1910-2010. Un secolo d'arte a Pistoia

Giovanni Michelucci
I covoni, 1914
xilografia su foglio a stampa, cm 19 x 25
pubblicata su “La Tempra”, a. I, n. 6, 16 giugno 1914
Un’immagine semplice, arcaicizzante, dal segno fortemente
incisivo, dai contorni come ripresi e ribattuti, un segno
che delinea tutto il paesaggio, dalle basse colline ai covoni
tondeggianti, vicini l’uno all’altro, ai due personaggi intenti a
comporli, nella loro compattezza.
È lo stesso segno che crea, con sicuro andamento lineare, spesso
e libero, la cornice rettangolare del lavoro. Questa xilografia è
forse una delle più sintetiche, libere, essenziali, di Michelucci.
Negli anni successivi le sue incisioni si faranno più complesse,
i fondi saranno riempiti di linee orizzontali, i paesaggi si
riempiranno di morbidi addensamenti di tratti leggeri (La nuvola
e il pastore, 1919 ca), di drammatici intrecci di rami e tronchi
(Paesaggio collinare – monte conico, s.d.), di cieli tempestosi e nere
ombre (Casa colonica, 1921). Nelle xilografie preparate per I
Fioretti dominano una strutturazione architettonica più razionale
e un clima di maggior serenità (Quando gli altri frati mangeranno
tu mangerai fuori della porta del luogo, 1920-’24).
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