Pistoia Novecento 1900 - 1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands a cura di / curated by
Annamaria Iacuzzi
Philip Rylands

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09.04.2020 Views

ANDREA LIPPI (Pistoia 1888 – 1916) Studio per “Scioperanti” e studio per “Chimera che opprime l’uomo” Study for “Strikers” and study for “Chimera that Oppresses Man” Penna su carta paglia | ink on straw paper, cm 33,3 x 36 Biblioteca Comunale Forteguerriana, Pistoia, n. inv. 682 Plausibilmente nei primi anni Cinquanta, Ulisse Lippi, fratello di Andrea, depositò presso la Biblioteca Comunale Forteguerriana, un album con una serie di disegni dell’artista per conservarli a futura memoria. Si tratta di una selezione rappresentativa di disegni e studi per sculture, insieme a qualche riproduzione fotografica (i disegni furono restaurati nel 2012 in occasione di una mostra dedicata organizzata dal Centro di Documentazione sull’Arte Moderna e Contemporanea pistoiese; cfr. iacuzzi 2012). Per Andrea Lippi il disegno è parte connaturata alla genesi dell’opera: nella creazione artistica esso si fa interprete del continuo rovello interiore a cui l’artista soggiace nella ricerca di una forma che possa riconnettere l’idea al simbolo che essa incarna. Così dichiarava l’artista stesso: “[…] Ho creduto bene presentare a questo concorso oltre che i saggi domandati anche una serie di disegni e di sculture non per far vedere la mia opera e la mia preparazione anteriore ma per far comprendere di pari passo la creazione e la gestazione, il parto – e le diverse forme che deve assumere l’idea metamorfosi prima di giungere a quel risultato previsto e voluto dall’artista” (Carte Lippi, Pistoia, Archivio Corti Lippi, foglio 10d, cit. in iacuzzi 2012, p. 71). Un rovello infinito di disegni, copie, schizzi, bozzetti, studi d’insieme e di particolari accompagnano l’elaborazione plastica dei soggetti eseguiti dallo scultore. ANDREA LIPPI (Pistoia 1888 – 1916) Gli spiriti del palazzo | The Spirits of the Palace Penna su carta | ink on paper, cm 28 x 23 Biblioteca Comunale Forteguerriana, Pistoia, n. inv. 679 Most likely in the early 1950s, Ulisse Lippi consigned an album containing a series of drawings by his brother Andrea to the Biblioteca Comunale Forteguerriana of Pistoia, to be preserved for posterity. This was a representative selection of drawings, studies for sculptures, as well as photographs. (The drawings were restored in 2012 for a dedicated exhibition organized by the Centro di Documentazione sull’Arte Moderna e Contemporanea of PIstoia; see iacuzzi 2012.) For Lippi, drawing was fundamental to his creative process: it was his way of externalizing his inner thoughts in search of the symbolic form appropriate to the idea. As he himself stated, “[...] I thought it a good idea to present a series of drawings and sculptures to this competition in addition to the pieces requested – not to show off my work and my prior preparation but to make understood in equal measure the creation and the gestation, the birth – and the various forms that the metamorphosing idea takes before reaching the result foreseen and desired by the artist” (Lippi Papers, Pistoia, Archivio Corti Lippi, sheet 10d, quoted in iacuzzi 2012, p. 71). A turbine of ideas rendered in drawings, copies, sketches, and compositional and detail studies lead up to the materialization in sculptural form of the artist’s motif. 94 95

ANDREA LIPPI<br />

(<strong>Pistoia</strong> 1888 – 1916)<br />

Studio per “Scioperanti” e studio per “Chimera che opprime l’uomo”<br />

Study for “Strikers” and study for “Chimera that Oppresses Man”<br />

Penna su carta paglia | ink on straw paper, cm 33,3 x 36<br />

Biblioteca Comunale Forteguerriana, <strong>Pistoia</strong>, n. inv. 682<br />

Plausibilmente nei primi anni Cinquanta, Ulisse Lippi, fratello di Andrea, depositò presso la<br />

Biblioteca Comunale Forteguerriana, un album con una serie di disegni dell’artista per conservarli<br />

a futura memoria. Si tratta di una selezione rappresentativa di disegni e studi per sculture,<br />

insieme a qualche riproduzione fotografica (i disegni furono restaurati nel 2012 in occasione<br />

di una mostra dedicata organizzata dal Centro di Documentazione sull’Arte Moderna e Contemporanea<br />

pistoiese; cfr. iacuzzi 2012). Per Andrea Lippi il disegno è parte connaturata alla<br />

genesi dell’opera: nella creazione artistica esso si fa interprete del continuo rovello interiore a<br />

cui l’artista soggiace nella ricerca di una forma che possa riconnettere l’idea al simbolo che essa<br />

incarna. Così dichiarava l’artista stesso: “[…] Ho creduto bene presentare a questo concorso<br />

oltre che i saggi domandati anche una serie di disegni e di sculture non per far vedere la mia<br />

opera e la mia preparazione anteriore ma per far comprendere di pari passo la creazione e la gestazione,<br />

il parto – e le diverse forme che deve assumere l’idea metamorfosi prima di giungere a<br />

quel risultato previsto e voluto dall’artista” (Carte Lippi, <strong>Pistoia</strong>, Archivio Corti Lippi, foglio 10d,<br />

cit. in iacuzzi 2012, p. 71). Un rovello infinito di disegni, copie, schizzi, bozzetti, studi d’insieme<br />

e di particolari accompagnano l’elaborazione plastica dei soggetti eseguiti dallo scultore.<br />

ANDREA LIPPI<br />

(<strong>Pistoia</strong> 1888 – 1916)<br />

Gli spiriti del palazzo | The Spirits of the Palace<br />

Penna su carta | ink on paper, cm 28 x 23<br />

Biblioteca Comunale Forteguerriana, <strong>Pistoia</strong>, n. inv. 679<br />

Most likely in the early 1950s, Ulisse Lippi consigned an album containing a series of drawings<br />

by his brother Andrea to the Biblioteca Comunale Forteguerriana of <strong>Pistoia</strong>, to be preserved<br />

for posterity. This was a representative selection of drawings, studies for sculptures,<br />

as well as photographs. (The drawings were restored in 2012 for a dedicated exhibition<br />

organized by the Centro di Documentazione sull’Arte Moderna e Contemporanea of PIstoia;<br />

see iacuzzi 2012.) For Lippi, drawing was fundamental to his creative process: it was his<br />

way of externalizing his inner thoughts in search of the symbolic form appropriate to the<br />

idea. As he himself stated, “[...] I thought it a good idea to present a series of drawings and<br />

sculptures to this competition in addition to the pieces requested – not to show off my work<br />

and my prior preparation but to make understood in equal measure the creation and the gestation,<br />

the birth – and the various forms that the metamorphosing idea takes before reaching<br />

the result foreseen and desired by the artist” (Lippi Papers, <strong>Pistoia</strong>, Archivio Corti Lippi,<br />

sheet 10d, quoted in iacuzzi 2012, p. 71). A turbine of ideas rendered in drawings, copies,<br />

sketches, and compositional and detail studies lead up to the materialization in sculptural<br />

form of the artist’s motif.<br />

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