09.04.2020 Views

Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese

a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola

a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’ARCHITETTURA E IL RESTAURO<br />

Adolfo Natalini, Marco Matteini, Mario Bechi, Mirko Bianconi, Alessandro Lelli<br />

1. Il <strong>Palazzo</strong> rinnovato<br />

Il palazzo ha una <strong>storia</strong> antica. Fu edificato verso la metà del settecento sul Canto de’<br />

Rossi dove questa nobile famiglia aveva case fin dal medioevo su un’area in cui gli scavi<br />

archeologici hanno portato in luce resti di varie età fino ai reperti tardo romani del III-<br />

IV sec. d.C.<br />

Nel 1748 Padre Raffaello Ulivi, cittadino ed ingegnere <strong>pistoiese</strong>, iniziava il progetto per<br />

il <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi realizzato tra il 1749 e il 1760 inglobando le case torri già di proprietà<br />

della famiglia. Più tardi, Francesco Maria Boniforti sarà responsabile della seconda parte<br />

dei lavori tra il 1774 e il 1780 e altri lavori saranno eseguiti successivamente fino al 1812.<br />

Il “Libro della Fabbrica” del canonico Tommaso de’ Rossi ne riporta puntualmente le<br />

vicende e, su questa base, la <strong>storia</strong> del palazzo viene magistralmente ricostruita da Lucia<br />

Gai all’interno di questo volume.<br />

Il palazzo, la cui architettura è di chiaro stampo settecentesco, è decorato da una serie<br />

di pittori del ‘700 e dell’800 tra i quali Luigi Rafanelli nel salone, Bartolomeo Valiani,<br />

Ferdinando Marini, Nicola Monti e Giuseppe Belloli. Un accurato restauro pittorico ha<br />

ridato luce alle loro pitture e a tutti gli apparati decorativi, alle cornici e agli stucchi con<br />

diversi straordinari ritrovamenti come i paesaggi apparsi in una delle stanze al primo<br />

piano, completamente ricoperti da strati sovrapposti di tinteggiature.<br />

Le facciate, intonacate, furono decorate da elementi in pietra riccamente elaborati, e<br />

questi, insieme allo scalone monumentale, alla sequenza di sale con decori a stucco, alle<br />

ARCHITERTURE AND RESTORATION<br />

Adolfo Natalini, Marco Matteini, Mario Bechi, Mirko Bianconi, Alessandro Lelli<br />

1. The renovated <strong>Palazzo</strong><br />

The palazzo has an ancient history. It was erected around the mid eighteenth century<br />

in Canto de’ Rossi where this noble family had lived since medieval times, on an area in<br />

which archaeological excavations brought to light remains from various ages, back as far<br />

as late Roman findings from the 3rd-4th century A.D.<br />

In 1748, Father Raffaello Ulivi, an engineer from Pistoia, began the project for <strong>Palazzo</strong><br />

de’ Rossi, built between 1749 and 1760, by incorporating the tower houses already<br />

belonging to the family. Later, Francesco Maria Boniforti would be responsible for the<br />

second part of the works carried out between 1774 and 1780, and other works would be<br />

subsequently executed until 1812.<br />

The “Libro della Fabbrica” by the clergyman Tommaso de’ Rossi gives an accurate report<br />

of such events, on whose basis the history of the palazzo is masterfully reconstructed by<br />

Lucia Gai in this volume.<br />

The palazzo, whose architecture is clearly eighteenth century style, was decorated by<br />

a series of painters from the 18th and 19 th century, including Luigi Rafanelli in the hall,<br />

Bartolomeo Valiani, Ferdinando Marini, Nicola Monti and Giuseppe Belloli. Careful restoration<br />

has shed new light on their paintings and to all the decorative features, the<br />

mouldings and the stucco work, with several extraordinary findings such as the landscapes<br />

that appeared in one of the rooms on the first floor, hitherto completely covered<br />

by layers of paint.<br />

266 267

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!