca. In Svizzera, le aziende dei trasporti pubblici si sono mosse già da tempo,<br />

adattando il proprio parco veicoli ai cambiamenti demografici. Ne è un esempio<br />

il costruttore rossocrociato di bus elettrici Hess che siamo andati a visitare.<br />

Sempre più anziani<br />

I TP devono adeguarsi<br />

all’evoluzione demografica.<br />

TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EPD-BILD/DIETER SELL, EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />

Nella città bavarese di Füssen,<br />

nel distretto dell’Algovia<br />

orientale, le persone a ridotta<br />

capacità motoria non hanno<br />

difficoltà a spostarsi con i mezzi pubblici.<br />

Ai due Easy Bus Iveco già operativi<br />

se ne aggiungeranno altri sette, già ordinati<br />

dal consorzio dei TP regionali algoviesi.<br />

I veicoli vengono incontro alle<br />

esigenze dei cittadini senior: la parte<br />

anteriore è stata ingrandita e la porta<br />

d’entrata, normalmente alquanto stretta,<br />

è stata ampliata e dotata di rampa pieghevole<br />

per consentire pure ai viaggiatori<br />

con ausili per la deambulazione di<br />

salire davanti. Hanno un’area allungata<br />

per stazionare la sedia a rotelle e posti<br />

in piedi e a sedere riservati a persone<br />

con deambulatore accanto al conducente<br />

e alla seconda porta. Anche se a<br />

bordo viaggiano più persone munite di<br />

supporti alla mobilità, gli altri passeggeri<br />

possono percorrere agevolmente lo<br />

spazioso corridoio centrale, privo di gradini.<br />

Inoltre, due posti a sedere rialzati<br />

rendono più semplice per disabili e anziani<br />

accomodarsi e scendere. Possono<br />

poi orientarsi più facilmente grazie alle<br />

indicazioni gialle ben visibili.<br />

Iveco ha sviluppato Easy Bus insieme<br />

agli esperti dell’Università Fresenius di<br />

Idstein, in Germania, e alla filiale della<br />

Deutsche Bahn che gestisce autolinee<br />

regionali. Disponibile da metà 2019, l’allestimento<br />

speciale costa solo 7500 euro<br />

in più rispetto ai convenzionali pullman<br />

low entry del marchio Iveco.<br />

Svizzera esemplare<br />

È vero che ormai sono all’ordine del<br />

giorno mezzi per il trasporto pubblico<br />

dotati di dispositivo di inginocchiamento<br />

del mezzo, ovvero che si abbassano<br />

e sollevano lateralmente per agevolare<br />

l’entrata e l’uscita dei passeggeri.<br />

Ma Iveco Bus, il secondo costruttore di<br />

autobus europeo, svolge un ruolo da<br />

pioniere nel settore dei veicoli adeguati<br />

agli utenti più anziani.<br />

Stupisce che altri fabbricanti non fiutino<br />

le grandi opportunità offerte dal rapido<br />

invecchiamento della popolazione sul<br />

continente: nel 2019, in Europa ben 90,5<br />

milioni di abitanti erano over 65. Se oltreconfine<br />

si sta realizzando solo ora<br />

l’urgenza della problematica, la Svizzera<br />

ha reagito già nel 2004, varando la<br />

Legge sui disabili (LDis), che ha dato<br />

forte impulso ad investimenti ed adattamenti<br />

delle infrastrutture per eliminarne<br />

gli svantaggi: la legge stabilisce<br />

32 touring | maggio <strong>2020</strong>


MOBILITÀ<br />

che i veicoli dei trasporti, edifici e spazi<br />

pubblici esistenti vanno adattati ai bisogni<br />

dei cittadini portatori di handicap o<br />

anziani entro il 2023.<br />

Secondo l’Ufficio federale dei trasporti,<br />

in Svizzera i passeggeri a mobilità ridotta<br />

devono poter usare i mezzi pubblici<br />

in autonomia, ovvero senza l’assistenza<br />

da parte del personale. Ecco<br />

quanto dichiarato: «A nostra conoscenza<br />

nessun altro paese applica criteri tanto<br />

rigorosi quanto la Svizzera per garantire<br />

alle persone di muoversi senza ostacoli».<br />

Tre monitor sui nostri bus<br />

Lo conferma una visita alla sede della<br />

Carrosserie Hess AG a Bellach, nel Canton<br />

Soletta. Il costruttore è conosciuto<br />

fra l’altro per i suoi elettrobus che circolano<br />

in numerose città svizzere. «Negli<br />

autobus, il passeggero in carrozzina<br />

viaggia contro il senso di marcia. Deve<br />

però poter consultare le informazioni<br />

sulle prossime fermate. Ecco perché in<br />

Svizzera le vetture sono equipaggiate<br />

del terzo monitor, montato a sua volta<br />

contro il senso di marcia», spiega Yves<br />

Brügger, responsabile vendite della<br />

Hess. Ce lo indica a bordo di un bus destinato<br />

alla città di Bienne. Dettaglio,<br />

questo, che cerchiamo invano sul veicolo<br />

in fase di allestimento nel capannone<br />

della fabbrica destinato ad un<br />

cliente austriaco. «Se da noi le specifiche<br />

per garantire trasporti pubblici accessibili<br />

vengono attuate celermente e<br />

in modo sistematico, all’estero talora<br />

sono indietro di anni», spiega Brügger.<br />

In Svizzera, autobus a pianale ribassato<br />

erano già in servizio prima del 2004.<br />

Fra i più recenti accorgimenti segnala<br />

che: «Oggi, progettiamo pedane per 500<br />

anziché 350 kg, dato che le sedie a rotelle<br />

elettriche diventano sempre più<br />

pesanti. E anche la zona multifunzione<br />

di 3,2 metri riservata a deambulatori e<br />

passeggini è più generosa che sulle altre<br />

marche». Con ciò si sarebbero praticamente<br />

esaurite le possibilità di configurazione.<br />

Tutt’al più si potranno ottimizzare<br />

i sistemi di assistenza, permettendo<br />

ad esempio all’autista un più preciso accosto<br />

alle banchine in modo da facilitare<br />

ulteriormente l’ingresso e l’uscita.<br />

Sarebbe forse opportuno istruire più intensamente<br />

gli utenti con esigenze spe-<br />

Monitor extra per<br />

utenti in carrozzina<br />

standard sui mezzi<br />

pubblici in Svizzera.<br />

ciali: «La nostra flotta è ben attrezzata<br />

per il trasporto di anziani e persone con<br />

deambulazione difficoltosa: pianale ribassato,<br />

ampi spazi multifunzione e dispositivi<br />

quali maniglie ecc. per tenersi<br />

durante la corsa» afferma Rolf Meyer,<br />

responsabile comunicazione di Bernmobil.<br />

L’azienda bernese di TP si autoproclama<br />

leader svizzero per l’alto livello di<br />

comfort ed accessibilità offerto. «Spesso<br />

basterebbe consigliare ai passeggeri alcune<br />

astuzie facili, ad esempio di abituarsi<br />

a salire dietro, usando la seconda<br />

porta e dirigersi subito verso destra andando<br />

ad occupare lo scompartimento a<br />

quattro posti riservato alle persone disabili»,<br />

suggerisce Meyer. •<br />

Nel 2018 la Svizzera<br />

contava 1 149 3<strong>05</strong><br />

abitanti ultrasettantenni.<br />

Secondo stime di Pro<br />

Senectute, fra le persone<br />

sopra i 75 anni circa<br />

120 000 soffrono di<br />

capacità motorie ridotte,<br />

di cui 10 000–12 000<br />

al punto da rendere<br />

indispensabile l’uso<br />

del deambulatore. Il<br />

supporto verrebbe però<br />

utilizzato effettivamente<br />

soltanto dalla metà<br />

di questi anziani.<br />

Prodotto per l’estero Meno a misura<br />

di anziano il bus costruito da Hess<br />

per un committente austriaco.<br />

Carrozzine elettriche<br />

pesanti – Hess ha<br />

aumentato a 500 kg<br />

la portata delle rampe.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 33


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MOBILITÀ<br />

Emergenza coronavirus:<br />

quali lezioni trarne<br />

Mentre la crisi sanitaria sembra essere ad una svolta, i pronostici sulle<br />

conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19 sono unanimi:<br />

ci vorrà un immenso sforzo per uscire dalla più grave recessione del dopoguerra<br />

che si sta delineando. Quali lezioni possiamo trarre dall’attuale crisi?<br />

Peter Goetschi, presidente centrale del TCS, ci fornisce le proprie valutazioni.<br />

REDAZIONE TOURING<br />

EMANUEL FREUDIGER<br />

Quale impatto avrà l’attuale crisi<br />

sull’economia?<br />

Peter Goetschi: Se la crisi ci ha colpito in<br />

maniera folgorante, uscirne, sul piano<br />

economico, sarà lungo e difficile. Quasi<br />

tutti i settori sono stati toccati in contemporanea<br />

e i motori della nostra crescita<br />

economica sono fermi. Inoltre è<br />

evidente che export e consumi interni<br />

s’inceppano se viene a mancare un elemento<br />

primordiale.<br />

Quale elemento?<br />

Questa crisi dimostra che la libertà di<br />

movimento è il fondamento della nostra<br />

economia ed è essenziale al funzionamento<br />

della nostra società. La mobilità<br />

rappresenta il perno che muove gli ingranaggi<br />

in tutti gli ambiti del vivere<br />

quotidiano. Nel giro di qualche settimana<br />

ci siamo resi conto che senza mobilità<br />

individuale i nostri ospedali non<br />

sono in grado di funzionare, e che senza<br />

trasporti stradali la catena di approvvigionamento<br />

alimentare si blocca.<br />

Si sarebbe dovuto fare di più per<br />

combattere il nuovo coronavirus?<br />

In tempi di crisi c’è sempre chi si agita<br />

e chi riflette prima di agire. Il nostro<br />

governo ha preferito la seconda opzione,<br />

consapevole che per essere osservate<br />

sistematicamente,<br />

le<br />

misure dovevano<br />

essere comprese e<br />

condivise dalla<br />

gente. Si sono<br />

dati il tempo per<br />

spiegare, esortare,<br />

convincere le persone<br />

invece di punirle.<br />

Con il dovuto distacco nessuno<br />

negherebbe che il successo del nostro<br />

paese si nutre della ricerca costante<br />

del compromesso, basandosi sulla responsabilità,<br />

individuale e collettiva,<br />

dei nostri cittadini. Ecco la chiave del<br />

successo della Svizzera, ieri come oggi!<br />

Anche le imprese sanno che devono<br />

continuamente rinnovarsi ed evolvere<br />

per difendere la loro posizione sul mercato.<br />

Le autorità dal canto loro capiscono<br />

che qui da noi solamente la<br />

politica dei piccoli passi crea le basi<br />

necessarie per la realizzazione di progetti<br />

ambiziosi.<br />

«Dobbiamo<br />

fare leva sullo<br />

spiccato senso<br />

civico del popolo<br />

svizzero»<br />

Peter Goetschi<br />

presidente centrale<br />

<strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />

È questo che la crisi ci insegna?<br />

Esattamente. Proprio ora che siamo confrontati<br />

a varie sfide dobbiamo perseverare<br />

e puntare sulle qualità che fanno<br />

la forza della Svizzera. I cambiamenti<br />

strutturali non si possono imporre<br />

dall’alto, vanno preparati con ampio<br />

anticipo e attuati in sintonia con lo sviluppo<br />

tecnologico.<br />

A quali sfide pensa?<br />

Mi riferisco al riscaldamento globale. Si<br />

tratta di una sfida monumentale che ci<br />

impone un radicale cambiamento dei<br />

nostri stili di vita e di consumo. Occorrono<br />

provvedimenti oggi impensabili<br />

che richiedono l’adesione e la partecipazione<br />

attiva della popolazione.<br />

Non siamo sulla strada giusta?<br />

Il TCS sostiene gli obiettivi dell’Accordo<br />

di Parigi, come l’intera classe politica<br />

svizzera. Tuttavia, negli attuali frangenti<br />

ne vanno riconsiderati modi e<br />

tempi di attuazione. Staremo a vedere<br />

se la Legge sul CO2 all’esame del Parlamento<br />

otterrà il consenso dei cittadini.<br />

La vedo scettico. Perché?<br />

Perché è contraria al principio fondamentale<br />

menzionato poc’anzi e graverebbe<br />

sull’economia in un momento in cui va<br />

sostenuta con tutti i mezzi a disposizione.<br />

Il progetto di legge parte dal presupposto<br />

che bisogna tassare il consumatore, ritenendolo<br />

incapace di discernere cosa è<br />

bene per lui. Sono dell’opinione che dobbiamo<br />

piuttosto far leva sullo spiccato<br />

senso civico del popolo svizzero ed invocare<br />

la responsabilità dei cittadini e delle<br />

imprese. Al Parlamento spetta poi il compito<br />

di promuovere le innovazioni tecnologiche<br />

che ci permetteranno di raggiungere<br />

gli obiettivi climatici fissati, incoraggiando<br />

la popolazione ad adottarle. ◆<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 35


TECNICA<br />

SKODA KAMIQ 1.5 TSI STYLE<br />

SUV urbana<br />

polivalente<br />

E 4 cilindri 1,5 l turbobenzina, 150 CV W6,7 l/100 km (media del test), etichetta energia D<br />

V autonomia: 741 km k peso: 1375 kg P da 0 a 100 km/h in 11,0 s L32 980 fr.<br />

Pratico<br />

Nella squadra delle SUV di casa Skoda, la Kamiq<br />

sostituisce degnamente la Yeti con un’abitabilità<br />

esemplare e operando un salto tecnologico. Per giunta,<br />

la versione da 150 CV esprime un’innegabile vitalità.<br />

TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />

veicolo familiare<br />

Abitabilità dei posti dietro<br />

Comfort/tenuta sedili sportivi<br />

Motore traboccante di vitalità<br />

Comportamento vivace omogeneo<br />

Tecnologia all’avanguardia<br />

Sistemi di assistenza alla guida<br />

36 touring | maggio <strong>2020</strong>


Ambiente digitale<br />

con strumentazione<br />

e schermo tattile.<br />

Tuttofare Senza avere<br />

grande stile, la Skoda<br />

Kamiq emana una<br />

certa presenza.<br />

Stile senza originalità<br />

Assorbimento sospensioni (18 pollici)<br />

Molte dotazioni sono opzionali<br />

Motricità del treno anteriore<br />

Qualche indicatore poco leggibile<br />

Nessuna versione a trazione integrale<br />

Garanzia minimalista (2 anni)<br />

passo 265 cm<br />

lunghezza 424 cm larghezza 179 cm<br />

bagagliaio: 400–1506 litri<br />

pneumatici: 215/45R18, min. 195/60R16<br />

Astuzie Ombrello e<br />

proteggi-portiera<br />

estraibile.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

VEICOLO PROVATO<br />

Skoda Kamiq 1.5 TSI Style:<br />

5 porte, 5 posti; 32 980 fr.<br />

(auto del test: 40 647 fr.)<br />

Gamma: dalla 1 l TSI Active,<br />

95 CV (23 040 fr.) alla 1.5 l TSI<br />

Monte Carlo, 150 CV,<br />

(34 180 fr.)<br />

Opzioni: vernice metallizzata,<br />

(690 fr.), pack Style, navigatore,<br />

cockpit virtuale, telecamera<br />

retromarcia, ACC, assistente<br />

parcheggio ecc. (1990 fr. con<br />

sconto), pianale amovibile<br />

(180 fr.), telaio adattivo (480)<br />

Garanzia: 2 anni di fabbrica,<br />

assistenza illimitata (se fatti<br />

servizi); anticorrosione:<br />

12 anni (con condizioni)<br />

Importatore: Amag, skoda.ch<br />

DATI TECNICI<br />

Motore: 4 cilindri, 1,5 l turbobenzina,<br />

150 CV, 250 Nm a<br />

1500 giri/min; cambio DSG a<br />

7 rapporti, trazione anteriore<br />

Peso: 1375 kg (auto test),<br />

totale ammissibile 1800 kg,<br />

carico rimorchiabile 1250 kg<br />

80%<br />

156 cm<br />

Certo, la Skoda Kamiq si profila<br />

come l’ennesima SUV urbana,<br />

per giunta dotata di un design<br />

convenzionale. Senza ostentazione,<br />

questa station wagon fuoristrada<br />

nasconde tuttavia molteplici qualità. Bisogna<br />

dire che la piattaforma MQB-A0<br />

le permette di accedere alle più recenti<br />

tecnologie del gruppo Volkswagen, di<br />

cui Skoda ormai non è più il parente povero.<br />

Ce ne rendiamo conto alla vista<br />

della strumentazione digitale configurabile<br />

in 5 pannelli completata da un ampio<br />

schermo tattile. Non è facile trovare<br />

di meglio nella categoria, e anche più su.<br />

A ciò si aggiunge una qualità percepita<br />

in crescita, come attesta il rivestimento<br />

della plancia di bordo in schiuma morbida<br />

dall’aspetto gradevole. Naturalmente<br />

il tutto rimane spoglio, addirittura<br />

austero. È sempre una Skoda.<br />

Ancora, il vasto spazio per le gambe e<br />

le ampie sedute del divano offrono una<br />

comodità eccezionale per un veicolo di<br />

4,24 metri. Difficile anche rinunciare<br />

ai morbidi sedili sportivi che assicurano<br />

un’eccellente tenuta. Certo, la modularità<br />

è rudimentale e il divano ribaltabile<br />

crea un grosso nel bagagliaio dalla capacità<br />

onesta.<br />

Temperamento a iosa<br />

Mossa da motori 3 cilindri, la gamma<br />

Kamiq è capeggiata però da un 4 cilindri<br />

da 150 CV. Docile in ambito urbano,<br />

vista la sua coppia massima erogata a<br />

1500 giri/min, questo propulsore sovralimentato<br />

brilla in vivacità, all’insegna<br />

delle sue salite nei giri molto rapide fin<br />

verso 6200 giri/min. Un motore tonico e<br />

molto reattivo valorizzato dal cambio a<br />

doppia frizione del gruppo. Questo 1,5 l<br />

con disattivazione parziale dei cilindri<br />

appare talvolta un po’ nervoso, ma se ne<br />

apprezza la vitalità e i consumi medi<br />

moderati (6,7 l/100 km). Questo temperamento<br />

giocoso è in accordo con il telaio<br />

agile ed equilibrato, a cui la sospensione<br />

adattiva conferisce maggior rigore<br />

in modalità Sport. Unico neo, il treno<br />

anteriore fatica a contenere l’impeto<br />

della cavalleria. Peccato che la piattaforma<br />

MQB-A0 non preveda la trasmissione<br />

integrale.<br />

Questa Skoda, che può montare sistemi<br />

di assistenza alla guida di ultimo grido<br />

vede il suo prezzo salire, tanto più che<br />

numerosi equipaggiamenti vengono proposti<br />

soltanto in opzione. Non esistono<br />

miracoli. •<br />

→<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 37


TECNICA<br />

DINAMICA DI COMPORTAMENTO<br />

Accelerazione (0–100 km/h): 9,0 s<br />

Elasticità:<br />

60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s<br />

80–120 km/h (in posizione D) 6,0 s<br />

Diametro di sterzata:<br />

11,1 m<br />

Frenata (100–0 km/h):<br />

35,8 m<br />

Insonorizzazione:<br />

60 km/h: n. m.<br />

120 km/h: n. m.<br />

Spazioso I passeggeri dietro sono viziati.<br />

CHECK-UP TCS<br />

TCS MoBe: Andrea Scuderi<br />

COSTI DEI SERVIZI<br />

(km/mese) ore mano d’opera (fr.) 1<br />

15 000/12 0,8 667.–<br />

30 000/24 1,5 1108.–<br />

Manutenzione per 180 000 km:<br />

15 000 km/anno 28 8872.–<br />

1 incl. materiale<br />

COSTI D’ESERCIZIO<br />

km/anno ct./km fr./mese<br />

fissi variabili<br />

15 000 69 516.– 330.–<br />

30 000 48 516.– 660.–<br />

Tariffa oraria per il calcolo TCS:<br />

145 fr. (UFS)<br />

TCS ASSICURAZIONE AUTO<br />

premio annuo 2 :<br />

746.30 fr.<br />

2<br />

esempio di offerta per un socio TCS 36enne,<br />

domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco<br />

totale, chilometraggio annuo 10 000 km,<br />

garage coperto, premio annuo senza spese.<br />

CONSUMO AL BANCO DI PROVA<br />

ciclo<br />

misto<br />

fabbrica WLTP 6,5<br />

Emissioni di CO2 (WLTP): 167 g/km<br />

Media svizzera di CO2: 174 g/km<br />

Etichetta energia (A–G):<br />

D<br />

CONSUMO DEL TEST<br />

6,7 l/100 km autonomia: 741 km<br />

serbatoio:<br />

50 litri<br />

Skoda Kamiq in dettaglio<br />

CARROZZERIA<br />

Con più carattere rispetto alla Yeti, la Kamiq<br />

adotta il design di famiglia delle SUV<br />

Skoda, vale a dire solidità con più prestanza.<br />

Malgrado la compattezza, offre<br />

molto spazio dietro, dove le sedute sono<br />

anch’esse generose. Il bagagliaio cubico<br />

può essere modulato con l’aiuto di un<br />

pianale amovibile (180 fr.). Il ribaltamento<br />

dei sedili altrimenti crea un dislivello importante.<br />

ABITACOLO<br />

Dall’apparenza sobria, il posto di guida<br />

risulta ben allestito. I materiali di buona<br />

qualità contornano un ampio schermo<br />

tattile e una strumentazione elaborata<br />

dalla manipolazione intuitiva. Alcuni indicatori<br />

di piccole dimensioni non sono<br />

molto visibili.<br />

COMFORT<br />

I morbidi sedili sportivi e l’ottima insonorizzazione<br />

a velocità costante offrono un<br />

apprezzabile piacere di marcia, in particolare<br />

in autostrada. Nell’uso urbano,<br />

l’assorbimento delle sospensioni (ruote<br />

da 18”) manca di finezza.<br />

PREZZO-PRESTAZIONI<br />

La dotazione di base è semplicemente<br />

corretta. La versione Style offre climatizzazione<br />

a due zone, cerchi da 17”, chiusura<br />

keyless. Il pacchetto mySkoda che<br />

fornisce la maggior parte delle comodità<br />

è pressoché irrinunciabile. Qualche meschinità<br />

sull’equipaggiamento e una lista<br />

di optional infinitamente lunga.<br />

Buona media Bagagliaio abbastanza voluminoso.<br />

Spigolature Prestanza e<br />

importante superficie vetrata.<br />

il video<br />

del test<br />

tcs.ch/<br />

portale-video<br />

COMPORTAMENTO<br />

Sotto la regia del telaio adattivo abbassato<br />

di 1 cm, la Kamiq rivela un comportamento<br />

rassicurante e un filo ludico,<br />

anche grazie al peso contenuto. Peccato<br />

che il treno anteriore sia un po’ sopraffatto<br />

dalla vivacità del motore turbo. Lo<br />

sterzo, un po’ molle, può essere reso più<br />

solido attivando la modalità Sport.<br />

MOTORE<br />

E TRASMISSIONE<br />

Il 4 cilindri da 150 CV fa trascendere la<br />

Kamiq. Questo motore sovralimentato<br />

offre un buon piacere nella circolazione<br />

urbana e sale prontamente di regime,<br />

al punto di mostrarsi aggressivo e relativamente<br />

rumoroso se sollecitato. Ma le<br />

accelerazioni sono molto presenti.<br />

CONSUMO<br />

Come ci si attende da una SUV di città a<br />

trazione anteriore, il consumo medio è<br />

ragionevole (6,7 l/100 km).<br />

SICUREZZA<br />

A parte il sistema anticollisione e l’assistente<br />

per il mantenimento della corsia,<br />

tutti i sistemi di assistenza sono opzionali.<br />

Efficace, la frenata di tipo mordente.<br />

CREDITS: con la complicità del personale del caseificio Stalder a Riggisberg (BE),<br />

produttore di emmental, ca. 100 kg per forma!<br />

38 touring | maggio <strong>2020</strong>


TECNICA<br />

ALD<br />

Da considerare I nuovi modelli<br />

elettrici sono attrattivi.<br />

Vale la pena rifletterci.<br />

L’auto elettrica<br />

guadagna credibilità<br />

Comperare un’auto elettrica ancora fino a poco tempo fa era una scelta<br />

civica, persino un azzardo. Il moltiplicarsi dei modelli e l’aumento<br />

delle autonomie cambiano la prospettiva. Resta lo spettro del virus.<br />

TESTO MARC-OLIVIER HERREN<br />

I<br />

migliori ambasciatori<br />

della mobilità elettrica<br />

sono gli automobilisti che<br />

hanno compiuto il grande<br />

passo. Tra questi, sono rari<br />

quelli che si pentono a causa<br />

dell’autonomia ridotta. Per<br />

giunta, i costruttori si ingegnano<br />

per accrescere la capacità<br />

delle batterie. Oggi le<br />

city-car annunciano autonomie<br />

che superano i 300 chilometri,<br />

mentre i grandi modelli<br />

raggiungono i 500 km.<br />

Sebbene questi valori non<br />

sempre si realizzano, è un<br />

dato di fatto che le vetture<br />

elettriche si stanno vieppiù<br />

liberando dalla maledizione<br />

della panne da batteria<br />

piatta.<br />

In aggiunta, l’ondata di nuovi<br />

modelli promette di attirare<br />

nuovi gruppi target. E la<br />

maggior parte delle categorie<br />

automobilistiche sono coperte<br />

o stanno per esserlo.<br />

Un grande impulso giungerà<br />

poi dalle city-car e dalle auto<br />

compatte prodotte da grandi<br />

marche che lanciano modelli<br />

appositamente concepiti per<br />

la mobilità elettrica (Peugeot<br />

e-208, VW ID3 ecc.). Ne conseguirà<br />

parallelamente una<br />

democratizzazione dei prezzi.<br />

Spazio<br />

al divertimento<br />

Contrariamente ai modelli<br />

iniziali piuttosto spogli, le<br />

nuove auto elettriche giocano<br />

la carta dell’originalità.<br />

L’abitacolo della city-car<br />

Honda prende ad esempio<br />

la forma di un confortevole<br />

bozzolo associato ad una<br />

strumentazione digitale<br />

degna di un film di fantascienza,<br />

mentre la berlina<br />

Polestar 2 esibisce un interno<br />

vegano e ancora la SUV<br />

Mazda MX-30 rilancia le<br />

porte che si aprono a libro.<br />

Ma l’automobile elettrica ha<br />

anche spesso un lato ludico,<br />

come dimostra la Mini SE le<br />

cui accelerazioni e riprese<br />

non hanno nulla da invidiare<br />

ai modelli a benzina. Quanto<br />

basta per far digerire il sovrapprezzo<br />

all’acquisto e i limiti<br />

imposti dalla ricarica.<br />

A questo proposito, si delineano<br />

due tendenze tra i nuovi<br />

modelli. Se la maggior parte<br />

continua a far salire i valori<br />

dell’autonomia, altri si accontentano<br />

di batterie più modeste,<br />

quindi di un raggio d’azione<br />

periurbano, ossia circa<br />

200 chilometri. Una scelta<br />

che certamente limita il potenziale<br />

di impiego, ma ha il<br />

vantaggio di contenere il sovrappeso<br />

(145 kg sulla Mini<br />

SE) e soprattutto di migliorare<br />

il bilancio CO2 non sempre<br />

straordinario delle autovetture<br />

elettriche. Unico neo,<br />

i fermi della produzione imposti<br />

dall’attuale pandemia<br />

di coronavirus rischiano di<br />

intaccare la disponibilità già<br />

ridotta in partenza. ◆<br />

AUTO ELETTRICHE:<br />

CONSIGLI DEL TCS<br />

Autonomia 3 giorni (o più)<br />

Disporre di una batteria<br />

ancora carica per oltre la<br />

metà dopo una giornata<br />

di utilizzo è la garanzia per<br />

una guida rilassata.<br />

Parimenti, una capacità<br />

residua che permetta di<br />

proseguire la marcia per<br />

oltre 45 minuti rassicura<br />

il conducente.<br />

In autostrada questo equivale<br />

ad un’autonomia di<br />

75 km e di 30 km nel traffico<br />

urbano.<br />

Colonna di ricarica rapida<br />

domestica<br />

Poter ricaricare la batteria<br />

in 5 ore a domicilio o sul<br />

luogo di lavoro è una garanzia<br />

di flessibilità. La<br />

durata di ricarica varia in<br />

funzione della capacità<br />

della batteria. Un allacciamento<br />

alla rete di 400 volt<br />

è ottimale in Svizzera.<br />

Questo consente di ottenere<br />

una ricarica massima<br />

di 100 km per ora.<br />

Presa di ricarica rapida in<br />

viaggio (DC Fast Charge)<br />

Una presa per corrente<br />

continua (CCS, ChaDeMo<br />

o Tesla) permette di effettuare<br />

ricariche rapide<br />

durante i lunghi viaggi.<br />

La batteria può così essere<br />

ricaricata in meno di un’ora<br />

alle colonnine veloci.<br />

Prestazioni di garanzia<br />

e manutenzione<br />

Di principio, una garanzia<br />

di 8 anni oppure 160 000-<br />

250 000 km copre la batteria.<br />

Le garanzie, prestazioni di<br />

manutenzione e condizioni<br />

di finanziamento generali<br />

dovrebbero essere almeno<br />

equivalenti a quelle offerte<br />

per un veicolo tradizionale.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 39


DEUMIDIFICAZIONE EFFICACE<br />

DEUMIDIFICATORE<br />

SECCO 4000<br />

WIFI<br />

FLUSSO<br />

DIRETTO<br />

ROTELLE<br />

PVC 699.-<br />

CHF 549.-<br />

SECONDO<br />

DISPLAY<br />

• Capacità di deumidificazione: 40 l / giorno<br />

• Dimensioni della stanza fino a 80 m² / 175 m³<br />

• Emissione acustica: 46 dB<br />

• Timer 24 h, display mascherato<br />

• Controllabile da smartphone<br />

• Pompa di condensa<br />

• Serbatoio dell‘acqua: 6 l<br />

TIMER<br />

FLUSSO<br />

DIRETTO<br />

ROTELLE<br />

DEUMIDIFICATORE<br />

SECCO 1000<br />

• Capacità di deumidificazione: 10 l / giorno<br />

• Dimensioni della stanza fino a 20 m² / 44 m³<br />

• Emissione acustica: 42 dB<br />

• Timer 24 h<br />

• Serbatoio dell‘acqua: 6 l<br />

PVC 259.-<br />

CHF 199.-<br />

ASCIUGATRICE<br />

SECCO 75<br />

7.5 KG<br />

BIANCHERIA<br />

FLUSSO<br />

DIRETTO<br />

MONTAGGIO<br />

A PARETE<br />

PVC 2199.-<br />

CHF 1599.-<br />

• Capacità di asciugatura della biancheria: 7,5 kg<br />

• Dimensioni della stanza fino a 204 m² / 450 m³<br />

• Asciugatura supplementare automatica<br />

• Intervallo di temperatura: 3 °C - 32 °C<br />

• Facile da usare con il controllo tattile<br />

MODULO D‘ORDINE<br />

TCS<strong>2020</strong><br />

SCAMBIABILE PER 14 GIORNI!<br />

Quantità Rif. Descrizione Azione<br />

10102002<br />

Deumidificatore<br />

SECCO 1000<br />

CHF 199.00<br />

10101302<br />

Deumidificatore<br />

SECCO 4000<br />

CHF 549.00<br />

10600332 Asciugatrice - SECCO 75 CHF 1599.00<br />

Cognome / Nome:<br />

Via / numero civico:<br />

Codice postale / città:<br />

Data di nascita:<br />

E-Mail:<br />

Si prega di restituire il modulo d‘ordine completato in stampatello al nostro<br />

indirizzo postale o via.<br />

Olensbachstrasse 9-15 9631 Ulisbach www.sonnenkoenig.ch <strong>05</strong>8 611 60 00 verkauf@armin-schmid.ch


TECNICA<br />

MINI COOPER SE<br />

L’elettricità trasforma la Mini<br />

Il passaggio dal termico all’elettrico non è evidente. Nessun problema<br />

però per la Mini il cui carattere ludico non ha sofferto. Al contrario.<br />

TESTO E FOTO MARC-OLIVIER HERREN<br />

Che piacere affrontare<br />

una serie di<br />

curve al volante di<br />

questa Cooper SE.<br />

Come ogni Mini che si rispetti,<br />

e forse ancora di più,<br />

resta incollata alla carreggiata<br />

e la sua guida molto diretta<br />

reagisce con prontezza.<br />

Normale con un baricentro<br />

abbassato di 3 cm e una batteria<br />

istallata sotto i sedili.<br />

Indubbiamente si risente di<br />

una certa pesantezza, visto<br />

che l’auto ha 145 kg in più.<br />

Niente di proibitivo nella fattispecie,<br />

perché il motore<br />

sincrono – che anima già la<br />

BMW i3 – eroga accelerazioni<br />

esplosive. E contro ogni<br />

attesa, questa furia è ben imbrigliata<br />

dal sistema antipattinamento<br />

che viene in soccorso<br />

in modo impercettibile<br />

del treno anteriore. Nel momento<br />

in cui tutti i piccoli bolidi<br />

sono sacrificati sull’altare<br />

della lotta al CO2, questa ci-<br />

ty-car elettrica dà loro il cambio<br />

con fierezza. E tanto peggio<br />

se, al posto delle sonorità<br />

racing, bisogna accontentarsi<br />

del suono virtuale che serve<br />

ad allertare i pedoni.<br />

Rovescio della<br />

medaglia, le<br />

sospensioni<br />

sono state notevolmente<br />

irrigidite per<br />

contenere i<br />

chili supplementari.<br />

Il<br />

colmo per una<br />

city-car: questa<br />

Mini è infatti destinata<br />

essenzialmente all’uso urbano.<br />

Una vocazione dettata<br />

dalla potenza modesta della<br />

batteria agli ioni di litio. Durante<br />

la prova, la capacità<br />

utile dichiarata di 28,9 kWh<br />

non ha permesso di superare<br />

i 160 km, seppure con un<br />

tempo primaverile freddo.<br />

Morale: è innanzitutto adatta<br />

per tragitti urbani, anche se è<br />

possibile raggranellare qualche<br />

chilometro inserendo la<br />

modalità Green+ che sopprime<br />

le funzioni di comfort.<br />

Resta una<br />

buona sorpresa:<br />

per<br />

una volta abbiamo<br />

a che<br />

fare con una<br />

Mini ben<br />

equipaggiata.<br />

La versione di<br />

base include<br />

già il navigatore<br />

e la climatizzazione a<br />

due zone. Ed a conti fatti, ci<br />

si rende conto che questa 3<br />

porte elettrica non è affatto<br />

più cara – a parità di equipaggiamento<br />

– della Cooper S<br />

da 192 CV. Quando dicevamo<br />

che la Mini si propone come<br />

reale alternativa alle compatte<br />

sportive. •<br />

Elettrica concorrenziale<br />

Comportamento ludico<br />

Accelerazioni esplosive<br />

Dotazione di serie<br />

Ambiente Mini preservato<br />

Autonomia periurbana<br />

Ammortizzatori rigidi<br />

Raggio di sterzata<br />

N 3,84 m; bagagliaio: 211 l E184 CV, 270 Nm; cambio 1 rapporto; da 0 a 100 km/h in 7,3 s;<br />

batteria 32,6 kWh; consumo (prova): 17,5 kWh/100 km; autonomia: 165 km L 39 900 fr.<br />

PEDALE UNICO<br />

DAVVERO UTILE<br />

Ecco una nuova operazione<br />

di marketing, avevano<br />

pensato numerosi<br />

osservatori al lancio del<br />

«e-Pedal» sulla Nissan Leaf<br />

di seconda generazione.<br />

Il pedale dell’acceleratore<br />

supplisce quello del freno<br />

azionando una frenata ricaricante<br />

non appena lo si<br />

rilascia. L’auto decelera allora<br />

progressivamente fino<br />

all’arresto completo. La<br />

Mini elettrica adotta un dispositivo<br />

simile, anch’esso<br />

essenzialmente concepito<br />

per la circolazione urbana.<br />

Sollevando il piede, avviene<br />

una decisa decelerazione<br />

ed il motore diventa<br />

un generatore che trasforma<br />

l’energia cinetica<br />

per caricare la batteria. Nel<br />

traffico urbano, questo dispositivo<br />

assicura una frenata<br />

fino all’arresto totale.<br />

Inizialmente la brusca decelerazione<br />

sorprende, ma<br />

poi ci si abitua e si impara a<br />

dosare la pressione sull’acceleratore<br />

per modulare<br />

l’intensità della frenata.<br />

Molto pratico. Da notare<br />

che questo dispositivo è<br />

di norma attivo, ma può<br />

essere disinserito.<br />

Mostra la differenza<br />

Calandra chiusa, loghi<br />

specifici e cerchioni<br />

parzialmente carenati.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 41


Viaggiare in sicurezza con i seggiolini<br />

auto per bambini di Baby-Rose<br />

Baby-Rose si impegna ad offrire un assortimento di seggiolini<br />

auto per bambini che soddisfino solo le più elevate norme di<br />

sicurezza, per aiutarvi a fare la scelta giusta.<br />

Il rivoluzionario sistema modulare<br />

I modelli iZi sono adatti per neonati<br />

e bambini fino all’età di circa 4 anni.<br />

Il sistema modulare di ritenuta per<br />

bambini è composto da una base compatibile<br />

ISOfix e da due seggiolini auto.<br />

Colori: black, grey, blue<br />

CHF 1<strong>05</strong>9.–<br />

Leggero e flessibile<br />

Il seggiolino AVOVA SPERLING-FIX<br />

i-Size è particolarmente facile<br />

da maneggiare. La cintura può<br />

essere regolata in base all’età e<br />

all’altezza del bambino. SPERLING-<br />

FIX è molto flessibile e cresce<br />

con il tuo bambino.<br />

È adatto per bambini<br />

piccoli e bambini fino<br />

ai 12 anni.<br />

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TECNICA<br />

Io resto in casa e<br />

con me la mia auto<br />

Ferma ma in forma: consigli del TCS per evitare<br />

danni al veicolo in tempi di confinamento.<br />

TESTO TOURING | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />

Qui di seguito vi suggeriamo<br />

alcune semplici<br />

misure affinché la vostra<br />

auto superi il lockdown<br />

(confinamento) e riparta<br />

senza problemi una volta<br />

sradicato il coronavirus.<br />

Pneumatici: siccome perdono<br />

da 0,1 a 0,3 bar al mese,<br />

prima di stazionare l’auto è<br />

bene aumentare la pressione<br />

delle gomme (a freddo) di 0,5<br />

bar rispetto al dato indicato<br />

dal costruttore. Si eviteranno<br />

così danni da sottogonfiaggio<br />

che rischiano di provocare<br />

forature. Prima di riavviare<br />

l’auto ristabilire la pressione<br />

corretta delle gomme.<br />

Liquidi: controllare i livelli<br />

dell’olio motore e del liquido<br />

dei freni prima e dopo lo stop<br />

prolungato.<br />

Batteria: continua ad alimentare<br />

il quadro strumenti e le<br />

periferiche anche se l’auto è<br />

ferma. È opportuno staccarla<br />

per evitare che si scarichi,<br />

meglio con aiuto professionale<br />

per non rischiare un cortocircuito.<br />

Ove possibile, la<br />

si può collegare ad un mantenitore<br />

di carica.<br />

Riposo forzato<br />

senza conseguenze<br />

prendendo le dovute<br />

precauzioni.<br />

Carburante: sui veicoli più<br />

nuovi si lascerà poca benzina<br />

nel serbatoio per evitare che<br />

ne permei la parete. Per i veicoli<br />

più vecchi si consiglia<br />

invece di fare il pieno per almeno<br />

i tre quarti per evitare<br />

che il carburante evapori e<br />

che la lamiera arrugginisca.<br />

Sui veicoli a diesel si farà il<br />

pieno completo per evitare<br />

che la condensazione alteri<br />

la qualità del carburante e<br />

danneggi il motore.<br />

Elettriche: prima di stazionare<br />

il veicolo elettrico per<br />

un tempo indeterminato caricare<br />

la batteria all’80% per<br />

non trovarla scarica volendo<br />

rimettere in moto l’auto. Grazie<br />

ai moderni sistemi di gestione<br />

la batteria può rimaner<br />

collegata alla presa senza<br />

danneggiarsi. Verificare il<br />

livello del liquido dei freni.<br />

Luogo di deposito: posteggiare<br />

il veicolo preferibilmente<br />

in luogo chiuso, privato<br />

e fresco al riparo dagli agenti<br />

atmosferici e da visite indesiderate<br />

(faine). Pulire ed asciugare<br />

con molta cura gli interni<br />

prima di mettere il veicolo in<br />

«quarantena». ◆<br />

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maggio <strong>2020</strong> | touring 43


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Per ordini con più di una confezione, è prevista una consegna separata. Se non sono soddisfatto dei prodotti, posso contattare il vostro servizio clienti: ritirerete il pacco e poi ne riceverò un altro a<br />

casa mia, senza spese, o sarò rimborsato. La vendita di vini e alcolici è riservata ai maggiori di 18 anni. La merce viaggia a rischio dell’azienda. In caso di esaurimento di un prodotto, verrà sostituito<br />

con un altro con caratteristiche uguali o superiori. Le immagini dei prodotti hanno scopo illustrativo e possono cambiare come packaging. I vini contengono solfiti e le bottiglie sono da 75 cl.<br />

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di Asti - C.C.P. n. 10429124 - Società con Socio Unico e soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Italian Wine Brands S.p.A.<br />

INTERNET:<br />

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Gomme semi-slick:<br />

per pista o anche strada?<br />

REDAZIONE TOURING<br />

L’ESPERTO TCS<br />

Le semi-slick provengono<br />

dal mondo delle<br />

corse, ma sono ammesse<br />

anche nella normale<br />

circolazione stradale. Si<br />

contraddistinguono per una<br />

mescola particolarmente<br />

morbida e un profilo sportivo.<br />

Si tratta di gomme sempre<br />

più apprezzate nel mondo del<br />

tuning. A titolo esemplificativo<br />

abbiamo esaminato una<br />

gomma di tipo semi-slick<br />

nell’ambito del test pneumatici<br />

estivi nella dimensione<br />

225/40 R18. Al vaglio criteri<br />

selezionati quali prestazioni,<br />

comportamento in caso di<br />

aquaplaning, consumo di carburante<br />

nonché rumorosità.<br />

ALD<br />

È possibile viaggiare<br />

sulla strada con gomme<br />

semi-slick?<br />

1<br />

2<br />

CONSIGLI<br />

La pista è il terreno<br />

d’impiego prediletto<br />

dei pneumatici semi-slick.<br />

Chi intende montare<br />

sul proprio veicolo una<br />

semi-slick anziché una<br />

normale gomma estiva<br />

deve essere consapevole<br />

dei rischi.<br />

3<br />

Se le gomme semislick<br />

sono usate per le gare,<br />

ma sono montate anche<br />

per raggiungere la pista,<br />

bisognerà essere ben coscienti<br />

delle lacune a bassa<br />

temperatura e adottare un<br />

comportamento prudente<br />

e adeguato.<br />

Verificare regolarmente<br />

la pressione 4<br />

dei pneumatici. Affinché la<br />

gomma semi-slick possa<br />

raggiungere la temperatura<br />

di funzionamento<br />

ottimale, i costruttori<br />

prescrivono sovente una<br />

pressione fissa.<br />

La parola chiave è la temperatura.<br />

Affinché una semislick<br />

funzioni in modo ottimale,<br />

deve prima essere portata<br />

ad una data temperatura.<br />

Idealmente la temperatura<br />

operativa di una gomma del<br />

genere si situa tra gli 80 e i<br />

100 °C. In pista, grazie ai giri<br />

di riscaldamento, ciò non costituisce<br />

un problema.<br />

Nell’uso quotidiano<br />

invece raggiungerla<br />

può porre<br />

delle difficoltà.<br />

Su carreggiata<br />

asciutta una<br />

semi-slick<br />

fredda a<br />

100 km/h<br />

si ferma in<br />

36 metri, ciò<br />

che corri-<br />

sponde alla<br />

distanza<br />

d’arresto di<br />

una buona<br />

gomma estiva.<br />

A temperatura<br />

ideale, questo<br />

valore si accorcia<br />

di 3 m. A temperature<br />

superiori, un<br />

pneumatico semi-slick<br />

ha un potenziale maggiore<br />

rispetto ad un pneumatico<br />

estivo UHP tradizionale. Rimane<br />

assolutamente stabile<br />

anche a velocità elevate e si<br />

lascia guidare con precisione.<br />

Sopporta forze laterali decisamente<br />

maggiori, quindi<br />

consente velocità più alte in<br />

curva. La deduzione logica<br />

sarebbe che la resa chilometrica<br />

risulti inferiore rispetto<br />

alle comuni gomme estive.<br />

La performance di una<br />

gomma semi-slick sull’asciutto<br />

è però tale che, rispettando<br />

le norme della<br />

circolazione stradale, in<br />

pratica non arriva mai a<br />

toccare i suoi limiti.<br />

Quali sono gli svantaggi<br />

e quando è consigliata<br />

prudenza?<br />

La pioggia oppure una bassa<br />

temperatura ambiente può<br />

raffreddare ulteriormente le<br />

gomme. In queste condizioni<br />

i suoi vantaggi si riducono<br />

e un veicolo dotato di semi-<br />

I pneumatici semi-slick sono<br />

progettati per la guida sportiva.<br />

slick accuserà un cedimento<br />

nell’handling, ma anche<br />

nello spazio di frenata sul bagnato<br />

(fino a 10 m supplementari)<br />

rispetto ad una<br />

gomma estiva standard. Anche<br />

nell’aquaplaning, le<br />

semi- slick perdono decisa-<br />

mente terreno. Se la velocità<br />

in cui si innesca il fenomeno<br />

(con 7 millimetri di acqua<br />

sulla strada) per una<br />

buona gomma estiva è<br />

di 80 km/h, con una<br />

semi-slick l’aderenza<br />

si perde già a 70<br />

km/h. Per quanto<br />

concerne il con-<br />

sumo di carbu-<br />

rante, per il quale<br />

fa registrare circa<br />

5,8 l/100 km, e la<br />

rumorosità, mal-<br />

grado l’ampia su-<br />

perficie di con-<br />

tatto la semi-slick<br />

si piazza a livello<br />

della gomma estiva<br />

tradizionale.<br />

In sintesi<br />

Per uscire in strada con<br />

vento e pioggia, è meglio<br />

non usare una semi-slick. I<br />

numerosi vantaggi che questi<br />

pneumatici offrono su fondo<br />

asciutto non sono sufficienti<br />

a giustificare le debolezze e<br />

i rischi che registrano sul bagnato.<br />

Con una buona<br />

gomma estiva si è certi di<br />

viaggiare più sicuri. •<br />

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esperto test veicoli<br />

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meccanico d’auto<br />

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Età: 41 anni<br />

Contatto:<br />

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maggio <strong>2020</strong> | touring 45


Trucker & Country-<br />

Festival a Interlaken:<br />

Concorso 1<br />

TOURING sorteggia<br />

3 × 2 tickets VIP<br />

Marshall Gold<br />

Venerdì, 26.6.<strong>2020</strong><br />

3 × 2 tickets VIP<br />

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Sabato, 27.6.<strong>2020</strong><br />

Gioca e vinci<br />

Il concorso si svolge dal 28 aprile<br />

al 13 maggio <strong>2020</strong>.<br />

con il TCS!<br />

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Concorso 2<br />

TOURING sorteggia<br />

5 × 2<br />

tickets festival<br />

(Biglietto 3 giorni) per<br />

Trucker & Country-<br />

Festival<br />

26.6.–28.6.<strong>2020</strong>,<br />

a Interlaken.<br />

Il concorso si svolge dal 14 maggio<br />

al 26 maggio <strong>2020</strong>.<br />

Ogni mese nuove possibilità di vincita online<br />

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SVAGO<br />

Il tempo è troppo prezioso<br />

per trascorrerlo in ozio<br />

Avete già visto tutte le serie televisive e riordinato armadi e pulito auto e garage?<br />

Ecco quindi alcuni suggerimenti su cosa fare con tutte le ore libere nella crisi<br />

ancora in corso. Anche se le restrizioni sono state allentate, il nostro quotidiano<br />

rimarrà certamente molto più tranquillo per un po’ di tempo rispetto a prima.<br />

TESTO JULIANE LUTZ | ILLUSTRAZIONI NICOLAS KRISTEN<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 47


Tempo per allargare l’orizzonte<br />

Sì, i «TED talks» (serie di conferenze)<br />

sono interessanti, ma ci sono altre possibilità<br />

per ampliare il proprio sapere. Per<br />

esempio, tramite Coursera, una delle più<br />

grandi piattaforme MOOC (Massive<br />

Open Online Course) ovvero corsi di formazione<br />

online gratuiti o a pagamento<br />

accessibili a chiunque da qualunque<br />

parte del globo. Ora su Coursera sono<br />

proposti corsi da parte di 190 università<br />

e imprese di tutto il mondo. Tra questi si<br />

Viaggi virtuali<br />

Coloro che amano viaggiare non stanno passando un bel periodo<br />

perché i confini di molte Nazioni sono chiusi e le compagnie<br />

aeree hanno ridotto i voli praticamente a zero. Tuttavia<br />

c’è un modo per calmare la voglia di viaggiare: le capitali internazionali,<br />

i famosi musei, castelli e parchi in tutto il mondo<br />

ora si possono visitare virtualmente. In questo modo durante<br />

un pomeriggio è possibile ammirare i magnifici palazzi di<br />

Vienna, passeggiare all’interno delle mura del grandioso Castello<br />

di Praga e rilassarsi su una panchina del St. James’s Park<br />

a Londra. Le visite compiute comodamente dal divano di casa<br />

possono anche essere un’ottima preparazione per le future gite<br />

dal vivo. Sui siti degli uffici del turismo dei diversi paesi e città<br />

si trovano offerte virtuali per tutti i gusti. Gli amanti dell’arte<br />

trovano il loro museo preferito con un click e i parchi si trovano<br />

facilmente su youtube. Un altro pozzo inesauribile di proposte<br />

per i giramondo è il progetto «Google Arts & Culture».<br />

La cultura dal divano<br />

Sono in tanti a sognare di vedere uno spettacolo alla The<br />

Metropolitan Opera o dimenticare lo stress quotidiano guardando<br />

un balletto nella Bayerische Staatsoper. Spesso purtroppo<br />

però le idee non si realizzano a causa del budget limitato<br />

o dell’esaurimento dei biglietti. Tuttavia oggigiorno è<br />

possibile godersi la cultura anche senza viaggiare a New York,<br />

Monaco, Vienna o Zurigo. Subito dopo l’introduzione del divieto<br />

per gli spettacoli svolti in un luogo pubblico o privato,<br />

molte agenzie di concerti e teatri hanno messo a disposizione<br />

gratuitamente le rappresentazioni in live streaming o video on<br />

demand, per rendere possibile la partecipazione alla cultura<br />

anche durante l’emergenza sanitaria. Ed è forse proprio in questa<br />

fase senza stress da calendario stracolmo di appuntamenti,<br />

che si trova l’occasione per godersi uno spettacolo che dura anche<br />

diverse ore. Basta entrare nel sito del teatro, della sala da<br />

concerto o del festival e scegliere cosa si desidera guardare.<br />

48 touring | maggio <strong>2020</strong>


SVAGO<br />

trovano Google, l’università tecnica di<br />

Monaco o l’università di Yale. Big Data,<br />

social media marketing o introduzione<br />

alla psicologia – chi desidera imparare<br />

ha solamente l’imbarazzo della scelta. La<br />

cosa bella: per potersi permettere la formazione<br />

continua non è necessario avere<br />

un ricco salvadanaio, perché molte offerte<br />

hanno prezzi accessibili o sono addirittura<br />

gratuite. In ogni caso, chi desidera<br />

un certificato, paga circa 50 dollari.<br />

Facendo così si sfrutta il confinamento<br />

per imprimere una nuova spinta alla propria<br />

carriera professionale.<br />

Far qualcosa da sé<br />

A che punto sono i lavori in giardino? Non volevamo mica tagliare<br />

l’edera rampicante la primavera scorsa? E in bagno avevamo<br />

deciso un anno fa di sostituire le piastrelle, ma non è<br />

stato fatto ancora nulla. Con il tempo a disposizione adesso è<br />

giunto il momento di rimboccare le maniche e mettersi finalmente<br />

al lavoro per realizzare i progetti do-it-yourself continuamente<br />

rinviati. Di portali e riviste fai da te ce ne sono a volontà<br />

e piante, piastrelle e tanto altro ancora arrivano a casa<br />

con un paio di click. Sui siti dei negozi di ferramenta e dei centri<br />

di giardinaggio si trovano consigli utili, ma dato che in questo<br />

periodo il web è sollecitato in modo straordinario, non sarebbe<br />

male cercare indicazioni nel modo tradizionale. Forse<br />

sugli scaffali della propria libreria (o di un vicino) si trova già<br />

un manuale sull’edera rampicante.<br />

Aiutare gli altri<br />

La pandemia che sembra non finire mai<br />

e che ci impone restrizioni fino a poco<br />

tempo fa impensabili, mette a dura prova<br />

i nostri nervi. Un valido e utile metodo<br />

per non cadere in depressione consiste<br />

nel darsi da fare per gli altri. Ad esempio<br />

aiutando gli anziani che vivono da soli.<br />

Per molti di loro il dover rimanere chiusi<br />

in casa è un po’ come essere agli arresti<br />

domiciliari. Il modo migliore e più facile<br />

per stare vicini a loro senza metterli in<br />

pericolo di contagio consiste nel chiamarli<br />

al telefono regolarmente. Di sicuro<br />

nel vicinato c’è gente che ne beneficerebbe.<br />

Chi vuole muoversi, potrebbe andare<br />

a fare la spesa per gli anziani che<br />

non possono uscire e allo stesso tempo<br />

dare il cambio ai volontari della prima<br />

ora che hanno bisogno di ricaricare le<br />

batterie. Anche se l’epidemia dovesse rallentare<br />

prossimamente, gli esperti consigliano<br />

agli anziani di rimanere prudenti<br />

ancora a lungo e di evitare i luoghi affollati.<br />

Di possibilità per cercar o dar aiuto<br />

ce ne sono tante: i comuni, le comunità<br />

ecclesiali o gli scout, il servizio di aiuto<br />

al vicinato di Migros e Pro Senectute o<br />

quello di consegna a domicilio di Coop e<br />

Croce Rossa Svizzera… •<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 49


Vivere la natura in modo at tivo!<br />

Esperienza attiva nella natura in montagna o sull`acqua. Puro relax e piacere sono<br />

garantiti. Private Selection Hotels è l’etichetta di qualità per l’ospitalità con «la<br />

magia personalizzata» e il fascino speciale degli alberghi privati della prima classe<br />

e di lusso. Lasciate che la nostra app per escursioni a piedi e in bicicletta vi porti<br />

nei luoghi più belli.<br />

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Hotel Castell, Zuoz (14.06.-26.07. und 07.08.-18.10.<strong>2020</strong>)<br />

Cresta Palace Hotel, St. Moritz-Celerina (12.06.-18.10.<strong>2020</strong>)<br />

Hotel Saratz, Pontresina (19.06.-18.10.<strong>2020</strong>)<br />

Walliserhof Grand-Hotel & SPA, Saas-Fee (maggio/giugno-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

Parkhotel Beau Site, Zermatt (giugno-15.07. & 15.08.-5.10.<strong>2020</strong>)<br />

Hotel Kirchbühl, Grindelwald (giugno-17.07. & 20.07.-23.10.<strong>2020</strong>)<br />

Beau Site Park Hotel & Jungfrau Spa, Wengen<br />

(<strong>05</strong>.06.-11.10.<strong>2020</strong>)<br />

Hotel Residence, Vaduz (maggio/giugno-31.10.<strong>2020</strong>)<br />

Wellnesshotel Golf Panorama, Lipperswil (28.04.-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

Hotel Bad Horn, Horn al Lago di Costanza (giugno-24.07.<strong>2020</strong> & 23.08.-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

Weissbad Lodge, Weissbad (maggio/giugno-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

(Dépendance 50m dall›Hof Weissbad, SPA, cena e prima colazione all›Hotel Hof Weissbad)<br />

Hotel Cailler, Charmey – Gruyère (maggio-24.09.<strong>2020</strong> & 28.09.-31.10.<strong>2020</strong>)<br />

Seehotel Wilerbad, Wilen al Lago di Sarnen (maggio/giugno-31.10.<strong>2020</strong>)<br />

Seminar- & Wellnesshotel Stoos, Stoos (maggio/giugno-01.11.<strong>2020</strong>)<br />

Boutique-Hotel La Rocca, Porto Ronco / Ascona (<strong>05</strong>.06.-31.10.<strong>2020</strong>)<br />

Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, Lago di Lugano / Porlezza<br />

(15.<strong>05</strong>.-11.7.<strong>2020</strong> & 16.8.-31.10.<strong>2020</strong>)<br />

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Hotel Ritter, Durbach (maggio-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

Bio- & Wellnesshotel Alpenblick, Höchenschwand (Schwarzwald)<br />

(maggio-30.09.<strong>2020</strong>)<br />

Wellnesshotel Auerhahn, Schluchsee (maggio-30.09.<strong>2020</strong>)<br />

Hubertus unplugged, Balderschwang (Oberallgäu) (maggio-27.09.<strong>2020</strong>)<br />

AUSTRIA<br />

FRANCIA<br />

Per gli alberghi dove manca la data di inizio precisa, l›orario di riapertura non è<br />

ancora noto al momento della stampa. Per favore non esitare a chiederci maggiori<br />

informazioni.<br />

Forster’s Naturresort, Neustift im Stubaital (<strong>05</strong>.06.-30.10.<strong>2020</strong>)<br />

Legende<br />

P partecipazione al programma di attività<br />

W utilizzo gratuito dell‘area wellness<br />

I<br />

B<br />

accesso libero agli impianti di risalita<br />

utilizzo gratuito delle biciclette<br />

P W I B<br />

Hotel L'Estelle en Camargue, Camargue (maggio/giugno-17.07.<strong>2020</strong> & 16.08.-01.11.<strong>2020</strong>)<br />

OFFERTA ESCLUSIVA<br />

«VIVERE LA NATURA»<br />

* 2 pernottamenti in camera doppia<br />

(utilizzo 2 persone) oppure in<br />

camera singola<br />

* prima colazione quotidiana<br />

* la sera di arrivo: un menù di 4–6 portate<br />

* utilizzo gratuito dell‘area wellness<br />

(dove segnato)<br />

* partecipazione al programma di<br />

attività ed utilizzo gratuito delle<br />

biciclette (dove segnato con P e B)<br />

* accesso libero agli impianti di risalita<br />

(dove segnato)<br />

* un buono da CHF 50.– utilizzabile<br />

durante il vostro soggiorno nella spa,<br />

al bar oppure nel ristorante del<br />

proprio hotel<br />

Prezzi per persona per 2 notti<br />

Prezzo speciale TCS nella camera doppia<br />

Standard: CHF 299.–<br />

Superior/sud: CHF 359.–<br />

Prezzo speciale TCS nella camera singola<br />

Standard: CHF 344.–<br />

Superior/sud: CHF 404.–<br />

Prenotazioni e informazioni:<br />

Esclusivamente con<br />

Private Selection Hotels & Tours<br />

T +41 41 368 10 <strong>05</strong> (lu-sa)<br />

www.privateselection.ch<br />

Per prenotare online:<br />

www.privateselection.ch/touring


Due piccoli puntini<br />

nel Golfo di Guinea<br />

Avete mai sentito parlare di São Tomé e Príncipe? Il piccolo<br />

stato indipendente al largo dell’Africa centro occidentale,<br />

fino a poco fa conosciuto soltanto come produttore di cacao<br />

e caffè, è uno degli ultimi luoghi incontaminati della Terra.<br />

REPORTAGE JULIANE LUTZ<br />

Golfo di<br />

Guinea<br />

Príncipe<br />

Annobón<br />

SVAGO<br />

NIGERIA<br />

São Tomé<br />

Bioko<br />

CAMERUN<br />

GABON<br />

Dezanove è un buon<br />

autista. Pilota il minibus<br />

con destrezza<br />

intorno alle pozze<br />

d’acqua e sfreccia lungo le<br />

curve della strada sterrata.<br />

Va di fretta per non farci perdere<br />

il traghetto. Sul tragitto<br />

ci fermiamo a Boca do Inferno<br />

ad est di São Tomé,<br />

attrazione naturale dove le<br />

onde dell’oceano si frangono<br />

schiumose e con fragore contro<br />

il canale di rocce di basalto.<br />

Ecco una prima impressione<br />

della natura esuberante<br />

che qui regna sovrana, palme<br />

e imponenti baobab, mangrovie,<br />

banani e felci, piante di<br />

cacao, alberi di mango. Incontriamo<br />

donne che trasportano<br />

le merci sulla testa<br />

e famiglie di maiali che vivono<br />

allo stato brado, scansando<br />

l’occasionale cane che<br />

scappa abbaiando per non finire<br />

sotto le ruote del furgoncino.<br />

Ad un certo momento il<br />

giovane fa una brusca manovra<br />

per evitare un fuoristrada<br />

che c’incrocia pericolosamente<br />

vicino. Il tempo<br />

stringe, ma Dezanove mantiene<br />

la calma e deposita i<br />

suoi clienti in tempo per<br />

imbarcarci per la prossima<br />

tappa, l’Ilhéu das Rolas.<br />

Grande neanche 200 ettari<br />

giace a cavallo dell’Equatore,<br />

ha una pietra miliare a marcare<br />

il confine tra i due emisferi.<br />

L’esperienza di mettere<br />

un piede in ogni parte del<br />

mondo è imperdibile!<br />

Senza fretta<br />

Le isole gemelle nell’Atlantico<br />

all’altezza del Gabon<br />

sono ancora poco visitate.<br />

Abitata da 200 000 persone<br />

circa, vi si arriva con volo<br />

TAP da Lisbona (soltanto 3<br />

partenze settimanali). A chi<br />

vi approda per la prima volta<br />

pare un piccolo Eden pacifico.<br />

Eppure, una volta queste<br />

isole colonizzate dai lusitani,<br />

erano la capitale della cioccolata.<br />

Le numerose grandi fattorie<br />

abbandonate, chiamate<br />

Roças, testimoniano questo<br />

passato di sfruttamento,<br />

continuato anche dopo l’abolizione<br />

della schiavitù. Il<br />

declino iniziato dopo l’indipendenza<br />

dal Portogallo nel<br />

1975, è stato ulteriormente<br />

100 km<br />

aggravato dal crollo dei<br />

prezzi del cacao e da una serie<br />

di malattie nelle coltivazioni.<br />

Oggi vengono prodotte<br />

solo quantità ridotte di cacao<br />

pregiato, esportate principalmente<br />

in Portogallo e Francia.<br />

Un terzo degli abitanti<br />

vive con meno di 1,90 dollari<br />

al giorno. L’economia è fragile,<br />

la maggior parte degli<br />

isolani si tiene a galla con il<br />

piccolo commercio e l’agricoltura.<br />

Oppure va avanti con<br />

sussidi statali. Non Laudin, la<br />

nostra guida. Figlio di contadini,<br />

sogna una vita diversa.<br />

Ha imparato l’inglese da autodidatta<br />

per poter accompagnare<br />

i turisti e finanziarsi<br />

→<br />

Bellezza drammatica<br />

La Boca do Inferno<br />

sulla costa orientale<br />

di São Tomé.<br />

CARTINA KEYSTONE<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 51


A menadito La guida<br />

e futuro avvocato<br />

Laudin conosce ogni<br />

angolo delle isole.<br />

La realtà della vita<br />

Il villaggio São João<br />

dos Angolares.<br />

Terreiro Velho dove<br />

nasce il famoso cioccolato<br />

di Claudio Corallo.<br />

gli studi di legge. «Tutto è<br />

possibile se lo desideri davvero»,<br />

afferma. São Tomé ha<br />

tanto da dare, a cominciare<br />

dalla bellezza della flora e<br />

fauna. La vita scorre pigramente<br />

al refrain di «leve,<br />

leve!»: «Qui la frenesia non<br />

esiste, viviamo nel presente».<br />

Una vacanza in questo paradiso<br />

deve essere di classe,<br />

lontano dalle masse. Il<br />

27enne vuole trasmettere ai<br />

visitatori l’entusiasmo e il<br />

rispetto per questi posti primordiali.<br />

Non mancano le<br />

escursioni da fare, dalla foresta<br />

pluviale alla capitale oppure<br />

alla scoperta di villaggi<br />

semplici quali São João dos<br />

Angolares, regolarmente colpito<br />

da piogge torrenziali o<br />

ancora al nord per far whale<br />

watching e ascoltare i canti<br />

delle megattere, gigantesche<br />

balene che migrano per queste<br />

acque turchesi.<br />

Isola incantata<br />

São Tomé è stupenda, ma la<br />

più piccola Príncipe, distante<br />

un’ora di volo, è magia pura.<br />

La metà del territorio è occupata<br />

dal Parco Naturale Obô,<br />

che preserva una straordinaria<br />

biodiversità, fra colline<br />

vulcaniche e scarpate coperte<br />

da una vegetazione lussureggiante,<br />

edifici fatiscenti<br />

in piena giungla, spiagge una<br />

più bella dell’altra. E nella<br />

capitale San António – che<br />

conta appena 1300 abitanti –<br />

il tempo sembra sospeso.<br />

Merita una sosta l’atelier del<br />

«re del cioccolato» Claudio<br />

Corallo. Il fiorentino vive in<br />

Africa dagli anni Settanta ed<br />

è considerato una star negli<br />

ambienti della produzione<br />

di questa delizia, dalla fava<br />

alla tavoletta. Lo visitiamo<br />

nell’antica roça recuperata,<br />

Terreiro Velho sovrastante la<br />

selva e il mare. L’accesso lastricato<br />

alla casa padronale<br />

decrepita è ricoperta di trifoglio.<br />

Claudio Corallo vi coltiva<br />

30 mila piante di cacao,<br />

che discendono dalle prime<br />

giunte dal Brasile. Veniamo a<br />

sapere che il vero cioccolato<br />

100% non è assolutamente<br />

amaro, se lo è, vuol dire che<br />

«il frutto è difettoso o trattato<br />

malamente».<br />

Rifugio tropicale<br />

A nord-ovest di Príncipe si<br />

trova Roça Sundy, incastonata<br />

in un villaggio ai margini<br />

di una magnifica foresta.<br />

L’antica tenuta è stata residenza<br />

estiva di un presidente,<br />

poi restaurata e trasformata<br />

in signorile boutique hotel.<br />

I clienti si ritrovano in terrazza<br />

a cenare mentre i bambini<br />

del villaggio giocano<br />

sotto il maestoso albero di<br />

kapok dirimpetto e si sentono<br />

le musiche provenienti<br />

dalle vecchie case operaie<br />

annesse all’ex piantagione.<br />

Di livello ancor più alto, il<br />

Sundy Praia Lodge con le sue<br />

villette tendate, un’oasi di<br />

tranquillità immersa nella foresta<br />

tropicale che offre una<br />

52 touring | maggio <strong>2020</strong>


SVAGO<br />

DA SAPERE<br />

Dove si trova: il secondo<br />

paese più piccolo dell’Africa<br />

è situato a circa 200<br />

chilometri al largo del<br />

Gabon e della Nigeria.<br />

Come arrivare: con volo<br />

TAP via Lisbona.<br />

Quando venire: periodo<br />

ideale tra giugno ed inizio<br />

settembre.<br />

Vaccinazioni: obbligatoria<br />

la vaccinazione contro la<br />

febbre gialla; consigliata<br />

contro l’epatite A, profilassi<br />

antimalarica raccomandata.<br />

Relax sulla spiaggia<br />

privata dell’albergo<br />

Sundy Praia.<br />

Sostenersi da soli<br />

senza dipendere dallo<br />

Stato – giovane fruttivendola<br />

a São Tomé.<br />

squisita cucina bio per ristorarsi<br />

dopo una giornata trascorsa<br />

in spiaggia a dondolarsi<br />

nelle ceste appese agli<br />

alberi. Qui, l’Africa ancora<br />

incontaminata incontra il<br />

lusso patinato.<br />

Moneta locale: Dobra (1<br />

franco = circa 23 Dobra);<br />

consigliato portare euro e<br />

cambiarli in loco. Taluni<br />

esercizi accettano le carte<br />

di credito.<br />

Da portare: adattatore<br />

universale.<br />

Con chi partire: l’operatore<br />

Let’s go Tours organizza<br />

giri turistici, vacanze<br />

escursionistiche e soggiorni<br />

balneari a São Tomé<br />

e Príncipe, ad es. 12 gg. da<br />

3815 franchi (a p. in camera<br />

doppia, senza viaggio a/r).<br />

letsgo.ch<br />

Turismo sostenibile<br />

Questi ed altri due resort<br />

fanno parte di HBD, un bel<br />

progetto di valorizzazione<br />

dell’isola promosso da Mark<br />

Shuttleworth, un imprenditore<br />

sudafricano con cittadinanza<br />

britannica ed inventore<br />

del sistema operativo<br />

Ubuntu. Il miliardario si dice<br />

se ne sia innamorato quando<br />

visitò Príncipe per la prima<br />

volta nel 2010, anni dopo<br />

aver avvisto i puntini formati<br />

dall’arcipelago nell’Atlantico<br />

durante la sua partecipazione<br />

come prima astronauta<br />

africano ad una missione<br />

spaziale nel 2002. Fino a<br />

maggio 2019, Shuttleworth<br />

ha investito 128 milioni di<br />

euro per realizzare la sua visione,<br />

cioè lanciare e consolidare<br />

il turismo sostenibile<br />

ed autentico prima praticamente<br />

inesistente su Príncipe<br />

salvaguardando pure le foreste<br />

ed espandendo l’attività<br />

agricola. Oggi HBD occupa<br />

oltre 640 collaboratori, perlopiù<br />

nel settore alberghiero.<br />

Il personale viene reclutato<br />

localmente, formato e pagato<br />

più del salario minimo, quattordicesima<br />

inclusa. Grazie<br />

alla sua generosità e al fattivo<br />

impegno, Shuttleworth è<br />

diventato la figura trainante<br />

dello sviluppo dell’isola.<br />

Ma altri ancora vogliono fare<br />

la differenza quali la direttrice<br />

dell’albergo Roça Sundy,<br />

Ana Moto. La portoghese ha<br />

fondato «From Principe to<br />

the World», laboratorio di cucito<br />

dove vengono confezionati<br />

accessori con tessuti etnici<br />

e che schiude una fonte<br />

di guadagno agli artigiani<br />

dell’isola. «Sono felice se possiamo<br />

aiutare anche uno solo<br />

dei 7000 abitanti a cambiar<br />

vita», dice la 33enne sorridendo<br />

fiduciosa. •<br />

Il reportage è stato realizzato su<br />

invito di Let’s go Tours.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 53


Anche nella crisi<br />

al vostro fianco<br />

Con il paese paralizzato dal Covid-19, il TCS si attiva per i soci e<br />

per tutti coloro che mantengono in funzione il nostro sistema.<br />

È proprio nei momenti più difficili che diventa palese il valore<br />

di un’organizzazione come il nostro club che nei 125 anni della<br />

sua storia ha saputo superare più di una crisi. Qualche esempio.<br />

TESTO DOMINIC GRAF<br />

Bici cargo elettriche<br />

per i corrieri volontari<br />

In questo periodo in molte località si è<br />

sviluppato un forte spirito di solidarietà<br />

a favore delle persone che si trovano in<br />

isolamento per proteggersi dal virus o<br />

in quarantena per il sospetto di contagio.<br />

Ad esempio tanti volontari fanno la<br />

spesa per le persone vulnerabili che<br />

non possono uscire di casa. In tal modo<br />

contribuiscono ad arginare il contagio<br />

e allo stesso tempo aiutano le persone<br />

ad affrontare la vita quotidiana. Il TCS<br />

mette a disposizione di questi volontari<br />

la sua flotta Carvelo2go gratuitamente.<br />

Basta un’email e organizzazioni, enti,<br />

aziende o privati possono usufruire di<br />

una delle oltre 300 bici cargo elettriche<br />

presenti in 70 città. Per garantire la sicurezza<br />

generale gli utenti sono chiamati<br />

a lavare e/o disinfettare accuratamente<br />

le mani prima e dopo ogni<br />

utilizzo e pulire manubrio, manopola<br />

del cambio, computer di bordo, sellino,<br />

vano di carico e batteria dopo l’uso.<br />

Iscrizioni: info@carvelo2go.ch<br />

Bici cargo gratuite<br />

per sostenere chi fa<br />

la spesa alla gente<br />

più vulnerabile.<br />

Soccorso stradale gratuito<br />

In questa emergenza il personale sanitario<br />

sta compiendo uno sforzo encomiabile<br />

a beneficio dell’intera popolazione.<br />

Per eseguire il proprio lavoro<br />

molti medici, infermieri e assistenti di<br />

cura hanno bisogno dell’auto, moto,<br />

e-bike o bicicletta. In condizioni normali<br />

un guasto al veicolo è solo un fastidioso<br />

contrattempo, ora invece può<br />

avere conseguenze disastrose. Per garantire<br />

la loro mobilità, il TCS sostiene<br />

tutti i collaboratori di ospedali, studi<br />

medici, servizi Spitex, case per anziani<br />

e di cura con il soccorso stradale gratuito<br />

e prioritario. A prescindere dalla tessera<br />

di socio, basta una telefonata con<br />

l’indicazione che si appartiene al personale<br />

sanitario svizzero per far intervenire<br />

il servizio di assistenza stradale in<br />

modo tempestivo e sollecito.<br />

Numero del soccorso stradale del TCS:<br />

0800 140 140<br />

Misura di protezione<br />

Invece della stretta<br />

di mano, un po’<br />

di disinfettante.<br />

Misure di protezione<br />

per i pattugliatori<br />

Pur dando la priorità al personale sanitario,<br />

il soccorso stradale del TCS è<br />

pronto a intervenire per aiutare tutti.<br />

Per proteggere se stessi e i clienti, durante<br />

gli interventi i pattugliatori applicano<br />

le norme d’igiene e di condotta<br />

prescritte dall’Ufficio federale della sanità<br />

pubblica. Di conseguenza si rinuncia<br />

alla tradizionale stretta di mano e<br />

si mantiene la distanza minima di due<br />

metri. E nei casi in cui non fosse possibile<br />

mantenere la distanza di sicurezza<br />

tutti i 210 pattugliatori sono equipaggiati<br />

con mascherina protettiva, disinfettante<br />

e anche guanti monouso. Se la<br />

riparazione non è possibile sul luogo<br />

dell’avaria, i pattugliatori rinunciano a<br />

prendere a bordo i clienti, dato che il<br />

veicolo di soccorso non garantisce la distanza<br />

minima di sicurezza perché è disponibile<br />

soltanto il posto accanto al<br />

conducente. Il TCS offre al cliente<br />

un’alternativa di trasporto appropriata<br />

e sicura.<br />

Diventi ora socio TCS:<br />

tcs.ch/societariato<br />

54 touring | maggio <strong>2020</strong>


CLUB<br />

FOTO EMANUEL FREUDIGER, CARVELO2GO, REGA<br />

Intervento ETI all’estero<br />

Al TCS sono giunte oltre 20mila telefonate<br />

in relazione al coronavirus – il 350<br />

percento in più rispetto allo stesso periodo<br />

del 2019. La maggior parte delle<br />

persone ha ricevuto un aiuto immediato<br />

tramite la consulenza e le informazioni<br />

fornite dagli esperti, mentre 5400 casi<br />

sono stati seguiti da specialisti e medici<br />

della centrale d’intervento ETI. Per<br />

molti soci e i loro famigliari il TCS ha<br />

organizzato il rimpatrio in Svizzera in<br />

collaborazione con il Dipartimento federale<br />

degli affari esteri. 43 persone<br />

all’estero hanno dovuto esser ricoverate<br />

o sottoposte ad accertamenti medici approfonditi.<br />

Un socio gravemente colpito<br />

dal coronavirus è stato rimpatriato con<br />

successo dalla Rega su mandato del TCS<br />

dall’Egitto sotto speciali misure di protezione.<br />

Soprattutto all’inizio della crisi<br />

l’app del TCS ha mostrato la sua grande<br />

utilità: grazie al modulo «Travel Safety»<br />

i soci hanno potuto essere localizzati<br />

velocemente e l’aiuto coordinato in<br />

modo ancora più efficiente.<br />

Info sull’app TCS e i suoi vantaggi: tcs.ch/app<br />

Fondo di solidarietà<br />

Dal 27 aprile alcuni settori hanno potuto<br />

riprendere la loro attività. L’allentamento<br />

disposto dal Consiglio federale<br />

è però graduale e sono molti che non<br />

possono ancora tornare a lavorare. Alcuni<br />

di essi potrebbero però rendersi<br />

utili negli ospedali o nel settore dei trasporti,<br />

dove resta ancora molto da fare.<br />

Partendo dall’Associazione Svizzera<br />

dei Maestri Conducenti, l’Associazione<br />

Svizzera dei trasportatori stradali Astag<br />

e il TCS, con il sostegno della Conferenza<br />

svizzera dei governi cantonali e<br />

La Posta, hanno realizzato la piattaforma<br />

Corosol. L’obiettivo di questo<br />

«Fondo di solidarietà del coronavirus» è<br />

di mettere in contatto le aziende dei settori<br />

della mobilità – trasporti e logistica<br />

– e del settore della salute con chi è colpito<br />

dal lockdown. Attraverso questo<br />

sito gli interessati possono offrire il loro<br />

servizio come assistente in campo sanitario<br />

o autista. E i capi del personale<br />

possono annunciare i posti vacanti. I<br />

rapporti di lavoro sono a tempo determinato<br />

e retribuiti o meno a seconda<br />

del caso.<br />

Ulteriori informazioni e iscrizioni: corosol.ch<br />

→<br />

Covid-19 in Egitto<br />

La Rega riporta un<br />

malato in Svizzera.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 55


CLUB<br />

Tre domande a Jürg Wittwer<br />

Il direttore generale del TCS sull’importanza del TCS in tempi di crisi<br />

e la straordinaria capacità di adattamento dei suoi collaboratori.<br />

Perché il TCS è particolarmente<br />

importante in tempo di crisi?<br />

Jürg Wittwer: Il TCS è importante perché<br />

è necessario. Lo dimostrano le migliaia<br />

di telefonate che abbiamo ricevuto<br />

nelle ultime settimane. Numerosi<br />

soci hanno chiamato per informarsi<br />

sulle modalità di viaggio e i provvedimenti<br />

sanitari. In qualità di TCS non<br />

possiamo curare i malati di Covid-19,<br />

però possiamo far sì che le persone, in<br />

particolare infermieri, medici, addetti<br />

alle pulizie negli ospedali possano usufruire<br />

di una mobilità senza intoppi.<br />

Non da ultimo il TCS è un punto fermo<br />

in una situazione caotica. Il TCS, con i<br />

suoi quasi 125 anni di attività, esisteva<br />

già all’epoca dell’influenza spagnola e<br />

il nostro logo con lo stemma svizzero significa<br />

anche che alla fine ogni crisi<br />

viene superata. E ciò ispira fiducia.<br />

Come menzionato prima: tra le altre<br />

cose il TCS viene anche in aiuto<br />

al personale sanitario con il soccorso<br />

stradale gratuito. Una questione<br />

di onore?<br />

Con 210 pattugliatori altamente qualificati,<br />

il servizio di soccorso stradale<br />

del TCS è il più importante e rapido<br />

della Svizzera e anche l’unico presente<br />

su tutto il territorio. Siamo quindi in<br />

grado di garantire un procedimento veloce<br />

ed efficiente in caso di guasto. In<br />

una situazione difficile come questa, ritengo<br />

sia nostro dovere offrire tale servizio<br />

al nostro personale sanitario.<br />

Quali misure avete adottato per<br />

proteggere i 1600 collaboratori TCS?<br />

Dato che siamo un’organizzazione di<br />

pronto intervento, il nostro obiettivo<br />

prioritario consiste nel mantenere in<br />

funzione l’attività. Nella fase iniziale<br />

la nostra preoccupazione più grande è<br />

stata quella di un contagio fra i collaboratori.<br />

Nel caso di un solo malato<br />

avremmo dovuto chiudere un intero reparto.<br />

Per questo motivo abbiamo subito<br />

introdotto limitazioni di accesso<br />

alle nostre centrali e abbiamo potenziato<br />

l’infrastruttura per il telelavoro.<br />

Mentre i nostri pattugliatori sono stati<br />

istruiti ed equipaggiati con il materiale<br />

necessario per poter continuare a svolgere<br />

i propri compiti. Nel loro caso non<br />

è evidentemente possibile fare telelavoro<br />

ed è sorprendente vedere come<br />

sono concentrati e rilassati durante gli<br />

interventi per strada, mentre tutti gli<br />

altri si ritrovano isolati in casa. L’attività<br />

del club continua come sempre.<br />

Con creatività e capacità di adattamento<br />

supereremo anche questa crisi. ◆<br />

«Il TCS è un punto<br />

fermo in una<br />

situazione caotica»<br />

Jürg Wittwer (53)<br />

direttore generale TCS<br />

Se la distanza non può<br />

essere mantenuta<br />

vengono utilizzati<br />

mascherine e guanti.<br />

FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />

56 touring | maggio <strong>2020</strong>


Edizione speciale limitata<br />

F-5E Tiger II -<br />

Special Edition<br />

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Con l‘esclusivo orologio da polso „F-5E Tiger II“ rendiamo omaggio alle valorose imprese svolte<br />

da „Tiger“ e che svolgerà sperabilmente ancora a lungo per le nostre forze armate e per le nostre<br />

pattuglie acrobatiche. L‘orologio si caratterizza per l‘aspetto sportivo, un preciso movimento al<br />

quarzo e un originale quadrante in stile cockpit.<br />

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La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna<br />

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momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in comunicazione<br />

con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati a lato. Qualora<br />

non volesse più ricevere le nostre proposte neanche per lettera,<br />

La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera.


«Le donne hanno imparato<br />

a far valere i propri diritti»<br />

L’attuale Barometro del TCS delle controversie riconferma<br />

le differenze territoriali per frequenza, durata e costi dei casi<br />

legali. Cresce il numero di pratiche rosa, in quasi tutti gli ambiti.<br />

TESTO DOMINIC GRAF | ILLUSTRAZIONE NICOLAS KRISTEN<br />

In Svizzera, lo scorso anno più di una<br />

persona su sei è stata implicata in<br />

un contenzioso, sia nell’ambito della<br />

mobilità o del lavoro, sia per quanto<br />

riguarda i consumi oppure l’abitazione<br />

affittata o di proprietà. In media, le vertenze<br />

sono durate 213 giorni venendo<br />

a costare 1745 franchi, con singoli casi<br />

molto più onerosi e lunghi. Il procedimento<br />

più costoso che il TCS ha sostenuto<br />

nel 2019 ha totalizzato costi per<br />

264 000 franchi. Nel 2019 si è poi conclusa<br />

una vertenza protrattasi per ben<br />

15,5 anni (5678 giorni).<br />

Il barometro delle controversie 2019<br />

conferma le significative differenze geografiche<br />

della prima edizione pubblicata<br />

l’anno scorso (vedi riquadro). In<br />

media, si litiga di più nella regione del<br />

Lemano, sia per frequenza (17%) che<br />

per costo (1941 franchi). Per contro, con<br />

244 giorni, la maggiore durata si rileva<br />

nella Svizzera centrale. Lo studio basato<br />

sul portafoglio di circa 440 000 polizze<br />

gestite dalla TCS Protezione giuridica<br />

nel 2019, è ora ancora più rivelatore in<br />

quanto vengono analizzate, oltre alle<br />

sette grandi regioni del paese, anche le<br />

cinque principali agglomerazioni (Basilea,<br />

Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo).<br />

I risultati mostrano che a Ginevra quasi<br />

una famiglia su cinque (19,3%) è stata<br />

Barometro TCS<br />

delle controversie<br />

nelle 7 grandi regioni<br />

14,01%<br />

224 giorni<br />

1666 fr.<br />

15,12%<br />

206 giorni<br />

1637 fr.<br />

Sempre più litigiose<br />

ll numero di cause avviate<br />

da donne è ormai quasi<br />

identico a quello<br />

degli uomini.<br />

Svizzera<br />

nordoccidentale<br />

Zurigo<br />

12,34%<br />

202 giorni<br />

1509 fr.<br />

Mittelland<br />

12,10%<br />

244 giorni<br />

1643 fr.<br />

Svizzera centrale<br />

12,77%<br />

223 giorni<br />

1668 fr.<br />

17,09%<br />

212 giorni<br />

1941 fr.<br />

16,16%<br />

194 giorni<br />

1656 fr.<br />

Svizzera orientale<br />

Ginevra e dintorni<br />

Ticino<br />

Frequenza<br />

persone ogni 100<br />

in media 14,8%<br />

Durata<br />

in media 213 giorni<br />

caso più lungo: 5678 giorni<br />

Costi<br />

in media 1745 franchi<br />

caso più caro: 264 000 franchi<br />

I valori indicati sono le medie<br />

ponderate relative alle sette<br />

grandi regioni della Svizzera.<br />

58 touring | maggio <strong>2020</strong>


CLUB<br />

SVIZZERI ALLO SPECCHIO<br />

I CONTENZIOSI NEL 2019<br />

L’indagine ad ampio raggio sulle controversie<br />

è stata presentata in tre parti<br />

per la prima volta nel 2019. In futuro<br />

sarà pubblicata integralmente una<br />

volta all’anno.<br />

Si basa sul portafoglio clienti della TCS<br />

Protezione giuridica circolazione<br />

(259 000 polizze), protezione giuridica<br />

privata (153 000 polizze) e protezione<br />

giuridica immobili (28 000 polizze) e si<br />

riferisce a vertenze aperte (frequenza)<br />

o chiuse (costi e durata) nel 2019.<br />

Lo studio completo è scaricabile<br />

gratuitamente da<br />

tcs.ch/barometro-litigi<br />

coinvolta in una lite lo scorso anno,<br />

quasi il doppio rispetto a Berna, di gran<br />

lunga la più conciliante (11% circa).<br />

Bernesi, i confederati<br />

più bonari?<br />

L’ennesima prova della bonarietà tipica<br />

dei bernesi? Sono davvero così restii a<br />

litigare? «<strong>Touring</strong>» ha chiesto spiegazioni<br />

al sociologo Ueli Mäder e al suo<br />

collega Hector Schmassmann, ricevendo<br />

delle risposte interessanti. Il professor<br />

Mäder sottolinea comunque che,<br />

trattandosi di valutazioni più soggettive<br />

e intuitive che scientifiche, vanno talora<br />

lette con il sorriso e un pizzico di ironia.<br />

Signor Mäder, gli abitanti della capitale<br />

sono davvero così accomodanti o è uno<br />

stereotipo? «Berna è la roccaforte della<br />

democrazia del consenso. La gente preferisce<br />

affrontare i conflitti direttamente<br />

e risolverli all’amichevole. Prevale<br />

il desiderio di armonia», spiega il<br />

noto ricercatore. In caso di disputa, di<br />

solito sono interessati ad arrangiarsi<br />

rapidamente fra di loro. «Così risparmiano<br />

tempo prezioso e possono prendersela<br />

più comoda nella vita quotidiana»<br />

aggiunge. Gli fa eco Hector<br />

Schmassmann: «Berna è più omogenea<br />

rispetto alle città di confine come Ginevra<br />

dove le differenze culturali possono<br />

dare adito a liti. Pertanto qui è più facile<br />

che le parti riescano a negoziare un accordo<br />

consensuale».<br />

A proposito di luoghi comuni: Zurigo ha<br />

fama di essere attaccabrighe, per cui è<br />

nella patria di Zwingli che ci si aspetterebbe<br />

di riscontrare la litigiosità più elevata,<br />

ossia per frequenza, durata e costi.<br />

È vero che è terza per querele attivate<br />

(il 15% dei residenti vi è coinvolto), ma<br />

la principale agglomerazione elvetica<br />

spende meno denaro (1488 franchi) e<br />

tempo per beghe legali (200 giorni).<br />

Schmassmann lo spiega così: «Zurigo è<br />

caratterizzata da una diffusa conflittualità.<br />

Tuttavia, per evitare perdite finanziarie,<br />

molti contenziosi vengono risolti<br />

in via extragiudiziale».<br />

Anche secondo Ueli Mäder, la durezza<br />

degli zurighesi sarebbe spesso più di<br />

facciata che reale. Uno sguardo dietro le<br />

apparenze rivelerebbe l’aspetto unificante<br />

del litigio: «Sappiamo che la frizione<br />

genera calore. Questo non nuoce<br />

certamente ad una città fredda dove il<br />

denaro scorre abbondante e più veloce<br />

che altrove; spendendo molto e soprattutto<br />

per l’acquisto di beni di lusso, probabilmente<br />

scarseggiano le risorse per<br />

far fronte a lunghe e costose procedure<br />

legali, peraltro dall’esito incerto», ipotizza<br />

Mäder.<br />

Donne inclini alla lite<br />

quanto gli uomini<br />

Il barometro del TCS delle controversie<br />

non esamina lo sviluppo soltanto per<br />

regioni e agglomerazioni bensì anche<br />

distinguendo fra i sessi. Degno di menzione<br />

il fatto che lo scarto nel tasso di<br />

litigiosità è praticamente rientrato in<br />

quasi tutti gli ambiti giuridici: con il<br />

12,6% le donne sono implicate in<br />

contenziosi quasi quanto gli uomini<br />

(12,8%), se non di più: ad esempio, in<br />

materia privata ed immobiliare risultano<br />

addirittura più pronte a invocare la<br />

legge. «Le donne sono sempre più attive<br />

professionalmente e, come corollario,<br />

hanno imparato a far valere i propri diritti»,<br />

commenta Hector Schmassmann.<br />

L’unica eccezione riguarda la circolazione,<br />

dove gli uomini continuano a litigare<br />

il doppio. Perché sussiste un tale<br />

divario nel settore della mobilità? A sentire<br />

l’esperto, la casistica sarebbe chiara:<br />

«Le donne si muovono meno con mezzi<br />

di trasporto privati rispetto agli uomini,<br />

che notoriamente hanno il piede più pesante<br />

sull’acceleratore. Di conseguenza<br />

questi sono coinvolti più spesso in collisioni<br />

e conflitti riconducibili all’eccesso<br />

di velocità», afferma Ueli Mäder. •<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 59


La miglior<br />

sicurezza per la Sua<br />

bici o e-bike.<br />

Copertura<br />

casco in tutta<br />

Europa<br />

Soccorso stradale<br />

24 ore su 24 in<br />

tutta la Svizzera<br />

Protezione<br />

antifurto in<br />

tutta Europa<br />

TCS Assicurazione Bici:<br />

la protezione completa dal<br />

maggior club della mobilità.<br />

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all’anno, assicura le bici e e-bike di tutti i singoli membri della famiglia<br />

nella Sua economia domestica.<br />

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Insieme protetti sulla 2 ruote<br />

La nuova «TCS Assicurazione Bici» protegge la bici, convenzionale<br />

oppure elettrica, come pure il conducente in caso di incidente, furto<br />

e guasto. Vantaggio esclusivo per i soci: sono coperte le biciclette<br />

di tutte le persone che vivono nella stessa economia domestica.<br />

CLUB<br />

TESTO DOMINIC GRAF<br />

I<br />

confederati amano pedalare,<br />

come dimostrano le<br />

statistiche. In Svizzera circolano<br />

oltre 6 milioni di velocipedi<br />

e 650 000 biciclette<br />

elettriche. Dato deplorevole,<br />

ogni anno si registrano<br />

34 000 furti di bici, ciò che<br />

LA «TCS<br />

ASSICURAZIONE<br />

BICI»<br />

Formula tutto compreso:<br />

Assunzione costi di riparazione<br />

in caso di incidente<br />

Niente franchigia per le riparazioni<br />

effettuate presso<br />

partner convenzionati<br />

Protezione antifurto in<br />

tutta Europa<br />

Rimborso costi di noleggio<br />

della bici sostitutiva<br />

Rimborso spese per la sostituzione<br />

dell’equipaggiamento<br />

e degli accessori<br />

danneggiati<br />

Soccorso stradale 24 ore<br />

su 24 in Svizzera<br />

In esclusiva per soci TCS:<br />

estensione a tutte le bici ed<br />

e-bike del nucleo familiare<br />

tcs.ch/bici<br />

corrisponde all’80% di tutti<br />

i veicoli rubati. Nota bene:<br />

con 4658 incidenti all’anno<br />

che provocano lesioni corporali,<br />

andare in bicicletta non<br />

è affatto privo di pericoli.<br />

La «TCS Assicurazione Bici»<br />

copre tutte le biciclette<br />

del nucleo familiare del socio<br />

stipulante.<br />

dente o non fosse possibile<br />

ripararla in loco, il pattugliatore<br />

del TCS trasporterà il<br />

conducente all’officina desiderata.<br />

E il TCS provvederà a<br />

che questi possa arrivare a<br />

destinazione in sicurezza assumendosene,<br />

ove necessario,<br />

i costi per il noleggio di<br />

una bici sostitutiva.<br />

Al fine di offrire un servizio<br />

riparazioni di prim’ordine, il<br />

TCS si avvale di una rete di<br />

oltre 70 specialisti in tutta la<br />

Svizzera. Fabio Di Giovanna,<br />

product manager «due ruote»<br />

del TCS, spiega che: «I rivenditori<br />

bici specializzati offrono<br />

una consulenza competente<br />

per cicli di alta qualità.<br />

È a loro che ci appoggeremo<br />

Trasporto all’officina<br />

di fiducia<br />

Fondato nel 1896 da ciclisti<br />

ginevrini, il TCS si impegna<br />

da sempre per la mobilità<br />

lenta. La nuova assicurazione<br />

offre una tutela completa e<br />

moderna per bici, e-bike e<br />

conducente, che include la<br />

copertura casco e antifurto<br />

in tutt’Europa, oltre al soccorso<br />

stradale 24 ore su 24 in<br />

Svizzera. Qualora la bici<br />

fosse danneggiata al punto<br />

da non ripartire dopo un inciin<br />

futuro affinché il cliente<br />

possa valutare con cognizione<br />

di causa qual è la protezione<br />

ottimale adatta alle sue<br />

esigenze. Se la bici viene riparata<br />

da un partner TCS,<br />

vien meno la franchigia di<br />

100 franchi.<br />

Una polizza per<br />

tutta la famiglia<br />

Secondo Bernhard Bieri, direttore<br />

Club, la nuova assicurazione<br />

conviene in particolar<br />

modo ai soci TCS grazie<br />

all’esclusivo vantaggio a loro<br />

riservato: «I nostri soci fruiscono<br />

non soltanto di condizioni<br />

di favore, possono altresì<br />

estendere la copertura a<br />

tutte le biciclette possedute<br />

dal nucleo familiare». ◆<br />

MAURITIUS IMAGES<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 61


Gratis anche negli anni<br />

a seguire!<br />

Passi ora alla TCS Member Mastercard ®<br />

gratuita e risparmi denaro sonante.<br />

Tessera di socio e carta di credito gratuita* in uno<br />

Risparmio di 4–5 centesimi al litro di carburante da BP e Tamoil<br />

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* La TCS Member Mastercard ® è una carta di credito senza tassa annuale, emessa dalla Cembra Money Bank.


La salute spiegata<br />

accessibile a tutti<br />

Tramite la nuova piattaforma TCS MyMed oltre 100 esperti rispondono<br />

alle domande dei soci sui più svariati temi relativi alla salute. Presto saranno<br />

integrate anche liste di controllo, approfondimenti ed ulteriori servizi.<br />

CLUB<br />

FOTO EMANUEL FREUDIGER, ISTOCK<br />

TESTO DOMINIC GRAF<br />

È<br />

meglio fare il pieno di carburante<br />

con i guanti? E se a bordo dell’auto<br />

ci sono più persone, serve mettere<br />

la mascherina chirurgica? Cosa<br />

fare per alleviare i sintomi se si è allergici<br />

ai pollini? In genere, per questioni<br />

legate alla salute ci si rivolge ad operatori<br />

professionisti o specialisti. Ma oggi,<br />

grazie ai moderni mezzi di comunicazione<br />

e informazione spesso si può fare<br />

a meno di recarsi dal medico. L’assistenza<br />

a distanza svolge un ruolo vieppiù<br />

importante, soprattutto nelle emergenze<br />

come quella attuale provocata dal<br />

nuovo coronavirus.<br />

Consapevole dell’importanza che la salute<br />

digitale (la cosiddetta «digital health»)<br />

assume già oggi ed assumerà ancor<br />

di più in futuro, il TCS ha rafforzato<br />

le proprie strutture lanciando la piattaforma<br />

«MyMed». Philippe Klaus, direttore<br />

TCS Assistenza alle persone, ne illustra<br />

i retroscena: «Dal 1958 il TCS<br />

sostiene i titolari del Libretto ETI in caso<br />

di malattia o incidente all’estero. Oggi,<br />

l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata<br />

e consente a molti di viaggiare di<br />

più ed anche in età più avanzata.<br />

Di riflesso sono notevolmente<br />

aumentate le richieste<br />

di informazioni relative alla<br />

salute. Grazie a ‹MyMed› possiamo<br />

ora gestirle in maniera<br />

più efficace e rapida». Fa notare<br />

che: «I contenuti vengono<br />

elaborati dal TCS in collaborazione<br />

con cliniche, studi medici,<br />

università, associazioni e<br />

fondazioni oppure con l’Ufficio<br />

della sanità pubblica. La nostra<br />

équipe si compone di un<br />

centinaio di specialisti, fra cui<br />

primari, direttori sanitari e<br />

Serve la mascherina?<br />

La parola agli esperti<br />

di «MyMed».<br />

professori che danno risposte neutrali e<br />

verificate a quesiti rilevanti sulla salute.<br />

Con il nostro sito offriamo innanzitutto<br />

la possibilità di informarsi in prima persona,<br />

porre domande e seguire trend attuali,<br />

quali l’espansione,<br />

a livello<br />

mondiale, del<br />

Covid-19. Proponiamo<br />

articoli, interviste,<br />

filmati su<br />

temi di medicina<br />

convenzionale.<br />

MyMed facilita<br />

l’approccio a materie<br />

talora complesse».<br />

«‹MyMed› facilita<br />

l’approccio a materie<br />

talora complesse»<br />

Philippe Klaus<br />

direttore TCS Assistenza alle persone<br />

Il grande interesse<br />

riscontrato dal<br />

lancio e dalla pubblicazione<br />

degli<br />

articoli tramite<br />

Info- Feed nell’app<br />

TCS motiva i responsabili<br />

ad ampliare costantemente i<br />

contenuti e adeguarli alle esigenze degli<br />

utenti: «Badiamo a che siano di facile<br />

comprensione ed accessibili anche ai neofiti.<br />

Oltre a prodotti e servizi innovativi,<br />

teleconsulti quali «OneDoc», video multimediali<br />

istruttivi nonché liste di controllo<br />

per viaggiatori con particolari problematiche<br />

sanitarie, prevediamo di<br />

creare ulteriori rubriche, ad esempio di<br />

anatomia per visualizzare e spiegare gli<br />

organi vitali e illustrarne le patologie».<br />

Per il TCS l’emergenza coronavirus rappresenterebbe<br />

una grande sfida che però<br />

offrirebbe l’opportunità di sviluppare ulteriormente<br />

l’attività nel campo dell’e-health.<br />

In merito, Klaus ricorda che: «In aggiunta<br />

alla piattaforma ‹MyMed› il club<br />

ha dato vita alla nuova cattedra di telemedicina<br />

d’urgenza assieme al Centro di<br />

pronto intervento dell’Inselspital a Berna<br />

e alla facoltà di medicina dell’università<br />

di Berna». •<br />

tcs-mymed.ch<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 63


CLUB<br />

Visita in remoto Online o<br />

per telefono, il parere del<br />

medico può rassicurare<br />

il paziente preoccupato.<br />

«I tempi sono maturi<br />

per la telemedicina»<br />

L’emergenza coronavirus ha portato in primo piano i servizi<br />

medici a distanza. La dottoressa Serena Barberis dell’équipe<br />

ETI-Med, ne spiega caratteristiche ed opportunità. Risponde<br />

altresì alle domande più frequenti sul Covid-19.<br />

INTERVISTA SANDRA EGLI | FOTO MARGHERITA DONATI<br />

Quali sono le domande più frequenti<br />

in tempi di Covid-19?<br />

Serena Barberis: I nostri clienti vogliono<br />

sapere soprattutto quanto dura l’infezione<br />

e il periodo d’incubazione, quali<br />

sono i rischi di ammalarsi e come tenersi<br />

in forma fisicamente. Ma soprattutto ci<br />

chiedono di trasmettere messaggi di conforto<br />

a famigliari malati che si trovano<br />

all’estero, che spesso non possono contattare<br />

direttamente. Cerchiamo di accontentarli<br />

e quando ci riusciamo vengono<br />

a crearsi momenti molto toccanti<br />

ed emozionali.<br />

L’attuale situazione fa sì che molte<br />

persone debbano ricorrere alle<br />

tecnologie digitali e alla telemedicina.<br />

In seno a ETI-Med Lei stessa la pratica.<br />

Come valuta questo sviluppo?<br />

La telemedicina non sostituisce il consulto<br />

né la visita tradizionale. È però uno<br />

strumento efficace e moderno a condizione<br />

che venga utilizzato secondo regole<br />

chiare. Occorre definire con precisione<br />

ciò che il medico può fare a<br />

distanza. È altresì fondamentale garantire<br />

la protezione dei dati personali.<br />

D’altra parte, visto l’aumento dei<br />

contatti tramite internet, questi<br />

sistemi permettono di gestire meglio<br />

le risorse e sgravare e proteggere<br />

il personale…<br />

Infatti. Le tecnologie di comunicazione<br />

medico-paziente hanno compiuto passi<br />

da gigante e sono evoluti e cambiati<br />

i comportamenti delle persone. I tempi<br />

sono maturi per la telemedicina. Il futuro<br />

sarà digitale. L’assistenza ai pazienti<br />

dovrà e potrà beneficiarne.<br />

In qualità di medico attualmente<br />

viene molto sollecitata a chiarire<br />

ansie e dubbi sollevati dal Covid-19.<br />

Ad esempio, non sono solo gli anziani<br />

a finire in terapia intensiva. Il decorso<br />

della malattia è diverso nei giovani?<br />

È appurato che patologie croniche pregresse<br />

costituiscono un rischio a qualsiasi<br />

età. Normalmente i giovani sono<br />

meno vulnerabili perché il loro organismo<br />

resiste meglio all’attacco del virus e<br />

in genere non presentano molteplici fattori<br />

di rischio. Per contro, le persone più<br />

anziane tendono a soffrire già di diversi<br />

problemi di salute, che in caso di contagio<br />

vengono ad accumularsi.<br />

Cosa consiglia a chi vive assieme<br />

a una persona con problemi cronici<br />

alle vie respiratorie?<br />

64 touring | maggio <strong>2020</strong>


L’ESPERTO TCS<br />

Se si tratta di una malattia acuta, occorre<br />

immediatamente informare il<br />

medico di famiglia. Insieme, si deciderà<br />

se è opportuno effettuare il tampone per<br />

la diagnosi del Covid-19.<br />

Se un famigliare o convivente<br />

rientra nel gruppo a rischio e si è<br />

esposti personalmente al pericolo<br />

di contagio sul lavoro come si può<br />

proteggere i propri congiunti?<br />

Ogni contatto diretto deve essere evitato<br />

e le misure igieniche seguite scrupolosamente.<br />

La disciplina è vitale: fare la doccia<br />

appena rientrati, mantenere la distanza<br />

consigliata, non condividere<br />

asciugamani o biancheria da bagno e da<br />

letto, indossare una mascherina chirurgica,<br />

lavarsi o disinfettarsi le mani ripetutamente<br />

e non toccarsi il viso con le<br />

mani non pulite. Se è impossibile osservare<br />

queste precauzioni, occupare locali<br />

separati e rinunciare a tutte le funzioni<br />

professionali che<br />

comportano un<br />

contatto diretto<br />

con soggetti che<br />

hanno contratto<br />

il virus.<br />

«La telemedicina<br />

è uno strumento<br />

moderno ed efficace»<br />

Dr.ssa Serena Barberis,<br />

medico FMH ETI<br />

Si teme che<br />

il confinamento<br />

aggravi anche<br />

le violenze<br />

domestiche.<br />

Come ci si può<br />

proteggere?<br />

Non ci sono regole<br />

generali, ma ricordo<br />

che ogni<br />

maltrattamento<br />

è un reato. Se si<br />

subisce un atto di<br />

violenza ci si deve rivolgere senza indugio<br />

alla polizia o all’Aiuto alle vittime. Situazioni<br />

già critiche possono deteriorarsi<br />

drammaticamente e precipitare a causa<br />

del lockdown e dell’isolamento che questo<br />

comporta. •<br />

IN VIAGGIO<br />

Posso subaffittare<br />

il mio posteggio?<br />

«Vivo in un appartamento in città.<br />

Posso subaffittare ad un pendolare<br />

l’annesso posto auto oppure<br />

la padrona può opporsi?»<br />

TESTO VERA BEUTLER<br />

In via di massima subaffittare un<br />

posto auto non pone problemi,<br />

purché vengano osservate le leggi<br />

in materia di locazione ed eventuali<br />

norme di diritto pubblico.<br />

Per subaffittare il posteggio privato<br />

occorre il previo consenso<br />

del locatore. Questi può vietarlo<br />

se non gli vengono comunicate le<br />

condizioni di locazione, se queste<br />

sono abusive o qualora gliene derivassero<br />

grossi svantaggi (pregiudizio<br />

essenziale). Se il posteggio è<br />

una pertinenza dell’appartamento,<br />

valgono le disposizioni a tutela<br />

dell’inquilino previste dal diritto<br />

di locazione: nella fattispecie,<br />

la locatrice non può disdirle il<br />

posteggio perché intende subaffittarlo.<br />

MAURITIUS IMAGES<br />

Anche nel caso in cui la padrona<br />

fosse d’accordo, non è detto che le<br />

cose finiscano qui: se, infatti, la<br />

città autorizza il parcheggio esplicitamente<br />

per una particolare categoria<br />

di utenti, e la locatrice accetta<br />

un subaffitto non conforme<br />

al regolamento comunale, potrà<br />

intervenire mettendo in atto i<br />

provvedimenti di sua competenza.<br />

Trattandosi di parcheggi pubblici,<br />

il permesso di stazionare potrebbe<br />

poi essere vincolato al domicilio<br />

nell’area interessata e le relative<br />

tessere assegnate di conseguenza.<br />

In tale ipotesi, la sublocazione a<br />

terzi non residenti sarebbe ovviamente<br />

esclusa. •<br />

TCS MYMED<br />

La piattaforma del TCS fornisce informazioni<br />

aggiornate ed esaustive su<br />

tematiche attuali riguardanti la salute,<br />

naturalmente anche sulla pandemia<br />

da coronavirus: numerosi articoli specialistici,<br />

interviste a medici, professori<br />

ed esperti forniscono consigli e<br />

risposte alle domande più frequenti.<br />

La presente intervista è disponibile<br />

in versione estesa con ulteriori chiarimenti<br />

utili sul sito<br />

tcs-mymed.ch<br />

Tuttavia, questa clausola protettiva<br />

viene meno laddove il posto<br />

auto fosse funzionalmente<br />

indipendente<br />

dall’abitazione:<br />

Lei ha<br />

comunque la facoltà<br />

di subaffittarlo,<br />

ma se disapprova<br />

la locatrice<br />

potrebbe reagire<br />

dando disdetta.<br />

LEX4YOU<br />

Vera Beutler, dr. iur.<br />

responsabile<br />

di «lex4you».<br />

«lex4you» è una piattaforma<br />

interattiva di<br />

consulenza giuridica<br />

per la vita di tutti giorni –<br />

comprensibile, attuale<br />

e pratica.<br />

Il TCS è al vostro fianco per<br />

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maggio <strong>2020</strong> | touring 65


Ordinare da casa in modo semplice e comodo<br />

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FORUM<br />

touring impressum<br />

Rivista del <strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />

Editore<br />

<strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />

Casella postale 820,<br />

1214 Vernier (GE)<br />

Caporedattore<br />

Felix Maurhofer<br />

Vice caporedattori<br />

Marc-Olivier Herren<br />

Dino Nodari<br />

Redazione<br />

Aline Beaud<br />

Jérôme Lathion<br />

Juliane Lutz<br />

Dominic Graf<br />

Art Director<br />

Alban Seeger<br />

Responsabile foto<br />

Emanuel Freudiger<br />

Layout<br />

Andreas Waber<br />

Stephan Kneubühl<br />

Sara Bönzli<br />

Mathias Wyssenbach<br />

Assistenti di redazione<br />

Michela Ferrari (I)<br />

Tania Folly (F)<br />

Susanne Troxler (T)<br />

Irene Mikovcic-Christen<br />

Scriveteci…<br />

Qui vale la regola: più breve è la lettera,<br />

maggiore è la probabilità che venga pubblicata.<br />

Il pick-up<br />

Mio fratello maggiore era bravo a far lavori<br />

manuali e maneggiava bene il cacciavite.<br />

Nell’atelier di nostro padre ha trasformato<br />

un’abbandonata Volkswagen in un pick-up.<br />

Ha rimosso la cella passeggeri del Maggiolino<br />

e saldato due sedili sul telaio. Ha dotato addirittura<br />

l’assale posteriore di doppie gomme e<br />

così quel veicolo è tornato a funzionare. Era<br />

circa il 1972 e nella regione collinare turgoviese<br />

del Seerücken ho avuto il privilegio – in<br />

quanto piccolo della famiglia – di sedermi accanto<br />

a mio fratello per il primo giro ufficiale<br />

di prova. All’epoca avevo soltanto sette anni<br />

ed ero abbastanza ansioso di girare con quel<br />

veicolo, non riuscivo nemmeno a tenermi al<br />

sedile. Per sicurezza però mio fratello aveva<br />

aggiunto una pratica sbarra e mi ci aggrappai.<br />

Qualche tempo dopo fu montato nella parte<br />

posteriore un ponte di carico e così questo trabiccolo<br />

fu utilizzato per la raccolta delle mele.<br />

Naturalmente non era immatricolato e così<br />

Pick-up divertente<br />

Il test di guida del<br />

nostro trabiccolo.<br />

veniva usato solo nei campi e nei sentieri<br />

attorno. Più tardi venne utilizzato pure per<br />

spettacoli divertenti al Circo Royal.<br />

Christian Boss @<br />

@<br />

Cerchiamo: foto scattate dai lettori<br />

Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto<br />

quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua<br />

curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare<br />

con una fotografia a: touring@tcs.ch<br />

Corrispondenza<br />

Redazione <strong>Touring</strong><br />

Maulbeerstrasse 10<br />

3001 Berna<br />

Tel +41 58 827 35 00<br />

touring@tcs.ch<br />

Tiratura<br />

Edizione italiana: 71 538<br />

Totale: 1 190 995<br />

Edizione/Marketing<br />

Reto Kammermann<br />

Pubblicità:<br />

Cumi Karagülle<br />

Roger Müller<br />

Chantale Hofer, verlag@tcs.ch<br />

Vantaggi socio<br />

Marcel Zimmermann<br />

Abbonamento: compreso nella<br />

quota annua di socio. «<strong>Touring</strong>» è<br />

pubblicato 10 volte l’anno.<br />

Modifica indirizzo: con il numero<br />

di socio: TCS, Sede centrale,<br />

Casella postale 820, 1214 Vernier,<br />

Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch<br />

Testi e foto sono protetti dai diritti<br />

di autore. Ogni riproduzione,<br />

anche parziale, richiede l’accordo<br />

scritto dell’editoria. Si declina ogni<br />

responsabilità per manoscritti e<br />

altri lavori non richiesti.<br />

Produzione<br />

Swissprinters SA<br />

Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen<br />

Tel. <strong>05</strong>8 787 30 00<br />

Tassa elettrica<br />

Ogni volta che facciamo il<br />

pieno di carburante noi paghiamo,<br />

salvo errore, 74 ct.<br />

per litro di tassa alla Confederazione<br />

per la manutenzione<br />

delle strade, e lo reputo<br />

giusto. Ma i possessori<br />

di veicoli completamente<br />

elettrici non pagano, al momento,<br />

nessuna tassa e soprattutto<br />

non ho ancora sentito<br />

o letto niente in merito.<br />

Vuol dire che circa 30 000<br />

automobilisti utilizzano la<br />

rete stradale gratuitamente.<br />

Certo, in proporzione è poco,<br />

ma sempre più in aumento.<br />

Chiedo dunque come la Confederazione<br />

porrà rimedio a<br />

tale ingiustizia crescente.<br />

Guy Minoli @<br />

Come da lei menzionato,<br />

oltre la metà del prezzo del<br />

carburante al distributore<br />

si compone di tasse. Queste<br />

servono a finanziare le infrastrutture<br />

di trasporto o<br />

ad alimentare la cassa generale<br />

della Confederazione.<br />

Con l’elettrificazione del<br />

parco automobilistico, le infrastrutture<br />

di trasporto e<br />

la cassa generale della Confederazione<br />

perdono, in<br />

effetti, delle entrate importanti.<br />

Accettando il Fondo<br />

per le strade nazionali e il<br />

traffico di agglomerazione<br />

(FOSTRA) nel 2017, il popolo<br />

ha ugualmente dato il<br />

suo accordo all’introduzione<br />

di un’imposizione per veicoli<br />

elettrici. La Confederazione<br />

ha così previsto di prelevare<br />

nei prossimi anni una tassa<br />

forfettaria sui veicoli elettrici<br />

al fine di coprire il deficit<br />

del finanziamento per le<br />

infrastrutture di trasporto.<br />

La Confederazione non ha<br />

però ancora fissato una data<br />

per l’entrata in vigore; preferisce<br />

dare il tempo a questi<br />

nuovi modi di propulsione<br />

alternativi di affermarsi. Secondo<br />

il Consiglio federale<br />

questa tassa sarà dell’ordine<br />

di circa 370 franchi all’anno<br />

per veicolo, con l’obiettivo<br />

di generare entrate di circa<br />

110 milioni di franchi entro<br />

il 2030.<br />

Laura Salamin,<br />

servizio politico del TCS<br />

Sviluppo batterie<br />

<strong>Touring</strong> 10/2019, dossier<br />

Un motore elettrico ha un’efficienza<br />

dell’85%, mentre<br />

un buon diesel arriva ad oltre<br />

il 40%. In frenata l’elettrico<br />

recupera energia invece<br />

di disperderla. L’unico<br />

problema è costituito dalla<br />

batteria, per i noti svantaggi<br />

che comporta. Urge quindi<br />

promuoverne lo sviluppo, e<br />

non soltanto a carico di chi<br />

conduce un’auto a propulsione<br />

elettrica. Di certo non<br />

sarà la lobby del petrolio a<br />

sostenerlo.<br />

Josi Reichlin @<br />

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza.<br />

È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere<br />

sono pubblicate anche nella versione online di <strong>Touring</strong> (touring.ch).<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 69


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che diventerà nostro socio.<br />

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Voi riceverete il codice regalo e<br />

potrete scegliere il vostro regalo.<br />

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Il nuovo socio del club<br />

Signora Signor Data di nascita:<br />

Nome:<br />

Cognome:<br />

I miei dati<br />

Signora<br />

Nome:<br />

Cognome:<br />

Signor<br />

Via:<br />

Numero:<br />

Numero di socio:<br />

NPA:<br />

Luogo:<br />

E-mail:<br />

Lingua di corrispondenza: I F D<br />

E-mail:<br />

Telefono:<br />

Si prega di indicare un indirizzo di posta elettronica. Il codice<br />

regalo verrà inviato per e-mail.<br />

Spedite il tagliando per posta a: <strong>Touring</strong> Club Svizzero,<br />

Chemin de Blandonnet 4, 1214 Vernier. Oppure inserite la<br />

raccomandazione online sul sito tcs.ch/raccomandare


Il mondo visto<br />

dall’alto<br />

A volte puoi scoprire nel cielo palloni aerostatici.<br />

Magari hai già anche sognato di vedere il paesaggio<br />

dalla navicella del pallone. «Tourolino» ti mostra<br />

come puoi costruire una mini mongolfiera.<br />

NTOUROLI NTOUROLI<br />

LINO<br />

NO<br />

OUROLINO<br />

UR<br />

OUR<br />

U<br />

TOU<br />

TO<br />

TO TO<br />

TOUROLINO<br />

T<br />

ROL<br />

O<br />

URO<br />

OURO<br />

TESTO SUSANNE TROXLER | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER<br />

1. Prendere dalle riviste<br />

il numero desiderato di<br />

pagine e togliere eventuali<br />

graffette metalliche. Inserire<br />

le pagine una nell’altra.<br />

Posizionare il lato lungo<br />

della sagoma del pallone<br />

sulla piega. Disegnare la<br />

forma e ritagliarla.<br />

LAVORETTO MANUALE<br />

Mongolfiera di carta<br />

Ecco cosa ti serve: riviste, forbici,<br />

penna, ago, filo, nastro adesivo,<br />

modello di mongolfiera e<br />

navicella (vedi su touring.ch,<br />

«I giochi Tourolino»), carta A4<br />

un po’ spessa, ev. un punteruolo.<br />

2. Posizionare le forme dei<br />

palloni aperti esattamente<br />

l’una sopra l’altra. (Se ci<br />

sono più di dieci strati,<br />

usare il punteruolo per<br />

pungere i fori per il cucito -<br />

assicurarsi di farlo su un<br />

tavolo da lavoro).<br />

3. Prendere 50 cm di filo,<br />

infilarlo nell’ago e cucire<br />

il mazzo nella piega con<br />

punti semplici, dall’alto<br />

verso il basso e indietro.<br />

Legare le due estremità.<br />

CONCORSO ONLINE<br />

Dove posso far volare<br />

il mio modellino<br />

di elicottero?<br />

• A. Sopra le mucche<br />

al pascolo.<br />

• B. In stazione sopra i binari.<br />

• C. Fuori dalla zona<br />

di divieto di volo.<br />

Partecipa al concorso entro il 24.5.<strong>2020</strong> collegandoti al nostro sito<br />

internet touring.ch e indicando la giusta risposta. Buona fortuna!<br />

PREMIO<br />

Un set di giochi per<br />

Nintendo Switch «Animal<br />

Crossing: New Horizons»,<br />

«Pokémon Schild» e<br />

«Super Mario Maker 2»<br />

del valore di ca. 234 fr.,<br />

gentilmente offerto<br />

da Nintendo<br />

La risposta corretta del<br />

concorso n. 4 era B.<br />

4. Rinforzare la parte<br />

inferiore del pallone con<br />

nastro adesivo in quattro<br />

punti ben distribuiti.<br />

5. Per fare la navicella,<br />

utilizzare la copertina della<br />

rivista (carta più spessa),<br />

posizionandola sul modello<br />

della navicella, disegnarne<br />

i contorni e poi<br />

ritagliarli.<br />

6. Piegare la navicella,<br />

le linee tratteggiate vi<br />

indicano come. Piegare<br />

le parti sovrapposte verso<br />

l’interno.<br />

7. Prendere 50 cm di filo,<br />

infilarlo nell’ago e collegare<br />

la navicella ai quattro<br />

punti rinforzati del pallone.<br />

Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di <strong>Touring</strong> della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e<br />

dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna<br />

corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati sul sito internet di <strong>Touring</strong>.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 71


IN GIRO CON<br />

LOCO ESCRITO<br />

Fortissimo – il ritmo<br />

della musica e della vita<br />

Non s’inanellano premi prestigiosi andando adagio – parola<br />

di Loco Escrito, al secolo Nicolas Herzig. Il fenomeno latino è<br />

sulla cresta dell’onda, ma tiene i piedi saldi per terra. Non è solo<br />

la musica ad ispirarlo, bensì pure il rombo della sua moto.<br />

TESTO JULIANE LUTZ | FOTO LINDA POLLARI<br />

Gli piacciono le moto, basta<br />

guardare i suoi video per<br />

capirlo. Nicolas Herzig,<br />

meglio conosciuto col<br />

nome d’arte Loco Escrito, si presenta<br />

al nostro appuntamento in<br />

auto. Arriva con una Mercedes<br />

Classe E quando, visto il personaggio,<br />

ci aspetteremo di vederlo<br />

scendere da una Ferrari rossa<br />

fiammante. Eppure lo svizzero con<br />

radici colombiane che spopola a<br />

suon di ritmi latini, è rimasto coi<br />

piedi per terra. Ed infatti il 33enne<br />

smonta subito lo stereotipo dell’artista<br />

stravagante: «Non sono tipo<br />

da ostentazioni lussuose». Per lui,<br />

l’importante è che l’auto sia piacevole<br />

da guidare e, siccome viaggia<br />

molto, confortevole.<br />

Ammette che non disdegnerebbe<br />

certo una supersportiva Porsche<br />

GT3, da portare in pista. E forse<br />

questo sogno diventerà presto realtà<br />

per la star del reggaeton nato<br />

a Medellín e cresciuto a Wetzikon<br />

che ha iniziato a scrivere testi in<br />

spagnolo e rappare già a dieci anni.<br />

Fa furore nel 2015 con il brano<br />

«Bien Contento» che presenta al<br />

talent show della televisione svizzera<br />

«Die grössten Schweizer Talente».<br />

Da allora, le cose gli stanno<br />

andando alla grande. Nel 2018<br />

trionfa agli MTV Europe Music<br />

Awards come «Best Swiss Act». Nel<br />

2019 vince nella categoria «Best<br />

Hits» agli Swiss Music Awards con<br />

«Adiós», facendo il bis nel <strong>2020</strong><br />

con «Punto». Ad oggi, ha conquistato<br />

il disco di platino per tre suoi<br />

singoli, oltre a un doppio platino.<br />

Ed il suo palmarès non finisce qui,<br />

conquista le platee anche in Spagna<br />

e nell’America del Sud.<br />

Il prezzo del successo<br />

Ma la fama si paga: il padre di una<br />

bambina piccola è via per tre mesi<br />

all’anno. Alla domanda se non gli<br />

pesa assentarsi tanto risponde:<br />

«Ogni lavoro, per quanto fantastico,<br />

ha degli svantaggi. Per vivere l’emozione<br />

del palco devo viaggiare».<br />

Comunque ha dei precisi obiettivi,<br />

ed è consapevole di ciò che sta facendo<br />

e perché. Per lui, conta chi<br />

ha intorno. Il suo team di lunga<br />

data si compone di una dozzina di<br />

persone fra manager e produttori<br />

che di solito lo accompagnano in<br />

tournée. Con tutti i chilometri che<br />

macina apprezza il soccorso stradale<br />

che ha dovuto chiamare più<br />

volte. D’altronde tutta la sua famiglia<br />

è affiliata al TCS, tiene a precisare.<br />

Non basta la voglia di sfondare. Se<br />

molti l’hanno, Nicolas Herzig sta<br />

perseguendo con tenacia il suo<br />

sogno di diventare un grande della<br />

musica latina: «Naturalmente ci<br />

vuole talento, bisogna saper cantare<br />

e vendersi, ma il successo è<br />

fatto di duro lavoro», dichiara. Analizza<br />

continuamente dove potrebbe<br />

migliorare e per lui, il «no» non esiste.<br />

Invece di lamentarsi che il coronavirus<br />

abbia fatto saltare ingaggi<br />

programmati da tempo, non ha esitato<br />

un secondo a lanciare assieme<br />

al soulman Seven la maratona di<br />

concerti in diretta streaming «Alles<br />

wird gut» (Andrà tutto bene, ndr.).<br />

Caparbio, va per la sua strada e non<br />

c’è ostacolo che possa fermarlo. Neanche<br />

il terribile incidente in moto<br />

che subisce nel 2015, quando viene<br />

travolto da un autista distratto. Nonostante<br />

la lunga degenza in ospedale,<br />

seguita poi da mesi di riabilitazione,<br />

non ci pensa proprio a<br />

mettere la sua passione ruggente in<br />

un cassetto. Non rinuncerebbe per<br />

nulla al mondo al brivido della velocità,<br />

alla sferzata di adrenalina<br />

che la moto gli regala. «Certo, ora<br />

sono più prudente, prima pigiavo<br />

troppo sull’acceleratore» confessa.<br />

Adesso, invece di correre, veleggia:<br />

in sella alla Harley Davidson Street<br />

Glide Special la guida è paciosa.<br />

In sella riesce a dimenticare completamente<br />

quel che lo circonda. ◆<br />

«Naturalmente ci vuole talento,<br />

bisogna saper cantare<br />

e vendersi, ma il successo<br />

è fatto di duro lavoro»<br />

Nicolas Herzig,<br />

in arte Loco Escrito,<br />

al top delle classifiche<br />

Mercedes Classe E<br />

anziché una Testarossa.<br />

Il cantante è rimasto<br />

coi piedi per terra.<br />

72 touring | maggio <strong>2020</strong>


maggio <strong>2020</strong> | touring 73


GIOCA & VINCI<br />

3<br />

GRANDI OCCASIONI<br />

per vincere<br />

OCCASIONE 1 – GIOCO PER I LETTORI<br />

IN PALIO lo smartphone<br />

Samsung Galaxy Note 10 da 256 GB Valore CHF 979.–<br />

21<br />

maggio:<br />

ultimo termine<br />

per partecipare<br />

ai giochi<br />

Il Galaxy Note 10 di Samsung<br />

offre prestazioni di altissimo livello<br />

sotto ogni aspetto. Display,<br />

telecamera e performance sono<br />

eccellenti. L’apparecchio può<br />

essere utilizzato con la penna<br />

integrata. Con questa penna e il<br />

display arrotondato, che misura<br />

6,3“ in diagonale, l’apparecchio<br />

è perfetto per le piccole mansioni<br />

lavorative da sbrigare in<br />

viaggio, ma soprattutto per la<br />

navigazione in rete e il gioco.<br />

L’involucro in vetro di facile<br />

presa si adatta bene alla mano.<br />

La qualità delle foto e dei video<br />

è eccellente. Il Galaxy Note 10 è<br />

un prodotto di qualità superiore.<br />

In quale anno la Commissione<br />

europea ha dato vita alla<br />

«European Battery Alliance»?<br />

Inviate un SMS con tmi<strong>05</strong>1 xxxx<br />

(xxxx = anno) al numero 5555<br />

OCCASIONE 2 – SUDOKU 1<br />

OCCASIONE 3 – SUDOKU 2<br />

7 2 3 8 9 5<br />

3 6<br />

5 6 4 2<br />

4 5 3<br />

6 2<br />

2 8 6<br />

4 9 5 3<br />

5 2<br />

8 6 1 2 7 4<br />

7 9 5<br />

3 2 7<br />

2 6 1 8<br />

8 5 6<br />

1 6 4<br />

4 3 5<br />

7 5 1 3<br />

6 2 4<br />

4 8 6<br />

IN PALIO lo smartphone<br />

Huawei P30 Dual SIM da 128 GB Valore CHF 599.–<br />

Huawei P30 è attualmente considerato uno dei<br />

migliori smartphone di fascia alta. Le prestazioni<br />

e l’autonomia della batteria sono eccellenti.<br />

La tripla fotocamera con triplo zoom<br />

ottico produce foto e video perfetti con una varietà<br />

di impostazioni selezionabili, che vengono<br />

visualizzate anche sul display OLED da 6,1“ ad<br />

alto contrasto e colori reali. La lavorazione è<br />

impeccabile, caratteristica tipica di Huawei. È<br />

possibile aggiungere una seconda SIM e la memoria<br />

può essere espansa con una scheda SD.<br />

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse.<br />

Inviate un SMS con scritto tmi<strong>05</strong>2 e le tre cifre al numero 5555.<br />

IN PALIO lo smartphone<br />

Nokia 7.2 Dual SIM da 128 GB Valore CHF 349.–<br />

Il Nokia 7.2 ha una linea attraente<br />

e vanta soprattutto l’eccellente fotocamera<br />

con modalità notturna che<br />

funziona molto bene. L’apparecchio<br />

ha un display brillante da 6,3“ che<br />

riproduce i colori in modo realistico<br />

e vivido. Nokia continua a utilizzare<br />

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È possibile partecipare anche per posta, inviando<br />

la soluzione a TCS, Editoria <strong>Touring</strong>, Gioca & Vinci,<br />

Casella postale, 3024 Berna.<br />

Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di <strong>Touring</strong> in Svizzera e Liechtenstein (che abbiano compiuto<br />

16 anni di età). Non possono partecipare i collaboratori del TCS e i loro familiari. I vincitori e le vincitrici di «Gioca<br />

& vinci» saranno estratti a sorte tra tutti coloro che hanno risposto correttamente e avvertiti personalmente. I<br />

premi non possono essere cambiati né corrisposti in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza in merito ai<br />

concorsi e ai sorteggi. È escluso il ricorso alle vie legali.<br />

74 touring | maggio <strong>2020</strong>


TICINO<br />

Bollettino della Sezione Ticino #5 | maggio <strong>2020</strong><br />

Le Assemblee<br />

all’insegna del virtuale<br />

Nella foto: l’unica assemblea condotta in modalità tradizionale,<br />

quella del Gruppo del Luganese.<br />

Gli altri gruppi hanno optato per la modalità via e-mail.<br />

Il pensiero dei presidenti di Gruppo a pagina 76


SEZIONE TICINO<br />

Assemblee dei Gruppi locali<br />

Qui Gruppi, a Voi Sezione!<br />

Quella luganese è stata l’unica assemblea in presenza dei Soci. Il nuovo Comitato <strong>2020</strong>-2023:<br />

da sinistra Claudio Salathé, l’arch. Andrea Bernardazzi, Simone Boldini, il presidente avv. Fabio<br />

Stampanoni, l’avv. Nicole Volonté Pagani e Stefano Rezzonico<br />

In un articolo condiviso, i quattro<br />

Presidenti dei Gruppi che compongono<br />

la nostra Sezione, ovvero Bellinzona e<br />

Valli, Locarnese e Valli, Luganese e<br />

Mendrisiotto, riferiscono in merito alle<br />

Assemblee dei soci che quest’anno non<br />

sono uscite, in buona parte, indenni<br />

dall’emergenza sanitaria che purtroppo<br />

tocca tutti noi da alcune settimane.<br />

Punto salinte di quest’anno sono state le<br />

nomine statutarie per il triennio<br />

<strong>2020</strong>–2023.<br />

Infatti, come spiega Patrick Passalia, il<br />

Comitato del TCS Gruppo del Locarnese<br />

e Valli, da lui presieduto, quest’anno<br />

aveva potuto prepararsi al meglio per la<br />

propria assemblea generale ordinaria,<br />

così come per il calendario delle attività<br />

con alcuni eventi già previsti da proporre<br />

ai propri delegati ed ai soci. Ma chi<br />

Patrick Passalia,<br />

presidente del Gruppo<br />

Locarnese e Valli.<br />

avrebbe mai<br />

immaginato di<br />

trovarsi di fronte ad<br />

una situazione<br />

talmente nuova e<br />

complessa da<br />

obbligare la gente<br />

in casa e fermare<br />

oltre la metà<br />

dell’economia<br />

cantonale, svizzera<br />

e mondiale?<br />

A questo punto il grande rispetto per le<br />

persone e le vite in gioco hanno imposto<br />

di prendere provvedimenti, quali<br />

l’annullamento dell’assemblea in<br />

presenza e il reinventare il tutto sotto<br />

una veste nuova. È stato così deciso, nel<br />

rispetto della salute delle persone, di<br />

votare per via circolatoria, coinvolgendo<br />

tutti i soci che si erano iscritti ed avevano<br />

mostrato interesse a partecipare<br />

all’Assemblea del Gruppo.<br />

Questa situazione tuttavia, ci permette di<br />

fermarci, o rallentare e rivedere alcune<br />

questioni sotto un altro punto di vista,<br />

continua Patrick Passalia. Vediamo la<br />

nostra regione, il Locarnese, che vive di<br />

turismo è colpito profondamente e<br />

sicuramente i mesi a venire saranno<br />

tutt’altro che facili. Certo lo Stato mette a<br />

disposizione miliardi per le nostre<br />

aziende, ma ciò non basta. Il fatto di aver<br />

rallentato, ed in alcuni casi di essersi<br />

completamente fermati, ci fa notare<br />

come la mancanza di vie d’accesso<br />

dirette e privilegiate sarà probabilmente<br />

un ulteriore svantaggio nel rilancio della<br />

nostra regione. È chiaro, e forse utopico,<br />

pensare che vista la situazione d’emergenza,<br />

qualcuno possa decidere di<br />

accelerare i tempi, se non bruciare le<br />

tappe, nell’iter di progettazione e<br />

delibera del collegamento diretto<br />

A2-T21. Un progetto di rilancio e<br />

miglioramento delle qualità di vita per<br />

molte persone, e sicuramente un aiuto<br />

per il turismo e probabilmente per le<br />

attività economiche. Senza dimenticare<br />

che si tratterebbe di investire alcune<br />

centinaia di milioni di franchi e quindi<br />

posti di lavoro ed indotto per la regione.<br />

Sarebbe l’opportunità per lo Stato di<br />

sfruttare la situazione per investire nel<br />

paese, nella pianificazione territoriale, in<br />

particolare delle strade, affinché la<br />

circolazione diventi più fluida e sempli-<br />

TCS SEZIONE<br />

TICINO<br />

Impressum<br />

Bollettino ufficiale dei Soci TCS,<br />

Sezione Ticino<br />

Tiratura 84 000 copie<br />

Edizioni 10 volte all’anno<br />

Redazione Marco Colandrea<br />

Layout Sara Bönzli<br />

Inserzioni TCS Sezione Ticino<br />

CP 581, 6802 Rivera<br />

sezioneTI@tcs.ch<br />

Stampa<br />

Swissprinters AG<br />

Brühlstrasse 5<br />

4800 Zofingen<br />

Punto di contatto<br />

via alla Chiesa 10, 6802 Rivera<br />

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Telefono 091 935 91 35, Fax 091 935 91 20<br />

sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch<br />

76 touring | maggio <strong>2020</strong>


SEZIONE TICINO<br />

ce, così come potrebbero essere aumentate<br />

e migliorate tutte le infrastrutture<br />

per la mobilità lenta, che, forse, potrebbero<br />

dar man forte nel rilancio di una<br />

regione in difficoltà con infrastrutture<br />

stradali non all’altezza.<br />

Un semplice pensiero, una semplice<br />

opinione, balenata nella mente mentre<br />

mi spostavo la mattina presto da casa<br />

all’ufficio, essendo parte di una di quelle<br />

attività necessarie e che quindi ha la<br />

fortuna di continuare a lavorare,<br />

notando che se si arrivasse così in fretta<br />

come in questi tempi, la regione del lago<br />

Maggiore sarebbe sicuramente uno<br />

splendido attore all’interno dell’offerta<br />

turistica nazionale ed internazionale.<br />

Franco Rezzonico,<br />

laureato all’UNI di<br />

Zurigo in econometria<br />

e finanza. Attualmente<br />

responsabile vendita<br />

energia all’AET<br />

Anche il Gruppo<br />

Bellinzonese e Valli,<br />

ha vissuto il<br />

periodo dell’Assemblea<br />

ordinaria nel<br />

pieno dell’emergenza<br />

Covid-19,<br />

adottando un<br />

analogo sistema di<br />

coinvolgimento dei<br />

propri soci, in<br />

alternativa<br />

all’assemblea fisica.<br />

Un peccato,<br />

sostiene il nuovo presidente del Gruppo,<br />

Franco Rezzonico. Infatti l’assemblea<br />

ordinaria <strong>2020</strong> è coincisa con un<br />

importante rinnovamento del Comitato<br />

del nostro Gruppo. Ben 5 membri su 7<br />

hanno lasciato la carica, per raggiunto<br />

numero massimo di mandati, o per scelta<br />

personale. L’Assemblea sarebbe stata la<br />

degna occasione per ringraziare tutti<br />

loro per il grande impegno dimostrato<br />

negli anni in seno al nostro Comitato. In<br />

particolare il Presidente che mi ha<br />

preceduto, Ing. Nelio Rigamonti, che con<br />

il suo Comitato nell’ultimo decennio ha<br />

sicuramente dato un contributo fondamentale<br />

al rafforzamento del Gruppo<br />

lasciando un segno tangibile. Ha elevato<br />

la prevenzione a tema chiave e ha saputo<br />

intensificare le attività per i delegati e<br />

per i soci.<br />

Il nuovo Comitato riprende un’eredità<br />

importante ma al contempo preziosa con<br />

la ferma volontà di continuare nel solco<br />

tracciato. Restano in carica Sarah<br />

Sulmoni (segretaria) e Adolfo Rei<br />

(cassiere), che vengono affiancati dal<br />

nuovo presidente Franco Rezzonico e da<br />

Cristina Mossi Meroni (vice presidente e<br />

resp. manifestazioni). La volontà è quella<br />

di ulteriormente rinfoltire i ranghi e<br />

consolidare la squadra nei prossimi anni<br />

per affrontare le sfide future e rinnovare<br />

le attività.<br />

La visione che contraddistingue il nuovo<br />

Comitato è quella di rafforzare ulteriormente<br />

lo spirito del Gruppo regionale<br />

mantenendo nel contempo una simbiosi<br />

vincente con gli altri Gruppi nella<br />

Sezione cantonale. Inoltre un’attenzione<br />

particolare va all’evoluzione della<br />

mobilità individuale che stiamo vivendo.<br />

Un tema su tutti è la sua elettrificazione<br />

che rappresenta un cambiamento,<br />

un’innovazione e un’opportunità che<br />

deve stare a cuore al TCS.<br />

L’avv. Fabio Stampanoni,<br />

presidente del<br />

Gruppo del Luganese<br />

A differenza degli<br />

altri Gruppi, quello<br />

del Luganese ha<br />

invece potuto<br />

tenere la propria<br />

Assemblea ordinaria,<br />

che si è svolta<br />

regolarmente il 4<br />

marzo all’Hotel de<br />

la Paix di Lugano.<br />

Come spiega il<br />

Presidente del<br />

Gruppo, Avv. Fabio Stampanoni, il fatto<br />

di aver previsto una data per l’Assemblea<br />

anticipata rispetto all’usuale appuntamento<br />

della seconda parte del mese di<br />

marzo (e ciò per ragioni legate al<br />

coordinamento dei calendari della<br />

Sezione e di tutti i Gruppi), ha reso<br />

possibile accogliere i nostri soci come<br />

ogni anno (seppur con una partecipazione<br />

minore del solito, in quanto le prime<br />

raccomandazioni legate all’emergenza<br />

sanitaria che stava facendo capolino, ci<br />

hanno imposto di adottare alcune misure<br />

che hanno indotto alcuni soci, già iscritti,<br />

a rinunciare alla partecipazione).<br />

Anche a Lugano si è reso necessario<br />

procedere al rinnovo delle cariche<br />

statutarie. Tutti i membri di Comitato in<br />

carica sono stati confermati, fatta<br />

eccezione per Piergiorgio Grassi, il quale,<br />

dopo tanti anni di presenza in Comitato,<br />

non ha potuto sollecitare un ulteriore<br />

mandato, per raggiunti limiti statutari. A<br />

Piergiorgio Grassi va un grande ringraziamento<br />

per la passione e la competenza<br />

che ha dedicato alla cura dei conti e<br />

del segretariato del nostro Gruppo in<br />

tutti questi anni. In sua sostituzione,<br />

quale nuovo membro di Comitato,<br />

abbiamo il piacere di aver potuto<br />

accogliere l’Avv. Nicole Volonté Pagani.<br />

Avvocato e notaio, attiva quale libera<br />

professionista a Lugano, è sindaco di<br />

Cureglia. Da un triennio il nostro<br />

Comitato non aveva più una donna al<br />

proprio interno: l’avvento di Nicole<br />

coincide con la certa opportunità di<br />

avere trovato una persona capace,<br />

competente e con la giusta sensibilità,<br />

che potrà completare al meglio la nostra<br />

squadra.<br />

Il Gruppo del Luganese, ha purtroppo<br />

dovuto rinunciare al posteggio di via<br />

Brentani, uno degli elementi portanti del<br />

Gruppo, creato alcuni decenni orsono<br />

grazie alla lungimiranza di chi allora<br />

aveva in mano le redini del Gruppo.<br />

Infatti abbiamo dovuto procedere con la<br />

chiusura dello stesso a fine febbraio<br />

<strong>2020</strong>, in quanto i proprietari del sedime<br />

da noi utilizzato intendono procedere<br />

con l’edificazione di un nuovo stabile.<br />

Questo evento ha sollecitato ulteriormente<br />

il tema con cui il nostro Comitato<br />

già si confronta regolarmente: cosa fare<br />

nell’interesse dei nostri soci? Quali<br />

servizi proporre? Quali opportunità<br />

cogliere? L’emergenza che stiamo tutti<br />

intensamente vivendo è anche un<br />

momento di profonda riflessione, che<br />

impone a noi tutti una rianalisi delle<br />

nostre abitudini e delle nostre priorità.<br />

Essa ha aperto la strada a nuovi progetti<br />

su cui si sta lavorando in queste settimane,<br />

con l’obiettivo di agevolare i soci TCS<br />

del Luganese con servizi che vanno al di<br />

là dell’assistenza automobilistica. Nel<br />

contempo siamo sempre vigili con la<br />

viabilità del Luganese. Purtroppo il tema<br />

del traffico intenso e delle colonne che<br />

costantemente pervadono il nostro<br />

territorio, è una costante e ciò su tutto il<br />

territorio cantonale: inutile dire che il<br />

Luganese non ne è immune. Solo<br />

l’attuale emergenza sanitaria, che<br />

costringe la maggior parte di noi a casa,<br />

ha ridotto sensibilmente questa problematica.<br />

Il nodo di Manno, il tratto di<br />

strada che da Agno porta a Ponte Tresa,<br />

il piano viario della Città. Questi i grandi<br />

capitoli che anche in futuro daranno<br />

ancora molti grattacapi e noi cercheremo<br />

di dare il nostro apporto, nell’interesse di<br />

una viabilità sicura e, per quanto<br />

possibile, efficiente. Molto si è fatto, ma<br />

molto è ancora da fare, in particolare, se<br />

si pensa ad esempio al piano viario<br />

cittadino: desta ancora delle preoccupazioni<br />

e dei dubbi, sia alle Autorità, che<br />

agli utenti che ne fanno uso quotidianamente.<br />

Molti sono stati gli sforzi<br />

intrapresi, ma ritentiamo che ulteriori<br />

margini di miglioramento siano possibili:<br />

vediamo con piacere un costante<br />

impegno delle Autorità per cercare di<br />

coglierli.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 77


SEZIONE TICINO<br />

L’avv. Sarah Stadler,<br />

nuova presidente del<br />

Gruppo del Mendrisiotto.<br />

Laureata in legge è<br />

libera professionista<br />

come Avvocato e<br />

notaio.<br />

Se a Lugano una<br />

Signora è entrata a<br />

far parte del<br />

Comitato, a<br />

Mendrisio è una<br />

Signora ad aver<br />

assunto la Presidenza<br />

del Gruppo.<br />

Infatti l’Avv. Sarah<br />

Stadler ha sostituito<br />

l’Ing. Enzo Pfister, il<br />

quale lascia questo<br />

incarico, che ha<br />

ricoperto con molta<br />

passione ed<br />

intensità. Anche Mendrisio, rileva l’Avv.<br />

Stadler, ha dovuto rinunciare alla<br />

propria Assemblea Ordinaria, che si tiene<br />

da alcuni anni tradizionalmente presso<br />

l’Hotel Coronado, optando per una<br />

soluzione virtuale. L’Avv. Stadler<br />

condivide la visione del Presidente del<br />

Gruppo del Luganese: questo particolare<br />

momento che stiamo vivendo costringe a<br />

fare delle riflessioni più o meno profonde<br />

sui più disparati temi.<br />

Certo è che l’attuale emergenza sanitaria<br />

si è posta davanti a noi con grande<br />

irruenza trovandoci, in quasi tutti gli<br />

ambiti, del tutto impreparati.<br />

In poco tempo ci siamo (ri)organizzati,<br />

abbiamo aguzzato l’ingegno trovando<br />

soluzioni pratiche, concrete e percorribili<br />

per far fronte alle molteplici difficoltà<br />

che un rallentamento della vita comporta.<br />

Dopo i primi momenti di sconforto ed<br />

umano senso di smarrimento, stiamo<br />

dimostrando che nessuno ha intenzione<br />

di pagare il prezzo di questa crisi,<br />

dapprima di natura prettamente<br />

sanitaria, ed economico-finanziaria poi.<br />

Nomine statutarie in breve<br />

Nel tempo di organizzarsi, è emerso il<br />

senso di appartenenza e gli appelli alla<br />

solidarietà tra generazioni diverse e<br />

persone più bisognose si sono moltiplicati.<br />

Telelavoro, home-working et similia, ce<br />

ne siamo resi conto, hanno un importante<br />

impatto sul traffico del nostro Cantone.<br />

Sino a qualche settimana fa, in coda<br />

al radio-giornale, vi erano gli annunci di<br />

Via Suisse in collegamento da Bienne:<br />

con una improvvisata e quantomai<br />

discutibile capacità di chiaroveggenza,<br />

ognuno di noi era in grado di anticipare<br />

con precisione dove erano situati gli<br />

imbottigliamenti del caso.<br />

Il nostro Cantone è soffocato nel traffico.<br />

Lo sappiamo. Ma quanto stiamo vivendo<br />

ci fa tuttavia comprendere che il lavoro<br />

non deve imperativamente, ogni giorno<br />

della settimana, essere svolto dal<br />

rispettivo posto di lavoro. Ed il graduale<br />

ritorno alla quotidianità ce lo farà<br />

comprendere ancor più. Sarebbe una<br />

grave negligenza vanificare gli importanti<br />

sforzi posti in atto nell’ultimo mese,<br />

seppur necessari e non altrimenti<br />

evitabili. Ma questi sforzi, che assurgono<br />

a prove generali, sono senz’altro<br />

meritevoli di essere perfezionati, adattati<br />

ed implementati. Per il bene di tutti: del<br />

singolo e della collettività e non da<br />

ultimo, dell’ambiente.<br />

Ci si attende ad esempio, quali misure,<br />

orari di inizio lavoro dilazionati sull’arco<br />

di una mattinata, affinché non vi siano<br />

mezzi pubblici affollati, lavoro durante il<br />

fine settimana come chiesto da alcune<br />

associazioni di categoria, e molte altre<br />

misure ancora. Chissà quante altre ve ne<br />

sono. Occorre tuttavia avere la volontà di<br />

trovare delle soluzioni percorribili e<br />

condivisibili, affinché si possano trovare i<br />

consensi necessari alfine di non ritornare<br />

alla normalità, in quanto di normale,<br />

forse, prima vi era ben poco. Si ritiene<br />

che anche il TCS possa in questo<br />

importante momento dare il proprio<br />

contributo, facendosi sentire a livello<br />

locale, cantonale e svizzero.<br />

Ci sta particolarmente a cuore la<br />

solidarietà, in tutte le sue forme, che si<br />

concretizza attraverso il concetto di<br />

società inclusiva.<br />

La tecnologia e l’informatica vieppiù<br />

performanti, permettono oggi di avere a<br />

disposizione veicoli che possono essere<br />

di imprescindibile aiuto anche per le<br />

persone con disabilità.<br />

Si ritiene che anche in questo ambito il<br />

TCS possa avere un’importante voce in<br />

capitolo affinché nelle innumerevoli<br />

attività sostenute (circolazione stradale,<br />

vacanze, tempo libero, ecc.) l’inclusione<br />

possa sempre fungere da filo conduttore.<br />

Un breve viaggio, quello appena<br />

concluso, tra i Gruppi che compongono<br />

la nostra Sezione, i cui Comitati sono<br />

confrontati, certo, con tematiche<br />

prettamente locali, ma tutte collegate<br />

con un obiettivo comune: operare<br />

nell’interesse dei soci del TCS.<br />

Uno spirito di coesione e di collaborazione<br />

trasversale, di cui questo articolo<br />

scritto a «otto mani» vuole essere una<br />

chiara espressione.<br />

Molti sono i temi che la Sezione sarà<br />

chiamata ad affrontare nel prossimo<br />

triennio: i Gruppi sono pronti a darle<br />

supporto e sostegno, come è normale che<br />

accada in ogni buona famiglia, la nostra<br />

famiglia: quella del TCS.<br />

Il Gruppo del Luganese<br />

Il presidente avv. Fabio<br />

Stampanoni è stato<br />

riconfermato come pure<br />

Simone Boldini, Claudio<br />

Salathé, Stefano Rezzonico<br />

e l’arch. Andrea Bernardazzi.<br />

Nuova eletta l’avv. Nicole<br />

Volonté Pagani. Libera<br />

professionista e Sindaco di<br />

Cureglia.<br />

Non ripresentati sono il<br />

tesoriere Piergiorgio Grassi<br />

e Antonio Lucchini.<br />

Il Gruppo del<br />

Bellinzonese e Valli<br />

Nuovo presidente Franco<br />

Rezzonico, laureato all’UNI<br />

ZH in econometria e<br />

finanza ed oggi responsabile<br />

vendita energia AET.<br />

Riconfermati: Sarah<br />

Sulmoni e Adolfo Rei.<br />

Nuova eletta è Cristina<br />

Mossi-Meroni.<br />

Non ripresentati sono l’ing.<br />

Nelio Rigamonti, l’on.<br />

Raffaele De Rosa,<br />

l’ing. Alessandra Alberti-<br />

Zucconi, Piero Casari e<br />

Nicola Paolucci.<br />

Il Gruppo del Mendrisiotto<br />

Nuova presidente è l’avv.<br />

Sarah Stadler, libera<br />

professionista e da sei anni<br />

in Comitato.<br />

Riconfermati i membri di<br />

Comitato uscenti Ing.<br />

Tiziano Calderari, l’avv.<br />

Andrea Carri, Nicola Corti e<br />

l’avv. Gianfranco Zazio.<br />

I nuovi eletti sono l’avv.<br />

Luca Pestelacci e l’ing.<br />

informatico Daniele Raffa.<br />

Non ripresentati sono l’ing.<br />

Enzo Pfister, il dir. Massimo<br />

Meroni e l’Ing. Enzo Prada.<br />

Il Gruppo del<br />

Locarnese e Valli<br />

Il presidente Patrick Passalia<br />

è stato riconfermato come<br />

pure Angelo Tabacchi,<br />

l’ing. Filippo Tadini, Adele<br />

Guscetti-Zaccheo e<br />

Deborah Generelli.<br />

Nuovo eletto è l’ing. Massimo<br />

Dalessi, esperto in<br />

infortunistica stradale.<br />

Non ripresentato è Mattia<br />

Storni.<br />

78 touring | maggio <strong>2020</strong>


SEZIONE TICINO<br />

L’impatto del Covid-19 rallenterà<br />

la crescita della mobilità elettrica?<br />

L’industria dell’automobile è tra i mercati<br />

mondiali più colpiti dall’emergenza sanitaria,<br />

i dati registrati lo scorso marzo riportano<br />

un crollo delle immatricolazioni in Europa, con previsioni poco incoraggianti da parte<br />

degli analisti nel breve-medio termine. Secondo uno studio pubblicato nel mese di aprile da<br />

Deloitte, tra le più importanti società di revisione al mondo, vivremo un rallentamento globale<br />

nella transizione verso la mobilità elettrica, a causa del temporaneo crollo della domanda<br />

di mercato e della produzione industriale.<br />

Solo nel mese di gennaio, l’UST<br />

(Ufficio Federale di Statistica),<br />

pubblicava confortanti risultati sulle<br />

immatricolazioni di veicoli elettrici<br />

sul territorio svizzero, riportando una<br />

crescita, dal 2018 al 2019, del +143,9%.<br />

Anche le immatricolazioni nel mercato<br />

dell’automobile nel suo insieme, nella<br />

area UE e Aels (Svizzera, Islanda, Norvegia<br />

e Liechtenstein), erano cresciute del<br />

1,2% tra un anno e l’altro. Nessuno<br />

avrebbe mai immaginato, che poco<br />

tempo dopo, i dati registrati dall’industria<br />

sarebbero stati così drammaticamente<br />

diversi. L’istituto tedesco CAM<br />

(Center of Automotive Management)<br />

riporta all’interno della sua ricerca<br />

pubblicata sul magazine francese<br />

Autoactu, per quel che concerne il mese<br />

di marzo, una decrescita del -53% sulle<br />

nuove immatricolazioni di automobili in<br />

Europa, mentre nella vicina penisola<br />

– rispetto allo stesso periodo dello scorso<br />

anno – il ministero delle Infrastrutture e<br />

dei Trasporti ha addirittura registrato un<br />

allarmante -85,42%.<br />

Una crisi che avrà ripercussioni, secondo<br />

l’analisi pubblicata da Deloitte, anche nel<br />

mercato della mobilità sostenibile, non<br />

nel lungo, ma nel breve periodo.<br />

Le ragioni a sostegno della tesi sono<br />

molteplici, a partire dal crollo del prezzo<br />

del petrolio, che favorirebbe l’acquisto di<br />

veicoli tradizionali a discapito di quelli<br />

elettrici, più costosi rispetto a quelli dotati<br />

di motore termico. È comprensibile che<br />

in un momento di recessione economica,<br />

questo possa costituire un fattore<br />

determinante nella scelta d’acquisto di<br />

un’autovettura.<br />

Ma il problema non si limita solo alle<br />

scelte di acquisto del singolo, ma di tutto<br />

ciò che avviene nel processo industriale<br />

della creazione del prodotto, in questo<br />

caso delle automobili a propulsione<br />

elettrica. Un aspetto significativo infatti,<br />

riguarderebbe l’approvigionamento delle<br />

batterie, sempre Deloitte sostiene che<br />

«il principale produttore di batterie al<br />

mondo, con una quota superiore al 50%,<br />

è stato fermo e avrà significative<br />

ripercussioni sulla filiera internazionale,<br />

con un aumento dell’incertezza sulle<br />

tempistiche di trasformazione del settore<br />

e sulle stime per il <strong>2020</strong>».<br />

Inoltre, in questo periodo di chiusura<br />

delle imprese di settore, i mancati introiti<br />

previsti, porteranno a un inevitabile<br />

rallentamento sullo sviluppo di questo<br />

segmento, come dichiarato da Giorgio<br />

Barbieri, Senior Partner di Deloitte e<br />

responsabile italiano per il settore<br />

Automotive, «la complessità della<br />

tecnologia legata allo sviluppo della<br />

mobilità elettrica richiede enormi<br />

investimenti pluriennali, oggi poco<br />

compatibili con la contrazione dei<br />

margini di profitto e la crisi di liquidità<br />

delle imprese. A questa possibile<br />

contrazione degli investimenti, vanno<br />

aggiunti anche gli effetti dello slittamento<br />

del lancio di nuovo modelli elettrici,<br />

dovuti anche al rinvio dei principali<br />

eventi di settore».<br />

Il graduale passaggio alla mobilità<br />

sostenibile non è messo in discussione ed<br />

è inevitabile, come riportato in una<br />

ricerca effettuata e pubblicata dal TCS il<br />

18 novembre 2019, dove uno svizzero su<br />

due si è dichiarato propenso all’acquisto<br />

di un veicolo elettrico nei prossimi 3<br />

anni.<br />

Una risposta più concreta potremo averla<br />

solo nei prossimi mesi, compatibilmente<br />

a quella che sarà l’evoluzione della<br />

situazione con il virus.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 79


SEZIONE TICINO<br />

L’organizzazione del lavoro<br />

ai tempi del Covid-19<br />

La crisi internazionale dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha toccato la quasi totalità<br />

della popolazione mondiale, mettendo a dura prova, oltre al personale sanitario e le strutture<br />

ospedaliere, anche l’intero sistema economico-sociale degli Stati e le abitudini delle persone.<br />

Con la chiusura delle principali attività decisa gradualmente dalle Autorità federali e cantonali,<br />

ecco come si è organizzata la Sezione Ticino del TCS.<br />

Lo staff della Sezione Ticino organizzato in modalità «telelavoro».<br />

Nella sede TCS di Rivera i primi<br />

provvedimenti sono scattati<br />

quando si è registrato il primo<br />

caso di contagio da Covid-19 in<br />

Ticino, primo tra i Cantoni ad essere<br />

stato colpito dal virus. Le autorità in<br />

campo hanno avuto, per questo motivo,<br />

l’arduo compito di prendere per prime le<br />

decisioni sulle misure di prevenzione da<br />

adottare a tutela della salute dei<br />

cittadini. Restrizioni che con l’aumentare<br />

dei contagi si sono gradualmente<br />

irrigidite e hanno indotto la Sezione a un<br />

progressivo cambiamento del piano di<br />

lavoro.<br />

Le funzioni amministrative, da sempre<br />

assolte dal personale in sede, vengono<br />

eseguite tramite il telelavoro, oggi anche<br />

spesso chiamato con il termine inglese<br />

«smart working». Tra queste la gestione<br />

dei Telepass e dei social media, la<br />

consulenza e la risposta alle richieste<br />

informative dei Soci per i prodotti TCS,<br />

corsi e appuntamenti presso il centro<br />

tecnico. Le attività che normalmente<br />

richiedono un contatto diretto con i Soci<br />

sono state invece sospese fino a nuovo<br />

avviso, nel rispetto delle normative<br />

sanitarie in vigore. Ciononostante, tutto<br />

il team di collaboratori della Sezione,<br />

insieme ai colleghi dell’Ufficio della<br />

Sezione della Circolazione di Camorino e<br />

agli istruttori TCS, si tiene regolarmente<br />

in contatto con riunioni virtuali tramite<br />

le applicazioni Skype Business, Facetime<br />

e i gruppi Whatsapp suddivisi per aree di<br />

lavoro. I tecnici continuano a svolgere, a<br />

turni, lavori di manutenzione ai mezzi di<br />

trasporto e alle apparecchiature della<br />

Sezione in attesa che si sblocchi la<br />

situazione. L’unica mansione quotidiana<br />

ad essere rimasta invariata avviene al<br />

mattino – mantenendo le distanze<br />

consigliate - con il personale della Posta,<br />

al momento del ritiro di pacchi e o lettere<br />

raccomandate. Il periodo di «lavoro<br />

ridotto» è inoltre, per tutto il team,<br />

preziosa occasione di studio e aggiornamento,<br />

grazie all’area di E-learning TCS.<br />

Anche in questo caso è stato interessante<br />

sperimentare diverse modalità di studio,<br />

ad esempio prendendo spunto da alcuni<br />

istituti scolastici, abbiamo constatato che<br />

le sessioni di apprendimento condivise<br />

all’interno di un gruppo di lavoro sono<br />

state quelle recepite come più interessanti,<br />

per via della possibilità di dialogo e<br />

confronto diretto sulle tematiche<br />

trattate. È un periodo non facile, ma dal<br />

quale stiamo cogliendo qualche utile<br />

spunto per migliorare alcuni processi di<br />

lavoro per quando tutto tornerà alla<br />

«quasi» normalità.<br />

80 touring | maggio <strong>2020</strong>


SEZIONE TICINO<br />

La quarantena dà vita a un nuovo progetto<br />

della Sezione Ticino del TCS<br />

Il digitale, in questo periodo di pandemia,<br />

come mai in precedenza è entrato a<br />

far parte delle nostre vite, portandoci a<br />

una veloce transizione verso il futuro.<br />

L’isolamento a casa, soprattutto per i più<br />

giovani, ha influito considerevolmente<br />

sull’aumento del consumo di contenuti<br />

disponibili in rete, dai social network,<br />

alle piattaforme di streaming video per<br />

arrivare alla formazione, quest’ultima<br />

spostata temporaneamente online, in<br />

attesa della riapertura delle scuole.<br />

Stare a casa per evitare contagi è tra i<br />

principali provvedimenti emanati dal<br />

Governo per combattere la pandemia e<br />

per questo motivo, per rimanere vicino ai<br />

nostri Soci, il team di lavoro ha pensato<br />

di dar vita a un nuovo progetto digitale.<br />

La Sezione Ticino ha in programma la<br />

realizzazione di una serie di video nei<br />

quali sarà possibile conoscere da vicino<br />

le attività che vengono normalmente<br />

svolte nella sede di Rivera e non solo.<br />

Nelle registrazioni verranno trattati<br />

argomenti come: consigli teorici e pratici<br />

di guida, formazione sui seggiolini auto<br />

per genitori, consigli per il mantenimento<br />

corretto della propria auto, solo per<br />

citarne alcuni.<br />

I contenuti verranno caricati regolarmente<br />

sulla piattaforma di condivisione<br />

video You Tube. Per visualizzare i video<br />

comodamente da casa sarà sufficiente un<br />

click, basterà digitare «TCS Ticino» e<br />

premere sul tasto «iscriviti».<br />

Saremmo lieti di ricevere vostri suggerimenti<br />

sui temi di vostro interesse, potete<br />

farlo mandandoci una email all’indirizzo<br />

sezioneti@tcs.ch.<br />

Vi aspettiamo numerosi.<br />

Il TCS ospita personale dell’Esercito svizzero<br />

nel suo Villaggio vacanza di Scruengo<br />

L’Esercito svizzero, nelle scorse settimane,<br />

è sceso in campo nella lotta contro il<br />

coronavirus, seguendo, in occasione dei<br />

corsi di ripetizione e delle scuole reclute,<br />

una formazione sanitaria mirata presso il<br />

Villaggio vacanza TCS di Scruengo in<br />

Leventina, volta a superare la situazione<br />

di crisi creatasi con la pandemia da<br />

Covid-19. L’Esercito svizzero si è infatti<br />

detto pronto ad impiegare i propri<br />

soldati, nel caso ve ne fosse necessità, a<br />

supporto delle autorità civili e cantonali.<br />

La sezione 3 delle Scuole sanitarie 42<br />

dell’Esercito svizzero, composta da 41<br />

militari, potrebbe aggiungersi agli oltre<br />

150 militari attualmente impiegati a<br />

sostegno di tutti gli infermieri degli<br />

ospedali dell’EOC e delle cliniche<br />

private. Sono invece state annullate sul<br />

piano nazionale fino alla fine di giugno,<br />

come riportato sull’articolo del Corriere<br />

del Ticino dello scorso 31 marzo, tutti i<br />

corsi di ripetizione non direttamente<br />

collegati all’emergenza sanitaria.<br />

La permanenza dell’Esercito svizzero<br />

presso il Villaggio vacanza di Scruengo è<br />

prevista fino al 15 di maggio <strong>2020</strong>.<br />

maggio <strong>2020</strong> | touring 81


SEZIONE TICINO<br />

Fedele compagno<br />

di viaggio<br />

ripartiremo presto insieme<br />

per ora restiamo a casa<br />

82 touring | maggio <strong>2020</strong>


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