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Franz Ludwig Catel - Quaderno 1 - aprile 2020

Il numeroso gruppo di disegni dei luoghi visitati dal pittore Franz Ludwig Catel, nel lungo e articolato viaggio da Napoli a Reggio Calabria, rappresenta uno dei momenti più densi della sua intera produzione artistica. Inserito nel giro dei paesaggisti romani, trovò il proprio mercato presso i ricchi viaggiatori nordeuropei del Grand Tour che gli diedero notorietà e una certa agiatezza economica. Fu tra i primi ad avventurarsi nelle regioni inesplorate del Sud Italia insieme all’archeologo Aubin Louis Millin, l’ultimo esponente della “société des Lumières”, che rivoluzionando le consuetudini del grande viaggio, prese in considerazione non solo i monumenti dell’antichità classica, ma anche e soprattutto quelli, assai meno conosciuti, del Medioevo, del Rinascimento e dell’età moderna. Della visita a Paestum il pittore ci ha lasciato alcuni disegni e bozzetti ed un seducente dipinto ad olio realizzato successivamente in studio, una deliziosa veduta dei tre Templi immersi nella romantica luce della sera.

Il numeroso gruppo di disegni dei luoghi visitati dal pittore Franz Ludwig Catel, nel lungo e articolato viaggio da Napoli a Reggio Calabria, rappresenta uno dei momenti più densi della sua intera produzione artistica. Inserito nel giro dei paesaggisti romani, trovò il proprio mercato presso i ricchi viaggiatori nordeuropei del Grand Tour che gli diedero notorietà e una certa agiatezza economica.
Fu tra i primi ad avventurarsi nelle regioni inesplorate del Sud Italia insieme all’archeologo Aubin Louis Millin, l’ultimo esponente della “société des Lumières”, che rivoluzionando le consuetudini del grande viaggio, prese in considerazione non solo i monumenti dell’antichità classica, ma anche e soprattutto quelli, assai meno conosciuti, del Medioevo, del Rinascimento e dell’età moderna.
Della visita a Paestum il pittore ci ha lasciato alcuni disegni e bozzetti ed un seducente dipinto ad olio realizzato successivamente in studio, una deliziosa veduta dei tre Templi immersi nella romantica luce della sera.

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F. L. <strong>Catel</strong>. Un viaggio illustrato da Paestum a Sapri, passando per Velia<br />

Costabile Cerone<br />

<strong>Franz</strong> <strong>Ludwig</strong> <strong>Catel</strong>, pittore e illustratore tedesco<br />

nato a Berlino nel 1778, è l'autore dei numerosi disegni<br />

che illustrano alcuni luoghi del Cilento visitati<br />

nel percorso da Paestum a Sapri, parte del suo primo<br />

viaggio nel Regno di Napoli intrapreso qualche mese<br />

dopo che da Parigi, dove aveva frequentato l' École<br />

des Beaux-Arts, si era trasferito definitivamente a<br />

Roma a fine 1811.<br />

Fu l'archeologo e storico dell'arte Aubin Louis Millin,<br />

in procinto di compiere una ricerca nell'Italia del<br />

Sud per conto del governo francese, che riconoscendo<br />

le capacità artistiche del pittore, lo volle come<br />

compagno di avventura per disegnare i numerosi<br />

“ monumenti inediti” esaminati durante il percorso,<br />

con l'intenzione di pubblicare il nuovo “voyage pittoresque”<br />

della penisola.<br />

Da Napoli, dove <strong>Catel</strong> aveva incontrato l'archeologo<br />

che gli aveva affidato il compito di ritrarre alcuni<br />

reperti rinvenuti a Pompei, partirono per il lungo viaggio<br />

il 6 maggio 1812, alla cui compagnia si era<br />

aggiunto anche il giovanissimo scrittore francese<br />

Astolphe de Custine.<br />

Prima tappa fu Salerno, dove l'artista realizzò alcuni<br />

disegni della cattedrale (fig. 1), seguita<br />

dall'emozionante visita della costiera fino ad Amalfi,<br />

raggiunta in barca da Vietri sul mare. Qui disegnò<br />

alcune vedute, tra cui la chiesa di Sant'Andrea in piazza<br />

Duomo, il borgo di Atrani, la grotta di Maiori e una<br />

bellissima veduta panoramica dal mare (fig. 2).<br />

Il 12 maggio, lasciato il capoluogo, si diressero a sud<br />

attraversando la piana di Battipaglia, Eboli e Persano,<br />

giungendo la sera a Paestum, dove furono ospiti<br />

del fratello del colonnello Gaetano Bellelli, comandante<br />

della Legione provinciale di Principato Citra,<br />

che a novembre del 1811 aveva ricevuto dal re Gioacchino<br />

Murat il titolo di Barone.<br />

A Paestum <strong>Catel</strong> realizzò una serie di bozzetti con<br />

diverse tecniche di rappresentazione, oggi conservati<br />

nella collezione dei disegni della Bibliothèque nationale<br />

de France a Parigi. A matita su carta sono una<br />

veduta da sud-ovest dei due templi, con in primo<br />

piano un mucchio di rocchi di colonna e un capitello<br />

dorico (fig. 3) e una vista interna del tempio di Nettuno<br />

dall'ambulacro settentrionale (fig. 4), ad inchiostro<br />

è invece una parziale pianta dello stesso tempio<br />

con la presenza di sepolture.<br />

1<br />

2

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