1910-2010. Un secolo d'arte a Pistoia

Giulio Innocenti
Scardazzatrice di lana, 1955
olio su compensato, cm 70,5 x 63
Pittore eclettico, appassionato di molte, diverse attività,
Innocenti passa, anche in pittura, da una figurazione “avvolta”
scriveva Fernando Melani “entro una tela di ragno continua”
di cui riconosceva però “il colore come accessorio”, a una
successiva chiara e timbrica, in cui è evidente il riferimento ai
Nabis. Questo lavoro, con la scardazzatrice di lana seduta su una
sedia impagliata, una gamba piegata all’indietro, al piede dentro
una ciabattina rossa, in mezzo a una natura rigogliosa, piena di
verde e di colore nei piccoli fiori sparsi tra l’erba, è inserita in un
fondo abbastanza scuro, da cui emerge, tra le mani della donna,
una piccola palla di lana da sbrogliare (scardazzare), di un bianco
abbagliante (in realtà del tutto irreale quando la lana è ancora
vello), proprio al centro del quadro, con rimandi, in diagonale,
ai due lati che, collegandosi al bianco delle nubi, sul fondo,
rendono il quadro scattante e vivo.
80
81