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La Freccia Aprile 2020

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UN TRENO DI LIBRI<br />

Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />

[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />

Tutte le volte che in tv appare<br />

Rosario Fiorello o suo<br />

fratello Beppe, la maestra<br />

Susanna, a me cara, esclama: «Che<br />

soddisfazione deve essere per la<br />

mamma averli tutti e due belli, bravi<br />

e buoni! <strong>La</strong> madre dei Gracchi!». A<br />

parte il fatto che la signora Fiorello<br />

di figli ne ha quattro (e mi sembrano<br />

tutti bravi), questa battuta è rimbalzata<br />

nella mia mente al momento<br />

di scegliere il libro di aprile tra altri<br />

due fratelli colti, fascinosi e perbene<br />

(chissà la madre…), tra le pennellate<br />

da Macchiaioli dell’affresco fiorentino<br />

e toscano di Francesco Carofiglio<br />

(L’estate dell’incanto) e il thriller<br />

completamente sui generis del<br />

fratello Gianrico. Ho optato per <strong>La</strong><br />

misura del tempo, a metà strada tra<br />

il giallo, un trattato di diritto penale,<br />

gli amori svaniti di un tempo e continue<br />

variazioni ritmiche che ne fanno<br />

un romanzo sospeso tra riflessione<br />

e thriller, senza che mai si stacchi la<br />

corrente tra autore e lettore.<br />

In una conferenza, molti anni or<br />

sono, ricordo di aver sostenuto che<br />

ci sono due cose contro le quali nulla<br />

si può: il tumore e la giustizia ingiusta.<br />

Se queste cose accadono, la<br />

sventurata vittima può solo sperare<br />

di uscirne, prima o poi. Certo è che il<br />

tempo logora talvolta in via definitiva<br />

gli involontari protagonisti di queste<br />

vicende. Anche il cliente di Guerrieri,<br />

In viaggio con il Prof<br />

LA MISURA DEL TEMPO<br />

UN THRILLER SUI GENERIS, UN VIAGGIO NEI MEANDRI INSIDIOSI<br />

DELLA GIUSTIZIA. MENTRE IL TEMPO CONSUMA SE STESSO<br />

E DISTILLA LE VICENDE UMANE<br />

Carofiglio, sembra rientrare in questa<br />

categoria: accusato di omicidio,<br />

la giustizia ingiusta si accanisce contro<br />

di lui, ma del finale del thriller non<br />

svelerò nulla.<br />

L’amico e scrittore Diego De Silva<br />

aveva suggerito all’autore di scrivere<br />

un manuale di procedura penale,<br />

«convinto che un testo universitario<br />

firmato da un romanziere di successo<br />

sia un supporto didattico che affrancherebbe<br />

gli studenti dalla pedanteria<br />

di tanti libri». A nostro modesto<br />

avviso Carofiglio non ha dato retta<br />

a De Silva, pensiamo piuttosto che<br />

abbia voluto condurre con una prova<br />

di forza il lettore dentro labirinti inaccessibili<br />

a tutti se non a quei penalisti<br />

che frequentano assiduamente<br />

le aule dei tribunali e apparecchiano<br />

una perenne dialettica tra le ragioni<br />

della difesa e dell’accusa. <strong>La</strong> scelta<br />

di riprodurre integralmente parte<br />

degli atti processuali con caratteri<br />

tipografici specifici risponde alla<br />

spietata esigenza del legal thriller,<br />

che non dice mai se il protagonista<br />

è colpevole o innocente, solo se viene<br />

assolto o condannato. Il grande<br />

Nino, noto penalista toscano, è solito<br />

definire il processo penale come<br />

un duello western: vince solo chi si<br />

salva.<br />

Una seconda osservazione è relativa<br />

alla “misura del tempo”, un titolo<br />

se vogliamo proustiano. Mai come in<br />

l’avvocato ormai classico di Gianrico questa opera il tempo si muove se-<br />

Einaudi, pp. 288 € 18<br />

condo i sussulti dell’anima, i ricordi<br />

del cuore e la conturbante bellezza<br />

di Lorenza. Quando tale bellezza è<br />

descritta così bene in pochi frammenti,<br />

vuol dire che attimi di quella<br />

vita amorosa sono rimasti incompiuti.<br />

L’avvocato Guerrieri, eroe riluttante<br />

ma non troppo, a metà tra la stanca<br />

malinconia di Humphrey Bogart in<br />

Casablanca e i trench all’americana<br />

di Raymond Chandler, trova un qualche<br />

sollievo negli abbacinanti chiarori<br />

del lungomare di Bari. E come sia<br />

fisicamente il protagonista lo scoprirete<br />

facilmente girando pagina.<br />

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