TRAKS MAGAZINE #33
Ecco il numero di maggio 2020 di TRAKS MAGAZINE: in copertina Pierpaolo Lauriola, che parla del suo nuovo album in arrivo a breve. E all'interno interviste a Ivan Francesco Ballerini, San Diego, Dettori & Moretti, Ubba Bond, Eleviole?, Zero Portrait, Il Tipo di Jesi, oZZo, kmfrommyills, Iron Mais, Silek.
Ecco il numero di maggio 2020 di TRAKS MAGAZINE: in copertina Pierpaolo Lauriola, che parla del suo nuovo album in arrivo a breve. E all'interno interviste a Ivan Francesco Ballerini, San Diego, Dettori & Moretti, Ubba Bond, Eleviole?, Zero Portrait, Il Tipo di Jesi, oZZo, kmfrommyills, Iron Mais, Silek.
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
BEPPE DETTORI &
RAOUL MORETTI
“(In)Canto Rituale” è un disco che si snoda tra innovazione e la matrice
identitaria tradizionale, in omaggio a Maria Carta
Vorrei sapere come nasce il progetto
e l’omaggio a Maria Carta
DETTORI: Nasce grazie a Giovannino
Porcheddu di UNDAS
Edizioni Musicali e Federico Canu
del Tangerine Sa Pedrache. Abbiamo
“fermato” qualche nostro live
in alcune registrazioni. Nel 2019
c’è stata la ricorrenza dei 25 anni
dalla scomparsa di Maria Carta e,
come a dar seguito a qualcosa già
accennato nel nostro precedente
disco, abbiamo deciso di dedicarci
proprio a un intero omaggio a
questa grandissima artista.
MORETTI: Alcune rivisitazioni
di brani che erano nel repertorio
di Maria Carta erano già presenti
nel repertorio di Beppe da qualche
anno, e poi sono entrati a far
parte del nostro progetto del 2019
“S’Incantu e sas cordas”. Stimolati
anche dalla Fondazione Maria
Carta abbiamo sviluppato gli arrangiamenti
ed aggiunto altre due
pietre miliari come “Stata Mater”
e “No Potho Reposare” . A completamento,
abbiamo musicato la
poesia “Ombre” che apre il libro di
Maria Carta, Canto Rituale, da cui
è tratto il titolo del disco.
Non è certo la prima
collaborazione Dettori-Moretti.
Non vi è
venuta la tentazione di
coinvolgere altri musicisti
per questo progetto?
DETTORI: Un progetto
con un sound ben definito
e scarno per nostra
scelta, dettata anche da
un’esigenza mera di mercato,
che, per assurdo,
nella sua crisi, ha generato
tutto questo… Ma
comunque nella solidità
di questo duo abbiamo certamente
provato ad inserire altri strumenti
e con ottimi risultati.
MORETTI: In realtà la nostra
collaborazione nacque all’interno
di un quartetto che negli anni
è andato a scalare. Siamo rimasti
per un periodo in trio con Manuel
Rossi Cabizza, che abbiamo
comunque ospitato in due brani
del precedente lavoro. Ora volevamo
arrivare all’essenza del nostro
sound, un incontro tra voce, chitarra
e arpa, ed il loro utilizzo con
18 19