Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese
a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola
a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola
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con laterizi dello spessore di una testa per i meridiani di chiave e di due teste in prossimità<br />
delle imposte, irrigidita da una serie di frenelli in mattoni pieni impostati sulle reni della volta<br />
ed alzati fino all’estradosso quali appoggi delle controvolte di irrigidimento.<br />
Sebbene la forma planimetrica pressoché quadrata, faccia sì che il comportamento della volta<br />
sia vicino a quello di una cupola con tutti i vantaggi statici che ne conseguono, si è reso<br />
necessario un particolarissimo intervento di compartimentazione per il rispetto della normativa<br />
antincendio. In questo contesto, a separazione della sala polifunzionale sottostante,<br />
è stato realizzato un nuovo impalcato ligneo, desolidarizzato rispetto alla struttura voltata<br />
e con idonea resistenza al fuoco, in modo tale da rispondere alle specifiche prescrizioni del<br />
Comando dei Vigili del Fuoco.<br />
Questo nuovo solaio misto in legno–calcestruzzo, realizzato in condizioni di particolare difficoltà<br />
di progettazione e di realizzazione è costituito da travi principali a sezione rettangolare,<br />
in legno lamellare, ancorate alle pareti murarie mediante apposite piastre in carpenteria metallica<br />
e da un’orditura secondaria di travi a sezione rettangolare, anch’essi in legno lamellare<br />
a sostegno del pacchetto di solaio in getto di calcestruzzo alleggerito posato con le adeguate<br />
soluzioni per garantire la compartimentazione del vano sottostante.<br />
Più in generale ed in maniera più estesa sono state infine consolidate tutte le “volte a foglio”,<br />
relegate al ruolo di semplici soffittature, presenti in alcuni locali del secondo e del terzo livello<br />
dell’edificio, mediante applicazione di rete in fibra di vetro più malta cementizia.<br />
Ing. Mario Bechi<br />
Ing. Mirko Bianconi<br />
5. Gli Impianti di <strong>Palazzo</strong> De’ Rossi<br />
L’integrale ristrutturazione del <strong>Palazzo</strong> ha comportato il rifacimento di tutti gli impianti<br />
tecnologici termici, idrici, elettrici ed affini per soddisfare le nuove e diversificate funzioni<br />
dell’edificio nonché tutte le stringenti normative ad esso applicate.<br />
La definizione del nuovo assetto impiantistico ha accompagnato la ristrutturazione edilizia<br />
in tutte le sue fasi, integrandosi e costituendo con essa una unica attività, dalla ideazione e<br />
progettazione – di massima ed esecutiva – alla direzione dei lavori con una stretta collaborazione<br />
tra la Fondazione ed i tecnici ed un notevole sforzo di coordinamento di tutte le figure<br />
professionali e gli operatori intervenuti nel progetto e nella realizzazione.<br />
La sfida più impegnativa è stata quella di trovare la migliore integrazione degli impianti con le<br />
caratteristiche architettoniche, storiche ed artistiche del <strong>Palazzo</strong> senza rinunciare alla completezza<br />
ed alla funzionalità degli stessi.<br />
La destinazione di <strong>Palazzo</strong> De’ Rossi a sede della Fondazione con gli spazi per uffici, area<br />
espositiva, sale riunioni e zone di rappresentanza, ha richiesto infatti una diversificazione<br />
dell’architettura impiantistica tale da soddisfare le differenti esigenze delle varie aree con le<br />
più aggiornate ed adeguate funzionalità.<br />
L’edificio è stato dotato di impianto di climatizzazione per il riscaldamento invernale e il<br />
condizionamento estivo tramite due gruppi frigoriferi a pompa di calore della potenzialità<br />
di circa 100 kW ciascuno con recupero del calore di condensazione, che come noto, garantiscono<br />
una notevole efficienza energetica a fronte di una resa ottimale sia per il riscaldamento<br />
che per il condizionamento anche senza l’utilizzo di caldaie a gas.<br />
Nella zona espositiva, è stato installato un impianto di riscaldamento e raffrescamento con pannelli<br />
radianti a pavimento ed aria primaria, per favorire la libertà negli allestimenti e garantire<br />
livelli ottimali di umidità dell’aria necessari per la buona conservazione delle opere esposte.<br />
Nella sala concerti, per far fronte alla notevole altezza ed affollamento e mantenere inalterate<br />
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While a mainly square plan means that the vault behaves similar to a dome, with all of<br />
the static advantages that ensue, a very special compartmentalisation intervention was<br />
necessary to comply with fire prevention standards. In this regard, and to separate the<br />
multi-purpose room below, a new wooden deck was built, separated from the vaulted<br />
structure and suitably fire resistant, so as to meet the specific requirements of the Fire<br />
Station.<br />
This new floor deck in wood-concrete mix, made in particularly difficult design and realisation<br />
conditions, is composed of mainly rectangular beams in plywood, anchored to the walls<br />
by way of special plates in structural steel, and of a secondary structure of rectangular beams,<br />
also in plywood to support the floor deck section in lightweight concrete with the proper<br />
solutions to guarantee the compartmentalisation of the room below.<br />
More generally and extensively, all of the “Catalan vaults” were consolidated, relegated to the<br />
role of simple ceilings, present in some rooms of the second and third floors of the building,<br />
by applying a fibreglass grid cast with mortar.<br />
Mario Bechi, engineer<br />
Mirko Bianconi, engineer<br />
5. The installations in <strong>Palazzo</strong> De’ Rossi<br />
The comprehensive renovation of the <strong>Palazzo</strong> involved the upgrading of all the heating,<br />
plumbing, electrical and similar systems to meet the new and diversified functions of the<br />
building as well as the strict regulations regarding the same.<br />
The definition of the new installation structure accompanied the building renovation in all<br />
of its phases, being integrated into the same to become one single activity, from conception<br />
to design – preliminary and final – right down to the supervision of the works, with close<br />
collaboration between the Fondazione and technical experts and a remarkable coordination<br />
effort by all of the professional figures and the workers involved in the design and realisation.<br />
The most difficult challenge was to find the best integration of the installations with the architectural,<br />
historical and artistic characteristics of the <strong>Palazzo</strong> without sacrificing the completeness<br />
and the functionality of the same.<br />
In fact, the use of <strong>Palazzo</strong> De’ Rossi as the Fondazione premises with offices, exhibition area,<br />
meeting rooms and function rooms, required a diversification of the installation architecture<br />
that would meet the different requirements of the various areas with the most up-to-date and<br />
adequate functions.<br />
The building was fitted with a climate control system for heating in winter and air conditioning<br />
in summer through two heat pump refrigeration units of about 100 kW each with condensing<br />
heat recovery, which guarantee considerable energy efficiency as well as an excellent<br />
performance for heating and air conditioning even without using gas boilers.<br />
In the exhibition area, a heating and cooling system was installed with radiant floor panels<br />
and primary air to facilitate greater freedom of display and to guarantee optimum levels of<br />
air humidity necessary to preserve the works exhibited.<br />
In the concert room, to deal with the considerable ceiling height and crowding, and to maintain<br />
the room’s excellent acoustics, radiant floor panels were installed as well as a ventilation<br />
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