Burri e Pistoia
a cura di Bruno Corà
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Con quella macchina, che faceva quasi tutto da sola, presentai delle foto a un<br />
concorso e mi aggiudicai il terzo posto, con grande soddisfazione del Maestro.<br />
Immagino, quindi, che durante i vostri incontri l’argomento principe fosse la<br />
fotografia?<br />
AA: Quando ci incontravamo, si parlava di fotografia, ma anche di calcio<br />
che lui amava moltissimo, come tu sai!<br />
Alberto <strong>Burri</strong> a Villa Celle<br />
con in mano la sua preziosa<br />
macchina fotografica<br />
Alberto <strong>Burri</strong> taking<br />
photographs at Villa Celle<br />
with his precious camera<br />
emotions, more than on any other occasion.<br />
I was fascinated by the almost sensual way<br />
he used the torch to touch and mold the<br />
plastic.<br />
When I went to Nice to see how to arrange<br />
the photos and which ones to choose, I<br />
immediately imagined the pictures of the<br />
Combustion already hanging on the walls of<br />
the upper part of the gallery. I suggested<br />
keeping the lighting dim so that visitors, on<br />
entering, would perceive the torch being lit!<br />
Sapone immediately agreed to my proposal.<br />
I envisaged putting photos of the “Cycles”<br />
and various exhibitions in the lower part of<br />
the gallery.<br />
CS: In 1977 you photographed the assembly<br />
in his “shed-studio” of the Big Black Crack<br />
CS: Quando il Perugia era in serie A e giocava ”in casa”, Alberto Bacchi ed<br />
io, lo accompagnavamo da Tito Fortuni [specialista in pneumologia che ha<br />
sempre curato il Maestro n.d.r.]. Il Maestro e il professore andavano allo<br />
stadio, mentre noi ci intrattenevamo con i suoi due figli, Pinuccio e Giacomo.<br />
L’amicizia fra <strong>Burri</strong>, Tito e mio padre risaliva ai tempi della gioventù ed è<br />
continuata tra noi figli. In seguito il Maestro designò Pinuccio e mio fratello<br />
Tiziano, suoi curatori testamentari.<br />
Ma torniamo alle vostre conversazioni...<br />
AA: Si parlava di politica e tu sai che era sempre molto accalorato<br />
sull’argomento, anche se poi finiva sempre con la sua risata. Questo accadeva<br />
durante i nostri primi incontri. Poi arrivarono anche tante belle<br />
confidenze reciproche, che devono rimanere tali.<br />
Da quando ci siamo conosciuti, ho sempre ricevuto una cartolina da<br />
Los Angeles [dove <strong>Burri</strong> andava ogni anno nei mesi invernali, n.d.r.].<br />
Le ho riunite tutte in un unico pannello che ho appeso in casa, mi fa<br />
compagnia e tiene vivo il ricordo.<br />
A proposito della nostra corrispondenza, quando gli scrivevo indicavo<br />
solamente: Alberto <strong>Burri</strong>, Città di Castello. Una volta mi disse: “Ora<br />
provo anch’io, voglio vedere se sei famoso, scriverò soltanto: Amendola,<br />
<strong>Pistoia</strong>, vediamo se ti arrivano!”. Arrivavano!<br />
CS: <strong>Burri</strong> ha invitato a Los Angeles tutti noi, Nemo e Tiziano nel 1982 in<br />
occasione della Mostra a Palm Springs, Bacchi ed io nel 1985, due anni dopo<br />
Tiziano con la moglie. Voleva condividere con gli amici le bellezze naturali<br />
del Grand Canyon, di Zabriskie Point, della Valle della Morte, del Yosemite<br />
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