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1910-2010. Un secolo d'arte a Pistoia

Opere dalla collezione della fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

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Aldo Frosini<br />

<strong>Pistoia</strong> 1924<br />

Appartiene alla seconda generazione di artisti pistoiesi che iniziano a lavorare<br />

dopo la seconda guerra mondiale. Membro di una famiglia per tradizione<br />

di decoratori, fin da giovanissimo attratto dal colore, studiava presso la Scuola<br />

serale d’arte di Fabio Casanova. Dal ’41 frequentava l’Istituto d’Arte di Porta<br />

Romana di Firenze, sotto la guida di Lunardi, Caligiani, Guerrini. Nel periodo<br />

fiorentino, interrotto dalla chiamata alle armi, si fa amico di Lucarelli e di Vivarelli,<br />

scopre con loro agli Uffizi, Giotto e Masaccio e ne rielabora la lezione<br />

nelle sue prime nature morte. Diplomato maestro d’arte, per circa tre anni si<br />

dedica alla realizzazione di giocattoli in legno. Assistente alla cattedra di disegno<br />

al Liceo Scientifico di <strong>Pistoia</strong>. Si avvicina allora ai pittori della prima generazione<br />

del Novecento (Bugiani, Cappellini, Mariotti). Restauratore dal ’54<br />

lavora costantemente, anche in giro per l’Italia, con Iacomelli, col quale tiene<br />

a Viareggio, presso la Bottega del Vageri, la sua prima personale. Seguiranno<br />

altre mostre assieme agli artisti pistoiesi. È il periodo nel quale si avvicina, nel<br />

colore vivo, ai Fauves e a Matisse, prediligendo una pittura di interni di raffinata<br />

fattura. Seguiranno una progressiva “semplificazione e interiorizzazione<br />

della figurazione” che negli anni Sessanta, col periodo delle Reti, lo avvicina<br />

alle ricerche geometriche concrete e alla Op-<br />

Art, ma allo stesso tempo gli fa scoprire la vena<br />

bizantina orientale dell’architettura romanica<br />

pistoiese (Tele romaniche). Seguirà, da allora un<br />

astrattismo geometrico ricco, sempre di colore e<br />

di riferimento figurativo. Dagli anni Novanta si<br />

dedica a una totale rarefazione geometrico-cromatica<br />

verso visioni di pura luce, monocrome,<br />

bianche candide.<br />

Cenni bibliografici<br />

L. Ladini, Personale di Aldo Frosini, cat. mostra<br />

Galleria d’Arte Vannucci, <strong>Pistoia</strong> 1981.<br />

Aldo Frosini mostra antologica. Opere dal 1941<br />

al 1989, cat. mostra, Edizioni del Comune di<br />

<strong>Pistoia</strong> 1989.<br />

N. Miceli, S. Simoncini, Percorsi della<br />

Figurazione a <strong>Pistoia</strong>. Dalle antologie della<br />

Circoscrizione 2 alle opere recenti, cat. mostra,<br />

<strong>Pistoia</strong> 2006.<br />

C. Sisi, Arte del Novecento a <strong>Pistoia</strong>, <strong>Pistoia</strong> 2007.<br />

A. Iacuzzi, Cultura artistica del dopoguerra a<br />

<strong>Pistoia</strong> in Arte del Novecento, cit.<br />

195

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