Il Quartiere - Anno VI - Numero I
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IL PATRIMONIO ARTISTICO DELLA MADONNA DELLA GUARDIA
SUI PREGEVOLI DIPINTI DELLE NAVATE LATERALI VEGLIA LA STATUA DELLA VERGINE CON IL BAMBINO SULL’ALTARE
Andrea Gandolfo
ARTE E CULTURA A POGGIO
Nell’ultimo numero,
assieme ad Andrea
Gandolfo, ci eravamo
piacevolmente dilungati
sulla “leggenda”
legata all’apparizione
a Giovanni Peri e alla
conseguente costruzione
del Santuario della
Madonna della
Guardia.
Proseguiamo, dunque,
con la storia più recente
dell’edificio sacro,
andando ad approfondire
il tema del patrimonio
artistico in esso
conservato.
Ai primi del secolo scorso
il Comune decise di
allargare il piazzale antistante
il santuario
con una serie di lavori
che furono resi possibili
dalla delibera del
Consiglio comunale
del 16 dicembre 1903,
c o n l a q u a l e
l’Amministrazione mun
i c i p a l e r a t i f i c ò
l’acquisto di un terreno
di poco più di mille
metri quadrati allo scopo
di erigervi un porticato,
la cui progettazione
venne affidata
nel 1906 all’ingegnere
Pietro Agosti, mentre i
massari della chiesa si
facevano promotori di
una raccolta di fondi
per sovvenzionare
l’opera.
Fu però soltanto quattro
anni dopo che, su interessamento
di un apposito
comitato, si poterono
avviare concretamente
i lavori del nuovo
porticato, la cui prima
pietra fu posta il 20
marzo 1910 con una solenne
cerimonia alla
quale intervenne anc
h e i l v e s c o v o d i
Ventimiglia Ambrogio
Daffra. Il porticato fu
quindi portato a termine
su due lati in circa
sei mesi tanto da poter
accogliere i fedeli già
in occasione della festa
della Madonna della
Guardia la seconda domenica
di settembre
del 1910.
Il santuario, innalzato
nel luogo dove era situata
un tempo una
vecchia torre di guardia,
allo stesso modo di
quanto era accaduto
per il Monte Figogna e
la Guardia di Alassio,
derivò il suo titolo
dall’antica posizione
di difesa del sito su cui
sorge. La chiesa, delimitata
anteriormente
ai due lati dal portico
ad archi, si presenta a
una sola navata.
All’interno si segnala
in particolare la statua
m a r m o r e a d e l l a
V e r g i n e c o n i l
Bambino, realizzata in
ambito genovese verso
il 1670 e collocata nella
zona presbiteriale sopra
l’altare maggiore,
con basamento che reca
il seguente passo biblico:
Sacerdotes tui induantur
iustitiam (i tuoi
sacerdoti si rivestano
di giustizia).
Nave ex voto risalente al 1885, dono del capitano marittimo G. Capurro
Tra i dipinti meritano
invece la citazione
un’Annunciazione , realizzata
in Liguria nel
corso del XVIII secolo
e sita al centro della parete
sinistra della navat
a ; M a d o n n a d e l
Carmine e santi, tela
ottocentesca di produzione
ligure collocata
sul lato sinistro della
navata accanto al presbiterio;
il Sacro Cuore
di Gesù e santi, eseguit
o d a G i o v a n n i
Battista Panario nel
1873 e posizionato sulla
parete destra della
navata a fianco del pres
b i t e r i o ; e u n a
Visitazione, di ambito
ligure settecentesco
posta sul lato destro
della navata.
La Madonna del Poggio
viene anche chiamata
dai numerosi fedeli
che le sono particolarmente
devoti
«Stella Maris» per invocare
la sua protezione
sulla gente che naviga,
afflitta nei secoli scorsi
dalle frequenti incursioni
dei pirati saraceni
e barbareschi, oltreché
da violente burra-
A sinistra l'altare maggiore su cui è posta la Vergine col Bambino marmorea; a destra il Sacro Cuore di Gesù e Santi
Nuova sede in Via Lamarmora 47
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