1910-2010. Un secolo d'arte a Pistoia

Galileo Chini
Autoritratto, 1901
olio su tela, cm 100 x 100; firmato in basso a destra con data 1901
Questo quadro appartiene al periodo nel quale Galileo Chini
si occupava, in modo particolare, di arti applicate: decorazione
parietale, splendide creazioni ceramiche che lo portavano a
esporre nelle più importanti mostre nazionali e internazionali.
Portava avanti, peraltro, anche la pittura da cavalletto, che ha
sempre seguito una linea legata a un postimpressionismo che
esalta la funzione della luce e del colore. Questo Autoritratto
è già non del tutto consueto nel formato quadrato, mentre
generalmente l’autoritratto si svolge in verticale. Ma è proprio
questo formato che consente a questo lavoro di configurarsi con
questa dilatata ariosità. Un’altra originalità è che il quadro è stato
realizzato all’aperto, davanti al mare e al cielo luminoso, cosparso
di nubi bianche che, a tratti, filtrano il sole; del quadro compare,
sulla sinistra, una parte del retro; l’autore guarda con attenzione
verso l’osservatore, il volto in parte in ombra. La mano sinistra
sorregge la tavolozza rettangolare con alcuni pennelli; la mano
destra è appena accennata.
È un’opera di tutto rispetto, piacevole, serena, malgrado lo
sguardo un po’ severo del protagonista.
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