09.04.2020 Views

Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese

a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola

a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tav. 6. Ceramica ingobbiata.<br />

• Ceramica da mensa (tav. 7)<br />

Fra i numerosi frammenti di ceramica comune da mensa si segnalano in questa sede due<br />

frammenti di parete (tav. 7, n. 1 e n. 2) da riferire a contenitori di piccole dimensioni con funzioni<br />

probabilmente potorie che conservano interamente un’ansa verticale a sezione quadrata<br />

culminante in un apice. Entrambi i frammenti presentano una superficie esterna nocciola<br />

con fiammature più scure, lisciata in modo irregolare, e corpo ceramico dello stesso colore,<br />

compatto e ruvido al tatto con inclusi bianchi, rossicci e marroni di piccole e medie dimensioni.<br />

Questi frammenti si distinguono dalle produzioni maggiormente attestate nel territorio<br />

<strong>pistoiese</strong> proprio per la particolare conformazione delle anse e per il tipo di impasto.<br />

Un tale tipo di ansa, infatti, sembra trovare confronti a breve raggio, anche se non del tutto<br />

puntuali, esclusivamente nella necropoli di età imperiale individuata a San Marcello Pistoiese<br />

in loc. Basilica 115 , diversamente potrebbe ricordare, in modo molto suggestivo, la caratteristica<br />

conformazione delle anse dei boccali monoansati di produzione corsa, diffusi e imitati nella<br />

penisola italiana e all’Isola d’Elba a partire dalla fine del IV-inizio III sec. a.C. fino al I sec.<br />

d.C. 116 . Gli esemplari di <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi, che provengono da contesti con residui di epoca tardo<br />

repubblicana, potrebbero avvicinarsi alle produzioni corse anche per il peculiare impasto<br />

nocciola con fiammature più scure sulla superficie, ma se ne discosterebbero per la foggiatura<br />

al tornio e per l’assenza della caratteristica decorazione a pettine.<br />

1<br />

Tav. 7. Ceramica da mensa.<br />

• Ceramica da cucina (tavv. 8-9)<br />

I frammenti di contenitori da cucina, recuperati nello scavo di <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi, sono da<br />

riferire a olle, pentole, teglie e coperchi.<br />

Le olle, usate sia per la bollitura dei cibi che per la conservazione in dispensa, sono caratterizzate<br />

da un corpo ovoide o globulare e da un’imboccatura abbastanza stretta con orlo a<br />

tesa o estroflesso variamente conformato. Da uno scarico di materiali della fase 2 (15-70 d.C.)<br />

provengono numerosi frammenti riferibili a un unico esemplare di olla con orlo arrotondato<br />

2<br />

Common pottery<br />

This paragraph brings together tableware, cooking ware and pantry ware produced in<br />

coarse, semi-fine or fine ceramic in line with the definition elaborated by Tiziano Mannoni<br />

113 , repeated by Simonetta Menchelli in the classification of north Etruscan common<br />

pottery 114 .<br />

• Table ware (table 7)<br />

Specified among the numerous table wares here are two wall fragments (table 7, no. 1, no.<br />

2) belonging to small containers probably for drinking, which still preserve a whole vertical<br />

square-section handle culminating in a point opposite the joint with the wall. Both fragments<br />

have an exterior brown surface, irregularly smoothed and with darker mottling and ceramic<br />

body in the same colour, compact and rough to the touch with small and medium white, reddish<br />

and brown inclusions. These fragments are distinct from the main wares found in the<br />

area of Pistoia precisely for the unusual structure of the handles and for the type of fabric.<br />

This type of handle, in fact, would seem to be comparable though not so precisely to examples<br />

found nearby, exclusively in the Imperial age necropolis identified in San Marcello<br />

Pistoiese in loc. Basilica 115 , Otherwise, it could very strikingly recall the characteristic<br />

shape of the handles of the single-handled beakers made in Corsica, widespread and imitated<br />

on the Italian peninsula and on Elba Island from the end of the 4th-beginning of the<br />

3rd century B.C. until the 1st century A.D. 116 . The examples in <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi, which are<br />

from areas with Late Republican period residues, may be comparable to Corsican wares<br />

also for their unusual brown fabric with darker mottling on the surface, but vary for the<br />

wheel forming and for the absence of the characteristic comb decoration.<br />

• Cooking wares (tables 8-9)<br />

242 243

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!