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Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese

a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola

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14. Dettaglio del fondo della canaletta dell’edificio<br />

costruito a sud della strada.<br />

Dal tardoantico ai giorni nostri (IV sec. d.C.- XX secolo)<br />

Fase 4: periodo tardoimperiale (IV - V sec. d.C.)<br />

Dopo un lungo periodo di crisi, nella seconda metà del IV secolo viene rimesso in uso l’edificio<br />

costruito a sud della strada (Tav. 1, Saggio 2), dove adesso viene impiantata una manifattura<br />

di tipo artigianale, destinata alla lavorazione del metallo 38 . Nella parte occidentale<br />

del settore, al di sopra della canaletta in opus caementicium, ormai spoliata e obliterata 39 , viene<br />

costruito un grande muro (Tav. 1, 17), realizzato con l’impiego di grandi ciottoli, di bozze in<br />

pietra grossolanamente squadrate e di laterizi frammentari, legati con argilla (fig. 15). Alcuni<br />

dei materiali recuperati nei relativi piani di calpestio, in terra battuta, orientano verso una<br />

datazione compresa nella seconda metà del IV secolo 40 (Tav. 5, n. 1; fig. 20).<br />

<strong>Una</strong> nuova serie di massicciate pavimentano il percorso stradale, ancora in uso con il medesimo<br />

andamento, stavolta delimitato verso sud da un modesto allineamento di ciottoli, solo<br />

parzialmente conservato.<br />

Un altro edificio viene in questo momento costruito a nord della strada, in luogo del precedente<br />

ormai obliterato: le successive distruzioni e attività di spoglio ne hanno risparmiato<br />

solo un lacerto murario orientato in senso nord-ovest/sud-est costruito con pietre e laterizi<br />

frammentari legati con argilla, nonché alcuni battuti pavimentali 41 .<br />

Dopo un ennesimo fenomeno alluvionale, che come di consueto si configura con un apporto<br />

di terreno sabbioso con lenti di ossidazione, tra la fine del IV e l’iniziale V secolo la strada<br />

viene ripavimentata con una regolare massicciata (fig. 16) realizzata con piccoli ciottoli fluviali<br />

e frammenti di laterizi, contenente diverse monete tardoimperiali: quelle leggibili sono<br />

comprese tra l’impero di Graziano (367-383 d.C.) e quello di Arcadio (383-408 d.C.) (fig. 17).<br />

In questa fase viene realizzata, verso nord, una costruzione di non chiara destinazione, che sfrutta<br />

parzialmente i lacerti murari di epoca precedente ancora in vista, ma che è sostenuta da una intelaiatura<br />

lignea, della quale si conservano una serie di buche (Tav. 1, 18) per l’alloggiamento di pali (fig. 18).<br />

A sud della strada, ancora tra la fine del IV e gli inizi del V secolo, prosegue l’attività della<br />

struttura artigianale: un muro in ciottoloni e frammenti di laterizi commessi a secco sostituisce<br />

la precedente struttura, probabilmente crollata o danneggiata.<br />

E’ appartenente probabilmente ad epoca tardoimperiale anche la fondazione di un pilastro<br />

circolare (Tav. 1, 19), del diametro di 1,20 m, rinvenuto a ridosso del muro costruito nella<br />

parte orientale del Saggio 2 42 : non è purtroppo databile con precisione, dal momento che i<br />

relativi piani di vita sono stati completamente rasati in epoca successiva (fig. 19). <strong>Una</strong> analoga<br />

struttura, rinvenuta al limite occidentale dello scavo nella limitrofa chiesa di S. Jacopo in<br />

Castellare, è stata riferita al IV-V secolo d.C. 43 .<br />

L’ultimo intervento di scavo, eseguito nel 2012, ha permesso di mettere in luce un ulteriore,<br />

modesto lacerto della fondazione di una struttura muraria riferibile a questa fase storica.<br />

Poco dopo l’inizio del V secolo si data un nuovo momento di distruzione con conseguente, lungo<br />

periodo di abbandono. L’edificio a sud della strada viene distrutto da un forte incendio, cui è<br />

riferibile un consistente strato caratterizzato da una forte concentrazione di carboni 44 , nel quale<br />

è stato recuperato un piatto frammentario in ceramica dipinta tarda, di produzione fiesolana a decorazione<br />

lineare, databile tra la seconda metà del IV e gli inizi del V secolo 45 (fig. 20). Forse contestualmente<br />

viene distrutto nuovamente anche l’edificio posto a nord della strada, che adesso viene<br />

obliterata da un consistente apporto di terreno alluvionale e perde definitivamente la sua funzione.<br />

In questa fase troviamo delle analogie con quanto emerso nello scavo della domus di piazza<br />

del Duomo, dove dopo l’età imperiale si assiste ad un rinnovamento edilizio tra la fine del IV<br />

e gli inizi del V secolo, ben documentato anche nella vicina area archeologica del palazzo dei<br />

Vescovi 46 .<br />

Fase 5: periodo altomedioevale (VI-IX sec. d.C.)<br />

Dopo un lungo periodo di abbandono, una struttura muraria con andamento nord-sud, costruita<br />

con mattoni di epoca romana di riutilizzo e connessa con almeno una struttura in<br />

15. Grande struttura muraria in ciottoli e bozze di pietra di<br />

periodo tardo imperiale.<br />

16. Dettaglio della massicciata stradale di epoca<br />

tardoimperiale.<br />

The settlement phase ended with a long period of crises, documented by the destruction of<br />

the channels along the road, by a layer of flood deposit that destroyed the roadbed, by the<br />

destruction or nonetheless by the abandonment of the building standing north of the same 36 .<br />

Also in this case, the archaeological data obtained from the excavation of <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi<br />

tally with that obtained from the subsurface of <strong>Palazzo</strong> dei Vescovi. Here, corresponding to a<br />

series of raisings and restorations of the roadbed is a progressive raising of the floor levels inside<br />

the buildings erected along the road, in the Flavian age and throughout the 2nd century.<br />

New, large constructions were built from the first half of the 2nd century, as confirmation of<br />

a rather prosperous period which ended in the first decades of the 3rd century, with a crisis<br />

that caused a relative abandonment of the site and which would be overcome only after the<br />

following century 37 .<br />

G. M.<br />

From Late Antiquity to the present day (4 th century A.D.- 20 th century)<br />

Phase 4: late imperial period (4th – 5th century A.D.)<br />

After a long period of crisis, in the second half of the 4th century, the building erected south<br />

of the road (Table 1, Trial excavation 2) was in use once again, where then an artisan’s workshop<br />

was set up, for metal working 38 . In the western part of the sector, above the channel in<br />

opus caementicium, then stripped down and destroyed 39 , a large wall (Table 1, 17) was built using<br />

large cobbles, roughly hewn blocks of stone and stone fragments, bound together with clay<br />

(fig. 15). Some of the materials recovered in the relative floor surfaces, in beaten earth, point<br />

towards a date within the second half of the 4th century 40 (Table 5, 1; fig. 20).<br />

A new series of ballasts surfaced the roadway, still in use with the same course, this time delimited<br />

on the south by a modest alignment of cobbles, only partially conserved.<br />

Another building was erected at this time north of the road, on the site of the previously<br />

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