Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese
a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola
a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola
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Questa dislocazione di funzioni e usi diversi si è resa possibile sia per interventi di restauro<br />
finalizzati a restituire decoro e bellezza allo splendido spartito architettonico e decorativo<br />
del palazzo, sia per le approfondite ed attente analisi di compatibilità con le nuove esigenze<br />
strutturali ed impiantistiche che, pur nella complessità del sistema, ci hanno consentito di<br />
individuare le soluzioni di minor impatto sulla struttura esistente.<br />
All’interno del progetto di restauro del palazzo, gli interventi di pulitura, consolidamento<br />
e restauro delle pitture sono stati puntualmente individuati e classificati per ogni singola<br />
stanza, parete e soffitto, ne è stato rilevato il loro stato di conservazione, ovvero la presenza<br />
di eventuali patologie di degrado, ed è stata definita la specifica indicazione delle tecniche<br />
più appropriate di restauro successivamente dirette durante tutto lo svolgimento dei lavori.<br />
Hanno poi completato l’intervento le opere di restauro e ripristino di tutte le parti ammalorate<br />
o fatiscenti oltre alla realizzazione di opere di consolidamento, agli interventi di risanamenti<br />
delle murature, alla sostituzione di infissi, alla realizzazione di servizi ad uso degli<br />
utenti e di spazi per il personale così come l’adeguamento e messa a norma degli impianti<br />
elettrico, termico, sanitario e di condizionamento e tutti gli adeguamenti igienico sanitari.<br />
Il cortile esterno, restituito con la demolizione delle superfetazioni post belliche alla sua dimensione<br />
originaria, è stato interessato da una campagna di scavi che ha portato a notevoli ritrovamenti<br />
archeologici ed è stato ridisegnato con una nuova pavimentazione, evocazione di un<br />
antico giardino, mentre al di sotto dello stesso, nella zona sterile contigua alla loggia che dà su via<br />
Abbi Pazienza, sono stati ricavati i locali tecnici , vero e proprio cuore tecnologico del palazzo.<br />
La grande statua di Grandonio, il nume tutelare di de’ Rossi, dalla sua edicola nella grande<br />
corte può guardare il palazzo con orgoglio e augurarsi che la vita del palazzo continui serena<br />
e operosa.<br />
I SOFFITTI AFFRESCATI<br />
La statua di Grandonio<br />
Prof. Arch. Adolfo Natalini<br />
Arch. Marco Matteini<br />
This layout of different functions and uses was made possible both by restoration work aimed<br />
at restoring decorum and beauty to the palazzo’s splendid architectural and decorative score,<br />
as well as by the in-depth and careful compatibility analysis with the new structural and installation<br />
requirements, which, though taking into account the building as a whole, enabled<br />
us to identify the solutions with the least impact on the existing structure.<br />
As part of the palazzo’s restoration project, the cleaning, consolidation and restoration work<br />
on the paintings was individually identified and classified for each room, wall and ceiling,<br />
assessing their state of preservation, that is, the presence of any deterioration, and defining<br />
the specific approach for the most appropriate restoration techniques subsequently carried<br />
out during the execution of the works.<br />
The intervention was then completed by the restoration and repair of all the damaged or<br />
crumbling parts as well as by consolidation works, masonry repairs, replacement of fixtures<br />
and fittings, the realisation of staff bathrooms and spaces for personnel, as well as by the upgrading<br />
and compliance with standards/regulations of the electrical, heating, plumbing and<br />
air conditioning systems, and all sanitary improvements.<br />
The outdoor courtyard, restored to its original size with the demolition of the post war<br />
excrescences, was involved in a series of excavations which led to significant archaeological<br />
findings, and was redesigned with new paving to evoke an ancient garden. Below it, the sterile<br />
area next to the loggia that leads onto Via Abbi Pazienza was made home to the technical<br />
rooms, the veritable technological heart of the palazzo.<br />
The large statue of Grandonio, the de’ Rossi , from its aedicule in the large courtyard, can<br />
behold the palazzo with pride and hope that the building’s life will continue peacefully and<br />
productively.<br />
Prof. Adolfo Natalini, architect<br />
Marco Matteini, architect<br />
Piano Primo<br />
Piano Secondo<br />
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