Pistoia Novecento 1900 - 1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands a cura di / curated by
Annamaria Iacuzzi
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ALBERTO CALIGIANI Visioni di Montagnana, xilografia, pubblicata in “L’Eroica” a. V, ff. I-II-III, 1915 Visions of Montagnana, woodcut, published in L’Eroica, year V, ff. I-II-III, 1915 Taberna Libraria di Federica Lucarelli porti di stima con quest’ultimo, Caligiani venne incluso, con le sue Visioni di Montagnana, nel triplo numero del 1915, dedicato agli xilografi italiani più moderni in rotta con De Carolis (missive contenute nel Fondo Caligiani, Archivio Valiani, Fondazione Caript, cfr. salvi 2013, pp. 54-56). Documentata in questo contesto anche l’amicizia con Lorenzo Viani e Emilio Notte. Il pittore pugliese, in quegli anni legato anche a Andrea Lippi, fu autore di lavori come Vecchi, che costituirono un esempio importante per alcuni grandi cartoni disegnati tra il 1914 e il 1915 dal giovane ‘allievo’ Mario Nannini, non ancora futurista. Per quanto riguarda l’esempio di Viani, nel 1914 già xilografo, è chiara una certa comunanza poetica con Caligiani, legittimata alla luce dell’amicizia che li legava: insieme esporranno alla III Secessione Romana nella “Sala dell’Eroica”. Il viareggino non era certo estraneo a Pistoia: una profonda amicizia lo legava ad Lippi, a sua volta amico di Lega. Il giovane scultore pistoiese conservava di entrambi una xilografia. Tra le conoscenze pistoiesi di Viani si collocava anche il disegnatore caricaturista Luigi Mazzei: furono insieme, qualche anno dopo, in alcune uscite della rivista “Il Giornalissimo”, redatta dal pistoiese tra il 1919 e il 1928. Li ritroveremo affiancati – Notte, Caligiani, Nannini, Lippi, e lo scultore Renato Arcangioli – alla mostra fiorentina del 1915, organizzata dalla Società Leonardo da Vinci (salvi 2013, p. 53). In questo contesto d’intrecci che travalicano le mura cittadine, sono di pregevole importanza alcune xilografie qui proposte di Giulio Innocenti (Collezione Intesa Sanpaolo, p. 56 e segg.) e di Achille Lega (Fondazione Caript, p. 60 e segg.) che proprio a quegli anni si riferiscono e che ben documentano il loro apporto a questo clima culturale. Le loro ricerche si affrancano progressivamente dalla vena d’incisivo primitivismo espressionista del vigoroso maestro Caligiani, con personali declicourse of the search for an autonomous artistic language, which lends significance to the publication of one of his woodcuts in La Tempra in 1914. In his bold, dramatic, and raw mark, that in later woodcuts in the course of the decade dissolves gradually into myriad thin, parallel lines, there is a flavour of primitivism then associated with a sense of the spirituality of nature that accepts and embraces everything. We owe to the twenty-year-old Caligiani, who occasionally visited Pistoia (where his mother was born), the initiation of Giulio Innocenti and Achille Lega to the art of the woodcut. The details of the various contacts and influences have been known for some time (bartolini 1978, p. 15; bartolini 1980, pp. 22-25; Il cerchio magico 2002, p. 112, salvi 2013, p. 60). Clear too are Caligiani’s contacts with the circle of Ettore Cozzani and Franco Oliva’s magazine L’Eroica. Usually printed in La Spezia, though some issues were produced in Pescia, this magazine (1911-1921; 1924-1944) organized the 1st ‘L’Eroica’ international woodcut exhibition in così la pubblicazione di una sua xilografia su “La Tempra” nel 1914. Nel suo segno forte, marcato e aspro che pian piano, nelle xilografie successive nel decennio, si scioglie in una miriade di linee sottili e parallele, ci sono sentori di primitivismo, associati già a una sorta di senso spirituale della Natura che tutto accoglie e comprende. Si devono al ventenne Caligiani le iniziazioni alla xilografia di Giulio Innocenti e di Achille Lega, nativo di Brisighella, ma di madre pistoiese, saltuariamente in città. La vicenda delle varie dipendenze è ricostruita da tempo (bartolini 1978, p. 15; bartolini 1980, pp. 22- 25; Il cerchio magico 2002, p. 112; salvi 2013, p. 60). Chiari anche i rapporti di Caligiani con l’ambito de “L’Eroica” di Ettore Cozzani e di Franco Oliva. La rivista (1911-1921; 1924- 1944), che si stampò a La Spezia e, per alcuni numeri, a Pescia, nel 1912 organizzò a Levanto la Prima mostra internazionale di xilografia de “L’Eroica”, a cui partecipò anche Emilio Mantelli. Proprio grazie ai rap- Levanto in 1912, in which Emilio Mantelli also participated. Thanks to a relation of mutual esteem with the latter, Caligiani’s Views of Montagnana were included in the magazine’s 1915 triple issue, dedicated to the most modern Italian woodcut artists who were distancing themselves from De Carolis (correspondence in the Fondo Caligiani, Archivio Valiani, Fondazione Caript, see salvi 2013, pp. 54-56). This was also the context for Caligiani’s friendship with Lorenzo Viani and Emilio Notte. Notte (from Puglia), who was closely tied to Andrea Lippi in those years, was the author of works such as Old Folk, which was an important model for certain large cartoons drawn between 1914 and 1915 by his young (and not yet Futurist) ‘pupil’ Mario Nannini. As for the influence of Viani (born in Viareggio), who was already making woodcuts in 1914, a certain poetic affinity with Caligiani is evident, justifiable in the light of the friendship that bound them. They exhibited together in the Sala dell’Eroica of the 3rd Roman Secession. Viani was no stranger to Pistoia as he was a close friend of Lippi, who in turn was a friend of Lega (Lippi owned woodcuts by them both). Viani’s acquaintances in Pistoia included the caricaturist Luigi Mazzei: they published side by side a few years later in the magazine Il Giornalissimo, edited by Mazzei. We find Notte, Caligiani, Nannini, Lippi, and the sculptor Renato Arcangioli all together in the exhibition, organized by the Leonardo da Vinci Society in Florence in 1915 (salvi 2013, p. 53). In this environment of interwoven relations, that went thoroughly beyond the city limits, certain woodcuts by Innocenti (Intesa Sanpaolo collection, p. 56ff.) and by Lega (Fondazione Caript, p. 60ff.) exhibited here are of great importance, since they belong to precisely these years and testify to what they contributed to the cultural climate of the time. They document a progressive move away from the vein of incisive Expressionist primitivism in the work of the force- 46 47

ALBERTO CALIGIANI<br />

Visioni di Montagnana,<br />

xilografia, pubblicata<br />

in “L’Eroica” a. V, ff.<br />

I-II-III, 1915<br />

Visions of Montagnana,<br />

woodcut, published in<br />

L’Eroica, year V, ff.<br />

I-II-III, 1915<br />

Taberna Libraria di<br />

Federica Lucarelli<br />

porti di stima con quest’ultimo, Caligiani<br />

venne incluso, con le sue Visioni di Montagnana,<br />

nel triplo numero del 1915, dedicato agli<br />

xilografi italiani più moderni in rotta con De<br />

Carolis (missive contenute nel Fondo Caligiani,<br />

Archivio Valiani, Fondazione Caript, cfr.<br />

salvi 2013, pp. 54-56). Documentata in questo<br />

contesto anche l’amicizia con Lorenzo Viani<br />

e Emilio Notte. Il pittore pugliese, in quegli<br />

anni legato anche a Andrea Lippi, fu autore di<br />

lavori come Vecchi, che costituirono un esempio<br />

importante per alcuni grandi cartoni disegnati<br />

tra il 1914 e il 1915 dal giovane ‘allievo’<br />

Mario Nannini, non ancora futurista. Per quanto<br />

riguarda l’esempio di Viani, nel 1914 già xilografo,<br />

è chiara una certa comunanza poetica<br />

con Caligiani, legittimata alla luce dell’amicizia<br />

che li legava: insieme esporranno alla III<br />

Secessione Romana nella “Sala dell’Eroica”. Il<br />

viareggino non era certo estraneo a <strong>Pistoia</strong>:<br />

una profonda amicizia lo legava ad Lippi, a sua<br />

volta amico di Lega. Il giovane scultore pistoiese<br />

conservava di entrambi una xilografia. Tra<br />

le conoscenze pistoiesi di Viani si collocava<br />

anche il disegnatore caricaturista Luigi Mazzei:<br />

furono insieme, qualche anno dopo, in alcune<br />

uscite della rivista “Il Giornalissimo”, redatta<br />

dal pistoiese tra il 1919 e il 1928. Li<br />

ritroveremo affiancati – Notte, Caligiani, Nannini,<br />

Lippi, e lo scultore Renato Arcangioli –<br />

alla mostra fiorentina del 1915, organizzata<br />

dalla Società Leonardo da Vinci (salvi 2013, p.<br />

53). In questo contesto d’intrecci che travalicano<br />

le mura cittadine, sono di pregevole importanza<br />

alcune xilografie qui proposte di Giulio<br />

Innocenti (Collezione Intesa Sanpaolo, p.<br />

56 e segg.) e di Achille Lega (Fondazione Caript,<br />

p. 60 e segg.) che proprio a quegli anni si<br />

riferiscono e che ben documentano il loro apporto<br />

a questo clima culturale. Le loro ricerche<br />

si affrancano progressivamente dalla vena<br />

d’incisivo primitivismo espressionista del vigoroso<br />

maestro Caligiani, con personali declicourse<br />

of the search for an autonomous artistic<br />

language, which lends significance to the publication<br />

of one of his woodcuts in La Tempra in<br />

1914. In his bold, dramatic, and raw mark, that<br />

in later woodcuts in the course of the decade<br />

dissolves gradually into myriad thin, parallel<br />

lines, there is a flavour of primitivism then associated<br />

with a sense of the spirituality of nature<br />

that accepts and embraces everything. We<br />

owe to the twenty-year-old Caligiani, who occasionally<br />

visited <strong>Pistoia</strong> (where his mother<br />

was born), the initiation of Giulio Innocenti and<br />

Achille Lega to the art of the woodcut. The details<br />

of the various contacts and influences have<br />

been known for some time (bartolini 1978, p.<br />

15; bartolini 1980, pp. 22-25; Il cerchio magico<br />

2002, p. 112, salvi 2013, p. 60). Clear too<br />

are Caligiani’s contacts with the circle of Ettore<br />

Cozzani and Franco Oliva’s magazine L’Eroica.<br />

Usually printed in La Spezia, though some issues<br />

were produced in Pescia, this magazine<br />

(1911-1921; 1924-1944) organized the 1st<br />

‘L’Eroica’ international woodcut exhibition in<br />

così la pubblicazione di una sua xilografia su<br />

“La Tempra” nel 1914. Nel suo segno forte,<br />

marcato e aspro che pian piano, nelle xilografie<br />

successive nel decennio, si scioglie in<br />

una miriade di linee sottili e parallele, ci<br />

sono sentori di primitivismo, associati già a<br />

una sorta di senso spirituale della Natura<br />

che tutto accoglie e comprende. Si devono<br />

al ventenne Caligiani le iniziazioni alla xilografia<br />

di Giulio Innocenti e di Achille Lega,<br />

nativo di Brisighella, ma di madre pistoiese,<br />

saltuariamente in città. La vicenda delle varie<br />

dipendenze è ricostruita da tempo (bartolini<br />

1978, p. 15; bartolini 1980, pp. 22-<br />

25; Il cerchio magico 2002, p. 112; salvi 2013,<br />

p. 60). Chiari anche i rapporti di Caligiani<br />

con l’ambito de “L’Eroica” di Ettore Cozzani<br />

e di Franco Oliva. La rivista (1911-1921; 1924-<br />

1944), che si stampò a La Spezia e, per alcuni<br />

numeri, a Pescia, nel 1912 organizzò a Levanto<br />

la Prima mostra internazionale di<br />

xilografia de “L’Eroica”, a cui partecipò anche<br />

Emilio Mantelli. Proprio grazie ai rap-<br />

Levanto in 1912, in which Emilio Mantelli also<br />

participated. Thanks to a relation of mutual esteem<br />

with the latter, Caligiani’s Views of Montagnana<br />

were included in the magazine’s 1915<br />

triple issue, dedicated to the most modern Italian<br />

woodcut artists who were distancing themselves<br />

from De Carolis (correspondence in the<br />

Fondo Caligiani, Archivio Valiani, Fondazione<br />

Caript, see salvi 2013, pp. 54-56). This was<br />

also the context for Caligiani’s friendship with<br />

Lorenzo Viani and Emilio Notte. Notte (from<br />

Puglia), who was closely tied to Andrea Lippi in<br />

those years, was the author of works such as<br />

Old Folk, which was an important model for<br />

certain large cartoons drawn between 1914 and<br />

1915 by his young (and not yet Futurist) ‘pupil’<br />

Mario Nannini. As for the influence of Viani<br />

(born in Viareggio), who was already making<br />

woodcuts in 1914, a certain poetic affinity with<br />

Caligiani is evident, justifiable in the light of the<br />

friendship that bound them. They exhibited together<br />

in the Sala dell’Eroica of the 3rd Roman<br />

Secession. Viani was no stranger to <strong>Pistoia</strong> as<br />

he was a close friend of Lippi, who in turn was a<br />

friend of Lega (Lippi owned woodcuts by them<br />

both). Viani’s acquaintances in <strong>Pistoia</strong> included<br />

the caricaturist Luigi Mazzei: they published<br />

side by side a few years later in the magazine Il<br />

Giornalissimo, edited by Mazzei. We find<br />

Notte, Caligiani, Nannini, Lippi, and the sculptor<br />

Renato Arcangioli all together in the exhibition,<br />

organized by the Leonardo da Vinci Society<br />

in Florence in 1915 (salvi 2013, p. 53). In<br />

this environment of interwoven relations, that<br />

went thoroughly beyond the city limits, certain<br />

woodcuts by Innocenti (Intesa Sanpaolo collection,<br />

p. 56ff.) and by Lega (Fondazione Caript,<br />

p. 60ff.) exhibited here are of great importance,<br />

since they belong to precisely these years and<br />

testify to what they contributed to the cultural<br />

climate of the time. They document a progressive<br />

move away from the vein of incisive Expressionist<br />

primitivism in the work of the force-<br />

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